13 gennaio 2013
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13 gennaio 2013
Battesimo del Signore (anno C) Domenica 13 gennaio 2013 Con la festa del Battesimo di Gesù finisce il tempo di Natale… Siamo pronti a riprendere il cammino ordinario… dopo questa “scorpacciata di luce” fatta in queste ultime settimane! Siamo attesi dal vivere quotidiano che per un cristiano è (come abbiamo pregato nell’orazione all’inizio dell’assemblea liturgica) “vivere senza smarrimenti secondo il tuo disegno di amore”! E’ questa la nostra vocazione cristiana, la nostra vocazione battesimale! Vivere secondo il tuo disegno di amore… cioè vivere certi che anche a noi sono state rivolte (e lo sono senza soste né ripensamenti) le parole del Padre: “Tu sei Figlio mio, l’amato. In te ho posto il mio compiacimento”! La festa del battesimo di Gesù è la festa di tutti i battezzati, di tutti i figli amati immensamente da Dio Padre… E’la festa di tutti i figli, quelli buoni e quelli meno buoni… sui volti dei quali non cessa mai di splendere lo sguardo di amore e di misericordia del Padre! Bellissima la definizione di Dio che ci regala il brano del profeta Isaia: “il nostro Dio è un Dio che largamente perdona…” Già, lo sguardo amorevole di Dio non cessa di accompagnarci, assicurandoci il suo compiacimento anche nonostante i nostri limiti e le nostre fragilità, sempre a suggerirci ogni giorno a “partorire il meglio di noi stessi”! Il Vangelo di oggi ci ha fatto incontrare un Gesù che è rapidamente cresciuto… si è fatto grande in fretta Gesù Bambino. E’ un episodio chiave per capire meglio il suo essere Emmanuele, cioè il “Dio con noi”… Gesù si mischia in mezzo ai peccatori, si mette pure lui in fila per ricevere il battesimo da Giovanni Battista. Splendido! Non un Dio lontano, inaccessibile… ma un Dio così accessibile da farsi nostro fratello, compagno di fila! San Paolo, nel testo della lettera agli Efesini, ci aiuta a capire chi sono i battezzati: “sono i familiari di Dio”! Familiari di Dio chiamati a “diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito”. E’ bello quello verbo: diventare… Un verbo che dà bene l’idea di un cammino, una sfida – con alti e bassi - che si gioca sui tempi lunghi, un’avventura impegnativa – a tratti durissima – per arrivare a far dimorare Dio in noi. Che Dio folle: quanto ci ama Dio… se sogna di prendere residenza nei nostri cuori! Siamo ancora all’inizio del nuovo anno… c’è spazio ancora per formulare, se non l’abbiamo già fatto, qualche buon proposito. Mi sono lasciato ispirare da un libro che mi è stato regalato a Natale. Chiudiamo un attimo gli occhi e immaginiamo che il Tempo che Dio ci dona, il tempo che siamo chiamati a vivere in questo 2013 sia come un grande prato verde: questo prato verde, il prato della nostra vita, è chiamato a fiorire… Senza fiori che prato sarebbe? Sicuramente incompleto… Quindi immagino che per farlo fiorire ci vogliono dei fiori speciali! Ne ho raccolti 7, coloratitissimi, sbocciati per merito della coltivazione del “tempo”… Il fiore del TALENTO: nel prato della nostra vita questo fiore per fiorire ha bisogno di coraggio… Dobbiamo essere coraggiosi nel trafficare i nostri talenti, fuggire atteggiamenti di delega o di comoda passività! Il secondo fiore del tempo è il fiore della TENACIA: senza di essa non sboccia nulla di bello. Ci si illude… Dobbiamo essere pazienti, sincronizzare i nostri orologi sui tempi lunghi, darsi da fare a seminare invece che essere impazienti di raccogliere e consumare secondo la logica del “tutto e subito”! Terzo fiore del tempo è quello della TERRA: dobbiamo essere aperti… non chiusi, non isolati! Attenti ad aprire le porte… invece che terrorizzati a sprangare le finestre delle nostre case e del nostro cuore. Accogliere e non rifiutare! C’è poi il fiore della TOLLERANZA: è l’unica strada per garantire una pacifica convivenza… l’intolleranza non paga mai, è sempre un po’ meschina e brucia tutto! Dobbiamo essere elastici… con noi e con gli altri… e vedremo comparire tanti boccioli! Che fiore ancora? Il fiore del TEMPISMO! E’ l’arte di saper arrivare al momento giusto… Dobbiamo essere pronti! E per farci trovare pronti dobbiamo combattere la distrazione cronica, la costante confusione dentro e fuori di noi… Se siamo sempre distratti, arriveremo sempre dopo, troppo tardi e di fiori nemmeno uno! Penultimo fiore: il fiore della TESTA! E’ il fiore più luminoso e contagioso… Dobbiamo essere ottimisti. Chi coltiva la testa… sconfigge il pessimismo, scopre che i germogli sono sempre più numerosi dei fiori secchi!!! L’ultimo, il capolavoro, è il fiore della TENEREZZA! E’ il fiore più profumato di tutti… sconfigge ogni rigidità, durezza. E’ miracoloso… Dobbiamo essere delicati e vedremo sicuramente fiorire presto il prato della nostra vita…