La misura della portata volumetrica riveste un ruolo sempre più
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La misura della portata volumetrica riveste un ruolo sempre più
La misura della portata volumetrica riveste un ruolo sempre più importante Dalla calibrazione nel luogo d’impiego alla compensazione di pressione e temperatura integrata Per molti anni è stato sottovalutato quanto la misura della portata volumetrica influisca sulla qualità dell’aria e sulle spese d‘esercizio. Lo sta a dimostrare chiaramente quanto segue: 1. Anche se durante la messa in funzione di un impianto di ventilazione veniva il più delle volte effettuata una misura di collaudo, nessun altro valore è stato così spesso “aggiustato” intenzionalmente come la portata volumetrica da raggiungere. Misure di controllo dimostrano che si verificano spesso scostamenti fino al 40 % (nella maggior parte dei casi non viene raggiunto il valore desiderato). 2. Fino a qualche anno fa non esisteva un metodo praticabile e sufficientemente preciso per rilevare il valore della portata volumetrica per mezzo di una misura istantanea (misuratore portatile) all’interno dei condotti di ventilazione che spesso presentano lunghezze rettilinee in entrata e uscita del tutto individuali. Almeno questa lacuna è stata colmata grazie alla norma DIN EN 12599 che è ampiamente riconosciuta. Nei singoli casi conviene tuttavia assicurarsi che le ditte esecutrici siano realmente in grado di applicare correttamente questa procedura. 3. Laddove erano invece previste misure continue della portata volumetrica, effettuate quindi con dispositivi a postazione fissa, sono quasi sempre state fatte calibrare o regolare lo strumento in loco. Nonostante il sistema di conduzione dell’aria costringesse a ricorrere a tratti di entrata e uscita più che complessi, i misuratori (e regolatori di portata) venivano installati in posizioni assolutamente inadatte. In mancanza di tratti in entrata e uscita che abbiano una lunghezza rettilinea sufficiente, si formano tuttavia dei profili di portata asimmetrici nei punti di misura che spesso subiscono ancora delle variazioni nel tempo. Se in una tale situazione di misura non si procede a calibrare e a regolare lo strumento in loco, possono successivamente verificarsi ingenti errori di misura. 4. Addirittura nei punti di misura critici degli impianti di processo (ad esempio di asciugatura o essiccazione) veniva trascurato che il valore della portata volumetrica varia sensibilmente se variano i valori della temperatura e della pressione statica. Forse però non è poi così grave? Perché impegnarsi tanto a misurare accuratamente la portata volumetrica se eventualmente non è così importante? Per alcune applicazioni può anche essere vero. L’esperienza dimostra tuttavia che una portata volumetrica troppo elevata negli impianti di climatizzazione e negli impianti di processo comporta spese di esercizio eccessive. Oltre al maggior dispendio energetico per movimentare l‘aria con un ventilatore, anche il trattamento dell‘aria (raffreddamento, riscaldamento, umidificazione o deumidificazione) comporta elevate spese supplementari se viene condizionata una quantità d‘aria maggiore rispetto a quella necessaria. Gestori e progettisti hanno inoltre constatato che anche una portata volumetrica troppo bassa può essere problematica non potendo più garantire il flusso d’aria nella zona di utilizzo con conseguenti effetti negativi sulla qualità per persone e prodotti. Infine, una portata volumetrica troppo bassa può comportare problemi igienici che © Hellen Sergeyeva / 123RF.COM Fig. 1: A quanto ammonterà la portata volumetrica? Condotti di ventilazione in un edificio industriale si traducono ad esempio in un’insufficienza di ossigeno o addirittura nella formazione di germi nel caso di una movimentazione troppo lenta dell’aria umida. halstrup-walcher, specialista nel campo degli strumenti di misura, ha riconosciuto questo problema e ha subito reagito con un pacchetto completo: 1. Messa a disposizione di trasduttori studiati appositamente per soddisfare le esigenze legate alla misura della portata volumetrica: il trasduttore di pressione differenziale P 34, appena lanciato sul mercato, offre ad esempio le seguenti funzioni: a) Compensazione delle grandezze di misura pressione e temperatura con l’aiuto di un sensore di pressione statico integrato e di un ingresso analogico per la temperatura utilizzabile in maniera variabile (in opzione, se necessario) b) Supporto ottimale dell’operatore che effettua la messa in funzione. Può infatti scegliere di associare la portata volumetrica alla pressione differenziale adottando uno dei seguenti tre metodi: • mediante inserimento di un fattore k (portata volumetrica = k * radice (pressione differenziale)) • Mediante di una coppia di valori costituita da portata volumetrica e pressione differenziale (ad esempio dopo la configurazione nel punto di lavoro) oppure • mediante una curva individuale di 20 punti. Quest’ultimo metodo si presta è soprattutto per le calibrazioni/regolazioni di interi tratti di misura. Queste opzioni di scelta facilitano sensibilmente la messa in funzione e permettono di garantire la massima precisione nelle applicazioni più svariate. Fig. 3: Calibrazione in loco della portata volumetrica. Un servizio volto ad ottenere la massima precisione nel punto di misura 2. Scelta, fornitura e (su richiesta) montaggio del misuratore di portata ideale. Non sempre lo strumento più semplice è la soluzione più adatta. Si tratta di trovare un buon compromesso tra budget disponibile e livello di precisione richiesto. Alcune posizioni di misura richiedono inoltre l’impiego di semplici raddrizzatori di flusso senza i quali si otterrebbero risultati di misura assolutamente inaffidabili. La maggior parte dei fornitori di strumenti di misura non offre ai suoi clienti una configurazione e una conferenza simili, poiché richiedono tempo e know-how. 3. Calibrazione della portata volumetrica nel luogo d’impiego: ogni punto di misura della pressione volumetrica viene offerto con una calibrazione in loco inclusa (secondo la norma DIN EN 12599). In tal modo si tiene conto di eventuali difficoltà di accesso al rispettivo punto di misura ed è possibile compensarle al meglio. Sulla base di questa calibrazione si procede alla regolazione del trasduttore potendo così ottenere una precisione ottimale. 4. Calibrazione della portata volumetrica nel laboratorio accreditato: oltre ai misuratori di portata (determinazione del fattore k) è possibile calibrare balometri, ventilatori e interi tratti di misura (tratti di condotti con misuratori di portata e trasduttore di pressione differenziale impostato su misura). È particolarmente interessante per la costruzione di macchine e impianti, poiché è possibile ricorrere a condotti d’aria con forme individuali dotati di punti di misura della portata volumetrica regolati in fabbrica – se necessario anche con i raddrizzatori di flusso adatti. Nel laboratorio accreditato si può in alternativa far calibrare anche la portata massica. Fig. 2: Montaggio in armadio elettrico del trasduttore P 34 ottimizzato per la portata volumetrica halstrup-walcher GmbH Stegener Straße 10 79199 Kirchzarten Germania È chiaro, quindi, che la differenza sta soprattutto nel considerare l’insieme di tutti gli aspetti più importanti della misura della portata volumetrica. Solo assicurando una misura della portata volumetrica qualitativamente perfetta e costante nel tempo, effettuata con strumenti a postazione fissa, è possibile tenere sotto controllo la qualità dell‘aria e le spese d‘esercizio. La portata volumetrica è ora un parametro di misura che non viene più trascurato. A ragione. Autore: Jens Amberg www.halstrup-walcher.it [email protected] Fax +49 (0) 76 61-39 63 99 Tel. +49 (0) 76 61-39 63 0