Galileo Galilei messaggero della nuova scienza
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Galileo Galilei messaggero della nuova scienza
INDICE INDEX 3 PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE 4 BIOGRAFIA DI GALILEI GALILEI’S BIOGRAPHY 6 GALILEI E LA LETTERATURA GALILEI AND LITERATURE 8 GALILEI E L’ARTE GALILEI AND ART 10 GALILEI E LA MUSICA GALILEI AND MUSIC 12 LE DONNE DI GALILEI GALILEI’S WOMEN 14 GALILEI E LA MECCANICA GALILEI AND MECHANICS 16 GALILEI E L’ASTRONOMIA GALILEI AND ASTRONOMY PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE L’anno mondiale della fisica (World Year of Physics 2005), indetto dall’Unesco in occasione del centenario della pubblicazione di quattro articoli rivoluzionari di Albert Einstein, costituisce l’occasione ideale per sostenere la diffusione della cultura scientifica presso il grande pubblico. Unesco’s decision to name 2005 the “World Year of Physics” to celebrate the hundredth anniversary of the publication of four revolutionary papers by Albert Einstein is an ideal opportunity to support the dissemination of scientific culture among the general public. La scienza è una componente irrinunciabile di un grandioso patrimonio culturale che l’uomo è andato creando nel corso della sua storia; all’interno di questo patrimonio culturale la fisica spicca per i suoi stretti legami con ogni altro aspetto della vita umana: la musica, l’arte, la letteratura, la filosofia… Science is a crucial component of the grand cultural heritage man has been creating over the course of his history; within this cultural framework, physics stands out for its close links with all other aspects of human life: music, art, literature, philosophy… L’Università degli Studi di Milano, in Italia, l’Università di Graz, in Austria, e il Museo Tycho Brahe, in Svezia, aderiscono al progetto “Physics as a Cultural Heritage” (La Fisica come Patrimonio Culturale), al quale si aggiungeranno, nel corso dei prossimi anni, altri gruppi di storici della scienza di una ventina di paesi di tutto il mondo. The Italian University of Milan, the Austrian University of Graz, and the Swedish Tycho Brahe Museum have decided to join the project “Physics as a Cultural Heritage”. More teams of science historians from approximately twenty countries worldwide will join it in the next few years. Ogni partner presenta una mostra su una determinata pagina della storia della fisica, creando, in collegamento con le altre esibizioni ambientate negli altri paesi, una serie di stazioni che costituiscono una grande panoramica virtuale dell’importanza delle scienze fisiche nella cultura di ogni tempo. La Sezione di Storia della Fisica dell’Istituto di Fisica Generale Applicata dell’Università degli studi di Milano, nel proporre all’attenzione del grande pubblico la figura di Galileo Galilei, intende rendere omaggio ad uno dei più importanti scienziati italiani di ogni tempo e vuole evidenziare il profondo legame tra l’attività scientifica e tutte le altre componenti della vita sociale e culturale. Each member has been asked to organize an exhibition about a specific topic in the history of physics. All the exhibitions together will form a series of stops along a path that provides a broad virtual overview of the crucial role played by physical sciences in the culture of all times. By presenting the figure of Galileo Galilei to the general public, the History of Physics Dept. of the Institute of Applied General Physics of the University of Milan pays homage to one of the most prominent Italian scientists of all times in order to highlight the close link existing between scientific activity and all the other elements that make up our social and culturale life. BIOGRAFIA DI GALILEI Galileo Galilei nasce a Pisa il 15 febbraio 1564, primogenito di Vincenzo Galilei di Firenze e Giulia degli Ammannati di Pescia. Iniziati gli studi universitari di medicina a Pisa, Galilei è però attratto dalle matematiche, che studia con Ostilio Ricci. Interrotti gli studi, Galilei si dedica a problemi di fisica che affronta seguendo il metodo di Archimede. Risale al 1586 l’invenzione della bilancia idrostatica che si richiama all’antico problema archimedeo della corona di Gerone di Siracusa. Nel 1589-1592, Galilei insegna matematiche a Pisa e inizia quello studio del moto dei corpi che lo vedrà impegnato per tutta la vita. Per dimostrare che la velocità dei corpi in caduta è proporzionale alla loro densità e non al loro peso, Galilei avrebbe fatto degli esperimenti gettando dei pesi dalla Torre di Pisa. Nei decenni successivi, Galilei scoprirà vari teoremi sul baricentro e sulla traiettoria parabolica dei proiettili. Dal 1592 al 1610, Galilei insegna matematiche a Padova dove allestisce anche un laboratorio dal quale usciranno numerose invenzioni: una pompa azionata da cavalli per innalzare l’acqua, il compasso geometrico e militare, il termoscopio e il cannocchiale galileiano. Galilei torna in Toscana nel 1610 come Filosofo e Matematico del Granduca. Nel frattempo, inizia a formulare una sua teoria (errata) delle maree come base per dimostrare la validità del sistema copernicano. L’antica cosmologia aristotelica entra nuovamente in crisi con l’osservazione della “stella nova” del 1604, una prova contro la presunta immutabilità dei cieli. Nuove scoperte astronomiche sono legate alle osservazioni compiute da Galilei con i suoi telescopi - la scoperta delle montagne lunari, dei satelli di Giove, di miriadi di stelle nella Via Lattea – e vengono subito esposte nel “Sidereus Nuncius” del 1610. In seguito, pur non potendo mai osservare gli anelli di Saturno, scopre che l’aspetto del pianeta non è semplicemente circolare e osserva che le reali fasi di Venere sono compatibili solo con il moto del pianeta attorno al Sole. Il Sole offre, inoltre, un nuovo argomento di discussione: le macchie solari. Lo stretto legame, esistente all’epoca, tra astronomia e religione attira su Galilei i primi attacchi di chi vede nell’antiaristotelismo un’eresia. In un primo tempo, Galilei, molto apprezzato a Roma, viene difeso da ogni accusa. Il trattato di Copernico viene però messo all’Indice, se non corretto dai suoi errori, imponendo a Galilei di non insegnare il sistema copernicano come se fosse vero ma solo come ipotesi matematica. Galilei intraprende una lunga campagna per sostenere la separazione tra la conoscenza scientifica della natura e la conoscenza rivelata della Sacra Scrittura. È lo stesso Galilei a violare quest’idea con il suo tentativo di dimostrare la conciliabilità del sistema copernicano con alcuni passi biblici. Con la pubblicazione del “Dialogo intorno ai due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano” nel 1632, Galilei perde l’appoggio di Papa Urbano VIII e viene processato dal Santo Uffizio. Galilei abiura i suoi errori e viene costretto agli arresti domiciliari nella sua villa “Il Gioiello” di Arcetri. Alla sconfitta, si aggiunse la morte della figlia prediletta, suor Maria Celeste, e la cecità. La sua ultima grande opera, i “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze” sono pubblicati nel 1638 a Leida. Galilei muore ad Arcetri l’8 gennaio 1642. GALILEI’S BIOGRAPHY Galileo Galilei was born in Pisa on February 15th 1564, the first child of Vincenzo Galilei from Florence and Giulia degli Ammannati from Pescia. Despite enrolling as a student of medicine at the university of Pisa, he was more attracted to mathematics, which he studied with Ostilio Ricci. After giving up his medical course, he devoted himself to problems in physics, which he tackled following Archimedes’ method. In 1586 he invented the hydrostatic balance, which draws on the old Archimedean problem of Hiero of Syracuse’s crown. Between 1589 and 1592 Galilei taught mathematics at Pisa and began his life-long study of the motion of bodies. To prove that the speed of a falling body is proportional to its density rather than to its weight, Galilei is said to have carried out practical experiments by dropping weights from the Leaning Tower. In the following decades he developed several theorems on the center of gravity and on the parabolic path of projectiles. Between 1592 and 1610 Galilei taught mathematics at Padua, where he also set up a laboratory that would be home to several inventions: a pump driven by horses to raise the level of water, the geometric and military compass, the thermoscope and his famous telescope. In 1620 Galilei went back to Tuscany as “Mathematician and Philosopher” to the Grand Duke. Meanwhile he developed a (wrong) theory on tides as a way to prove the validity of the Copernican system. Aristotle’s ancient cosmology had suffered a severe blow when a “New Star” was observed in 1604 – one more piece of evidence against the alleged unchangeability of the heavens. By observing the sky with his telescopes, Galilei made more astronomical discoveries, including the mountains of the Moon, the satellites of Jupiter and the myriads of stars that make up the Milky Way – all immediately published in the “Starry Messenger” (Sidereus Nuncius) in 1610. Later on, even if he never managed to observe Saturn’s rings, Galilei discovered that there was more to the planet than a mere circular shape. He also observed that the phases of Venus could only be justified if the planet actually moved around the Sun. The Sun itself provided a new topic for discussion with its spots. The close link existing at the time between astronomy and religion caused Galilei to be attacked by those who regarded anti-Aristotelism as heresy. Initially all charges were rejected, since Galilei was a leading celebrity in Rome. However, Copernicus’ treatise was put on the Index until all mistakes in it be corrected, and Galilei was instructed to teach the Copernican system not as a truth but rather as a mere mathematical hypothesis. Galilei embarked on a long campaign in favour of a separation between a scientific knowledge of nature and the knowledge revealed by the Holy Scriptures, but he breached this idea himself when he tried to prove that the Copernican system was fully compatible with some passages from the Bible. When the “Dialogue Concerning the Two Chief Systems of the World – Ptolemaic and Copernican” was published in 1632, Galilei lost the support of Pope Urban VIII and was put on trial by the Inquisition. Found guilty, he abjured his errors and was sentenced to house arrest in his villa “Il Gioiello” at Arcetri. His defeat was followed by the death of his most beloved daughter, Sister Maria Celeste, and by blindness. His last great work, “Discourses and Mathematical Demonstrations Concerning the Two New Sciences” was published in Leyden in 1638. Galilei died at Arcetri on January 8th, 1642. GALILEI E LA LETTERATURA GALILEI AND LITERATURE Tra le grandi opere scientifiche di Galilei, “Il Saggiatore” (1623), il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano” (1632) e i “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze” (1638), sono da considerarsi i primi capolavori della letteratura scientifica in lingua italiana. Among Galilei’s great scientific works, “The Assayer” (1623), the “Dialogue Concerning the Two Chief Systems of the World – Ptolemaic and Copernican” (1632) and the “Discourses and Mathematical Demonstrations Concerning the Two New Sciences” (1638) can be regarded as the first masterpieces of Italian scientific literature. Lo stile letterario preferito da Galilei, nel Dialogo e nei Discorsi, è il dialogo fra tre protagonisti: Sagredo, nobile veneziano, che interagisce con Simplicio, omonimo di un importante commentatore di Aristotele e rappresentante spesso ingenuo della vecchia scienza aristotelicotolemaica, e con Salviati, aperto al nuovo ed esponente del sistema copernicano. Le discussioni tra i tre protagonisti e la loro analisi, spesso con una pungente ironia, sono uno dei massimi esempi della letteratura polemica. La lingua utilizzata, un italiano popolare e realistico, fece sì che le opere di Galilei potessero essere lette e comprese anche al di fuori degli ambienti di cultura elevata. Un’opera sulla stella nova fu addirittura scritta in dialetto padovano. L’attenzione di Galilei verso la lingua italiana e la sua letteratura risaliva ai suoi anni giovanili e ne sono esempio le “Due lezioni all’Accademia fiorentina. Circa la figura, sito e grandezza dell’Inferno di Dante” (1588). The literary style Galilei chose both for the Dialogue and for the Discourses is a conversation among three characters: Sagredo, a nobleman from Venice; Simplicio, who has the same name as a major scholar of Aristotle and acts as an often naive representative of the old Aristotelian-Ptolemaic science; and Salviati, a far-sighted supporter of the Copernican system. The discussions among these three characters and their analyses, often peppered with sharp irony, are among the best specimens of polemic literature. The language used by Galilei – a simple and realistic Italian – made it possible for his works to be read and understood even by people who did not belong to the cultural establishment of the time. One work about the “new star” was even written in the Padua jargon. Galilei’s fondness of the Italian language and literature can be traced back to his youth and is proved by the two lectures he gave at the Academy in Florence about the shape, location and dimensions of Dante’s Hell (1588). 1 2 1. Galileo Galilei, Sidereus Nuncius (1610). 2. Galileo Galilei, Il Saggiatore (1623). GALILEI E L’ARTE GALILEI AND ART I disegni della Luna, con i suoi caratteristici crateri, contenuti nel “Sidereus Nuncius” (1610) di Galilei, servirono da modello a un amico pittore, Ludovico Carli detto il Cigoli, per raffigurare realisticamente la Luna posta sotto i piedi della Madonna nell’affresco ”Assunzione della Vergine” (1610-12) della cappella Paolina in Santa Maria Maggiore a Roma. The patterns of the Moon with its unusual craters, published in Galilei’s “Sidereus Nuncius” in 1610, were used by a friend of his, painter Ludovico Carli called Cigoli, as a model to realistically depict the Moon at the feet of Mary in the fresco ”Assumption of the Virgin” (1610-12), located on the dome of the Pauline Chapel in Santa Maria Maggiore (Rome). Altre scoperte astronomiche di Galilei furono rappresentate nel corso del XVII secolo. Rubens dipinse “Saturno divora uno dei suoi figli” (163638) rappresentando due stelline ai lati di Saturno, il pianeta “tricorporeo”. La scoperta dei satelliti di Giove, da Galilei chiamati “le stelle medicee”, portò naturalmente a raffigurarle, personificate dalle quattro virtù cardinali, nelle opere encomiatrici dei signori di Firenze, come le “Sale dei Pianeti” (1641-47) di Pietro da Cortona in Palazzo Pitti e l’”Allegoria dei Medici” (1682-85) di Luca Giordano, detto Fapresto, in palazzo Medici-Riccardi. Other astronomical discoveries made by Galilei were depicted during the XVII century. In “Saturn Devouring his Child” (1636-38), Rubens painted two small stars on the sides of Saturn, the “three-bodied planet”. The discovery of the satellites of Jupiter, which Galilei called “the Medicean stars”, caused them to be painted, embodied by the four cardinal virtues, in the works devoted to the masters of Florence, such as the “Halls of the Planets” (1641-47) by Pietro da Cortona at Palazzo Pitti and the ”Allegory of Human Life and the Apotheosis of the House of the Medici” (1682-85) by Luca Giordano called Fapresto in the Medici-Riccardi palace. Sono da ricordare anche le otto tele, le “Osservazioni astronomiche” (1711), di Donato Creti raffiguranti i corpi celesti così come apparivano grazie all’osservazione telescopica. Also worth mentioning are eight paintings by Donato Creti entitled “Astronomical Observations” (1711), which depict the heavenly bodies as they appear when observed through a telescope. 3 4 3. Ludovico Cardi detto il Cigoli, Assunzione della Vergine (1610-1612), Roma, S. Maria Maggiore, cappella Paolina. 4. Donato Creti, Le osservazioni astronomiche: Luna (1711), Roma, Pinacoteca Vaticana. GALILEI E LA MUSICA GALILEI AND MUSIC Il padre di Galileo, Vincenzo Galilei, fu un importante liutista e teorico musicale del XVI secolo. Allievo di Gioseffo Zarlino, fu uno dei membri della Camerata Fiorentina del conte Giovanni Bardi, insieme a Girolamo Mei, Giulio Caccini, Emilio de’ Cavalieri, Jacopo Peri e Ottavio Rinucci. La Camerata elaborò lo stile recitativo, applicato a testi monodici, che ebbe la sua naturale evoluzione nella nascita dell’opera lirica. Galileo’s father, Vincenzo Galilei, was a well-known lutenist and music scholar of the XVI century. A pupil of Gioseffo Zarlino, he was also a member of the Florentine Camerata led by Count Giovanni Bardi, together with Girolamo Mei, Giulio Caccini, Emilio de’ Cavalieri, Jacopo Peri and Ottavio Rinucci. The singing style applied to monodic texts developed by the Camerata would later evolve into the early stages of opera. L’interesse della Camerata per la civiltà classica, tipico del periodo rinascimentale, si può trovare nel “Dialogo della musica antica e moderna” (1581) che contiene le ricerche di Vincenzo sulla musica greca antica, in cui sostiene il ritorno alla monodia antica da opporre alle complessità della musica contrappuntistica. Il problema dell’accordatura del liuto fu risolto da Vincenzo proponendo il temperamento equabile. Lo studio teorico della frequenza del suono prodotto da una corda al variare della sua lunghezza fu affiancato da numerose prove sperimentali. Il giovane Galileo, assistendo il padre, apprese in tale modo a studiare la natura con l’osservazione sperimentale e la ricerca di leggi matematiche, nonché a contrapporsi agli insegnamenti dei maestri quando in disaccordo con i dati osservativi. 10 The Camerata’s focus on classic civilization, quite common throughout the Italian Renaissance, can be seen in the “Dialogo della musica antica e moderna” (1581). This work includes Vincenzo’s research on ancient Greek music and shows his support for a revival of ancient, single-line music over the complexity of counterpoint. The issue of how to tune a lute was solved by Vincenzo by means of the equal-temperament method. His theoretical studies on the vibration frequencies of strings of different lenghts were associated to many practical experiments. While assisting his father, young Galileo learnt to study nature through experimental observations and mathematical laws, and to disagree with the teaching of the great masters when observational data did not substantiate their theories. 5 6 7 5. Gioseffo Zarlino (1517-1590). 6. Lezione di musica (Franchino Gaffurio), Practica musicae - 1496. 7. Vincenzo Galilei, Dialogo della musica, antica e moderna (1581). 11 LE DONNE DI GALILEI GALILEI’S WOMEN Come accadeva comunemente fino a pochi decenni fa, anche l’epoca di Galilei ha visto un numero limitato di donne contribuire allo sviluppo della scienza. Possiamo ricordare, durante la vita di Galilei, i contributi di Sophie Brahe (1556-1643), la sorella del grande astronomo Tycho, che lo aiutò nelle sue osservazioni ad Uraniborg, e quelli di Maria Cunitz (1610-1664), la “seconda Ipazia”, che produsse tavole astronomiche per il calcolo delle posizioni planetarie contenute nell’”Urania propitia”. Women contributed very little to the development of science back in Galilei’s time – and that has actually remained the case up to a few decades ago. During Galilei’s lifetime, contributions were given by Sophie Brahe (15561643), sister to the great astronomer Tycho who actively assisted him in his observations at Uraniborg, and by Marie Cunitz (1610-1664), the “second Hypathia”, who developed the astronomical tables used to calculate the planetary positions published in ”Urania propitia”. Ci sono, però, tre donne che, pur senza essere scienziate, hanno giocato un ruolo importante nella vita di Galilei. La madre di Galilei, Giulia degli Ammannati, apparteneva ad una famiglia di setaioli ed era una donna prepotente e intrigante. Galilei fu spesso in disaccordo con la madre, ma ereditò probabilmente da lei la verve polemica che troviamo nei suoi scritti. However, three women played a crucial role in Galilei’s life even if they were no scientists. His mother, Giulia degli Ammannati, came from a family of silk manufacturers and was an aggressive, meddlesome woman. Galilei often disagreed with his mother, but he probably inherited from her the polemic spirit we find in his writings. Negli anni di Padova, Galilei convisse con Marina di Andrea Gamba dalla quale nacquero i tre figli Virginia, Livia e Vincenzo. Quando ritornò in Toscana, Galilei abbandonò Marina con il figlio, mentre si portò con sé le due figlie che riuscì a mettere in convento. Galilei rimase, comunque, in buoni rapporti con Marina anche dopo il suo matrimonio con Giovanni Bartoluzzi. La figura femminile più dolce è proprio la figlia primogenita, Virginia suor Maria Celeste (1600-1634). Di salute spesso cagionevole, di lei ci rimangono circa 120 lettere scritte al padre dalle quali emerge un grande amore per Galilei e fu il suo conforto fino agli anni del processo. Suor Maria Celeste morì pochi mesi dopo il ritorno di Galilei ad Arcetri. 12 During his stay at Padua, Galilei lived with Marina di Andrea Gamba, who bore him three children: Virginia, Livia and Vincenzo. When he went back to Tuscany, Galilei left Marina and his son behind but he took with him his two daughters, whom he managed to put in a convent. Nevertheless, Galilei’s relationship with Marina remained friendly even after her marriage to Giovanni Bartoluzzi. The sweetest female figure in Galilei’s life is definitely his first-born child Virginia, later called Sister Maria Celeste (1600-1634). Despite her poor health, the approximately 120 letters to her father that have survived to the present show her great love for Galilei, and she was his blessing until the trial years. Sister Maria Celeste died a few months after Galilei’s return to Arcetri. 8 8. Maria Cunitz, Urania propitia, (1650) 13 GALILEI E LA MECCANICA GALILEI AND MECHANICS Lo studio del moto dei corpi, iniziato nell’antichità con la teoria di Aristotele, si sviluppò grazie ai filosofi naturali del Medioevo e del Rinascimento nella teoria dell’impeto che fu il punto di partenza delle ricerche di Galilei. The study of the motion of bodies began in ancient times with Aristotle’s theory and received further momentum when the natural philosophers of the Middle Ages and Renaissance developed the theory of impetus, which would later become the starting point for Galilei’s researchwork. Osservando le lunghe lampade oscillare nel duomo di Pisa, Galilei fu stimolato allo studio delle proprietà del moto del pendolo e giunse a formulare una delle prime leggi legate al suo nome: il periodo di oscillazione di un pendolo è sempre lo stesso (isocronia) indipendentemente dall’ampiezza dell’oscillazione. By observing a lamp in the Cathedral of Pisa swing back and forth, Galilei was prompted to study the properties of the pendulum and finally developed one of the early laws that would bear his name: the period of a pendulum is always the same (isochronism) and does not depend on the arc of the swing. Lo studio del moto di caduta dei gravi accompagnò Galilei lungo tutta la sua vita. Grazie anche all’uso del piano inclinato, Galilei poté riconoscere il fatto che i corpi cadono, almeno nel vuoto, con un’accelerazione costante. Questo fatto implica che la velocità di caduta aumenta linearmente nel tempo, mentre lo spazio percorso dipende dal quadrato del tempo. The study of the motion of falling bodies was a lifelong task for Galilei. By using an inclined plane he realized that a body falls through a vacuum at a constant acceleration rate, which means that the speed of the fall increases in a linear way over time, whereas the distance covered depends on the square of the time passed. Il moto di un proiettile può essere scomposto in un moto orizzontale e un moto verticale. Il moto orizzontale avviene a velocità costante, mentre il moto verticale avviene con velocità che aumenta linearmente nel tempo. Combinando i due moti si ottiene che la traiettoria assume una forma particolare, la parabola. The path of a projectile can be broken down into a horizontal and a vertical motion. The velocity of the former is constant, whereas the velocity of the latter increases in a linear way over time. When the two motions are combined, the path takes on a specific shape called a parabola. 14 9 10 11 12 9. Apparecchio per il moto parabolico dei gravi/Device showing the parabolic motion of heavier bodies. 10. Apparecchio per la composizione dei movimenti/Small device for motion composition. 11. Sostegno a forca con tre pendoli/Y-shaped stand with three pendulums. 12. Piano inclinato di Galilei/Galilei’s inclined plane. Strumenti del Laboratorio di Fisica/Instruments from Physics Laboratory - Liceo Ginnasio Statale “G. Parini”, Milano. 15 GALILEI E L’ASTRONOMIA GALILEI AND ASTRONOMY Galilei è una figura centrale di quel lungo processo storico che ha portato alla sostituzione del sistema astronomico geocentrico di Claudio Tolomeo (II sec. d.C.) con quello eliocentrico esposto per la prima volta in epoca moderna da Copernico nel “De Revolutionibus Orbium Coelestium” (1543). Galilei is a key figure in the long historical process that caused the geocentric astronomical system developed by Claudius Ptolemy (II century A.D.) to be replaced by the heliocentric system first described in modern times by Copernicus in “De Revolutionibus Orbium Coelestium” (1543). Lo stretto legame tra astronomia, fisica, filosofia e teologia, che era venuto a costituirsi lungo i due millenni prima di Galilei, fece sì che la transizione da un sistema astronomico a un altro avesse conseguenze rivoluzionarie che si ripercossero, con una sorta di effetto domino, su differenti discipline. The close relationship between astronomy, physics, philosophy and theology that had formed over two millenia before Galilei’s birth caused the transition from the former astronomical system to the latter to have revolutionary implications, which also impacted other disciplines through a sort of domino effect. La fisica e la cosmologia di Aristotele, e la sua negazione del vuoto, furono alla fine sostituite dalla nuova fisica di Newton e dalla graduale accettazione dell’ipotesi atomica, mentre anche la biologia iniziava un graduale mutamento altrettanto rivoluzionario, grazie anche all’invenzione del microscopio. Si andarono sviluppando nuove visioni filosofiche, basate in modi diversi sul meccanicismo e sulla rivalutazione di attività materiali. La concezione dell’uomo come centro del mondo e del suo rapporto con la natura ne uscì profondamente mutata. Aristotle’s physics and cosmology, and his negation of the vacuum, were eventually replaced by Newton’s new physics and by a gradual acceptance of the atomic theory; at the same time, biology was also undergoing a gradual but nevertheless revolutionary change, partially due to the invention of the microscope. The new philosophical views that emerged were based – though in different ways - on mechanicism and a revaluation of material activities. The idea of man at the center of the universe and his relationship with nature were deeply changed in the process. 16 15 14 13 18 16 17 19 13. Quadrante equinoziale universale/Universal equinoctial dial, Nicolas Bion, Paris, 1690–1720. 14. Quadrante dittico francese/French diptych dial, France, 1650. 15. Telescopio gregoriano/Gregorian telescope, Peter Dollond, London, 1780 –1810. 16. Microscopio per naturalisti/ Naturalist’s microscope, England, 1798-1830. 17. Quadrante solare cilindrico/Cylindrical sundial, H. Robert, France, 1834-1845. 18. Telescopio da tavolo a rifrazione/ Table-top refracting telescope, Peter Dollond, London, 1730 –1820. 19. Cannocchiale portatile/ Portable telescope, L. Semitecolo, Italia, 1700–1750. Strumenti del/Instruments from Università degli Studi di Milano. 17 21 20 23 22 24 20. Grafometro a pinnule/ Pinnulated graphometer, France, 1650-1700. 21. Grafometro/Graphometer, Pierre Lemaire, Paris, 1788. 22. Diottra o Tavoletta pretoriana/Diopter, or Pretorian table, G. Allemano, Italy, 1874. 23. Completo per geometri/Geometrician’s kit, N.C. Pixii, France, 18401860. 24. Goniometro/Goniometer, D. Lusverg, Rome, 1693. Strumenti del/Instruments from Università degli Studi di Milano. 18 25 25. Pompa a vuoto/Vacuum pump, Dumotiez Frères, France, 1790-1820. Strumento del/Instrument from Università degli Studi di Milano. 19 GALILEO GALILEI messaggero della nuova scienza messenger of the new science Università degli Studi di Milano Istituto di Fisica Generale Applicata Sezione di Storia della Fisica dal 28 novembre 2005 al 31 gennaio 2006 Milano, Via Brera 28 Comitato scientifico Pasquale Tucci Raimonda Riccini Leonardo Gariboldi Marcella Mattavelli Allestimento Saving Srl Exhibit e progetto grafico Odoardo Fioravanti Si ringraziano Andrea Silvestri Davide Cenadelli Antonella Testa Riccardo Nigro Cristina Olivotto Davide Pasinetti Liceo Ginnasio Statale “G. Parini”, Milano Consulenza tecnica allestitiva Ares Bolognesi Ufficio stampa Elena Castagna Stampa Mastergraph, Milano PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE A Travelling Exhibition >> www.wyp2005.at/glob3-exhibition.htm Tycho Brahe Museum (Ven, Sweden) Exhibition on: Tycho Brahe >> www.tychobrahe.com Università degli Studi di Milano Istituto di Fisica Generale Applicata Sezione di Storia della Fisica Exhibition on: Galileo Galilei: messenger of the new science >> www.brera.unimi.it Karl-Franzens-Universität Graz (Austria) Exhibition on: Johann Kepler: World Harmony