Galileo Galilei messaggero della nuova scienza

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Galileo Galilei messaggero della nuova scienza
INDICE INDEX
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PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE
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BIOGRAFIA DI GALILEI
GALILEI’S BIOGRAPHY
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GALILEI E LA LETTERATURA GALILEI AND LITERATURE
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GALILEI E L’ARTE GALILEI AND ART
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GALILEI E LA MUSICA GALILEI AND MUSIC
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LE DONNE DI GALILEI GALILEI’S WOMEN
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GALILEI E LA MECCANICA GALILEI AND MECHANICS
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GALILEI E L’ASTRONOMIA GALILEI AND ASTRONOMY
PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE
PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE
L’anno mondiale della fisica (World Year of Physics 2005),
indetto dall’Unesco in occasione del centenario della
pubblicazione di quattro articoli rivoluzionari di Albert
Einstein, costituisce l’occasione ideale per sostenere la
diffusione della cultura scientifica presso il grande pubblico.
Unesco’s decision to name 2005 the “World Year of Physics”
to celebrate the hundredth anniversary of the publication
of four revolutionary papers by Albert Einstein is an ideal
opportunity to support the dissemination of scientific culture
among the general public.
La scienza è una componente irrinunciabile di un grandioso
patrimonio culturale che l’uomo è andato creando nel corso
della sua storia; all’interno di questo patrimonio culturale la
fisica spicca per i suoi stretti legami con ogni altro aspetto
della vita umana: la musica, l’arte, la letteratura, la filosofia…
Science is a crucial component of the grand cultural heritage
man has been creating over the course of his history; within
this cultural framework, physics stands out for its close links
with all other aspects of human life: music, art, literature,
philosophy…
L’Università degli Studi di Milano, in Italia, l’Università di
Graz, in Austria, e il Museo Tycho Brahe, in Svezia, aderiscono
al progetto “Physics as a Cultural Heritage” (La Fisica come
Patrimonio Culturale), al quale si aggiungeranno, nel corso
dei prossimi anni, altri gruppi di storici della scienza di una
ventina di paesi di tutto il mondo.
The Italian University of Milan, the Austrian University of
Graz, and the Swedish Tycho Brahe Museum have decided to
join the project “Physics as a Cultural Heritage”. More teams
of science historians from approximately twenty countries
worldwide will join it in the next few years.
Ogni partner presenta una mostra su una determinata
pagina della storia della fisica, creando, in collegamento con
le altre esibizioni ambientate negli altri paesi, una serie di
stazioni che costituiscono una grande panoramica virtuale
dell’importanza delle scienze fisiche nella cultura di ogni
tempo.
La Sezione di Storia della Fisica dell’Istituto di Fisica Generale
Applicata dell’Università degli studi di Milano, nel proporre
all’attenzione del grande pubblico la figura di Galileo Galilei,
intende rendere omaggio ad uno dei più importanti scienziati
italiani di ogni tempo e vuole evidenziare il profondo legame
tra l’attività scientifica e tutte le altre componenti della vita
sociale e culturale.
Each member has been asked to organize an exhibition
about a specific topic in the history of physics. All the
exhibitions together will form a series of stops along a path
that provides a broad virtual overview of the crucial role
played by physical sciences in the culture of all times.
By presenting the figure of Galileo Galilei to the general
public, the History of Physics Dept. of the Institute of Applied
General Physics of the University of Milan pays homage to
one of the most prominent Italian scientists of all times in
order to highlight the close link existing between scientific
activity and all the other elements that make up our social
and culturale life.
BIOGRAFIA DI GALILEI
Galileo Galilei nasce a Pisa il 15 febbraio 1564, primogenito
di Vincenzo Galilei di Firenze e Giulia degli Ammannati di
Pescia. Iniziati gli studi universitari di medicina a Pisa, Galilei
è però attratto dalle matematiche, che studia con Ostilio Ricci.
Interrotti gli studi, Galilei si dedica a problemi di fisica che
affronta seguendo il metodo di Archimede. Risale al 1586
l’invenzione della bilancia idrostatica che si richiama all’antico
problema archimedeo della corona di Gerone di Siracusa.
Nel 1589-1592, Galilei insegna matematiche a Pisa e inizia
quello studio del moto dei corpi che lo vedrà impegnato per
tutta la vita. Per dimostrare che la velocità dei corpi in caduta
è proporzionale alla loro densità e non al loro peso, Galilei
avrebbe fatto degli esperimenti gettando dei pesi dalla Torre
di Pisa. Nei decenni successivi, Galilei scoprirà vari teoremi sul
baricentro e sulla traiettoria parabolica dei proiettili.
Dal 1592 al 1610, Galilei insegna matematiche a Padova dove
allestisce anche un laboratorio dal quale usciranno numerose
invenzioni: una pompa azionata da cavalli per innalzare
l’acqua, il compasso geometrico e militare, il termoscopio e il
cannocchiale galileiano. Galilei torna in Toscana nel 1610 come
Filosofo e Matematico del Granduca.
Nel frattempo, inizia a formulare una sua teoria (errata)
delle maree come base per dimostrare la validità del
sistema copernicano. L’antica cosmologia aristotelica entra
nuovamente in crisi con l’osservazione della “stella nova” del
1604, una prova contro la presunta immutabilità dei cieli.
Nuove scoperte astronomiche sono legate alle osservazioni
compiute da Galilei con i suoi telescopi - la scoperta delle
montagne lunari, dei satelli di Giove, di miriadi di stelle nella
Via Lattea – e vengono subito esposte nel “Sidereus Nuncius”
del 1610. In seguito, pur non potendo mai osservare gli
anelli di Saturno, scopre che l’aspetto del pianeta non è
semplicemente circolare e osserva che le reali fasi di Venere
sono compatibili solo con il moto del pianeta attorno al Sole.
Il Sole offre, inoltre, un nuovo argomento di discussione: le
macchie solari.
Lo stretto legame, esistente all’epoca, tra astronomia e
religione attira su Galilei i primi attacchi di chi vede nell’antiaristotelismo un’eresia. In un primo tempo, Galilei, molto
apprezzato a Roma, viene difeso da ogni accusa. Il trattato
di Copernico viene però messo all’Indice, se non corretto dai
suoi errori, imponendo a Galilei di non insegnare il sistema
copernicano come se fosse vero ma solo come ipotesi
matematica. Galilei intraprende una lunga campagna per
sostenere la separazione tra la conoscenza scientifica della
natura e la conoscenza rivelata della Sacra Scrittura. È lo stesso
Galilei a violare quest’idea con il suo tentativo di dimostrare la
conciliabilità del sistema copernicano con alcuni passi biblici.
Con la pubblicazione del “Dialogo intorno ai due massimi
sistemi del mondo, tolemaico e copernicano” nel 1632, Galilei
perde l’appoggio di Papa Urbano VIII e viene processato dal
Santo Uffizio. Galilei abiura i suoi errori e viene costretto agli
arresti domiciliari nella sua villa “Il Gioiello” di Arcetri. Alla
sconfitta, si aggiunse la morte della figlia prediletta, suor Maria
Celeste, e la cecità. La sua ultima grande opera, i “Discorsi e
dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze”
sono pubblicati nel 1638 a Leida. Galilei muore ad Arcetri l’8
gennaio 1642.
GALILEI’S BIOGRAPHY
Galileo Galilei was born in Pisa on February 15th 1564, the
first child of Vincenzo Galilei from Florence and Giulia degli
Ammannati from Pescia. Despite enrolling as a student of
medicine at the university of Pisa, he was more attracted to
mathematics, which he studied with Ostilio Ricci. After giving
up his medical course, he devoted himself to problems in
physics, which he tackled following Archimedes’ method. In
1586 he invented the hydrostatic balance, which draws on the
old Archimedean problem of Hiero of Syracuse’s crown.
Between 1589 and 1592 Galilei taught mathematics at Pisa and
began his life-long study of the motion of bodies. To prove that
the speed of a falling body is proportional to its density rather
than to its weight, Galilei is said to have carried out practical
experiments by dropping weights from the Leaning Tower. In
the following decades he developed several theorems on the
center of gravity and on the parabolic path of projectiles.
Between 1592 and 1610 Galilei taught mathematics at Padua,
where he also set up a laboratory that would be home to
several inventions: a pump driven by horses to raise the level
of water, the geometric and military compass, the thermoscope
and his famous telescope. In 1620 Galilei went back to Tuscany
as “Mathematician and Philosopher” to the Grand Duke.
Meanwhile he developed a (wrong) theory on tides as a way to
prove the validity of the Copernican system. Aristotle’s ancient
cosmology had suffered a severe blow when a “New Star”
was observed in 1604 – one more piece of evidence against
the alleged unchangeability of the heavens. By observing
the sky with his telescopes, Galilei made more astronomical
discoveries, including the mountains of the Moon, the satellites
of Jupiter and the myriads of stars that make up the Milky Way
– all immediately published in the “Starry Messenger” (Sidereus
Nuncius) in 1610. Later on, even if he never managed to
observe Saturn’s rings, Galilei discovered that there was more
to the planet than a mere circular shape. He also observed
that the phases of Venus could only be justified if the planet
actually moved around the Sun. The Sun itself provided a new
topic for discussion with its spots.
The close link existing at the time between astronomy and
religion caused Galilei to be attacked by those who regarded
anti-Aristotelism as heresy. Initially all charges were rejected,
since Galilei was a leading celebrity in Rome. However,
Copernicus’ treatise was put on the Index until all mistakes in it
be corrected, and Galilei was instructed to teach the Copernican
system not as a truth but rather as a mere mathematical
hypothesis. Galilei embarked on a long campaign in favour of
a separation between a scientific knowledge of nature and the
knowledge revealed by the Holy Scriptures, but he breached
this idea himself when he tried to prove that the Copernican
system was fully compatible with some passages from the
Bible. When the “Dialogue Concerning the Two Chief Systems
of the World – Ptolemaic and Copernican” was published in
1632, Galilei lost the support of Pope Urban VIII and was put
on trial by the Inquisition. Found guilty, he abjured his errors
and was sentenced to house arrest in his villa “Il Gioiello”
at Arcetri. His defeat was followed by the death of his most
beloved daughter, Sister Maria Celeste, and by blindness. His
last great work, “Discourses and Mathematical Demonstrations
Concerning the Two New Sciences” was published in Leyden
in 1638. Galilei died at Arcetri on January 8th, 1642.
GALILEI E LA LETTERATURA
GALILEI AND LITERATURE
Tra le grandi opere scientifiche di Galilei, “Il Saggiatore”
(1623), il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del
mondo, tolemaico e copernicano” (1632) e i “Discorsi e
dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze”
(1638), sono da considerarsi i primi capolavori della
letteratura scientifica in lingua italiana.
Among Galilei’s great scientific works, “The Assayer”
(1623), the “Dialogue Concerning the Two Chief Systems
of the World – Ptolemaic and Copernican” (1632) and
the “Discourses and Mathematical Demonstrations
Concerning the Two New Sciences” (1638) can be
regarded as the first masterpieces of Italian scientific
literature.
Lo stile letterario preferito da Galilei, nel Dialogo e nei
Discorsi, è il dialogo fra tre protagonisti: Sagredo, nobile
veneziano, che interagisce con Simplicio, omonimo di un
importante commentatore di Aristotele e rappresentante
spesso ingenuo della vecchia scienza aristotelicotolemaica, e con Salviati, aperto al nuovo ed esponente
del sistema copernicano. Le discussioni tra i tre
protagonisti e la loro analisi, spesso con una pungente
ironia, sono uno dei massimi esempi della letteratura
polemica.
La lingua utilizzata, un italiano popolare e realistico,
fece sì che le opere di Galilei potessero essere lette e
comprese anche al di fuori degli ambienti di cultura
elevata. Un’opera sulla stella nova fu addirittura scritta in
dialetto padovano.
L’attenzione di Galilei verso la lingua italiana e la sua
letteratura risaliva ai suoi anni giovanili e ne sono
esempio le “Due lezioni all’Accademia fiorentina. Circa la
figura, sito e grandezza dell’Inferno di Dante” (1588).
The literary style Galilei chose both for the Dialogue
and for the Discourses is a conversation among three
characters: Sagredo, a nobleman from Venice; Simplicio,
who has the same name as a major scholar of Aristotle
and acts as an often naive representative of the old
Aristotelian-Ptolemaic science; and Salviati, a far-sighted
supporter of the Copernican system. The discussions
among these three characters and their analyses,
often peppered with sharp irony, are among the best
specimens of polemic literature.
The language used by Galilei – a simple and realistic
Italian – made it possible for his works to be read and
understood even by people who did not belong to the
cultural establishment of the time. One work about the
“new star” was even written in the Padua jargon.
Galilei’s fondness of the Italian language and literature
can be traced back to his youth and is proved by the two
lectures he gave at the Academy in Florence about the
shape, location and dimensions of Dante’s Hell (1588).
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1. Galileo Galilei, Sidereus Nuncius (1610).
2. Galileo Galilei, Il Saggiatore (1623).
GALILEI E L’ARTE
GALILEI AND ART
I disegni della Luna, con i suoi caratteristici crateri,
contenuti nel “Sidereus Nuncius” (1610) di Galilei,
servirono da modello a un amico pittore, Ludovico
Carli detto il Cigoli, per raffigurare realisticamente la
Luna posta sotto i piedi della Madonna nell’affresco
”Assunzione della Vergine” (1610-12) della cappella
Paolina in Santa Maria Maggiore a Roma.
The patterns of the Moon with its unusual craters,
published in Galilei’s “Sidereus Nuncius” in 1610, were
used by a friend of his, painter Ludovico Carli called
Cigoli, as a model to realistically depict the Moon
at the feet of Mary in the fresco ”Assumption of the
Virgin” (1610-12), located on the dome of the Pauline
Chapel in Santa Maria Maggiore (Rome).
Altre scoperte astronomiche di Galilei furono
rappresentate nel corso del XVII secolo. Rubens
dipinse “Saturno divora uno dei suoi figli” (163638) rappresentando due stelline ai lati di Saturno,
il pianeta “tricorporeo”. La scoperta dei satelliti di
Giove, da Galilei chiamati “le stelle medicee”, portò
naturalmente a raffigurarle, personificate dalle quattro
virtù cardinali, nelle opere encomiatrici dei signori di
Firenze, come le “Sale dei Pianeti” (1641-47) di Pietro
da Cortona in Palazzo Pitti e l’”Allegoria dei Medici”
(1682-85) di Luca Giordano, detto Fapresto, in palazzo
Medici-Riccardi.
Other astronomical discoveries made by Galilei
were depicted during the XVII century. In “Saturn
Devouring his Child” (1636-38), Rubens painted two
small stars on the sides of Saturn, the “three-bodied
planet”. The discovery of the satellites of Jupiter, which
Galilei called “the Medicean stars”, caused them to be
painted, embodied by the four cardinal virtues, in the
works devoted to the masters of Florence, such as the
“Halls of the Planets” (1641-47) by Pietro da Cortona at
Palazzo Pitti and the ”Allegory of Human Life and the
Apotheosis of the House of the Medici” (1682-85) by
Luca Giordano called Fapresto in the Medici-Riccardi
palace.
Sono da ricordare anche le otto tele, le “Osservazioni
astronomiche” (1711), di Donato Creti raffiguranti
i corpi celesti così come apparivano grazie
all’osservazione telescopica.
Also worth mentioning are eight paintings by Donato
Creti entitled “Astronomical Observations” (1711),
which depict the heavenly bodies as they appear
when observed through a telescope.
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3. Ludovico Cardi detto il Cigoli, Assunzione della Vergine (1610-1612), Roma, S. Maria Maggiore, cappella Paolina.
4. Donato Creti, Le osservazioni astronomiche: Luna (1711), Roma, Pinacoteca Vaticana.
GALILEI E LA MUSICA
GALILEI AND MUSIC
Il padre di Galileo, Vincenzo Galilei, fu un importante
liutista e teorico musicale del XVI secolo. Allievo di
Gioseffo Zarlino, fu uno dei membri della Camerata
Fiorentina del conte Giovanni Bardi, insieme a
Girolamo Mei, Giulio Caccini, Emilio de’ Cavalieri,
Jacopo Peri e Ottavio Rinucci. La Camerata elaborò lo
stile recitativo, applicato a testi monodici, che ebbe la
sua naturale evoluzione nella nascita dell’opera lirica.
Galileo’s father, Vincenzo Galilei, was a well-known
lutenist and music scholar of the XVI century. A pupil
of Gioseffo Zarlino, he was also a member of the
Florentine Camerata led by Count Giovanni Bardi,
together with Girolamo Mei, Giulio Caccini, Emilio de’
Cavalieri, Jacopo Peri and Ottavio Rinucci. The singing
style applied to monodic texts developed by the
Camerata would later evolve into the early stages of
opera.
L’interesse della Camerata per la civiltà classica, tipico
del periodo rinascimentale, si può trovare nel “Dialogo
della musica antica e moderna” (1581) che contiene le
ricerche di Vincenzo sulla musica greca antica, in cui
sostiene il ritorno alla monodia antica da opporre alle
complessità della musica contrappuntistica.
Il problema dell’accordatura del liuto fu risolto da
Vincenzo proponendo il temperamento equabile. Lo
studio teorico della frequenza del suono prodotto da
una corda al variare della sua lunghezza fu affiancato
da numerose prove sperimentali. Il giovane Galileo,
assistendo il padre, apprese in tale modo a studiare
la natura con l’osservazione sperimentale e la ricerca
di leggi matematiche, nonché a contrapporsi agli
insegnamenti dei maestri quando in disaccordo con
i dati osservativi.
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The Camerata’s focus on classic civilization, quite
common throughout the Italian Renaissance, can be
seen in the “Dialogo della musica antica e moderna”
(1581). This work includes Vincenzo’s research on
ancient Greek music and shows his support for
a revival of ancient, single-line music over the
complexity of counterpoint.
The issue of how to tune a lute was solved by Vincenzo
by means of the equal-temperament method. His
theoretical studies on the vibration frequencies of
strings of different lenghts were associated to many
practical experiments. While assisting his father, young
Galileo learnt to study nature through experimental
observations and mathematical laws, and to disagree
with the teaching of the great masters when
observational data did not substantiate their theories.
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5. Gioseffo Zarlino (1517-1590). 6. Lezione di musica (Franchino Gaffurio), Practica musicae - 1496.
7. Vincenzo Galilei, Dialogo della musica, antica e moderna (1581).
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LE DONNE DI GALILEI
GALILEI’S WOMEN
Come accadeva comunemente fino a pochi decenni fa,
anche l’epoca di Galilei ha visto un numero limitato di
donne contribuire allo sviluppo della scienza. Possiamo
ricordare, durante la vita di Galilei, i contributi di Sophie
Brahe (1556-1643), la sorella del grande astronomo Tycho,
che lo aiutò nelle sue osservazioni ad Uraniborg, e quelli di
Maria Cunitz (1610-1664), la “seconda Ipazia”, che produsse
tavole astronomiche per il calcolo delle posizioni planetarie
contenute nell’”Urania propitia”.
Women contributed very little to the development of
science back in Galilei’s time – and that has actually
remained the case up to a few decades ago. During Galilei’s
lifetime, contributions were given by Sophie Brahe (15561643), sister to the great astronomer Tycho who actively
assisted him in his observations at Uraniborg, and by Marie
Cunitz (1610-1664), the “second Hypathia”, who developed
the astronomical tables used to calculate the planetary
positions published in ”Urania propitia”.
Ci sono, però, tre donne che, pur senza essere scienziate,
hanno giocato un ruolo importante nella vita di Galilei.
La madre di Galilei, Giulia degli Ammannati, apparteneva
ad una famiglia di setaioli ed era una donna prepotente e
intrigante. Galilei fu spesso in disaccordo con la madre, ma
ereditò probabilmente da lei la verve polemica che troviamo
nei suoi scritti.
However, three women played a crucial role in Galilei’s life
even if they were no scientists. His mother, Giulia degli
Ammannati, came from a family of silk manufacturers
and was an aggressive, meddlesome woman. Galilei often
disagreed with his mother, but he probably inherited from
her the polemic spirit we find in his writings.
Negli anni di Padova, Galilei convisse con Marina di Andrea
Gamba dalla quale nacquero i tre figli Virginia, Livia e
Vincenzo. Quando ritornò in Toscana, Galilei abbandonò
Marina con il figlio, mentre si portò con sé le due figlie che
riuscì a mettere in convento. Galilei rimase, comunque, in
buoni rapporti con Marina anche dopo il suo matrimonio
con Giovanni Bartoluzzi.
La figura femminile più dolce è proprio la figlia primogenita,
Virginia suor Maria Celeste (1600-1634). Di salute spesso
cagionevole, di lei ci rimangono circa 120 lettere scritte al
padre dalle quali emerge un grande amore per Galilei e fu il
suo conforto fino agli anni del processo. Suor Maria Celeste
morì pochi mesi dopo il ritorno di Galilei ad Arcetri.
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During his stay at Padua, Galilei lived with Marina di Andrea
Gamba, who bore him three children: Virginia, Livia and
Vincenzo. When he went back to Tuscany, Galilei left Marina
and his son behind but he took with him his two daughters,
whom he managed to put in a convent. Nevertheless,
Galilei’s relationship with Marina remained friendly even
after her marriage to Giovanni Bartoluzzi.
The sweetest female figure in Galilei’s life is definitely his
first-born child Virginia, later called Sister Maria Celeste
(1600-1634). Despite her poor health, the approximately
120 letters to her father that have survived to the present
show her great love for Galilei, and she was his blessing until
the trial years. Sister Maria Celeste died a few months after
Galilei’s return to Arcetri.
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8. Maria Cunitz, Urania propitia, (1650)
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GALILEI E LA MECCANICA
GALILEI AND MECHANICS
Lo studio del moto dei corpi, iniziato nell’antichità
con la teoria di Aristotele, si sviluppò grazie ai filosofi
naturali del Medioevo e del Rinascimento nella teoria
dell’impeto che fu il punto di partenza delle ricerche di
Galilei.
The study of the motion of bodies began in ancient
times with Aristotle’s theory and received further
momentum when the natural philosophers of the
Middle Ages and Renaissance developed the theory of
impetus, which would later become the starting point
for Galilei’s researchwork.
Osservando le lunghe lampade oscillare nel duomo
di Pisa, Galilei fu stimolato allo studio delle proprietà
del moto del pendolo e giunse a formulare una
delle prime leggi legate al suo nome: il periodo di
oscillazione di un pendolo è sempre lo stesso (isocronia)
indipendentemente dall’ampiezza dell’oscillazione.
By observing a lamp in the Cathedral of Pisa swing back
and forth, Galilei was prompted to study the properties
of the pendulum and finally developed one of the
early laws that would bear his name: the period of a
pendulum is always the same (isochronism) and does
not depend on the arc of the swing.
Lo studio del moto di caduta dei gravi accompagnò
Galilei lungo tutta la sua vita. Grazie anche all’uso del
piano inclinato, Galilei poté riconoscere il fatto che i
corpi cadono, almeno nel vuoto, con un’accelerazione
costante. Questo fatto implica che la velocità di caduta
aumenta linearmente nel tempo, mentre lo spazio
percorso dipende dal quadrato del tempo.
The study of the motion of falling bodies was a lifelong
task for Galilei. By using an inclined plane he realized
that a body falls through a vacuum at a constant
acceleration rate, which means that the speed of the fall
increases in a linear way over time, whereas the distance
covered depends on the square of the time passed.
Il moto di un proiettile può essere scomposto in
un moto orizzontale e un moto verticale. Il moto
orizzontale avviene a velocità costante, mentre il moto
verticale avviene con velocità che aumenta linearmente
nel tempo. Combinando i due moti si ottiene che la
traiettoria assume una forma particolare, la parabola.
The path of a projectile can be broken down into a
horizontal and a vertical motion. The velocity of the
former is constant, whereas the velocity of the latter
increases in a linear way over time. When the two
motions are combined, the path takes on a specific
shape called a parabola.
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9. Apparecchio per il moto parabolico dei gravi/Device showing the parabolic motion of heavier bodies. 10. Apparecchio per la composizione
dei movimenti/Small device for motion composition. 11. Sostegno a forca con tre pendoli/Y-shaped stand with three pendulums. 12. Piano
inclinato di Galilei/Galilei’s inclined plane. Strumenti del Laboratorio di Fisica/Instruments from Physics Laboratory - Liceo Ginnasio Statale
“G. Parini”, Milano.
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GALILEI E L’ASTRONOMIA
GALILEI AND ASTRONOMY
Galilei è una figura centrale di quel lungo processo
storico che ha portato alla sostituzione del sistema
astronomico geocentrico di Claudio Tolomeo (II
sec. d.C.) con quello eliocentrico esposto per la
prima volta in epoca moderna da Copernico nel “De
Revolutionibus Orbium Coelestium” (1543).
Galilei is a key figure in the long historical process that
caused the geocentric astronomical system developed
by Claudius Ptolemy (II century A.D.) to be replaced
by the heliocentric system first described in modern
times by Copernicus in “De Revolutionibus Orbium
Coelestium” (1543).
Lo stretto legame tra astronomia, fisica, filosofia e
teologia, che era venuto a costituirsi lungo i due
millenni prima di Galilei, fece sì che la transizione da
un sistema astronomico a un altro avesse conseguenze
rivoluzionarie che si ripercossero, con una sorta di
effetto domino, su differenti discipline.
The close relationship between astronomy, physics,
philosophy and theology that had formed over two
millenia before Galilei’s birth caused the transition
from the former astronomical system to the latter to
have revolutionary implications, which also impacted
other disciplines through a sort of domino effect.
La fisica e la cosmologia di Aristotele, e la sua
negazione del vuoto, furono alla fine sostituite dalla
nuova fisica di Newton e dalla graduale accettazione
dell’ipotesi atomica, mentre anche la biologia iniziava
un graduale mutamento altrettanto rivoluzionario,
grazie anche all’invenzione del microscopio. Si
andarono sviluppando nuove visioni filosofiche, basate
in modi diversi sul meccanicismo e sulla rivalutazione
di attività materiali. La concezione dell’uomo come
centro del mondo e del suo rapporto con la natura ne
uscì profondamente mutata.
Aristotle’s physics and cosmology, and his negation
of the vacuum, were eventually replaced by Newton’s
new physics and by a gradual acceptance of the atomic
theory; at the same time, biology was also undergoing
a gradual but nevertheless revolutionary change,
partially due to the invention of the microscope. The
new philosophical views that emerged were based
– though in different ways - on mechanicism and a
revaluation of material activities. The idea of man at
the center of the universe and his relationship with
nature were deeply changed in the process.
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13. Quadrante equinoziale universale/Universal equinoctial dial, Nicolas Bion, Paris, 1690–1720. 14. Quadrante dittico francese/French diptych
dial, France, 1650. 15. Telescopio gregoriano/Gregorian telescope, Peter Dollond, London, 1780 –1810. 16. Microscopio per naturalisti/
Naturalist’s microscope, England, 1798-1830. 17. Quadrante solare cilindrico/Cylindrical sundial, H. Robert, France, 1834-1845. 18. Telescopio
da tavolo a rifrazione/ Table-top refracting telescope, Peter Dollond, London, 1730 –1820. 19. Cannocchiale portatile/ Portable telescope,
L. Semitecolo, Italia, 1700–1750. Strumenti del/Instruments from Università degli Studi di Milano.
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20. Grafometro a pinnule/ Pinnulated graphometer, France, 1650-1700. 21. Grafometro/Graphometer, Pierre Lemaire, Paris, 1788. 22. Diottra o
Tavoletta pretoriana/Diopter, or Pretorian table, G. Allemano, Italy, 1874. 23. Completo per geometri/Geometrician’s kit, N.C. Pixii, France, 18401860. 24. Goniometro/Goniometer, D. Lusverg, Rome, 1693. Strumenti del/Instruments from Università degli Studi di Milano.
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25. Pompa a vuoto/Vacuum pump, Dumotiez Frères, France, 1790-1820. Strumento del/Instrument from Università degli Studi di Milano.
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GALILEO GALILEI
messaggero della nuova scienza
messenger of the new science
Università degli Studi di Milano
Istituto di Fisica Generale Applicata
Sezione di Storia della Fisica
dal 28 novembre 2005
al 31 gennaio 2006
Milano, Via Brera 28
Comitato scientifico
Pasquale Tucci
Raimonda Riccini
Leonardo Gariboldi
Marcella Mattavelli
Allestimento
Saving Srl
Exhibit e progetto grafico
Odoardo Fioravanti
Si ringraziano
Andrea Silvestri
Davide Cenadelli
Antonella Testa
Riccardo Nigro
Cristina Olivotto
Davide Pasinetti
Liceo Ginnasio Statale “G. Parini”, Milano
Consulenza tecnica allestitiva
Ares Bolognesi
Ufficio stampa
Elena Castagna
Stampa
Mastergraph, Milano
PHYSICS AS A CULTURAL HERITAGE
A Travelling Exhibition
>> www.wyp2005.at/glob3-exhibition.htm
Tycho Brahe Museum (Ven, Sweden)
Exhibition on: Tycho Brahe
>> www.tychobrahe.com
Università degli Studi di Milano
Istituto di Fisica Generale Applicata
Sezione di Storia della Fisica
Exhibition on: Galileo Galilei: messenger of the new science
>> www.brera.unimi.it
Karl-Franzens-Universität Graz (Austria)
Exhibition on: Johann Kepler: World Harmony