Bombe sul Sinai, scatta l`allarme turismo
Transcript
Bombe sul Sinai, scatta l`allarme turismo
ESTERI 13 Giovedì 9 agosto 2012 il Giornale AVVERTIMENTO La Farnesina consiglia «particolari cautele» Bombe sul Sinai, scatta l’allarme turismo Elicotteri egiziani colpiscono i jihadisti al confine con Gaza. Il governo italiano: prudenza sul Mar Rosso Gian Micalessin serie di attentati sul territorio dello Stato ebraico, è stata stroncata Untempoerailparadisodeltu- daimissiliisraelianichehannoinrismoeSharmElSheik,sualocali- cenerito i militanti saliti a bordo tàsimbolo,eraunadellemetepre- dell’autoblindo non appena il feritedagliitaliani.Oggi,a18mesi mezzo ha varcato la frontiera. dalla caduta di Hosni Mubarak, il Aldilàdeisingoliepisodi,ilproSinai è una polveriera, una terra blema del Sinai è quello di essere senza legge minacciata dal terro- un territorio su cui l’Egitto non re fondamentalista. Una terra do- esercitapiùalcuncontrollo.Enepve anche le vacanze rischiano di pure i 350 chilometri che separatrasformarsi in una brutta disav- no la Striscia di Gaza da Sharm El ventura.UnaterradacuilaFarne- Sheik bastano a garantire la sicusina consiglia di stare alla larga. rezzadeituristi.Subitodopolaca«NellezoneturistichedelMarRos- duta di Mubarak la polizia, odiata so (quali Sharm El Sheik, Marsa dalletribùbeduineinquantosimAlam, Hurghada), dove general- bolodiunpoterechelehasempre mente si concentra la presenza discriminate, si è ritirata nelle cadeinostriconnazionalisiregistra- serme lasciando il deserto, le sue nopurtropponuovetensioni,tur- piste e molti centri abitati nelle bolenzeedelementidipericolosi- mani dei fondamentalisti e dei tà»sottolinea«Viaggiaresicuri»,il trafficantiimpegnatinel contrabsito del Minibando di armi, sterodegliEstedrogaedesseri ri dedicato a umani.Ilsodachi si reca allizio tra beduil’estero. «Perni, trafficanti e mane - sottoligruppi jihadineail sito - ilristi ha trasforI turisti italiani schiodiattiterattualmente in vacanza roristicinelPanelle località egiziane ese. Particolasul Mar Rosso ri cautele sono raccomandate nelle località turistiche del Sinai, nella regione al confine con la Striscia di Gaza, ad Alessandria». Ma per capire quanto a rischio sianolevacanzenelSinaibastano itelegiornali.Lenotiziepiùrecenti risalgono a ieri mattina quando gli elicotteri egiziani hanno attaccatoa colpi di missili il villaggio di Tumah, al confine con la Striscia diGaza,uccidendounaventinadi terroristi.L’episodio,senzaprecedenti da quando l’Egitto ha ripresoilcontrollodellapenisoladopo gli accordi di pace con Israele del 1979, rende l’idea del clima da guerralatente.Ilraidèsoloilcorollariodegliscontriincorsodasabatoquandoungruppodi35militanti fondamentalisti ha attaccato unapostazioneegizianaallafrontiera israeliana uccidendo 16 agentieimpossessandosidiunloro mezzo blindato. L’incursione, destinata a concludersi con una 8.500 matolapenisolainun’enormezona franca dove, a detta dei servizi di sicurezza egiziani, s’annidano «quasi 2000 terroristi». La cifra è probabilmenteesagerata,maèindicativa della pericolosità d’un territoriodoveimilitantijihadisti, reduci dalle campagne libiche, hanno ammassato decine di missili anti aerei razziati nei depositi di Gheddafi. Le esagerazioni dell’intelligence egiziana vanno comunquediparipassoconl’ottimismodelneoministrodelTurismo egiziano Hisham Zazou. Smentendo i timori di un ulteriore calo di viaggiatori dopo le perdite per 833 milioni di dollari registrate nel2011ilministronegaqualsiasi cancellazione delle prenotazioni esottolineala capacità dell’Egitto di offrire le migliori garanzie di si- FUORI CONTROLLO Secondo Il Cairo nella penisola si aggirano «quasi duemila terroristi» curezza agli stranieri in arrivo. Rassicurazioniinevidentecontrasto con le informazioni reperibili sul sito della Farnesina dovesi segnalano «blocchi stradali, scontri conarmidafuoco,ripetutisequestri,anchedituristi,inparticolare nellazonadiNuweibaeindirezione del monastero di Santa Caterina(l’ultimocaso sièverificato venerdì13luglio2012edidueturisti statunitensi sequestrati sono rimasti ostaggio dei rapitori per quattro giorni)». E il caso più recente - a detta di «Viaggiare sicuri» - riguarda proprio un gruppo di connazionali. «Nel quadro di uno degli ultimi blocchi stradali – avvisa il sito - si sono registrati gravissimi disagi per i turisti italiani, specie con bambinialseguito.Nellanottetra il3edil4agosto,unbloccostradale di beduini ha coinvolto circa 300 turisti italiani appena giunti inEgitto convoli charter chesono rimasti bloccati dentro l'aeroportodiMarsaAlampercirca10ore». Turista avvisato, mezzo salvato. PARADISO Sharm el Sheik, affacciata sul Mar Rosso, è la principale località turistica della penisola del Sinai. I recenti episodi di violenza al confine tra Egitto e Israele hanno riacceso l’allarme sicurezza per i numerosi turisti italiani IL PRESIDENTE DEI TOUR OPERATOR «Nei nostri villaggi non si corre alcun pericolo» NardoFilippettièilfondatorediEdenViaggiepresidentediAstoi,l’associazionedicategoriadiConfindustria che rappresenta i tour operator italiani. IlraidaereoèunaminacciaperilturismodelMar Rosso? «Percapirequellocheèsuccessobisognaconoscereilterritorio:inquellazonacisonosemprestatetensioni,comeintutteleterredifrontiera, ma tra il Sinai e le zone turistiche c’èun’areadesertica.E nonci passa certo l'alta velocità». Bisogna sdrammatizzare? «Di certo non bisogna ingigantire il problema. Ancheperchéfaredelterrorismo psicologico non giovaaunPaesecheèinfase di democratizzazione e che vive di turismo». Ma i vostri clienti sono tranquilli? «In questo momento ci sono 8500 turisti nella zona partiti con tour operator italiani e sonotuttisereni.DelrestochisceNardo Filippetti glie un tour operator lo fa per avere delle garanzie: noi moniNon serve toriamocostantemente il terrifare del torio rimanendo in contatto terrorismo con la Farnesina». psicologico Secondo il neo ministro del Turismo non ci sono state cancellazioni… Garanzie «Confermo. Eden Viaggi Monitoriamo avràricevutoalmassimotretecostantemente lefonate da parte di persone il territorio che volevano solo essere rassicon il governo curate. Questo è tutto». C’è qualche precauzione che un turista deve seguire? «IlMarRossoèsemprestatounluogodovesipassanovacanzestanziali,all’internodiunvillaggio.Eilvillaggio è un posto sicuro». MailMarRossocontinuaaattrarreturisti?InItalia si è registrato un calo dei flussi... «Noncisonoinumerichesiregistravanoprimadellaprimaveraaraba,malametacontinuaaesseremoltoinvitante.Ancheperchéilrapportoqualità-prezzo è parecchio vantaggioso». FG “ Guerra civile Migliaia fuggono in Turchia La profezia di Abdallah: la Siria si spaccherà in due Roberto Fabbri Non è la prima volta che se ne parla, ma sentirlo dire da un re fa una certa impressione.BasharAssadnonsolononha alcunaintenzionedimollare(«nonhaaltra alternativa che far parlare le armi») masistarebbepreparandoaspaccare in duelaSiria,creandounaroccaforteindipendentedalrestodelPaesenellaregione alawita a lui fedelissima nel nordovest siriano. Lo ha detto ieri, confermandoautorevolmenteipotesigiàcircolate nelle scorse settimane, Abdallah II, il re di Giordania. Quella stessa Giordania in cui all’alba di ieri (solo ieri e non tre giorni fa, come erastatoinprecedenzafattocredere)èfinalmentearrivatol’expremiersirianoRiyad Hijab, in fuga dal regime di Assad che ha definito genocida. Ahmed Kassem, leader dell'Esercito siriano libero, ha affermato che le precedenti notizie Per il re di Giordania, Assad creerà un mini-Stato alawita erano state diffuse con l'intento di «confondere il regime siriano» mentre Hijab si trovava «in un luogo sicuro» poco distante dal confine giordano in attesa di espatriare. Un’altrafuga,quelladimassadeisirianiterrorizzati daicombattimentichedivampanosoprattuttoadAleppoedintorni,continuaversolaconfinanteTurchia: soltanto ieri, secondo dati ufficiali turchi,2400profughihannovarcatoilconfine.Ingranpartesitratterebbedidonnee bambini, ma c’erano anche quattro alti ufficiali disertori dell’esercito regolare, tracuiduegenerali.Complessivamente, ad oggi sono circa cinquantamila i sirianichehannotrovatorifugioinTurchia:a questivannoaggiuntiquantihannoscelto di scappare in Libano e in Giordania. Sulterreno, in Siriasi è costretti anche oggi a registrare la monotonia della barbarie, con nuove stragi e combattimenti che non risparmiano i civili, soprattutto ad Aleppo. Qui i rivoltosi negano di aver perso il controllo del quartiere conteso di Salaheddin: per ripredere parte delle aree perdute sono stati fatti arrivare, se- condounportavoce,700combattentida altrifrontidellaguerracivile.AncheaHama, città tristemente famosa per la strage di circa ventimila oppositori estremisti islamici che il padre di Bashar Assad, Hafez, ordinò trent’anni fa, si combatte accanitamenteeilbilanciocomplessivo ORRORE QUOTIDIANO Un uomo si accerta dell’identità di due cadaveri deposti su un autocarro: ad Aleppo, da dove è giunta questa foto, accade ogni giorno [Ap] delle battaglie di ieri si aggirerebbe sui cento morti. E mentre oggi a Teheran si apre un summitdiPaesisimpatizzantidellacausa iraniana e siriana, in Europa torna a farsisentire,scegliendocomeargomentopropriolacrisiinSiria,lavocediunuomo politico che ha da poco perso la sua altacarica:l’expresidentefranceseNicolasSarkozy,cheètornatoachiedereuna urgente azione internazionale per risolverelaguerracivilenellaexcoloniadiParigi.Rimastoinsilenzioperitremesitrascorsi dalla sconfitta alle presidenziali, Sarkozyha presoin contropiedeilpresidente socialista François Hollande - attualmente in vacanza, sembra quasi un dispetto - diffondendo un comunicato in cui fa sapere di aver parlato a lungo al telefono con uno dei leader dell’opposizione al regime di Damasco, Abdel Basset Sayda, presidente del Consiglio nazionale siriano. Nel comunicato comune,i duesottolineanola necessità diuna «rapida azione» nel Paese in preda ai massacrieaccennanoadalcunesimilitudini con la crisi libica.