Comunicato Giotto Jazz Festival 2016

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Comunicato Giotto Jazz Festival 2016
COMUNICATO STAMPA
GIOTTO JAZZ FESTIVAL XIX ed.
Teatro Giotto, Vicchio (FI)
dal 17 al 20 marzo 2016
Dopo la fortunata edizione dello scorso anno, il Giotto Jazz Festival, conferma la formula
dei quattro giorni consecutivi: non più quindi “solo” una rassegna di concerti, ma una
serie di iniziative che faranno di Vicchio per quattro giorni la capitale del jazz toscano.
I concerti (e che concerti!!!) saranno il filo conduttore: ma tante anche le iniziative
legate alla musica e alla enogastronomia perché si sa il Mugello è patria dei sapori
buoni! Workshop, incontri, apertivi musicali, mostra fotografica, laboratori per bambini
e, evento straordinario, un mercatino dal sapore vintage per l’intera giornata di
domenica 20.
La formazione del pubblico ed una attenzione particolare alla ospitalità caratterizzano il
festival di questo piccolo comune fiorentino che si ispira ai maggiori jazz festival italiani.
Conoscere le realtà locali attraverso la musica, individuare luoghi storici, scorci della
campagna toscana: la musica ispira i viaggi e le conoscenze! Ed infatti quest’anno ci
sarà la possibilità di visitare gratuitamente, per tutto il mese di marzo, i due musei del
paese (Casa di Giotto e Museo Beato Angelico) mostrando il biglietto di ingresso ad uno
dei concerti del festival!
Ad inaugurare il festival saranno Petra Magoni e Ferruccio Spinetti (in collaborazione con
FTS Musica): più di 1000 concerti, sei dischi in studio, due dischi live e un dvd. Questo il
loro miglior biglietto da visita.
James Taylor Quartet sarà il protagonista della seconda giornata del festival. Per un
quarto di secolo il JTQ ha creato lo standard del suono funk acid jazz. Con la loro
prolifica carriera dal vivo e con le decine di potenti album in studio sono divenuti tra i
massimi esponenti della creatività britannica e tra le live band più note al mondo.
Sabato sarà la volta di Mark Guiliana, descritto dal New York Times come “un batterista
attorno al quale si è formato un vero e proprio culto di ammirazione”. Guiliana ha
trascorso gli ultimi dieci anni in tour nei sei continenti ed ha avuto la fortuna di suonare
nell’ultimo brano Lazarus del mito David Bowie
L’ultimo giorno è affidato al Timo Lassy quartet, dal freddo del nord della Finlandia. La
base del loro suono affonda le radici nell’hard bop degli anni cinquanta e sessanta, nel
soul jazz e nella tradizione del latin jazz, ma la magistrale esecuzione e la progressiva
visionarietà di tutti i musicisti trascina fermamente la musica nel ventunesimo secolo.
PROGRAMMA DEL FESTIVAL:
giovedì 17 marzo
ore 19,00: Osteria O’ Per Bacco - Un aperitivo incontro con Petra e Ferruccio
ore 21,30: Teatro Giotto – Concerto MAGONI - SPINETTI Musica Nuda
venerdì 18 marzo
ore 19,00: Enoteca L’amante di Dioniso - Un aperitivo incontro con James Taylor
ore 21,30: Teatro Giotto – Concerto THE JAMES TAYLOR QUARTET
sabato 19 marzo
ore 10,00: Biblioteca Comunale – “Jazz the Children” Laboratorio musicale per bambini
ore 17,00: Teatro Giotto – Mark Guiliana Workshop
ore 19,00: La Bottega di Sghio – Aperitivo in jazz
ore 21,30: Teatro Giotto – MARL GUILIANA JAZZ QUARTET
domenica 20 marzo
dalle ore 10,00: Centro Storico – Vintage Market: Bazar di Primavera
ore 17,30: Teatro Giotto – TIMO LASSY QUARTET
Per tutta la durata del festival e fino a domenica 17 aprile sarà allestita la mostra dal titolo
“Musica per gli Occhi” presso la biblioteca comunale a cura del Photo Club Mugello
Abbonamento al festival € 48,00
Informazioni
055 240397 – 055 8439269 – 055 844017
facebook: jazzclubofvicchio
www.jazzclubofvicchio.it
www.eventimusicpool.it
ufficio stampa: Bruno Casini 055 240397 [email protected]
workshop Mark Guiliana: Play drums&percussions 055/333608 [email protected]
Prezzi
Abbonamento al festival € 48
Petra Magoni – Ferruccio Spinetti intero 18 €, ridotto 16 €
James Taylor Quartet 18 €, ridotto 16 €
Mark Guiliana intero 18 €, ridotto 16 € / Solo Workshop € 13 / Workshop + concerto € 25
Timo Lassy intero 7 €, ridotto 5 €
Promozione Speciale: con il biglietto di uno dei concerti sarà possibile visitare
il Museo Beato Angelico e Casa di Giotto per tutto il mese di marzo
Eventi gratuiti:
Un aperitivo incontro con Petra e Ferruccio
Un aperitivo incontro con James Taylor
Laboratorio per bambini
Ingresso Mostra Fotografica Musica per gli Occhi
Riduzioni per soci Arci, abbonati stagione di Prosa Teatro Giotto, under 25
Prevendite
on line www.eventimusicpool.it;
www.ticketone.it
Circuito Reg. Box Office tel. 055/210804 www.boxol.it
Abbigliamento Rocci Vicchio 055 844017
Prenotazione per cene e aperitivi:
Enoteca L’amante di Dioniso: 338/5021772
Osteria O’ per Bacco: 055/8448698
Pizzeria La bottega di Sghio: 055/8497006
Durante il Festival sarà possibile effettuare cene presso i ristoranti del centro
usufruendo di uno sconto del 10% mostrando il biglietto del concerto
Giovedì 17 marzo, ore 21.30
Teatro Giotto, Vicchio
MAGONI - SPINETTI
Petra Magoni – voce Ferruccio Spinetti – contrabbasso
In collaborazione con FTS Musica
Un incontro fortuito voluto dal destino quello tra Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, duo che risponde al
nome di Musica Nuda.
Cantante solista con all’attivo già quattro album, nel gennaio 2003 Petra Magoni aveva in programma un
mini-tour in alcuni piccoli club della “sua” Toscana con un amico chitarrista. Proprio il giorno del loro
primo concerto, quest’ultimo si ammala. Petra, invece di annullare la data, chiede a Ferruccio, già
contrabbassista degli Avion Travel, di sostituirlo all’ultimo minuto. Il concerto ottiene un tale successo che
i due protagonisti di questo “Voice’n’bass” combo, nel giro di qualche settimana, mettono insieme un
intero repertorio composto dalle canzoni che più amano e di slancio registrano in una sola giornata il loro
primo album “Musica Nuda”, titolo che darà poi il nome anche al loro duo. In dodici anni di intensa attività
concertistica in tutto il mondo, Musica Nuda ha collezionato riconoscimenti prestigiosi vantando nel
proprio palmarès la “Targa Tenco 2006” nella categoria interpreti, il premio per “Miglior Tour” al Mei di
Faenza 2006 e “Les quatre clés de Télérama” in Francia nel 2007. Nel corso degli anni, Ferruccio e Petra
hanno portato il loro progetto in giro per il mondo, riuscendo a raggiungere anche spazi prestigiosi tra cui
l’Olympia di Parigi, l’Hermitage di San Pietroburgo. Inoltre, sono stati ospiti del Tanz Wuppertal Festival di
Pina Bausch e, sempre in Germania, hanno aperto i concerti di Al Jarreau. Nel marzo 2014 sono stati gli
unici ospiti musicali della “Giornata Mondiale del Teatro” che si è celebrata all’interno del Senato della
Repubblica, alla presenza del Presidente Pietro Grasso. In 12 anni Petra e Ferruccio hanno realizzato più
di 1000 concerti, prodotto sei dischi in studio, due dischi live e un dvd.
Il nuovo album “LITTLE WONDER”
Petra Magoni e Ferruccio Spinetti pubblicano l’album “Little Wonder” uscito per la Warner il 31 marzo in
Italia e il 20 aprile in Francia. A distanza di due anni dal precedente album, il duo Musica Nuda si
presenta nuovamente sulla scena musicale internazionale con un nuovo progetto che pone un sigillo su
una carriera lunga dodici anni e costellata di successi. Il titolo è la sintesi di Musica Nuda, ovvero, una
piccola meraviglia. Non è la presunzione che ci ha fatto scegliere questo titolo - dichiarano Petra e
Ferruccio - bensì la riscoperta della nostra unicità con lo stesso entusiasmo che oggi, come all’inizio del
nostro percorso artistico, contraddistingue quello che facciamo. “Little Wonder” è anche e soprattutto un
regalo che abbiamo fatto a noi stessi. “Little Wonder” nasce, infatti, come risposta naturale al desiderio di
riappropriarsi di quella dimensione intima che è l’essenza del loro duo: Petra e Ferruccio, voce e
contrabbasso. Registrato sul palco del teatro di San Casciano (SI) il disco celebra il loro inossidabile
connubio artistico, confermando all’ascolto la freschezza di sempre.
Ingresso € 18/16
Venerdì 18 marzo, ore 21.30
Teatro Giotto, Vicchio
THE JAMES TAYLOR QUARTET
James Taylor (organo Hammond), Andrew McKinney (basso),
Patrick Illingworth (batteria), Mark Cox (chitarra)
Per un quarto di secolo il James Taylor Quartet ha creato lo standard del suono funk acid jazz. Con la loro
prolifica carriera dal vivo e con le decine di potenti album in studio sono divenuti tra i massimi esponenti
della creatività britannica e tra le live band più note al mondo.
Il gruppo si è formato sulle ceneri dei “Prisoners”, band dalle sonorità psichedeliche scioltasi nel 1986;
assemblando un quartetto proveniente da Kent, in Inghilterra, che comprende il bassista Alan Crockford,
ex- Prisoners, il batterista Simon Howard e il fratello di Taylor, David (chitarra), così la band registra una
sessione della BBC per il disc jockey John Peel prima che Taylor si ritirasse in Svezia per una pausa.
Tuttavia, la trasmissione ormai ha fatto una tale impressione che la band firma un contratto per la nuova
etichetta "mod" Re-Elect The President Al tempo stesso cresce la reputazione delle performance live del
gruppo, basate su sonorità funky con spazio per gli assoli e coinvolgimento del pubblico.
Tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta la reputazione del gruppo aumenta
maggiormente grazie alla audace rivisitazione in chiave hammondistica di “The Theme from Starsky and
Hutch” (la sigla dell'omonimo telefilm, originariamente composta da Lalo Schifrin e successivamente
riarrangiata da Tom Scott), per la quale vengono reclutati nuovi musicisti jazz e gli ex-suonatori di fiati di
James Brown, creando una nuova base londinese di riferimento per il fermento musicale dell’ acid jazz.
Agli inizi degli anni novanta il gruppo cambia direzione, componendo qualche album soul con cantanti
come Rose Windross dei Soul II Soul, Alison Limerick e Noel McKoy. Il singolo “Love The Life” haanche un
discreto successo, ma il richiamo dell'acid jazz con le tipiche sonorità dell'organo Hammond fanno
sfornare a James Taylor l'album “In The Hand Of The Inevitable”, uno dei più venduti e apprezzati del
gruppo.
Da allora i JTQ hanno sempre dato molto risalto alle performance live, dove è possibile godere appieno
del loro talento e hanno dimostrato di essere in grado di concentrarsi sul fare musica senza la pressione
di seguire una tendenza. Per questo motivo l'album dal vivo “Whole Lotta Live” (1997) viene molto
apprezzato dal pubblico e dalla critica.Per festeggiare i venticinque anni di carriera musicale, nel 2011
James Taylor Quartet pubblica l'album in studio “The Template” (aprile 2011) a distanza di due anni dal
precedente “New world”.
Ingresso € 18/16
Sabato 19 marzo, ore 21.30
Teatro Giotto, Vicchio
MARC GUILIANA Jazz Quartet
Mark Guiliana (batteria), Chris Morrisse (basso), Shai Maestro (pianoforte),
Jason Rigby, sassofono
Mark Guiliana è stato descritto dal New York Times come “un batterista attorno al quale si è formato un
vero e proprio culto di ammirazione”. Guiliana ha trascorso gli ultimi dieci anni in tour nei sei continenti ed
ha avuto la fortuna di suonare nell’ultimo brano Lazarus del mito David Bowie!
Family First: L’album, che presenta otto nuove composizioni di Guiliana ed una versione mozzafiato di
“Johnny Was” di Bob Marley, è stato concepito e composto per la nuova band del batterista, che presenta
dei partner musicali e cari amici di lungo corso . “Questa musica mette in evidenza proprio i forti legami
ed il senso di fratellanza e di famiglia che condivido con questi ragazzi”, ha spiegato Guiliana.
La chimica, l’impegno e la coesione del gruppo forniscono nove episodi di jazz acustico, a cominciare dal
coinvolgente ed emozionante intro ritmico di One Month, per concludersi con la spinta emotiva e la
sottigliezza della title track. Nel mezzo, ABED che “swinga” in maniera pazzesca, 2014 che mostra la
capacità del gruppo nel eseguire una ballad con bruciante intensità, l'eccitante Long Branch nel quale
Guiliana percola sotto una crescente melodia. Il singolare drumset di Guiliana e la sua maestria
compositiva, che ancora una volta pongono l'asticella piuttosto in alto, vengono gloriosamente messi in
mostra su Family First, così come l’ispirato playing dei suoi collaboratori. L’album racchiude tutto il meglio
che questi musicisti hanno da offrire: abbondante bellezza, ardente propulsione e puro amore per
l’improvvisazione.
Mark Giuliana (Florham Park, 1980) è un batterista statunitense, compositore e leader della band Beat
Music. È conosciuto per aver suonato con Avishai Cohen, Brad Mehldau, David Bowie, Meshell
Ndegeocello, Jovanotti, Gretchen Parlato, Jason Lindner, Lionel Loueke, Dhafer Youssef, Tigran Hamasyan,
Matisyahu, nel trio pianistico Phronesis e negli Heernt. Batterista, compositore, insegnante, produttore e
fondatore della Beat Music Productions. Con quest’ ultima ha realizzato gli album come leader My Life
Starts Now e Beat Music: The Los Angeles Improvisations. Il suo approccio concettuale allo strumento
della batteria è pienamente espresso nel progetto Mehliana, duo elettronico con Brad Mehldau alle
tastiere e ai sintetizzatori. L’album di debutto, Taming the Dragon (Nonesuch), è uscito il 25 Febbraio
2014.
Guiliana ha trascorso gli ultimi dieci anni in tour nei sei continenti con artisti come Meshell Ndegeocello,
Gretchen Parlato, Avishai Cohen, Matisyahu, Lionel Loueke, Now vs. Now, Dhafer Youssef, e con i suoi
gruppi, Beat Music e Heernt. Ad oggi, è apparso in oltre 30 registrazioni. Guiliana è considerato uno dei
migliori batteristi del panorama musicale mondiale. Eletto nel 2014 miglior batterista dell’anno dalla rivista
Moden Drummer, possiede uno stile unico e particolare, capace di spaziare attraverso vari generi come
jazz, rock, funk, pop, musica elettronica e musica sperimentale. È stato descritto dal New York Times
come “un batterista attorno al quale si è formato un vero e proprio culto di ammirazione”, mentre il Time
Out London ha scritto di lui: “Cosa ottieni quando unisci i maestri della batteria hard bop Elvin Jones e Art
Blakley a una Roland 808 drum machine degli anni '80, dividi il risultato per J Dilla e infine lo moltiplichi
per il potere di Squarepusher? Risposta: Mark Guiliana”.
Ingresso € 18/16
Domenica 22 marzo, ore 17.30
Teatro Giotto, Vicchio
TIMO LASSY Quartet “Love Bullet”
Timo Lassy (tenor sax), Georgios Kontrafouris (wurlitzer), Ville Herrala (bass), Jaska Lukkarinen (drums)
Nel nord della Finlandia, la terra dei più lunghi inverni, è il paese di origine del sassofonista e compositore
più raffinato e inconfondibile della scena Jazz attuale.
Timo Lassy, 39 anni, acclamato come una stella nascente dalla bibbia americana del jazz Downbeat,
adesso ci colpisce con “Love Bullet”, il suo quinto e più compiuto album fino ad oggi. “L’intero album e
decisamente più personale rispetto tutti i miei lavori precedenti”, dice Lassy riguardo la sua sofisticata
raccolta di dieci brani strumentali originali. “Racconta una storia dei miei passati anni movimentati della
mia vita. Questa volta non c’è nessun bisogno di correre, spero”.
Avendo lavorato con tutte le più importanti personalità internazionali dal maestro dello stile italiano Nicola
Conte al cantante jazz americano José James e recentemente espandendo il suo talento fino all’arte della
composizione di musiche per film grazie alla colonna sonora per “Moomins on the Riviera”, Lassy ha
creato la sua musica misteriosamente profonda attraverso il suo lavoro con il gruppo, un ensemble che è
stato definito “uno dei gruppi europei più tagliente” dal Sunday Times nel Regno Unito.
La base del loro suono affonda le radici nell’ hard bop degli anni cinquanta e sessanta, nel soul jazz e
nella tradizione del latin jazz, ma la magistrale esecuzione e la progressiva visionarietà di tutti i musicisti
trascina fermamente la musica nel ventunesimo secolo.
Come le pellicole di Finn Aki Kaurismäki, questo suono trasuda energia e una sensazione senza tempo,
tradizionale e al momento stesso senza instancabilmente lungimirante.
Come personaggio, Timo Lassy incarna quel vagamente raro carisma delle stelle del jazz contemporaneo,
la cui umiltà lo contraddistingue sempre come parte della squadra. “Non potrei mai affidare queste
canzoni a nessun altro se non ai miei compagni di lunga data Teppo, Antti, Gorgeous e Mamba”, così
parla Lassy. “Abbiamo registrato cinque album e suonato molti concerti insieme. È una questione di
amicizia, enorme fiducia e rispetto. Non è sempre facile dirlo ma voglio bene a tutti”.
Ingresso € 7/5