Qui - Il Libero Perché
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Numero 4 15 / 01 / 2007 Rachmaninov: la nostalgia di casa Sommario Rachmaninov: la nostalgia di casa 2 A forza di...rosicchiar... 3 Eutanasia 4 Occhio per occhio: la pena di morte 5 L’erede occidentalizzato della Cina 6 I fratelli Lumière 7 Europa a 27 8 Il Generale Della Rovere 8 Amrita Sher - Gil 9 Jaco Pastorius 11 A forza di … rosicchiar … La Russia, l’odore della neve, le campane di è stata modificata, trasformata, in fin dei conti stravolRachmaninov La Russia. Il freddo. Rata chmaninov, un nome che Chissà….colpa nostra. contiene sia la grandezza A volte però l’odore del passadella Russia che il suo gelo to ritorna come una vera e proimpetuoso. Tutto nacque lì, in quel di Novgorod. Una pria invasione di profumi, sencittà sul Volga, un freddo sazioni, ricordi che vorresti impressionante. Quella era la fossero premonizioni:Mickey Mouse, al secolo, Topolino. sua terra, la sua casa. La sua vita sotto i nostri occhi, E anche se Sergej dimostrava noi, i roditori che a forza di un talento indiscusso sugli 88 rosicchiar....A forza di rosictasti, lui era un bambino cochiar incontriamo nel mondo me gli altri: di sicuro si divertiva di più a giocare all’a- reale la nostra effige intangibiria aperta con i suoi coetanei le, evanescente che persiste che a passare i pomeriggi più che mai. Sembra strano interi al pianoforte. Ma il suo ma Mickey Mouse è fondamaestro era una persona che, mentale per noi come il sole di come poche al mondo, sape- giorno e le stelle di notva valutare realmente il po- te:Illumina la nostra mente. tenziale di qualcuno, e lottò Pagina dopo pagina, vignetta fino all’ultimo per mandare dopo vignetta si è catapultati Sergej al conservatorio di nel sogno per cui Walter Elias Mosca, dove avrebbe potuto Disney visse,lottò,senza mai approfondire seriamente lo stancarsi…il nostro sogno. studio dello strumento. Continua a pag. 3 Continua a pag. 2 EUTANASIA Eutanasia significa letteralmente buona morte. Oggi con questo termine si definisce correntemente l’intervento medico ad abbreviare l’agonia di un malato terminale. Secondo la dichiarazione della S. congregazione si tratta di un’azione o una omissione che di natura sua, o almeno nelle intenzioni, procura la morte allo scopo di eliminare ogni dolore. A questa definizione va anche aggiunto il concetto di morte con dignità. Continua a pag. 4 OCCHIO PER OCCHIO:IL NO- L’erede occidentalizzato della Cina rinchiusa STRO MONDO SULLA VIA Chi fu per la Cina Mao? Sono in molti a domandarselo dopo la sua DELLA CECITA’ La pena di morte, detta anche pena capitale, è l'esecuzione di un prigioniero deliberata da un tribunale in seguito ad una condanna, solitamente inflitta a persone ritenute responsabili di reati gravi, come omicidio e alto tradimento. Continua a pag. 5 morte nel 1976, anno definito nero dalla maggior parte della popolazione cinese. La sua eccessiva divinizzazione in patria lo aveva reso indispensabile e per questo la mancanza del “grande timoniere” sembrava che segnasse anche la fine dell’idilliaco Comunismo che aveva preceduto i suoi ultimi anni di mandato, quelli della rovina. Quelli, tanto per intenderci, della fallimentare Rivoluzione Culturale vista, inizialmente come uno spiraglio di salvezza ma rivelatasi, poi il dipinto della decadenza della “gestione” Mao. Continua a pag. 6. Pagina 2 Il libero perché Numero 4 Rachmaninov: la nostalgia di casa La Russia, l’odore della neve, le campane di Rachmaninov La Russia. Il freddo. Rachmaninov, un nome che contiene sia la grandezza della Russia che il suo gelo impetuoso. Tutto nacque lì, in quel di Novgorod. Una città sul Volga, un freddo impressionante. Quella era la sua terra, la sua casa. degli amici e di qualche psicologo, che aveva iniziato a comporre in Rachmaninov ritrovò la fiducia in Russia. Uno dei suoi pezzi più fase stesso e, per ricreare la sua creamosi fu di sicuro il Preludio in tività, decise di girovagare nel Do#minore, soprannominato anche cuore della Russia. È in questo “le campane di Kiev”, proprio per periodo della sua vita che Sergej questa musica lenta e forte, che scrive le sue opere più famose, tra ricorda il rintocco delle campane. cui il bellissimo Concerto n.2 per In questo pezzo pare che RachmaE anche se Sergej dimostrava un pianoforte e orchestra, di una difninov esprima tutte le sue nostaltalento indiscusso sugli 88 tasti, lui ficoltà tecnica talmente notevole gie. Il lento susseguirsi degli acera un bambino come gli altri: di che oggi viene consicordi riporta in sicuro si divertiva di più a giocare derata l’apice della vita un’atmosfera “Il suo maestro era una all’aria aperta con i suoi coetanei carriera di ogni piafredda, quasi persona che, come poche che a passare i pomeriggi interi al nista. Un viaggio nel ghiacciata. Il pianoforte. Ma il suo maestro era al mondo, sapeva valutare cuore della Russia, a rumore in distanuna persona che, come poche al realmente il potenziale di riscoprire le origini za delle campamondo, sapeva valutare realmente della sua terra, delle ne. Il cielo è nuqualcuno.” il potenziale di qualcuno, e lottò città più antiche e voloso, e l’aria fino all’ultimo per mandare Sergej caratteristiche. Ma fredda e pesante. al conservatorio di Mosca, dove anche per lui arrivò l’anno 1917. L’emozione prodotta da ogni sinavrebbe potuto approfondire seriaQuando vide che al popolo non golo rintocco di quelle campane è mente lo studio dello strumento. interessava più la sua musica e che molta, tanto da sfociare in un susLa lontananza della sua città forzò il suo patrimonio era stato depreseguirsi velocissimo di note e di un po’ il carattere di Sergej. Modato dalla Rivoluzione, Sergej deaccordi. E per il finale c’è una scasca era molto più grande come cise, contro la sua volontà, di emirica di accordi violenta e micidiacittà e lui, solo a sedici anni in grare negli Stati Uniti. Lui lasciava le, che ricorda pienamente la noquella città, si chiuse sempre di la sua terra con nostalgia, una terra stalgia della sua Russia che, purpiù. La sua personalità particolare per lui nuova, appena riscoperta, troppo, non poteva sentire da una lo rese però il rapporto tra lui e lo ritrovata. E tutto quello che non collina di Beverly Hills. strumento ancora più offuscato, può aver descritto a parole, lo ha soprattutto per la sua interpretazioSergej Rachmaninov passò gli ultidescritto su un pentagramma. Orne totalmente personale ed enigmi anni della sua vita in questo mai lui era maturato anmatica che non piacque modo. In mezzo al successo – che musicalmente, e così molto ad una Russia che quello sì – ma anche in mezzo alla lo era il suo sentimento di si stava preparando alla solitudine. Ancora oggi la sua munostalgia verso la sua “grande svolta”. La sua sica viene considerata un enigma, terra, e di rancore verso il Prima Sinfonia, compodifficilissima tecnicamente e ancor suo popolo. La sua musista alla sola età di 22 di più dal punto di vista interpreteca incominciò a diventare anni, fu un disastro totatativo. E proprio come, prima di coinvolgente, in alcuni lui, Ugo Foscolo rimpianse alla le. punti anche violenta, quasua patria “l’illacrimata sepoltusi come se rimpiangesse Per lui iniziò un periodo ra”, così Rachmaninov rimpianse qualcosa che non adi forte depressione, e la Sergej Rachmaninov l’eterna nostalgia di quelle campavrebbe mai potuto vesua creatività nella comne e di quel freddo, che tanto cadere, o sentire. Le sue posizione sparì quasi ratterizzarono la sua vita da piccotourné Londra – New York lo recompletamente. La Russia gli era lo. serp una celebrità in occidente. La ostile come territorio. Il suo stesso sua musica divenne famosissima. popolo non accettava il suo tipo di Qui compose il Concerto n. 3 per musica, troppo distante dalla tradipianoforte e orchestra, e completò Augusto Palmieri zione millenaria della tutta la serie di Preludi e Notturni “madrepatria”. Attraverso l’aiuto Numero 4 Pagina 3 Il libero perché A forza di … rosicchiar … Chissà….colpa nostra. trovare il vecchio “Uncle Walt” A volte però l’odore del passato che mette in mostra i suoi veri ritorna come una vera e propria capolavori. Al Grand Palais non invasione di profumi, sensaziovi imbatterete nel cielo di Turni, ricordi che vorresti fossero ner o in Gauguin, né abbraccepremonizioni:Mickey Mouse, al rete la malinconia che potrebbe secolo, Topolino. infondere tutto La sua vita sotto i ciò in animi non “Un libro fuori dagli nostri occhi, noi, i avvezzi a tale schemi. Immenso è il roditori che a forza esperienza, vi ricordo di ciò che ti di rosicchiar.... ritroverete al A forza di rosiccontrario nella manca”. chiar incontriamo più grande enel mondo reale la sposizione mai nostra effige intangibile, evaneallestita prima d’ora in onore scente che persiste più che mai. dell’ ingegnoso cineasta che Sembra strano ma Mickey sfoggia più di duecento opere Mouse è fondamentale per noi provenienti dai suoi studios,tra come il sole di giorno e le stelle schizzi, tavole e dipinti preparadi notte:Illumina la nostra mentori. te. Pagina dopo pagina, vignetta « Il était une fois Walt Disney. dopo vignetta si è catapultati nel Aux sources de l’art des studios sogno per cui Walter Elias DiDisney » è il nome della mostra. sney visse,lottò,senza mai stanQualcosa di più attraente da agcarsi…il nostro sogno. giungere al non dimeno suggeUomo tenace, talvolta viziato, stivo panorama evocato dalla amante supremo dell’ordine ha Tour Eiffel….. visto spuntar fuori dalla sua Mickey penna, come per magia, un toMouse po, e immediatamente ha capito non si nache il treno su cui viaggiava era sconde quello che conduceva proprio però solo verso tale mondo. in Francia, Mickey Mouse rappresenta proè in tutte babilmente uno dei più eccelsi le nostre esempi di successo del genere abitazioni, nei nostri libri, nelle umano, lo troviamo dappertutnostre tracce quotidiane….nelle to,tuttavia non lo percepiamo nostre scelte…. opprimente, anzi se non ricorre Non sorprendetevi dunque se ne in noi per un po’ ci sentiamo “I Barbari”di Alessandro Baricvuoti. Non è puerilità solo maco ci sono ben due storie dediturità…per questo consiglio a catogli o-chissà dedicate da Michiunque abbia in programma ckey Mouse a noi, sognatori di recarsi a Parigi da qui al 15 imperversi, attraverso la penna gennaio di passeggiare attorno di un benemerito scrittore e letal Grand Palais e di andare a tore contemporaneo. Navigavo per le sue pagine quando ho ritrovato un autore attonito e felice per aver ritrovato quello che stava cercando da sempre, così da far trovar a me a sua volta ciò che stavo cercando da quando mi sono inoltrata nel bizzarro mondo della lettura. Egli ha scoperto Mickey Mouse in Walter Benjamin, io Mickey Mouse in Alessandro Baricco. Ed è la medesima sensazione, percezione, digressione: semplicemente appagante. Stesse emozioni che si riescono a provare solo con un altro libro:”Viaggi del tempo immobile” scritto dal pentagramma di Roberto Vecchioni. Le sue storie infatti non. Sono parole ma note che compongono la più dolce melodia… Egli in uno dei suoi racconti che ritraggono il tempo in scandibile, narra del compagno di avventure di topolino:Paperon de’ Paperoni in una delle vicende più proficue che gli siano mai capitate:non è infatti il suo portafogli a trarne vantaggio ma il suo cuore che si scioglie veramente, forse per la prima volta. Un libro fuori dai comuni schemi. “Immenso è il ricordo di ciò che ti manca”….. Greta Dell’Anna Pagina 4 Il libero perché Numero 4 EUTANASIA Eutanasia significa letteral- moderna, il medico inglese mente buona morte. Oggi con Francesco scriveva che era questo termine si definisce cor- altamente desiderabile che i rentemente l’intervento medico medici imparassero l’arte di ad abbreviare l’agonia di un aiutare gli agonizzanti ad uscimalato terminale. Secondo la re da questo mondo con più dichiarazione della S. congre- dolcezza e serenità. La progazione si tratta di un’azione o messa del giuramento nel teuna omissione che nere, ad ogni costo, la di natura sua, o alvita del paziente, era meno nelle intenziouna reazione all’imponi, procura la morte tenza della medicina allo scopo di elimidi fronte al fatto dramnare ogni dolore. A matico di non poter questa definizione © Il Libero Perché 2007 riuscire a salvare una va anche aggiunto il vita, spesso ancora concetto di morte con dignità. carica di speranza. Esistono tre tipi di eutanasia: Si parla di eutanasia passiva quando il medico si astiene dal praticare cure volte a tenere ancora in vita il malato; di eutanasia attiva quando il medico causa, direttamente, la morte del malato; di eutanasia attiva volontaria quando il medico agisce su richiesta esplicita del malato; si può anche aggiungere il suicidio assistito (quando il medico fornisce al malato terminale i mezzi per togliersi la vita). Da sempre i medici hanno dovuto farvi fronte, è per questo che nel cosiddetto giuramento d’IPPOCRATE si trova scritto: “Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale ne suggerirò un tal consiglio”. Invece, agli inizi dell’era Negli anni ’30 nacquero le prime associazioni che nel dopoguerra si svilupparono fortemente. Oggi le associazioni di tutto il mondo sono riunite nella Federazione Mondiale delle Società per il diritto di Morire. La principale attività di queste associazioni consiste nel sensibilizzare l’opinione pubblica e, soprattutto, governi e parlamenti. L’ultimo obbiettivo è riuscire a far sancire il diritto di ogni individuo di disporre liberamente della propria esistenza. In Italia l’eutanasia attiva non è legale: per questo essa è comparabile all’omicidio volontario, ed anche perché la chiesa cattolica non è favorevole all’eutanasia; anche il suicidio assisti- to è considerato un reato. I paesi in cui vengono praticate varie forme di eutanasia sono: Danimarca, Australia e Canada in cui le direttive anticipate sono legali; in Cina che è praticata ai malati terminali; in Svizzera e in Germania dove il suicidio assistito ha valore legale (purché il malato sia cosciente delle proprie azioni) ; nei Paesi Bassi e in Belgio in cui è completamente legale; infine in Svezia dove l’eutanasia è depenalizzata. Personalmente credo che il problema dell’eutanasia dovrebbe soprattutto essere considerato dal punto di vista dei malati, di coloro che si ritrovano a guardare la propria vita da un letto, dalle persone che ogni giorno devono subire quei dolori e quegli sguardi di pietà dei familiari e di chi gli sta accanto. Penso che ognuno di noi vorrebbe farla finita, se ci trovassimo nella loro situazione, per questo penso che sia naturale che una persona veda nella morte l’unico rimedio di sfuggire a quella sofferenza, sia fisica che spirituale, ed anche perché penso che ognuno di noi ha il diritto di disporre liberamente della propria vita. Odile Belinga Mélanie Conte Pagina 5 Il libero perché Numero 4 OCCHIO PER OCCHIO:IL NOSTRO MONDO SULLA VIA DELLA CECITA’ La pena di morte, detta anche che viene portata avanti si basa vanni PaoloII si è espresso a pena capitale, è l'esecuzione di su elementi comuni come l’iriguardo, ritenendo questa praun prigioniero deliberata da un numanità della procedura, la tica categoricamente non netribunale in seguito ad una possibilità dell'errore, l’occacessaria. condanna, solitamente inflitta sione che bisogna dare all’imNon si può invocare la pace a persone ritenute responsabili putato di rendersi in qualche disprezzando il valore della di reati gravi, come omicidio e modo utile alla comunità danvita. La nostra era conosce apalto tradimento. neggiata e l'impossibilità di prezzabili esempi di generosità Dal 1990 sono ridare la vita nel e di dedizione al servizio della più di 40 i paesi caso in cui un vita, ma purtroppo anche un “Sbagliare è umano. che hanno aboliuomo, condantriste scenario che mostra into la pena di nato alla morte, numerevoli casi di uomini Perseverare è morte per tutti i fosse ritenuto consegnati dalla crudeltà o diabolico” crimini.Oggi nel innocente in sedall'indifferenza ad un destino mondo si ha un guito ad un sucdoloroso e brutale. Ritenendototale di 83 stati cessivo procesla una punizione crudele, inuche la usano e 117 che invece so. mana e ormai superata, ci pronon la applicano.In Italia, il I trattati internazionali sui dinunciamo condannando la peprimo Stato ad abolire la pena ritti umani proibiscono l'applina capitale, considerandola di morte fu il Granducato di cazione della pena di morte nei una violazione dei diritti umaToscana, nel 1786 .In seguito confronti di imputati minorenni, incapace inoltre di offrire nel 1926 venne reintrodotta da ni. Più di 110 paesi, nei quali il contributi costruttivi agli sforzi Mussolini per punire coloro codice penale ancora prevede della società nella lotta contro che avessero attentato alla vita la pena capitale, hanno emesso il crimine.La libertà di diritto o alla libertà della famiglia releggi specifiche da parte dello stato di deale o del capo del governo.La per escludere cidere per la vita umana, Costituzione italiana, entrata questa condanche non gli appartiene, è in vigore nel 1948, abolì defina .Nonostante inaccetabile e soprattutto nitivamente la pena di morte ciò, ancora oggi, errata in quanto colui che per tutti i reati comuni e miliun numero molsbaglia dovrebbe sempre tari. to ridotto di paee comunque avere il diritIn molti paesi in cui vige la si continua a © Il Libero Perché 2007 to alla riflessiopena di morte, primo fra tutti mettere a morte ne; riguardo a gli Stati Uniti, esiste una forte minorenquesti comportamaggioranza che ne chiede ni .Ovunque la pena di morte menti assolutisti e violenti tutti l'abolizione; viceversa, in altri sia applicata, il rischio di punidovremmo fermarci a pensare in cui questa non è applicata, re persone innocenti è molto in maniera più clemente. La riaffiorano periodicamente rielevato. vita è donata indifferentemente chieste di riammissione di La chiesa prende posizione ad ogni uomo: SBAGLIARE questa pratica.Si fanno sempre contro la pena capitale citando E’ UMANO, PERSEVERARE più vivi nel mondo i movimensvariati passi della Bibbia nei E’ DIABOLICO. ti che chiedono l'abolizione quali sono presenti situazioni Eagleton Kamala della pena di morte in nome in cui Gesù richiama il valore dei diritti umani.La riflessione del perdono .Anche Papa GioGalima Eulalia Numero 4 Il libero perché Pagina 6 L’EREDE OCCIDENTALIZZATO DELLA CINA RINCHIUSA Teng Hsiao-ping tra occidente e oriente, tra massacri e grandi opere che aiutarono la Cina ad uscire dal letto dentro cui si era rinchiusa. Chi fu per la Cina Mao? Sono in molti a domandarselo dopo la sua morte nel 1976, anno definito nero dalla maggior parte della popolazione cinese. La sua eccessiva divinizzazione in patria lo aveva reso indispensabile e per questo la mancanza del “grande timoniere” sembrava che segnasse anche la fine dell’idilliaco Comunismo che aveva preceduto i suoi ultimi anni di mandato, quelli della rovina. Quelli, tanto per intenderci, della fallimentare Rivoluzione Culturale vista, inizialmente come uno spiraglio di salvezza ma rivelatasi, poi il dipinto della decadenza della “gestione” Mao. Nonostante le annate fallimentari il Comunista per eccellenza fu ed è ancora ricordato come un salvatore della patria, capace di risollevare un Paese scosso dalla guerra ed affannato per la sua eccessiva grandezza. Tuttavia la situazione “post Mao” non era delle più floreali. I contadini delle comuni in rivolta, la popolazione stremata e avvilita, le casse dello stato vuote e senza risorse non lasciavano intravedere nulla di buono all’orizzonte. Inoltre il progresso occidentale non aveva tempo per aspettare un paese così grande e così fragile perché il processo di sviluppo non poteva rallentare. Proprio in questo periodo, però, la Cina sforna un altro dei suoi fenomenali condottieri. Il partito comunista che tante gioie aveva dato alla Cina con Mao rimane al governo con Teng Hsiao-ping, un anziano membro del partito destinato ad ereditare un fardello molto pesante dal punto di vista economico, politico e sociale. Teng fu l’ispiratore di una nuova linea politica mirata all’apertura dei commerci con l’Occidente rimasti serrati con Mao e ad una condotta meno impetuosa. Il nuovo timoniere mise in campo tutta la sua esperienza politica per ottenere un parziale appoggio dall’opposizione indispensabile per una condotta pulita e serena. Dopo aver pensato alla sua stabilità nella politica cinese Teng iniziò il discorso delle riforme che avrebbero dovuto annullare quelle effettuate da Mao. Hsiao-ping abolì le tanto contestate comuni popolari per affidare la terra ai contadini bisognosi di lavoro e, passo dopo passo iniziò modificare l’economia e gli interessi economici cinesi. Preoccupato dai problemi interni al suo partito decise di ringiovanire in modo massiccio i quadri direttivi e anche il “casting” prendendo anche dei rischi di inefficienza professionale. In un solo decennio la Cina esercitò uno sviluppo economico tale da annullare l’arretratezza venutasi a creare durante gli ultimi anni di gestione Mao. La popolazione iniziò a vivere nel lusso di un paese dotato di risorse illimitate e di ottime possibilità di lavoro. La stessa sensazione di benessere la avvertirono i paesi occidentali che investirono imme- diatamente ingenti capitali per avere un’attività privata in Cina. Tuttavia anche il benessere di questi anni era destinato a terminare perché lo sviluppo economico aveva provocato anche l’avvento di un fenomeno di corruzione che si ingigantì con il passare del tempo. Proprio in questo periodo nacque la mafia cinese con la famosa TRIADE e tutti quei movimenti illegali permessi da riforme eccessivamente permissive. Anche se non avvenne mai una “implosione” economica la Cina visse alcuni sconvolgenti avvenimenti che devastarono quegli anni. Il più grave fu senz’altro l’eccidio di PIAZZA TIENANMEN, paradossalmente della “pace celeste” , dentro la quale erano confluite decine di migliaia di studenti per reclamare maggiore democrazia e libertà. Nel 1989 il movimento studentesco che era in rivoluzione fu represso con il sangue, provocando indignazione in tutto il mondo. Emblematica fu la foto di uno studente che blocca con una mano un’intera colonna di carri armati costretti a invertire la marcia verso la piazza. Dopo questo sconvolgente fatto Teng non governò più con la sua eccellente lucidità lasciando il suo Stato in una situazione precaria soprattutto dopo il crollo del muro di Berlino. Con la sua morte nel 1997 terminava anche il corso di Hsiao-ping nella politica cinese, una gestione costernata da opere eccezionali ma anche da ingenti fallimenti socio-politici. Dalla duplice condotta di Mao e Teng, però, occorre dire che è uscita una Cina più matura che può permettersi al giorno d’oggi di ricoprire uno dei più importanti palcoscenici economici del mondo. Nonostante i fallimenti e le sconfitte interne questo grande paese è riuscito a rendere dei punti di forza quelle debolezze che in un passato molto recente avevano condizionato il “cursus honorum” di questa mastodontica ma affascinante nazione. Al giorno d’oggi la Cina si avvia a fare concorrenza agli Stati più industrializzati della Terra avendo a disposizione infinite risorse energetiche, infinite disponibilità territoriali ed un bagaglio di esperienza ricco e completo. Chissà che faccia stiano facendo Mao e Teng vedendo la loro cara terra diventare sempre di più il timone di un’Asia che ancora non ha digerito la scomparsa di uno degli imperi più grandi che si siano mai visti per il crollo di un banale muro di divisione. Lorenzo Onofri Numero 4 Oggi, la mo- dernizzazione dei negozi ha sovrastato l’importante memoria storica abbandonata lì, su quella gelida lastra marmorea, a ricordare quella sera del 28 dicembre 1895; quell’atmosfera entusiasmante e i volti emozionati di quei clienti sono stati dimenticati e fatti sciogliere come neve al sole. Passeggiando sul frenetico ed affollato Boulevard des Capucines, famosa via di Parigi, nessuno si ferma più dinnanzi al “Grand Café”, luogo talmente magico che fece sognare non solo il pubblico affascinato ed immerso in quel clima di meraviglia, ma anche coloro che permisero agli spettatori di ridere e piangere, amare ed odiare, ma soprattutto appassionarsi a quella nuova straordinaria scoperta: il cinema! Ma a chi va il merito di aver messo a punto questa macchina così efficiente e di aver iniziato la diffusione di questo nuovo mezzo di comunicazione? Nati a Besançon, in Francia, ma cresciuti a Lione, i fratelli Auguste e Louis Lumière sono stati gli inventori del “cinématographe”, un singolo strumento che funzionava sia da camera che da proiettore. Tale apparecchio era in grado di riportare su uno schermo bianco una sequenza di immagini distinte, impresse su una pellicola stampata con un processo fotografico, in modo da creare l’effetto del movimento. Thomas Edison, nel 1889, realizzò una cinepresa ed una macchina da visione: la prima era destinata a scattare in rapida successione una serie di fotografie su una pellicola 35mm; la seconda consentiva ad un solo spettatore per volta di osservare, tramite un visore, l’alternanza delle immagini impresse sulla pellicola. Ai fratelli Lumière si deve comunque l’idea di proiettare la pellicola, così da consentire la visione dello spettacolo ad una moltitudine di spettatori. La prima pellicola venne girata con questo strumento il 19 marzo 1895; il film era “La sortie des usines Lu- Il libero perché nière”, che viene classificato come il primo documentario. Il loro tour cominciò nel 1896 visitando Londra e New York, suscitando lo stupore, trasformatosi poi in ammirazione, dei cittadini. Inoltre le immagini in movimento ebbero un’immediata e significativa influenza sulla cultura popolare con “L’arrivée d’un train en gare de la Ciotat” e “Le Dèjeneur de Bébé”, ed il primo esempio di commedia con la farsa “L’arroseur arrosé”.Gli spettatori vedevano il treno sbuffante fumo, i passeggeri che scendevano e camminavano «come se fossero lì davanti», oppure si divertivano alla vista di un buffo giardiniere che, invece di annaffiare i fiori del giardino, annaffiava se stesso... Pagina 7 ruolo nella storia del cinema fu molto breve ma piuttosto incisivo. Infatti spostarono la loro attenzione sulla fotografia a colori e, nel 1903, brevettarono il processo “Autochrome Lumière”, lanciato sul mercato nel 1907. La società Lumière fu una delle maggiori produttrici in Europa, ed il marchio Lumière scomparve con la fusione alla Ilford. Infine, come ultimo progetto, i Lumière, proposero anche l’altoparlante e la Tulle-gras, utile per eliminare le bruciature. Il 10 aprile 1954 morì Auguste e il 6 giugno 1948 Louis. Probabilmente, se i fratelli Lumière non avessero costruito la cinepresa dando vita al cinema, noi, oggi, non potremmo godere dei benefici culturali trasmessici dallo stesso. È pur vero che il cinema moderno non è più come quello di una volta… I due fratelli, però, non intuirono il potenziale di questo strumento come mezzo per fare spettacolo, consideInfatti i film d’oggi non rispecchiano randolo esclusivamente a fini docupiù l’etica “l’utile come fine”, bensì mentaristici, senza per questo sminuirhanno come unico scopo l’intrattenine l’importanza, tanto che rifiutarono mento. Questo non vuol dire che sia di vendere le loro macchine, limitandotutto spazzatura, ma soltanto che sasi a darle in locazione. Ciò determinò rebbe più coinvolla nascita di molte gente presentare imitazioni. Nello stesfilm d’interesse cul“E’ pur vero che il so periodo, Edison, turale capaci di attinegli Stati Uniti, iniziò cinema moderno non è rare l’attenzione di un’aspra battaglia più quello di una un pubblico non giudiziaria per impedisolo prettamente volta” re l’uso, sul territorio appassionato ai americano, degli apdocumentari e affini. parecchi francesi, In ogni pellicola, il regista dovrebbe rivendicando il diritto esclusivo all’uso lasciare impresso il messaggio o la dell’invenzione. Dopo circa cinquecenmorale che vuole trasmetterci. Se il to cause in tribunale, il mercato venne regista ha deciso di girare un film con comunque liberalizzato. Nel 1900 i una certa tematica deve pur esserci fratelli Lumière cedettero i diritti di un motivo… sfruttamento della loro invenzione a Charles Pathè. Il cinematografo si Bisogna sempre sapere il perché di diffuse così immediatamente in Euroogni gesto. pa e poi nel resto del mondo. Paradossalmente, i due fratelli, ritenevano il cinema “un’invenzione senza futuro”, Sorrentino Chiara e decisero per questo motivo di venderla a Georges Méliès, per cui il loro Lucarelli Valeria Numero 4 Pagina 8 Il libero perché “Bucarest e Sofia festeggiano una data storica.” “L’unione Europea si allarga a 27 paesi.” Roma. Allo scoccare della mezzanotte del molti altri rappresentanti degli altri membri primo Gennaio 2007 l’Unione Europea ha che scendono in piazza della Rivoluzione due nuovi membri tra i suoi componenti: per questo nuovo benvenuto. Queste Bulgaria e Romania. Un avvenimento nuove entrate rappresentano l’ingresso di davvero storico per Bucarest e soprattutto trenta milioni di nuovi cittadini; il presidenSofia dopo 17 anni dalla caduta del comute della Commissione ha annunciato che nismo. Inoltre un tredicesimo stato, la questo allargamento porterà ad una pace Slovenia, entra nella ed un incremento per moneta unica. In quel la prosperità in Eurogiorno di festa i cittapa. I due nuovi memdini bulgari hanno bri dell’unione hanno organizzato spettacoli dovuto attuare grandi e festeggiamenti ed riforme in vista dell’hanno issato la banentrata, ma sia la diera dell’Unione EuBulgaria che la Romaropea. Nella capitale nia dovranno ancora romena, invece, sono compiere ulteriori presenti il presidente passi, come combatdel Parlamento Eurotere la criminalità peo, il commissario organizzata e la corper l’Allargamento e © Il Libero Perché 2007 ruzione, organizzare gli ordinamenti giuridici ma soprattutto garantire la sicurezza dei prodotti alimentari. Per agevolare questa integrazione la Commissione ha garantito un pacchetto per prevenire eventuali ostacoli. Ricordiamo che i nuovi commissari europei sono Leonard Orban il responsabile rumeno del multilinguismo e la bulgara Melena Kunava, responsabile della tutela dei consumatori. Questa nuova adesione rappresenta un lungo processo d’integrazione iniziato 15 anni fa e che vedrà sottolineati i valori europei. Ma speriamo, soprattutto, che i nuovi cittadini europei sappiano rispettare i valori fondamentali dell’Unione, e che sappiano trovare una vita migliore davanti a questa nuova speranza, che sta nascendo con tanti buoni presupposti. Chiara Ursino Il Generale Della Rovere Roberto Rossellini nasce a Roma, l'8 aveva conosciuto il vero Giovanni BertoMaggio del 1906. Dopo la licenza liceale ne. Al tempo dell'occupazione tedesca un si dedica a diverse attività, sempre in truffatore, di nome Bertone, che è sempre ambito cinematografico, come: scenotecvissuto di espedienti, viene arrestato dalle nico, montatore e poi sceneggiatore e SS: è accusato di essersi fatto versare regista di documentari. Nel 1944-45, l'udelle somme dai parenti dei fucilati e dei scita di Roma città aperta segna l'inizio del deportati, vantando inesistenti aderenze Neorealismo. Inizialmente il film viene presso il Comando tedesco. Ora lo stesso accolto freddamente dal pubblico e dalla Bertone è esposto al pericolo di essere critica, ma ben presto diventa una nuova fucilato; ma all'alto ufficiale che lo interrovia dell'arte cinematografica, ga viene l'idea di valersi, per i sui perché riesce a trasformare le fini, dell'abilità dimostrata dall'imimmagini soglie della realtà in putato nel tessere imbrogli. Gli elementi di tragedia. Sempre offre quindi la possibilità ,se accon lo stesso stile esce nelle consente, ad entrare nel carcere sale cinematografiche Paisà, di San Vittore, figurando di essere che rappresenta il suo capoil generale Della Rovere, così da lavoro ed esprime le condiziopoter raccogliere le confidenze dei ni dell'Italia martoriata dall'aprigionieri politici ivi detenuti e vanzare della guerra. Del procurare alle SS prezio1948 è Germania, anno zero, Vittorio De Sica nei panni se informazioni. L'imbroche narra la crisi dei valori glione accetta, ma vivendel Generale Della Rovere umani nella Germania del do accanto a degli autendopoguerra. Dopo una lunga tici valorosi, durante giorserie di eventi, tra cui il matrimonio con ni di ansie mortali e notti di terrore, BertoSonali Das Gupta, intorno al 1960 torna a ne a poco a poco si trasforma e si redime. narrare temi legati alla resistenza, come I/ Egli non tradisce i suoi compagni e insiegenerale Della Rovere. Quest'ultìmo,è me ad essi muore da eroe, vittima di una tratto, in termini assai romanzati, dal libro rappresaglia. di Indro Montanelli, che a San Vittore Accanto alla storia individuale di un uomo che diventa responsabile e leale verso gli altri, emerge l'unità che lega i perseguitati; Rossellini cerca di osservare in modo imparziale la realtà rendendo i patrioti meno epici e più umani. Per quasi un'ora il film è splendido per nervosità di racconto, stringatezza di ritmo e precisione. Ne nasce un personaggio ricco di contraddizioni e di ambiguità come è la vita. È solo nella seconda parte che il motore del film perde qualche colpo, diventando prolisso, con qualche sbavatura, faticando a raggiungere la conclusione del racconto. Nel cast risalta la figura di Vittorio De Sica (Giovanni Bertone) che con interpretazione perfetta cancella il ricordo delle sciocche macchiette assegnateli come protagonista negli ultimi film recitati. Il personaggio non presenta sfasature e trasmette emozioni. Di fronte c'è l'attore Hannes Messemer che da rilievo alla figura del colonnello Muller mostrandone lucidamente la natura violenta, ma raffinata e sinistra. Matteo Camerini Amrita Sher-Gil "I can only paint in India, elsewhere I am not natural, I have no self confidence. Europe belongs to Picasso, Matisse and Braque and many others; India belongs only to me." Amrita Sher-Gil 1938 "Posso solo dipingere l'India, in un altro posto non riesco ad essere me stessa, non ho autostima. L'Europa appartiene a Picasso, Matisse e Braque e tanti altri; l'India appartiene solo a me." Amrita Sher-Gil 1938 Brides Toilet, 1937. Vivan Sundaram, Retake Of Amrita, 2001/2002, Brides. Elephants, 1940. Amrita Sher-Gil nacque nel 1913 a Budapest, Ungheria e crebbe in una famiglia dedita all'arte. Suo padre Umrao Singh Sher-Gil, Nazionalista anti-Inglese, Filosofo, Letterario e Fotografo talentato, proveniva da una famiglia aristocratica Indiana della regione settentrionale del Punjab, sua madre Marie Antoinette Gottesmann, cantante d'opera, era Ungherese e proveniva da una famiglia di borghesi. I primi nove anni della sua vita, Amrita Sher-Gil li trascorse a Budapest e otto anni li trascorse dalla famiglia del padre, nell'India settentrionale. A causa del suo talento particolare, nel 1929, appena sedicenne, Amrita cominciò a frequentare la scuola delle belle arti a Parigi. Il suo stile rompe gli schemi tradizionali dell'arte Europea, i suoi quadri sono influenzati dal realismo (specialmente da Paul Gauguin). Il suo ritorno in India nel 1934 era motivato dalla nostalgia della sua identità indiana e divenne un viaggio di scoperte, che cambiò il suo punto di vista di rappresentare le cose, rispetto a prima. Amrita Sher-Gil si occupò dell'antica arte buddista di affrescare le rocce di Ajanta e Mattancheri e delle miniature medioevali dei Rajputi e dei Moghuli dell'India settentrionale. La sua prima mostra era a Bombay nel 1936; da quel momento in poi la sua arte venne presa in considerazione e ammirata anche nel subcontinente Indiano, ma dopo la sua tragica morte prematura a Lahore, Pakistan - non aveva neanche 29 anni - mise bruscamente fine al successo appenta ottenuto. Nella sua breve vita Amrita Sher-Gil cercò di "superare tutto allo stesso momento: l' estraneità a causa della sua appartenenza ad una classe sociale altolocata, la sua provenienza indo-europea e l'affermarsi come pittrice dentro ad un ambito maschilista" dice Geeta Kapur, storica dell'arte. Il suo lavoro, il suo gesto emancipatorio e la sua ineguagliabile capacità pittoresca di mescolare diverse tradizioni culturali è ancora oggi fonte d'ispirazione e modello per artisti contemporanei Indiani. L'apparizione eterea di Amrita Sher-Gil venne catturata in un centinaio di fotografie scattate dal padre. Le sue fotografie vennere poi riprese da suo nipote Vivan Sundaram: nel 2001/2002 pubblica "The Re-take of Amrita" dove confronta i ritratti di Amrita Sher-Gil con gli innumerevoli auto ritratti che Umrao Singh ha preso di se stesso; in queste fotografie rielaborate digitalmente si rinnova una narrazione sulla riflessività del Narcisismo femminile e maschile. Vivan Sundaram, Retake of Amrita, 2001/2002, Umrao Sher-Gil Amrita Heger Pagina 11 Il libero perché Numero 4 Si chiamava John Francis Pastorius III ed era il più grande bassista del mondo… John Francis Pastorius III nasce il primo dicembre del 1951 a Norristown (Pensylvania), ma cresce Fort Lauderdale (Florida) dove si appassiona alla musica e comincia a suonare la batteria nella "Las Olas Brass Band" nel liceo Teen Town. Nel 1967 Jaco si rompe un polso ed è sostituito nel ruolo di batterista cominciando a suonare il asso elettricoprincipalmente come passatempo ma successivamente come passione ed impegno. Jaco si fa subito notare con il suo basso, un "Fender Jazz Bass 62" fretless, ovvero un basso senza tasti: aveva infatti staccato i tasti del suo strumento riempiendo poi i solchi con del mastice per legno e ripassando il manico con ben 10 strati di una resina speciale. La sua abilità porta Jaco a livelli sempre più alti, nel 1976 incide un disco a cui da il suo nome e nello stesso anno entra nei già celebri "Weather Report".Jaco si presenta a Joe Zawinul, il leader dei Weather Report, con la sua piu famosa frase: "Mi la carriera di solista; da chiamo John Francis Pa- questo momento inizia a storius III e sono il più collaborare con alcune fra grande bassista del mon- le più famose personalità do". Prima di essere cac- del jazz come Pat Meciato in malo modo da Jo- theny, Joni Mitchell, Paul e, Jaco riesce a consegnar- Bley e Michael Brecker. gli il suo disco.Quando Tuttavia Jaco soffre di un Alphonso Johnson, il pri- disturbo bipolare(uno mo bassista dei Wheater squilibrio mentale) accenReport, lascia il gruppo, tuato da alcolici e droghe Joe si ricorda del disco di che rendono l'artista nerJaco e lo ascolta. Il basso voso e scontroso. A causa di Jaco aveva un suono del suo brutto carattere rotondo e morbiJaco non riesce do, simile per più a trovare tonalità a quello nessuno dispodi un contrabsto a farlo suobasso, così Joe, nare. Il 21 settelefonando a tembre del 198Jaco gli chiese 7, dopo 9 giorni se aveva mai di coma in seprovato a suonaguito al pestagre un basso eletgio da parte di trico: fu l'inizio un buttafuori di dei migliori anni Jaco Pastorius ed il suo basso un locale dei Weathr Redi Fort port. Dal 1977 LauderJaco collabora con il suo dale, Jaco muore lasciannuovo gruppo alla crea- do il mondo intero in lutzione di diversi album che to.Tuttavia Jaco e il suo rendono i Weather Report magico fretless hanno lala jazz band più famosa sciato una pausa sul pendegli anni settanta. A cau- tagramma del mondo intesa di alcune incompren- ro. sioni con Joe, Jaco lascia Mattias Giovagnoli il gruppo per dedicarsi al- L’oman- il salotto d’Oriente L’Oman è un sultanato, cioè uno stato governato da un sultano, in questo caso da Qaboos Bin Said. La sua superficie è di 309500 km2 e si trova nel Sud-est della penisola Arabica. Il paese è delimitato al sud-ovest dallo Yemen, all’ovest dall’Arabia Saudita (deserto dell’Ar Rub’Al Khali)e al nord-ovest dagli Emirati Arabi Uniti. Il sultanato comprende anche l’isola di Musandam, un capo strategico che domina il distretto d’Ormuz che è distaccato dal resto del paese dagli Emirati Arabi Uniti. Il sultanato d’Oman fu chiamato “Sultanato di Muscat e Oman” dal 1970. La capitale del La bandiera La bandiera dell'Oman consiste di tre bande orizzontali (dall'alto in bianco, verde e rosso) e da una banda verticale rossa posta a sinistra, che contiene lo stemma dell’Oman. -bianco: pace e prosperità; -verde: fertilità e le Montagne verdi; -rosso: battaglia contro l’invasore straniero. Il rosso è inoltre il colore della vecchia bandiera nazionale, quando l'Oman era chiamato Sultanato di Muscat Intervista ad un Tour operator A: intervistatore B: intervistato A Qual è la prima cosa che le viene in mente quando pensa all’Oman? B Sicuramente i paesaggi suggestivi, evocativi, direi quasi lunari. Ma anche le sue pietre, definite dagli stessi geologi le più interessanti al mondo. A B Quindi, quali sono le principali caratteristiche del paesaggio omanita? Il paesaggio dell’Oman è vario, principalmente desertico, con formazioni montuose e con una vegetazione insolita nel sud del paese. Cosa intende per “vegetazione insolita” ? A Intendo piante grasse, arbusti, alberi d’incenso, i quali crescono grazie ai monsoni. B Questo quindi è il Sud del paese, mentre il Nord? A A Nord ci sono affascinanti fiordi, nella penisola di Musandam. B In quanto al clima che ci può dire? A Il clima è tropicale: molto caldo e umido. La temperatura varia dai 22^d’inverno ai 50^d’estate. D’inverno l’umidità sfiora il 95%. Le precipitazioni sono molto scarse, eccetto da Giugno ad Agosto nella zona colpita dai monsoni. B A B Dopo queste informazioni, mi preme chiederle com’è la convivenza con il clima. Molto piacevole d’inverno, ma comporta grossissimi disagi d’estate, a tal punto che, per gli immigrati, esiste un servizio sociale di sostegno psicologico per l’adattamento al clima. E l’acqua? A B L’acqua che scorre nei tubi esterni raggiunge temperature così elevate che per avere acqua “fresca” bisogna ricorrere agli scaldabagni. Invece, per quanto riguarda l’acqua potabile, è molto scarsa. E per questo ci sono impianti di dissalazione dell’acqua marina. Passiamo ad un altro argomento: la fauna. Ci sono parchi naturali? A A Si, molte riserve naturali sia terrestri che marittime. C’è una grande sensibilità ambientalista. Infatti, si è cercato di preservare una specie di animale in via d’estinzione: l’orice. Questo animale è un tipo di gazzella dalle corna lunghe e sottili, che, secondo antichi studiosi potrebbe aver dato origine alla leggenda dell’unicorno. Come fauna marina troviamo gli squali tigre, un gruppo di balene residenti, diverse specie di delfini, serpenti marini, pesci tropicali, ma soprattutto molte tartarughe marine. Un altro “santuario” molto importante è proprio quello delle testuggini marine, le quali hanno eletto le spiagge di Ras el hadd e di Ras el ginz per la loro cova. B Passando allo stato, che forme statali vi sono presenti? A Vi è un sultano con degli organi consultivi, esecutivi e giudiziari, sulla falsariga delle monarchie costituzionali occidentali e delle forme di governo islamiche. B B Per quanto riguarda la religione? Quasi totalmente mussulmana con delle suddivisioni interne tra Sanniti e Ibaditi in una percentuale quasi pari e una minoranza di Sciiti del 2%. Altra religione presente è il cristianesimo, soprattutto tra gli immigrati (occidentali,indiani e filippini). A B A B Quali sono le lingue di Stato? Arabo, Inglese e dialetti indoeuropei affini al Persiano. Dal punto di vista politico? Questo paese mette in pratica una politica internazionale di basso profilo, intrattenendo buoni rapporti con tutti i paesi, rifuggendo da ogni atteggiamento estremistico. In passato ha anche intrattenuto rapporti ufficiali con l’Israele. “Our Harambee” a cura di Cappelloni Giulia Giorgi Livia