Qui - Il Libero Perché

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Qui - Il Libero Perché
Numero 4
15 / 01 / 2007
Rachmaninov: la
nostalgia di casa
Sommario
Rachmaninov: la
nostalgia di casa
2
A forza
di...rosicchiar...
3
Eutanasia
4
Occhio per occhio:
la pena di morte
5
L’erede occidentalizzato della Cina
6
I fratelli Lumière
7
Europa a 27
8
Il Generale Della
Rovere
8
Amrita Sher - Gil
9
Jaco Pastorius
11
A forza di … rosicchiar …
La Russia, l’odore della neve, le campane di è stata modificata, trasformata, in fin dei conti stravolRachmaninov
La Russia. Il freddo. Rata
chmaninov, un nome che Chissà….colpa nostra.
contiene sia la grandezza A volte però l’odore del passadella Russia che il suo gelo
to ritorna come una vera e proimpetuoso. Tutto nacque lì,
in quel di Novgorod. Una pria invasione di profumi, sencittà sul Volga, un freddo sazioni, ricordi che vorresti
impressionante. Quella era la fossero premonizioni:Mickey
Mouse, al secolo, Topolino.
sua terra, la sua casa.
La sua vita sotto i nostri occhi,
E anche se Sergej dimostrava noi, i roditori che a forza di
un talento indiscusso sugli 88 rosicchiar....A forza di rosictasti, lui era un bambino cochiar incontriamo nel mondo
me gli altri: di sicuro si divertiva di più a giocare all’a- reale la nostra effige intangibiria aperta con i suoi coetanei le, evanescente che persiste
che a passare i pomeriggi più che mai. Sembra strano
interi al pianoforte. Ma il suo ma Mickey Mouse è fondamaestro era una persona che, mentale per noi come il sole di
come poche al mondo, sape- giorno e le stelle di notva valutare realmente il po- te:Illumina la nostra mente.
tenziale di qualcuno, e lottò Pagina dopo pagina, vignetta
fino all’ultimo per mandare dopo vignetta si è catapultati
Sergej al conservatorio di nel sogno per cui Walter Elias
Mosca, dove avrebbe potuto
Disney visse,lottò,senza mai
approfondire seriamente lo
stancarsi…il nostro sogno.
studio dello strumento.
Continua a pag. 3
Continua a pag. 2
EUTANASIA
Eutanasia significa
letteralmente buona
morte. Oggi con
questo termine si
definisce correntemente l’intervento
medico ad abbreviare l’agonia di un malato terminale. Secondo la dichiarazione della S. congregazione si tratta di
un’azione o una omissione che di natura sua, o almeno
nelle intenzioni, procura la morte allo
scopo di eliminare
ogni dolore. A questa definizione va
anche aggiunto il
concetto di morte
con dignità.
Continua a pag. 4
OCCHIO PER OCCHIO:IL NO- L’erede occidentalizzato della Cina rinchiusa
STRO MONDO SULLA VIA
Chi fu per la Cina Mao? Sono in molti a domandarselo dopo la sua
DELLA CECITA’
La pena di morte, detta anche
pena capitale, è l'esecuzione di
un prigioniero deliberata da un
tribunale in seguito ad una condanna, solitamente inflitta a
persone ritenute responsabili di
reati gravi, come omicidio e alto
tradimento. Continua a pag. 5
morte nel 1976, anno definito nero dalla maggior parte della popolazione cinese. La sua eccessiva divinizzazione in patria lo aveva
reso indispensabile e per questo la mancanza del “grande timoniere” sembrava che segnasse anche la fine dell’idilliaco Comunismo
che aveva preceduto i suoi ultimi anni di mandato, quelli della rovina. Quelli, tanto per intenderci, della fallimentare Rivoluzione Culturale vista, inizialmente come uno spiraglio di salvezza ma rivelatasi,
poi il dipinto della decadenza della “gestione” Mao. Continua a
pag. 6.
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Il libero perché
Numero 4
Rachmaninov: la nostalgia di casa
La Russia, l’odore della neve, le campane di Rachmaninov
La Russia. Il freddo. Rachmaninov, un nome che contiene sia la
grandezza della Russia che il suo
gelo impetuoso. Tutto nacque lì, in
quel di Novgorod. Una città sul
Volga, un freddo impressionante.
Quella era la sua terra, la sua casa.
degli amici e di qualche psicologo,
che aveva iniziato a comporre in
Rachmaninov ritrovò la fiducia in
Russia. Uno dei suoi pezzi più fase stesso e, per ricreare la sua creamosi fu di sicuro il Preludio in
tività, decise di girovagare nel
Do#minore, soprannominato anche
cuore della Russia. È in questo
“le campane di Kiev”, proprio per
periodo della sua vita che Sergej
questa musica lenta e forte, che
scrive le sue opere più famose, tra
ricorda il rintocco delle campane.
cui il bellissimo Concerto n.2 per
In questo pezzo pare che RachmaE anche se Sergej dimostrava un
pianoforte e orchestra, di una difninov esprima tutte le sue nostaltalento indiscusso sugli 88 tasti, lui
ficoltà tecnica talmente notevole
gie. Il lento susseguirsi degli acera un bambino come gli altri: di
che oggi viene consicordi riporta in
sicuro si divertiva di più a giocare
derata l’apice della
vita un’atmosfera
“Il suo maestro era una
all’aria aperta con i suoi coetanei
carriera di ogni piafredda,
quasi
persona che, come poche
che a passare i pomeriggi interi al
nista. Un viaggio nel
ghiacciata.
Il
pianoforte. Ma il suo maestro era
al
mondo,
sapeva
valutare
cuore della Russia, a
rumore in distanuna persona che, come poche al
realmente il potenziale di
riscoprire le origini
za delle campamondo, sapeva valutare realmente
della sua terra, delle
ne. Il cielo è nuqualcuno.”
il potenziale di qualcuno, e lottò
città più antiche e
voloso, e l’aria
fino all’ultimo per mandare Sergej
caratteristiche. Ma
fredda e pesante.
al conservatorio di Mosca, dove
anche per lui arrivò l’anno 1917.
L’emozione prodotta da ogni sinavrebbe potuto approfondire seriaQuando vide che al popolo non
golo rintocco di quelle campane è
mente lo studio dello strumento.
interessava più la sua musica e che
molta, tanto da sfociare in un susLa lontananza della sua città forzò
il suo patrimonio era stato depreseguirsi velocissimo di note e di
un po’ il carattere di Sergej. Modato dalla Rivoluzione, Sergej deaccordi. E per il finale c’è una scasca era molto più grande come
cise, contro la sua volontà, di emirica di accordi violenta e micidiacittà e lui, solo a sedici anni in
grare negli Stati Uniti. Lui lasciava
le, che ricorda pienamente la noquella città, si chiuse sempre di
la sua terra con nostalgia, una terra
stalgia della sua Russia che, purpiù. La sua personalità particolare
per lui nuova, appena riscoperta,
troppo, non poteva sentire da una
lo rese però il rapporto tra lui e lo
ritrovata. E tutto quello che non
collina di Beverly Hills.
strumento ancora più offuscato,
può aver descritto a parole, lo ha
soprattutto per la sua interpretazioSergej Rachmaninov passò gli ultidescritto su un pentagramma. Orne totalmente personale ed enigmi anni della sua vita in questo
mai lui era maturato anmatica che non piacque
modo. In mezzo al successo –
che musicalmente, e così
molto ad una Russia che
quello sì – ma anche in mezzo alla
lo era il suo sentimento di
si stava preparando alla
solitudine. Ancora oggi la sua munostalgia verso la sua
“grande svolta”. La sua
sica viene considerata un enigma,
terra, e di rancore verso il
Prima Sinfonia, compodifficilissima tecnicamente e ancor
suo popolo. La sua musista alla sola età di 22
di più dal punto di vista interpreteca incominciò a diventare
anni, fu un disastro totatativo. E proprio come, prima di
coinvolgente, in alcuni
lui, Ugo Foscolo rimpianse alla
le.
punti anche violenta, quasua patria “l’illacrimata sepoltusi come se rimpiangesse
Per lui iniziò un periodo
ra”, così Rachmaninov rimpianse
qualcosa che non adi forte depressione, e la Sergej Rachmaninov
l’eterna nostalgia di quelle campavrebbe mai potuto vesua creatività nella comne e di quel freddo, che tanto cadere, o sentire. Le sue
posizione sparì quasi
ratterizzarono la sua vita da piccotourné Londra – New York lo recompletamente. La Russia gli era
lo.
serp una celebrità in occidente. La
ostile come territorio. Il suo stesso
sua musica divenne famosissima.
popolo non accettava il suo tipo di
Qui compose il Concerto n. 3 per
musica, troppo distante dalla tradipianoforte
e orchestra, e completò
Augusto Palmieri
zione
millenaria
della
tutta
la
serie
di
Preludi
e
Notturni
“madrepatria”. Attraverso l’aiuto
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Il libero perché
A forza di … rosicchiar …
Chissà….colpa nostra.
trovare il vecchio “Uncle Walt”
A volte però l’odore del passato
che mette in mostra i suoi veri
ritorna come una vera e propria
capolavori. Al Grand Palais non
invasione di profumi, sensaziovi imbatterete nel cielo di Turni, ricordi che vorresti fossero
ner o in Gauguin, né abbraccepremonizioni:Mickey Mouse, al
rete la malinconia che potrebbe
secolo, Topolino.
infondere tutto
La sua vita sotto i
ciò in animi non
“Un libro fuori dagli
nostri occhi, noi, i
avvezzi a tale
schemi. Immenso è il
roditori che a forza
esperienza, vi
ricordo
di
ciò
che
ti
di rosicchiar....
ritroverete
al
A forza di rosiccontrario
nella
manca”.
chiar incontriamo
più grande enel mondo reale la
sposizione mai
nostra effige intangibile, evaneallestita prima d’ora in onore
scente che persiste più che mai.
dell’ ingegnoso cineasta che
Sembra strano ma Mickey
sfoggia più di duecento opere
Mouse è fondamentale per noi
provenienti dai suoi studios,tra
come il sole di giorno e le stelle
schizzi, tavole e dipinti preparadi notte:Illumina la nostra mentori.
te. Pagina dopo pagina, vignetta
« Il était une fois Walt Disney.
dopo vignetta si è catapultati nel
Aux sources de l’art des studios
sogno per cui Walter Elias DiDisney » è il nome della mostra.
sney visse,lottò,senza mai stanQualcosa di più attraente da agcarsi…il nostro sogno.
giungere al non dimeno suggeUomo tenace, talvolta viziato,
stivo panorama evocato dalla
amante supremo dell’ordine ha
Tour Eiffel…..
visto spuntar fuori dalla sua
Mickey
penna, come per magia, un toMouse
po, e immediatamente ha capito
non si nache il treno su cui viaggiava era
sconde
quello che conduceva proprio
però solo
verso tale mondo.
in Francia,
Mickey Mouse rappresenta proè in tutte
babilmente uno dei più eccelsi
le nostre
esempi di successo del genere
abitazioni, nei nostri libri, nelle
umano, lo troviamo dappertutnostre tracce quotidiane….nelle
to,tuttavia non lo percepiamo
nostre scelte….
opprimente, anzi se non ricorre
Non sorprendetevi dunque se ne
in noi per un po’ ci sentiamo
“I Barbari”di Alessandro Baricvuoti. Non è puerilità solo maco ci sono ben due storie dediturità…per questo consiglio a
catogli o-chissà dedicate da Michiunque abbia in programma
ckey Mouse a noi, sognatori
di recarsi a Parigi da qui al 15
imperversi, attraverso la penna
gennaio di passeggiare attorno
di un benemerito scrittore e letal Grand Palais e di andare a
tore contemporaneo. Navigavo
per le sue pagine quando ho ritrovato un autore attonito e felice per aver ritrovato quello che
stava cercando da sempre, così
da far trovar a me a sua volta
ciò che stavo cercando da quando mi sono inoltrata nel bizzarro mondo della lettura. Egli ha
scoperto
Mickey Mouse in
Walter Benjamin, io Mickey
Mouse in Alessandro Baricco.
Ed è la medesima sensazione,
percezione, digressione: semplicemente appagante. Stesse emozioni che si riescono a provare
solo con un altro libro:”Viaggi
del tempo immobile” scritto dal
pentagramma di Roberto Vecchioni. Le sue storie infatti non.
Sono parole ma note che compongono la più dolce melodia…
Egli in uno dei suoi racconti che
ritraggono il tempo in scandibile, narra del compagno di avventure di topolino:Paperon de’
Paperoni in una delle vicende
più proficue che gli siano mai
capitate:non è
infatti il
suo portafogli
a
trarne vantaggio ma
il suo cuore che si scioglie veramente,
forse per la prima volta.
Un libro fuori dai comuni schemi.
“Immenso è il ricordo di ciò che
ti manca”…..
Greta Dell’Anna
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Il libero perché
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EUTANASIA
Eutanasia significa letteral- moderna, il medico inglese
mente buona morte. Oggi con Francesco scriveva che era
questo termine si definisce cor- altamente desiderabile che i
rentemente l’intervento medico medici imparassero l’arte di
ad abbreviare l’agonia di un aiutare gli agonizzanti ad uscimalato terminale. Secondo la re da questo mondo con più
dichiarazione della S. congre- dolcezza e serenità. La progazione si tratta di un’azione o messa del giuramento nel teuna omissione che
nere, ad ogni costo, la
di natura sua, o alvita del paziente, era
meno nelle intenziouna reazione all’imponi, procura la morte
tenza della medicina
allo scopo di elimidi fronte al fatto dramnare ogni dolore. A
matico di non poter
questa definizione © Il Libero Perché 2007 riuscire a salvare una
va anche aggiunto il
vita, spesso ancora
concetto di morte con dignità.
carica di speranza.
Esistono tre tipi di eutanasia:
Si parla di eutanasia passiva
quando il medico si astiene dal
praticare cure volte a tenere
ancora in vita il malato; di eutanasia attiva quando il medico
causa, direttamente, la morte
del malato; di eutanasia attiva
volontaria quando il medico
agisce su richiesta esplicita del
malato; si può anche aggiungere il suicidio assistito
(quando il medico fornisce al
malato terminale i mezzi per
togliersi la vita). Da sempre i
medici hanno dovuto farvi fronte, è per questo che nel cosiddetto giuramento d’IPPOCRATE si trova scritto: “Non somministrerò ad alcuno, neppure
se richiesto, un farmaco mortale ne suggerirò un tal consiglio”. Invece, agli inizi dell’era
Negli anni ’30 nacquero le prime associazioni che nel dopoguerra si svilupparono fortemente. Oggi le associazioni di
tutto il mondo sono riunite nella
Federazione Mondiale delle
Società per il diritto di Morire.
La principale attività di queste
associazioni consiste nel sensibilizzare l’opinione pubblica
e, soprattutto, governi e parlamenti. L’ultimo obbiettivo è riuscire a far sancire il diritto di
ogni individuo di disporre liberamente della propria esistenza.
In Italia l’eutanasia attiva non è
legale: per questo essa è comparabile all’omicidio volontario,
ed anche perché la chiesa cattolica non è favorevole all’eutanasia; anche il suicidio assisti-
to è considerato un reato. I paesi in cui vengono praticate
varie forme di eutanasia sono:
Danimarca, Australia e Canada in cui le direttive anticipate
sono legali; in Cina che è praticata ai malati terminali; in Svizzera e in Germania dove il suicidio assistito ha valore legale
(purché il malato sia cosciente
delle proprie azioni) ; nei Paesi
Bassi e in Belgio in cui è completamente legale; infine in
Svezia dove l’eutanasia è depenalizzata.
Personalmente credo che il
problema dell’eutanasia dovrebbe soprattutto essere considerato dal punto di vista dei
malati, di coloro che si ritrovano a guardare la propria vita
da un letto, dalle persone che
ogni giorno devono subire quei
dolori e quegli sguardi di pietà
dei familiari e di chi gli sta accanto. Penso che ognuno di
noi vorrebbe farla finita, se ci
trovassimo nella loro situazione, per questo penso che sia
naturale che una persona veda
nella morte l’unico rimedio di
sfuggire a quella sofferenza,
sia fisica che spirituale, ed anche perché penso che ognuno
di noi ha il diritto di disporre
liberamente della propria vita.
Odile Belinga
Mélanie Conte
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OCCHIO PER OCCHIO:IL NOSTRO MONDO SULLA
VIA DELLA CECITA’
La pena di morte, detta anche
che viene portata avanti si basa
vanni PaoloII si è espresso a
pena capitale, è l'esecuzione di
su elementi comuni come l’iriguardo, ritenendo questa praun prigioniero deliberata da un
numanità della procedura, la
tica categoricamente non netribunale in seguito ad una
possibilità dell'errore, l’occacessaria.
condanna, solitamente inflitta
sione che bisogna dare all’imNon si può invocare la pace
a persone ritenute responsabili
putato di rendersi in qualche
disprezzando il valore della
di reati gravi, come omicidio e
modo utile alla comunità danvita. La nostra era conosce apalto
tradimento.
neggiata e l'impossibilità di
prezzabili esempi di generosità
Dal 1990 sono
ridare la vita nel
e di dedizione al servizio della
più di 40 i paesi
caso in cui un
vita, ma purtroppo anche un
“Sbagliare è umano.
che hanno aboliuomo, condantriste scenario che mostra into la pena di
nato alla morte,
numerevoli casi di uomini
Perseverare è
morte per tutti i
fosse
ritenuto
consegnati dalla crudeltà o
diabolico”
crimini.Oggi nel
innocente in sedall'indifferenza ad un destino
mondo si ha un
guito ad un sucdoloroso e brutale. Ritenendototale di 83 stati
cessivo procesla una punizione crudele, inuche la usano e 117 che invece
so.
mana e ormai superata, ci pronon la applicano.In Italia, il
I trattati internazionali sui dinunciamo condannando la peprimo Stato ad abolire la pena
ritti umani proibiscono l'applina capitale, considerandola
di morte fu il Granducato di
cazione della pena di morte nei
una violazione dei diritti umaToscana, nel 1786 .In seguito
confronti di imputati minorenni, incapace inoltre di offrire
nel 1926 venne reintrodotta da
ni. Più di 110 paesi, nei quali il
contributi costruttivi agli sforzi
Mussolini per punire coloro
codice penale ancora prevede
della società nella lotta contro
che avessero attentato alla vita
la pena capitale, hanno emesso
il crimine.La libertà di diritto
o alla libertà della famiglia releggi specifiche
da parte dello stato di deale o del capo del governo.La
per
escludere
cidere per la vita umana,
Costituzione italiana, entrata
questa condanche non gli appartiene, è
in vigore nel 1948, abolì defina .Nonostante
inaccetabile e soprattutto
nitivamente la pena di morte
ciò, ancora oggi,
errata in quanto colui che
per tutti i reati comuni e miliun numero molsbaglia dovrebbe sempre
tari.
to ridotto di paee comunque avere il diritIn molti paesi in cui vige la
si continua a © Il Libero Perché 2007
to alla riflessiopena di morte, primo fra tutti
mettere a morte
ne; riguardo a
gli Stati Uniti, esiste una forte
minorenquesti comportamaggioranza che ne chiede
ni .Ovunque la pena di morte
menti assolutisti e violenti tutti
l'abolizione; viceversa, in altri
sia applicata, il rischio di punidovremmo fermarci a pensare
in cui questa non è applicata,
re persone innocenti è molto
in maniera più clemente. La
riaffiorano periodicamente rielevato.
vita è donata indifferentemente
chieste di riammissione di
La chiesa prende posizione
ad ogni uomo: SBAGLIARE
questa pratica.Si fanno sempre
contro la pena capitale citando
E’ UMANO, PERSEVERARE
più vivi nel mondo i movimensvariati passi della Bibbia nei
E’ DIABOLICO.
ti che chiedono l'abolizione
quali sono presenti situazioni
Eagleton Kamala
della pena di morte in nome
in cui Gesù richiama il valore
dei diritti umani.La riflessione
del perdono .Anche Papa GioGalima Eulalia
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Il libero perché
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L’EREDE OCCIDENTALIZZATO DELLA CINA RINCHIUSA
Teng Hsiao-ping tra occidente e oriente, tra massacri e grandi opere che aiutarono la Cina ad uscire dal letto dentro cui si era rinchiusa.
Chi fu per la Cina Mao? Sono in molti a domandarselo
dopo la sua morte nel 1976, anno definito nero dalla
maggior parte della popolazione cinese. La sua eccessiva divinizzazione in patria lo aveva reso indispensabile
e per questo la mancanza del “grande timoniere” sembrava che segnasse anche la fine dell’idilliaco Comunismo che aveva preceduto i suoi ultimi anni di mandato,
quelli della rovina. Quelli, tanto per intenderci, della
fallimentare Rivoluzione Culturale vista, inizialmente
come uno spiraglio di salvezza ma rivelatasi, poi il dipinto della decadenza della “gestione” Mao. Nonostante le annate fallimentari il Comunista per eccellenza fu
ed è ancora ricordato come un salvatore della patria,
capace di risollevare un Paese scosso dalla guerra ed
affannato per la sua eccessiva grandezza. Tuttavia la
situazione “post Mao” non era delle più floreali. I contadini delle comuni in rivolta, la popolazione stremata
e avvilita, le casse dello stato vuote e senza risorse non
lasciavano intravedere nulla di buono all’orizzonte.
Inoltre il progresso occidentale non aveva tempo per
aspettare un paese così grande e così fragile perché il
processo di sviluppo non poteva rallentare. Proprio in
questo periodo, però, la Cina sforna un altro dei suoi
fenomenali condottieri. Il partito comunista che tante
gioie aveva dato alla Cina con Mao rimane al governo
con Teng Hsiao-ping, un anziano membro del partito
destinato ad ereditare un fardello molto pesante dal
punto di vista economico, politico e sociale. Teng fu
l’ispiratore di una nuova linea politica mirata all’apertura dei commerci con l’Occidente rimasti serrati con
Mao e ad una condotta meno impetuosa. Il nuovo timoniere mise in campo tutta la sua esperienza politica
per ottenere un parziale appoggio dall’opposizione
indispensabile per una condotta pulita e serena. Dopo
aver pensato alla sua stabilità nella politica cinese Teng
iniziò il discorso delle riforme che avrebbero dovuto
annullare quelle effettuate da Mao. Hsiao-ping abolì le
tanto contestate comuni popolari per affidare la terra ai
contadini bisognosi di lavoro e, passo dopo passo iniziò modificare l’economia e gli interessi economici cinesi. Preoccupato dai problemi interni al suo partito
decise di ringiovanire in modo massiccio i quadri direttivi e anche il “casting” prendendo anche dei rischi di
inefficienza professionale. In un solo decennio la Cina
esercitò uno sviluppo economico tale da annullare l’arretratezza venutasi a creare durante gli ultimi anni di
gestione Mao. La popolazione iniziò a vivere nel lusso
di un paese dotato di risorse illimitate e di ottime possibilità di lavoro. La stessa sensazione di benessere la
avvertirono i paesi occidentali che investirono imme-
diatamente ingenti capitali per avere un’attività privata
in Cina. Tuttavia anche il benessere di questi anni era
destinato a terminare perché lo sviluppo economico
aveva provocato anche l’avvento di un fenomeno di
corruzione che si ingigantì con il passare del tempo.
Proprio in questo periodo nacque la mafia cinese con la
famosa TRIADE e tutti quei movimenti illegali permessi da riforme eccessivamente permissive. Anche se non
avvenne mai una “implosione” economica la Cina visse
alcuni sconvolgenti avvenimenti che devastarono quegli anni.
Il più grave fu senz’altro l’eccidio di PIAZZA TIENANMEN, paradossalmente della “pace celeste” , dentro la
quale erano confluite decine di migliaia di studenti per
reclamare maggiore democrazia e libertà. Nel 1989 il
movimento studentesco che era in rivoluzione fu represso con il sangue, provocando indignazione in tutto
il mondo. Emblematica fu la foto di uno studente che
blocca con una mano un’intera colonna di carri armati
costretti a invertire la marcia verso la piazza. Dopo
questo sconvolgente fatto Teng non governò più con la
sua eccellente lucidità lasciando il suo Stato in una situazione precaria soprattutto dopo il crollo del muro di
Berlino. Con la sua morte nel 1997 terminava anche il
corso di Hsiao-ping nella politica cinese, una gestione
costernata da opere eccezionali ma anche da ingenti
fallimenti socio-politici. Dalla duplice condotta di Mao
e Teng, però, occorre dire che è uscita una Cina più
matura che può permettersi al giorno d’oggi di ricoprire uno dei più importanti palcoscenici economici del
mondo. Nonostante i fallimenti e le sconfitte interne
questo grande paese è riuscito a rendere dei punti di
forza quelle debolezze che in un passato molto recente
avevano condizionato il “cursus honorum” di questa
mastodontica ma affascinante nazione.
Al giorno d’oggi la Cina si avvia a fare concorrenza agli
Stati più industrializzati della Terra avendo a disposizione infinite risorse energetiche, infinite disponibilità
territoriali ed un bagaglio di esperienza ricco e completo.
Chissà che faccia stiano facendo Mao e Teng vedendo
la loro cara terra diventare sempre di più il timone di
un’Asia che ancora non ha digerito la scomparsa di uno
degli imperi più grandi che si siano mai visti per il crollo di un banale muro di divisione.
Lorenzo Onofri
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Oggi, la mo- dernizzazione dei
negozi ha sovrastato l’importante memoria storica abbandonata lì, su quella gelida lastra marmorea, a ricordare
quella sera del 28 dicembre 1895;
quell’atmosfera entusiasmante e i volti
emozionati di quei clienti sono stati
dimenticati e fatti sciogliere come neve al sole. Passeggiando sul frenetico
ed affollato Boulevard des Capucines,
famosa via di Parigi, nessuno si ferma
più dinnanzi al “Grand Café”, luogo
talmente magico che fece sognare
non solo il pubblico affascinato ed
immerso in quel clima di meraviglia,
ma anche coloro che permisero agli
spettatori di ridere e piangere, amare
ed odiare, ma soprattutto appassionarsi a quella nuova straordinaria scoperta: il cinema! Ma a chi va il merito
di aver messo a punto questa macchina così efficiente e di aver iniziato la
diffusione di questo nuovo mezzo di
comunicazione? Nati a Besançon, in
Francia, ma cresciuti a Lione, i fratelli
Auguste e Louis Lumière sono stati gli
inventori del “cinématographe”, un
singolo strumento che funzionava sia
da camera che da proiettore. Tale
apparecchio era in grado di riportare
su uno schermo bianco una sequenza
di immagini distinte, impresse su una
pellicola stampata con un processo
fotografico, in modo da creare l’effetto
del movimento. Thomas Edison, nel
1889, realizzò una cinepresa ed una
macchina da visione: la prima era
destinata a scattare in rapida successione una serie di fotografie su una
pellicola 35mm; la seconda consentiva
ad un solo spettatore per volta di osservare, tramite un visore, l’alternanza
delle immagini impresse sulla pellicola. Ai fratelli Lumière si deve comunque l’idea di proiettare la pellicola,
così da consentire la visione dello
spettacolo ad una moltitudine di spettatori. La prima pellicola venne girata
con questo strumento il 19 marzo 1895; il film era “La sortie des usines Lu-
Il libero perché
nière”, che viene classificato come il
primo documentario. Il loro tour cominciò nel 1896 visitando Londra e New
York, suscitando lo stupore, trasformatosi poi in ammirazione, dei cittadini. Inoltre le immagini in movimento
ebbero un’immediata e significativa
influenza sulla cultura popolare con
“L’arrivée d’un train en gare de la Ciotat” e “Le Dèjeneur de Bébé”, ed il
primo esempio di commedia con la
farsa “L’arroseur arrosé”.Gli spettatori
vedevano il treno sbuffante fumo, i
passeggeri che scendevano e camminavano «come se fossero lì davanti»,
oppure si divertivano alla vista di un
buffo giardiniere che, invece di annaffiare i fiori del giardino, annaffiava se
stesso...
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ruolo nella storia del cinema fu molto
breve ma piuttosto incisivo. Infatti spostarono la loro attenzione sulla fotografia a colori e, nel 1903, brevettarono il processo “Autochrome Lumière”,
lanciato sul mercato nel 1907. La società Lumière fu una delle maggiori
produttrici in Europa, ed il marchio
Lumière scomparve con la fusione alla
Ilford. Infine, come ultimo progetto, i
Lumière, proposero anche l’altoparlante e la Tulle-gras, utile per eliminare le
bruciature. Il 10 aprile 1954 morì Auguste e il 6 giugno 1948 Louis.
Probabilmente, se i fratelli Lumière
non avessero costruito la cinepresa
dando vita al cinema, noi, oggi, non
potremmo godere dei benefici culturali
trasmessici dallo stesso. È pur vero
che il cinema moderno non è più come quello di una volta…
I due fratelli, però, non intuirono il potenziale di questo strumento come
mezzo per fare spettacolo, consideInfatti i film d’oggi non rispecchiano
randolo esclusivamente a fini docupiù l’etica “l’utile come fine”, bensì
mentaristici, senza per questo sminuirhanno come unico scopo l’intrattenine l’importanza, tanto che rifiutarono
mento. Questo non vuol dire che sia
di vendere le loro macchine, limitandotutto spazzatura, ma soltanto che sasi a darle in locazione. Ciò determinò
rebbe più coinvolla nascita di molte
gente presentare
imitazioni. Nello stesfilm d’interesse cul“E’
pur
vero
che
il
so periodo, Edison,
turale capaci di attinegli Stati Uniti, iniziò
cinema moderno non è
rare l’attenzione di
un’aspra battaglia
più
quello
di
una
un pubblico non
giudiziaria per impedisolo prettamente
volta”
re l’uso, sul territorio
appassionato ai
americano, degli apdocumentari e affini.
parecchi francesi,
In
ogni
pellicola,
il regista dovrebbe
rivendicando il diritto esclusivo all’uso
lasciare
impresso
il messaggio o la
dell’invenzione. Dopo circa cinquecenmorale che vuole trasmetterci. Se il
to cause in tribunale, il mercato venne
regista ha deciso di girare un film con
comunque liberalizzato. Nel 1900 i
una certa tematica deve pur esserci
fratelli Lumière cedettero i diritti di
un motivo…
sfruttamento della loro invenzione a
Charles Pathè. Il cinematografo si
Bisogna sempre sapere il perché di
diffuse così immediatamente in Euroogni gesto.
pa e poi nel resto del mondo. Paradossalmente, i due fratelli, ritenevano
il cinema “un’invenzione senza futuro”,
Sorrentino Chiara
e decisero per questo motivo di venderla a Georges Méliès, per cui il loro
Lucarelli Valeria
Numero 4
Pagina 8
Il libero perché
“Bucarest e Sofia festeggiano una data storica.”
“L’unione Europea si allarga a 27 paesi.”
Roma. Allo scoccare della mezzanotte del
molti altri rappresentanti degli altri membri
primo Gennaio 2007 l’Unione Europea ha
che scendono in piazza della Rivoluzione
due nuovi membri tra i suoi componenti:
per questo nuovo benvenuto. Queste
Bulgaria e Romania. Un avvenimento
nuove entrate rappresentano l’ingresso di
davvero storico per Bucarest e soprattutto
trenta milioni di nuovi cittadini; il presidenSofia dopo 17 anni dalla caduta del comute della Commissione ha annunciato che
nismo. Inoltre un tredicesimo stato, la
questo allargamento porterà ad una pace
Slovenia, entra nella
ed un incremento per
moneta unica. In quel
la prosperità in Eurogiorno di festa i cittapa. I due nuovi memdini bulgari hanno
bri dell’unione hanno
organizzato spettacoli
dovuto attuare grandi
e festeggiamenti ed
riforme in vista dell’hanno issato la banentrata, ma sia la
diera dell’Unione EuBulgaria che la Romaropea. Nella capitale
nia dovranno ancora
romena, invece, sono
compiere ulteriori
presenti il presidente
passi, come combatdel Parlamento Eurotere la criminalità
peo, il commissario
organizzata e la corper l’Allargamento e © Il Libero Perché 2007
ruzione, organizzare
gli ordinamenti giuridici ma soprattutto
garantire la sicurezza dei prodotti alimentari. Per agevolare questa integrazione la
Commissione ha garantito un pacchetto
per prevenire eventuali ostacoli. Ricordiamo che i nuovi commissari europei sono
Leonard Orban il responsabile rumeno del
multilinguismo e la bulgara Melena Kunava, responsabile della tutela dei consumatori.
Questa nuova adesione rappresenta un
lungo processo d’integrazione iniziato 15
anni fa e che vedrà sottolineati i valori
europei. Ma speriamo, soprattutto, che i
nuovi cittadini europei sappiano rispettare
i valori fondamentali dell’Unione, e che
sappiano trovare una vita migliore davanti
a questa nuova speranza, che sta nascendo con tanti buoni presupposti.
Chiara Ursino
Il Generale Della Rovere
Roberto Rossellini nasce a Roma, l'8
aveva conosciuto il vero Giovanni BertoMaggio del 1906. Dopo la licenza liceale
ne. Al tempo dell'occupazione tedesca un
si dedica a diverse attività, sempre in
truffatore, di nome Bertone, che è sempre
ambito cinematografico, come: scenotecvissuto di espedienti, viene arrestato dalle
nico, montatore e poi sceneggiatore e
SS: è accusato di essersi fatto versare
regista di documentari. Nel 1944-45, l'udelle somme dai parenti dei fucilati e dei
scita di Roma città aperta segna l'inizio del
deportati, vantando inesistenti aderenze
Neorealismo. Inizialmente il film viene
presso il Comando tedesco. Ora lo stesso
accolto freddamente dal pubblico e dalla
Bertone è esposto al pericolo di essere
critica, ma ben presto diventa una nuova
fucilato; ma all'alto ufficiale che lo interrovia dell'arte cinematografica,
ga viene l'idea di valersi, per i sui
perché riesce a trasformare le
fini, dell'abilità dimostrata dall'imimmagini soglie della realtà in
putato nel tessere imbrogli. Gli
elementi di tragedia. Sempre
offre quindi la possibilità ,se accon lo stesso stile esce nelle
consente, ad entrare nel carcere
sale cinematografiche Paisà,
di San Vittore, figurando di essere
che rappresenta il suo capoil generale Della Rovere, così da
lavoro ed esprime le condiziopoter raccogliere le confidenze dei
ni dell'Italia martoriata dall'aprigionieri politici ivi detenuti e
vanzare della guerra. Del
procurare alle SS prezio1948 è Germania, anno zero, Vittorio De Sica nei panni
se informazioni. L'imbroche narra la crisi dei valori
glione accetta, ma vivendel Generale Della Rovere
umani nella Germania del
do accanto a degli autendopoguerra. Dopo una lunga
tici valorosi, durante giorserie di eventi, tra cui il matrimonio con
ni di ansie mortali e notti di terrore, BertoSonali Das Gupta, intorno al 1960 torna a
ne a poco a poco si trasforma e si redime.
narrare temi legati alla resistenza, come I/
Egli non tradisce i suoi compagni e insiegenerale Della Rovere. Quest'ultìmo,è
me ad essi muore da eroe, vittima di una
tratto, in termini assai romanzati, dal libro
rappresaglia.
di Indro Montanelli, che a San Vittore
Accanto alla storia individuale di un uomo
che diventa responsabile e leale verso gli
altri, emerge l'unità che lega i perseguitati;
Rossellini cerca di osservare in modo
imparziale la realtà rendendo i patrioti
meno epici e più umani. Per quasi un'ora il
film è splendido per nervosità di racconto,
stringatezza di ritmo e precisione. Ne
nasce un personaggio ricco di contraddizioni e di ambiguità come è la vita. È solo
nella seconda parte che il motore del film
perde qualche colpo, diventando prolisso,
con qualche sbavatura, faticando a raggiungere la conclusione del racconto. Nel
cast risalta la figura di Vittorio De Sica
(Giovanni Bertone) che con interpretazione perfetta cancella il ricordo delle sciocche macchiette assegnateli come protagonista negli ultimi film recitati. Il personaggio non presenta sfasature e trasmette
emozioni. Di fronte c'è l'attore Hannes
Messemer che da rilievo alla figura del
colonnello Muller mostrandone lucidamente la natura violenta, ma raffinata e sinistra.
Matteo Camerini
Amrita Sher-Gil
"I can only paint in India, elsewhere I am not natural, I have no self confidence. Europe belongs to Picasso, Matisse and
Braque and many others; India belongs only to me." Amrita Sher-Gil 1938
"Posso solo dipingere l'India, in un altro posto non riesco ad essere me stessa, non ho autostima. L'Europa appartiene a Picasso,
Matisse e Braque e tanti altri; l'India appartiene solo a me." Amrita Sher-Gil 1938
Brides Toilet, 1937.
Vivan Sundaram, Retake Of Amrita, 2001/2002, Brides.
Elephants, 1940.
Amrita Sher-Gil nacque nel 1913 a Budapest, Ungheria e crebbe in una famiglia dedita all'arte. Suo padre Umrao
Singh Sher-Gil, Nazionalista anti-Inglese, Filosofo, Letterario e Fotografo talentato, proveniva da una famiglia aristocratica Indiana della regione settentrionale del Punjab, sua madre Marie Antoinette Gottesmann, cantante d'opera,
era Ungherese e proveniva da una famiglia di borghesi. I primi nove anni della sua vita, Amrita Sher-Gil li trascorse
a Budapest e otto anni li trascorse dalla famiglia del padre, nell'India settentrionale.
A causa del suo talento particolare, nel 1929, appena sedicenne, Amrita cominciò a frequentare la scuola delle belle
arti a Parigi. Il suo stile rompe gli schemi tradizionali dell'arte Europea, i suoi quadri sono influenzati dal realismo
(specialmente da Paul Gauguin).
Il suo ritorno in India nel 1934 era motivato dalla nostalgia della sua identità indiana e divenne un viaggio di scoperte, che cambiò il suo punto di vista di rappresentare le cose, rispetto a prima. Amrita Sher-Gil si occupò dell'antica
arte buddista di affrescare le rocce di Ajanta e Mattancheri e delle miniature medioevali dei Rajputi e dei Moghuli
dell'India settentrionale.
La sua prima mostra era a Bombay nel 1936; da quel momento in poi la sua arte venne presa in considerazione e ammirata anche nel subcontinente Indiano, ma dopo la sua tragica morte prematura a Lahore, Pakistan - non aveva neanche 29 anni - mise bruscamente fine al successo appenta ottenuto.
Nella sua breve vita Amrita Sher-Gil cercò di "superare tutto allo stesso momento: l' estraneità a causa della sua appartenenza ad una classe sociale altolocata, la sua provenienza indo-europea e l'affermarsi come pittrice dentro ad un
ambito maschilista" dice Geeta Kapur, storica dell'arte. Il suo lavoro, il suo gesto emancipatorio e la sua ineguagliabile capacità pittoresca di mescolare diverse tradizioni culturali è ancora oggi fonte d'ispirazione e modello per artisti
contemporanei Indiani.
L'apparizione eterea di Amrita Sher-Gil venne catturata in un centinaio di fotografie scattate dal padre. Le sue fotografie vennere poi riprese da suo nipote Vivan Sundaram: nel 2001/2002 pubblica "The Re-take of Amrita" dove
confronta i ritratti di Amrita Sher-Gil con gli innumerevoli auto ritratti che Umrao Singh ha preso di se stesso; in
queste fotografie rielaborate digitalmente si rinnova una narrazione sulla riflessività del Narcisismo femminile e maschile.
Vivan Sundaram, Retake of Amrita, 2001/2002, Umrao Sher-Gil
Amrita Heger
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Il libero perché
Numero 4
Si chiamava John Francis Pastorius III ed era
il più grande bassista del mondo…
John Francis Pastorius III
nasce il primo dicembre
del 1951 a Norristown
(Pensylvania), ma cresce
Fort Lauderdale (Florida)
dove si appassiona alla
musica e comincia a suonare la batteria nella "Las
Olas Brass Band" nel liceo Teen Town. Nel 1967
Jaco si rompe un polso ed
è sostituito nel ruolo di
batterista cominciando a
suonare il asso elettricoprincipalmente come passatempo ma successivamente come passione ed
impegno. Jaco si fa subito
notare con il suo basso, un
"Fender Jazz Bass 62"
fretless, ovvero un basso
senza tasti: aveva infatti
staccato i tasti del suo
strumento riempiendo poi
i solchi con del mastice
per legno e ripassando il
manico con ben 10 strati
di una resina speciale. La
sua abilità porta Jaco a livelli sempre più alti, nel
1976 incide un disco a cui
da il suo nome e nello
stesso anno entra nei già
celebri "Weather Report".Jaco si presenta a
Joe Zawinul, il leader dei
Weather Report, con la
sua piu famosa frase: "Mi la carriera di solista; da
chiamo John Francis Pa- questo momento inizia a
storius III e sono il più collaborare con alcune fra
grande bassista del mon- le più famose personalità
do". Prima di essere cac- del jazz come Pat Meciato in malo modo da Jo- theny, Joni Mitchell, Paul
e, Jaco riesce a consegnar- Bley e Michael Brecker.
gli il suo disco.Quando Tuttavia Jaco soffre di un
Alphonso Johnson, il pri- disturbo
bipolare(uno
mo bassista dei Wheater squilibrio mentale) accenReport, lascia il gruppo, tuato da alcolici e droghe
Joe si ricorda del disco di che rendono l'artista nerJaco e lo ascolta. Il basso voso e scontroso. A causa
di Jaco aveva un suono del suo brutto carattere
rotondo e morbiJaco non riesce
do, simile per
più a trovare
tonalità a quello
nessuno dispodi un contrabsto a farlo suobasso, così Joe,
nare. Il 21 settelefonando
a
tembre del 198Jaco gli chiese
7, dopo 9 giorni
se aveva mai
di coma in seprovato a suonaguito al pestagre un basso eletgio da parte di
trico: fu l'inizio
un buttafuori di
dei migliori anni Jaco Pastorius ed il suo basso
un locale
dei Weathr Redi Fort
port. Dal 1977
LauderJaco collabora con il suo dale, Jaco muore lasciannuovo gruppo alla crea- do il mondo intero in lutzione di diversi album che to.Tuttavia Jaco e il suo
rendono i Weather Report magico fretless hanno lala jazz band più famosa sciato una pausa sul pendegli anni settanta. A cau- tagramma del mondo intesa di alcune incompren- ro.
sioni con Joe, Jaco lascia
Mattias Giovagnoli
il gruppo per dedicarsi al-
L’oman- il salotto d’Oriente
L’Oman è un sultanato, cioè
uno stato governato da un
sultano, in questo caso da Qaboos Bin Said.
La sua superficie è di 309500
km2 e si trova nel Sud-est della penisola Arabica. Il paese è
delimitato al sud-ovest dallo
Yemen, all’ovest dall’Arabia
Saudita (deserto dell’Ar Rub’Al Khali)e al nord-ovest dagli
Emirati Arabi Uniti.
Il sultanato comprende anche
l’isola di Musandam, un capo
strategico che domina il distretto d’Ormuz che è distaccato dal resto del paese dagli
Emirati Arabi Uniti.
Il sultanato d’Oman fu chiamato “Sultanato di Muscat e Oman” dal 1970. La capitale del
La bandiera
La bandiera dell'Oman consiste di tre bande orizzontali
(dall'alto in bianco,
verde e rosso) e da una banda
verticale rossa posta a sinistra, che contiene lo stemma
dell’Oman.
-bianco: pace e prosperità;
-verde: fertilità e le Montagne
verdi;
-rosso: battaglia contro l’invasore straniero. Il rosso è inoltre il colore della vecchia bandiera nazionale, quando l'Oman era chiamato Sultanato di
Muscat
Intervista ad un Tour operator
A: intervistatore
B: intervistato
A
Qual è la prima cosa che le viene in mente quando pensa all’Oman?
B
Sicuramente i paesaggi suggestivi, evocativi, direi quasi lunari. Ma anche le sue pietre, definite dagli stessi geologi le più
interessanti al mondo.
A
B
Quindi, quali sono le principali caratteristiche del paesaggio omanita?
Il paesaggio dell’Oman è vario, principalmente desertico, con formazioni montuose e con una vegetazione insolita nel sud
del paese.
Cosa intende per “vegetazione insolita” ?
A
Intendo piante grasse, arbusti, alberi d’incenso, i quali crescono grazie ai monsoni.
B
Questo quindi è il Sud del paese, mentre il Nord?
A
A Nord ci sono affascinanti fiordi, nella penisola di Musandam.
B
In quanto al clima che ci può dire?
A
Il clima è tropicale: molto caldo e umido. La temperatura varia dai 22^d’inverno ai 50^d’estate. D’inverno l’umidità sfiora il
95%. Le precipitazioni sono molto scarse, eccetto da Giugno ad Agosto nella zona colpita dai monsoni.
B
A
B
Dopo queste informazioni, mi preme chiederle com’è la convivenza con il clima.
Molto piacevole d’inverno, ma comporta grossissimi disagi d’estate, a tal punto che, per gli immigrati, esiste un servizio
sociale di sostegno psicologico per l’adattamento al clima.
E l’acqua?
A
B
L’acqua che scorre nei tubi esterni raggiunge temperature così elevate che per avere acqua “fresca” bisogna ricorrere agli
scaldabagni. Invece, per quanto riguarda l’acqua potabile, è molto scarsa. E per questo ci sono impianti di dissalazione
dell’acqua marina.
Passiamo ad un altro argomento: la fauna. Ci sono parchi naturali?
A
A
Si, molte riserve naturali sia terrestri che marittime. C’è una grande sensibilità ambientalista. Infatti, si è cercato di preservare una specie di animale in via d’estinzione: l’orice. Questo animale è un tipo di gazzella dalle corna lunghe e sottili,
che, secondo antichi studiosi potrebbe aver dato origine alla leggenda dell’unicorno. Come fauna marina troviamo gli
squali tigre, un gruppo di balene residenti, diverse specie di delfini, serpenti marini, pesci tropicali, ma soprattutto molte
tartarughe marine. Un altro “santuario” molto importante è proprio quello delle testuggini marine, le quali hanno eletto le
spiagge di Ras el hadd e di Ras el ginz per la loro cova.
B
Passando allo stato, che forme statali vi sono presenti?
A
Vi è un sultano con degli organi consultivi, esecutivi e giudiziari, sulla falsariga delle monarchie costituzionali occidentali e
delle forme di governo islamiche.
B
B
Per quanto riguarda la religione?
Quasi totalmente mussulmana con delle suddivisioni interne tra Sanniti e Ibaditi in una percentuale quasi pari e una minoranza di Sciiti del 2%. Altra religione presente è il cristianesimo, soprattutto tra gli immigrati (occidentali,indiani e filippini).
A
B
A
B
Quali sono le lingue di Stato?
Arabo, Inglese e dialetti indoeuropei affini al Persiano.
Dal punto di vista politico?
Questo paese mette in pratica una politica internazionale di basso profilo, intrattenendo buoni rapporti con tutti i paesi,
rifuggendo da ogni atteggiamento estremistico. In passato ha anche intrattenuto rapporti ufficiali con l’Israele.
“Our Harambee”
a
cura di
Cappelloni Giulia
Giorgi Livia