51 Primavera 2011 - Gruppo Astrofili Eporediesi

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51 Primavera 2011 - Gruppo Astrofili Eporediesi
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Notiziario n. 51
Equinozio di Primavera 2011
Lince (Lynx, Lincis, Lyn)
V. Cossavella
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E’ una costellazione allungata in direzione NW-SE e copre 545 gradi quadrati; contiene 60 stelle più
brillanti della sesta magnitudine. Fu creata da Hevelius nel suo Prodromus Astronomiae per riempire un vuoto in quella plaga celeste. Culmina al meridiano intorno alle 22 del 19 Febbraio e la si indi-
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vidua tra le costellazioni dell’Orsa Maggiore e dell’Auriga.
Mitologia:
Si narra che il nome dato a questa costellazione voglia indicare che solo gli occhi di una lince sono in
grado di distinguerne i particolari. Nella cartografia
antica questo animale assomiglia più a un topo che
alla splendida e ben nota creatura selvatica.
Stelle Doppie:
5 Lyncis ( A.R. 06h 27m – Dec. +58° 25’)
E’ un sistema costituito da tre stelle. Le componenti
sono di mag. 5.3 e 9.8 distanti 31.4” e una terza stella
di mag. 7.9 a 96”.
12 Lyncis ( A.R. 06h 46m – Dec. +59° 27’)
Sono due stelle di mag. 5.3 e 5.9 separate da 1.7” che
orbitano una intorno all’altra in 699 anni. Una terza di
mag.7.3 si trova a 8.7” e una quarta di mag. 10.6 a
107”.
19 Lyncis ( A.R. 07h 23m – Dec. +55° 17’)
E’ una stella doppia con le due componenti di mag.
5.6 e 6.5 separate da 14.8”, entrambe di colore
bianco. Adatta per piccoli telescopi.
38 Lyncis ( A.R. 09h 19m – Dec. +36° 48’)
Sistema doppio con stelle di mag. 3.9 e 6.6 distanti
2.7”. I colori delle componenti sono bianco e giallo.
Si trova pressoché al limite della costellazione del
Leone Minore.
RR Lyncis ( A.R. 06h 26’ – Dec. +56° 17’)
Si trova 2.1° a Sud della stella 5 Lyn. È una
variabile a eclisse con luminosità tra 5.6 e 6.0 in
9.4 giorni. Può comodamente essere seguita con
un binocolo. Come stelle di confronto si possono
utilizzare 5 Lyn (mag. 5.2) e 6 Lyn (mag. 5.9).
Oggetti Deep Sky:
NGC 2683 ( A.R. 08h 53m – Dec. +33° 25’)
Galassia situate ai confine della costellazione del
Cancro. Abbastanza conpatta, è visibile con uno
strumento di 15 – 20 centimetri.
NGC 2419 ( A.R. 07h 38’ – Dec. +38° 53’)
E’ l’oggetto più interessante della costellazione.
Non è facile da rintracciare in quanto si trova in
un campo povero di stelle luminose. Conviene
partire da Omicron Gem (mag. 4.9) e salire verso
Nord di 4.4°. A Ovest di NGC 2419 si trovano
due stelle di 7^ magnitudine. Siamo in presenza di
un ammasso globulare di mag. 10.3 con diametro
di 4.1’ osservabile come una debole stella sfuocata. Le stelle che lo compongono non sono alla
portata degli strumenti amatoriali, le più brillanti
sono inferiori alla 17^ magnitudine. Questo ammasso globulare, molto compatto, si trova molto
lontano dal centro della galassia, alcuni astronomi
lo stimano a 300mila anni luce, un vero e proprio
“vagabondo dello spazio”, addirittura più lontano
delle Nubi di Magellano. Forse sta abbandonando
i legami gravitazionali con la Via Lattea.
Curiosità:
Stelle Variabili:
R Lyncis ( A.R. 07h 01’ – Dec.+55° 20’)
Variabile a lungo periodo tipo Mira; passa dalla mag.
7.2 alla 14.5 in un periodo di 378 giorni. Può essere
osservata intorno al massimo della luminosità con un
comune binocolo. Non è però facile da rintracciare; è
possibile partire da 15 Lyn, scendere verso Sud di 3°
esatti e poi spostarsi a est di 34’. Il colore di questa
stella (intorno al massimo) è decisamente rosso.
Y Lyncis ( A.R. 06h 26’ – Dec.+56° 17’)
E’ una variabile di tipo irregolare con magnitudini tra
7.8 e 10.3 in circa 110 giorni. Si trova a 3.2° a Sud
della stella 21 Lyn.
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Nella cartina, la stella 41 Lyn si trova nell’Orsa
maggiore, mentre 10 UMa è nella Lince. Ciò dipende dalla vecchia designazione, prima della sistemazione definitiva dei confini delle costellazioni nel 1930, a cura dell’apposita commissione dell’Unione Astronomica Internazionale.
Note:
Questa Costellazione, con tutti i suoi oggetti, culmina intorno alle ore 22 del 19 Febbraio ed è ben
visibile per tutti i mesi di: Gennaio, Febbraio,
Marzo, Aprile.
Siamo
alieni? Questione di destra e sinistra
L. Rota
Come lo studio della chiralità degli amminoacidi ci aiuta a scoprire lo nostre origini
Prendendo in esame un qualsiasi corpo naturale possiamo subito accorgersi di come questo sia sorprendentemente asimmetrico. Mentre l’occhio umano predilige la simmetria perché più regolare e riposante, la natura
sembra pensarla esattamente al contrario.
Alla luce di questa considerazione possiamo suddividere tutti gli oggetti in due grandi gruppi: oggetti chirali
e oggetti achirali.
Gli oggetti chirali hanno la caratteristica di non essere sovrapponibili alla propria immagine speculare, sono
quindi asimmetrici (ne sono un esempio calzante le mani da cui proprio il termine cheir che in greco vuol
dire mano), al contrario gli oggetti achirali sono tutti gli oggetti la cui immagine speculare può essere tranquillamente sovrapposta all’oggetto stesso.
Così come nel grande e nell’infinitamente grande, la natura ha infierito con la sua predisposizione per l’irregolarità anche nell’infinitamente piccolo … e qui nasce il problema!!
Alcune molecole organiche (in realtà sono un buon numero) sono strutturate in modo che uno o più carboni
abbiano legati quattro singoli atomi o gruppi di atomi diversi tra loro. La presenza di questi sostituenti rende
la molecola asimmetrica, l’immagine speculare non è sovrapponibile a quella della molecola che “si specchia”, di conseguenza ci troviamo davanti ad una nuova molecola praticamente identica alla
prima, con caratteristiche fisiche
identiche, ma con una struttura
esattamente “ribaltata”.
E’ il caso della (S)-Fluoroxetina
Le due fluoroxetine: si noti come le due strutture non possono essere sovrapposte
e della (R)-Fluoroxetina entrambe possono essere chiamate N-metil-3-fenil-3-[4-(trifluorometil)fenossi]-propan-1-ammina, entrambe hanno
formula C17H18F3NO fondono entrambe tra i 157,5 e i 158,7 °C, hanno lo stesso valore di solubilità nei solventi, ma la prima è usata come farmaco per prevenire l’emicrania, mentre una miscela 1:1 delle due molecole (miscela racema) è un forte antidepressivo conosciuto commercialmente come prozac (che non è attivo
contro l’emicrania), o il caso del limonene i cui due enantiomeri sono fisicamente identici salvo il fatto di
differire nell’odore: l’ (R)-limonene profuma di arancia, l’ (S)limonene profuma di limone!!
Questo fenomeno è detto stereoisomeria, le molecole che vengono generate sono dette stereoisomeri ed il carbonio che la
genera è detto stereocentro.
Le molecole naturali complesse arrivano ad avere anche decine
di stereocentri creando così moltissimi stereoisomeri.
La presenza di centri stereogeni conferisce alla molecola una
simpaticissima proprietà: la capacità di ruotare il piano della
Il colesterolo possiede otto stereocentri che possono luce polarizzata; in pratica un fascio di luce polarizzata che atformare duecentocinquantasei stereoisomeri
traversa una soluzione di una molecola con almeno uno stereocento cambia il proprio angolo di polarizzazione. Molecole speculari hanno angolo di rotazione della luce
polarizzata inverso. Utilizzando questa proprietà scoperta da Pasteur, Emil Fisher classificò gli stereoisomeri
in L (detti sinistrorsi) e D (detti destrorsi) ipotizzando le posizioni di particolari sostituenti all’interno della
molecola.
Se proviamo a studiare gli amminoacidi, i mattoni con cui sono costruite le proteine, ci accorgiamo che sono tutti sinistrorsi: sulla terra, l’unico posto in cui, per ora, sappiamo essersi sviluppata la vita, non sono presenti (o comunque sono presenti in maniera trascurabile) amminoacidi destrorsi. Questa caratteristica degli
amminoacidi è nota da tempo, come è noto da tempo che lo spazio ne abbonda (la sola luce ultravioletta e
qualche molecola specifica sono sufficienti per sintetizzarli), ma da poco si è scoperto che nelle meteoriti
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carbonacee sono presenti miscele di amminoacidi con una leggera predominanza dei componenti L.
La possibile predominanza della versione “mancina” degli amminoacidi è stata spiegata in
questi giorni da un esperimento condotto da Daniel Galvin (Goddard Space Flight Center)
che ha scoperto come una miscela di ammoniaca, metanolo e acqua irradiata con luce ultravioletta polarizzata dia origine ad amminoacidi tutti geometricamente identici (tutti L o tutti
D). La luce si polarizza nelle regioni di formazione stellare per effetto dell’orientamento magnetico dei granelli di polvere creando così, anche nello spazio, amminoacidi geometricamente identici.
La scoperta è sensazionale perché potrebbe confermare definitivamente la teoria della panspermia come origine della vita.
Il motivo per cui sulla terra, con l’evoluzione, si siano poi estinti gli amminoacidi destrorsi
rimane un mistero che, se risolto, potrebbe svelare l’arcano della formazione della vita sul
nostro pianeta.
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In questi giorni è andato in stampa il nuovo volantino illustrativo del gruppo a cura di Beppino Ponte.
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E’ il bollettino d’informazione destinato ai soci del Gruppo Astrofili Eporediesi ed ai suoi simpatizzanti.
Hanno collaborato: Lorenzo Rota, 9DOWHU&RVVDYHOOD, Beppino Ponte
COMPOSIZIONE E STAMPA IN PROPRIO
Impaginazione /5RWD
Sito internet: http://www.ivreastrofili.it
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Email: [email protected]