La BWI LAVORO

Transcript

La BWI LAVORO
Terzo congresso mondiale | 1- 5 dicembre 2013 | Bangkok | Thailandia
La BWI
Dicembre 2013
Le dieci priorità
della BWI
LAVORO
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
LA FORZA DI BWI A LIVELLO MONDIALE
Nell’Internazionale dei lavoratori edili e del legno si uniscono in una sola voce di
risonanza mondiale i lavoratori e i loro sindacati nei settori dell’edilizia, dei materiali
edili, della silvicoltura e del legno. Riunendo i lavoratori, riconoscendo le diversità,
sostenendo l’attività di organizzazione e la lotta all’ingiustizia, BWI contribuisce alla
creazione di un mondo più equo per i lavoratori che costruiscono il nostro futuro. Uniti
rivendichiamo dignità lavorativa, rispetto per i diritti dei lavoratori, parità uomo-donna e
strategie per una crescita sostenibile.
OGGI ABBIAMO
AFFILIATE
IN 134 PAESI
SILVICOLTURA 13 MILIONI,
EDILIZIA 12 MILIONI
PER UN TOTALE DI
12 MILIONI DI ISCRITTI
E 333 AFFILIATE
STIAMO ORGANIZZANDO
PER OTTENERE GIUSTIZIA
E POSTI DI LAVORO!
La BWI
LAVORO
È ORA DI CELEBRARE I RISULTATI RAGGIUNTI IN QUESTO PERIODO INTERCONGRESSUALE:
4,000
AGENTI FORMATI IN
MATERIA DI IGIENE
E SICUREZZA
10,000
LAVORATORI
MIGRANTI
ORGANIZZATI
120,000
FIRME PER LA
PETIZIONE IKEA
18
AQI CON
MULTINAZIONALI E
14
RETI SINDACALI
REGIONALI
L’Internazionale dei lavoratori edili e del legno è una federazione sindacale di portata mondiale
nata nel dicembre 2005 dalla fusione della Federazione internazionale dei lavoratori edili e del
legno (IFBWW) e della Federazione mondiale dei sindacati dei lavoratori edili e del legno (WFBW).
2
LAVORO
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
POSTI DI LAVORO, GIUSTIZIA E
SVILUPPO SOSTENIBILE
BWI si impegna affinché gli oltre duecento milioni di persone attive in tutto il mondo
nell’edilizia, nel settore del legno e nella silvicoltura possano avere un posto di lavoro
dignitoso. Nel corso dell’ultimo periodo intercongressuale, nonostante la crisi finanziaria e
le politiche di globalizzazione neoliberiste, BWI è riuscita a consolidare la propria capacità
di organizzazione strategica.
Assieme, siamo stati in grado comportare miglioramenti per alcuni dei lavoratori più
sfruttati e vulnerabili, da quelli assunti a contratto nel settore del cemento, agli immigrati
nei cantieri edili, agli addetti alle segherie delle foreste tropicali, ai bambini che lavorano
nelle fornaci di mattoni. Benché ancora molto rimanga da fare, abbiamo incrementato
la partecipazione giovanile e femminile ai processi decisionali sindacali. Siamo oggi
riconosciuti in quanto voce autorevole nel dibattito sul cambiamento climatico e lo
sviluppo sostenibile.
In questo periodo di immense trasformazioni sociali, economiche e ambientali, nel
concordare le aree di priorità su cui concentrarci per il futuro dobbiamo riflettere
attentamente sulle esperienze degli ultimi quattro anni. Da molti punti di vista dobbiamo
mirare più in alto, rafforzare la nostra coordinazione e il lavoro di rete e sfruttare le nostre
risorse quanto più strategicamente possibile.
La BWI
Questa rivista illustra per grandi linee i principali risultati ottenuti sulla base delle dieci
priorità del piano d’azione adottato nel dicembre 2009 in occasione del Congresso di Lille
(Francia).
piano d’azione adottato nel dicembre 2009 in occasione del Congresso di Lille (Francia).
Il numero delle conquiste in fatto di organizzazione, di risultati a livello di politiche, di
campagne culminate con un successo e delle vittorie per la solidarietà cui BWI e le
sue affiliate hanno contribuito è troppo alto perché io possa elencarli tutti. Per questo
abbiamo il sito internet (http://www.bwint.org) e la relazione completa del Congresso.
Quello che troverete qui è un approfondimento di alcune delle iniziative mondiali, regionali
e nazionali per cui BWI è orgogliosa di essersi battuta ed aver raggiunto risultati.
Portatene a casa una copia per condividerla con i vostri familiari e tesserati, ma
servitevene soprattutto per sostenere il vostro operatoin ambito organizzativo!
Ambet Yuson
Segretario generale BWI
3
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
PRIORITÀ
1
Organizzazione e contrattazione
con le multinazionali
BWI è andata sempre più concentrandosi
sull’organizzazione dei lavoratori nelle
società multinazionali (SMN), alla luce del
fatto che le loro operazioni hanno subito
un’enorme espansione in tutto il mondo. La
strategia in tal senso prevede l’applicazione
di diversi strumenti, i più importanti dei quali
sono gli accordi quadro internazionali (AQI),
il cui punto forte sta nel raggio d’azione
mondiale, sia dal punto di vista geografico
che della catena di fornitura. Ora la sfida sarà
fare in modo che gli impegni assunti con gli
AQI per il rispetto dei diritti dei lavoratori
diventino una realtà globale. Le attività
di organizzazione sono sostenute da una
strategia comunicativa completa di cui fa
parte l’osservatore aziendale BWI Company
Monitor (http://blogs.bwint.org/mnc)
COSA È STATO RAGGIUNTO?
L’organizzazione conferisce una posizione
vantaggiosa sugli accordi mondiali
Dall’ultimo congresso, BWI ha condotto con buoni risultati
un gran numero di campagne di organizzazione tra la forza
lavoro degli appalti gestiti da SMN. Queste hanno portato
a negoziare accordi collettivi locali e in alcuni casi a nuovi
accordi quadro internazionali.
Nuovi AQI: BWI ha sottoscritto cinque AQI: uno con il
gigante francese dell’energia GDF-Suez, uno con la società
tedesca di lavorazione del legno Pfleiderer e altri tre con
le società edili spagnole FCC, OHL e Ferrovial. L’AQI già
sottoscritto con Lafarge è stato rinegoziato allo scopo
di rendere le disposizioni sul diritto di organizzazione
più stringenti, migliorare le norme relative ai subappalti, i
lavoratori immigrati e l’igiene e la sicurezza sul lavoro, ed
integrarvi meccanismi di monitoraggio più serrati. Sono in
corso negoziati con la società edile Dragados e la società
silvicola finnico-svedese Stora Enso.
RISULTATI: Sono state condotte campagne di
organizzazione in cantieri di SMN di tutte le regioni.
Successi fondamentali sono stati riportati in Brasile,
Panama, India, Serbia, Polonia, Ghana, Namibia e Senegal.
Si è giunto alla sottoscrizione di nuovi accordi collettivi
a copertura di oltre cinquecento mila lavoratori. Più di
sessanta cantieri e stabilimenti edili sono stati sottoposti
a ispezioni da parte di missioni internazionali. Sono stati
conclusi cinque nuovi AQI, portando così a diciotto il totale.
4
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
NOT ON OUR WATCH!
Monitoraggio continuo e audit di
responsabilità sociale
Gruppi di riferimento e reti aziendali si impegnano al fianco
dell’amministrazione ed eseguono audit regolari della
responsabilità sociale di Skanska, Lafarge, Royal BAM,
Faber Castell, Staedtler e Schwan Stabilo. Le affiliate delle
sedi centrali e degli stabilimenti locali di queste aziende
hanno rilevato pratiche anti-sindacali e condizioni lavorative
di sfruttamento, soprattutto tra i lavoratori assunti in
subappalto. Un audit della responsabilità sociale presso
lo stabilimento Faber-Castell di Goa (India) ne ha evitato la
chiusura e ha portato ad un nuovo accordo collettivo con
miglioramenti di termini e condizioni. Il gruppo di riferimento
Skanska si è riunito con il Consiglio di fabbrica europeo
nel 2013. Una missione investigativa con il sindacato della
sede centrale dell’olandese Royal Bam nel cantiere di un
appalto stradale in Tanzania ha fatto in modo che la società
concedesse accesso al sito per organizzare i lavoratori
e ha portato alla sottoscrizione di un accordo collettivo
favorevole.
Campagne aziendali di portata mondiale
BWI ha lanciato svariate campagne aziendali mondiali
mirando alle pratiche antisindacali delle SMN, soprattutto
per quanto concerne i loro fornitori e subappaltatori. Queste
campagne sono state accompagnate dalla pubblicazione di
regolari aggiornamenti dell’osservatore aziendale BWI. BWI
e IndustriALL hanno presentato denuncia contro HOLCIM
facendo leva sulle direttive OCSE in materia di società
multinazionali, e sfruttando informazioni rilevate nel corso
di una missione investigativa. In collaborazione con UNIA,
affiliata svizzera BWI, le ONG locali ed altre federazioni
sindacali mondiali hanno realizzato manifestazioni fuori dalla
sede in cui gli azionisti Holcim si sono riuniti in occasione
del centesimo anniversario della fondazione della società.
Ha ricevuto un’attenzione mediatica considerevole
l’organizzazione, contemporanea all’evento, di una serie
di conferenze dei leader dei rappresentanti dei lavoratori a
contratto.
Creazione di influenze sindacali sulla base
di reti aziendali regionali e mondiali
Sono state create delle reti aziendali regionali e mondiali
come strumento per il lancio di campagne e l’esercizio
di pressioni sulle SMN. Le reti si prefiggono lo scopo di
agevolare i contatti tra sindacati all’interno di una stessa
SMN e di consentire al sindacato della sede centrale della
stessa di assistere i sindacati nelle operazioni all’estero,
al fine di garantire il rispetto delle normative sul lavoro e
le politiche aziendali. Le reti creano inoltre alleanze con
altri settori, i consumatori ed il grande pubblico. Sono già
quattordici reti mondiali e regionali BWI in funzione, tra cui
Holcim, Swedwood e Kronospan.
Conferenza di
Madrid sulle società
multinazionali
“La conferenza BWI dell’ottobre 2011 si è rivelata un
vero successo. A parteciparvi sono stati duecentotrenta
sindacalisti provenienti da quarantadue paesi. Abbiamo
discusso di accordi quadro internazionali tra sindacati
e aziende, di reti d’impresa internazionali ed appalti
infrastrutturali come quello del Canale di Panama, dei
corridoi stradali e ferroviari nei Balcani, degli europei di
calcio 2012 in Polonia e Ucraina, dei mondiali 2014 in
Brasile e delle centrali idroelettriche in Africa. A partire
da questa piattaforma comune abbiamo perseguito le
nostre attività nel periodo intercongressuale”.
Klaus Wiesehügel
Presidente della BWI
La Rete delle SMN ucraine del cemento:
“In Ucraina abbiamo quattordici cementifici
di cui dodici gestiti da SMN. I principali sono
HeidelbergCement, Lafarge ed Irish Cement
Roadstone Holdings. Alcuni degli stabilimenti
si trovano in aree urbane, altri terreni deserti.
Le condizioni retributive e di altro tipo possono
differire notevolmente anche all’interno della
stessa SMN. Dal 2004 realizziamo reti nazionali
all’interno della stessa SMN, con l’intenzione di
concludere un accordo collettivo per ciascuna
SMN. Gli AQI sono davvero importanti nei nostri
negoziati. Intratteniamo contratti con le affiliate del
paese d’origine della SMN in Francia e Germania,
dalle quali ci giunge sostegno. Ci siamo riuniti in
occasione del Comitato europeo BWI e dell’ultimo
Congresso BWI di Lille. Sul lungo periodo stiamo
discutendo modalità per raggiungere un accordo
collettivo mondiale per ciascuna SMN. Un giorno ce
la faremo!”
Vasilij Andrejev
Presidente, Sindacato ucraino dei lavoratori edili
(CBMIWUU)
5
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
GLI STRUMENTI CHIAVE SUL FRONTE IKEA:
I DIRITTI DEI LAVORATORI!
IKEA è un chiaro esempio di società di portata
mondiale che applica due diversi standard. Dal 2008
BWI e l’Associazione internazionale dei macchinisti
e dei lavoratori aerospaziali (IAMAW), che organizza
lavoratori nel settore del legno, hanno cercato di
fare in modo che i rappresentanti sindacali avessero
accesso a oltre trecento lavoratori operanti nel nuovo
stabilimento Swedwood di Danville (Virginia) nel quale
sono stati rilevati problemi di igiene e sicurezza e di
discriminazione razziale. L’amministrazione Swedwood
si è dimostrata estremamente ostile nei confronti del
sindacato, ha assoldato uno studio legale noto per le
posizioni antisindacali assunte, ha allontanato gli attivisti
sindacali e cercato di dividere la forza lavoro. Dopo mille
giorni di negoziati falliti, il sindacato ha indetto elezioni
sindacali.
BWI assieme all’affiliata svedese GS, ha dato man forte
nella realizzazione di una campagna di organizzazione
su un periodo di tre anni. Approfittando dell’importanza
attribuita da IKEA alla propria immagine pubblica di
azienda socialmente responsabile, la campagna è stata
messa a punto per portare all’attenzione di tesserati
“Nel ripensare al caso Danville, ciò che mi colpisce
è la determinazione dimostrata dai lavoratori nel
battersi per i propri diritti. Visto l’ambiente ostile,
possiamo dire di aver portato a casa un grande
risultato; il successo della campagna è strettamente
legato al lavoro sul posto fatto a Danville. Abbiamo
potuto vedere, ad esempio, come le campagne
per la solidarietà internazionale possano essere
integrate al lavoro organizzativo di base fatto a livello
di stabilimento. Dove tutte le diverse componenti
interagiscono, lì si trova la forza motrice in grado di
portare cambiamento. Ed un ottimo esempio di cosa
accade quando BWI passa all’azione!”.
Per-Olof Sjöö
Vicepresidente BWI
6
sindacali, consumatori e grande pubblico l’uso di due
diversi standard da parte dell’azienda. In organizzazione
congiunta con change.org e American Rights at Work,
sono state raccolte oltre centoventi mila firme per inviare
una petizione all’amministratore delegato IKEA. In tutto
il mondo, le affiliate BWI hanno organizzato iniziative
fuori dai negozi della catena svedese, mentre proteste
di alto profilo in Svizzera, Svezia, Germania e Danimarca
hanno ricevuto considerevole copertura mediatica. Tra
queste iniziative, anche una con cui si chiedeva di farsi
una foto davanti ad uno dei negozi tenendo un cartello
con scritto “I vote for IKEA/Swedwood Union”, e ancora la
spedizione di messaggi video e di lettere personalizzate
di solidarietà ai lavoratori di Danville. In Belgio, Francia
e Olanda, le affiliate hanno organizzato una campagna
con cui si invitava a telefonare ai negozi IKEA richiedendo
che Swedwood smettesse di interferire con le campagne
elettorali. BWI ha sollevato la questione alla conferenza
OIL del giugno 2011, e distribuito adesivi e volantini
ai delegati dei lavoratori. Negli USA la copertura
mediatica sia in TV che nei maggiori quotidiani è stata
considerevole.
RISULTATI: Nel luglio 2011 le elezioni si sono tenute
regolarmente, con il 76% dei voti a favore del sindacato
il quale, in seguito a ciò, è stato riconosciuto da quattro
dei sei fornitori IKEA negli USA. L’attenzione si è ora
spostata sull’Europa centro-orientale. Nell’ottobre 2012
si è tenuto in Polonia un incontro mondiale Swedwood.
Undici stabilimenti polacchi Swedwood hanno sottoscritto
un accordo di contrattazione collettiva nel febbraio
2013. Iniziative di organizzazione sono state lanciate in
Russia e Ungheria. È in corso di realizzazione un’Alleanza
Swedwood mondiale.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
BWI EUROPA
Reazione BWI alla crisi dell’Euro
Dall’inizio della crisi dell’Euro, sono entrati a far parte del
programma politico il dumping salariale, l’abbassamento
dei minimi salariali e delle pensioni minime, l’innalzamento
dell’età pensionabile, tagli alle prestazioni assistenziali e ai
servizi pubblici, licenziamenti di massa, messa in pericolo
dell’autonomia nella contrattazione salariale, aumento
di disuguaglianza e povertà, indebolimento dei diritti dei
lavoratori e addirittura della democrazia. In quasi tutti i
paesi si è verificato un aumento di populismo di destra,
sentimenti antisindacali, xenofobia e razzismo.
Nonostante le draconiane politiche di austerità o, meglio,
proprio a causa di queste, la grande crisi del debito
pubblico non accenna a diminuire. L’Europa è entrata in
una nuova fase di recessione. La disoccupazione supera
oggi una media del 10%; i disoccupati raggiungono i
23,8 milioni, mentre il tasso di disoccupazione giovanile
si attesta al 22,1%, tra cui si contano quasi 5,5 milioni di
giovani al di sotto dei venticinque anni. Un individuo su
quattro è prossimo alla soglia della povertà. In molti paesi,
la posizione dei sindacati è stata indebolita dagli ingenti
attacchi sferrati da governi e datori di lavoro.
La situazione non è però uniforme in tutti i paesi UE.
In Germania, Francia, Austria, Svizzera e nei paesi
scandinavi le cose non vanno poi così male, dove non
vanno addirittura bene. Il divario economico con i paesi
dell’Europa sud-orientale si sta ampliando, fatto questo
che rende difficile il perseguimento di una strategia o
una politica congiunta e coordinata. Lo stesso dicasi
per il settore edile e della lavorazione del legno. Le
grandi differenze nella situazione socio-economica nei
diversi paesi stanno ulteriormente radicando la tendenza
all’isolazionismo nazionale.
BWI ha auspicato la messa a punto di iniziative congiunte
per contrastare queste tendenze e promuovere la
solidarietà in Europa. Il manifesto EFBWW di Palermo e i
Piani d’azione BWI e NFBWW propongono chiare politiche
alternative:
I sindacati in Europa hanno inoltre fatto richiesto un
sostanzioso programma d’investimento destinato
alla riconversione ecologica di edifici, a nuovi appalti
infrastrutturali e a nuove fonti energetiche. Nel programma
dovrebbe essere inserita un’iniziativa di portata europea
per la rimozione degli asbesti rimanenti negli edifici e per
un impiego del legno rispettoso del clima. Un intervento di
questo tipo avrebbe il potenziale per creare posti di lavoro
dignitosi per un’Europa ecologica e sociale.
“Constatiamo con profondo rammarico il declino
nelle iscrizioni di numerose affiliate Europee,
cosa che va di pari passo con una riduzione dei
loro contributi a BWI. Va posto un freno a questa
erosione, se vogliamo affrontare come si deve le
sfide impegnative poste dall’economia capitalista
globalizzata. L’esempio di diversi sindacati,
tra cui anche Unia (Svizzera) ci dimostra che
questa tendenza negativa non è inevitabile. Certo
un’inversione della stessa impone ai sindacati di
orientare il proprio agire alla mobilitazione, di porre
enfasi sulla loro presenza nei luoghi di lavoro,
sull’applicazione delle “migliori pratiche” mutuate
dalle organizzazioni Europee con cui collaborano,
nonché su efficaci iniziative di solidarietà
internazionale. Le campagne “Fair Games - Fair
Play” nel quadro dei campionati mondiali di
calcio 2010 e 2014, e della coppa Europa 2012
dimostrano che, se ben pianificata, la solidarietà
internazionale può agevolare la raccolta di iscrizioni
e il consolidamento organizzativo dei sindacati.
Perché questo accada, dobbiamo tuttavia essere
certi che BWI disponga delle necessarie risorse”.
Vasco Pedrina
Vicepresidente di BWI per l’Europa
Il Comitato Europeo BWI e gli incontri congiunti del
Presidio tra EFBWW, NFBWW e BWI hanno portato ad una
più stretta coordinazione.
Queste le principali aree di collaborazione:
1. Creazione di posti di lavoro ed eco-impiego
2. Precariato in Europa
3. Lavoratori migranti
4. Difesa di diritti sindacali e democrazia
7
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
Le affiliate europee hanno attivamente contribuito
all’applicazione delle priorità mondiali BWI tramite gli AQI
e i meccanismi di monitoraggio delle banche multilaterali
di sviluppo (BMS), l’esercizio di influenze a livello europeo
ed internazionale, la difesa dei diritti dei lavoratori immigrati
nell’ambito di BWI Connect ed altre iniziative di solidarietà.
In Europa centro-orientale è ormai generalmente
riconosciuto il fatto che senza il sostegno di BWI, di AQI e
dei meccanismi delle BMS, molti sindacati non sarebbero
in grado di raccogliere nuove iscrizioni. Se in alcuni paesi
l’incremento sembra modesto, si osservano una nuova
dinamica e rispetto per il ruolo dei sindacati.
Turchia: Sostegno democratico e
solidarietà pratica per rafforzare la
posizione dei sindacati
RISULTATI: Nel 2010 YOL-IŞ ha organizzato seimila
e trecento lavoratori impiegati in subappalti della
Direzione per le autostrade, sulla base della legge sugli
appalti pubblici. Poiché nella legge turca sul lavoro
adottata nel 2012 la costruzione di centrali elettriche
è contemplata all’interno del settore edile, YOL-IŞ ha
creato una squadra specializzata per il tesseramento
di lavoratori in quest’area. AĞAÇ-İŞ sta portando avanti
una campagna di organizzazione nel settore privato delle
società di lavorazione del legno. Nonostante l’atmosfera
antisindacale, sono stati tesserati settecento nuovi iscritti
ed è stata organizzata una sussidiaria Faber-Castell sulla
base dell’AQI.
I diritti sindacali in Turchia non si sono ancora del tutto
affermati. Se il quadro legale per la libertà di associazione
è migliorato con l’adozione nel 2012 della nuova normativa
sul lavoro, i diritti di organizzazione, di sciopero e di
contrattazione collettiva non sono ancora in linea con gli
standard europei e le convenzioni OIL. I datori di lavoro si
rifiutano spesso di rispettare i diritti dei propri dipendenti, la
magistratura non è super partes e il governo reagisce con la
violenza alle proteste pacifiche.
In Turchia “Organising for the Future” (progetto congiunto
con le affiliate BWI) si è proposto di difendere i diritti
sindacali, fornire formazione sulle tecniche di organizzazione
e di realizzazione di campagne di tesseramento. Il progetto
comprende inoltre una componente pilota per l’aumento
della visibilità mediatica e l’espressione di un programma
sindacale forte.
Dumping sociale: L’OIL fa appello al
governo svedese per l’emendamento
della legislazione
Nel giugno 2013 Ambet Yuson, in qualità di presidente
del Consiglio dei sindacati mundiali ha scritto a Recep
Tayyip Erdoğan, primo ministro della Repubblica di
Turchia per condannare la violenta repressione dei
manifestanti di Parco Gezi. “Il movimento sindacale
mondiale è turbato per come il Suo Governo ha fatto
della repressione violenta una prassi. Le rivolgiamo
un appello affinché coloro che sono stati incarcerati
per aver preso parte a manifestazioni pacifiche siano
immediatamente rilasciati.”
Ambet Yuson
Segretario generale della BWI
8
Il caso noto e di lunga data che vedeva coinvolti l’affiliata
BWI Byggnads e il subappaltatore lettone Laval un
Partneri in Svezia sembra aver raggiunto una conclusione
soddisfacente. Con una decisione di portata storica, a
marzo 2013 il comitato di esperti OIL ha richiesto che il
governo emendasse la legislazione “di modo che i sindacati
che rappresentano lavoratori impiegati all’estero non
vedano i propri diritti diminuiti sulla base della nazionalità
dell’impresa”. Il comitato dichiara inoltre che le restrizioni dei
diritti sindacali all’azione industriale violano la Convenzione
OIL 87.
Il caso di cui sopra risale al 2004, quando la società lettone,
subappaltata per la costruzione di una scuola nel comune
di Vaxholm, rifiutò di sottoscrivere un accordo collettivo
con Byggnads. Quando Byggnads e il sindacato svedese
degli elettricisti (SEF) organizzarono un blocco della società,
Laval portò il caso ai tribunali del lavoro e, sostenuto
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
dall’assistenza legale della Corte Europea di Giustizia,
il tribunale decretò l’illegalità del blocco obbligando i
sindacati a corrispondere un sostanzioso risarcimento
a Laval. In seguito il governo svedese applicò nuove
restrizioni che limitavano i diritti sindacali di intraprendere
un’azione industriale nei confronti di imprese straniere
che inviavano lavoratori in Svezia. Questa situazione
ebbe gravi implicazioni in tutto il resto dell’UE, poiché
poteva comportare la non applicabilità degli accordi di
contrattazione collettiva ai lavoratori inviati all’estero.
RISULTATI: L’OIL ha ora invitato il governo svedese
ad annullare tali restrizioni. Secondo le normative OIL,
i lavoratori stranieri assunti da società straniere per
lavorare in Svezia devono essere tutelati dagli accordi
collettivi. BWI ha fornito ai sindacati svedesi il proprio
sostegno per l’analisi del caso presso l’OIL.
Programmi innovativi
I sindacati sono coinvolti in programmi di edilizia
sostenibile in molti paesi. In Belgio FGTB è parte della
Alleanza occupazione-ambiente in Vallonia. L’Alleanza si
pone come obiettivo la riduzione il consumo di energia da
parte dei cittadini e la creazione di posti di lavoro grazie
ad un piano ambizioso di rinnovamento di tutti gli edifici
della Vallonia che presentino scarsi livelli d’isolamento.
L’iniziativa dovrebbe portare alla creazione di migliaia di
posti di lavoro entro il 2014.
In Croazia SGH ha partecipato alla stesura del piano
“Eco-crescita per la Croazia”. il quale prevede la graduale
ristrutturazione delle politiche di investimento per favorire
le tecnologie pulite, ivi inclusi fonti rinnovabili, trasporti
ecologici, gestione idrica e dei rifiuti, e sostenibilità di
agricoltura, silvicoltura e turismo.
“La svolta ecologica del settore edile può
essere un’opportunità per aumentare il livello
delle condizioni di lavoro nell’intero settore,
se accompagnata da programmi formativi che
rispondano alla richiesta di nuove competenze e dal
miglioramento dei sistemi d’ispezione”.
Marion Hellmann
Assistente segretario generale BWI
Un’Europa sociale ed ecologica
Le affiliate BWI stanno contribuendo in diversi modi
alle iniziative per un’Europa ecologica. La piattaforma
d’azione BWI/EFBWW/NFBWW per un’Europa sociale
ed ecologica è stata promossa in occasione della COP
2010 di Copenhagen sul cambiamento climatico, della
COP 2011 di Durban e della Conferenza mondiale 2012
sullo sviluppo sostenibile Rio+20 a Rio de Janeiro.
Una riconversione ecologica che si concentri sulla
creazione di posti di lavoro stabili e di qualità costituisce
il fulcro di questa politica che renderà necessari nuovi
profili occupazionali e nuovi programmi di formazione
professionale.
9
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
PRIORITÀ
2
Organizzazione dei sindacati
in progetti infrastrutturali a
finanziamento statale
PERCHÉ PUNTARE AGLI APPALTI
INFRASTRUTTURALI?
Gli appalti infrastrutturali si svolgono su ampia
scala e offrono occupazione a considerevoli
contingenti di forza lavoro per periodi di tempo
prolungati. Trattandosi spesso iniziative di rilievo,
essi non sfuggono all’attenzione mediatica né
al giudizio del grande pubblico. Dal 2010 tutte
le banche di sviluppo finanzianti lo sviluppo di
infrastrutture sono tenute a garantire il rispetto
delle norme sul lavoro e d’igiene e sicurezza nei
cantieri degli appalti. Poiché in numerosi casi
il principale appaltatore è una multinazionale,
l’affiliata BWI del paese d’origine può esercitare
pressioni, soprattutto se BWI ha sottoscritto un
accordo quadro internazionale con la società
in questione. Dopo aver organizzato appalti
infrastrutturali su ampia scala, è spesso più facile
per un sindacato raccogliere nuove iscrizioni ed
ottenere riconoscimento in altri cantieri.
10
Politica di influenza delle banche
multilaterali di sviluppo
BWI ha collaborato con la Federazione internazionale degli
ingegneri consulenti (FIDIC) affinché si impegnasse al fianco
del Gruppo della Banca Mondiale affinché includesse
clausole sul lavoro vincolanti nei propri documenti sulle gare
d’appalto.
RISULTATI: Tra le Condizioni generali armonizzate
per gli appalti edili delle banche multilaterali di sviluppo
(BMS) e FIDIC si contemplano ora norme in materia
ambientale, di igiene e sicurezza, disposizioni su frodi
e corruzione e sui quattro diritti lavorativi fondamentali:
libertà di associazione, diritto effettivo di contrattazione
collettiva, non discriminazione e pari opportunità, e
assenza di lavoro forzato o infantile. Le norme si applicano
a tutti i lavoratori, siano essi assunti direttamente o meno,
in modalità sia permanente che temporanea.
BWI ha presentato raccomandazioni alla Strategia per il
lavoro e la tutela previdenziale 2012-2022 della Banca
Mondiale, sottolineando quanto vitale sia conferire priorità
alla creazione di posti di lavoro e al lavoro dignitoso. BWI
ha rivendicato la necessità di una strategia sul lavoro
mirante alla qualità, alle prestazioni e ai risultati come anche
alla garanzia di una sostenibilità socio-ambientale degli
investimenti.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
RISULTATI: La relazione mondiale sullo sviluppo
2013 s’intitola Posti di lavoro. BWI è ora membro dei
gruppi consultivi di esperti impegnati nelle due grandi
revisioni della Banca Mondiale e mantiene inoltre
informate le affiliate sulle modalità di partecipazione alle
consultazioni che si svolgeranno fino a metà 2014.
Un approccio pansettoriale
BWI ha migliorato la propria collaborazione con il settore
degli appalti rinnovando il partenariato con la Confederation
of International Contractors Association (CICA) per
raggiungere un approccio comune sul come rendere
operative le normative sul lavoro, dalla fase di stima alla
gestione pratica del cantiere. A tale scopo, si sono tenute
a giugno 2011 e 2012 due conferenze congiuntamente
organizzate da CICA e FIDIC con la partecipazione di BMS.
Organizzazione di appalti infrastrutturali
A seguito del primo successo ottenuto con l’appalto della
diga idroelettrica Bujagali in Uganda, i sindacati hanno
approfondito la propria conoscenza dei meccanismi delle
BMS e stanno puntando a nuovi appalti infrastrutturali che si
trovano nella fase iniziale del ciclo contrattuale.
RISULTATI: Le affiliate BWI si stanno organizzando
in oltre venti grandi cantieri infrastrutturali e cresce il
numero di appalti che si stanno preparando ad abbordare.
Circa settantamila lavoratori in questi appalti sono ora
tutelati da accordi di contrattazione collettiva.
UNA MISSIONE GLOBALE È ALL’OPERA
PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UN ACCORDO
COLLETTIVO PER I LAVORATORI ADDETTI
ALL’AMPLIAMENTO DEL CANALE DI
PANAMA
Nel periodo di picco, queste operazioni daranno
impiego a settemila lavoratori edili. Il cliente è
l’Autorità del Canale di Panama e i principali
appaltatori sono riuniti in un consorzio noto come
“United for the Canal Group”, all’interno del quale
vi sono multinazionali di nazionalità spagnola,
italiana, belga nonché la società panamense CUSA.
Le operazioni di ampliamento del canale sono
iniziate nel 2010 e l’affiliata BWI SUNTRACS ha dato
avvio all’organizzazione dei lavoratori per ottenere
riconoscimento ai fini della contrattazione collettiva.
L’Autorità del Canale di Panama è un ente legale a sé
stante e i salari minimi sono stati determinati sulla
base del Decreto n. 3 risalente al 1980. Al contempo,
il governo panamense ha adottato la Legge 30, la
quale ha minato seriamente la libertà di associazione
e di sciopero, mentre la Legge 14 ha posto restrizioni
ai diritti civili. Quando le pretese avanzate da
SUNTRACS sono state respinte, è stata indetta
un’azione industriale. Nel luglio 2010 il governo ha
reagito con una violenta repressione nei confronti
delle proteste civili e sindacali, arrestando alcuni
leader SUNTRACS e licenziando molti altri.
BWI e le affiliate di Spagna, Italia e Belgio assieme
ad altri rappresentanti di sindacati internazionali
hanno realizzato una missione a Panama nell’agosto
2010. La missione si è riunita con l’Autorità del
Canale di Panama e i principali appaltatori per
richiedere che si mantenesse fede agli obblighi sul
rispetto dei diritti del lavoro previsti dalle condizioni
di prestito delle BMS. La missione ha inoltre
sottolineato che la non ottemperanza degli stessi
potrebbe arrecare potenziale danni all’immagine
internazionale delle aziende coinvolte.
RISULTATI: Dopo una serie di incontri di follow-up, SUNTRACS è riuscita a negoziare il primo accordo di contrattazione
collettiva, che ha raggiunto buoni risultati sul fronte di igiene e sicurezza, previdenza sociale ed altre questioni, benché i
salari fossero considerati ancora troppo bassi. Altri scioperi nel 2011 e 2012 hanno portato al raggiungimento di livelli di paga
decenti per i lavoratori del cantiere.
In parte anche grazie all’esperienza pregressa, è stato più facile raggiungere degli accordi con il consorzio Panama City Metro
Line 1, un grande appalto per la realizzazione di una linea di metropolitana lunga 14 km che attraversava il centro della città.
Ciò ha portato anche alla sottoscrizione dei nuovi accordi quadro internazionali con la società edile spagnola FCC, la quale fa
parte del Consorzio Metro Line 1.
11
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
PRIORITÀ
3
Campagna mondiale per i diritti
dei lavoratori migranti
Il programma BWI per la migrazione mondiale, noto
come BWI Connect, si concentra su tre grandi aree:
organizzazione, servizi essenziali e comunicazione, ed
esercizio di influenze a livello politico. Nell’ambito del
programma è stata assunta un’ampia serie di iniziative
per organizzare e sostenere i lavoratori immigrati che
si trovano in condizioni di estremo sfruttamento.
COSA È STATO RAGGIUNTO?
Organizzazione di lavoratori migranti nepalesi, in
Nepal e all’estero. Ogni anno almeno quattrocento
mila lavoratori lasciano il Nepal diretti negli stati del Golfo,
Hong Kong, Malesia e Corea del Sud, dove spesso
cadono vittima delle truffe messe in atto dalle agenzie
di collocamento informali e sono costretti ad accettare
condizioni ben al di sotto di quanto era stato loro
inizialmente promesso.
Lo sportello GEFONT per i lavoratori migranti fornisce
assistenza sia ai lavoratori in partenza che a quelli di
ritorno. Esso inoltre esercita pressioni presso il governo
e l’Associazione nepalese delle agenzie di collocamento
“In genere i lavoratori vengono assunti da agenti
locali e non vengono pertanto mai in contatto con
la principale agenzia di collocamento, e men che
meno con il datore di lavoro finale. A causa di questo
sistema, molti lavoratori immigrati arrivano nei paesi
di destinazione senza conoscere i propri diritti e sono
perciò estremamente esposti allo sfruttamento.”
Samar Thapa
GEFONT Sportello per i lavoratori migranti, Nepal
12
straniere (NAFAE) per ottenere il rafforzamento delle
regolamentazioni in merito alle agenzie di collocamento.
Tramite il Comitato delle affiliate nepalesi BWI, i sindacati
dell’edilizia, CUPPEC e CAWUN organizzano su base
regolare corsi di formazione per i lavoratori che hanno
intenzione di espatriare. I sindacati distribuiscono inoltre
le guide BWI Connect in cui i lavoratori migranti possono
trovare importanti informazioni circa i propri diritti, la
legislazione e i contatti sindacali nei paesi di destinazione.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
RISULTATI: In Malesia, grazie ad un memorandum
d’intesa tra le affiliate BWI, TEUPM e CCUPE, è stato fatto
arrivare un organizzatore dal Nepal perché organizzasse
i lavoratori nepalesi immigrati. Ora questa iniziativa sta
per essere attuata con il gruppo di sostegno GEFONT
in Malesia. Ad oggi TEUPM ha organizzato oltre mille e
cinquecento lavoratori migranti. A Hong Kong, BWI ha
fornito sostegno alla propria affiliata, il sindacato generale
dei lavoratori edili, per la formazione del sindacato
dei lavoratori edili nepalesi. Finora sono cinquecento i
tesserati.
Europa sudorientale: Nel 2011, le affiliate in
Europa sudorientale hanno sottoscritto un accordo di
collaborazione in tema di “organizzazione e promozione
dei diritti dei lavoratori migranti nei Balcani occidentali”. Si
è concordata l’esecuzione di una mappatura della subregione, la realizzazione di materiale per le campagne e lo
sviluppo di programmi congiunti. In Serbia, è stata messa
a punto una rete di organizzatori che dopo essere stati
formati sono stati in grado di creare contatti con duecento
cinquanta lavoratori. In Croazia, il sindacato ha organizzato
oltre duecento lavoratori immigrati in un appalto stradale.
Lavoratori immigrati tagichi: I sindacati tagichi hanno
sottoscritto un accordo di collaborazione regionale con vari
sindacati dell’Asia centrale per quanto concerne i lavoratori
immigrati provenienti dai loro paesi, molti dei quali partono
per trovare lavoro in Russia e Kazakistan. Il sindacato
tagico dei materiali edili ha organizzato un programma di
formazione pre-partenza per lavoratori emigranti, sfruttando
i mass-media per fornire informazioni sulle attività del
sindacato e raggiungere così anche potenziali interessati.
Così facendo, ha reclutato novecento lavoratori e realizzato
una banca dati per il monitoraggio dei flussi migratori.
Organizzazione di lavoratori
immigrati in UE e Svizzera
BWI Connect ha fornito alle affiliate una piattaforma di
condivisione di esperienze e strategie di organizzazione dei
lavoratori migranti. Ad esempio, UNIA in Svizzera si è resa
conto dell’importanza di assumere organizzatori in grado
di parlare le lingue delle comunità migranti. Il sindacato
infatti è stato contattato da un gruppo di dieci lavoratori edili
polacchi dopo che nel 2012 aveva assunto un organizzatore
che ne parlava la lingua. Questi operavano presso il cantiere
di un albergo, venivano retribuiti irregolarmente, lavoravano
cinquantotto ore la settimana e si chiedevano loro costi di
alloggio eccessivamente alti. L’intervento di UNIA ha fatto sì
che ottenessero gli stipendi in arretrato e fossero informati
sui loro diritti di lavoratori. Gli stessi si sono poi iscritti al
sindacato.
Nel corso di un incontro tra le affiliate BWI italiane (FILLEACGIL, FENEAL-UIL, and FILCA-CISL) e l’affiliata tunisina
(FBGG-UGTT) a dicembre 2012 si è concordato di
collaborare per sostenere ed organizzare i lavoratori tunisini
emigrati in Italia. I tunisini si sono impegnati a condurre uno
studio di identificazione dei punti di partenza dei tunisini
che partono per l’Italia attraverso canali sia regolari che
irregolari. Stanno inoltre diffondendo informazioni circa le
condizioni occupazionali e i diritti del lavoro in Italia, nonché
sui pericoli e gli elevati costi dell’emigrazione, soprattutto se
tramite i canali irregolari.
13
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
“SENZA DI NOI NESSUN
MONDIALE 2022 IN QATAR”
In Qatar i lavoratori immigrati (provenienti
principalmente dall’Asia meridionale) costituiscono il
99% della forza lavoro edile e nonostante le autorità
qatariane assicurino il contrario, non sussiste un
quadro legale che consenta ai sindacati indipendenti
di operare. Ai lavoratori immigrati è proibito iscriversi
ai sindacati e in base al sistema della kefala
(sponsorizzazione del lavoratore) non hanno diritto di
cambiare datore di lavoro.
Come parte della campagna sportiva per i campionati
mondiali 2022, BWI ha condotto una missione in
Qatar assieme ad organizzatori sindacali di India
e Nepal, grazie alla quale si è riusciti ad entrare
in diretto contatto con i lavoratori immigrati nei
cantieri, nei campi e quartieri residenziali e nel corso
di eventi di comunità. Le principali preoccupazioni
sollevate dai lavoratori avevano a che vedere con
le discrepanze tra le effettive condizioni di lavoro e
quanto stabilito per contratto, gli stipendi in arretrato,
le scadenti condizioni di alloggio e il fatto di non aver
diritto a fare rientro a casa per emergenze familiari.
Inoltre, i lavoratori nepalesi sono retribuiti meno dei
colleghi indiani. Nel corso della COP 18 tenutasi in
Qatar, BWI ha sottolineato la situazione dei lavoratori
immigrati nel corso della marcia della società civile.
BWI e altri sindacati mondiali hanno anche coordinato
il cartellone pubblicitario “Without Us” affisso sui
tram pubblici nel corso della conferenza OIL nel
giugno 2012 per sensibilizzare sul contributo dei
lavoratori immigrati all’economia locale.
14
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
Servizi essenziali e comunicazione
Esercizio di influenze a livello politico
Malesia: In Malesia è stato istituito, come programma
pilota, un telefono amico via sms grazie al quale i lavoratori
immigrati possono inviare messaggi ad uno sportello di
assistenza centrale e ricevere consulenza da parte del
personale sindacale. Questo era parte di un accordo
di collaborazione tra uffici regionali BWI, PSI e UNI e
le loro affiliate in Malesia, assieme ai centri nazionali in
Malesia, Nepal e Indonesia. In un anno sono giunti oltre
cinquecento sms e si prevede ora di proporre lo stesso
servizio in altre regioni.
BWI ha svolto un ruolo di primo piano nell’esercizio di
influenze a livello di politiche migratorie. In qualità di
presidente del gruppo di lavoro sulla migrazione del
Consiglio di Global Unions (CGU), BWI ha inoltre aiutato
nella formulazione di posizioni unificate in materia di
sviluppo e migrazione, e nella promozione di un modello
basato sui diritti. Le questioni migratorie rivestono ora
un’importanza prioritaria nei programma del movimento
sindacale internazionale; il diritto dei lavoratori migranti ad
avere un lavoro dignitoso costituisce un importante campo
Blog sulla migrazione BWI e guide per i lavoratori
migranti: Il blog di BWI Connect fornisce informazioni e
aggiornamenti regolari circa i diritti dei lavoratori migranti,
le attività sindacali e le strategie di organizzazione.
Ogni mese le visite al blog superano quota mille.
Vd. http://connect.bwint.org
BWI ha anche realizzato una serie di guide contenenti
delucidazioni sui diritti legali dei lavoratori migranti e
altre informazioni utili, come le modalità di richiesta di
un permesso di lavoro, dell’assicurazione medica e
dell’assistenziale sociale nel paese di destinazione. Per
Asia, Caraibi, America centrale, Asia centrale, Africa
orientale, Mercosur e Europa sudorientale sono state
stilate delle guide regionali, mentre per Italia, Giordania,
Libano, Russia, Thailandia e Qatar sono disponibili guide
paese.
d’interesse per l’OIL. BWI era a capo della richiesta rivolta
da Global Unions all’OIL affinché si intraprendessero azioni
forti sul fronte migrazione, questione centrale che sarà ora
discussa dell’organo direttivo OIL in ogni sua seduta.
BWI ha inoltre assunto un ruolo guida nell’esercizio di
pressioni politiche presso organizzazioni regionali e mondiali,
come ad esempio ASEAN, Comunità dell’Africa Orientale
e il Forum Internazionale sulla Migrazione e lo Sviluppo
(GFMD) e le Nazioni Unite. BWI è membro del Comitato di
organizzazione della società civile di GFMD, in seno al quale
le organizzazioni civiche hanno riconosciuto il ruolo guida di
BWI nella governance mondiale della migrazione. Ad ottobre
2013, BWI ha portato la delegazione sindacale al secondo
dialogo ONU ad alto livello sulla migrazione e a novembre
2013 ha assunto un ruolo cruciale nella riunione tripartita
dell’OIL sulla migrazione lavorativa, nel corso della quale è
stato analizzato il follow-up OIL dell’incontro ONU.
Con una delegazione di quasi cinquanta rappresentanti,
BWI ha inoltre preso parte al Forum sociale mondiale 2012
sulla migrazione (FSMM) tenutosi a Quezon City (Filippine)
per la prima volta in Asia. BWI ha anche coordinato un
seminario sul diritto ad un impiego dignitoso con il quale si
è voluto prendere in esame diverse strategie per migliorare
le capacità dei sindacati e di altri movimenti sociali di
organizzare i lavoratori migranti e affrontare le questioni che
li riguardano.
15
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
BWI ASIA PACIFICO
In Asia Pacifico ci si è concentrati sulla contrattazione
orientata al risultato, al fine di consolidare l’opera di
organizzazione, contrattazione e influenza portata avanti
da BWI e dalle affiliate nella regione. Queste ultime hanno
potuto partecipare a corsi di formazione per il miglioramento
delle tecniche di reclutamento e contrattazione. Le strategie
sono ideate per affrontare direttamente l’ambiente in
cui molti sindacati operano e per reagire a quanto in
esso accade, ivi inclusi repressioni antisindacali, rifiuto di
negoziare e inerzia da parte del governo nei confronti della
violazioni di diritti.
Capitolo Birmania
BWI ha fornito costante sostegno alla Federazione dei
sindacati di Birmania (FTUB) durante l’esilio cui erano stati
costretti, fornendo assistenza sia per poter continuare
nell’organizzazione dei lavoratori birmani emigrati in
Thailandia sia nelle loro operazioni in territorio Birmano.
L’appoggio dato da BWI è stato di natura finanziaria e
politica, al fine di sostenere gli organizzatori sindacali,
realizzare attività di sensibilizzazione ed esercitare pressioni
lungo le zone di confine con la Thailandia. Dopo che in
Birmania la libertà democratica è relativamente aumentata
e le operazioni birmane di FTUB nell’ambito dell’operazione
legale della Federazione dei sindacati di Myanmar (FTUM)
si sono trasformate, BWI ha continuato a fornire sostegno
alle attività sindacali in Thailandia collaborando anche con
FTUM nel portare assistenza per lo sviluppo di sindacati nei
settori BWI in territorio birmano.
Organizzazione di lavoratori informali
nelle zone rurali dell’India
In India, ai sensi dell’Atto di nazionale Mahatma Gandhi
per la garanzia del lavoro rurale (MGNREGA), il governo e
tenuto ad assicurare almeno cento giorni all’anno di lavoro
retribuito ad ogni famiglia i cui membri adulti dichiarino di
volere lavorare come manodopera non qualificata svolgendo
mansioni manuali. L’iniziativa era stata inizialmente lanciata
come programma pilota nel 2005 per acquisire poi carattere
nazionale nel 2008. Le affiliate sono riuscite a servirsene
per esercitare pressioni ed ottenere l’occupazione di cui
i lavoratori tanto necessitano e al contempo organizzarli.
Si stima che oltre trentamila lavoratori siano finora stati
tesserati e che le affiliate abbiamo beneficiato di significativi
incrementi nelle iscrizioni di lungo termine.
“BWI ha il fegato di uscire e prendere
l’iniziativa. Sarà schiva, estranea ad
atteggiamenti prevaricanti, ma porta a
termine il lavoro e come!”
“Sono davvero tante le organizzazioni che hanno
contribuito al processo di riforma in Birmania, ma ai
sindacati va riconosciuto il merito di aver dato il via
al movimento delle sanzioni. La CISL internazionale
nel 1996 ha sollevato per la prima volta la necessità
di sospendere la Birmania dal Sistema di preferenze
generalizzate.
Siamo relativamente fiduciosi che ora il processo
politico si muoverà a rapidi passi. Perlomeno sussiste lo
spazio politico, anche se va praticamente affrontato ogni
aspetto del paese, e benché i sindacati stiano crescendo
bene, molte sono ancora le necessità. Dobbiamo essere
maggiormente a contatto con i lavoratori sul posto di
lavoro e svolgere opera di sensibilizzazione circa il ruolo
dei sindacati in una democrazia. Stiamo preparando il
Congresso FTUM 2014 e continueremo a lavorare con le
parti sociali in Myanmar.
La vera grande sfida è il progresso socio-economico.
In questo BWI è stata fondamentale. BWI ha il fegato
per uscire e prendere l’iniziativa. Sarà schiva, estranea
ad atteggiamenti prevaricanti, ma porta a termine
il lavoro e come!”. Fornisce ai sindacati assistenza
pratica e al contempo aiuta nella realizzazione di
un’economia sostenibile favorendo il processo di
certificazione. L’Associazione degli esportatori di
legname di Myanmar sta iniziando a rendersi conto
che la certificazione è imprescindibile se si desidera
ampliare le proprie esportazioni. In tal senso BWI
detiene un ruolo cruciale”.
Maung Maung
Segretario generale, Federazione dei sindacati
di Myanmar, giugno 2013, Ginevra
16
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
Thailandia: difesa dei diritti dei
lavoratori migranti birmani
BWI si è impegnata nella difesa dei diritti di oltre due
milioni di lavoratori birmani emigrati in Thailandia. Questi
si trovano ad operare in condizioni estremamente dure
e pericolose, e sono spesso soggetti ad abusi da parte
degli ufficiali di frontiera e datori di lavoro senza scrupoli.
BWI partecipa alla campagna volta a garantire ai lavoratori
migranti pari accesso al Fondo di risarcimento per gli
operai thailandesi, cui avrebbero legalmente diritto. In
singoli casi di sfruttamento e di trattamento ingiusto, BWI
ha fornito assistenza legale e sta sostenendo le spinte
all’organizzazione provenienti dai settori di sua pertinenza.
RISULTATI: Circa quattromila nuovi tesserati fanno
ora parte della Federazione dei lavoratori edili e del legno
di Thailandia (BWFT). Stanno progredendo i negoziati tra
BWFT ed alleanze nell’area. Il Comitato thailandese per
la solidarietà lavorativa (TLSC) si è di recente affiliato a
BWI. TLSC conta circa diciottomila membri provenienti da
diciotto sindacati aziendali.
RISULTATI: L’organizzazione di appalti
infrastrutturali pubblici ha dato risultati positivi. In
Cambogia, BWTUC è riuscita ad accedere ad un appalto
di ristrutturazione ferroviaria di grande portata finanziato
dalla BAsS, organizzandone i lavoratori e sottoscrivendo
un accordo collettivo. Il sindacato francese CGT ha
avuto un ruolo significativo nell’esercizio di pressioni
sull’appaltatore (la società francese TSO) e nel fornire
sostegno a BWTUC quando questa ha espresso
preoccupazioni circa le condizioni di lavoro presso
l’amministrazione dell’appalto e direttamente alla BAsS.
L’accordo collettivo ha fissato per la Cambogia un nuovo
standard che prevede il sostanziale incremento dei livelli
salariali (fino al 25% in più per le fasce di retribuzione
più basse), l’aumento della sicurezza sul posto di lavoro,
congedi malattia retribuiti, copertura delle spese mediche
e i tanto agognati miglioramenti delle condizioni di vita.
Esercizio di pressioni sulla banca asiatica di
sviluppo (BAsS) e organizzazione di appalti
infrastrutturali da questa finanziati
Miglioramenti nelle condizioni di lavoro
grazie alla Construction Network
Dal 2005, in associazione con altre federazioni sindacali
mondiali, BWI esercita pressioni sulla BAsS affinché integri
le normative OIL sul lavoro alle proprie procedure operative
ufficiali e alla documentazione per i contratti di appalto,
soprattutto dall’adozione nel 2010 delle condizioni generali
armonizzate per i contratti edili delle BMS. Sindacati
mondiali hanno lanciato un appello affinché la BAsS desse
vita ad un partenariato con i sindacati, sul modello di quelli
già in atto con il WWF ed altri attori. Essi criticano inoltre la
BAsS per il continuo sostegno finanziario fornito agli appalti
per la privatizzazione delle imprese di pubblici servizi, molti
dei quali finiti in modo disastroso. BWI ha documentato le
violazioni dei diritti dei lavoratori negli appalti finanziati dalla
BAsS. Queste preoccupazioni sono state direttamente
sollevate in una riunione con il presidente e i direttori
esecutivi della BAsS in occasione dell’incontro annuale dei
governatori a maggio 2011.
La Construction Network (Rete edile) è stata fondata nel
2005 con l’obiettivo di mettere a punto e realizzare uno
strumento che i sindacati edili potessero utilizzare per
organizzare i lavoratori del settore, difenderne i diritti e
migliorarne le condizioni di vita e di lavoro nella regione
Asia Pacifico. Inizialmente, le aree di interesse comune di
concentravano sull’organizzazione di società multinazionali
e di lavoratori immigrati, e la realizzazione di campagne su
questioni occupazionali e di sicurezza, in particolare per il
divieto degli asbesti. Più tardi, alla rete sono state associate
nuove aree d’intervento, tra cui l’organizzazione di appalti
infrastrutturali finanziati dalla Banca asiatica di sviluppo
(BAsS) e l’impegno al fianco di questa, l’organizzazione
dei finti lavoratori autonomi, l’esercizio di influenze a livello
politico assieme all’Associazione delle nazioni del sudest
asiatico (ASEAN) e la creazione di relazioni con le reti edili di
Europa, Africa e America Latina.
17
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
PRIORITÀ
4
Sostenibilità della
silvicoltura
Le zone forestali contribuiscono al sostentamento
di oltre 1,6 milioni di persone. Esse coprono il
26% della superficie terrestre e svolgono un ruolo
significativo nella riduzione della povertà. Pur
essendo le foreste beni pubblici mondiali, oggi
meno dell’8% delle foreste tropicali è gestito in
modo sostenibile. Cifra queste che corrisponde
ad un miglioramento minimo rispetto al 5%
certificato quattro anni or sono.
I settori del legno e della silvicoltura sono
diventati i grandi obiettivi organizzativi per
BWI. Tra le zone cui puntare vi sono Amazzonia
e Bacino del fiume Congo, Asia sudorientale e
Pacifico, soprattutto Indonesia, e le aree della
“cintura verde” dell’Europa centrorientale. Sono
state formate delle reti per l’organizzazione di
campagne attorno alle maggiori multinazionali.
BWI ha consolidato la propria attività sui sistemi
di certificazione forestale e l’ha associata alla
questione del cambiamento climatico.
18
COSA È STATO RAGGIUNTO?
Creazione di un’identità settoriale più forte
La realizzazione di studi dettagliati su diversi subsettori della
catena produttiva del legno, e di reti regionali e aziendali,
ha consentito a BWI di sviluppare chiare posizioni politiche
intese ad assistere le affiliate nel loro impegno accanto ai
lavoratori, e presso governi ed altre istituzioni.
Organizzazione della catena di produzione
Sono stati fondati nuovi sindacati, ad esempio nello stato di
Pará nell’Amazzonia brasiliana, dove il sindacato del legno
di Moju ha organizzato la totalità dei lavoratori delle ventidue
segherie della zona. Per la regione, si prevede una crescita
significativa.
Reti nelle multinazionali: Raiply Group, Africa
e Arauco Cile
La rete sindacale Raiply conta iscritti in Kenya, Uganda,
Tanzania, Ruanda e Malawi. Essa ha consolidato il
programma di contrattazione collettiva, che ora include lo
sviluppo di competenze, questioni di igiene e sicurezza,
parità uomo-donna, HIV e AIDS sul luogo di lavoro. È
ancora in via di sviluppo il processo di armonizzazione
transfrontaliera delle condizioni di lavoro.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
L’organizzazione di reti nelle multinazionali del legno e
la silvicultura è parte della strategia volta a coinvolgere
i sindacati nel processo di certificazione, in società
quali Arauco e Masisa (Cile e Venezuela), Greenheart
(Suriname) ecc. Sono state messe a punto delle visite a
foreste certificate per la formazione di leader sindacali e il
rafforzamento delle reti e delle alleanze in America Latina
e Caraibi.
INDONESIA:
RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO
A UN MINIMO SALARIALE
DIGNITOSO
L’Indonesian Forestry and Allied Workers’ Union (FSP
KAHUTINDO) nella provincia di Kalimantan Orientale
ha finalmente cantato vittoria quando presidente
provinciale ha concordato di adeguare i minimi
salariali all’effettivo costo della vita. A novembre
2012, il governo e le associazioni di categoria
del Wage Board (comitato per lo scaglionamento
RISULTATI: Le iscrizioni BWI al Gruppo Raiply
raggiungono oggi i settemila membri su un potenziale
massimo di quindicimila, pari a una densità sindacale
del 46%.
Del gruppo Arauco fanno parte quasi 4.982 iscritti BWI
su un potenziale di 24.912 tesserati in Cile.
salariale) di Kalimantan Orientale hanno insistito per
un minimo salariale di Rp. 1.405.000, corrispondente
a solo l’80% del costo della vita di base, quando
l’aumento richiesto dal sindacato era del 103%.
Il sindacato ha indetto una manifestazione e
nonostante la pioggia battente, cinquemila tesserati
si sono riversati per cinque ore nelle strade principali
di Samarinda, causando un enorme imbottigliamento.
Il governo ha invitato il sindacato a negoziare, e dopo
due ore cariche di tensione, ha assunto la coraggiosa
decisione di fissare per il 2013 il livello salariale per
la provincia a Rp. 1.752.073 (49% di aumento).
Forest Certification) e l’FSC (Forest Stewardship Council),
ha consolidato il quadro delle politiche portando risultati
sul fronte dell’organizzazione sindacale. BWI ha assistito
formando ispettori interni per garantire che le normative
sul lavoro siano debitamente integrate al processo di
certificazione. PEFC collabora con BWI in Malesia, Myanmar
e Indonesia.
“Apprezziamo la volontà politica dimostrata dal
presidente provinciale. A livello nazionale, la
microproduttività di Kalimantan Orientale si attesta
seconda dopo Jakarta, ma i minimi salariali non
erano stati adeguati al costo della vita. Il sindacato
ha deciso che era giunto il momento di porre fine a
quest’incresciosa tradizione”.
Khoirul Anam
Presidente FSP KAHUTINDO
Sfruttamento della certificazione forestale
come metodo di organizzazione e di
creazione di politiche
La partecipazione di BWI ai processi di certificazione
forestale, ivi inclusi il PEFC (Programme for Endorsement of
Dopo un dibattito di sei anni, l’approvazione da parte
di FSC di nuovi principi ha segnato il raggiungimento
di un importante risultato. Il principio n. 2 sui lavoratori
rimanda alle convenzioni fondamentali OIL e al fatto che le
aziende certificate si impegnano a corrispondere salari di
sussistenza. Il prossimo passo prevede l’adozione di una
serie di indicatori internazionali per misurare delle prestazioni
sul posto e metterle a confronto con uno standard
internazionale.
CTF Cile e FENTIMAP Perù sono coinvolte nelle iniziative
nazionali FSC nei propri rispettivi paesi. BWI ha inoltre
formato sindacalisti sulla conduzione di audit della
responsabilità sociale sul posto di lavoro, ad esempio in
Amazzonia.
Nel contesto europeo, FOREST Europe (conferenza
ministeriale sulla tutela delle foreste in Europa) sviluppa
strategie comuni per la gestione sostenibile delle foreste
nei suoi quarantasei stati membro. BWI, in associazione
con EFBWW, è riuscita ad esercitare pressioni per una
dichiarazione congiunta tra EFBWW e le associazioni di
categoria riguardante la necessità di includere un riferimento
alle convenzioni fondamentali OIL nell’accordo FOREST
Europe. I governi hanno cercato di evitare che la questione
dei diritti dei lavoratori fosse contemplata nel quadro
dell’accordo.
19
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
PRIORITÀ
5
Fair Games - Fair Play!
Campagna per il lavoro dignitoso nel
quadro degli eventi sportivi
La campagna sportiva BWI ha aumentato i
tesseramenti e migliorato le condizioni lavorative
nei principali cantieri edili degli appalti di
realizzazione degli stadi e delle infrastrutture
correlate, in preparazione degli imminenti
megaeventi sportivi. Al contempo BWI partecipa
alle campagne sportive di diversi paesi ampliando
così il proprio orizzonte di pianificazione, dato che
nel prossimo periodo intercongressuale avranno
luogo quattro grandi eventi sportivi.
BWI opera inoltre nell’ambito di un’ampia
alleanza con Playfair, CSI, vari sindacati e altre
ONG con cui si mira ad ottenere il sostegno
del grande pubblico sugli obiettivi del lavoro
dignitoso. Per il fatto di essere costantemente
sottoposti al giudizio del pubblico e allo
sguardo attento dei media, la FIFA ed altre
organizzazioni sportive, ivi incluso il CIO
(Comitato olimpico internazionale) e l’UEFA
(Unione delle federazioni calcistiche europee),
hanno ricevuto pressioni circa l’assunzione
di impegni per il lavoro dignitoso e il rispetto
delle normative sul lavoro nelle linee guida da
applicare in materia di gare d’appalto.
20
Sud Africa - Grandi vittorie per i
lavoratori edili:
Il periodo intercongressuale 2010-2013 è
iniziato con la dirittura d’arrivo dei campionati
mondiali in Sud Africa e si è concluso con
la campagna in Brasile. In Sud Africa sono
stati tesserati quasi trentamila lavoratori,
cosa che ha impresso una sostanziale spinta
all’affiliazione BWI in Africa. I cantieri edili degli
stadi sono stati teatro di ventisei scioperi,
di cui uno durato otto giorni al quale hanno partecipato
oltre settantamila lavoratori in trentacinque cantieri edili.
In risposta agli scioperi e alle rivendicazioni dei lavoratori,
la FIFA ha espresso una dichiarazione a sostegno del
lavoro dignitoso: una chiara vittoria per BWI! Le iniziative di
sciopero hanno portato ad un aumento salariale del 12%
e ad altri miglioramenti. I sindacati edili sono stati inoltre in
grado di unirsi per una serie di rivendicazioni congiunte. Alla
conferenza plenaria OIL, la FIFA ha ricevuto dal segretario
generale BWI un cartellino giallo, fatto che ha ricevuto
un’ampia copertura mediatica internazionale.
RISULTATI: In Sud Africa sono stati tesserati quasi
trentamila lavoratori, la qual cosa ha impresso un potente
slancio all’affiliazione BWI in Africa. La FIFA ha regalato ai
lavoratori in Sud Africa cinquantaquattro mila biglietti per
gli incontri di calcio.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
Giochi del Commonwealth 2010, Nuova
Delhi (India): Riflettori sui corruzione e
caduti del lavoro
I cantieri edili in India non solo erano tarmati dalla corruzione
ma sono stati anche teatro di diversi incidenti che hanno
causato quarantadue decessi dichiarati. Le affiliate indiane
hanno organizzato campagne di tesseramento nei cantieri
riportando serie violazioni dei diritti dei lavoratori e delle
normative sull’igiene e la sicurezza nel luogo di lavoro, poi
confermati dalla corte suprema di Nuova Delhi. Nel 2010,
alla Federazione dei Giochi del Commonwealth (CGF)
è andato il cartellino rosso del Direttivo mondiale BWI,
per non aver tenuto fede ai propri principi di
“umanità, uguaglianza e destino”. BWI ha
rivolto un appello alla CGF affinché includesse
le normative fondamentali sul lavoro nel proprio
statuto e si impegnasse affinché in futuro non
si verifichino forme di sfruttamento.
Europei 2012 in Ucraina e Polonia:
è inaccettabile che gli Europei di calcio
abbiamo causato venti incidenti mortali
sul lavoro!
BWI e le affiliate polacche e
ucraine hanno richiesto l’avvio di
un dialogo con la UEFA per quel
che concerne la responsabilità
di quest’ultima nel garantire la
dignità lavorativa nei cantieri di
sua sponsorizzazione. Nel corso
delle operazioni di realizzazione
degli stadi si sono verificate
venti morti bianche, di cui otto
nello stadio di Kiev. Se da un lato la UEFA ha ignorato la
richiesta, dall’altro sono stati raggiunti risultati altrove.
RISULTATI: Il Ministero ucraino per lo sviluppo
e l’edilizia regionale ha riconosciuto CBMIWUU come
organizzazione rappresentativa dei lavoratori edili
impiegati nell’ambito degli Europei 2012. Il Ministero
ha anche concordato con i sindacati aumenti salariali
e il diritto di accesso ai cantieri a fini organizzativi,
la qual cosa ha consentito ai sindacati di tesserare
1.670 nuovi iscritti. È stato però difficile contattare i
lavoratori impiegati nei quattrocento subappalti in cui
si verificavano numerose violazioni delle disposizioni di
igiene e sicurezza. In Polonia d’altro canto, il sindacato
ha sottoscritto con sette multinazionali un accordo per
il rispetto da parte dei subappaltatori delle normative
fondamentali di igiene e sicurezza, non solo nelle strutture
sportive ma nell’intero settore.
21
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
FOTBOLLS-VM I BRASILIEN
2014: STRIKING TO SCORE!
Lanciata nel marzo 2011, la campagna è stata
messa a punto per ottenere il rispetto in Brasile del
programma OIL sul lavoro dignitoso. La campagna
ha consolidato l’unione e l’organizzazione dei
sindacati. Tra il 2011 e aprile 2013 gli scioperi
hanno raggiunto quota venticinque. I sindacati
hanno ottenuto aumenti salariali del 12-21%
ed altri miglioramenti, e a marzo 2012 hanno
presentato al governo e alle associazioni
di categoria una serie di richieste negoziali
congiunte, cosa che ha dato come risultato
l’Impegno nazionale tripartito per il miglioramento
delle condizioni lavorative nel settore edile, che
contempla minimi salariali ed altri vantaggi.
L’impegno è stato sottoscritto da alcune delle
principali multinazionali (ivi inclusa Odebrecht).
RISULTATI: In Sud Africa sono stati tesserati quasi
trentamila lavoratori, la qual cosa ha impresso un potente
slancio all’affiliazione BWI in Africa. La FIFA ha regalato ai
lavoratori in Sud Africa cinquantaquattro mila biglietti per
gli incontri di calcio.
22
Mondiali 2022 in Qatar:
inizia il fervore
Nel puntare alle priorità sportive
e migratorie di BWI, questa
campagna afferma il principio
basilare secondo cui solo i paesi
che rispettano i diritti sindacali
dovrebbero aver diritto ad ospitare
i mondiali. Il Codice qatariano
del lavoro impedisce tuttavia il
tesseramento sindacale ad alcune categorie di lavoratori,
tra cui impiegati statali e del governo, lavoratori domestici
e immigrati. BWI e la CSI hanno presentato una denuncia
congiunta presso il comitato OIL per la libertà di
associazione e continuano a invitare la FIFA ad assumersi
la responsabilità di tutelare i diritti dei lavoratori impegnati
nella costruzione di stadi.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
BWI AFRICA E MEDIO ORIENTE
Passi avanti sulla strada delle parità
uomo-donna nel processo decisionale
Protagoniste della nuova corsa all’Africa, le società
multinazionali stanno investendo ingenti quantitativi di
denaro nelle miniere, la silvicoltura e l’agricoltura nella
regione. La decisione di riconoscere come priorità
l’organizzazione delle multinazionali e degli appalti
infrastrutturali pubblici ha già portato i suoi frutti. In Africa,
le iscrizioni a BWI nell’ultimo periodo intercongressuale
sono cresciute di quasi il 10%. Si sono registrati importanti
risultati con alcuni accordi settoriali nazionali e segnali di
aumentata efficienza.
La parità uomo-donna è stata una delle priorità del
programma dell’Africa centrorientale e gli sviluppi riportati
sono stati significativi.
Si espandono le reti regionali nelle
multinazionali in Africa
La rete sindacale Lafarge in Malawi, Mozambico, Sud
Africa, Zambia e Zimbabwe copre ora oltre diecimila
lavoratori. Sono stati raggiunti importanti miglioramenti delle
condizioni lavorative grazie ai confronti operati tra diversi
paesi. La rete Holcim in Egitto, Giordania, Libano e Tunisia
ha agevolato il tesseramento di oltre mille nuovi iscritti; sono
nati nuovi sindacati di stabilimento e si sono sottoscritti
nuovi accordi collettivi.
Organizzazione di appalti infrastrutturali
pubblici
L’organizzazione degli appalti per opere pubbliche ha
dato portato numerosi risultati positivi. Quello per la
diga idroelettrica di Bujagali, a Jinja (Uganda) è stato
il primo grande appalto infrastrutturale finanziato
dall’IFC (braccio finanziario della Banca Mondiale)
dopo che aveva assunto l’impegno di rispettare nuove
normative sul lavoro. BWI e l’affiliata Uganda Building
and Construction Union (UBCCECAWU) sono riusciti,
esercitando pressioni su IFC e il principale appaltatore,
ad ottenere il riconoscimento del sindacato. La quasi
totalità dei duemila e cinquecento lavoratori del cantiere
si sono tesserati. Il raggiungimento di questo importante
risultato, ha incoraggiato i sindacati della regione a
perseguire iniziative di organizzazione in altri appalti
infrastrutturali a finanziamento esterno. Il sindacato ha
organizzato in Senegal il cantiere della strada a pedaggio
Dakar-Diamniado finanziato da IFC, e in Sud Africa la
joint-venture per l’impianto elettrico Medupi e Kusile, con
oltre diecimila nuovi tesserati. Altri esempi provengono
da Tanzania, Namibia ed Etiopia.
RISULTATI: Aumento della rappresentanza femminile
tra la leadership sindacale. In Africa orientale, le donne con
cariche dirigenziali sono aumentate dal 5 al 20%. Alcuni
accordi hanno apportato miglioramenti alle disposizioni
sui congedi di maternità al di là del riconoscimento
nazionale. In Ghana, la Timber and Woodworkers Union
(TWU) ha puntato in particolar modo al tesseramento delle
lavoratrici, ed ora conta più del 30% di donne nelle proprie
strutture sindacali.
Diritti sindacali e iniziative solidali urgenti
Le frequenti violazioni dei diritti umani e sindacali hanno
portato BWI a lanciare appelli affinché nella regione si
organizzassero con urgenza azioni di solidarietà almeno
quattro o cinque volte l’anno. I sindacalisti di Zimbabwe,
Swaziland e Guinea sono stati spesso vittime di vessazioni
e alcuni sono stati arrestati. Altrove i tesserati sindacali sono
stati espulsi e allontanati dai propri alloggi per le attività
sindacali svolte. BWI ha lanciato diversi appelli a sostegno
dei sindacati nel corso della primavera araba in Tunisia,
Bahrein, Egitto, Yemen e Libia, esprimendo inoltre il proprio
sostegno ai sindacati palestinesi nella loro lotta per la pace,
l’autodeterminazione, il lavoro dignitoso e lo sviluppo delle
risorse giovanili.
Miglioramento di alcuni contratti
collettivi nazionali
In Sud Africa i sindacati hanno negoziato un contratto
collettivo contenente migliorie alle condizioni di lavoro,
nonché un programma di sviluppo di competenze
destinato ai lavoratori edili. In Tunisia, UGTT e GFBWW
hanno negoziato per il settore edile un incremento
salariale minimo del 6% al netto del tasso di inflazione,
oltre alle indennità di trasporto. I sindacati di Mozambico
e Zimbabwe hanno riportato risultati positivi negli accordi
nazionali sui minimi salariali per il settore edile.
23
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
LA PRIMAVERA ARABA
Il mondo intero ha visto giovani e vecchi in nord
Africa e Medio Oriente rivendicare pratiche di
governo democratiche, riforme economiche
e una società più equa. I sindacati si trovano
ora ad affrontare le sfide post-rivoluzionarie
come indurre i datori di lavoro ad impegnarsi
per il miglioramento delle condizioni di lavoro,
soprattutto per le fasce più vulnerabili, tra cui le
donne, i giovani e gli immigrati.
La gente ha scoperto di poter
cambiare le cose
“In Bahrein stiamo chiedendo riforme non rivoluzione.
Siamo riusciti a mobilitare l’opinione pubblica e i sindacati.
La gente si è resa conto di avere la possibilità di passare
al contrattacco e prendere in mano il proprio futuro.
Questa importante scoperta ispira la gente a continuare,
nonostante i licenziamenti, gli arresti ed altri sacrifici.
Non va mai dimenticato che è più facile “sovvertire
un regime” che “creare una democrazia”. La sfida
democratica porta con sé considerazioni di natura
non solo politica ma anche economica, cosa che
comporta equo accesso ai servizi pubblici, programmi
di contrasto della povertà e della discriminazione e il
raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. Queste
sono le vere sfide che ci attendono.
La Tunisia è stata teatro della maggior parte dei
cambiamenti per il sostegno diffuso dei cittadini. I
sindacati tunisini, inclusa UGTT, sono profondamente
coinvolti nel processo di trasformazione. In Egitto e
Libia il conflitto tra forze rivoluzionarie e conservative è
ancora in corso e durerà ancora del tempo. Credo però
che alla fine le forze progressiste avranno la meglio. La
gente ha scoperto di poter cambiare le cose. Non si può
più tornare indietro”.
Salman Jaffar Al Mahfoodh
Segretario generale, General Federation
of Bahrain Trade Unions
24
Le società edili cinesi: la grande
sfida del prossimo futuro
Nel corso dell’ultimo decennio, le società edili cinesi
hanno drasticamente aumentato la propria presenza in
Africa. Un esempio è l’Uganda, dove hanno praticamente
monopolizzato i principali progetti infrastrutturali
aggiudicandosi oltre l’80% degli appalti. Nel 2012 erano più
di trenta le società edili cinesi operanti in Tanzania, per un
totale di tremila lavoratori cinesi e oltre trentamila dipendenti
tanzaniani.
In alcuni paesi, sembra che l’atteggiamento di queste
imprese nei confronti della sindacalizzazione stia
cambiando. Le affiliate BWI di Ghana, Kenya e Uganda
hanno riferito di essere state in grado di organizzarle e di
aver recentemente sottoscritto accordi di contrattazione
collettiva. Nel corso del prossimo periodo intercongressuale,
l’organizzazione di appalti infrastrutturali di cui il
principale appaltatore sia una società cinese diventerà
necessariamente un punto di prioritaria importanza.
RISULTATI: Entro inizio 2013, la Ghana Construction
and Building Materials Workers Union (CBMWU)
aveva sottoscritto otto accordi collettivi con diverse
società cinesi. Questi contemplano, tra le altre cose, il
riconoscimento dei sindacati, le clausole di sicurezza
sindacale, diritti individuali e collettivi, processi
procedurali per affrontare conflitti di interessi e di diritti,
disposizioni monetarie e non, ferie retribuite e buonuscita.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
PRIORITÀ
6
Esercizio di pressioni per un’occupazione
stabile, sicura ed ecologica
BWI SI IMPEGNA IN TUTTO IL MONDO CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
E A FAVORE DI PROGRAMMI ECOLOGICI E DI TUTELA
Il cambiamento climatico rappresenta una delle
grandi sfide dei prossimi decenni e i settori di edilizia,
legno e silvicoltura svolgeranno un ruolo chiave in tal
senso, visto il loro enorme potenziale nel contribuire
alla riduzione delle emissioni di CO2. I sindacati
devono esprimersi con voce decisa nel fissare nuove
normative in fatto di eco-edilizia e infrastrutture
sostenibili. Essi sono chiamati a collaborare con
l’industria nella progettazione di edifici sani, sicuri e
a basso livello di emissioni, ivi incluso in programmi
di retrofit, conservazione dell’energia e d’isolamento
per ridurne il consumo, e il riciclaggio di materiali
edili. Occupazione e formazione sono al centro delle
iniziative sul cambiamento climatico portate avanti
da tutti i sindacati.
Stabilità dei posti di lavoro: un’aspirazione
per la maggioranza
BWI ha organizzato due conferenza sui settori
sostenibili prima della Conferenza di Durban 2011 sul
cambiamento climatico (COP 17) e della Conferenza
mondiale 2012 sullo sviluppo sostenibile (Summit
Rio+20). Gli eventi mettevano in luce l’enorme
potenziale dei settori edili e della silvicoltura nel
trasformare le economie in modo da migliorare la
protezione del clima, creare nuovi posti di lavoro e
aumentare la sostenibilità.
Campagna contro il lavoro tramite
intermediario in Namibia e Sud Africa
Il precariato nei settori dell’edilizia, dei materiali edili e
della silvicoltura è sempre esistito, soprattutto nei paesi
in via di sviluppo in cui solo una minoranza dei lavoratori
gode di contratti a tempo indeterminato e previdenza
sociale. L’accesso all’occupazione stabile con forme di
tutela previdenziale rimane un aspirazione per la grande
maggioranza dei lavoratori nei paesi in via di sviluppo. I
sindacati BWI riconoscono di dover organizzare i lavoratori
che non godono di contratti permanenti e sta acquisendo
esperienza sulle modalità di organizzazione della mano
d’opera assunta in subappalto e tramite agenzia, nonché
dei lavoratori autonomi dipendenti. Il Consiglio mondiale
del 2011 ha adottato una politica di superamento del
precariato.
Nel 2007, la Namibia ha approvato una nuova legge sul
lavoro d’importanza storica con la quale si è abolito la
figura dei terzisti e dell’impiego tramite intermediario. La
corte suprema ha successivamente dichiarato la norma
incostituzionale poiché viola il diritto di svolgere un’attività
commerciale. Ciò nonostante, il governo si è pubblicamente
impegnato a ridurre il ricorso ai terzisti. In Sud Africa,
BWI assieme ai centri sindacali nazionali ha promosso un
25
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
dibattito sull’impiego di agenti del lavoro nel corso della
“Campagna per il lavoro dignitoso alle porte del 2010 e
oltre”. Il governo sta ora rivedendo la legislazione sul lavoro
e ponendo l’accento sull’applicazione di pratiche lavorative
corrette e sul trattamento equo dei lavoratori in subappalto.
Sicurezza sul lavoro:
i sindacati forti salvano delle vite
I luoghi di lavoro organizzati con rappresentanti formati
sulle normative di igiene e sicurezza sono più sicuri di quelli
non organizzati. BWI ha lavorato affinché negli AQI queste
disposizioni fossero migliorate, anche per quanto riguarda
la previdenza sociale e gli alloggi, fornendo formazione in
materia e dando vita ad appositi comitati nei cantieri di
appalti infrastrutturali affidati a multinazionali. BWI sottolinea
il ruolo positivo che i sindacati possono svolgere nella
prevenzione di incidenti e patologie, facendo in modo
che i principali appaltatori assumano la responsabilità di
assicurare parità di diritti e condizioni a tutti i lavoratori in
subappalto.
Nei settori del legno e della silvicoltura dal 2010 si pone
l’accento sulla prevenzione dei rischi legati all’esposizione a
solventi e pesticidi, sulla riduzione delle emissioni di polveri,
sui rischi legati alle vibrazioni e sulla prevenzione di danni
mioscheletrici causati da mansioni ripetitive e/o manuali.
Nella lavorazione del legno e nei mobilifici, BWI sprona le
lavoratrici ad assumere posizione in qualità di rappresentanti
per le normative di igiene e sicurezza, e a concentrarsi sulle
preoccupazioni di specifica rilevanza per le donne.
L’alternativa esiste
“BWI sostiene la riduzione del 25-40% delle
emissioni di anidride carbonica del 1990 entro
il 2020 e un aumento della temperatura non
superiore ai due gradi. Rivendichiamo un’imposta
di transazione finanziaria per il finanziamento del
Fondo verde sul clima. Queste sono le posizioni
inequivocabili che tutte le affiliate possono
sostenere.
Eco-impiego significa posti di lavoro dignitosi, con
sicurezza e previdenza sociale, e rispetto per i diritti
dei lavoratori. Come ho sottolineato a giugno 2013
in occasione della Commissione OIL sullo sviluppo
sostenibile, il lavoro dignitoso e l’eco-impiego, lo
sviluppo sostenibile dev’essere economicamente
attuabile; non può perdere di vista le necessità
ambientali, l’integrazione sociale e la dignità del
lavoro. Una transizione giusta impone che lo stato
assuma un ruolo attivo in tal senso. Ad indicarci
la strada del cambiamento sono tutti gli indicatori
mondiali e le catastrofi ambientali a catena. Le
nostre richieste sono pienamente giustificate e
attuabili. Esistono alternative e lavorando uniti in
BWI potremo esprimerci con voce autorevole per un
futuro migliore”.
Gerardo Martinez
Vicepresidente regionale BWI per America Latina
e Caraibi, e segretario generale di Construction
Workers’ Union UOCRA, Argentina
26
RISULTATI: Negli ultimi quattro anni, i corsi gestiti
da BWI hanno formato circa quattromila tesserati in
merito alle normative di igiene e sicurezza sul lavoro.
BWI ha scritto e diretto un manuale OIL su tali norme
nel settore edile partecipando alla stesura di un nuovo
Codice deontologico sulla sicurezza dei macchinari. Il
28 aprile i sindacati BWI hanno preso parte alla Giornata
internazionale commemorativa dei lavoratori, giornata
annuale di commemorazione dei lavoratori feriti e deceduti
in tutto il mondo.
Nel 2013, BWI ha lanciato un Manifesto di dieci punti in
materia di igiene e sicurezza richiedendo tra le altre cose
nuove normative legalmente vincolanti sulle polveri, un
limite massimo di peso di venticinque chili, l’aumento
delle ispezioni, e multe più salate per i datori di lavoro.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
Campagna mondiale contro gli asbesti:
gli asbesti uccidono e BWI ne vuole la
proibizione
Quasi trecento individui muoiono ogni giorno per patologie
polmonari legate agli asbesti. Durante quattro anni, BWI è
stata attiva in conferenze, missioni, manifestazioni, proteste
e campagne per l’invio di lettere, contribuendo ad articoli
e dando visibilità al messaggio: “Gli asbesti uccidono e
BWI ne vuole la proibizione”. BWI ha sostenuto i Piani
d’azione nazionali sull’eliminazione delle patologie legate
agli asbesti, in diversi paesi come in India, in Malesia, nelle
Filippine e in Thailandia in collaborazione con il Segretariato
internazionale per l’abolizione degli asbesti (IBAS).
I sindacati agiscono da “cane da guardia”
per la diminuzione delle procedure
burocratiche e l’attuazione pratica del
programma.
“MGNREGA ha aiutato a porre un freno all’esodo
di massa dalle zone rurali nelle grandi città. Il
programma costituisce il fiore all’occhiello del
governo, ed è il secondo al mondo per estensione in
fatto di workfare. Esso ha ridato speranza a milioni
di persone e, nel riconoscere priorità alle lavoratrici,
promuove la parità. Grazie a questo programma
inoltre le affiliate BWI si sono viste offrire la grande
opportunità di rivolgersi ad un ampia fetta della
forza lavoro rurale.
Trattandosi di un programma nazionale del governo,
è pieno zeppo di aspetti burocratici che causano
ritardi di registrazione o rifiuti, e l’instaurarsi di
pratiche di corruzione. Ciò nonostante l’applicazione
è migliorata nei diversi luoghi dove i sindacati sono
presenti a fare da “cane da guardia” assistendo
i lavoratori nella registrazione, nell’ottenimento
delle tessere di lavoro e pertanto nell’accesso
all’occupazione. La maggior parte dei posti di lavoro
disponibili sono nei settori BWI, ad esempio per il
miglioramento della connettività rurale, il rinnovo
dei corpi d’acqua, nuovi impianti d’irrigazione e
così via. Laddove il sindacato assiste nella richiesta
della tessera di lavoro, il lavoratore si rende
anche conto che tesserandosi i suoi diritti saranno
protetti e la sua vita lavorativa tutelata anche in
futuro. Entro l’inizio del 2013, il sindacato calcola
di aver tesserato oltre trentamila lavoratori grazie
al MGNREGA. Il programma funziona quindi bene
su diversi fronti e sostiene lo sviluppo economico,
sociale e ambientale dell’India”.
RISULTATI: In questo periodo abbiamo portato a casa
a vittorie di grande importanza. Il processo di Torino nel
febbraio 2012 ha portato alla condanna dei dirigenti Eternit a
sedici anni di carcere e al pagamento di multe pecuniarie. Da
dietro le quinte, BWI ha contribuito alle operazioni che hanno
portato a questa sentenza, fornendo contatti e opinioni di
esperti. BWI ha collaborato con IBAS e altre organizzazioni
per la pubblicazione di un libro intitolato “Eternit and the
Great Asbestos Trial”, ora disponibile in diverse lingue.
Il testo analizza le operazioni di Eternit in sette paesi, e
dimostra come la società abbia puntato con costanza ai
profitti, incurante del prezzo pagato dai lavoratori, dai loro
familiari, dai consumatori e dalle comunità.
In Canada nel 2011 sono state chiuse le due ultime
miniere di asbesti e l’anno successivo si è posto fine
all’esportazione di questi prodotti. È stato inoltre sciolto
l’istituto Chrysotile, la lobby principale del settore degli
asbesti che aveva sede in Canada. Sono queste vittorie
che dimostrano come il mondo sia sempre più vicino alla
proibizione globale.
R. C. Khuntia
Presidente INBFCWF, India
27
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
PRIORITÀ
7
Parità per le donne, posti di lavoro per
i giovani e istruzione per i bambini
PARITÀ PER LE DONNE
Benché i settori BWI continuino ad essere di forte
prevalenza maschile, le donne in alcuni paesi
arrivano a costituire fino ad un terzo dei tesserati.
Per garantire l’accorpamento delle questioni
delle pari opportunità uomo-donna ai programmi
sindacali e un’adeguata rappresentanza
femminile nelle posizioni di leadership, BWI ha
messo a punto reti regionali e mondiali della
donna e ha invitato alla formazione di comitati
nazionali della donna assieme all’adozione
di politiche sindacali di genere. Nel corso del
periodo intercongressuale, ai membri dei comitati
regionali della donna è stata data la possibilità
di prendere parte ad incontri in altre regioni,
al fine di apprendere, condividere e sostenersi
reciprocamente. BWI fornisce alle donne
formazione sulle competenze non tradizionali, le
normative di igiene e sicurezza e le questioni di
genere e coordina inoltre le mobilitazioni della
giornata internazionale della donna.
28
COSA È STATO RAGGIUNTO?
Al Congresso 2009, BWI ha adottato una risoluzione con
cui si chiedeva una partecipazione femminile del 30% a tutti
gli eventi BWI. Se l’obiettivo non è stato raggiunto in modo
uniforme, è in chiaro aumento la partecipazione femminile in
tutte le attività.
Audit di genere sulla situazione delle lavoratrici nelle affiliate
BWI sono stati condotti in Asia, America Latina e Africa.
Questi nel 2012 sono stati accompagnati da una serie di
seminari strategici regionali rivolti ai leader donne e alle
attiviste di affiliate BWI, con l’obiettivo di fare il punto sulla
politica e la strategia BWI in relazione alle questioni di
genere e dell’integrazione uomo-donna.
Nelle Filippine, India e Nepal, le affiliate BWI hanno
sottoscritto accordi con le associazioni di categoria e gli
istituti di formazione statali perché fornissero spazi per
i corsi rivolti a donne in giovane età. La maggior parte
di coloro che avevano terminato la formazione si è poi
iscritta al sindacato dando vita a cooperative edili per la
presentazione di offerte negli appalti indetti da imprese
private e ministeri statali. Molte sono inoltre diventate
organizzatrici sindacali.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
In America Latina, sono numerose le donne ad
essere divenute rappresentanti per la sicurezza. Nel
2012 la Conferenza regionale della donna “Sindacati
migliori, maggior parità” invitava ad una più ampia
partecipazione femminile a tutti i livelli, ivi compreso
quello delle iniziative nazionali per il dialogo sociale.
La rete della donna per l’Europa sudorientale si
concentra sulle modalità di contrasto del precariato,
soprattutto dopo che le misure di austerità
approvate in ragione della crisi finanziaria hanno
colpito in modo sproporzionato le donne. È stato
prodotto materiale divulgativo e sono avvenuti
scambi di informazioni ed esperienze su base
regolare.
In Africa orientale, la spinta al reclutamento
sindacale negli appalti infrastrutturali di dedicava
con particolare attenzione alle donne. La maggior
parte degli accordi di contrattazione collettiva
comprendono ora clausole di promozione della
parità tra i generi. A Laxmanbhai, il sindacato
edile keniota ha tesserato duecentonovantuno
lavoratori, quarantuno dei quali donne, ed è riuscito
nell’esercizio di pressioni sull’azienda affinché
assumesse più donne - due operatrici di ruspe
sono state assunte l’8 marzo 2012, la giornata
internazionale della donna.
A livello internazionale, BWI ha prodotto nel 2012 un
almanacco della donna sottolineando le questioni
di rilevanza per le sindacaliste. BWI ha anche dato
visibilità ad una serie di video, articoli e storie in
occasione delle celebrazioni dell’8 marzo 2012
e 2013, giornate in cui il sito BWI è stato preso
d’assalto da più di duemila visitatori, il massimo di
visite giornaliere registrate.
I giovani organizzano i giovani!
“Il mio primo compito come tempista di cantiere risale al
2001. Era il mio primo contatto con un sindacato. La mia non
è una famiglia sindacalizzata. Solo che quando mi accorgo
di un problema non aspetto il giorno dopo: lo sollevo seduta
stante. Da questo punto di vista sono una testa dura! Vengo
da una famiglia numerosa: sono la più vecchia di sette fratelli
e mio padre ha avuto trentuno figli da diverse donne. Quindi
dovendo aiutare per le tasse scolastiche dei miei fratelli più
giovani mi sono trasferita nella capitale Windhoek per cercare
lavoro. Ho lavorato come volontaria per un sindacato fino a
quando non ho trovato un lavoro retribuito, e pochi mesi dopo
il sindacato mi ha offerto un lavoro prima come receptionista
e poi come organizzatrice di sezione. E adesso, dall’anno
scorso, sono segretario generale... una donna di 35 anni!
Penso che uno dei punti di svolta per me sia stato quando
ho partecipato all’incontro dei giovani lavoratori prima
della conferenza regionale BWI Africa e MENA in Etiopia. In
quell’occasione ho raccolto un sacco di idee e mi sono sentita
sostenuta, soprattutto dalla rappresentante regionale. E tutto
questo mi ha dato coraggio. Sono tornata e ho buttato giù
un piano di tesseramento, dedicato in particolare ai giovani.
Abbiamo utilizzato lo slogan BWI “I giovani organizzano i
giovani”. Nel 2010 i tesserati erano aumentati in due anni da
tremila a ottomila, e nel 2012 al Congresso, quando sono stata
eletta, erano diventati quindicimila.
Nel nostro piano c’erano un sacco di idee. Andavamo porta
a porta per parlare coi lavoratori. Organizzavamo riunioni
regolari a ora di pranzo con il permesso dell’azienda. In
questo modo riuscivamo ad identificare i problemi e trovare
soluzioni. Abbiamo curato le relazioni personali coi lavoratori
e incontrandoli avevamo anche la possibilità di spiegare
loro cosa sono i sindacati. Abbiamo mandato i nostri giovani
organizzatori alle fermate degli autobus a distribuire materiale
stampato. Abbiamo sfruttato la radio per puntare i riflettori sui
datori di lavoro che non rispettavano le leggi nazionali, e messo
in piedi programmi di formazione anche radiofonici.
Da quando sono stata eletta segretario generale, ho cercato
di assumere più giovani tra gli organizzatori di sezione. Oggi
la quota giovanile tra i tesserati si attesta tra il 20 e il 30%
dei nostri tesserati. Ed è importante, perché sono loro il futuro
dei sindacati”.
Justina Jonas
Segretario generale Metal and Allied Workers’ Union, Namibia
29
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
Posti di lavoro per i giovani
Festival mondiale dei giovani:
BWI incentiva i giovani lavoratori a tesserarsi e ad assumere
un ruolo chiave in seno ai sindacati. A livello regionale,
BWI ha promosso l’adozione di politiche e reti di giovani
e, a livello nazionale, l’attuazione di strutture giovanili e
programmi di potenziamento della capacità.
Il primo Festival mondiale BWI dei giovani è stato
organizzato in Germania nel giugno 2013 sulla scia della
lunga tradizione europea delle scuole estive dedicate alla
gioventù. Ad esso hanno preso parte trecentosettanta
giovani lavoratori che hanno discusso il modo in cui i
sindacati nazionali e mondiali possono unirsi ad altri
movimenti sociali internazionali per influenzare la politica
e le politiche socio-economiche, soprattutto quelle
concernenti le condizioni d’impiego, il lavoro dignitoso e il
cambiamento climatico. I gruppi hanno inoltre discusso di
organizzazione e tesseramento, HIV e AIDS sul posto di
lavoro, organizzazione di appalti infrastrutturali, formazione
professionale giovanile, campagne sportive BWI e della
risoluzione BWI sui giovani lavoratori da presentare al
Congresso 2013.
In Asia centrale e transcaucasica, i giovani lavoratori
dei sindacati di Azerbaigian, Kazakistan, Kirghizistan e
Tagikistan dal 2009 prendono parte ad una serie di seminari
di formazione, e sfruttano le competenze così acquisite
per tesserare nuovi membri e sostenere i processi di
contrattazione collettiva. In questi quattro paesi nel 2010
sono stati tesserati settemila e ottocento nuovi giovani
iscritti.
30
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
Istruzione per i bambini
Il lavoro minorile, soprattutto in Asia meridionale,
costituisce ormai da un decennio una priorità BWI e si è
confermato essere un buono strumento di organizzazione
dei lavoratori di settori scarsamente organizzati, come
quelli della silvicoltura, delle cave di pietra e delle fornaci
di mattoni. I sindacati hanno incrementato le iscrizioni
e raggiunto importanti risultati per quanto concerne le
condizioni di lavoro e i diritti dei lavoratori.
RISULTATI: Bhatha Mazdoor Sabha (BMS, Punjab)
ha negoziato un incremento salariale del 30% nel
2012, sottoscrivendo un accordo con l’associazione dei
proprietari delle fornaci di mattoni. L’incidenza del lavoro
minorile diminuisce all’aumentare del reddito familiare.
Nel 2012 il progetto BWI contro il lavoro minorile ha
sostenuto ventisette scuole in India, Nepal e Bangladesh
tramite l’istituzione senza scopo di lucro Child Learn,
ottenendo l’iscrizione di 2.369 bambini, di cui 1.119
femmine. Le scuole si occupano di loro fino ai quattordici
anni, seguono programmi ministeriali e molte sono
state riconosciute dallo stato, aspetto che consente agli
allievi di accedere ad ulteriori risorse. I dodici sindacati
coinvolti nel progetto hanno sfruttato le opportunità a
fini organizzativi e per esercitare pressioni per i diritti dei
lavoratori.
I tesseramenti hanno subito un forte incremento. La
collaborazione con diverse parti interessate è stata
consolidata, soprattutto con la Federazione indiana degli
insegnanti delle scuole primarie e la Federazione indiana
dei produttori di mattoni e piastrelle.
Nel 2012 il governo indiano ha presentato al parlamento
una proposta di emendamento della normativa nazionale
sul lavoro minorile. La definizione legale di “minorile” si
estende ora fino ai diciotto anni di età; qualsiasi forma
di lavoro minorile è proibita fino ai quattordici anni e per
le occupazioni pericolose fino ai diciotto. Le affiliate BWI
hanno preso parte all’ampia mobilitazione della società
civile che prevedeva manifestazioni e petizioni alle autorità
politiche, tra cui il presidente e il primo ministro, al fine di
indurre il governo ad emendare la legge.
BWI è impegnata in un nuovo progetto energetico a
livello di comunità promosso a Jodhpur (Rajasthan) da
GDF-Suez, la quale mette a disposizione le competenze
tecniche per fornire energia solare alla colonia di lavoratori
impiegati presso la cava di pietre. La colonia dispone
anche di una scuola contro il lavoro minorile e di una
clinica sostenute da BWI. Una prima visita di controllo ha
avuto luogo a settembre 2013.
Da bambino lavoratore a dirigente
scolastico:
“La mia famiglia è originaria dello stato confinante
di Madhya Pradesh. Mia madre aveva un chiosco
del tè ad Agra, vicino alla sede sindacale, e siccome
le entrate non erano sufficienti ho iniziato a lavorare
in una fabbrichetta quando ero ancora piuttosto
giovane. Il sindacato mi ha aiutata nell’ammissione
alla scuola quando avevo dieci anni. Dopo che ero
riuscita a portare a termine le scuole superiori,
mi è stato offerto un posto come insegnante alla
scuola contro il lavoro minorile di Dhanoli Village.
Il sindacato mi ha sostenuta anche con il corso di
formazione per insegnanti ed ora sono direttrice
della scuola.
Il nostro obiettivo è quello di mantenere contatti
regolari con la comunità e con il Ministero
dell’Istruzione. Per quanto possibile, cerchiamo di
trasferire i bambini alle scuole statali e forniamo
assistenza a quelli che hanno il potenziale per
accedere all’istruzione superiore. Child Learn e
un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel
2003. Difende gli investimenti in terreni ed edifici
ad uso scolastico e impiega le proprie risorse per
finanziare borse di studio, cliniche, l’istallazione
di pannelli solari per le scuole, e le nostre nuove
scuole mobili. Consideriamo Child Learn come il
braccio sociale del sindacato”.
Pinky Jain
Segretario sindacale Uttar Pradesh Gramin Mazdoor
Sangathan (UPGMS) e dirigente scolastico alla
Scuola BWI contro il lavoro infantile di Dhanoli
Village, Agra
31
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
BWI NORD AMERICA
Costruire l’America: la reazione
sindacale alla recessione
La crisi finanziaria globale, conseguenza di una gestione
scellerata e irresponsabile dei servizi bancari alle imprese,
ha avuto inizio negli USA, devastando l’economia nazionale
e, al picco della recessione, ha portato alla disoccupazione
del 9% della forza lavoro. L’affiliata BWI LIUNA stima
che attualmente siano più di un milione i lavoratori edili
disoccupati negli USA, vale a dire il 17% dell’intera
forza lavoro dell’edilizia. Lanciata all’inizio del 2010,
l’iniziativa “Build America” è stata ideata per investire nelle
infrastrutture pubbliche di cui tanto si sentiva l’assenza,
creare posti di lavoro e stimolare l’economia. L’iniziativa
si è concentrata sulla ristrutturazione dei ponti americani,
un quarto dei quali necessitano urgenti riparazioni. In molti
stati, LIUNA ha affisso avvisi con cui comunicava agli
automobilisti lo stato in cui versavano i ponti, invitando
a contattare il rappresentante locale per sostenere la
proposta di legge Highways Bill. Il primo disegno di legge
presentato dal presidente Obama nel 2011 prevedeva
un ampio programma edile di sei anni con un budget di
cinquecentocinquantasei miliardi di dollari. Nonostante
siano stati adottati sostanziosi progetti di stimolo che
prevedevano anche misure di rinnovamento e retrofit, a
causa di politiche di parte, la Legge sui trasporti adottata
nel 2012 aveva subito un notevole ridimensionamento.
Devo qui menzionare il straordinario sostegno di GS
Svezia. La reazione da parte di Per Olof Sjöö e dei
dirigenti di GS è stata di gran lunga superiore a quanto
ci aspettavamo. Non è facile per un presidente esporsi
assumendo posizioni pubbliche tanto coraggiose, come
ha fatto Per Olof, contro uno dei maggiori datori di lavoro
nazionali, presso il quale i propri tesserati vengono
trattati in genere molto bene. So che ha dovuto far
fronte a pressioni politiche interne. A riconoscimento del
coraggio e del sostegno espressi, American Rights at
Work ha insignito Per del premio 2012 per i diritti umani
Eleanor Roosevelt.
Non avrebbe potuto accadere senza la
campagna mondiale della BWI
“BWI e IAMAW sono state in grado di indurre i maggiori
consumatori al mondo di fibre di legno a sostenere
sempre di più alla difesa delle normative OIL sul lavoro,
anche quando non siano contemplate dalle leggi
nazionali statunitensi. Oggi sono migliaia i lavoratori
in USA e Polonia a godere della tutela di un accordo
collettivo raggiunto grazie all’intervento della campagna
internazionale IKEA indetta da BWI.
L’aspetto positivo dell’AQI IKEA di BWI è che è stato
possibile sfruttarlo per spiegare ai dirigenti Swedwood/
IKEA le scorrettezze di cui erano autori esponendoli
al giudizio dell’intero pianeta. Purtroppo IKEA non
voleva applicare l’AQI senza la campagna di solidarietà
internazionale BWI. Non saremmo riusciti a raggiungere
questo risultato senza il duro e scrupoloso lavoro portato
avanti da BWI per mobilitare il sostegno delle affiliate di
tutto il mondo.
Credo che la risoluzione del Congresso di Lille in
merito a Swedwood/IKEA sia stata di fondamentale
importanza. Ha infatti diffuso informazioni e mobilitato
le affiliate, consentendo a BWI di concentrare risorse
sulla campagna. La risoluzione e gli emendamenti
apportati dai delegati svedesi hanno marcato l’inizio della
campagna di solidarietà.
32
IAMAW è ora impegnata in un’altra campagna con JELDWEN, un’azienda canadese-statunitense, terza al mondo
nella produzione di serramenti, che in Europa risulta essere
a tutti gli effetti un buon datore di lavoro e che tuttavia qui
negli USA, come in Canada e Australia, non si comporta
da azienda responsabile. JELD-WEN infatti viola su base
giornaliera i diritti dei lavoratori, interferendo anche con
il processo elettorale sindacale, e ha inoltre incaricato
un consulente legale noto per le posizioni antisindacali
assunte. Oltre a questo, le operazioni dell’azienda sono
tra le più pericolose degli USA. La politica di assunzione
prevede la concessione di contratti a tempo determinato,
ed essendo molti dei dipendenti immigrati senza
documenti, sono spesso vulnerabili e sprovvisti di tutela
legale negli Stati Uniti. JELD-WEN sfrutta la situazione
offrendo loro salari al di sotto della soglia di povertà
nazionale con tassi di licenziamento elevati.
C’è un detto negli Stati Uniti, secondo il quale un
“fulmine non colpisce mai due volte”. Speriamo tuttavia
che il quadro e la struttura della campagna mondiale
Swedwood/IKEA indetta da BWI possano aiutarci a fare
giustizia per i dipendenti JELD-WEN qui negli USA, in
Canada e in Australia”.
Bill Street
Capo dipartimento dei lavoratori del legno dipendenti,
Associazione internazionale dei macchinisti e dei
lavoratori aerospaziali (IAMAW)
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
Le affiliate BWI si servono degli accordi
quadro internazionali per rafforzare
l’organizzazione negli Stati Uniti
Le affiliate BWI sostengono le donne
impegnate in attività economiche
non tradizionali
Le affiliate BWI hanno condotto discussioni con i sindacati
delle sedi principali di diverse multinazionali al fine di
rafforzare l’applicazione delle disposizioni degli AQI negli
USA. La SMART (Associazione internazionale dei lavoratori
aerei, ferroviari, dei trasporti e della lamiera) ha ospitato
una riunione con Byggnads per trattare le modalità di
applicazione dell’AQI Skanska. I camionisti hanno discusso
con Hochtief e i sindacati della sede principale OHL sul
come migliorare la coordinazione tra i sindacati dei diversi
stabilimenti, interrogandosi al contempo sulle modalità di
realizzazione delle strutture di dialogo sociale e di sviluppo
di una strategia di più lungo termine.
Le affiliate BWI hanno sostenuto la formazione di donne
nell’acquisizione di competenze utili allo svolgimento di
attività economiche non tradizionali. A maggio 2012, in
occasione della seconda conferenza nazionale delle operaie
“Women Building the Nation” a Sacramento (California),
per la prima volta ai membri donna di affiliate BWI, Iron
Workers, Sheet Metal Workers, Teamsters e LIUNA si è
aggiunta una delegazione internazionale. La conferenza, cui
hanno partecipato oltre cinquecento operaie, si è svolta in
una serie di sessioni plenarie e seminari su questioni quali
la leadership femminile nei sindacati, il ruolo dei comitati
della donna, i programmi di tirocinio, il mentoring e la
creazione di reti sociali. Justina Jones di MANWU (Namibia)
e Sandy Cijintje di SEBI (Curaçao) hanno partecipato ad
uno scambio di esperienze, facendo notare che le sfide cui
fanno fronte le operaie in USA non sono poi tanto diverse
da quelle dei loro rispettivi paesi di provenienza.
I lavoratori sprovvisti di documenti
escono alla luce del sole
Le affiliate BWI si sono associate alla coalizione costituita
per sostenere appieno una riforma dell’immigrazione. A
giugno 2013 è stato approvato in Senato un disegno di
legge bipartisan che prevedeva un “percorso su tredici
anni” per l’attribuzione della cittadinanza a quelli che
si stimano essere undici milioni di immigrati illegali in
USA. LIUNA controbatte dicendo che l’attuale sistema è
scorretto e che un percorso meritato di acquisizione della
cittadinanza implica che i datori di lavoro non abbiano
lavoratori di “classe B” cui abbassare il livello retributivo e
delle condizioni di lavoro. LIUNA sostiene inoltre che i diritti
di cittadinanza rafforzerebbero il sindacato e aiuterebbero
gli immigrati sprovvisti di documenti ad uscire dall’ombra.
Sono numerosi i lavoratori immigrati nel settore edile e i
sindacati locali hanno preso parte a coalizioni molto efficaci
con comunità e centri di lavoratori.
33
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
BWI IN AMERICA LATINA E CARAIBI
Il comitato regionale BWI per l’America Latina e i Caraibi
ha criticato aspramente le attuali politiche di FMI e Banca
Mondiale, sostenendo che gli interessi del capitale
finanziario non dovrebbero venire prima delle esigenze
dell’economia reale di produzione e lavoro. Il comitato
asserisce inoltre che i sindacati sono protagonisti dello
sviluppo socio-economico e che gli stati dovrebbero
pertanto promuovere la libertà di associazione e la
contrattazione collettiva.
Gli investimenti in infrastrutture pubbliche in America Latina
ammontano a 100.000 USD annui per i prossimi cinque
anni. Le affiliate BWI rivendicano un dialogo sociale efficace
in grado di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e che
i nuovi appalti infrastrutturali rispondano alle esigenze dei
popoli della regione.
Si è verificato un significativo aumento sia del numero di
affiliate che dei tesseramenti totali nella regione. Dal 2009
al 2012 la quantità di affiliate è cresciuta da quarantadue a
sessantotto e, a loro volta, i tesseramenti delle affiliate BWI
in America Latina e Caraibi sono aumentati di più del 100%.
L’unità d’azione passa per l’organizzazione
Nel corso da quattro anni, l’affiliazione di nuove
organizzazioni ha portato ad un aumento dei tesseramenti
nella regione andina. In Venezuela, è stato sottoscritto
congiuntamente da quattro sindacati (tra cui anche affiliate
BWI) un accordo collettivo di settore dal quale tutti i
lavoratori del settore edile hanno tratto beneficio, quando
fino a pochi anni fa una simile unità d’azione sembrava
quasi impossibile. Nel 2013, come effetto del dialogo tra
queste organizzazioni, BWI accoglie una nuova affiliata
venezuelana.
34
In centro America tutte le affiliate concordano sulla priorità
comune di organizzare appalti infrastrutturali e società
multinazionali, al fine di rafforzare i sindacati e dare
applicazione ad accordi di contrattazione collettiva e al
dialogo sociale. Ultimamente una nuova affiliata haitiana è
entrata a far parte della subregione. Il miglioramento della
comunicazione tra ufficio regionale e le affiliate ha inoltre
contribuito ad aumentare l’unità d’azione.
Organizzazione dei lavoratori
immigrati nei Caraibi
Dal 2009 i sindacati dei paesi caraibici di Barbados,
Bermuda, Curaçao, Guyana, Giamaica, Trinidad e
Tobago hanno realizzato attività miranti ad organizzare i
lavoratori immigrati. Il tasso di immigrazione nei Caraibi è
storicamente stato elevato e questo tipo di iniziative non
costituisce pertanto una novità. Si sono tuttavia registrati
aumenti nei flussi migratori provenienti da paesi esterni
alla regione, come Brasile, Cina, Colombia, Filippine,
Portogallo e Venezuela. I sindacati hanno coinvolto i propri
iscritti in una serie di strategie, compresa la fornitura di
servizi di consulenza legale, il coinvolgimento dei media
e lo svolgimento di programmi educativi sull’importanza
del contributo degli immigrati per l’economia. In tal
modo i sindacati hanno ottenuto in totale un aumento di
tesseramenti del 10%.
La rete dei materiali edili
BWI ha stabilito una rete settoriale dei materiali edili
assieme a sindacati delle multinazionali Lafarge, Holcim,
ETEX, Argos (Colombia), CEMEX (Messico), Loma Negra
(Argentina) e Votorantin (Brasile). La rete copre i quattordici
paesi in cui queste multinazionali hanno stabilimenti
produttivi ed ha un enorme potenziale di crescita. Uno
degli obiettivi della rete è quello di affrontare la questione
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
del lavoro a contratto e battersi per il “pari trattamento
dei lavoratori che svolgono le stesse mansioni all’interno
dello stesso stabilimento”. Un’altra campagna lanciata
nell’ottobre 2012 punta a ridurre il peso dei sacchi
di cemento da quarantadue a venticinque chili. Agli
amministratori aziendali sono state inviate lettere che
illustravano i buoni motivi a sostegno della riduzione del
peso e con le quali si chiedevano loro riunioni di follow-up.
Odebrecht, Brasile: Una rete
interregionale per la sottoscrizione
di un nuovo AQI
Principale società edile dell’America Latina, Odebrecht dà
occupazione a novantunmila lavoratori, di cui un decimo
è assunto con contratti temporanei. L’azienda gestisce
cantieri in tredici paesi della regione, nonché in Africa, Asia
e Europa.
La rete aziendale Odebrecht, cui BWI ha dato vita nel 2011,
nel 2012 si è ampliata inglobando sindacati di Mozambico e
Angola. Il piano è quello di sviluppare una strategia integrata
allo scopo di sottoscrivere un AQI che copra anche i
fornitori Odebrecht.
RISULTATI: La rete Odebrecht ha già raggiunto alcuni
risultati positivi. Nella Repubblica Dominicana, l’affiliata
FENTICOMMC aveva denunciato la società per violazioni
contro le norme pensionistiche. Nel 2012, dopo che
l’ufficio regionale BWI era intervenuto sostenuto anche
dall’autorità acquisita dalla nuova rete, Odebrecht ha
riconosciuto di non aver versato correttamente i contributi
e ha adottato misure per porre rimedio alla questione. Il
risultato è stato inoltre migliorato dal riconoscimento di
FENTICOMMC da parte dei lavoratori nei cantieri edili del
paese.
Gruppo Arauco
Arauco è un’altra multinazionale con sede principale in Cile.
La creazione da parte del sindacato CTF di una federazione
per i dipendenti Arauco, i tesseramenti sono aumentati
di quasi il 50% nel 2012, per un totale di oltre settemila
lavoratori. Il Gruppo internazionale dei dipendenti Arauco
(GITA) conta ora tra le sue fila sindacati di Argentina, Brasile
e Cile. L’obiettivo di lungo periodo è la sottoscrizione di un
AQI con Arauco.
Spazio di convergenza
“Quando abbiamo lanciato la campagna, BWI
aveva cinque affiliate in Brasile di cui nessuna
rappresentava direttamente tesserati attivi nella
costruzione di stadi. Oggi BWI conta ventisei
affiliate. La grande sfida è stato il raggiungimento
del consenso circa un programma comune tra i
sindacati di cinque diversi centri nazionali. Alla
fine ce l’abbiamo fatta. Abbiamo concordato di
procedere coi punti su cui sussisteva consenso.
Dalle affiliate BWI di tutto il mondo provenivano
forte sostegno e solidarietà per l’ondata di scioperi
riusciti nell’ambito dei cantieri edili dei mondiali.
Credo che siamo riusciti nei nostri intenti perché i
sindacati avevano capito che la campagna era uno
spazio per la convergenza di idee ed azioni”.
Adalberto Galvão (Bebeto)
Presidente SINTEPAV-BA e coordinatore della
campagna presso lo stadio Arena Fonte Nova,
Bahia (Brasile)
35
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
PRIORITÀ
8
Comunicazioni
BWI ha adottato una chiara strategia comunicativa investendo
nello sviluppo di un sito internet dinamico e informativo in sei
lingue, e assicurando la propria presenza nei social media,
compresi blog, Facebook, podcast e video.
La campagna online Swedwood/IKEA per i diritti sindacali,
ad esempio, ha raccolto 120,000 firme online.
Si pubblicano anche le campagne di solidarietà e vengono
caricati video con cui si segnalano anche le giornate speciali.
La serie di video sulle Voci femminili BWI per l’8 marzo ha
generato oltre 2,000 visitatori giornalieri.
BWI ha prodotto diverso materiale informativo tra cui “Flash”,
campagne, una serie di opuscoli su questioni chiave e la
mappatura dei flussi migratori con cui punta a far conoscere la
propria attività e ad aumentarne la visibilità.
RISULTATI:
Il sito internet BWI riceve 20,000 visite. Gli
articoli vengono commentatati e ripresi anche dalle testate
principali. Uno frequente scambio di informazioni su questioni
chiave è ora in atto sia a livello regionale che interregionale.
La risposta agli appelli d’urgenza per azioni di solidarietà
online è notevolmente aumentata.
36
La campagna brasiliana per il lavoro dignitoso in vista del
2014 ed oltre (http://brazil.bwint.org) ha attirato un ampio
numero di lettori, raggiungendo un record di 560,000 visite
nel 2012.
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
PRIORITÀ
9
Potenziamento della capacità a livello
regionale e mondiale
Ogni anno BWI attua circa quarantacinque
progetti finanziandoli grazie al sostegno
di venticinque diverse organizzazioni.
Durante quattro anni, BWI ha formato
personale regionale nelle aree strategiche
delle campagne settoriali, dell’esercizio
di influenze a livello politico, e della
creazione e manutenzione dei sindacati.
Per consolidare i progetti sono stati organizzati corsi di
pianificazione strategica, ideazione progettuale e formazione
gestionale. I progetti sono basati su un approccio
organizzativo di settore e sono stati raccolti in un catalogo,
ora disponibile nel sito internet, con il quale si intende fornire
ai sindacati e alla dirigenza BWI una panoramica sui diversi
progetti. Per seguire il processo di applicazione di questi
progetti è inoltre stato messo a punto uno strumento di
valutazione interna.
La PMD - banca dati per la gestione dei progetti - è uno
strumento tecnico che migliorerà notevolmente l’efficacia
di gestione facendo risparmiare al personale BWI tempo
prezioso che potrà dedicare ad altre mansioni. Al momento,
si tratta di uno strumento contabile e di monitoraggio
finanziario, ma gli ulteriori sviluppi cui sarà sottoposto
nel periodo a venire lo porteranno a sostenere il ciclo di
rendicontazione commentato.
37
BWI @
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
LAVORO
RISULTATI: La PMD ha migliorato
• il meccanismo di controllo per l’autorizzazione del
trasferimento di fondi;
• il monitoraggio spese, attraverso un’analisi dettagliata
degli scostamenti;
• la scrittura dei registri contabili di progetto;
• il livello qualitativo generale della rendicontazione
finanziaria.
Questo strumento ha inoltre ridotto i tempi HQ necessari al
consolidamento contabile del progetto.
Lavorando con la leadership regionale, BWI ha identificato
sindacati ad elevato potenziale di crescita, in grado di
applicare i progetti in modo autonomo e di assumere
un ruolo guida all’interno della subregione per futuri
interventi progettuali. In tal modo BWI ha consolidato
la propria funzione e la coordinazione tra i diversi livelli
dell’organizzazione.
“L’opera progettuale di BWI ha contribuito a
rafforzare la capacità organizzativa e la sostenibilità
finanziaria delle affiliate sostenendo i tesseramenti
e organizzando nei luoghi di lavoro. I progetti
sono inoltre importanti per lo sviluppo di reti
sindacali, sia tematiche che regionali, la qual
cosa contribuisce a migliorare la coordinazione e
l’apprendimento. Tra il 2010 e il 2012 i progetti
sostenuti da LO-TCO hanno portato al tesseramento
di oltre 100,000 nuovi iscritti in tutto il mondo
all’interno di BWI. Sono stati formati 54 dirigenti e
attivisti sindacali, che sono andati ad aumentare
le competenze amministrative dei sindacati
d’appartenenza nonché la capacità di istruire i
propri iscritti, organizzare e negoziare. Le affiliate
che avevano ricevuto sostegno per progetti hanno
sottoscritto 59 accordi collettivi grazie ai quali si
sono ottenuti aumenti salariali e altri benefici”.
Christer Wälivaara
Direttore segretariato LO-TCO
38
BWI @LAVORO
WORK | Le dieci priorità della BWI
La BWI
PRIORITÀ
10
Sostenibilità finanziaria a livello
regionale e mondiale
BWI incrementa la propria sostenibilità
“Il Fondo per la sostenibilità dei progetti e
l’organizzazione di campagne, noto come Fondo
SPOC, è stato istituito sulla base della decisione
assunta dal Direttivo mondiale nel giugno 2010,
con la quale s’intendeva supplire alle “lacune”
delle organizzazioni che offrono sostegno solidale e
che si vedono sempre più limitate dalle condizioni
imposte dai governi circa i paesi che hanno diritto
di ricevere assistenza. Il Brasile, il Sud Africa,
l’India e la Malesia ad esempio sono spesso
considerati “troppo ricchi” per beneficiare degli
aiuti internazionali allo sviluppo. Dal punto di vista
di BWI tuttavia è essenziale assistere i sindacati
di questi paesi aiutandoli a sviluppare le proprie
capacità organizzative e ad instaurare contatti con
i lavoratori maggiormente sfruttati e discriminati.
Non va dimenticato che nelle rispettive regioni
questi sindacati sono anche motori di cambiamento.
Inoltre, ovunque siano in atto violazioni dei diritti
umani dei sindacalisti, BWI deve fornire loro
assistenza, indipendentemente dal PIL del paese di
appartenenza.
RISULTATI:
Le regioni sono maggiormente in grado
di fornire sostegno alle proprie operazioni regionali. Mentre
le iscrizioni in Europa e Nord America sono diminuite per
l’impatto della crisi finanziaria e delle misure di austerità,
in Asia Pacifico il livello è rimasto stabile. Le quote saldate
nella regione Africa/MENA sono invece cresciute del 40%
dal 2008 al 2012, e nello stesso periodo in America Latina
e Caraibi i tesseramenti sono incrementati di oltre il 100%,
come conseguenza del notevole aumento di iscrizioni in
Brasile.
Il Fondo SPOC funziona in modo simile ad una cassa
mutua. Siamo attualmente in fase di realizzazione,
per poter impiegare in futuro i proventi del
fondo per interventi progettuali e attività solidali.
Contiamo sulla famiglia BWI affinché, nella misura
del possibile, ci aiuti con contributi una tantum
o su base annuale. Questa famiglia conta oggi
333 affiliate, e se un gran numero di esse potrà
contribuire anche in piccola misura, riusciremo a
raggiungere una somma considerevole”.
“Confermati dalle organizzazioni donatrici, l’alto
livello di capacità e l’elevato standard degli
interventi progettuali di BWI sono stati riconosciuti
dai membri del gruppo di lavoro finanziario. Sarà
pertanto fondamentale mantenere gli stessi livelli
qualitativi e migliorare costantemente le capacità
della struttura regionale”.
Ambet Yuson
Segretario generale BWI
Steinar Karlssen
Auditor BWI
39
La BWI
LAVORO
Building and Wood Worker’s International
54 route des Acacias
CH-1227 Carouge GE
Switzerland
Tel.: +41 22 827 37 77
Fax: +41 22 827 37 70
Email: [email protected]
www.bwint.org
L’Internazionale dei lavoratori edili e del legno (BWI) è una federazione sindacale
mondiale in seno alla quale si riuniscono sindacati liberi e democratici aventi iscritti nei
settori dell’edilizia, dei materiali edili, del legno, della silvicoltura e dei settori alleati.
BWI riunisce trecentotrentatré sindacati, per un totale di circa dodici milioni di iscritti
in centotrenta paesi. La sede principale si trova a Ginevra (Svizzera). Vi sono uffici
regionali e di progetto dislocati a Panama, in Malesia, in Sud Africa, India, Burkina Faso,
Cambogia, Kenya, Libano, Russia, Perù, Brasile e Thailandia. BWI ha fatto propria la
missione di promuovere lo sviluppo dei sindacati nei nostri settori in tutto il mondo,
e di favorire e applicare i diritti dei lavoratori nel contesto dello sviluppo sostenibile.
© Building and Wood Workers’ International, Ginevra, ottobre 2013
www.bwint.org