Scarica il numero di Giugno 2010

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Scarica il numero di Giugno 2010
N° 11
Editoriale:
emergenze SCF
tendenze: Dal look
individuale alla forma
del club
club nightlife:
La Capannina di Castiglione
della Pescaia
SUPER club: COCO BEACH
Total Summer Club, a Lonato
star system:
La bella Belen?
Faceva la cubista
n° 11 - Giugno 2010
COLOPHON
Giugno 2010
Direttore Responsabile
Lamberto Cantoni
[email protected]
Capo Redattore
Lorenzo Tiezzi
Reporters
Antonio Bramclet
Francesco Antinolfi
Art Director
Francesca Flavia Fontana
Editore
BUBU s.r.l.
Numero Registrazione 14/2009 registrato presso
Registro Tribunale di Perugia in data 31/03/2009
Via Massarotti, 21 b
26100 Cremona
Tel. 0372 800247
Fax 0372800248
P.Iva 01431570199
Happy Hours è l’Organo ufficiale di
Asso Intrattenimento,
associazione degli imprenditori del ballo
aderenti a Confindustria.
Via Tosarelli, 360
45050 Villanova di Castenaso (Bo)
Tel. 051 781607
Fax 051 780455
www.asso-intrattenimento.it
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Presidente di Asso-Intrattenimento
e di Happy Hours:
Luciano Zanchi
Comitato editoriale:
Antonio Degortes
Sergio Buio
Loris Fabbro
Maurizio Girolimetti
Luca Calenda
Giancarlo Barisio
Ezio Rizzoli
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SOMMARIO
03
editoriale
04
tendenze
08
club
12
MUSIC EXPO
16
star system
24
CLUBLIFE
30
top dj
34
vocalist
36
music made in italy
38
music from the world
42
beverage
48
HI FOOD
50
DISCO design
54
DISCO ART
58
fashion lifestyle
66
SUPERCAR
7o
assointrattenimento
EDITORIALE
Contro chi esaspera le
rendite di posizione
Le nostre difficoltà come imprese sono in parte legate all’andamento generale
dell’economia e in parte hanno una loro specificità. Da un lato quindi le nostre aziende
riflettono lo stato dell’economia di crisi che caratterizza l’attuale transizione, dall’altro lato
rispondono a questioni che solo il nostro comparto manifesta in modo così evidente:
abusivismo, concorrenza sleale e regole del gioco rese contorte da una burocrazia
parassitaria.
Ci avevano illusi sul fatto che lentamente l’economia generale del Paese stava ritrovando
l’assetto giusto. I dati positivi delle esportazioni che facevano pensare ad una ripresa
della domanda interna potevano avere riflessi positivi anche per il nostro settore.
Ma ecco che la crisi Greca subito riverberata sugli altri Paesi del mediterraneo sta costringendo il Ministro Giulio Tremonti ad
una drastica riduzione del debito pubblico di ben 28 miliardi di euro. Cosa significa per noi? Niente più ripresa della domanda
interna per tutto il 2010; quindi famiglie impoverite, giovani con stipendi da fame, tagli ai consumi. Inutile che vi dica che i
consumi più a rischio sono quelli legati all’entertainment.
A questo livello possiamo fare ben poco. Il consiglio che mi sento di dare ai miei colleghi è razionalizzare le spese, dove è
possibile ridurre i prezzi… In poche parole, approfittiamo della fase di crisi per rendere più snelle e flessibili le nostre imprese.
Ciò che ritengo ingiusto in questa situazione è il fatto che i sacrifici non sono equamente distribuiti. Per esempio visto che siamo
in crisi dovremmo avere una Siae meno esosa. D’altra parte cosa ci guadagna il diritto d’autore se stritola le nostre imprese?
Quando chiude una discoteca cosa incassano? Il primo a rimetterci è il Ministero delle Finanze dal momento che una impresa
che chiude non produce più reddito per nessuno. Per non parlare dei posti di lavoro perduti. Giovani disoccupati aggravano
una domanda interna già in sé debilitata da anni di difficoltà.
Ma lo scandalo che trovo insopportabile e ridicolo sono le pretese di enti inutili alla produttività come SCF che nel bel mezzo
della crisi pretendono di rompere in modo unilaterale accordi sanciti per legge, moltiplicando l’aggio ad essi dovuto.
I politici dicono pubblicamente che in crisi si deve difendere il lavoro, le aziende e la produttività. Io sono d’accordo. Ma per
farlo bisogna avere il coraggio di ridimensionare le rendite di posizione che ostacolano la produttività. Il problema non è pagare
questo o quest’altro ente. Il problema sono le priorità da rispettare per non soffocare l’economia con spese improduttive.
In questo momento le pretese di SCF di aumenti ingiustificati vanno contro la razionalità di impresa. Su questo fronte non
cederemo e continueremo a rispettare il contratto che firmammo qualche anno fa, quando ancora la crisi non era così grave.
Ma lo ripeto è giunto il momento di ridiscutere i privilegi e le rendite a 360°. Non è scritto da nessuna parte che noi italiani
dobbiamo pagare la musica più di tutti gli altri Paesi. Non vogliamo mettere in discussione il diritto d’autore o altro, vogliamo
semplicemente trovare equilibrio tra la redditività d’impresa e i balzelli che ne limitano la resistenza alla crisi.
Abbiamo quindi deciso di intraprendere due azioni: presentare al più presto, grazie alla disponibilità di alcuni onorevoli informati
sui fatti in questione, un’interrogazione parlamentare che chiarisca i comportamenti e le forzature della SIAE in relazione alla
riscossione dei diritti connessi (della sola parte spettante ad SCF), che pretenderebbe non solo di riscuotere il diritto connesso,
ma anche di utilizzare modalità di calcolo privatamente concordate con altra associazione di categoria non applicabile agli
associati di Assointrattenimento, fingendo addirittura che non esistano altri accordi di categoria o dimenticandosi della norma
di legge che determina l’entità del diritto connesso (DPCM 1 sett. 1975). E’ inoltre in corso una verifica attraverso il nostro
ufficio Legale per accertare la sussistenza delle condizioni di un abuso di posizione dominante nei confronti della stessa SCF.
Deve essere chiaro che noi non firmeremo mai un contratto capestro come ha fatto la Fipe/Silb.
Il mandato che ho ricevuto mi impone di difendere gli interessi degli associati e non di una burocrazia che antepone le proprie
strategie ai bisogni delle aziende.
Luciano Zanchi
(Presidente Nazionale Asso Intrattenimento)
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tendenze
Dal look individuale
alla forma del club
di Lamberto Cantoni
tendenze
Bene, immaginiamo che questi look abbiano la loro nicchia magnificante nella festosa vita
pubblica. Non posso esserne sicuro ma scommetterei che le foto ai protagonisti sono state fatte
in prossimità di eventi spettacolari o di club nei quali le star si apprestavano ad entrare. Ora la
domanda è: in quale club italiano potrebbero entrare i soggetti di cui parlo, sentendosi una
cosa sola con l’estetica del luogo.
Dieci anni fa avrei potuto citare almeno una ventina di grandi discoteche che sembravano
create apposta per contenere e valorizzare questo tipo di eleganza d’avanguardia. Oggi sono
molto dubbioso sul loro numero. Forse, feste a parte, sembrano look più vicini a certi disco bar
o happy hours.
Che cosa voglio dire? Semplicemente vorrei farvi riflettere il fatto che se la cultura del club non
è più di tendenza non è solo per effetto della crisi economica. Bensì le disco in crisi d’identità
sono causa di un rinforzo negativo che aggravia la crisi strutturale, disseminando tra il pubblico
giovanile il significato di una sostanziale incongruità tra come appare un club e ciò che sopra
ho definito la valorizzazione del mio apparire. Che vi piaccia o no, in questi casi è lecito parlare
di crollo d’immagine di un settore e di crisi culturale (pericolosa quanto quella economica).
Lo so benissimo che di fronte a problemi enormi come le gabelle che un imprenditore deve
pagare, come l’abusivismo o l’impoverimento dei clienti, la causa alla quale mi riferisco può fare
sorridere.
Possono le tendenze della moda prefigurare il futuro prossimo
dell’entertainment di musica e ballo?
Devo subito precisare che esagerare con il parallelismo tra
mode vestimentarie e le forme che può assumere un club può
facilmente trascinarci in clamorosi errori.
Tuttavia a livello di lettura sintomale sono possibili estensioni del
significato di alcune tendenze dell’apparire che in un secondo
tempo, e con le dovute elaborazioni concettuali, possono essere
operativizzate dall’imprenditore che deve costruire il luogo in
cui il modante potrà valorizzare al massimo la sua passione per
un look.
Osservate le foto dei vip che ho utilizzato per quest’articolo. Un
giornalista di moda parlerebbe immediatamente di tendenza
ovvero di una forte marcatura individuale del look, posizionabile
lungo i confini della moda ufficiale. Lo so! Si tratta di soggetti
che appartengono allo star system e quindi non generalizzabili
al grande pubblico. Ma non sono forse questi i personaggi
utilizzati come testimonials dalle grandi marche? E perché
verrebbero pagati profumatamente se non si scommettesse
sulla possibilità che essi funzionino un po’ come lo specchio
del desiderio (di apparire ) di persone che li ammirano o
semplicemente li invidiano? E lo sappiamo bene, si fa presto
a passare dall’ammirazione all’emulazione. In questi casi è
sufficiente capire la sintassi del look proposto da un trendsetter
e investire un po’ di denaro nel proprio guardaroba. Quindi
possiamo prevedere che ciò che in essi ci pare aldilà della moda
riconoscibile nelle strade, in realtà arriverà in tempi sfasati nei
guardaroba di milioni di persone. Forse non esattamente gli
stessi indumenti, ma qualcosa dello stile che da essi promana
funzionerà, questa la scommessa, come un nuovo standard
per un certo tipo di pubblico.
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tendenze
tendenze
Ora provate a riflettere sulle significazioni dei look raffigurati dalle foto. Vi dò la mia versione. I
personaggi sembrano dirmi: non mi importa nulla della moda conclamata e di ciò che la gente
definisce eleganza, voglio essere me stesso senza stravaganze ma anche senza regole rigide.
Cosa possiamo inferire da queste significazioni? Una forte propensione all’individualità e a una
distinzione aggregante o interattiva. Se ci ragionate sopra, i look che stiamo osservando non
hanno nulla di distintivo nel senso ordinario del termine. Non sono particolarmente lussuosi e
anche il kitsch che spesso appesantisce i protagonisti dello star system è molto controllato.
Questo appello alla distinzione aggregante di un soggetto, ha un significato completamente
diverso dalla massificazione emozionale ed espressiva del divertimentificio delle grandi
discoteche.
Ma si può sorridere senza sottovalutare troppo un aspetto legato alle forme che assumono gli
stili di vita delle persone che fungono da attrattori per altre persone, cercando di capire che
ai clienti non gliene frega nulla dei problemi burocratici. Vogliono semplicemente frequentare
un luogo che risponda alle attese di messa in valore della loro individualità. Se non si risponde
a questa disposizione creata punto per punto dagli effetti di stile e dall’evoluzione del gusto, il
pubblico trendy se ne và da un’altra parte.
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A me sembra ragionevole immaginare che se vogliamo ricostruire l’aura simbolica necessaria ai
club per ritornare ad essere di tendenza dobbiamo mettere mano al software del divertimento e
armonizzare l’hardware in direzione della regolazione dei modi di immaginare il dispositivo dei
club coerente con lo stile di vita dei soggetti che producono valore d’immagine.
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CLUB
COCO BEACH Total
Summer Club, a Lonato
di Lorenzo Tiezzi
CLUB
Un locale multifunzionale
Come dicevamo, Coco Beach è uno spazio da vivere 24 ore al giorno o quasi. Si parte al mattino, dalle
9, rilassandosi in spiaggia. All’ora di pranzo ci si può rilassare con spuntini, pizze e piatti veloce preparati
dal beach restaurant. Col passare delle ore il ritmo del chill out in sottofondo sale per trasformarsi in easy
house. Il pomeriggio diventa sera e si può scegliere se cenare al Capotavola oppure fare semplicemente
un aperitivo. Ogni venerdì, sabato e prefestivi si balla nella disco estiva di Coco Beach, piena di gazebo
e con un vista eccezionale sul Garda. La domenica e il mercoledì si balla in spiaggia con ingresso libero,
in un’atmosfera da discoteca in spiaggia, con impianto audio, dj, e tutto ciò che differenzia una disco
da un bar. Coco Beach non è certo un chioschetto musicale come tante.
Capotavola, ristorante con vista… e l’atmosfera del locale
Ad esempio, il ristorante ha acquistato una sua autonomia e un nome tutto suo, CapoTavola. Si tratta
di uno spazio in cui vivere la cena con happy music (live oppure con dj set), in mezzo al divertimento e
non solo come lunga attesa della movida. Si cena a prezzo fisso, dalle 21 e 45 in poi, ma prima, ogni
sera, si può prendere l’aperitivo fin dalle 20 in un’atmosfera frizzante e sempre scenografica. Il ristorante
CapoTavola è Ristorante con vista, e non si tratta di un dettaglio, visto che si cena in una cornice da
cartolina. La gestione del ristorante e l’operatività a 360 gradi del locale è curata dallo staff del Paciugo,
un affermato ristorante di Sirmione. Ogni buffet al Coco Beach è degno di questo nome e l’atmosfera
del locale è senz’altro diversa da quella delle disco ‘vecchio stile’. Ad esempio, al Coco Beach non ci sono
ragazze immagine né ragazze ai tavoli. La door selection c’è, ma è basata sull’educazione dei clienti, non
solo su come sono vestiti.
Love, Night, Fire, Eat, Summer, Sound, Light, Beach, Sun. Ecco le parole e le emozioni della nuova
stagione Coco Beach Total Summer Club, che è ripartita a Lonato (Bs) a marzo 2010 per una Full
Immersion nel divertimento e nel glamour. Il locale è aperto e vitale ogni anno dalla primavera a ottobre.
Quest’anno gli spazi da vivere, ovvero la spiaggia, il bar della spiaggia, il ristorante e la discoteca sono
stati sottoposti ad un attento restyling che ha avuto un vero, unico protagonista: il Garda e la sua
bellezza. Il locale, all’avanguardia nella tecnologia e curato in ogni dettaglio di design, è in realtà ‘solo’
un palcoscenico per ammirare il lago.
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CLUB
CLUB
Dj Rotation
Dj in rotation: Jack Morante, Mirco Berti, Dinero, Massimo Padovani, Silver.
Vocalist in rotation: Cire, Federico Trebbi, Alle Torelli, Max Bertanza
Guest performer: Stefano Serafini (tromba) ed altri in via di definizione
Coco Beach Total Summer Club
via Catullo 5 Lonato Del Garda (Bs)
Uscita A4: Desenzano
3495810205, 3402145866
www.cocobeachclub.net
La musica di Coco Beach
La musica di Coco Beach, del suo club, sarà happy, divertente, solare coinvolgente. Hit del passato
e successi del presente saranno abilmente mixati dai migliori professionisti e sono confermate le
perfomance a sorpresa che hanno caratterizzato soprattutto le domeniche in spiaggia (che ripartono a
fine maggio). Come sempre al Coco Beach, si tratterà di eventi pensati per stupire e appassionare gli
ospiti con suggestioni circensi, giochi d’artificio, musicisti di strada, artisti di strada e non.
Sponsor, Eventi e Comunicazione
Sponsor e partner per la stagione primavera estate 2010 sono Brian Dales, Lidia Shopping, Perrier
Jouet, Berlucchi, Bugatti Club Italia e quest’ultima organizzazione, in occasione della Mille Miglia (5-6
maggio 2010), organizza al Coco Beach un evento che precede la punzonatura e non mancheranno
performance a sorpresa come lo scorso anno, quando sul tetto del bar si esibivano giocolieri, musicisti,
maghi. Notevole anche il successo della festa di Ferragosto dello scorso anno, quando il Garda si riempì
di fuochi d’artificio. Coco Beach ha da poco rinnovato il suo sito e il suo logo e grazie anche al supporto
di un ufficio stampa ha una costante copertura mediatica. Tra le varie pubblicazioni degli ultimi mesi, è
apparso su Cosmopolitan, Corriere della Sera, Il Giorno, 2night, Max (etc) ed ogni settimana si scrive dei
suoi eventi sui giornali locali.
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music expo
music expo
MUSIC ITALY SHOW
I MIGLIORI STRUMENTI MUSICALI E LA
PASSIONE PER LA MUSICA SI INCONTRANO
IN FIERA A BOLOGNA
di Francesca Flavia Fontana
Martedì 11 maggio il centro di Bologna si è riempito di spettacoli e concerti
live, e dal 15 al 17 è andata in “onda” la fiera della musica. Il Music Italy
Show.
Promosso da Dismamusica, e ospitato dalla Fiera di Bologna, un grande
show per tutti gli appassionati del settore.
Quattro padiglioni allestiti nei minimi dettagli per non lasciare nulla
all’immaginazione ma solo alla vera voglia di musica, in tutte le sue
sfaccettature.
Tra gli stand di strumenti acustici ed elettronici, sistemi per dj, luci, effetti,
associazioni, stampa del settore ed accessori di tutti i tipi, tutti i colori e per
tutti i gusti, si vedono, sia ragazzini che meno giovani, che si avvicinano,
alcuni provano gli strumenti altri si soffermano estasiati dalle performance
degli artisti.
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music expo
music expo
Sulla scala mobile per l’ultimo padiglione penso che i migliori marchi musicali e gli strumenti più
belli si sono già mostrati in modo sublime e invece mi si prospetta una mostra d’arte, sembra
di essere in una galleria d’arte moderna. La mostra si intitola “Love me Fender”, dedicata
all’universo Fender, del suo essere mito e stile di vita, oltre che un marchio.
Questa sequenza di dipinti, disegni, videoinstallazioni ha il compito di raccontare le suggestioni
di grandi chitarristi. Alternati a quadri vi sono esposti strumenti appartenuti a grandi miti del
genere come Jimi Hendrix, Rory Gallagher, David Gilmour, Eric Clapton...che dire? L’arte può
uscire anche da una cassa acustica al Music Italy Show.
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star system
star system
La bella Belen?
Faceva la cubista
di Lorenzo Tiezzi
Belen Rodriguez al decimo compleanno di Clubmodà (Erba)
La splendida Belen Rodriguez non è nata in tv. Per anni ha fatto la ragazza immagine in discoteca.
L’ abbiamo incontrata per capire che le disco non le ha certo dimenticate
Che dire di un colloquio, pur breve e non tête-à-tête (non c’ero solo io, in un ufficio di una disco alla fine
di ottobre…) con Belen Rodriguez? Che un uomo come quello che scrive quest’articolo per un po’ non
se lo scorderà. Alta, flessuosa, simpatica… quando si muove Belen sembra una pantera, ma quando
parla non vuol fare la bomba sexy. Lei è sexy, tutto qui, non può farci niente. E più forte di lei. E’ pure
piuttosto brava nei rapporti con le persone, e senz’altro questa capacità la deve alle tante serate passate
in discoteca, a lavorare come cubista e/o ragazza immagine. Infatti la Rodriguez è una delle tante belle
ragazze che prima di arrivare alla fama mediatica è passata per le tante vituperate discoteche.
Per un locale una come Belen è senz’altro l’ospite ideale, perché se fa impazzire gli uomini, anche le
donne continuano ad avvicinarla per fotografie oppure un sorriso in più. Certo, costa un po’. Ma come
sempre, le cose belle costano.
Qual è il tuo rapporto con le discoteche?
Ho iniziato a frequentare i locali per divertimento, mi ci sono sempre trovata bene. Poi un po’ per caso,
ho iniziato a fare la cubista e la ragazza immagine, se non sbaglio era il 2003. Ho iniziato a farlo proprio
al ClubModà di Erba (e’ qui che la incontriamo). Oggi, ad essere sincera, visto che nei locali ci lavoro
da tempo nel weekend, in un modo o nell’altro, quando sono libera durante la settimana di solito
preferisco stare a casa con gli amici… Ma ripeto, io sono cresciuta nei locali. Quando ero piccolina
scappavo di casa pur di andare a ballare. Pensa che mio padre mi aveva costruito in giardino, come tutti
o quasi ne avevamo uno molto grande, una casetta su un albero, di quelle in legno. Ecco io saltavo
dalla mia camera alla casetta e scappavo. Usando una sega avevo fatto un buco nel pavimento e con
una corda mi calavo giù… e correvo a ballare in discoteca tutta la notte. Non ero particolarmente
trasgressiva, figuriamoci, a quell’età. Non bevevo neanche un goccino d’alcol. Dopo si, ovviamente
sono diventata un’ubriacona… (in realtà è perfettamente sobria. Oltre al solito champagne di rito non
ha bevuto niente).
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star system
Al centro Belen, in alto e in basso imamgini di Belen Rodriguez
al decimo compleanno di Clubmodà (Erba)
star system
Come si rapportano i ragazzi e le ragazze che vedi nei locali con te? Cosa ti dicono?
Non si rapportano proprio! Scherzo, diciamo che avere un rapporto vero e proprio, scambiare discorsi
veri e propri non è facile, con la musica alta e tutto il resto. Però, diciamo che in generale, mi sembra di
vedere che alcuni si divertano in modo semplice e senza esagerare. Altri purtroppo no. Tutto qui. Questa
cosa mi mette senz’altro di cattivo umore, mi deprime, ma è molto difficile risolvere questo problema.
Ma ti sembra che la situazione stia in qualche modo migliorando oppure no?
Purtroppo no, mi sembra stia invece peggiorando. Il mio ideale di famiglia sarebbe quella da Casa nella
Prateria, tutti in campagna a vivere dei frutti della terra, come faceva la famiglia Ingalls. Tutte le nuove
generazioni le farei vivere in quel modo, o almeno li obbligherei a guardare quel telefilm.
Ti ricordi qualcosa in particolare di quando lavoravi al ClubModà di Erba e in disco
come il Pineta di Milano Marittima?
Certo che mi ricordo, mi ricordo di tutto e di tutti. Diciamo al Clubmodà senz’altro i clienti sono giovani
e “fighettini”, il che è senz’altro piacevole per chi lavora, perché vuol dire che sono di solito educati e
galanti. In certi locali purtroppo devi sopportare certi clienti già adulti che non erano molto simpatici con
il loro continuo provarci in modi volgari… In altri invece lavorare era molto divertente, perché anche io
ero molto giovane e mi divertivo con i miei coetanei. E poi il Clubmodà era vicino a casa. Allora come
oggi vivevo a Milano.
Qual è il tuo rapporto con la musica? Si parla di un tuo debutto come cantante...
Diciamo che non canto in bagno, visto che sono piuttosto intonata posso permettermi di cantare in
salotto. Come al solito c’è chi scrive e parla di me inventandosi le cose. Ma è vero che amo moltissimo
la musica, e che mio padre era musicista. La musica per me è il motore del mondo, fa innamorare, fa
litigare, fa piangere, fa venire la depressione… oppure ti esalta.
Come vedi il tuo futuro professionale?
Non lo so, non faccio molti progetti. Credo che questa sia la chiave del mio successo, il non prendere le
cose troppo seriamente. Non pretendo mai troppo, non me la tiro e quando arrivano i risultati per me
è sempre una grande sorpresa. Comunque, diciamo che non mi vedo cantante, e lo ribadisco, e che
ancora come presentatrice non mi sento a mio agio. Potrò farlo, forse, quando sarò una signora, per
ora sono una ragazza…
Resta un futuro come attrice… anche perché questo spot con De Sica sta avendo
veramente un successo strepitoso.
Si, la recitazione mi piace molto. In questo spot recito comunque una parte, tra l’altro accanto a un
maestro come Cristian De Sica con cui lavorare è un piacere. E’ un mostro di bravura ed è anche un
signore, delizioso. Diciamo che grazie a questo spot ho scoperto un lato di me che non conoscevo.
Vedremo...
Belen Rodriguez, una vita in copertina
Belen è nata a Buenos Aires il 20.09.84, Segno Zodiacale: Vergine, Altezza: 1,75 cm, Occhi: Nocciola,
Capelli: Castani. E’ un personaggio tv ormai affermatissimo, sia per le sue relazioni (Fabrizio Corona)
che per una vivacità personale davvero notevole. Dopo una memorabile partecipazione all’Isola dei
Famosi, è protagonista del più recente spot Tim con Cristian De Sica. E’ praticamente impossibile o quasi
ignorare la sua presenza sui media, visto che Belen, con le sue storie d’amore o semplicemente con la
sua presenza e la sua personalità, fa sempre notizia.
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La notte di
Beppe Riboli
di Lorenzo Tiezzi
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- Luxury Beach Club. Baku. Azerbaijan.
20.000 mq, a Baku, sul mar Caspio, sarà uno spazio estivo club privato per mille persone. Discoteca, beach
bar, stabilimento balneare, avrà tutte le funzioni che uno spazio di questo tipo richiede. Spa, palestra, bar e
ristorante, piscine, terme, tutto nel massimo lusso. Apertura prevista giugno 2010.
- Eralora show restaurant. Curno. Bg.
800 mq. E’ un ristorante pensato e progettato secondo le logiche degli show restaurant di Las Vegas. Può
passare da 80 a 300 posti a sedere, è discobar, ristorante, live music, discoteca. Aperto da Natale 2009.
Specializzato in notte & dintorni, ama stupire. Con i suoi locali ma anche con
le parole.
E’ l’archistar della notte più famoso in Italia, e senz’altro uno dei più bravi non
solo da noi, anche in tutto il mondo. Una monografia a lui dedicata è diventata
un libro di testo al Polimoda, collabora con diverse scuole d’architettura e di
design e quando fa un’intervista a un giornale importante, si fa sentire. Infatti
Riboli non ama stupire solo con i suoi locali (oppure con le sue case, i suoi
hotel, etc). Lo fa anche con le parole ed ha anche una qualità invidiabile
per il mondo della notte e pure per quello del giorno. E’ sincero. Quando
dei proprietari di discoteca dice semplicemente che oggi a loro mancano
soprattutto i soldi, dice la verità. E anche la sua opinione sulla crisi delle disco è
tutto sommato equilibrata. Non può durare per sempre… A questa intervista
Riboli risponde insieme a Milla Jas, sua collaboratrice.
Raccontaci qualcuna delle tue più recenti realizzazioni, le più nottambule
magari…
- Occhi Occhi Oh. Napoli
800 mq, in Vico dei sospiri, a cento metri da piazza dei Martiri e via Caracciolo,
è nella zona fashion della città, dove già c’è la movida napoletana più in. Un
locale di grandi dimensioni, suddiviso in più “stanze”. Il tema è il fashion, e c’è
grande attenzione ad ogni dettaglio, nell’interior design e nella luce. Apertura
ad inizio novembre ’09.
- Zang big. Crema.
600 mq, sarà l’evoluzione dello straordinario discobar cremasco, locale di culto
da ben diciotto anni. Mi piace pensare che lo Zang, che è di mio fratello e che
è stato per me un continuo laboratorio sperimentale, diventi maggiorenne e
quindi più grande. Concepito come uno spazio in perenne mutazione, sarà
suddiviso in due sale, si plasmerà notte dopo notte per essere bar, discobar,
discoteca, teatrino. Aperto da Natale 2009.
- Metrocubo. Messina.
300 mq, discobar per un target alto, bar centrale, circondato da privèe ad
anfiteatro, è posizionato sul lungomare di Messina. Disporrà di un bersò estivo
di duecento metri quadrati. Musica ricercata, cockteleria di grande qualità.
Aperto da Natale 2009.
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Immagini dei locali che hanno ospitato Beppe Riboli, dall’alto: Lili la Tigresse,
Nuclà, Qi Clubbing, Teatro Alberti e Zang Tumb Tumb
Chi è Beppe Riboli
Dal 1999 al 2001 è Capo Dipartimento a Fabrica, di Luciano Benetton, Direttore Oliviero Toscani.
- Dal 2003 al 2008 ha tenuto lezioni presso la Facoltà di Architettura di Milano.
- Nel 2006 ha ideato “L’ Architettura Visionaria”, show itinerante sulle proprie opere, presentato in Facoltà e Scuole
di Design.
- Nell’aprile 2007 ed Aprile 2009 Trend Discotec , dedica la copertina a Beppe Riboli come top night designer.
- Dal 2001 al 2007 Beppe Riboli viene premiato sei volte come miglior progettista della notte italiano.
- Nell’agosto 2008, Beppe Riboli è intervistato da Beppe Severgnini per il Corriere della sera.
- Nell’aprile 2008 esce il volume monografico “Beppe Riboli. Architetture della notte.”, Skira Edizioni.
- Dall’ottobre 2008, Beppe Riboli è docente a Naba. Tema del corso: “I bar del futuro”.
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- Nel febbraio 2009, Beppe Riboli tiene un Master a Naba, il Tema è: “Night design evolution”.
star system
Che tipo di locali stai realizzando in questo periodo?
La mia passione per gli spazi del divertimento è sempre forte, le discoteche, i bar, i ristoranti, fanno sempre
parte del Progetto, anche se da tre anni lo Studio si occupa di Architettura, con risultati davvero interessanti.
Non cambia la mia logica progettuale, (sempre si deve stupire chi guarda… ) ma riguarda hotel, case, spazi
pubblici, concept stores.
Dal tuo punto di vista, che è un osservatorio senz’altro privilegiato, a che punto è la
notte?
La notte è sempre la notte, pensare che la gente non esca di casa è assurdo. Certo le discoteche soffrono
molto, stanno calando pesantemente nel numero, i problemi sono noti, la crisi, le tasse ed i gabelli sempre
più pesanti, i controlli asfissianti, non ultimo il divieto del bere, che ha messo in ginocchio molti dei gestori.
Ma le discoteche ci saranno sempre, ed usciranno da questa crisi molto più forti. In realtà c’è stata una
parcellizzazione del mondo notturno, ora esistono molte altre realtà differenti, i discobar, gli sdoganati lap
dance (in ascesa verticale), i beach bar, i risto bar e molti altri ancora. Ma sempre cinque milioni sono gli
italiani in giro di notte nei week end.
Come vedi i clubber, ovvero i frequentatori delle discoteche? Li vedo bene, nonostante un certo oscurantismo che ci vorrebbe a letto alle dieci di sera. Vedo tanta energia,
vedo tanta voglia di divertirsi, di staccare la spina per qualche ora, che male c’è? I target si sono evoluti negli
anni, la novità di oggi sono i trentacinque – quarantenni, uomini e donne indifferentemente, viaggiano in
gruppo, carichi di soldi e di voglia, di solito arrivano da matrimoni andati male o da esperienze negative,
hanno voglia di divertirsi e non si fanno tanti problemi. Sempre la disco è passerella di moda, ma anche
spazio del travestitismo (bada bene, anche il commercialista che si mette i jeans con un taglietto sulla gamba
è travestito).
star system
Ha ancora senso dividere i locali in discoteche e discobar e ancora dinner & dance? La
tendenza è a riunire piuttosto che a dividere il cibo dal ballo, oppure no? Siamo in un periodo di grandi contaminazioni, per cui anche un negozio di fiori o la hall di un hotel può
diventare discoteca o viceversa, la presenza per esempio dei ristoranti nelle discoteche è sicuramente una
realtà, anche se non da risultati commercialmente accettabili, ma serve solo per riempire prima il locale.La
multi offerta è comunque un’idea giusta, perché chi va in locale può avere più funzioni a disposizione.
Qual è il rapporto che hai con i gestori e i proprietari dei locali che realizzi o
rinnovi?
E’ fondamentale. Un rapporto di simbiosi, più vado in sintonia, più mi sento la fiducia addosso, più do il
meglio di me, arrivo anche a soffrire il progetto per non deludere chi crede in me. Del resto, con la qualità del
progetto sempre più alta, nelle disco come nella moda o nel design, fare qualcosa di incredibilmente bello
deve essere la norma, o almeno ci devi provare.
Cosa manca loro (ai proprietari) e cosa invece hanno?
Ultimamente i soldi.
Tra 30 anni si ballerà ancora oppure la discoteca si trasformerà in qualcosa di
diverso?
Quando l’uomo preistorico uccideva la bestia tutto il gruppo ballava per festeggiare. Quando i barbari
invasero Roma, si ballò per un mese di fila. Capito? Sempre il ballo accompagnerà l’uomo, perché sempre è
stato così e sempre si ballerà, come mangiare, bere, fare l’amore.
Che cosa cercano dalla notte? Sesso, droga e rock and roll? Certo, ma anche relax, nuove conoscenze, staccare la spina, ma questo lo
abbiamo già detto. Certo, riempire il vuoto di un week end è già un motivo valido.
C’è ancora una linea di demarcazione fissa tra notte e giorno?
Si, anche se di molto accorciata, pensiamo agli happy hour, agli aperitivi lunghi, soprattutto durante la
settimana, perché a letto presto si deve andare.
Perché, secondo te, tanti adulti di notte non escono di casa, oppure ti sembra che non
sia così?
Mah, magari si son rotti di stare in giro per forza, calano gli stimoli, non si deve mai diventare l’ombra di se
stessi. Non ultimo quando, ad un certo punto della tua vita, scopri come si sta bene a casa con la propria
donna o con la propria famiglia, magari guardando un film mangiando cracker e caviale e bevendo un
buon Chablis.
Come sono cambiati i ritmi e i riti negli ultimi anni e come secondo te si ballerà in
futuro?
Sicuramente la logica del tavolo come elevazione sociale, non per niente stanno più in alto dei passaggi, è
stata la logica predominante che io personalmente odio, ma che devo ben considerare. Auspico da tempo
un ritorno alla discoteca democratica, dove si va solo per ballare e conoscere gli altri, un po’ La febbre del
sabato sera con John Travolta.
La musica si è un po’ fermata nella ricerca, forse anche per la crisi o per l’affermazione di un certo tipo di locali
fighetti, oggi va la classica commerciale, quella che senti a Radio Deejay.
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club life
AMSTERDAM BALLA
La città è un esempio perfetto di
sistema in cui ci si può divertire in
tutta sicurezza.
di Lorenzo Tiezzi
club life
5) L’Amsterdam Dance Event è ormai il festival invernale più importante del mondo per quel
che riguarda la dance ma i festival d’estate non mancano.
6) Ad Amsterdam la dance fa cultura e non a caso l’ADE è sponsorizzato dalla Burma, la Siae
Olandese. Immaginiamoci la stessa cosa con un festival discotecaro italiano…
7) Nelle disco di Amsterdam spesso si entra dopo aver passato il controllo del metal detector.
L’operazione spesso richiede del tempo, ma i buttafuori sono gentilissimi e le persone aspettano
in fila senza problemi. Un sistema da copiare e da inculcare anche alle nostre latitudini?
8) I club comunicano per tempo, su internet, la loro programmazione ed esiste un bel po’ di
stampa di settore.
9) In Olanda accanto ai club la discografia dance è in costante movimento. Ad esempio il
nuovo album dell’americano Robbie Rivera esce sulla label olandese Black Hole.
10) Il top dj, il più pagato al mondo negli ultimi anni si chiama Tiesto suona spesso pure ad
Amsterdam… Ovviamente, non per caso, è olandese.
La top ten della Amsterdam che vive di notte
1) I mezzi pubblici funzionano anche di notte, anche se gli olandesi di solito gli preferiscono la
bicicletta. L’auto e il taxi li utilizzano soprattutto i turisti.
2) Il livello sonoro nei club, ad Amsterdam, è sempre regolato alla perfezione. Per quel che
riguarda i festival, aziende specializzate si occupano solo del volume. Il risultato che è che le
discoteche sono piene anche di adulti.
3) La varietà musicale delle disco di Amsterdam è totale. Dalla house alla trance, si balla di tutto,
d’inverno e d’estate. Ci sono club - restaurant come il Panama e grandi disco come l’Escape.
Ce n’è per tutti i gusti.
4) Amsterdam ha una sua identità musicale, ma soprattutto è una città multirazziale e multi
nazionale in cui è la pluralità ad essere interessante. Vicina a Londra, Berlino e Parigi, Amsterdam
è da sempre nota anche per la sua tolleranza, il che non è male.
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club life
club life
Amsterdam Dance Event
dal 21 al 24 ottobre, sono passati un po’ tutti i top dj. Da Sven Vath a David
Guetta, non è mancato nessuno. La quattordicesima edizione dell’evento è stata
la più grande di sempre, con 700 artisti che si esibiranno in oltre 70 club. Gli
artisti hanno esplorato tutte le sfumature del ritmo, che sia esso house, trance,
techno.... Tra le ultime aggiunte al programma, le performance di Fatboy Slim
live (GB), Faithless (Soundsystem live, GB), Darren Emerson (GB) and David
Guetta (FR).
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club life
club life
L’elenco degli artisti partecipanti fa davvero impressione, anche quando
non vengono citati tutti. 2000 and One (NL), Alexander Robotnick (IT),
Armin van Buuren (NL), Boxcutter (GB), Boys Noize (DE), Carl Craig (US),
Chris Liebing (DE), Danny Howels (GB), Dave Clarke (GB), Deadmau5
(CA), Dennis Ferrer (US), Derrick May (US), DJ Pierre (US), Don Diablo
(NL), Extrawelt (DE), Fedde le Grand (NL), François K. (US), Freemasons
(GB), Funk d’Void (GB), Funkerman (NL), Gregor Tresher (DE), Groove
Armada (GB), Heiko Laux (GB), John Acquaviva (CA), John Digweed
(GB), Joost van Bellen (NL), Joris Voorn (NL), Josh Wink (US), Junkie
XL (NL), Just Jack (GB), Karotte (DE), Kaskade (US), Laidback Luke (NL),
Laurent Garnier (FR), Lucien Foort (NL), Markus Schulz (DE), Mason (NL),
Nobody Beats the Drum (NL), Oliver Huntemann (DE), Paul van Dyk
(DE), Pendulum (AU), Pete Tong (GB), Richie Hawtin (CA), Ron Carroll
(US), Sander Kleinenberg (NL), Sandy Rivera (US), Shinedoe (NL), Simian
Mobile Disco (GB), Steve Lawler (GB), Steve Rachmad (NL), StoneBridge
(SE), Sven Väth (DE), The Advent vs Industrialyzer (PT), The Hacker (FR),
Tiefschwarz (DE), Timo Maas & Santos (DE), Tommie Sunshine (US) ...
L’Amsterdam Dance Event non è solo un festival. E’ anche uno dei
più importanti momenti di incontro degli addetti ai lavori della musica
elettronica (dj, produttori, proprietari di club, discografici, etc). L’anno
scorso si sono incontrati all’ADE ben 2.000 professionisti e hanno
partecipato alle serate oltre 90.000 persone. L’evento è promosso sulla
stampa e organizzato alla perfezione. Gli addetti ai lavori lo amano perché
informale e raccolto e deve molto al fascino della città che lo ospita.
www.amsterdam-dance-event.nl
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TOP dj
Top DJ
Davide Svezza
Monkeylovers
di Lorenzo Tiezzi
di Lorenzo Tiezzi
Davide è un vero maestro della house più ‘easy’, ossia di quella
musica che fa muovere gran parte dei locali italiani oggi.
Impegnato in alcuni dei più importanti locali italiani, spesso
sonorizza anche eventi di grande importanza.
Sono il dj trio che anima sempre più spesso la console del
Bolgia di Bergamo emozionando quanto i top djs a cui danno
il cambio. Il loro suono è elettronico, divertente, saltellante,
minimal e techno (ma non troppo spinto per chi ha voglia
di divertirsi). Loro dicono che è un mix tra electro, minimal,
house e techno… E per una volta (gli artisti di solito si sbagliano
quando parlano della loro arte…) hanno ragione.
Svezza inizia la sua carriera precocemente, nel 1993. All’età
di 16 anni si iscrive alla sua prima gara di scratch e cutting
in collaborazione con dj Wladimiro (Spaghetti Funk Articolo
31), vincendola. Da allora il suo percorso è tutto in salita.
Nonostante la giovane età, gli vengono affidate fin da subito
consolle in piste che accolgono oltre le 2000 persone (vedi
quelle del Mediterranee e del Maggie’s Park ). Il salto verso la
nightlife di Milano lo fa quasi subito. Inserendosi in tutti o quasi
i top club milanesi.
Nell’estate del 2003, poi, l’art director Alessandro Acerbi gli
propone di diventare resident de “Le Scuderie”, noto club di
Modena. Sempre nello stesso anno, inoltre, ma nel mese di
ottobre, i fratelli Buffagni gli affidano la consolle del Paradiso
di Rimini. La successiva stagione estiva invece vede Davide
protagonista della consolle del Villa Delle Rose, dove entra in
contatto con djs quali Tommy Vee, Gianluca Motta o Mauro
Ferrucci. A questi 2 top club romagnoli inizia così ad affiancare
serate come dj resident all’ Old Fashion Café Milano nel lunedì
più famoso d’ Italia insieme all’amico/collega Simone Cattaneo,
e all’Hollywood di Milano, per eccellenza la discoteca più
famosa dello stivale. Impossibile inoltre non citare il fashion & glamour ClubModà di Erba e l’alternative Club Spazio
Renoir di Cantù. A tutto questo si aggiungono numerose serate come guest in mezza Italia.
Da segnalare anche l’attuale collaborazione con Milano Music Service, società leader nell’organizzazione di eventi
che ha portato Davide a collaborare con le più grandi aziende italiane ed estere (vedi Fiat, Bmw, Vodafone ecc) e a
party legati alla moda milanese (Gruppo Marzotto, Tod’s, Vicini Shoes etc.). Fino ad arrivare all’apertura del concerto
di Lucio Dalla a Bergamo nell’estate del 2006 davanti a 15.000 persone. Dall’estate del 2008 Davide alterna con i
suoi set i locali della Costa Smeralda e quelli della riviera adriatica.
Giovani, hanno anche un’attività artistica diurna e separata
l’uno dall’altro... ma di notte sono una cosa sola. Difficile capire
cosa facciano in tre dietro al mixer, tra computer, cavi, ritmo e
cassa in quattro. Ultimamente, come per confondere le acque
ancora di più, da poco indossano maschere da scimmia che
li rendono non poco inquietanti… Ma la sostanza resta, ossia
fanno ballare come pochi, pochissimi.
I loro nomi sono questi: WM, J.A., LAH, WINSTAN, NISI,
Mr.DADE… Se vi sembrano più di tre sappiate che è normale,
anche in questo caso confondere è il loro mestiere. I tre che
suonano in console sono questi: WM+J.A.+MR.DADE. Molto
più semplice tradurre il loro nome in italiano. Monkeylovers vuol
dire letteralmente amanti della scimmia, ma per scimmia non si
intende il primate. Bensì quelle voglie, positive o negative, che
ognuno di noi ha e di cui non riesce a liberarsi mai, per nessun
motivo.
La loro musica elettronica da qualche tempo
si è arricchita anche di live performance che
prendono vita durante i loro set: musicisti in
carne ed ossa, tastieristi, sonorizzatori impazziti…
interagiscono con la loro cassa dritta.
Difficile dire dove li porterà il futuro, ora che
hanno deciso di investire parte della loro
creatività anche in una label discografica
indipendente, un’attività in cui si può star certi di
non guadagnare un euro per i prossimi 50 anni
(forse 20, ma tant’è…).
Senz’altro, in un panorama di dj e top dj un po’
troppo poco coraggiosi, sanno distinguersi.
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top dj
TOP DJ
Stefano Pain
di Lorenzo Tiezzi
Stefano Pain è una forza della natura. Più che il solito top dj osannato (e poi presto dimenticato) dagli addetti ai lavori,
è uno dei pochi professionisti della notte che ha sempre il sorriso sulle labbra, che sa perfettamente che un un dj è
prima un intrattenitore, solo dopo un artista. Insieme a Rossini forma una delle coppie di dj producer più stimate in
Italia e in Europa e suona dappertutto nella penisola, da nord a sud, spesso dal lunedì alla domenica. A quanti ‘top dj’
internazionali capita la stessa cosa, da anni? Pochissimi.
Quali erano i tuoi miti in console quando stavi iniziando?
Suonavo solo per me senza preoccuparmi del pubblico che avevo di fronte, penso che sia uno dei limiti di tutti i djs
a inizio cariera. Sono moti i colleghi che stimo, ognuno di loro magari per diversi motivi .... non sto ad elencarli tutti
perchè non vorrei dimenticarne qualcuno.
Chi ti conosce sa che hai una settimana piuttosto intensa. Oltre al classico weekend a suonare in giro per l’Italia, lavori
in studio e dal lunedì al mercoledì incontri art director, proprietari di club, addetti ai lavori. Eppure c’è tanta gente che
dice che “i dj lavorano poco”...
Il lavoro del dj non è solo quello che si vede quando siamo in console. Nel mio caso lavoro molto in studio, passo ore
nei negozi di dischi o al computer alla ricerca di suoni e prodotti da proporre. E poi c’è tutta la parte organizzativa del
così detto calendario da riempire, quindi un sostenuto lavoro d’ufficio!
Quali sono i punti di forza delle disco italiane (senz’altro tra le più belle al mondo, anche se noi italiani al solito siamo
bravi a dire il contrario) e invece cosa potrebbe migliorare?
Le nostre strutture sono altamente concorrenziali. A volte da noi si tralasciano particolari di notevole importanza come
gli impianti audio, luci, cose che per noi dj sono fondamentali. All’estero invece sono considerate le cose primarie di
una discoteca.... In Italia spesso si dà molta più importanza all’immagine piuttosto che alla professionalità... Ma per
fortuna non è sempre così.
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Michele Menini
di Lorenzo Tiezzi
Nato a Venezia nel 1964, inizia la propria carriera come DJ
professionista nel 1989; da subito si impone nei club più cool
del nord Italia intensificando gran parte della propria attività
anche a Riccione e dintorni. Dopo una serie di collaborazioni
con locali della riviera romagnola, nel 1994, stabilisce la propria
location in quel di Milano Marittima, massimizzando creativita’
e genialita nella ricerca musicale e nel proporre la stessa ad alti
livelli. Nel 1997 dà una svolta al suo percorso professionale,
diventando DJ resident della discoteca Fura di Desenzano del
Garda. Menini col suo sound elettronico ma mai estremo porta
il mito del Fura a livelli davvero importanti. Contestualmente
partecipa a 360° nello sviluppo del locale, interfacciandosi con
gli art-director nella scelta di dJ guest, musicisti ed artisti di ogni
genere, integrando gli stessi nei propri dj set.
Questa generosità di Menini continua ancora oggi. Se tanti
colleghi si accontentano di fare i guest, lui preferisce interagire
con i locali fornendo anche tutta l’esperienza che una carriera
come la sua offre. Chi l’ascolta ha dei benifici, sempre e
comunque, anche perchè Michele non è certo un ‘purista’
del mixer. Riesce a far ballare ogni dancefloor col suo sound,
proprio perché è un sound mai banale, e spesso vicino alla
house degli esordi e pure a quella del futuro, mai a ciò che
radio & tv propongono perchè ‘va di moda’.
Nel 2000 nasce la joint-venture Menini-Fregonese, implodendo
nel panorama dance su scala nazionale ed internazionale a cui
è seguita quella con Viani. Le produzioni Menini & Viani hanno
fatto il giro del mondo. Serieta’ e professionalita’ i due punti
cardine che lo contraddistinguono, e che lo portano ad essere
presente nei migliori club d’italia, dove il cammino verso nuove
evoluzioni ed armonizzazioni musicali lo portano a distinguersi
con il proprio linguaggio sonoro.
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vocalist
vocalist
Jacopo
Coppiardi
Anja J
Madrelingua inglese, riempie i set dei dj con cui
divide la console di urla, canti e soprattutto del suo
nome: “My name is Anja J.”, che ripete spesso. In un
mondo di protagonisti che poi non sanno esserlo fino
in fondo, lei, senz’altro sa come attirare l’attenzione. E
non solo perché è una bella ragazza.
Lo stile di Jacopo Coppiardi, da anni anima della
nightlife bresciana e non solo, sembra facile da
copiare. Quando è in console a fare il vocalist non
canta, non dice su le mani (anzi, lo dice solo quando
ce n’è bisogno, un paio di volte l’anno), saluta un
po’ tutti, chi ha il tavolo e chi non ce l’ha, si diverte
ad abbracciare le cubiste e spingere il compare dj
Space… Insomma, a parte il fatto che parla ad una
velocità strafosferica senza impappinarsi, è proprio
come tutti noi, simile a chi non fa il vocalist di mestiere
da anni.
Anja J. ha iniziato la sua carriera nel 2001 girando il
locali piu in di Europa. (Paris, London, Amsterdam…).
Oggi è uno dei volti di punta di Fashion Tv ed è stata
cover girl per una produzione cinematografica della
Disney apparendo anche su network televisivi come
City T.V. Ckco T.V.(Toronto - Canada), ed MTV (Italia).
Purtroppo, invece, diventare il nuovo Jacopo oppure
come Jacopo non è così semplice. Prima di tutto c’è la
musica elettronica, che lui conosce a menadito anche
se non lo dà a vedere. Poi c’è quel suo modo molto
personale di caricare la pista senza fare troppo lo
sbruffone, l’amicone. Un’altra delle sue caratteristiche
è un cappellino da baseball sempre cacciato in
testa e un look soprattutto sportivo che sembra un
po’ cozzare con i locali sempre patinati che gestisce
oppure in cui lavora… Anche quest’atteggiamento,
sembra strano, non è poi così facile da ripetere.
Richiestissima da situazioni esclusive, molto selettiva
nei suoi look… Anja J. tra gli altri ha lavorato con
Kenny Dope Gonzalez, Little Louie Vega, Frankie
Knuckles, Adamski, Dr. Kuchio, Boy George, James
Zabiela, Lisa Loud, Bruno Bolla, Claudio Coccoluto,
Roberto Intrallazzi, Joe T Vannelli e molti altri.
Qual è il tuo segreto come vocalist?
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E’ la vocalist ufficiale del party di Fashion Week uomo
dello stilista “Andrew Mckenzie” per il party post show
di Milano collezioni.
Adorata da Elio Fiorucci, e’ stata richiesta all’ultimo party
privato di Dolce & Gabbana per una performance
canora dopo la grande Grace Jones.
Ho sempre cercato di stabilire un contatto col pubblico,
di interagire con chi balla o beve al tavolo. Un po’
come capita alle feste private, dove tutti si conoscono.
Ogni tanto mi invento delle frasi che diventano
tormentoni, tipo: le cose che non riusciamo a fare
sono quelle che non ci interessano, o l’importante
non è partecipare ma arrivare primi… ma non voglio
lanciare messaggi, solo far divertire.
Ha realizzato una sua “personale introduzione” per
la seconda compilation: “Sueno Tribal vol. (II)” mixata
da d.j. Filippo Nardi, attualmente e’ impegnata
con il duo “Supernova” dj’s - compositori noti per le
loro produzioni house, e per la collaborazione con
“Gemelli Diversi” e “Articolo-31”. Supernova Featuring
Anja J. hanno lanciato il suo single “Rock U” insieme
nel festival Winter Music Conference a Miami, qualche
anno fa.
Quali sono le cose che non devono mancare
per un party da sogno?
Ovviamente una così all’universo dei magazine non
sfugge. Su Hot l’hanno ribattezzata “Rock Angel”.
Senz’altro devono esserci tante belle ragazze, senza
di loro anche il miglior dj l’ambiente non lo scalda.
E dopo aver trovato una buona idea di base, va
realizzata bene, dagli allestimenti alle coreografie.
Infine, non bisogna dimenticarsi di promuovere il
tutto. Perchè se solo pochi sanno che c’è la festa,
l’insuccesso è assicurato.
Che dire? Come dice Anja, stay tuned, ossia seguite le
sue tracce, anche se con la velocità che ha è piuttosto
difficile.
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music made in italy
music made in italy
di Lorenzo Tiezzi
Tony Humphries presenta Dj Jacko & Tony Loreto
Tony Records l’etichetta del mito house Tony Humphries, presenta la compilation Nu
House mixata da DJ JACKO feat TJ INC aka Tony Loreto & Dj Jacko.
Mark Livella
l’italiano Jacko è il label production Assistant di Tony Records, assistente personale e
dj supporter di Tony Humphries durante tutte le sue tournèe... Jacko è destinato a
diventare uno dei produttori e contributori di spicco della dance music mondiale,
ovviamente sotto l’ombrello dell’etichetta Tony Records. Decisamente una delle stelle
nascenti della scena soulful dance.
Insomma, ormai ha l’esperienza necessaria per volare con le sue ali. Ha appena
prodotto questo nuovo album di soulful house in collaborazione con Tony Loreto,
un disco pieno di belle tracce deep soulful house di loro produzione e pure di remix
di artisti come Dajae & Bernard Badie, Antoinette Roberson, Heather Headley...
Dj Jacko
Produzioni di successo dal team del King’s
Club
Produzioni di grande successo dal team musicale che
crea la colonna sonora delle serate del King’s Club di
Cala Galera, ovvero dalla squadra creativa guidata da
Maurizio Amadio, al mixer Mauama.
Jacko e Tony Loreto formano i TJ Inc, sicuramente uno dei più innovativi e richiesti
team di produzione made in Italy e la compilation si presenta con un pacchetto
senz’altro interessante: 1 cd non mixato con 8 brani (dedicato ai dj), 1 cd mixato con
13 brani (dedicato agli amanti della musica) e in omaggio una t shirt Tony Records
(per i dj e per tutti gli altri).
Dj Ben, dance italiana da esportazione
Nei primi mesi del 2009 esce il primo album di Dj Ben. Nato in Tunisia, quarant’anni
fa o giù di lì, Ben è cresciuto a Parigi ma da tempo vive in Italia, a Milano. Conosciuto
come il dj dei vip e creatore del mito musicale di locali come il Papeete e il Pacifico di
Milano Marittima, in realtà è semplicemente un top dj che spesso suona in situazioni
esclusive e che ha tanti amici conosciuti (“per me sono semplicemente amici”,
racconta). Come i veri professionisti mixa per chi balla e non solo per se stesso e ha
già pronto un nuovo album pieno di canzoni perfette per il dancefloor, tracce che
senz’altro entreranno presto nelle borse dei dischi (o nei computer) dei colleghi.
“Sarà un disco pieno di canzoni pop alla David Guetta ma anche di tracce house in
stile Defected, una label di riferimento per i dj… Ma soprattutto sarà un disco che
racchiude il mio sound”, spiega.
Questo per quel che riguarda il futuro… Ma per capire la dimensione della sua fama
va detto che la sua “Me and Myself” ha raggiunto la sesta posizione nella classifica
di Billboard, la bibbia della discografia americana e il secondo posto nella World
Club Charts. Come se non bastasse, Erick Morillo, vero mito del clubbing, ha incluso
“Sorry”, il suo ultimo singolo in Subliminal Sessions Summer 09, una delle poche
compilation che fanno davvero la differenza a livello musicale.
White Trash, dal party al cd mixato da Mark Livella
E’ il party in bianco più storico in Italia e forse in Europa, e questa volta il cd celebrativo
dedicato alla storica festa del Mazoom Le Plaisir l’ha mixato Mark Livella, mente
musicale di Mazoom Lab.
Il sottotitolo è semplice, dice che la musica del cd viene direttamente dal desk digitale
di Mark, che ogni giorno ascolta e produce l’elettronica del presente e del futuro. 10
tracce pensate per emozionare ma anche o soprattutto per far ballare con i suoni di
domani. Tra le tante tracce presenti, ci sono anche Cristian Viviano & Antonio Castello
- Keep Running e Mark Livella - Say What. Livella è giovane ma ha alle spalle una
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Per Smilax sono appena uscite Touch me, tra l’altro
arrivata subito al primo posto del portale DjTunes
e Kissed. Il primo brano esce con lo pseudonimo
Mauama, il secondo con quello di Garanthiel vs
Lory Maiuri e proprio quest’ultima canzone avrà
anche una vita all’estero con Universal Polonia che
lo pubblicherà nei paesi scandinavi e pure in quelli
dell’est… segno che la musica delle disco italiane non
funziona solo in Italia.
serie di esperienze notevole. Dopo aver lavorato in
diversi locali, nel 1993 Mark approda alla consolle del
Kaleido/Cinema. Raccogliendo esperienza e consensi,
la sua carriera giunge a una svolta: inizia a collaborare
con locali di prestigio, tra i quali spiccano i nomi
di Mazoom, Alter Ego, continuando con i club più
importanti di Svizzera, Austria, Finlandia, Giappone,
Stati Uniti e Francia. Da sempre Mark si distingue per
la poliedricità dei suoi dj set, che ne identificano il
presente di affermato produttore discografico. E’ nella
discografia infatti Mark trova la consacrazione a livello
mondiale contribuendo a creare il successo di hit
come “Shining Star” e “Rum & Cocaina”.
Dj Ben
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music from the world
Buddha Bar XII by Ravin, il chill out non finisce mai
La storia del successo di Buddha Bar va avanti. Dopo 11 volumi, ovvero 11 compilation della serie Buddha Bar
pubblicate dal ‘99 in avanti (il locale parigino è nato nel 1996, la prima compilation selezionata dal creatore Claude
Challe è stata pubblicata tre anni dopo), dopo oltre due milioni di copie vendute in tutto il mondo e ben oltre 400.00
cd venduti in Italia… è arrivata Buddha Bar XII.
Come sempre disponibile in due cd contenuti in un cofanetto in cartone rigido, Buddha Bar XII è un universo
musicale chill out di 32 tracce - canzoni selezionate da Ravin, maestro della lounge nativo delle Mauritius e parigino
d’adozione. Ravin è responsabile della selezione musicale della serie fin dagli inizi visto che collaborava con lo stesso
Challe e questa volta ha optato per atmosfere musicali ispirate a Parigi, la città multietnica in cui il fenomeno Buddha
Bar ha avuto inizio. Il primo cd si intitola “La vie en Rose”, include una versione colorata e ironica proprio de “La vie
en rose” ed è pieno di musica sensuale, perfetto per l’ascolto più che per il ballo. Il secondo cd è intitolato “Pink me
Up” ed è, come da tradizione, più movimentato. I suoni sono elettronici, acustici ed elettronici e tra le tracce citiamo
almeno “Adela” from Dexi e “Carnivale” from Jason Rivas.
music from the world
Once Upon A Night, viaggio musicale in
due cd a cura di Ferry Corsten
Il nuovo doppio cd mixato dal top dj olandese Ferry
Corsten contiene solo tracce (ben 25) unreleased,
ossia mai pubblicate prima. La compilation spazia in
modo sofisticato attraverso i generi musical che da
sempre Corsten predilige: house, trance e techno. La
compilation include tra le altre tracce di BT, Tritonal,
Breakfast, Rafaël Frost e di Bart Claessen e in qualche
modo cattura l’attività di dj di Corsten, sempre in giro
tra Stati Uniti, Cipro, Europa, Ibiza. Rilassato e insieme
appassionato, Corsten, è un professionista del mixer e
“Once upon a night” la presenta così. “Sono davvero
contento di pubblicare una compilation dopo così tanti
anni. Quando viaggio per le mie serate vedo culture
diverse e le mie impressioni senz’altro hanno influenzato
la selezione delle tracce di questo nuovo doppio album.
Credo sia una fusione di house & trance, un viaggio
musicale che dura due ore e mezzo”. Ferry Corsten ha
ormai alle spalle una carriera importante. Classe ‘73, è
conosciuto anche col nome di System F e Gouryella.
Da sempre specializzato in musica trance, in realtà ha
iniziato come musicista come generi diversi. Nel ‘91,
infatti, si dedica all’hardcore, genere che si ritiene sia
nato proprio nella sua città natale, Rotterdam. Nel 1999,
sotto l’alias System F produce il singolo trance Out of
the blue che ottiene subito un gran successo e viene
anche scelto da vari produttori come remix. L’apice del
suo successo arriva con le collaborazioni con artisti e
deejay del panorama musicale internazionale come
l’amico Tiesto & Armin Van Buuren.
I brani italiani o d’ispirazione italiana presenti nel cd sono ben tre. C’è Perduto di “Inspiro” & Ornella Vanoni. Realizzato
dal dj greco Inspiro, più che un semplice remix di un capolavori interpretati da Ornella Vanoni, è una rilettura in
chiave dance che rende giustizia alla voce dell’interprete e la trasporta in un universo internazionale
Stay di Tommy Vee & Mauro Ferrucci With Ce Ce Rogers invece è una versione recente di uno dei pochi veri
successi dance sfornati dai produttori italiani negli ultimi anni. Tommy Vee & Mauro Ferrucci, entrambi veneti, hanno
remixato una hit che lo stesso Tommy Vee realizzò con i Moltosugo utilizzando anche una composizione di Giampiero
Reverberi / Rondò Veneziano. Alla voce c’è un talento soul come Ce Ce Rogers.
Ueno Park 5 Am di Mario Più & Jurgen Cecconi è un brano dance strumentale, ma le ispirazioni morriconiane della
coppia di dj e producer italiani che l’ha realizzato sono chiarissime. Una voce lontana si mescola a un tappeto d’archi
elettronici ed ispira suggestioni lontane.
In generale, nella serie Buddha Bar, più che il talento nel mix o la tecnica come dj di Ravin, conta il suo gusto musicale
nel selezionare un mondo musicale. E in Buddha Bar non ci sono star bensì ottimi musicisti. Anzi, è vero che la
compilation evento Buddha Bar è una delle poche opportunità di guadagnare con la propria musica per tanti talenti
nascosti in tutto il mondo. Ravin impiega molto tempo ad ascoltare tutti i brani che riceve e selezionare quelli che
troveranno posto sul cd.
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BEVERAGE
BEVERAGE
Champagne & Bollicine
Di L. T.
Ecco come Coldiretti comunica la crisi ormai globale dello Champagne: “Per la vendemmia
che inizierà nei prossimi giorni i viticoltori e gli imbottigliatori di champagne hanno deciso
di raccogliere il 32% di uve in meno nel tentativo di contrastare il crollo delle vendite in
atto sul mercato internazionale con, secondo le stime del Comitato Interprofessionale dello
Champagne, ben 1,2 miliardi di bottiglie ad invecchiare nelle cantine. E’ stato inoltre deciso
che solo l’82% delle uve raccolte potranno essere imbottigliate quest’anno mentre il resto dovrà
essere stoccato in attesa di una ripresa delle vendite, con l’effetto appunto di una riduzione del
44% nel numero di bottiglie prodotte’’.
Un’altra notizia in ambito beverage è che le bottiglie del 2009 piene di bollicine italiane saranno
per la prima volta più di quelle piene di champagne.
La produzione stimata dei vini nostrani è di 300 milioni di bottiglie, ben al di sopra dei 260
milioni dei cugini d’oltralpe.
Chiaramente parliamo di consumo globale, per quel che riguarda i locali, quelli che al tavolo
optano per una bottiglia di Franciacorta o di Valdobbiadene sono proprio pochi.
Ad esempio, alcuni brand di Franciacorta stanno iniziando a produrre e presentare le proprie
bottiglie nel modo giusto, con etichette molto particolari ed azioni di marketing nei locali che
fanno tendenza. Si tratta di strategie che aiutano il cliente finale a scegliere con più fantasia, e
pure il gestore ad avere qualcosa in più da proporre a chi vuole una bottiglia che faccia scena.
Le disco ormai sono anche teatro, va ricordato.
In generale, la tendenza è quella di bere, in discoteca, anche qualcosa di diverso da uno
champagne ‘base’ come Moet Chandon o un ‘premium’ come il Cristal, considerato con
ragione ‘lo champagne dei vip’. Il primo di questi due brand spesso organizza party davvero
riusciti (vedi lo spazio di queste pagine), ma come dicevamo c’è anche di più.
Ad esempio, gli champagne Ruinart, tra l’altro distribuito da Philarmonica solo nel canale
Horeca (enoteche, ristoranti, wine bar, discoteche, etc) si sono ormai ritagliati un loro spazio
anche nell’ambito della nightlife. Il target di questo brand è senz’altro più l’imprenditore che
il personaggio televisivo, ma proprio per queste scelte di nicchia, Ruinart è diventato uno
champagne ‘di moda’.
Alcune annate ed alcuni tipi di champagne sono senz’altro dedicati agli appassionati ed agli
esperti, anche per una questione di prezzo, ma altri sono perfetti anche da bere al tavolo, in
discoteca, in mezzo a tanti amici e a tanta musica.
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BEVERAGE
BEVERAGE
Moet & Chandon Golden Party
Lo scorso sabato 17 ottobre al Sali & Tabacchi di Reggio Emilia è andato in scena il “Moët&Chandon Golden
Party”. Una serata il cui tema principale è stato costituito dalla magia e dall’eleganza dell’oro, sia negli
allestimenti sia nel servizio al tavolo.
E’ stata infatti presentata una nuova modalità di servizio al tavolo della bottiglia Moet&Chandon, esclusivamente
nel formato Magnum. Ogni bottiglia viene inserita in un golden pod, un rivestimento dorato a forma di
bottiglia in grado di mantenere fresca la medesima ed a sua volta inserito in una golden cage, una gabbia
dorata luminosa chiusa con un lucchetto. Il tutto viene servito in bicchieri dorati, grazie a dieci hostess vestite
d’oro incaricate di aprire la cage al fortunato cliente di turno.
Rigorosamente a tema gli allestimenti della serata. Ovvero 3 gabbie dorate altre 3 metri ciascuna, e dove è
prevista l’ esibizione di tre ballerine. La serata è stata poi impreziosita dalla proiezione della nuova campagnia
pubblicitaria Moët&Chandon, con Scarlett Johansson.
Ruinart Blanc de Blancs, bollicine esclusive
La Cuvée Ruinart Blanc de Blancs porta con orgoglio il marchio distintivo della “Plus
ancienne Maison de Champagne”, fondata nel 1729. L’expertise, la dedizione, tutta
l’arte dell’assemblaggio, di cui il «gusto Ruinart» rappresenta il compimento. L’eccellenza
di Maison Ruinart trova in questa cuvée la sua più pura espressione. Purezza di un
assemblaggio che deriva esclusivamente dal vitigno chardonnay, promessa di rotondità
ed armonia. Purezza della bottiglia dalla forma unica e dalla trasparenza perfetta, che
rivela un abito color oro delicato, con leggerissime striature verdi. Al primo naso si
avvertono note di frutta fresca a dominante di agrumi. Poi sopraggiungono aromi di
fiori e frutti bianchi. In bocca, Ruinart Blanc de Blancs si rivela perfettamente equilibrato
fra morbidezza e freschezza, in un bouquet dove spiccano note di pesca e mirabelle.
Champagne Ruinart è distribuito da Philarmonica, realtà di riferimento nel panorama
nazionale per il settore HORECA (enoteche, ristoranti, wine bar, discoteche, etc)
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BEVERAGE
BEVERAGE
Cocalime, un nuovo
drink perfetto per
l’estate (e l’inverno)
Di L. T.
Cocalime, il nuovo liquore, fresco, originale e sorprendente, ottenuto grazie all’attento ed
esclusivo mix di foglie di coca, lime e menta, ha festeggiato al Pelota di Milano nello scorso
ottobre l’estate 2009.
Si è trattato di un evento ad impatto zero, pensato per interpretare la Green Side of Life.
A scandire il ritmo della serata tre donne, che per una notte hanno saputo far virare al rosa il
fresco verde di Cocalime. Isa Iaquinta, Eli Verveine e Margaret Dygas sono state le intriganti
protagoniste del sound della serata. Isa Iaquinta, ex gieffina e dj dei migliori locali d’Italia, ha
aperto le danze con sonorità soulful e deaphouse. Insieme a lei tanti ospiti del mondo dello
spettacolo e della televisione, tra questi: Vic di Radio deejay e Floriana Secondi del Grande
Fratello 3.
Cocalime si è dimostrato, ancora una volta, verde anche nell’anima e per i Come Awards al
Pelota ha previsto un modo totally green per “alimentare” la serata. Al centro della pista, infatti,
è stato posizionato il Sustainable Dance Floor, il primo pavimento auto-rigenerante ed Ecosostenibile al mondo che sfrutta il ballo per produrre energia.
Ai Come Awards sono stati premiati i video che più di tutti rappresentano la green philosophy,
un pensiero che guida le scelte della Community, che esalta il divertirsi, lo stare insieme, il
sapersi godere la vita, ma non ama gli eccessi. Un modo di pensare “verde”, intenso, vivace,
ma nello stesso tempo semplice ed equilibrato, perché essere fuori dagli schemi non significa
necessariamente trasgredire.
Cocalime è un liquore con 20 gradi di gradazione, è nato nel 1870 e rinato nel 2009 a
Bologna. Si presenta in un’elegante bottiglia da 50 cl, ma il suo elemento distintivo è il colore
verde, che colpisce subito e che vuole comunicare l’importanza di essere “in touch with the
green side of life”. Gli ingredienti naturali, come le foglie di coca, il lime e la menta e per la
bassa gradazione alcolica è adatto al pubblico giovane che vuole distinguersi anche nella
scelta di cosa bere, senza… sballare.
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HI FOOD
HI FOOD
I LOVE OSTRICA
Di L. T.
Il sito di I Love Ostrica non c’è ancora, ma dal Facebook dell’iniziativa capiamo che è “un aperitivo di lusso per
persone esigenti che desiderano provare il piacere dell’eleganza anche nel mangiare…”. La faccenda, detta
così, sembra poca cosa, ovvero un concept vago da riempire a seconda all’occorrenza.
Quando però si entra nel dettaglio o soprattutto si assiste a un evento show food organizzato da Luca Nicoli de
La Piazzetta del Pesce (www.lapiazzettadelpesce.it), una pescheria d’ottimo livello a Bergamo, si capisce meglio
di cosa si tratta.
Pian piano, senza fretta, dall’idea di far assaggiare ostriche appena aperte non solo nei ristoranti top ma anche
in discoteca, nel preserata… si sta passando alla concretizzazione. “Stiamo andando per gradi”, racconta Luca.
Ma i primi clienti sono importanti, ad esempio il Qi di Erbusco (Bs).
Luca e i suoi ragazzi indossano un’elegante tenuta marchiata I Love Ostrica, si piazzano in un angolo del locale
e iniziano a distribuire ostriche a chi lo desidera. La struttura può anche occuparsi dell’abbinamento più classico,
ovvero fornire al locale uno o più tipi di champagne. Ma visto che a tutte le disco degne di questo nome lo
champagne certo non manca, di solito I Love Ostrica si concentra sull’essenziale, ovvero sulle ostriche. Dalle
fines des claires ad altri tipi di crostacei, Luca Nicoli porta nei locali solo l’eccellenza.
Quello che stupisce sono i costi, tutto sommato non proibitivi, se si tiene conto che ovviamente non si può
pensare alle ostriche quando si devono nutrire diverse centinaia di persone. Con 600 euro circa si ha disposizione
un buffet per 50 60 persone a base di ostriche. Ovviamente non sempre i prezzi sono di questo tipo, ma la
proposta di I Love Ostrica fa capire che questi prezzi, con professionalità e passione, possono concretizzarsi.
Chiudiamo sottolineando il fatto che un’ostrica va aperta, ossia che il rito della sua preparazione è molto simile
a quello della preparazione d’un cocktail di qualità. Guardare un ostricaro o un barman al lavoro dà emozione
e intrattiene, proprio come chi per lavoro seleziona musica come i dj.
www.lapiazzettadelpesce.it
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DISCO DESIGN
DISCO DESIGN
Dj Headphones
Di Antonio Bramclet
C’è solo una cosa che negli anni non è cambiata, se di mestiere
o per passione fai il dj. Le tue cuffie. I dischi non si usano
più, i cd sono diventati obsoleti nel giro di 10 anni visto che
tutti o quasi i top dj usano il computer e presto, senz’altro, si
mixerà direttamente col pensiero, ascoltando con un ripetitore
multimediale due differenti fonti sonore… Solo una cosa, anche
in futuro, rimarrà al centro dell’attenzione di tutti quanti, dj e
non: le cuffie.
Negli anni ‘80 erano davvero terribili. Anzi, quelle da studio e
quelle professionali dei dj ancora oggi suonano benissimo, ma
erano enormi, pesanti e tutto sommato fragili. Poi, pian piano,
col passare degli anni e il migliorare della tecnologia, le cuffie
da dj o da aspirante tale sono diventate un must anche per
strada. Basta camminare per accorgersi che non sono più un
gadget per farsi notare… una volta che si ascolta musica come
si deve, anche le normali cuffie dell’iPod (che sono comunque
ottime e tra l’altro danno quel tocco di distinzione, visto che
sono bianche…) diventano un di più.
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DISCO DESIGN
DISCO DESIGN
Ecco, le cuffie sono diventate una specie di discoteca viaggiante ed esperienza collettiva come la
silent disco, ossia un evento in cui la musica da ballare si ascolta solo in cuffia. Le cuffie tra l’altro,
se utilizzate per ascoltare musica al giusto volume, non danneggiano l’udito come fanno invece gli
impianti di certe discoteche. Oggi tutti si sentono un po’ dj e vogliono divertirsi a portare super cuffie
da professionisti. Anche i locali dovrebbero adeguarsi a questa nuova esigenza.
Di volume troppo alto si parla troppo poco, anche se è uno dei veri problemi delle discoteche italiane
(e probabilmente su HH ne parleremo presto). Intanto godiamoci questa carrellata di cuffie, sperando
che in futuro non si trasformino in cuffie antirumore o in tappi. La notte ha ancora bisogno di decibel,
divertimento e musica.
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DISCO ART
DISCO ART
Marco Minotti,
un pittore ‘da
discoteca’
36enne, Marco Minotti è un pittore ormai noto in mezzo
mondo nell’ambiente dell’arte contemporanea. “Ma è un
ambiente che mi va stretto”, racconta. “Nelle gallerie gira
sempre la stessa gente, che spesso non viene volentieri alle
mostre. Ci viene perché lo deve fare. Anche quello dell’arte
non è una ambiente perfetto, nessuno lo è…”.
Proprio per questo spesso Minotti preferisce portare i suoi
quadri in discoteca. L’ultima volta l’ha fatto al Clubmodà di
Erba, che all’arte dà spesso un certo spazio, visto che dopo
quella di Minotti ospiterà il 6 novembre anche una personale
di Linda Minotti. “Ho iniziato più di 10 anni fa, al Rolling Stone.
Avevamo uno stranissimo collettivo di cui facevano parte
diversi musicisti e io che ovviamente anche allora dipingevo…
Fu una bella esperienza, come sempre”. Amico personale di
Francesco Facchinetti e di mille altri personaggi del mondo
dello spettacolo, Minotti è un artista vero, ma è anche una
persona normale con i piedi ben piantati per terra… e le
orecchie spesso in discoteca.
Ma i ragazzi in discoteca come guardano i suoi
quadri?
Spesso non li guardano, ossia c’è una piacevole disattenzione.
Dopotutto si tratta di una discoteca, non ci si aspetta di
guardare dei quadri. Ma tutto ciò spesso diventa qualcosa
di più. E lo ripeto, sono convinto che sia necessario fornire
stimoli piacevoli a chi non se li aspetta, l’effetto spesso è
sorprendente.
A cosa si ispira e perchè?
Beh, l’ispirazione è certamente riscontrabile nella cultura
cartoon giapponese. Il motivo è forse perché i cartoon del
Sol Levante hanno fatto parte per un lungo periodo della mia
adolescenza. Ogni giorno di quegli anni venivo catturato,
bombardato ed ammaliato da tutti quei cartoni. Ho sempre
amato le ragazze protagoniste degli episodi. Da Lady Oscar
a Georgie ad Occhi di Gatto a Candy Candy. Mi facevano
evadere in altri mondi così diversi… Con i manga si può
anche esprimere un messaggio sociale, ce n’è uno che in
qualche modo racconta l’esperienza degli stupefacenti. Ma è
una forma sempre divertente, divertita, ironica.
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DISCO ART
I suoi dipinti rimandano anche ai manga giapponesi. E’ sempre stato così o ha avuto
un’evoluzione?
No, in realtà la mia ricerca nasce dall’astrattismo informale, dall’uso di materiali quali cementite, stucco e colori ad olio.
Solo dopo diversi anni ho cominciato ad essere (spesso casualmente) interessato a nuovi linguaggi, nuove tecniche,
nuovi temi.. Il cambiamento è arrivato in diverse fasi. Ricordo senz’altro un periodo a Vienna, in cui mi accorsi che
cominciavo ad interessarmi al disegno, a passare dalle tre alle due dimensioni.
Alcuni dei suoi dipinti hanno come tema i fiori…
I fiori hanno sempre avuto una certa importanza. Non ne ho mai capito in pieno il motivo. Certo è che per alcuni
anni erano diventati addirittura soggetti delle mie opere ed anche ora, anche se in modo più marginale e sporadico,
compaiono in alcune di esse.
Che tipo di artista si definisce?
Se devo essere sincero non amo molto legarmi a dei filoni artistici o gruppi anche se sono consapevole che il genere
che tratto potrebbe ricondursi al new pop, amo seguire l’istinto non il mercato, quindi mi definisco libero e senza
legami.
DISCO ART
Marco Minotti, la biografia
Marco Minotti nasce nel 1973. Vive e dipinge tra Milano
e Vienna. Diplomato al liceo artistico, si laurea nel 1999
in architettura presso il Politecnico di Milano. Il pittore
espone in tutto il mondo e spesso collabora con Adidas
con opere assolutamente contemporanee, perfette
per essere esposte anche in discoteca. Tra le sue tante
collaborazioni e mostre in giro per il mondo, citiamo
almeno la recentissima partecipazione alla mostra Luna
e L’altra presso la galleria Colossi di Brescia, e una mostra
Bipersonale a cura di Nila Shabnam Bonetti galleria
Stragapede Perini (Milano, ottobre 2008). Dopo un
lungo periodo dedicato all’arte astratta informale, oggi
dipinge soprattutto opere figurative ispirate ai manga
giapponesi.
Quale tecnica predilige?
Attualmente quella che tratto, cioè una tecnica piatta mediante i colori acrilici ad acqua, pulita con colori tenui
contornati.
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FASHION LIFESTYLE
FASHION LIFESTYLE
Jeans, t-shirt,
sneakers e
orologi… purché
siano fluo!
di L. T.
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FASHION LIFESTYLE
FASHION LIFESTYLE
Alla faccia della crisi delle disco, i fashion brand più attenti e primo tra tutti Diesel, sempre all’avanguardia,
di notte cercano e lanciano tendenze. La nuova tendenza di Diesel si chiama Flash for fun e si concretizza in
Jeans, t-shirt, sneakers e underwear che prendono vita di notte alla luce UV nei club di tutto il mondo.
Grafiche luminose si accendono su denim slim fit per le ragazze e modelli baggy per i ragazzi, mentre
l’underwear, stanco di restare nascosto, brilla nei colori più sgargianti. Canotte e t-shirt gridano la loro
voglia di divertimento mentre le sneakers vibrano fluorescenti ritmi sul dancefloor! Si tratta della capsule
collection ideata da Diesel per il prossimo Autunno Inverno 2010. Pensata per chi resta in movimento
giorno & notte, 24 ore non-stop, senza avere il tempo di cambiarsi. Sono invece i vestiti a trasformarsi, per
una moda dalle proprietà camaleontiche. Una speciale patina fluorescente, progettata per brillare sotto
i raggi Uv, è stesa su denim e cotone, permettendo ai capi FFF di essere “discreti” durante il giorno e di
scoprire dettagli e cuciture super brillanti solo la notte.
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FASHION LIFESTYLE
FASHION LIFESTYLE
La collezione è presentata da un press kit tutto al digitale con le sembianze di un social network che vive
minuto per minuto 24 ore su 24, proprio come i capi della collezione Flash For Fun… http://www.
diesel.com/twitter/fff/
Anche un altro brand italiano, molto più giovane ma senz’altro in forte ascesa, punta su colori acidi.
Parliamo di Too Late. L’orologio indatti si colora d’Acido. La nuova linea Acd conta 5 colorazioni che
ammiccano alle tonalità e alla dance nata nella Chicago degli anni ’80. L’idea del clubbing che unisce e
la folgorazione, la brillantezza dei colori che vi contraddistingue in ogni contesto. Yellow, Orange, Green,
Violet e Fucsia tutti rigorosamente al neon. Dall’ufficio all’università, dalle fashion victim ai businessmen,
l’orologio Too Late ha sedotto tutto il mondo con il suo mood fresco e irriverente. Ed è perfetto pure per
le disco.
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FASHION LIFESTYLE
Clubland, 30 anni di
nightlife su Yoox.com
di L. T.
Nell’aprile 2001 Yoox.com lancia Clubland, un viaggio
virtuale tra i club più cool degli anni ‘70, ‘80 e ‘90 che rivisita
lo stile dello Studio 54 di New York, del Blitz di Londra e del
Plastic di Milano. L’iniziativa presenta una selezione di pezzi
vintage unici ispirati alla vita notturna di quegli anni. Partner
d’eccellenza del progetto, Rolling Stone Italia magazine
dedicato a musica, politica e cultura, che ha realizzato
servizi esclusivi sui club e sulla scena musicale dell’epoca,
protagonisti del numero di aprile e maggio della rivista.
Piste da ballo, luci, ritmo che pulsava come il battito di una
generazione hanno creato un mondo alternativo, dove i
giovani potevano vestirsi con stravaganze e dar via libera
alla propria immaginazione. La nostalgia per quell’atmosfera
emerge ancora oggi dai giornali, il ricordo dei veterani di
quei club, il desiderio di rivivere l’evasione dalla routine
quotidiana. Clubland regala agli appassionati di vintage,
con il loro spiccato stile individuale, la possibilità di rivivere
il brivido e la creatività di luoghi e tempi in cui i club erano
destinazioni internazionali, e la nightlife era il luogo in cui le
nuove idee culturali prendevano piede.
FASHION LIFESTYLE
Andy Warhol, Liza Minelli, Bianca e Mick Jagger, Brooke Shields e
Truman Capote, si mischiavano con uomini d’affari, politici e rock
star. Sotto la direzione di Holly Brubach, Clubland raccoglie circa
40 pezzi, attentamente selezionati dal team di esperti vintage di
yoox.com, in vendita online a partire da inizio di aprile. Tra i capi
disponibili su Yoox.com: c’è una Jumpsuit in acetato stretch di
Thierry Mugler, anni ‘90, una Gonna in pizzo asimmetrica svasata
e traforata di Jean Paul Gaultier, una Gonna rossa in gomma con
frange di Julien Macdonald, anni ‘90, una Tuta nera aderente,
con scollatura al bacino di Norma Kamali, anni ‘80, degli Hot
pants in pelle rossa con appliques, di Replay, anni ‘80.
Yoox.com e Yoox Vintage
Yoox.com è la boutique virtuale di moda e design Multi-brand fondata
nel 2000. Grazie al rapporto diretto con i designer, i produttori e i dealer
autorizzati, yoox.com è un archivio infinito e cangiante di proposte e
stili difficilmente reperibili nella rete dei negozi tradizionali. Uno scouting
continuo sulle differenti forme di creatività che spazia da collezioni esclusive
dei più importanti designer a un’accurata selezione di capi e accessori di fine
stagione a prezzi accessibili. Yoox Vintage è una parte di Yoox.com e spazia
tra veri e propri pezzi da museo realizzati dai più grandi stilisti dell’ultimo
secolo a “ritrovati” anonimi, tutti scelti per il loro fascino senza tempo e per
la loro rilevanza rispetto alle attuali tendenze nel mondo della moda. Le
diverse vendite YOOX Vintage sono state organizzate secondo diversi temi –
musica rock, Hollywood glamour, black & white - e importanti brand storici,
tra cui Gucci, Dior, Chanel e Emilio Pucci.
Tra i tanti contenuti senz’altro interessanti per chi vuol
saperne di più della storia della nightlife, tante foto di
Tim Sweeney, uno dei deejay più famosi di New York,
un’intervista esclusiva a Donna Summer, la vera “Queen
of Disco”, come fu ribattezzata in quegli anni, riportano
in vita gli eccessi dello Studio 54, dove celebrities quali
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supercar
supercar
MERCEDES - Benz
Classe E CoupE’
L’auto non fa l’imprenditore
ma lo parla benissimo
di Antonio Bramclet
La cultura dell’auto fa parte del dna di chi ama le disco. Probabilmente in futuro qualcosa
cambierà senz’altro. Le norme contro l’abuso degli alcolici, il prezzo della benzina alle stelle, giovani
generazioni condannate al precariato cronico incideranno senz’altro sulla preferenza che per un
paio di generazione abbiamo riservato all’auto.
Tuttavia il fascino di una macchina sportiva per ora rimane pressoché inalterato. Tra i cultori
più accaniti dell’auto elegante e sportiva che conosco, i proprietari delle disco e i loro più stretti
collaboratori si distinguono per l’attenzione riservata a vetture di prestigio..
E’ chiaro che per questa categoria di professionisti l’auto diviene una estensione della propria
immagine e quindi si spiega il perché di solito preferiscono auto di una certa valenza.
Un imprenditore del ballo una volta mi disse che prima del suo club i clienti compravano il
personaggio che lo gestiva. Era un periodo caratterizzato dalla costante presenza del proprietario
davanti al locale, pronto ad accogliere i clienti e ad essere il primo PR della discoteca. La sua bella
macchina in prossimità dell’ingresso aveva un significato che andava ben aldilà dell’apparente
esibizionismo: era un segno del successo del locale e del gusto raffinato di chi lo gestiva.
In seguito, ed è storia di oggi, i pr qualunque sono divenuti i veri proprietari dei locali. I più arrivano
con le loro macchine prive di qualità e spesso gli imprenditori non parcheggiano più davanti
all’ingresso, ma si nascondono nei punti più anonimi del parcheggio, quasi vergognandosi della
loro presenza.
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supercar
supercar
L’industria automobilistica però non si ferma e continua a sfornare auto di grande impatto.
Il nuovo modello Mercedes coupè, classe E, rientra perfettamente nella categoria di vetture che
possono garantire ad un imprenditore dell’entertainment l’estensione di cui parlavo. Si tratta di un
modello creato a partire dalla berlina, reso filante dal design tipico delle auto sportive.
Risulta quindi elegante e dinamica. Come tutte le tedesche è anche un concentrato di tecnologia
d’avanguardia. Ha consumi ridotti all’osso (i più bassi del suo segmento di mercato), elettronica di
ultima generazione, due radar di bordo che con sensori tengono d’occhio tutto ciò che entra nel
raggio d’azione dell’auto, finiture eleganti.
E’ un’auto che consente di rappresentarsi all’insegna della sportività senza perdere la comodità e
l’efficacia di una berlina di classe.
Infine è una Mercedes-Benz, un marchio che nell’ultimo mezzo secolo ha costruito una reputazione
difficile da emulare.
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ISTRUZIONI DEL MINISTERO DELLE FINANZE SULLA RIFORMA DELLA DISCIPLINA
FISCALE PER LE ATTIVITA’ DI INTRATTENIMENTO
D.Lgs 26 febbraio 1999, n.60 – D.P.R. 26 ottobre 1972, n.640
La circolare n.165/E del 7 settembre 2000-Ministero delle Finanze-Dipartimento delle Entrate – Direzione Centrale
Affari giuridici e contenzioso tributario premesso che sono soggette ad imposta sugli intrattenimenti le esecuzioni
musicali di qualsiasi genere anche a scopo di ballo quando l’esecuzione musicale “dal vivo-con orchestra” sia di
durata inferiore al 50% dell’orario di apertura al pubblico dell’esercizio ha anche preso in esame il caso di trattenimenti
danzanti che si svolgono in locali dove vengono effettuate esecuzioni musicali di diversa natura ad esempio con
musica dal vivo o con strumento meccanico in più sale anche contemporaneamente e i clienti accedono liberamente
alle varie sale mediante il pagamento di un solo biglietto d’ingresso o altra modalità di partecipazione (ingresso libero
consumazione obbligatoria/facoltativa).
Nella disamina ha precisato che occorre valutare anzitutto la tipologia di musica prevalente in ogni singola sala
a prescindere dalla capienza con conseguente accertamento dell’incidenza percentuale della musica dal vivo in
relazione alla durata complessiva delle stesse esecuzioni dal vivo e con musica con strumento meccanico svolte in
quella sala.
Ora, se in tutte le sale prevale lo stesso tipo di musica l’imposta si applica in modo unitario seguendo la relativa
disciplina versando quindi in ipotesi di spettacolo (solo IVA) o di intrattenimento (IVA e imposta intrattenimenti);
se invece c’è una diversa prevalenza (in una sala musica dal vivo e in altre musica riprodotta) si applica il principio
stabilito in calce al D.P.R. 640/72 per cui l’organizzatore deve ripartire forfettariamente l’incasso in proporzione alla
durata di ciascun tipo di esecuzione musicale e quindi ciascuna quota parte segue le modalità impositive proprie
dell’attività di intrattenimento o di spettacolo.
Si può quindi ipotizzare la fattispecie di un locale che effettua attività dalle ore 21 alle 4 del giorno successivo e che
abbia realizzato un incasso di € 20.000,00
1^ sala musica dal vivo dalle ore 21 alle 0,30 quindi ore 3 e ½
2^-3^ sala musica con SM dalle ore 0,30 alle 4 quindi ore 3 e ½
per cui
quota d’incasso riferibile allo spettacolo di ore 3 e ½ = € 20.000,00 : 7 ore x 3,5 =
€ 10.000,00 (attività di spettacolo con sola IVA)
quota d’incasso riferibile all’intrattenimento di ore 3 e ½ = € 20.000,00 :7ore x3,5 =
€ 10.000,00 (attività di intrattenimento con IVA e imposta sugli intrattenimenti)
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assointrattenimento
A S S O I N T R AT T E N I M E N T O
assointrattenimento
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assointrattenimento
IL CONTROVERSO ACCORDO
FIPE - SCF
CONVENZIONE FIPE-SCF del 28 Giugno 2004
Pubblichiamo integralmente il testo
dell’accordo fipe-scf oggetto delle
critiche
di assointrattenimento
affinchè tutti gli imprenditori ne
comprendano le ragioni
1) A TUTTI GLI ISCRITTI AD ASSO INTRATTENIMENTO
2) A TUTTI GLI ESERCENTI IMPRESE DI BALLO IN DISCOTECHE, SALE DA BALLO,
NIGHT CLUB E LOCALI SIMILARI
1) La FIPE ha inopinatamente sottoscritto in data 30 Dicembre 2009 con SCF ( Società
Consortile Fonografici) una nuova convenzione per la concessione in licenza del diritto
di comunicazione di fonogrammi in discoteche, sale da ballo e locali di intrattenimenti
ai sensi dell’art.73 legge 22 Aprile n. 633 stravolgendo completamente i criteri del
precedente accordo FIPE-SCF del 28 Giugno 2004 e quelli sicuramente migliorativi
contenuti nell’Accordo Asso Intrattenimento - SCF del 25 Ottobre 2004.
Prima di procedere all’esame delle condizioni estremamente peggiorative contenute nei due
richiamati accordi, appare doveroso stigmatizzare l’atteggiamento a dir poco imbarazzante
di FIPE che penalizza, ancora una volta privilegiando proprie esigenze riguardanti pubblici
esercizi e locali del tipo Pub-Disco pub e similari e con la sottoscrizione di altro Accordo
con SCF per tali imprese, gli interessi della categoria dei locali con regolare licenza di
ballo; del resto è evidente come ASSO INTRATTENIMENTO tratta direttamente per i
propri iscritti, mentre SILB lascia ad altri la tutela dei propri primari interessi connessi
alla sopravvivenza stessa delle loro imprese.
Nei momenti di difficoltà riguardanti la ormai annosa crisi del settore con conseguente
chiusura di moltissimi esercizi c’è chi pensa a lottare per i propri giusti interessi
perseguiti con coraggio e professionalità dall’unica libera associazione di categoria che è
ASSO INTRATTENIMENTO, e chi invece colpevolmente fa del tutto per fare “harahiri”
rimanendo in SILB che non solo rappresenta ormai una antistorica conventicola che non
partecipa neppure ad un nuovo accordo stipulato sulla propria pelle, e che aumenta gli
introiti della sola SCF con la immediata conseguenza di depauperare ancora di più i già
ridotti proventi delle imprese da ballo.
Ma passiamo ora all’esame delle Convenzioni sottoscritte dal FIPE e SCF
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Misura dei compensi per la Comunicazione di fonogrammi e diritti connessi ex art.73Liquidazione Analitica
Premesso che il D.P.C.M. Dell’1.9.1975 stabilisce che la misura del compenso è
commisurata al 2% degli incassi lordi o delle quote di incassi lordi corrispondenti alla
parte che il disco o apparecchio occupa nella sua pubblica utilizzazione, SCF e FIPE
stabilivano convenzionalmente tale quota degli incassi lordi pari al 40% del prezzo del
biglietto pagato dal pubblico e/o per la prima consumazione, se obbligatoria.
Ne consegue che, in forza di Accordo, il Compenso Comunicazione fonogrammi è pari allo
0,80% degli incassi lordi ( 40% del 2% ).
In ragione poi della collaborazione prestata da FIPE veniva riconosciuto un ulteriore sconto
associativo del 30% per i locali il cui prezzo d’ingresso non sia comprensivo della prima
consumazione obbligatoria - Compenso finale 0,56% ( 2%-40% = 0,80%- 30% = 0,56% )
e del 60% per i locali il cui prezzo d’ingresso sia comprensivo della prima consumazione
obbligatoria - Compenso finale 0,32% ( 2%- 40% = 0,80%- 60% = 0,32% ).
Esempio:
Locale che effettua 400 Consumazioni obbligatorie dal prezzo unitario di € 15,00
Incasso Lordo
€ 6000,00
Quota Convenzionale lorda pari al 40%
€ 2.400,00
Diritto Connesso 2% di € 2.400
€
48,00
Sconto associativo 60%
28,80
€
€€
Diritto connesso da pagare
19,20
molto più semplicemente 0,32% di € 6.000 = € 19,20.=
Inoltre per gli esercenti che facciano uso di musica registrata per un periodo di tempo
limitato, ad esempio attività di spettacolo in cui la prevalenza di musica dal vivo è superiore
al 50%, i compensi come sopra riportati saranno applicati secondo la percentuale del
49,99% quindi il compenso definitivo da pagare è di € 9,59.=
LIQUIDAZIONE FORFETTARIA
Nel caso di applicazione del “ forfait” per diritto d’autore:
1)
Si prende la stessa base di calcolo su cui viene conteggiato il D.E.M.;
2)
Si riduce la base di calcolo del 40% ai soli esercenti associati;
3)
Si applica sul risultato il Diritto Connesso con la percentuale del 2%.
Esempio:
Locale che effettua un forfait di 400 consumazioni obbligatorie al prezzo unitario di
15,00.
1)
Base di calcolo per il conteggio del DEM = 50% quindi € 3000,00;
2)
Riduzione del 40% quindi € 1800,00;
3)
Diritto Connesso 2% quindi € 36,00.
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assointrattenimento
HH • 73
Su tale importo si applica lo sconto associativo del 60% quindi compenso netto =
€14,40.
Nel caso poi di attività di spettacolo viene applicata la percentuale del 49,99% quindi
€ 7,19.
Esaminando ora l’accordo sottoscritto da FIPE in data 30 Dicembre 2009 si può
osservare come i diritti connessi non sono più determinati con la percentuale del 2%
con i vari abbattimenti, ma esclusivamente in via forfettaria secondo una tabella tariffaria
unilateralmente stabilita in funzione della classe di capienza ex art. 68 del TULPS e del
numero di intrattenimenti tenuti nell’anno solare.
Si passa poi da uno sconto associativo del 60% per i locali che praticano il biglietto
d’ingresso comprensivo della consumazione o la consumazione facoltativa/obbligatoria a
quello indifferenziato del 30%.
Inoltre non si tiene più alcun conto dei locali che fanno uso di musica registrata per un
periodo di tempo limitato con prevalenza di musica dal vivo superiore al 50% del tempo di
apertura del locale. Non viene quindi più riconosciuta la ulteriore detrazione del 50,01%
per cui lo stesso locale che esita le stesse 400 consumazioni, ma che ha una capienza
dalle 701 a 1000 persone corrisponde un diritto connesso per i primi 100 trattenimenti
di € 31,50 per ogni servizio, passando in tal modo da € 19,20 per i locali con prevalenza
di musica registrata e € 9,59 per i locali con prevalenza di musica dal vivo a € 31,50 con
un aumento di € 12,30 pari al 64% nel primo caso e di € 21,91 pari al 228% nel secondo
caso.
E’ anche il caso di osservare come non si conosce nel modo più assoluto la realtà del
settore; infatti raramente oggi le discoteche tradizionali effettuano più di due servizi
settimanali per circa 80 servizi al massimo considerando la chiusura dei tre mesi estivi.
Le riduzioni dei compensi per i numeri di intrattenimenti che vanno dal 101 al 350 sono
soltanto virtuali, per non parlare poi dei night club che sono gli esercizi più penalizzati in
quanto pur con delle capienze indicate nell’art. 68 del TULPS hanno un basso numero di
frequentatori per pochissime decine di clienti.
Con la normativa di cui alla precedente convenzione del 2004 veniva applicato un
compenso per diritto connesso del 10% per quei locali da ballo con esclusiva musica dal
vivo ed utilizzo di musica registrata in fase di apertura, chiusura e durante l’intervallo di
esibizione dell’orchestra, mentre con il vigente accordo del 30 Dicembre 2009 è dovuto il
diritto ex art.73 bis per l’utilizzo di musica d’ambiente secondo quanto concordato dalla
stessa FIPE con altra convenzione riguardante i pubblici esercizi.
Alla luce di tutto quanto sopra documentato appare chiaro come SCF, nonostante le continue
richieste di partecipazione di ASSO INTRATTENIMENTO con i propri consulenti alle
trattative per il rinnovo, unitamente ai rappresentanti di SILB, abbia invece preferito
trattare esclusivamente con FIPE per definire accordi peggiorativi ed ignorando precedenti
bozze proposte da ASSO INTRATTENIMENTO, che nei fatti avrebbero sostanzialmente
semplificato le modalità di applicazione dei diritti connessi con conseguente maggiore
equità e pur nel rispetto percentuale dell’iniziale 2% così come previsto dal DPCM del
1.9.1975.
HH • 74
assointrattenimento
E’ noto a tutti come Asso Intrattenimento pur mostrando sempre disponibilità ad un nuovo
accordo, abbia sempre contrastato i tentativi di SCF di imporre unilateralmente diritti
connessi determinati di volta in volta secondo schemi e condizioni inique giustificati
con la presunta insoddisfazione dei loro mandanti per una raccolta dei compensi nelle
discoteche inferiore ad altri paesi europei in particolare Francia e Spagna. Innumerevoli
sono stati i tentativi di intimidazioni e richieste di pagamenti da parte di SCF società
privata di collecting non monopolista sia direttamente che attraverso propri incaricati
qualificatisi quali ausiliari di polizia giudiziaria presso locali di spettacolo che hanno
ingenerato confusione sui ruoli anche di SIAE e relativi compiti e poteri. A tale riguardo
Asso Intrattenimento ha segnalato gli illeciti tentativi direttamente al Comando Generale
della Guardi di Finanza III° Reparto - Ufficio Operazioni di Roma.
Proprio per aggirare tali comportamenti SCF con la convenzione del 30 Dicembre 2009
sottoscritta con FIPE e con la modalità di adesione alla convenzione prevista dall’art.7
obbliga, fra l’altro, gli esercenti con la sottoscrizione del modulo in particolare a punto b)
esibire, a richiesta di SCF o di suoi incaricati:
•
il mod. C1 riassuntivo degli intrattenimenti per i quali l’esercente aderente- qualora
ne ricorrano i presupposti- ha effettuato le prescritte dichiarazioni alle Autorità Fiscali;
•
i permessi rilasciati dalla SIAE per lo svolgimento dell’attività di intrattenimento;
I)
C) nei cinque anni successivi all’adesione, consentire ad SCF di chiedere agli uffici
ed enti pubblici che custodiscono i dati dichiarati nel modulo di adesione il controllo
circa la veridicità di quanto dichiarato, e di esercitare il diritto di accesso c/o i medesimi
uffici ed enti pubblici, ivi compreso la SIAE, per ottenere copia della documentazione di
cui alla precedente lett. b).
II)
E’ fin troppo chiaro come la legittimazione ad eseguire controlli ai dati fiscali, tale
essendo il mod. C1 emesso da misuratore fiscale, spetti al personale della SIAE con rapporto
professionale esclusivo, inserito in apposito elenco da comunicare al Dipartimento delle
Entrate così come previsto dall’art. 5 della Convenzione SIAE-Ministero delle Finanze del
24 Marzo 2000. Inoltre i permessi SIAE avendo natura di contratto per adesione hanno
valore esclusivamente fra i contraenti e possono essere esibiti ai soli incaricati SIAE così
come previsto nelle condizioni generali del permesso per spettacoli e trattenimenti. E’
evidente come con la Convenzione del 30 Dicembre 2009 ci sia un tentativo di SCF, in
ciò graziosamente ma colpevolmente avallato da FIPE, di sostituirsi ai poteri derivanti a
SIAE del Dipartimento delle Entrate e in virtù di accordi contrattuali per l’esatto rispetto
delle norme riguardanti l’assolvimento del diritto d’autore. Per tutto quanto esposto, ma
soprattutto nell’interesse di una categoria troppo spesso disinformata e abbandonata ad
altri interessi invitiamo i colleghi a NON SOTTOSCRIVERE alcun Modulo di Adesione
alla convenzione sottoscritta da FIPE, dando invece forza ad ASSO INTRATTENIMENTO,
unica Associazione di categoria che comprende esclusivamente gestori di discoteche, sale
da ballo, night club e locali simili con regolari licenze.
Ringraziandovi per la fiducia che vorrete darci informiamo che i nostri consulenti sono a
vostra completa disposizione per tutti gli ulteriori chiarimenti del caso.
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HH • 75
assointrattenimento
Raccomandata a.r.
Egregio Presidente S.I.A.E.
Avv. Giorgio Assumma
Viale della Letteratura n. 30
00144 - ROMA
Alla cortese attenzione della
Dott.ssa Loredana Sabbi
Dirigente Ufficio Accordi della S.I.A.E.
Cremona, 3 maggio 2010
Oggetto: Raccolta compensi per diritti connessi in nome e per conto di S.C.F.
Egregio Presidente,
in relazione al recente accordo intercorso tra la Vostra Società e la Società Consortile Fonografici,
avente ad oggetto la riscossione, a far tempo dal 1 maggio 2010 (con efficacia retroattiva da1 1 gennaio 2010),
dei diritti connessi a quest’ultima spettanti, sono stato espressamente incaricato dal Consiglio Direttivo della mia
Associazione di manifestarVi alcune nostre profonde preoccupazioni.
Come è noto, nel dicembre dello scorso anno, tra S.C.F. e F.I.P.E. è stata stipulata una nuova convenzione in materia
di determinazione della misura dei compensi spettanti a titolo di diritti connessi.
Senza entrare nel merito della genesi di tale convenzione, sorta nell’ambito di una trattativa che, volutamente, ci ha
escluso, è mio dovere precisare che la medesima, non è in alcun modo applicabile ai pubblici esercizi associati ad
Asso Intrattenimento.
Più precisamente, i rapporti tra la nostra Associazione e la S.C.F. sono regolati da una precisa convenzione stipulata in
data 25.10.2004 del tutto vigente e quindi ancora oggi pienamente efficace.
HH • 76
In vero, nonostante alcune errate e distorte convinzioni più volte esternate da S.C.F., la validità della citata convenzione
del 2004 è comprovata da una chiara disposizione regolamentare: l’art. 4 del D.P.C.M. del 01.09.1975 che stabilisce,
infatti, che, anche nell’ipotesi di unilaterale recesso, la convenzione rimane efficace “fino a che non siano stati stipulati
nuovi accordi”.
Ciò premesso, al fine di scongiurare il verificarsi di gravi situazioni di incertezza e di confusione, Vi invito cortesemente
a rendere edotti tutti gli uffici territoriali di S.I.A.E. che la compilazione dei moduli richiesti per la riscossione dei diritti
connessi relativi all’utilizzo di fonogrammi di titolarità di mandanti S.C.F. - secondo quanto previsto dall’accordo del
30.12.2009 (S.C.F. - F.I.P.E.) - in alcun modo si estende agli associati di Asso Intrattenimento ai quali, diversamente, si
applica la convenzione del 2004 che prevede il versamento diretto dei compensi al mandatario come richiesto dalla
stessa Società di collecting.
Nella certezza di una Vostra fattiva collaborazione, Vi ringraziamo anticipatamente.
Cordiali saluti.
Il Presidente
Dott. Luciano Zanchi
Determinazione della misura e della ripartizione del compenso dovuto a norma dell’art. 73 della legge 22 aprile 1941 n. 633, sulla protezione del
diritto di autore e di altri diritti connessi al suo esercizio. Ai sensi del comma 2 del citato art. 73, l’entità del compenso per l’utilizzazione del fonogramma a
scopo di lucro deve essere determinata secondo le norme del regolamento di esecuzione previsto dalla medesima legge n. 633/1941. Con Regio Decreto n.
1369/1942 veniva quindi approvato il relativo regolamento di esecuzione che, all’art. 23, stabilisce come la misura del compenso, se non diversamente pattuito
tra le parti, deve determinarsi mediante decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
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HH • 77
Vi invito altresì a cessare, con effetto immediato, qualsiasi tentativo volto ad diffondere nei confronti degli
associati della mia assistita inesatte informazioni tali da ingenerare nei medesimi errate convinzioni in ordine
all’applicazione di diversi accordi stipulati tra S.C.F. ed altre Associazioni di categoria del settore.
RACCOMANDATA A.R.
Spett.le
SOCIETÀ CONSORTILE FONOGRAFICI
Via Leone XIII n. 14
20145 MILANO
Alla cortese attenzione dell’Egr. Sig.
PRESIDENTE PRO TEMPORE
Oggetto: Convenzione Asso Intrattenimento / S.C.F. del 25.10.2004.
La presente in nome e per conto di Asso Intrattenimento, Associazione nazionale di categoria del relativo settore, con
sede in Via Tosarelli n. 360, Villanova di Castenaso (BO).
Debbo, innanzitutto, esprimere il profondo rammarico manifestato dalla mia assistita per gli innumerevoli tentativi, ad
oggi, privi di riscontro alcuno, volti a concordare un incontro con la Vostra società.
In verità, la richiesta di un confronto tra Asso Intrattenimento e S.C.F. nasce dalla necessità di chiarire, definitivamente,
una situazione che, attualmente, grazie ad una diffusa e abile disinformazione, risulta volutamente confusa ed
incerta. Tale precarietà di rapporti si è ulteriormente inaridita a seguito della recente convenzione da Voi sottoscritta
con F.I.P.E., nell’ambito di una trattativa che, scientemente ed inspiegabilmente, ha escluso la mia assistita.
In un tale contesto, è mio dovere formalizzare alcune opportune precisazioni:
•
in data 25.10.2004 Asso Intrattenimento (quale rappresentante dei propri associati) sottoscriveva con S.C.F.
una convenzione generale per la riscossione dei compensi alla medesima spettanti;
•
successivamente, con decisione efficacie dal primo gennaio 2007, la Vostra società recedeva dall’accordo
con S.I.A.E. relativo alla sola modalità di riscossione dei sopra citati compensi;
•
in data 6 febbraio 2008, Asso Intrattenimento riceveva una Vostra comunicazione in cui si definiva l’accordo
del 2004 ormai cessato e, a fronte di non meglio precisate esigenze di mercato, si chiedeva una nuova negoziazione
degli accordi. Volontà questa che, si ribadisce, ad oggi, è rimasta disattesa.
Ciò premesso, un’attenta analisi della normativa in materia di diritti connessi evidenzia come la convenzione
sottoscritta in data 25.10.2004 tra la Vostra società e la mia assistita, risulti, a tutti gli effetti di legge, del tutto vigente
ed ancora oggi pienamente efficace. Del resto, tale circostanza è altresì suffragata da una precisa disposizione
regolamentare: l’art. 4 del D.P.C.M. del 01.09.1975 stabilisce infatti che, anche nell’ipotesi di unilaterale recesso, la
convenzione rimane efficace “fino a che non siano stati stipulati nuovi accordi”.
Con la presente, nella mia spiegata veste, sono pertanto a diffidarVi formalmente a garantire, nei confronti
di tutti gli associati di Asso Intrattenimento, la piena ed incondizionata applicazione - in materia di diritti connessi
- dei criteri, dei valori e delle modalità concordate nella più volte citata convenzione con Voi sottoscritta in data
25.10.2004.
HH • 78
assointrattenimento
Ove ciò non avvenisse, Asso Intrattenimento mi ha, fin da ora, formalmente incaricato di agire presso
tutte le sedi che riterrò più opportune al fine di tutelare la lesione dei diritti dei propri associati ed ottenere il pronto e
completo ristoro di tutti i danni subiti e subendi.
Distinti saluti.
Villanova di Castenaso (BO), lì
Avv. Massimo Nicoli
Determinazione della misura e della ripartizione del compenso dovuto a norma dell’art. 73 della legge 22 aprile 1941 n. 633, sulla protezione del
diritto di autore e di altri diritti connessi al suo esercizio. Ai sensi del comma 2 del citato art. 73, l’entità del compenso per l’utilizzazione del fonogramma a
scopo di lucro deve essere determinata secondo le norme del regolamento di esecuzione previsto dalla medesima legge n. 633/1941. Con Regio Decreto n.
1369/1942 veniva quindi approvato il relativo regolamento di esecuzione che, all’art. 23, stabilisce come la misura del compenso, se non diversamente pattuito
tra le parti, deve determinarsi mediante decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
A S S O I N T R AT T E N I M E N T O
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HH • 79
Contro chi vuole traformarci in QUADRUPEDI CON L’ANELLO AL NASO E LA
SVEGLIA AL COLLO!
Carissimi colleghi,
sono costretto ancora una volta ad armarmi di carta e penna per difendere il buon senso e la nostra
dignità di imprenditori dalle menzogne del Silb.
Questa volta la sottile arte di dire bugie dei burocrati che pretendono di governarci come quadrupedi
con l’anello al naso e la sveglia al collo, si sia esaltata dall’incancrenirsi del problema SCF.
Permettetemi di ricordarvene la breve storia.
Fin dal 2007, ASSOINTRATTENIMENTO ha avviato una serie di incontri, negoziazioni e di proposte
con il Presidente e il Direttore Generale di SCF. ASSOINTRATTENIMENTO aveva preteso che al tavolo
fossero presenti anche i rappresentanti di Fipe-Silb al fine di difendere tutto il comparto.
L’obiettivo era ovviamente di tutelare tutti gli imprenditori del ballo dalle pretese impresentabili e
ingiustificate di SCF.
Pensate, questi signori pretendevano aumenti assurdi della percentuale a suo tempo concordata,
pretendevano di avere accesso alla nostra dichiarazione dei redditi, pretendevano l’esibizione di
documenti fiscali come le denunce IVA, giustificando queste richieste sulla base della Convezione
con il Ministero delle Finanze relativa all’aggio loro dovuto.
A noi sembrava chiaro il tentativo di mettere le nostre attività sotto ricatto. E vista questa loro strategia
l’unica risposta possibile era dire no su tutti i fronti, presentando delle contro proposte.
Invece come si sono comportati i burocrati del Silb?
Come tutti sapete anche al fine di aderire alla politica di Fipe, che fin dal 11 marzo 2009 aveva
stipulato un accordo con SCF per il pagamento dei diritti connessi sugli apparecchi TV-RR-SM per
pubblici esercizi (bar e ristoranti e attività di somministrazione senza licenza da ballo), SILB ha iniziato
ad inviare ai propri iscritti messaggi terroristici e trasversali intesi a preparare una convenzione
guardandosi bene da informare ASSO INTRATTENIMENTO.
Dobbiamo ritenere che ASSO INTRATTENIMENTO, che aveva presentato fin dal 2007 una bozza
nell’interesse di tutte le imprese di ballo, risulti essere scomoda e non gradita ad SCF ed a Fipe-Silb.
In realtà, in data 30 dicembre 2009, repentinamente FIPE, badate bene diciamo FIPE in persona del
Presidente Dott. Lino Enrico Stoppani non SILB in persona del suo Presidente Sig. Giacchetto, ha
sottoscritto un accordo con SCF in virtù del quale gli associati Silb possono aderire mediante ulteriore
modulo associativo ad una nuova convenzione con SCF.
Tale nuova convenzione, oltre ad essere troppo onerosa, contiene clausole capestro quali l’esibizione
obbligatoria ad “ispettori” SCF dei mod. C1, documenti fiscali attualmente di competenza soltanto
degli uffici finanziari e dei permessi mod. 116 per spettacoli e trattenimenti che come è noto sono
contratti stipulati fra gli organizzatori e la SIAE, oltre naturalmente ad altri adempimenti non pertinenti
ad una mera società di collecting quale SCF. E’ chiaro quindi che chi sottoscrive questo accordo FipeSilb/SCF dia l’assenso ad avere un altro ulteriore controllo davanti all’ingresso del suo locale, oltre a
quelli (e sono troppi) che già esistono.
In breve, la Fipe/Silb ha ceduto al ricatto di SFC, probabilmente per far ottenere benefici agli altri
iscritti Fipe (i pubblici esercizi, tra i quali, mi preme ricordarlo, si nascondono i locali che ci fanno
concorrenza sleale).
HH • 80
assointrattenimento
Molti gestori finora iscritti al Fipe-Silb però, non hanno l’anello al naso e la sveglia al collo e hanno
capito di essere stati asserviti ad interessi superiori come in altre passate circostanze e hanno
cominciato ad abbandonare la nave che ormai fa acqua da tutte le parti e hanno deciso di aderire
ad ASSO INTRATT ENIMENTO.
Non è certo un caso che gli esercenti imprese di ballo passano ormai da SILB ad ASSO
INTRATTENIMENTO e che tale associazione per contrastare una inarrestabile emorragia non trova
di meglio che fumose e puerili bugie (anche riguardo ai conteggi del passato) prodotte ad arte per
cambiare di significato il nostro operato.
Fipe-Silb risulta essere ormai incapace di operare nell’interesse dei locali da ballo che vengono
sempre più danneggiati da pubblici esercizi (con ogni probabilità aderenti a FIPE) che svolgono la
nostra attività in concorrenza sleale, senza le previste licenze come disco bar, pub, ristoranti che si
trasformano in discoteca dopo cena ecc. ecc.
A tale politica, che sembra più che altro mirare ad interessi personali,coltivati in una Federazione che
li vede perdenti e asserviti al più vasto comparto dei Pubblici esercizi, non può certamente ribellarsi
il SILB costretto nell’abbraccio mortale di FIPE
ASSO INTRATTENIMENTO è l’unica associazione veramente libera di difendere esclusivamente gli
interessi della categoria e pur aderendo a Confindustria, opera direttamente e senza vincoli padronali
potendo stipulare in proprio accordi e convenzioni nel solo esclusivo interesse dei propri associati.
Volete una prova di quanto vi scrivo? Date un’occhiata alle firme in calce alle convenzioni del Silb:
troverete tanta e tanta Fipe; anzi mi correggo: troverete solo la Fipe!
Per ultimo Vi ricordo che per aderire ad ASSOINTRATTENIMENTO non c’è bisogno di iscriversi ad
altra associazione come invece si deve fare per iscriversi al SILB con un precedente certificato (e
conseguente pagamento) di Confcommercio.
Potremmo intrattenervi ancora a lungo sulle disinformazioni fatte circolare ad arte per ostacolarci,
ma preferiremmo utilizzare le nostre energie per la tutela della categoria delle imprese di ballo CON
REGOLARE LICENZA.
C’è un solo modo per impedire ai rappresentanti del SILB, di farla finita con le loro assurde
provocazioni, che oggettivamente fanno l’interesse di chi ci fa una concorrenza sleale: togliere la
fiducia a chi tutela solo i propri privilegi personali e non vuole vedere l’enorme ingiustizia istituzionale
che abbiamo subito negli ultimi dieci anni.
Ma per far questo abbiamo bisogno della tua collaborazione, abbiamo bisogno dell’alleanza di tutti
i veri imprenditori.
Buon lavoro.
Bologna 15 aprile 2010
Il presidente Nazionale
ASSOINTRATTENIMENTO
Luciano Zanchi
A S S O I N T R AT T E N I M E N T O
assointrattenimento
HH • 81
La Commissione Trasporti della Camera fissa il nuovo limite per la
somministrazione di alcolici in discoteca e nei locali pubblici: con le ore 3
per tutti, viene ristabilito il principio di equità fortemente voluto da Asso
Intrattenimento.
Finalmente! È il caso di dirlo. La Commissione Trasporti della Camera ha aumentato di 1 ora il
termine delle somministrazioni degli alcolici per le discoteche, fissando il nuovo limite come la soglia
che tutte le tipologie di locali dovranno rispettare.
Asso Intrattenimento ha raggiunto il suo obiettivo strategico: togliere il vantaggio che il vecchio
provvedimento conferiva ai pub, ai bar e ai ristoranti; vantaggio che rendeva ancora più odiosa la
concorrenza sleale che molti locali esercitano.
Peccato che questa decisione sia arrivata con due anni di ritardo rispetto a ciò che avrebbe suggerito
il semplice buon senso.
Infatti se ricordate il provvedimento, promosso per prevenire incidenti, in origine prevedeva la
fine della somministrazione alle ore 2 per le discoteche. Per contro i pubblici esercizi potevano
proseguire a servire alcolici a oltranza. Ovviamente si trattava di un provvedimento insensato dal
momento che in realtà non preveniva nulla: infatti l’alcol non acquistato in discoteca poteva essere
facilmente rimpiazzato comprandolo altrove.
Si trattava di un decreto iniquo che avremmo potuto correggere subito. Lo stesso On.Giovanardi
era d’accordo con noi nel portare il divieto di erogazione alle ore 3 per tutti.
Sapete chi si è opposto a questa correzione che ci avrebbe risparmiato ansie e danni economici? Si
opposero strenuamente i geniali strateghi della Fipe/Silb, in quei giorni duri e puri come i talebani.
Mentre noi cercavamo di seguire ciò che ci suggeriva il buon senso (e l’interesse delle nostre
aziende) l’armata Brancaleone del Silb mossa dalla Fipe sosteneva che un imprenditore dovesse
avere la libertà di non porre limiti alla sua attività e che quindi il decreto andava rigettato senza
possibilità di negoziazione con il Governo.
Andare ad una trattativa con il Governo divisi significava in realtà impedire qualsiasi correzione. E
così ci beccammo un provvedimento che rafforzò la concorrenza sleale.
Dopo due anni siamo riusciti a far passare il nuovo provvedimento. Dovremmo essere felici.
Ma io lo sarei di più se i politicanti del Silb evitassero di scrivere sul loro sito che l’aggiustamento
è una loro vittoria. Chi conosce come sono andati i fatti non può che indignarsi di fronte
all’incompetenza e ai voltafaccia di personaggi che non hanno nulla di imprenditoriale in ogni loro
decisione. Sembrano appunto dei politicanti, pronti a prendere ogni decisione che sul momento
porti vantaggi immediati.
In tempo di crisi e di grandi ripensamenti sui costi organizzativi del fare impresa, mi chiedo a cosa
servano associazioni guidate da dirigenti politicanti. Il vero scandalo è lasciare le decisioni strategiche
di un settore nelle mani di personaggi che non hanno più l’etica e la cultura di settore per vedere
più lontano dalla punta del proprio naso.
HH • 82
assointrattenimento
ESECUZIONI MUSICALI DI DIVERSA NATURA NELLA STESSA SALA O IN
DISTINTE SALE DELLO STESSO LOCALE.
A l fine di rispondere ai numerosi quesiti rivolti dagli associati circa la prevalenza o meno di musica “dal vivo” o “con strumento
meccanico”, anche a seguito di ispezioni effettuate da incaricati SIAE nei locali ,si forniscono le richieste precisazioni anche alla
luce dei chiarimenti forniti dal Ministero delle Finanze.
Come è ormai noto la prevalenza di “musica dal vivo” è elemento che identifica nell’ambito di un trattenimento danzante
l’esecuzione musicale come attività di “spettacolo” o di “trattenimento”.
Se la musica dal vivo è inferiore al 50 % della complessiva durata delle esecuzioni musicali (con prevalenza, quindi, della
musica con strumento meccanico) l’attività è classificata come “intrattenimento” ed è soggetta all’imposta sugli intrattenimenti
e all’IVA , da liquidarsi quest’ultima forfettariamente in base ai criteri di cui all’art. 74, c.6 del dpr 633/72, salvo l’opzione per
i modi normali.
Se invece la stessa è pari o superiore al 50 % l’attività è considerata come “spettacolo” ed è soggetta alla sola IVA secondo il
regime ordinario.
In merito alla connotazione di “musica dal vivo” la Circ.165/E del 7 settembre 2000 con la descrizione delle caratteristiche
tecniche degli strumenti che realizzano musica dal vivo perviene alla sua definizione: “Costituisce, pertanto, musica dal vivo
solo l’effettiva esecuzione con strumenti di qualsiasi genere senza l’utilizzazione ovvero con l’utilizzo meramente residuale di
supporti preregistrati o campionati”.
Quindi l’esecuzione musicale deve avvenire senza l’utilizzazione di basi musicali preregistrate o campionate – il “supporto
campionato” è composto da segmenti sonori di varie opere od anche di una sola opera, che sostituiscano in tutto o in
parte l’artista. E’ permesso un uso del tutto residuale di tali supporti, tale da non far venir meno la centralità dell’esecuzione
dell’artista.
In proposito la precitata Circ. 165/E espressamente esclude che le esecuzioni musicali del tipo “karaoke” possano essere
considerate dal vivo. Non è quindi sufficiente a classificare tale attività di karaoke come “spettacolo” il fatto che la parte vocale
sia dal vivo mentre soltanto quella strumentale è registrata.
Analoghe considerazioni possono essere riferite a quelle esecuzioni con strumento meccanico “arricchite” da interventi dal
vivo di un musicista (es. un chitarrista che inserisce alcune frasi musicali su una base registrata).
ESECUZIONI MUSICALI EFFETTUATE IN DIFFERENTI SALE – Riguarda il caso in cui i trattenimenti danzanti si svolgano in
locali dove vengono effettuate esecuzioni musicali di diversa natura (dal vivo o con strumento meccanico) in più sale anche
contemporaneamente ed i partecipanti possono liberamente accedere nei vari ambienti con il pagamento di un unico
ingresso o altra modalità di partecipazione.
Il Dicastero ha precisato che le esecuzioni musicali debbono essere considerate separatamente sala per sala per valutare
quale sia la tipologia prevalente mediante l’accertamento dell’incidenza percentuale della “musica dal vivo” in relazione alla
durata complessiva delle esecuzioni con orchestra o con strumento meccanico svolte in quella sala.
Se in TUTTE le sale prevale la medesima tipologia di musica, la liquidazione dell’imposta avviene in modo unitario, applicando
la relativa disciplina come sopra indicato; se invece vi è una prevalenza eterogenea, trova applicazione il criterio stabilito dalla
nota in calce alla tariffa del dpr 640/72 e, in tal caso, l’organizzatore deve ripartire l’incasso in proporzione alla durata di
ciascun genere di esecuzione musicale e ciascuna quota parte segue le modalità impositive sue proprie.
Sala da ballo che effettua trattenimento con esecuzioni musicali dalle ore 22 alla 4 del mattino successivo con incasso
complessivo di € 4800
1^ sala musica dal vivo durata h 3,30 musica riprodotta h 2,30 – Totale 6 ore
2^ sala musica dal vivo durata h 2,00 musica riprodotta h 4,00 – Totale 6 ore
3^ sala musica dal vivo durata h 3,00 musica riprodotta h 3,00 – Totale 6 ore
4^ sala musica dal vivo durata h 4,00 musica riprodotta h 2,00 – Totale 6 ore
Quota incasso riferibile all’intrattenimento (durata h. 6) = € 4800,00 : 24 x 6 =1200
Quota incasso riferibile allo spettacolo (durata h. 18) =€ 4800,00 : 24 x 18 =3600
Nel primo caso è dovuta l’imposta sugli intrattenimenti e l’IVA forfettaria salvo opzione per i modi normali; nel secondo caso
è dovuta la sola IVA secondo il regime ordinario.
ESECUZIONI MUSICALI EFFETTUATE NELLA MEDESIMA SALA – Ovviamente quando le esecuzioni musicali dal vivo e con
strumento meccanico si succedono nella stessa sala l’unico parametro è quello temporale (musica dal vivo inferiore al 50b %
= attività di intrattenimento ; musica dal vivo pari o superiore al 50 % = attività di spettacolo).
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assointrattenimento
HH • 83
Emilio Tancredi
I
FURBETTI
DEL
QUARTIERE
OVVERO
SOMMINISTRAZIONE DI BEVANDE IN PUB, BAR,
DISCO BAR E LOCALI SIMILI.
La nuova disciplina tributaria con la riforma fiscale delle attività di intrattenimento,
all’art. 1 del DPR n. 640 del 1972, sostituito dall’art. 1 del D.lgs 26 febbraio 1999,
n. 60 prevede quale presupposto oggettivo, ai fini dell’applicazione dell’imposta
sugli intrattenimenti, le attività indicate nella tariffa allegata al medesimo
decreto.
Tale tariffa al punto 1 parifica ai trattenimenti danzanti senza la prevalenza di
musica dal vivo anche le esecuzioni musicali di qualsiasi genere con strumento
meccanico, ad esclusione dei concerti musicali vocali e strumentali, ossia quelle
esecuzioni che avvengono con utilizzazione di basi musicali preregistrate o
campionate con segmenti sonori di varie opere o anche di una sola opera.
Analoghe considerazioni valgono anche per quelle esecuzioni con strumento
meccanico soltanto arricchite da interventi dal vivo di un musicista.
La premessa è indispensabile per individuare quei locali privi di licenza di
agibilità per le attività a scopo di ballo, ma che organizzano gli intrattenimenti
somministrando musica rirodotta in pub, bar, disco-bar e locali similari spesso con
disc jokey professionisti che utilizzano le stesse esecuzioni svolte nelle discoteche
tradizionali.
Anche per tali locali nel trattare l’argomento della base imponibile ai fini
dell’applicazione dell’imposta sugli intrattenimenti con la nota aliquota del 16 % e
della relativa IVA, la circolare 165/E del Ministero delle Finanze chiarisce il criterio
impositivo applicabile alle singole modalità di accesso o partecipazione praticate
per le esecuzioni musicali con strumento meccanico svolte congiuntamente alla
somministrazione di bevande.
Tralasciando, per il momento, le modalità di ingresso a pagamento, ingresso
con biglietto e consumazione obbligatoria, ingresso con biglietto comprensivo
di consumazione, scarsamente diffuse in tali locali è opportuno considerare, ai
fini di una corretta parificazione ai locali che effettuano trattenimenti danzanti,
come abbiamo detto pariteticamente compresi nello stesso punto 1 della
tariffa allegata al DPR 640/72, l’ingresso libero e la consumazione obbligatoria/
facoltativa all’interno dei locali pub, disco pub, disco bar e altri similari.
Questi pubblici esercizi, per lo più di limitate dimensioni e capienza e con orari però
del tutto simili a quelli delle discoteche e sale da ballo soltanto apparentemente e
fittiziamente praticano la facoltatività delle consumazioni in quanto disponendo
di tavoli, poltrone,divani e altre strutture dove i clienti sostano durante la serata
e con servizio direttamente fornito dai camerieri, svolgono con la consumazione
una prestazione di tipo sicuramente accessorio all’attività di intrattenimento.
E’ anche fuori di dubbio come in questi locali sia praticamente impossibile
diversificare l’ingresso libero con la consumazione obbligatoria dall’ingresso libero
con consumazione facoltativa, in quanto il cliente dopo aver preso posizione al
tavolo oppure al bar, viene tempestivamente invitato ad effettuare l’ordinazione
della consumazione secondo il listino quasi sempre presente sul tavolo occupato
realizzandosi in tal modo la modalità di partecipazione di “ingresso libero e
consumazione obbligatoria”.
E’ pacifico che tali pubblici esercizi, pur dichiarando al competente ufficio
accertatore SIAE “l’ingresso libero con consumazione facoltativa” materializzino,
invece, utilizando le stesse caratteriste degli intrattenimenti in discoteche
quali orari, musica simile disck jockey, aumenti di prezzi rispetto ai listini di
HH • 84
assointrattenimento
consumazioni normali di bar in orari diurni, la fattispecie delle consumazione
obbligatoriamente imposta con la conseguenza che il corrispettivo pagato
per partecipare all’intrattenimento deve essere assoggettato all’imposta sugli
intrattenimenti e all’IVA con l’aliquota ordinaria del 20 % in base ai principi
enunciati dal comma 1 dell’art. 35 del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223
definitivamente approvato dalla Camera dei Deputati il 3 agosto 2006 (Decreto
Legge Bersani) con l’inserimento del comma 6 bis dell.art. 74 quater del DPR n.
633/72.
Al momento tali locali pub, disco-bar ecc. godono di fatto di scarsi controlli da
parte degli enti accertatori, sempre rivolti alle sale da ballo, discoteche, night
club, lap dance e similari, circa l’effettiva facoltatività delle consumazioni e sugli
aumenti dei prezzi, scontano l’IVA con l’aliquota del 10 % effettuando, in tal
modo, anche in spregio alla normativa in essere riguardante le agibilità e tutti
gli altri adempimenti per la sicurezza, una illecita quanto scorretta concorrenza
slelale con grave danno economico delle imprese del settore del ballo.
Poiché tutti i controlli possibili ed immaginabili (SIAE per diritti d’autore,
imposta sugli intrattenimenti, IVA; Guardia di Finanza ultimamente sollecitata
per i diritti connessi; Vigili del Fuoco; Polizia Municipale; Carabinieri; Polizia e
chi più ne ha più ne metta) sono rivolti esclusivamente a discoteche, sale da
ballo, night club e locali simili invitiamo a segnalare tali locali direttamente ad
ASSO INTRATTENIMENTO, unica associazione di categoria non imparentata
con federazioni di pubblici esercizi che tutelano tali realtà, ricordando che tale
argomento sotto il profilo dei controlli contestuali viene tratto dalla Circolare
Ministeriale n. 224/E del 5.12.2000 punto 4.3 lett b) “MODALITA’ DI INGRESSO E
SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE” che recita “il verificatore accerta
la modalità di ingresso praticata dagli organizzatori qualora sia prevista anche
la somministrazione di bevande ed alimenti. In particolare deve essere rilevato
se tale prestazione abbia natura obbligatoria o facoltativa; se il corrispettivo sia
ricompreso in quello dovuto per l’ingresso; se in caso di corrispettivo specifico
il prezzo praticato risulti maggiorato rispetto a quello praticato quando non si
svolgano esecuzioni musicali, confrontando ad esempio, i listini stabiliti per le
due differenti circostanze.
Emilio Tancredi
A S S O I N T R AT T E N I M E N T O
assointrattenimento
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ASSISTENZA LEGALE
ED ALTRE INCISIVE INIZIATIVE
Da alcuni mesi sul sito internet di ASSO Intrattenimento è in funzione il servizio di
assistenza legale on line a disposizione di tutti gli associati. Tale utilità, fortemente
voluta dal Presidente, si affianca al già presente servizio di consulenza (sempre
on line) fornita da un esperto del settore intrattenimento.
L’assistenza legale, che verrà prestata direttamente dallo scrivente, può essere
richiesta mediante la semplice compilazione dei campi obbligatori presenti nel
modulo che apparirà un volta “cliccata” la relativa icona, unitamente ad una
breve descrizione della problematica di carattere giuridico oggetto dell’assistenza
richiesta.
La consulenza fornita, che in alcun modo potrà sostituire un più completo e
approfondito parere legale, avrà la funzione di orientare l’associato nel complesso
ginepraio di norme e provvedimenti legislativi che disciplinano, direttamente
o indirettamente, il settore dell’intrattenimento danzante. In questo modo,
attraverso una appropriata valutazione della sottesa problematica, si fornirà una
primo consiglio così da scongiurare il perpetuarsi di pericolosi errori o distorte
condotte che, in assenza di una esatta informazione, possono essere anche
produttive di gravi danni ed onerose sanzioni.
La volontà di predisporre un servizio di Assistenza Legale nasce dall’esigenza,
più volte evidenziata dal Presidente e fatta propria dal Consiglio, di una nuova
strategia associativa volta a tutelare i propri associati mediante azioni dirette ed
incisive da inserirsi in un più ampio ambito di iniziative in cui l’assistenza legale
ne costituisce solo un importante tassello.
In vero, l’attuale realtà del settore intrattenimento e la stessa esistenza di ASSO
Intrattenimento dipendono oggi dalla perseveranza nel seguire scelte ambiziose
che implicano vere e proprie “battaglie” nei confronti di tutti coloro che,
direttamente o indirettamente, cercano, in tutti i modi, di sgretolare e minare le
basi dell’associazione.
Per queste ragioni, da alcuni mesi, il Presidente, unitamente ai propri consulenti
legali, ha posto in essere precise e studiate iniziative che interessano vari fronti
e si sviluppano in diverse ambiti e sedi istituzionali (Parlamento, Confindustria,
Federturismo) al fine di porre in essere una fattiva tutela degli associati ed
assegnare ad Asso Intrattenimento un ruolo di primaria attrice nel processo di
cambiamento e di riforma del settore dell’intrattenimento danzante.
I temi su cui si è concentrato il lavoro sono noti e molteplici ed interessano: il
ruolo istituzionale di S.I.A.E - le vicende connesse alla gestione delle fideiussioni
e alla riscossione del diritto d’autore e dei diritti connessi - i problematici rapporti
con S.C.F. - la realizzazione di accordi e convenzioni con altre società titolari di
fonogrammi - l’interpretazione delle norme penali in materia di diritto d’autore
e lo studio delle relativa strategie di difesa - la legislazione nazionale in tema di
orari nella somministrazione di alcolici – l’analisi ed individuazione di possibili
tutele contro i provvedimenti amministrativi (vedi ordinanze prefettizie) - la lotta
all’abusivismo - il confronto con altre associazioni del settore e l’esigenza di un
potenziamento ed espansione della base associativa.
In questi ambiti, a fronte dell’intenso lavoro prodotto, ASSO Intrattenimento, a
breve, svolgerà - con interlocutori istituzionali e con storici antagonisti - degli
HH • 86
assointrattenimento
incontri e dei confronti di importanza fondamentale che ben potranno anche
costituire la base per la proposizione e sottoscrizione di nuovi e più favorevoli
accordi e convenzioni per gli interessi dell’associazione.
Tutte le iniziative, nonché i risultati ottenuti, verranno dettagliatamente descritte
ed illustrate nelle puntuali comunicazioni che verranno pubblicate sul sito internet
e nei successivi articoli di questa rivista.
Rimanendo a disposizione nel fornirvi la sopra descritta assistenza on line
e ribadendo il mio fermo supporto e fattivo aiuto al Presidente nelle sopra
indicate “battaglie”, colgo l’occasione per rivolgere un cordiale saluto a tutti gli
associati.
Avv. Massimo Nicoli
A S S O I N T R AT T E N I M E N T O
assointrattenimento
HH • 87
emergenze SCF
Cari colleghi e imprenditori
Sapete bene che non sono mai stato tenero con la burocrazia
delle Ascom, della Fipe e del Silb.
Tuttavia pensavo che i nostri disaccordi fossero oggetto di un
confronto leale, tra controparti che si rispettano.
Il caso SCF ha radicalmente cambiato il tenore delle relazioni tra
Fipe ed Asso.
Per dimostrarvelo leggete prima la lettera che mi ha inviato
Emilio Tancredi, grande esperto di Siae e nostro consulente…
Poi vi proporrò un mio commento.
assointrattenimento
Come si fa a non indignarsi per i fatti riportati da Tancredi. Io
penso che Ascom-Fipe-Silb con SCF abbiamo superato la soglia
della decenza. Già l’accordo sottoscritto da Fipe/SCF è una
resa senza condizioni alla volontà di usare metodi medioevali
per riscuotere non una tassa, bensì una gabella, il cui importo,
contro le indicazioni di legge, viene deciso a priori dai soliti
azzeccagarbugli all’italiana.
Oltre ad un accordo assurdo, dicevo, ora scopriamo che i piccoli
burocrati usano le menzogne e le intimidazioni dei furbetti.
Visto l’accanimento, mi viene da pensare che qualcuno abbia
interessi che vanno aldilà della tutela sindacale,
C’è però nella lettera qualcosa che mi dà una speranza: la
punizione migliore per questi signori che hanno dimenticato
cosa significa fare sindacato non può che essere l’interruzione
del rapporto con una associazione nella quale chi vuole fare
impresa nel nostro settore, non può più trovare cittadinanza.
Luciano Zanchi
(Presidente Nazionale Asso Intrattenimento)
Carissimo Luciano,
Alcuni imprenditori di locali da ballo della provincia di Grosseto hanno segnalato che nella
scorsa settimana del corrente mese di aprile sono stati invitati dalla ASCOM di Grosseto a
partecipare ad un incontro alla presenza di un incaricato SCF, tale Marco Serri per illustrare
e promuovere la recente Convenzione SCF-FIPE del 30.12.2009.
Alla riunione ha partecipato anche il titolare della sala da ballo “... Omissis…” il quale
effettua esclusivamente attività di spettacolo utilizzando musica riprodotta per non più di 1015 minuti nell’arco dell’intera serata comunicando esclusivamente fonogrammi di cd originali
senza la predisposizione di copia tecnica. Allo stesso è stato richiesto l’importo di cui alla
tabella allegata a detto accordo, con non tanto velate minacce di ritorsioni nel caso non avesse
pagato quanto richiesto.
L’imprenditore si è tempestivamente associato ad ASSO INTRATTENIMENTO e allo stesso
ho fornito il prospetto con i dati riguardanti il dovuto per diritti connessi in base al nostro
accordo.
Se ritieni, completandolo con tuoi commenti, il fatto potrà essere anche pubblicato nel prossimo
numero della rivista.
Emilio
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A S S O I N T R AT T E N I M E N T O
assointrattenimento
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ASSOINTRATTENIMENTO
E PRIDE RECORDS
Un accordo tra imprenditori e produttori
di musica che esclude qualsiasi obbligo nei
confronti di SCF
di Sergio Buio
assointrattenimento
In sintesi i servizi di Pride Records srl sono:
CD (realizzazione completa e duplicazione in n° copie richieste dal cliente)
AUDIO CD (COMPILATION) (ALBUM)
CD ROM
VIDEO CD
DVD
MINI CD
USB KEY
AUDIOLIBRI
MUSICHE (musiche esistenti Ns catalogo o nuove composizioni)
MUSICHE PER AZIENDE
MUSICHE PER FILM
MUSICHE PER SPOT PUBBLICITARI
MUSICHE PER CD
MUSICHE PER EVENTI
MUSICHE PER SFILATE
MUSICHE PER LA TELEVISIONE
MUSICHE PERSONALIZZATE IN GENERE
GRAFICHE (ricerca grafica e studio con adattamenti proposti dal cliente o
realizzazioni nuove)
GRAFICHE PER CD
GRAFICHE PER VOLANTINAGGIO (DI OGNI TIPO)
GRAFICHE PER CAMPAGNE PUBBLICITARIE
GRAFICHE PER SPOT
Chi è Pride Records?
Pride nasce come etichetta indipendente di musica dance a cavallo tra il 1998 e il 1999, creando
compilation per locali e singoli dance. Con l’esperienza creatasi negli anni riesce a raggiungere ottimi
risultati e successo a livello mondiale con alcuni brani. .
Dopo aver raggiunto le vette delle classifiche mondiali con hit come Shining Star o Rum E Cocaina le
collaborazioni con i più importanti artisti si sono moltiplicate. Pride ha collaborato con artisti del calibro
di Fargetta, Deelay, Andrea Belli, Megahertz, Fabrizio Maurizi, Idriss D, Bini & Martini, Samuele Sartini,
Walter S, Ce Ce Rogers, Michael Watford, Luca Agnelli, Gianluca Motta, Pastaboys, Stefano Fontana
(Stylophonic), Dj Phra (oggi Croockers), Rod Harris, Spencer Parker, Intrallazzi, Wendy Lewis, Su Su
Bobien, Steve Mantovani, Alex Neri (Planet Funk) Sagi Rei, per citarne alcuni. Inoltre ha firmato progetti
comuni con tutte le etichette e Major presenti sul territorio Italiano e all’estero. Senza dimenticare i
partner continuativi come Do It Yourself, Melodica, Memento rec, Digital Traffik, Aloe, Manocalda,
Rebirth, Mazoom Lab, Enterpride. Significative le joint venture con tutte le Radio Network e locali, con
Club come Mazoom, Fluid, con Rai Trade componendo musiche per documentari e sottofondi per
programmi televisivi, con Rai per le musiche da film (IL GIORNO DEL FALCO), Mediaset per le musiche
da film e colonne sonore per il film IL CASO DELL’INFEDELE CLARA, e ancora aziende come THUN,
PLUSFOOD, FORGIAFER e tante altre ancora...
Pride records oltre a produrre Musica lavora nell’ambito letterario avvalendosi di importanti collaborazioni
dalle quali è nato un progetto Audiolibro ecc.. quali Bignotto Franco..famosissimo maestro di musica
e dialettica nel Veronese...Diciamo che la maggior parte delle persone che conducono e cantano in
tv le ha istruite lui.
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VIDEO (realizzazione completa di set per video con riprese anche aeree di
altissima qualità con location e troupe , comparse truccatrici..ecc...)
VIDEOCLIP MUSICALI
VIDEOCLIP PUBBLICITARI
VIDEOCLIP PER AZIENDE
ORGANIZZAZIONE E RICERCA (studio, ideazione e realizzazione sul campo)
ORGANIZZAZIONE DI EVENTI
LABORATORIO E RICERCA TALENTI
EDIZIONI MUSICALI
CONTROLLO EDITORIALE E SINCRONIZZAZIONE PROPRIO CATALOGO E ALTRI CATALOGHI
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assointrattenimento
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A S S O I N T R AT T E N I M E N T O
assointrattenimento
L’ accordo tra Pride e AssoIntrattenimento
Fin dal 2007 Assointrattenimento e Pride stipularono un accordo che prevedeva per tutti i locali
associati la possibilità di avvalersi di un catalogo musicale di vari generi concesso in licenza dall’etichetta
discografica all’Associazione. Utilizzando questo catalogo l’imprenditore era esentato dal pagare la
tassa SCF e AFI.
Oggi a fronte delle esose richieste della SCF l’accordo tra la label, Pride Records, e Assointrattenimento
si trova rafforzato. Sostanzialmente cosa prevede l’accordo? Pride offre ad Assointrattenimento un
pacchetto iniziale di 25 cd (10 canzoni per cd) un prezzo molto vantaggioso (già accordato con
l’associazione) che annualmente puo’ essere aggiornato con nuove opere e artisti. Con questo archivio
musicale e solo per questi brani i locali non dovranno versare percentuali sull’incasso ad SCF.
Ricordiamo infine che Pride Records è in grado di coprire tutti i generi musicali e di offrire un servizio
completo.
Insistiamo sul punto più importante: l’esenzione dalle quote di SCF è relativa ai soli brani coperti
dall’accordo Asso/Pride; tutti gli altri pezzi musicali eventualmente inseriti nel programma della serata
devono essere scorporati e l’imprenditore dovrà versare i relatìvi contributi come previsto dalla legge.
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per tutte le informazioni visitate il sito
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