Firenze 30 maggio 2014 DEF (con animazioni)

Transcript

Firenze 30 maggio 2014 DEF (con animazioni)
Apertura dei lavori
Davide Giovanelli
Presidente AITI
LO SAPEVI CHE…
Firenze: il legame con banche e finanza ha
origini antiche
I mercanti banchieri fiorentini del secolo XIII-XIV
misero in piedi un sistema bancario che non aveva eguali per l’epoca
I PIU’ NOTI
• Bardi
• Peruzzi
• Acciaiuoli
DOVE
COME
• Operavano nei
principali centri
commerciali
italiani ed esteri
attraverso
succursali e
“fattori”
• Finanziavano principi e re
• Svolgevano attività bancarie: raccolta
di depositi, operazioni di giro, mutui su
pegno e su ipoteca
• Coniarono il fiorino d’oro che presto
divenne la “moneta forte”, la principale
moneta di scambio in Europa
• Hanno introdotto la lettera di cambio
e la lettera di credito
LO SAPEVI CHE…
Banchieri fiorentini: introduzione di lettera di
cambio e lettera di credito
LETTERA
DI CAMBIO
Documento con cui un banchiere, che
aveva ricevuto un versamento da un
cliente, ordinava a un altro banchiere,
operante su un’altra piazza, di pagare
quella somma a un determinato
beneficiario
È l’“antenata” della
moderna cambiale
VANTAGGIO:
consentono di
evitare i rischi e le
spese di trasporto
di moneta
LETTERA
DI CREDITO
Documento che permetteva ai mercanti di
ritirare presso un diverso istituto bancario il
denaro precedentemente versato a un altro
istituto (in genere situato a grande distanza)
LO SAPEVI CHE…
Il crack dei Bardi e dei Peruzzi
Firenze sperimentò il primo clamoroso crack
finanziario della storia!
Negli anni ’30-’40
del 1300 gli affari
improvvisamente
precipitano…
Edoardo III d’Inghilterra, ritenuto
uno dei principali responsabili
della Guerra dei Cent’anni, non
restituisce i soldi ricevuti dai
banchieri toscani per le campagne
contro la Francia
I Bardi ed i Peruzzi avevano
messo in atto un’operazione
altamente rischiosa, dato che il re
garantiva solo con la sua parola e
il prestigio di monarca……..Oggi
si parlerebbe “di speculazione e
mutui subprime!”
Ad aggravare la situazione fu
l’inadeguatezza patrimoniale delle
2 banche...gran parte delle
somme date in prestito al re erano
risparmi affidati in “amministrazion
e fiduciaria” ed ora i
“correntisti”pretendevano la
restituzione dei capitali, con
interessi altissimi…..
Tra il 1343 ed il 1346 i banchi dei
Bardi e dei Peruzzi falliscono: si
tratta di un “botto” clamoroso da
ben 1,5 milioni di fiorini (900.000 i
Bardi, 600.000 i Peruzzi)
Le conseguenze per Firenze sono
catastrofiche:
• falliscono altre banche minori;
• crolla il mercato immobiliare;
• non c’è più liquidità.
«…e a differenza di
oggi non c’era
nessuno a salvare le
banche»
citazione dello storico H. Lang
LO SAPEVI CHE…
Firenze ed il superamento della crisi:
La nascita dei “titoli di stato”
Per liberarsi dall’indigenza economica attuano un “sistema di imposte da restituire”, ossia i cittadini
pagano, ricevendo quindi indietro il loro denaro con guadagno. Dato che si tratta di un’imposta
obbligatoria, la Chiesa non ha nulla da eccepire a che i cittadini incassino un indennizzo: “un interesse
legale”
Come ricevuta del pagamento, ogni cittadino riceve una “cambiale”: un titolo di stato. Chi lo possiede,
ha il diritto di avere indietro la somma pagata più gli interessi
I fiorentini si prestano il capitale da soli. “Un’idea rivoluzionaria che avrebbe
cambiato il mondo per sempre”, come dice lo storico britannico Niall Ferguson,
autore di “The Ascent of Money”
Questi documenti valgono quindi denaro, e non passa molto tempo che le persone cominciano a
vendersi i titoli gli uni con gli altri. Il valore dei titoli dipende da quanto i cittadini si fidano che la città
paghi i propri debiti…non tanto diverso da quanto accade oggi con i titoli di stato tedeschi vs quelli
greci,…
“Gli italiani hanno inventato il commercio dei titoli”, scrive lo storico americano
James MacDonald, autore di un libro sulla storia del debito nazionale
LO SAPEVI CHE…
Firenze ed il superamento della crisi :
Banco dei Medici - Arte e denari nel Rinascimento
Nel volgere di pochi anni la città si risollevò dal crollo pauroso e i suoi abili banchieri ripresero il loro
posto di preminenza nel mondo
Nel '400 da sola Firenze aveva un reddito superiore a quello dell'intera Inghilterra; in città vi erano
più di 80 banche che facevano prestito a re, a imperatori e papi
Tra queste, il Banco dei Medici (1397-1494): la più grande azienda internazionale del Quattrocento
nel 1475 furono in grado di prestare ad Edoardo IV d’Inghilterra ben 30.000 fiorini d’oro e divennero,
poi, sovvenzionatori dell’arciduca d’Austria e del duca di Borgogna
I banchieri fiorentini avevano affrontato e superato la prima
clamorosa crisi finanziaria della storia ed introdotto un
sistema basato su strumenti innovativi, quali i buoni del tesoro
e le lettere di credito
LO SAPEVI CHE…
Firenze e le influenze su “Wall Street”
Il Palazzo della FED
Agli inizi del Novecento, nella New York dei
grandi banchieri, era Firenze l’icona del
massimo splendore da emulare
Quando si costruì il Palazzo della Federal
Reserve gli architetti (York e Sawyer) si
ispirarono a Palazzo Vecchio, a Palazzo Pitti e
soprattutto a Palazzo Strozzi, a cui l’ingresso
della prestigiosa costruzione newyorkese
sembra simile.
La “banca delle banche” di New York, con i suoi
enormi caveau doveva simboleggiare la nuova
Firenze…
Federal Reserve Bank of New York Buiilding
33 Liberty Street – Manhattan (New York)
ALCUNE RIFLESSIONI
CONCLUSIVE…
Dalla Wall Street dei Medici alla crisi dei mutui subprime
Fattori comuni a confronto
C’era un problema strutturale nel modello bancario fiorentino del ‘400 e questo
problema era, invece, enfatizzato come fonte di elevati guadagni: la LEVA!
Le banche avevano pochissimo capitale di riserva; tra attivo e passivo vi era un forte
sbilanciamento. La liquidità non era considerata una riserva strategica ed il presidio dei
rischi era subordinato al raggiungimento di risultati a breve termine
Guardando la recente crisi del 2008, non si può non pensare a come gli stessi
problemi si siano ripresentati oggi con nomi diversi: inadeguati livelli di Core Tier 1 per
le banche; elevato rischio sistemico, etc.
Chiunque dimentica il passato è destinato a riviverlo…
Firenze Arte e Finanza by AITI vuole rappresentare un
appuntamento annuale di approfondimento e confronto del
vissuto per affrontare con successo le sfide future
VENIAMO AD OGGI…
Firenze Arte & Finanza
Il programma della mattinata
Funding & Investing:
il nuovo impatto tra banca e impresa
9,45
UBI - Corpotate Banking 2.0
Una banca moderna per una moderna impresa
Luca Monti / Responsabile UBI Private & Corporate Unity
10,30
Le fonti alternative di accesso al credito e al mercato:
focus sui minibond
Marco Fumagalli / Responsabile Capital Markets UBI Banca
11,00
Caso aziendale:
Un'esperienza di minibond
Luciano Romagnoli / CFO Estra SpA
Francesco Ferragina / Partner Kon Spa
11,30
Tavola rotonda:
La disintermediazione bancaria (minibond, private placement)
Modalità per un migliore accesso al credito
da parte delle aziende: il rating interno
Modera Riccardo Bua Odetti / Partner PWC
12,15
Light Lunch in terrazza
VENIAMO AD OGGI…
Firenze Arte & Finanza
Il programma del pomeriggio
Tesoreria e creazione di valore:
Una gestione attiva della Financial Supply Chain
14,00
Evoluzioni qualitative della finanza aziendale
Riccardo Bua Odetti / Partner PwC
14,30
La tesoreria al passaggio obbligato:
La gestione attiva della Financial Supply Chain
Andrea Guillermaz / Partner Piteco
15,00
Dematerializzazione della Supply Chain: il delivering
Alberto Gatti / Credemtel
15,30
Termine lavori e aperitivo
…….e per finire
Al termine del convegno è prevista
una visita guidata al Duomo ed al
quartiere Dantesco
Veduta del Duomo
Il museo “Casa Dante”