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A cura di Europe Direct Carrefour Alpi
Centro europeo di informazione
Istituto Agrario di San Michele all’Adige
All’interno
La Costituzione
Europea
Articolo 185
Agricoltura
• Carne di vitello
• Accordo UE-Australia
sul vino
Montagna
• Convenzione delle
Alpi
• Spazio alpino
Consumatori
Libro bianco
sull’alimentazione
ISTITUTO AGRARIO
SAN MICHELE ALL’ADIGE
REGIONE AUTONOMA
TRENTINO ALTO ADIGE
nforma
Anno 11, n. 12 del 13 giugno 2007
230 Spediz. in abb. post. art. 2, comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Trento
Qualità delle acque di balneazione in Europa
Estate, tempo di bagni al mare e ai laghi e quindi cade a
fagiolo la relazione annuale 2006 sulle acque di balneazione presentata nei giorni scorsi dalla Commissione
europea.
L’anno scorso la stragrande maggioranza delle oltre
21.000 zone di balneazione monitorate nell’Unione
europea (più di 14.000 aree costiere e oltre 6.700 di
acque interne) ha soddisfatto le norme igieniche dell’UE:
il 96% delle spiagge marine e l’89% di quelle su fiumi e
laghi rispettano i valori “di legge”, mentre se ci si riferisce ai limiti più rigidi previsti dalle “linee guida” comunitarie, i valori sono più bassi e ci dicono che l’88% delle
spiagge marine ed il 64% di quelle di acque interne
sono di elevata qualità.
Preoccupa però l’ancora elevato numero di località che
sono state tolte dall’elenco delle aree balenabili in quanto risultano avere un livello di inquinamento troppo alto:
queste risultano essere infatti 617 in tutta l’UE.
Il commissario per l’ambiente, Stavros Dimas, ha così
commentato i dati: “È incoraggiante constatare che il
tasso di osservanza delle norme nelle zone di balneazione interne è aumentato nel 2006 rispetto al calo deludente del 2005. Spero che questa tendenza al miglioramento continui e che nelle zone di balneazione interne si
giunga a livelli analoghi a quelli raggiunti nelle zone
costiere. Nonostante i risultati incoraggianti, permane la
mia preoccupazione sul numero di località cancellate
dall’elenco. La cancellazione di una località inquinata
non può costituire una soluzione. Gli Stati membri devono invece elaborare piani di bonifica e di ripristino”.
È dal 1990 che la Commissione europea elabora la propria relazione annuale, richiedendo annualmente a tutti
gli Stati membri i dati sulle zone di balneazione costiere
e interne situate nel loro territorio. Le zone di balneazione sono aree in cui la balneazione è espressamente
autorizzata o non è vietata ed è praticata in maniera
consuetudinaria da un elevato numero di bagnanti. Per
la verifica della qualità delle acque di balneazione vengono effettuati test sulla base di una serie di parametri
fisici, chimici e microbiologici, per i quali la direttiva sulle acque di balneazione fissa valori imperativi. Gli Stati
membri devono rispettare i valori imperativi, ma possono adottare norme più severe o decidere di seguire valori guida non obbligatori ma previsti dalla direttiva.
Per le zone di balneazione costiere la percentuale di
località che soddisfano i valori imperativi è rimasta
costante al 96,1%. Le località costiere che rispettano i
valori guida più severi ma non obbligatori fissati dalla
direttiva è invece diminuito, passando dall’89,1% nel
2005 all’88,4%.
I risultati per le acque interne dimostrano che queste ultime stanno riguadagnando un po’ del terreno perduto nel
2005. Per quanto riguarda i valori imperativi, il tasso di
osservanza nel 2006 è stato dell’88,6% rispetto
all’85,7% nel 2005. Il rispetto dei valori guida è aumentato leggermente dal 63,1% nel 2005 al 63,8% nel 2006.
Nel 2006 gli Stati membri hanno cancellato 88 località
costiere e 166 località interne dagli elenchi nazionali
sulla base delle norme della direttiva, ma la Commissione teme che in alcuni casi le località di balneazione vengano cancellate per nascondere problemi di inquinamento e aumentare artificialmente i dati sull’osservanza
delle norme, invece di affrontare il problema alla radice;
a questo riguardo la Commissione ha avviato procedure
di infrazione a carico di 11 Stati membri per la cancellazione di località dagli elenchi.
Per i 15 “vecchi” Stati membri dell’UE il tasso di osservanza continua ad essere superiore a quello dei nuovi
Stati membri, ma nel 2006 mentre questo indice è leggermente diminuito nei 15, nei nuovi Stati membri è
aumentato in maniera sensibile.
La situazione in Italia
L’Italia ha monitorato 5.705 zone di balneazione, 20 in
più rispetto al 2005 (e precisamente 4.929 zone costiere e 776 siti di balneazione interni).
In particolare, sono stati depennati dagli elenchi dei siti
soggetti ai parametri previsti dalla normativa europea 11
siti costieri e 3 zone di balneazione interne, ma contemporaneamente sono state incluse negli elenchi 22 nuove
zone costiere e 13 zone interne.
La qualità delle acque di balneazione è leggermente
scesa rispetto alla stagione 2005. Nelle zone costiere
sia il tasso di osservanza dei valori imperativi sia la
conformità ai valori guida hanno subito una flessione
(rispettivamente dello 0,5% e dello 0,8%), passando al
93,4% e al 91,1%, confermando il leggero trend negativo registrato a partire dal 2002. Il numero di zone soggetto a divieto di balneazione è cresciuto di 6 unità nel
2006, portandosi a 262.
Anche per le aree balneari interne si registra una tendenza negativa. Nel 2006 la percentuale di siti che
rispettano i valori imperativi previsti dalla normativa
comunitaria si è ridotta del 3,3%, raggiungendo appena
il 61,5%, mentre il tasso di conformità ai valori guida è
sceso dal 53,7 al 52,6%. In 251 zone, una in meno
rispetto allo scorso anno, è stata vietata la balneazione.
Andando ancora più nel particolare diamo velocemente
un’occhiata alla situazione del Trentino-Alto Adige, che
ha visto il campionamento di 54 spiagge di fiumi e laghi
in 28 diverse località: Appiano, Caldaro, Fié, Magré,
Renon, Senale-San Felice e Varna per la provincia di
Bolzano, Arco, Baselga di Piné, Bedollo, Bondone, Calceranica, Caldonazzo, Cembra, Lasino, Lavarone, Levico
Terme, Lona Lases, Molina di Ledro, Molveno, Nago-Torbole, Pergine, Pieve di Ledro, Riva del Garda, Tenna,
Tenno, Terlano e Villa Lagarina per la provincia di Trento.
In regione 52 spiagge su 54 (il 96%) rientrano nei valori
più restrittivi previsti dalle linee guida comunitarie e solo
due siti hanno visto la chiusura alla balneazione nel corso della passata stagione estiva: una situazione quindi
sicuramente positiva.
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La Costituzione
Europea
Dopo l’Italia un altro paese che ha già
ratificato il Trattato costituzionale, la Spagna,
si è associato all’idea di un “trattato
semplificato” per l’Unione europea.
Durante una visita del Presidente francese
Nicolas Sarkozy giovedì 31 maggio a Madrid,
il Primo ministro spagnolo José Luis
Rodriguez Zapatero ha insistito sulla
necessità di giungere ad un accordo
sui principali elementi di un simile
“trattato di base” durante il Consiglio
europeo del 21 e 22 giugno
Agricoltura
Qui i risultati della consultazione pubblica
realizzata nel 2005:
http://ec.europa.eu/agriculture/consultations
/veal/results_en.pdf
(continua da Europa informa n. 229)
SEZIONE 2
POLITICA MONETARIA
ARTICOLO III-185
1. L’obiettivo principale del Sistema europeo di banche centrali è il mantenimento della stabilità dei prezzi.
Fatto salvo questo obiettivo‚ il Sistema europeo di banche centrali sostiene le politiche economiche generali nell’Unione per contribuire alla realizzazione degli obiettivi di quest’ultima (…). Il Sistema europeo di
banche centrali agisce in conformità del principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza‚ favorendo un’efficace allocazione delle risorse (…).
2. I compiti fondamentali da assolvere tramite il Sistema europeo di banche centrali sono i seguenti:
a) definire e attuare la politica monetaria dell’Unione;
b) svolgere le operazioni sui cambi (…);
c) detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta estera degli Stati membri;
d) promuovere il buon funzionamento dei sistemi di pagamento.
(…)
4. La Banca centrale europea è consultata:
a) in merito a qualsiasi proposta di atto dell’Unione che rientri nelle sue attribuzioni;
b) dalle autorità nazionali‚ sui progetti di disposizioni legislative che rientrino nelle sue attribuzioni‚ ma
entro i limiti e alle condizioni stabiliti dal Consiglio (…).
La Banca centrale europea può formulare pareri, da sottoporre alle istituzioni, organi o organismi dell’Unione o alle autorità nazionali, su questioni che rientrano nelle sue attribuzioni.
(continua)
Definita la “carne di vitello”
L’11 maggio il Consiglio “Agricoltura” dell’UE ha raggiunto un accordo sulle nuove regole che chiariscono le
condizioni di commercializzazione delle carni di bovini fino ai dodici mesi di età. Per queste carni sarà obbligatorio utilizzare le denominazioni di vendita stabilite per i vari Stati membri e indicare la categoria di età degli
animali al momento della macellazione. Lo scopo è migliorare la trasparenza del mercato e aiutare i consumatori a riconoscere esattamente quel che comprano. La modifica, che fa seguito a numerose consultazioni di
tutte le parti interessate e ad una consultazione pubblica su Internet su cosa intendono i consumatori col termine “vitello”, scaturisce dalla domanda degli operatori e degli Stati membri di norme più chiare, che rispecchino i diversi sistemi di produzione in uso nei vari Stati membri. Il nuovo regolamento permetterà di rafforzare il funzionamento del mercato unico e di migliorare l’informazione dei consumatori.
Accordo sul vino tra Europa e Australia
Al termine di lunghe trattative per sostituire l’accordo in vigore che risale al 1994, i negoziatori della Commissione europea e dell’Australia hanno siglato a Camberra un nuovo accordo bilaterale sugli scambi di vino. Questo prevede, tra l’altro, la salvaguardia del regime europeo di etichettatura dei vini, garantisce la piena tutela
delle indicazioni geografiche dell’UE anche per i vini destinati all’esportazione e comprende un preciso impegno
dell’Australia di tutelare le diciture tradizionali dell’Unione europea. Sono ancora previsti l’abbandono da parte
dell’Australia, entro un anno dall’entrata in vigore, dell’uso di una serie di importanti denominazioni europee,
come “Champagne” e “Porto” ed una serie di disposizioni sul riconoscimento reciproco di talune pratiche enologiche, oltre alle procedure di certificazione dei vini esportati dall’UE in Australia. Prima della sottoscrizione della firma l’accordo dovrà essere approvato dal Consiglio dei Ministri e dalle autorità australiane.
Montagna
www.cipra.org
Italia e Convenzione delle Alpi
Il 5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente, il Coniglio dei ministri ha approvato lo schema di disegno di legge per ratificare e dare esecuzione ai Protocolli di attuazione della Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi. È questo il primo passo dell’Italia verso l’applicazione della Convenzione, sottoscritta nel lontano
1991 ed i cui obiettivi sono la salvaguardia a lungo termine dell`ecosistema naturale delle Alpi ed il suo sviluppo sostenibile, ma anche la tutela delle attività economiche delle popolazioni residenti.
Parte lo “Spazio alpino” 2007-2013
A St. Johann im Pongau, in Austria, è in
programma il 28 e 29 giugno 2007 il
“lancio” europeo del nuovo programma
“Spazio alpino”.
Informazioni sull’evento e sul programma
“Spazio alpino” all’indirizzo:
http://www.alpinespace.org/
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Il bilancio del programma “Spazio alpino 2000-2006” e le prospettive per la programmazione 2007-2013 della
cooperazione territoriale europea (sostanzialmente il “vecchio” programma INTERREG III, promosso ora ad “obiettivo” comunitario) sono stati gli argomenti dell’incontro che si è svolto il 4 e 5 giugno scorsi a Saint Vincent.
Da quanto è emerso, i primi bandi del prossimo programma di cooperazione transnazionale “Spazio alpino”
potranno vedere la luce nel corso del prossimo novembre e dovrebbero poter contare sul 75% di finanziamento comunitario e del 25% nazionale. Tre sono le tematiche su cui potranno vertere i progetti: competitività
e attrattività del territorio, accessibilità (in senso lato) e mobilità, ambiente e prevenzione del rischio (con particolare riferimento alle tematiche acqua e cambiamenti climatici).
La modalità di presentazione dei progetti sarà probabilmente differente dal passato, prevedendo una prima
manifestazione di interesse ed un vero e proprio invito a presentare progetti rivolto solo a quelle iniziative che
nella “manifestazione” avranno riscontrato un certo apprezzamento.
Oltre che nello “Spazio alpino” il Trentino-Alto Adige rientra in altre due aree di cooperazione nell’ambito della
sezione “transnazionale” dell’obiettivo di cooperazione territoriale: l’area “Europa centro orientale” e l’area
“Europa sud orientale”.
L’incontro di Saint Vincent è stato anche l’occasione per una prima presa visione delle diverse idee progetto
avanzate dalle realtà italiane interessate all’iniziativa. Una sessantina sono state le proposte di massima presentate dagli organismi locali di Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e
Friuli Venezia Giulia.
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Il libro bianco sull’alimentazione
Varie proposte per affrontare i problemi di salute collegati all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità sono
contenute nel Libro bianco sull’alimentazione che la Commissione europea ha adottato lo scorso 30 maggio
e che si pone l’obiettivo di invertire la rotta che attualmente vede più della metà della popolazione adulta della maggior parte degli Stati membri diventata soprappeso e che, stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità, ha visto negli ultimi trent’anni l’obesità più che triplicati in molti paesi comunitari. Secondo questi dati un europeo su tre non svolge attività fisica nel tempo libero e molto preoccupante è anche l’aumento
della diffusione dell’obesità tra i bambini.
Il Libro bianco evidenzia l’importanza per i consumatori di poter compiere scelte informate, e invita l’industria
alimentare a ridurre le quantità di sale e di grassi nei prodotti. Sollecita inoltre lo sviluppo di collaborazioni
che coinvolgano soggetti privati, organismi della sanità pubblica e organizzazioni dei consumatori e si ispirino a meccanismi esistenti come la Piattaforma d’azione europea per l’alimentazione, l’attività fisica e la
salute. In concreto la Commissione europea propone la revisione delle modalità di etichettatura, programmi
rivolti alla promozione del consumo di frutta e verdura (al riguardo si veda anche la notizia pubblicata sul
n. 229 di “Europa informa”) ed un Libro bianco sullo sport e uno studio per esaminare la possibilità di migliorare l’alimentazione e la qualità del cibo.
Consumatori
Libro bianco su “Una strategia per l’Europa
su nutrizione, sovrappeso e obesità legate ai
problemi della salute”
COM(2007) del 30 maggio 2007
Il Consiglio ha adottato il regolamento sul roaming
Ne abbiamo parlato già diverse volte…e ora finalmente il Consiglio telecomunicazioni dell’UE il 7 giugno
scorso ha adottato ad ampia maggioranza il regolamento sulle spese di roaming, approvando il testo già
licenziato dal Parlamento europeo il 23 maggio. Ora i costi nell’UE saranno limitati il primo anno a 49 centesimi per le chiamate internazionali in uscita e 24 centesimi per quelle ricevute. Diminuiranno poi rispettivamente a 46 e 22 centesimi il secondo anno e a 43 e 19 centesimi il terzo anno. Gli operatori di telefonia
mobile sono comunque incoraggiati a proporre tariffe inferiori all’eurotariffa. La pubblicazione sulla Gazzetta
ufficiale del regolamento dovrebbe avvenire il 29 giugno e quindi è poco probabile che i cittadini possano
usufruire delle nuove tariffe prima di settembre.
Mal di schiena: calvario dei lavoratori
I disturbi muscolo-scheletrici sono il problema di salute legato al posto di lavoro più diffuso in Europa: nei
paesi dell’UE il 24,7% dei lavoratori soffre di mal di schiena ed il 22,8% di dolori muscolari. È quanto emerge da uno studio dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, presentato in coincidenza con
l’avvio della campagna “Lighten the load - Alleggerire il carico”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare al problema i cittadini europei ed i loro datori di lavoro.
I disturbi muscolo-scheletrici sono la prima causa di assenza dal luogo di lavoro in quasi tutti gli Stati membri ed in alcuni paesi, il 40% del costo delle indennità da versare ai lavoratori è provocato da questi disturbi
e tale somma può raggiungere quasi l’1,6% dell’intera ricchezza del paese. Questi “malanni” riducono l’efficienza delle imprese ed accrescono i costi sociali per i governi, al punto che la lotta contro tali disturbi è una
priorità per l’UE se si vuole creare un maggior numero di posti di lavoro di migliore qualità in Europa. Per
combattere questa vera e propria piaga sociale, la Commissione intende agire in tre direzioni: sui datori di
lavoro, i lavoratori ed i governi, che devono operare congiuntamente. La campagna “Lighten the load” culminerà in occasione della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro, in programma dal
22 al 26 ottobre prossimi, con una serie di attività e di manifestazioni in tutta Europa.
Opportunità estive in Europa
L’Agenzia ungherese per il programma europeo “Gioventù in Azione” organizza dal 17 al 23 agosto un corso
di formazione con l’obiettivo di approfondire il tema del dialogo per un democrazia partecipativa e per incentivare la comunicazione e lo scambio di idee tra giovani e politici. Nel corso dell’iniziativa saranno presentate
alcune azioni del programma comunitario: si intende anche infatti creare l’occasione per instaurare partenariati e sviluppare progetti comuni. I candidati devono essere in grado di lavorare in inglese, essere motivati a
preparare progetti europei nell’ambito del programma “Gioventù in Azione” in cui dovrebbero avere già qualche esperienza; ma soprattutto devono aver voglia di mettersi in gioco!
Se invece preferite dedicarvi a qualcosa di più manuale, il comune di Dellach in Carinzia (Austria) sta organizzando un progetto europeo di scavi archeologici, relativi al periodo 1000 a.C. – 500 d.C., che si protrarrà
per oltre cinque anni. L’intenzione è offrire a giovani provenienti da tutta Europa la possibilità di prendere parte attivamente agli scavi durante l’estate del 2007.
Biblioteca Europe Direct
È ormai in dirittura d’arrivo il lavoro di catalogazione di tutto il materiale informativo presente presso il centro
Europe Direct - Carrefour Alpi. Ad oggi sono circa 1750 le pubblicazioni di carattere europeo censite, collocate nella biblioteca del centro i cui titoli sono anche disponibili sul sito internet nella sezione “Documentazione”. Qui, grazie ad un semplice motore di ricerca, è possibile trovare materiale interessante riguardante
l’agricoltura, l’ambiente, l’economia, i giovani, il lavoro e tanto altro ancora. Sono inoltre disponibili CD e DVD
che raccolgono musiche, documentari, giochi e brevi filmati d’animazione su diverse tematiche europee per
ragazzi e adulti.
Cittadini
Il sito della campagna “Alleggerisci il carico”
http://ew2007.osha.europa.eu/
Giovani
Per maggiori informazioni contattate lo
Europe Direct Alpi oppure Csilla Szabó
([email protected]).
Le iscrizioni scadono il 15 luglio
Contattare Heidrun Puff
([email protected])
Attività
Europe Direct
http://europedirect.iasma.it
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Europa da leggere
Partnership
Perchè l’Europa?
Rapporto 2007 sull’integrazione europea
Ricostruire a scuola gli
ambienti europei
a cura di Josè Luis Rhi-Sausi, Giuseppe Vacca
edizioni Il Mulino
288 pagine – 21,00 euro
Il 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma istitutivi della CEE, ha avuto
luogo in una fase difficile del processo di integrazione europea: i giri a vuoto
della Strategia di Lisbona, la bocciatura del Trattato costituzionale in Francia ed in Olanda e,
successivamente, il modestissimo accordo raggiunto sulle Prospettive finanziarie 2007-2013 sono
le punte di un iceberg di smarrimento delle ragioni dell’Unione. Sotto la superficie del mare in cui
l’iceberg galleggia si intravede minaccioso il risveglio dei populismi nazionalisti, delle paure dell’altro, delle identità chiuse ed arroccate. Di fronte a tale scenario, la sezione monografica del
Rapporto 2007 ha l’obiettivo di indagare le ragioni attuali per “fare” l’Europa.
Una scuola francese di Villedieu (Normandia –
Francia), cerca partner per realizzare un progetto
da presentare nel marzo 2008 e da realizzare da
settembre 2008 a giugno 2010. Gli allievi del progetto hanno 14 anni e il tema riguarda gli ambienti
naturali europei (oceanico, mediterraneo, continentale, montano, polare). Le attività proposte sono: 1.
realizzare in ogni istituto un giardino con la flora di
ogni ambiente; 2. costruire insieme un poster
esplicativo di ogni ambiente naturale; 3. costruire
insieme una scheda di presentazione per ogni
pianta del giardino. Si propongono più scambi tra i
ragazzi. La scuola, chiamata “Collège Saint
Joseph”, ha già organizzato tre progetti europei e
comprende sia il collège (per ragazzi dagli 11 ai 15
anni) sia una scuola superiore. Le lingue insegnate
sono l’inglese, il tedesco e lo spagnolo.
Bandi aperti
Apprendimento Nell’ambito del programma di apprendimento permanente la Commissione europea
concede sovvenzioni per azioni destinate a sviluppare e valutare il quadro europeo
delle qualifiche (EQF), compreso anche il quadro delle qualifiche nazionali e settoriali.
È prevista la concessione di sovvenzioni a circa 10-15 proposte, con la partecipazione di candidati provenienti dal maggior numero possibile di paesi e settori, al fine di
organizzare azioni destinate a sostenere consorzi con lo scopo di sviluppare e valutare i principi e i meccanismi del futuro EQF, e favorire lo scambio di esperienze a livello nazionale e settoriale utilizzando l’EQF come punto comune di riferimento, ivi compreso lo sviluppo dei quadri europei delle qualifiche e, ad esempio, instaurando legami più stretti fra lo spazio europeo dell’istruzione superiore e il quadro europeo delle
qualifiche.
Le richieste di finanziamento possono essere presentate soltanto da consorzi composti da organizzazioni cui partecipano 5 o più paesi. Il contributo finanziario della Commissione non può superare il 75 % del totale dei costi ammissibili e l’importo previsto
delle sovvenzioni è compreso fra 50.000 e 200.000 euro.
Le attività devono iniziare non oltre metà febbraio 2008. La durata massima dei progetti è di 24 mesi.
Scadenza: 31 agosto 2007
GUUE C 115 del 25 maggio 2007
Terrorismo
Invito a presentare proposte per l’anno 2007 relativo alla prevenzione, alla preparazione e alla gestione delle conseguenze in materia di terrorismo e di altri rischi correlati alla sicurezza. La versione integrale dell’invito è pubblicata sul sito Internet della
Commissione europea all’indirizzo:
http://ec.europa.eu/justice_home/funding/cips/funding_cips_en.htm
Scadenza: 16 luglio 2007
GUUE C 108 del 12 maggio 2007
Trasporti
- La Commissione europea, Direzione generale dell’Energia e dei Trasporti lancia un
invito a presentare proposte a titolo del progetto di programma di lavoro pluriennale
per la rete transeuropea di trasporto (TEN-T) per il periodo 2007-2013, al fine di concedere sovvenzioni ai seguenti progetti: -progetti prioritari TEN-T di cui all’allegato III
degli orientamenti comunitari per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto
(decisione n. 1692/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio). L’importo massimo disponibile per le proposte selezionate, per il periodo 2007-2013, sarà compreso
fra 4,9004 e 5,30105 miliardi di EUR. -Progetti nel campo dei sistemi di trasporto
intelligenti, settore della gestione del traffico aereo. L’importo massimo disponibile per
le proposte selezionate, per il periodo 2007-2013, è 350 milioni di EUR. -Progetti nel
campo dei sistemi di trasporto intelligenti per il traffico stradale. L’importo massimo
disponibile per le proposte selezionate, per il 2007, è 100 milioni di EUR. -Progetti nel
settore del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario. L’importo massimo
disponibile per le proposte selezionate, per il 2007, è 250 milioni di EUR.
Scadenza: 20 luglio 2007
GUUE C 115 del 25 maggio 2007
- La stessa Direzione generale della Commissione europea ha pubblicato un altro invito a presentare proposte al fine di concedere sovvenzioni a progetti conformi alle priorità e agli obiettivi definiti nel progetto di programma di lavoro annuale per a concessione di sovvenzioni nel campo della rete transeuropea di trasporto per il 2007.
L’importo massimo disponibile per il 2007 è di 112.607.450 euro.
Scadenza: 20 luglio 2007
GUUE C 115 del 25 maggio 2007
Il centro Europe Direct - Carrefour Alpi è disponibile per qualsiasi chiarimento, informazione, assistenza, presso la sede di
Pergine Valsugana in orario d’ufficio. Indirizzo: via alla Val, 2 - loc. Costa di Casalino - 38057 Pergine Valsugana (Trento)
Tel. +39 0461 534848 - Fax +39 0461 531052 - E-mail: [email protected]
Europa Informa è un periodico quindicinale. Per ricevere gratuitamente copia in formato cartaceo o in formato digitale è sufficiente
farne richiesta a EUROPE DIRECT - Carrefour Alpi. Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it - Autorizz. Trib. Trento
N. 984 dell’11.11.97 - Direttore responsabile: Silvia Ceschini - In redazione Giancarlo Orsingher, Lara Lupato, Daniela Zusi.
Stampa: Esperia s.r.l. - Lavis (TN) - Via Galileo Galilei, 45
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Contattare:
Jerome Hillereau
Email: [email protected].
Difendiamo le buone maniere!
Una scuola slovena per ragazzi dai 6 ai 15 anni,
che ha già partecipato a due progetti europei, cerca partner per un progetto che sta preparando sul
tema “buone maniere, comportamento e relazioni
interpersonali”. Gli insegnanti notano che il comportamento dei ragazzi sta peggiorando e questo
danneggia le relazioni interpersonali. Se l‘ambiente
esterno non trasmette questo valore non si può
però pretendere che i ragazzi lo riconoscano e lo
rispettino. Da questa constatazione nasce l’idea di
organizzare un progetto proprio per diffondere una
cultura del comportamento, magari coinvolgendo
scuole per ragazzi o bambini di età diverse. Il progetto sarà rielaborato e presentato nel 2008.
Contattare:
Vasilija Podobnik Kobal
Email: [email protected]ù
Parità tra ragazzi e ragazze
Una scuola del centro di Salonicco (Grecia) per
bambini e ragazzi dai 6 ai 12 anni vorrebbe organizzare un progetto riguardante la parità tra ragazzi
e ragazze e cerca partner europei.
Contattare:
Veta Kalaitzidou
Email: [email protected]
Mirrors and walls
Una scuola di Karaman (Turchia) cerca partner per
un progetto in cui i ragazzi (dai 6 ai 14 anni) di ogni
paese raffigureranno attraverso disegni, fotografie,
collage, ecc. i loro desideri e progetti nonché la cultura da cui provengono. Nella parte “mirrors” del
progetto, si andranno a sottolineare le somiglianze
tra le creazioni di tutti i partecipanti. Nella parte
“walls”, invece, le differenze tra i ragazzi che emergono dalle figure. L’obiettivo è quello di rendere gli
studenti consapevoli di sé, della loro e delle altre
culture attraverso una conoscenza personale dei
bambini che parteciperanno. I lavori saranno poi
raccolti tutti in una mostra da allestire nelle varie
scuole partecipanti.
Contattare:
Altuntas
Email: [email protected]