G, OZIO nero OK - Corriere della Sera

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G, OZIO nero OK - Corriere della Sera
AREZZO: I LUOGHI DELLA BELLEZZA
Sono sempre di più, amano il verde
e la contemplazione creativa. Sono i nuovi
esteti. Ecco le ville, le fattorie, i castelli
dipinti da Piero della Francesca e Leonardo,
rimasti come allora, dove riposare,
ammirando gli stessi panorami dei quadri
Pace e ozio
Dal Castello di Montauto si domina la valle
dell’Arno e quella del Tevere. La fortezza,
che ha ospitato cardinali e uomini di
cultura, compare in una mappa di Leonardo.
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I
francesi ne vanno pazzi. Gli italiani, quelli che
si privano volentieri di
cellulare e computer,
l’hanno scelta come
buen retiro dell’estate.
Perché il paesaggio della
tenuta La Scheggia, da
una parte la Valdarno e
dall’altra la val Tiberina,
è quello immortalato da
Piero della Francesca nell’affresco La Resurrezione.
Ci si separa a fatica da questo luogo e il motivo di
tanta devozione sta nel piacere di contemplare una
campagna immota e arcana come ai tempi del Rinascimento. La fuga dalle vacanze frenetiche, dagli
impegni forzati della micromondanità, ha creato un
nuovo partito di adepti. Uomini e donne che vogliono vivere, almeno una settimana, al rallentatore. Per esercitare la creatività silenziosa, il pensiero,
perfino l’abbandono. Questa pratica dello spirito
propria dell’uomo rinascimentale è diventata una
tendenza. E così come Piero della Francesca tradusse in un capolavoro la perfezione del paesaggio che
vedeva dalla terrazza della Scheggia (La Resurrezione è al Museo di Sansepolcro), oggi il solo guardare
quella natura invita alla riflessione, alla cultura della
bellezza. In tutta la provincia di Arezzo, l’ozio si fa
contemplativo: le pieghe delle colline, i borghi fortificati, le roccaforti strapazzate dai potentissimi Medici, le armonie di certe valli hanno la calma incantata dei dipinti di Piero, gli olivi e i boschi hanno la
luce radiosa del cortonese Luca Signorelli. Ma dav-
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Tenuta La Scheggia. 1-2. La Resurrezione
di Cristo, di Piero della Francesca, al Museo
civico di Sansepolcro, sua città natale, e il
panorama dalla tenuta: è quello dipinto dal
Maestro del Rinascimento. 3-4. La Scheggia,
sull’omonimo passo, ha otto appartamenti.
5. La val Tiberina: si ammira dalla tenuta.
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vero l’atmosfera di questa
provincia toscana riporta al
senso delle cose, al concetto di una bellezza eterna
come si ritrova nell’arte di
Piero della Francesca? Certo è che il film Under the
Tuscan Sun, tratto dall’omonimo best seller di Frances Mayes, sembra celebrarla. “Non a caso è stata
scelta Cortona come una
delle location del film, icona di una terra che ha espresso il meglio della tradizione rinascimentale e
della spiritualità francescana”, allude Fabrizio Raffaelli, direttore dell’Apt di Arezzo e provincia. C’è
da credergli. Qui l’ozio è un’esperienza estetica.
Che si alimenta anche grazie al “dondolio dell’amaca”, come ha scritto Domenico De Masi (in questo numero di Dove, pag. 9). Il solo guardare procura emozioni, come accadeva a John Ruskin nelle
sue Mattinate fiorentine. Quell’armonia di forme
dà piacere, comunica sollievo. E convince sempre
più. Lo confermano il boom delle vacanze nel verde
(500.000 presenze a Natale) e il nuovo Osservatorio
nazionale del turismo in campagna. Dal milione del
1990 sono saliti a 3 milioni, nel 2003, gli appassionati di relax agreste. Professionisti e giovani laureati, dicono le statistiche. Ed è grazie a loro che il volume d’affari è salito da 120 a 750 milioni di ero
l’anno. D’altra parte, i piccoli borghi “sono il volano
di una nuova cultura della crescita sostenibile”, ha
dichiarato il presidente Ciampi, che a fine marzo ha
dato il suo patrocinio a Voler bene all’Italia, festa
dei centri minori. Sarà per via di certi scenari incon-
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1-2. Compianto sul Cristo morto, di Luca
Signorelli, e l’Annunciazione, capolavoro
del Beato Angelico, al Museo diocesano di
Cortona. 3. Scorcio di Cortona, città-gioiello
della val di Chiana. 4-5. Una camera
e la terrazza del Relais San Pietro in Polvano.
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1. Arazzi e mobili
d’alta epoca
nel salone
del Castello
di Montauto, che
offre ospitalità.
2. Una camera
del castello,
dove sono
a disposizione
due appartamenti
per sei persone
(da 1500 €
a settimana).
3. Una veduta
di Anghiari.
4. San Gerolamo
penitente,
di Piero
della Francesca.
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taminati, di certi scorci dove conta solo la vita vera,
di pomeriggi infiniti e pigri. Di luoghi, insomma,
che semplificano la vita e la rendono più soave. Dove le scorribande consumistiche si limitano tutt’al
più alle botteghe del paese con prodotti dop. E la
sera trascorre, lieve, in locande di campagna, tra
profumo di legna e piatti uguali a cinquant’anni fa,
magari solo alleggeriti. Dove si è liberi finalmente
dai ritmi estenuanti dei villaggi turistici e delle gite
organizzate. Un piacere che si coltiva in un itinerario tutto aretino, dove presente e passato a volte si
confondono, dove il vagabondaggio estetico si alimenta a ogni passo, dalle logge rinascimentali del
Vasari, cuore di Arezzo, alle architetture liberty di
villa Masini, a Montevarchi (Valdarno), usata come
set per La vita è bella di Roberto Benigni. Fin sotto i
palazzi rinascimentali e le case-torri di Sansepolcro,
che “unisce l’intimità all’imponenza”, come annotò il romanziere inglese Aldous Huxley in un suo
viaggio degli anni Trenta. Colui che definì La Resurrezione di Piero della Francesca la pittura “capace di
rivelarci nel Cristo, genio tutelare del luogo, il rinascimento dell’ideale classico e cristiano”.
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SENTIERI ETRUSCHI
Curtun è l’antico nome con il quale gli Etruschi chiamavano
Cortona. Lo si legge sulla Tabula Cortonensis, il terzo testo
più lungo in lingua etrusca finora ritrovato. Inizia da questa
tavola di bronzo del III-II secolo a.C. la visita al Museo dell’accademia etrusca della città (info: tel. 0575.63.72.53),
che conserva un prezioso lampadario in bronzo del IV secolo a.C., vasi, urnette cinerarie e oggetti di oreficeria. Cortona vanta anche un parco archeologico con due tumuli chiamati confidenzialmente Meloni (nella foto, l’altare Melone II
del Sodo), caratteristici per la loro conformazione semisferica e databili tra il primo e il secondo quarto del VI secolo
a.C., e il tumulo di Cumacia (orari: 8.30-13.30, chiuso dom.
Visita su richiesta; info: tel. 0575.61.25.65). Nel parco sono
accessibili anche le tanelle, tombe di età ellenistica, come
quella di Angori, verso Perugia, e quella di Pitagora, sulla
strada per Arezzo. La tanella di Pitagora, così chiamata dal
Vasari che la visitò nel 1566, è la meglio conservata. L’interno è un piccolo ambiente rettangolare coperto da una volta a
botte (per visite, tel.
0575.63.72.35).
Lasciata Cortona, il
percorso etrusco fa
tappa anche a Castiglion Fiorentino, città medievale e centro di notevole importanza fin dalla fine del VII secolo a.C., che conserva tratti dell’antica cinta muraria. Nell’area del Cassero, durante gli scavi archeologici iniziati nel 1991, sono stati rinvenuti reperti
etruschi arcaici ed ellenistici, ora esposti nelle sale del Museo
civico (orari: mar.-ven. 10-12.30, 16-18.30; sab.-dom. 1012.30, 16-19; chiuso lun. Info: tel. 0575.65.94.57). Notevole il fregio con tralci di gigli bianchi, rose rosse e la testa di
Gorgone, del IV secolo a.C., proveniente da un santuario etrusco. Terza tappa, Arezzo, ricca di testimonianze archeologiche, a cominciare dalla Chimera (ora al Museo archeologico di Firenze), in bronzo, una delle massime espressioni
di arte fusoria etrusca. Da non perdere una visita al Museo
archeologico della città (orari: 8.30-19.30, mai chiuso. Info:
tel. 0575.20.882) per la collezione orafa e le teste provenienti dal vicino santuario di Castelsecco. Ultima tappa dell’itinerario, la pieve romanica di Sant’Antonino, a Pieve Socana, che ospita, nella parte absidale, una grande ara votiva degli Etruschi.
Margherita Barberis Canonico
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1. La stanza
del vescovo
nella Villa I Bossi,
dei marchesi
Albergotti,
non lontano
da Arezzo.
Una porticina
dà accesso
a una piccola
camera, un
tempo riservata
agli ecclesiastici,
dove pregare
senza essere
osservati.
La villa conserva
la chiesa privata.
2. Francesca
Albergotti
nel giardino
all’italiana.
La dimora offre
alcune camere
nel palazzo
e nella limonaia
ristrutturata.
Prezzi da 120 €.
1
Una delle dimore della creatività silenziosa è La
Scheggia, a mezz’ora di macchina da Sansepolcro.
Non è difficile trovarla. Lasciata Arezzo in direzione
di Quarrata, si prosegue sulla statale della Libbia. La
strada corre dritta verso la collina, poi si arrampica
per qualche chilometro: il passo è a 585 metri. L’aria si fa frizzante e la vegetazione diventa presto un
fitto bosco di faggi, querce, abetaie. All’altezza del
ristorante Antico Posto di Ristoro (ottimi i suoi
ravioli al ragù di capriolo e il cinghiale con le mele)
si devia sulla stradina di fronte. L’ingresso alla
Scheggia (purtroppo c’è un brutto traliccio) è quello di una tenuta che risale all’anno Mille, con il casolare cinquecentesco al centro (ristrutturato, era
l’antica stalla quando qui c’erano ben 61 poderi) e
attorno tante casette in pietra, la porcilaia, la casa
del guardacaccia, trasformati in appartamentini per
le vacanze. Il grande giardino con vista a 360 gradi
sui boschi dell’alta val Tiberina è il luogo dove si ritrovano gli ospiti dopo cena. Qui si fa conversazione sotto il gazebo di vite americana, qui si discute
dei tesori d’arte custoditi nell’elegante e austera
Sansepolcro, con le prospettive manieriste di certi
palazzi nobiliari, le bifore trecentesche e gli stemmi
robbiani del Palazzo Pretorio. Alla Scheggia si vive
l’atmosfera di una casa di campagna. Negli otto
appartamenti non ci sono intenti di ricercatezza,
ma la regia per una vacanza rilassante. Gli arredi
d’epoca, tavoli e armadi dell’Ottocento (ma c’è anche una camera tutta liberty), le stampe francesi e
le incisioni che ricordano le dichiarazioni di guerra
tra cortonesi e aretini del 1799, sono di famiglia o
acquistati in qualche marché aux puces. L’attenzione è altrove, nei paesaggi, nei sentieri che portano
alla vicina Anghiari, con le sue architetture in pietra
e laterizio che si chiudono a chiocciola attorno al
Palazzo Comunale, le sue osterie affollate (La Nena, ad esempio). Anche Leonardo conosceva bene
questi boschi di querce e faggi: nella mappa della
Valdichiana ha disegnato la Scheggia non lontano
dal Castello di Montauto. A primavera questa dimora medievale, proprietà della famiglia Barbolani,
la stessa che la costruì tra il 1180 e il 1190, mette a
disposizione i suoi due appartamenti. Il maniero
non è più inespugnabile come un tempo: ci si arriva comodamente a piedi (un’oretta) utilizzando lo
stesso sentiero che percorse San Francesco nei suoi
pellegrinaggi in alta val Tiberina (a Montecasale
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1. La rocca
di Civitella
in Val di Chiana.
2. Un salottino
del Palazzaccio,
dimora
del Cinquecento
con 12 camere.
3. La loggia
di Villa Villalta:
ha dieci camere.
4. Cortona
in una tavola
di Francesco
Signorelli,
nipote di Luca.
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fondò un eremo) e in auto (la strada si fa ripida e
malmessa solo nel secondo tratto). Oggi nei giardini dove i soldati dei Medici duellavano con gli aretini si imbandiscono tavole, si chiacchiera sotto grandi lecci. I monti della Catenaia sono alle spalle; in
basso, la val Tiberina, la val Sovara e il lago di Montedoglio dove si va in canoa e in barca a vela. Un
mortorio? Neanche per idea. Certo, il raccoglimento è incoraggiato. C’è anche la piccola cappella dove San Francesco si fermava a pregare, in cammino
verso La Verna. Lo ricorda una statua lignea del
Cinquecento fiorentino di proprietà della famiglia,
mentre il saio, donato ai Barbolani nel 1224 e rubato nel 1503 durante gli scontri tra Arezzo e la Repubblica di Firenze, è a La Verna. Dal castello partono lunghissime passeggiate: in tre ore si raggiunge
Anghiari, in una giornata (a cavallo, cinque ore) si
arriva a La Verna, seguendo un sentiero sull’alpe
della Catenaia segnalato dal Cai, tra boschi di castagni e faggi. Alla sera si organizzano cene conviviali, anche se i due appartamenti in affitto hanno
cucine autonome. Il salone è sontuoso come la scenografia di un film di cappa e spada, con gli arazzi
del Cinquecento, il camino, il ritratto di Giangastone de’ Medici, i mobili d’alta epoca, il pianoforte a
coda che fu apprezzato anche dal grande Arturo
Benedetti Michelangeli, ospite dei Barbolani. Al castello si dorme nelle stesse camere che ospitarono
principi germanici, cardinali e gli stessi Medici. Unico neo: un solo bagno a disposizione e un secondo
molto piccolo. Altre atmosfere e altri panorami a
qualche chilometro più in là, sopra Sansepolcro, la
città di Piero della Francesca. I fondali sereni dei
suoi dipinti sono lo stesso scenario che avvolge il
Relais Palazzo di Luglio, dimora estiva della famiglia Catani Elisa fino al 1850. Si arrampica in collina
il bosco di 20 ettari e 800 olivi dove d’estate si organizzano barbecue come una festa pagana. È difficile non sentirsi come il dolce pastore Titiro nelle
Bucoliche di Virgilio. Lui si rifugiava per un sonnellino pomeridiano all’ombra di un faggio, al relais si
contempla la città dall’alto, seduti nei salottini di vimini del giardino. La sera è il momento magico,
quando anche le industrie subito fuori del bel paese scompaiono dietro un presepe di luci che si perde in lontananza. Solo dieci suite, ben curate nei
dettagli: porte in noce, salottini con divani in tessuto damascato, letti in ferro battuto. La sala delle co-
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3
1. La piscina del Relais Castello di Luglio, a Sansepolcro.
Attorno, un parco di 30 ettari. 2. Una camera, da 130 €. 3. Il lago
di Montedoglio, non lontano da Caprese Michelangelo, dove
nacque l’artista. 4. Palazzo Inghirami, a Sansepolcro, ospita lavori
di fotografia e pittura ispirati all’opera di Piero della Francesca.
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lazioni, nelle vecchie scuderie, alla sera accoglie solo 34 ospiti. Non di più, perché la conversazione è
un’arte da coltivare senza distrazioni. D’obbligo, a
Sansepolcro, far tappa al Museo civico con i capolavori di Piero della Francesca, mentre palazzo Inghirami ospita la mostra A proposito di Piero, curata da Dante Trefoloni. I lavori di Gianluigi Colin, art
director del Corriere della Sera, di Mario Dondero,
protagonista della fotografia italiana, i quadri a olio
di Roberto Micheli, tra i fondatori di la Repubblica,
e le immagini di Danilo De Marco, reinterpretano la
pittura del Maestro ed evidenziano il legame con i
luoghi che testimoniano la sua arte. Altri scorci delle sue opere sono evocati dai tornanti che salgono
a Caprese Michelangelo, dove si visita la casa dell’altro celebre artista. Dirigendosi verso sud, oltre la
pianura che fu il campo della battaglia di Anghiari,
immortalata da Leonardo (il disegno è al Louvre), si
fa tappa a Monterchi. In una ex scuola elementare
fuori le mura è esposta, dopo lunghi restauri, La
Madonna del parto di Piero della Francesca. Castiglion Fiorentino è a mezz’ora d’auto. La strada lascia piano piano i paesaggi aspri della vicina Um85
Locande e fattorie
La Scheggia
Castello di Montauto
Relais Palazzo di Luglio
Una tenuta con 3 case indipendenti
e 8 appartamenti da 2 a 8 persone.
Indirizzo: loc. La Scheggia, Anghiari, tel.
0575.72.30.77, www.lascheggia.it. Prezzi:
da 250 € il monolocale a 1200 €
l’appartamento per 6 persone, a settimana.
C/credito: Visa.
Un maniero con 2 appartamenti di 3 camere
ciascuno e cucina indipendente.
Indirizzo: località Montauto, Anghiari,
Arezzo, tel. 0575.72.30.04, 348-80.03.820.
Prezzi: 1500 € a settimana per 6 persone; su
richiesta anche per il weekend. C/credito:
no. piccola taglia)
In alto, su un colle con vista sulla città di
Sansepolcro. Dimora estiva con 10 suite
circondata da un bosco di 20 ettari.
Indirizzo: frazione Cignano 35, Sansepolcro,
tel. 0575.75.00.26,
www.relaispalazzodiluglio.com. Prezzi:
doppia b&b da 130 €. C/credito: tutte.
(piccola taglia)
Relais San Pietro
in Polvano
Villa I Bossi
Borgo Elena
Magnifica residenza d’epoca dei marchesi
Albergotti. Cinque camere con mobili
d’epoca e affreschi nella villa e altre 6 nella
bellissima e luminosa limonaia ristrutturata.
Indirizzo: località Gragnone 44, Arezzo, tel.
0575.36.56.42, www.villaibossi.com. Prezzi:
doppia b&b da 120 €. C/credito: Visa.
In collina, a 10 minuti d’auto da Cortona. Sei
casette-appartamenti indipendenti, da 2 a 6
posti letto. Interni curati, mobili d’epoca.
Indirizzo: loc. Cegliolo 468, Cortona,
tel. 0575.60.47.73, 333-93.19.320.
Prezzi: da 500 € a settimana per 2 persone.
C/credito: no.
Villa Villalta
Il Palazzaccio
Le Bilodole
Dimora cinquecentesca tra i vigneti a 15
minuti dal centro di Arezzo. Nove camere con
mobili di famiglia, salottini e una loggia dove
cenare. Indirizzo: fattoria di San Fabiano, via
San Fabiano 33, Arezzo, tel. 0575.24.566,
www.fattoriasanfabiano.it. Prezzi: doppia
b&b 100-130 €. C/credito: tutte.
Dimora del 1700 nella tenuta del conte
Gianluigi Baldovinetti de’ Bacci. Undici camere
arredate con gusto, salottini e una loggia sui
vigneti. Indirizzo: fattoria di San Fabiano, via
San Fabiano 33, Arezzo, tel. 0575.24.566,
www.fattoriasanfabiano.it. Prezzi: doppia
b&b 120-150 €. C/credito: tutte.
Una piacevole casa di campagna ben
ristrutturata con 6 camere e grandi bagni, un
bel giardino, non lontano dal ponte Buriano,
citato da Leonardo. Indirizzo: loc. Cincelli
11, Arezzo, tel.-fax 0575.36.46.55, 33858.73.707, www.bilodole.it. Prezzi: doppia
b&b 65-75 €. C/credito: tutte.
Raffinato relais aperto da marzo a novembre,
vietato ai fumatori. Dieci camere, alcune con
salottino e camini. Indirizzo: loc. Polvano 3,
Castiglion Fiorentino, tel. 0575.65.01.00,
www.polvano.com. Prezzi: doppia b&b 170200 €. C/credito: le principali.
, ragazzi sotto i 13 anni no.
bria per insinuarsi in una campagna più dolce, dove i boschi cedono il passo a cipressi e giardini fioriti. Poche le macchine, solo qualche bicicletta e turisti che fanno jogging fino alla cerchia muraria.
Dentro, il paese è un dedalo di strade lastricate e
palazzi in restauro. Si va a piedi per ritrovarsi in pochi minuti nella piazza centrale con le logge del Vasari, nove archi con stemmi in pietra e terracotta,
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da dove ammirare tutta la valle. Ma il vero palcoscenico sulla val di Chio è quello del Relais San
Pietro in Polvano (6 km), dimora del Settecento
che prende il nome dai Polvani, proprietari fino agli
anni Trenta. La strada che lascia il monastero dei
cappuccini sale verso questo antico borgo, frequentato soprattutto da americani (40 per cento
della clientela), con dieci suite. Piace questo luogo
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Campagna aretina: gli indirizzi
1
DOVE DORMIRE
Hotel Patio
In centro, 7 camere tutte diverse:
tema dell’arredo, i viaggi dello
scrittore Bruce Chatwin.
Indirizzo: via Cavour 23, Arezzo,
tel. 0575.40.19.62,
www.hotelpatio.it.
Prezzi: doppia b&b 150-176 €.
C/credito: tutte.
(piccola taglia)
Relais Villa Baldelli
15 camere curatissime in una
casa del ’700 appena aperta.
Campo di golf a 3 buche.
Indirizzo: San Pietro a Cegliolo
420, Cortona, tel.
0575.61.24.06,
www.villabaldelli.it. Prezzi:
doppia b&b 200-300 €.
C/credito: MC, Visa.
(piccola taglia)
Casa Cornacchi
Agriturismo Il Trebbio
Una residenza di 6 caseappartamenti, 4 suite e 1 villa.
Indirizzo: loc. Montebenichi,
Arezzo, tel. 055.99.82.29,
www.cornacchi.com. Prezzi:
doppia b&b 130-160 €,
appartamento per 4 persone
160-180 €. C/credito: tutte.
Terrina di fagottini con salsa al
Vin Santo, tagliatelle al cinghiale.
Indirizzo: fraz. Il Trebbio 17, tel.
0575.75.92.81. Orari: aperto
solo su prenotazione (chiuso
lun.). Prezzi: da 35-40 €,
bevande incluse. C/credito: tutte.
I Tre Bicchieri
DOVE MANGIARE
Fra’ Pacifico
Salumi e formaggi tipici. Accanto
al museo che ospita La Madonna
del parto, di Piero della Francesca.
Indirizzo: via dell’Ospedale 23,
Monterchi, tel. 0575.70.743.
Orari: 10-23 (chiuso lun.).
Prezzi: da 10 €. C/credito: tutte.
Osteria del Teatro
In un casa del XVI secolo, 600
etichette e cucina del territorio.
La Lodola
Una bella locanda con mobili
d’antiquariato, anche in vendita.
Indirizzo: via Piana 19, Foiano
della Chiana, tel. 0575.64.96.60,
www.lalodola.com. Prezzi:
doppia b&b 136 €. C/credito:
tutte.
Villa de’ Michelangioli
Residenza d’inizio ’900
con 7 camere e terrazza.
Indirizzo: loc. Brolio 75,
Castiglion Fiorentino, tel.
0575.65.22.87,
www.villademichelangioli.it.
Prezzi: doppia b&b da 250 €.
C/credito: tutte.
1. Le case
per gli ospiti
di Borgo Elena.
Da qui partono
alcuni sentieri
per Cortona.
2-3. I lavori
di Gianluigi Colin
sono un omaggio
ai capolavori
di Piero
della Francesca.
In mostra a
palazzo Inghirami,
a Sansepolcro.
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senza televisione e radio, dove non sono graditi i
cellulari e si fuma solo nella piccola stanza vicina alla terrazza del breakfast (con torte fatte in casa). La
vista è magnifica, quasi un dipinto impressionista.
Ecco perché molti preferiscono la suite Glicine, con
divani bianchi, poltroncine in rattan e quadri astratti. Nella sala ristorante, con le antiche mangiatoie
di pietra, cenano solo gli ospiti e la conversazione
non è mai banale. Molti i romanzi e i libri di fotografia nella biblioteca all’ingresso. “Cura dei dettagli e amore per il bello sono un omaggio alla vicina
Cortona”, sottolinea il proprietario. È una sosta obbligata questa cittadina che a ogni passo svela tesori, dalle tavole del Signorelli (al Museo diocesano)
ai capolavori etruschi. Le sue piazze sono una quinta teatrale, i palazzi il vanto degli antichi capitani
fiorentini. “La regista e tutta la troupe di Under the
Tuscan Sun erano sedotti da questo luogo”, si la-
scia scappare il proprietario dell’Osteria del Teatro, in un palazzetto affrescato, dove si ammirano
autografi e locandine di spettacoli. “Fioccano prenotazioni e quest’estate si prevede un boom di americani”, precisa. Torneranno numerosi anche a
Villa I Bossi, un’oasi di quiete ed eleganza appena
fuori Arezzo, segnalata dalla rivista Traveler. Gli Albergotti, i proprietari, sono lì da sempre, dal 1120,
e accolgono gli ospiti nella limonaia con camere
tutte bianche. Nel palazzo si dorme nella camera
della marchesa con trompe-l’œil sulle pareti e angoli per la lettura. I libri sono nella stanza del vescovo, come veniva chiamata la camera riservata al religioso di famiglia: dietro a una porta, la cappella
segreta dove pregare in solitudine. L’ozio è un piacere anche estetico. Se non bastasse il salone, sontuoso come una piccola Versailles, si può passeggiare nel giardino all’italiana, con siepi di bosso
Cucina toscana rivisitata.
Indirizzo: piazzetta sopra i Ponti
3-5, Arezzo, tel. 0575.26.557.
Orari: 12.30-14; 19.30-22
(chiuso mer.). Prezzi: da 35 €.
C/credito: Visa.
Osteria L’Antico Borgo
Fonduta di pecorino e pere,
tagliata chianina.
Indirizzo: via di Mezzo 6,
Civitella in Val di Chiana, tel.
0575.44.81.60. Orari: 12.30-14;
19.30-21 (chiuso lun.-mar.).
Prezzi: da 32 €. C/credito: MC,
Visa.
ANTIQUARI
Antichità Bucaletti
Indirizzo: via Maffei 2, Cortona,
tel. 0575.63.05.56. Orari: 1214.30; 19-22 (chiuso mer.).
Prezzi: 35 €. C/credito: tutte.
Ristorante La Nena
Zuppa di pane, sformati di
selvaggina, funghi prugnoli.
Indirizzo: corso Matteotti 10-14,
Anghiari, tel. 0575.78.94.91.
Orari: 12.30-14; 19.30-21.30
(chiuso lun.). Prezzi: da 20 €.
C/credito: tutte.
centenarie e quinte di bambù a fare ombra. Accanto, la piscina con un piccolo gazebo. Il piacere dell’abbandono si coltiva anche nella tenuta di San Fabiano del conte Gianluigi Baldovinetti de’ Bacci Venuti, la famiglia che commissionò a Piero della
Francesca La leggenda della vera Croce, capolavoro
del Rinascimento (visitabile su prenotazione nella
chiesa di San Francesco ad Arezzo). A Gianluigi Baldovinetti si deve il restauro delle due magnifiche dimore cinquecentesche circondate da vigneti e aperte ai cultori del bello, Villalta e Il Palazzaccio.
Dentro, salottini e antiche logge che invitano alla
lettura. Fuori, vigneti e colline che arricchiscono lo
spirito. Certo, sarebbe un peccato approfittarne
per il solo weekend. Meglio un’intera settimana.
Prima che venga abolito il tempo dell’ozio. Quello
contemplativo, naturalmente.
Inviati da Dove, Susanna Perazzoli
Indirizzo: via Casali 8, Cortona,
tel. 0575.60.12.62. Orari: 1013; 16.30-19 (chiuso lun.).
C/credito: no.
Antichità Beato
Angelico
Indirizzo: piazza Signorelli 4,
Cortona, tel. 0575.60.37.82.
Orari: 10-13; 16.30-19.
C/credito: no.
Antichità Rachini
Indirizzo: piazza della
Repubblica 21, Cortona, tel.
0575.60.35.62. Orari: 9.30-13;
2
16.30-19 (mai chiuso).
C/credito: no.
Galleria Poggini
Indirizzo: piazza Baldaccio 5,
Anghiari, tel. 0575.78.80.24.
Orari: 9-13; 15.30-19.30 (chiuso
lun.). C/credito: no.
GLI EVENTI
A proposito di Piero
Quattro protagonisti della
fotografia e del giornalismo
interpretano l’opera e i paesaggi
di Piero della Francesca.
Date: 23 aprile - 29 maggio.
Indirizzo: palazzo Inghirami,
Sansepolcro, tel. 347-87.17.076.
Orari: 10-12.30; 14.30-18 (mai
chiuso). Ingresso libero.
Da Picasso a Botero.
Capolavori dell’arte
del Novecento
Date: fino al 6 giugno.
Indirizzo: Museo d’arte modena
e contemporanea, piazza San
Francesco 4, Arezzo, tel.
0575.37.75.06, Orari: 10-13,
16-20; sab.-dom. 10-20 (chiuso
lun.). Ingresso: 7 €.
XXIX Mostra-mercato
dell’artigianato
della val Tiberina
Date: 24 aprile - 2 maggio.
Indirizzo: Anghiari, tel.
0575.78.81.93.
INDIRIZZI UTILI
Apt Arezzo
Indirizzo: piazza Risorgimento
116, tel. 0575.23.952.
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LE INIZIATIVE DI DOVE:
È una finestra sulla Toscana, con itinerari
classici e insoliti provati da Dove, indirizzi
di charme e tutti gli appuntamenti di
teatro, arte e musica della regione. Il sito
amicidellatoscana.it, aggiornato ogni
mese per far conoscere tutte le novità
delle sue province in collaborazione con
Dove e De Agostini Rizzoli Periodici - Arte
& Cultura. Amore per il dettaglio e gusto
per il particolare: questa la filosofia del
sito. Lo si intuisce già alla prima cliccata,
dalla grafica e dall’organizzazione della
home page. Una cartina della Toscana
divisa per province indirizza a tutti gli
eventi in programma, zona per zona. Ma si
può scegliere di partire dagli strilli che
introducono alle diverse sezioni: i consigli
di Dove aiutano a scoprire le città d’arte e
a organizzare un weekend al mare o in
collina, a trovare gli indirizzi giusti di
alberghi. Un’area a sé, riservata ai
maggiorenni, è poi dedicata agli
appassionati del sigaro toscano.
www.amicidellatoscana.it
Uno scorcio del Castello di Montauto e il panorama della val Tiberina.
programma dal 23. Gli appassionati d’arte
troveranno invece approfondimenti sulle
vernici più attese e sulle maggiori mostre
in corso. A partire dall’inaugurazione, il 29,
di Zero. 1958-1968 tra Germania e Italia,
la grande esposizione che il palazzo delle
Papesse di Siena dedica al Gruppo Zero e
alle origini dell’arte cinetica in Italia. Tra gli
eventi in corso, da non perdere lo sguardo
sul Quattrocento lucchese offerto dalla
GLI ITINERARI DI DOVE NEL WEB
Gli itinerari di Dove pubblicati on-line
accompagnano il visitatore più esigente
alla scoperta degli angoli segreti e dei
DA PUCCINI AL GRUPPO ZERO
paesaggi più incantevoli della Toscana,
Arte, musica, spettacolo. E ancora,
suggerendo gli indirizzi per una sosta tutta
enogastronomia, antiquariato e tendenze.
relax. La Strada del vino Terre di Arezzo, in
Cliccando sulla sezione Eventi si scopre
primo piano nell’home page di questo
tutto quello che succede in Toscana, con
mese, attraversa la pianura della val di
informazioni puntuali, retroscena e
Chiana per poi insinuarsi tra le colline
attorno alla città
medievale di Cortona. Il
2
1
percorso, che prosegue
poi verso il Valdarno,
tocca le migliori aziende
agricole della zona, dove
si producono vini nobili
come il Chianti dei Colli
Aretini e il Bianco Vergine
della val di Chiana. Ma il
sole di maggio invita
anche alle gite nel verde,
3
che in Toscana spesso si
coniugano con arte e
storia. Ecco allora
l’itinerario attraverso i
giardini di delizia delle
ville senesi, nei parchi
delle dimore storiche
appartenute a papi e
famiglie nobiliari.
O ancora, un percorso
attraverso i parchi
1. L’home page del sito. 2. Un’opera in mostra alle Papesse, a Siena. 3. La campagna della val di Chiana.
dell’arte, dal giardino dei
Tarocchi di Orbetello, dove lasciarsi
curiosità. Questo mese, in primo piano
mostra Matteo Civitali e il suo tempo,
sorprendere dalle coloratissime sculture di
l’avant programme del Festival Puccini di
aperta a villa Guinigi di Lucca, mentre
Niki de Saint Phalle, fino al giardino di
Torre del Lago, con Placido Domingo che
Pistoia rende omaggio al pittore e scultore
Daniel Spoerri a Seggiano, in provincia di
dirige Daniela Dessì, Fabio Armiliato e Juan Marino Marini (1901-1980) esponendo 60
Grosseto, con sculture e installazioni
Pons in Madama Butterfly. In scena il 28
ritratti realizzati dall’artista toscano (al
dell’artista svizzero. Completano le
maggio, a cento anni del debutto del
Museo Marino Marini fino al 4 settembre).
informazioni offerte da amicidellatoscana.it
capolavoro pucciniano. Le scene sono di
Teatro, danza e musica d’avanguardia
le sezioni dedicate agli indirizzi provati da
Arnaldo Pomodoro. Serate dedicate alla
si incontrano, invece, nell’XI edizione di
Dove: i bed & breakfast, gli agriturismi di
lirica anche a Firenze con l’Idomeneo di
Fabbrica Europa, festival-laboratorio in
charme e le locande dove gustare la
Mozart, diretto dall’inglese Ivor Bolton per
scena alla Stazione Leopolda di Firenze
migliore cucina del territorio.
il Maggio Musicale Fiorentino, in
dall’1 al 22 maggio.
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