G, OZIO nero OK - Corriere della Sera
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G, OZIO nero OK - Corriere della Sera
AREZZO: I LUOGHI DELLA BELLEZZA Sono sempre di più, amano il verde e la contemplazione creativa. Sono i nuovi esteti. Ecco le ville, le fattorie, i castelli dipinti da Piero della Francesca e Leonardo, rimasti come allora, dove riposare, ammirando gli stessi panorami dei quadri Pace e ozio Dal Castello di Montauto si domina la valle dell’Arno e quella del Tevere. La fortezza, che ha ospitato cardinali e uomini di cultura, compare in una mappa di Leonardo. 72 73 1 3 I francesi ne vanno pazzi. Gli italiani, quelli che si privano volentieri di cellulare e computer, l’hanno scelta come buen retiro dell’estate. Perché il paesaggio della tenuta La Scheggia, da una parte la Valdarno e dall’altra la val Tiberina, è quello immortalato da Piero della Francesca nell’affresco La Resurrezione. Ci si separa a fatica da questo luogo e il motivo di tanta devozione sta nel piacere di contemplare una campagna immota e arcana come ai tempi del Rinascimento. La fuga dalle vacanze frenetiche, dagli impegni forzati della micromondanità, ha creato un nuovo partito di adepti. Uomini e donne che vogliono vivere, almeno una settimana, al rallentatore. Per esercitare la creatività silenziosa, il pensiero, perfino l’abbandono. Questa pratica dello spirito propria dell’uomo rinascimentale è diventata una tendenza. E così come Piero della Francesca tradusse in un capolavoro la perfezione del paesaggio che vedeva dalla terrazza della Scheggia (La Resurrezione è al Museo di Sansepolcro), oggi il solo guardare quella natura invita alla riflessione, alla cultura della bellezza. In tutta la provincia di Arezzo, l’ozio si fa contemplativo: le pieghe delle colline, i borghi fortificati, le roccaforti strapazzate dai potentissimi Medici, le armonie di certe valli hanno la calma incantata dei dipinti di Piero, gli olivi e i boschi hanno la luce radiosa del cortonese Luca Signorelli. Ma dav- 2 4 5 Tenuta La Scheggia. 1-2. La Resurrezione di Cristo, di Piero della Francesca, al Museo civico di Sansepolcro, sua città natale, e il panorama dalla tenuta: è quello dipinto dal Maestro del Rinascimento. 3-4. La Scheggia, sull’omonimo passo, ha otto appartamenti. 5. La val Tiberina: si ammira dalla tenuta. 74 75 1 vero l’atmosfera di questa provincia toscana riporta al senso delle cose, al concetto di una bellezza eterna come si ritrova nell’arte di Piero della Francesca? Certo è che il film Under the Tuscan Sun, tratto dall’omonimo best seller di Frances Mayes, sembra celebrarla. “Non a caso è stata scelta Cortona come una delle location del film, icona di una terra che ha espresso il meglio della tradizione rinascimentale e della spiritualità francescana”, allude Fabrizio Raffaelli, direttore dell’Apt di Arezzo e provincia. C’è da credergli. Qui l’ozio è un’esperienza estetica. Che si alimenta anche grazie al “dondolio dell’amaca”, come ha scritto Domenico De Masi (in questo numero di Dove, pag. 9). Il solo guardare procura emozioni, come accadeva a John Ruskin nelle sue Mattinate fiorentine. Quell’armonia di forme dà piacere, comunica sollievo. E convince sempre più. Lo confermano il boom delle vacanze nel verde (500.000 presenze a Natale) e il nuovo Osservatorio nazionale del turismo in campagna. Dal milione del 1990 sono saliti a 3 milioni, nel 2003, gli appassionati di relax agreste. Professionisti e giovani laureati, dicono le statistiche. Ed è grazie a loro che il volume d’affari è salito da 120 a 750 milioni di ero l’anno. D’altra parte, i piccoli borghi “sono il volano di una nuova cultura della crescita sostenibile”, ha dichiarato il presidente Ciampi, che a fine marzo ha dato il suo patrocinio a Voler bene all’Italia, festa dei centri minori. Sarà per via di certi scenari incon- 3 2 4 5 1-2. Compianto sul Cristo morto, di Luca Signorelli, e l’Annunciazione, capolavoro del Beato Angelico, al Museo diocesano di Cortona. 3. Scorcio di Cortona, città-gioiello della val di Chiana. 4-5. Una camera e la terrazza del Relais San Pietro in Polvano. 76 77 1 2 3 1. Arazzi e mobili d’alta epoca nel salone del Castello di Montauto, che offre ospitalità. 2. Una camera del castello, dove sono a disposizione due appartamenti per sei persone (da 1500 € a settimana). 3. Una veduta di Anghiari. 4. San Gerolamo penitente, di Piero della Francesca. 78 4 taminati, di certi scorci dove conta solo la vita vera, di pomeriggi infiniti e pigri. Di luoghi, insomma, che semplificano la vita e la rendono più soave. Dove le scorribande consumistiche si limitano tutt’al più alle botteghe del paese con prodotti dop. E la sera trascorre, lieve, in locande di campagna, tra profumo di legna e piatti uguali a cinquant’anni fa, magari solo alleggeriti. Dove si è liberi finalmente dai ritmi estenuanti dei villaggi turistici e delle gite organizzate. Un piacere che si coltiva in un itinerario tutto aretino, dove presente e passato a volte si confondono, dove il vagabondaggio estetico si alimenta a ogni passo, dalle logge rinascimentali del Vasari, cuore di Arezzo, alle architetture liberty di villa Masini, a Montevarchi (Valdarno), usata come set per La vita è bella di Roberto Benigni. Fin sotto i palazzi rinascimentali e le case-torri di Sansepolcro, che “unisce l’intimità all’imponenza”, come annotò il romanziere inglese Aldous Huxley in un suo viaggio degli anni Trenta. Colui che definì La Resurrezione di Piero della Francesca la pittura “capace di rivelarci nel Cristo, genio tutelare del luogo, il rinascimento dell’ideale classico e cristiano”. 79 SENTIERI ETRUSCHI Curtun è l’antico nome con il quale gli Etruschi chiamavano Cortona. Lo si legge sulla Tabula Cortonensis, il terzo testo più lungo in lingua etrusca finora ritrovato. Inizia da questa tavola di bronzo del III-II secolo a.C. la visita al Museo dell’accademia etrusca della città (info: tel. 0575.63.72.53), che conserva un prezioso lampadario in bronzo del IV secolo a.C., vasi, urnette cinerarie e oggetti di oreficeria. Cortona vanta anche un parco archeologico con due tumuli chiamati confidenzialmente Meloni (nella foto, l’altare Melone II del Sodo), caratteristici per la loro conformazione semisferica e databili tra il primo e il secondo quarto del VI secolo a.C., e il tumulo di Cumacia (orari: 8.30-13.30, chiuso dom. Visita su richiesta; info: tel. 0575.61.25.65). Nel parco sono accessibili anche le tanelle, tombe di età ellenistica, come quella di Angori, verso Perugia, e quella di Pitagora, sulla strada per Arezzo. La tanella di Pitagora, così chiamata dal Vasari che la visitò nel 1566, è la meglio conservata. L’interno è un piccolo ambiente rettangolare coperto da una volta a botte (per visite, tel. 0575.63.72.35). Lasciata Cortona, il percorso etrusco fa tappa anche a Castiglion Fiorentino, città medievale e centro di notevole importanza fin dalla fine del VII secolo a.C., che conserva tratti dell’antica cinta muraria. Nell’area del Cassero, durante gli scavi archeologici iniziati nel 1991, sono stati rinvenuti reperti etruschi arcaici ed ellenistici, ora esposti nelle sale del Museo civico (orari: mar.-ven. 10-12.30, 16-18.30; sab.-dom. 1012.30, 16-19; chiuso lun. Info: tel. 0575.65.94.57). Notevole il fregio con tralci di gigli bianchi, rose rosse e la testa di Gorgone, del IV secolo a.C., proveniente da un santuario etrusco. Terza tappa, Arezzo, ricca di testimonianze archeologiche, a cominciare dalla Chimera (ora al Museo archeologico di Firenze), in bronzo, una delle massime espressioni di arte fusoria etrusca. Da non perdere una visita al Museo archeologico della città (orari: 8.30-19.30, mai chiuso. Info: tel. 0575.20.882) per la collezione orafa e le teste provenienti dal vicino santuario di Castelsecco. Ultima tappa dell’itinerario, la pieve romanica di Sant’Antonino, a Pieve Socana, che ospita, nella parte absidale, una grande ara votiva degli Etruschi. Margherita Barberis Canonico 2 80 1. La stanza del vescovo nella Villa I Bossi, dei marchesi Albergotti, non lontano da Arezzo. Una porticina dà accesso a una piccola camera, un tempo riservata agli ecclesiastici, dove pregare senza essere osservati. La villa conserva la chiesa privata. 2. Francesca Albergotti nel giardino all’italiana. La dimora offre alcune camere nel palazzo e nella limonaia ristrutturata. Prezzi da 120 €. 1 Una delle dimore della creatività silenziosa è La Scheggia, a mezz’ora di macchina da Sansepolcro. Non è difficile trovarla. Lasciata Arezzo in direzione di Quarrata, si prosegue sulla statale della Libbia. La strada corre dritta verso la collina, poi si arrampica per qualche chilometro: il passo è a 585 metri. L’aria si fa frizzante e la vegetazione diventa presto un fitto bosco di faggi, querce, abetaie. All’altezza del ristorante Antico Posto di Ristoro (ottimi i suoi ravioli al ragù di capriolo e il cinghiale con le mele) si devia sulla stradina di fronte. L’ingresso alla Scheggia (purtroppo c’è un brutto traliccio) è quello di una tenuta che risale all’anno Mille, con il casolare cinquecentesco al centro (ristrutturato, era l’antica stalla quando qui c’erano ben 61 poderi) e attorno tante casette in pietra, la porcilaia, la casa del guardacaccia, trasformati in appartamentini per le vacanze. Il grande giardino con vista a 360 gradi sui boschi dell’alta val Tiberina è il luogo dove si ritrovano gli ospiti dopo cena. Qui si fa conversazione sotto il gazebo di vite americana, qui si discute dei tesori d’arte custoditi nell’elegante e austera Sansepolcro, con le prospettive manieriste di certi palazzi nobiliari, le bifore trecentesche e gli stemmi robbiani del Palazzo Pretorio. Alla Scheggia si vive l’atmosfera di una casa di campagna. Negli otto appartamenti non ci sono intenti di ricercatezza, ma la regia per una vacanza rilassante. Gli arredi d’epoca, tavoli e armadi dell’Ottocento (ma c’è anche una camera tutta liberty), le stampe francesi e le incisioni che ricordano le dichiarazioni di guerra tra cortonesi e aretini del 1799, sono di famiglia o acquistati in qualche marché aux puces. L’attenzione è altrove, nei paesaggi, nei sentieri che portano alla vicina Anghiari, con le sue architetture in pietra e laterizio che si chiudono a chiocciola attorno al Palazzo Comunale, le sue osterie affollate (La Nena, ad esempio). Anche Leonardo conosceva bene questi boschi di querce e faggi: nella mappa della Valdichiana ha disegnato la Scheggia non lontano dal Castello di Montauto. A primavera questa dimora medievale, proprietà della famiglia Barbolani, la stessa che la costruì tra il 1180 e il 1190, mette a disposizione i suoi due appartamenti. Il maniero non è più inespugnabile come un tempo: ci si arriva comodamente a piedi (un’oretta) utilizzando lo stesso sentiero che percorse San Francesco nei suoi pellegrinaggi in alta val Tiberina (a Montecasale 81 1 2 3 1. La rocca di Civitella in Val di Chiana. 2. Un salottino del Palazzaccio, dimora del Cinquecento con 12 camere. 3. La loggia di Villa Villalta: ha dieci camere. 4. Cortona in una tavola di Francesco Signorelli, nipote di Luca. 82 fondò un eremo) e in auto (la strada si fa ripida e malmessa solo nel secondo tratto). Oggi nei giardini dove i soldati dei Medici duellavano con gli aretini si imbandiscono tavole, si chiacchiera sotto grandi lecci. I monti della Catenaia sono alle spalle; in basso, la val Tiberina, la val Sovara e il lago di Montedoglio dove si va in canoa e in barca a vela. Un mortorio? Neanche per idea. Certo, il raccoglimento è incoraggiato. C’è anche la piccola cappella dove San Francesco si fermava a pregare, in cammino verso La Verna. Lo ricorda una statua lignea del Cinquecento fiorentino di proprietà della famiglia, mentre il saio, donato ai Barbolani nel 1224 e rubato nel 1503 durante gli scontri tra Arezzo e la Repubblica di Firenze, è a La Verna. Dal castello partono lunghissime passeggiate: in tre ore si raggiunge Anghiari, in una giornata (a cavallo, cinque ore) si arriva a La Verna, seguendo un sentiero sull’alpe della Catenaia segnalato dal Cai, tra boschi di castagni e faggi. Alla sera si organizzano cene conviviali, anche se i due appartamenti in affitto hanno cucine autonome. Il salone è sontuoso come la scenografia di un film di cappa e spada, con gli arazzi del Cinquecento, il camino, il ritratto di Giangastone de’ Medici, i mobili d’alta epoca, il pianoforte a coda che fu apprezzato anche dal grande Arturo Benedetti Michelangeli, ospite dei Barbolani. Al castello si dorme nelle stesse camere che ospitarono principi germanici, cardinali e gli stessi Medici. Unico neo: un solo bagno a disposizione e un secondo molto piccolo. Altre atmosfere e altri panorami a qualche chilometro più in là, sopra Sansepolcro, la città di Piero della Francesca. I fondali sereni dei suoi dipinti sono lo stesso scenario che avvolge il Relais Palazzo di Luglio, dimora estiva della famiglia Catani Elisa fino al 1850. Si arrampica in collina il bosco di 20 ettari e 800 olivi dove d’estate si organizzano barbecue come una festa pagana. È difficile non sentirsi come il dolce pastore Titiro nelle Bucoliche di Virgilio. Lui si rifugiava per un sonnellino pomeridiano all’ombra di un faggio, al relais si contempla la città dall’alto, seduti nei salottini di vimini del giardino. La sera è il momento magico, quando anche le industrie subito fuori del bel paese scompaiono dietro un presepe di luci che si perde in lontananza. Solo dieci suite, ben curate nei dettagli: porte in noce, salottini con divani in tessuto damascato, letti in ferro battuto. La sala delle co- 4 83 1 2 3 1. La piscina del Relais Castello di Luglio, a Sansepolcro. Attorno, un parco di 30 ettari. 2. Una camera, da 130 €. 3. Il lago di Montedoglio, non lontano da Caprese Michelangelo, dove nacque l’artista. 4. Palazzo Inghirami, a Sansepolcro, ospita lavori di fotografia e pittura ispirati all’opera di Piero della Francesca. 4 84 lazioni, nelle vecchie scuderie, alla sera accoglie solo 34 ospiti. Non di più, perché la conversazione è un’arte da coltivare senza distrazioni. D’obbligo, a Sansepolcro, far tappa al Museo civico con i capolavori di Piero della Francesca, mentre palazzo Inghirami ospita la mostra A proposito di Piero, curata da Dante Trefoloni. I lavori di Gianluigi Colin, art director del Corriere della Sera, di Mario Dondero, protagonista della fotografia italiana, i quadri a olio di Roberto Micheli, tra i fondatori di la Repubblica, e le immagini di Danilo De Marco, reinterpretano la pittura del Maestro ed evidenziano il legame con i luoghi che testimoniano la sua arte. Altri scorci delle sue opere sono evocati dai tornanti che salgono a Caprese Michelangelo, dove si visita la casa dell’altro celebre artista. Dirigendosi verso sud, oltre la pianura che fu il campo della battaglia di Anghiari, immortalata da Leonardo (il disegno è al Louvre), si fa tappa a Monterchi. In una ex scuola elementare fuori le mura è esposta, dopo lunghi restauri, La Madonna del parto di Piero della Francesca. Castiglion Fiorentino è a mezz’ora d’auto. La strada lascia piano piano i paesaggi aspri della vicina Um85 Locande e fattorie La Scheggia Castello di Montauto Relais Palazzo di Luglio Una tenuta con 3 case indipendenti e 8 appartamenti da 2 a 8 persone. Indirizzo: loc. La Scheggia, Anghiari, tel. 0575.72.30.77, www.lascheggia.it. Prezzi: da 250 € il monolocale a 1200 € l’appartamento per 6 persone, a settimana. C/credito: Visa. Un maniero con 2 appartamenti di 3 camere ciascuno e cucina indipendente. Indirizzo: località Montauto, Anghiari, Arezzo, tel. 0575.72.30.04, 348-80.03.820. Prezzi: 1500 € a settimana per 6 persone; su richiesta anche per il weekend. C/credito: no. piccola taglia) In alto, su un colle con vista sulla città di Sansepolcro. Dimora estiva con 10 suite circondata da un bosco di 20 ettari. Indirizzo: frazione Cignano 35, Sansepolcro, tel. 0575.75.00.26, www.relaispalazzodiluglio.com. Prezzi: doppia b&b da 130 €. C/credito: tutte. (piccola taglia) Relais San Pietro in Polvano Villa I Bossi Borgo Elena Magnifica residenza d’epoca dei marchesi Albergotti. Cinque camere con mobili d’epoca e affreschi nella villa e altre 6 nella bellissima e luminosa limonaia ristrutturata. Indirizzo: località Gragnone 44, Arezzo, tel. 0575.36.56.42, www.villaibossi.com. Prezzi: doppia b&b da 120 €. C/credito: Visa. In collina, a 10 minuti d’auto da Cortona. Sei casette-appartamenti indipendenti, da 2 a 6 posti letto. Interni curati, mobili d’epoca. Indirizzo: loc. Cegliolo 468, Cortona, tel. 0575.60.47.73, 333-93.19.320. Prezzi: da 500 € a settimana per 2 persone. C/credito: no. Villa Villalta Il Palazzaccio Le Bilodole Dimora cinquecentesca tra i vigneti a 15 minuti dal centro di Arezzo. Nove camere con mobili di famiglia, salottini e una loggia dove cenare. Indirizzo: fattoria di San Fabiano, via San Fabiano 33, Arezzo, tel. 0575.24.566, www.fattoriasanfabiano.it. Prezzi: doppia b&b 100-130 €. C/credito: tutte. Dimora del 1700 nella tenuta del conte Gianluigi Baldovinetti de’ Bacci. Undici camere arredate con gusto, salottini e una loggia sui vigneti. Indirizzo: fattoria di San Fabiano, via San Fabiano 33, Arezzo, tel. 0575.24.566, www.fattoriasanfabiano.it. Prezzi: doppia b&b 120-150 €. C/credito: tutte. Una piacevole casa di campagna ben ristrutturata con 6 camere e grandi bagni, un bel giardino, non lontano dal ponte Buriano, citato da Leonardo. Indirizzo: loc. Cincelli 11, Arezzo, tel.-fax 0575.36.46.55, 33858.73.707, www.bilodole.it. Prezzi: doppia b&b 65-75 €. C/credito: tutte. Raffinato relais aperto da marzo a novembre, vietato ai fumatori. Dieci camere, alcune con salottino e camini. Indirizzo: loc. Polvano 3, Castiglion Fiorentino, tel. 0575.65.01.00, www.polvano.com. Prezzi: doppia b&b 170200 €. C/credito: le principali. , ragazzi sotto i 13 anni no. bria per insinuarsi in una campagna più dolce, dove i boschi cedono il passo a cipressi e giardini fioriti. Poche le macchine, solo qualche bicicletta e turisti che fanno jogging fino alla cerchia muraria. Dentro, il paese è un dedalo di strade lastricate e palazzi in restauro. Si va a piedi per ritrovarsi in pochi minuti nella piazza centrale con le logge del Vasari, nove archi con stemmi in pietra e terracotta, 86 da dove ammirare tutta la valle. Ma il vero palcoscenico sulla val di Chio è quello del Relais San Pietro in Polvano (6 km), dimora del Settecento che prende il nome dai Polvani, proprietari fino agli anni Trenta. La strada che lascia il monastero dei cappuccini sale verso questo antico borgo, frequentato soprattutto da americani (40 per cento della clientela), con dieci suite. Piace questo luogo 87 Campagna aretina: gli indirizzi 1 DOVE DORMIRE Hotel Patio In centro, 7 camere tutte diverse: tema dell’arredo, i viaggi dello scrittore Bruce Chatwin. Indirizzo: via Cavour 23, Arezzo, tel. 0575.40.19.62, www.hotelpatio.it. Prezzi: doppia b&b 150-176 €. C/credito: tutte. (piccola taglia) Relais Villa Baldelli 15 camere curatissime in una casa del ’700 appena aperta. Campo di golf a 3 buche. Indirizzo: San Pietro a Cegliolo 420, Cortona, tel. 0575.61.24.06, www.villabaldelli.it. Prezzi: doppia b&b 200-300 €. C/credito: MC, Visa. (piccola taglia) Casa Cornacchi Agriturismo Il Trebbio Una residenza di 6 caseappartamenti, 4 suite e 1 villa. Indirizzo: loc. Montebenichi, Arezzo, tel. 055.99.82.29, www.cornacchi.com. Prezzi: doppia b&b 130-160 €, appartamento per 4 persone 160-180 €. C/credito: tutte. Terrina di fagottini con salsa al Vin Santo, tagliatelle al cinghiale. Indirizzo: fraz. Il Trebbio 17, tel. 0575.75.92.81. Orari: aperto solo su prenotazione (chiuso lun.). Prezzi: da 35-40 €, bevande incluse. C/credito: tutte. I Tre Bicchieri DOVE MANGIARE Fra’ Pacifico Salumi e formaggi tipici. Accanto al museo che ospita La Madonna del parto, di Piero della Francesca. Indirizzo: via dell’Ospedale 23, Monterchi, tel. 0575.70.743. Orari: 10-23 (chiuso lun.). Prezzi: da 10 €. C/credito: tutte. Osteria del Teatro In un casa del XVI secolo, 600 etichette e cucina del territorio. La Lodola Una bella locanda con mobili d’antiquariato, anche in vendita. Indirizzo: via Piana 19, Foiano della Chiana, tel. 0575.64.96.60, www.lalodola.com. Prezzi: doppia b&b 136 €. C/credito: tutte. Villa de’ Michelangioli Residenza d’inizio ’900 con 7 camere e terrazza. Indirizzo: loc. Brolio 75, Castiglion Fiorentino, tel. 0575.65.22.87, www.villademichelangioli.it. Prezzi: doppia b&b da 250 €. C/credito: tutte. 1. Le case per gli ospiti di Borgo Elena. Da qui partono alcuni sentieri per Cortona. 2-3. I lavori di Gianluigi Colin sono un omaggio ai capolavori di Piero della Francesca. In mostra a palazzo Inghirami, a Sansepolcro. 88 senza televisione e radio, dove non sono graditi i cellulari e si fuma solo nella piccola stanza vicina alla terrazza del breakfast (con torte fatte in casa). La vista è magnifica, quasi un dipinto impressionista. Ecco perché molti preferiscono la suite Glicine, con divani bianchi, poltroncine in rattan e quadri astratti. Nella sala ristorante, con le antiche mangiatoie di pietra, cenano solo gli ospiti e la conversazione non è mai banale. Molti i romanzi e i libri di fotografia nella biblioteca all’ingresso. “Cura dei dettagli e amore per il bello sono un omaggio alla vicina Cortona”, sottolinea il proprietario. È una sosta obbligata questa cittadina che a ogni passo svela tesori, dalle tavole del Signorelli (al Museo diocesano) ai capolavori etruschi. Le sue piazze sono una quinta teatrale, i palazzi il vanto degli antichi capitani fiorentini. “La regista e tutta la troupe di Under the Tuscan Sun erano sedotti da questo luogo”, si la- scia scappare il proprietario dell’Osteria del Teatro, in un palazzetto affrescato, dove si ammirano autografi e locandine di spettacoli. “Fioccano prenotazioni e quest’estate si prevede un boom di americani”, precisa. Torneranno numerosi anche a Villa I Bossi, un’oasi di quiete ed eleganza appena fuori Arezzo, segnalata dalla rivista Traveler. Gli Albergotti, i proprietari, sono lì da sempre, dal 1120, e accolgono gli ospiti nella limonaia con camere tutte bianche. Nel palazzo si dorme nella camera della marchesa con trompe-l’œil sulle pareti e angoli per la lettura. I libri sono nella stanza del vescovo, come veniva chiamata la camera riservata al religioso di famiglia: dietro a una porta, la cappella segreta dove pregare in solitudine. L’ozio è un piacere anche estetico. Se non bastasse il salone, sontuoso come una piccola Versailles, si può passeggiare nel giardino all’italiana, con siepi di bosso Cucina toscana rivisitata. Indirizzo: piazzetta sopra i Ponti 3-5, Arezzo, tel. 0575.26.557. Orari: 12.30-14; 19.30-22 (chiuso mer.). Prezzi: da 35 €. C/credito: Visa. Osteria L’Antico Borgo Fonduta di pecorino e pere, tagliata chianina. Indirizzo: via di Mezzo 6, Civitella in Val di Chiana, tel. 0575.44.81.60. Orari: 12.30-14; 19.30-21 (chiuso lun.-mar.). Prezzi: da 32 €. C/credito: MC, Visa. ANTIQUARI Antichità Bucaletti Indirizzo: via Maffei 2, Cortona, tel. 0575.63.05.56. Orari: 1214.30; 19-22 (chiuso mer.). Prezzi: 35 €. C/credito: tutte. Ristorante La Nena Zuppa di pane, sformati di selvaggina, funghi prugnoli. Indirizzo: corso Matteotti 10-14, Anghiari, tel. 0575.78.94.91. Orari: 12.30-14; 19.30-21.30 (chiuso lun.). Prezzi: da 20 €. C/credito: tutte. centenarie e quinte di bambù a fare ombra. Accanto, la piscina con un piccolo gazebo. Il piacere dell’abbandono si coltiva anche nella tenuta di San Fabiano del conte Gianluigi Baldovinetti de’ Bacci Venuti, la famiglia che commissionò a Piero della Francesca La leggenda della vera Croce, capolavoro del Rinascimento (visitabile su prenotazione nella chiesa di San Francesco ad Arezzo). A Gianluigi Baldovinetti si deve il restauro delle due magnifiche dimore cinquecentesche circondate da vigneti e aperte ai cultori del bello, Villalta e Il Palazzaccio. Dentro, salottini e antiche logge che invitano alla lettura. Fuori, vigneti e colline che arricchiscono lo spirito. Certo, sarebbe un peccato approfittarne per il solo weekend. Meglio un’intera settimana. Prima che venga abolito il tempo dell’ozio. Quello contemplativo, naturalmente. Inviati da Dove, Susanna Perazzoli Indirizzo: via Casali 8, Cortona, tel. 0575.60.12.62. Orari: 1013; 16.30-19 (chiuso lun.). C/credito: no. Antichità Beato Angelico Indirizzo: piazza Signorelli 4, Cortona, tel. 0575.60.37.82. Orari: 10-13; 16.30-19. C/credito: no. Antichità Rachini Indirizzo: piazza della Repubblica 21, Cortona, tel. 0575.60.35.62. Orari: 9.30-13; 2 16.30-19 (mai chiuso). C/credito: no. Galleria Poggini Indirizzo: piazza Baldaccio 5, Anghiari, tel. 0575.78.80.24. Orari: 9-13; 15.30-19.30 (chiuso lun.). C/credito: no. GLI EVENTI A proposito di Piero Quattro protagonisti della fotografia e del giornalismo interpretano l’opera e i paesaggi di Piero della Francesca. Date: 23 aprile - 29 maggio. Indirizzo: palazzo Inghirami, Sansepolcro, tel. 347-87.17.076. Orari: 10-12.30; 14.30-18 (mai chiuso). Ingresso libero. Da Picasso a Botero. Capolavori dell’arte del Novecento Date: fino al 6 giugno. Indirizzo: Museo d’arte modena e contemporanea, piazza San Francesco 4, Arezzo, tel. 0575.37.75.06, Orari: 10-13, 16-20; sab.-dom. 10-20 (chiuso lun.). Ingresso: 7 €. XXIX Mostra-mercato dell’artigianato della val Tiberina Date: 24 aprile - 2 maggio. Indirizzo: Anghiari, tel. 0575.78.81.93. INDIRIZZI UTILI Apt Arezzo Indirizzo: piazza Risorgimento 116, tel. 0575.23.952. 3 89 LE INIZIATIVE DI DOVE: È una finestra sulla Toscana, con itinerari classici e insoliti provati da Dove, indirizzi di charme e tutti gli appuntamenti di teatro, arte e musica della regione. Il sito amicidellatoscana.it, aggiornato ogni mese per far conoscere tutte le novità delle sue province in collaborazione con Dove e De Agostini Rizzoli Periodici - Arte & Cultura. Amore per il dettaglio e gusto per il particolare: questa la filosofia del sito. Lo si intuisce già alla prima cliccata, dalla grafica e dall’organizzazione della home page. Una cartina della Toscana divisa per province indirizza a tutti gli eventi in programma, zona per zona. Ma si può scegliere di partire dagli strilli che introducono alle diverse sezioni: i consigli di Dove aiutano a scoprire le città d’arte e a organizzare un weekend al mare o in collina, a trovare gli indirizzi giusti di alberghi. Un’area a sé, riservata ai maggiorenni, è poi dedicata agli appassionati del sigaro toscano. www.amicidellatoscana.it Uno scorcio del Castello di Montauto e il panorama della val Tiberina. programma dal 23. Gli appassionati d’arte troveranno invece approfondimenti sulle vernici più attese e sulle maggiori mostre in corso. A partire dall’inaugurazione, il 29, di Zero. 1958-1968 tra Germania e Italia, la grande esposizione che il palazzo delle Papesse di Siena dedica al Gruppo Zero e alle origini dell’arte cinetica in Italia. Tra gli eventi in corso, da non perdere lo sguardo sul Quattrocento lucchese offerto dalla GLI ITINERARI DI DOVE NEL WEB Gli itinerari di Dove pubblicati on-line accompagnano il visitatore più esigente alla scoperta degli angoli segreti e dei DA PUCCINI AL GRUPPO ZERO paesaggi più incantevoli della Toscana, Arte, musica, spettacolo. E ancora, suggerendo gli indirizzi per una sosta tutta enogastronomia, antiquariato e tendenze. relax. La Strada del vino Terre di Arezzo, in Cliccando sulla sezione Eventi si scopre primo piano nell’home page di questo tutto quello che succede in Toscana, con mese, attraversa la pianura della val di informazioni puntuali, retroscena e Chiana per poi insinuarsi tra le colline attorno alla città medievale di Cortona. Il 2 1 percorso, che prosegue poi verso il Valdarno, tocca le migliori aziende agricole della zona, dove si producono vini nobili come il Chianti dei Colli Aretini e il Bianco Vergine della val di Chiana. Ma il sole di maggio invita anche alle gite nel verde, 3 che in Toscana spesso si coniugano con arte e storia. Ecco allora l’itinerario attraverso i giardini di delizia delle ville senesi, nei parchi delle dimore storiche appartenute a papi e famiglie nobiliari. O ancora, un percorso attraverso i parchi 1. L’home page del sito. 2. Un’opera in mostra alle Papesse, a Siena. 3. La campagna della val di Chiana. dell’arte, dal giardino dei Tarocchi di Orbetello, dove lasciarsi curiosità. Questo mese, in primo piano mostra Matteo Civitali e il suo tempo, sorprendere dalle coloratissime sculture di l’avant programme del Festival Puccini di aperta a villa Guinigi di Lucca, mentre Niki de Saint Phalle, fino al giardino di Torre del Lago, con Placido Domingo che Pistoia rende omaggio al pittore e scultore Daniel Spoerri a Seggiano, in provincia di dirige Daniela Dessì, Fabio Armiliato e Juan Marino Marini (1901-1980) esponendo 60 Grosseto, con sculture e installazioni Pons in Madama Butterfly. In scena il 28 ritratti realizzati dall’artista toscano (al dell’artista svizzero. Completano le maggio, a cento anni del debutto del Museo Marino Marini fino al 4 settembre). informazioni offerte da amicidellatoscana.it capolavoro pucciniano. Le scene sono di Teatro, danza e musica d’avanguardia le sezioni dedicate agli indirizzi provati da Arnaldo Pomodoro. Serate dedicate alla si incontrano, invece, nell’XI edizione di Dove: i bed & breakfast, gli agriturismi di lirica anche a Firenze con l’Idomeneo di Fabbrica Europa, festival-laboratorio in charme e le locande dove gustare la Mozart, diretto dall’inglese Ivor Bolton per scena alla Stazione Leopolda di Firenze migliore cucina del territorio. il Maggio Musicale Fiorentino, in dall’1 al 22 maggio. 90 91