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La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Sommario
La Goccia n. 1 - 17 Gennaio 2009
Questo periodico
è associato alla
Unione Stampa
Periodica Italiana
La Giornata...
di Stefano Giove
pag. 4
Estate 2009..
DEL 15 MAGGIO 1992
Registro Nazionale della Stampa n. 10084
PROPRIETÀ PRO.GE.CO.
SOC. COOP. A R.L.
VIA SAVOIA, 1 – GINOSA
DIRETTORE RESPONSABILE:
STEFANO GIOVE
DIREZIONE:
GIULIO PINTO
ADELE CARRERA
COMITATO DI REDAZIONE
MARIA C. BONELLI
ROSAMARIA BUSTO
ERASMO MAZZONE
PALMA MARTINO
DOMENICO RANALDO
Resp. Red. Taranto:
SALVATORE RIZZO
HANNO COLLABORATO
di Giulio Pinto
pag. 5
Il 2009…
di Uff. St. com. di Ginosa
pag. 6
Le favole di grim
di Grim
pag. 7
Versus di From
di From
pag. 7
Notizie flash…
di Giulio Pinto
pag. 8
A QUESTO NUMERO:
GIUSEPPE CARRERA
MARIO D’ALCONZO
ROBERTO MUSCOLINO
GIUSEPPE PIZZULLI
DON FRANCO CONTE
GIANLUCA CATUCCI
DAVIDE GIOVE
FRANCO ROMANO
PAOLO COSTANTINO
ANTONELLO LOVECCHIO
PIERO ZANELLI
PIETRO PERRONE
GIOVANNI CARDUCCI
ELENA CLEMENZA
RAFFAELE FANELLI
MARINO MENZELLA
GIORGIO MOREA
PIERLUIGI STRADA
MICHELE CALABRESE
LUCA CALABRESE
DOMENICA MASINI
FLAVIA MERCANTE
ANGELA PASCALE
EMANUELE ROSATO
FRAFFAELLA TROIANO
GIOVANNA RUGGIERI
ASSUNTA CALIA
VITO FURIO
FOTO:
ERASMO MAZZONE
AMMINISTRAZIONE
VITO CONTE
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
STEFANO GIOVE
MAURIZIO FALIVENE
STAMPA
FALIGRAPH
Omaggio a De Andrè…
di Giorgio Morea
pag. 9
Imprecisioni...
di Pierluigi Strada
pagg. 9-10
Informazione...
di Giulio Pinto
pag. 10
Arte presepiale…
di Rosamaria Busto
pag. 11
Preside Esposito...
di Stefano Giove
pagg. 12/13
Noi e il Fisco...
di Mario D’Alconzo
pag. 13
Pranzo di Natale…
di Stefano Giove
pag. 14
Il nostro passato...
di Nicola Tuseo
pag. 19
Natale di Symbola...
di Elena Clemenza
pagg. 20/21
Svegliatevi
di Emanuele Rosato
pag. 22
SalutArci
di Adele Carrera
pag. 24
Concerto di corni…
di Angela Pascale
pag. 25
C’era una volta la…
di Rasamaria Busto
pagg. 26/27
Letterina…
di Don Franco Conte
pag. 28
Natale in parrocchia…
di Antonello Lovecchio
pag. 29
di Paolo Costantino
pag. 36
Musical e...
di Rosamaria Busto
pag. 37
Progetto solidarietà…
di Giovanna Ruggieri
pag.38
Lumagigi…
di Raffaellla Troiano
pag. 38
Un Natale..
di Assunta Calia
pag. 39
Federazione…
di Antonello Lovecchio
pag. 41
Riceviamo e…
di Francavilla-Giandomenico
pag. 42
Francesco Bracciodieta…
Giuseppe Gentile…
di Gianluca Catucci
Viaggio nel tempo
di Flavia Mercante
pag. 30
Istituto Deledda…
di Domenica Masini
pag. 30
pag. 44
Una Befana...
di Domenico Mancino
pag. 44
Ginosa, stop…
di Domenico Ranaldo
Considerazioni ginosine…
di Pierino Perrone
pag. 31
Proverbi ginosini…
di Giovanni Carducci
pag. 31
La salvaguardia..
di Raffaele Fanelli
pag. 32
OMG…
Caffé Italiano...
di Michele Calabrese
pag. 17
di Luca Calabrese
pag. 35
Insieme per Telethon…
Chi si è…
di Antonello Lovecchio
pagg. 18-19
Una sistemazione...
di M.P.
pag. 43
di Pietro Tamborrino
pag. 35
pag. 45
Ginosa in fuga…
di Domenico Ranaldo
pag. 45
Calcio a 5...
di Marino Menzella
pag. 46
Questo numero de
La Goccia è stato chiuso
alle ore 18.00 del 14 gennaio 2009
3
46
4
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
La Giornata della Memoria…
e i martiri di Gaza
Il 27 gennaio si celebra, da 9 anni, la Giornata della Memoria. Essa fu istituita, in Italia, con la legge approvata dal Parlamento il 20 luglio 2000. All’articolo 1 è scritto:
«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare
la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione
italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi,
si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno
salvato altre vite e protetto i perseguitati.»
Il nostro giornale su questo tema ha dimostrato sensibilità e spirito d’iniziativa. Il ricordo dei crimini perpetuati contro il popolo ebraico, da noi, è stato
sempre, ogni anno, celebrato in maniera adeguata con articoli e iniziative.
Vorrei ricordare a noi stessi l’attenzione che abbiamo posto nel pubblicizzare gli studi realizzati proprio nella nostra regione, in merito alle leggi razziali
del regime fascista e gli effetti che tali misure produssero anche nel nostro
territorio. Ricordo, a proposito, una delle copertine de La Goccia dedicata al
libro del professor Terzulli “Una stella tra i trulli”.
Il ricordo di questa celebrazione mi viene avendo dinanzi agli occhi le immagini che da diverse settimane si susseguono in televisione: sono immagini
terribili, di inaudita crudeltà. E mi sembra incredibile che a perpetuare questi
crimini sia l’esercito di un popolo che ha sofferto così tanto.
Nel sito dell’Arci di Ginosa è scritto:
«Quanti bambini, quante donne, quanti innocenti dovranno essere ancora
uccisi prima che qualcuno decida di intervenire e di fermare questo massacro? Quanti morti ci dovranno essere ancora prima che qualcuno abbia il coraggio di dire basta?�La guerra deve essere fermata ora. Non c’è più tempo
per la vecchia politica, per la retorica, per gli appelli vuoti e inconcludenti. E’
venuto il tempo di un impegno forte, autorevole e coraggioso dell’Italia, della
comunità internazionale e di tutti i costruttori di pace per mettere definitivamente fine a questa e a tutte le altre guerre del Medio Oriente.»
E allora credo che la Giornata della Memoria non possa “prescindere” dalla
realtà quotidiana. E la realtà quotidiana è quella che veniva descritta sopra.
Qualcuno dice che Israele ha il diritto di difendersi. Giusto! Ma tra l’offesa e
la reazione ci deve pur essere una giusta proporzione! È possibile pensare
che sia legittimo ammazzare circa trecento bambini per colpire Hamas? E
mi viene in mente che i tedeschi per atto di rappresaglia, per l’attentato di
via Rasella, consumarono il massacro delle Fosse Ardeatine.
In questi giorni il presidente Bush (che bell’eredità per Obama!) ha detto
che si pente della guerra all’Iraq. Nessuno ha da dire niente? E le anime
candide che in questi giorni organizzano convegni per ribadire il diritto di
Israele a difendersi, non sono le stesse che ci spiegavano (con dovizie di
informazioni) che bisognava fare la guerra all’Iraq per impedire che usasse
le armi di distruzione di massa di cui era in possesso?... salvo poi a scoprire
che non esistevano. Eppure gli ispettori dell’Onu lo dicevano. Quale fu la risposta che le stesse anime candide diedero quando divenne inoppugnabile
che quelle armi non c’erano? Questa: “la guerra è stata fatta per portare la
democrazia e abbattere il tiranno Saddam”. Tuttavia in occasione dell’ultima
conferenza stampa da presidente, Bush ha detto: «Non si sa se la democrazia in Iraq sopravviverà».
Qualche tempo fa, ho ricordato all’amico Tommaso Francavilla, il confronto
vivace che sulle pagine di questo giornale vi fu tra me e lui in merito alla
guerra in Iraq. Gli chiesi se rimaneva della stessa opinione e lui, con la
franchezza che gli è solita, mi rispose: «Stefano, sono come quel soldato
giapponese che rimase per tanti anni a difesa di un’isola deserta. E quando
dagli aerei gli lanciarono volantini per spiegargli che la guerra era finita, lui
si convinse che fosse un’azione di sabotaggio del nemico.»
Forse si può continuare a vivere a difesa dell’imperatore su di un’isola deserta. Però dobbiamo sapere che in Israele, in questi giorni, è in atto una
campagna di odio nei confronti di Yonit Levy, la conduttrice del più seguito
tg d’Israele. Contro la quale sono state raccolte 32mila firme per chiedere
all’emittente di «tappare la bocca a chi si permette di dire che noi abbiamo
un solo morto e loro 300.».
Questa guerra nasce anche dalle responsabilità di Hamas ma è fuori di dubbio che essa sia un’azione militare dettata dalla campagna elettorale israe-
l’editoriale
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liana e dal cambio di guardia alla Casa Bianca.
I fatti che accadono in questi giorni, non nego che
minano il mio spirito di partecipazione al ricordo
della Shoah.
Se questo mio stato d’animo è comune a quello
di tante altre persone che non sono e non si sentono nemici d’Israele, credo che una valutazione
più attenta, i dirigenti dello Stato israeliano devono
essere indotti a farla, anche dalla comunità internazionale.
Secondo notizie dell’ultima ora pare che la possibilità di un “cessate il fuoco” sia vicina. Lo spero
vivamente. La speranza che si ritorni al dialogo è
tanta. Spero che si trasformi in realtà.
Stefano Giove
La Redazione si scusa con i collaboratori e con i lettori per i numerosi
contributi pervenuti e non pubblicati
e per le rubriche fisse, temporaneamente sospese. Tali scelte sono state
operate a causa dei numerosi articoli
giunti per i quali non si poteva, oggettivamente, trovare spazio in questo
numero ma che sicuramente saranno
pubblicati prossimamente.
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
5
di Giulio Pinto
Un provvedimento shock dell’ufficio comunale del demanio avvia la procedura di
annullamento delle concessioni demaniali dell’arenile marinese
Estate
2009:
si
chiude?
Concessioni demaniali rilasciate qualche anno fa rischiano di essere annullate
con un danno incalcolabile per l’economia marinese
Il 2009 si preannuncia denso di nubi per i gestori dei lidi marinesi. Dopo la mareggiata delle settimane
scorse che ha letteralmente invaso
l’intero litorale, ricoprendo la sabbia
d’oro con tonnellate di alghe secche, una valanga di notifiche comunali sono state recapitate ai gestori
dei lidi, il 24 dicembre scorso.
Mentre tutti erano intenti ai festeggiamenti del Santo Natale l’ufficio
demanio comunale inviava ai gestori dei lidi la comunicazione di
avvio del procedimento di annullamento delle concessioni demaniali
.
Un bel regalo di Natale insomma!!
La notizia è stata accolta con
preoccupazione dai gestori che
in questi giorni, da anni, avviano la lunga preparazione dei lidi,
quest’anno aggravata dalla presenza delle alghe, per accogliere i turisti la prossima estate .
L’annullamento della concessione demaniale significa in parole
povere:
1- mancata apertura dei lidi per
la stagione estiva 2009;
2- smantellamento di tutte le
strutture balneari costruite sull’area demaniale;
3- cancellazione delle prenotazioni dei clienti
dei lidi con conseguente danno incalcolabile
per l’economia estiva marinese che vive del
turismo di sessanta giorni.
Quali i motivi del provvedimento?
L’assessorato regionale al demanio per decine di anni, anno per anno, ha concesso la
spiaggia , a titolo oneroso. I rinnovi venivano concessi, in assenza di modifiche, automaticamente. Da qualche anno la Regione
Puglia ha delegato i comuni costieri all’esple-
tamento di tali pratiche. La farraginosità di
una procedura che veniva rifatta ogni anno
è stata superata nel 2006 con una conferenza di servizi degli Enti preposti al rilascio
dei nulla osta, nella quale veniva sancita la
possibilità di rinnovare la concessione, con
la sottoscrizione del concessionario gestore , di una autocertificazione attestante che
nulla era stato modificato.
Questa procedura è stata adottata fino a
settembre 2008; in tale data il dirigente UTC
arch. Traetta, comunicava al caposezione
demanio, arch. Rinaldo Pastore, di verifica-
re l’acquisizione dei pareri degli
Enti, per i rinnovi di concessione demaniale già rilasciati ed in
assenza di essi di procedere immediatamente all’annullamento
di tutti i rinnovi non rispettosi
della procedura.
Un bel guaio!!
Da una parte una procedura
applicata in ossequio di un documento sancito dalla conferenza dei servizi del 2006 e come
confermato dall’assessore ai
LL.PP., dott. Enzo Di Canio, da
noi raggiunto telefonicamente,
dopo avere sentito i competenti
organi regionali.
Una situazione paradossale
se si pensa che l’uso delle
aree demaniali è stato concesso proprio dal comune ai
vari gestori, con investimenti anche di diverse unità a
cinque zeri, per la realizzazione o l’ammodernamento
dei lidi.
Chi risponderà di questo
presente danno economico?
La Regione Puglia restituirà
i milioni di euro versati come oneri per l’utilizzo della spiaggia?
Ancora non sono state rese pubbliche le
posizioni dei partiti politici sull’argomento
e quali soluzioni intendono suggerire per
risolvere il gravissimo problema.
La strada del TAR sembra al momento
l’unica soluzione che si prospetta per i gestori: ancora una volta soli a difendere i
propri legittimi interessi?
nelle foto:
In alto: il vecchio faro
in basso: gli effetti della mareggiata
6
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
GINOSA: IL 2009 PER L’AMMINISTRAZIONE MONTANARO
Un nuovo anno cominciato da
poco, nuovi obiettivi da portare a compimento per l’Amministrazione Montanaro. Quali
i punti cardini sui quali si cementerà l’azione politica della
Giunta? Il sindaco Luigi Montanaro non ha dubbi: l’innovazione, la solidarietà, lo sviluppo ed il lavoro.
“L’innovazione, perché attraverso nuovi mezzi tecnologici,
vogliamo colmare il divario, il
gap che esiste tra istituzioni e
cittadini e cercare di portare migliori servizi nelle case di ogni
cittadino di Ginosa e Marina
di Ginosa, in piena attuazione
– ha detto il primo cittadino – di
quel principio, che ha sempre
ispirato il nostro agire di amministratori: quello di intendere la
politica come servizio a favore
dei cittadini”.
La solidarietà: quello di
Ginosa è il Comune capofila
del Distretto Socio - Sanitario 1, che comprende i Comuni di Laterza, Castellaneta e Palagianello. “Oggi possiamo dire, a testa alta, di
avere i migliori servizi sociali della Regione
Puglia, grazie anche all’operato dell’Ufficio di
Piano; abbiamo ricevuto due premialità per la
maggiore attenzione riservata, rispetto ad altre realtà comunali, alle fasce più deboli della
popolazione, a cominciare dagli anziani, dai
minori e dai disabili, per finire a tutti coloro,
che, a vario titolo, avvertono un sentore di
difficoltà”.
Lo sviluppo: “In modo particolare, nel 2009,
ci attiveremo affinchè Ginosa e Marina di
Ginosa si consolidino come mete turistiche
di eccellenza”. Di qui, la previsione di ulteriori investimenti a favore del miglioramento
del centro storico di Ginosa, attraverso gli
impianti di illuminazione, il rifacimento e la
pavimentazione di basole. Un importante traguardo sarà anche l’acquisizione al patrimonio di quello che è il simbolo per eccellenza
della storia di Ginosa, il Castello Normanno. A
Marina di Ginosa, invece, Montanaro e l’Amministrazione da lui guidata punteranno a colmare quell’assenza di infrastrutture per decenni promesse e mai realizzate, che devono
servire da supporto ad un decollo sempre più
qualificato del turismo. “E’ da dieci anni – di-
ce il sindaco - che Marina di
Ginosa si fregia di un ambìto
riconoscimento, quello della
Bandiera Blu, che deve essere da monito per continuare a
preservare i risultati ottenuti
sino ad oggi, in termini di qualità delle acque marine, pulizia
delle spiagge e servizi, ma anche da stimolo
per continuare a fare sempre meglio”.
E, sicuramente, i quattro nuovi accessi al mare, il miglioramento della barriera dunale, il
ripristino della vegetazione dunale con fissazione delle dune stesse, mediante la semina
di specie autoctone e tipiche dell’ambiente
dunario, la pulizia delle spiagge puntuale e
qualificata contribuiranno a fare di Marina di
Ginosa una delle mete turistiche più calamitanti sia a livello regionale che nazionale.
“E sempre per la borgata marinese, nel 2009
– continua Montanaro - prevediamo 4 milioni
di euro da destinare alla realizzazione della
fogna bianca, piaga davvero disdicevole per
il nostro territorio”.
E, poi, altri due sogni nel cassetto, da condividere con i ginosini ed i marinesi: la riqualificazione turistica del centro storico ginosino,
alla quale è destinato un finanziamento di
oltre tre milioni di euro; saranno, inoltre, movimentati 20 milioni di euro, mediante capitali di privati, che andranno a migliorare tutte
le zone degradate di Ginosa paese. E poi,
l’altro sogno, che ha cominciato a fare i suoi
primi passi e che il 2009 lo vedrà realizzarsi appieno: quello del porticciolo turistico di
Marina di Ginosa.
Il lavoro: “Purtroppo in questi ultimi anni – ha
evidenziato Luigi Montanaro – si è verificata
una crisi economica, che
non ha risparmiato nessuno dei settori produttivi, mettendo in ginocchio
l’agricoltura,
l’industria,
l’artigianato, il commercio. Inevitabile la ripercussione sulla classe dei lavoratori. Penso ai giovani
operai della Natuzzi, della
Miroglio, a quelli impiegati nell’Ilva. Per quello che
mi compete e ci compete
come amministratori, faremo del nostro meglio e
saremo vigili, così come
fatto sino ad oggi, perché
il diritto al lavoro sia garantito a tutti, perché la precarietà si tramuti
in stabilità occupazionale. Penso, anche, agli
artigiani e agli agricoltori, che hanno subìto
una grave umiliazione, sia come professionisti che come uomini. La speranza è che il
2009 possa essere l’anno della recuperata
commercializzazione, sul mercato, dei prodotti della nostra terra, che non sono inferiori
ad altri. Penso anche ai commercianti, sui
quali si sono riversate, a catena, le conseguenze di un minore potere d’acquisto”.
La speranza: L’auspico del sindaco di
Ginosa è che tutti quei ginosini e marinesi residenti all’estero possano tornare nella loro
terra d’origine, affinchè, portandovi un valore
aggiunto, fatto di esperienze, di studio e di
lavoro, possano contribuire a far diventare
Ginosa e Marina di Ginosa preziose perle
dello Ionio, non solo da un punto di vista turistico, ma anche intellettuale e culturale.
Un pensiero, poi, a quanti si adoperano per
la crescita anche sociale della comunità marinese e ginosina. “E mi riferisco – conclude
Montanaro - ai volontari; in una comunità
ogni cittadino ha un ruolo ben preciso da
svolgere per il bene comune e per gli interessi non del singolo, ma dell’intera collettività.
Tutti, indistintamente, concorriamo a dare
impulso vitale alla crescita della nostra città.
Ed è per questo che l’auspicio, per il 2009,
è che a Ginosa e Marina di Ginosa, come
altrove, si continuino a perpetrare la collaborazione sinergica tra le singole parti, la condivisione di intenti e, soprattutto, le medesime
progettualità”.
Ufficio Stampa Comune di Ginosa
attualità
VERSUS
ELUANA
di from
Adesso
che il sorriso
ha occhi
che non tocchi,
cielo
che fa velo,
biancore
senza visibile
dolore,
adesso
che ti ansima
addosso
la risibile
anima
del mondo,
adesso
che di fede
fa spada
l’impudenza
blasfema
dei senza
peccato:
adesso
sia voce
e indice
l’afflato
profondo
della croce,
sia calice
per dignità
cercata
l’estrema
ragione
che dilata
libertà
e prigione.
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
I tre biscazzieri dello Jonio
7
C’era una volta, non lontano di qui, il paese di Occhiocitrullo, esso si estendeva dalla marina ai monti, in
questi v’abitavano i capoverdi, noti uccelli migratori, in quella v’abitavano i delfini (che non di pesci si trattava ma di fini discendenti) e in ciascun di quei suoi confini era uso divertirsi in maniera diversa (in quanto
a farsi male la maniera non cambiava).
Nella parte marinara essendo pochi i luoghi d’attrazione la gente s’ingegnava ad inventare da sé giochi e
distrazioni e mentre alcuni ne inventavano di nuovi ogni dì, altri s’accanivano sugli stessi per lungo tempo.
Accadeva addirittura che alcuni s’accanivano per lustri interi sullo stesso, provando sempre lo stesso piacere
e lo stesso divertimento della prima volta.
Era questo il caso dei Tre Biscazzieri dello Jonio.
Eran quelli, tre accaniti giocatori di carte che, tutti i giorni, al calar della sera si sfidavano in singolar tenzone.
Non erano armi quelle che sguainavano per il duello ma carte, carte da gioco e non era un campo di battaglia
il luogo del pugnar ma una locanda, quella dello Jonio. E il proprietario (un gran pasticcione), da tutti chiamato messer Franceschino, era egli stesso un accanito giocatore, anzi, per essere precisi era il più vecchio dei
noti Tre Biscazzieri; gli altri due erano un dotto delle pietre, i cui avi eran discendenti dai monti di Calabria
e, per ciò, da tutti chiamato il calabrese e un dotto guaritore del casato degli Orchi, per tal ragione chiamato
il dellorco.
Quasi tutte le sere dell’anno i tre si sfidavano in regolar tenzone e, col tempo, si sa, in battaglia ogni guerriero
assume un nome che non è il proprio (ma di battaglia), sicché i tre decisero che ciascuno di loro avrebbe
dovuto averne uno, scelto, però, dal mazzo... di carte, naturalmente!
Asso di Denari. Questo il nome scelto da messer Franceschino. «Il migliore sono io e quindi non posso che
essere l’asso di denari!» Ribadì il pasticcione.
Re di Denari. Questa fu la scelta del dellorco. «Con la mia saggezza – disse - e con la mia altezza non posso
che essere io sua altezza reale! Re di Denari sarà il mio nome in battaglia!».
Settebbello. Fu la carta scelta dal dotto discendente dalle rocce di Calabria. «Signori miei – arringò - ditemi,
dei tre, chi è il più elegante, il più raffinato, il più sportivo, il più profumato, il più… bello? Credo non ci siano
dubbi sulla risposta! Il sottoscritto na-tu-ral-men-te possiede tutto ciò! Pertanto, il mio, di nome di battaglia,
non può che essere Seeeettebbbbello!!!» Nessuno poté dagli torto e la carta fu aggiudicata.
In tal modo e con tali presupposti il divertimento era pressoché assicurato... pressoché, difatti non era certo
se ad essi non si aggiungeva qualche gregario che tenesse (come si dice) sponda.
Sicché, ai tre si aggiungevano, di volta in volta, altri giocatori che sebbene non fossero assurti al rango di
biscazzieri, potevano onorevolmente svolgere quello di vice biscazziere.
Chi eran costoro?
Uno era messer Cantore, noto in tutto Occhiocitrullo per le sue punture di spillo e detto il Cannaruto per via
del fatto che ogni volta che vedeva una carta sul tavolo verde, cercava di prenderla.
L’altro era messer del Tarantino, noto per il suo proverbiale: «Grazie all’uovo!».
E poi seguivano messer Dellapergola, marchiato col nomignolo di “traditore” e messer “Porporato” insignito
del titolo “il nervoso”; a loro, di tanto in tanto, si aggiungeva anche il monsignore venuto dall’oltremanica.
Con uno schieramento di tal fattura i Tre Biscazzieri potevano sfidarsi in continuazione... cosa che , in verità
facevano senza risparmio, dando a messer Franceschino (vero asso di denari) l’aggio di impartire severe
lezioni ai suoi avversari, i quali, mai domi, eran continuamente impegnati nella ricerca d’un modo per dare
una lezione al pasticcione fortunato.
Le provavan tutte! Assoldavano giocatori perdenti, si trasmettevano segnali per svelar le carte che aveva il
messere... insomma, cercavano in mille e uno modi di poter conquistare l’alta onorificenza di miglior biscazziere.
Qualche volta (anche se molto raramente) accadeva che settebbello o redidenari vincessero ed era allora che
capitava di vedere scene estreme di giubilo e di gaudio aver luogo nei pressi del Parco della Marina.
Ma, mentre i tre biscazzieri si sfidavano per gioco e per divertimento, anche altre sfide animavano la marina,
come quella per il potere tra due capibastone che non si facevano scrupolo di trascinare in questa contesa
anche chi non doveva esserci.
Morale della favola: Ogne lione tène u fume sujie.
8
cronaca
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Notizie
Flash
Rubrica a cura di Giulio Pinto
Continuano le mareggiate
I giorni trascorsi, mentre scriviamo è il
giorno 14 gennaio, sono stati caratterizzati da intense precipitazioni atmosferiche. Ha piovuto per giorni interi; a
Marina di Ginosa alla pioggia si è aggiunto una nuova mareggiata di intensità superiore a quella dello scorso 28
novembre. Stamattina la spiaggia che,
grazie al gratuito lavoro dei gestori dei
lidi balneari, era stata pulita dalle tonnellate di alghe portate sulla riva dalla
mareggiata , è tornata come prima :
alghe, tronchi di alberi si sono riversati sul litorale a cui si è aggiunta tanta
sabbia. Il livello della spiaggia rispetto
al bagnasciuga si è sollevato di un metro e venti centimetri superando il livello
dello scorso 28 novembre. Rocky Raimondi, gestore del Lido IL GABBIANO,
non riesce a spiegarsi il fenomeno, a
suo dire, anomalo e che non si ricorda
a memoria d’uomo. Il problema interessa tutti i Comuni costieri del versante
occidentale della provincia di Taranto e sarà oggetto di approfondimento
da parti degli amministratori locali nei
prossimi giorni.
SS580 : le piogge intense aumentano il pericolo A tutt’oggi sembra non
avere sortito alcun risultato positivo il
sit-in promosso, alcune settimane fa,
dagli agricoltori confinanti con la SS
580 preoccupati per la pericolosità della SS580 negli incroci di Rossetti, Lama di Pozzo e Girifalco. Le piogge intense di questi giorni hanno accentuato
il pericolo; l’acqua piovana a causa
della mancanza di manutenzione delle
cunette, colme di terreno ed erba, ha
invaso in diversi punti la sede stradale
rendendo il fondo viscido.
La Provincia di Taranto,
ente gestore, a tutt’oggi,
non ha effettuato alcun intervento di manutenzione,
né sembra disposta a disporre temporaneamente
i semafori nei tre incroci
incriminati.
Ciao mèste Chèlino!!
Ho appreso con ritardo
la scomparsa di Michele
Cantore, noto a tutti come “mèste Chèlino”, noto
falegname ma soprattutto una persona nota per
la sua simpatia e per la sua carica di
umanità. Interista sfegatato e socialista
della prima ora, si fermava a parlare
di calcio e di politica, proponendo con
garbo la sua opinione su temi di carattere sociale, sportivo o politico. Con la
scomparsa di mèste Chèlino sembra
chiudersi pian piano quel palcoscenico
sociale che ha caratterizzato la Ginosa
degli anni 60 e 70 . Un periodo in cui si
viveva con minori comodità fisiche ma
maggiori valori e stima fra le persone.
La sua figura sicuramente sarà ricordata a lungo. Ai famigliari anche a nome
della redazione de LA GOCCIA formulo le piu’ sentite condoglianze.
Si è spento Minguccio Notarstefano
Nei giorni scorsi al termine di una breve
malattia è scomparso Domenico Notarstefano. Falegname, proprietario di una
segheria posta su via Matteotti, aveva
ricoperto ruoli di amministratore pubblico negli anni 60 nella amministrazione
guidata dal sindaco Pio Ranaldo. Uomo tutto d’un pezzo, lascia una eredità
ai figli ed alla famiglia di sani principi.
Un altro uomo che come mèste Chèlino è da ricordare per i principi morali
con cui ha vissuto. Ai famigliari anche
a nome della redazione de LA GOCCIA
formulo le piu’sentite condoglianze.
Auto incendiata
Intorno alle 2,30 del mattino di oggi
(14 gennaio), mentre era parcheggiata
su via Palestrina ha preso fuoco una
autovettura, Stylo, di proprietà di Patrizio Giampetruzzi, figlio di Giovanni,
dipendente comunale. Nonostante sia
stata attivato prontamente il 113 l’auto
ha continuato ad ardere fino alle 4 , ora
in cui sono giunti i vigili del fuoco da
Castellaneta, con grave rischio per la
famiglia che dormiva nell’edificio confinante. I motivi dell’incendio sembra
che vadano ricercati nel cattivo funzionamento dell’impianto elettrico, già
noto al proprietario, nonostante l’auto
fosse stata acquistata da poco tempo.
Ancora una volta l’incendio pone in risalto l’assenza nella città di Ginosa di
un nucleo di pronto intervento in grado
di intervenire in pochi minuti . Il servizio
fino a qualche tempo fa era svolto dal
SER ma poi interrotto per motivi economici.
cronaca
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
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L’avvocato Pierluigi Strada, amministratore unico della S.a.i.p.
ci scrive «per evidenziare imprecisioni ed inesattezze»
La replica del codirettore Giulio Pinto: «LA GOCCIA si è
sempre contraddistinta nel “ fare informazione”
puntuale e poggiante sempre su riscontri oggettivi.»
Bari, lì 7 gennaio 2009
In ordine agli “autorevoli” interventi apparsi sul numero 25/2008
del “La Goccia” circa l’apertura di una “Mega Cava” sulla S.S. 106
mi vedo costretto, mio malgrado, ad intervenire, nella mia qualità di
Ricordo di Fabrizio De Andrè
caricatura disegnata da Giorgio Morea
amministratore unico della S.a.i.p. per evidenziare imprecisioni ed
inesattezze che a mio avviso si riscontrano nelle pagine dedicate
alla vicenda.
La S.a.i.p., ha avviato nel 2006 la procedura relativa al rilascio di
una autorizzazione di coltivazione di Cava, ai sensi della legge regionale 37/1985 presso gli organi competenti, al fine di poter estrarre sabbia finissima da un area di 45Ha all’interno del complesso
aziendale denominato Masseria S.Vincenzo di 133Ha.
La Saip gestisce direttamente circa 90ha con produzioni agricole
tipiche della zona, Cereali, Agrumi, Olivi, prodotti ormai da anni in
profonda crisi.
All’interno del complesso aziendale nel 2001 è iniziata la coltivazione di prato a rotoli in zolle: attività, altamente innovativa, esercitata
dalla Plantec Soc. Agr. Srl.
Sorta la necessità di ampliare le superfici investite a vivaio per i
tappeti erbosi, la Saip ha avvertito l’esigenza di effettuare dei livellamenti su parte delle superfici, viste le irregolarità che presenta il
profilo dei terreni di proprietà Saip.
Le operazioni di livellamento comportano costi enormi in ordine allo smaltimento del materiale di risulta; in seguito, analizzando tale
materiale, ci si è accorti che si trattava di sabbia molto fine: materiale che trova applicazioni nel giardinaggio, settore in cui già opera la Plantec.
È evidente che la presenza di tale sabbia, da costo avrebbe potuto
trasformarsi in una risorsa importante per offrire un servizio in più
ai clienti Plantec, perciò ci si è attivati presso le opportune sedi per
avviare l’iter di autorizzazione.
Pertanto l’obiettivo di tale operazione è, e rimane, quello di poter
proseguire l’attività vivaistica man mano che si libereranno le superfici livellate.
A seguito dell’avvio di tale procedimento, un soggetto terzo privato,
il “Consorzio Cave Ginosa”, ha formulato rilievi in sede amministrativa chiedendo che venisse negata l’approvazione della valutazione
di impatto ambientale pendente presso la provincia di Taranto; a tali
rilievi la Saip ha replicato nella medesima sede.
Prendo atto delle polemiche scaturite a seguito del semplice e
doveroso avvio di una procedura amministrativa nel pieno rispetto
delle normative vigenti, rilevando come, in spregio a qualsiasi regola deontologica giornalistica, l’estensore dell’articolo non abbia pre
segue a pag. 10
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
segue da pag. 9
Avv. Pierluigi Strada
ventivamente contattato la scrivente SAIP,
per chiedere chiarimenti circa la tipologia
dell’intervento.
Invece il Sig. Giulio Pinto, autore dell’articolo, ha unicamente riportato voci e commenti di tale Geom. Ielli, privi di alcun serio riscontro, contenenti valutazioni gratuite ed infondate …la richiesta di nuova cava presentata dalla Saip rappresenta una
speculazione finalizzata al raggiungimento di altri obiettivi….
Prendo ulteriormente atto di come codesta testata addebiti alla SAIP che, “a causa di una cava mineraria a ridosso della
S.s. 106”…, “il prestigioso vessillo della
Bandiera Blu, potrebbe non essere riconosciuto per il 2009”.
Osservo come alla Saip, in relazione ad
una procedura trasparente e legittima ,
siano state dedicate ben due pagine sul
Vs. giornale; invece, nello stesso numero,
a pagina 8, la notizia del sequestro penale
di una cava nel comune di Ginosa “dove
sarebbero stati rinvenuti amianto, e metalli pesanti in percentuali tali da compromettere la salute pubblica” in un sito confinante con “vigneti, oliveti ed un canale di irrigazione che sbocca nel Mare Ionio” ha
avuto spazio in un semplice trafiletto.
Apprendo inoltre, che “Gli operatori del
Consorzio Cave sono sensibili alla tutela del territorio e dell’ambiente circostante
con prevalente vocazione agricola e turistica”; mi permetto a tal riguardo di rilevare che nonostante tali buoni propositi,
il Consorzio Cave Ginosa e la Vs. testata
appaiano allarmati dal semplice avvio di
una procedura amministrativa trasparente
e legittima, e non dalla notizia del sequestro penale di una Cava abusiva nel territorio del Comune di Ginosa.,
In ordine agli interventi degli amministratori pubblici, pure riportati sul numero della Goccia 25 del 2008, ho piacere ad invitare gli stessi sul posto, affinché questi
possano prendere contezza del tipo e
delle finalità dell’intervento.
Distinti saluti
Avv. Pierluigi Strada
La replica del codirettore Giulio Pinto
In un epoca in cui i media nazionali ed
internazionali ci somministrano più volte al
giorno notizie “vuote”, prive di contenuti,
diventa facile generalizzare tutto e tutti ed
ogni notizia di ogni giornale è “ sempre
trash”.
Stiamo per tagliare il traguardo dei venti
anni in edicola e LA GOCCIA si è sempre
contrad distinta nel “ fare informazione”
puntuale e poggiante sempre su riscontri
oggettivi, indipendentemente dalla colorazione politica o l’appartenenza a questo o
quel gruppo.
Nella vicenda che vede interessata l’apertura di una cava nei pressi della masseria
San Vincenzo di proprietà della società
SAIP, abbiamo riportato gli interventi dei
maggiori esponenti delle due componenti
politiche PdL e PD ed un autorevole commento del geom. Marco Ielli, esperto del
settore minerario nonché presidente del
consorzio cave di Ginosa e dirigente regionale della Confindustria.
La relazione tecnica allegata alla richiesta
di apertura della cava e la replica della Saip
non descrivono la medesima esigenza
progettuale; nella prima si descrive l’apertura di un giacimento minerario “i cui effetti
raramente sono limitati alla sola cava ma
si potrebbero estendere anche al territorio
circostante. Il danno per inquinamento da
polveri per ricaduta sugli organi vegetati-
vi, può essere tale da compromettere la loro
funzionalità. La stessa fase di scopertura del
giacimento, interrompendo la continuità dell’ambiente, rappresenta un’azione a carattere
distruttivo poiché ad essa corrisponde la totale asportazione del terreno vegetale e della
vegetazione, con ripercussioni anche sulla fauna locale “
nella replica si precisa che:”
sorta la necessità di ampliare le superfici investite a vivaio per i tappeti erbosi, la
Saip ha avvertito l’esigenza
di effettuare dei livellamenti
su parte delle superfici, viste
le irregolarità che presenta il
profilo dei terreni di proprietà
Saip. …omissis… Pertanto
l’obiettivo di tale operazione
è, e rimane, quello di poter
proseguire l’attività vivaistica
man mano che si libereranno
le superfici livellate.”
Apprezziamo l’impegno della
Saip nel descrivere il progetto; ma se l’obiettivo è quello di utilizzare le sabbie rivenienti dai
livellamenti, proseguendo l’attività vivaistica,
perché non presentare una banale ed economica DIA e non già una procedura dispendiosa di VIA!
Ed in più non si sarebbe sollevato un polverone inutile!!
In un box a lato riportiamo la replica della
SAIP; la DIA prenderà il posto della VIA?
In ordine al presunto mancato risalto de LA
GOCCIA del sequestro penale della cava in
località Girifalco, la notizia era una ULTIMORA ed anche con pochi elementi informativi
comunque è stata pubblicata.
Ho piacere ad invitare quale condirettore de
LA GOCCIA, l’avv. Pierluigi Strada, amministratore unico della SAIP srl nonché i soci,
nella nostra sede, affinché questi possano,
scorrendo le pagine del giornale, prendere
contezza del tipo e delle finalità dell’informazione fornita, in un ventennio, dal nostro
quindicinale.
Chissà che non diventi un nostro affezionato
lettore!!
Giulio Pinto
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
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VIII Edizione della rassegna espositiva di Arte presepiale
Premiati i lavori più significativi e di elevato valore artistico
Nella consueta cornice del Teatro Alcanices,
alla presenza di un numeroso pubblico, si è tenuta, lo scorso 11 gennaio, la cerimonia di premiazione dei lavori di Arte Presepiale presentati
all’VIII edizione della mostra organizzata della
locale sezione dell’AIAP “Angelo Leccese”.
La serata, condotta da Danilo Scorpati, è stata
introdotta anche quest’anno da un filmato, tratto dall’ultimo lavoro cinematografico sul tema
della Nascita di Gesù, “Nativity”(2006) , della
regista americana Catherine Hardwicke, girato
in massima parte a Matera, ormai diventata famosa come uno dei set cinematografici preferiti
dai registi d’oltreoceano. Immagini suggestive
per introdurre la cerimonia e per riflettere sul
tema del Natale.
Al termine della proiezione il Presidente dell’AIAP il Sig. Giuseppe Galante ha salutato i
presenti con una breve storia che evidenziava
la passione dell’arte del mastro presepista. Con
essa ha anche auspicato che quest’arte possa
diffondersi, in particolare nei giovani. Ha ringraziato quanti hanno collaborato con lui in questo
triennio del suo mandato di presidente, sperando di aver contribuito a continuare al meglio
l’opera iniziata dal compianto predecessore, il
Sig. Angelo Leccese.
Sono poi salite sul palco le autorità civili presenti in platea, il Sindaco Luigi Montanaro e i
Consiglieri Regionali Paolo Costantino e Pietro Lospinuso. Il primo cittadino ha ringraziato
l’AIAP per il lavoro svolto e si è complimentato
con tutti coloro i quali attraverso quest’ Associazione contribuiscono a diffondere l’amore per il
presepe.
Il Consigliere Lospinuso si è unito ai complimenti fatti dal Sindaco, sottolineando come
questa serata ormai segna per la nostra cittadina la conclusione delle festività natalizie
e del valore che essa dà, ad una tradizione
cristiana importante qual è il presepe.
Il Consigliere Costantino ha evidenziato
invece la crescita della manifestazione in
questi otto anni, il che vuol dire migliorare
la qualità del lavoro di quest’antica arte. Ha
poi fatto riferimento a quanto letto nel recente libro di Enzo Bianchi, monaco e fondatore della Comunità di Bose, “Il pane di
ieri”, che traccia, a proposito della data del
25 dicembre, un percorso di spiegazione
storica e simbolica legata alla festa pagana
del dio della luce (il sole invicto, ndr.), e
del solstizio d’inverno a cui essa era legata. Di qui la scelta di utilizzare questa data
come nascita del Figlio di Dio. Il Natale, ha
concluso Costantino, ha assunto una funzione antropologica per tutti, credenti e non,
e questa manifestazione ci dà l’opportunità
per riflettere su di esso.
Il programma è proseguito con la rappresentazione, ad opera degli alunni della classe
IV sez.B della Scuola Primaria “G. Lombardo Radice” guidati dalle docenti Tina Giosuè
(Segretaria dell’AIAP) e Tina Matarrese, “La
notte Santa” di Giudo Gozzano.
Al termine la giuria composta da Mauro
Corsini, Patrizia Bitetti, Eugenio Pastore,
Matteo Icobellis, Lisa D’Amelio, ha premia-
to con un attestato gli oltre sessanta autori delle opere esposte
e poi ha consegnato i premi ai
primi classificati per ciascuna
categoria.
Cat. Dilettanti- la Sig.ra Clea
Tamburi di Marina di Ginosa
(opera n.31)
Cat. Scuola – la Sig.na Ornella
Di Fonzo dell’Ist. d’Arte di Laterza (opera n. 49)
Cat. Amatoriale- la Sig.ra Angela Di Pilato di Trani (opera n. 5)
Cat. Originalità- il Sig. Michele Campa di Marina di Ginosa
(opera n.24)
Cat. Arte la Sig.na Marianna
Mele di Marina di Ginosa (opera
n. 22)
Il voto della giuria popolare è
andato al Sig. Nicola Moretti di Ginosa
Il Premio Mastro Presepista è stato consegnato al migliore dei lavori presenti (opera
n.1) realizzato dalla Sig.ra Anna Finiello
di Taranto un’esperta in questo settore.
La motivazione data dalla giuria è stata la
seguente:”Opera nata da mano esperta e
sapiente. Sempre in equilibrio sotto ogni
angolazione. Di ambientazione semplice
ma efficace. Rispettosa della priorità evocativa e rappresentativa della Natività. Mai
autocompiacentesi in eccessi leziosi, tali
da distogliere l’attenzione dal primario sacro contenuto. Pregevolissime la qualità
plastiche e la precisione delle riproduzioni
ambientali rurali, capaci di trasmettere con
poesia, l’emozione evocativa della memoria”.
Il Premio speciale “Angelo Leccese” è andato invece al socio AIAP, il Sig. Nunzio
Acquasanta, per il grande impegno profuso
durante questo anno a favore dell’Associazione e della Mostra.
La serata è stata allietata anche da alcuni
intermezzi musicali molto gradevoli grazie
alla splendida voce di Lisa D’Amelio e al
gruppo dei professori e studenti di clarinetto
guidati dal Prof. Giuseppe Carrozzoli.
L’appuntamento è al prossimo anno con la
IX edizione.
Rosamaria Busto
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Intervista al Dirigente Scolastico dell’I. C.
“Calò”, prof.ssa Mariangela Esposito
«Il nostro POF si caratterizza per una forte attenzione all’ambiente,
poiché apparteniamo da quattro anni alle ECO- SCHOOLS.…»
Il nostro viaggio nel mondo della
scuola ginosina si conclude con
l’intervista al dirigente di “lungo
corso”, la professoressa Mariangela Esposito, a capo dell’Istituto
Comprensivo “Calò”.
Preside Esposito, lei è la “veterana” dei Dirigenti Scolastici di
Ginosa, qual è il suo giudizio
sulla condizione della scuola ginosina?
«E’ fondamentalmente un giudizio
positivo, perché tutti gli istituti di
Ginosa stanno offrendo percorsi formativi più adeguati alle esigenze dell’utenza e del territorio,
nonostante vi sia una eccessiva
frammentazione dei plessi, gli organici del personale siano diventati più instabili e persistano le “interferenze” fra i bacini d’utenza di
ogni scuola.
Va fatta una riflessione sul sensibile calo delle richieste del tempo
pieno in ogni scuola, sull’affermazione
generalizzata di un tempo scuola di trenta ore nella primaria, di trentadue/trentatrè ore nella secondaria e la crescita
della frequenza nelle scuole dell’infanzia
paritarie.
I Piani dell’Offerta Formativa di ogni
scuola si dovrebbero caratterizzare
maggiormente per alcune scelte fondamentali, rendendo più chiara e variegata
la scelta per le famiglie.
Grazie al modello “comprensivo” direi
che abbiamo vinto l’abbandono scolastico, poiché ogni scuola sta realizzando
una maggiore continuità dei percorsi formativi, innalzando il livello delle competenze di base. Bisogna lavorare ancora
per realizzare una vera collaborazione
tra le scuole e fare rete su problemi comuni per pianificare con l’ente locale interventi che distribuiscano meglio sul territorio l’offerta di istruzione, intercettando
i bisogni educativi delle famiglie.»
Preside, di “numeri” si è molto parlato in
questi ultimi anni e, molto spesso, sono
stati usati in maniera impropria. Al fine di
dare ai nostri lettori delle certezze, vuole
dirci i numeri del suo Istituto?
«L’Istituto Calò consta attualmente di quattrocentonovantuno (491) alunni:
n. 94 nella scuola dell’infanzia, n. 289 nella
scuola primaria, n. 108 nella scuola secondaria di 1°grado. Nell’edificio Calò vi sono n.
259 alunni, nell’edificio Radice n. 194 alunni, nell’edificio Lorenzini n. 38 alunni.»
Il problema “dimensionamento”, almeno per il momento, non è più all’ordine
del giorno. Secondo lei quale sarebbe
la migliore soluzione organizzativa della
scuola ginosina?
«Penso che sia le famiglie che il personale
scolastico abbiano ormai accettato il modello di istituto comprensivo, perché offre alle
prime indubbi vantaggi nell’organizzazione
familiare e agli altri scambi professionali in-
terni e un più razionale utilizzo di
strutture e strumenti didattici. Gli
edifici che ospitano alunni di età
diversa si stanno adeguando strutturalmente perché la convivenza
non crei problemi. Quindi credo che
confermare in futuro tale modello
sia naturale. Va, invece, ridotto a
3 il numero delle scuole, per stabilizzarle gradualmente alla media
di 650 alunni, equilibrando anche il
numero degli alunni in ogni edificio,
affinché corrisponda alla capienza
di ognuno, senza affollamenti, spazi
inutilizzati o usati impropriamente,
mettendo a rischio anche la sicurezza di chi li utilizza. La proposta
dell’Amministrazione
Comunale,
condivisa dalla maggioranza delle
scuole e degli operatori scolastici,
di realizzare un istituto comprensivo con : Calò – Morandi – Giovanni
Paolo II, ed un altro con : Deledda –
Carducci – Lorenzini – Radice, mi
sembra oggi la migliore possibile, poiché non
crea alcun problema alle famiglie e riduce le
situazioni di esubero del personale scolastico.
Certamente lascia qualche problema irrisolto,
ma in compenso ne risolve molti altri. Va riconosciuto al Sindaco e all’Assessore Vizzielli
l’impegno personale e il ruolo determinante
nel condurre a positiva sintesi gli incontri tra
i Dirigenti scolastici e parti sociali e politiche
coinvolte nel problema. Si spera solo che tale
risultato non sia vanificato dalle scelte della
Regione Puglia e che la scuola ginosina, a
breve, ritrovi serenità e stabilità.»
La questione dimensionamento è strettamente collegata alla Riforma Gelmini. L’argomento non cessa di essere d’attualità,
anche alla luce degli ultimi provvedimenti
approvati dal Parlamento . Qual è la sua
opinione in merito alla riforma?
«Se ci riferiamo agli ordinamenti della scuola
dell’obbligo, la scelta di ridurre il tempo scuola
e il maestro unico nella scuola primaria non è
attualità
una riforma, ma solo un risparmio della
spesa; infatti la proposta manca di motivazioni pedagogiche, limita l’autonomia
organizzativa e didattica delle scuole,
riporta ad una scuola elementare superata dalle esigenze del mondo d’oggi,
che esigono professionalità più forti e
specifiche. Il vero problema della scuola
italiana oggi è il reclutamento di docenti
più qualificati, di una forte riqualificazione di quelli operanti, sia professionale
che retributiva, di una vera autonomia
delle scuole. Tutto questo non è stato affrontato nella riforma Gelmini, e i
provvedimenti in corso di approvazione
creeranno ulteriori disorientamenti negli
operatori e nelle famiglie.»
Come si caratterizza il Piano dell’Offerta formativa del “Calò”?
«Il nostro POF si caratterizza per una
forte attenzione all’ambiente, poiché
apparteniamo da quattro anni alle ECOSCHOOLS, cioè a quelle scuole che nel
mondo operano per aumentare la consapevolezza dei problemi ambientali
in tutti, realizzando concrete iniziative
rivolte al territorio. La FEE (Foundation
for Environmental Education) italiana
ci riconosce questo impegno dall’anno 2005, consegnandoci ogni anno la
Bandiera Verde di cui siamo molto fieri
e che sventola sulla facciata dell’Istituto. Inoltre, dall’anno scolastico scorso,
con l’utilizzo dei Fondi Europei, offriamo
agli alunni di scuola secondaria corsi di
madrelingua inglese e francese con certificazione e corsi di ECDL per il conseguimento della patente europea del
computer.
Curiamo anche il recupero delle competenze linguistiche e scientifiche nella
scuola primaria e secondaria, c’è un forte impegno nell’offrire attività sportive a
tutti gli alunni e attività di continuità tra i
tre ordini di scuola.
Il personale viene aggiornato continuamente e l’istituto ha in atto progetti di
autovalutazione e monitoraggio dei processi, per migliorare la Qualità nell’erogazione dei servizi.
Nel plesso Calò si è realizzato il Laboratorio di Scienze ed è in fase di realizzazione quello Linguistico; è stata realizzata, finalmente, la biblioteca di Istituto.»
Preside, vuole rappresentarci la situazione in cui versano i “contenitori”
scolastici del Suo “Comprensivo”?
«L’edificio centrale “Calò” è in fase di
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
ristrutturazione e adeguamento alle norme
di sicurezza e lo stato dei lavori è avanzato;
l’edificio “Radice” è stato adeguato alle norme di sicurezza e oggi non ha alcun problema
strutturale; l’edificio “Lorenzini” è adeguato
alle norme di sicurezza, ma necessita di manutenzione continua.»
Preside Esposito, cosa vede “dietro l’angolo” per la scuola italiana in generale e
per quella ginosina in particolare?
«Anche se ciò che accade nella scuola italiana
sembra far pensare ad una crisi irreversibile,
credo, invece, in base al mio vissuto professionale, che la scuola sia cambiata in positivo,
che di scuole che funzionino ce ne siano tante e che le famiglie la percepiscano sempre
più come luogo di crescita culturale e morale
dei propri figli e la difendano per questo. Sta
avanzando la cultura dell’autovalutazione per
gestire i servizi scolastici in modo sempre più
efficace ed efficiente. Anche la scuola ginosina si sta adeguando alle richieste di più qualità dei curricoli formativi e sta utilizzando i fondi europei per migliorare le competenze degli
operatori, coltivare le eccellenze negli alunni,
innalzare le competenze di base nell’area
linguistica e scientifica, potenziare non solo i
laboratori multimediali, ma anche quelli scientifici. Se anche le dimensioni di ogni istituto
saranno ottimali e l’ente locale svolgerà un
ruolo più forte con scelte di politica scolastica
più mirate e “concertate” con le scuole, vedo
un periodo costruttivo per la scuola ginosina.
Spero di essere ancora al servizio della scuola nei prossimi anni e dare il mio modesto
contributo per LA SCUOLA CHE VERRA’.»
Ringraziamo la preside Mariangela Espostito
per la collaborazione.
Stefano Giove
[email protected]
Circolo Arci
“Il Ponte” di Ginosa
esprime il più profondo
cordoglio ai soci
Sandra Pascale
e Franco Pizzulli
per la perdita
del caro papà in memoria del
quale è stata devoluta
un’offerta a favore dell’OMG
Il
13
Noi e il Fisco
Le misure
anticrisi
Approvato dalla Commissione Bilancio e Finanze della Camera, il decreto legge sulle
misure anti-crisi varato dal Governo si appresta ad essere convertito in legge. Con le
modifiche e gli emendamenti approvati dalle
commissioni parlamentari, che hanno dato
l’ok in sede referente, diverse sono le novità
rispetto alla stesura originaria.
Assegni familiari
I lavoratori autonomi che si sono adeguati agli studi di settore potranno beneficiare
degli assegni familiari sulla base di livelli di
reddito ed importi che saranno definiti da un
decreto ministeriale. Stanziati 350 milioni di
euro.
Commercio e Turismo
Per le aziende dei settori Commercio e Turismo viene reintrodotto, dal 2009 al 2011,
l’indennizzo di prepensionamento già utilizzato nel passato. Trattasi di assegno pari
alla pensione minima.
Accesso al credito
Viene abolita la commissione di massimo
scoperto sui conti correnti a “rosso” continuativo per un periodo inferiore a 30 giorni.Sono stati inoltre potenziati i fondi per i
CONFIDI in ordine alla garanzia della stato
sui mutui alle imprese.
Iva per Cassa
Diventa strutturale (quindi non più sperimentale) il pagamento dell’Iva “per cassa”
ovvero al momento dell’incasso del corrispettivo e non alla emissione della fattura
o al massimo entro un anno dalla data dell’operazione. Questa misura è però vincolata all’OK da parte della Unione Europea.
Dott. Mario D’Alconzo
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Pranzo di Natale nel Salone Montfort
Organizzato dal Parroco del Cuore Immacolato di Maria, La Misericordia, la Comunità di Sant’Egidio di Laterza e i tanti gruppi di volontari una bella iniziativa che ha coinvolto circa ottanta persone.
Il 25 dicembre scorso, nel salone Montfort di Ginosa si è svolta una significativa giornata di solidarietà verso le persone più bisognose. Per essere chiari,
il bisogno non è solo quello di carattere
economico che, pure, pesa parecchio,
in momenti di crisi come quello attuale. Il bisogno è anche quello della solidarietà umana capace di sconfiggere
il dramma della solitudine. Questo era
l’obiettivo che si sono posti Padre Luigi
Colleone, parroco del Cuore Immacolato di Maria, La Misericordia di Ginosa
che opera nel campo dell’assistenza
socio-sanitaria e protezione civile, i diversi Gruppi Parrocchiali, la Comunità
Sant’Egidio di Laterza, tutti i parroci di
Ginosa, i gruppi Agesci Ginosa 1 e 2,
le Caritas di tutte le parrocchie ginosine, Pino
Valenzano e la sua famiglia, nel momento in
cui hanno deciso di organizzare, per il giorno
di Natale, un pranzo al quale erano invitate
tutte le persone che volevano vivere il Santo
Natale in comunione con gli altri.
Circa ottanta le persone che hanno partecipato al pranzo, tra le quali gli ospiti di Casa
Famiglia, accompagnati dal presidente Piero
Lippolis. Significativa anche la preparazione
stessa del pranzo, che ha visto il coinvolgimento delle famiglie che si sono prodigate a
preparare ognuno la propria “Teglia” o portata.
Molte macellerie hanno donato i loro prodotti
agli operatori sociali per consentire di arricchire la tavola con arrosti tipici. Lo stesso discorso anche per altre categorie commerciali che
hanno messo a disposizione frutta, latticini e
altri prodotti gastronomici tipici.
I volontari sono entrati in azione già qualche
giorno prima di Natale, avendo allestito il salone in maniera accogliente per gli ospiti. Nella
mattinata del 25, sono iniziate le operazioni di
“raccolta” degli ospiti che avevano difficoltà a
raggiungere il salone con i propri mezzi.
Alle ore 13.00 tutti a tavola. E come nel famoso musical, anche per i nostri volontari si
è fatta strada la famosa frase “aggiungi un
posto a tavola”. Ovviamente i posti erano
più di uno e si trattava di ospitare amici
che giungevano da diverse parti del mondo (profughi provenienti da tanti Paesi
dell’Africa).
L’inizio del pranzo è stato anche l’inizio
di una bellissima festa che si è protratta
fino alle ore 19.00. Nel corso della festa
si sono svolte tante iniziative di carattere artistico: dal karaoke a esibizioni di
canto libero (con annesse stonature). E
non è mancato neanche il caffé, occasionalmente offerto dalla stilista ginosina
Carmen Clemente che, improvvisandosi
barista d’eccezione, ha sfornato dalla sua
prodigiosa macchina per gli “espressi”,
tutti i caffé necessari.
La professoressa Lia Bernardi, presidente
della Misericordia, ha dichiarato che: «È
stata una esperienza entusiasmante che
ci ha dato una gioia immensa. Io e Pino
Valenzano abbiamo coinvolto in questa
iniziativa anche le nostre famiglie e devo
dire che proprio questo si è dimostrato il
passaggio più significativo in quanto le
nostre famiglie, di colpo, divenivano molto ma molto più grandi. Vorrei utilizzare
lo spazio che questo giornale mi offre per
ringraziare sia le associazioni
e i gruppi che hanno collaborato sia i parroci che si sono
impegnati fino in fondo per
rendere possibile la realizzazione di questo progetto. Ringrazio, inoltre le famiglie che
hanno contribuito in diversi
modi a rendere più accogliente la nostra giornata natalizia.
Un ringraziamento al Sindaco
per la sensibilità dimostrata e
per il contributo offerto, che ha
permesso di far trovare sotto
l’albero di Natale del salone
Montfort un regalo per tutti.
Vorrei, infine, sottolineare
che questa iniziativa nasce
dalla nostra profonda fede cristiana e dalla convinzione che la solidarietà è, per un
credente, un impegno imprescindibile e costante. Vorrei che in momenti come questo
a prevalere sia lo spirito di abnegazione
piuttosto che quello della partigianeria. A
conclusione, una sola lamentela ed una
precisazione: il modo in cui un quotidiano
a tiratura provinciale, il Corriere del Giorno,
ha dato la notizia travisando completamente fatti e protagonisti, non ha reso un buon
servizio all’informazione. Quando si scrive
bisogna farlo in maniera obiettiva e trasparente. Dare meriti a chi non li ha non è certo il modo migliore di fare informazione e
contribuire a migliorare la nostra società.
Come si fa a scrivere che l’iniziativa è stata
realizzata da un’associazione che utilizza
divise di colore completamente diverso da
quelle indossate dai volontari della Misericordia, presenti nella sala Montfort il 25
dicembre scorso? Voglio sperare che si sia
trattato solo di una forma di daltonismo e
non di mala fede. Comunque, Buon Anno
a tutti!»
Stefano Giove
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
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Chincha, gli auguri e le richieste di Michelone
Chincha 7 dicembre 2008
Carissimo Gino, Cari Lu.Ma.Gi.Gi., con vero
piacere scrivo due righe per tutti i ginosini che
ci aiutano instancabilmente e con tanta generosità, pur con tutte le difficoltà che si stanno
registrando nel mondo.
Colgo l’occasione, del ritorno dalla missione di Mariacarmela, (dopo i suoi 5 mesi a
Huaypan torna in Italia), ascoltandola a Lima mi sono emozionato, sentire parlare del
gruppo di Ginosa e sentire il Padre Ugo come
spiegava la partenza di Mariacarmela mi ha
fatto un certo effetto, certo tornare non è una
cosa facile perché devi trovare le parole per
descrivere quello che hai visto, immagino che
avrà bisogno dell’aiuto di tutti, e soprattutto
di tutta l’O.M.G. della zona (Puglia, Calabria,
Campania).
Qui a Chincha il nostro compito sta per finire
dopo un anno vissuto qui a Pueblo Nuovo che
poi è una delle tante “favelas” di Chincha. La
gente comincia a capire che stiamo andando
via, lo vede dalla smobilitazione del campo
(tende, container) e così ora devono rialzarsi
da soli, speriamo che le autorità facciano del
loro meglio per mantenere in piedi le opere
che, con tanto sacrificio, abbiamo regalato
(luce, acqua, fogna).
Padre Ugo mi ha chiesto di rimanere qui fino
all’assegnazione delle case, che sarà fatta
dal vescovo. Penso che per questo Natale
sarò ancora qui tra questa gente che vi assicuro è ridotta alla fame e alla disperazione
ed ora con il caldo (40º) lo è ancora di più.
Immaginate che vivono sotto le tende di plastica, l’aria è asfissiante, pensiamo ai bambini, gli anziani, gli ammalati. Così, dopo un
anno e mezzo, questa gente è ancora qui con
le macerie, l’immondizia e altro davanti alle
loro (per modo di dire) case, così le malattie la fanno da padrone, infezioni, bronchiti,
epatiti, colera, tifo, e per finire in molti bambini è stata riscontrata la tubercolosi. Stiamo
collaborando con una èquipe medica cubana
che veramente stanno facendo un lavoro eccezionale. Sono qui da appena dopo il terremoto e tra un po’ andranno via anche loro e
tutto diventerà più difficile.
Alla riunione dei 5 mesi di Lima dove c’era la
nostra Mariacarmela, Padre Ugo ha suonato
la carica per i nostri depositi di viveri vuoti.
Lui ha lanciato una idea che è questa: se
tutte le famiglie vorranno destinare un kg di
viveri al giorno per i più poveri si potrà aiutare
tanta gente che non ha il minimo essenziale
per vivere, chi vorrà partecipare a questa gara di solidarietà può contattare i ragazzi del
gruppo OMG.
Infine, per questo Natale per i giovani e i
bambini: non comprate stupidaggini, i vostri
soldi devolveteli in beneficenza, pensando
a quanti bambini nel mondo hanno fame e
non hanno da mangiare, vogliono studiare
e non hanno quaderni, penne, o, addirittura,
non hanno la scuola, sono ammalati e non
possono curarsi.
Chiudo ringraziando tutti quelli che dedicano il proprio tempo per i più bisognosi, a tutti
quelli che con la loro attività (spettacoli, feste,
altro) devolvono tutto in beneficenza; a tutte
le scuole, alunni, insegnanti, presidi e personale non docente: a tutte le Parrocchie con
i nostri parroci e giovani che animano tutte
le attività, molte volte sacrificando il proprio
tempo; le famiglie, tutte le associazioni, Buon
Natale a tutta Ginosa da una terra lontana
che, con la vostra generosità e il vostro amore, è vicinissima al nostro cuore.
Tanti saluti a tutti i politici (maggioranza e opposizione). Ciao, Buon Natale da Chincha
vostro Michele
Felicitazioni
da parte della Redazione a Federica Parisi e Stefano Petrosillo che hanno
celebrato il loro matrimonio il 23 dicembre scorso coronando
la loro lunga storia d’amore.
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Insieme per Telethon è il Natale di Marina di Ginosa
Grande successo per le iniziative organizzate nella borgata dal Comitato di Frazione, l’AVIS
e l’agenzia SIAE, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale
Di grande successo il Natale organizzato dal Comitato di Frazione di Marina di
Ginosa, l’AVIS di Ginosa e l’Agenzia SIAE
di Ginosa, col patrocinio del Comune di
Ginosa.
Vasto e molto vario il cartellone di eventi
che sono stati proposti al fine di rinnovare
tra il popolo marinese quel modo di fare tipico delle feste natalizie, lo stare insieme,
il tutto inserito in un armonioso connubio di
sport e cultura in nome della solidarietà.
Primo appuntamento Sabato 13 Dicembre presso l’Istituto Comprensivo “Raffaele Leone” dove il Centro di Aggregazione
“Covella” di Ginosa ha proposto
la drammatizzazione di una fiaba.
Venerdì 19 Dicembre nuovo appuntamento tutto dedicato ai
marinesi della terza età del Centro polivalente Anziani che presso il Ristorante “La Perla” hanno trascorso una serena serata
conviviale in cui non mancavano
il buon cibo la musica e l’animazione del cantante e cabarettista
locale Celentano del Sud che
coinvolto nello spirito di solidarietà, a titolo gratuito, ha allietato
i circa 70 partecipanti.
Il giorno seguente presso il cinema “La Pineta” la rappresentazione della commedia in vernacolo ginosino “U Creature Abbuogghie Abbuogghie ca pare
tutte”, recitata dall’eccezionale compagnia
di attori locali Orizzonti 2001.
La rappresentazione è stata preceduta dal
saluto e dai ringraziamenti espressi dal
presidente del Comitato di Frazione Domenico Giove e dal presidente dell’AVIS
di Ginosa Nicola Carenza ed è stata molto
apprezzata dai presenti.
Ancora domenica 21 le associazioni ciclistiche locali hanno dato prova di sensibilità
e partecipazione con la già collaudata “Ciclioturistica per le vie del centro”.
Dopo una breve pausa per il Natale, festa
che si suole festeggiare con la famiglia,
Domenica 28 altri due eventi hanno raccolto gli amanti dello sport presso il campo di
calcio a cinque del sig. Francesco Dragone dove, in mattinata, si è disputato un
torneo-esibizione tra le scuole calcio, categoria “Piccoli Amici” di quattro team del
calcio locale, la Parma Club di Marina di
Ginosa, la Parma Club di Ginosa, la Virus Laterza di Salluce e il Deportivo Montescaglioso, e nel pomeriggio nuovo torneo con quattro squadre di giovani-adulti
di Marina di Ginosa.
Nella giornata del 6 Gennaio, presso la
delegazione comunale, in un cordiale clima di festa, i ragazzi che hanno partecipato al torneo sono stati premiati con
delle medaglie e le società partecipanti con delle targhe. In ordine allo spirito
di solidarietà, motore dell’iniziativa Telethon non vi è stata una squadra vincitrice del torneo, ma tutti i partecipanti sono vincitori perché è sempre una vittoria
partecipare ad iniziative benefiche come
questa.
Dalla serata è emersa una gratificazione
generale per la riuscita dell’evento che si
pensa di proporre nei prossimi anni come appuntamento fisso del Natale marinese.
Ultimo appuntamento Venerdì 2 Gennaio
Che ha visto come protagonisti della serata il trio degli Alcanices, gruppo costi-
tuitosi da qualche anno che già offre il suo servizio per l’iniziativa Telethon da due anni a questa parte, e ragazzi del gruppo Funky-Hip hop
della palestra Life Club di Marina di Ginosa,
fiore all’occhiello dello sport marinese.
Il Concerto dell’Epifania dal titolo “Note di musica e d’amore” ha avuto inizio alle 20 e 30 presso il Cine teatro “La Pineta” all’ingresso della borgata ha visto l’alternarsi di esecuzioni di
musica classica e canto lirico magnificamente
eseguite dal terzetto Alcanices, oltre che l’esibizione della scuola di danza marinese caratterizzata dallo spirito di squadra dei ballerini e
dalla più che precisa coordinazione dei passi
e dei movimenti che spiccavano durante l’esecuzione
dei balletti presentati.
L’esibizione della Life Club,
inserita tra la prima e la seconda parte del concerto
ha creato un piacevole intermezzo che ha tenuto alta l’attenzione dei numerosi
spettatori.
Eccellente la performance
del trio Alcanices che, ricordiamo, è composto da
tre musicisti provenienti dal
glorioso Conservatorio di
Musica “E.R. Duni di Matera, il soprano Prof.ssa Ilaria
Pompeo, che ha stupendamente deliziato le orecchie
del pubblico con la sua voce dolce ma decisa, la Prof.
ssa Sara Madio, eccezionale pianista materna
con alle spalle un brillante curriculum, che ha
eseguito i brani in scaletta con professionale
maestria, e, al flauto, il Maestro Domenico Iuppariello, già primo flauto presso diverse famose orchestre di fiati che da anni entusiasmano
le platee e le piazze dello stivale, nonché detentore di un considerevole bagaglio di esperienze in campo musicale nonostante la sua
giovane età.
Il presidente AVIS Nicola Carenza si ritiene
soddisfatto per la riuscita della manifestazione,
nonostante sia il primo anno che un progetto
Telethon con l’AVIS sia stato proposto a Marina di Ginosa e fosse stata necessaria maggiore pubblicità.
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
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Il nostro passato
Marina di Ginosa ha risposto molto bene e,
grazie alla sua grande generosità, in ogni
tappa del cartellone sono stati raccolti fondi da destinare al comitato nazionale per Telethon.
Lodevole è quindi l’impegno dell’AVIS, ente
che opera nel campo della ricerca e della beneficenza svolgendo la sua attività al di sopra
di tutte le parti, politiche e non, col solo obiettivo della solidarietà.
Anche il presidente del Comitato di Frazione Domenico Giove è entusiasta, soprattutto perché l’iniziativa si è svolta in linea con
gli obiettivi che il Consiglio di Borgata intende salvaguardare e valorizzare in Marina di
Ginosa: recuperare e favorire lo sviluppo della cultura delle attività sportive che costituiscono una vocazione per la borgata.
“Un sincero grazie al signor Francesco Dragone e all’allenatore Avantaggiato Antonio
per la collaborazione prestata per la riuscita
dell’evento calcistico e a tutte le associazioni e gli enti che hanno preso a cuore l’iniziativa Telethon.
Preziosissima è stata la collaborazione da
parte dell’Istituto Comprensivo marinese
“Raffaele Leone” e colgo l’occasione per salutare e ringraziare il suo dirigente scolastico dott.ssa Lucia Pallucca che sin da subito
ha mostrato grande sensibilità e disponibilità
in favore delle iniziative a scopo di solidarietà e grande interesse alla cooperazione con
gli altri enti e istituzioni della borgata, perfettamente in accordo con quanto è nei progetti
del Comitato di Frazione.
Unione, fratellanza e cooperazione è ciò che
auguro a Marina di Ginosa per questo 2009
a nome di tutto il Comitato di Frazione, auspicando una crescita culturale per la nostra
borgata.”
Dalle parole del presidente Giove e del sig.
Nicola Carenza si evince la buona riuscita
dell’iniziativa che si spera abbia una continuità negli anni a venire.
Antonello Lovecchio
Ho spesso, attraverso queste pagine espresso il mio
rammarico per aver, tutte le
precedenti amministrazioni,
lasciato disperdere quel corredo culturale rappresentato
in cripta e cenotafi ipogei che
testimoniano insediamenti in
loco, divenuti poi col tempo
una vera e propria civiltà,
unica nel suo genere, che la
gravina con i suoi rioni Casale
e Rivolta ha tramandato sin
quasi ai nostri giorni.
E sembrerebbe un assurdo
precisare che quei luoghi furono meglio conservati quando,
adibiti a ricovero di greggi,
vennero opportunamente protetti. Terminato l’utilizzo, gli
stessi sono stati quasi cancellati dal degrado del tempo e
dal saccheggio indiscriminato
di vandali spinti dalla bramosia
di monetizzare qualsiasi cosa
mostrasse i segni dell’antico.
In una recente dichiarazione, l’on. Bondi,
responsabile del dicastero dei beni culturali,
afferma che pur possedendo l’Italia il più
esteso patrimonio di cultura ed archeologia,
tuttavia, nessun museo italiano è presente tra
i primi dieci del mondo, e questo è dovuto all’incapacità culturale dei nostri amministratori
che non sanno “vendere” tutto quello che in
abbondanza posseggono.
Se la Passio Christi, anziché in gravina, dovesse svolgersi in una qualsiasi piazza del
paese, non ci sarebbe una sedia occupata.
E’ la gravina con il suo proscenio che fa da
fondale ad una storia da tutti conosciuta da
oltre 2000 anni, creando una suggestiva, indimenticabile scenografia che nessun regista
potrebbe ricostruire in studio. Anni addietro
un film girato fra i “sassi” di Matera, portò
ad un ritorno economico che vide alberghi
prenotati per un anno.
E sempre a Matera, una società: l’IPOGEA,
con la consulenza di tecnici specializzati, sta
sperimentando nuovi materiali “la cenere rossa” una pozzolana locale di origine vulcanica,
per l’intonaco di ambienti ipogei e sottostanti
chiese, avendo, detta società, avuto la commessa del restauro di chiese copte a Lalibea,
la Gerusalemme d’Africa, in Etiopia, mentre
per la copertura delle stesse, si utilizzerà la tecnica
usata tradizionalmente per
i lastrici de i “Sassi”.
Noi, al contrario, pensiamo
di tutelare quello che resta
di un affresco bellissimo,
quello di Santa Barbara
nell’omonima chiesa, affidandolo alle “cure” di una
recente associazione di ex
marinai. Le chiese ipogee
di Barbara, Dominica, Sofia,
Parasceve o Veneranda
(scomparse) sono la testimonianza di quanto la fede
de i nostri padri fosse radicata nel culto della patristica
greca, diffuso specialmente
nel meridione, e solo la “perseveranza dei domenicani
portò, in materia di fede,
la supremazia di Roma su
Bisanzio, fede, che vide in
Ginosa un cambio di “Patrona” causa anche una siccità perdurante, da
Parasceve a Vergine del Rosario. Dell’affresco di S. Barbara, il Fonseca, massimo
studioso della materia, così scrive: “L’affresco è eseguito con molta cura: la Santa
è raffigurata con copricapo saraceno ed
orecchini a pendaglio. Indossa un vestito a
vita con manto rosso celeste e bianco oro.
Regge in mano una croce.”
Paolo Bozza, in copertina al suo libro sulle
chiese rupestri di Ginosa, utilizza l’affresco
di S. Barbara incorniciato. Non mi è chiaro
come l’associazione di ex marinai tutelerà il
dipinto, Dio non voglia, che venga asportato, a mio avviso deve rimanere, opportunamente protetto, in loco, altrimenti sarebbe
come mandare i “rupestri” in spiaggia ed i
marinai in gravina.
Sul N° 21 de “La Goccia”, Il dottor Sassi
intervistando l’assessore ai lavori pubblici,
così conclude: “Un lento processo di rinascita, sembra investire negli anni futuri il
comparto culturale del nostro territorio.
Auguro all’assessore finanziamenti spesi
in maniera oculata e seria.”
Non aggiungo parole. Spero che chi può
capisca.
Nicola Tuseo
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
IL NATALE DI SYMBOLA
Una tourneè di 6 concerti con tre diverse produzioni
Un lungo lavoro di preparazione cominciato nel mese di Settembre concretizzatosi in
sei concerti con tre programmi diversi, che
hanno visto il Coro Stabile, il Coro di Voci
Bianche, l’Orchestra, la Big Band impegnati
per tutto il periodo di Natale. Tante le prove,
coordinate dal Maestro Gabriele Maggi. Si
comincia domenica 21 Dicembre a Ginosa,
nella Chiesa Madre, con il tradizionale Concerto di Natale a sostegno dell’Operazione
Mato Grosso. Giunto quest’anno alla VI edizione, il concerto è diventato
oramai appuntamento molto atteso in paese. Già nei
giorni precedenti, numerose
le telefonate ricevute con
richiesta di informazioni. E
numerose anche le adesioni
di artisti che, in collaborazione con gli allievi della Scuola
di Musica, hanno voluto dare il loro contributo a questa
importante causa. Circa 50
musicisti in scena per un ricco programma, sul tema dell’amore, che ha spaziato tra
le musiche natalizie di ogni
genere musicale e di ogni
luogo del mondo. Dai brani
tradizionali al jazz, dal rock
alla musica leggera, dal sacro alla musica classica, per chiudere con
la musica popolare. Dopo l’introduzione di
Antonella Azzarano che ha cantato il brano
di ENYA Evening Falls, è stata la volta del
coro di Voci Bianche di Symbola formato da
Alessandro Malagnini, Ilaria Maggi, Pietro
Di Tinco, Stellarosa Stigliano, Francesca
Pagone, Isanna Maldarizzi, Carmen Valentino, Vincenzo Pizzulli, Antonio Traetta, Angelo Maggi, Gaetano Lambitelli, Alessandra
Galante, Stefania Tucci, Domenico Giove,
Marco Bianco, Vanessa Pagone, Marioluca
Stigliano, Anna Guarnieri, Gerardo Lomagistro, con la voce solista di Priscilla Scaringello. What child is this, Oh Holy Night,
Carol of the bells i brani eseguiti. Di seguito, la suggestiva esibizione di Angelo Maggi, Domenico Giove, Gerardo Lomagistro e
Marco Bianco nell’esecuzione di “Stille na-
cht” in versione per pianoforte, marimba e
due glockenspiele. Con la partecipazione
di musicisti d’eccezione quali Rosario Calabrese, Giuseppe Lapiscopia, Francesco
Parisi, Vito Galante, Vito Perrini gli allievi
della classe di Canto Vito Melchiorre, Maria Agostina Sabato, Michela Nigro e Rosanna Matera hanno cantato Can’t help
falling in love, Jingle bells rock, Somebody. Ha chiuso la prima parte del concerto
un emozionante duetto sulle note di Oh
happy day con le splendide voci di Rossella Maggi e Roberta Delliponti. Marivita
Galeota, allieva della classe di Violino, ha
aperto la parte “classica” del concerto eseguendo la Sarabanda di PACHELBEL ed
il Minuetto di PURCELL. Con l’ingresso
del Coro Stabile della Terra delle Gravine,
diretto da Roberta Delliponti e formato da
Anna Maria Castria, Mimma Colella, Liliana Cianciotti, Daniela Francese, Marilena
Gigante, Germano Leccese, Anna Logroio, Flora Losito, Maria Gatti, Rosaria
Rizzi, Angela Settanni, Angela Tarantini,
Loredana Vinci, Franco Vizzielli, sono
stati eseguiti un Alleluia della tradizione
Pentecostale e Tieni viva la tua fiamma,
suggestivo brano di tradizione germanica.
L’ Omaggio alla Madonna viene reso con
la musica di grandi autori classici : Car-
men Valentino canta la celebre Ave Maria di
Schubert mentre il Coro esegue La Vergine
degli Angeli, dall’opera di Verdi “La forza del
destino” con solista il soprano Grazia Contento. L’Attesa del Messia, celebrata con l’aria
di Rossini Dal tuo stellato soglio dall’opera
“Mosè”, chiude la parte classica del concerto.
Ad aprire quella popolare quattro brani dalla tradizione natalizia italiana: dal Piemonte
Ninna nanna di Gesù, dal Veneto La Note
di Natale, dalla Sicilia O Sanctissima, dalla
Sardegna Bona nott’e bonos annos eseguiti dal Coro
con grande rigore stilistico.
L’ospite della serata, Mario
Donatiello, profondo conoscitore delle tradizioni popolari
del meridione, ha emozionato il pubblico con una Ninna
nanna lucana ed un canto
d’amore salentino chiudendo poi con un vivace brano
napoletano dalla Cantata dei
pastori. In fondo, se Gesù è
nato in mezzo ai poveri, forse
è proprio nella musica popolare che si può trovare la vera
essenza del Natale. L’ultimo
brano in programma ha visto
in scena l’Orchestra dei piccoli allievi della Scuola di Musica di Symbola: i 20 musicisti in erba (da 4
a 13 anni), già esibitisi nel Coro di Voci Bianche, ai quali si aggiunge il piccolo solista Vito
Matarrese, a suonare sotto la direzione del
Maestro Maggi. Violini, chitarre, pianoforte,
tastiere, timpani, batteria, percussioni, marimba, glockenspiele per l’esecuzione di Jingle Bells. Alla fine applausi a scena aperta da
parte del pubblico che gremiva la chiesa. Mai
tanta gente come quest’anno! Confortante la
raccolta di fondi per l’OMG, che ammonta a
500 Euro, quanto mai utili alla spedizione del
container. La serata è stata magistralmente
condotta da Maurizio Ranaldo. Il giorno 22
Dicembre, lo spettacolo è stato interamente
riproposto a Marina di Ginosa, nella Chiesa
SS. Immacolata di Maria anche qui con positivi consensi soprattutto per la
attualità
scelta del programma e
soprattutto degli strumenti impiegati. I due concerti
sono stati realizzati con il
prezioso supporto dell’Ufficio Cultura del Comune di Ginosa. Nei giorni
28,29 e 30 dicembre poi,
trasferta in terra lucana
per le prove ed i concerti nei Comuni di Pisticci
e Marconia. Il progetto,
sostenuto
dall’Amministrazione Comunale di
Pisticci, nasce dalla collaborazione tra Symbola
e l’Orchestra di Fiati Città di Pisticci ed a visto il
Coro Stabile della Terra
delle Gravine protagonista di uno splendido programma di brani originali
per orchestra di fiati quali
Joyful Fanfare, Bethlem
Triptich, Introitus von Kirtstch (rielaborazione di un
introito da una messa di
Natale del 1500), e di medley quali Jesus Christe
Superstar, Gospel Train,
Music Shall Live, Festive
Christmas Celebrations.
In chiusura di programma, non poteva mancare
White Christmas. Diretti
dal Maestro Mariano Pastore e con la voce solista di Roberta Delliponti
60 musicisti tra coro ed
orchestra hanno riscosso un grande successo
di pubblico e numerosi
consensi nelle stupende
cornici della antica Chiesa Matrice di Pisticci e
della nuova Chiesa San
Giovanni Bosco di Marconia. Il concerto ha avuto anche la sua replica a
Ginosa il giorno 3 Gennaio 2009 nella Chiesa di
San Martino, con l’organizzazione del Lions
Club Ginosa Le Gravine in collaborazione
con l’Amministrazione Comunale di Ginosa.
Anche qui il programma ha riscosso favorevoli consensi confermando la bontà dell’iniziativa che, come ha sottolineato il Mae-
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
stro Maggi, è nata dall’idea del Maestro
Pastore di mettere a confronto due realtà
che, animate da puro spirito di sacrificio
e grande passione per la musica cercano, tra mille difficoltà, di dare impulso alla
crescita culturale ed artistica del proprio
territorio. E Symbola, il cui nome (non ci
21
stancheremo mai di ricordarlo!) significa “stare insieme”, non poteva
non raccogliere l’invito e farlo proprio. Con l’auspicio che in futuro si
possa proficuamente continuare
la collaborazione. La tourneè si è
quindi chiusa il giorno 6 Gennaio
a Laterza con il Concerto per il
Nuovo Anno, organizzato sempre
dal Lions Club Ginosa Le Gravine e destinato alla raccolta fondi
per il progetto “pro-Zambia”. Nella bella cornice della ristrutturata
Chiesa del Purgatorio, la Symbola
Big Band ed il Coro Stabile Della Terra delle Gravine, diretti dal
Maestro Gabriele Maggi, in un
programma dedicato nella prima
parte ad alcuni tra i brani più famosi del repertorio per Big Band
quali Moonlight Serenade, Garota
de Ipanema, Take the “a” Train,
Pink Panther, Fly me to the Moon,
Sing Sing Sing, Amazing Grace,
Auld Lang Syne, Here’s comes
Santa Claus. Nella seconda parte, invece, con l’ausilio del Coro
accompagnato dai “virtuosi” Nicola Puntillo, Gianfranco Menzella,
Giuseppe Lapiscopia, Domenico
Di Fonzo, Vito Calabrese, Rosario Calabrese, Leonardo Calabria,
Francesco Parisi, Vito Perrini, Vito
Galante, Luciano Luisi, l’esecuzione in chiave “swing” dei classici
del natale White Christmas, Jingle bells, The Little Drummer Boy
(solista al tamburo Angelo Maggi).
Chiusura esaltante con le voci soliste di Rossella Maggi e Roberta
Delliponti per un coinvolgente Oh
happy day. Chiusa questa esaltante pagina associativa, il lavoro di Symbola prosegue con una
serie di nuove produzioni che ci
vedranno impegnati già dalla fine
di Gennaio, e con la preparazione
del Concerto di Pasqua, che nelle
nostre intenzioni, vorremmo diventasse “tradizione”. Nel frattempo continua anche il lavoro della
Scuola di Musica, perché, la Musica non ci
piace solo “farla” ma soprattutto “insegnarla” (bene)! Le iscrizioni sono sempre aperte
tutto l’anno. Non è mai troppo tardi per avvicinarsi alla musica. A tutti, buon 2009.
Elena Clemenza
foto - Erasmo Mazzone
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La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
SVEGLIATEVI
Non me ne vogliano i Testimoni di Geova che
nel rispetto della propria Religione affettuosamente saluto ma la mia sul titolo della
loro rivista è, se la vogliamo chiamare
ironia, un serio monito agli amministratori di maggioranza (come amano definirsi per distinguersi da noi dell’opposizione che secondo il contenuto della loro
scatola cranica siamo al banco dei ciucci
(SIC?) Anche se è tutto da verificare).
Un monito sul valore prezioso che è la vita umana e su quello che chi amministra
deve fare per cercare di preservarla.
So bene che siete convinti di essere cattolici (SIC?) anche se tranne le passerelle alle processioni non vi ho mai visto ad
una messa (perché impegni permettendo io ci vado) ma sono convinto che uno
stage presso l’editore della su citata rivista (SVEGLIATEVI) vi farebbe bene.
Gradirei che, come vostro umano costume, non scarichiate le vostre pecche
di amministratori sugli altri assurgendovi
i meriti degli altri quando questi sono di
altri.
Sappi caro Sindaco che il compito di un
amministratore non è solo quello di vestirsi a festa o come si dice in gergo ginosino impizzillarsi solo nelle parate ma è
anche e soprattutto quello di farsi venire
delle idee, vigilare sui problemi della cittadina che si amministra e vigilare anche
sull’operato degli uomini che occupano gli
uffici pubblici sopperendo a quello che può
essere una carenza temporanea di pensiero
o ad una svista dell’ impiegato o dirigente che
sia.
Per chi non lo sapesse, in questa ridente città, sono state realizzate due opere e precisamente su via Alfieri dove sono state realizzate due opere contigue in due tempi diversi
e con due progetti e appalti diversi
Il primo è quello del consolidamento dello
spiazzo sul rione Popolicchio che costeggia
la villa del
Sig. Maggiore ed il secondo un raccordo mignolo (non anulare ) tra via Alfieri e Via Bachelet con snodo su via Noci all’altezza della
villetta del Sig. Vizzielli.
Bene, quali le carenze:
nella prima opera manca una palificazione di
pubblica illuminazione facendo si che i porticati sottostanti il piazzale sono diventati ricettacolo per la frequenze di personaggi poco
raccomandabili, mancano delle bande ru-
riceviamo e pubblichiamo
morose ma gradirei dei dossi come quelli
messi su viale Martiri d’Ungheria ed altra
stortura abbastanza grave che in accordo
con la società che gestisce il gas cittadino
si sarebbe senz’altro potuto realizzare è
l’aver lasciato sul crocevia dei due snodi il
gabbiotto di erogazione del gas cittadino;
al riguardo, mi corre l’obbligo di far notare
che su viale Martiri d’Ungheria i dossi ora
sono diventati pericolosi perché in parte
divelti
nella seconda opera invece manca la installazione di dossi e una segnaletica verticale che indichi l’incrocio nei pressi del
Sig. Vizzielli e che indichi in qualche modo
che la strada si interrompe sotto la parete
del ponte di San Leonardo per poi bruscamente svoltare sulla sinistra
Caro Sindaco e soprattutto Lei carissimo
Assessore ai Lavori Pubblici Dott. Di Canio che sovente mi addita come ignorante (può essere poichè sono al banco dei
ciucci), incapace e menzognero (vedi la
mia distorta lettura del progetto della S. G.
Bosco declamata alla Festa Tricolore ed
altro) quando vi viene sottoposto in visione un progetto, possibile che non riuscite
a guardare al di là delle linee e non vi
vengono in mente delle idee, certamente
non tecniche, che sopperiscano alle ca-
renze e che in un certo qualmodo possano
salvaguardare l’incolumità dei cittadini nel
vissuto quotidiano??
Eppure pensavo di essere amministrato da
una Squadra di Ingegneri visto che ogni
opera che sia finanziata dal Comune o dalla Provincia o dalla Regione
Puglia apparite sui muri con manifesti che a caratteri cubitali prima di
indicare l’opera recitano sempre la
solita frase GRAZIE ALLA PROGETTUALITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE MONTANARO.
Con tutto rispetto verso i militari che
per fermare il nemico devono veramente ingegnarsi, mi vien da pensare che forse avete fatto il militare nel
GENIO GUASTATORI
So bene anche che questa mia esternazione sarà rapportata a Lei esimio
dirigente dell’UTC Arch. Luigi Traetta
come una cattiveria nei suoi confronti e/o come una sua incapacità nello
svolgere il proprio lavoro pertanto,
La invito a non lasciarsi abbindolare
e di accettare questa mia disquisizione veramente come la intendo e prima specificato cioè: che può essere
una carenza temporanea di pensiero
o una svista dell’ impiegato o dirigente che sia.
Signori Sindaco ed Assessore,
sappiate che da quelle due arterie,
moto ed auto scendono e salgono in
barba anche ai divieti di accesso a tutto gas
o birra (come preferite) e che da quando
è stata aperta, soprattutto la seconda arteria, sono già ben cinque le automobili che
si fracassano contro il marciapiede e ancor
peggio sulle automobili dei residenti le palazzine di via Bachelet che stanno subendo danni personali.
Giustamente voi mi vorrete far osservare
che questo non è eclatante e pertanto bisogna attendere che vengano investite delle
persone, che qualche automezzo divelga
la cabina del gas o che addirittura il sig.
Vizzielli non si trovi come ospite qualche
automobile o motorino mentre sta pranzando, dormendo o facendo i propri bisogni in
bagno (mi scuso col Sig. Vizzielli ma non
so quale stanza è prospiciente l’arteria)
Tanto dovevo in ossequio ai cittadini residenti nella zona che mi hanno e non
votato.
Geom. Emanuele Rosato
Consigliere Comunale del
Partito Democratico
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
SalutArci a colori nell’ospedale di Castellaneta
Pochi giorni prima di Natale, il 20 dicembre
scorso, l’atrio del primo piano dell’ospedale di Castellaneta è stato teatro della festa
della consegna ufficiale dei murales realizzati nel reparto di pediatria, dagli artisti del
circolo Arci “Il Ponte” di Ginosa.
Il progetto denominato “Lo Stralisco – SalutArci a colori”, ampiamente pubblicizzato,
anche attraverso una brochure, curata da
Vito Furio, ha avuto come finalità principale (val la pena ricordarlo) quella di rendere
un luogo asettico, anche sotto l’aspetto dei
rapporti umani (l’ospedale), un luogo di vita,
di calore, di gioia e di colore, in special modo nell’area in cui si curano le patologie dei
degenti più piccoli, coloro ai quali non può e
non deve essere negata la felicità e la gioia,
soprattutto quando soffrono.
Sua Eccellenza, mons. Pietro Maria Fragnelli, il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, il vice presidente della provincia di Taranto, Stefano Fabbiano e il sindaco
di Castellaneta, Italo D’Alessandro, insieme
ai piccoli degenti, ai soci del circolo Arci di
Ginosa, alle scolaresche dell’istituto castellanetano “G. Pascoli”, agli operatori sanitari
e al teatrino dei burattini “Il flauto Magico”,
hanno dato vita ad una giornata di festa per
sottolineare che cittadini, istituzioni e servizi
costituiscono, se si muovono di concerto,
un circolo virtuoso che non può che essere
garanzia di crescita sociale e culturale.
Di buon mattino i soci Arci hanno allestito
il teatro dei burattini e, alle 9,00, quando le
prime classi della scuola Primaria dell’Istituto Pascoli sono arrivate, tutto era pronto per
il divertimento dei ragazzi. Puntuali anche
il presidente Vendola, sua eccellenza Fragnelli e le altre
autorità che, dopo una visita ai dipinti del
reparto, accompagnati dal presidente
dell’Arci di Ginosa, Stefano Giove, dal vice presidente, Maurizio Calabrese, dalla
relatrice del progetto, Rosa Perrone (per
l’occasione in veste di ciceronA) ed alcuni degli autori, hanno raggiunto i bambini
per partecipare alla festa a loro dedicata.
Dopo i brevi interventi di alcune tra le autorità presenti, il vescovo si è intrattenuto
conversando con i piccoli protagonisti che
aspettavano con ansia di poter assistere
allo spettacolo dei burattini e, ad onor del
vero, i “grandi” hanno saputo cogliere il
desiderio e, presidente della regione in
testa, hanno chiesto che lo spettacolo
iniziasse.
La compagnia de “Il flauto magico” ha
dato il via alla rappresentazione della
storia popolare “La formica cerca marito
– Cummuà fermichele” , nell’intervallo tra
il primo e il secondo atto, è stata data la
parola al presidente Vendola che non ha
mancato di sottolineare la valenza positiva che assume il privilegiare la serena
permanenza in un luogo di cura, che non
può essere visto soltanto come guaritore
del corpo ma deve sentirsi responsabile
anche dell’angoscia dell’anima che pervade chi soffre. «Quest’ospedale deve
vivere l’epoca del rilancio – ha aggiunto
il governatore – dopo l’angoscioso periodo dello scorso anno che lo ha visto triste
protagonista di fatti luttuosi» ed ha concluso esprimendo la certezza che l’im-
pegno degli operatori e il sostegno delle istituzioni porteranno ad una stagione di buoni
frutti per la sanità tarantina e castellanetana
in particolare.
“La Festa dello Stralisco” (come l’hanno definita alcuni bambini presenti), è proseguita con l’intervento del consigliere regionale
(nonché socio Arci) Paolo Costantino, la consegna delle targhe ricordo ai pittori, offerte
dalla Confraternita del S. Rosario e del SS
Sacramento di Ginosa, l’esibizione di Lisa
D’Amelio in due brani musicali accolti con
tanto entusiasmo dal pubblico presente ed
i ringraziamenti del presidente del Circolo
Arci ginosino, Stefano Giove a tutti coloro
che hanno reso possibile la realizzazione del
progetto: gli artisti Damiano e Patrizia Bitetti,
Pietro e Lisa D’Amelio, Federica Calabrese
e Tina D’Amelio, Giuseppe Rossi, Vito Furio, Giorgio Morea e Arcangelo Carrera; Vito
Calabrese per le riprese del DvD; proiettato
durante la mattinata, Davide Galante per il
servizio fotografico che ha illustrato la brochure, Maurizio Calabrese per il sostegno
agli artisti; la Fondazione “Ing. Luigi Sarno”
per aver fornito i materiali per le opere, il barlibreria di Castellaneta “Nominae Rosae”, la
Confraternita del S. Rosario, l’Ente provincia
di Taranto ed il gruppo dei soci Arci, protagonisti del teatro dei burattini: Enza Cellamare,
Franco Pizzulli, Bruna Andreula, Vito Furio,
Gianna Latorre, Eufemia Pavone, Damiana
Bozza, Tina D’Amelio, Adele Carrera e Davide Giove.
Adele Carrera
foto - Erasmo Mazzone
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Chiesa Matrice:
concerto dell’Ensemble di corni
Si sono esibiti gli allievi del Conservatorio di Musica
“E. R. Duni” di Matera diretto dal loro docente,
Maestro Pasquale Di Pinto.
Sabato 27 dicembre 2008, nella monumentale Chiesa Matrice di Ginosa e in piena
atmosfera natalizia, si è tenuto il concerto
dell’Ensemble di corni degli allievi del Conservatorio di Musica “E. R. Duni” di Matera
diretto dal loro docente, Maestro Pasquale
Di Pinto.
L’evento promosso dal Comune di Ginosa,
insieme all’Avis, a Telethon, alla Siae e al
cospetto di un pubblico numeroso ed attento, è stato un vero ed indiscutibile successo.
Un appuntamento voluto non solo per
promuovere la socializzazione di giovani
musicisti, ma anche per unire al piacere
di ascoltare musica quello di presentare il
corno nelle sue molteplici sfumature. Per
la prima volta nella nostra cittadina c’è stata
l’occasione di assistere a un concerto con
uno strumento difficile e impegnativo, quale
è proprio il corno francese.
L’Ensemble diretta dal Maestro Pasquale
Di Pinto, si è avvalsa della partecipazione
del Prof. Domenico Fanelli, del sassofonista
Roberto Laganaro e di sei giovanissimi al-
lievi del Conservatorio, tre dei quali ginosini: Baldassarre Venezia, Davide Saturno
e Tiziana Malagnini, due di Pisticci: Francesco Mastrogiulio e Paolo D’Alessandro
e Alberto Maragno di Matera.
Il repertorio iniziale, composto prevalentemente da brani musicali con tema di caccia
di G. Rossini, F. Deisenroth e H. Liebert, è
stato ampliato anche da colonne sonore di
film e da un mixer di musiche natalizie con
arrangiamenti curati dal Maestro Pasquale Di Pinto che accontentano i gusti di un
pubblico sempre più esigente.
La serata è stata presentata dall’amico
Maurizio Ranaldo che ha vivacizzato l’atmosfera con la sua consueta verve tra
un brano e l’altro della scaletta. Alla fine
del concerto, il pubblico ha applaudito le
esecuzioni degli artisti con entusiasmo,
mostrando di gradire l’evento musicale
proposto in uno scenario di grande suggestione.
Angela Pascale
foto - Erasno Mazzone
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
C’era una volta la scuola pubblica…
A partire da questo numero e per tutto il periodo delle iscrizioni presenteremo punto per punto il“caos unico” a cui porterà l’applicazione della Legge Gelmini (Tremonti) (n.169.30.10.08)
A ridosso delle vacanze natalizie, ecco che
come un pacco regalo da scartare sotto
l’albero, escono le bozze dei regolamenti attuativi della Legge Gelmini. Dopo tre
mesi di lotta e di pseudo dietro front della
Ministra, ecco piombare sulle nostre teste
i famigerati Regolamenti (ancora in fase di
studio), ma che già delineano il “caos unico”
in cui si ritroveranno le scuole fra qualche
settimana, subito dopo il termine delle iscrizioni, fissato per il prossimo 28 febbraio.
Anche se qualcuno ormai mi chiama con
un sottile senso ironico, la “maestra unica”,
per via del mio interesse a non sostenere
la pseudo-riforma Gelmini, sono sempre
convinta che non bisogna arrendersi, ma
c’è ancora tempo per dimostrare, in particolare alle famiglie, che questa rivoluzione
scolastica non porterà che al declino della
scuola pubblica, favorendo non poco quella privata, per la quale i fondi non saranno
tagliati.
Per questo attraverso le pagine del nostro
e vostro giornale, cercherò di informare su
come possiamo (forse) evitare un danno
perenne ai nostri alunni di ogni ordine e
grado.
Proviamo a leggere con attenzione articolo
per articolo la L. 169 e trarre da essa quello
che riguarda gli aspetti pedagogici, vi assicuro che sarà un’impresa ardua, ma ci
proveremo!
Testo del decreto-legge coordinato con
la legge di conversione
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 256
del 31 ottobre 2008
(*) Le modifiche apportate dalla legge di
conversione sono stampate con caratteri
corsivi.
Art. 1.
Cittadinanza e Costituzione
1. A decorrere dall’inizio dell’anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell’articolo 11 del
regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275,
sono attivate azioni di sensibilizzazione e
di formazione del personale finalizzate all’acquisizione nel primo e nel secondo ci-
clo di istruzione delle conoscenze e delle
competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell’ambito delle aree storicogeografica e storico-sociale e del monte ore
complessivo previsto per le stesse. Iniziative
analoghe sono avviate nella scuola dell’infanzia.
1-bis. Al fine di promuovere la conoscenza
del pluralismo istituzionale, definito dalla
Carta costituzionale, sono altresi’ attivate
iniziative per lo studio degli statuti regionali
delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale.
2. All’attuazione del presente articolo si
provvede entro i limiti delle risorse umane,
strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Vorrei ricordare al Ministro Gelmini che non
c’era bisogno di un articolo di legge per insegnare a bambini e ragazzi argomenti come
l’educazione alla Cittadinanza e la nostra
Costituzione, perché lo si fa già. La stessa
Moratti l’aveva inserita nelle Indicazioni Nazionali del 2004 e riconfermate dalle Indicazioni per il Curricolo del 2007 dal Ministro
Fioroni. Dunque qual è la novità?
Art. 2.
Valutazione del comportamento degli studenti
1. Fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e
successive modificazioni, in materia di diritti,
doveri e sistema disciplinare degli studenti
nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni
studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attivita’ ed agli
interventi educativi realizzati dalle istituzioni
scolastiche anche fuori della propria sede.
1-bis. Le somme iscritte nel conto dei residui del bilancio dello Stato per l’anno 2008,
a seguito di quanto disposto dall’articolo 1,
commi 28 e 29, della legge 30 dicembre
2004, n. 311, e successive modificazioni,
non utilizzate alla data di entrata in vigore
della legge di conversione del presente decreto, sono versate all’entrata del bilancio
dello Stato per essere destinate al finanziamento di interventi per l’edilizia scolastica e
la messa in sicurezza degli istituti scolastici ovvero di impianti e strutture sportive
dei medesimi. Al riparto delle risorse, con
l’individuazione degli interventi e degli enti destinatari, si provvede con decreto del
Ministro dell’economia e delle finanze, di
concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’
universita’ e della ricerca, in coerenza con
apposito atto di indirizzo delle Commissioni parlamentari competenti per materia e
per i profili finanziari.
2. A decorrere dall’anno scolastico
2008/2009, la valutazione del comportamento e’ effettuata mediante l’attribuzione
di un voto numerico espresso in decimi.
3. La votazione sul comportamento degli
studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina,
se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame
conclusivo del ciclo. Ferma l’applicazione
della presente disposizione dall’inizio dell’anno scolastico di cui al comma 2, con
decreto del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca sono specificati
i criteri per correlare la particolare e oggettiva gravita’ del comportamento al voto
inferiore a sei decimi, nonche’ eventuali
modalita’ applicative del presente articolo.
Il secondo articolo riguarda la valutazione
del comportamento degli alunni, che già il
Ministro Fioroni aveva messo in evidenza,
partendo da una più motivata lotta al bullismo, che attraverso il Progetto “Smonta
il bullo” ha cercato di affrontare con mezzi prima che punitivi, (5 in condotta), con
risoluzioni più educative partendo da una
revisione dei Regolamenti d’Istituto e dello
Statuto degli studenti e delle studentesse, voluto dall’allora Ministro Berlinguer
(1998). La Gelmini propone, con il ripristino dei voti, anche il voto in condotta, che
per altro già era presente nella scheda di
valutazione, come viatico per la bocciatura
(dopo decisione collegiale del Consiglio di
classe, meno male!). Mali estremi, estremi
rimedi, questa si chiama pedagogia spicciola! Ma gli insegnanti sono ancora degli
educatori o sono solo gli emanatori di una
sentenza che si concretizza nero su bianco sulla scheda di valutazione ( ma cosa
attualità
valuta? Lo scolaro indisciplinato o l’insuccesso dei docenti che vengono spesso lasciati
da soli ad affrontare situazioni difficili e spesso pericolose?).
Art. 3.
Valutazione sul rendimento scolastico degli
studenti
1. Dall’ anno scolastico 2008/2009, nella
scuola primaria la valutazione periodica ed
annuale degli apprendimenti degli alunni e la
certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante l’attribuzione
di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno.
1-bis. Nella scuola primaria, i docenti, con
decisione assunta all’unanimita’, possono
non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da
specifica motivazione. 2. Dall’anno scolastico
2008/2009, nella scuola secondaria di primo
grado la valutazione periodica ed annuale
degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite
nonché la valutazione dell’esame finale del
ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione
di voti numerici espressi in decimi.
3. Nella scuola secondaria di primo grado,
sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo,
gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di
classe, un voto non inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
3-bis. Il comma 4 dell’articolo 185 del testo
unico di cui al decreto legislativo 16 aprile
1994, n. 297 e’ sostituito dal seguente:)
«4. L’esito dell’esame conclusivo del primo
ciclo e espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione
analitica dei traguardi di competenza e del
livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti
che ottengono una valutazione non inferiore
a sei decimi».
4. Il comma 3 dell’articolo 13 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e’ abrogato.
5. Con regolamento emanato ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto
1988, n. 400, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca,
si provvede al coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione degli studenti, tenendo conto anche dei disturbi specifici di
apprendimento e della disabilita’ degli alunni,
e sono stabilite eventuali ulteriori modalita’
applicative del presente articolo.
La valutazione espressa in decimi è il risul-
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
tato di quella semplificazione rassicurante
che riduce il processo della valutazione a
un’operazione da ragionieri: 10,9,8,7,6,
dice il ministro Tremonti, è chiaro, più di
tante parole complicate. Davvero? Ma come si fa a spiegare ad un genitore, che il
5 “ potrebbe” essere un quasi sufficiente e
che comunque il proprio figlio è ancora in
grado di raggiungere gli obiettivi mini prefissati ? Il 5 è un 5 punto è basta! I numeri
sono asettici, ti sbattono in prima pagina
che tuo figlio, non ce la farà. Non si può
valutare con dei numeri, che servono solo
per una misurazione dei risultati delle prove somministrate per accertare se l’alun-
27
no ha conseguito determinate competenze.
Valutare è un’altra cosa. Valutare è “dare
valore” ai progressi o anche ai regressi del
percorso educativo del bambino e del ragazzo. E come la mettiamo con quei docenti
per i quali il massimo è 7 e non 10, che il
suo 7 equivale al 9 di un altro collega? Una
babele di numeri, che già alle scuole superiori miete vittime ogni giorno tra gli studenti,
vogliamo farlo anche per le elementari e le
medie? Basta applicare la Legge Gelmini ed
è fatta!
(continua…)
Rosamaria Busto
Auguri dottor Raffaele Fanelli
Lo scorso 15 dicembre 2008, a Roma, il nostro collaboratore, Raffaele Fanelli, ha conseguito la Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie discutendo una Tesi Sperimentale in
Entomologia Agraria dal titolo: “Influenza delle condizioni climatiche su Bactrocera oleae
(Gmelin, 1790) nelle coltivazioni di olivo della Provincia di Taranto” con la votazione di
108/110.
Al dottor Raffaele gli auguri più sinceri ed affettuosi miei personali e di tutta la Redazione
per il grande risultato conseguito.
Credo sia doveroso sottolineare che il dottor Fanelli ha conseguito la laurea da studentelavoratore il che gli fa onore e amplifica il significato del valore della Laurea.
Per il nostro giornale, la collaborazione del dottor Fanelli, è un impreziosimento che non
può che arricchirlo ulteriormente.
Auguri Raffaele Dottor Fanelli.
Stefano Giove
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Rubrica a cura
di don Franco Conte
Forse al mio unico lettore sembrerà strano
che io parli ancora di loro, visto che ormai
sono passati circa una quindicina di giorni
dalle festività natalizie. Ma mi ha sempre
colpito la loro breve vita e il loro subitaneo
scomparire dalla scena.
Intendo parlare dei Babbi Natale.
A gruppetti o da soli, già dai primi giorni del
nuovo anno se ne sono tornati a casa, un
po’ perché s’erano stufati e un po’ per lasciare il posto alla Befana, che li ha subito
sostituiti persino nel programma televisivo
AFFARI VOSTRI.
Se ne sono tornati al loro Paese: la Lapponia. Se ne sono andati a piedi. Nuove
norme della UE pare proibiscano l’uso delle
renne come mezzo di traino. Gli animalisti
hanno fatto il resto, sicché i poveri Babbi
Natale sono stati costretti a prendere aerei
o treni già affollati a causa del normale rientro dalle ferie.
Ritardi delle ferrovie o scioperi di controllori
di volo hanno reso il viaggio un tormento,
tanto che molti hanno preferito la lunghissima scarpinata. Sono arrivati nella valle
ghiacciata dove scorre (talvolta, se non è a
sua volta ghiacciato) il Tuloma-Kola.
Anche quest’anno sono state scritte molte
lettere ai Babbi Natale. Loro non le hanno
neppure lette: in primo luogo perché so’
mezzo cecati, e poi perché, appesi ai balconi o messi a tremolare davanti ai negozi
come dei rimbambiti, non ne hanno avuto
l’occasione. Alcune lettere, i giornali le hanno pubblicate con la stessa delicatezza con
cui pubblicano le intercettazioni telefoniche
e i lettori, pensando che fossero appunto
atti giudiziari, hanno girato pagina perché
anche loro non ne possono più!
Invece di lettere “a Babbo Natale”, mi conceda il mio unico lettore di pubblicare questa lettera “di Babbo Natale”: uno di loro
l’ha indirizzata alla sorella, che vive nella
zona più a Nord della Lapponia, ed è giunta
misteriosamente fino me (più o meno come
le intercettazioni).
*********************************
«Carissima, fra pochi giorni torno a casa,
LETTERINA DI BABBO NATALE
ma ti dico subito che ho chiuso
con l’Italia.
Ricordi? Anche tu mi suggerivi
questo Paese: “Vai lì. Si mangia bene, puoi fare quello che
ti pare, nessuno ti controlla, il
clima è buono ed è cambiato
anche il Governo!”.
Le cose non stanno esattamente così. Me ne sono accorto appena sono arrivato.
I lavori più umili e rischiosi li
hanno riservati a noi. Siamo
stati costretti ad adattarci (ma
sapessi con quanta fatica!)
nella speranza di ottenere il
permesso di soggiorno. Per
più di una ventina di giorni sono rimasto appeso al quarto
piano di un palazzo del centro.
Con una mano mi sono aggrappato a un cornicione, con
l’altra tenevo stretta la corda.
Tu sai che soffro di vertigini e
alla mia età e con il pancione
che mi ritrovo dovrei starmene
tranquillo in poltrona accanto
al fuoco.
“Oh – mi dirai – ma non ci pensi ai bambini?
Chi glieli porta i regali?”. Ma chi se ne importa!! I bambini oggi fanno tutto con Internet: scaricano musica, film, scrivono i blog e
mandano in rete i loro filmini. Non possono
scegliersi da soli anche i regali su eBay e
lasciare in pace noi?
Il palazzo dove mi hanno appeso sta proprio
in centro: una confusione che non hai idea.
Traffico impazzito e nuvole di smog. Per respirare un po’ bisogna aspettare la domenica ecologica. Fai così il pieno dei polmoni
che però non ti basta per l’intera settimana. Sapessi le polveri sottili come mi hanno
ridotto la pelliccetta! Dubito che riuscirai a
farla ritornare bianca quando torno a casa.
Ieri è capitata una cosa molto curiosa. Ho
visto arrampicarsi affianco a me un Babbo
Natale che non credo sia delle nostre parti.
Saliva lesto, anche perché il suo sacco era
vuoto. Arrivato al davanzale ha rotto il vetro
con una gomitata ed è entrato nell’appartamento. Dopo un quarto d’ora l’ho visto ridiscendere con il sacco pieno che l’appesantiva. Lentamente è calato sul marciapiede
ed è scomparso nella metropolitana. Alcuni
gli hanno anche dato qualche centesimo e
hanno voluto che facesse una foto insieme
a loro.
Nostro cugino non se l’è passata meglio.
Anche lui ha deciso che in Italia non ci metterà più piede. Da quando è qui l’hanno
messo davanti a un tabacchino. Se ne sta
tutto il giorno a scampanellare e a tremolare come un crème caramel scosso dal
vento. Dovrebbe riposare: il suo Parkinson
peggiora ogni giorno di più. Poi gli hanno
detto che scampanellare non basta e che
doveva cantare Jingle bells. Cara, lo sai
che Jingle bells ha deliziato anche noi, ma,
credimi, dopo due ore filate di Jingle bells
rimpiangi perfino Al Bano…!?
Ma fosse niente. Ieri pomeriggio due giovani che uscivano di corsa dal tabacchino
hanno cominciato a sparare. Passava di lì
una pattuglia di agenti che hanno risposto
al fuoco. “Staranno girando un reality show
sui tabaccai – ha pensato nostro cugino – o
forse una fiction sui fumatori”, perché qui in
Italia, devi sapere, fanno ormai reality su
tutto. Macché: facevano sul serio e poco
c’è mancato che si beccasse una pallottola.
Capisci che Natale abbiamo passato?
L’anno prossimo, il Natale lo faccio ai Caraibi.
A presto.
Babbo Natale».
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Natale in parrocchia 2008
Dall’Immacolata all’Epifania momenti di aggregazione per la
grande famiglia della comunità parrocchiale di Marina di Ginosa
Tra i diversi enti e associazioni impegnati
nell’organizzazione di momenti di aggregazione per la borgata non poteva mancare la Parrocchia Maria S.S. Immacolata.
Il Natale in parrocchia comincia, secondo
quanto recita un famoso proverbio delle
nostre zone, dalla festa della titolare, l’Immacolata.
La festa è preceduta come sempre dalla
novena, cominciata quest’anno all’insegna del restauro e del rinnovamento, con
l’ingresso in parrocchia della sacra effige
della Madonna riportata al suo originario
splendore.
I festeggiamenti esterni hanno preso piede nella mattinata di Domenica 7 Dicembre con una partecipata sagra del dolce e
della pasta fresca, che ha visto l’impegno
soprattutto della componente femminile della comunità. Alle ore 16 un momento per i
più piccoli che presso i locali dell’Oratorio
hanno trascorso il pomeriggio in un clima
tipicamente natalizio, con il gioco della tombola. In serata un concerto per sassofono e
pianoforte dal titolo “Note di Bontà” in cui il
Prof. Domenico Di Fonzo e la Prof.ssa Rosa Puntillo, musicisti locali con alle spalle un
ottimo bagaglio di esperienza sia in ambito
nazionale che internazionale, hanno accolto
i consensi dei numerosi ascoltatori.
Lunedì 8, solennità della Immacolata Concezione della Beata Vergine, le Sante Messe
sono state celebrate secondo l’orario festivo,
alle 8 e 30, alle 10 e 30 e alle 18,00.
Nella Messa delle 10 e 30,animata dal Piccolo Coro della Schola Cantorum parrocchiale,
i membri dell’Azione Cattolica di Marina di
Ginosa hanno celebrato la festa dell’Adesione, con la distribuzione delle tessere.
Al termine della Messa la processione col
simulacro dell’Immacolata che,tra lo scoppio
di piccoli giochi pirici e le note della banda
di Valsinni,ha percorso le vie maggiori della
nostra cittadina.
La processione ha visto una buona partecipazione della comunità, oltre che la presenza delle autorità di Marina di Ginosa, di alcune associazioni che operano nel territorio,
nonché del gruppo dei portatori di Marina di
Ginosa, coordinati dal signor Gaetano Maggi.
La festa ha avuto seguito nella serata con
la Santa Messa delle ore 18 animata dal
Coro Maestro della Schola Cantorum parrocchiale “Giuseppe Costella” al termine
della quale la tradizionale serata musicale
e gastronomica che tra pettole, panini e la
buona musica leggera proposta dal D.J. e
cantante locale “Giuseppe”, ha allietato la
folla radunatasi su Piazza “San Pio”.
La serata è stata arricchita anche con l’organizzazione di una estrazione a premi e
con un piccolo spettacolo pirico.
Domenica 21 Dicembre altra tappa del
Natale in parrocchia dove la comunità ha
accolto festosamente il Vescovo diocesano Mons. Pietro Maria Fragnelli giunto in
borgata per inaugurare il nuovo Oratorio
ANSPI.
Dopo la Santa Messa celebrata alle ore
10 e 30 un momento di festa per la nascita
di quest’organo che ci si augura si il fulcro
per la crescita civile, culturale e spirituale di molti giovani, il tutto animato da un
gruppo diocesano di giovani dell’oratorio
provenienti da Palagiano.
Mercoledì 24 Dicembre, nella suggestiva
Messa di Mezzanotte i fedeli hanno potuto
far visita al Bambinello nel nuovo presepe
frutto dell’ingegno e della eccellente vena
artistica della nostra concittadina Azzurra
Andresini che, ricordiamo, è stata autrice
nei mesi precedenti di un magnifico dipinto nel Corridoio dell’asilo parrocchiale,
“Lasciate che i bambini vengano a me”,
che rappresenta una delle tante frasi celebri del Salvatore che racchiude l’autentico
scopo del servizio dell’asilo parrocchiale
che opera nell’educazione dell’infanzia
29
cercando di trasmettere ai piccoli alunni gli
insegnamenti del Cristo.
Nuovo immancabile appuntamento il 26 in
parrocchia con il Concerto della Schola Cantorum parrocchiale “Giuseppe Costella” che,
da anni, per il giorno di Santo Stefano, propone un concerto sempre ricco di novità,
molto apprezzato dai marinesi e non solo.
Il coro maestro, il coro giovani e il coro dei
piccoli tutti diretti dalla maestra Stefania
Galante, che da anni mostra la massima
dedizione e disponibilità nel preparare i tre
cori, hanno eseguito canti natalizi tratti non
solo dalla tradizione popolare italiana, ma
anche internazionale, oltre che brani classici Gospel e spirituals tipici della cultura
afro-americana.
Il concerto è ormai diventato una attesa
tradizione del Natale di Marina di Ginosa,
molto seguito e apprezzato dal numeroso
pubblico di marinesi e non che ogni anno
riempie l’edificio della parrocchia fino a traboccare.
Al termine del concerto il parroco Don Renzo
Di Fonzo, nel ringraziare tutti i presenti per la
grande partecipazione ha espresso il proprio
compiacimento per la presenza della Schola
Canthorum e il servizio che essa offre nella
liturgia domenicale e festiva, oltre che per
l’evento del concerto, ereditato dall’iniziativa del suo predecessore il parroco emerito
Mons. Gennaro Inglese, che si augura continui a ripetersi nei prossimi anni in quanto
appuntamento sempre gradito dalla comunità parrocchiale.
Ricordiamo che i cori della Schola Cantorum
hanno animato le celebrazioni liturgiche delle
solennità del periodo natalizio e già sono al
lavoro per il prossimo triduo pasquale.
Nell’organizzazione del Natale in parrocchia
non sono mancati momenti per ogni fascia
di età e nell’ambito delle attività dell’oratorio,
in tre appuntamenti pomeridiani giorno 8 Dicembre, 26 Dicembre e 4 Gennaio, i ragazzi
della parrocchia hanno festeggiato il periodo
dell’anno più atteso dai più piccoli con il gioco
tipico delle festività natalizie, la tombola, con
ricchi premi in palio offerti da operatori economici della borgata o membri della comunità
parrocchiale.
Tirando le somme tanti momenti per far sì
che la grande famiglia della comunità parrocchiale di Marina di Ginosa possa riunirsi per
festeggiare e contemplare insieme l’evento
che ha segnato la storia del genere umano,
la venuta del Cristo, il Salvatore.
Antonello Lovecchio
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attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
NUOVE INIZIATIVE ALL’ ISTITUTO
COMPRENSIVO “G. DELEDDA”
Quest’anno all’Istituto Comprensivo “G. Deledda” si è insediato un nuovo Dirigente Scolastico la Prof.ssa Vita Surico.
Il nuovo Dirigente nei diversi incontri con i genitori degli alunni ha presentato le proposte
operative per l’anno scolastico 2008/2009.
«Il mio obiettivo principale – ha sottolineato – è costruire insieme una comunità scolastica viva e palpitante, nella quale chiunque
possa avere voce in capitolo.
Ritengo importante – ha ribadito – nel lavoro dei prossimi mesi, tener presente alcuni
spunti finalizzati a creare una scuola che privilegi l’aspetto educativo, nel quadro dei valori espressi e sottesi nella Costituzione, che
metta alla base della convivenza scolastica
il rispetto reciproco e scoraggi atteggiamenti
di sopraffazione o di aggressività.
Una scuola che sia attenta alle fasi psicologiche e fisiche dello sviluppo degli alunni, che li aiuti a costruire una capacità critica
che contrasti l’omologazione e i modelli consumistici basati sull’avere o sull’apparire.
Una scuola che radichi gli alunni sul territorio, aperta alle tematiche globali, sensibile
alla salvaguardia dei diritti degli individui e
dei popoli nell’ottica di una cittadinanza europea e mondiale.
Una scuola che presti attenzione all’inserimento degli alunni diversamente abili, degli
alunni stranieri e degli alunni che vivono situazioni di disagio, predisponendo soluzioni
adeguate affinché possano integrarsi con i
compagni.
La scuola è un’azienda che non può permettere scarti».
Dalla Prof.ssa Surico su indicazioni del Collegio dei Docenti è stato approvato un lungo
calendario di iniziative che hanno coinvolto
tutti gli alunni dell’Istituto.
Nel mese di Ottobre la scuola ha organizzato una gita istruttiva nei boschi di Rionero in Vulture e sui laghi di Monticchio. Scopo primario dell’escursione nei boschi è stata quella di raccogliere castagne per poi arrostirle a scuola e con il ricavato sostenere il
progetto di solidarietà verso i bambini poveri
del Mato Grosso.
Un’esperienza edificante che ha arricchito di
conoscenze sia gli alunni più piccoli che i ragazzi della scuola secondaria i quali hanno
imparato ad apprezzare la natura incontaminata del bosco con i suoi caldi colori autunnali ed i profumi intensi.
Nel mese di Dicembre si è realizzato il progetto educativo-didattico “Natale della Solidarietà 2008”. Tale progetto è suddiviso in tre
momenti: il primo è quello della “merenda della solidarietà” che ha previsto la vendita a scuola di dolci e salati
preparati dalle mamme degli alunni; il
secondo la realizzazione della manifestazione del “Presepe Vivente”, la cui
connotazione principale consiste nel
coinvolgimento e nella partecipazione
di alunni insegnanti e genitori; il terzo “Tutti in Piazza per la Solidarietà”
per la vendita di manufatti creati dagli
alunni e genitori allo scopo di raccogliere fondi da destinare in beneficenza. E’ stato realizzato anche un calendario, patrocinato dall’Amministrazione comunale di Ginosa, sul tema “I
Diritti dell’Infanzia”. Ogni classe dell’Istituto
ha elaborato un tema tratto dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.
Il “Presepe Vivente” è stato rappresentato
presso la Chiesa Matrice ed il alcune adiacenti cantine con la scrupolosa ed entusiasmante regia del Dirigente scolastico.
Un fascinoso percorso a ritroso nel tempo,
in uno scenario unico quale la nostra Gravina, ma soprattutto un lavoro di squadra
notevole, egregiamente condotto dalle insegnanti, che ha messo in luce la bravura
degli alunni di tutti e tre gli ordini di scuola
che hanno dato prova di grande serietà ed
impegno.
Un’ altra importante novità di quest’anno è
la costituzione del Comitato dei Genitori.
Il Comitato è uno spazio democratico in
grado di garantire a tutti i genitori una partecipazione attiva alla vita della scuola ed è
anche uno spazio in cui i genitori possono
esprimere liberamente la propria opinione
e sentirsi partecipi fino in fondo all’educazione dei propri figli.
In veste di Presidente del Comitato dei Genitori sento il dovere di ringraziare, a nome
di tutti i genitori, la Prof.ssa Vita Surico per
le sue idee innovative, per il suo modo di
operare trasparente, corretto e imparziale
ma principalmente perché ha saputo mettere in campo una scuola in grado di entusiasmare e motivare all’apprendimento,
che offra le migliori condizioni per l’acquisizione di conoscenze e competenze attraverso creatività operatività e trasversalità
dei saperi.
Il Presidente del Comitato Genitori
(Sig. Domenica Masini)
Viaggio nel tempo:
Natale in scena
In una frizzante serata invernale, nel magico scenario naturale della gravina di Ginosa
e degli ambienti di via Matrice, il 18 dicembre
2008 a preso vita: “l’eterna storia d’amore”,
fondamento e origine del Natale cristiano.
I protagonisti del racconto evangelico della
Natività sono stati fedelmente interpretati
dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “G.
Deledda” e dalle loro famiglie. Gli spettatori increduli hanno vissuto un viaggio nel
tempo alla riscoperta delle proprie origini
culturali e cristiane insieme. Ambiziosa ed
entusiasmante è stata la sfida proposta dal
Dirigente Scolastico dott.ssa Vita SURICO,
raccolta dai docenti e dal tutto il personale scolastico: rivivere il passato per riqualificare il presente e ipotizzare un futuro a
misura d’uomo, che riconosca la dignità
di ogni persona e il rispetto dei suoi diritti.
Le vecchie cantine, allestite ad arte, hanno
presentato la semplicità della vita nell’antica
Palestina paragonandola a quella delle nostra tradizioni popolare e riconoscendo nella spontaneità dei gesti e nell’accoglienza
familiare, una ricchezza che ci identifica e
ci valorizza. Non sono mancate le dolci melodie natalizie interpretate dal coretto della
scuola dell’infanzia “Morandi” e dal coro stabile dell’Istituto “G.Deledda”, diretto dal prof.
Piero GUZZI. Lentamente il silenzio è sceso
a calar il sipario sulla Santa Notte, mentre
attori e spettatori insieme ritornano al presente con una speranza nel cuore: “far parte
di un eterno messaggio d’amore”. Il nostro
augurio, cari lettori, è che questa speranza
diventi per tutti un’incrollabile certezza.
L’ insegnante
Flavia MERCANTE
vita ginosina
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
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Le considerazioni ginosine di Pierino Perrone24
O’ TIEMBE DE L’ALÌE
Ai miei tempi la coltivazione dell’olivo costituiva una rilevante fonte di ricchezza per
Ginosa.
Per capire l’importanza economica della
coltivazione delle olive basta pensare al
fatto che allora il costo di un chilo di olio
era equivalente alla retribuzione di una
giornata lavorativa.
Per contenere i consumi le nostre nonne
usavano una tecnica molto originale: poggiavano sul collo della bottiglia il primo dito che permetteva l’uscita di un sottile filo
d’olio. Le donne facevano a gara a chi riusciva ad ottenere un filo d’olio più fino.
Giorni prima della raccolta si puliva dalle
erbacce il terreno che veniva livellato con
u ruótele, facendo l’ère alìe: questa operazione permetteva la facilitazione della
raccolta di quelle olive che cascavano a
terra.
Al mattino, sul nascere del giorno, ci si recava nell’oliveto e, poiché la raccolta iniziava nel periodo autunnale, quasi sempre
si trovava la brina ghiacciata.
Per riscaldarsi si usava accendere un fuoco dove venivano scaldate l’alìe mórte ovvero quelle olive che, non avendo più ricevuto linfa dalla pianta, erano cadute a
terra ed avevano perso l’amarognolo caratteristico.
Queste olive venivano messe sotto la cenere e quando erano ben calde si mangiavano riscaldandosi così le dita e lo stomaco.
Si era quindi pronti per stendere sotto gli
alberi la racanédde, una rete che facilitava la raccolta delle olive che vi cadevano
dentro dopo aver pelàte i rami.
Alla sera una parte del raccolto serviva per
fare l’olio per la propria famiglia e il resto
veniva venduto direttamente al frantoio
oppure ai magazzini.
La peculiarità della raccolta delle olive consisteva nel fatto che il lavoro di una giornata veniva subito remunerato e quindi per
tutto il periodo della raccolta ogni sera entravano in casa denari.
pro
verbi
gino
sini
raccontati da
Giovanni
Carducci
Per noi ragazzi ginosini era un lungo periodo di festa in quanto i genitori erano
più disponibili nel farci le mance. La sera,
prima di rientrare a casa, i nostri genitori
passavano dalla macelleria per acquistare fettine e soprattutto salsicce chiamate
zòche.
Alcuni ragazzi, che non erano coinvolti
nella raccolta in quanto i genitori non avevano oliveti, si adattavano andando a raccogliere le olive inde a ze fàttille.
Avevano una tecnica molto particolare: si
recavano nell’oliveto muniti di ombrello, lo
aprivano e lo appendevano al ramo facendoci cadere dentro i frutti che raccoglievano vendendoli ai frantoi.
Per meglio capire il grado di benessere
raggiunto in quel periodo basta pensare che per lungo tempo a Ginosa sostava
un circo posizionato tra le case popolari
e la chiesa: era sempre affollato con tanta gioia per i bambini. Personalmente non
gioivo di questa presenza in quanto il circo
occupava lo spazio dove noi ragazzi giocavamo a pallone.
Insomma giravano i soldi a Ginosa. Tutti guadagnavano: si facevano acquisti di
ogni genere, si frequentavano i cinema
con più assiduità e anche il venditore ambulante di cachi e caldarroste che in quel
periodo sostava davanti al cinema e dal
quale ci si riforniva prima delle proiezioni,
faceva più affari.
*****
LE SANZIONI “MODERNE”
A causa dell’eliminazione dell’imposta sulla prima casa, i sindaci italiani sono dovuti
correre ai ripari ed inventarsi nuove imposte per recuperare i soldi persi. E così la
loro fantasia ha preso il volo: c’è chi si è
inventato di multare chi mangia un panino
per strada, chi di sanzionare chi fuma una
sigaretta al parco, chi ha deciso di infierire
sui barboni, anche se non capisco come
questi ultimi possano pagare l’ammenda,
o, peggio ancora, come si potrà notificare
loro tale sanzione, visto che non tengono
u nùmere de càsere.
Per non parlare, poi, di quelle amministra-
zioni comunali che hanno deciso di ridurre notevolmente la durata del giallo al semaforo.
Penso, inoltre, a quei sindaci che hanno
deliberato di multare chi si ferma a parlare con le prostitute: a seguito delle ormai note intercettazioni telefoniche che ci
hanno raccontato le virtù di alcune nostre
parlamentari, mi chiedo cosa succederà
quanto il segretario del partito di appartenenza, nonché i loro sostenitori, dovranno con queste interloquire. Saranno, forse, arrestati?!?
Qualche giorno fa, il sindaco di Trieste,
Roberto Dipiazza, ha emesso un’ordinanza contro “la bordatura della pubblica via
mediante residui fisiologici con la sanzionatura di Euro 500,00”, cioè chi piscia per
strada paga la multa.
Ovviamente, ai miei tempi, a Ginosa già
esisteva questo tipo di sanzione: ricordo, infatti, quel sacerdote che, di ritorno al
paese dal cimitero, dopo aver celebrato la
messa e pensando di non riuscire ad arrivare in parrocchia, vuoi per il freddo o per
problemi alla prostata, la fece per strada.
Mentre stava per finire, ormai rilassato, fu
sorpreso da un vigile urbano ed il prete
decise di conciliare. Nel chiedere a quanto
ammontasse la sanzione, scoprì che era
esattamente l’equivalente del compenso
avuto dai parenti del defunto per il quale
aveva celebrato la funzione. Mentre corrispondeva al vigile la quota della multa,
esclamò: “E dìtte la mèsse cu cuàzze!!”.
Non diversamente andò a quel ginosino
che, uscito dal bar, dopo aver bevuto qualche birra, non poté far altro che appartarsi
al buio per soddisfare le sue esigenze fisiologiche. Si mise contro il muro e divaricò le gambe, per non bagnarsi le scarpe.
Sul più bello, passò una signora che si mise a strillare: di certo non aveva potuto vedere l’organo genitale, al più vide la mbòste du pessciàture!!
Per tranquillizzarla, il signore, voltandosi,
le disse: “ Cummà nò te muzzucuesce, le
tegne ancappàte che la cape”.
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La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
argomenti
LA SALVAGUARDIA DELL’AGROALIMENTARE
MADE IN ITALY NELL’ANNO 2008
nazionale nel ddl sul rafforzamento della competitività del settore
agroalimentare; lo stop al pollo al cloro in arrivo dall’Usa e il via
libera alla frutta nelle scuole; 15 piani in atto di conversione dello
zucchero, che riguardano 14.000 lavoratori degli stabilimenti saccariferi chiusi per accordi Ocm zucchero; il decreto di fine anno
per il rilancio del settore, che prevede: il via libera all’incremento
(dal 25% al 50%) della detassazione della pubblicità dell’agroalimentare made in Italy all’estero per Pmi e consorzi di tutela; 10
milioni di euro per il 2008 a risarcimento danni causati dalla peronospora della vite, maltempo, malattie in campo zootecnico e
vivaistico e per il pagamento premi assicurativi; il fondo di solidarietà per le calamità naturali incrementato di 66 milioni; 2,6 milioni
di euro previsti per fronteggiare la crisi del settore olivicolo; la
disciplina per il contingente biodiesel defiscalizzato.
Raffaele Fanelli
([email protected])
E’ stato un anno veramente intenso, quello che si è chiuso, per
l’agroalimentare made in Italy. Tante le urgenze sanitarie, per un
totale di oltre 8.000 controlli compiuti dall’Icq, l’Istituto centrale per
il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari: dalla mozzarella
al vino, dalla carne alla diossina, dagli accordi sulle quote latte all’etichettatura, dagli aiuti a Grana Padano e Parmigiano Reggiano
allo stop al pollo al cloro extra-Ue, fino al latte alla melanina della
Cina e al decreto di fine anno sul rilancio agroalimentare . Tanti i
momenti di un anno in chiaroscuro: il caro-gasolio lo sciopero dei
pescherecci di tutta Europa; i controlli sul Brunello di Montalcino
alle frontiere Usa; il debutto del sistema dei voucher per la vendemmia; la corsa dei prezzi degli alimentari, in primis pane e pasta;
l’Irlanda che ritira dal mercato i propri prodotti dopo la scoperta di
carne suina contaminata da diossina. Ecco, in sintesi, cosa è successo nel 2008 nel mondo dell’agroalimentare italiano: l’esordio dei
voucher vendemmia, sperimentati per la prima volta quest’anno;
la questione “quote latte”, con il negoziato sulla revisione a medio
termine della Pac (Politica agricola comune) che è stato chiuso a
Bruxelles con l’Italia che ha ottenuto 600.000 tonnellate di latte di
produzione in più, a partire dal 1 aprile 2009, inizio della nuova
campagna lattiera, sanando una vertenza costata più di 3 miliardi
di euro di multe e portando a casa, tra fondi speciali e recupero sottoutilizzi comunitari, 4 miliardi l’anno; dalla protesta dei pescherecci
per il caro gasolio con scioperi in tutta Europa alla firma del decreto
su fermo definitivo, dalla riduzione Iccat di catture per il tonno rosso
nel 2009 e 2010 che delude le organizzazioni italiane, ma l’Europa
dice sì alla richiesta dell’Italia di contribuire alle compensazioni su
fermo pesca del pesce spada, fino al via libera a quattro decreti
sul rilancio del comparto ittico; i controlli sul Brunello di Montalcino
prorogati fino a giugno 2009 per evitare il blocco delle importazioni
Usa; istituita l’indicazione obbligatoria dell’origine dei prodotti alimentari e esteso il contratto di filiera e di distretto a tutto il territorio
Benvenuti, Annachiara e Leonardo
Martedì 30 dicembre 2008, nell’ospedale di
Castellaneta, sono nati Annachiara e Leonardo, figli di Paolo Pagone e Angela Pascale.
Infiniti auguri di buona vita per i neo arrivati
ed i loro genitori da parte
degli amici Nicola, Carmela, Angela, Tony e
dalle famiglie Pagone e Pascale.
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
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Il Caffè Italiano è stato incluso nella guida dei bar 2009 del
«Gambero Rosso» ricevendo la doppia valutazione di 2 chicchi
L’importante riconoscimento commentato dai proprietari Giuseppe e Caterina
Il Caffè Italiano, situato in Via Lucania a
Ginosa, è gestito magistralmente da Giuseppe Panico e Caterina Fugazzotto che
raccolgono l’eredità del mitico Bar Pippo,
storico pasticcere e banconista di Ginosa
nonché padre di Caterina.
Il Caffè Italiano è stato incluso nella guida
dei bar 2009 del «Gambero Rosso» ricevendo la doppia valutazione di 2 chicchi per
la qualità del caffè che è ottimo, corposo
e dall’aroma raffinato preparato magistralmente in tutte le sue varianti e di 2 tazzine che sintetizzano il giudizio complessivo
in base all’offerta, il servizio e l’ambiente. Il
servizio, di impeccabile cortesia ed efficienza, e l’ambiente, accogliente e arredato con
classe e ottimo gusto, fanno sì che si “respiri” un clima informale e sobriamente amichevole.
Perché avete deciso di chiamarlo Caffè
Italiano?
Caterina – Si doveva in realtà chiamare
‘Caffè Sicilia’ per promuovere nel territorio
tarantino i prodotti tipici siculi in omaggio alle origini di mio padre.
Giuseppe – Lo abbiamo chiamato “Caffè
Italiano” perché abbiamo pensato di servire solo Prodotti Italiani come la Cioccolata
Venchi o la Grappa Berta, i vini del Salen-
to, il Nero di Avola siciliano e alimenti locali
con cui confezioniamo le nostre specialità.
A proposito di specialità: cosa contraddistingue il Caffè Italiano tanto da fargli
meritare la citazione sulla guida dei bar
2009 del Gambero Rosso?
Caterina – Innanzi tutto la pasticceria di nostra produzione il cui fiore all’occhiello è il
richiestissimo tortino fatto di Pan di Spagna
al cioccolato farcito di marmellata di albicocche con copertura di cioccolato fondente. Abbiamo una molteplice varietà di stuzzicherie e piatti per un pranzo veloce preparati con prodotti locali che vanno dalle insalate di mare all’ampia scelta di formaggi,
pizze rustiche e focacce. Inoltre d’estate si
possono gustare variegate coppe di gelato
arricchite con macedonia, frutta centrifugata e yogurt fresco servite anche ai tavolini
posti all’aperto.
Giuseppe – I cocktails alla frutta, di vari gusti e colori, serviti da noi in modo sfizioso e
originale che oltre ad essere ottimi da bere
sono anche deliziosi da assaggiare … Inoltre abbiamo un’ampia offerta e selezione di
Rum e Grappe di prima qualità.
Avete dei progetti per valorizzare e dare
maggiore visibilità al vostro bar?
Giuseppe – Abbiamo in mente di organiz-
zare serate in cui si possano degustare vini
con cioccolata… ma sarà una sorpresa per
i nostri affezionati clienti e per chi avrà piacere di venirci a trovare.
Luca Calabrese
Chi si è permesso
Chi si è permesso
A far lavorare un bambino a 7 anni?
Chi si è permesso
A far esplodere la scuola?
Chi si è permesso
A togliere alle famiglie i propri figli?
Chi si è permesso
A togliere alle mogli i propri mariti?
Chi si è permesso
A uccidere persone?
Chi si è permesso
A giudicare le persone per il colore della pelle?
Chi si è permesso
Ad abbandonare bambini per le strade?
Chi inventato marchingegni che riescono a distruggere Se stesso?
Come si è permesso l’uomo?
Pietro Tamborrino
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La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
argomenti e commenti
COSTANTINO (PD): CASTELLANETA, FINALMENTE UNA
SISTEMAZIONE ECCELLENTE PER LA COMMISSIONE INVALIDI
CASTELLANETA – Una nuova sede,
finalmente funzionale, anche per la
Commissione Medica per l’accertamento delle Invalidità Civili di Castellaneta. Ora è sita al piano terra del
Vecchio Ospedale in locali completamente ristrutturati, quindi facilmente
raggiungibili da persone invalide o
disabili altrimenti costrette a scendere e salire le scale. Una situazione insostenibile, che avrebbe fornito
molto materiale per tante trasmissioni
semi-satiriche di denuncia. Ma scomoda ed invivibile anche per gli stessi
operatori che assieme ai fisioterapisti
condividevano la insalubre postazione di lavoro. L’Ufficio è attualmente
uno dei migliori di tutta la ASL, con
locali ed arredamenti nuovi e sezioni
differenziate per la gestione di ogni
strumento legislativo di competenza
della Commissione, dall’accertamento delle invalidità all’assistenza ed
integrazione sociale dei disabili ex
Legge 104 del 1992. Con bagni e sale d’attesa opportunamente arredate,
con gli archivi completamente ordinati e soprattutto con uno smaltimento
arretrati che ha portato a solo una
trentina di giorni il tempo di esame
delle pratiche di invalidità. Un esempio
di come volendo si può far funzionare
in maniera eccellente e assolutamente
allineata ad ogni standard ogni struttura, anche pubblica. Di questo bisogna
ringraziare la Commissione e tutti gli
operatori che hanno contribuito a questo
risultato assieme alla struttura tecnica
della ASL.
Bisogna ricordare che fino a pochi mesi
fa la Commissione Invalidi erano allocata nei sotterranei di Via Verdi, la vecchia
sede amministrativa della ASL di Castellaneta. Quest’ultima ora è completamente sgombra e destinata con molta
probabilità ad essere alienata per finanziare la ristrutturazione e la riallocazione
funzionale del vecchio Ospedale di Castellaneta, sorgente di fronte al Nuovo.
Come si vede la Sanità in Puglia può
cambiare a piccoli passi. Con l’impegno
di chi ci lavora, con l’utilizzo razionale delle risorse economiche, con scelte politiche
ed amministrative adeguate. E questo sta
avvenendo nonostante tutti i freni e gli
incidenti. Con pazienza, con determinazione, nell’ambito del possibile e non promettendo a vanvera rimuoveremo ad una
ad una le cause che hanno contribuito a
danneggiare l’immagine e la funzionalità
dell’Ospedale di Castellaneta. La recente
visita di Vendola è un segno dell’attenzione che viene riservato a questo pezzo di
sanità nel nostro territorio. Se tutti guarderemo a questo Ospedale come ad una
risorsa da proteggere e da utilizzare visto
le risorse finanziarie certo non infinite della ASL di Taranto (ancorché saccheggiate
dalle prodezze di chi ci ha preceduti) solo allora potremo scrivere veramente una
nuova pagina per la sanità jonica. E anche
se digitando su internet la voce ospedale
di Castellaneta si leggono solo notizie diffamatorie e la dolorosa vicenda degli otto
decessi, la realtà non è solo quella. Ogni
giorno avvengono piccoli miracoli, ma
quelli non fanno notizia. Sono piccoli passi
di una rivoluzione lenta, ma efficace.
Il Consigliere Regionale del PD
Paolo Costantino
Imparare la Pizzica a Sierro Lo Greco
Cultura e aggregazione nell’Azienda Agricola “Bandiera Verde 2008”
L’Azienda Agricola “Sierro Lo Greco” organizza, dal 31 gennaio 2009, per quattro settimane,
un corso per apprendere le tecniche di tamburello ed uno per imparare a danzare la pizzica.
Gli incontri si terranno ogni sabato dal 31 gennaio al 21 febbraio presso “Sierro Lo Greco”,
Azienda Agricola di Laterza, dal 2008 insignita dell’importante riconoscimento “Bandiera Verde – Agricoltura” grazie, oltre che alla riconosciuta qualità della propria offerta, anche all’attenzione che essa mostra per attività di carattere culturale e didattico.
Il corso di tamburello sarà tenuto da Massimiliano Però, quello di pizzica da Andrea Polimeno e Floriana Guida.
Per informazioni sul corso e sulle modalità di partecipazione telefonare al numero
3384527592.
Per conoscere l’Azienda è possibile visitare il sito www.sierro.it
attualità
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Musical e Concerto come servizio
a favore della parrocchia
I ragazzi dell’AGESCI Ginosa 2 e il Coro stabile della Parrocchia del
Cuore Immacolato di Maria hanno allietato le nostre serate natalizie
Essere cristiani è essenzialmente vivere
nella gioia il Vangelo al servizio dei fratelli. Il Cristianesimo non è fatto di musi
lunghi e tristi, ma è fraternità,servizio,
gioia così come insegna Gesù nel Vangelo.
Queste qualità le hanno sapute ben
interiorizzare e trasmettere a tutti noi,
i ragazzi dell’AGESCI Gruppo Scout
Ginosa2, in particolare i Rovers e le
Scolte del Clan Jonathan
(età compresa tra i 17 e i
20 anni, ndr.), preparando
e presentando il Musical di
Garinei e Giovannini degli
Anni 70, “Aggiungi un posto
a tavola”.
Uno spettacolo già realizzato con grande successo
in occasione della festa
dell’Immacolata presso il
Salone Montfort e che per
volontà dell’Amministrazione Comunale è stato riproposto con altrettanto successo al Teatro Alcanices il
4 gennaio scorso. In un teatro gremito, i giovani scouts
hanno dato prova di grandi
capacità canore, coreutiche
e recitative, non fosse altro per il fatto
che hanno preparato questo lavoro in
un mese curando la regia dello spettacolo da soli, senza il sostegno dei loro
Capi (educatori, ndr.). Solo nella parte
tecnico-musicale c’è stato il supporto di
Giuseppe Luisi e di Piero Lippolis.
Il tema del musical, che ai più è famoso
nella prima versione con Johnny Dorelli
e Genny Tamburi, ultimamente ripresentato a teatro con Giulio Scarpati nei
panni di Don Silvestro, abbraccia aspetti diversi della vita: dalla spiritualità, alla sessualità, al celibato dei sacerdoti,
al rapporto tra la Chiesa gerarchica e
quella locale. Tematiche che negli Anni
70 erano di grande attualità e che oggi
sono in parte superate.
I ragazzi del Ginosa 2 sono stati davvero tutti straordinari. Citerò per dovere di
cronaca solo gli interpreti dei personaggi
principali, senza nulla togliere al resto del
gruppo che ha dato vita alla popolazione
del paesino in cui si svolge la vicenda e
che sono stati altrettanto bravi.
Nei panni di uno quasi “dorelliano” Don
Silvestro c’era Silvio Calabrese, la simpatica Clementina, innamorata perdutamente di lui, la bravissima Miriam Malvani, il Sindaco, il simpatico Giuseppe
Moschetti, la moglie del primo cittadino,
Angelica Ferramosca, la donna di facili
costumi ovvero Consolazione, la spumeggiante Vita Pepe, l’ingenuo, ma non
troppo, Toto, “caparezza” alias Davide
Notaristefano, il Cardinalele, Nunzio Parisi, e infine Dio, la voce calda e severa
del bravo Francesco Principe.
La sera dell’Epifania invece, presso la
chiesa del Cuore Immacolato di Maria,
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si è tenuto un Concerto molto ben riuscito,
presentato dalla Corale “Cuore Immacolato
di Maria”della Parrocchia omonima, diretto
dalla sempre brava e professionale prof.ssa
Carmen Pignatelli.
Il programma del Concerto ha abbracciato
il repertorio più classico dei canti natalizi,
da Adeste Fideles a White Christmas, a
Tu scendi dalle stelle, da Mission di Ennio
Morricone alla bellissima “I cieli immensi
narrano..” tratta dal Salmo 18 di Benedetto Marcello, al brano finale “La Pastorale
Tarantina” tratto dal nostro repertorio popolare, che ha portato gli spettatori presenti
in chiesa a tributare una standing ovation
per i bravi cantori e musicisti. Il brano che
comunque ha suscitato in tutti noi profonda
commozione è stata l’esecuzione del “Magnificat” del
compositore Don Marco Frisina, magistralmente cantato dalla soprano Carmen
Pignatelli, accompagnata da
Stella D’Alconzo, che ha fatto da sottofondo alle immagini bellissime in ricordo di
Papa Giovanni Paolo II.
Ad accompagnare la Corale
nella loro esibizione c’erano
anche tre musiciste ginosine
di grande rilievo e bravura, le
Prof.sse Stella D’Alconzo e
Luciana Tria, rispettivamente
alla tastiera, al sax e al violino, la bravissima studentessa di chitarra classica, la
giovane Francesca Melchiorre e la Sig.ra Anna Baglivo,
organista per passione, che accompagna il
Coro anche nelle animazioni liturgiche.
Una serata presentata dalla brava Leonilda
Vizzielli, che ha avuto un prologo importante con l’intervento del Parroco, Padre Luigi
Colleoni, che ha voluto fortemente che questa iniziativa del concerto si realizzasse e
che ha invitato tutti ad osservare un minuto di silenzio e di preghiera per le vittime
innocenti del conflitto israelo-palestinese.
Che vede la Terra Santa ancora martoriata
a causa della stupidità umana.
Rosamaria Busto
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La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
riceviamo e pubblichiamo
PROGETTO “SOLIDARIETÀ- NATALE”
E’ proprio vero, a Natale bisogna essere più buoni... e per
sentirsi bene pensare di più al
prossimo! Quale rimedio migliore per star bene se non fare
un piccolo gesto di generosità?
Con questo spirito gli alunni dell’Istituto Comprensivo
“S.G.Bosco” hanno dato vita al
Progetto solidarietà riuscendo
a coinvolgere genitori, amici,
conoscenti, docenti, personale ATA, Dirigente Scolastico e
le istituzioni locali. Lo slogan
“UN PICCOLO GESTO PER UN
GRANDE OBIETTIVO” ben sintetizza l’intento che la scuola ha voluto perseguire nella realizzazione di questo progetto: avvicinare
i ragazzi e tutti i protagonisti della
scuola e non al mondo della solidarietà, sensibilizzare gli alunni e
le famiglie ai valori dell’altruismo attraverso
iniziative mirate. L’attuazione del progetto ha
rafforzato lo spirito di amicizia e condivisione tra bambini di diverse fasce d’età e gradi
di scuola. E’ cresciuta l’attenzione verso i
bisogni dell’altro, sia come entità vicina, sia
come realtà lontana, fino a spaziare in conti-
nenti in cui la povertà è “condizione di vita” tale
da esigere da parte nostra l’interiorizzazione
e l’applicazione di una cultura del “dare”. Da
questa consapevolezza sono nati diversi percorsi tendenti a raccogliere fondi da utilizzare per l’ adozione a distanza e per sostenere
alcune associazioni impegnate nella ricerca e
non. La popolazione ginosina
ha dimostrato grande sensibilità verso queste problematiche
sociali, a volte trascurate dalle
istituzioni pubbliche. Grazie alle offerte volontarie dei genitori e dei cittadini di Ginosa nei
giorni
9-10-11-16-dicembre,
la somma raccolta da tutte le
iniziative proposte è stata di: €
2458, così suddivisa: 270 euro
per l’adozione a distanza del
nostro Istituto; 150 euro cadauno per Telethon, Omg, e
Ail; 200 euro per l’Admo; 200
euro per la Casa alloggio “M.
De Fazio”; 100 euro per l’ass.
Orizzonti Nuovi; 400 euro per
l’Airc e 624 euro per l’Ant.
214 euro sono stati messi da
parte per finanziare il progetto del 2009. Per il risultato
raggiunto si ringraziano: genitori,
docenti, Dirigente Scolastico, negozianti, personale ATA, Presidente del
Consiglio d’Istituto, il Consiglio d’Istituto.
Giovanna Ruggieri
LUMAGIGI, Casa Famiglia, Imperatore di Puglia:
insieme per il pranzo di Natale
Gli anziani abitanti della “casa famiglia” di
Ginosa, ormai attendono con gioia ogni
anno quello che è divenuto un appuntamento fisso: il “Pranzo di Natale”, ideato ed organizzato dall’Associazione Culturale LU.MA.
GI.GI.
Evidentemente l’esperienza positiva degli
anni passati ha conferito a questo giorno a
loro dedicato un significato veramente importante, come ha sottolineato in una intervista il Vicesindaco Vizzielli.
Troppo spesso il Natale si veste di un significato puramente commerciale e consumista
ed è bello quando qualcuno, invece, desidera regalare qualcosa che vada al di là di
un regalo materiale, come in questo caso un
giorno di festa in compagnia, un pò di alle-
gria e spensieratezza.
Il 22 Dicembre scorso, come ogni anno offerto
dal salone ricevimenti Imperatore di Puglia,
un pranzo davvero delizioso è stato servito
come simbolo dell’unione della famiglia che
in quella circostanza veniva ricreata attorno a
queste persone ormai sole, sebbene egregiamente accudite da tutto il personale della casa
alloggio.
Al termine del pranzo si è anche cantato e
ballato e non è mancato neanche quest’anno
quel sano divertimento che in ogni occasione
i LU.MA.GI.GI. sanno regalare agli ospiti delle
loro feste!!
Ognuno è poi tornato alla propria vita, alla
realtà della propria famiglia ma sicuramente
arricchiti di un messaggio che non manca mai
in queste occasioni, quello della solidarietà, del saper donare a chi ha bisogno
anche solo un po’ di tempo che oggi
troppo spesso scarseggia.
A tutti gli abitanti della Casa Famiglia di
Ginosa è dedicato un pensiero colmo di
affetto da parte di tutta l’Associazione
e, ancora più grande, un grazie a coloro che con il proprio lavoro rendono
più serena la vita di queste splendide
persone.
Ovviamente il prossimo anno l’appuntamento con il Pranzo di Natale è sin da
ora confermato, intanto a tutti i lettori un
augurio sincero per il nuovo anno.
Raffaella Troiano
riceviamo e pubblichiamo
UN NATALE INDIMENTICABILE
Il Presepe ha una tradizione secolare che è ancora ben radicata
ai giorni nostri e numerose sono
le iniziative sorte per perpetuare
il ricordo della nascita di Gesù.
Quando è Natale ricordo sempre
con nostalgia ed emozione il Presepio della mia infanzia.
Quest’anno ho avuto la grande
opportunità di vivere e vedere il
presepe in maniera diversa e più
toccante.
I miei tre figli hanno preso parte
alla rappresentazione del “Presepe Vivente” condotto dalle loro
insegnanti dell’Istituto Comprensivo “G.Deledda”.
In occasione di questo progetto
ho avuto modo di avvicinarmi al
“mondo” della scuola, non più da
genitore spettatore ma collaborando con le insegnanti per questo grandioso progetto.
Ho seguito il corso di decoupage, tenuto da alcune mamme presso
il plesso Morandi ed ho imparato l’arte per decorare piatti e bicchieri
che poi sono stati messi in vendita per beneficenza.
In un locale attrezzato dalla scuola insieme ad altre mamme abbiamo cucito e realizzato i costumi, molto simili agli originali, per la rappresentazione, sotto gli esperti consigli delle insegnanti.
Ho collaborato alla ricerca minuziosa di oggetti adatti alle scenografie delle cantine dove i miei due figli, che frequentano la I° e la IV°
classe della scuola primaria, hanno impersonato i vasai.
E’ stato bello notare il coinvolgimento e l’entusiasmo dei miei piccoli.
Questo progetto ha offerto ai miei figli l’opportunità di imparare facendo, di esprimersi, di lavorare insieme in modo collaborativo.
Ho apprezzato il lavoro svolto in classe da mia figlia, che frequenta il
primo anno della scuola secondaria, per il progetto del Natale.
La Prof.ssa Maria Rosaria Ranaldi ha svolto un eccellente lavoro con
i suoi alunni. Ha ricercato accuratamente le immagini più suggestive
che riprendevano vari momenti della Storia passata e recente per
lanciare un messaggio di pace contro tutti gli orrori del passato e del
presente.
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
39
Struggenti le foto che ritraevano bambini, donne e uomini deportati
nel campo di concentramento di Auschwitz. Soffocati col gas, sfiniti
dalla fame, fucilati dalle SS tedesche e dai loro complici.
Incommentabile ricordo dei
sei milioni di
ebrei trucidati
in nome della
follia nazista.
Un ricordo che
resterà come
una macchia
indelebile sul
secolo scorso.
Altre foto ritraevano bambini
soldato con il
mitra in mano,
altre
ancora
“anime
innocenti” schiavizzate.
Implacabili pagine di Storia
che parlano di soprusi, miserie,
crudeltà, tirannie, sfruttamento,
dolore, annientamento.
Tra gli scatti più recenti c’erano
quelli legati al ricordo di due grandi
uomini, i Giudici Giovanni Falcone
e Paolo Borsellino, e un corteo di
giovani con slogan contro la mafia
Raccapriccianti le immagini dell’attacco terroristico alle Twin Towers
(Torri Gemelle), seguite dalla foto
che ritraeva Osama bin Laden;
uno squarcio tra uno dei problemi
più devastanti al mondo: il terrorismo.
Queste che ho elencate sono solo
una parte del lavoro svolto dai ragazzi della scuola secondaria.
Le immagini sono state proiettate
su un maxischermo ed accompagnate da un sottofondo musicale.
Del “Presepe Vivente” ho apprezzato le scenografie delle cantine situate in Via Matrice, le ricamatrici, la taverna, i vasai, i pescatori , le
botteghe degli speziali, ortolani e dei fornai.
La Chiesa della Madonna Santissima del Rosario era stracolma di
gente, i canti del coro stabile diretto dal Prof. Pietro Guzzi hanno allietato la serata.
La Natività rappresentata nella chiesa ha sublimato la chiusura della
manifestazione.
Il Bambinello, impersonato dal fratellino di un alunno, è stata una tra
le scene più commoventi.
A chiusura della serata il Dirigente Scolastico Prof.ssa Vita Surico
ha ringraziato tutti per il lavoro entusiasticamente profuso in questa
splendida occasione poiché valori ideali come la solidarietà, il rispetto
reciproco, la tolleranza, l’anelito per un mondo più giusto, la volontà di
pace cessano di essere stantie affermazioni di principio e cominciano
ad essere concreto banco di prova per ogni nostra attività quotidiana.
Mi auguro che questa esperienza avvincente si possa ripetere anche
l’anno prossimo.
Assunta CALIA
eventi
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
41
Apre la sezione comunale della Federazione
Italiana Della Caccia a Marina di Ginosa
Presidente Nicola Moles: “ Non solo attività venatoria, ma anche sport,
tutela dell’ambiente, spirito di aggregazione e presenza nel territorio”
Nella serata del 22 dicembre scorso
ufficialmente un nuovo sodalizio si
aggiunge alla già abbondante rosa di
associazioni che svolgono le attività
del loro oggetto sociale nel territorio
marinese, la Sezione Comunale della
Federazione Italiana della Caccia.
L’iniziativa era già nelle menti degli associati da diversi mesi, ma si
aspettava che l’iter di preparazione
facesse il suo corso per costituirsi in
associazione e inaugurare la nuova
sede, ubicata al secondo piano del
Palazzone della Delegazione Comunale.
Alla cerimonia hanno presenziato
Cosimo Carrozzo e Montelli Francesco, presidente e vicepresidente
a livello provinciale della FIDC, il segretario provinciale Colucci Cosimo,
il parroco Don Renzo Di Fonzo e delle autorità invitate, in rappresentanza
della Amministrazione Comunale, il
consigliere delegato al decentramento Mario Toma.
Quattro i soci fondatori, che, accogliendo
le richieste dei molti amanti di questo sport
che esprimevano la loro necessità a riunirsi
anche successivamente all’attività lavorativa e venatoria e cercavano spazi idonei a
svolgere e vivere l’attività di associazione, si
sono adoperati per ricercare i locali e, una
volta ottenuti, a proprie spese, sia fisicamente che economicamente, per renderli vivibili
provvedendo alla pulizia e alla tinteggiatura
integrale, nonché all’arredo.
I lavori di sistemazione della nuova sede,
composta da una sala convegni, un ufficio
segreteria per le funzioni prettamente burocratiche e un’ampia sala lettura con televisore, sono stati ultimati in prossimità dell’inizio
della nuova stagione venatoria che è partita
il 21 Settembre scorso e terminerà il 31 Gennaio, per dar modo all’associazione di acco-
gliere nuove iscrizioni e iniziare la fase di
avviamento.
Nella riunione del 27 Novembre i soci Costella Davide, Baldari Giuseppe, Di Trani
Marco, Murianni Domenico e Moles Nicola
sono stati eletti membri del primo consiglio
direttivo della sezione comunale FIDC che
il 9 Dicembre scorso ha scelto il sig. Nicola
Moles come proprio presidente.
Attualmente l’assemblea è composta da
14 unità e, come spiega il presidente Moles, punta ad incrementare notevolmente
la sua numerosità, in quanto, da un calcolo empirico, ma realistico, la popolazione
dei cacciatori a Marina di Ginosa dovrebbe
contare su per giù un centinaio di unità.
Presso la sede associativa FIDC i cacciatori e i simpatizzanti dello sport si riuniscono ogni sera, generalmente dalle 17
alle 21 per discutere sulle iniziative che
l’associazione promuove, per scambiare
pareri sull’attività venatoria, per raccontare le cronache delle battute di
caccia vissute nell’arco della giornata
o semplicemente per dedicarsi alla
lettura di riviste specializzate e non o
trascorrere una serata tra amici davanti alla tv.
A chiusura della stagione venatoria
sono in programma numerose attività, sempre inerenti allo sport, tese
a tenere il gruppo coeso e a porre in
essere quegli obiettivi che, tra l’altro,
sono contemplati nello statuto come
la promozione dell’educazione venatoria, la tutela e il rispetto dell’ambiente, il mantenimento degli equilibri
biologici tra le specie di fauna selvatica, la prevenzione e la repressione
del bracconaggio, l’attuazione di iniziative di carattere venatorio, cinofilo,
sportivo ed ecologico.
Obiettivi questi che, a ben vedere,
cozzano con la connotazione negativa che l’opinione pubblica dà alla
figura del cacciatore, ma che sono più che
veritieri in quanto il cacciatore è un soggetto
responsabile, che esercita uno sport praticato sin dalla nascita del genere umano e che
svolge la sua attività solo ed esclusivamente
al servizio e alla salvaguardia della natura,
in ottemperanza alle leggi regionali che già
tengono conto delle condizioni numeriche
della fauna del territorio, evitando comportamenti che possano sconvolgere l’equilibrio
naturale dei nostri paesaggi.
Il presidente Nicola Moles a nome di tutti
gli associati intende ringraziare il sindaco
di Ginosa per la disponibilità dimostrata nel
favorire la nascita dell’associazione concedendo l’uso della sede presso gli uffici comunali della borgata e invita quanti coltivano la passione per la caccia e amano stare
a contatto con la natura ad avvicinarsi alla
nuova sezione comunale della FIDC.
Antonello Lovecchio
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comunicati stampa
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
Riceviamo e
pubblichiamo
Lospinuso (AN-PDL): “Mineo si occupi
anche dei danni provocati alla Puglia
dal suo Governo regionale.”
Il Consigliere Regionale e Presidente Provinciale AN di Taranto Pietro Lospinuso ha
diffuso la seguente nota:
“Le costanti sortite contro le politiche –a
suo dire, antipugliesi- del Governo nazionale da parte del Collega ed Amico Mineo
sarebbero tanto più attendibili se si accompagnassero ad analoghe contestazioni
delle politiche contro i Pugliesi in atto ad
opera del Governo regionale, sulle quali
peraltro la sua autorevole, vibrante quanto immancabile parola avrebbe, per il suo
ruolo istituzionale e per la sua militanza
politica, molta più efficacia .
A tal riguardo credo di renderGli cosa utile
e grata fornendogli un elenco aggiornato
di taluni temi su cui potrebbe spendere al
meglio al servizio delle nostre popolazioni,
dall’alto del suo scranno, la sua innegabile
passione civile: l’emergenza idrica, risolta
in extremis soltanto grazie alla benevolenza del Padreterno mentre resta intonso un
miliardo e trecento milioni di euro destinati
dai Governi di Centro-destra al potenziamento ed al risanamento degli impianti; la
devastazione dei conti regionali, che ha
costretto Vendola e compagni a rifugiarsiunici in Italia- nell’ “esercizio provvisorio”,
con ciò anche confermando il salasso fiscale in atto a carico delle famiglie e delle
imprese pugliesi, pur in presenza di una
drammatica crisi che ha già portato a circa
20 mila i nostri lavoratori in Cassa Integrazione; la conferma in atto del grande bluff
del cosiddetto “Piano di Salute”: in realtà
una scatola vuota affidata al buon cuore
dei Direttori Generali, salvo poi ricominciare a discutere tutto daccapo mentre i servizi all’utenza si degradano sempre di più e
la mala-sanità si cronicizza al punto da non
fare nemmeno più notizia; l’ emergenza-rifiuti, di cui Vendola- fuggendone- aveva
dichiarato la chiusura mentre essa stava
soltanto incominciando; la vergogna degli
sperperi di “notti bianche” sotto la pioggia e
con gli alberghi vuoti e di un utilizzo costosamente fazioso delle risorse umane.
Su questi temi Mineo, se parla, assume il
ruolo di zelante difensore d’ufficio di cause clamorosamente perse. E’ un peccato,
perché notoriamente non gli mancano né
un uso brillante delle parole né la capacità
di inscenare coinvolgenti sdegni. Peccato
che siano tanto unidirezionali da suonare
irrimediabilmente falsi, se non patetici.”
P. la Segreteria - Tommaso Francavilla
*****
Lospinuso (AN-PDL) interroga Vendola e Tedesco sulla gara per la “global
service” della ASL di Taranto, a seguito
delle note intercettazioni tra l’imprenditore Romeo e l’on.Lusetti.
Il Consigliere Regionale e Presidente Provinciale AN di Taranto Pietro Lospinuso
ha rivolto una interrogazione a risposta
scritta al Presidente della Regione ed all’Assessore alla Salute “per conoscere in
ogni dettaglio i termini di svolgimento della
gara relativa al “global service” della ASL di
Taranto, nella quale indiscrezioni di stampa ipotizzano interferenze collegate ai noti
rapporti tra l’imprenditore Andrea Romeo e
l’attuale dirigente del PD on. Renzo Lusetti, con particolare riferimento alla decisione
di annullarla e di farla ripartire ex-novo”.
Lospinuso ha altresì dichiarato che “non
può non suscitare pesanti perplessità il riferimento contenuto nelle intercettazioni
della conversazioni telefoniche tra i suddetti personaggi ad un referente locale
che avrebbe “lavorato” a favore di non si
sa quale operazione barese, soprattutto
se accompagnata alla circostanza, confermata sia pur a denti stretti dallo stesso
Assessore al Bilancio, dell’affidamento in
atto di un importante servizio quale quello
delle pulizie degli Uffici regionali di Bari al
gruppo Romeo, per di più in presenza di un
forte incremento di costi”.
A tal riguardo il Consigliere Regionale AN-PDL sostiene che “non basta una
asettica comunicativa sugli atti già espletati, ma occorre anche un’istruttoria approfondita che verifichi, in relazione ad essi, il
ruolo della politica, al quale evidentemente
le suddette conversazioni facevano riferimento.”
P. la Segreteria - Tommaso Francavilla
*****
Lospinuso (AN-PDL): “Nei sondaggi del
“Sole 24 ore” Florido è ultimo, Vendola
penultimo e Stefano perde colpi”.
Il Consigliere Regionale e Presidente Provinciale AN di Taranto Pietro Lospinuso ha
diffuso la seguente nota:
“E’ in atto, ad opera della sinistra, la consueta mistificazione sui dati del sondaggio del
“Sole 24ore” in materia di “popolarità” dei
Presidenti di Provincia e dei Sindaci dei Comuni-Capoluogo.
Anzitutto va rilevato che la “popolarità” non
corrisponde alle intenzioni di voto, per le
quali non si può prescindere dalla personalità dell’avversario, allo stato ignoto, e dalla
forza elettorale delle coalizioni, con riferimento alla quale non è arbitrario ritenere
che il Centro-destra continui a detenere un
significativo vantaggio.
Ciò premesso, dispiace comunque constatare che il Presidente della Provincia di Taranto detiene un imbarazzante ultimo posto
nazionale, che il Presidente della Regione
Puglia è penultimo (sia pur a pari merito),
seguito soltanto dall’inarrivabile Bassolino,
e che il Sindaco di Taranto sta rapidamente
esaurendo il suo forte “feeling” iniziale con gli
abitanti di una Città che stanno cominciando
a valutarne le reali capacità di governo.
Naturalmente il solo sondaggio che conta è
quello delle urne. Sul quale, se fossi oggi di
sinistra, non farei troppo affidamento.”
Per la Segreteria - Tommaso Francavilla
*****
SODDISFAZIONE DI PATARINO PER IL
RIENTRO DI CASTELLANETA IN CONSIGLIO PROVINCIALE CON ANNIBALE
CASSANO
L’On. Carmelo Patarino ha diffuso la seguente nota:
“Con il ritorno del dr. Annibale Cassano in
Consiglio Provinciale la Provincia di Taranto
si arricchisce del prezioso contributo di un
gentiluomo della politica e della sua limpida esperienza amministrativa, professionale ed umana; Castellaneta torna ad essere
rappresentata in Consiglio Provinciale con
uno dei suoi migliori servitori; il PDL rafforza
significativamente la sua rappresentanza in
vista anche di un suo necessario ritorno alla guida dell’Istituzione. Chi scrive non può
non esprimere sincera soddisfazione per il
meritato riconoscimento ad un grande amico
ed al valoroso, leale e disinteressato commilitone di tante battaglie ideali e politiche,
che non potrà non giovare anche al proprio
impegno quotidiano.”
per la segreteria
Angelo Giandomenico
eventi sportivi
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
43
Marina di Ginosa: ennesimo successo di
Francesco Bracciodieta alla 10ª edizione
della Mezza Maratona Stracorigliano (LE)
Lo scorso 14 Dicembre ’08, si é svolta la gara podistica internazionale con più di mille arrivati ( 1014 ), sulla distanza di 21,097
km ( mezza maratona ) nella città Corigliano D’Otranto (LE).
C’e’ stata una grande partecipazione di atleti maratoneti, professionisti ed amatori, provenienti da tutte le parti d’Italia, tra cui
il maratoneta amatoriale Bracciodieta Francesco di Marina di
Ginosa.
Ben ha figurato, il nostro concittadino, al cospetto di tanti atleti, giunto al traguardo 63° assoluto, ottenendo anche un buon
riscontro cronometrico 1h 23m 23s , 3min 57sec al km, ad una
velocità di 15,19 km/ora, mantenendo le stesse prestazioni cronometriche degli ultimi anni, la classifica è stata pubblicata sul
sito: www.amatoricorigliano.net.
L’atleta marinese ha affermato di essere soddisfatto di come ha
gestito i 21 km, perché arrivando al traguardo abbastanza tranquillo, ha sottolineato l’aspetto al quale teneva di più: questo per
lui significa tanto, avendo percepito di correre con ottimo margine e pertanto di aver gestito bene gli allenamenti.
Da incorniciare la partecipazione alla competizione di altri due
ginosini: Armento e Ferrara, i quali hanno realizzato grandi prestazioni migliorando entrambi i loro riscontri personali sul questa
distanza.
Vogliamo chiedere a Francesco qual è il segreto di questa affermazione, nonostante la sua
non più giovanissima età?
«Ringrazio il Signore perché mi dà la salute e mi permette d’allenarmi, nonostante gli acciacchi di
percorso che ci sono sempre, ma che si superano.»
Francesco, vista la tua esperienza, cosa pensi del mondo dello sport?
«Lo sport amatoriale é un momento non solo di confronto leale, fra i giovani e i meno giovani, ma
riesce ad avvicinare le generazioni, le estrazioni sociali e culturali diverse per una verace crescita
personale, sociale e civile.
Inoltre lo sport deve essere una scuola di vita che insegna a lottare per ottenere una giusta ricompensa e che aiuta alla socializzazione ed al rispetto tra compagni ed avversari: il momento della
competizione deve far vivere a tutti una bellissima giornata, all’insegna dello sport, dell’amicizia,
della vita vissuta ...ricordandosi che lo sport è vita.
Saluto tutti, e faccio i miei migliori auguri di un sereno anno nuovo e auguro i migliori risultati ai
runners di Ginosa. Ringrazio La Goccia per la sua cortese ospitalità per me e per tutti gli atleti
ginosini.»
Ringraziamo il nostro concittadino Francesco che dà lustro al nostro comune oltre confine,
Emmeppi
44
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
eventi sportivi
La palestra del Centro Kick Boxing di Franco Gentile continua a conquistare successi
Giuseppe Gentile protagonista in Calabria
Il Campione del Mondo ginosino si qualifica per il titolo italiano di F.I.K.B. W.A.K.O
Si sono svolti a Pizzo
Calabro in Calabria,
lo scorso dicembre le
qualificazioni per il titolo italiano di F.I.K.B
(Federazione Italiana
Kick Boxing) W.A.K.O.
La manifestazione faceva parte del Campionato Interregionale
F.I.K.B. di semi-contact e light-contact.
La gara era inserita
ai fini della qualificazione ai campionati
italiani 2009 per tutte
le categorie juniores/
seniors/cadetti.
La
palestra del Centro di
Kick Boxing del maestro Franco Gentile,
ha partecipato conquistando come sempre
successi a catena. Su tutti, il Campione del
Mondo, Giuseppe Gentile che nella categoria semi-contact, -37 Kg., cadetti 10-11-12
anni, il Campione del Mondo ginosino, si è
sbarazzato di tutti i suoi avversari, arrivando
in finale, dove per colpa di un infortunio ad
una gamba, accusato durante le gare, è riuscito grazie alla sua caparbietà a centrare
l’obbiettivo qualificazione per il titolo italiano. Altro atleta della Palestra Gentile, che
ha disputato una grande gara, è stato Nicola Galante. Alla sua prima esperienza, Nicola ha combattuto nella categoria juniores e
seniors 16-40 anni, light contact distinguendosi con un ottimo combattimento. Buona
la sua gara, grazie anche alla bravura e allo
stile di combattimento, con il quale il maestro Franco Gentile ha preparato l’atleta.
Un riconoscimento particolare va proprio al
maestro Gentile che mette a disposizione
dei suoi atleti, allenamenti particolari, cheunitamente all’umiltà, all’impegno e ai notevoli sacrifici, permettono di conseguire titoli
prestigiosi a livello nazionale.
(Gianluca Catucci)
[email protected]
Un Befana …moderna
La Befana vien di giorno,
la si vede far ritorno
con la scopa malridotta
sembra voglia cambiar rotta
ma va verso casa mia?
O si dirige a casa sua?
Tante calze ha già lasciato,
ai più bravi di cioccolato!
Mentre per i biricchini,
solo tanti carboncini…
con i dolci che ha portato,
come volete che io resista?
Tutti i denti ho già cariato,
se n’è accorto il mio dentista!
Per quest’anno,
Befana mia,
salva un po’ l’economia!
Così un dono potrò fare
per il prossimo Natale!
Comprerò del botulino
e farò un bel ritocchino!
Domenico Mancino
eventi sportivi
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
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SECONDA CATEGORIA / Biancazzurri sconfitti a
Lizzano ma primato non scalfito
SECONDA CATEGORIA / La capolista torna al successo nel
nuovo anno ed allunga in classifica
Ginosa, stop a Lizzano:
margine di +3 sulla seconda
Ginosa in fuga:
+5 sul S. Pietro Vernotico
La compagine ginosina, dopo cinque vittorie di
fila, cade a Lizzano (2-1) nell’ultima gara del 2008
e frena la marcia in vetta. Delle inseguitrici ne approfitta il San Pietro Vernotico (vittorioso a Talsano
3-0) che riduce le distanze a -3 dai biancazzurri.
Dopo cinque successi di fila, il Ginosa cade a Lizzano di
misura (secondo ko stagionale) e chiude in modo agrodolce il 2008, con la piccola soddisfazione di conservare, nonostante tutto, il primato in classifica ma con un
margine di +3 sulla seconda (Real S. Pietro Vernotico).
Un derby che ha visto i padroni di casa più determinati
e convinti nel cercare la vittoria che li avvicina alla zona
play-off. Gara condizionata da un forte vento e da alcune decisioni arbitrali discutibili. Parte bene il Lizzano che
all’11’ sblocca il risultato grazie a Picci che, sugli sviluppi
di un calcio d’angolo, incorna sottomisura infilando la
sfera nel sacco. I biancazzurri del tecnico Pizzulli accusano il colpo ed al 13’ Zorico ferma irregolarmente in
area Vitale con l’arbitro che indica il dischetto, ma Larocca si supera respingendo in tuffo la conclusione dello
stesso Vitale e tiene in partita i suoi. Al 21’ i padroni di
casa restano in dieci per l’espulsione di Erente ma il
Ginosa, nonostante l’uomo in più, non riesce ad imprimere alla gara il proprio gioco ed al 25’ è ancora Larocca a mettersi in evidenza su una conclusione ravvicinata di Vitale. Nella ripresa il tecnico ginosino si gioca la
carta Vapore per dare più peso in avanti alla ricerca del
pari. Al 2’ Lapiscopia viene falciato in area ma il direttore
di gara applica inspiegabilmente la regola del vantaggio con la sfera che giunge a Paiano il cui tiro velenoso
trova la pronta risposta di Basile. Nel momento migliore degli ospiti, il Lizzano con cinismo trova la rete del
raddoppio ancora con Picci che, lasciato solo in area,
indovina una parabola a giro che supera l’incolpevole
Larocca. Sotto di due reti i biancazzurri si riversano in
avanti con la forza della disperazione ed al 25’ trovano il
gol con Zorico che devia un tiro dalla distanza di Petrelli
e riapre il match. Il Ginosa ci crede ed al 31’ Lomagistro
ha una grande occasione per ristabilire la parità di punteggio ma da buona posizione calcia incredibilmente sul
fondo. Nonostante l’assedio degli ospiti nei minuti finali,
il risultato non cambia ed alla fine resta l’amaro in bocca
per aver chiuso con una sconfitta il 2008 alimentando le
speranze delle inseguitrici.
Tabellino della gara (Lizzano-Ginosa 2-1)
LIZZANO: Basile, Marinò, Erente, Cavallo (34’ st Corona), Cagnazzo, Russo, Galileo (41’ st Pignataro),
Gallitelli (37’ st Gualano L.), Vitale, Gualano C., Picci. A
disp.: Corsini, Quirino, Summa. All. Palmieri (squalif.)
GINOSA: Larocca, Bozza Fab., Orfino (39’ st Lovecchio), Zorico, Chiedi, Petrelli, Papapietro (38’ pt Lomagistro), Innato, Paiano, Lapiscopia P. (5’ st Vapore),
Sambito. A disp.: Lapiscopia R., Manicone, De Tommaso. All. Pizzulli
ARBITRO: Ameruoso di Bari.
RETI: pt 11’ Picci (L); st 12’ Picci (L), 25’ Zorico (G).
NOTE: Ammoniti Basile, Erente, Cagnazzo e Galileo
(L), Bozza Fab., Zorico, Chiedi e Lapiscopia P. (G).
Espulsi al 21’ pt Erente (L) per doppia ammonizione, al
42’ st Zorico (G) per proteste.
Domenico Ranaldo
(www.asginosa.it)
I biancazzurri, grazie ad una doppietta di Donno e ad un
super Larocca, vincono di misura al “Miani” (terreno in
pessime condizioni) contro un ostico Surbo e portano a +5 il
distacco sul S. P. Vernotico. Il 25 gennaio, il Ginosa ospiterà
al “Miani” il Monteroni per la prima di ritorno.
Smaltita la sosta natalizia, il Ginosa riprende la marcia vincente in vetta
piegando al “Miani” di misura l’ostico Surbo al giro di boa ed allunga a +5 il
distacco dal San Pietro Vernotico fermato sul pari dall’Ischiataranto. Gara
combattuta e giocata su un terreno in pessime condizioni. Tra le fila ginosine
assenti Papapietro e Fabio Bozza (infortunati), Chiedi e Zorico (squalificati).
Partenza decisa dei biancazzurri che al 19’ si rendono pericolosi con Paiano che raccoglie un perfetto assist di Vapore ed incorna sottomisura con
la sfera che lambisce il palo. E’ il preludio al gol che giunge al 25’ quando
Petrelli serve Paiano sull’out sinistro che scodella al centro dove Donno gira
al volo infilando Basile. La replica ospite giunge al 38’ quando una punizione dai venti metri calciata da Macchia trova la grande risposta di Larocca,
mentre a tempo scaduto è ancora Macchia a provarci su calcio piazzato dal
limite con la sfera che lambisce l’incrocio. La ripresa si apre con i padroni
di casa determinati alla ricerca del raddoppio. Al 5’ Paiano, ben servito in
profondità da Petrelli, anticipa Basile in uscita con un pallonetto ma la sfera
sorvola di poco la traversa, mentre al 12’ Sambito sfrutta un cross dal fondo di Vapore ma la violenta conclusione termina di poco alta. Gli uomini di
Pizzulli premono ed al 19’ trovano il raddoppio dagli undici metri (fallo su
Sambito ed espulsione del difensore salentino) con Donno che realizza la
doppietta personale. Avanti di due reti ed in superiorità numerica, la gara
sembra chiusa ed invece viene fuori il carattere e l’orgoglio del Surbo. Al
35’ gli ospiti usufruiscono di un penalty (mani in area di Orfino) con Macchia che trasforma e riapre i giochi. I biancazzurri calano ed al 45’ Romano
raccoglie un cross dal fondo e stacca imperiosamente in area ma trova un
super Larocca a togliere la palla dall’incrocio. Nei minuti di recupero, infine,
su azione di rimessa, Paiano si invola solo verso la porta ma arriva stanco
al momento del tiro e non inquadra lo specchio. Prossimo impegno il 25
gennaio (domenica turno di riposo) ancora al “Miani”, per la prima di ritorno,
contro il Monteroni con l’intento di continuare la marcia vincente e tenere a
bada le inseguitrici.
Tabellino della gara (Ginosa-Surbo 2-1)
GINOSA: Larocca, Manicone, Orfino, Bozza Fra., Lomagistro, Petrelli, Innato (43’ st De Tommaso), Donno (26’ st Lovecchio), Paiano, Vapore (37’
st Lapomarda), Sambito. A disp.: Lapiscopia R., Calabrese, Ricciardi, Lasorella. All. Pizzulli
SURBO: Basile, Gentile, Vergallo, Perrone C., Maci, Pedali, Ingrosso, Macchia, Romano, Stabile (21’ st Perrone F.), De Santis (25’ st Serinelli). A disp.:
Aprile, Spedicato, Pagliara, De Luca, Cannone. All. Russo
ARBITRO: De Santis di Bari.
RETI: pt 25’ Donno (G); st 19’ Donno (G) su rig., 35’ Macchia (S) su rig.
NOTE: Ammoniti Petrelli, Innato, Paiano e Vapore (G), Gentile, Perrone C.,
Pedali, De Santis, Perrone F. (S). Espulso al 17’ st Pedali (S) per doppia
ammonizione.
Risultati 15a giornata (11/01/09): Ginosa-Surbo 2-1; Gioventù Campi-Anspi Talsano 0-0; Lizzanello-Cisternino 1-3; Pro Gioia-F.S. Monteroni 6-1;
Real S. Pietro Vernotico-Ischiataranto 2-2; Strudà-Lizzano 1-0; Torre-Pezze
3-0; Virtus Latiano-Squinzano 2006 1-1.
Classifica: Ginosa 35; Real S. Pietro Vernotico 30; Squinzano 27; Torre
27; Ischiataranto 25; Surbo 24; Cisternino 23; Lizzano 22; Gioventù Campi
22; Pro Gioia 19; Pezze 17; Lizzanello 15; Strudà 13; Virtus Latiano 10; F.S.
Monteroni 10; Anspi Talsano 8.
Prossimo turno (25/01/09 ore 14,30): Anspi Talsano-Ischiataranto; GinosaF.S. Monteroni; Gioventù Campi-Pro Gioia; Lizzanello-Lizzano; Real S. Pietro Vernotico-Pezze; Strudà-Surbo; Torre-Squinzano 2006; Virtus LatianoCisternino.
Domenico Ranaldo (www.asginosa.it)
46
eventi sportivi
La Goccia n. 1 - 17 gennaio 2009
CALCIO A CINQUE
Sospesa l’ennesima gara
Alla ripresa del campionato, dopo la pausa natalizia, il TEAM
GINOSA avrebbe affrontato il FUTSAL KING PUTIGNANO. Usiamo il condizionale in quanto in caso di pioggia il PALAZZETTO
DELLO SPORT continua a subire infiltrazioni che impediscono il
regolare svolgimento di gare agonistiche. Se poi ci aggiungiamo
un corto circuito a causa della pioggia caduta incessante e senza
sosta nella giornata di martedì 13 gennaio su Ginosa, ci si può
rendere conto di come giocare la partita sia stato praticamente impossibile. Difatti l’arbitro e la squadra ospite non hanno potuto fare
altro che constatare l’impedimento a svolgere la gara per cause di
forza maggiore.
Ora il giudice sportivo deciderà sul recupero dell’ennesima gara,
molto probabilmente da disputarsi MARTEDI’ 03/02/2009 tempo
permettendo.
Inoltre il tempo ha impedito che quasi tutte le gare in cartello della
13^ giornata, ultima di andata, potessero disputarsi ad eccezione
della capolista che ha espugnato agevolmente MANDURIA e del
MARTINA vittorioso sul campo del COCOON FASANO.
Per il calcio giocato invece segnaliamo la sconfitta del team ginosa
in quel di BRINDISI contro la GAMMA SERVICE con il punteggio
di 5-2 al culmine di una partita del tutto insufficiente disputata dagli
uomini di mister NOIA giunti in trasferta con la mente già proiettata
alle festività natalizie.
Difatti alla squadra di casa bastano tre tocchi per andare in vantaggio grazie ad un affondo centrale del proprio difensore che di
punta sorprende CLEMENTE non esime da colpe nell’occasione. Il
TEAM GINOSA prova a venir fuori ma senza creare grossi pericoli
all’ avversario, che invece dimostra di essere in giornata andando
ripetutamente, per altre tre volte, in rete chiudendo la prima frazione con il punteggio di 4-0 senza alcuna attenuante per gli ospiti.
Nella ripresa i padroni di casa amministrano il vantaggio e dividono i profitti con la panchina che per l’occasione prova scrollarsi di
dosso il gran freddo davvero pungente che soffiava sul terreno di
gioco. E giunge così anche il quinto gol della squadra di casa che
mette davvero al sicuro il risultato senza la minima opposizione
della squadra ginosina che ha un sussulto nel finale di gara e salva
l’onore trovando due gol grazie a CIRIELLO, il primo su punizione
al 29’, il secondo un minuto più tardi su involata solitaria originata
da un incomprensione a metà campo dei due difensori brindisini.
Contesa senza troppa storia quella tra GAMMA SERVICE e TEAM
GINOSA, netto il divario fra le squadre che ridimensiona le ambizioni della formazione ginosina sconfitta, prima dell’ultima gara del
girone d’andata nel frattempo sospesa, dalle quattro che compongono il gruppo di testa ma preceduta in classifica anche da NOCI
e MARTINA che in virtù della sconfitta dei ginosini si rilancia in
chiave play off scavalcando proprio il TEAM GINOSA rendendo
ancor più difficile il cammino degli uomini di mister NOIA che dovranno disputare un girone di ritorno perfetto se vorranno vedere
concretizzarsi il sogno play off.
Infine segnaliamo la rielezione, grazie ad un plebiscito a suo favore, del Presidente uscente VITO TISCI a capo della Lega Nazionale Dilettanti per ulteriori quattro anni. Da parte del TEAM GINOSA
l’augurio di poter svolgere un ottimo lavoro a favore di tutte le società dilettantistiche.
MARINO MENZELLA
12ª GIORNATA SERIE C2 GIRONE C
A. GINOSA – ELEVATORI BR
AUDACE MONOPOLI – LATERZA
GAMMA SERVICE BR – TEAM GINOSA
FK PUTIGNANO – PALAGIANO
MARTINA – EDEN MANDURIA
NOCI AZZURRI – COCOON FASANO
FUTSAL TARANTO – SOCCER PUTIGNANO
3-5
3-1
5-2
2-8
4-2
5-2
9-1
13ª GIORNATA SERIE C2 GIRONE C
LATERZA – NOCI AZZURRI
COCOON FASANO – MARTINA
EDEN MANDURIA – FUTSAL TARANTO
ELEVATORI BR. - GAMMA SERVICE BR
PALAGIANO – AUDACE MONOPOLI
SOCCER PUTIGNANO – A. GINOSA
TEAM GINOSA – FK PUTIGNANO
SOSP
6-8
3-13
ND
ND
ND
ND
CLASSIFICA
FUTSAL TARANTO
ELEVATORI BR*
LATERZA**
GAMMA SERVICE BR*
NOCI AZZURI*
G. MARTINA
TEAM GINOSA*
A. MONOPOLI*
FK PUTIGNANO*
COCCON FASANO
EDEN MANDURIA*
PALAGIANO**
SOCCER PUTIGNANO*
A. GINOSA*
**DUE GARE IN MENO
* UNA GARA IN MENO
39
30
28
28
23
21
16
12
10
10
9
9
7
5

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