IBLEI 8 MARZO 2015 Da Monte Alveira a Case Leone

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IBLEI 8 MARZO 2015 Da Monte Alveira a Case Leone
CLUB ALPINO ITALIANO
Sezione di Siracusa ”Vito Oddo”
Via Maestranza, 33
96100 Siracusa Tel.3382461955
e-mail: [email protected]
www.caisiracusa.it
IBLEI 8 MARZO 2015
Da Monte Alveira a Case Leone
NOTE INFORMATIVE
CARTOGRAFIA: IGM 1:25000 Territorio di Noto
TIPO DI PERCORSO: Sentiero ad anello che non presenta particolari difficoltà, ma si snoda in un
ambiente molto umido e scivoloso con necessità di fare dei piccoli attraversamenti del torrente
mantenendoci in equilibrio su massi sporgenti dall'acqua, è necessario indossare scarponcini da
trekking per evitare di scivolare e bastoncini per un miglior equilibrio durante i piccoli
attraversamenti.
LUNGHEZZA PERCORSO: Km 8
DISLIVELLO TOTALE: 120 mt.
TEMPI DI PERCORRENZA: 4 ore escluso soste
DIFFICOLTA’: E - Escursionistica
ACQUA SUL PERCORSO: Assente
ITINERARIO SEGNATO: in parte
ORA E LUOGO DI RIUNIONE: 08:30 Piazza Adda - Siracusa
ORA DI PARTENZA E RIENTRO: 08:45 partenza, 16,00 circa rientro
MEZZO DI TRASPORTO: auto proprie (quota auto da dividere eventualmente tra i partecipanti € 12)
EQUIPAGGIAMENTO OBBLIGATORIO: Scarponi da trekking, bastoncini da trekking,
ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATO: consono alla stagione, mantellina antipioggia, (cambio in
macchina)
PRANZO: Al sacco, almeno 1 litro di acqua a testa
DIRETTORI DI ESCURSIONE Gianni Bartocci 335-381984 – Ricupero Michele
Prenotazione obbligatoria venerdì 6 Marzo in sede dalle 19,30 alle 20,30.
Non saranno prese in considerazione adesioni oltre questo termine.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Si lasciano le auto nello slargo antistante l’ingresso principale e settentrionale di Noto Antica,
detto “Porta Montagna”, e da qui inizia il sentiero n° 952 denominato “Anello Concerie di
Cava Carosello”. Superata la Porta Montagna si percorre una stradella a fondo bianco che,
costeggiando i ruderi del vecchio Castello, porta, dopo circa 200 mt. alla “Piazza del Mercato”
che rappresenta il punto di incrocio del sentiero ad anello. Si prosegue sulla stradella in
direzione sud verso l’Edicola Votiva che dista circa 800 mt. Qualche metro prima
dell’Edicola, bisogna svoltare a destra e, poi, su stradella a fondo naturale si raggiungono
presto i resti dell’Abside di Santa Margherita dopo aver scavalcato la recinzione che delimita
l’ingresso del demanio forestale. Inizia una lunga e decisa discesa che dopo aver superato un
bel punto panoramico (Belvedere) e la Porta S. Margherita (detta anche del Dazio) porta in
fondo alla Cava del Carosello dove insistono numerose concerie. La prima si incontra quasi
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alla fine della discesa ed è stata realizzata all’interno di una grotta prima adibita a chiesa.
Giunti al fondo Cava, s’incontra il torrente Carosello nel punto in cui forma un piccolo
laghetto. Proseguiremo verso sud ovest in un sentiero appena accennato, costeggiando il
torrente Carosello fino ad arrivare al punto di incontro tra la Cava Carosello e la Cava San
Calogero, da qui risalendo la cava San Calogero direzione ovest arriveremo al Rifugio Casa
Leone, qui faremo la nostra sosta pranzo per poi ritornare verso la Cava Carosello. Risalendo
il Torrente Carosello incontreremo, su entrambi i versanti, varie concerie ingrottate (alcune
dirute, altre in buono stato) e qualche rudere di mulino ad acqua. Questi manufatti rupestri
attribuiscono alla Cava un particolare ed importante pregio storico/archeologico, che
testimonia, fra l’altro, una vivace attività artigianale che oggi si definirebbe di industria
avanzata. Dal mulino s’incomincia a salire verso i resti della condotta di caduta dell’acqua che
azionava la ruota a mola dello stesso mulino sottostante. Successivamente, sempre in salita,
s’incontra un altro interessante mulino con accanto la casa chiamata “Carpino” (o anche “Dei
Pulici”). Lasciata la Casa Carpino, dopo qualche centinaio di metri si può raggiungere una
sorgente, chiamata “Fontana Grande”, con portata significativa, tant’è che alimenta
l’acquedotto del Comune di Pachino (non è visitabile perché cementata).
Qualche decina di metri prima della Fontana abbiamo però incontrato in precedenza un bivio
che dobbiamo riprendere per attraversare il torrente che alimenta le concerie e per salire in
direzione di un altro bivio che, a destra, porta poi in discesa verso una bella mangiatoia, dove
si consiglia di fare una sosta ristoratrice prima di affrontare la decisa salita finale. Man mano
poi che si sale si apprezza sempre di più il panorama sulle cave iblee fino a raggiungere un
altro belvedere. Dopo aver appagato la vista, si sale ancora per raggiungere la 3a porta del
sentiero: la “Porta dei Saccari”, ossia di coloro che scendevano portando sacchi di grano e poi
risalivano portando sacchi di farina. Superata la porta, si sale ancora un po’ e si raggiunge
subito Piazza del Mercato, dove si chiude l’anello, ma bisogna ripercorrere la stradella che
costeggia il Castello per terminare il percorso alla Porta della Montagna, nei cui pressi si trova
un’area attrezzata.