·~ . :.-~1]® - Unico Settimanale

www.ilvalcalore.it
Anno V N.20
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16-31 ottobre 2003
QUINDICINALE GRATUITO D'INFORMAZ IONE
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Fonte, una discussione
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ca mpo :tii1111ÌIIis tt·at i vo o: b c si fa eciallo \'HI'ico do: i JH OlJICuli c h e lo sviluppo di 1111 tC ITil.orio p o i'La co 11 sé .
Tu1 1.i i so ;;gc ui poi'Lal o ri di ill lf'l·essi (ee ou o 111i c i c soci:di) h a nno b iso gno di p a da1·s i r· d i co11fro nla1·•) sl nl l<: ~ i " oli svil uppo p<: 1· I!V ilare c h t' s i
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so n o Lilla bel la n •a l t:ì! Dobl oiamo,
però. sta1·c al le nti ! U n optadro per
qua ttl.o b e ll o n o11 pu ò nssc1·c al.ta co;a l 0 a .lla pa relc <:0 11 un ehi odo, n cC<'ssil a di nna co 1·11i c<' ch e lo va lor i zzi c , iu 1111 Cf't'IO St! n so, l o prot<, gga. Azie nd e, p•••· <(Uan l o fnnzionaoLi l' 1:a pa ci di VC II JC I'C, di C I'I~SCC I'f) e
di eotHptisla l·c nuovi tii<' I'Ca li , h anno
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Qoo '~®[fJU~&1U@'
Paola Desiderio
La prima edizione si tenne sei anni fa.
L' o biettivo era la realizzazione di un a
borsa del turismo che co involgesse tutti i
paesi del Mediterraneo. Tutti q uelli in cui
il turism o forma un indissolubile binomio
con l'archeologia. Oggi. a Paestwn, è l'appuntamento più importante dell 'anno.
Quello in cui la città dei templi diventa capitale del tw·ismo archeologico e culturale. E no n solo i paesi del Meditenaneo,
ma tutti quelli che conservano un patrimonio archeologico voglio no essere presenti.
La sesta edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeo logico vctTà
inaugurata giovedì 6 novembre presso il
Centro Congress i Ariston di Paestum e
chiuderà domenica 9. " La manifestazione
continua a registrare un 'attenzione sempre maggiore ed è ormai accreditata tra gli
addetti ai lavori, presso la Comunità scien-
tifica intemazionale e nel mondo dell'In formazione" spiegano il presidente dell a
Provincia Alfonso Andria e l'assessore
provinciale al Turismo Francesco Bottoni, rappresentanti dell'ente a cui si deve il
merito di aver ideato ed organizzato questo importante evento. E, come vuole la
tradizione, anche quest'anno ci sarà un
Paese ospite d'onore: la Siria, per la quale
si terrà un cocktail di benvenuto e una serata italo-siriana con cena di gala.
Nel corso della quattro giorni. sarà possibile visitare i salo ni espositivi della
Borsa per conoscere stupendi si ti archeologici, apprendere notizie sulle nuove scoperte, e perché no, scegliere la prossima
meta di un viaggio. " La Borsa - continuano Andria e Bo ttoni - ha una sua peculiarità in quanto promuove l' incontro tra
domanda e offerta nel settore del turismo
archeolog ico e costituisce una vetrina
delle vatie destinazioni mecliten·anee". Su
circa 12 mila metri quadti. infatti. vetnn-
no ospitati centinaia di espositori provenienti dall'Italia e da molti alt.ti paesi del
mondo. I visitatori avranno la possibilità di
prutecipare a innwnerevoli eventi co llaterali: workshop con i buyers esteri (sabato
8 novembre), workshop con la domanda
del turismo associato (domenica 9 novembre). Ogni giorno, con la partecipazione di enti pubblici e privati, università
e sovrintendenze, si svolgeranno conferenze, seminari, presentazioni di progetti
e iniziative culturali. per divulgare e approfondire temi inerenti la fruizione e valorizzazione del pat.tllilonio archeologico.
E poi, ancora, iniziative per la formazione
di agenti eli viaggio, tour operator, albergatori e responsabili di strutt ure rice ttive.
rassegna di film di animazione a tema archeologico realizzati dagli studenti prevenienti dalle regioni meditenanee. Nei laboratori di at·cheologia sperim entale sariì
possibile assistere alla lavorazione della
pietra, dei metalli, dell a ceramica e ap-
prendere le tecniche pitÌbtiche e di scavo
su·atigrafìco. Non mancheranno visite gui·
date ai siti at·cheologici della provi ncia di
Salerno e della regione Campania .
"E' sempre prevista un 'apposita seduta
di conu·attazione, alla quale durante l' ultima edizione hanno partecipato i tour operator. selezionati appositamente dall ' ENlT
tra quam i trattano il segmento del turismo
archeologico. provenien ti da Argen tin a.
Australia, Aust:Iia. Belgio. Canada. Cilc,
Cina. Corea. Danimat·ca. Francia. Germania. Giappone, Norvegia. O landa. Polo nia. Portogallo, Regno Unito. Repubbl ica
Ceca. Russia. Stati Uniti. Svezia. Svizzera. Ungh<!ria. Inoltre , sarà organizzato
anche un workshop con la domanda del
turismo associato.
La Dorsa ha una sua peculiarità inqu:lnto promuove l' incontro tra domanda c offerta nel settore del turismo :-~rc hen l ngico
e costitui sce una veu·ina delle varie destinazioni meditenanee".
Quel vecchio pullman blu di Stromillo
Sono passa/i cinqualll 'anni e
quel vecchio pullman di Slromillo è sempre lì ad inerpicarsi per le
slrcule cor11o11e del Cilenio. Quanle ne polrebbe racconlare di slorie. Quanli sogni, quame spera/1ze, quanli dolori lo hanno vislo
spel/alore. Pu/l(ualme/l(e, a/l 'alba, ha preso il via da Cannalonga, 1111 paesino inlemo del Cilento a pochi chilomefri da Vallo. A
Moio vi arrivava quasi sempre
vuoi o. La sua "111jìc11a "lo amumziava già dai tomanli di AngellarcL Come era buffò. liti IO blu nella
noi/e e vi si confondeva se non
fosse s/a/0 per i fanali accesi. Era
caralteristico con la sua scaletta
che portava sul letto per depositarvi i bagagli piiÌ voluminosi. A
quella scaletta quame volte, sconsideratamellle, ci si appendeva
per essere trainat i, sospesi, p e r
qualche centinaio di melri e, rallentando alla prima curva, si sallava col rischio di fratturarsi una
gamba. Fa parie 01111ai della s/0ria sociale del Cilento, la corsa
Slromillo. L 'il inerario che da cinquant'anni compie questa corriera, oggi con l 'avvento del Parco
Nazionale polrebbe rappresentare 1111 ilinerario turislico eccezionale. /anfo sono suggestivi i paesaggi ed i paesi che attraversa.
Tocca Cannalonga, Angellara,
Pel/are, Moio, Cardi/e. Gioi, Stio.
Qui si ferma per cinque minuli,
non è ancora fati o giomo, per
consenlire agli assormali viaggicllori di prendere la prima tazzina di caffè al bar Trolta. Poi riprende la sua corsa e ancora
locca Magliano Vetere, Mon/efone, Capizzo, Treminara, Capaccio. E' sempre suggestivo sa-
lire al cemro anlico di Trenlinara,
1m paesino coslruito su di 1111
picco di calcare, dove devi arrivarci apposta. Lì, in p iazza, deve
fare inversione perché la strada
non cominua. Trenfinara si affaccia su di uno strapiombo di oltre
lrecemo metri, dove sorge Giungano, irraggiungibile da T rentinara. La sosia di 1111 quarto d'ora
la si fa a Capaccio. dove c 'è la
sede della dilla Stromillo. Poi riparie, cosleggia il borgo religioso del Ge/semani, cos/eggia il
san/1Wrio della Madonna del
Granalo che marca il profilo dei
monti e dopo 1111 ultimo tomante
si adagia sui primi lembi della
Piana di Paes111111. Jn /o/l(ananza
li emozionano i tempii dorici che
da oltre duemila a1111i sfidano il
lempo e racconlano della civillà
della Magna Grecia da cui pro-
veniamo tu ffi. La corsa con/ÌIIIW,
finalmente. l rrmquilla e veloce
verso la mela ultima che è Srtler110, il capoluogo di provincia cui
la geli/e del Cile n/o fa riferimenlo per fu/le le ques1i011i da risolvere in vari ujjìci amminislrativi
dello Sfato o per qualche visita
specialistica agli Ospedali Riuniti. Qucm/a varia umanilù si awicendava su ques/a corriera storica che solcava il Cilento e coliTililla a farlo da tanti dece11ni.
Quanli pacchi di cibarie varie. sa-
lumi.jòmwggi,ji'eselle. damigiane d 'olio e di vino giungeva/lo 11
Sctlemo per rifornire gli studellfi
che stavano a pensio11e per co111·
plefm·e il loro corso di studi. o per
rifomire le prime famiglie che
cercavano fortulla in w w rea/Ici
urbanapiiÌ grande. awia11do quel
flusso d'emigrazione ime ma. Urm
piaga. in ejfelli. perché le aree interne del Cilenlo si spopolano e
la conurbazione di Salemo si C0/1ges/ iona.
Giuseppe De Vita
n .i zzan~, entro la fine di n ovcmht·c,
fon11n L1·a i so~gclti ist itu zionali
prepos i i c le azi e nd1: d i Fo nte ai fiu e
di co Hf,·o nta•·c s LJ·a l.cgic c progcui d i
svilnpp o, polen z ia li tà o: n ecessità ,
slnll: t nrc c iuf1·ast n11tu1·e . . . . a
.
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1111
Fonte.
ln IJII l'S io fo nun ognun o po ni le
sue p r oposte n•ncre lc s i fa cci a un
c; oufr orJto se rrai<L Ri ~ l a hili sca uo i
lelll ]l i C i 11111cli IICCCSS:l l' i (',po i, t nl l Ì
agisca n o di enn ~ · ·~n ~· n za.
LLutolo S,:audizzo
Gaetano Fasolino
t elisir
di
lunga
vita
politica
Paolo Serra
«Necessita
un sindaco
competente
per
Agropoli»
Luigi Scorziello
«Agricoltura,
è giunto
il tempo
di passare
ai fatti»
Valle dell'Angelo
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N.20 l 76-3 1 ottobre 2003
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Fasolino, l'elisir di lunga vita politica
Il socialista anti Craxi. La lotta con Carmelo Conte e Pasqual e Marino. Al la corte di Berlu sconi
11. Cì.lfHlccio è dij)icile trovare un uomo
politico ch e è stato così a lungo popolare
come Gtu!tano Fasolino, 66 anni e sei 1111'S i
d'età. e.1·sendo nato il 16 aprile del l ':J37, a
RoccapiemomP. In ol!re quarant'anni di
vita polifim ha assunto, prima nel Psi, poi
nel Ccd ed injine in Forza Italia molle colorilure. " Ilo coltiwllo gli spazi di diversità politica. dove e come potevo averli. Sono
Ottica MA tESE
<.CIIIrO lenii cl COIIIiltiO
stato socialista libertario, a11ticraxiano.
F:ro, resto, un uomo libero '', racconta. E'
V~a G.Giulimi- Roccadaspide (Sa) -Tel WUII62D
un
fallo e/w è passato dagli eredi diretti
P.m Vdl Enwwele,l7-Vallo delll Laclllia (Sa) - Tellmt4&37 1
delle grandi lo/le contadine del dopoguerVa Nuionale, 28 -CN!velino &:alo (Sa)- Td.lm4.62992
ra alle doma11de d ireue della parre che ha
sempre detenuto il potere economico e fonLibreria - Cartoleria -Giornali
diario. PotrPmmo dire, usando le vecchie
Tutto per l'ufficio -Testi universitari
categorie politiche, dal prog resso alla conFotocopie - Articoli da regalo
St'n•azione. Ovviamente, lui non è d'accordo. trincerandosi dietro l'umanitarismo.
"Dotato di notevole sensibilità umtlllll, ha
posto ctl/a/;ase della sua politica l 'in/eresse per l 'infanzia abbandonata promovendo
Via Borgo Nuovo, 74 PAESTUM
la chiusura del b~rfotrojìo e favorendo l'asTel & Fax 0828 .724631
sistenza i11cent rata sulla famiglia ... racconta dal suo sito lmemer personale. Ed
ancora: "Nella qualità di presidellle dell 'ospedale psichiatrico di Nocera In./(' rio IMPORT - EXPORT
Sclf Scr.·kc all"lngro~o
re. carica derivatagli dall 'essere PresidenOe~~rs· j
C.HI~~
AJtlnJlt.tmtttUpn'piJCil'llt
te della Provincia ha avviato le procedure,
c..-u'"' c..o/1119/lllt>pi>01ic• Attodo , .. t.t~no
C.JnuU 111~ c~;::
kr"tb~ Er1ei
rivo/uzio11arie per l'epoca, volte alla chiuArt.Cm;I?-Ou.to Arl. C;ur.tc.n(cs clti
FNstTmmt i
11 r ono
sura della slru/lura JJOsocomiale, 1111a delle
Prvìumi!tU
Oam.un.tt.t e C4m~gl
.q..m9JI: lnl<>tf!d.•t~PT1sud,lt
più grandi d 'Italia, con oltre 2.000 ricove~rtp:llwww.dotorc~rtsud.lr
rati" . Da sinistm a desfra, a Capaccio. è
l'il Hozio•art • Tol . Q8 l 3i i712 H • Fox QI21 11701U
PO II:E S.J.RtZZO. CA PACCIO (S A)
passato anche Paolo Paolina, possibile elle
si debba censumre il solo Fasolino?
AUTOACCES.SORI
DI LASCIO L O BOCCIA. Quando é al
\~
_..,_
culmine del suo potere locale il docente un iLUBRIFICANTI
versitario Luigi Di Lascio gli "warerù"
~-k:t
...~~
~..:..~G.-~..~
una clamo rosa boccialtlra: "Prome/te semBATTERIE
{Jre tutto, per non fare niente e. come semV ARTA
pre sceglie rispetto alle sue convenienze poVia Rettlfilo, Trav. Via Filetta
litiche". Ed a11cora, dalla stessa testata,
84040 CAPACCIO SC. (Sa )
Pietro Cursaro: "Fasolino é l '!J.ndreotti
Celi. 335.7047464- 335.7047530
della politica locale, instancabile mediarore. politico accorto, simbolo di potere".
LO S PORT. Lo ha sempre praticato. Sui
campi di calcio, quando milirava nelle file
del glorioso Poseidon, era 1111 'ala destra veloce
e sgusciante, senza molta tecnica, 1111
SUB-AGEN ZIA DI CAPACCIO
individualislll, "un peperino ... dice Ell,idio
Caramante. Giocava per fm·~·i notare, 11011
si risparmiava, ci metleva tali/o agonismo.
di Gianluca Mandetta
Lollava pe r vincere, qurtvi ad ogni costo.
VIa Magna Grecia • Tel. e Fax 0828.725134
L 'età gli ha fallo me/tere da parte il cal84047 CAPACCIO (Sa)
cio, ma c 'é ancora tennis, magmi sul ctu11po
di N i no Salati. "Gaetano ? é 1111 pallettaro''.
raccontano
gli
PARRUCCHIERI
runici della pmt ira
della domenica pomeriggio, 1 ra i
quali c'è Franco
Inglese. il sovrinV ia Rettifilo
tende/1/t' scolastico
Capaccio Scalo (Sa)
della Calabria, "è
Tel. 0 828.72802 1
capace di tutto pur
di 11011 perdere. In
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Ditta
I!Ìta e sul campo in
term rossa dù vita
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rul infinite discussioni
per
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punto".
INTONACI INTERNI ED ESTERNI
Come c 'é il GueMURATURA E PlnURAZIONE
rano Fmolino "piiVia La Pila, 30 - Ponte Barizzo - Capaccio (Sa)
va/O": /'eccellentf'
Tel. 0828.723718- Celi. 347.3845971
pediatra ed il
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Perillo Lucia
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I Tommasini
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bravo medico, dal
zionale di vt>ra
carni/ere misurae propria pulito, culla/Ile della
zia e111icu 11ei
confront i dei
ba/lula ma rigorosamellle inglese.
socialisti cht>
che de/l' "undercolpì anche me.
Escludo oggi
ha
statem enl "
fatto una vera e
ogni volotllà di
jan11i fuori a
propria religione,
che non alza mai i
Capaccio. Mi
toni. "E"w 1curiaaccorsi
che
le. Sarebbe polli/o
gran parte dei
socialisti avevadivelllare 1111 vescovo campagna. Gaetano Fasolino "pianista" al Senato. In basso no scelto di miDoveva start> co11 con il sindaco di Capaccio Pasquale Marino.
dare con il ceni do rotei democritrodestra, li ho
stiaui ", con1menra 1111 vecchio socialista seguiri". ScPira naturale per 1111 cra.xiano
11en11iano. Ifa una moglie, Teresa Paoli11o, ma non per chi della lotta a Bertino e a Carimpalmata 11el 1977, che mai appare nei melo Conte aveva fallo una bcmdiaa. Ecco
moli pubblici del marito, gentile e discreta to mare allora il rema della sciagurata scelquaut'altre mai. Così com e le d ue due fi- ta della sinistra capaccese di liberarsi di
glie, e/1/rambe universitarie. C'è a11che il Fasolino. Un po' di sforzo e compre11sione
Gaetano Fmoli11o contul/e le buone lellu- reciproca t> la storia poteva andare divNrP di sinistra di U/1 giovane universitario for- samellle. 11. mangiarsi /t> mani oggi sono
matosi tra gli am1i Cinqua11ta e Sessanta. davvero in molti. Episodio oscuro. una macChe {U/11/lira Riccardo Lombardi, ed è un chia nella Capaccio della si11istra "plumam!Jielllalista ante lilleram. Sosterrà chi le". Qui dove c 'era sta/a la paleo~·tm politiandrà ad incatenarsi vicino agli alberi di ca assicurata dall'allora si11daco SalvatoCapaccio Scalo che Comu11e e Provincia re Paolino, 11110 dei pochi collllfllisti srtlervogliono ab/Jattere. S 'impegnerà allo spa- n irani che nd 195 1 lasciò Toglimti per sesimo nel referendum che nel 1985 chiude il guire il movimento di Cucchi e Magnani. il
nucleare italiano. Nel1991. in un conve - primo fenomeno significativo di dissidenza
gno alt 'Ariston, assicu ra l 'impeg11o della alllistalinista. "Salvatore Paolina Pl'uomo
sua tliiiiiJÌIJistrazione comunale per "elim i- più signijicmivo della politica capaccese.
nare gli abusi edilizi nell'area archeologi- Ila portato a casa i ri.wlwri de/lP lotte conca e per creare 1111 parco archeologico che tadine. loùbe inwizioni politiche aweniripreveda l 'e~propriazio ne di tutte le aree si- sliche quando capi cos'era l 'Unione SoFietuate entro le mura ". Che non appena di- lica", riconosce Fasolino. E ' SIOIÙL Mentre
veli/a sindaco melleli1 sulle prop1ierù della la cronaca dell'ultimo quinquennio ci risua famiglia una delle aliquote più alte del flOJta a Gaetano Fttvolino a Roma, me /lire
paese. "Decen ni di profess ione medica e Pasquale Marino è "consule" a Capaccio.
d'incarichi politici ai più alti livelli non mi La tradizionale sinisrra capaccese ora è per
hanno arricchito. Ilo solo ristrullurato la gran parte .1·o11o le bandiere di l'asquale
casa che mi hanno lascimo i miei genitori. Marino. Fuori del/ 'ombrello del sindaco
Non come altri che hm1110 due. Ire ville lus- sono solo gli runici di Antonio Orlolli P
mose... ", mi confidò pochi mesi fa. Dij]ìci- Francesco Pa rmisciano. Daranno vita. con
/e allora trovare uno che abbia t/1! dna altri gruppi, al "terzo Polo", IJ(; co11 Marimeno !Jerlusconiano di Gaeta11o Fasolino.
no né con Faso/ino. Da/l 'ali ra parte della
Il Fasolino di si11istra nel1 993, i/1/ervi- barricata c "è sempre il "gruppone •·. Denstato dal Menabò . auspica che Bellino tro c 'è di tutto: ambiPntalisti. Margherita,
Cmri si dime/la dalla g uida dei socialisti e speu.oni di Ds, e trmt i con/ irmi. Da Marino
che sia Claudio Martelli a sosrituir/o. Ma r- a Pinello Casraldi. da Nicola Nisro a Luigi
telli, allo m, riconliamolo, auspicava un 'in- Gorga. Sarà proprio quest 'ultimo, l 'eco/10tesa con gli ex comu11i.l'li. "!J.ndrt>Otti loca- misra wgino d el sindaco, il candidato di
le", al 1994 ha già totulizz_ato J39mesi da Marino?. Luigi Gorga e m uno dt'Ì redallori
consigliere comwzale e 57 m esi du sillda- de " [ .Ll Tofa" il p eriodico che negli muli
co. "Fasolino sarà Selta111a cercal'a di conte11dert• a FrLmli11o
elf'lto senatore'', gli laleadership. tanto che una volta - raccondice il mago Ondis, ta Giuseppe Liuccio -fecefinallche qual di Giungano. alme- che pressione sul tipografo. Co11 Fa.solino
no dieci anni prima c 'è la Casa delle Libe11à che vuole portare
che l 'ewmro può Enzo Sica sulla prima poltrona comwmle.
lA SCUOLA. Al liceo classico di Agroavverarsi. Il lieto
evelllo poteva m-ve- poli le sue brillanti pagelle sono a11cora 1110nire benissim o a si- straJe ad esempio. Laurea!o c011lode ù1 Menistra, cO/Iseguell::tz dicilla e Chirurgia presso l 'Un iversità di
di w1 brillante Napoli nel/961, ha prestato regolare ser"cursus honorum ''.
vizio militare di leva, ,\·otloteneme di com "Come sindaco di plemelllo nel Se1vizio Sanitario 1ruolo uffiCapaccio parteci- ciali medici). deslina;zione alla Scuola tmppavo al /avolo dei pe corr~aate di Persano per il .\'etvizio di
prog resststJ cosi prima 11omina. Viene da una famiglia di
come allora si commerciami. il padre 11./llonio e 1/J{l//Jma
chicuna va. Fu la Gilda avevano 1111 "genere aLimemari". al
scelta politica 1w- centro di Capaccio Scalo. dove si rrovava
di tutto. ·· Vende1:mw a credito ai con~culi11i.
braccianti ed operai. Si se;.:nm·<l .1"111111 li
brerra e poi i comi em11o saldati OJiiiÌ sr•llilllll/111 od ogni l/JeSI' ... f'llCCO/IItUIO i fiÌIÌ t/li·
zia11i. Ila com eguito. co11 lodt'. la stwriuliuaziolle in Pediatria pmsso /'unin• rsilrì
di Napoli in data 22 luslio / 964 t'. St'lllln·e
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Salemn. Rielello nel1CJ75 ricotJre la corim
di Preside/Ile deli'!J.nJIIIinistra::.imw Provinciale di Salemo fino al 1980. Alle elt•zioni mgionali è i/ primO t!/e/IO Ìll proi'ÌUI'ÌII
di Salemo sialle/1 980 siri nel 1985. 11[/i
elezio11i t'uropee del l CJ8.J ho ricemto il.wf
fingio di oltre J.JO.OOO m ti Jw/la circO.I'Nizione meridionale risultando t•.\·sere i/tJrÌ/1/t.
dei 11011 eletti nella lista dell'allora i'SI .I·ubito dopo Gia1111i JJa;.:et Bo::.:z.o. Allom a fi'r·
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IL
16-31 ottobre2003 l N.20
Serra: uPer Agropoli voglio un sindaco competente ecapace»
«Sono un democratico cristiano che ha seguito il suo partito»
La sua passione per la politica è ini7.iata a 14 anni, n..:! movimento giovanik della Democrazia Cristiana. "Erano
anni di grandi contrasti ideologici" ricorda Paolo Serra. C'inquanlaquallro
anni, imprenditore, sposato e padre d i tre
figli. Oggi, dopo una lunga carrièra politica che lo ha visto consigliere, assessore c sindaco di Agropoli, consig liere
c assessore provinciale, ha deciso eli fare
un passo indietro. Ma non tan to indietro. Perché sebbene per la poltrona d i
primo c i ttadino proponga An tonello
Scuderi, è chiaro fin da adesso che, in
caso di vittoria, no n avrà aiTallo un ruolo
secondario.
"Mi candidai per la prima volla con la
Dc al consiglio comunale a 18 anni.
Presi buoni consensi, ma no n cc la feci
ad uscire. C i ripro vai d i nuovo nell'Ottanta, in modo serio, c fui il secondo eletto dopo Maurano". Do podiché non è
passato un solo anno senza che Serra
partecipasse atti vamcntc alla vi ta politica clelia sua città . " Og ni tanto mi viene
il desiderio di allontanarmi dalla politica, ma poi la po litica torna sempre". E
la famiglia che ne pensa? "E' amoreodio. 1\.:r certi versi c'è il piacere eli vedere un pensiero diventare un'opera pubblica. Poi, però, ci sono degl i impegni
continui che sottraggono tempo alla famiglia". Sindaco per la prima volta nel
1986-87, consigliere provinciale al Turismo prima, alle Attivitiì produttive po i.
"Ero ancora assessore provinciale quando divenni sindaco di Agropoli per la seconda vo lta con i popolari" . Iniziò po i
l'in~offerenza, seguì il passaggio a Democrazia Europea prima, all'Unione De-
Paolo Serra
mocratica eli Ce ntro, poi. ''Vo lli fm·e questa esperienza perché mi sembrò che De
vo lesse ri prendere il meglio dell'esperienza democris tiana e dci cattolici in politica. Ent.rai un po' in contrasto con la sinistra perché si di venlava M argherita c si
perdeva il nome dci popolari". L'Udc
identifica meglio la vecchia Democrazia
Cristiana rispetto alla Margherita'/ "La
M argherita non c'è più, non è Dc, non è
Ppi. Bisogna pur dire c he la Dc non ha
m ai avuto un'ideologia, piuttosto il contributo di tanti g randi personaggi". Eletto sindaco nel '97, ha finito il mandato
nel 200 l per poi passare con Dc. " f eci
questa esperienza co n Lubritlo, nel tentati vo eli raggiungere il4% a livello nazionale, purtroppo no n riuscito. Poi ci fu
la svolta di D' Antoni c il p assaggio con
la Casa delle Libertà, per c ui abbiamo
seguito il partito". Oggi Paolo Serra rap-
presenta l'Udc. "Abbiamo una nostra dignità all 'interno della Celi. L'Udc è un
partito che ha preso l 000 voti alle ultime
elezioni amministrativo, non esisteva
p1ima, quindi è un parti to di tu tto rispetto, considerando che Forza Italia ha
preso l iOO voti c Alleanza N azionale
700". Ri vendica maggior rispetto dai
partiti della CdJ. D'altronde lo ha ribadito più volte chiedendo per il suo partito il prossimo candidato a sindaco della
Cdi. "l n passato ho vinto con l' appoggio di f orza It alia. I rapporti con fi oggi?
A volte sono buoni, a volte conflittuali".
Come mai non è stato ancora individuato il candidato a sindaco de l centrodestra? " lo ho fatto una pro posta. Sono il
primo a farmi indi etro. To rnano sempre
gli stessi nomi, per cui s i fanno 4, 5 candidati a sindaco . Ci si è tJo ppo abituati al
termine s indaco e sembra c he in questa
citt à lo possa fare chiunque. Ma in tutte
le parti del mondo si sceglie una persona competente e capace. Per cui a maggio ho fatto una scelta, mi sono ritirato,
per creare una situazione di vantaggio.
In tempi non sospetti ho iniziato a p<u·lare q i unità della Cdi. E ribadisco che
ci sto perché sono Uclc, perché sono un
democratico c ristiano che ha segui to il
suo partito". Aggregcu·e tutto per tomarc a vincere, è l' idea di Serra. M a, visti
i rapporti non el i certo ideali, tra Antonello Scuderi e Fi, non è d a escludere l'istituzione di un terzo polo. "Non lo stiamo creando noi, ma la Cdi. S i poteva
discuterne . M a l'hanno scartata a priori
non vo lendo candidare uno "sco nfi tto".
Sono stato io a sconfiggerlo, non loro.
L'ultima volta ha rifiutato i miei voti, al-
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proprio Scuderi? " P erché a no i no n servono
sogni. A noi serve uno che conosca
l' amministrazione comuna le. So che lui
potrà portare avant i i programmi sulla
città" . Non è d'accordo con l'opinione
condi visa che Agropoli, rispetto alle città
turistiche limitrofe sia rimasta al pa lo.
"Dopo che se n' è anelato Serra le cose
sono anelate a male! Questa è l 'unica
città che ha avuto il finanziamento totale per le coste . I finanziamenti ricevuti
dal la c iltà sono stati tanti. Tutto c iò che
sta accadendo s ui lavori pu bbl ici l'ho
fatto fare io" . Problemi della c ittà? "Questa c ittà purtroppo ha commesso sempre
un grande errore: non si è mai tutelata
troppo. Ed è stata divisa: facciamo par te
eli un collegio per la Camera con la piana
del Scie, c eli un altro per il Senato, con
il Cilento. Per cui non collterà nu ll a .
Agropoli e Capacc io secondo me dovrebbe ro s tringere di più i rapporti :
Agropoli è più servizi e meno osp italità
c vicc:versa. Si completano a vicenda".
Paola Desiderio
Gina Chiacchiaro
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Ira Meyer, chef famosissimo dei"Woodlands Market" in California
E' in Italia per presentare un suo
libro eli ricette, ispirate ai più bei
film e cartoni animati della W alt
Disney. Ira Meyer, grande chef califomiano apprezzato dalla maggior
parte dei divi di Hollywood si è
concesso anche una tappa nel Cilemo. ospite dell 'associazione Pacidia. ·'Ricette da fi aba", il suo
libtù. è prodotto dalla Disney e curato. nell· ed izione italiana da Marcello Garofalo, gio rna!L~ta e critico
cinematografico eli Ciak e conoscitore del cinema disneyano. Il libro
di ricette non è per bambini, anche
se c'è in esso una parte che li coinvolge.
Nel giro italiano eli presentazione. si è spinto nel nosUù Cilento per
scoprire le antiche ricette della dieta
mecliten·anea. per conoscere le
aziende pmdutt:rici di prodotti tipici e per poter attivare relazioni commerciali con il Nord America.
lnt è di origine russa, eli Bialuystock, ai confuù con la Polmùa. Nel
1911 i suoi nonni, un falegname e
una casalinga, profuglù ebrei, si trasferirono a New York. ma ne furo-
no cacciati. Si recarono quindi in
Brasile e da Il, poi, fu più facile rientrare.
Ira Mayer è stato a Napoli nel
2000, per 1itirare un premio come
maggiore ambasciatore della dieta
meditenanea. "In quella occasione
lo conobbi - affe1ma il giornalista
Marcello Garofano - e lo avvicinai
per un'intervista. Fui attratto dalla
sua simpatia, dalla sua cultura, così
brillante, aperto, allegro, dalla sua
risata coinvolgente e così vicino all'affascinante mondo del cinema.
Allora si fece su·ada in me l'idea di
creare un libro di ricette Disney e
lui accettò. Abbiamo rivisto tutti i
film della W alt Disney da "Biancaneve", clel1937, a "Il pianeta del
tesoro" del 2003 ed il grande chef
ne ha n-atto ispirazione per sCJivere le 101 Jicette dellibm. n libro
è illusu-ato con i fotogranuni originali dei fù.ms. Tre amù di lavom per
realizzarlo, è stato un lavoro lungo
e complesso che ci ha dato alla fine
molte soddisfazioni".
Lo scopo? Mischiare la fantasia con la realtà.
Ira Meyer
"La passione per la cucina, - affeJma lo chef- è anivata da piccolo, quando vedevo la mia nonna in
cucina alle prese con le ricette, eJù
curioso e volevo sempre provare.
Poi la competizione culinmia tra
mia nonna e mia madre dove alter-
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Paestum - Via Magna Graecia
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Trentinara - Via Roma
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navano le ricette antiche e labmiose con quelle modeme e sbrigative,
1ni affasci.navano, ed io attento osservavo e poi sperimentavo. C'emno anche dei vicini eli casa. immigrati napoletani, che spesso ci facevano assaggiare i Iom piatti e da
lì i primi piaceri per i sapori meclitetTanei".
Quale la prima ricetta italiana
che ricorda?
"Lumache in salsa di pomodoro,
olive schiacciate e marinate e poi la
pizb'l. Ogni qualvolta la pn!pm-avano, l'assaggiavo. Ricordo che
preparavano m1che il vino in casa.
C' em un continuo scambio eli esperienze che si U-aduceva in una nuova
combinazione di ingredienti".
Quali sono stati i suoi studi?
''Prima di law·eanni in m1i culinmie, mi sono laureato in terapia
del linguaggio. Mi è molto setvita
poi nel mio lavoro di chef perché
da lì ho imparato l'm·te della comunicazione".
Quando la conversione alla cucin a mediterra nea?
"Da adulto mi resi conto che an-
dando in 1istoranti italiani, napoletani. mangiavo pasti sm1i e saporiti. Cominciai lentamente a sostituire il bmm con l' olio cl"oliva e poi.
con lo studio, ho avuto l'opportunità eli conoscere maesu·i importanti
sia italiani che lì-ancesi. I clienti,
sempre più esigenti, ti chiedevano
piatti p:uticolari. con gusti precisi,
ed io pronto a provare. a sperimentare. Ho regisu·ato un incremento costante di vendita nelrnio
storeclellO% circa l'anno, da qunndo ho cominciato acl utilizzare i
pmclotti italiani".
Il suo segreto come chef?
"Ho u·ovato il giusto equilibtio
u-a gusto e salute".
Abbiamo chiesto acl Ira Meyer
che cosa lo aveva maggiormente
colpito dei nostri paesaggi e della
nostra cucina. Mi ha 1isposto il conu-asto così deciso tm ambiente marino e montano che ha potuto ammirare risalendo la ripida su-ada da
Agnone a S. Maw·o Cilento. I piatti più interessanti sono stati "Ceci
con le lagane e cicerchie con il baccalà".
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Finalmente! Quasi non ci speravo più.
Cammineremo per un centro storico a cui
sarà ridato il suo antico splendore. Un
passo importante è stato fatto. Capaccio
capoluogo ha il suo piano di rccupcro e di
valorizzazionc. prescnt:Jto ai cittadini il l5
ottobre 2003, nella Sala Conferenze del
Museo Grand Tour, presso il Convento
rrancescano.
Il paese non nacque, come comunemente si dice. dopo la distruzione di Capaccio-Vecchio, ma era prccsistcnte. c'erano '·Li Casali di S. Pietro", dove si rifugiarono i profughi nel 1246 dopo la disu·uzionc di Capaccio-Vecchio da parte di
rcdcrico Il; la città c il castello furono ricostruiti dagli angioini, ma vi fu un abbandono lento c progressivo con conseguente incremento della popolazione del
nuovo centro, che divenne Capaccio.
II cenu-o storico più rilevante è costituito dai quattro casal i presenti nel seicento:
Mon ticello, Casecappol la (Case Zappullo). Lauro e Santuliveto e dai palazzi nobiliari di cui si arricchì nel XVIII secolo,
quando il vescovo Agns tiuo Odoardi scelse come residenza Villa S.Pietro (Capaccio Nùova) dove restaurò il Palazzo Vescovilc che collcgi'l alla Chiesa con un
"ameno'' giardino. ·'Purtroppo neg li anni
passati la diffusa carenza della cultura del
recupcro ha fat to sì che molti edifici venissero rccuperati in modo non regolato
da nonne. operando la dispersione di un
patrimonio di inestimabile valore" così
l'architetto Ottavio Voza (che ba redatto il
piano con gli architetti Giuseppe Campagnn e Federico M aio lo c I' ing. Antonio
.Cìuazw).
Proiettando sullo schermo fo to, piante.
schemi, schede, illus u·a miuuziosamente
il lavoro svolto con il quale i tecnici non
hanno accentuato i divieti. ma hanno dato
delle regole c dci suggerimenti. che scaturiscono sia dall'analisi morfologica, sia
da ciò che il ccntm urbano porta dcntm di
sé. Rilevata la linea dcll 'acq ucclotto romano (di cui alcuni resti sono stati riU-ovati
c segnalati alla Soprintendenza dall ' Associazione Agorà dci Liberi) che. partendo da Vcsolc, attraversava il Centro storico di Capaccio si ricongiungcva con la
città antica a Porta Sirena enu-ando nella
città di Poseidnnia. Segno tangibile dell' unione tra le due città.
Moderatore della serata è il presidente
del Consiglio comunale Vincenzo Mallamaci, che coordina con interventi perspicaci c opportuni. 11 sindaco Pasquale Marino ri volge un saluto agli ex s indac i presenti in saln: R~t'facle Spirito. J\modio Patella. Giuseppe Pace e Vincenzo Barlolli.
Comunica che una legge regionale consente di avere un contributo fino al 50% c
che l'amm inistrazione si attiverà per creare un fondo per aiutare i cittadini ad integrare la differenza.
E' esplosivo. entusiasta c pieno di idee
c iniziative il nuovo assessore all 'Urbanistica, LL.PP. e viabilità Giovanni Monzo,
che vede nel piano l'opportu nit?l che Capaccio. come Taonnina, diventi il nuovo
polo turistico c attrattivo, con la creazione
di laboratori artigianali, musei e rivalutazionc del commercio. Il lavo m di cnordi-
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Stabilimento imbottigliamento G.P.L- Matinella- Borgo S. Cesareo
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Capaccio: A sinistra Corso Vittorio
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Popolare; in basso Corso Costabile
Carducci.
n amento del piano è stato c urato dali 'm·chitetto Rodolfo Sa belli, responsabile dell ' Ufficio tecnico . il quale nel chiarire il
concetto di Urbanistica, intesa come un sistema di rego le per disciplinare lo spazio
come edifici c spazi aperti, comunica le
fasi del piano (vedi scheda).
Una trasformazione e valorizzazionc del
commercio, cnn una cura maggiore delle
venine e degli arredi. favo rendo prodotti
locali c creando una rete co n paesi de l
Parco del Cilento, è ipo tizzata da Nunzio
Barlott i, viceprcsicknte del Consigli o Comunale. Angela Pace ribadisce la necessità di procedere al più presto all a redazione del piano del colore c di integrazione per non perdere il treno dci fondi comun itari a favore di piani di recupcro. Sostenitore della volonti1 espressa dall ' J\m-
ministrazionc eli rivalutare il C:1pn luogo è
Vincenzo Patella. prcsl.!ntc come caporedattore della rivista "Parco c dinto rni''.
erede di uno dei più bei palazzi di Capaccio, che s· impegna a recuperare.
Viene ripctulaml.!n tc da tutti soltoli neata la ncccssitit di scnsibilizzarc i cittadini.
è pertanto il cnso di evidenziare che il Comune possiede edifici di enorme rikvan-
za storica come Pa lazzo lklldli e il vecchio palazzo vescnvile. deturpati da ennnci riadattaml.'nti, e l'l.'dit'icio de ll't.:x a:; ilo
Beatrice Bcllclli in slato di degrado. q uindi è opportuno che gli amm inislralori partano con il dar<.: l'c•sc·mpio rccu p...:r:tndo
questi edifici secondo i canoni del nuovo
pi ano eli rccupcro.
Enza Marandino
Paestum l Le banche di credito cooperativo
alle prese col nuovo diritto societario
Studiare l'assello delle banche di credito cooperativo dopo la riforma del diritto delle socielà è l'esigenza che ha dettato la promozione del convegno sostenuto dalle BCC di Aquara e "Monte
Pnmo" di Roscigno. e recememe111e realizzato alla presenza del prof Vincenzo
Bonocore, particolarmente noto agli studemi di Legge de/l 'università di Salem o.
Riccardo Scocozza, presidente dell 'Associazione Avvocati del Distrerto della
Corte di Appello di Salemo, ha motivato
in tre linee guida. sinterizzandoli, i punti
fermi del convegno. "Contribuire alla
realizzazione di iniziative di carattere sociale nel sellare coopemtivo; (.. .) Concorrere all'individuazione delle professionalità degli operatori salemitani nei
campi giuridici ed economici. (... )A vere
il privilegio di poter ascoltare otto Cattedre di chiara f ama proveniemi da università del Piemonte, della Liguria, della
Campania e della Toscana, che ci hanno
condotto attraverso Il/l sapie111e articolato alla conoscenza del nuovo mondo
delle cooperative, come delineato dalla
riforma del dirillo societario, che ha introdotto 1111 provvedimento di portata generale caratterizzato da un 'apprezzabile
organicilà". Complessa la t ematica,
tanto da rendeme dijJìcilmente comprensibile il significato e le innumerevoli sfaccettature ai non addetti ai lavori.
Complessa anche agli operatori del credito cooperativo. da rendere necessario.
da parte dei relatori. trai/are il tema calando le nuove nonne del di riuo cooperativo nella realtà operativa delle BCC.
Per Michele Albanese. direllore della
BCC Mont e Pmno di Roscigno. il convegno è stata occasione per approfondire le problematiche giuridiche indispensabili per il lavoro quoiidiano degli istituti bancari. Per Antonio Marino. direttore della BCC di Aquara, l 'esigenza è
stata quella di venire a conoscenza delle
novità che attendono il credito cooperativo, soprattutto in questafase di transizione. La riforma del diriito societario
si delinea subito co1ne 11110 dei più COlli·
plessi inten,emi realizzati da/legislatore,
sin dall'entrata in vigore del codice civile nel 1942, specie in viri lÌ de/fatto che
questa riforma modifica sosfcmzialmenie
diverse nonne che sono stare a capo delle
attività dei soggetti economici negli ulii111i sesscm/a anni. "Nella prima lettura
del tesEo· ci viene incontro Albanese- ~·i
rileva che gli islilltfi bancari appartene111i a/la nostra categoria sono imeressati alla riforma in 1m duplice aspello. In
primo luogo perché a partire da/l gennaio 2004 dovranno confrontarsi con una
clientela "di socieià" rego/amelltale
sulla base di una nuova normativa. Poi
perché la nuova norma/ i va. aiE m verso il
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coordinamento con il TesEo Unico Bancario. troverà. una consegue/Ife e prmira
applicazione nella geslione della viltl
delle BCC". ·'Nessunanoviià . 11/0tltlun
Bonocore molto critico 11ei co11ji'0111i di
questa riforma. per rispo11dNe al quesiIo su quali sia11o i cambiamenti tlelfati
dalla stessa· ma per la prima \'Oiltl illegisla!Ore italiano /w faEto emergere. cosa
m ai accaduta nei 60 anni di vigenza del
codice civile. alcuni cara/Ieri fondamentali della coopemzione sempre rimasti
nell 'ombm ...
"La disciplina dei gmppi ed il gmppo
di credilo cooperativo": .. Le /J/Odijiclw
degli Stafllfi delle Bancht' di Credilo Coopemlivo ": "La disciplina de/pat rimon io nelle Bancht' di Credito Cooperali·
vo'' ..1·ono alcune delle tw1te relazion i
trattate nel corso della due giomi (24125
ollobre). che ha condo/Io i numerosi avvocati. commercialisti e bai/cari presenti, 11el complicalo /abirinfo della riforma
del diritto. Il convengo harappr1'St'1111lto
una valida occasione di approfondire
aspetli salie11ti della rij'omw. per capire
COllie la sten·a inciderà sulle realtà opemtive del credilo coopf'l'ativo, e per dimostrare la predisposizio/le dr•gl i isi ii Il·
t i bancari /oca/ i ai cambiaiJient i rwl Sl't ·
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~edazione_<f')ilvalcalore.it
16-31 ottobre 2003 l N.20
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IL VALOALORB
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Liceo Parmenide, in azione il branco sconfitta della cultura ~MJA
Danni ingenti all'arredo con l'allagamento alle aule ed ai locali
TV- VIDEO- Hl- Fl
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Incursione teppistica notturna nel
Liceo Scientifico '·Parmenide" di Roccadaspide che è l'unica scuola superiore
di questo tipo in tutta la valle del Calore. Vi affluiscono ragazzi da una quindicina di paesi dislocati nell"ampia zona
rurale situata tra gli Alburni da una parte
e i monti del Cilento più interno dall'altra. Il bilancio fina le: danni ingenti all'arredo. allagamento di aule e locali
vari, e sospensione del!" attività scolastica per un paio di giorni, il tempo necessario per mettere a posto le cose e far
controllare ai tecnici interpellati la staticità dei solai dell'edificio.
Gli iscritti al '·Parmenicle" sono se icento circa. divisi in due corsi, tradizionale e linguistico moderno. La sede. un
moderno fabbricato realizzato da non
molti anni, è in via Pannenide. traversa
di via Vittorio Veneto, quas i in pieno
centro abitato.
Lo spazio intorno alla scuola è recin tato. co n un cancello di ferro su ll ' ingresso principale.
La ''bravata" sembra sia stata compiuta a fine settimana, nella notte tra sabato e domenica, quando un gruppo eli balordi ha sfondato una finestra del primo
piano per introdursi nell'edificio. Poi
Dio solo lo sa che cosa hanno combinato. Il branco sembra si sia impossessato
per prima eli alcuni estintori per imbrattare pareti e pavimenti con il materiale
schiumoso. Poi ba danneggiato il distributore automatico delle bevande, prelevandone i pochi soldi che poteva contenere ed ha proseguito nell ' azione distruttiva con l'aprire tutti i rubinetti nei
bagni non prima comunque di aver tap-
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Francesca Pazzanese
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Arriva l/Regione
Amica"
Il Liceo Scientifico e Linguistico "Parmenide" di Roccadaspide.
pato i lavandini , in modo che, una volta
piene le vaschette, .l'acqua cominciava a
tracimare. Si sono così inondati aule,
con·idoi ed altri locali. Lunedì mattino il
bidello incaricato di aprire il portone è
stato investito da un fiume d'acqua. Nel
constatare i danni a lcuni dipendenti si
sono resi conto che il primo ed il secondo piano dell'Istituto erano stati letteralmente devastati. Di conseguenza, ai seicento alunni sono state anche sospese,
come abbiamo detto, le lezioni per un
paio di giorni.
Sull'accad uto, che non può essere
stato opera di una sola persona -sarebbe'
più opportuno chiamarle animali-, stanno indagando i carabinieri di Roccada spide. Non si esclude comunque che i
protagonisti di questa sporca vicenda
notturna, portata a segno verso la metà
del mese scorso, possano essere pizzica ti quan to prima.
Ali ' inizio della sua attività il Liceo
Scientifico di Roccad aspide, sorto come
sezione staccata del ·'Da Procida ·• di Salerno il primo settembre del 1959, era allogato in una vecchia struttura, istituzio nalme nte nata come co nservatori o, ma
utilizzato anche per ospitare ragazze desiderose di ave re un 'adeguata preparazione alla vita. Nel frattempo la popo lazione scolas tica è cresciuta e il Liceo
dispone ora eli un edificio decoro so realizzato apposta per il fabbisogno necessario. Dispo ne infatti d i laborato ri multimediali , aule linguis tiche, laboratori d i
Fisica e Scienze, pal estre attrezzate ed
altro. Diventò autonomo il primo o ttobre del 1968.
Franco Juliano
Cittadinanza onoraria a Gennaro Morra
lll4 011obre, il sindaco Capuano ha confe rito al comm.
Gennaro Morra la cilfculincurza
onoraria e la medaglia d'oro con
la seguente nwtivazione:"Pittore, cutista apprezzalo e stimato
oltre i confini nazionali, per aver
onorato e diffuso il nome della
cittadina d'origine". Il Presidente della Comunità Montana De
Rosa gli ha donalo una targa con
la dedica: "Al comm. Gennaro
Morra, per aver da.to lttstro a
questa terra natìa attraverso lo Gennaro Morra premiato dalle autorità locali.
srraordinario pregio della sua
arre pitlorica". Parole importan- concorsi di materia finanziaria sue opere figurano presso enti
ti che, però, non riescono a de- che lo po11ano a Pculova, nel' 52, pubblici e privati, su riviste e
scrivere, lo spessore umcu1o e ar- a lavorare per il Ministero delle sono recensite dai maggiori critislico de/nostro illustre concit- Finanze che lascia, nell' 89, tici.
Jadino. Egli nasce a Roccada- come Segretario Generale. Le
CommeiUÙJJore, come luz acspide il 24 Gennaio 1924, da massime autorità dello Srato gli coho questa benemerenza?
padre falegname e madre smta. conferiscono i titoli di Cavalie"Mi ha fatto immensamente
Frequenta l'allora scuola di Av- re, Cavaliere Ufficiale e Com- piacere perchè le mie radici sono
viamento. il liceo 'Tasso" di Sa- . mendatore. E' sposato dal' 43 rocchesi e, presto, mi stabilirò
lerno e il ginnasio G. Battista conia signora Laura e, in estate, qui definitivcunente.Ho sempre
Vico di Nocera. Abbandona gli risiede in Via Isca di Roccada- sognato di vivere nella campasrudi universi/ari per dedicarsi spide. Ora si dedica, completa- gna rocchese, con i miei contaalla fcuniglia che aiuta, anche, mente, alla sua grande passione dini, perchè mi sento "rifare".
Lei non ritira, personalmendisegnando i monogrammi che che è la pillura e che gli ha perimpreziosiscono i corredi delle messo di partecipare a numero- te, i suoi prem~ ma per Rocca
ragazze di allora. Vince alcuni se mostre italiane ed estere. Le /uz fatto un 'eccezione.
"Si, sono un timido/lo, non
euno presenziare e forse ques/o
è anche un bene. Non mi semo
un grande artista, ma il pittore
della p011a accanto. Il segreto è
co1wscere se stessi".
Morra è un autodidaua, ma
trasferisce nelle sue opere sprazzi di realismo, imp ressionisnw,
arte macchiaiola e crep1tscolare
per via dell'indole malinconica.
L' umillà come persona si traduce nella semplicità delle sue
opere, che sono limpide e pulite
perchè realizzate con una tale
p rofondità da suscitare commozione.
Sulla sua semplicità il critico
Aljònso Confalone scrive: "L' af fetto per gli elementi più umili
non è poeJica delle piccole cose,
nw percezione dell'immenso in
ogni cosa". Per Morra la soddisfazione più grande è: "il passante che sijènna davcuui al mio
qucuiro perchè gli suscita un'emozione" e, di sicuro, ha centrato l'obiettivo! L' artista, inoltre,
ha omaggiato il sindaco di un
suo dipinto.
Il 12 ottobre, è stato inaugurato, a
Roccadaspide, uno sportello della Regione Amica di area diessina. Regione
Arnica è un' agenzia di servizi e di informazioni, in collegamento diretto con
la Regione Campania. Per l' occasione,
sono intervenuti: il consigliere regionale dei D.S.l' On. Andrea De Simone, il
Presidente della Comunità del Parco
Gino Marotta, il Presidente della Comunità Montana De Rosa, l' assessore
della Comunità Montana Clementina
Giordano, l' assessore Miano, il sindaco
di Aquara Franco Martino e numerosi
militanti di sinistra e non. Il dibattito
della giornata, si è incentrato stilla Sanità e sulle prospettive occupazionali a
Roccadaspide, anche, in funzione dell'apporto della Regione Amica. A questo proposito l' assessore Miano afferma: " C'è l' esigenza, a Rocca, di a iuta re le fasce più deboli a contatto con la
Sanità, tramite l'attuazione del Piano
Ospedaliero a livello regionale. Lo
scopo, inoltre, è di portare l' ospedale
fuori dall' isolamento e avvicinarlo ai
paesi piì1 interni. La Comunità Montana, si è già mossa in tal senso sulla viabilità, con l'apertura della strada di collegamento con Piaggine e Laurino. L'
· ospedale, inoltre, necessita della Rianimazione". Per quanto riguarda il lavoro, egli continua: " Nel nostro comune
c'è un'imprenditoria dinamica che, non
trova uno sbocco circa l' ubicazione di
stabilimenti di produzione. perchè vincolata alla zona montana e all' ampliamento di strutture esistenti per i fina nziamenti. Per aggirare l' ostacolo, Roccadaspide, Capaccio e Albanella potrebbero collaborare per individuare
una zona da destinare al P.I.P come
consorzio''. Gli intervenuti vedono nella
Regione Amica, uno strumento che permette di accorciare le d istanze tra i cittadini e la politica e di risolvere i problelni della gente. Per De Rosa, infatti:
"Quest' agenzia sarà un punto di riferimento per i cittadini attraverso il contatto con la Regione Campania" men·tre Gino Marotta la definisce: " Un' Associazione che vuole abbracciare tutte
le sfaccettature della vita civile che esistono sul territorio, per la sua crescita al
di là delle ideologie" . Nel suo intervento conclusivo, l' On. De Si.mo'n e afferma che la prima iniziativa della Regione Amica, riguarderà l'ospedale eli Roccadaspide: " Per difendere il Piano
Ospedaliero e renderlo meno ospedalicentrico, cioè l'ospedale con le sue strutture, attraverso una rete di ospedali diffusi sul territorio con alrune specialità di
, base. U pronto soccorso attivo di Capaccio, ad esempio, avrà tutte le specialità d i pronto soccorso attivo per far
funzionare questa rete".
Francesca Pazzanese
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Coldiretti: è ora di passare ai fatti
Intervista a Luigi Scorziello, presidente provinciale dell'organizzazione agricola
Luigi Scorziello, presidente della
Cold iretti di Salerno, è un uomo con
molte qualità. Tra le tante quella che apprezzo di più è la praticità.
·
Egli è rapido nell'intuire le intenzioni dell' interlocutore ed a individuare risposte concrete che, se anche non sono
risolutive, non ti lasciano mai a bocca
asciutta. Sarà per questo che con sistematicità ha fatto carriera prima nella
Coldiretti e poi in varie associazioni,
prima fra tutte alla Camera di Commercio di Salerno.
Ci ha raccontato la "mu tazione genetica" che ha avuto la Coldiretti negli ultimi cinque anni.
Alla base vi è stata una scelta su·ategica, quella di rigenerare la nostra agricoltura, e lo abbiamo fatto rivisitandoci al nostro interno, costruendo due percorsi, Campagna Amica ed Impresa
Verde.
Di che cosa si tratta?
"Per dare più forza alle nostre produ zioni, abbiamo aperto un ponte con il
mo ndo dei consumatori, ed in questo
Campagna Amica è stata catalizzante.
Siamo riusciti attraverso una serie di
manifestazioni a portare nelle piazze, e
non solo, il meglio delle produzioni ti piche italiane, ciò ha contribuito a riposizionare la nostra Organ izzazione agli
occhi della società tutta".
Quindi quale è la nuova missione
della Coldiretti?
''Il nostro obiettivo è quello che l'imprese agricole possano garantire la sicurezza alimentare nel paese, ed in ragione di ciò è stato sottoscritto un patto
tra le imprese agricole ed i consumatori. Poi una recente iniziativa tende ancora di più a rafforzare questo concetto.
La raccolta di firme per la rintracciabilità obbligatoria nelle etichette dei prodotti alimentari.
Questa iniziativa che vi ha visti impegnati per oltre tre mesi in molteplici
piazze Italiane, ha dimostrato, quanto il
mondo dei consumatori è più attento di
quanto si potesse pensare alla sicurezza
alimentare, e di conseguenza più attento alle ragioni del settore agricolo".
Anche in un mondo dove gli OGM
la fanno da padroni?
"Io non sono contrario aprioristicamente agli OGM, ma di fatto da noi non
è pensa bile. Abbiamo il patrimonio del
m ade in Italy da salvaguardare, è un
controsenso aprirsi agli Ogm, specialmente quando è quasi ormai certa la
loro nocività per la salute. Su questo
negli ultimi anni abb iamo trovato le
sponde dell' Aiab e eli Legambiente, che
nelle giornate delle Biodomeniche, e
non solo, sos tengono questa battaglia
che Coldiretti sta portando avanti e sulla
quale non è disposta a fare passi indieu·o".
La mozzarella di Bufala è indidiata dal problema della brucellosi. Qual
è la posizione della Coldiretti su com
risolvere il problema?
"S icuramente la vaccinazione non è
la migliore strada da seguire in quanto
vanificherebbe gli sforzi fatti per l'ot-
clivicluate delle somme non utilizzate nei
patti agricoli.
Occorre però che il mercato orto frut ticolo nasca come opportunità non solo
per i prodotti freschi, ma come polo per
la rappresentazione eli tutti i prodotti
agricoli ed agroalimentari''.
Nel nostro terri torio vi sono due
Cooperative, Il Marrone e la Val C;~ ­
lore, che attraversa no una crisi
preoccupante. Quali le soluzioni?
"Non è in discussione il grande valo re associativo che esprimono .
E' giunta l' ora di fare scelte el i fondo
che valorizzino i loro prodotti ssperimentando sol uzion i eli mercato diverse
da qu elle per seguite finora".
La Coldiretti, ins ieme alla Calore
s rl, aHa BiMed ed alla Provincia, ha
promosso la pubblicazione de " l piccoli" il giorn>~le per bambini. Cosa vi
ha spinti a farlo?
·'Siamo convinti che la educazione
alimentare debba partire dai giovanissimi per i quali come Coldiretti abbiamo già attivato una serie eli inzi ative
del tipo Le Fattorie didattiche". lo strumento comunicazionale non può che arricchire la loro cu ltura al riguardo".
Come giudica l'operato dell' Assessore Regionale Vincenzo Aita?
"I rapporti personale sono buoni. vi è
stima reciproca. Forse vi è da evidenziare uno scarso coinvolgimento delle
Organizzazioni di categoria nella programmazione Regionale".
E l'operato del Parco del Cilento e
Vallo di Diano?
"Il territorio. con l'istitu zione del
Parco, ha acquisito potenzialità enormi.
L'azione dell ' Ente però deve rivolgersi
più verso la promozione per favorire lo
sviluppo delle aziende, fortificando il
rapporto con le Organizzazioni eli categoria''
Luigi Scorziello
tenimento della DOP dalla UE. Inoltre
tale obbligo costringerebbe anche gli allevamenti tuttora indenni a tanto, per
cui per il momento occone ancora discutere a fondo con gli allevatori sul da
farsi".
Quali le scelte strategiche della Coldiretti provinciale nel prossimo futu ro?
"Dare ulteriori impu lso alle produzioni tipiche al fine di aumentarne la
qualità e chiudere in ambito tetTitoriale
la filiera produttiva. Poi va sostenuta la
strada della certificazione della qualità
per permettere alle aziende di trovare
pi ù spazio e dignità su i mercati esteri".
A Capaccio - Paestum da tempo si
parla di nuovo mercato ortofrutticolo. A che· punto siamo?
"Il suolo è stato acquistato. Per la realizzazione della struttura sono state in-
Bartolo Scandizzo
La gita in Umbria del Credito Cooperativo di Aquara
Una gita organizzata non è solo una
passeggia ta culturale nei luoghi scel ti
ma tutto un insieme che, per quanto prevedibile, riserva sempre delle sorprese
e la rende unica e con un suo carattere
preciso.
Il Cred ito Cooperativo di Aquara
parte per l'Umbria, il programma è organizzato in modo da tenere presente le
tappe più significative (Perugia, Assisi,
Gubbio) con le attrattive proprie che
offre la zona scelta . In questo periodo
le attrattive principali erano offerte
dalla festa della cioccolata a Perugia e
dalla marcia della pace ad Assisi.
Molto bene equilibrata è stata la distribuzione operata tenendo presente i bisog ni dell'essere umano, infatti , dopo
appagato lo spirito le menti intelligenti
della grande famiglia del Credito Cooperativo di Aquara, hanno tenuto presente la necessità di appagare la materia: cioccolarsi a Perugia, anche senza la
festa della cioccolata, è stata una goduria vissuta in pieno centro e con gli
occhi rivolti di traverso su alcuni cibi
poveri, scelti da menti poco intelligenti.
Partecipare alla marcia dell a pace,
forzatamente per alcuni, è stato scaricare, intelligentemente e in modo coinvolgente le calorie accumulatesi durante il cioccolatarSi, per non parlare poi
di tutto l' acume utilizzato nel combinare i due pullman che sono partiti per il
viaggio.
Il sacro e il profano, questo il nome
dei due pullman che hanno ospitato
parte della grande fam iglia che il credi-
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to cooperativo di Aquara si onora di
rappresentare. Caratteri variegati hanno
realizzato i tre giorni di convivenza nei
due mezzi eli trasporto che, per l'occasione, si sono rivestiti dei caratteri fondamentali dei partecipanti. Attraverso i
vetri trasparivano a volte gli scintillii
o una certa opacità, in alcuni momenti
serpeggiante complicità o inezia. accompagnata da un dormi veglia o da
esibizioni pietose al microfono.
La coabitazione forzata serve acl avvicinarci (nel bene e nel male) cos a che
oggi avviene sempre più di rado.
Ren a
ALTAVILLA/LAU REA PARUOLO
Biagio Paruolo, figlio di Gerardo ed
Antonia, di Carillia, ha conseguito la
laurea in Informatica i125/09/03 presso l'università di Fisciano.
Biagio non ha solo studiato, nei suoi
27 anni ma ha vinto due concorsi a cui
ha dovuto rinunciare.
L'altro obiettivo, la laurea, l'ha brillantemente agguantato. Gli ;~ugu ri gli
arrivano dagli amici, ai quali si aggiungono la consigliera comunale
Maria Fusco ed il giornalista Oreste
Mottola.
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VALOALORB 7
76-3 7 ottobre 2003 l N.20
I .... UU~IVII ... ~I IV ~I ...U I V I ç . l ,
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a cura di Giuseppe Liuccio
[email protected]
San Barbato e tanta brava gente
La piazza ben tenuta è un anftteatro lindo
a sbalzo dolce sul sagrato della Chiesa madre.
Attori. litanianti di ricordi. i pensio nati a
crocchio. laciJi di sole, a veglia del monumento ai caduti. A fondo scena giovani ulivi
sbrigl iati dalla ttrunontana a scivolo di collina con la vanità di un loto carico di sapori e
profumi. giallo-rosato.
A far da quinta, da un lato. il bigio delle
case basse compatte nella pieu·a viva, dall'aluu l'insulto di in cultura architettonica del
Municipio. eredità di scialo d i fmanziamen ti c cemento, a sttidente contrasto con un elegante palazzo gentilizio a sospiro di recupe1'0 di raccolto corti le e loggiato arioso.
Di fiunte le fiancate verdi della catena dell' Ausinito a dominio di vallata bre ve. con ferita di ftwne a dilavare ciottoli di letto. Lassù
il Cervati già m inaccia neve nella nu volaglia
cupa ad anticipo di invemo.
M'è compagno Oreste Mottola, giovane
collega. occhio vivace e pizzetto ben curato,
da anarchico post-modem o, a cattura di ilnmagini con la fotografica che fa i capricci.
(Ah. l' inguaribile feconda passionaccia del
mestiere!)
Siamo a Valle dell' A ngelo, che ci accoglie nel tiepido sole di
una tigida giomata di
Ottobre con eleganza
di :medo urbano e ticchezza di caJiellonistica, spia di una guida
amministt·ativa efficiente e motivata.
Ed, infatti, il sindaco, dott. Salvatore lannuzzi, rarrunaricato
per questa nostra visita ilnprovvisa e no n
programmata, ci insegue e segue, sul filo del
telefono, dalla sua trincea di lavoro all' ospedale di Battipaglia con disposizioni, tanto prem wuse quanto superflue, ai suoi collaboratoti
già di per sé silnpaticamente ospitali.
Nel minuscolo bar, ad ombra sfi-angiata d i
vite già ramata dall'autunno, con vista panot-amica sulla monwnentale facciata della Parrocchiale, un artigiano, dal son·iso amico.
sfoggia. infmmato. storie di brigantaggio a
perpetuare odi di famiglie. E nella valle risuonano le gesta di Giuseppe Tardio, avvocato a riscatto sociale di classe e famig lia,
brigante-eroe a vendetta di ingiustizia, a reclamare revisione di processo a riabilitazione di memoria.
Ed una magnolia, lustra di brezza e sole,
canta malinconia di solitudine, a nostalgia di
ville di pianura, neU'habitat che è regno di
q uerce, olmi, lecci e roverelle.
S.Barbato, con libro, pastm-ale e miuia, benedice e veglia su case e campagne e attende la festa di Febbraio a sfilata devota di lèdeli con reitet-azione a fme Luglio, a glmia
d i sole di bella stagione, con processione a
fuoco d i g ranate, a
spti llate di luminarie
ad archi, a ritmo di
banda a lacerar silenzi
di montagna a stupore
di volpi e di ghiandaie
spaw-ite a ricovero di
macchia.
Ora il Santo Patrono tiposa nella bella
chiesa a tre navate a
custodia di cappelle e
altari di manno istotiato, di santi a carcere
di nicchia, d i quadri
d 'autore e di coro !igneo di miJ-abile fattum.Associa al culto dei fedeli Sant'Elia profe ta, patrono d'acqua e fuoco, elementi ptimordiali tanto utili e necessrui se disUibuiti
con equilibtio e pars imonia quanto devastanti
se irrompono con fwia a stenninio di boschi
e campagne.
Lassù, sull' Ausinito, nella grotta aperta ad
mizzonti d'infmito, l'Angelo. che dà il nome
alla contt-ada. testimonia dominio di Longobru·di che n·asferiJ·ono nel culto m ichaelico
la titualità del dio Odi.no. E l'agile crunpanile della p rumcchiale traluce al sole con la
cupola a minareto colorato e registra il passaggio di monaci d 'oriente a popolare lame
e conventi, a pestru·e salute ad erbe officinali, ad insegnru·e a contadini inesperti nuove
colture e innesti fecondi ad alberi selvatici
avari di frutti.
Il centro storico, miracolo di integrità nei
budelli dei vicoli che s' iJ1e1picano alla collina e caracollano a valle a cercrue luce dalle
possenti ru'Cate a l arnie ardite o sui gradini a
scivolo di pieu-a levigata da piogge e passi
lenti di fatica, sotprende con la grazia dei
potiali, opem egregia degli scalpelliJ1i. Latoponomastica, che si rinnova o norando glolie
locali, tiecheggia ancom stmie pan·iottru·de
con via Indipendenza c Via RisorgiJnento a
ricordru·e che anche qui l' Italia ghenru giovani vite di soldati, che riposano nel p iccolo
ciJnitem aperto ai venti e ai profurni di crunpagna e teclamrulO vita di memmia nei 1101ni
scolpiti aJ bronzo del monwnento. Convince
un po' meno la Via Flavio Gioia. forse eredità vanitosa di qualche mercante a.malfttano
salito fm quassù ad incetta di prodotti della
ten-a e legno di montagna ad anivrue n·affici
di mru·e.
Ed è m alinconia runru·a iltifmto forzato a
premw-a calda a consumru-e un pasto di delizie: "cavatielli" fW'llanti di 1-agù di casu-ato
con spruzzata di neve di ticotta salata, pastoso caciocavallo podolico d 'alpeggio,
·'longa" d maiale cresciuto a ghiande e pascoli di bosco con profumo di croccante pane
cotto nel fmno a legna.
Ma è anche impegno solenne per la bella
stagione ad escmsione di verde e d 'ru·ia pw-a
a conquista di Pruno, a stupo1-e di castagni
secolari e minuscola comunità di pastori,
m useo vivente di civiltà contadina da tecupetare ed esaltru·e a promozione eli Pru·co.
Lascio la piazza. ormai orfana anche dei
pensionati a richiamo di desco frugale, e me
la figw·o, d'estate, rulimato salotto lettemrio
a recupero di storia locale nella tilettura del
brigantaggio, della ti tualità religiosa. delle
sapienti n'adizioni contadini e pastm-ali e nella
produzione di poesia e nruTativa che, nel
nome dei gt-andi autori, riscopra l'ambiente
come grru1de occasione di sviluppo e preziosa risorsa di civiltà per il terzo millennio.
Le condizioni di natura ci sono tutte; le
professionalità non mancano . Buon lavom!
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Polisportiva Social Club
Lina Sotis e la favola della mozzarella
GiornalisJa e scrilfrice,
Lina Solis deve la sua f o ri u-
na al successo di un f amoso
mruuwle di compor/amento.
Ma. a parte i buoni insegnamemi, cerle Jendenze dell'animo non si cambiano. Da pitì
di vem'anni Lina SoJis si occupa di cronaca al Corriere
della Sera e firma p ezzi riguardanti il cos/ume e la società osservati dal punto di
vista di citi della società,
della cosiddetta "buona società" ne fa parte conoscendone pregi e difeui senza vo ler/a considerare un 'élite. Il
suo libro Bon Ton (un manuale di buona educazione)
vendette, inospettatamente,
180.000 copie e a cui devr la
sua fo rtuna. Alla presentazione del volume ti/Ja dama del
gran mondo la rimp roverò
perché aveva svelato dei "segreli": "adesso Jutri diven/e ranno uguali a noi". Lina
SoJis non la p ensa così, il galmeo è per tu/ti: "non vi è miseria peggiore di rilenere e/te
Antonio Palmieri con la giornalista Lina Sotis.
l'educazione appartenga ai
ricchi".
L 'abbiamo incontrata mentre era in visila a Paeslum
presso la Te nula Vann ulo e
sta scappando verso l'elilaxi
e/te l'avrebbe riportata all'aeropo rto. La "gita " pestalUI è f a/t a rubando il tempo ad
una professione che assorbe
tanTissimo. Signora Sotis cosa
l'ha portata da noi? "Mi
aveva invitato un signore coi
baffi. lo vedevo solo questi
baffi e che era bello. Non sapevo pitì niellle di lui. Arrivata qui ho trovato il paradiso!
C'era la campagna intomo.
(8oo:73o000)
FONTE
Una bella campagna. Poi ho
lrova/o tanta genie che faceva la fila. Non capivo il perché. Poi l'ho capito. L'uomo
coi baffi fa le mozzarelle pitì
buone del mondo. Ne parla il
New York Times, preslo ne
parlerà il Wahington Posi ed
aHc!t'io!. Dalle sue cinquecenlo bufale tra/la/e meglio di
una dama della bella società.
Sono lustrate, insaponate col
bagnoschi;ona, esce un nellare degli dei. IL sig nore coi
baffi lo manda in tutto il
mondo, nw non viene venduto nei supermercati. Perché è
qualcosa di prezioso. Adesso
sarà vendttlo da Bulagari e
da Faubourg Sainl Honoré:
cosla più di un diamante.
Cos 'è?". E va via lanciando
una promessa: "App ena arrivata a Milano vado a parlarne con il mio di re flore. Voglio
scrivere subito 1111 pezzo su
questa bella favola moderna". Sul "Co rriere della
Sera", il pitì diffuso ed alllorevole quotidiano d'Italia.
Siamo aperti in tutta Italia,
siamo aperti tutto l'anno.
Una nuova realtà
economica
targata Conforti
Oltre cento i venditori che hanno
preso visione direttamente della
nuova creatura del gruppo De Danieli: I'Aiux.
De Damieli, leader nel settore dei
serramenti in Italia, ha costituito
con la famiglia Conforti una società per la produzione di infissi in alluminio da commercializzare in Italia e all'estero.
Gli ospiti, che sopitati al Savoy
Beach Hotel, hanno potuto in due
serrati giorni, prendere visione del
nuovissimo stabilimento in cui la
Alux produrrà i serramenti che loro
esporranno nelle loro vetrine.
Hanno anche potuto constatare
personalmente la qualità dlle materie prime utilizzate e dei macchinari all'avanguardia impiegati nella
produzione incontrando i rappresentanti delle imprese fornitrici
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Agropoli, il sogno di
un ospedale fantasma
Ennesimo e forse non ultimo inconll'O tl'a
politici, sindacato e dirigenti sanitari per
dibattere sull 'apertura dell'ospedale ad
Agropoli. Diciamoci la veiità: la maggior
parte eli chi venerdì scorso si IJ·ovava nell'aula consiliare del Comune di Agropoli,
ha pensato che quello era un altro semplice incontro, ha pensato che le date annunciate fossero parole al vento, che quegli uomini dalla facile favella stessero buttando
ancora altro fumo negli occhi della gente.
"L'anno scorso- elice un uomo con il viso
scavato e con rughe profonde- ci dissero la
stessa cosa. Sono u·ent' anni che aspettiamo
che aprano l'ospedale acl Agropoli. Perché
dovremmo crederci oggi?". Diciamoci la
verità: quell' uomo aveva ragione, ci si abitua anche alle bugie. Al tavolo dei relat01i
ci sono volti noti e meno noti, dalle istituzioni provinciali e regionali ai vertici dell' Asl Sa 3 , sino acl atTivare al Sindaco eli
Agropoli ,Antonio Domini ,a tutta l'amministrazione comunale, a Fausto Mon·o ne.
Segretatio provinciale della CGIT.- e acl alni
espo nenti del Comparto Sanità. Di fronte a
loro, un pubblico sfiduciato, eterogeneo.
ma ansioso di ascoltare "le ultime pat·ole
famose'', volti che sanno di vissuto, ma
anche tanti giovani e quasi tutti i sindaci
del comprens01io. Il conicloio è affollato di
politici, avvocati, giornalisti, forze dell 'ordine, che pru·lottano tl'a loro: l'argot~ento è
quasi lo stesso, l'ospedale che no n c'è:
cause, conseguenze, progetti e speranze.
Non aliJ·o . E poi solito scaticabatile, a seconda del politico di turno. Diciamoci la
verità: è così che funziona, è una roulette .. pri.ma o poi tocca a tutti. Il dibattito, democraticamente non aperto al pubblico (che
inferocito li avrebbe sbranati) ha toccato
tutta l'informazione on line
su Paestum e dintorni
Direttore Paola Desiderio
~ Mace ll erza.
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"Carni Paesane"
Pepe Vito
Tel. 0828 742120
Via Serra, 45 - Roccadaspide (Sa)
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Tel. 0828.723722 · Fax 0828.730594
e-mail: [email protected]
Il destino del presidio di Roccadaspide
Disegni e prospettive dell'ospedale di
Roccadaspide. Dovevano essere spunto
per un dibattito svoltosi recentemente nel
comune più vivace
della Valle del Calore
su L'ospedale di Roccadaspide nel nuovo
assetto delle autonomie locali. Di disegni e
pt·ospettive, però, si è
parlato ben poco.
Atteso (per tre ore)
ospite della speciale
tavola rotonda sulle
sot·ti della stl·uttun,
Antonio Lubritto, nel
dare risposte alla culiosità dei presenti più
che alle domande fot·mulate da qualche
esperto di problematiche socio-sanitat·ie, ha
approfittato di qualche applauso compiaciuto per lanciare
l'amo: interesse e impegno per il destino
dell ' ospedale, certo,
ma l'elettorato se ne
ricordi poi, quando
andrà alle urne!
Più che dire alla
gente cosa fare pet·ché
l'ospedale non venga
declassato·ad ospedale - comunità, pe1·
dirla come Mal'io
Cammarota (presi-
dente Tl'ibunale per i
Diritti del Malato
della sezione di Roccadaspide), l'ono1·evole Lubritto ha fatto
ostentazione, insieme
ai suoi fedeli, dei progt·ammi e delle ambizioni de~la DemoCl'azia Federalista Campania. Dopo un pò,
pet·ò, la discussione ha
assunto i temi austel'i
della sanità. " La sa nità nella Regione Campania è sull'orlo del
fa llimento - si è premurato di avvertit·e
Lubtitto -La spesa sanital'ia è ot·amai divenuta inco ntl·ollabile.
All'origine d el disastro ci sono elTot·i
non trascm·abili del
governo
nazionale,
che non ha saputo
mantenere le promesse fatte. Come altre,
anche la regione Campania si trova in difficoltà
da
divet·so
tempo.
La programmazione sanitaria è fond a mentalmente una programmazione sbagliata - ba conti.nuato pet·ché ci sono fone
politiche a livello che
gestiscono .l a sanità in
maniera incontestabil~
mente sbagliata". Ha
ammesso, poi, che non
conosce i termini del
deficit r egionale in
tema satùtario. Quello
che è chiat·o, ha detto,
è che l'ospedale di
Roccadas pide
non
chiudet·à, ed a nzi sarà
potenziato.
Partito come incontt·o di natura solo politica, in seguito quindi il dibattito si è evoluto, assumendo toni
t·igot·osi.
Dalla politica, alla
satùtà, ai sei'Vizi sociali:' la d iscussione si è
spostata s ulla 328/00,
la legge quadt·o sull'integ..azione dei set·vizi sociosani ta t·i , ed
ha l'ilevato che a nco1·a
manca una cultut·a
fm·te di integrazio ne e
di suppot·to a lla p et·sona; non è stato trascm·ato l'at·gomento
anziani, non è passato
sotto silen zio Io scottante argomento del
post - d egenza.
A conclusio ne d ella
ta vola t·otonda, il
tema che l ' ha ispit·ata
di viene la d omanda
conclusiva, che r esta
tuttavia senza risposta: disegtù e prospettive. Quali?
Enza Marand ino
Lo mastro re fera, una tradizione antichissima
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vari punti, dai tempi in cui le porte dei reparti saranno effettivamente aperte, sino all' importanza di certi specifici reparti, come
traumatologia, neo-natologia, oncologia.
Ribadita l'importanza di un reparto di chirurgia d'urgenza e della rianimazione. '·E'
un momento di emergenza! Più di trent'anni bastano! Tuonano le parole di Antonio Domini- Avremo bisogno di medici, infennieri, paramedici, tutte professionalità
che sono presenti sul nostro teJTitorio. Stiamo anche richiamando tutti coloro che lavorano altmve .." Claudio Furcolo, Direttore Generale dell 'Asl Sa 3 snocciola cifre:
7 miliardi di attTezzature stanziati dalla Regione Campania. Qualche polemica, qualche accusa: la Finanziaria 2004 sembra non
aver tTattato bene la Sanità, ci sono sempre
più tagli che signif1ca sempre meno servizi. Ciò su cui tutti sono d'accordo è infatti
la "sofferenza finanziaria che viene da lontano e viene dall'alto". Queste le cattive notizie, poi auivano le belle, fmivano le date,
quelle ufficiali: n 2 gennaio sarà attivata
una parte dell'ospedale, vale a dire tutto il
distretto sanita..tio sarà trasferito nella nuova
struttura, e nei mesi successivi si dovrebbero aprire le porte deùeparti. I posti letto
saranno 126. Il presidio sanita.Jio legato all' emergenza sarà integrato con un' autoa..tnbulanza life -car di tipo A 24 ore su 24.Si
prospettano anche possibili sperimentazioni insieme al privato, accordi - dicono
nell'interesse della cittadinanza. Da ospedale fantasma- chiamato così dalla stampaa stmttma in via di ulti.mazione e eli apertma
ufficiale. Ma diciamoci la veiità: quelle
porte si apriranno dopo aver svuotato le
urne.
Stefania Marino
: Annavelia Salerno
LA POLEMICA ·
STIO CILENTO
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Una delle più antiche fiere,
sic uram ente, nel Cilento è la
fera re Stio. Detta anche la fèra
re la Croce, perché si celebrava
e tuttora si celebra in un grosso
spiazzo, all'ingresso del paese,
dove tro neggia una croce su di
una colonna in pietra locale,
arenaria grigia.
Ha o rigini antichissime, si fa
risalire al Cinquecento. Ogni
anno si perpetu a il rito dell' insediamento per nomina pubblica, con sfilata e cerimonia solenne, del Mastro re fèra. E' una
delle poche occasioni nel Cilento in cui si può assistere ad
una cerimonia semplice e spettacolare al tempo stesso, non
d'importazione, che affonda le
radici nella notte de i tempi. E'
rimasta inunutata, il tempo non
l'ha logorata. La fiera campionaria, un tempo soprattutto rurale e per il rinnovo degli animali domestici o da pastorizia,
si è anelata evolvendo fino a
snaturarsi in mercato dove predominano gli ambulanti. Già
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negli anni cinquanta si ha
memoria di una
fiera prevalentemente di specie
animali:
maiali, asini ,
cavalli,
giumente, capre,
pecore, conigli
ed animali da
cortile. Chi è il
M aestro
di
fiera? E' un
probo
del
paese, un cittadino el i Stio dalle
riconosciute qualità che per due
giorni, da ll ' insed iamento alla
conclusione della m anifestaz ione, è investito eli autorità assoluta per il buon fine della fiera.
E' lui che dispo ne ed assegna
gli spazi pu bblici ai diversi
espositori, regolando i vari settori espositivi. E ' lui il giud ice
arbitro delle controversie e
delle liti che dovessero inso rgere nella manifestazione. E'
lui che concede diritti di occu-
pazione el i suolo pubblico e sovrintende a tutte le attività,
comprese quelle attinenti la ristorazione, le famose baracche
ricoperte di frasche eli castagno
dove è possibile assaggiare il
famoso softì·itto ed un piatto eli
capra bollita, ricco di ru·omi.
Dall ' esu·em ità del p aese, opposta alla località della fier a,
alla vigilia della manifestazione, nei pressi eli una antica abbazia, di c ui ogg i si posso no
ammirare so lo i resti, è prele-
vato il mastro
eli fiera da un
pubblico corteo
capeggiato dal
si ndaco e dall' altre au torità
amministrative
della zona, non
manca mai la
banda musicale. Il corteo si
snoda per le
vie del paese e
raggi unge la
località,
da
sempre, designata ad ospitare la
famosa fiera. Qui, nei pressi
della Croce davanti acl un 'altra
chiesetta fuori porta è insignito
dei po te ri innanz i accennati ,
previo la lettura pubb lica dell' investitura. La fo rmulazione è
antichissima e la fiera può così
cominciat·e.Uno dei fatti salienti della u·adizionale investitura è
che, fin dall'antichità. il titolo
di mastro re fera è ered itario, da
sempre la famiglia titolare di
questa prerogativa è stata atten-
TRENTINARA (SA)
ta a dotarsi eli una folta progenie
per perpetuare tale diritlo. I
bambini della famiglia del mastra re fera crescono co n la responsabili tà che un giorno
dovrà essere scelto tra uno d i
loro il fu turo gestore della gran
kermesse. La gran fo lla. la sfi lata in costume dove sono esposti in delle ceste i prodotti tipici della zona. si disperde ed inizia la festa dell 'inves titura tra
balli. canti. libagioni e scorpacciate di capra cotta nelle barac.;che della fiera.
Con l'avvento del Parc.;o Na zionale del Cilen to e con il rinnovato interesse verso tutto ciò
che originalm ente parla di ant ico. sicuramente l' in vestitura del
mastro re fera in S tio il 31 ottobre di ogni anno rappresen ta
uno dei mom enti in cu i si può
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Ascea, il Medfest di Mariagrazia Caso
« Promuoviamo la creatività e la speri m e n ta z ione cine matografi ca»
Il MEDFEST di Ascea è un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di cinema. È un viaggio nelle
t:ulture. i colori. le luci e le ombre delle
genti che si sono stabilite intorno al
"lago salato'' chiamato Mediterraneo.
La tre-giorni di cinema documentario
è organizzata dall'Associazione MEDFEST. membro del C.I.C.T.(Consiglio
Internazionale Cinema e Televisione)
dell'UN ESCO. Tra i soci straordinarie
personalità quali Gilio Pontecorvo,
Mario M arto ne e Fernanda Pivano.
Scambio qunttro <.:hiacchiere con Maria
Grazia Caso. direttore artistico della
Rassegna; le espongo la mia prima curiosità:
A lt re r asseg n e campuue, pen so a
G iffoni e u Sorrento, privilegiano il
cinema a soggetto come m ai, a l
MEDI<EST , il docum~ntario?
Per due ragioni: la prima è che ritengo il documentario una rìlettura del
cinema del reale. la sl!conda la devo
aduna suggestione di Riccardo Priore.
Presickntc del Consiglio Europa-Cinema. che. alla prima edizione dd Medil!.!rrnneo Video Festival. incitò i giovani cincastia lavornre di più sul paesaggio inteso come ambito vitale. e quindi
soggetto a trasformazioni e npon piuttosto a bene solo da preservare. Narrare il pnesaggio come un'entità storicodinamicn: leggerlo come ris ultato dell' interazione mille naria uomo - natura
e scambio tra culture e modi eli vivere
differenti.
Q u a le sede m igliore di quella d el
Parco d el Cilento territorio natura le
ricco come poch i di s toria soc ia le e
Mariagrazia Caso
m a t eria le? Dove si cercano d i contra s tare (con s u ccesso?) ir r ispest o si
ab us i?
Il documentario è reportage intimo e
insieme sociale, tanto è vero che le ultime produzioni si caratterizzano come
immersioni nel reale senza la medio-
zìone di una sceneggiatura preesistente, unico diaframmn, la sensibilitii del
regista-autore.Come dice quel verso di
De Gregori: ''La storia siamo noi''
Qual è stata In risposto d el giovane
cin e mo ita lio n o?
Ottima. L'endemica scarsità di finanziamenti non h n frenato la creatività del
giovane cinema italiano : mo ltis sime le
opere di qualità che ci pervengono. Solo
per ragioni di regolamento s iamo costretti a presentarne una selezione. E
pensare che mo lti di questi lavori sono
au toprodotti. È compito di rassegne
come il MEDFEST, il FESTIVAL CINEMA-GJOV ANI DI TORINO. la
MAISON D'ORIVE in Francia. stimolare ed incentivare economicamente i
giovani a produne documentari di qualità.
A l MEDFEST c'è "scambio" giurati e coucor rerti?
Certo! Ampio e proficuo! Ti racconto un episodio:nell'edizione del '96,
Daniele Vicari presenta un doc ume ntario indaga ladura condizione di vita dei
pastori macedoni in Abruzzo; Paolo
Benvenuti, il regista di Segreti eli Stnto.
lo premia. Dopo qualche anno Vicari
sente la necessità di fare un film a soggetto e nasce Velocità massima con Valeria Mastandrea, pellicola premiata col
David di Donatello (l'Oscar de l cinema italiano [N.d.R.]). Come ti dicevo
prima, il documentario insegna a raccontare.
Lo stat'f del MEDFEST lavora anche
come un vero e proprio "cercatore
d'oro" , stimolando istituti, centri di ricerca e c ultura , istituzioni. produttori
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indipendenti a finanziare progetti. I nos tri sforzi soino stati premiati: alla segreteria del concorso. arrivano lavori di
spessore da tutti i paesi del bacino del
Mediterraneo. Quest'anno. per esempio, l'opera vincitrice è una produzione frnnco-algerina. HACLA LA COTURE di Tariq Teglia, premiato anche
al festival di Berlino. Tanta s trada abbiamo pe.rcorst) in questi 6 anni. nella
preparazione di ogni edizione. nbbiamo
sempre tenuto in nltissima considerozione il consiglio dì Virgilio Tosi. un
Maestro del documentario. il quale. ci
ba s pinto. sin dalla primn edizione.
aperta alle scuole e al semi-professionismo, a selezionare con rigore i la vori
che ci vengono sottoposti.
Q u ale edizione ricordi co n m uggiore inten s ità?
È difficile scegliere: ogni anno.
quando si chiude il MEDFEST, mi
trovo più carica di segni interiori mn,
dovendo scegliere, è la IV edizione
quella che mi è più vicina: presidente
designato: Giacomo Campiotti. C'è l'attentato nlle torri g.:nnelle. Giacomo è a
New York e perde nel <.:rollo amici e
persone che gli sono care. no n gli va l'idea di partecipare ad un festival ma. visionando le opere in co ncorso. ci ripensa e rilascia un 'intervista alla RAI nella
qualcrcgistral'assoluta prevalenza di lnvori pacifisti e afferma che il MEDFEST è un ottimo veicolo per la diffu sio ne del messaggio dì coesistenza pac ifica universale che, partendo da
Ascea. via Mediterraneo. può trovare
s pazio in ognio luogo de lla Tena ...
Enzo Cuoco
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La grande corsa di Pietro Mennea arriva a Roccadaspide
La Grande Corsa di Pietro
Mcnne3 è il titolo do! libro
scritto da Francesco Valitutti
in tande m con l'ex campione
olimpiouico, orn deputato al
Parlamento europeo.
Ne ha parlato al pubblico intervenuto. compost o per la
maggior parte di studenti,
circa cinquecento. il parlamentare stesso. ricevuto nella
palestra dell'I stituto Tecnico
Industriale dal s indaco di Roccadaspide Giuseppe Capuano,
d nl pres ide Pasquale Monaco
e dali· assessore allo sport Tonino Miano.
·• Il libro -dice Pietro Menno::a- racconta le mie vicende
umane e sportive di atletn eccezionale. del quale, comunque, i meriti sportivi non
lwnno mai intac<.:ata l'innata
modestia.
La Grande Corsa ripercorre.
in pnrtìcolare, la mia storia
personale e sportiva con tutte
le tappe più importnnti dolla
mia carriera s po rtiva e, ne llo
stes.~o tempo, gli incontri con i
più grandi campioni, occupandosi anche, accnnto agli avvenimenti sportivi che ho vissuto come protagonista, della
s toria rigunrdante lo straordinario sviluppo dello sport
negli ultimi decenni".
Pietro Mennea è stato il
bianco più veloce del m ondo.
A Città del Messi<.:o corse i
200 metri in 19 secondi e 72
centesimi, record imbattuto
per ben 17 anni.
Il ragazzo del sud entrava
<.:osì nella leggenda dello sport
mondiale. Pietro Mennea è
sta to uno che ha lottato sempre. Ora continua a farlo. ma
in un· altra "disciplina": quella
politica, senza perdere mai dì
vista l'interesse per lo sport.
"Nel 1979 -continua Mennea- feci primo nei l 00 metri
alla coppa europea a Torino.
Couquìstnti poi il primato europeo dei l 00 e il record m o n •'
~:\:~::t
.,,,,.,~ ,
diate dei 200 a Città del Mess ico. Nel 1984 corsi la mia
quarta Olimpiade, disputando
la finale olimpica a Los Angeles sui 200 e nella staffetta 4
per l 00 e 4 per 400. A fine stagione, a Brindisi, in un ' ora,
portai a termine due imprese
favolose: i 200 metri in 20 e 9,
e i 100 in 10 e 28".
''Nel 1988 -conclude Mennea- corsi la mia quinta Olimpiade a Seui. Superai il primo
turno. Poi mi fermai per infortunio e successi vomente decisi di ritirarmi·· .
Politica. Onorevole Mennea
pensn di ripetere le stesse imprese anc he in questa "disciplina"?
"Anche in nome dello sport
me lo auguro. Io ci metto sempre tanta buona volontà e ten acia. Non mollo mai. Però
tenga presente c he in questo
settore occorre sern pre il preventivo consenso degli eletto-
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Giuseppe Capuano replica alle accuse e passa al contratta cco
Elegante n ~ ll 'esp rim~rc g iudi zi e impressioni. Giuseppe Capu ::m o, medico,
da due anni c irca sindaco di Roccaclaspid~ . fa una breve panoramica di quanto re aliz7.a to in q uesta p rima fase d e l
s uo mandato, co n n ecessari o riferimento alle cr iti che riguardanti p resunte neg li genze della s ua ammini strazione.
L a st a mp a loca le di qu a lch e settiman a fu h a rip o1·t a t o a lcun e affe rmaz ioni eli G iro lam o Auricchio, c he
l'h a ele finitn il p eggio r s ind aco di
Ro ccada s pi de. Co m e s i difende da
questa accusa?
·'Semplicemente esprimendo la convinzione che prima di ~m e tt e re un giud izi o sarebbe oppo rtun o as pe tt are la
conclusione dei c inque anni eli mandato. No n si p uò pretendere c he in appena due anni si cam bi il vo llo del paese.
Un paese c he tra l ' allro è in un certo
sen so abitua to a li ~ lun gagg ini d e lla
cosa pubbli ca : basti pe nsare ch e pe r
aprire l'ospedak abbi amo d ovu to
aspettare quaranta anni , così come per
a vere il compl etament o della variante
Carp in e- Santa Maria, per f:u·e un altro
esempio. abbiamo aspettato n lungo ''.
E' stato eletto ch e no n es ist e pii:• In
p o litico intesa co me um minis h·azion e d ella cosa comun e. Lei ch e p en sa?
'·Nostalgie da prima repubblica no n
portano a niente. 13 vero c he ogg i i partiti no n es isto no.
È vero anche çhe no n c'è un'amminis trazione di ck slra che fare bbe cose
che un ·amminis trazio ne di s in is tra no n
farebbe c viceversa. Ma per quanto ri guarda un comune picco lo, dove peraltro s i insegue continu amente l'e me rgen za, non è impo r tante la politica in tesa co m e ideol o gia. C iò che conia è
ammi nistrare c sap ere affr o ntare le
emergenze quo tidiane''.
Co ndivid e l 'a fferm azi o n e che Roccadas pide s ia un co mun e in d eclino?
"No n so no d 'accordo yuando si parla
di Rocçadaspid c come un paese alla deriva : si fa un gran parlare di questo
paese c he s ta mo rendo perché ognuno
si vorre bbe erigere a salvatore dell a patria. Le affermazioni di Auricçhio nella
sua intervis ta a proposito d i Roccadaspide come un paese in decade nza sono
irritan ti no n tanto per il co in volg imento d e lla mia persona. m a pe rc hé hanno
coin volt o l' intero paese. Ma se esami niamo la zon a, ci rendiamo conto çhe
Roccadaspide è l' unico paese c he no n
si è spopo lato, anz i, dal 2001 è aumen tato di c irca 50 unità .
An che le a tti vità com me rc ia li so no
in aumento, sia nel c :.~po l uogo che ne lle
frazioni. È impor tante soprallutlo il
fatto c he ad ap rire nu ovi negozi siano
person e non d i Roccadaspide. Qu es to
no n può c he s ig nificare che queste persone credo no n ell e po tc nzialil à del
paese. c he res ia il punl o di riferimento
per l'intera vallata··.
E' ve ro ch e è l'un ico co mune a n o n
fa r e la r accolta diffe r en zia tn ?
'·Nell 'a nn o 2002 abb iamo preso
10000 kg d i carta, 4 1720 kg di carto ne .
Giuseppe Capuano con il suo predecessore Giovanni D'Angelo.
18620 kg di vetro, 1260 kg di plastica:
sono dati de l Co nsorzio Sa lerno 2 che
indicano che fa cciamo la raccolta differenz ia ta al pari degli altri co muni .
Inoltre l'amm inistraz io ne ha stanzi ato
100 mi la cu ro per rcalizznre un 'isol :J
ecologica in locnli t1t Eco li , pcrçhé no n
·si può fnrc la differen ziala senza questo
strumento. JJ progcu o è a l varo cieli::!
Regione e siamo in a ttesa dci fin anziamen ti. In segu ito il com une o rg anizzerà la raccolta por ta a po rta per aumentare al mnssimo la qu antità di materiale da riciclare" .
È favor evo le a lln r en lizzaz io n e
della zo n a p e r gli insed ia me nti produttivi a Fonte?
·'Questo è un argomen to molto çomplesso. Mi corre l'ob bligo d i rico rdare.
però, c he no n c 'è nessun atto c he fuccia
pe nsare che Auricchi o si sia impegnato ta nto come d ice per realizzare la
zo na Pip.
Al mo mento dcll'insediamemo. la
mia amministrazione ha trova to una s ituazio ne già delineata: la vecchia amministrazione, in previs ione della çoslruz io ne della sede della cnop,•r::tti va
di Mario Serra
ECONOMIA
Era Albabella, ora è la reggia
·']l marrone'". avviò un piano di lott Ì/.zuzione in loca lità Mauricllo. S i avviarono k pratiche. fu fallo 1'-:spropri o .
ma poi non fu dato seguito al pian o .
tanto c he '"Il Marrone·· çostruì il fab bricato da un· altra parte. Attualment~
è in ço rso una vicenda legale dH: v~dc
çoinvo lti il comune. '"il Marron,•'" c il
propr ie tario del terreno. c se non s t
wm plcta la zona Pipa Mauricllo . P''~' la
yuale ab biamo ott-:n utu 2 miliardi di finanziamt'nto. non se ne pu\1 r,:a lizzarc
un'al tra.
l~ çh iaro çhc se dovessimo sce_,~licrc
una zona Pip. sceg lieremmo hmtc. ma
non è una procedura se m p l jç~ . ~d anzi .
richiede il com p letamento dell a ;.n na c
rende impossih ilc il diro llamen to dc i
fond i su un a ltro progetto. Ci son o cnn dizioni imp rescindibili .....
Oi cu i la m inoranza è a conoscenza ...
··Assol u tamente si. anch'! pcrçh,' .:·
una storia che va avanti da anni.
È a çonosccnza ançh~ de lla 1 !<.:e nd:,
legale çhe coi n vo lge il çnrnun ,·. , k·l
fa tto c he il proprietario rimane rÌi!Ìdn
ne ll e sue pos izioni: ·
Se p otesse dire qualcosa a d Aurit-chio a t t r averso la stampa cos:l gli di,·eh be?
·'Lo in viterei a fare una riflcss iom: c
un po · di autncritiç:J sul fallo çhc fa po litica da tanti anni cd o rmai è rimasto
da solo.
l çumpagni di partito e di cordata lo
hanno abbandonato c su qu~sto farchh-:
bene a meditare.''
Annavelia Salerno
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In Lale scenario le varie
strutture turistiche e ricettive operano in uno stato
d i inadeguatezza generale nel momento in cui si
u·ovano ad ospitare a.nziani o disabili.
E' proprio in base a tale
esperienza che la Cooperativa S. Lucia, che gestisce la maggior parte delle
case per anziani nel C ilento, ha pensato di crea-
re un albergo per "gruppi
assis titi di terza età, disabi li e gruppi assistiti in
genere".
Per la realizzazione di
tale progetto la Cooperati va si è avvalsa dell'ex
Albabella che, tra acquisto della str uttura e rist:r utturazione, ha richiesto l' impiego eli oltre u·e
miliardi delle vecchie lire.
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'
16-31 ottobre 2003 l N.20 ~~1.:
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~i_ag.gL~- assaggi .·~~~E-~:J'!(
.:rl!o
VALG&LORII 11
a cura di Diodato Buonora
Ristorante Pizzeria Taverna Nova, Viale
Paestum 53 - S. Cecilia di Eboli (SA)
Tel. e fax 0828.601878- 0828.601093
E-mail: [email protected]
.com
noi, sono completamente assenti i vini
della nostra provincia.
Noi, abbiamo bevuto 2 vini toscani
della cantina "Rocca delle Macìe". la
Vernaccia di San Gimignano 2002
Docg (9,50 euro) e il Cam pomaccione
Morellin o di Scansano 20 02 Doc (13
euro), vini senza infamia e senza lode.
Noi siamo s tati al Ristorante "Taverna Nova" il 7 ottobre e in due abbiamo
paga to 65 eu ro.
La ricef/a:
Fusilli di Felitto
con melanzane e porcini
l titolari del ristorante " Il Gazebo".
70%), 7 secondi di pesce (con la nota: in
mancanza di pesce fresco verrà servito
quello s urgelato) e 9 secondi di carne.
Ad ogni portata è segna lata la descrizione del piatto.
Sulla "carta" ci sono alcuni enori d i
battitura tipografica come: "acua pazza"
e ·'al'origine", cons igliamo eli toglierli
al più pres to.
L'offerta pizzeria comprende 41 propos te che van no da euro 2.50 a 5,20
o ltre a pizza a metro e panuozzo 30/60
cm. Noi, seguendo l'istinto, ordiniamo:
''La zuppetta del pescatore'', compos ta
nonne vigenti nel Parco Nazionale del Ci lento. Abbiamo pensato che assistendo al
discorso avremmo potuto
raffrontare il suo punto eli
vista della situazione con il
nostm. visto che, anche essendo solo sediccnni, ci interessiamo a tali tematiche che
rigum·dano da vicino il nosn·o Comune. Non è stata la
p1ima volta in cui abbiamo
preso parte acl una manifestazione siuù le. magia altre
volte avevamo assistito a
discorsi di tipo politico, perché siamo con vinti che se cominciamo a conoscere e
comprendere giada adesso
le complesse c delicate que-
da verdure, frutti di mare e fr eselle
(gus to tipicamente mediterraneo, peccato che mancava un po' di sale e le frese!! e erano durette) , poi, le "tagliatelle
ai profumi di Paestum" con pomodorini , fiori eli zucca e gamberetti (gus tosissime). e come secondo scegliamo una
buona e abbondante (400 gr. ) "costala
di vitello ai ferri" . Sazi, rinunciamo al
dessert ma non ad un interessante "mclanù", liquore alla me la annurca. La
lis ta dei vini compre nde oltre settanta
etic hette, dove non dappertutto sono segnalate le annate, e cosa grave seco ndo
Ing redienti per 4 p ersone: 350 g di
fusilli eli Felitto - 150 gel i porcini - l
melanzana - 2 pomodori freschi maturi
- l cipolla piccola - olio extravergine
d ' ol iva- basilico - prezzemolo- pepesale.
Preparazione: Tagliate a cubetti i
fungh i e la melanzana. In una padella
rosolate l'olio con la cipo lla trita ta e il
pomodoro . Unite la melan zana e i funghi. Aggiustate di sale e pepe e cu ocete per c inque minuti.
A cottura ultimata aggiungete il prezzemolo. Cuocete i fusilli in abbondan te
acqua salata, scolateli al dente e sa ltate
in padella con la sa lsa. Servite guarnendo i piatti con le foglie eli bas ilico.
Vino cons igliato: Metardo , Barbera
Castel San Lorenzo Doc, Mucciolone .
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f!, .d., (;: \ l T~·; .
( 1~.'~•..:: ·,.'!4 1 1 .~
Mucciolo-Franco
dibbì
il "Patrimo 2000" della Feudi di San
Gn~g01io (87/100 e 90 euro), che per
la guida del Gambero Rosso è stato il
vino rosso dell'Anno 2003. Al 4°
posto, ancora un vino della Feudi di
San Gregorio, il "Serpico 2000"
(83/100 e 38 euro). Quinto il "Casa-
i
_-,.~;
~- ~- l ;:.
Vi.1 l~c-ui i il,, ~.~.1pa:.~io
Renna-Guglielmotti
f'
ROSTI CCERIA'
STUZZ IC NEfUA
CATERiNC
~
A<Jlf2
~)~\
vecchia 2001" della Vestini Campagnano (82/100 e 28 euro) e sesto il
"Taurasi Vigna Macchia dei Goti
1999" di Antonio Caggiano (74/100
e 31 euro). Una degustazione di
grandi vini che non ha dato tutto il
piacere che avrebbe dovuto dare.
pannelli solari e d accessori
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Prenotate l l 4 di vitello podolico con etichetta
di tracciabi/ità. Porzioni pron~ per l'uso.
~
E:~r~~smw~
~~ /
~Ue<tfl­
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Salumi cilentani senza conservanti
t':'~]
nico da una vecchia vigna di l 00
anni, ubicata a l 00 metd da questa
famosa cantina del beneventano. Al
secondo posto l'introvabile e richiesto vino salemitano, "Montevetrano
2000" di Silvia Imparato (punteggio
901100 - prezzo 80 euro). A seguire
~tUt~
Gfiìoc8J~ Letizi~
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;..
V10 Carpine· ~9 Roccodcllpide(Sal· Tel. eFQX0828.9471 U
stioni riguardanti lo sviluppo
eli una società, magari in futuro potrenuno essere noi
stessi acl intervenire attivamente per migliorm·la. In
poche parole esortiamo tutti
i giovani a rendersi pmtecipi
della politica. anche se essa
a volte non è praticata nel
migliore dei modi, perché
impm·ando dagli eJTori di
oggi, domani sm·emo noi a
poteri i evitare in modo da
rendere la società migliore di
quello che è. Ringrazimno lo
staff del Valcalore per averci dato l'opportunità di poter
esprimere la nosn-a opinione.
bicchieri campani/Gambero Rosso
2003". In pratica, è stato valutato il
meglio dell'enologia regionale. Il miglior punteggio è stato ottenuto dal
"Bue Apis 2000" della Cantina del
Tabumo (punteggio 92/100 - prezzo
55 euro), vino ottenut<;> da uve aglia-
~~
_____
_
_
--
difb~ cffl'<l..a ~ §' c.
LA CURIOSITÀ / L'AMIRA TESTA l "3 BICCHIERI" DEL GAMBERO ROSSO
L'AMIRA (Associazione Maltre
Italiani Ristoranti e Alberglù) sezione Paestum , organizza periodicamente delle degustazioni vinicole al
·'buio'', cioè, senza essere a conoscenza dcll 'etichella. L'ultima degu~tazion e ha avuto come tema: " f 3
,;.
di Lina e Maurizio
La visita del ministro vista da due giovanissimi
Il 17 ottobre Roccacla5pi:le ha avuto l'onore di ospitare il Ministro delle Politi:he Agricole. On. Gianni
Alemanno. Il Mi1ùsnu ha te:Juto un discorso presso l' aula consiliare c. tra i vari par:ecipnnti. eravamo presenti
lllche noi due. Abbiamo de;iso di pm1ecipare alla mani'estazione perché eravamo
.nteressati ad ascoltare dal
~ivo il discorso di un mini;tm ed a sentire la sua opilione sulla delicata questioJe dello sviluppo e della cre;cita dell' agticoltura del noill'O te1Titorio. nonché sulla
1alorizzazione dei suoi pmlotti. tutto nel1ispetto delle
IJL10(J
AD"
;;..--.--_,;:;;;;:
~i(:a(vt(Jso
JJ·
dbuonora@libero. i t
Gusto mediterraneo alla "Taverna Nova" di S. Cecilia di Eboli
Poco prima di arrivare ai semafori del
bivio di Santa Cecilia, venendo da sud.
chissà quante volte avrete no tato l'insegna del Caseific io Jnes. dove la fami glia Damalo (senza l'apostrofo), commercializza prodotti tipici locali .
Ebbene. appena dietro, i Damato dal
1999 banno aperto un ristoran te con il
nome d i Taverna Nova. Locale che è
nato con l'intenzione eli essere un ritrovo per i cultori della buona cucina.
Così. è stato pensato eli affidare i fornelli a uno chef esperto come Erco le
Luongo. che prima eli approdare alla Tavema è stato uno dei protagonisti dell a
ristorazione pestana.
lllocale ha due en trate. a destra quella della pizzeria e a sinistra quella del
ristorante che si raggiu nge sa lend o 5
gradini. L· intern o è eli un rustico-moderno e come dice il pieghevole pubblicitario, ci sono dei co lori solari, in fatti. le tovaglie sono eli colore salmone
scuro. i copri macchia bianchi ed i tova glioli verde mare .
l tavoli so no apparecchia ti in modo
semplice. senza fi ori , ma con delle
"bougie" che non son o state accese
neanche a tavoli dove c' erano delle coppie. Pranco Barbaria è il respo nsabil e
del servi zio, ci po rta il menu. con occhio atten to nota che il nostro ta volo
"balla" e prontamente lo sistema.
L· offerta è ricca e varia: due proposte
fisse che lo chef consiglia. una eli terra
a 18 euro e una eli mare a 23 euro e 50,
ambedue comprendono antipasto,
primo . secondo. frutta, acqua e vino.
Poi. leggiamo IO propos te come '·piatti
:l'apertura'', 7 primi (s iamo informa ti
~hc la mezza porzione è ca lcolata al
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