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CULTURA E SPETTACOLI
L’INFORMAZIONE il Domani
MARTEDÌ 22 FEBBRAIO 2011
Farina, acqua e
strutto: un’emozione
CONFERENZA
La nascita
dei
calendari
S
tasera ultimo incontro del
ciclo “I Martedì del Museo” organizzato in occasione
della mostra di antichi orologi
“Tempo al Tempo” prorogata
fino a domenica 27 febbraio
presso il Museo dei Cappuccini di Reggio Emilia.
Gabriele Fabbrici, direttore
del Museo “Il Correggio” e
dell’Archivio Storico Comunale di Correggio, tratterà il tema “Storia del calendario” (ore 21 - sala “p. Daniele da Torricella”, Via Ferrari Bonini, 2).
Come spiega Fabbrici “Fin
dalle prime civiltà l’uomo ha
sentito la necessità di misurare lo scorrere del tempo, attra-
La “Confraternita del gnocco d’oro” debutta con un vademecum ricco
di testimonianze e immagini che affondano nella tradizione culinaria
M
assimo Bottura come Roberto
Benigni. Una «lectio magistralis» sull’Unità d’Italia, quella del
grande attore a San Remo; un elogio appassionato del gnocco fritto,
quello dello chef modenese numero uno al mondo, l’altra mattina al
Foro Boario. State sorridendo?
Una lezione che travalica i confini
provinciali per investire tutta la tradizione culinaria della nostra terra.
Attenzione, è una cosa seria. Il patron della «Francescana», fresco reduce da un evento in Russia, è stato
tra gli ospiti d’onore, in una sala
della fiera «Buk», alla presentazione
del volume che segna l’esordio della «Confraternita del gnocco d’oro»,
un gruppo di gourmet e appassionati dell’enogastronomia tipica modenese nato nel luglio 2008 da un’idea del vulcanico Luca Bonacini,
barman patito delle tradizioni locali
e di James Bond. Bottura, dunque,
n Ricette e curiosità per
scoprire uno dei prodotti
tipici della cucina emiliana
su cui i modenesi sfidano la
tavola reggiana
non ha smentito le attese, tessendo
l’elogio dello «street food», il cibo
di strada che trova in giro per il
mondo e che gli offre spunti infiniti
per i suoi piatti. Anche il gnocco,
appunto, è un cibo di strada. «Farina, acqua e strutto - ha detto - una
certezza che accompagna i modenesi da sempre. E anche «un ricordo felice e ripetibile, in cui è l’amore a fare la differenza». Così, alla
fine, si sente «l’odore dello strutto
fuso, quello buono degli animali allevati da persone che chiamano i
maiali per nome». L’odore, certo,
ma anche il sapore. E infatti alla
«vernice» del libro (edito con la
consueta cura da Artestampa e presentato da Roberto Armenia) è andata in scena una degustazione, cui
hanno partecipato attivamente gli
autori - Luca Bonacini e il fotografo
Luigi Ottani - raccontando il loro
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Uno degli orologi in mostra
viaggio alla ricerca dei luoghi dove
è ancora possibile gustare il gnocco
fritto modenese in città e in provincia. Un viaggio fra immagini e
parole, in cui alle schede puntualissime dei locali si accompagnano
le testimonianze di molti modenesi
illustri, da Ludovico Antonio Muratori in poi: uno spuntino con un
buon bicchiere di lambrusco e il
gnocco fritto è il patrio rinfresco,
tanto per usare la definizione affettuosa di Antonio Delfini, mentre Va-
lerio Massimo Manfredi descrive
con nostalgia i profumi della sua infanzia.
«Quelli come me - dice Bonacini che non badano troppo alla linea e
amano le tradizioni, popolano questi locali, ben lieti di aspettare qualche minuto in più per una “coppia”
di gnocco con affettato, Nel libro
abbiamo cercato di rispondere a
tutte le domande e curiosità su questa pietanza deliziosa, dando uno
sguardo anche alle altre province
italiane e all'estero, alla ricerca dei
posti dove il gnocco è diventato
trendy, o dove è stato fritto il pezzo
più lungo del mondo».
Alla fine del volume, per chi vuole riprodurre la magìa in casa, ci
sono anche le ricette, quella tradizionale con una decina di possibili
varianti. Ma l’ingrediente base, ripete Bottura, è soprattutto uno: la
passione. E la sfida di Modena ai
buongustai reggiani è lanciata.
(Eugenio Tangerini)
verso il calcolo delle stagioni,
dei mesi e degli anni. Prima
ancora che per finalità pratiche, la misura del tempo aveva una funzione religiosa,
quella cioè di definirlo sacralmente fornendo un orientamento mediante il rilievo festivo dato ad alcune ricorrenze.
La formulazione di una scienza del tempo si è venuta via via
creando dall’osser vazione
della regolarità dei fenomeni
astronomici, del ciclo delle
stagioni e dall’apparente correlazione fra questi fatti esterni e alcuni aspetti della vita umana (ad esempio il ciclo femminile e la gravidanza)”.
La conferenza ripercorrerà,
in breve sintesi, lo sviluppo
della storia dei metodi di computo del tempo, partendo dagli antichi calendari egiziani e
mesopotamici, dall’introduzione del calendario gregoriano al calendario della Rivoluzione Francese per giungere
al calendario liturgico.
Appuntamenti
Corso di cinema
e storia d’Italia
Cinderella vampirella
al teatro Cavallerizza
A novembre la prima parte del frequentatissimo corso
di cinema intitolato “Ma l’Italia s’è desta?”. Sempre al
Rosebud viaggeremo ora in altri cinquant'anni di storia
italiana. Dal boom dei primi anni Sessanta a oggi. Il
nuovo corso di cinema, al Rosebud di Reggio, sarà
tenuto da Bruno Fornara. “Noi credevamo. Cinema
italiano e storia d'Italia. 1960 – 2010” avrà tre appuntamenti: 11 marzo ore 20,30, 12 marzo ore 15,30,
13 marzo ore 9,30. In rassegna le pellicole del periodo
che hanno segnato i rispettivi anni e la nostra società.
Sono aperte le iscrizioni al corso che si svolgerà all’interno della sala di via Medaglie d’Oro della Resistenza,
in città.
Anche Dracula ha i suoi problemi familiari! Sua figlia
Cinderella non ne vuol proprio sapere di tenebre, pipistrelli, castelli e cripte, ma sogna una vita da casalinga in una bella casa moderna arredata di tutto
punto! Cinderella Vampirella, oggi alle 9 e alle 10,30 e
domani, mercoledì, alle 10, Teatro Cavallerizza, per il
pubblico delle scuole, è una favola moderna con musiche e canzoni originali, che fa appello a tutti gli
schemi tipici della fiaba tradizionale, dove un inevitabile lieto fine concluderà la nostra divertente ed
effervescente storia. Una rilettura del classico teatro dei
burattini all’originale maniera del Teatro Pirata, dove i
personaggi (pupazzi e burattini) si muovono all’interno
di una scatola magica in continua evoluzione.
Bagnolo, il teatro
dell’Unità d’Italia
Alle 21 al teatro Gonzaga Libague di Bagnolo “Piazza
d’Italia”’ dal romanzo di Antonio Tabucchi regia Marco
Baliani. Un percorso teatrale importante per riflettere
sulle nostre identità, sul percorso che ci ha portati fin
qui, sulla memoria, sulle tappe, le date, le persone e i
fatti che hanno permesso di essere l'Italia.
Prosa dialettale
al De Andrè di Casalgrande
Stasera martedì 22 febbraio alle ore 21 prosegue la
seconda parte della stagione del Dialettale del Teatro
De Andrè di Casalgrande. Sul palco Il Teatro della
Casca presenta “Quand agli ochi a tosen” commedia in
due atti di Roberto Fantuzzi. Nella foto qui sotto la
compagnia.