gemelli BOZZA 1 mar (Page 1)

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gemelli BOZZA 1 mar (Page 1)
La tavola rotonda del Convegno “L’Hospitalitas al malato del XXI secolo”, moderata da Franco Di Mare.
Sul podio, Maurizio Guizzardi. Al tavolo, da sinistra, XXXXXXXXXXXXX
N.
1-
MARZO
2013
Il Piano Strategico 8
Dal Policlinico ai Poli-clinics. Il Gemelli
sviluppa i Poli: al centro c’è la persona
Il Gemelli cambia volto attraverso un rinnovamento profondo che lo trasformerà
in un luogo ad alta intensità di cura con al
centro la persona. Da Policlinico a 'Policlinics', la riorganizzazione dell'offerta è
già avviata, organizzata per macroaree
assistenziali: il Polo Oncologico, il Polo
Emergenza, il Polo Donna, il Polo Cardiovascolare, il Polo Neuroscienze. Queste
macroaree, ciascuna delle quali fa capo a
più Dipartimenti, tracciano la direzione
dei percorsi clinico-assistenziali che renderanno più semplici per il paziente e più
efficaci per la sua cura tutte le fasi, dalla
diagnosi alla riabilitazione. Il percorso di
cura viene seguito passo passo, con l'assistenza ai massimi livelli di qualità.
Cosa significa questo per il paziente? Come si articolerà l'attività di ricovero?
L’iter terapeutico si svolgerà in tre grandi
fasi: quella del pre-ricovero, con individuazione dei bisogni del paziente e quindi del
percorso clinico in cui sarà inserito, a seconda della patologia da curare, quella
del trattamento e quella della dimissione,
con garanzia di continuità assistenziale
post-ricovero.
Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli è
delineato in base alla riorganizzazione
prevista dal Piano Strategico 2012-2016,
illustrato lo scorso 11 febbraio, nel Convegno 'L'Hospitalitas al Malato del XXI secolo’, in occasione della XXI Giornata
mondiale del malato.
"A 50 anni dalla fondazione, il Gemelli raccoglie le sfide per sostenere il presente e
governare il futuro della sanità e si rinnova
con l'obiettivo di rispondere alle trasformazioni epidemiologiche, economiche e
sociali dei nostri tempi, di adeguarsi ai
cambiamenti dei bisogni di salute, delle
aspettative e dei comportamenti dei cittadini, di modificare le reti assistenziali formali e informali", ha spiegato il Direttore
del Policlinico, dott. Maurizio Guizzardi.
"Prevediamo alleanze con centri di eccellenza pubblici e privati nazionali nel settore dell'assistenza - sottolinea il prof. Marco Elefanti, direttore amministrativo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - olINQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone
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presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
QR code: come si usa?
MARZO 2013
ANNO
1-
N.
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Scoprilo a pagina 2
Come sarà il nuovo Gemelli
Il Gemelli cambia volto attraverso un rinnovamento profondo che lo trasformerà
in un luogo ad alta intensità di cura con
al centro la persona. Da Policlinico a 'Poli-clinics', la riorganizzazione dell'offerta
è già avviata, organizzata per macroaree
assistenziali: il Polo Oncologico, il Polo
Emergenza, il Polo Donna, il Polo Cardiovascolare, il Polo Neuroscienze. Queste
macroaree, ciascuna delle quali fa capo
a più Dipartimenti, tracciano la direzione
dei percorsi clinico-assistenziali che renderanno più semplici per il paziente e più
efficaci per la sua cura tutte le fasi, dalla
diagnosi alla riabilitazione. Il percorso di
cura viene seguito passo passo, con
l'assistenza ai massimi livelli di qualità.
Cosa significa questo per il paziente?
Come si articolerà l'attività di ricovero?
L’iter terapeutico si articolerà in tre grandi fasi: quella del pre-ricovero, con individuazione dei bisogni del paziente e quindi del percorso clinico in cui sarà inserito, a seconda della patologia da curare,
quella del trattamento e quella della dimissione, con garanzia di continuità assistenziale post-ricovero.
Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli è
delineato in base alla riorganizzazione
prevista dal Piano Strategico 20122016, illustrato lo scorso 11 febbraio,
nel Convegno 'L'Hospitalitas al Malato
del XXI secolo’, in occasione della XXI
Giornata mondiale del malato.
A PAGINA 8
Nella foto, la tavola rotonda del Convegno
tre che della ricerca e della formazione e
la partecipazione a network internazionali
tra strutture di eccellenza, per la valutazione comparata di esiti e lo scambio di buone pratiche cliniche".
"Il nuovo Policlinico - osserva il prof. Rocco Bellantone, preside della Facolta' di
medicina e chirurgia della Cattolica - do-
vra' diventare un 'locus amoenus', dove la
cura e' possibile non solo grazie ai piu' innovativi strumenti tecnologici, ma soprattutto applicando un concetto semplice ma
molte volte dimenticato: curare il paziente,
curare l'uomo, curare lo spirito, secondo
quella che era l'idea originaria di Padre
Agostino Gemelli”.
I benefici di una simile organizzazione
sono molteplici. Innanzitutto l'assistenza, allineata a standard di alta qualità,
che è garanzia essa stessa del miglior
risultato delle cure. Nell'ambito di ciascun percorso sarà curata l'assistenza
multidisciplinare, che potrà tenere conto di tutti gli aspetti della patologia del
paziente. Cure efficaci, complete e ben
organizzate, attraverso percorsi definiti
di diagnosi e cura si traducono anche
in un impiego ottimale delle risorse a
disposizione.
Ecco il nostro Cuore Artificiale
La missione
di curare
L’importanza
di comunicare
64 anni, cardiopatico cronico. E’
la prima persona letteralmente
portata a nuova vita grazie al
cuore artificiale impiantato al Policlinico “A. Gemelli”.
A PAGINA 2
Maurizio
Guizzardi
Rocco
Bellantone
Mi chiamo Da Vinci, sono il robot
infallibile come assistente chirurgo
Direttore
del Policlinico
Agostino Gemelli
Cure migliori
e più humanitas
con la nuova
organizzazione
Percorsi
terapeutici
ad hoc
per le patologie
complesse
Un grande passo in avanti nell’assistenza, di migliore qualità e più umana. Ecco il primo, tangibile vantaggio per il
paziente. Merito dei percorsi di cura ad
hoc per le diverse patologie complesse: il paziente si sentirà accolto e guidato in ogni fase del percorso. Quest'ultima è una condizione fondamentale per il buon esito delle prestazioni
erogate, soprattutto nel caso di anziani, che trovano difficoltà ad orientarsi
fra i tanti appuntamenti, visite, esami,
controlli.
È un momento
di scelte importanti
e di grandi
opportunità
Questa newsletter, strumento
di informazione e reciproca
comunicazione del nostro Policlinico Universitario con i suoi
principali interlocutori, nasce
in un momento delicato nella
storia del “Gemelli” che, per
molti aspetti, rispecchia la fase difficile attraversata dal
Paese. Ma porta con sé anche grandi opportunità e progressi tecnologici e organizzativi, a beneficio degli operatori
e degli assistiti.
A PAGINA 3
Preside della Facoltà
Medicina e Chirurgia
Università Cattolica
Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, in
sala operatoria, ha cominciato a lavorare un “robot-chirurgo”. Si chiama
“Da Vinci”, nome evocativo di innova A PAGINA 5
zione e tecnologia.
Un centro per recuperare la vista
nei bimbi con deficit plurisensoriale
Aiutare e curare in maniera specifica i
bambini che fin dalla nascita hanno
problemi alla vista, associati ad altri
disturbi neurologici: al Gemelli finalmente è possibile.
A PAGINA 7
Sì-Donna Keep in Touch
Il Gemelli va a casa
delle pazienti ginecologiche
Il nostro ospedale è un luogo
straordinario.
Ma non tanto per le tecnologie eccellenti e per le grandi
conoscenze. E' un posto fuori dal comune per altri motivi.
Abbiamo imparato una lezione fondamentale: avere cura
del paziente, cura dell'uomo,
cura dello spirito.
“Non credo che i farmaci servano a molto…”, dubitava S.
Pio. (...)
A PAGINA 3
E’ di un secolo avanti Cristo
la prima celiaca della storia
rivelata dal prof. Gasbarrini
LE NOSTRE RUBRICHE
Le novità terapeutiche
per Lei
A PAGINA 6
A PAGINA 4
A PAGINA 6
Guerra totale alle infezioni
con il reparto virtuale
A PAGINA 6
A PAGINA 5
Internet gratis per tutti
con il Progetto Provincia WiFi
La grande avventura
del Gemelli
A PAGINA 7
N.
LA SANITA’
CHE FUNZIONA
Il freddo salva la vita:
funziona su un 15enne
l’ipotermia terapeutica
Grazie a una tecnica applicata per
gli adulti, ma ancora non impiegata
su larga scala per i bambini e gli
adolescenti e' stato possibile salvare, impedendo i danni al cervello,
un giovane di 15 anni che rischiava
di morire per soffocamento. Trasportato in codice rosso presso il
Dea del Gemelli e assistito nella Terapia intensiva pediatrica coordinata dal professor Giorgio Conti. Il
giovane, deve la vita ed il pieno recupero all'ipotermia terapeutica:
tecnica applicata dai medici che,
attraverso un abbassamento graduale della temperatura del corpo
sono riusciti a contenere al massimo i danni al cervello causati dalla
mancanza temporanea di ossigeno.
Iperidrosi: basta disagi
con la ‘chirurgia dolce’
L'iperidrosi, la sudorazione eccessiva, è un disturbo che può
davvero complicare l’esistenza,
rendendo difficile una normale vita
di relazione. Al Gemelli la cura definitiva è possibile per via chirurgica endoscopica, con invasività
minima, in grado di garantire una
elevatissima percentuale di successo. Come spiega il prof. Pierluigi Granone, Direttore dell'Unità
Operativa Complessa di Chirurgia
toracica del Policlinico, in un articolo sull'European Association for
Cardio-Thoracic Surgery, il nervo
simpatico (che manda il comando
“sudore”) non viene tagliato, ma
compresso con l’utilizzo di clip in titanio, graffette che bloccano il
messaggio nervoso che induce il
sudore.
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MARZO
L’assistenza 2
2013
N.
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Novità terapeutiche 7
2013
Impiantato al Gemelli
il primo cuore artificiale
Un centro per far recuperare la vista
ai bimbi con deficit plurisensoriale
Era ricoverato in rianimazione, in condizioni critiche e senza ormai nessuna possibilità di cura. A 64 anni è stato letteralmente
portato a nuova vita grazie al primo cuore
artificiale impiantato al Policlinico “A. Gemelli”.
L'intervento è stato eseguito presso il Dipartimento di Scienze Cardiovascolari grazie alla collaborazione tra l'équipe del professor Filippo Crea e quella del professor
Massimo Massetti, rispettivamente a capo della Cardiologia e della Cardiochirurgia
del Policlinico Gemelli. Questo primo intervento, reso indispensabile dalla patologia
da cui era affetto il paziente, una cardiomiopatia dilatativa idiopatica, ormai irreversibile, ha dato il via ad un programma che
prevede l'impianto di altri cuori artificiali ad
altri pazienti che non sono curabili altrimenti. L’iniziativa al Gemelli è multidisciplinare e riguarda la cura dei pazienti affetti
da grave insufficienza cardiaca, una condizione che caratterizza, purtroppo, la fine
del percorso di molte malattie come l'infarto, le disfunzioni valvolari o le malattie
stesse del muscolo cardiaco.
“Il Policlinico Gemelli - spiega il professor
Massimo Massetti - ha pianificato un progetto ambizioso inerente il percorso clinico del paziente affetto da insufficienza cardiaca. Molti specialisti tra i quali Cardiologi, Cardiochirurghi, Anestesisti e Rianimatori, Internisti e Geriatri lavorano insieme
intorno alle problematiche del paziente,
esprimendo una sinergia d'eccellenza. In
questo contesto è stato avviato il programma che prevede l'impianto di cuori artificiali nelle gravi insufficienze d'organo che non
rispondono alle terapie convenzionali”.
Il cuore artificiale impiantato, denominato
Jarvik 2000, è una pompa in titanio della
grandezza di una pila torcia e del peso di
90 grammi. L'energia che lo fa funzionare
è fornita da una batteria esterna (dell'ingombro di un paio di telefoni cellulari mes-
Aiutare e curare per tempo, in maniera specifica e mirata, i bambini che fin dalla nascita hanno problemi alla vista, associati ad altri disturbi neurologici: al Gemelli finalmente
è possibile. Il nuovo Centro di diagnostica e
riabilitazione visiva per bambini con deficit
plurisensoriali è finalmente operativo qui al
Policlinico universitario. La struttura è nata
in collaborazione con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia
onlus.
Ma qual è l'obiettivo, quali i vantaggi e come funziona il nuovo Centro?
La struttura punta ad accogliere il bambino
ed i suoi genitori fin dalla nascita. Un team
di specialisti, che comprende neuropsichiatri infantili esperti in funzioni visive, oculisti,
neonatologi ed esperti di riabilitazione per
l’ipovisione, valuterà la presenza di un residuo visivo nel bambino fin dai primi giorni
successivi alla nascita.
Fondamentale è il coinvolgimento diretto
dei genitori fin dalla diagnosi: sarà possibile
cosà organizzare il percorso riabilitativo del
bambino. Il confronto tra le diverse figure
professionali e i genitori sarà costante, sia
al momento della diagnosi che durante le visite successive. Con i genitori si identificheranno i punti di forza e le competenze da
attivare e si proporranno attività da eseguire in ambito familiare, presso il Centro, sul
territorio e nella scuola.
La prima accoglienza viene svolta all’interno del day hospital di Neuropsichiatria Infantile, al III piano del Gemelli (percorso giallo). Per gli incontri successivi sedi indicate
Gemelliinforma - Bollettino a diffusione interna
per il Policlinico A. Gemelli di Roma - testata in attesa di registrazione
Direttore Nicola Cerbino
Board editoriale: A. Giulio De Belvis, Luca Revelli,
Carla Alecci, Francesca Russo, Emiliana Stefanori
Consulenza giornalistico-editoriale: Value Relations srl - Enrico Sbandi
Redazione tecnico-scientifica:
Alessandro Barelli, Christian Barillaro, Ettore Capoluongo,
Ivo Iavicoli, Roberto Iezzi, Gaetano Lanza, Federica Mancinelli,
Marco Marchetti, Mario Rigante, Carlo Rota.
Stampa: Cangiano Grafica - via Palazziello 80040 Volla (Na)
Il cuore artificiale
Jarvik 2000
si insieme) attraverso un cavo elettrico collegato a uno spinotto fissato dietro l'orecchio. Quest'apparecchiatura è quindi poco
ingombrante e facile da utilizzare, anche
per i pazienti più anziani. Dopo l'impianto
del cuore artificiale i pazienti possono lavorare, guidare l'auto, fare la doccia e il bagno in piena sicurezza.
Dopo l'intervento chirurgico e un breve periodo di degenza post-operatoria, il paziente è stato trasferito in un centro di riabilitazione cardiologica con esperienza nei soggetti portatori di cuori artificiali. Attualmente le sue condizioni cliniche sono in netto
miglioramento e nei prossimi giorni verrà
dimesso per ritornare al suo domicilio in
una regione del Centro Italia.
Il successo per il Policlinico Gemelli è duplice: all'impianto del primo cuore artificiale, si abbina l’aver centrato l’obiettivo di riportare in Italia, dalla Francia, il cardiochirurgo Massimo Massetti, realizzato tramite
una chiamata diretta della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica,
dopo 20 anni trascorsi all'estero e oltre
200 tra pubblicazioni e comunicazioni
scientifiche alle spalle.
La grande avventura del Gemelli
QR code: inquadratelo col cellulare
Il simbolo di forma quadrata che
trovate in ciascuna pagina è un
“QR code”. Inquadrato con la fotocamera del cellulare, collega direttamente alla pagina web dell’articolo a cui è associato, nel sito www.policlinicogemelli.it. Per-
ché funzioni, il telefono deve potersi collegare ad internet, avere
la fotocamera ed il programma
(scaricabile gratis dalla rete) che
riesce a “vedere” e leggere i QR
code. Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/QRistruzioni
E il sogno di padre
Agostino divenne la città
del sapere e della salute
L’attore Max Giusti all’inaugurazione
del Centro pediatrico di Diagnostica
e Riabilitazione Visiva
sono sia i locali della Neuropsichiatria Infantile, sia un ambiente dedicato presso il Polo
Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva
degli Ipovedenti, al II piano (palazzina C,
percorso rosso). Nel riquadro qui a destra,
i recapiti telefonici e gli indirizzi e-mail per
formulare richieste.
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oppure
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presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
Il 10 luglio 1964, a Roma, inizia ufficialmente l'attività il Policlinico universitario
“Agostino Gemelli”.
Nasce tre anni dopo l'inaugurazione della
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, avvenuta il 5 novembre 1961 alla presenza di
Papa Giovanni XXIII.
Porre sempre l'uomo al centro delle sue
azioni, sia questi studente - l'impegno
formativo e scientifico - o malato - l'impegno assistenziale: questa la mission della sede di Roma dell'Università Cattolica
(fondata a Milano nel 1921 e presente in
Italia con cinque sedi e 12 facoltà), che
in soli cinque decenni da “un sogno” perseguito con tenacia dal suo fondatore,
Padre Agostino Gemelli (nella foto a sinistra), è divenuta una città del sapere e
RIVOLGERSI QUI
Le richieste di valutazione diagnostico-funzionale passeranno attraverso
contatto telefonico o via e-mail:
Centro di diagnostica e riabilitazione
visiva per bambini con deficit plurisensoriali
presso Policlinico A. Gemelli, Largo A.
Gemelli, 8 - 00168 – Roma - III piano,
percorso giallo
tel. + 39 06 3551 0819
fax + 39 06 3058175
[email protected]
www.iapb.it/polonazionale
della salute.
Facoltà di Medicina e Policlinico universitario sono un binomio inscindibile, un patrimonio per l'intera collettività locale e
nazionale: un laboratorio nella didattica e
nella ricerca medica, nell'organizzazione
e nella gestione della sanità.
Quando il Policlinico universitario “Agostino Gemelli” fu costruito (tra fine anni '50
e primi anni '60) i policlinici universitari
erano organizzati per “cliniche” autosufficienti, dotate di tutti i servizi di cui singolarmente avevano bisogno: con proprie
sale operatorie, radiologie, laboratori di
analisi. In pochi anni, il Gemelli apporterà, come sarà messo in luce nelle successive puntate, un’autentica innovazione nel sistema.
1- CONTINUA
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N.
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MARZO
Pianeta Donna 6
2013
Sì-Donna Keep in Touch. Il Gemelli
a casa delle pazienti ginecologiche
Donne in contatto con il proprio specialista
via sms. Un filo diretto che regala qualità
della vita e consente, al tempo stesso, il
controllo in tempo reale delle condizioni cliniche delle pazienti ginecologiche: è il
Progetto SI-Donna Health Kit (Keep In
Touch) del Policlinico “A. Gemelli”. Il
servizio, che funziona tramite messaggi sul telefono cellulare, è attivo per le
pazienti oncologiche e per le donne in
gravidanza seguite al Gemelli per il
controllo del diabete gestazionale. Gli
specialisti possono così seguire, anche
a distanza, il percorso terapeutico della
paziente, interpretando in tempo reale
segnali di allarmi in caso di anomalie
dei risultati. La paziente diventa protagonista “attiva” del suo processo assistenziale e impara a gestire la sua patologia
con il continuo controllo del medico curante. Lo specialista, se dalle indicazioni che la
stessa paziente gli ha inviato riscontra un
quadro clinico ‘allarmante’, ha subito una
precisa indicazione sul da farsi.
Qualità della vita e qualità dell’assistenza
avanzano sullo stesso binario, grazie al Progetto SI-Donna: in malattie complesse e
croniche, come quelle oncologiche, vanno
applicati protocolli terapeutici specialistici,
che richiedono un controllo costante da
parte dell'équipe dei curanti con la cosiddetta compliance delle pazienti, fondamentale per il buon esito dei trattamenti.
Il Progetto SI-Donna risponde a queste esigenze: attraverso un dialogo opportunamente calendarizzato fra medico e paziente, tramite sms, consente di controllare
scrupolosamente le terapie, di raccogliere
le informazioni di rilevanza clinica in modo
organico e sempre disponibili all'equipe medica (come parametri fisiologici, risultati di
esami), controlla 24h le situazioni potenzialmente a rischio di peggioramenti, che se
non riconosciute per tempo e opportunamente gestite possono determinare conseguenze negative per la paziente. In dettaglio, l'equipe medica definisce sul sistema
informativo un calendario di messaggi che
vengono inviati alla paziente tramite Sms.
La risposta è ricevuta automaticamente dal
sistema SI-Donna e integrata nel fascicolo
sanitario elettronico della paziente. In questo modo le informazioni arrivano e sono
schedate in tempo reale.
“Un intervento tempestivo può migliorare la
vita o anche solo migliorare la qualità della
vita delle pazienti oltre che ottimizzare i costi del sistema sanitario - spiega la gineco-
loga oncologa del Gemelli, Antonia Testa,
che sta sperimentando il sistema di messaggistica -. Grazie a SI-Donna, inviando i
programmati memo sul telefonino, ricordia-
mo alle nostre pazienti di assumere una
certa terapia, di fare determinati esami e di
comunicare i risultati al medico curante. La
paziente è così sempre sotto controllo e
non è mai lasciata sola”.
“SI-Donna è un percorso dedicato - spiega
il direttore Giovanni Scambia - ideato e
sperimentato per le donne affette da patologie oncologiche, che vanno seguite nel
tempo, poi esteso alla vigilanza sul diabete
Maurizio Guizzardi*
in gravidanza. La paziente diabetica invia il
valore di glicemia rilevato dal glucometro
collegato al suo telefono cellulare e conduce la gravidanza serena e in salute”.
“Questa applicazione - spiega Giovanni Hoz, Direttore Sistemi Informativi - è un esempio di come i Sistemi
Informativi di un ospedale moderno
debbano essere sempre più aperti all'integrazione col territorio, migliorando i servizi per i pazienti e riducendo i
costi della sanità”.
“I sistemi informativi integrati - spiega
Fabrizio Massimo Ferrara della GESI
- riescono a far raggiungere l'obiettivo
di garantire la continuità del percorso
assistenziale per la paziente, con una
contemporanea riduzione dei costi, aumento
dell'efficacia delle singole prestazioni e una
maggiore appropriatezza del ricovero”.
Uno speciale gel prodotto dal sangue della paziente aiuta a guarire rapidamente la ferita chirurgica garantendo, con
una più veloce ripresa
post-operatoria, un miglioramento della qualità
della vita. Il gel è una delle novità targate Policlinico Gemelli, presentate in
occasione lo scorso ottobre al XX Congresso
mondiale della FIGO - Federazione internazionale
di Ginecologia e Ostetricia. Il comitato organizzatore italiano del Congresso, che si è svolto a
Roma, ha avuto come
presidente il Prof. Giovanni Scambia, che dirige il Dipartimento per
la Tutela della Salute della Donna, della Vita Nascente, del Bambino e
dell’Adolescente del Policlinico A. Gemelli, presso
il quale il gel è già stato
sperimentato su alcune
donne, affette da carcinoma vulvare e sottoposte a chirurgia demolitiva.
Via la cisti ovarica
in laparoscopia
entrando dal solo
foro ombelicale
Cisti ovariche rimosse
tramite la sola cicatrice
ombelicale, grazie alla laparoscopia a singolo ac-
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MARZO
È un momento di scelte importanti
e di grandi opportunità
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www.policlinicogemelli.it
Le novità terapeutiche per Lei
Un gel piastrinico
rimargina le ferite
da intervento
in oncologia
N.
cesso (LESS). Lo studio,
presentato al Congresso
FIGO dai ginecologi del
Gemelli, ha riguardato un
campione di 125 donne
e “dimostra che la chirurgia LESS, oltre a garantire un intuitivo migliore risultato estetico, permette di diminuire il dolore
post-operatorio e consente una minore ospedalizzazione ed una migliore ripresa post-chirurgica”, come spiega la
dottoressa Carolina
Bottoni specializzanda
di Ginecologia ed Ostetricia presso il Policlinico
Gemelli. Le cisti ovariche, sono formazioni di
natura benigna molto comuni nelle donne in età
fertile (costituiscono circa il 10-20% di tutte le
patologie ginecologiche).
Questa newsletter, strumento di
informazione e reciproca comunicazione del nostro Policlinico Universitario con i suoi principali stakeholder (in primis, cittadini e assistiti, professionisti sanitari interni ed esterni, associazioni) nasce
in un momento delicato nella storia del “Gemelli”. Questa situazione, per molti aspetti, rispecchia
la situazione generale di crisi economica, sociale e valoriale che attraversa il Paese, ma è portatrice
anche di grandi opportunità e progressi tecnologici e organizzativi,
a beneficio degli operatori e degli
assistiti.
Tecnologie sempre più avanzate
consentono l'impiego di procedure diagnostiche e terapeutiche
meno invasive rispetto al passato, con ricoveri più brevi ed esiti
più favorevoli; la telemedicina e la
microrobotica permettono di portare al letto delle persone assistite, anche domiciliarmente, apparecchiature sofisticate; la maggior parte dei tumori, grazie a
trattamenti più mirati e meno tossici, si sta radicalmente trasformando in malattie croniche. Il cittadino, più informato e preparato,
partecipa di più rispetto al passato sui temi della salute.
Queste ragioni, insieme all'invecchiamento della popolazione e alla necessità di garantire migliore
assistenza con meno risorse, promuovono le strutture ospedaliere
che non si pongono più solo come monadi, ma sono integrate
con altre strutture e con le reti del
territorio. Ospedali focalizzati
sempre più sulla gestione del problema di salute grave, acuto e
urgente che si integrano con gli
attori dell'assistenza domiciliare
e/o territoriale.
Le strutture vincenti, non solo in
Italia, ma in tutta Europa devono
anche perseguire, monitorare e
dimostrare in maniera trasparente
di poter offrire i migliori standard
nell'assistenza e nella gestione
economica.
Il Gemelli è da 50 anni per i cittadini italiani luogo elettivo di un'hospitalitas in cui l'applicazione delle
migliori tecnologie e conoscenze
in ambito clinico-assistenziale si
combina con l'attenzione alla persona sofferente, ai suoi bisogni,
non solo assistenziali. Ciò determina per assistiti, famiglie e operatori sanitari un forte senso di
appartenenza, anche perché il
Gemelli, come Policlinico Universitario dell'Università Cattolica, è
struttura leader a livello nazionale
nell'ambito della ricerca e della
formazione di medici, infermieri e
manager sanitari.
Il Policlinico “A. Gemelli” detiene
alcuni primati che presentano ulteriori margini di miglioramento
nella qualità dell'assistenza: è la
prima struttura ospedaliera della
Regione Lazio per numero di ricoveri (circa 100mila all'anno) e per
la quota di ricoveri ad alta complessità; è l'ospedale che in Italia
ha la maggiore capacità di attrazione di pazienti proveniente da
fuori Regione (oltre 17mila degenti extra Regione nell'anno 2011);
è il più grande ospedale oncologico del Paese, con volumi e risultati riconosciuti a livello nazionale;
nell'ambito del sistema sanitario
della Regione Lazio, è struttura di
riferimento principale (hub) in numerosi ambiti di intervento, che
non riguardano solo l'assistenza
ospedaliera (come la rete oncologica, cardiologica, ictus, malattie
infettive e perinatale), ma anche
quella territoriale (sistema di
emergenza-urgenza ed elisoccorso, specialistica ambulatoriale,
diagnostica di base, centro dialisi,
ambulatorio del dolore e hospice).
Questo è lo spirito di questa
newsletter: la drammatica emergenza finanziaria della sanità, che
coinvolge pesantemente anche
questa struttura per motivi prevalentemente esterni ad esso, non
dovrà assolutamente intaccare la
speranza e le reali opportunità di
cura riposte nel Policlinico “Gemelli”, che si sta sviluppando per
essere sempre più “faro” per i
suoi medici, e per tutti quelli che
ad esso guardano come esempio
di qualità per l'assistenza e l'aggiornamento. Questo è il nostro
costante impegno. Buona lettura!
*Direttore del Policlinico
Agostino Gemelli
2013
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www.policlinicogemelli.it
Editoriali 3
La missione di curare
L’importanza di comunicare
Rocco Bellantone*
Il nostro ospedale è un luogo straordinario.
Ma non tanto per le tecnologie eccellenti e per le grandi conoscenze.
E' un posto fuori dal comune per altri motivi. Abbiamo imparato una
lezione fondamentale: avere cura del paziente, cura dell'uomo, cura
dello spirito.
“Non credo che i farmaci servano a molto…”, dubitava S. Pio da Pietrelcina, aggiungendo subito: ”…Se al letto del malato non portate l'amore”. “E l'amore lo portate con le parole. Quelle che possono sollevare il malato. Portate Dio ai malati: e questo varrà più di qualsiasi altra cura…”.
La nostra missione è: “Impegno per l'eccellenza e per l'uomo che soffre”. Considerato che ci sarà sempre un uomo che soffre e che l'eccellenza - per definizione - non ha mai un punto fermo: non sarà mai
possibile fermarsi a dire quanto siamo bravi. Dobbiamo ogni giorno
rimboccarci le maniche, metterci in discussione, e spingere - a fondo
- il piede sull'acceleratore.
Siamo qui per qualcosa di speciale, per qualcosa di molto coraggioso. Se qualcuno ha dei dubbi ricordi le parole di un nostro grande paziente, Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura”. Se qualcuno si sente
depresso dalle tante difficoltà ricordi che la depressione può essere
una terribile malattia del fisico ma a volte può essere una malattia ancora più terribile - dell'anima. E questa può portare alla perdita della
fede. Coraggio!
Qualche tempo fa il mio parroco mi spiegava come il Vangelo non sia
un manuale di bon ton e nemmeno una sorta di Galateo. Il Vangelo
non invita alla timidezza. Anzi. Incita con forza a schierarsi con gli
umili e a difenderli con tutte le forze.
Si racconta che Padre Agostino Gemelli avesse un “caratteraccio”.
Qualcuno - addirittura - non lo chiamava “Magnifico Rettore” ma “Magnifico Terrore”. Ma era un giusto. E guardate cosa ha costruito per
gli umili. Con il suo carattere.
I suoi eredi hanno realizzato il suo sogno: in 3 anni hanno costruito
un enorme Ospedale (1961-1964). Oggi è un rarissimo esempio (in
Italia) di Policlinico totalmente universitario. Qui non si impara la teoria: qui si vive medicina.
Qui nel 1961 c'era solo campagna. I nostri predecessori andavano a
cercare i pazienti nelle borgate quando tutta Roma andava giustamente nelle magnifiche realtà universitarie ed ospedaliere già esistenti.
In 50 anni siamo entrati a pieno titolo nella grande tradizione romana
e svolgiamo a pieno titolo la nostra funzione di servizio pubblico: i cittadini del Lazio e dell'Italia ci scelgono come centro di eccellenza del
sistema sanitario pubblico nazionale.
… Mettetele in fila 1.000.000 di persone l'anno!
Il paziente - per noi - non è solo un caso clinico: è un uomo malato,
verso il quale il medico deve adottare un atteggiamento di sincera,
autentica, reale empatia, soffrendo insieme lui, mediante una partecipazione personale nelle situazioni concrete del singolo paziente.
Malattia e sofferenza sono fenomeni che, compresi a fondo, vanno oltre la medicina e toccano l'essenza della condizione umana.
Questo continuerà ad essere il posto dove si combatterà la sofferenza del fisico e dello spirito, dove si cercherà di evitare la morte fisica
ma dove soprattutto seguendo l'esempio di un medico di eccezione,
San Giuseppe Moscati, la morte non esisterà.
* Preside della Facoltà
di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica
N.
NEWS IN BREVE
Progetto Provincia wi-fi
Gratis al Gemelli
Internet per tutti
Connessione gratuita a Internet nelle
aree di ingresso del Policlinico e della Facoltà di Medicina dell'Università
Cattolica: il Gemelli è entrato a far
parte del Progetto “Provincia di Roma WiFi”. Degenti, familiari, visitatori, studenti hanno modo di accedere
gratuitamente alla rete internet da
pc, tablet o smartphone grazie alla
installazione di 8 “hot spot” collocati
al 3° e 4° piano del Policlinico Gemelli e presso gli Istituti Biologici
della Facoltà di Medicina. Quella della Provincia di Roma è la più grande
rete pubblica italiana di accesso
gratuito a internet senza fili. L’accordo con il Policlinico Gemelli è stato
stipulato con l'obiettivo di favorire
una migliore accoglienza dei degenti, promuovere la cultura digitale a
favore dei cittadini e consentire servizi migliori.
Rapido e senza code
il referto arriva via email
Successo per il servizio del Gemelli
di invio gratuito a mezzo e-mail dei
referti ambulatoriali. Sono più di
100mila i referti consegnati via
web a tutt’oggi, pari a circa il 25%
del totale. A utilizzare il servizio
soprattutto giovani donne.
I referti, sono inviati in formato pdf,
in una sorta di “busta chiusa digitale, cioé resi sicuri da una password
personale di cui è a conoscenza il
solo assistito. Hanno la firma digitale, assumendo in questo modo
piena validità legale pari agli omologhi referti cartacei, che comunque possono essere sempre ritirati
agli sportelli della Spedalità del
Policlinico Gemelli attraverso le
usuali procedure.
1-
MARZO
L’assistenza 4
2013
Guerra alle infezioni
con un reparto virtuale
Il Team dell’Unità di Consulenza
Infettivologica Integrata
Si chiama Unità di Consulenza Infettivologica Integrata: è il Reparto “virtuale” infettivologico nato al Gemelli per un controllo
serrato e centralizzato delle infezioni ospedaliere. Un sistema informatico centralizzato ed un team dedicato sono pronti a gestire tutte le consulenze ordinarie sui casi
di infezione che si possono presentare in
qualsiasi reparto di degenza, entro 24 ore
dalla richiesta.
La nuova struttura è nata per ottimizzare la
gestione dei pazienti con infezioni gravi frequentemente causate da germi altamente
resistenti (MDR), che sempre più di frequente vengono osservati in ospedale. Il reparto
virtuale, dalla denominazione "tecnica" di
Unità di Consulenza Infettivologica Integrata (UdCII), consiste in un team di infettivologi deputato a gestire tutte le consulenze richieste all’Istituto di Clinica delle Malattie infettive da parte degli altri reparti del Gemelli. Lo scopo è il controllo e la gestione puntuali, rapidi e proattivi delle infezioni che si
osservano in pazienti ricoverati.
“L'Unità è strutturata in piena integrazione
con le altre Unità dell’Istituto di Clinica delle Malattie Infettive, con il Servizio di Microbiologia, con la Direzione Rischio Clinico e Igiene, con la Direzione Sanitaria, con
tutte le Unità Operative Assistenziali del
Policlinico e con la Farmacia Interna”, spiega il professor Roberto Cauda, direttore
dell’UOC di Malattie infettive del Gemelli.
INQUADRA il codice a sinistra
con il tuo smartphone
oppure
CLICCA su questo riquadro
per il pdf di questa pagina, da
stampare o condividere,
presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
“L’Unità integrata - chiarisce il dr. Massimo Fantoni, che ne è il responsabile -,
rappresenta, così come è strutturata, una
novità nel panorama infettivologico italiano
perché mette in relazione competenze e
saperi diversi con la finalità di gestire l’evento acuto infettivo in stretta collaborazione con gli altri colleghi che curano lo
stesso paziente per malattie, ad esempio,
croniche, cercando di ridurre al minimo la
necessità di trasferimenti di competenze”.
Compito del “reparto virtuale” è gestire sia
le consulenze ordinarie, sia quelle attive
più complesse. “Le prime saranno espletate tutte entro 24 ore dalla richiesta – spiega Cauda - attraverso il sistema informatico centralizzato di richiesta e refertazione.
Con un criterio di follow-up omogeneo, i
pazienti saranno poi seguiti dall’infettivologo del team fino a risoluzione del quadro
infettivo, realizzando appunto il concetto di
“reparto virtuale”, che coinvolge tutto il Policlinico”.
L’Unità gestirà anche le consulenze attive,
ovvero quelle che avvengono non su chiamata del medico che ha in cura il paziente,
ma sulla base di una segnalazione (alert)
proveniente direttamente dal Laboratorio
di Microbiologia del Gemelli, relativamente
all’isolamento di alcune specie batteriche
con resistenze multiple agli antibiotici, che
richiedono particolare attenzione in ambito
ospedaliero.
Le consulenze attive sulla base degli alert
del Laboratorio di Microbiologia, riguarderanno i pazienti con infezioni da germi resistenti, perché esse presentano una valenza sia clinica che epidemiologica di peculiare interesse e competenza degli infettivologi.
N.
1-
MARZO
Innovazione al Gemelli 5
2013
Ecco come funziona il robot Da Vinci
un infallibile assistente del chirurgo
Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, in sala operatoria, ha cominciato a lavorare un
“robot-chirurgo”. Si chiama “Da Vinci”, nome evocativo di innovazione e tecnologia.
Finito il suo training, farà 500 interventi
l'anno. Ad oggi ne ha già portati a termine con successo circa 50. Non c’è un solo tipo particolare d’intervento per il quale
il chirurgo possa valersi di questo “straordinario” assistente. Da Vinci “lavora” con i
chirurghi digestivi, i chirurghi endocrini, gli
urologi, i ginecologi, i chirurghi toracici ed
epatobiliari. Interventi di tanti tipi. Tutti con
risultati eccellenti: resezioni intestinali (colon e retto) e del pancreas, asportazione
di ghiandole surrenali, interventi per prolasso utero-vaginale, asportazioni radicali
della prostata, dell'utero, della colecisti,
del timo e perfino bypass gastrici per i
grandi obesi.
Sia chiaro: non è il robot che opera. E'
sempre il chirurgo. La macchina - estremamente sofisticata - mette a disposizione
braccia e mani elettroniche in grado di fare movimenti particolarmente fini e delicati. E riesce a raggiungere posti in cui difficilmente arriva la mano “ingombrante” del
chirurgo. Anche la visione permessa dal
robot è speciale, tridimensionale, molto ingrandita. Consente di controllare meglio
strutture molto piccole.
Le braccia del robot sono in grado di ese-
INQUADRA il codice
con il tuo smartphone
oppure
CLICCA su questo riquadro per ottenere la versione pdf stampabile di
questa pagina,
presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
guire manovre comandate dal chirurgo
che lavora seduto ad una consolle, con un
monitor, lontano dal letto operatorio. In
genere pochi metri, concettualmente anche in un altro continente.
Le tecniche robot-assistite sono l'evoluzione tecnologica degli interventi laparoscopici che, attraverso sonde ed ottiche, permettono di operare attraverso accessi chirurgici molto piccoli (chirurgia mini-invasiva) in modo da garantire il minor trauma
possibile e una rapida ripresa post-operatoria. Ciò si traduce in ricoveri più brevi,
maggiore soddisfazione per il paziente e
risparmio in termini di sanità pubblica.
Ma il terreno dei costi è minato. Da Vinci
costa più di 3 milioni di euro. In Italia ce
ne sono 60, di cui sei nel Lazio. E a volte
finiscono anche per non essere utilizzati,
per problemi di budget. D'altro canto, in
molti casi, il robot è in grado di offrire un
migliore risultato funzionale legato alla
maggiore accuratezza e precisione del gesto chirurgico. Ma non dobbiamo dimenticare che il chirurgo è un artigiano. Un medico che opera con le mani: ma anche
con il cuore e con il cervello. L'obiettivo
del chirurgo e del robot è lo stesso: guarire il paziente attraverso un atto necessario e utile, a volte molto difficile. Il robot
sostituisce le mani, anche in maniera
egregia. Ma non il cuore e il cervello. L'uomo e la macchina, insieme, possono fare
la differenza.
Lo rivela una ricerca dell’equipe del prof. Gasbarrini
La “ragazza di Cosa” prima celiaca della storia
La prima celiaca della storia risale
al I sec. a. C. e si trovava alle porte
di Roma. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università Cattolica di Roma. In particolare, il team di Antonio Gasbarrini, direttore della UOC
di Medicina Interna e Gastroenterologia del Policlinico A. Gemelli, ha
ritrovato i "geni della celiachia" nelle
ossa di una nostra antenata, la cosiddetta “ragazza di Cosa” (nella foto), dal nome della località vicina ad
Ansedonia, nei cui scavi ne venne
rinvenuto lo scheletro. La scoperta,
grazie all'estrazione e all'esame del
Dna del reperto a opera dei genetisti del Centro di Antropologia Molecolare per gli studi sul Dna antico
RIVOLGERSI QUI
dell'Università di Tor Vergata, suggerisce che questa malattia abbia
un'origine lontana e che abbia fatto
parte della storia dell'uomo fin dall'introduzione del grano nella nostra
alimentazione.
La ricerca dell’equipe del prof. Gasbarrini è stata pubblicata sulla rivista The World Journal of Gastroenterology.
AL GEMELLI LE VISITE PER L'AMBULATORIO CELIACHIA si possono richiedere allo
06.3015.4845 dal lunedi al venerdi dalle ore
12 alle ore 13.30 oppure di persona allo sportello del servizio di gastroenterologia dalla ore
9 alle 13 (ala F).
Il servizio di gastroenterologia offre anche
BREATH TEST prenotabili nelle modalità sopraindicate, e inoltre:
- visite gastroenterologiche generali, visite per
crohn e colite ulcerosa (ambulatorio IBD), ambulatorio pancreatiti, ecografie dell'intestino e
addominali, prenotabili al numero 06-3015
6265 dal lun al ven ore 9-13 o di persona presso la segreteria della UOC di Medicina interna
e gastroenterologia al 4L.
N.
NEWS IN BREVE
Progetto Provincia wi-fi
Gratis al Gemelli
Internet per tutti
Connessione gratuita a Internet nelle
aree di ingresso del Policlinico e della Facoltà di Medicina dell'Università
Cattolica: il Gemelli è entrato a far
parte del Progetto “Provincia di Roma WiFi”. Degenti, familiari, visitatori, studenti hanno modo di accedere
gratuitamente alla rete internet da
pc, tablet o smartphone grazie alla
installazione di 8 “hot spot” collocati
al 3° e 4° piano del Policlinico Gemelli e presso gli Istituti Biologici
della Facoltà di Medicina. Quella della Provincia di Roma è la più grande
rete pubblica italiana di accesso
gratuito a internet senza fili. L’accordo con il Policlinico Gemelli è stato
stipulato con l'obiettivo di favorire
una migliore accoglienza dei degenti, promuovere la cultura digitale a
favore dei cittadini e consentire servizi migliori.
Rapido e senza code
il referto arriva via email
Successo per il servizio del Gemelli
di invio gratuito a mezzo e-mail dei
referti ambulatoriali. Sono più di
100mila i referti consegnati via
web a tutt’oggi, pari a circa il 25%
del totale. A utilizzare il servizio
soprattutto giovani donne.
I referti, sono inviati in formato pdf,
in una sorta di “busta chiusa digitale, cioé resi sicuri da una password
personale di cui è a conoscenza il
solo assistito. Hanno la firma digitale, assumendo in questo modo
piena validità legale pari agli omologhi referti cartacei, che comunque possono essere sempre ritirati
agli sportelli della Spedalità del
Policlinico Gemelli attraverso le
usuali procedure.
1-
MARZO
L’assistenza 4
2013
Guerra alle infezioni
con un reparto virtuale
Il Team dell’Unità di Consulenza
Infettivologica Integrata
Si chiama Unità di Consulenza Infettivologica Integrata: è il Reparto “virtuale” infettivologico nato al Gemelli per un controllo
serrato e centralizzato delle infezioni ospedaliere. Un sistema informatico centralizzato ed un team dedicato sono pronti a gestire tutte le consulenze ordinarie sui casi
di infezione che si possono presentare in
qualsiasi reparto di degenza, entro 24 ore
dalla richiesta.
La nuova struttura è nata per ottimizzare la
gestione dei pazienti con infezioni gravi frequentemente causate da germi altamente
resistenti (MDR), che sempre più di frequente vengono osservati in ospedale. Il reparto
virtuale, dalla denominazione "tecnica" di
Unità di Consulenza Infettivologica Integrata (UdCII), consiste in un team di infettivologi deputato a gestire tutte le consulenze richieste all’Istituto di Clinica delle Malattie infettive da parte degli altri reparti del Gemelli. Lo scopo è il controllo e la gestione puntuali, rapidi e proattivi delle infezioni che si
osservano in pazienti ricoverati.
“L'Unità è strutturata in piena integrazione
con le altre Unità dell’Istituto di Clinica delle Malattie Infettive, con il Servizio di Microbiologia, con la Direzione Rischio Clinico e Igiene, con la Direzione Sanitaria, con
tutte le Unità Operative Assistenziali del
Policlinico e con la Farmacia Interna”, spiega il professor Roberto Cauda, direttore
dell’UOC di Malattie infettive del Gemelli.
INQUADRA il codice a sinistra
con il tuo smartphone
oppure
CLICCA su questo riquadro
per il pdf di questa pagina, da
stampare o condividere,
presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
“L’Unità integrata - chiarisce il dr. Massimo Fantoni, che ne è il responsabile -,
rappresenta, così come è strutturata, una
novità nel panorama infettivologico italiano
perché mette in relazione competenze e
saperi diversi con la finalità di gestire l’evento acuto infettivo in stretta collaborazione con gli altri colleghi che curano lo
stesso paziente per malattie, ad esempio,
croniche, cercando di ridurre al minimo la
necessità di trasferimenti di competenze”.
Compito del “reparto virtuale” è gestire sia
le consulenze ordinarie, sia quelle attive
più complesse. “Le prime saranno espletate tutte entro 24 ore dalla richiesta – spiega Cauda - attraverso il sistema informatico centralizzato di richiesta e refertazione.
Con un criterio di follow-up omogeneo, i
pazienti saranno poi seguiti dall’infettivologo del team fino a risoluzione del quadro
infettivo, realizzando appunto il concetto di
“reparto virtuale”, che coinvolge tutto il Policlinico”.
L’Unità gestirà anche le consulenze attive,
ovvero quelle che avvengono non su chiamata del medico che ha in cura il paziente,
ma sulla base di una segnalazione (alert)
proveniente direttamente dal Laboratorio
di Microbiologia del Gemelli, relativamente
all’isolamento di alcune specie batteriche
con resistenze multiple agli antibiotici, che
richiedono particolare attenzione in ambito
ospedaliero.
Le consulenze attive sulla base degli alert
del Laboratorio di Microbiologia, riguarderanno i pazienti con infezioni da germi resistenti, perché esse presentano una valenza sia clinica che epidemiologica di peculiare interesse e competenza degli infettivologi.
N.
1-
MARZO
Innovazione al Gemelli 5
2013
Ecco come funziona il robot Da Vinci
un infallibile assistente del chirurgo
Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, in sala operatoria, ha cominciato a lavorare un
“robot-chirurgo”. Si chiama “Da Vinci”, nome evocativo di innovazione e tecnologia.
Finito il suo training, farà 500 interventi
l'anno. Ad oggi ne ha già portati a termine con successo circa 50. Non c’è un solo tipo particolare d’intervento per il quale
il chirurgo possa valersi di questo “straordinario” assistente. Da Vinci “lavora” con i
chirurghi digestivi, i chirurghi endocrini, gli
urologi, i ginecologi, i chirurghi toracici ed
epatobiliari. Interventi di tanti tipi. Tutti con
risultati eccellenti: resezioni intestinali (colon e retto) e del pancreas, asportazione
di ghiandole surrenali, interventi per prolasso utero-vaginale, asportazioni radicali
della prostata, dell'utero, della colecisti,
del timo e perfino bypass gastrici per i
grandi obesi.
Sia chiaro: non è il robot che opera. E'
sempre il chirurgo. La macchina - estremamente sofisticata - mette a disposizione
braccia e mani elettroniche in grado di fare movimenti particolarmente fini e delicati. E riesce a raggiungere posti in cui difficilmente arriva la mano “ingombrante” del
chirurgo. Anche la visione permessa dal
robot è speciale, tridimensionale, molto ingrandita. Consente di controllare meglio
strutture molto piccole.
Le braccia del robot sono in grado di ese-
INQUADRA il codice
con il tuo smartphone
oppure
CLICCA su questo riquadro per ottenere la versione pdf stampabile di
questa pagina,
presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
guire manovre comandate dal chirurgo
che lavora seduto ad una consolle, con un
monitor, lontano dal letto operatorio. In
genere pochi metri, concettualmente anche in un altro continente.
Le tecniche robot-assistite sono l'evoluzione tecnologica degli interventi laparoscopici che, attraverso sonde ed ottiche, permettono di operare attraverso accessi chirurgici molto piccoli (chirurgia mini-invasiva) in modo da garantire il minor trauma
possibile e una rapida ripresa post-operatoria. Ciò si traduce in ricoveri più brevi,
maggiore soddisfazione per il paziente e
risparmio in termini di sanità pubblica.
Ma il terreno dei costi è minato. Da Vinci
costa più di 3 milioni di euro. In Italia ce
ne sono 60, di cui sei nel Lazio. E a volte
finiscono anche per non essere utilizzati,
per problemi di budget. D'altro canto, in
molti casi, il robot è in grado di offrire un
migliore risultato funzionale legato alla
maggiore accuratezza e precisione del gesto chirurgico. Ma non dobbiamo dimenticare che il chirurgo è un artigiano. Un medico che opera con le mani: ma anche
con il cuore e con il cervello. L'obiettivo
del chirurgo e del robot è lo stesso: guarire il paziente attraverso un atto necessario e utile, a volte molto difficile. Il robot
sostituisce le mani, anche in maniera
egregia. Ma non il cuore e il cervello. L'uomo e la macchina, insieme, possono fare
la differenza.
Lo rivela una ricerca dell’equipe del prof. Gasbarrini
La “ragazza di Cosa” prima celiaca della storia
La prima celiaca della storia risale
al I sec. a. C. e si trovava alle porte
di Roma. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università Cattolica di
Roma. In particolare, il team di Antonio Gasbarrini, direttore della
UOC di Medicina Interna e Gastroenterologia del Policlinico A.
Gemelli, ha ritrovato i "geni della
celiachia" nelle ossa di una nostra
antenata, la cosiddetta “ragazza di
Cosa” (nella foto), dal nome della
località vicina ad Ansedonia, nei cui
scavi ne venne rinvenuto lo scheletro. La scoperta, grazie all'estrazione e all'esame del Dna del reperto
a opera dei genetisti del Centro di
Antropologia Molecolare per gli stu-
RIVOLGERSI QUI
di sul Dna antico dell'Università di
Tor Vergata, suggerisce che questa
malattia abbia un'origine lontana e
che abbia fatto parte della storia
dell'uomo fin dall'introduzione del
grano nella nostra alimentazione.
La ricerca dell’equipe del prof. Gasbarrini è stata pubblicata sulla rivista The World Journal of Gastroenterology.
LE VISITE PER L'AMBULATORIO CELIACHIA si
possono richiedere allo 06.3015.4845 dal lunedi al
venerdi dalle ore 12 alle ore 13.30 oppure di persona allo sportello del servizio di gastroenterologia
dalla ore 9 alle 13 (ala F). Il servizio di gastroenterologia offre anche BREATH TEST prenotabili nelle
modalità sopraindicate e, inoltre, visite gastroenterologiche generali, visite per crohn e colite ulcerosa (ambulatorio IBD), ambulatorio pancreatiti, ecografie dell'intestino e addominali, prenotabili al numero 06-3015 6265 dal lun. al ven. ore 9-13 o di
persona presso la segreteria della UOC di Medicina interna e gastroenterologia al 4L.
Presso il Servizio Analisi Ormonali e Biologia Molecolare Clinica è possibile effettuare tutti i test sia di
diagnostica immunologica di base che di tipo molecolare per lo studio del rischio di malattia celiaca.
INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone
oppure
N.
1-
MARZO
Pianeta Donna 6
2013
SI-Donna Keep in Touch. Il Gemelli
a casa delle pazienti ginecologiche
Donne in contatto con il proprio specialista
via sms. Un filo diretto che regala qualità
della vita e consente, al tempo stesso, il
controllo in tempo reale delle condizioni cliniche delle pazienti ginecologiche: è il
Progetto SI-Donna Health Kit (Keep In
Touch) del Policlinico “A. Gemelli”. Il
servizio, che funziona tramite messaggi sul telefono cellulare, è attivo per le
pazienti oncologiche e per le donne in
gravidanza seguite al Gemelli per il
controllo del diabete gestazionale. Gli
specialisti possono così seguire, anche
a distanza, il percorso terapeutico della
paziente, interpretando in tempo reale
segnali di allarmi in caso di anomalie
dei risultati. La paziente diventa protagonista “attiva” del suo processo assistenziale e impara a gestire la sua patologia
con il continuo controllo del medico curante. Lo specialista, se dalle indicazioni che la
stessa paziente gli ha inviato riscontra un
quadro clinico ‘allarmante’, ha subito una
precisa indicazione sul da farsi.
Qualità della vita e qualità dell’assistenza
avanzano sullo stesso binario, grazie al Progetto SI-Donna: in malattie complesse e
croniche, come quelle oncologiche, vanno
applicati protocolli terapeutici specialistici,
che richiedono un controllo costante da
parte dell'équipe dei curanti con la cosiddetta compliance delle pazienti, fondamentale per il buon esito dei trattamenti.
Il Progetto SI-Donna risponde a queste esigenze: attraverso un dialogo opportunamente calendarizzato fra medico e paziente, tramite sms, consente di controllare
scrupolosamente le terapie, di raccogliere
le informazioni di rilevanza clinica in modo
organico e sempre disponibili all'equipe medica (come parametri fisiologici, risultati di
esami), controlla 24h le situazioni potenzialmente a rischio di peggioramenti, che se
non riconosciute per tempo e opportunamente gestite possono determinare conseguenze negative per la paziente. In dettaglio, l'equipe medica definisce sul sistema
informativo un calendario di messaggi che
vengono inviati alla paziente tramite Sms.
La risposta è ricevuta automaticamente dal
sistema SI-Donna e integrata nel fascicolo
sanitario elettronico della paziente. In questo modo le informazioni arrivano e sono
schedate in tempo reale.
“Un intervento tempestivo può migliorare la
vita o anche solo migliorare la qualità della
vita delle pazienti oltre che ottimizzare i costi del sistema sanitario - spiega la gineco-
loga oncologa del Gemelli, Antonia Testa,
che sta sperimentando il sistema di messaggistica -. Grazie a SI-Donna, inviando i
programmati memo sul telefonino, ricordia-
mo alle nostre pazienti di assumere una
certa terapia, di fare determinati esami e di
comunicare i risultati al medico curante. La
paziente è così sempre sotto controllo e
non è mai lasciata sola”.
“SI-Donna è un percorso dedicato - spiega
il direttore Giovanni Scambia - ideato e
sperimentato per le donne affette da patologie oncologiche, che vanno seguite nel
tempo, poi esteso alla vigilanza sul diabete
Maurizio Guizzardi*
in gravidanza. La paziente diabetica invia il
valore di glicemia rilevato dal glucometro
collegato al suo telefono cellulare e conduce la gravidanza serena e in salute”.
“Questa applicazione - spiega Giovanni Hoz, Direttore Sistemi Informativi - è un esempio di come i Sistemi
Informativi di un ospedale moderno
debbano essere sempre più aperti all'integrazione col territorio, migliorando i servizi per i pazienti e riducendo i
costi della sanità”.
“I sistemi informativi integrati - spiega
Fabrizio Massimo Ferrara della GESI
- riescono a far raggiungere l'obiettivo
di garantire la continuità del percorso
assistenziale per la paziente, con una
contemporanea riduzione dei costi, aumento
dell'efficacia delle singole prestazioni e una
maggiore appropriatezza del ricovero”.
Uno speciale gel prodotto dal sangue della paziente aiuta a guarire rapidamente la ferita chirurgica garantendo, con
una più veloce ripresa
post-operatoria, un miglioramento della qualità
della vita. Il gel è una delle novità targate Policlinico Gemelli, presentate in
occasione lo scorso ottobre al XX Congresso
mondiale della FIGO - Federazione internazionale
di Ginecologia e Ostetricia. Il comitato organizzatore italiano del Congresso, che si è svolto a
Roma, ha avuto come
presidente il Prof. Giovanni Scambia, che dirige il Dipartimento per
la Tutela della Salute della Donna, della Vita Nascente, del Bambino e
dell’Adolescente del Policlinico A. Gemelli, presso
il quale il gel è già stato
sperimentato su alcune
donne, affette da carcinoma vulvare e sottoposte a chirurgia demolitiva.
Via la cisti ovarica
in laparoscopia
entrando dal solo
foro ombelicale
Cisti ovariche rimosse
tramite la sola cicatrice
ombelicale, grazie alla laparoscopia a singolo ac-
1-
MARZO
È un momento di scelte importanti
e di grandi opportunità
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oppure
CLICCA su questo riquadro
per il pdf di questa pagina,
da stampare o condividere,
presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
Le novità terapeutiche per Lei
Un gel piastrinico
rimargina le ferite
da intervento
in oncologia
N.
cesso (LESS). Lo studio,
presentato al Congresso
FIGO dai ginecologi del
Gemelli, ha riguardato un
campione di 125 donne
e “dimostra che la chirurgia LESS, oltre a garantire un intuitivo migliore risultato estetico, permette di diminuire il dolore
post-operatorio e consente una minore ospedalizzazione ed una migliore ripresa post-chirurgica”, come spiega la
dottoressa Carolina
Bottoni specializzanda
di Ginecologia ed Ostetricia presso il Policlinico
Gemelli. Le cisti ovariche, sono formazioni di
natura benigna molto comuni nelle donne in età
fertile (costituiscono circa il 10-20% di tutte le
patologie ginecologiche).
Questa newsletter, strumento di
informazione e reciproca comunicazione del nostro Policlinico Universitario con i suoi principali stakeholder (in primis, cittadini e assistiti, professionisti sanitari interni ed esterni, associazioni) nasce
in un momento delicato nella storia del “Gemelli”. Questa situazione, per molti aspetti, rispecchia
la situazione generale di crisi economica, sociale e valoriale che attraversa il Paese, ma è portatrice
anche di grandi opportunità e progressi tecnologici e organizzativi,
a beneficio degli operatori e degli
assistiti.
Tecnologie sempre più avanzate
consentono l'impiego di procedure diagnostiche e terapeutiche
meno invasive rispetto al passato, con ricoveri più brevi ed esiti
più favorevoli; la telemedicina e la
microrobotica permettono di portare al letto delle persone assistite, anche domiciliarmente, apparecchiature sofisticate; la maggior parte dei tumori, grazie a
trattamenti più mirati e meno tossici, si sta radicalmente trasformando in malattie croniche. Il cittadino, più informato e preparato,
partecipa di più rispetto al passato sui temi della salute.
Queste ragioni, insieme all'invecchiamento della popolazione e alla necessità di garantire migliore
assistenza con meno risorse, promuovono le strutture ospedaliere
che non si pongono più solo come monadi, ma sono integrate
con altre strutture e con le reti del
territorio. Ospedali focalizzati
sempre più sulla gestione del problema di salute grave, acuto e
urgente che si integrano con gli
attori dell'assistenza domiciliare
e/o territoriale.
Le strutture vincenti, non solo in
Italia, ma in tutta Europa devono
anche perseguire, monitorare e
dimostrare in maniera trasparente
di poter offrire i migliori standard
nell'assistenza e nella gestione
economica.
Il Gemelli è da 50 anni per i cittadini italiani luogo elettivo di un'hospitalitas in cui l'applicazione delle
migliori tecnologie e conoscenze
in ambito clinico-assistenziale si
combina con l'attenzione alla persona sofferente, ai suoi bisogni,
non solo assistenziali. Ciò determina per assistiti, famiglie e operatori sanitari un forte senso di
appartenenza, anche perché il
Gemelli, come Policlinico Universitario dell'Università Cattolica, è
struttura leader a livello nazionale
nell'ambito della ricerca e della
formazione di medici, infermieri e
manager sanitari.
Il Policlinico “A. Gemelli” detiene
alcuni primati che presentano ulteriori margini di miglioramento
nella qualità dell'assistenza: è la
prima struttura ospedaliera della
Regione Lazio per numero di ricoveri (circa 100mila all'anno) e per
la quota di ricoveri ad alta complessità; è l'ospedale che in Italia
ha la maggiore capacità di attrazione di pazienti proveniente da
fuori Regione (oltre 17mila degenti extra Regione nell'anno 2011);
è il più grande ospedale oncologico del Paese, con volumi e risultati riconosciuti a livello nazionale;
nell'ambito del sistema sanitario
della Regione Lazio, è struttura di
riferimento principale (hub) in numerosi ambiti di intervento, che
non riguardano solo l'assistenza
ospedaliera (come la rete oncologica, cardiologica, ictus, malattie
infettive e perinatale), ma anche
quella territoriale (sistema di
emergenza-urgenza ed elisoccorso, specialistica ambulatoriale,
diagnostica di base, centro dialisi,
ambulatorio del dolore e hospice).
Questo è lo spirito di questa
newsletter: la drammatica emergenza finanziaria della sanità, che
coinvolge pesantemente anche
questa struttura per motivi prevalentemente esterni ad esso, non
dovrà assolutamente intaccare la
speranza e le reali opportunità di
cura riposte nel Policlinico “Gemelli”, che si sta sviluppando per
essere sempre più “faro” per i
suoi medici, e per tutti quelli che
ad esso guardano come esempio
di qualità per l'assistenza e l'aggiornamento. Questo è il nostro
costante impegno. Buona lettura!
*Direttore del Policlinico
Agostino Gemelli
2013
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presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
Editoriali 3
La missione di curare
L’importanza di comunicare
Rocco Bellantone*
Il nostro ospedale è un luogo straordinario.
Ma non tanto per le tecnologie eccellenti e per le grandi conoscenze.
E' un posto fuori dal comune per altri motivi. Abbiamo imparato una
lezione fondamentale: avere cura del paziente, cura dell'uomo, cura
dello spirito.
“Non credo che i farmaci servano a molto…”, dubitava S. Pio da Pietrelcina, aggiungendo subito: ”…Se al letto del malato non portate l'amore”. “E l'amore lo portate con le parole. Quelle che possono sollevare il malato. Portate Dio ai malati: e questo varrà più di qualsiasi altra cura…”.
La nostra missione è: “Impegno per l'eccellenza e per l'uomo che soffre”. Considerato che ci sarà sempre un uomo che soffre e che l'eccellenza - per definizione - non ha mai un punto fermo: non sarà mai
possibile fermarsi a dire quanto siamo bravi. Dobbiamo ogni giorno
rimboccarci le maniche, metterci in discussione, e spingere - a fondo
- il piede sull'acceleratore.
Siamo qui per qualcosa di speciale, per qualcosa di molto coraggioso. Se qualcuno ha dei dubbi ricordi le parole di un nostro grande paziente, Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura”. Se qualcuno si sente
depresso dalle tante difficoltà ricordi che la depressione può essere
una terribile malattia del fisico ma a volte può essere una malattia ancora più terribile - dell'anima. E questa può portare alla perdita della
fede. Coraggio!
Qualche tempo fa il mio parroco mi spiegava come il Vangelo non sia
un manuale di bon ton e nemmeno una sorta di Galateo. Il Vangelo
non invita alla timidezza. Anzi. Incita con forza a schierarsi con gli
umili e a difenderli con tutte le forze.
Si racconta che Padre Agostino Gemelli avesse un “caratteraccio”.
Qualcuno - addirittura - non lo chiamava “Magnifico Rettore” ma “Magnifico Terrore”. Ma era un giusto. E guardate cosa ha costruito per
gli umili. Con il suo carattere.
I suoi eredi hanno realizzato il suo sogno: in 3 anni hanno costruito
un enorme Ospedale (1961-1964). Oggi è un rarissimo esempio (in
Italia) di Policlinico totalmente universitario. Qui non si impara la teoria: qui si vive medicina.
Qui nel 1961 c'era solo campagna. I nostri predecessori andavano a
cercare i pazienti nelle borgate quando tutta Roma andava giustamente nelle magnifiche realtà universitarie ed ospedaliere già esistenti.
In 50 anni siamo entrati a pieno titolo nella grande tradizione romana
e svolgiamo a pieno titolo la nostra funzione di servizio pubblico: i cittadini del Lazio e dell'Italia ci scelgono come centro di eccellenza del
sistema sanitario pubblico nazionale.
… Mettetele in fila 1.000.000 di persone l'anno!
Il paziente - per noi - non è solo un caso clinico: è un uomo malato,
verso il quale il medico deve adottare un atteggiamento di sincera,
autentica, reale empatia, soffrendo insieme lui, mediante una partecipazione personale nelle situazioni concrete del singolo paziente.
Malattia e sofferenza sono fenomeni che, compresi a fondo, vanno oltre la medicina e toccano l'essenza della condizione umana.
Questo continuerà ad essere il posto dove si combatterà la sofferenza del fisico e dello spirito, dove si cercherà di evitare la morte fisica
ma dove soprattutto seguendo l'esempio di un medico di eccezione,
San Giuseppe Moscati, la morte non esisterà.
* Preside della Facoltà
di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica
N.
LA SANITA’
CHE FUNZIONA
Il freddo salva la vita:
funziona su un 15enne
l’ipotermia terapeutica
Grazie a una tecnica applicata per
gli adulti, ma ancora non impiegata
su larga scala per i bambini e gli
adolescenti e' stato possibile salvare, impedendo i danni al cervello,
un giovane di 15 anni che rischiava
di morire per soffocamento. Trasportato in codice rosso presso il
Dea del Gemelli e assistito nella Terapia intensiva pediatrica coordinata dal professor Giorgio Conti. Il
giovane, deve la vita ed il pieno recupero all'ipotermia terapeutica:
tecnica applicata dai medici che,
attraverso un abbassamento graduale della temperatura del corpo
sono riusciti a contenere al massimo i danni al cervello causati dalla
mancanza temporanea di ossigeno.
Iperidrosi: basta disagi
con la ‘chirurgia dolce’
L'iperidrosi, la sudorazione eccessiva, è un disturbo che può
davvero complicare l’esistenza,
rendendo difficile una normale vita
di relazione. Al Gemelli la cura definitiva è possibile per via chirurgica endoscopica, con invasività
minima, in grado di garantire una
elevatissima percentuale di successo. Come spiega il prof. Pierluigi Granone, Direttore dell'Unità
Operativa Complessa di Chirurgia
toracica del Policlinico, in un articolo sull'European Association for
Cardio-Thoracic Surgery, il nervo
simpatico (che manda il comando
“sudore”) non viene tagliato, ma
compresso con l’utilizzo di clip in titanio, graffette che bloccano il
messaggio nervoso che induce il
sudore.
1-
MARZO
L’assistenza 2
2013
N.
1-
MARZO
Novità terapeutiche 7
2013
Impiantato al Gemelli
il primo cuore artificiale
Un centro per far recuperare la vista
ai bimbi con deficit plurisensoriale
Era ricoverato in rianimazione, in condizioni critiche e senza ormai nessuna possibilità di cura. A 64 anni è stato letteralmente
portato a nuova vita grazie al primo cuore
artificiale impiantato al Policlinico “A. Gemelli”.
L'intervento è stato eseguito presso il Dipartimento di Scienze Cardiovascolari grazie alla collaborazione tra l'équipe del professor Filippo Crea e quella del professor
Massimo Massetti, rispettivamente a capo della Cardiologia e della Cardiochirurgia
del Policlinico Gemelli. Questo primo intervento, reso indispensabile dalla patologia
da cui era affetto il paziente, una cardiomiopatia dilatativa idiopatica, ormai irreversibile, ha dato il via ad un programma che
prevede l'impianto di altri cuori artificiali ad
altri pazienti che non sono curabili altrimenti. L’iniziativa al Gemelli è multidisciplinare e riguarda la cura dei pazienti affetti
da grave insufficienza cardiaca, una condizione che caratterizza, purtroppo, la fine
del percorso di molte malattie come l'infarto, le disfunzioni valvolari o le malattie
stesse del muscolo cardiaco.
“Il Policlinico Gemelli - spiega il professor
Massimo Massetti - ha pianificato un progetto ambizioso inerente il percorso clinico del paziente affetto da insufficienza cardiaca. Molti specialisti tra i quali Cardiologi, Cardiochirurghi, Anestesisti e Rianimatori, Internisti e Geriatri lavorano insieme
intorno alle problematiche del paziente,
esprimendo una sinergia d'eccellenza. In
questo contesto è stato avviato il programma che prevede l'impianto di cuori artificiali nelle gravi insufficienze d'organo che non
rispondono alle terapie convenzionali”.
Il cuore artificiale impiantato, denominato
Jarvik 2000, è una pompa in titanio della
grandezza di una pila torcia e del peso di
90 grammi. L'energia che lo fa funzionare
è fornita da una batteria esterna (dell'ingombro di un paio di telefoni cellulari mes-
Aiutare e curare per tempo, in maniera specifica e mirata, i bambini che fin dalla nascita hanno problemi alla vista, associati ad altri disturbi neurologici: al Gemelli finalmente
è possibile. Il nuovo Centro di diagnostica e
riabilitazione visiva per bambini con deficit
plurisensoriali è finalmente operativo qui al
Policlinico universitario. La struttura è nata
in collaborazione con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia
onlus.
Ma qual è l'obiettivo, quali i vantaggi e come funziona il nuovo Centro?
La struttura punta ad accogliere il bambino
ed i suoi genitori fin dalla nascita. Un team
di specialisti, che comprende neuropsichiatri infantili esperti in funzioni visive, oculisti,
neonatologi ed esperti di riabilitazione per
l’ipovisione, valuterà la presenza di un residuo visivo nel bambino fin dai primi giorni
successivi alla nascita.
Fondamentale è il coinvolgimento diretto
dei genitori fin dalla diagnosi: sarà possibile
cosà organizzare il percorso riabilitativo del
bambino. Il confronto tra le diverse figure
professionali e i genitori sarà costante, sia
al momento della diagnosi che durante le visite successive. Con i genitori si identificheranno i punti di forza e le competenze da
attivare e si proporranno attività da eseguire in ambito familiare, presso il Centro, sul
territorio e nella scuola.
La prima accoglienza viene svolta all’interno del day hospital di Neuropsichiatria Infantile, al III piano del Gemelli (percorso giallo). Per gli incontri successivi sedi indicate
Gemelliinforma - Bollettino a diffusione interna
per il Policlinico A. Gemelli di Roma - testata in attesa di registrazione
Direttore Nicola Cerbino
Board editoriale: A. Giulio De Belvis, Luca Revelli,
Carla Alecci, Francesca Russo, Emiliana Stefanori
Consulenza giornalistico-editoriale: Value Relations srl - Enrico Sbandi
Redazione tecnico-scientifica:
Alessandro Barelli, Christian Barillaro, Ettore Capoluongo,
Ivo Iavicoli, Roberto Iezzi, Gaetano Lanza, Federica Mancinelli,
Marco Marchetti, Mario Rigante, Carlo Rota.
Stampa: Cangiano Grafica - via Palazziello 80040 Volla (Na)
Il cuore artificiale
Jarvik 2000
si insieme) attraverso un cavo elettrico collegato a uno spinotto fissato dietro l'orecchio. Quest'apparecchiatura è quindi poco
ingombrante e facile da utilizzare, anche
per i pazienti più anziani. Dopo l'impianto
del cuore artificiale i pazienti possono lavorare, guidare l'auto, fare la doccia e il bagno in piena sicurezza.
Dopo l'intervento chirurgico e un breve periodo di degenza post-operatoria, il paziente è stato trasferito in un centro di riabilitazione cardiologica con esperienza nei soggetti portatori di cuori artificiali. Attualmente le sue condizioni cliniche sono in netto
miglioramento e nei prossimi giorni verrà
dimesso per ritornare al suo domicilio in
una regione del Centro Italia.
Il successo per il Policlinico Gemelli è duplice: all'impianto del primo cuore artificiale, si abbina l’aver centrato l’obiettivo di riportare in Italia, dalla Francia, il cardiochirurgo Massimo Massetti, realizzato tramite
una chiamata diretta della Facoltà di Medicina e chirurgia dell'Università Cattolica,
dopo 20 anni trascorsi all'estero e oltre
200 tra pubblicazioni e comunicazioni
scientifiche alle spalle.
La grande avventura del Gemelli
QR code: inquadratelo col cellulare
Il simbolo di forma quadrata che
trovate in ciascuna pagina è un
“QR code”. Inquadrato con la fotocamera del cellulare, collega direttamente alla pagina web dell’articolo a cui è associato, nel sito www.policlinicogemelli.it. Per-
ché funzioni, il telefono deve potersi collegare ad internet, avere
la fotocamera ed il programma
(scaricabile gratis dalla rete) che
riesce a “vedere” e leggere i QR
code. Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/QRistruzioni
E il sogno di padre
Agostino divenne la città
del sapere e della salute
L’attore Max Giusti all’inaugurazione
del Centro pediatrico di Diagnostica
e Riabilitazione Visiva
sono sia i locali della Neuropsichiatria Infantile, sia un ambiente dedicato presso il Polo
Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva
degli Ipovedenti, al II piano (palazzina C,
percorso rosso). Nel riquadro qui a destra,
i recapiti telefonici e gli indirizzi e-mail per
formulare richieste.
INQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone
oppure
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per il pdf di questa pagina,
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presente nel sito:
www.policlinicogemelli.it
Il 10 luglio 1964, a Roma, inizia ufficialmente l'attività il Policlinico universitario
“Agostino Gemelli”.
Nasce tre anni dopo l'inaugurazione della
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, avvenuta il 5 novembre 1961 alla presenza di
Papa Giovanni XXIII.
Porre sempre l'uomo al centro delle sue
azioni, sia questi studente - l'impegno
formativo e scientifico - o malato - l'impegno assistenziale: questa la mission della sede di Roma dell'Università Cattolica
(fondata a Milano nel 1921 e presente in
Italia con cinque sedi e 12 facoltà), che
in soli cinque decenni da “un sogno” perseguito con tenacia dal suo fondatore,
Padre Agostino Gemelli (nella foto a sinistra), è divenuta una città del sapere e
RIVOLGERSI QUI
Le richieste di valutazione diagnostico-funzionale passeranno attraverso
contatto telefonico o via e-mail:
Centro di diagnostica e riabilitazione
visiva per bambini con deficit plurisensoriali
presso Policlinico A. Gemelli, Largo A.
Gemelli, 8 - 00168 – Roma - III piano,
percorso giallo
tel. + 39 06 3551 0819
fax + 39 06 3058175
[email protected]
www.iapb.it/polonazionale
della salute.
Facoltà di Medicina e Policlinico universitario sono un binomio inscindibile, un patrimonio per l'intera collettività locale e
nazionale: un laboratorio nella didattica e
nella ricerca medica, nell'organizzazione
e nella gestione della sanità.
Quando il Policlinico universitario “Agostino Gemelli” fu costruito (tra fine anni '50
e primi anni '60) i policlinici universitari
erano organizzati per “cliniche” autosufficienti, dotate di tutti i servizi di cui singolarmente avevano bisogno: con proprie
sale operatorie, radiologie, laboratori di
analisi. In pochi anni, il Gemelli apporterà, come sarà messo in luce nelle successive puntate, un’autentica innovazione nel sistema.
1- CONTINUA
La tavola rotonda del Convegno “L’Hospitalitas al malato del XXI secolo”, moderata da Franco Di Mare.
Sul podio, Maurizio Guizzardi. Al tavolo, da sinistra, XXXXXXXXXXXXX
N.
1-
MARZO
2013
Il Piano Strategico 8
Dal Policlinico ai Poli-clinics. Il Gemelli
sviluppa i Poli: al centro c’è la persona
Il Gemelli cambia volto attraverso un rinnovamento profondo che lo trasformerà
in un luogo ad alta intensità di cura con al
centro la persona. Da Policlinico a 'Policlinics', la riorganizzazione dell'offerta è
già avviata, organizzata per macroaree
assistenziali: il Polo Oncologico, il Polo
Emergenza, il Polo Donna, il Polo Cardiovascolare, il Polo Neuroscienze. Queste
macroaree, ciascuna delle quali fa capo a
più Dipartimenti, tracciano la direzione
dei percorsi clinico-assistenziali che renderanno più semplici per il paziente e più
efficaci per la sua cura tutte le fasi, dalla
diagnosi alla riabilitazione. Il percorso di
cura viene seguito passo passo, con l'assistenza ai massimi livelli di qualità.
Cosa significa questo per il paziente? Come si articolerà l'attività di ricovero?
L’iter terapeutico si svolgerà in tre grandi
fasi: quella del pre-ricovero, con individuazione dei bisogni del paziente e quindi del
percorso clinico in cui sarà inserito, a seconda della patologia da curare, quella
del trattamento e quella della dimissione,
con garanzia di continuità assistenziale
post-ricovero.
Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli è
delineato in base alla riorganizzazione
prevista dal Piano Strategico 2012-2016,
illustrato lo scorso 11 febbraio, nel Convegno 'L'Hospitalitas al Malato del XXI secolo’, in occasione della XXI Giornata
mondiale del malato.
"A 50 anni dalla fondazione, il Gemelli raccoglie le sfide per sostenere il presente e
governare il futuro della sanità e si rinnova
con l'obiettivo di rispondere alle trasformazioni epidemiologiche, economiche e
sociali dei nostri tempi, di adeguarsi ai
cambiamenti dei bisogni di salute, delle
aspettative e dei comportamenti dei cittadini, di modificare le reti assistenziali formali e informali", ha spiegato il Direttore
del Policlinico, dott. Maurizio Guizzardi.
"Prevediamo alleanze con centri di eccellenza pubblici e privati nazionali nel settore dell'assistenza - sottolinea il prof. Marco Elefanti, direttore amministrativo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - olINQUADRA il codice a sinistra con il tuo smartphone
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QR code: come si usa?
MARZO 2013
ANNO
1-
N.
1
Scoprilo a pagina 2
Come sarà il nuovo Gemelli
Il Gemelli cambia volto attraverso un rinnovamento profondo che lo trasformerà
in un luogo ad alta intensità di cura con
al centro la persona. Da Policlinico a 'Poli-clinics', la riorganizzazione dell'offerta
è già avviata, organizzata per macroaree
assistenziali: il Polo Oncologico, il Polo
Emergenza, il Polo Donna, il Polo Cardiovascolare, il Polo Neuroscienze. Queste
macroaree, ciascuna delle quali fa capo
a più Dipartimenti, tracciano la direzione
dei percorsi clinico-assistenziali che renderanno più semplici per il paziente e più
efficaci per la sua cura tutte le fasi, dalla
diagnosi alla riabilitazione. Il percorso di
cura viene seguito passo passo, con
l'assistenza ai massimi livelli di qualità.
Cosa significa questo per il paziente?
Come si articolerà l'attività di ricovero?
L’iter terapeutico si articolerà in tre grandi fasi: quella del pre-ricovero, con individuazione dei bisogni del paziente e quindi del percorso clinico in cui sarà inserito, a seconda della patologia da curare,
quella del trattamento e quella della dimissione, con garanzia di continuità assistenziale post-ricovero.
Il nuovo profilo del Policlinico Gemelli è
delineato in base alla riorganizzazione
prevista dal Piano Strategico 20122016, illustrato lo scorso 11 febbraio,
nel Convegno 'L'Hospitalitas al Malato
del XXI secolo’, in occasione della XXI
Giornata mondiale del malato.
A PAGINA 8
Nella foto, la tavola rotonda del Convegno
tre che della ricerca e della formazione e
la partecipazione a network internazionali
tra strutture di eccellenza, per la valutazione comparata di esiti e lo scambio di buone pratiche cliniche".
"Il nuovo Policlinico - osserva il prof. Rocco Bellantone, preside della Facolta' di
medicina e chirurgia della Cattolica - do-
vra' diventare un 'locus amoenus', dove la
cura e' possibile non solo grazie ai piu' innovativi strumenti tecnologici, ma soprattutto applicando un concetto semplice ma
molte volte dimenticato: curare il paziente,
curare l'uomo, curare lo spirito, secondo
quella che era l'idea originaria di Padre
Agostino Gemelli”.
I benefici di una simile organizzazione
sono molteplici. Innanzitutto l'assistenza, allineata a standard di alta qualità,
che è garanzia essa stessa del miglior
risultato delle cure. Nell'ambito di ciascun percorso sarà curata l'assistenza
multidisciplinare, che potrà tenere conto di tutti gli aspetti della patologia del
paziente. Cure efficaci, complete e ben
organizzate, attraverso percorsi definiti
di diagnosi e cura si traducono anche
in un impiego ottimale delle risorse a
disposizione.
Ecco il nostro Cuore Artificiale
La missione
di curare
L’importanza
di comunicare
64 anni, cardiopatico cronico. E’
la prima persona letteralmente
portata a nuova vita grazie al
cuore artificiale impiantato al Policlinico “A. Gemelli”.
A PAGINA 2
Maurizio
Guizzardi
Rocco
Bellantone
Mi chiamo Da Vinci, sono il robot
infallibile come assistente chirurgo
Direttore
del Policlinico
Agostino Gemelli
Cure migliori
e più humanitas
con la nuova
organizzazione
Percorsi
terapeutici
ad hoc
per le patologie
complesse
Un grande passo in avanti nell’assistenza, di migliore qualità e più umana. Ecco il primo, tangibile vantaggio per il
paziente. Merito dei percorsi di cura ad
hoc per le diverse patologie complesse: il paziente si sentirà accolto e guidato in ogni fase del percorso. Quest'ultima è una condizione fondamentale per il buon esito delle prestazioni
erogate, soprattutto nel caso di anziani, che trovano difficoltà ad orientarsi
fra i tanti appuntamenti, visite, esami,
controlli.
È un momento
di scelte importanti
e di grandi
opportunità
Questa newsletter, strumento
di informazione e reciproca
comunicazione del nostro Policlinico Universitario con i suoi
principali interlocutori, nasce
in un momento delicato nella
storia del “Gemelli” che, per
molti aspetti, rispecchia la fase difficile attraversata dal
Paese. Ma porta con sé anche grandi opportunità e progressi tecnologici e organizzativi, a beneficio degli operatori
e degli assistiti.
A PAGINA 3
Preside della Facoltà
Medicina e Chirurgia
Università Cattolica
Da alcuni mesi al Policlinico Gemelli, in
sala operatoria, ha cominciato a lavorare un “robot-chirurgo”. Si chiama
“Da Vinci”, nome evocativo di innova A PAGINA 5
zione e tecnologia.
Un centro per recuperare la vista
nei bimbi con deficit plurisensoriale
Aiutare e curare in maniera specifica i
bambini che fin dalla nascita hanno
problemi alla vista, associati ad altri
disturbi neurologici: al Gemelli finalmente è possibile.
A PAGINA 7
Sì-Donna Keep in Touch
Il Gemelli va a casa
delle pazienti ginecologiche
Il nostro ospedale è un luogo
straordinario.
Ma non tanto per le tecnologie eccellenti e per le grandi
conoscenze. E' un posto fuori dal comune per altri motivi.
Abbiamo imparato una lezione fondamentale: avere cura
del paziente, cura dell'uomo,
cura dello spirito.
“Non credo che i farmaci servano a molto…”, dubitava S.
Pio. (...)
A PAGINA 3
E’ di un secolo avanti Cristo
la prima celiaca della storia
rivelata dal prof. Gasbarrini
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con il Progetto Provincia WiFi
La grande avventura
del Gemelli
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