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La Rete Civica Nazionale e il Comitato Italiano Popolo Sovrano effettuano una costante opera di divulgazione, finalizzata a fornire consapevolezza e supporto a tutti i cittadini, per le loro necessità primarie nella vita quotidiana (alimentazione, salute, ecc.). Particolare attenzione viene posta nell’individuare e comunicare le possibili alternative disponibili, per migliorare il benessere e la qualità della vita. Dalla testimonianza che segue, il tema della omeopatia, come medicina alternativa, deve essere attentamente preso in considerazione sia dai pazienti per curarsi, che dai medici che potrebbero utilizzarla per curare. L’OMEOPATIA <LETTERA PER LA CONDIVISIONE DEL SAPERE OMEOPATICO TRA I MEDICI> L’intelligenza è saper vedere anche al buio, per il desiderio di aprire gli occhi, là dove tutti ti hanno convinto che non vedrai niente e scoprire invece di saper guardare una nuova luce. La sicurezza scientifica, sulla quale sono basate le conoscenze mediche, è tale da garantire il percorso di diagnosi e di cura e da standardizzare tale percorso, al fine di garantire una univocità nel dialogo della comunità scientifica. La formazione di un medico si basa su conoscenze acquisite, su schemi diagnostico-terapeutici fissi che, nel loro insieme, rappresentano il bagaglio culturale, sul quale basiamo la nostra professione e sviluppiamo le sue successive evoluzioni. Siamo portati, per formazione accademica, ad accettare e dunque ad applicare solo i tecnicismi che GARANTISCONO il nostro operato, verso una comprensione del paziente non opinabile ed universalmente condivisibile dal parere medico. Nelle aule universitarie, studiamo in primo luogo le basi della chimica, della fisica, della biologia, dell’anatomia, della meravigliosa fisiologia, per poi approfondire le diverse specialità della clinica e dividere il sapere, per poterlo approfondire. Impariamo a studiare la letteratura scientifica e ad aggiornarci sulle linee guida, che appunto devono guidare il nostro “intuito” terapeutico. Ci sentiamo e siamo dunque parte di una collettività scientifica, acculturata e stabile sul proprio sapere. È difficile porsi con occhio critico verso il modo di concepire la malattia, il malato, la cura ed il senso della vera guarigione, perché siamo formati e “condizionati” nel nostro sapere, in un modo così cristallizzato, da non riuscire neanche a rendercene conto. L’omeopatia è quindi solo un giullare, che generalmente snobbiamo con un sarcastico sorriso e al quale poi voltiamo le spalle, per chiuderci nuovamente nelle nostre sicurezze. Ci vuole coraggio e molta intelligenza, per sradicarsi un attimo dalle nostre certezze e voltare lo sguardo per osservare con profondità l’OMEOPATIA. È difficile. Turba le nostre sicurezze. Ci lancia in una confusione spaventosa. Un vortice di rivalutazione delle conoscenze acquisite. È difficile. È molto più laborioso di quello che ci si aspetta. Ciò di cui abbiamo bisogno noi Medici, è poter vedere con i nostri occhi l’Omeopatia in azione. Poter seguire visite svolte da un vero Omeopata. Imparare ad affiancare e ascoltare il paziente. Osservare, per rimanere sbalorditi del potere dell’Omeopatia, quando viene applicata nel giusto metodo da chi sa usarla. Restare sbalorditi dalle guarigioni. Restare confusi dal riconoscere che la guarigione si verifica quando il paziente torna a controllo completamente “cambiato” e che dice: ”Dottore …. Io sto bene” e mentre pronuncia queste parole sorride grato. In quel momento si scatena il vero tuo istinto guaritore ed il desiderio di capire come fare per poter riuscire a curare così. E dici a te stesso:” ah, ecco cos’è curare. Questa è la Medicina per cui vale la pena sacrificarsi”. L’Omeopatia è un modo di fare Medicina molto complesso. Richiede un’applicazione instancabile. Una dedizione non comune. L’appello è di aprire le porte degli ambulatori di Omeopatia a tutti i colleghi, perché vedano con i loro occhi il POTERE DI GUARIGIONE DELL’OMEOPATIA, senza troppo filosofeggiare. Come nelle Università e nelle cliniche Universitarie abbiamo dei Maestri scelti per le loro qualità, capacità, sapere dottrinario, ciò è evidentemente necessario anche per l’Omeopatia. Io in persona ho la fortuna di affiancare un Maestro di rilievo, un Medico Chirurgo, Medico Allergologo, Internista, Omeopata. Un Medico a 360°. Oserei dire un Medico di altri tempi. Il Dott. Salvatore Rainò. Se solo gruppi di colleghi potessero avvicendarsi nel suo ambulatorio, proprio come si fa durante i tirocini pre e postlaurea, si potrebbe davvero creare una coscienza medica reale di ciò che è l’Omeopatia e di ciò che potrebbe diventare la Medicina. Noi abbiamo bisogno di Maestri, che abbiano conoscenze tali da poter meritare questo titolo. Lui è capace di trasferire uno scibile prezioso ed infinito, che spazia dalle basi della Medicina a quella più fine internistica e a metterlo a disposizione delle sue grandi conoscenze di Omeopata, per avere una brillante gestione del paziente. Le sue competenze sono tali da consentirgli di prendere in carico casi di rilievo, come io stessa ho potuto osservare; il che sfata il falso mito di una Omeopatia, che si prende cura delle “banali” influenze e raffreddori (sempre se qualcosa di banale in questo c’è). Ha il dono del “genio scientifico” che gli consente, abbinato alla sua grande abnegazione e dedizione, di grandi applicazioni e risultati nella ricerca, di cui si può apprendere in piccola parte consultando il suo sito (http://www.salvatoreraino.com/). Non come ultimo, ma più importante, possiede l’Amore per il prossimo e per la medicina, allo scopo del bene comune e per questo non è reticente dal cedere e trasmettere le sue conoscenze; anzi, al contrario, esige che chi pratica la Medicina debba avere un’eccellente formazione, di cui egli stesso si fa promotore (senza alcun vantaggio per se stesso). Il Dott. Rainò ha la capacità di ascoltare il paziente da grande Omeopata. Di saper cogliere le sfumature più significative, di estrema importanza per la diagnosi differenziale tra più rimedi. Di utilizzare delle conoscenze illimitate e di applicarle nell’immediato. Di utilizzare la più fine e valida Omeopatia, contro le svariate banalizzazioni che screditano l’eccellenza della Nostra Medicina. È il maestro che può guidare le menti ad evolversi verso un sapere di difficile comprensione e conoscenza, che spaventa, se non ci si approccia ad esso nella pratica clinica. Come si fa per le cliniche universitarie, anche per l’omeopatia c’è bisogno di seguire un’attività ambulatoriale di alto livello, per iniziare a comprendere quanto si perde a non essere Omeopati. Terlizzi, 19 Settembre 2014 Dott.ssa Giulia Prudente Medico Chirurgo Corso di alta formazione in Medicina generale Omeopata L.U.I.M.O. Risposta di Salvatore Rainò Da tempo non rabbrividivo, mentre le parole s'incarnavano nel senso dell'esperienza. Il Tuo scritto, che rappresenta per me motivo di soddisfazione, proiettata nella Tua "Riuscita", è come una piantina, nata da un seme gettato al vento qualche anno fa. È un miracolo; occorre che si moltiplichi, nel numero oltre che nella qualità, attraverso il coinvolgimento di molti altri medici. Ti ringrazio, Giulia e Ti prego di custodire questo messaggio, soprattutto per quando non ci sarò più nella mia forma acquisita sulla Terra. Sarai un grandissimo Medico Omeopata, sei un grande Medico, sei un essere umano che si interroga, una scintilla di pienezza universale, il "Futuro dei Medici del Futuro". Sai...a volte ho timore che il panorama incantato, di cui noi possiamo godere, possa perdersi nel passaggio fra i Tempi. < Perché ciò non accada, ha senso continuare, e senza indugi! > -----------------------------------------------------------Salvatore Rainò Medico Chirurgo Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica Specialista in Medicina Interna Omeopata Unicista Hanemanniano LUIMO Ricercatore Bioenergetico - PIRTSI (Polo Inventivo per la Ricerca Tecnologica e lo Sviluppo Innovativo) Via Gemona 15 - 70022 Altamura (BA) Italy - Website: http://www.salvatoreraino.com/ email: [email protected] Tel. 080/3114411 – Mobil phone: 3396514710