Testi Barbagrammi - ILM

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EVENTO #10 - LUNEDI' 24 OTTOBRE 2016 - PIETRA LIGURE (SV)
BARBAGRAMMI
I MERLI
IL MURO
Senza dover ricorrere all'immaginazione
vedo nelle mattine di questa stagione
andando a lavorare i merli salutare
Se gli altri fossero come me
il mondo sarebbe com'è
se io cambiassi però
allora cambierebbero
Poi vado al bar e arriva la parrucchiera
lei viene per chiacchierare
la sua voce mi manda a male
Se gli altri fossero come me
il mondo sarebbe com'è
se io cambiassi però
allora cambierebbero
All'università ero un disgraziato
non mi ero nemmeno accorto di essere nato
poi dopo l'ho capito, sono nato sono vivo e morirò
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Cambio abitudini
cambio le immagini appese
a quel muro che ho dentro
PASQUALE
Lungo e lento è cambiare come piano
impercettibilmente si avvicinano i monti lontani
camminando
Oggi devo fare così
devo stare qui e guardare
i treni passare
non posso illudermi di agire
così è bene godere del procrastinare
Faticoso è cambiare come quando
un giorno solo è un inverno intero
da attraversare
Oggi non lavoro e così
posso passare da Pasquale
che è stato assai male
e insieme andare alla stazione
e rimuginare se farci ammazzare
dal treno
Silenzioso è cambiare tante volte
un moto del pensiero se il cuore è pronto
ci fa iniziare a cambiare
Cambio abitudini
cambio le immagini appese
a quel muro che ho dentro
Oggi vado al fiume con te
c'è il sole e l'acqua senza sale
così la puoi bere
faremo un cesto per portare
la prossima volta
anche da mangiare
Cambio abitudini
cambio le immagini appese
a quel muro da tempo
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CANTIERE
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C'è un cantiere dove si lavora
30 giorni al mese, conosci la fatica
ma fatto il grosso
puoi andare più lento
sentire gli odori, avere silenzio
LONTANO
Mi son portato nel silenzio lontano
lontano
Mi son portato nel silenzio lontano
lontano
dalla città che pensa solo a sé
ma dove va
Non mi dire che hai altro da sbrigare
oppure che sei stanco dei giorni e delle sere
se sei arrivato al colle proprio adesso
ci sarà una ragione, se il vento
agita noi qui
Passano nuvole quassù
sale la nebbia il sole è spento
passano nuvole quassù
freddo alle dita freddo dentro
mi muovo e ridiscendo
verso la città, dove si va
per riscaldarci andiamo al bar
Balordi, balordi i nostri giorni
solo chi è balordo capirà
sciolgono alle nuvole i contorni
e chi è rimasto indietro arriverà
Balordi i nostri figli
solo chi è balordo capirà
sciolgono alle nuvole i contorni
e chi è rimasto indietro arriverà
prima o poi
Passano nuvole quassù
Passano nuvole quassù
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