Firenze e il mercato del wedding, Corriere della Sera - uplink
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Firenze e il mercato del wedding, Corriere della Sera - uplink
Corriere Imprese Lunedì 2 Novembre 2015 7 FI DISTRETTI E TERRITORI Firenze va a nozze, col business Un giro d’affari da 100 milioni di euro, 400 mila presenze l’anno: è il boom del turismo matrimoniale L’evento Dall’11 al 13 aprile del prossimo anno Firenze diventerà la capitale mondiale degli wedding planners, gli organizzatori professionisti di matrimoni di alto livello, con l’evento curato dalla società QnA International di Dubai. Il capoluogo toscano ha battuto la concorrenza degli Emirati Arabi e anche di Amsterdam Tra gli ospiti l’indiano Mohomed Moran, organizzatore del più costoso matrimonio del mondo (76 milioni di euro) e Sarah Haywood, che ha curato le nozze regali di William e Kate di Lisa Baracchi agenzie di noleggio auto, circa 300 musicisti e 140 catering. Nel 2014 in Toscana si sono celebrati 1.963 matrimoni di coppie che hanno spinto gli invitati ad acquistare un biglietto aereo per partecipare al loro giorno più romantico. Con circa 400 mila presenze l’anno, il turismo legato alle nozze in trasferta ha mosso un fatturato di circa 103 milioni di euro e mezzo. I più innamorati della Toscana sono gli inglesi, perché dalla Gran Bretagna arriva il 32,5 % delle coppie straniere; seguono a ruota gli statunitensi (20%), poi gli australiani (6,7%) e i tedeschi, gli olandesi e gli irlandesi (poco sotto il 5%). Nel 15% dei casi la scelta ricade su Firenze (dati 2014) ma la top five comprende anche Fiesole, Castelnuovo Berardenga, Certaldo e Greve in Chianti. Spesso le «nozze toscane» sono simboliche, le coppie si sono già sposate nel loro Paese e P oter dire «sì» tra i capolavori del Rinascimento, scambiarsi gli anelli vista Duomo o darsi un bacio tra i vigneti del Chianti. È il sogno di un numero sempre crescente di fidanzati di tutto il mondo. Lo sanno bene i 150 wedding planners che ad aprile parteciperanno a Firenze al più importante congresso mondiale del settore. Vengono da 50 diversi Paesi e tra loro ci sono i professionisti che hanno organizzato i matrimoni più famosi: Sarah Haywood, inglese, è l’artefice della regal cerimonia di William e Kate; Vandana Mohan, indiana, ha tra i suoi clienti Katy Perry and Russell Brand; Marc Blum, americano, ha nel suo portfolio i matrimoni della star Nba LeBron James con Savannah Brinson e quello dell’attore di Hollywood Kevin Bacon con Kyra Sedgwick; Mohomed Morani, anche lui indiano, vanta il più costoso matrimonio del mondo (76 milioni di dollari); Ziad Raphael Nassar, dal Libano, ha creato oltre 100 matrimoni per famiglie reali del mondo arabo. I più grandi organizzatori mondiali di nozze incontreranno a Firenze fornitori (accreditati) di tutti i settori, dagli hotel ai ristoratori e catering, dai designer di alta moda e agli operatori immobiliari, fino a gioiellieri, fotografi e fiorai. E passeggiando per il centro per tre giorni (dall’11 al 13 aprile) andranno alla ricerca di ispirazioni per escogitare eventi unici da proporre ai loro clienti. Un’occasione unica per il capoluogo toscano che si è aggiudicato il congresso, organizzato dalla società QnA International di Dubai, superando Amsterdam gli Emirati Arabi. «È un risultato importante nell’ottica della cre- Arezzo Style Un Eskimo ai piedi L i usavano i surfisti per riscaldare i piedi dopo le onde gelide. Poi sono stati protagonisti dell’urban look femminile. Ora, complice la tendenza a-gender l’Eskimoboot (Mou) irrompe nella moda maschile. Montone double-face, cuciture in lana lavorate all’uncinetto e suola in gomma. LuisaViaRoma, Firenze, 248 euro. (L.A.) scita del turismo di qualità, legato alle fiere, ai congressi e ai matrimoni. Un turismo che significa basso impatto in termini di numeri ma alto ritorno economico per il territorio, con una spesa media per ogni evento di 55 mila euro», dice l’assessore comunale allo sviluppo economico Giovanni Bettarini. «Siamo riusciti a convincere la giuria del congresso annuale dei wedding planners — spiega il direttore di Firenze Convention Bureau Carlotta Ferrari — per l’appeal che la città esercita nel mondo ma anche per la risposta data dal Comune di Firenze e dagli imprenditori locali, soprattutto gli hotel a cinque stelle. Sul piatto c’era una serie di benefit come ad esempio la disponibilità a usare il Salone dei Cinquecento per la cena più importante della tre giorni di aprile». Ospitare a Firenze il congresso mondiale dei wedding planners significa dare una spinta alla promozione della città come destinazione ideale per il giorno del «sì», più di quanto abbiano già fatto le recenti nozze vip, dal «yes I do» hollywoodiano della coppia Kanye West e Kim Kardashian, con la cerimonia al Forte Belvedere (affittato per 300 mila euro) al matrimonio indiano da 8 milioni di euro e 900 invitati di Kevin Sharma e Aradhana Lohia, figlia del magnate indo-thailandese Aloke Lohia, uno degli uomini più ricchi del pianeta secondo Forbes. Firenze è la preferita, ma non l’unico luogo richiesto. La fotografia di come si muove il «wedding tourism» in Toscana, e dell’importanza che ha assunto, la fa il centro studi turistici di Firenze. Gli operatori coinvolti sono 2.800, tra cui 400 fotografi, 100 florian designer, 80 film maker, 90 Il bacio tra Kanye West e Kim Kardashian a Forte Belvedere. Sopra, le nozze Sharma-Lohia a Villa Le Corti Un’occasione d’oro, negli States E l’Italia? Cresce in contanti Segnali positivi da Gold/Italy: più espositori e buyers, dagli Usa alla Malesia A rezzo aspettava con ansia il risultato di Gold/Italy, la fiera del gioiello italiano con un occhio di riguardo verso il design e la moda. E il bilancio della kermesse aretina ha visto più compratori — anche da nuovi Paesi emergenti — la conferma della tendenza positiva emersa nella prima metà dell’anno, il rilancio del progetto del Museo dell’Oro da parte del governatore toscano Enrico Rossi. Gli espositori della rassegna (alla terza edizione) sono cresciuti del 25% rispetto al 2014, arrivando oltre quota 260 produttori in rappresentanza di tutti i distretti orafi italiani (Arezzo, Vicenza, Valenza, Napoli, Milano), i buyer sono Boldi (Fiera) Sono tornati i compratori italiani, è il primo effetto della mossa del governo sui tremila euro stati 330, provenienti da 98 Paesi, e 6.100 gli operatori del settore. «Abbiamo avuto tantissimi buyer americani grazie al dollaro forte e si prevede un più 35% di export verso gli Stati Uniti nei prossimi 3 mesi, ma è ripartito anche il mercato spagnolo e quello polacco e guardiamo con interesse all’Iran dopo la fine delle sanzioni — sottolinea Andrea Boldi, presidente di Arezzo Fiere — I segni di questo incremento si sono visti chiaramente durante Gold/Italy». Non solo. «Sono tornati in fiera con numeri significativi i dettaglianti italiani — aggiunge Boldi — Credo sia il primo risultato dell’innalzamento dei pagamenti in contanti fino a 3.000 euro, che ha ridato respiro per gli acquisti di oro e gioielli e che fa ben sperare per la rinascita del mercato interno, specie per le feste natalizie». Da tempo il settore orafo chiedeva questo provvedimento: «Il limite di 1.000 euro è stato solo un favore alla banche, non è servito per la lotta all’evasione, ed i fatti lo dimostrano. Durante la campagna elettorale per il sindaco ad Arezzo, come Consulta orafa abbiamo chiesto al sottosegretario Luca Lotti di innalzare il limite a 3.500 euro; poi sono arrivati i 3.000 e va bene così». Andrea Sereni, presidente della Camera di Commercio di Arezzo, sottolinea un altro aspetto: «Molti com- 35% La crescita dell’export da Arezzo verso il mercato americano 98 I Paesi rappresentati nella tre giorni di Gold/Italy ad Arezzo Fiere pratori provenivano da nuovi mercati, come la Malesia, che guardano con grande interesse al Made in Italy. La qualità delle nostre produzioni orafe rappresenta il futuro». L’oro di Arezzo insomma respira, nonostante la crisi di alcuni mercati tradizionali, tanto che l’export Made in Arezzo nei primi sei mesi dell’anno ha segnato un valore di 1 miliardo di euro, un quarto delle esportazioni complessive della Toscana. «Si sono confermati i segnali positivi ed incoraggianti che avevamo già individuato nel secondo trimestre dell’anno — spiega Luca Scassellati, direttore dei canali distributivi di Banca Etruria — E speriamo che i rapporti con vengono qui a ribadire il loro sì. Nel 31% dei casi viene scelto di fare in Toscana il rito civile, mentre nel 28% i matrimoni organizzati hanno rito religioso. Il mese delle nozze per eccellenza è settembre. La provincia di Firenze si conquista circa la metà del fatturato dal turismo matrimoniale, stimato in circa 52 milioni di euro l’anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA mercati strategici, come Dubai e il Nord Africa, riprendano al più presto vigore. Intanto la banca ha deciso di attivare un ulteriore plafond da 20 milioni di euro, raddoppiando lo stanziamento di aprile, a cui le aziende del settore orafo possono accedere in vista della ripresa che si annuncia nei prossimi mesi». Il gruppo aretino che negozia in oro anche per conto di altre banche, nel primi sei mesi del 2015, ha rafforzato la sua posizione con un totale di 1.831 sportelli serviti, mentre la giacenza di oro nel caveau di Banca Etruria è aumentata dell’11%. E puntando sul valore anche turistico dell’oro, il presidente della Toscana, Enrico Rossi ha «sfidato» la città di Arezzo: «Crediamo moltissimo al Museo dell’Oro. Noi ci siamo — ha detto — Abbiamo già dato i fondi al Comune e abbiamo anche altre possibilità. Ora è la città che deve muoversi compatta». Mauro Bonciani © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 11593462