RASSEGNA STAMPA CISL del 30 MAGGIO 2013

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RASSEGNA STAMPA CISL del 30 MAGGIO 2013
Salerno ❖ Quartieri
GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013 LA CITTÀ
L’ascensore è fermo
Il centro storico
è spaccato in due
san francrsco
Comitato rionale
promuove
il mangiar sano
Minerva in maniera più comoda – dovrà organizzarsi in
maniera diversa per arrivare
nella parte alta del centro storico. Le alternative sono o i
180 gradini che costeggiano il
torrente Fusandola o i il vicolo dei gradoni di Santa Maria
de’ Lama. Entrambe non sono, però, alla portata di tutti.
“Crescere bene” è possibile, in
piazza San Francesco. Ne è
prova, il 2 giugno, la manifestazione che trasformerà la storica piazza salernitana in una vera e propria fattoria didattica,
sullo sfondo degli stands di
Campagna Amica, della Centrale del Latte e della Coldiretti
che regalerà piantine ai piccini
presenti. L’iniziativa, patrocinata dal Comune, rappresenta
il gran finale del concorso
sull’educazione alimentare
che, organizzato dal comitato
di quartiere in collaborazione
con la Coldiretti, ha coinvolto
gli alunni del VI circolo didattico “Giacomo Costa”, dell’ex
“De Filippis” e del plesso
“Buonocore”. Giochi, disegni
e filastrocche sulle abitudini
virtuose, dunque, sono state
realizzate dai piccoli che vedranno esposte le loro opere
in piazza, in attesa della premiazione del miglior lavoro.
«Abbiamo inteso sensibilizzare i tanti giovanissimi delle
scuole del quartiere verso un
tema importante come la corretta alimentazione – hanno
spiegato dal comitato – Gli elaborati saranno esposti in piazza, in un atelier all’aperto dove
tutti potranno ammirare i lavori dei bambini e dei ragazzi».
L’appuntamento
con
“Crescere bene”, quindi, è per
le ore 11 di domenica.
Marilia Parente
©RIPRODUZIONE RISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
Impianto chiuso da due giorni per lavori di manutenzione
ma finora non si sono visti né i tecnici né gli operai
controlli
Sosta selvaggia
Rimossi 26 veicoli
Cinquantuno verbali per
altrattante infrazioni al codice
della strada e 26 veicoli rimossi
perché lasciati in sosta vietata: è
questo il bilancio dell’ennesima
offensiva contro il fenomeno
della sosta selvaggia attuata
dalla polizia municipale di
Salerno. Gli uomini del
comandante Eduardo Bruscaglin
hanno effettuato controlli
specifici in diverse zone della
città, in particolare quelle in cui il
problema si manifesta con
maggiore frequenza. Nel corso
della giornata, poi, è stata anche
fermata e condotta in questura
una donna dell’hinterland
napoletano: sanzionata per
accattonaggio molesto, è stata
anche colpita dal foglio di via
obbligatorio per tre anni.
di Fiorella Loffredo
Perché chiudere l’ascensore
delle Fornelle, creando disagi
ai residenti del centro storico,
diversi giorni prima dell’inizio dei lavori di manutenzione annunciati dal Comune di
Salerno? A chiederselo sono
diverse famiglie del popoloso
rione, sia della parte bassa
che di quella alta, che dallo
scorso 27 maggio sono stati
private di un prezioso messo
di collegamento, l’ascensore
appunto, chiuso al pubblico
perché occorre fare lavori sia
all’impianto elettrico che al
pavimento, rialzatosi all’ingresso a causa di infiltrazioni
d’acqua. «Ben vengano i lavori – afferma Maria Rosaria
D’Agostino, un’abitante delle
Fornelle – ma non capiamo
perché il Comune non abbia
cominciato subito i lavori in
modo da risolvere quanto prima il problema».
I residenti affermano che
da lunedì scorso, giorno in cui
l’ascensore è stato messo fuori uso, nel quartiere non si è
vesto alcun tecnico: «Non sono stati fatti né sopralluoghi
né verifiche su come e dove
intervenire – afferma un’altra
residente del quartiere – e intanto noi siamo obbligati a fare un giro enorme per raggiungere i nostri parenti che
abitano in via Tasso o nella
parte alta di via Trotule de’
Ruggero». Il problema è avvertito soprattutto dagli anziani
o dalle mamme con passeggini che, praticamente, anche
per effettuare gli acquisti quotidiani sono obbligati a percorrere ripide discese e impervie salite nel dedalo di vicoli
che caratterizzano il centro
storico.
Sul cartello apposto nei
giorni scorsi sui cancelli sbarrati dell’ascensore si legge che
l’impianto che collega piazza
D’Aiello a via Tasso sarebbe rimasto chiuso a partire dal 27
maggio per lavori strutturali,
senza specificare il periodo ef-
13
Il cartello che annuncia l’interruzione del servizio
fettivo di sospensione del servizio. Alcuni residenti, informandosi attraverso canali privati, sono, però, riusciti a sapere che il collegamento resterà interrotto per almeno
un mese, un periodo non certo breve durante il quale
l’utenza – quindi anche gli
eventuali turisti che vorranno
raggiungere il giardino della
24
Giovedì
30 maggio 2013
CILENTO - DIANO - BUSSENTO
Rifiuti. I 105 dipendenti di Ergon ed ex Corisa/3 contro i sindaci e la Provincia
“Interessi a dare la gestione ai privati”
Nulla di fatto durante l’incontro a Sala Consilina. Domani summit in Comunità montana
Sala Consilina. “I sindaci non
vogliono trovare una soluzione
al problema rifiuti in Campania.
La maggior parte dei primi cittadini ha interesse ad affidare
la gestione della raccolta rifiuti
a societa’ private al fine di poter continuare una consolidata
politica clientelare. Tantissimi
sindaci sono dei truffatori ed
andrebbero arrestati”.
Lo ha detto il segretario regionale del sindacato Filas, Domenico
Merolla, intervenendo ieri mattina a Sala Consilina all’incontro
che, convocato dall’assessore
all’ambiente della Provincia
di Salerno, Adriano Bellacosa,
aveva all’ordine del giorno la
situazione occupazionale dei
105 dipendenti di Ergon Spa e
dell’ex Consorzio Rifiuti Bacino
Salerno3 nei confronti dei quali
sono state avviate le procedure
di licenziamento collettivo.
Quella di ieri mattina è stata una
riunione dai toni accesi dove si è
notata la mancanza dei sindaci
del Bacino Sa3.
Erano, infatti, presenti soltanto
dodici primi cittadini in rappresentanza dei 45 comuni di
competenza territoriale dell’ex
Consorzio Rifiuti Sa3.
“Sono rammaricato per l’assenza dei primi cittadini, ha sottolineato il commissario liquidatore
del Sa3, Giovanni Siano. I sindaci hanno il dovere di occuparsi
I Comuni devono
pagare 8 milioni
I lavoratori in attesa ieri mattina davanti al Comune di Sala Consilina
della grave situazione in cui
versa Ergon Spa e dei suoi 105
dipendenti. Nelle nostre casse
non abbiamo un centesimo e fra
qualche giorno saremo costretti
a fermare i servizi”.
Anche l’assessore provinciale
Adriano Bellacosa ha dato un
ultimatum ai sindaci del Sa3.
“Entro dieci giorni mi aspetto
una risposta. Dal primo luglio
i consorzi cesseranno le loro
funzioni.
I Comuni o la Provincia devono
farsi carico del ciclo integrato dei rifiuti”, ha sottolineato
il rappresentante di Palazzo
Sant’Agostino.
Lo stesso Bellacosa ha avanzato
tre proposte ai sindaci valdianesi, ovvero di creare una unione
dei comuni per la gestione dei
rifiuti, di affidare, attraverso un
bando europeo, tutti i servizi
inerenti la raccolta differenziata
ad una società privata o, infine,
cedere, nella fase di transizione
ed in attesa di nuovi interventi
legislativi, la gestione dei rifiuti
alla società provinciale Ecoambiente.
La risposta dei sindaci è stata,
ieri mattina, una non risposta.
Su proposta, infatti, del presidente della Comunità Montana
Vallo di Diano, Raffaele Accetta,
nella giornata di domani riterrà,
presso la sede dell’ente montano
Rischiano il posto i 105 lavoratori, mentre i Comuni
che usufruiscono dei servizi
inerenti la raccolta dei rifiuti
debbono pagare otto milioni e
centomila euro: 6,5 alla Ergon
e 1,6 alla Custodia giudiziaria.
Tra gli enti locali maggiormente morosi si segnala Polla
con un debito che ammonta
a 936mila euro. Non hanno
mantenuto gli impegni assunti anche Contursi,
a.b.
di Padula-Certosa, un incontro
urgente nel corso del quale i
sindaci dovranno individuare,
appunto, una soluzione.
Intanto alla riunione di ieri
mattina era presente, oltreai
consiglieri regionali Pica e Fortunato, anche il segretario regionale Funzione Pubblica della
Cgil, Antonio Santomassimo,
il quale ha messo in evidenza
che: “nel settore rifiuti è assurdo
ricorrere agli ammortizzatori
sociali. Spetta alle istituzioni
locali e provinciali individuare
la migliore soluzione per salvaguardare i livelli occupazionali
di Ergon Spa”.
Maria Esposito
Poste, caccia al tesoro della direttrice
Monte San Giacomo/Sala Consilina. Al lavoro alacremente
ispettori di Poste Italiane e Guardia di Finanza per comprendere l’entità delle somme di cui
si è appropriata la direttrice
dell’ufficio postale a Monte San
Giacomo.
Da lunedì due ispettori di Poste
Italiane stanno esaminando le
operazioni effettuate allo sportello nel periodo contestato da oltre
una cinquantina di utenti i quali
hanno scoperto di non poter
prelevare dai loro conti e libretti
i depositi in molti casi frutto del
lavoro di una intera esistenza.
Ma, in particolare, sono al vaglio di entrambi gli ispettori le
discrasie appurate e relative, in
speciale modo, al fatto che nella
lista degli aventi diritto al rimborso presentata dalla direttrice
non risultano molte posizioni
di chi, invece, ha denunciato
anche all’autorità giudiziaria gli
amanchi sui propri depositi. Elemento, questo, motivo di notevole preoccupazione per quanti
hanno subito il prelievo indebito
e che ora rischiano di perdere
definitivamente i propri risparmi. Accertamenti sono in corso
anche da parte della Guardia di
finanza per appurare se alcune
delle somme di cui la direttrice si
Ispettori di Poste Italiane
a Monte San Giacomo
La Finanza indaga
sugli ammanchi
è appropriata illegalmente sono
ancora nella sua disponibilità.
E, in caso contrario, per accertare quale sia stato l’effettivo
utilizzo delle stesse oppure per
comprendere se la donna abbia
fruito della complicità di altre
persone nell’attuare la diabolica
attività venuta alla luce quando
uno dei clienti dell’ufficio postale ha scoperto che sul conto
non vi erano i 30mila euro che
intendeva utilizzare per fare
fronte alle spese del matrimonio
La danzatrice Antonella Perazzo si fa onore Con un “Gratta e Vinci” acquistato al bar “La Moneta”
Da Policastro a Roma Atena, vinti 10mila euro
Policastro Bussentino. Coreografa, insegnante e soprattutto
danzatrice. Antonella Perazzo
(nella foto) da Policastro Bussentino, sua terra natìa, in giro
per l’Italia prosegue i suoi studi
di danza classica e poi acrobatica a Roma, fino ad approdare
a New York presso la Steps on
Broadway, l’Alvin Aley e la
Broadway Dance Center. Poi il
ritorno nella Capitale ed il recentissimo successo al teatro Ambra
con lo spettacolo “Merimia - Liberamente ispirato dall’anima tra
le righe di Alda Merini attraverso
la mia”.
vi.sa.
Atena Lucana. Un “Gratta
e Vinci” acquistato presso il
bar–ricevitoria “La Moneta”ha
“regalato” 10mila euro ad un
fortunato acquirente. “Non si
tratta di un soggetto del posto
- ha spiegato il titolare Cono
Langone - Quando ha scoperto
di aver vinto una simile cifra,
grattando il biglietto acquistato
ha mostrato tutta la sua incredulità”.
Circa un anno fa, infatti, un “5”
al Superenalotto aveva regalato
33mila euro mentre 2 anni fa un
14 al Totocalcio aveva fruttato al
fortunato vincitore ben 151mila
euro
SALA CONSILINA
Botte da orbi a Trinità
per la stessa donna
Sala Consilina. Botte da orbi
tra due corteggiatori della stessa
donna che, pur convinti di dover
mettere da parte incomprensioni
che oramai duravano da diverso
tempo e che in passato già avevano originato liti furibonde, si
erano dati appuntamento a Trinità
di Sala Consilina per chiarire ogni
cosa.
E’ accaduto nel tardo pomeriggio
di ieri quando i due, uno residente
a Sala Consilina e l’altro a Pollla,
entrambi quarantenni, sotto gli
occhi prima incuriositi e poi
sdegnati dei passanti, dalle parole sono passati ai fatti colpendosi
vicendevolmente con pugni, schaffi, calci e sputi.
Ad avere la peggio è stato l’uomo di Sala Consilina che ha riportato
un trauma al setto nasale e che ha dovuto fare ricorso alle cure dei
sanitari dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla..
Il rivale, una volta alito in macchina, prima di allontanarsi ha pensato
bene di tamponare a più riprese la vettura del rivale, provocando
ingenti danni alla carrozzeria.
Sul posto, appena scattato l’allarme, sono giunti i carabinieri della
compagnia di Sala Consilina, guidati dal capitanop Domenico Mastrogiacomo, che, per ricostruire l’accaduto, hanno ascoltato alcune delle
persone che hanno assistito alla scena svoltasi proprio all’incrocio
che conduce alla frazione di Trinità.
Giampaolo Murgia
CAMEROTA
Pugno di ferro dei vigili
contro gli ambulanti abusivi
Camerota. I vigili urbani di
Camerota, con l’arrivo dell’estate, hanno intensificato la
loro opera di controllo nei
confronti dei venditori ambulanti che invadono il territorio
comunale. Negli scorsi giorni,
mettendo in atto la nuova ordinanza emanata dal sindaco
Antonio Romano finalizzata al
miglioramento del decoro e
della qualità urbana del paese,
gli agenti hanno fermato un ambulante intento a diffondere le proprie offerte commerciali con un altoparlante. Sono stati eseguiti
gli opportuni controlli sulla documentazione e al termine è stato
diffidato all’utilizzo dell’altoparlante nel centro urbano. I caschi
bianchi, acquisiti i dati dell’ambulante, hanno avvertito lo stesso
che in caso di ulteriore infrazione sarebbe scattata una sanzione
pesante. E’ il secondo commerciante ambulante “pizzicato” dai
vigili nel giro di pochi giorni.
n.s.
ATENA LUCANA
Trovata senza vita in casa
Atena Lucana. I vicini di casa non l’avevano vista dalla sera precedente e, così, ieri mattina, si sono incuriositi.
E non percependo rumori provenienti dall’appartamento in cui viveva
nel palazzo della centrale via Europa ecco che hanno dato l’allarme
ai vigili del fuoco ed ai carabinieri che sono immediatamente giusti
sul posto.
Ma ai caschi rossi, non ottenendo alcuna risposta, non è rimasto altro
da fare che, con una scala, raggiungere il terrazzo dell’abitazione,
forzare un balcone ed accedere all’interno dove hanno trovato il
corpo senza vita della sessantacinquenne Teresa Grasso.
A stroncarne l’esistenza un infarto improvviso, secondo quanto
riferito ai carabinieri dal medico che ha effettuato un esame esterno
della salma, che non deve averle dato il tempo di chiedere aiuto.
La donna dalla scorsa settimana viveva sola in casa dal momento
che il marito è ricoverato presso l’ospedale di Polla e questo, secondo i vicini, l’aveva non poco inquietata.
gia.mur.
Giovedì
30 maggio 2013
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CAPACCIO - AGROPOLI
Contestato l’avviso pubblico dell’ente che mira a realizzare una rete di servizi turistico - culturali
Parco, immobili e 7 rifugi ai privati
Il sindaco di Sanza: “Decisione assurda, impedita ai Comuni la gestione dei propri beni”
Piaggine/Sanza. E’ polemica tra
diversi Comuni, in particolare
quello di Sanza, e l’Ente Parco
Nazionale del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni che
ha deciso di affidare ai privati la
gestione dei sette rifugi presenti
sul Monte Cervati come di molti
immobili.
L’Ente Parco ha, infatti, indetto un apposito avviso pubblico
per l’affidamento in gestione a
privati di tutta una serie distrutture tra cui i sette rifugi situati
sul Monte Cervati di proprietà
del Comune di Sanza, al fine di
realizzare una rete di servizi turistico-culturali.
“Si tratta, sottolinea il sindaco di
Sanza - Francesco Di Mieri - di
una decisione assurda con cui si
impedisce ai Comuni qualsiasi
possibilità di gestione dei propri
beni. Ci sentiamo sfrattati e privati dei nostri beni non potendoli utilizzare direttamente per
la promozione del nostro territorio”.
L’amministrazione
comunale
di Sanza, interpretando anche il
pensiero di altre amministrazioni comunali, esprime disappunto
e insoddisfazione avendo l’Ente
Parco ritenuto di procedere sulla
gestione dei beni escludendo le
comunità locali.
Gli
amministratori
sanzesi
sono, soprattutto, delusi per la
mancanza di concertazione e di
condivisione sulle scelte di promozione del territorio adottate
dall’Ente Parco, scelte che per
loro rappresentano un vero e
proprio oltraggio per le comunità
locali il cui ruolo è imprescindibile nella gestione dei beni pubblici.
“Nell’esclusivo intento di riportare il confronto tra i protagonisti
del territorio verso una giusta e
chiara direzione invitiamo il Di-
rettore dell’Ente Parco a sospendere qualsiasi procedura in corso. E’ necessario procedere alla
rivisitazione delle modalità di
gestione delle strutture presenti
sul territorio dell’area protetta”,
conclude il primo cittadino di
Sanza.
Molto chiaro e diretto il messaggio del sindaco di Sanza il quale,
nell’eventualità che l’Ente Parco
continui a ideare, a strutturare e a
proporre una gestione unilaterale del territorio, è quanto mai deciso a porre in essere una vibrata
protesta anche intraprendendo
azioni giurisdizionali.
Va detto che il Comune di Sanza ha investito risorse e progetti
sulla valorizzazione e sulla promozione del territorio.
Ed anche i comuni di Piaggine e
Valle dell’Angelo, come quelli di
Roccadaspide e Sessa Cilento, da
tempo sono impegnati per valorizzare aree ed immobili ricadenti nell’area del Parco nazionale. e
che ora potrebbero essere dati in
affidamento ai privati.
Intanto sulla vicenda, l’amministrazione comunale di Sanza ha
promosso un incontro-dibattito,
in programma per domani sera,
alle ore 20,30, presso la sala polifunzionale comunale, al fine di
discutere e di riflettere sul ruolo,
le funzioni ed il rapporto tra Comuni ed Ente Parco Nazionale
del Cilento e Vallo di Diano.
Ed anche altri Comuni, pure sul
versante cilentano del Monte
Cervati, sono pronti a coinvolgerre la popolazione sulla tematica della gestione degli immobili
in dispoonibilità dell’ente Parco.
Seppure sono in molti ad ipotizzare che diversi degli immobili
e dei terreni oggetto del bando
non troveranno interessati alal
gestione.
Giampaolo Murgia
La struttura di Paestum dal 1929 della famiglia Pisani ha ospitato pontefici, reali, presidenti della Repubblica e scrittori tra cui Moravia e Ungaretti
“Nettuno” tra i locali storici d’Italia
Capaccio. Immerso nella storia
il “Nettuno” della famiglia Pisani tra i 240 locali italiani più
antichi e prestigiosi che caratterizzano il bien vivre nazionale.
A sancirlo, come accade da oltre un decennio, la guida “Locali Storici d’Italia” curata da
Claudio Guagnini e illustrata
dal pittore Gianni Renna.
E la signora Pina Pisani, nipote di chi nel febbraio del 1929
inaugurò la struttura lungo
la cinta muraria dell’area archeologica voluta da Benito
Mussolini per attrarre presenze nell’area da poco oggetto
della bonifica agraria, è chiaramente soddisfatta: “E’ un riconoscimento che ha radici nella
tradizione familiare dell’accoglienza che rappresenta, fra
l’altro, uno dei parametri per
cui si ottiene il riconoscimento
di locale storico dal momento
che occorrono sessanta anni
di ininterrotta attività da parte
sempre della stessa famiglia”.
Il “Nettuno” fu realizzato nel
1929 in seguito all’opera di
ampliamento di una casa colonica risalente alla seconda
metà dell’800 che inglobava fin
dall’origine una delle torri ap-
Ieri i fedeli di Agropoli e Capaccio in piazza San Pietro
partenenti alla cosiddetta Porta
Giustizia, di epoca greco-lucana. E gli innumerevoli viaggiatori che da sempre affluiscono
a Pæstum ne hanno sempre
potuto apprezzare l’ospitalità. Ora la struttura si propone
come ristorante, mentre in passato fungeva anche da albergo.
E tra gli ospiti la famiglia Pisani può annoverare ben due
pontefici, Papa Giovanni Paolo
II quando era vescovo di Cracovia e Benedetto XVI da cardinale presente con il fratello.
Tra gli altri a gustare le delizie
della cucina locale il già presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi, i reali di Svezia e di Belgio, Umberto I e Maria Josè di Savoia. Oltre a don
Luigi Sturzo, Luigi Einaudi,
Giuseppe Ungaretti e Alberto
Moravia che scrisse del locale
nell’opera “Romildo. Appunti
di viaggio”.
Ed ancor oggi la storia è maestra di vita al “Nettuno” non
solo per le pietre della struttura
che Benito Mussolini decise dovessero essere quelle dell’area
archeologica di Paestum.
alf.boc.
BLITZ ANTIDROGA A CAPACCIO E AGROPOLI
I fratelli Rosmini e Alessandro Merola
chiedono di poter tornare in libertà
Agropoli/Capaccio. Istanze al
Tribunale del Riesame ed al gip
Elisabetta Boccassini da parte
dei legali difensori di Osvaldo
Ronsini, Alessandro Merola e
Roberto Ronsini.
Tre dei quindici arrestati nel
blit dei carabinieri all’alba dello scorso venti maggio, perchè
secondo gli inquirenti ritenuti i
gestori del mercato di sostanze
stupefacenti attivo principalmente sulle piazze di Agropoli
e Capaccio, vogliono una attenuazione dei provvedimenti
giudiziari adottati nei loro confronti che riguardano ad oggi la
misura degli arresti domiciliari.
Così per Roberto Ronsini, difeso dall’avvocato Benedetta Sirignano, verrà presentata sia una
istanza al Riesame che un’altra
al giudice per le indagini premilinari per ottenere la revoca
del provvedimento di arresto.
Quest’ultima riguarderà la possibilità per alcune ore al giorno
che Roberto Ronsini possa recarsi all’esterno dell’abitazione
ove si trova agli arresti domiciliari al fine di poter provvedere
ad alcune incombenze.
Richiesta dettata dal fatto che
il 23enne di Agropoli, vivendo
da solo, non può delegare ad
altri l’espletamento di alcune
pratiche personali.
Successivamente
l’avvocato
Sirignano intende proporre
anche una richiesta di reimmissione in libertà per il suo assistito, con una articolata relazione a sostegno della sua tesi.
Diversa la richiesta di Osvaldo
Ronsini, fratello di Roberto, e
di Alessandro Merola, entram-
Itinerario artistico, artigianale e gastronomico con laboratori dimostrativi
In mille all’udienza di Papa Francesco “Botteghe e Mestieri” da oggi a domenica a Giungano
Oltre mille fedeli delle parrocchie di Agropoli e Capaccio ieri
presenti in piazza San Pietro all’udienza pubblica di papa Francesco. Commozione tra la comunit della diocesi di Vallo delal
Lucania guidata dal vescovo Ciro Miniero.
Giungano. Nel Cilento un lungo
weekend dedicato all’artigianato, ai laboratori di arti ed antichi
mestieri e alla gastronomia tipica con la terza edizione di “Botteghe e Mestieri” in programma
da oggi a domenica 2 giugno a
Giungano. Nel suggestivo scenario del Convento Benedettino
di Giungano, dalle ore 18,30 e
sino a tarda sera, un itinerario
artistico-artigianale e gastronomico con stands espositivi e
laboratori dimostrativi degli anti-
chi mestieri e della tradizionale
pizza cilentana. Maestri artigiani
proporranno “in diretta” le diverse tecniche di lavorazione interagendo, tra l’altro, con i visitatori i
quali potranno, così, conoscere
da vicino la lavorazione dell’artigianato tessile e della seta nonché le tecniche dell’impagliatore
di sedie, del tornitore del legno,
della fabbricazione della pergamena animale, dell’amanuense calligrafo, dell’armaiolo, del
vasaio con tornio, del soffiato-
re del vetro, dell’arrotino e del
materassaio.L’Associazione
Culturale “Cilentum pizza” di
Giungano presenterà la pizza cilentana di un tempo. proposizioni.Botteghe e Mestieri
è promosso dalla Camera di
Commercio di Salerno in collaborazione con Casartigiani Salerno di cui è presidente Mario
Andresano (nella foto), il Comune di Giungano, l’Associazione
Cilentum Pizza e la Bcc di Aquara.
bi difesi dall’avvocato Luigi
Palladino, che, per motivi legati
alle rispettive attività lavorative
in atto precedentemente all’arresto, intendono poter usufruire della possibilità di lasciare
i domiciliari per alcune ore al
giorno proprio per recarsi a lavoro.
Al lavoro anche i legali difensori dei quattro imputati agli arresti in carcere: Maniuel Femia,
31 anni di Capaccio, sua madre
Carmela Lambiase, 57enne residente pure lei nella cittadina
del templi, e Paolo De Martino,
41 anni di Battipaglia.
La loro volontà espressa è quella di chiedere per i rispettivi assistiti il provvedimento giudiziario degli arresti domiciliari.
Anche se gli elementi addotti
dall’accusa appaiono schiaccianti a carico di tutti e tre gli
arrestati. Soprattutto in virtù
delle intercettazioni telefoniche
acquisite e dalle testimonianze
dirette degli investigatori.
Alfredo Boccia
22
Giovedì
30 maggio 2013
EBOLI
La crisi
Il fatto
Ponte tra Eboli e Napoli nel nome della scienza
Un successo la kermesse ‘I miei diritti bruciati’
Dopo le dimissioni
Eboli. Botta e risposta. Comunicati stampa, conferenze
e riunioni.
Sulla questione relativa alle dimissioni del sindaco di Eboli,
Martino Melchionda, a distanza di una settimana, interviene
anche il coordinamento provinciale dell’Udc che esprime
il suo convinto sostegno al
gruppo consiliare di Eboli
«che in queste ore sta giustamente agendo per il rispetto
dei patti politici e dei vincoli
di maggioranza». Intanto, il
giorno 6 giugno, il presidente
del Consiglio Comunale Luca
Sgroia ha convocato una nuova
seduta dell’assise comunale. In
quella occasione il presidente
sarà chiamato a spiegare ai
consiglieri “la storia” delle
dimissioni del sindaco Melchionda.
Intanto, l’Udc provinciale
scrive: «Il sindaco Melchionda
invece di lanciare ultimatum,
dovrebbe preoccuparsi di rispettare gli accordi presi con
le forze politiche che lo hanno
lealmente sostenuto fino ad
ora. Questo è quello che l’Udc
si aspetta dal sindaco. Nel
ribadire l’apprezzamento per
la responsabilità e la fermezza
mostrate dal gruppo consiliare
di Eboli, - prosegue la nota - si
auspica che le attuali fibrillazioni possano trovare quanto
prima una ricomposizione
nell’esclusivo interesse della
città, ma ciò può avvenire solo
se il sindaco saprà riconoscere
e rispettare il crescente peso
politico che il gruppo consiliare Udc di Eboli ha saputo
sapientemente conquistare».
Insomma, nessuna fuga in
avanti ma solo e soltanto il
rispetto di accordi politici in
precedenza presi tra sindaco,
maggioranza e Udc. Eppure,
sembra che la crisi stenti a
rientrare. Il sindaco, al contrario di quanto affermava
qualcuno, non ha ancora ritirato le dimissioni e la politica
ebolitana è in subbuglio. «Sul
tema è intervenuto anche il
Luigi Cobellis:
«Deve essere
responsabile
e pensare
all’unità»
Eboli. Grande successo della
manifestazione “i miei diritti bruciati”: la cultura non si brucia.
Una due giorni tutta ebolitana
ricca di emozione, eventi, impegno e di solidarietà.
Due giorni in cui la città di Eboli
si è sentita stretta da un legame
inviolabile alla città di Napoli, un
legame chiamato cultura. Lunedì 27 maggio, nell’Aula Magna
Tucci dell’Istituto Comprensivo
“G. Romano”, si è tenuto il
seminario “La città violata, il
diritto negato, l’opportunità
cancellata”. Martedì, invece,
Piazza della Repubblica era
viva, piena di colori, di urla, di
schiamazzi, di speranza.
I bambini delle scuole ebolitane
hanno partecipato in maniera
corposa a questa esperienza
educativa. Hanno giocato,
pasticciato con le mani, riflettuto sui diritti, assaporato e
conosciuto le cose attraverso i
cinque sensi, hanno toccato la
terra ed hanno lasciato le loro
impronte colorate su un grande
foglio che è stato affisso sul
Monumento ai Caduti.
Una kermesse ideata e ‘gestita’
da diverse associazioni ebolitane. L’incendio del museo di
Bagnoli ha colpito il cuore degli
ebolitani in quanto, tra gli altri,
sono andati in fumo anche i
cimeli del mitico comandante
Umberto Nobile.
Il cooordinamento provinciale dei centristi: «Il sindaco riconosca il nostro peso nella maggioranza»
L’Udc sfida Melchionda: «Niente
ultimatum, deve rispettare i patti»
consigliere regionale Luigi
Cobellis con la seguente nota:
«Il sindaco rispetti i patti e sia
a tutti gli effetti garante della
tenuta e della compattezza della sua maggioranza. Anziché
minacciare il ricorso alle urne,
Melchionda ricordi che ha la
responsabilità di tenere unita
la sua maggioranza e chiunque
abbia fatto amministrazione sa
che questo non può succedere
quando si governa in solitudine. La condivisione è la stella
polare di ogni maggioranza e
ad Eboli è necessario ristabilire la rotta, recuperando un
sano senso di partecipazione
alle decisioni che fino ad ora è
evidentemente mancato e, anzitutto, rispettando gli accordi
sottoscritti in sede politica».
IL CASO
Il centro storico nella morsa
del degrado e dei rifiuti:
monta la rabbia dei residenti
PIANETA BUFALA: E’ POLEMICA
Cimitero, Legambiente
chiederà un summit
tra cittadini e dirigenti
Confesercenti al vetriolo: «Totem rimosso
da sindaco dormiente e gente ‘ingessata’»
Eboli. Ha il permesso per
il lavoro ma non si è mai
presentato nell’azienda
agricola a cui era assegnato: scattano le manette per
un 26enne rumeno.
L’operazione è stata posta
a segno dai carabinieri
della stazione di Santa Cecilia diretti dal maresciallo
Forcina. I militari hanno
scoperto che l’uomo non
aveva mai prestato servizio nell’azienda agricola
di Capaccio cui era stato
assegnato al regime del
permesso per il lavoro.
L’uomo era ai domiciliari
in quanto responsabile di
estorsione a Battipaglia e,
ieri, è stato trasferito dai
militari dell’Arma direttamente alla casa circondariale di Fuorni: il 26enne
risponde di evasione.
Gerardo Sorgente
Eboli. La Confesercenti provinciale si scaglia
contro il sindaco Martino Melchionda e contro “due commercianti dalle idee ingessate”.
Insomma, il sipario su Pianeta Bufala si alza
questa sera. Il centro storico ebolitano sarà
preso d’assalto da decine di visitatori. Eppure
su alcuni aspetti dell’iniziativa non sono mancate polemiche. E’ di ieri, infatti, una nota della Confesercenti provinciale che minaccia di
portare altrove l’evento Pianeta Bufala che ha
lo scopo di «ridare ossigeno ad un commercio
cittadino mortificato dalle scelte penalizzanti
dell’amministrazione comunale impegnata
parrebbe ad annullare il commercio di vicinato
ebolitano». Facciamo un salto indietro. Due
giorni fa nei pressi di Piazza della Repubblica
viene istallato un totem pubblicitario con il
logo PB. La struttura, viene posizionata proprio davanti a due attività commerciali della
zona, oscurandone quasi del tutto la visuale.
I commercianti chiedono di spostare la struttura altrove. Anche qualche ebolitano alza la
voce. Segue la nota della Confesercenti che
non risparmia nessuno. «E’ di ieri l’azione di
un sindaco dormiente che sollecitato da due
commercianti dalle idee ingessate ha fatto
smontare un totem che pubblicizzava la manifestazione “Pianeta Bufala”. La Confesercenti
Provinciale dovrà fare un’attenta riflessione
sul futuro di tale manifestazione che ambita
da molti centri della nostra provincia è stata
sino ad oggi tenuta ad Eboli per rispetto alla
storia di questo comune e dei suoi operatori
commerciali».
Eboli. «Il centro storico è campo di nessuno. Rifiuti ovunque
e scarsa pulizia. Chiediamo agli uffici comunali preposti di intervenire». E’ il grido d’allarme lanciato da alcuni residenti del
borgo antico ebolitano, che abitano tra piazza Potifredo e vico
Rua. Sacchetti di rifiuti di ogni genere, oggetti ingombranti e
elettrodomestici dismessi. In più di una occasione i residenti
hanno alzato la voce ed hanno protestato con gli stessi altri
residenti accusandoli di non rispettare le regole della raccolta
differenziata. Insomma, è una guerra aperta. Da una parte i
cosiddetti “cittadini per bene”, dall’altra quelli che a dispetto di
tutto e tutti, infrangono le regole creando un malumore diffuso.
Qualche giorno fa il presidente del Centro Culturale Studi Storici,
Peppe Barra mise in atto una singolare protesta. Sistemò un
banchetto a due passi dal campanile della chiesa di San Nicola
e si mise quasi a sorvegliare l’area da eventuali sversamenti
di rifiuti fuori orario e fuori dai giorni di conferimento. La notizia
fece subito il giro del centro storico. Per qualche giorno pare
che il fenomeno abbia trovato una soluzione, ma poi ecco che
ieri si è ripetuto. In via Madonna delle tre corone, un residente
che fotografato la situazione. Un materasso dismesso, alcuni
sacchi di rifiuti indifferenziati e abbandonati, il tutto sotto gli occhi
di chi ci abita e impotente oltre a protestare altro non può fare.
«Devono intervenire i vigili urbani e se è necessario i carabinieri
- urlava ieri pomeriggio una donna dalla finestra della sua abitazione. - Qui è uno schifo e ora che arriva l’estate questi rifiuti
non solo attirano topi e animali vari, ma rilasciano anche cattivo
odore. E’ giunta l’ora di dire basta. Noi paghiamo le tasse e chi
è incivile deve essere riconosciuto e isolato. Magari una volta
scoperto si potrebbe costringerlo a ripulire le aree inquinate»,
è il suggerimento della donna.
20
Giovedì
30 maggio 2013
PICENTINI - SELE
Pontecagnano Faiano. Ragazzine di stimate famiglie di Eboli e Campagna rubano al Maximall
Ladre «per noia», nei guai 4 minorenni
Pontecagnano Faiano. «Abbiamo rubato perché ci annoiavamo. Volevamo trascorrere un pomeriggio diverso».
Disarmante, e a suo modo
inquietante, la “giustificazione” che quattro giovanissime
hanno reso ai carabinieri, che
le avevano fermate dopo un
tentativo di furto di capi di
abbigliamento intimo per il
valore di circa 400 euro, dà la
chiara percezione della “particolarità” del fatto di cronaca
avvenuto in un negozio del
centro commerciale Maximall,
a Pontecagnano Faiano.
Lì i militari dell’Arma han-
Il parere della psicologa
Hanno 16 e 17 anni
e ai carabinieri hanno
detto: «Volevamo
una giornata diversa»
no sgominato una “banda”
di baby ladre tra i sedici e i
diciassette anni. Un gruppo
- raccontano gli inquirenti ben organizzato, composto da
quattro minorenni di buona
famiglia, due residenti a Eboli
e due a Campagna, pizzicate
dagli addetti alla vendita
impiegati nel mega-store e
poi consegnate ai carabinieri
con addosso alcuni capi di
abbigliamento intimo. Le
ragazze li avevano sottratti,
dopo aver abilmente staccato
i dispositivi antitaccheggio,
dall’interno di un negozio di
una nota griffe presente nella
galleria commerciale.
Collaudata la tecnica: le prime
due del quartetto entravano
in azione e distraevano le
Montecorvino P.
Studenti puglianesi
grandi protagonisti
al “Premio Gatto”
Montecorvino Pugliano .
Nuovi importanti riconoscimento per l’istituto Comprensivo di Montecorvino
Pugliano giungono dal Premio di Poesia, grafica e pittura
“Alfonso Gatto”. Al concorso
promosso dai Lions club di Salerno, per la scuola secondaria
di primo grado, nella sezione
poesia, Chiara Ascolese si è
aggiudicato il primo premio
con l’opera “i miei pensieri”,
mentre ad Elisabetta Infante
la menzione speciale per la
composizione “un libro”.
Anche la sezione “Grafica e
Pittura” ha riservato soddisfazioni per l’Istituto Comprensivo di Montecorvino Pugliano,
con il primo premio a Sabrina
Coralluzzo con il componimento artistico “Chiesa
veneziana” e la menzione
alle opere “Il Comando” e La
Primavera”, rispettivamente
delle alunne Giuseppina Imparato e Gerarda Landi.
commesse, mentre le atre due
all’interno dei camerini, con
delle forbicine, asportavano i
sistemi antitaccheggio dei capi
che poi venivano indossati
sotto i vestiti. Stavolta, per
attirare su di sé le attenzioni
delle addette alle vendite, e
provare a dare via libera alle
amiche che avrebbero dovuto
materialmente compiere il
furto, la coppia di “adescatrici” si è data alle public
relation. Presentandosi come
“pr” di una nota discoteca
della costa cilentana, infatti, le
ragazze hanno invitato il personale del negozio alla serata
inaugurale, distribuendo dei
volantini e garantendo loro
anche l’ingresso omaggio. Nel
mentre, le altre due agivano
nei camerini. L’operazione
non è però sfuggita all’occhio
attento delle commesse che,
insospettitesi, hanno chiamato
i carabinieri della stazione di
Pontecagnano ai quali hanno
consegnato la “banda”. Di
fronte all’evidenza le ragazze
hanno restituito i capi sottratti
(per un valore di circa 400
euro) poi restituiti al titolare
del negozio. Per le tutte loro,
due sedicenni e due diciassettenni, tutte studentesse di
Eboli e Campagna, una denuncia in stato di libertà alla
Procura della Repubblica per
i Minori di Salerno. Accompagnata da quell’inquietante
dichiarazione: «Ci annoiavamo, volevamo trascorrere un
pomeriggio diverso».
La vertenza
Rubare per sentirsi
grandi e usare oggetti
per colmare un vuoto
Cassaintegrazione
firmata per gli operai
dell’Aser. Pisapia:
«Risultato storico»
Cosa spinge insospettabili ragazze di buona famiglia,
senza alcun problema economico, a rubare? Si tratta per lo
più di piccoli e facili oggetti da mettere in borsa, sentendosi
inosservati. Cosmetici, piccoli profumi, biancheria intima,
bigiotteria, quasi tutte cose senza valore.
Rubare, oggi, è un disturbo psicologico abbastanza frequente, che interessa maggiormente le donne e gli adolescenti, soprattutto di buona estrazione sociale. Rubare
determina un’illusione di controllo («se posso prendere
senza chiedere, mi sento
forte, grande e sentendomi
grande posso svincolarmi
dal sistema familiare»).
Rubare è un modo di comunicare al di là delle parole,
al di là del tempo. Rubare è
un tentativo di dire “Io” in
maniera forte , per colmare
a furia di oggetti e oggettini
un vuoto che si ha dentro.
I motivi che spingono a farlo
nascono da un fortissimo bisogno di prendere, di vivere
la sensazione di aver fatto
una bravata, di provare a
se stessi e agli altri di essere
furbi, in gamba, di non avere paura di essere scoperti. Il
senso di euforia che segue il furto, placa l’ansia e la tensione; dopo aver rubato ci si sente meglio e viene attirata
l’attenzione di chi sta intorno. È proprio dalla bravata adolescenziale che il problema può farsi più serio, soprattutto
se queste bravate vengono accolte dagli amici con lodi e
ammirazione. È bene, dunque, prestare massima attenzione a questo fenomeno, in quanto chi compie tale gesto
vive una forma particolare di disagio interiore, che non
deve assolutamente essere sottovalutata ma comunicata
a figure specialistiche (psicologo), affinché il “prendere”
lasci spazio al “dialogare”.
Dottoressa Erminia Cioffi
Psicologa-Psicoterapeuta
Pontecagnano Faiano. Aser, firmata la cassaintegrazione. Ieri
mattina, presso l’Ormel della Regione Campania, è stata firmata
la cassa Integrazione in deroga
fino al 30 novembre prossimo
per i dipendenti dell’Aser di
Pontecagnano Faiano. Esprimo
grande soddisfazione e gratitudine al lavoro svolto da tutti coloro
- sindacati in testa - che hanno
firmato la Cig”, ha affermato il
liquidatore della Spa, Claudio Pisapia. “Ciò ha fatto si di ottenere
sia le tranches scoperte del 2012
e il 2013. Questa rappresenta
una goccia nel calvario dei dipendenti e della struttura ma è la
conferma che quando ci si siede
attorno ad un tavolo in modo leale e costruttivo i risultati possono
essere anche positivi nonostante
le prospettive non siano delle
migliori per la vita dell’azienda”.
Adesso il prossimo passaggio
per l’Aser è l’assemblea ordinaria
del 14 giugno, già andata deserta
il 10 maggio scorso, per l’approvazione del bilancio.
Pontecagnano Faiano verso il ballottaggio
Sica va avanti da solo. Lanzara a Napoli
per preparare il prossimo arrivo di Renzi
Pontecagnano Faiano. Ernesto Sica
avanza da solo, sicuro di poter godere del sostegno dei cittadini anche
al ballottaggio indipendentemente
dal “sostegno” politico del suo partito (che già gli negò il simbolo Pdl),
mentre Giuseppe Lanzara si prepara
ad accogliere i big Matteo Renzi e
Vincenzo De Luca per chiudere con
il “botto” la campagna elettorale che
si è di fatto già riaperta. Sono ore
frenetiche a Pontecagnano Faiano.
Importante la scadenza di domenica
2 giugno, alle ore 12, termine entro il
quale i candidati che si sono presentati al ballottaggio hanno la facoltà
di “apparentarsi” con coloro che non
hanno superato il primo turno. E benché entrambi i concorrenti abbiano già
espresso volontà di non cercare accordi, c’è un dato oggettivo che non può
essere sottovalutato: gli altri cinque
candidati “sconfitti” rappresentano
oltre il 20% dell’elettorato che non
ha votato né per Sica né per Lanzara.
Anastasio su tutti, ma anche la grillina
Moscati, potrebbero risultare determinanti nello “spostamento” dei voti ma
al momento nulla lascia immaginare
“apparentamenti” ufficiali né ufficiosi.
Il rischio astensionismo, poi, rappresenta un’incognita rilevante. Già nel
primo turno il calo è stato evidente
rispetto alle comunali di cinque anni
fa (76,56% quest’anno, contro l’83,01%
del 2008), e un’ulteriore diminuzione
del numero dei votanti renderebbe
ancor più incerta una situazione che
vede “partire” Sica con oltre 2mila
preferenze di vantaggio rispetto a Lanzara. Sarà per questo che l’esponente
del centrosinistra ieri sera ha riunito
tutti i candidati a Magazzeno, per
spronarli a riprendere la campagna
elettorale. Domani, poi, l’aspirante
sindaco di Pontecagnano Faiano del
Pd farà tappa a Napoli, dove ha appuntamento con Matteo Renzi, alla
stazione marittima, per preparare l’arrivo nei Picentini del primo cittadino
di Firenze. Un evento importantissimo
per Lanzara, già quasi certo invece di
chiudere la campagna elettorale con
il viceministro e sindaco di Salerno,
Vincenzo De Luca.
«I numeri parlano chiaro: con 2144
preferenze, la nostra rosa di candidati
ha raggiunto il più alto numero di
consensi fra tutte le liste che si sono
proposte in questa tornata elettorale,
sia a sostegno del possibile sindaco
Giuseppe Lanzara, sia a supporto dei
nostri avversari politici. Questo dato
non solo ci riempie di gioia e di sincera
gratitudine verso i 16 uomini e donne
che l’hanno reso possibile, a cui dobbiamo riconoscere un impegno encomiabile e vero, ma attesta che abbiamo
la forza e la voglia, insieme a tutta la
coalizione e a tutta la comunità, di
portare avanti un progetto politico
ed amministrativo serio e credibile»,
diceva ieri il segretario del Partito
Democratico di Pontecagnano Faiano,
Roberto Busa, esortando i cittadini «a
tornare alle urne il 9 e 10 giugno per
votare Lanzara».
Più “guardingo” e sicuro di sé è Ernesto Sica. Il sindaco uscente ha creduto
di poter chiudere la pratica al primo
turno, ora è pronto a rilanciare la sua
richiesta ai cittadini di «una scelta
d’amore per continuare il programma». E lo farà, salvo clamorosi colpi
di scena, da solo, proprio come ha
condotto l’intera campagna elettorale.
Senza simbolo del Pdl né con i big
provinciali del partito, Sica ha trovato
in Domenico Di Giorgio, sindaco di
Montecorvino Pugliano e referente
per i Picentini del coordinamento
guidato da Mara Carfagna, l’unico
vero pubblico sostegno in questa corsa alla riconferma sulla poltrona più
importante di Palazzo di Città. Andrà
avanti così, confidando nel fatto che
«i cittadini di Pontecagnano Faiano
rappresentano il miglior alleato per
questo ballottaggio».
Giovedì
30 maggio 2013
19
CAVA DE’ TIRRENI
Il consiglio comunale. Il primo cittadino e la sua maggioranza passano indenni la votazione del Consuntivo 2012
Galdi ha superato l’esame del Bilancio
Cava de’ Tirreni. La maggioranza Galdi tiene, e supera
anche l’insidioso scoglio del
rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario
2012, al centro della seduta
del consiglio comunale di ieri
pomeriggio. Tuttavia, la prima
novità emersa dal parlamentino cittadino è tutta di natura
politica: infatti, il Pdl ritrova
l’unità in consiglio, costituendo un gruppo
unico in cui sono
confluiti i gruppi “Cava per le
libertà - Pdl” e
“Cava de’Tirreni prima - Pdl”.
Soddisfazione
è stata espressa dal commissario cittadino
del partito di
Berlusconi, Gigi
Casciello, e dal
capogruppo
Enrico Polacco.
Unica voce fuori
dal coro quella del presidente
dell’assise, Antonio Barbuti, il
quale si è definito “consigliere
di minoranza all’interno del
Pdl”. “Ero contrario alla creazione di un gruppo unico ed
all’ingresso in giunta nell’ultimo rimpasto dei consiglieri comunali, ed in particolare di Del
Vecchio. Si è fatto tutto frettolosamente - ha proseguito Barbuti - per questo invito il sindaco
ad aprire un confronto con tutti
coloro che hanno concorso alla
vittoria nel 2010”. Alla luce di
questa novità, sono 2 i gruppi
consiliari che compongono la
maggioranza: Responsabili per
Cava ed il Pdl.
Dopo la sentenza emessa nei
giorni scorsi dalla sezione
penale del Tribunale di Salerno, che in pratica dichiara
l’inesistenza di una lottizzazione abusiva nell’area dell’ex
Ceramica Cava avanzata dal
dirigente del V Settore, in aula
è “ripiombata” di nuovo la
vicenda relativa all’ex Cofima.
“Quando è costato il procedimento giudiziario alle casse
dell’ente, e chi pagherà il risarcimento danni che sarà chiesto
al comune?- si è interrogato il
capogruppo del Pd, Pasquale
Scarlino.
“Ho sempre avanzato dubbi
sull’esistenza di una lottizzazione in quell’area- ha dichiarato il sindaco Galdi. Questa
sentenza da un certo punto di
vista è molto positiva, perché
alleggerisce la posizione dei
consiglieri comunali, destinatari di un avviso di garanzia,
che votammo l’acquisizione
della Cofima. Inoltre, ciò permetterà di velocizzare anche
la verifica da parte dei nostri
uffici di altre lottizzazioni
abusive”. Galdi infine ha evi-
Sull’ex Cofima
il Pdl si ritrova
finalmente
unito e compatto
Antonio Barbuti polemizza sulla nascita del gruppo unico in Municipio
Tuona l’ex sindaco Gravagnuolo: “Questo rendiconto non è completo”
denziato che il costo sostenuto
dall’ente per la parcella chiesta dal legale che ha seguito
il procedimento giudiziario
ammonta a circa 5mila euro. A
rincarare la dose ci ha pensato
l’ex sindaco Luigi Gravagnuolo. “Sulla Cofima
sono state dette
cose inaccettabili, il sindaco, firmando l’atto, ha
avallato la teoria
del dirigente, e
poi ha cercato di
scaricare la colpa
anche su di me,
infangandomi
pubblicamente
in consiglio comunale”.
Al termine di una
lunga ed estenuante fase di interrogazioni e
raccomandazioni, fari puntati
sulla discussione relativa al bilancio consuntivo del 2012. “Il
dato più rilevante che emerge
chiaramente dal documento
Le verifiche. Il vicesindaco in prima linea per contrastare chi non rispetta le regole. E venerdì convegno contro le truffe agli anziani
Ristoranti senza licenze, pugno duro di Del Vecchio
Cava de’ Tirreni. Pugno duro
del neo assessore alle attività
produttive, Giovanni Del Vecchio, il quale, per contrastare
il fenomeno dell’esercizio di
attività di ristorazione in carenza delle licenze richieste,
con un atto di indirizzo ha
chiesto l’avvio immediato di
controllo e verifiche su presunte violazioni da parte di
alcun pubblici esercizi nella
somministrazione di alimenti
e bevande.
“Pervengono segnalazioni su
presunte violazioni alla normativa in materia di pubblici
esercizi e segnatamente nei
settori della somministrazione
di alimenti e bevande. Dai casi
segnalati - scrive il vicesindaco metelliano- risulterebbe
che alcuni pubblici esercizi
esercitano attività di ristora-
zione in carenza delle licenze
richieste. Al fine di tutelare gli
utenti esposti a prestazioni di
servizi da parte dei soggetti
non abilitati, vogliate avviare
un programma di verifiche perseguendo gli abusi a norma di
legge a partire delle zone centrali fino alle periferie della città”.
Del Vecchio, infine, ha chiesto
agli organi proposti di trasmettere l’esito delle verifiche che
saranno effettuate sia presso il
suo ufficio, che presso lo Sportello Unico Attività Produttive
(Suap).
Intanto sempre su un altro fronte, quello della sicurezza, il Comune si mostra attivo. , Venerdì
si terrà, presso l’ Aula consiliare
del Comune di Cava de’ Tirreni,
un interessante convegno con al
centro lo slogan ‘Non ci casco’.
Uno slogan questo che è anche il
titolo del manuale di autodifesa
contro truffe e raggiri pubblicato dallo Spi Cgil Nazionale
e distribuito, gratuitamente, ai
cittadini e alle autorità che parteciperanno alla manifestazione. L’Iniziativa, coordinata da
Gaetano Maiorino, presidente
dell’associazione di volontariato Auser, e organizzata dallo
Spi Cgil di Salerno e Cava de’
Tirreni, si annuncia di significativo spessore socio-culturale per
la partecipazione al dibattito di
rappresentanti di primo piano
nel campo sociale, istituzionale
e della sicurezza. “Il nostro
impegno - spiega il presidente
Maiorino - punta a fornire ai
pensionati e ai cittadini di ogni
età strumenti informativi capaci
di metterli in guardia da persone non affidabili”.
Giuseppe Ferrara
Il raduno. La società emiliana ha scelto l’impianto metelliano per selezionari alcuni giovani della provincia
La Reggiana visiona baby calciatori a Pregiato
Cava de’ Tirreni. Giovani talenti
salernitani visionati a Cava de’
Tirreni. La Reggiana interessata
a quattro baby calciatori della
provincia visionati al campo di
Pregiato. Lo scorso 16 maggio
sono stati invitati dalla Reggiana, 4 ragazzi salernitani a
sostenere un provino.
I ragazzi sono stati visionati in
due raduni ufficiali organizzati
dalla emiliana ad Agropoli sul
campo ‘Torre’ e sul terreno in
sintetico della frazione di Pregiato a Cava de’ Tirreni. Erano
presenti il capo dello scouting
e massima autorità tecnica
della società, Rino D’Agnelli,
l’osservatore per la regione
Lombardia, Gianfranco Faillo,
e gli osservatori di zona, Luigi
Torrente e Guglielmo La Pastina. I ragazzi, sui terreni di
Agropoli e Cava de’ Tirreni,
hanno sostenuto un provino di
ottima qualità che, ha indotto i
responsabili della società reggiana ad esprimere la volontà di
monitorare accuratamente il ter-
ritorio campano, in particolare
quello salernitano e metelliano,
e di impiantare una struttura
permanente di scouting per poter pescare giovani di talento da
valorizzare nel calcio che conta.
La Reggiana, infatti, sta pensando di ristrutturare l’intero
settore giovanile e di fare del
proprio vivaio il serbatoio per
la propria prima squadra. Ottimi risultati in questo senso
sono stati già raggiunti, con la
cessione al Milan del classe 1998
più forte d’Europa, quel Hakim
Mastour per il quale sono state
fatte follie, con il ragazzo che attualmente è seguito dall’agente
di Kakà, Gaetano Paolillo.
finanziario - ha dichiarato il
primo cittadino Marco Galdi - è
quello relativo ad un avanzo di
amministrazione che supera i
13 milioni di euro, anche se si
tratta di fondi vincolati. Siamo
molto soddisfatti, perché siamo
riusciti a contenere l’indebitamento dell’ente, visto che siamo al di sotto del 2% anche se
la legge ci consente di arrivare
al 4, ma anche perché c’è stata
una riduzione di circa 500mila
euro delle spese del personale
e rispettato il patto di stabilità”.
“Questo bilancio - ha tuonato
invece Gravagnuolo - non è licenziabile, perché risulta mancante di una serie di documenti
necessari, a cominciare dalla
certificazione del rapporto
tra le società partecipate ed il
comune”. Servalli (Pd), invece
ha sottolineato il fatto che le
cifre riportate in bilancio sono
“virtuali”, “poiché si tratta di
crediti accertati ma non ancora
riscossi”.
Voto contrario al rendiconto di
gestione dell’esercizio finanziario 2012, oltre dalla minoranza
storica, è stato espresso anche
da Fratelli d’Italia.
Valentino Di Domenico
In breve
Caso ospedale,
boom di firme
per la petizione
Cava de’ Tirreni. Michele Mazzeo contro la chiusura dell’ospedale ‘Santa Maria dell’Olmo’
di Cava de’ Tirreni, la questione
continua a essere sospesa sul
filo di un rasoio mentre sembra
positivo il riscontro dei cittadini
alle petizioni circolate di recente. Giungono infatti in questi
giorni ulteriori rivelazioni dalla
voce del consigliere comunale
nonché capogruppo del partito
metelliano di Rifondazione
Comunista, da sempre impegnato su ogni fronte per la lotta
in difesa della salvaguardia
del nosocomio metelliano che
rischia di chiudere i battenti a
causa dell’ormai famigerato
decreto 49 e della disposizione
degli zero posti letto.Grazie a
una presenza costante sul territorio, attraverso l’allestimento
di numerosi stand nel centro e
dintorni, il partito è riuscito a
raccogliere un folto numero di
consensi da parte dei cittadini
metelliani preoccupati delle sorti del nosocomio. La prossima
mossa prevista da Mazzeo è
quella di riunire questi stessi
cittadini in un solo coro che
scenda in campo per il bene
dell’ospedale. “La partecipazione massiccia dei cittadini, a
questa iniziativa, è la migliore
arma per combattere e vincere
la battaglia per salvare l’ospedale di Cava”, ha detto Mazzeo.
Giovedì
30 maggio 2013
«Un buco di due milioni»
Il consigliere di minoranza del Comune di Baronissi, Francesco De Simone
attacca l’amministrazione: «Le casse dell’Ente non sono affatto in salute»
L’esponente dell’opposizione tira in ballo anche la Farmacia comunale: «Rischia
di essere sacrificata per evitare il fallimento. Al posto loro avrei dato le dimissioni»
Baronissi. I conti di Baronissi
sono davvero sotto controllo?
Questione di punti di vista.
Non la pensa affatto così Francesco De Simone, consigliere
della neonata lista civica Idea
Comune, secondo cui l’attuale
situazione delle finanze cittadine è molto meno limpida e
rassicurante di quanto continui
a dichiarare l’amministrazione
comunale. L’accusa rivolta alla
Giunta presieduta dal sindaco
Moscatiello è di aver accumulato un bel po’ di debiti per poi
“mascherarli” con una serie
di sotterfugi, cui starebbe per
aggiungersi la svendita della Farmacia comunale. “Con
delibera di giunta n. 94 del 20
maggio, l’amministrazione, che
si vantava di avere un avanzo
di cassa e una sana gestione
dei conti, è stata costretta ad
ammettere debiti certi, liquidi
ed esigibili per 2.979.471,45
euro – afferma De Simone – Per
farvi fronte, evitando i decreti
ingiuntivi da parte dei numerosi creditori che iniziano a fare
pressioni, l’amministrazione
in carica ha dovuto chiedere
alla Cassa depositi e prestiti
di finanziare il debito”. Ma il
peggio, sostiene il consigliere,
deve ancora venire, perché proprio la Farmacia rischierebbe
di finire sacrificata sull’altare
dei conti pubblici “per evitare
il fallimento dell’Ente”, in base
alle direttive della delibera di
17
VALLE DELL’IRNO
BARONISSI
La denuncia di un cittadino malato:
«Ho chiesto tre volte d’incontrare
il sindaco, ma continua a negarsi»
Baronissi. «Ho chiesto in più di
una circostanza di incontrare il
sindaco, Giovanni Moscatiello,
ma non capisco perché continui
ad evitarmi». La denuncia arriva da Matteo Luzzi, cittadino
di Baronissi invalido al 100%
per malattia. Una situazione di
difficoltà che ha spinto l’uomo
a richiedere un incontro con il
sindaco di Baronissi, il quale,
però, - stando a quanto denunciato dall’uomo - si sarebbe
sottratto in più di una circostanza. «Ho lasciato il mio numero
alla segretaria - ha denunciato Matteo Luzzi - con la promessa
che sarei stato contattato. La mia attesa, però, non è servita a
nulla, perché non ho ricevuto alcuna telefonata. A quel punto mi
sono recato in Comune e ho chiesto di parlare con il sindaco.
Mi hanno fatto attendere per ben mezz’ora nell’anticamera,
ma di Moscatiello nessuna traccia. Così ho provato ad aprire
la porta della sua stanza e mi sono reso conto che aveva
utilizzato una scala di servizio per abbandonare il suo studio.
Non capisco il perché di quest’atteggiamento. Non ho, forse,
gli stessi diritti degli altri cittadini?»
MERCATO SAN SEVERINO
Animazione e divertimento: a Ciorani
va in scena l’evento “Cioranilandia”
giunta n. 88 del 16 maggio.
A condizionare i rapporti tra
l’amministrazione ed il Consorzio Farmaceutico Intercomunale, di cui Baronissi fa parte dal
1996, ci sarebbero anche variabili di tipo politico: “Nel 2010,
Moscatiello e i suoi uscirono dal
Consorzio in quanto era gestito
dal centrosinistra, mentre due
anni dopo rientrarono perché
la maggioranza era di nuovo
di centrodestra; ora che il Cda
è tornato in mano al centrosinistra, si inventano la necessità di
vendere la farmacia per rispettare il patto di stabilità”. La
svendita della Farmacia, attacca
De Simone, rappresenterebbe
solo l’ultimo risvolto di quello
che definisce un “clamoroso
inganno” perpetrato da sindaco
e amministrazione ai danni dei
cittadini di Baronissi. Ovvero,
quanto basta per giustificare
l’ennesima richiesta di dimissioni da parte dell’opposizione:
“Siamo però convinti che la dignità politica non sia elemento
caratterizzante di chi ha di-
mostrato di accettare qualsiasi
cosa pur di rimanere attaccato
alla poltrona”. Per chiudere,
un’ultima frecciata a Giovanni
Moscatiello: “Restiamo della
convinzione che oltre a conquistare le pagine dei giornali, un
politico e amministratore capace dovrebbe dimostrare coerenza e trasparenza, difendendo
la salute dei cittadini e i posti
di lavoro, cosa che a Baronissi,
non è certo una priorità per gli
attuali amministratori”.
Francesco Ienco
Mercato San Severino. Tutto pronto alla frazione Ciorani di
Mercato San Severino per l’atteso evento “Cioranilandia”. Una
divertentissima animazione che intratterrà, presso il complesso
sportivo “S. Alfonso Stadium” di Ciorani, a partire dal prossimo 1
giugno, tutti i sabato e le domeniche del periodo estivo, i bambini di
età compresa tra i 2 e i 10 anni. Il divertimento è assicurato grazie
all’esilarante animazione curata da associazioni di categoria che
si occupano dell’intrattenimento dei bambini. I piccoli, nel corso
dell’intero periodo estivo, verranno seguiti da animatori ed educatori
che li intratterranno con giochi di squadra, palloncini, mascotte e
altre modalità di svago. Oltre al divertimento, il programma prevede
anche un percorso educativo, durante il quale il bambino verrà accompagnato da esperti di teatro, musica e spettacoli a sviluppare le
proprie doti artistiche e creative realizzando forme di coinvolgimento
per incentivare i rapporti sociali stimolando l’aspetto formativo
sotto diversi punti di vista. A completare il quadro dell’animazione
ci saranno anche i clown e il divertente “truccabimbi”.
16
Giovedì
30 maggio 2013
IRNO - COSTIERA
Pellezzano. L’amministratore delle strutture sanitarie passa al contrattacco: «Situazione precaria»
La Quiete ed il Cedisa attaccano l’Asl
Dipendenti e proprietà pronti ad azioni di forza: «Non escludiamo la possibilità di occupare»
Pellezzano. Mancati pagamenti
ed insolvenze da parte dell’Asl:
l’amministratore della casa di
cura “La Quiete” di Capezzano e
del centro diagnostico salernitano
“Cedisa”, Leonardo calabrese,
a scrivere al direttore generale
dell’Asl, Antonio Squillante, al
presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro e al sub
commissario ad acta della Regione Campania, Mario Morlacco
(inviata per conoscenza anche
al Prefetto, al Questore e alle
categorie sindacali). Una lettera
scritta e sottoscritta da 169 persone (dipendenti, collaboratori
e l’intero indotto) nella quale si
denuncia “l’intollerabile comportamento dell’Asl di Salerno”
e si annuncia il possibile avvio di
manifestazioni di protesta forti
quali “occupazioni di strade, uffici e ferrovie”. Ripercorrendo il
filo degli ultimi anni, Calabrese ha
riepilogato la situazione delle due
strutture, evidenziando le grosse
difficoltà con le quali si è costretti
a vivere quotidianamente.«Con
enormi sacrifici - si legge nel
documento - abbiamo trovato il
modo di sopravvivere, pagando
interessi, e spalmando in più mesi
gli arretrati dovuti ai dipendenti,
salvando tutti i posti di lavoro.
Un impegno fatto nella speranza che, almeno i pagamenti del
corrente venissero corrisposti
con puntualità, senza ostruzioni
pretestuose, illegittime, incoerenti
e a volte ridicole». Una situazione
estremamente complicata che potrebbe costringere a effettuare più
di un licenziamento, qualora non
dovessero esserci schiarite. «Alla
Quiete - si legge nella nota - non
è stato corrisposto il 10% relativo
al 2012, la struttura viene quotidianamente svuotata di pazienti
e l’accreditamento istituzionale
per lungodegenza (richiesto nel
2008), a differenza di quanto
accaduto per le strutture napoletane, non è ancora avvenuto.
Eppure per acquisire i requisiti
la proprietà ha dovuto spendere
2.500.000,00 euro per accedere ad
una riconversione che resta un
miraggio. L’Asl non ha nemmeno
provveduto a completare le procedure per il rilascio della nuova
autorizzazione». Meno intricata la
situazione riguardante il Centro
diagnostico salernitano Cedisa.
«Ad oggi non è stato corrisposto
il saldo di ottobre 2012 ed il pagamento delle prestazioni urgenti
erogate nei mesi di dicembre 2010,
2011 e 2012. Non sono state pagate
le prestazione Pec/Ct rese nel
2012 perché non è stata ancora
adottata la delibera. Non è stato
ancora rivisto il tetto di spesa di
struttura che era stato decurtato
del 20%. Ma la cosa più grave è
che alle pressanti richieste di pagamento è stato risposto sempre
con inaccettabile imprudenza.
L’Asl, a dimostrazione del caos
amministrativo, ha pagato il 15%
del mese di ottobre 2012 e non il
dovuto 85%. Un comportamento
incomprensibile probabilmente
dovuto a gratuita cattiveria e
grossa ignoranza». La situazione
di difficoltà in cui versano le due
società ha spinto l’amministratore
Leonardo Calabrese a lanciare
un messaggio d’allarme nella
speranza che «il senso di dovere
e responsabilità prevalga sull’indifferenza e quant’altro è causa
di un’amministrazione colpevolmente inadeguata».
Il delegato Gino Schiavo ha chiesto l’installazione della segnaletica stradale
Confindustria Alberghi scrive ai sindaci
La profonda crisi che ha colpito l’economia legata
al settore turistico della costiera amalfitana ha
spinto il delegato di Confindustria Alberghi della
Provincia di Salerno, Gino Schiavo, a rivolgersi
ai primi cittadini di Maiori, Tramonti e Ravello per
porre rimedio all’attuale confusa situazione della
segnaletica stradale sull’autostrada A3 Napoli Salerno. Il tratto sul quale andrebbero riadeguati,
a detta del delegato, i segnali stradali è quello in
prossimità del nuovo casello Angri Sud, inaugurato
proprio pochi mesi fa, ma finora poco sponsorizzato e poco utilizzato dai turisti che arrivano
in costiera, costretti così a tempi di percorrenza
molto più lunghi. L’opera, infatti, si configura come
un’importante risorsa per facilitare l’arrivo di chi
raggiunge la Costa d’Amalfi, permettendo a chi
viaggia di evitare l’attraversamento del caotico
centro di Angri. Ciononostante, così come ha
denunciato Schiavo, ancora non si è proceduto
all’aggiornamento dell’indicazione all’uscita del
vecchio casello, sul quale si legge “Valico Di
Chiunzi - Costiera Amalfitana” / “Maiori – Ravello”,
mentre solo dopo al nuovo casello, distante qualche chilometro, si trova la giusta segnaletica che riporta correttamente la scritta “Angri Sud - Costiera
Amalfitana / Maiori – Ravello”. Una situazione che
genera, allo stato attuale, una grande confusione
per i viaggiatori, molti dei quali turisti che scelgono
la costiera come meta dei loro soggiorni.
Lucia Lieto.
SPETTACOLO
La pellicola Diminuta
sarà girata in Costiera
E’ arrivato in Italia il regista
brasiliano Bruno Saglia, che
dirigerà il film “Diminuta” girato
in gran parte tra Amalfi, Ravello
e Positano. La pellicola, che
in Italia avrà il sostegno della
Enit, vedrà la partecipazione
di importanti attori di Tv Globo
come il protagonista Reynaldo
Gianecchini, oltre a Deborah
Evelyn, Carlos Vereza, Derico
Sciotti, Jane Kelly Saglia, Vanessa Jackson, Clarice Alves,
Germano Pereira e Daniela
Escobar. Nomi, questi, sconosciuti in Italia ma molto noti
in Sudamerica. Il film narra la
storia di un giovane musicista
italiano, un sassofonista, che
dopo la morte del padre si
trasferisce in Brasile. Qui il
giovane sassofonista non riesce a far fortuna fino a quando
non incontra un direttore d’orchestra che capisce il talento
dell’italiano e lo fa diventare
un importante jazzista. L’uscita
del film nelle sale brasiliane è
prevista per il 2014.
Giovedì
30 maggo 2013
15
NOCERA INFERIORE/SUPERIORE
Nocera Inferiore. Furti alla farmacia dell’Umberto I: gli investigatori seguono la pista interna
Farmaci rubati, l’inchiesta porta dritto in ospedale
Nocera/Agro. Porta dritto
all’interno dell’ospedale di
Novera Inferiore la pista che
gli investigatori stanno seguendo per capire chi e come, per
mesi, ha trafugato medicinali
dalla farmacia dell’ospedale
Umberto I. Sulla vicenda, oltre all’inchiesta interna, ora
indagano le forze dell’ordine.
Il direttore sanitario dell’Asl,
Maurizio D’Ambrosio, è stato
sentito dai carabinieri della
polizia giudiziaria del tribunale di Nocera. D’Ambrosio,
dovrebbe formalizzare la denuncia nelle prossime ore, il
E per l’indagine sull’infezione contratta dai malati oncologici dell’Agro
nuovo accesso dei carabinieri del Nas nella direzione sanitaria dell’Asl
IL FATTO
A fare
scattare il
campanello
d’allarme una
circostanza
sospetta: i
maxi ordinativi di alcuni
medicinali
Sul presunto traffico
di medicinali sentito
dagli investigatori
il direttore sanitario
vertice Asl è stato ascoltato
come persona informata sui
fatti. L’indagine della procura è
alle prime battute, al momento
non risultano persone iscritte
nel registro degli indagati, ma
non ci sarebbero dubbi sul fatto
che i responsabili vanno cercati all’interno della struttura
ospedaliera. A fare scattare
il campanello d’allarme una
circostanza sospetta: i maxi
ordinativi di alcuni medicinali nonostante risultasse che
nella farmacia dell’ospedale
quei farmaci fossero già stoccati e non ancora utilizzati. Si
sospetta che gli autori della
sottrazione illecita di medicinali continuassero ad ordinare i farmaci e quando quelli
nuovi arrivavano, sottraevano
all’ospedale quelli custoditi
nei depositi. Secondo quanto è
stato ricostruito da un’indagine
interna avviata dall’azienda
sanitaria, a segnalare l’anomalia gli stessi responsabili
della farmacia dell’Umberto
I insospettiti dagli ordini che
continuavano ad arrivare da un
reparto, in particolare.
In un clima di tensione ora si
sta procedendo a stilare un
inventario dei farmaci ordinati e di quelli che dovevano
essere ancora disponibili in
farmacia e che, invece, avrebbero preso il volo. Il sospetto è
che all’interno del nosocomio
sia stato attivato un canale per
il riciclaggio di farmaci, che
venivano sottratti e poi rivenduti su una sorta di mercato
clandestino, a prezzi inferiore
a quelli di listino.
Un’indagine che ha creato uno
stato di allarme senza precedenti, all’ospedale di Nocera,
in un momento già difficile
per la sanità dell’Agro, travolta
dall’inchiesta sull’infezione
contratta dai malati oncologici
dell’Agro all’ambulatorio di
Materdomini. Su questo versante, ieri mattina, nuova visita
dei carabinieri del Nas in direzione sanitaria. Il pubblico ministero Giuseppe Cacciapuoti
nei giorni scorsi aveva disposto
il sequestro delle cartelle cliniche di 46 pazienti, il 30% dei
malati infettati, secondo i risultati degli esami clinici disposti
dall’Asl su tutti gli utenti che si
recavano a Materdomini per la
chemioterapia. La disposizione
di sequestro - affidata ai carabi-
nieri della pg del tribunale
coordinati dal luogotenente
Massimo Santaniello - è stata
notificata al direttore sanitario
dell’Azienda sanitaria.
I Nas intanto stanno effettuando sopralluoghi e verifiche tese
a stabilire se l’ambulatorio di
Materdomini di Nocera Superiore, fosse adatto per eseguire
le delicate terapie chemioterapiche. Non si esclude che, nei
prossimi giorni, possa allungarsi la lista degli indagati.
Al momento risulta iscritto
nel registro degli indagati Lorenzo G., infermiere in servizi
nell’ambulatorio che si occupava proprio dei pazienti che
hanno contratto l’infezione,
nominato un perito che dovrà
fare chiarezza sulle cause di
quanto è accaduto. Titolare
della delicata indagine il pm
Roberto Lenza. Intanto i malati
oncologici contagiati dall’infezione si stanno rivolgendo
agli avvocati per fare valere i
propri diritti.
Carmela Scarano
Dramma al Vescovado, 60enne si suicida
bevendo una bogttiglia di diserbante
Nocera Inferiore. Ingerisce volontariamente un potente diserbante. Donna di 60
anni, residente al Vescovado, è morta l’altra notte nel reparto di rianimazione
dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.
Il dramma nella tarda serata di martedì. La donna - secondo quanto è stato ricostruito - si è chiusa in casa e ha ingerito una bottiglia di diserbante. I familiari l’hanno
trovata riversa sul pavimento e l’anno portata al vicino ospedale Umberto I. Giunta
al pronto soccorso i sanitari si sono immediatamente accorti delle condizioni disperate della sessantenne. I medici hanno tentato di rianimarla, le hanno praticato
le cure del caso ma per la donna non c’è stato niente da fare. E’ morta alle quattro
del mattino in Rianimazione.
Il magistrato di turno non ha disposto l’autopsia. I familiari sono stati interrogati
dalla polizia.
Arrestato polacco residente a Nocera Superiore. Le vittime sono di Cava
Nocera Superiore, caos
per la riscossione tributi
affidata a società private
Minacce di morte alla ex 16enne
e ai suoi amici: 23enne in manette
Nocera Superiore. Montalbano vuole affidare la riscossione
coatta dei tributi ai privati, ed è polemica. Dal prossimo 1 luglio, com’è noto, Equitalia non svolgerà più servizio di riscossione di multe e tributi locali. Ma già dallo scorso 20 maggio
Equitalia non invia più i ruoli, perché non ci sarebbe più il
tempo tecnico di portare la pratica a riscossione. A Nocera
Superiore l’amministrazione guidata da Gaetano Montalbano
ha deciso di ovviare al problema facendo gestire a privati
la riscossione coatta, non quella ordinaria già gestita dagli
uffici comunali. Ma monta la polemica, l’avvocato Raffaella
Ferrentino, già vicesindaco e per un breve periodo sindaco
facente funzioni, si oppone
a quest’ipotesi e chiede che
anche la riscossione coatta sia
effettuata dagli uffici comunali.
“A nome del gruppo consiliare
a cui appartengo, chiediamo
che non si proceda all’esternalizzazione del servizio. Credo
che il Comune possa gestire
in maniera autonoma anche il
servizio di riscossione coatta,
la legge lo consente e non vedo
perché dovremmo sobbarcarci
ulteriori costi. Bisognerebbe
potenziare l’ufficio legale, ma se
si parte ora si riesce ad arrivare
preparati al 30 giugno, tra l’altro
so che c’è già una delibera di potenziamento dell’ufficio legale
con 3 nuovi avvocati. Ci sono già i primi esempi di esternalizzazioni del servizio di riscossione tributi non riuscite: ad
esempio nella zona di Pompei c’è una ditta che gestisce
per il Comune il servizio e sta già avendo i primi acciacchi.
Allora se noi dobbiamo creare altri carrozzoni che portano
debiti preferirei lavorare con le risorse di cui già disponiamo o
potenziare quelle. Non so perché Gaetano Montalbano abbia
intrapreso questa strada, che comunque deve passare per
il Consiglio Comunale”.
Il primo cittadino, intervenuto negli scorsi giorni con la stampa
sulla vicenda, aveva bollato la questione come confusionaria, vedendo l’esternalizzazione come un’ipotesi possibile
nel caso il Comune non ce la facesse da solo, e comunque
limitata alla riscossione coatta, mentre quella ordinaria resterebbe agli uffici di Palazzo di Città.
Luca Denis Nota
Nocera Superiore/Cava. Per gelosia minaccia
di morte una minorenne, ferisce un amico della
ragazza ed esplode colpi di pistola. In manette
23enne polacco residente a Nocera Superiore.
L’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari è stata notificata aglii agenti della Squadra
Anticrimine del Commissariato di Cava de’ Tirreni,
in esecuzione della
misura emessa dal
gip del tribunale
di Salerno.
P.W.A.è accusato
dei delitti di minaccia aggravata e detenzione
abusiva di armi:
ha minacciato di
morte una minorenne, di 16 anni,
con la quale aveva una relazione
sentimentale. Il
23enne, armato di
un pugnale, lo ha
puntato alla gola
della vittima. Tutto perchè accecato dalla gelosia. Il
giovane, infatti, è
anche accusato di
detenzione e porto illegale di una
pistola semiautomatica, con la quale ha minacciato
di morte un ragazzo cavese, amico della 16enne. Ha
puntato - secondo quanto ricostruito - la pistola alla
tempia del malcapitato e ha esploso in aria 4 colpi
in aria per spaventarlo. Non contento, ha colpito al
capo, col calcio della pistola, il giovane facendolo
cadere a terra svenuto. Tutto ciò accadeva alla
presenza della minore, semplicemente amica del
giovane aggredito, per futili motivi di gelosia.
Il cittadino polacco è stato ritenuto, inoltre, responsabile del reato di stalking e del reato di lesioni
aggravate, perché con condotte reiterate, ha mi-
nacciato e molestato la ragazza minorenne, con la
quale aveva avuto una relazione sentimentale sino
al gennaio 2013, in modo da cagionarle un grave e
perdurante stato d’ansia e di paura.
Il polacco residente a Nocera Superiore non accettava la fine del rapporto sentimentale con la minore,
della quale continuava ad essere fortemente geloso. Continuava
a telefonarle reiteratamente, imponendole di non
dare seguito alla
querela sporta dai
suoi genitori. Sia
telefonicamente
che verbalmente,
minacciava di farle del male se non
fosse tornata con
lui, giungendo a
minacciare anche
gli amici di lei di
sparare loro alle
gambe.
Gli atti persecutori sono consistiti
anche in costanti pedinamenti,
giungendo in un
caso a costringere
la ragazza a salire
sulla propria auto
ed a condurla a casa propria, ove insieme trascorrevano la notte, ed in un altro caso, a condurla
in una località isolata e a minacciarla di morte,
aggredendola fisicamente con schiaffi e calci, e
afferrandola per la gola sino quasi a soffocarla, il
tutto davanti ai suoi amici, con i quali la minore si
era recata in gita.
La circostanziata attività di Polizia Giudiziaria
effettuata dal Commissariato di Cava de’ Tirreni,
diretto dal Vice Questore Aggiunto Marzia Morricone, era stata avviata a seguito delle denuncie
della vittima.
SALERNO C AMPUS
Giovedì
30 maggio 2013
11
Il blog-manifesto. Un gruppo di ricercatori chiede di comprendere le priorità della nuova governance che verrà
Quattro domande al Rettore del futuro
LUCA MARRAZZO
FISCIANO/SALERNO
Creare un dibattito sulle iniziative che la nuova governance
dell’Ateneo adotterà una volta
espresso il nome che ricoprirà
il ruolo di rettore e valutarne i
provvedimenti in base alle priorità dell’Università di Salerno.
Questo l’obiettivo del blog (dibattitorettore.wordpress.com) creato da una parte del personale
ricercatore e docente del Campus di Fisciano, che ancor prima
che verrà eletto il nuovo rettore
intende mettere sotto la lente di
ingrandimento le politiche che i
candidati intenderanno adottare per lo sviluppo dell’Ateneo.
Da qui un elenco di quattro
domande che ruotano intorno
a quattro temi specifici su cui
l’Ateneo dovrà puntare per
risolvere i problemi dell’università ed avvicinarsi alla competitività richiesta dell’Europa.
Una delle criticità che affossano
le attività di ricerca e i laboratori
è l’eccessiva burocrazia, dovuta
anche alla recente organizzazione adottata dall’Ateneo salernitano che prevede i distretti,
una sovrastruttura che pesa
sulla celerità delle condizioni
di lavoro. “Registriamo una
lentezza nel pagare i fornitori,
nell’acquisto dei materiali, nella
manutenzione degli strumenti,
perché questa sovrastruttura
crea ulteriori percorsi burocratici. Aumentano gli uffici, si
creano altri step intermedi ed è
inevitabile che si creino ritardi”.
A dirlo è uno dei fondatori del
blog, il ricercatore del Dipartimento di Chimica e Biologia,
Giuseppe Milano, “per esempio, i rimborsi per le missioni
prima arrivavano dopo tre o
quattro mesi, un tempo comunque biblico, ma ora anche dopo
un anno”.
Il blog che vede firmatari docenti, ricercatori e professori
associati di ogni disciplina da Giurisprudenza a Scienze
Politiche - ha registrato un’eterogeneità di aderenti, raccogliendo in quattro giorni
oltre trenta firmatari. “L’idea
del blog è nata in vista delle
elezioni e della poca chiarezza
sui candidati e sui programmi
che verranno presentati. In
attesa che si svelino i nomi alla
carica di rettore, presentiamo
quattro temi su cui pensiamo
debba puntare il futuro rettore:
semplificazione e superamento
della burocrazia, attrattività di
finanziamenti nazionali, europei, pubblici e privati, dottorato
di Ricerca, percorsi di internazionalizzazione. Recapiteremo
le nostre domande ai candidati,
chiedendo chiarezza, e pubblicheremo le risposte sul sito”,
spiega Milano. Attrarre, quindi,
finanziamenti europei tramite
preparazione e professionalità,
utilizzare il metodo ‘academic
ranking’ per conoscere la posizione in cui si trovano le discipline dell’Università degli Studi
di Salerno in confronto agli atenei europei, e non per “ricevere
la medaglietta”, ma per ricevere
i fondi, questi i punti su cui
puntare per portare Salerno ai
livelli di competitività europei
e guadagnare gli investimenti
della Comunità europea per i
progetti di ricerca.
Un dibattito via web
Il fondatore
Giuseppe Milano, ricercatore
del Dipartimento di Chimica e
Biologia dell’Università di Salerno, è tra i primi firmatari del blog
che invita i candidati alla guida
dell’Ateneo (http://dibattitorettore.wordpress.com) a rispondere
a quattro domande
L’iniziativa. Si è svolta martedì la prima giornata del progetto organizzato dal ‘Movimento dei giovani’
Processi simulati nelle aule di Giurisprudenza
Avvocati e magistrati in cattedra al Campus
Fisciano/Salerno. Processi simulati
all’Università degli Studi di Salerno,
inizia il progetto ‘Giurispratica’ del
‘Movimento dei giovani per il cambiamento’: “Così gli studenti possono
conoscere come avviene un processo,
diciamo basta alle gavette infinite - le
parole di Dante Santoro.
Un caso, gli avvocati, il giudice, un
processo simulato proprio come
avviene nelle aule di Tribunale, tutto per far conoscere agli studenti
salernitani di giurisprudenza questa
fase fondamentale del diritto. Così,
nell’aula ‘verde’ di Giurisprudenza
dell’Università di Salerno si è svolto
martedì, prima della simulazione di
processo, il convegno incentrato sul
diritto con diversi relatori che si sono
confrontati con i giovani universitari
e non solo. C’era il consigliere della
Suprema Corte di Cassazione, Antonio Valitutti, il professore e avvocato,
Giuseppe Della Monica, l’avvocato,
Gisella Lauriello presidente dell’Aiga
Salerno, il pm Carmine Olivieri e il
medico legale Gabriella Giardella.
“Abbiamo simulato un vero e proprio
processo in un’aula dell’Università di
Salerno - ha continuato il presidente
del Movimento dei giovani per il cambiamento, Dante Santoro - lo ‘status’ di
studenti è temporaneo, è importante
capire sin da subito come si svolge un
processo per questi giovani che si avviano alla professione, il nostro scopo è
aprire il mondo del diritto e delle aule
di tribunale già durante il percorso di
studi. Questo pomeriggio - martedì
per chi legge - abbiamo assistito a una
simulazione di processo per un caso di
malasanità. Il processo simulato sarà
poi visibile interamente sulla web tv
‘Mister Student’. Questo progetto si
accosta a tante altre iniziative del nostro movimento, avremo altri incontri
e simulazioni di processi, faremo conoscere anche le ‘icone’ del foro del diritto che possono essere d’ispirazione per
i giovani e futuri avvocati salernitani.
Gli studenti non devono essere vittime
di una gavetta infinita, una volta laureati dovrebbero già conoscere come
avvengono i processi nella pratica,
questa iniziativa è rivolta a loro. Facciamo tutto questo per sopperire anche
una lacuna dell’università. E’ proprio
l’università, infatti, che come sistema
organizzativo non propone iniziative
di questo genere che possono servire
tantissimo agli studenti. Per questo abbiamo pensato al progetto Giurispratica – ha proseguito Dante Santoro– il
nostro obiettivo è far conoscere come
si verificano i processi nei vari campi
del diritto, in primis il campo ‘penale’
che abbiamo subito affrontato”, ha
concluso Santoro.
Marco Rarità
Il concorso. E’ iniziata ieri la dodicesima edizione di Spot School Award
Tanti gli universitari in città per incontrare i creativi del marketing virale
L’evento. Giornata conclusiva dell’appuntamento
organizzato anche con la collaborazione dell’Ance
Salerno capitale italiana della pubblicità
Sicurezza sul lavoro, premiati
dal Cpt gli studenti salernitani
Salerno/Fisciano. La città di Salerno diventa capitale della pubblicità italiana. Era il
15 marzo 2001 nella sede di Confindustria
Salerno, quando Gerardo Sicilia e Alberto
De Rogatis, organizzatori del Premio,
presentarono la prima edizione di Spot
School Award - Mediterranean Creativity
Festival. Oggi Spot School Award è diventato il concorso di pubblicità italiano più
famoso dedicato ai giovani, che calamita
l’attenzione di creativi, media, scuole e
soprattutto di studenti sulla città di Salerno
perché rappresenta la vetrina ideale per
valorizzare i giovani talenti e premiare le
migliori campagne sociali. Da ieri e fino a
domani sarà un susseguirsi di eventi ed
incontri di alto livello; unici protagonisti i
big della pubblicità insieme agli studenti
provenienti da tutta Italia. Dopo l’apertura
di ieri pomeriggio con la mostra dei lavori
al portico del Teatro Augusteo, oggi si terrà
il IV campus creativo all’Ostello della gioventù Ave Gratia Plena con gli interventi
di famosi art e copy dell’advertising clas-
Fisciano/Salerno. Sono 67mila gli infortuni sul lavoro, 870 morti registrate, circa il 98% di irregolarità solo nel 2012. Sono questi i dati emersi
dalla conferenza di premiazione del VII Concorso nazionale “Sicurezza e
legalità sul lavoro nei quartieri edili” tenutasi nella mattinata di ieri presso il
Cpt di Salerno. Un percorso formativo, quello portato avanti dal Concorso,
che da 7 anni mira a sensibilizzare gli studenti delle scuole del territorio
provinciale e nazionale alla cultura della sicurezza e della legalità. Portare
le classi sui cantieri, come ricorda il presidente del Cpt, Michele Allegretti,
è un progetto in cui bisogna credere tantissimo per migliorare il nostro
futuro. “Abbiamo cercato di fare informazione- commenta il presidente di
Ance, Antonio Lombardi - di formare voi giovani cercando di farvi capire
come una piccola disattenzione può creare un disagio sul lavoro”. Un
percorso, dunque, che ha lo scopo di formare i futuri lavoratori, “il nostro
investimento” così come li definisce il presidente Lombardi. “Sicurezza ci tiene a sottolineare il vice presidente del Cpt, Ferdinando De Blasio,
è vivere quotidianamente la vita”. Al termine dell’intervento degli enti è
avvenuta la premiazione degli allievi e degli istituti scolastici del territorio
nazionale che hanno presentato i loro progetti.
Francesca Caso
sico e on-line quali Isabella Bernardi, Alex
Brunori, Fabio Ciccio Ferri, Massimiliano
Maria Longo, Pietro Maestri e Paolo Baudi
di Vesme. A seguire la presentazione del
libro “Parola di Art Director” presso la
Feltrinelli al Corso di Salerno con la presenza dell’autore Daniele Ravenna, un altro
pubblicitario di successo. Domani mattina
il docente di Accademia di Belle Arti de
L’Aquila, Fabiano Petricone presenterà al
Bar Verdi di Largo Luciani il libro ‘Quando,
quando, quando’. Ma il clou della manifestazione inizierà nel pomeriggio alle
15 presso il Teatro ‘Verdi’. Attesissimi gli
interventi di Aldo Biasi e Lorenzo Marini,
considerati unanimemente tra i migliori
creativi italiani, pluripremiati all’estero, ed
autori di spot di grande notorietà.
10
Giovedì
30 maggio 2013
SALERNO
Vicenda recupero del Vestuti. I sostenitori granata decisi al confronto con De Luca durante l’assise comunale
Consiglio, tifosi pronti ad occupare la sala
Continuano le discussioni sul progetto di abbattere la curva nuova per far posto al mercato di via Piave
L’opposizione annuncia battaglia sul provvedimento mentre c’è chi avanza dei vincoli storici per il settore
ANTONIO ROMA
SALERNO
Le rassicurazioni televisive del
sindaco di Salerno non bastano
sul Vestuti. I tifosi granata,
infatti, sembrano sempre più
intenzionati a presiedere al
Consiglio comunale di domani
pomeriggio manifestando la
propria rabbia per il progetto
d’abbattimento dello storico
“spicchio” della curva nuova.
Insomma, l’assise di domani
pomeriggio già atipica e difficile, sia per l’orario sia per i
tanti punti all’ordine del giorno compresa la valutazione
dell’incompatibilità di De Luca
nella carica di sindaco e di vice
ministro, rischia di accendersi
ulteriormente. Perchè fra le
ipotesi, ora non confermate, di
un gruppo di tifosi della Salernitana ci starebbe anche quella
di avviare una protesta plateale, con occupazione della sala
consiliare. In buona sostanza,
dunque, si rischia di accendere
ancora più la delicata questione,
nonostante lo stesso progetto
non sia ancora esecutivo. Un
primo passo, ma si badi bene
non definitivo, si celebrerebbe
domani pomeriggio, con il progetto di recupero e di riqualificazione del Vestuti chiamato ad
entrare nel piano triennale delle
opere pubbliche. Successivamente, il via al bando pubblico
per l’esecuzione del progetto,
con la stessa Samoa Restauri srl
LA STORICA SPIAGGIA
Bando di Santa Teresa, vince
l’Ati di Sacco fra le polemiche
Salerno. Con un ribasso del 19,9% sulla base di 2,1 milioni
d’euro, è la Ati composta da Sacco Giovanni di Pontecagnano
e la Am Costruzioni Srl ad aggiudicarsi il bando per la riqualificazione ed arredo urbano della spiaggia di Santa Teresa. Non
senza qualche polemica, però soprattutto da parte degli altri
partecipanti, visto che la stessa selezione è stata dura. Dopo il
complesso esame dei progetti, due delle nove ditte che hanno partecipato al bando si sono ritrovate escluse per evidente
carenza documentale. Altre cinque, invece, non sono riuscite
a superare lo sbarramento per il buon esito del progetto. Alla
fine, dunque, sono restate solo l’Ati di Sacco di Pontecagnano
e la Felco Costruzioni Generali srl, con sede a Pagani ed operativa oltre che in Campania anche in Sardegna. Le polemiche
degli esclusi, però, giungerebbero anche dall’elevato punteggio
raggiunto dalla ditta picentina. In definitiva, dunque, sarebbe
stato raggiunto il massimo, 80 punti, contro appena 63 della
Felco Costruzioni Generali srl. Il via ai lavori, dunque, dovrebbe
essere per la seconda settimana d’agosto, in piena attività balneare a Salerno. Prima di avviare il cantiere per la riqualificazione
dello storico arenile di Santa Teresa, sarà necessario avviare
il controllo di tutto l’incartamento della ditta vincitrice, Durc
compreso, prima che sia espletato il rito dell’aggiudicazione dei
lavori. Poi, dalla data d’aggiudicazione dei lavori, che dovrebbe
avvenire a fine giugno, dovranno trascorrere i canonici 35 giorni
di tempo entro i quali è possibile avviare ricorsi, da parte delle
ditte escluse. Nel frattempo, il progetto presentato dalla Ati
Sacco Giovanni e la Am Costruzioni Srl sembra aver soddisfatto
pienamente i commissari che hanno esaminato i nove progetti
a bando. Lo stesso intervento, dunque, si compenetra bene con
l’arenile e, allo stesso tempo, la soluzione adottata per la copertura del Fusandola e del canale di scolo poco distante sembra
soddisfare appieno le esigenze richieste. Anche la qualità degli
stessi materiali, sembra aver contribuito in maniera decisiva al
buon esito per la ditta picentina.
(anro)
che vanterebbe un diritto di prelazione per l’esecuzione degli
stessi lavori. In buona sostanza,
dunque, non sono previsti tempi
brevi, con la spesa che si aggira
per la realizzazione del progetto sui 19 milioni d’euro, con le
operazioni di recupero destinate
a durare per cinque anni. Nel
progetto, l’intenzione è quello
riaprire lo spazio della palestra
“Senatore”, oggi chiuso, con tutta la zona che sarebbe chiamata
ad ospitare l’area mercatale di
via Piave. Tra l’altro, poco distante, si andrebbe a sviluppare
una palazzina di cinque piani,
con i primi due chiamati ad
ospitare palestre di basket e di
pallavolo. Gli ultimi tre piani,
invece, saranno occupati da un
centro medico riabilitativo. Ma
l’intoppo dovrebbe verificarsi
già domani pomeriggio in sede
di discussione consiliare con
l’opposizione decisa a ribattere
l’inutilità dell’abbattimento
della curva nuova, anche se
la stessa versa in condizioni
di degrado evidente, tanto da
non essere considerata agibile.
Tra gli interventi, è previsto il
restauro della tribuna, ma anche
delle stesse palestre che sono
situate nella stecca sottostante,
con alcune di esse che in questo
momento versano in una condizione fatiscente. Nell’opera
di recupero rientrano anche
i gradoni dello stesso settore
unitamente a quelli della curva
nord e dei distinti. Ma il punto
di maggiore attenzione resta salvare definitivamente la facciata
della tribuna che, tra l’altro, è
vincolata come bene archeologico. Proprio su quest’ultimo
punto, gli stessi tifosi sono
pronti a contestare il mancato
inserimento del settore nei beni
da salvaguardare e direttamente
sotto la giurisdizione della Soprintendenza. Insomma, quasi
come la stessa facciata, anche se
lo “spicchio” di settore è stato
realizzato in tempi più recenti
rispetto al settore tribuna. Per i
tifosi, dunque, tutto l’impianto
sarebbe sottoposto a vincolo
proprio per la sua “anzianità”
che scatterebbe nel cinquantesimo anno di età. Su questa
eventualità alcuni tifosi della
Salernitana sembrano pronti
a chiedere spiegazioni direttamente all’amministrazione
comunale, soprattutto del perchè il settore “incriminato” non
sia inserito nell’elenco d’edifici
vincolati e annualmente inviati
alla Soprintendenza. Insomma,
è polemica aperta con la stessa
che non sembra destinata a spegnersi in tempi brevi.
Va deserta l’asta
Alienazione aree
cittadine, il Comune
incassa il flop
Salerno. Nessuna corsa per
partecipare al bando di alienazione di tre lotti fondiari comunali. Questa mattina, dunque, non vi sarà alcuna busta
da aprire ed alcuna offerta da
prendere in considerazione
per le aree di via Vinciprova,
del’’ex Cementificio e del
Volpe. Come era anche nelle
previsioni, dunque, nessuna
offerta, con l’intento che è
quello di fare abbassare il
valore, secondo quanto recita
la normativa nel settore, per
la successiva asta. I “rumors”
erano chiari già da giorni, visto che lunedì scorso l’ufficio
protocollo restava deserto,
con la cosa che si è ripetuta
anche ieri mattina alle 12,
termine ultimo per presentare
la domanda di partecipazione
all’asta. In bando vi erano,
dunque, tre lotti fondiari
con quello più costoso che
riguardava la zona dell’ex
cementificio, dove adesso è
situato un parcheggio gestito
da Salerno Mobilità. Secondo
le ipotesi, tra l’altro sempre più spesse ventilate in
questi mesi, in questa zona
potrebbe sorgere un nuovo
complesso turistico-recettivo,
salvando addirittura il preesistente parcheggio, con la
nuova struttura che dovrebbe
sorgere in sopraelevazione. Un’area che, tra l’altro,
potrebbe comprendere anche
lo stesso letto del fiume, con
successiva copertura. Insomma, per acquisire la zona era
necessario partire da una
base d’asta di 20 milioni e
425mila euro, con il valore
che è stato stimato – con
tutte le opportune procedure
di mercato – secondo stime
ricavabili dall’agenzia del
Territorio Osservatorio del
Mercato Immobiliare. Possibilità di nuovi insediamenti
abitativi, invece, per quanto
riguarda l’area inerente via
Vinciprova, dove tra l’altro
sarà costruita una Chiesa
nella zona oggi occupata
dal deposito Sita, il valore
sfiorava i 14 milioni d’euro,
nel dettaglio 13.975mila.
Infine, restava il lotto fondiario comprendente la struttura
sportiva del Volpe, con la
base d’asta che partiva da 10
milioni e 296 mila. Ad insediamento produttivo, la zona
comprende, oltre lo stesso
impianto, anche quella adiacente l’ex impianto di depurazione.
(anro)
Giovedì
30 maggio 2013
9
SALERNO
Per evitare il peggioramento dell’equilibrio finanziario è necessario un deciso rientro dei crediti delle sanzioni
Bilancio economico, il Comune rischia il crac
Il collegio dei revisori approva il conto consuntivo ma chiede il piano di riequilibrio di gestione
Salerno. Il parere favorevole
del collegio dei revisori sul conto consuntivo 2012 restituisce
solo parzialmente il sorriso a
Palazzo di Città. Il presidente,
Matteo Rascio, ed i componenti Gianfranco D’Onofrio
ed Antonio Bianchino, hanno
dato via libera al bilancio finanziario dell’Ente di via Roma
con qualche raccomandazione
importante per il futuro, per
salvaguardare lo stato di salute del Comune di Salerno.
In buona sostanza, ok per il
conto consuntivo ma bisogna
cambiare piano di gestione
per “assicurare la continuità
della gestione e scongiurare
un peggioramento del precario
equilibrio finanziario”. Insomma, una raccomandazione
forte, decisa, del collegio di
revisori a Palazzo di Città che
potrebbe avviare “l’adozione
di un piano di riequilibrio della
gestione”. Nella relazione del
collegio dei revisori, dunque,
risaltano peculiarità di una
certa rilevanza, ad iniziare dalla
scarsa propensione da parte di
Palazzo di Città, nel rientro dei
famosi residui attivi. Insomma,
si latita proprio nella gestione
del rientro dai crediti – sanzioni
stradali e quant’altro – con le
somme che vanno ad aumentare d’anno in anno. Ad esempio,
soltanto per le sanzioni relative
al codice della strada, nel solo
2012 sono state contestate,
dunque rilevate, sanzioni per
un totale di 6,2 milioni d’euro.
Di queste, però, il rientro è stato
solo di 2,3 milioni, addirittura
in tono minore rispetto ai pre-
cedenti anni 2010 e 2011, anche
se lo stesso accertamento era
leggermente superiore. Meglio,
sul fronte per il contributo per
il permesso per costruire, con
la differenza che è quantificabile in poche migliaia d’euro.
Cosa ben differente per quanto
riguarda il disavanzo fra accertamento e riscossione nell’anno
2010, quando ad una contestazione di 15,5 milioni il rientro
era di appena 2,5. Esempi, che
il collegio dei revisori contesta
chiedendo una maggiore continuità per quanto riguarda
l’auspicabile “correzione dei
flussi finanziari, accelerando
i processi d’incasso, mediante
il controllo di gestione”. Un
controllo che servirebbe per
monitorare e correggere gli
eventuali scostamenti che si
verificano rispetto alle previ-
collegio dei revisori vanta dei
dubbi, soprattutto per quanto
riguarda alcuni residui attivi
“datati”, con il dubbio che
riguarda proprio la possibile
di vantare ancora il credito in
questione. Ma tra i punti di
contestazione, c’è anche l’eccessivo ricorso alle anticipazioni
di cassa da parte dell’amministrazione comunale. Un eccessiva ricorso effettuato al 31
dicembre dello scorso anno e
“la parziale restituzione della
stessa”. Non solo, con i punti
di raccomandazione che riguardano “di conciliare il rapporto
dare-avere” con tutti gli enti
partecipati” come anche “l’esigenza di accelerare la realizzazione dei piani di dismissione
immobiliare, per i beni non
strategici dell’Ente”.
Antonio Roma
Approvazione domani pomeriggio in Consiglio per un impegno di spesa di 95mila euro
Cstp, Palazzo di Città sottoscrive le quote dei soci fuoriusciti
Salerno. Passo in avanti del Comune di
Salerno nel piano di ricapitalizzazione del
Cstp. Nella seduta consiliare di domani pomeriggio, all’ordine del giorno prevista l’approvazione della delibera per avviare la sottoscrizione delle quote inoptate dell’Azienda
di piazza Luciani. Un procedimento che si
era reso necessario per la decisione dei soci
di Mercato San Severino, Nocera Superiore
e Pagani che hanno di fatto chiesto di uscire
dal Consorzio di piazza Matteo Luciani.
Un’operazione che costerà 95 mila euro,
nel dettaglio 95.258,16, con l’impegno di
provvedere all’atto della sottoscrizione ad
Ospiti gli studenti di San Mango e Sant’Angelo di Ogliara
“Festa della primavera”a Giovi
Alunni alla riscoperta della natura
Salerno. Torna da oggi a Giovi
la ‘Festa della Primavera’, tutte
le mattine sino a sabato, un
elogio di colori, profumi e sapori
per tutti i salernitani nella scuola elementare di Casa Polla. Un
appuntamento che sta diventando una tradizione per gli
appassionati di giardinaggio e
orticoltura. L’associazione Jovis
onlus e la scuola elementare di
Casa Polla Giovi, festeggiano
l’arrivo della primavera con un
week end
di eventi
dedicati
all’universo
di forme,
colori e
profumi
della natura
nella sua
stagione più
bella. Sulla
scia della
‘Festa della
Primavera’
2012” prenderà vita la manifestazione di
quest’anno, sempre più accorta
nei dettagli, con tante curiosità
rispetto al passato, conservando la gioia e l’allegria delle
precedenti edizioni. Gli alunni
della scuola elementare di Giovi Casa Polla e l’associazione
culturale Jovis onlus sono pronti per la manifestazione che
si svolgerà a partire da oggi,
sioni d’incasso, con possibilità
di avviare dei correttivi in
corsa. In buona sostanza, meno
malleabilità nel procedimento
di riscossione sulle sanzioni
dovute, con lo stesso Comune
chiamato a far pressioni da subito alle agenzie specializzate
cui si affida e, nel dettaglio,
alla Soget. Anzi, nella relazione
si richiede specificamente “un
maggiore impulso all’attività
di recupero dell’evasione delle
imposte e dei tributi comunali”.
Non solo la richiesta riguarda
anche la stessa Equitalia e la Soget, con l’amministrazione comunale chiamata a monitorare
costantemente i procedimenti
di riscossione dell’ente concessionario anche in relazione a
quelle che riguardano le quote
inesigibili.
Perché anche in tal senso, il
domani e la giornata di sabato
dalle 9 alle 12 presso il giardino della scuola per vivere una
giornata all’aperto dove bambini, ragazzi e genitori potranno
stare insieme e ammirare il
frutto del lavoro e della creatività dei piccoli studenti della
scuola. Nella giornata di oggi,
presso la scuola elementare di
Casa Polla parteciperanno gli
alunni della scuola primaria di
San Mango Piemonte e quelli
della scuola
primaria di
Sant’Angelo
di Ogliara.
Per l’appuntamento
di domani,
invece, parteciperanno
all’evento
gli alunni
della scuola
primaria e
della scuola
media di
Giovi Piegolelle. Nella giornata
di sabato, inoltre, dalle 9 alle 12
parteciperanno gli alunni della
scuola primaria e della scuola
media di Ogliara. In tutte e tre
le giornate della ‘festa della
primavera’, ovviamente, non
mancherà la presenza degli
alunni della scuola elementare
di Giovi Casa Polla.
(mar.rar.)
immediato versamento pari a 73 mila euro.
Non solo, con lo stesso Comune di Salerno,
in quanto socio maggioritario per via del suo
31,2% che mantiene all’interno del Consorzio, è già pronto a farsi carico, nei limiti delle
disponibilità finanziarie, a farsi carico d’altre
mancanze. Insomma, si sarebbe già pronti,
con eventuali mancamenti che bloccherebbero il raggiungimento del 100% dell’aumento
di capitale, ad entrare direttamente in campo
per rilevare altre quote inoptate. Un diritto di
prelazione, dunque, sulle quote residue che
dovessero liberarsi, con l’amministrazione
comunale che continua nel suo piano di sal-
vataggio dell’azienda di trasporto pubblico.
Del resto, un passaggio necessario, visto
che resta ancora necessario raggiungere il
limite del capitale sociale 1,250 milioni, con
la necessità primaria che è quella di avviare
il procedimento di inglobazione delle quote
restate ormai liberi dei tre soci che hanno
deciso di uscire dal consorzio di trasporto
pubblico. Nel frattempo, dovrebbe andare
deserta l’assemblea dei soci prevista per oggi
alle 15, con la stessa che dovrebbe essere
svolta alle 11 di domani. Una delle ultime
chiamate per salvare il Cstp.
(anro)
“Ritorsioni ai dipendenti per evitare di prendere parte alla giornata di agitazione”
Comunali allo sciopero fra le polemiche
Vitale (Cisl): “I dirigenti ci boicottano”
MARCO RARITA’
SALERNO
Confermato lo sciopero di venerdì in concomitanza con il
consiglio comunale e il sindacato lancia l’allarme: “Servono
i dipendenti per il consiglio e
qualche dirigente ha comportamenti scorretti, di fatto impediscono ad alcuni lavoratori
di partecipare allo sciopero – le
parole di Raffaele Vitale della
Cisl”. Un intera giornata di
sciopero, con un presidio dalle
9 in piazza Amendola sino al
concerto in piazza Caduti Civili
di Brescia, così le organizzazioni sindacali hanno confermato
l’astensione al lavoro dei dipendenti del Comune di Salerno,
1207 lavoratori che incroceranno le braccia ma, secondo Raffaele Vitale della Cisl, la convocazione del Consiglio comunale di
venerdì crea qualche problema
agli stessi dipendenti: “Noi
non sapevamo che quel giorno
era stato prefissato il Consiglio
comunale ma ci ha fatto piacere
che sia capitata questa concomitanza con il nostro sciopero.
Sappiamo che c’è stato qualche
comportamento scorretto da
parte di qualche dirigente, stan-
no facendo delle disposizioni di
servizio ai lavoratori che non
rientrano nei normali compiti
– ha dichiarato Raffaele Vitale
della Cisl – da parte nostra c’è
anche un attacco alla dirigenza
siglio comunale. Dipendenti
che hanno paura di ritorsioni
non partecipano allo sciopero e
cedono a ciò che dicono i dirigenti”. Nella giornata di venerdì, inoltre, lavoratori comunali
che sta utilizzando il personale
con atteggiamenti non consoni.
Impediscono ai lavoratori di
partecipare allo sciopero, se
ci saranno gli estremi per una
denuncia a qualche dirigente,
procederemo subito. Ora stiamo raccogliendo informazioni
per sapere se ci sono gli estremi
per una denuncia, è chiaro che
servono i dipendenti per il Con-
e sindacalisti incontreranno i
presidenti dei comitati dei quartieri, presso piazza Caduti Civili
di Brescia alle 20, per aprire un
dibattito con interventi dei segretari sindacali della funzione
pubblica. Alle 21.30, sempre in
piazza Caduti Civili di Brescia,
inizierà il ‘concerto per i diritti’
con la partecipazione della band
‘Capone Bungt & Bangt’.
Il “Verdi” per i 18 anni
di “Linea d’Ombra”
Salerno. Il Festival Culture
Giovani festeggia la maggiore
età al Teatro Verdi, dal 5 all’8
giugno prossimi, con un ricco
programma, pronto a rinnovare
la propria vocazione alla crossmedialità. “Smart Life - Vita
intelligente?’ è il tema sul quale
la diciottesima edizione ha deciso di interrogarsi”, ha illustrato il
direttore artistico, Peppe D’Antonio, “Abbiamo accompagnato
la crescita di Salerno negli ultimi
18 anni, facendo dialogare varie
forme d’arte, dal cinema alla
scrittura, fino alla musica”. Quattro macro sezioni (visioni, azioni,
segni, suoni), 21 cortometraggi
in concorso (di cui solo uno italiano), 6 web series selezionate
(con un premio di mille euro per
il vincitore). ‘Linea d’Ombra’,
promossa dall’associazione ‘SalernoInFestival’ e finanziata dal
Comune di Salerno e dalla fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, presenta eventi legati
alla creatività contemporanea.
La maratona cinematografica
notturna nel segno della satira
dei Monty Python e la visione
del film documentario ‘L’ultimo
pastore’ di Marco Bonfanti sono
solo due degli appuntamenti in
programma, ai quali si affianca
la presenza di ospiti prestigiosi,
tra cui Giobbe Covatta.
Caterina Vasaturo
8
Giovedì
30 maggio 2013
SALERNO
Dopo l’incontro negato martedì da Elvira Lenzi ora le organizzazioni dei lavoratori minacciano eclatanti forme di protesta
Ruggi, sindacati sul piede di guerra
Salerno. Sindacati in assemblea
nella mattina di oggi al Ruggi
d’Aragona. Le Rsu di via San
Leonardo minacciano di assumere una posizione contro Elvira
Lenzi se questa non convocherà
i rappresentanti sindacali in un
incontro per fare il punto della
situazione, in attesa della camera
di consiglio del Tar il 6 giugno.
L’ex direttore generale, ora funzionario ad acta per l’ordinaria
amministrazione, due giorni
fa aveva negato l’incontro con
i rappresentanti dei lavoratori,
affermando di “avere lavoro
arretrato”, lasciando sulla porta
le sigle sindacali che chiedevano
chiarezza sul ruolo e le funzioni
che avrebbe ricoperto ilmedico
irpino fino al 6 di giugno, giorno
in cui il Tribunale amministrativo entrerà nel merito della
vicenda sulla nomina.
Nel frattempo, dall’Azienda
ospedaliera arriva la precisazione riguardante le denunce
lanciate dai sindacalisti sulla
mancanza di farmaci salvavita
all’interno della struttura ospedaliera: “A tutela del buon nome
dell’Azienda e in rispetto dello
spirito di servizio di quanti vi
lavorano, la direzione generale del ‘San Giovanni di Dio e
Ruggi D’Aragona’ smentisce
categoricamente le affermazioni
di alcuni esponenti dei sindacati. pubblicate su quotidiani
locali: i farmaci salvavita, Cordarone e quant’altro vengono
normalmente distribuiti ai reparti ed esistono ampie scorte
nelle farmacie aziendali. Tanto,
per rassicurare i cittadini del
territorio salernitano e per vanificare ogni pericoloso segnale
di allarme sociale conseguente a
certe incaute affermazioni”. Le
sigle sindacali avevano lanciato
l’allarme durante la protesta
in Prefettura dopo il mancato
incontro tra il presidente della
Campania, Stefano Caldoro, e
il rettore dell’Ateneo di Salerno,
Raimondo Pasquino, in merito
alla nomina del manager del
Ruggi. Le Rsu in quell’occasione avevano lamentato anche la
mancanza anche dei più semplici
bisogni dell’Azienda ospedaliera, come la carta igienica nei bagni o le lenzuola all’interno delel
stanze, non sufficienti a coprire
il numero di pazienti.
Intanto, dal 26 giugno sarà attivato un Ambulatorio per le
Malattie Neurogenetiche all’ospedale di via San Leonardo, che
si avvarrà della collaborazione
dei neurologi universitari Paolo
Barone e Maria Teresa Pellecchia,
del neurologo ospedaliero Giam-
Oggi assemblea in via San Leonardo e sciopero confermato il 6 giugno
Sul caso del Distretto 60 dell’Asl replica la Uil: “Pronti a denunciare tutto”
Braccio di ferro
Guerra aperta tra il funzionario ad acta
del Ruggi, Elvira Lenzi, e i sindacati di
categoria oggi in presidio davanti alla
direzione generale dell’Azienda
IL CASO
Ennesimo blitz anti-prostituzione
Denunciate 6 rumene in via Clark
Salerno. Blitz anti-prostituzione nella zona orientale. Denunciate sei donne dagli agenti della Polizia di Stato. Nell’ambito dell’intensificazione dei
servizi di prevenzione e di controllo del territorio
disposti dal Questore di Salerno nella giornata
di ieri, gli agenti della Sezione Volanti hanno
effettuato un servizio di lavoro straordinario finalizzato al contrasto
del fenomeno della
prostituzione.
Nel corso del servizio sono state
identificate, in via
Allende - via Wenner – via Generale
Clark, sei donne di
nazionalità rumena che sono state
sanzionate ai sensi
dell’ordinanza sindacale emessa dal
sindaco di Salerno,
Vincenzo De Luca,
il 20 maggio scorso.
Le donne straniere sono state, altresì, deferite
all’autorità giudiziaria per l’inosservanza della
medesima ordinanza e due, già colpite da divieto
di ritorno, sono state deferite anche per tale motivo. Nel corso degli accertamenti, inoltre, una delle
straniere è stata trovata in possesso di un coltello a
L’impianto di Persano
serramanico ed è stata pertanto denunciata anche
per questo motivo.
Nel frattempo, nell’ambito del controllo del
territorio al fine di garantire la vivibilità e la sicurezza sul territorio, mediante la prevenzione e la
repressione degli illeciti penali ed amministrativi,
i vigili urbani, coordinati dal comandante Eduardo Bruscaglin, hanno
compiuto diverse attività. Prosegue intanto
l’operazione ‘sosta
selvaggia’. Ieri, intervenendo in varie
zone della città, sono
stati redatti 51 verbali
ai sensi del vigente
codice della strada, a
carico di automobilisti
che contravvenivano
alla normativa, ed effettuate 26 rimozioni
di veicoli lasciati in
zone dove è prevista
la sanzione accessoria.
Sanzionato per 100 euro, inoltre, un cittadino
residente il quale conferiva i rifiuti in modo irregolare, non rispettando quanto previsto per la
raccolta differenziata: nella fattispecie giorni di
conferimento e uniformità del rifiuto.
Dario Giordano
L’evento
Un campo da golf nell’ex discarica Festa del jazz al ‘Ghirelli’
Salerno. Un campo da golf
dove c’era la discarica.
E’ stato presentato, ieri
mattina presso la sede di
Confindustria Salerno, l’impianto golfistico a 18 buche
‘Le Costiere Persano Royal
Golf’, riconosciuto dalla Fig
(Federazione Italiana Golf)
con raiting per le gare ufficiali. Un progetto assolutamente unico e all’avanguardia, posto alla
“sommità” dell’originaria Tenuta Borbonica di Persano. Una nuova
“destinazione” per il segmento turistico - golfistico nel Mediterraneo,
in un’area che coniuga perfettamente turismo, sport, ambiente ed
ecologia. “Si tratta di un percorso da campionato di 18 buche da 7.070
metri, uno tra i più lunghi di tutto il territorio italiano - ha dichiarato
il responsabile della struttura Gianmarco Fasano - Un percorso di
livello internazionale, grazie al suo sviluppo in lunghezza, ma anche
per dimensioni di fairways, tees e greens”.
(da.gi.)
Salerno. Si è conclusa martedì scorso al
Teatro Antonio Ghirelli la rassegna “Un fiume
in Jazz”, kermesse musicale curata dal sassofonista salernitano Stefano Giuliano in collaborazione con la Fondazione Salerno Contemporanea e l’Associazione Birra Campania.
Un’idea nata per permettere agli artisti del
jazz, salernitani e non, di scendere tra la gente,
per far conoscere attraverso le loro melodie
la spettacolarità e la qualità della cosiddetta
arte dell’improvvisazione, caratterizzata da un
“mosaico di suoni e stili” in grado di raccontare
la storia e le tradizioni che l’hanno generata.
Sul palcoscenico del Teatro Ghirelli si sono
esibiti in queste settimane alcuni tra i musicisti
jazz più apprezzati nel panorama nazionale e
internazionale, a testimonianza dell’impegno
della direzione artistica nel proporre al proprio
pubblico uno show di alto profilo.
Francesca Capacchione
piero Volpe e della genetista di
fama internazionale Enza Maria
Valente, che ha scoperto diversi
geni responsabili di malattie neurologiche. Obiettivo dell’ambulatorio sarà quello di fornire servizi
di counseling ai soggetti affetti
da malattie neurogenetiche ed ai
loro familiari. Le visite ambulatoriali saranno effettuate presso
il Ruggi d’Aragona nel corpo
D al quinto piano. Le malattie
neurogenetiche sono disordini
neurologici frequenti e sempre
più riconosciuti grazie ai recenti
progressi della genetica. Sono ormai note molte forme genetiche
di diverse patologie neurologiche, dalla malattia di Parkinson
alla malattia di Alzheimer, all’Epilessia. La provincia di Salerno
è particolarmente interessata da
tali patologie, basti pensare che
il primo gene identificato per la
malattia di Parkinson è conosciu-
to in tutto il mondo come gene
della ‘famiglia Contursi’.
E in merito al Distretto di Materdomini di Nocera Superiore,
Raffaele Di Tullio, della segreteria provinciale Uil, risponde
a quanto affermato dall’Asl in
una lettera inviata al direttore
generale, Antonio Squillante, ai
vertici del distretto di Nocera
e al direttore del Servizio Prevenzione e Protezione: “Risulta
che tutti gli ospedali della intera
Asl Salerno sono sprovvisti dei
requisiti strutturali previsti dalla
legge. Risulta ancora che non vi
è l’adeguamento alla normativa
sismica di tutte le altre strutture.
Si registrano costi eccessivi per
utenze, personale e specialisti.
Abbiamo già dovuto ingoiare
il rospo della chiusura degli
ospedali e la riduzione dei posti
letto, adesso ci tocca anche subire la riduzione o soppressione
delle attività territoriali. In caso
di mancato positivo riscontro,
nostro malgrado, ci vedremmo
costretti ad agire nei riguardi
dell’Asl per condotta antisindacale”.
Luca Marrazzo
Lancio nel vuoto dal terzo piano
Salvato dalle lenzuola dei vicini
Salerno. Aveva deciso di farla finita, di porre fine alla sua esistenza
lanciandosi dal balcone della sua abitazione nel popoloso quartiere di Sant’Eustachio a Salerno. E lo ha fatto ieri pomeriggio, poco
dopo le 14. Ma la sorte ha voluto che A. A., 46enne salernitano che
da tempo soffre di crisi depressive, lasciandosi cadere dal terzo
piano di una palazzina popolare rimbalzasse sulle lenzuola che
era state messe ad asciugare da alcune
signore che abitano ai piani inferiori del
popoloso quartiere di Sant’Eustachio. Il
bucato ha attutito la caduta al suolo, da
un’altezza di quindici metri, che sarebbe
stata fatale per l’uomo. Ha salvato la
vita, ma l’aspirante suicida ha comunque riportato diverse fratture sul corpo
ed è stato soccorso dai volontari dell’associazione Humanitas che l’hanno
immediatamente trasferito all’ospedale
Ruggi d’Aragona di Salerno.
Trasportato al Pronto soccorso del nosocomio di via San Leonardo il 46enne,
che comunque non è in pericolo di vita, I volontari
ha riportato fratture scomposte al brac- dell’Humanitas
cio ed al piede destro guaribili in una hanno salvato
trentina di giorni. Provvidenziale è stato un 46enne di Salerno
dunque l’intervento dell’ambulanza di
Tipo A dell’Humanitas che transitava
in zona perché trasportava un paziente in preda ad una crisi
nervosa. Gli operatori dell’Humanitas, coordinati dall’ispettore
Mirko Bove, hanno dunque atteso l’arrivo di un’altra ambulanza
per trasferire il primo paziente su quest’ultima e prestare soccorso
con il mezzo rianimativo al 46enne A. A. che si era lanciato nel
vuoto e salvato per una serie di circostanze.
(re.cro.)
Equitazione
Alessandra Pastore sul podio a piazza di Siena
Salerno. La Campania torna
sul podio a Piazza di Siena. E
il merito è di una giovanissima
atleta salernitana, Alessandra Pastore, classe ’95, e di
Antonio Giuliano, tra i grandi
protagonisti della “Coppa dei
Giovani” intitolata alla memoria
del compianto cavaliere italiano
Bruno Scolari. La classifica a
squadre della kermesse romana
ha visto primeggiare il Veneto, davanti all’Emilia Romagna. Quindi, la Campania, che si
è aggiudicata un bronzo prezioso salendo sul
podio di piazza di Siena dopo circa 13 anni.
Felici e sorridenti tutti i componenti della
rappresentativa campana, dal capo equipe
Fabrizio Spanò ai fratelli Capuano, da Giovanni
Petrone, guida tecnica di Alessandra Pastore,
a Gennaro Bacco, istruttore di Antonio Giulia-
no. Con loro anche il presidente
della Fise Campania, Montrone,
che ha curato la preparazione
mentale dei giovani atleti al
debutto nel famoso ovale capitolino. La squadra era composta
da Sergio Morgillo con Korail du
Loir, Riccardo Bucci De Santis
con Power, e - a rappresentare
l’equitazione del salernitano Alessandra Pastore su Utopia e
Antonio Giuliano su White Spirit. Per la Pastore, allenata dai tecnici Nicola e Giovanni
Petrone - parte di quella illustre tradizione
equestre che fa capo ai noti allevatori Morese
e ai cavalieri di ogni tempo Piero e Raimondo
D’Inzeo - un risultato di grande valore, nel consolidato binomio con il suo cavallo olandese
del 2001, che fa ben sperare per nuovi importanti traguardi futuri, sempre più prestigiosi.
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 62.98.10.61
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Giovedì 30 maggio 2013
Cilento
Il Mattino
La viabilità Operatori su tutte le furie: ancora al palo i lavori di bonifica dell’ex statale, prenotazioni disdette
Pisciotta isolata e turisti in fuga
Molti commercianti ed imprenPetizione al governo
ditori rischiano così di chiudere i
raccolte già 1.500 firme: battenti. Week-end del 2 giugno? Abbiamo delle prenotaziorischiamo il collasso
ni,macisonoanchetantedisdette».
Una situazione al limite della
Antonio Vuolo
sopportazione che ha spinto il
sindaco Liguori a prendere nuoPISCIOTTA. La stagione turistica si
avvicina, nonostante il tempo vamentecartaepennaperscrivefacciaancoraicapricci.Permolti re una lettera al neo viceministro
Comuni cilentani è l’occasione alleInfrastruttureeTrasportiVinperrilanciarel’economiadelter- cenzo De Luca affinché convoritorio. Non per Pisciotta. Lo chi l’assessore provinciale ai Lasplendidoborgo medioevale,ar- vori pubblici Attilio Pierro e l’inroccato su una collina a picco sul gegnere capo Lorenzo Criscuomareblu delCilento enotoper la lo, «nella convinzione che questi
tradizionale pesca delle alici di ultimipotrannofornire elementi
Menaica, rischia di restare isola- più utili e appropriati all’inquato dal mondo. Numerose frane, dramento del problema e alla
in più tratti stradali, rendono sua soluzione che affidiamo alla
quasi impossibile raggiungere il suanuovaresponsabilità».Elari“gioiello” della costa cilentana. sposta non si è fatta attendere
A risentirne è soprattutto il turi- perché è già stato chiesto all’uffismo, unica vera fonte di reddito. cio tecnico provinciale ai Lavori
«Il Comune è isolato - accusa pubbliciunsupplementodinotiNerinoCristiano,presidentedel- zieinmeritoalla447.Nellamissila Pro Loco Pisciotta - La cosa as- va, Liguori lamenta come a nulla
surda è che in trent’anni nessun sonovalsi«gliinterventieffettuaente si è prodigato per risolvere tiprimadall’AnasepoidallaProinmanieraserieeconcretailpro- vincia» evidenziando come già
blema viabilità». Il riferimento è negli anni Ottanta «fu elaborato
all’exstatale447, principale arte- un intervento a cura proprio
ria di collegamento tra Pisciotta, dell’Anas per il superamento del
tratto in frana». L’interAsceaePalinuro.Lastravento non è stato mai ulda, infatti, in località Riztimato e ad oggi restano
zico, è interessata contiin piedi solo i piloni che
nuamente da smottaavrebbero dovuto sostementi e sta scivolando
nere le campate di ponti
pericolosamente verso
mai realizzati nel vallovalle.«Siamodavveroinne Fiumicello. «Ne condignati-continuaCristiaseguìuninfruttuosoconno - Si sta uccidendo
tenzioso tra l’Anas e l’Ati
l’economia del nostro
aggiudicataria dei lavori
territorio. Già tanti turimaicompletati-diceansti hanno disdetto le precora il sindaco - Nel 2001
notazioni. L’unico mez- L’appello
poi venne affidato alla
zo di trasporto per rag- Liguori
Provincia, cui nel fratgiungerePisciottaèiltre- chiede
tempo fu trasferita la geno. Non sappiamo dav- l’intervento
stionedell’exstatale447,
verocosafare.Continuia- di De Luca
un finanziamento di
mo a pagare le tasse, ma
11,5 milioni di euro per
in cambio non riceviamo alcun servizio». Tant’è che è superare il tratto franato. La Prostatapromossaunapetizionepo- vincia consegnò, quindi, nel
polarechehagiàportatoallarac- 2009 i lavori all’Ati CoGeNuRo
colta di oltre 1.500 firme. Disse- che però non li ha potuti avviare
minatelungo«l’arteriadell’odis- poiché l’iter d’acquisizione dei
sea»,cosìl’hadefinitailprimocit- pareri ambientali non era stato
tadinodiPisciottaEttoreLiguori, perfezionato». A distanza dioltre
spuntano diverse attività turisti- undecenniodall’originariaattrico-commerciali. Tra queste, buzione del finanziamento, non
l’enotecaPerbacco.«Siamobloc- si riesce a rendere funzionale il
cati - sentenzia il proprietario Vi- progetto per carenza di risorse
toPuglia-enons’intravedealcu- economiche. Intanto, per il fine
nosviluppo futuro. Trent’anni di settimanaèprevistalariapertura
assoluta cecità degli enti prepo- al traffico di via Foresta, la strada
stihannoridottoinunostatopes- che attraversa il centro abitato di
simo una strada fondamentale Pisciotta.
per la fascia costiera cilentana.
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In breve
CAPACCIO
Per i vacanzieri
bus serali
Il Comune è al lavoro per attivare
un servizio di trasporto urbano e
per rilasciare dieci licenze per
taxi. Per quanto riguarda gli
autobus è prevista l’attivazione
di tre linee che copriranno
l’intero territorio comunale con
interscambi a Capaccio Scalo. Il
servizio sarà in vigore, in via
sperimentale, fino alla fine
dell’anno. Per il periodo estivo è
in ipotesi anche una corsa serale.
Il servizio taxi, invece, sarà uno
dei punti all’ordine del giorno
del prossimo consiglio
comunale. La commissione che
se ne occupa, intanto, ha deciso
di proporre al consiglio il rilascio
di dieci licenze valide per l’intero
arco dell’anno.
CAPACCIO
Accordo bonifica
mai più estate a secco
Il borgo Una veduta di Pisciotta con la marina e in alto il centro antico: bellissima ma inaccessibile
Caputo: boicottato da franchi tiratori
Futani
Il candidato in corsa solitaria:
la gente del paese era con me
i politici mi hanno tradito
Carmela Santi
FUTANI. «Innanzituttovoglioringra-
ziare tutti i concittadini che si sono
recati alle urne, perché gli elettori
di Futani, gli effettivi residenti del
paese,hannorisposto alla chiamataalvotoconunaaffluenzamassiccia e compatta di oltre il 70%. Pertantomisento di dire 704grazie». A
pochi giorni dal risultato elettorale
diFutanichehaportatoalcommissariamentodelComuneperilmancato raggiungimento del quorum,
rompe il silenzio l’unico candidato
asindacoAnielloCaputo.«Lacompetizione elettorale - dice - è stata
segnatasolodaitantiiscrittiall’anagrafe, ma residenti all’estero, ben
seicento».
Per Caputo è necessario chiarire che gli elettori residenti iscritti
nelle liste elettorali di Futani sono
circa990.«Percui-sottolinea-non
posso attribuire questo risultato al
popolo residente, come si vuol far
credere, il quale ha risposto con
estrema,decisaechiaradeterminazione. Poi si deve tener conto che
tra gli elettori ci sono studenti universitari che sono stati impossibilitatiarientrare».Caputospiegapoii
motivi dell’unica lista. «Il gruppo
politico che ha guidato il paese in
questi cinque anni, aveva raggiunto l’accordo sulla mia candidatura
a sindaco, basti pensare che ben
quattro componenti, tre assessori
Il bilancio
«È venuto meno anche
l’appoggio di chi è fuori
per lavoro o per studio»
eun consigliereuscente,sono candidati nella compagine. Abbiamo
dovuto assistere al triste fenomeno
di boicottaggio del voto, a cattivi
consiglieri che con bugie e, a volte,
intimidazioni invitavano a non andareavotare.MaglielettoridiFutani, con il proprio voto hanno
espressoinmodochiaroedinequivocabilelavolontàdirinnovamento,dimostrandosensodiresponsabilità e voglia di cambiamento».
Caputo non accetta chi oggi
vuolsminuireoriteneremagrol’eccezionale risultato elettorale raggiunto dalla compagine da lui capeggiata,«significamistificarelarealtà, il dato elettorale e soprattutto
non voler accettare e rispettare la
chiaravolontàdeglielettoridiFutani».«Invitotutti-dice-allariflessione e alla lettura del risultato elettorale, pochissime schede annullate
pochissime quelle bianche, altissimoconsensosullamiapersona.Futani ha già voltato pagina».
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Sono iniziati a Tempa San Paolo
i lavori che consentiranno di
aumentare la portata d’acqua a
Capaccio capoluogo e mettere
fine al problema della carenza
che puntualmente, da anni, si
presentava ogni estate. I lavori
sono stati possibili grazie ad un
accordo siglato tra il sindaco di
Capaccio Paestum Italo Voza e il
presidente del consorzio di
bonifica di Paestum Vincenzo
Fraiese. Fino ad ora l’acqua in
località Tempa San Paolo veniva
fornita dall’Asis. Dopo i lavori a
Tempa arriverà l’acqua del
consorzio, per cui sarà possibile
dirottare la fornitura dell’Asis al
capoluogo.
CASTELLABATE
Sportello
attività produttive
A Castellabate è attivo lo
Sportello unico delle attività
produttive ogni mercoledì dalle
9.30 alle 13. Lo sportello svolgerà
attività di front-office, di
assistenza e consulenza al
pubblico, in relazione ai diversi
procedimenti di competenza del
Suap, acquisirà le pratiche già
acquisite al protocollo generale
dell’ente, per la successiva
acquisizione al protocollo del
Suap Cilento, svolgerà, di
concerto con i funzionari
comunali competenti, ogni
necessaria attività istruttoria e di
valutazione.
Vallo di Diano
L’ambiente Clima rovente all’assemblea sulla sorte dei 105 dipendenti della società
Ergon, sott’accusa i «sindaci truffaldini»
La Filas: operai a rischio
ma se ne fregano
andrebbero arrestati
Pasquale Sorrentino
«I sindaci
nonvoglionorisolvereilproblema della gestione dei rifiuti, molti di loro sono truffatori e andrebbero arrestati». È incandescente l’attaccodiDomenicoMerolla,segretario regionale della Filas. L’intervento arriva ai
margini dell’incontro sulla
gestione rifiuti nel territorio
del Consorzio Bacino Sa3 e
sulla vicenda licenziamento collettivo dei 105 dipendentidiErgonspa.«Lamaggiorpartedei primicittadini
- continua Merolla - vuole
affidarelagestionedellaraccolta rifiuti a società private
che sono già pronte davanti
alle porte dei Comuni».
Il primo luglio, infatti, le
amministrazioni comunali
dovranno decidere in mo-
SALA CONSILINA.
do autonomo su come trattare il ciclo dei rifiuti. Ma la
situazione è in alto mare. E
il caso Ergon non fa che
completareunquadrointricato che, nel corso degli anni, è andato sempre più
complicandosi. E ora il posto di lavoro di 105 dipendenti è a serio rischio. «Non
abbiamo un quattrino in
cassa - ha ricordato il commissario liquidatore Giovanni Siano - e l’occupazione degli operai è in bilico.
All’assemblea sono presentiunterzodeisindacideiComuni interessati al problema e questo dimostra che
non hanno a cuore la loro
occupazione». Poi l’attacco: «Vorrei ricordare che
ognuno deve prendersi le
proprieresponsabilità.IComuni continuano a essere
morosi nei nostri riguardi.
Vorrei dare gli auguri a Rocco Giuliano, appena eletto
sindaco di Polla, ma soprattutto ricordagli che l’amministrazionepollesehaeleva-
L’incontro
Polemiche
al vertice
dei sincaci
sulla
gestione del
ciclo
deirifiuti
Il caso
Scontro tra Benvenga e i lavoratori
Un esempio di come
la situazione sia
sempre più
esasperante arriva
dal duro scontro
verbale tra il sindaco
di San Rufo, Gianna
Benvenga, e un
operaio dell’Ergon al
termine
dell’assemblea. Da
una parte l’operaio a
rischio
licenziamento,
dall’altra il primo
cittadino costretta a
fare salti mortali per
far quadrare i conti.
Sono intervenuti gli
altri operai e i sindaci
a cercare di calmare
le acque e il diverbio
è finito dopo qualche
minuto.
Sala Consilina
to un debito di 933mila euro. Così è impossibile andare avanti».
L’assessore all’Ambiente della Provincia di Salerno, Adriano Bellacosa, presente all’incontro di Sala
Consilina, ha indicato tre
vie per cercare di risolvere il
problema:ol’unionedeiComuniperl’interociclodeirifiuti o l’affidamento a
un’azienda esterna («con
controlliserratidellaProvincia») oppure l’adesione a
Ecoambiente,lasocietàprovinciale che si occupa di rifiuti.Mauna decisionedeve
arrivare dagli enti. Per questo motivo il presidente della Comunità montana Vallo
di Diano, Raffaele Accetta,
ha convocato un’assemblea urgente dei quindici
sindaci del Valdiano.
Intantoi105operaiattendono con sfiducia il futuro.
Una trentina di loro erano
presenti all’incontro e hanno assistito con le spalle appoggiata al muro all’incontro di ieri. Una immagine
quanto mai simbolica. Purtroppo.
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 44 - 30/05/13 ----
Time: 29/05/13
23:11
Lite d’amore
fracassa l’auto
al rivale, lui
gli rompe il naso
Due persone
denunciate, due feriti, un’auto
danneggiata e tanta paura. È
questo il bilancio di una lite avvenutamartedìseraaSalaConsilina, nella popolosa frazione
di Trinità. I motivi sono passionali. A confrontarsi, infatti, l’ex
marito e l’attuale compagno di
unaquarantenne.Idue,unoresidente a Polla, l’altro a Sala
Consilina, si sono incontrati
per un chiarimento, dopo una
serie di scontri già avvenuti in
passato. Ma ancora una volta si
è passati dalle parole ai fatti:
uno dei due ha colpito con una
testata il rivale, fratturandogli il
naso; l’altro ha reagito speronandoconlapropriaautoquella dell’avversario. Un testimone, nel frattempo, ha chiamato
i carabinieri, che hanno fatto
calmareglianimiehannoprovveduto a denunciare i due per
lesioni e danneggiamento.
SALA CONSILINA.
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Giovedì 30 maggio 2013
Il Mattino
41
Battipaglia
La protesta Alta tensione tra le famiglie che attendono da mesi di entrare nelle palazzine di viale Manfredi
Il sequestro
Senza casa, s’incatena al Comune
Sala giochi
fuorilegge
scatta il blitz
della finanza
nella palazzina c, quella occupata. Il
sindaco mi aveva assicurato che presto gli appartamenti sarebbero tornatiliberieinvece...Abbiamochiestoincontri, parlato più volte: solo promesseavuoto». Ametà marzoPietrasanta
era già sull'orlo della disperazione,
Stefania Battista
tanto che aveva minacciato di darsi
fuocosulloscalonedelComune.AlloBATTIPAGLIA. Noncel'hafattapiù.Eieri mattina poco dopo le dieci ha deci- raeranoriuscitiacalmarloalcuniconsodiincatenarsialla ringhieracheco- siglieri comunali, rassicurandolo e
steggia la fontana pubblica dinanzi a promettendogli che avrebbe potuto
Palazzodicittà.AlessandroPietrasan- entrarenella nuovacasa alpiù presto.
ta, 59 anni, barese di nascita ma resi- Decisiva era stata la mediazione del
dente a Battipaglia da quarant’anni, è sindacalista Uniat Gaetano Spinelli
uno dei legittimi assegnatari degli al- che aveva convinto sia Pietrasanta
loggi popolari di viale Manfredi occu- che gli altri assegnatari a mantenere
pati abusivamente. Dopo oltre due lacalma.Maierimattinal'exmeccaniore di attesa durante le quali dal Co- co proprio non ce la faceva più. «Primune«blindato»nongiungevanono- mariuscivoapagareilfittodi600euro
tizie, finalmentela promessa diun in- almese, ma da quando sono disoccupato non ci riesco più. Mi
controconilsubcommissavergogno a dire che spesso
rioperoggi. El'uomohaacmi aiutano i miei figli, anconsentito a liberarsi.
La storia
che per la spesa».
«Sonoun uomo onesto- «Non lavoro
Ed il problema non ridice agitando la catena che
guardasoloAlessandroPielo stringe al collo - ho sem- e ho moglie
trasanta. Sono infatti quinpre lavorato finché è stato e figlia
dicile famiglieche attendopossibile. E sono umano, disabile
nolaliberazionedellapalaznon ho nulla contro gli oc- non posso
zina c per potervi legittimacupanti. Ma la situazione
mente entrare. «Tra l'altro della mia famiglia è grave, più pagare
spiega Spinelli dell'Uniat gravissima. Mia moglie e l’affitto»
nel contratto firmato dagli
miafigliasonodisabili,iodiassegnatari si precisa che le
soccupato e ho un altro figlioincasa di16 anni.Per fortunaaltri casedevonoessereabitateentrotrenduefiglisonosposatienonvivonopiù tagiornipernonperdereildiritto.Cocon noi». Pietrasanta, ex meccanico me se non bastasse le trenta famiglie
presso l'azienda ormai fallita dello chehannofinalmentericevutolechiazio, negli ultimi tempi si era arrangia- vi sono ancora senza corrente elettrito con qualche lavoretto. Poi un inci- ca, quindi usano quella del cantiere
dentecheglihaprocuratounaseriedi che è poca per tutti. E ci sono altre
lesionialla cassa toracica e quindi an- quattro famiglie che hanno ricevuto
che una trombosi, per la quale è stato lo sfratto tra coloro che attendono la
operato, a marzo dello scorso anno. liberazionedellapalazzinac».Insom«Dopo tutto chiedo soltanto che ven- ma una situazione davvero insosteniga rispettato un mio diritto. Le asse- bile che rischia di portare altre persognazioni definitive sono state fatte il 4 ne a reazioni esasperate.
febbraio e a me è toccato un alloggio
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È un assegnatario legittimo
ma l’alloggio a lui destinato
è occupato da abusivi
BATTIPAGLIA. Blitzdellafinan-
In piazza Alessandro Pietrasanta in catene alla ringhiera della fontana dinanzi palazzo di città
Dopo lo scioglimento
Primo giorno in ufficio per la commissione d’accesso
Commissione
d’accesso al Comune:
ieri i tre commissari,il
viceprefetto Rosanna
Bonadies, l'ufficiale
dell’Arma Pasquale
Gallo e il dirigente del
Provveditorato alle
Opere pubbliche
Marcello Romano,
hanno preso possesso
della stanza della
presidenza del
consiglio. Oggi
cominceranno il
lavoro. «In 84 anni non
era mai successo!»:
l’invio della
commissione
d’accesso scatena su
facebook l'ex sindaco
ed ex presidente del
consiglio provinciale
Fernando Zara, che
non risparmia strali
all'amministrazione
Santomauro. Più cauto
Pietro Lascaleia, ex
consigliere Pd:
«Ritengo che sia un
atto conseguenziale a
quanto accaduto - dice
- La sua presenza
servirà a verificare la
correttezza
dell'operato
amministrativo, a
sgombrare il campo da
qualsiasi equivoco. Mi
pare, intanto, che già il
Riesame abbia in parte
smantellato il castello
accusatorio. Noi
attendiamo con fiducia
l'operato sia della
Commissione che
della magistratura».
«Come cittadino
l'arrivo della
Commissione è una
garanzia - afferma Ugo
Tozzi, ex presidente
del Consiglio
comunale - così chi
verrà in seguito ad
amministrare potrà
trovare un ambiente
sano e pulito».
ste.ba.
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za, a contrasto del dilagante
fenomeno delle scommesse
clandestine e del gioco d’azzardo. I baschi verdi di Salernohannosequestratotrecongegni«Totem»,quattroapparecchi da intrattenimento illeciti e una postazione telematica per l’accettazione di
scommesse.Tuttiprividiconcessione, nel gergo comune
noticome«puntocom».ITotem, molto simili ai comuni
apparecchidaintrattenimento, sono in realtà collegati ad
internet e consentono l’accesso«daremoto»asitidigioco illeciti e arbitrari. Dispongono di lettore ottico di banconote e card con microprocessore. La clientela può
quindi cimentarsi in una vastagammadigiochi:videopoker classici, roulette, baccarat,blackjackeslot,tuttirigorosamente vietati. Accettano
anche banconote da 500 euro, mentre gli apparecchi regolari funzionano solo con
monetametallica.Sequestrata anche una postazione per
raccolta e accettazione di
scommesse su eventi sportivi,attuatesenzaautorizzazioneeconvogliatiaunallibratore estero che le gestiva dalla
propriasede maltese.Sequestrati anche 682 euro, frutto
dellegiocateillecite.Èscattataunasanzionedicirca10mila euro e la segnalazione
all’autorità per la sospensione dell’attività commerciale.
Ilproprietarioèstatodeferito
all’autorità giudiziaria.
Cava de’ Tirreni
La politica Prova verità in consiglio per il sindaco Galdi
L’agricoltura
Consuntivo ok, la maggioranza tiene
Idranti a S. Lucia e Sant’Anna
per irrigare più di 400 aziende
Il Pdl si ricompatta
Esposito e Della Monica
nel gruppo unico
criticità, abbiamo raggiunto
un risultato memorabile».
TienebancoanchelaquestioneCofima.Ladiscussionesiè
concentratasuirecentisviluppi della querelle, all’indomanidellanotiziadiarchiviazione relativa al presunto reato
di lottizzazione abusiva che
insisterebbe nell’area. Esulta
il sindaco Marco Galdi: si allontana l’ipotesi che il bene
acquistato da palazzo di città,
per circa tre milioni e mezzo
di euro, risulti incommerciabile.Disegnocontrarioilconsigliere Gravagnuolo: «Non è
stato prudente acquistare la
Cofima,sperononcisianointeressispeculatividiprivatiin
quest’operazione».
Francesco Nobile
CAVADE’TIRRENI. Tienelamaggioranza Galdi, ieri in consiglio comunale è stato approvato il rendicontoconsuntivo
relativo all’anno 2012. Il Comune, stando alle dichiarazioni del primo cittadino,
chiude l’esercizio finanziario
dell’annoscorsoconunavanzo positivo di oltre 13milioni
dieuro.«L’avanzodiamministrazione è determinato
dall’aver inserito una previsione di quel che l’ente deve
ancora riscuotere. Sono cifre
virtuali,teoriche,dicui non si
può spendere un euro. Altro
cheavanzo»,affermailconsiglieredemocratVincenzoServalli. Esprimono le loro perplessitàancheiconsiglieriEnzo Bove e Marco Senatore.
«L’inserimento dei crediti
non riscossi è perfettamente
aderente alla legge - dichiara
il consigliere Landolfi - Il rendiconto è frutto di un’attività
amministrativa attenta, che
ha attraversato peraltro un
momento di grave crisi economica». L’ordine del giorno
passanonostantel’opposizione della minoranza consiliare, che ha espresso voto contrario.
Nessuno scossone ha attraversato la compagine di
centrodestra, anzi nell’assise
sièricompattaanchelagalassia frastagliata del Pdl, con
l’ingresso di Annalisa Della
Monica e Massimo Esposito
nel gruppo unico. Gioisce il
coordinatore cittadino Gigi
Casciello: «Dopo tante
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CAVA DE’ TIRRENI. Con le prove di
collaudodell’impiantodipompaggio in località Starza, si è concluso
il «Riordino e trasformazione irriguadel bacino di Cava – primo lotto S. Lucia» promosso e appaltato
dal Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno. Il progetto prevedeva un impianto irriguo
in pressione su circa 400 ettari alle
frazioniS. Luciae S. Anna,in sostituzione di fatiscenti impianti pubblici e privati. Installati 165 idranti
a controllo elettronico, a copertura di un territorio agricolo di circa
150 ettari. Sono 450 le aziende servite, che avranno acqua «certificata» per le produzioni di qualità.
L’obiettivo è fornire un efficiente
servizio irriguo, attraverso l’utilizzoditessereelettronicheprogram-
Il caso
Piscina comunale sotto sfratto
oggi il Tar discute il ricorso dei gestori
Nella tarda mattinata di oggi i
numerosi utenti della piscina
comunale di Cava de’ Tirreni
conosceranno, probabilmente,
quale sarà il futuro della struttura.
Alle dieci e trenta, infatti, sono
attese dinanzi al Tar le due parti per
discutere del ricorso presentato
dagli attuali gestori dell’impianti, i
fratelli Porzio con l’imprenditore
Amato, contro lo sfratto intimatogli
dall’amministrazione per morosità
non avendo pagato il fitto per diversi
mesi, la cifra si aggirerebbe intorno
ai 250mila euro. Allo stato attuale
appare ormai certo
l’allontanamento degli attuali
gestori non avendo trovato in questi
ultimi quindici giorni, tempo
concesso dal giudice per cercare di
raggiungere un concordato tra le
parti, nessun tipo di accordo. Il
sindaco ha più volte dichiarato che,
qualsiasi sia la decisione del
giudice, la piscina non chiuderà i
battenti, tranquillizzando i numerosi
atleti agonistici e non che
frequentano l’impianto,
prospettando l’ipotesi di concedere
la gestione della stessa alla Metellia
Servizi. La società multiservizi, il cui
socio unico è il Comune di Cava de’
Tirreni, che attualmente gestisce,
con alterne fortune, i parcheggi ed i
campi di calcio periferici cittadini
(Pregiato, San Pietro e Santa Lucia
con quest’ultimo chiuso da diversi
mesi per la mancanza corrente
elettrica) garantirebbe, quindi, il
futuro del nuoto in città.
Fabio Apicella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 41 - 30/05/13 ----
Time: 29/05/13
23:11
mabili,cheassicuriacquainquantità e orari adeguati alle esigenze
agrarieegestionali,acostiaccessibili. Il tutto per abbattere i costi di
produzioneescongiurarel’abbandono delle campagne. L’impianto
sarà alimentato con acque di falda
profonda, sollevate all’impianto
di pompaggio. Da qui saranno
pompate a rilancio al serbatoio di
accumulo costruito a S. Anna, di
circa 7000 metri cubi; dalla grande
vasca in calcestruzzo armato, mimetizzatanel paesaggio, si dirama
unaretetubatainpressione,sucirca 20 km. Il serbatoio sarà accessibile agli elicotteri della protezione
civile.L’interventoèstatofinanziato dal Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali per oltre cinque milioni di euro.
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ip: 62.98.10.61
Salerno 37
Giovedì 30 maggio 2013
Il Mattino
L’economia Dimissioni a metà dalla Compagnia delle Opere dopo le accuse di incompatibilità
I trasporti
Ilardi, il passo indietro non basta
Ultimatum
ai soci Cstp:
due mesi
per le quote
Via dai vertici ma resta
nell’associazione vicina a Cl
Parte il pressing dimissioni
Diletta Turco
Dimissioni dal direttivo regionale di
Compagnie delle Opere, ma non
dall’associazione. Èquesta ladecisione presa da Antonio Ilardi, vicepresidente della Camera di Commercio,
dopouna settimanadensadiriunioni
e «mozioni di sfiducia» che lo hanno
visto al centro del dibattito tra le associazioni di categoria. Più che lui, ad
essere finita sotto giudizio, la sua nomina nel direttivo regionale di Cdo.
Associazione di categoria diversa da
Confindustria,inrappresentanzadellaqualeèentratonellagiuntacamerale al momento dell’elezione di Guido
Arzano, diventandone, poi, vice. Gli
intrecci politici tra i due palazzi
dell’economia salernitana continuano, dunque, a tenere banco: nemmenoledimissionidiIlardidalsuoincaricoinCompagniadelleOperesembra,
infatti, far deporre l’ascia di guerra. Si
tratta, però questa volta di una guerra
trasversale: non solo giocata a distanzatraviaMadonnadiFatimaeviaRoma, ma anche nella stessa Camera di
Commercio. Nessun esponente di
Confindustriarientratraimembridella giunta dell’ente camerale, come fu,
invece,scrittonerosubianconegliaccordi di metà 2011, lasciando la rappresentanza del comparto industriali
interna all’ente ancora inadeguata, o,
almeno, diversa dalle premesse.
Le richieste - o meglio, «l’appello
al senso etico» come è stato definito –
di dimissioni da vice presidente della
CameradiCommerciosembrerebbero essere praticamente già pronte nei
cassettidellamaggiorpartedelleassociazioni di categoria, ad eccezione di
Coldirettiedelcompartodelcommercio (Confindustria, Assotutela, Cia,
Confagricoltura, Cna, Casartigiani,
Confartigianato, Claai e Unimpresa),
e il gesto di ieri di Ilardi non necessariamentelebloccherà.Dapiùpartiarrivano le richieste di un confronto ri-
La curiosità
Quel nome
con «valida
carica»
Il nome, nell'elenco
dei 23 membri del
consiglio direttivo
regionale, c'è
ancora. Antonio
Ilardi, sul sito
regionale di
Compagnia delle
Opere,
l'associazione di
piccole e medie
imprese vicina ai
principi di
Comunione e
Liberazione,
rientra nell'elenco
degli associati che
hanno «ancora una
carica valida in
corso». D'altronde,
le dimissioni
dall'incarico sono
arrivate soltanto
ieri. La Compagnia
delle Opere, sul
territorio
regionale, contra
più di 2.500
aziende associate,
e la Campania è
solo una delle 35
sedi sparse in Italia
e nel mondo.
Governance Da sinistra, il presidente della Camera di commercio Guido Arzano e il vice Antonio Ilardi
solutivo tra Maccauro e Arzano, con
l’obiettivo di trovare un punto di incontro tra due posizioni che, almeno
per il momento, sembrano del tutto
inconciliabili. Un confronto, o quantomenounincontroistituzionale,propriotralemuradell’entecamerale,Arzano e Maccauro lo avranno domani,
inoccasione dell’incontro conclusivo
del roadshow organizzato da Federmanager.Almeno,inomideiduepresidenti compaiono nell’elenco degli
invitati,il primo,come padronedi casa, il secondo, come rappresentante
degliindustriali.Ilclimadiquesteultime settimane di certo non sta ponendo basi per una soluzione immediata
sociazione degli industriali.
della querelle che dura, in
manieraufficiosa e,ora, uffi- Il retroscena Èdaquestadata cheinizia la
maretta nel consiglio cameciale,daoltreunannoemez- Domani
rale,legata alla mancanzadi
zo.
un’associazione di categoAl momento dell’elezio- Arzano
riachegiustifichiilmanteninedei nuoviassetti governa- e Maccauro
tivi dell’ente camerale tutte fianco a fianco mento dell’incarico a Ilardi.
Unmalcontentochenontrole sigle delle associazioni al roadshow
vasoluzione,vistalapresenconcordarono di assegnare
za, nelle consiliature precela vicepresidenza dell’ente targato
agli industriali. Ovvero, a Federmanager denti, di casi simili. Ovvero
di nomi eletti in giunta in
Confindustria. Il nome scelrappresentanza di specifito è quello di Ilardi, allora
presidentedelcomitatoPiccolaIndu- che associazioni di categoria, e poi
stria.È il 13 maggiodel 2011. Adistan- mai tolti dall’incarico nonostante la
za di cinque mesi, il 6 ottobre dello fuoriuscita dall’associazione stessa.
stessoanno,l’imprenditorelascial’as© RIPRODUZIONE RISERVATA
La sanità Nuovo summit dei sindacati verso lo sciopero del 6 giugno
Caos Ruggi, Morlacco apre al tavolo regionale
Lenzi torna in ospedale
con gli agenti della Digos
«Non siamo delinquenti»
Simona Paolillo
«Non siamo né delinquenti
nécriminali.Acosaservefarsi
accompagnare della Digos?».
Elvira Lenzi ètornata negli uffici dell’azienda ospedaliera
universitaria,sottol’occhiovigile degli agenti della Digos.
«Di che ha paura?», chiede
MargaretCittadino,coordinatrice della rappresentanza
unitaria di base.
Un gruppo di sindacalisti
hacercatodiincontrarelamanager, lei ha rifiutato qualunque faccia a faccia. «Volevamo discutere della vertenza
Ruggi d’Aragona, una verten-
za che lei conosce bene visto
che è stata anche lei in prefettura», spiega la Cittadino. Davantialleportechiusedelladirezione generale, le forze sociali risponderanno salendo
sulpalcodelconcertodiAvita-
Manager
Lenzi torna
in carica al Ruggi
bile che domani si esibirà in
piazza Amendola per la vertenzadeidipendenticomunali. «Noi non abbiamo detto
maiLenzisìLenzino,èunballetto che non ci appartiene,
chiediamo solo trasparenza e
certezza». Presto del Ruggi
d’Aragona si discuterà anche
aNapoli,inuntavoloregionale che potrebbe essere convocato dal subcommissario alla
sanità Morlacco. «Meritiamo
l’attenzione del governo regionale», chiosa la Cittadino
annunciandochequestamattina la rappresentanza sindacale di base si riunirà nuovamenteperconcordareleazioni di mobilitazione e tutte le
manifestazioni che si dovranno svolgere fino allo sciopero
generale del 6 giugno.
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La vertenza Intesa all’Ormel, ancora sospesa la sorte di altri tredici
Aser, firmata la cig in deroga per 22 operai
È stato firmato ieri mattina,
negli uffici regionali dell’Ormel,ilvialiberaallacassaintegrazioneinderogaperidipendentidell’Aser, la societàinliquidazione che si occupava
dello smaltimento dei rifiuti
speciali e tecnologici in provincia di Salerno. Gli ammortizzatori sociali, per 22 degli
originari 35 dipendenti, era
scaduta con la fine dell’anno.
Daieridurerannofinoalprossimo mese di novembre, ma
l’accordo, sottoscritto da
aziendaesiglesindacalidisettore,prevedeancheilrecupero, per i dipendenti, di tutti i
I conti
Dopo il primo
forfait
il 14 giugno
convocata
l’assemblea
per votare
il bilancio
rimborsi di cassa integrazionedel 2012e dell’anno in corso. «Questo - dice Claudio Pisapia, liquidatore dell’azienda - rappresenta una goccia
nel calvario dei dipendenti e
della struttura ma è la conferma che quando ci si siede attornoaduntavoloinmodolealeecostruttivo irisultati possonoessereanchepositivinonostanteleprospettivenonsiano delle migliori per la vita
dell’Aser».
Intanto,ilprossimoappuntamento importante per le
sorti dell’azienda è quello del
14 giugno, giorno dell’assemblea dei soci (il principale
azionistaèilconsorziodibacinoSalerno2)chesaràchiamataadapprovareilbilancio,dopoilforfaitdellaprimaconvocazione di assemblea. Ora la
preoccupazione dei sindacati
riguardai13esclusi;laproposta da lanciare all’assessore
provincialeall’ambiente,Bellacosa, e ai vertici di Ecoambiente è del reintegro delle
unitàlavorativenelciclodigestione dei rifiuti.
di. tu.
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In breve
UNIVERSITÀ
Question time
ai candidati rettori
Superamento della
burocrazia, attrattività di
finanziamenti nazionali,
europei, pubblici e
privati, qualità del
dottorato di ricerca,
internazionalizzazione.
Verteranno su questi temi
le quattro domande che i
docenti dell’Università di
Salerno di varie Facoltà
rivolgeranno ai candidati
al rettorato. Le domande,
assieme ad un elenco dei
primi firmatari, sono state
poste in un blog
all’indirizzo
dibattitorettore.wordpress.com.
CONFINDUSTRIA
«Best practices»
premi alle imprese
Confindustria salerno
lancia il Premio «Best
practices» rivolto alle
aziende del
manifatturiero e dei
servizi che abbiano
realizzato un progetto
innovativo (tecnologico,
di prodotto, di processo,
sociale) con risultati
dimostrabili e misurabili.
Il riconoscimento è stato
ideato dal «Gruppo
servizi innovativi e
tecnologici».
nell’ambito dell’iniziativa
è presente la sezione Up
Start «Paolo Traci»
dedicata ai giovani
aspiranti imprenditori e
alle aziende neo
costituite. La
presentazione del Premio
sarà illustrata nel corso di
una conferenza stampa
stamani alle 11 nella sede
di Confindustria.
ANCE
Cantieri sicuri
vincono gli studenti
Si è svolta questa mattina
la cerimonia di
premiazione dei vincitori
della settima edizione del
concorso nazionale
“Sicurezza e legalità sul
lavoro nei cantieri edili”,
riservato agli studenti del
quarto e quinto anno di
istituti tecnici. Premiati
Alessandro Simone
Grossi di Contursi Terme,
Valerio Infante di Vallo
della Lucania e gli
studenti di Sapri
Francesca Torre,
Samuele Giudice,
Francesco Palumbo,
Caterina Greco, Gerardo
Pifano, Luca Iudici e
Christian Caputo.
Poco più di due mesi. È il tempo
limite che gli enti locali soci del
Cstp hanno per deliberare e versarelepropriequoteperlaricapitalizzazione delle casse societarie, e la copertura delle perdite finoal30aprile.Ladataultima,perentoria, oltre la quale non si potrà andare è quella del 31 luglio.
Ad eccezione della Provincia di
Salerno, e dei Comuni di Angri,
Baronissi,FiscianoeSalernostessa,tutti glialtri socidovranno necessariamente versare quanto di
loro competenza nei termini stabiliti dalla società e dal commissario giudiziale. Se la risposta dei
socinondovessearrivarepuntuale, allora l’unica strada percorribile è l’interruzione della procedura di concordato preventivo e,
diconseguenza,ilfallimentoanticipato dell’azienda.
Propriodiquestotemasiparlerà nell’assemblea dei soci del
Cstpinprogramma oggiin prima
convocazione,edomani mattina
in seconda. È molto probabile
che gli enti locali si prendano ancora 24 ore di tempo per riflettere
sul da farsi, facendo, così, slittare
lariunioneinsecondabattuta.Ieri mattina, intanto, riunione tecnica in azienda tra il commissario giudiziale, Tommaso Nigro, i
vertici del Cstp e il collegio dei revisori dei conti. Due i faldoni di
carte su cui si sta concentrando
adesso il loro lavoro: da un lato lo
statodisalutefinanziariodellasocietà, dall’altro il monitoraggiodeidebi- Il monito
ti da onorare. Commissario
È costante il
confronto tra e revisori
il commissa- dei conti
rio giudiziale e a confronto
il tribunale fal- «Più vicino
limentare di
Salerno. Spet- il rischio
terebbe pro- fallimento»
prioaltribunale, infatti, con
un apposito atto, sospendere la
procedura di concordato, dopo
aver analizzato tutte le informazioni che stanno già arrivando
dalle relazioni del commissario
giudiziale.
Nei primi tre mesi dell'anno le
perdite maturate dall'azienda
ammontano a 720mila euro.
Complice, soprattutto, il calo del
servizio,perviadel numerosempremaggiorediautobusnonidonei alla guida e non sostituibili
con mezzi nuovi. Altra zavorra
che è caduta sui conti dell'aziendaèilmancatoadeguamentodel
corrispettivo chilometrico per il
servizio extraurbano, fermo a
2,09 euro per chilometro, differentemente dal pagamento del
servizio urbano a Salerno, passato sa 2,60 euro a chilometro a
2,69. Oltre all'adeguamento, sul
futuro dell'azienda pende anche
la firma in stand by dei contratti
di servizio con la Provincia, che
rappresenterebbero comunque
un'entrata certificata.
di. tu.
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SALERNO SISTEMI
Lungomare Marconi
oggi stop idrico
Per eseguire un
intervento di riparazione
sulla tubazione in via
Lungomare Marconi
(altezza Lido Aurora) sarà
sospesa l’erogazione
idrica dalle ore 9,30 alle
ore 15,00 di oggi nelle
seguenti strade e traverse
limitrofe: via Lungomare
Marconi (tratto compreso
tra Via F.S.Amato e Via
E.Perito), via Ruggi (solo
civici nn. 2 , 3,- 4/A, 6, 8 ,
10, 20/B).
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 37 - 30/05/13 ----
Time: 29/05/13
23:11
Autobus Resta oscuro il futuro
del Cstp dopo l’appello ai soci
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36 Salerno
Giovedì 30 maggio 2013
Il Mattino
Lo sviluppo Il piano della Commissione europea
per l’ammodernamento funzionale degli approdi
Progetto mirato su un totale di 319 scali
Salerno spicca nell’elenco dei 42 italiani
Infrastrutture e servizi, il porto nella white list Ue
Carmen Ielpo
L’iniziativa
C’è anche il porto di Salerno tra le
319infrastrutturechelaCommissione europea intende ammodernare
nei prossimi anni. Si tratterà della
prima normativa specifica europea
dedicata al settore portuale, ma dovrà essere approvata dal Parlamento europeo e dagli Stati membri primadiessereadottatasecondolaprocedura ordinaria.
L’Italia è il secondo paese con 42
porti, subito dopo la Gran Bretagna
(43),edovrebbeessereunodeglistati membri che maggiormente trarrannobeneficiodalpacchettodiproposte attualmente in discussione in
sedecomunitaria.Il74percentodelle merci arriva o parte dall’Europa
viamareeunquintodiquestetransita per soli tre porti: Rotterdam, Amburgo e Anversa. Questo squilibrio
tra le prestazioni portuali comporta
una congestione, con costi supplementari per caricatori, operatori di
trasporto e consumatori.
Le nuove proposte consentirebbero di risparmiare fino a 10 miliardi di euro entro il 2030 e contribuirebbero a sviluppare nuovi collegamenti marittimia corto raggio. Inoltre la proposta
amplia la facoltàdeiportidiimLe norme
porre tasse per
In cantiere
l’uso delle inframaggiore
strutture,garanautonomia
tendo anche
maggiore autofinanziaria
e gestionale nomiasull’assegnazione delle
per l’Autorità risorse. Fornenportuale
do alle Autorità
portualimaggiore autonomia
per stabilire e riscuotere tasse per
l’utilizzo delle infrastrutture, si potranno avere maggiori possibilità di
garantire il buon funzionamento
delporto.Lanuovapropostalegislativa sui porti è parte integrante di un
piano d’azione più ampio proposto
dallaCommissioneeuropeacheprevedeottoiniziativecheBruxellesdovrebbeattuareneiprossimianniper
sostenere la competitività dei porti.
«Salerno rientra in questo quadro
perché sta già mettendo in pratica
alcune delle indicazioni provenientidall’Europa–affermailpresidente
dell’Autorità portuale Andrea Annunziata – Il potenziamento del trasporto via mare è un’alternativa rincorsa da decenni che oggi deve trovare attuazione. I porti come il nostro, anche alla luce dei prossimi lavoridiallargamentodell’imboccatura e dragaggio dei fondali e in linea
conl’asse aperto con il porto di Civitavecchia, si candida a beneficiare
di qualsiasi strumento in grado di
impattare in maniera positiva
sull’intero territorio».
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«Wine & sail»
in barca
verso il Mito
È pronta a
salpare, sabato
prossimo, la
prima crociera
in barca a vela
che unisce
l’amore per il
turismo nautico
e il vino di
qualità. La
formula
Wine&Sail è
esclusiva nel
panorama del
chartering
italiano:
durante il giorno
si naviga lungo
le coste dei miti,
tra isole e parchi
marini, di sera si
ozia in borghi
incantevoli tra
aree
archeologiche e
cantine
d’eccellenza. La
crociera si
snoderà
nei porti di
Procida, Amalfi,
Acciaroli,
Agropoli,
Paestum,
Cetara, Ischia.
Quest’anno si
affiancherà a
questa iniziativa
anche il
«Catamarano
della Salute»,
per
sensibilizzare il
target nautico
sull'importanza
di una corretta
esposizione al
sole.
Approda «Serenade», sbarcano duemila crocieristi
turisti stregati dalla città tra minitour e shopping
Il turismo
La Royal Caribbean inaugura
la stagione delle vacanze
«Salerno modello di accoglienza»
Arriva «Serenade of the Seas» e parte ufficialmente la stagione di Salerno Cruises. Ieri mattina la nave della Royal Caribbean ha attraccato al
portodiSalerno.Piùdiduemilacrocieristi sono sbarcati alla scoperta
della città. Con l’avvicinarsi
dell’estate si intensificano gli arrivi
dei«giganti delmare»a Salerno. E la
compagnia americana è senz’altro
uno dei big player del settore che
scegliendo il porto salernitano, ha
contribuito alla crescita di un settore sul quale si punta molto in prospettivafutura.Ma perattrarrenuovicrocieristi,è importanteoffrireloro servizi efficienti a terra, per con-
sentire loro di godere al massimo
dello scalo.
A prendersi cura dei clienti della
Royal Caribbean, ma anche di altre
compagnie, c’è «Salerno Cruises».
La mission di questa società, nata
nel 2010 dall’unione dell’esperienza di Aloschi Bros nel campo turistico e quelladella Amoruso Giuseppe
in quello dello Shipping, è quella di
fornire alle navi, ai passeggeri e ai
loro tour operators l’assistenza logistica e il supporto terminalistico per
tutte le operazioni quali lo sbarco
dalla nave in area protetta, servizio
di stazionamento dei bus, instradamento dei passeggeri verso i bus attraversopercorsi protetti,servizio di
safety & security per garantire lo
svolgimento di tutte le operazioni
nella massima sicurezza sia dal rischio di incidenti fisici che da possibili atti criminosi. Inoltre, Salerno
Cruises fa in modo che i crocieristi
«indipendenti»,quellicioèacuipia-
”
L’assistenza
Percorsi protetti
e servizi di sicurezza
per i visitatori
garantiti Salerno Cruises
ce andare alla scoperta dei luoghi
ove approdano le navi e che hanno
interesse a visitarli in maniera autonoma, possano raggiungere con le
stessegaranzieetuteledeipasseggeri dei tour, i mezzi di trasporto pubblici o le aree cittadine di loro interesse.
Per permettere tutto ciò viene offertounserviziodi«shuttlebus»gratuito,chedall’areaadiacenteallanave trasporta i passeggeri fino al centro città (Piazza della Concordia) da
dove essi possono intraprendere la
loro visita a piedi o accedere ai mezzi di trasporto quali aliscafi e battelli, ferrovia o autolinee, per raggiungere i luoghi da visitare. Attraverso
interviste e questionari raccolti tra i
passeggeri e gli equipaggi di tutte le
navi,lasocietàhariscontratol’enormegradimentochelacittàhariscosso per i luoghi di interesse storico,
per le bellezze naturali e anche per
lapiacevolezzadiunarilassantepasseggiatanelCentroStorico.Attraverso gli stessi questionari si è potuto
stabilire che il beneficio in termini
economiciperlacittàèperogniscalo, in media, di 50.000 Euro.
c. iel.
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 36 - 30/05/13 ----
Time: 29/05/13
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Salerno 35
Giovedì 30 maggio 2013
Il Mattino
In questura un osservatorio
per analizzare il fenomeno
in strada romene e nigeriane
Angela Trocini
Identificazioni Prostitute in attesa dei provvedimenti nei locali della Questura: continua la crociata delle forze dell’ordine per allontanare le squillo dalla prefettura
La sicurezza Il triangolo tra via Wenner, via Allende e via Clark sotto assedio della polizia
Un altro blitz sulla litoranea
allontanate sei prostitute
I marciapiedi
Le zone scelte
dalle prostitute
specie quelle
straniere sono
tutte comprese
fra lo stadio
Arechi e la zona
industriale che
di sera è
relativamente
fuori da «occhi
indiscreti»
nole «escort» che lavorano a domicilio, spesso brasiliane o domenicane,
come dimostrano molte operazioni
delle forze dell’ordine con l’irruzioneinappartamenti anche inzone residenziali. E non sono pochi i locali
che offrono ai clienti la possibilità di
intrattenersiconballerine,accompagnatrici, massaggiatrici così come, in
passato,c’eranolocalidoveerapossibileottenereprestazionisessualiapagamento (come ha dimostrato, anni
fa, lo scandalo del «Settimo cielo» a
Salerno). E molti sono gli annunci,
suigiornali,diragazzeresidentiinvarie province campane, per incontri a
lucirosse.laprostituzionestranieraè
apparsa nei primi anni novanta in
prevalenzasullestradeadaltoscorrimentoo aforte trafficocommerciale.
Da allora ad oggi il fenomeno della
prostituzione si è caratterizzato come fortemente dinamico seguito da
continue e profonde modificazioni
che hanno riguardato molteplici
aspetticomelanazionalitàdelledonnecoinvolte,iterritoriinteressati,ilivelli di sfruttamento e autonomia, le
modalità d’ingresso nel territorio regionale.
La mappa
La casa delle squillo tra Arechi e San Leonardo
ge
n zi
ale di
Stadio
Arechi
via Allende
verserichiestedelmarito.Quest’ultimo contattava gli uomini sia tramite il sito internet sia per strada:
da un commerciante di Napoli ad
un extracomunitario fino ad un
barbone. E tutti dovevano essere
sessualmente dotati. Il tassista, infatti, godeva nel vedere la moglie
soffrirementreeracostrettaadavere rapporti sessuali con altri uomini.Inseguitol’arrestatohaorganizzato incontri con persone disposte
apagare, tanto che la donna è stata
costretta a prostituirsi per somme
che andavano dai 100 ai 150 euro.
Uno di questi incontri è avvenuto
ancheinunhoteldi Salernoonella
casaconiugale(senzaneanchepreoccuparsi della presenza del figlio
più piccolo) o ancora, la donna era
costretta a girare per le strade frequentate da uomini di colore disposti ad avere un rapporto intimo
alla presenza del marito, in auto o
incasodipiùpersonenell’abitazione di famiglia. Fino a quando le
«avance» nei confronti della figlia
13enne hanno convintola donna a
porre fine alla squallida vicenda.
an. tro.
Due sequestri, in pochi giorni, di
sandali da spiaggia del tipo «crocs».
Ad un primo sequestro, avvenuto
nelportoSalerno,di18.864pezzidiretti ad una società con sede legale
nella nostra regione e rappresentata da due cittadini di nazionalità cinese (società che aveva anche altri
sitioperatividistribuitisututtoilterritorionazionale),imilitaridelgruppodiSalerno dellaguardiadi finanza hanno eseguito uno specifico
controllo su strada, nei confronti di
un trailer condotto da un cittadino
serbo. L’ispezione ha consentito di
rilevare che il carico era costituito
da una partita di sandali da spiaggia, pari a 20.865 paia, da considerarsi contraffatta, poiché anche in
questocasoriproducentelamodellisticaeidisegniindustrialiregistratiebrevettatidallasocietàproduttrice del noto prodotto «Crocs». Dai
documenti presentati dall’autotrasportatore è emerso che le merci
erano dirette ad una ditta con sede
legalenelLazioerappresentata,anche in questo caso, da un cittadino
di nazionalità cinese. Il carico è statosottopostoasequestroediltitolaredelladittaproprietariadellemerci è stato denunciato a piede libero
per la violazione degli articoli 474
(introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi) e
648 (ricettazione) del codice penale. Il «mercato del falso» non conosce crisi o flessioni nonostante il
continuo lavoro della guardia di finanza. L’unico obiettivo dei trafficantidi«falsi»,infatti,èmassimizzareilprofittosenzacurarsidellaqualità dei materiali, della assenza di
nocività dei coloranti o additivi chimici usati nè dell’incolumità degli
utilizzatori finali.
an. tro.
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via
de
Ca
rre
ri
Via Roberto
Wenner
via
de
Luc
ndr
ea
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Abusi sulla figlia, l’orco puntava le amiche
Sarà interrogato oggi il «marito padrone» che imponeva alla moglie
di avere rapporti sessuali con altri
uominiecheaveva«attenzioniparticolari» verso la figlia tredicenne.
Il 54enne tassista, arrestato dagli
agenti della squadra mobile di Salerno,saràfacciaafacciaconilgiudiceperleindaginipreliminariSergioDeLucachehaemessolamisura cautelare in carcere aggravando
icapid’imputazionerispettoallerichieste del sostituto procuratore
Elena Guarino. Sono state le molestie contro la figlia adolescente a
convincere la donna a denunciare
il marito. Negli ultimi due mesi, la
13enne - come si legge nell’ordinanza del gip - è stata costretta a
Ospedale
San Leonardo
aA
L’inchiesta Il padre mostro faccia a faccia con il giudice per le indagini preliminari
Chiedeva le foto nude
delle compagne di classe
per book pedopornografici
Saler
no
SALERNO
A3
subireattisessuali(ilpadreletoccava il seno) in cambio di 5 o 10 euro
o per un paio di scarpe. La ragazza
ha parlato con la madre quando
l’uomohapretesochefotografasse
le compagne di classe mentre eranoinbagno(nude)perpoiscaricare sul telefonino le immagini e realizzare esibizioni pornografiche.
Un evento che non si è verificato
per la resistenza della bambina
che ha avvertito la madre e insieme, hanno deciso di scappare da
casa e denunciare tutto. Con loro
dueancheglialtritrefiglidellacoppia di 17, 14 e 8 anni. Ora sono in
una casa protetta mentre il tassista
è in carcere. Il calvario della donna, che ora ha 38 anni, inizia all’età
di 15 anni quando l’attuale marito
- all’epoca amante della madre inizia una relazione sessuale con
lei. Le perversioni, a quanto pare,
vengonosubitoallaluceconilcoin-
volgimento, all’epoca, di un’altra
adolescente in un rapporto a tre.
All’età di 18 anni la donna rimane
incinta,sisposaenegliannisuccessivi nascono altri tre figli. A partire
dal2005,dopolanascitadelquarto
figlio, il 54enne prende contatti
conunsitointernet per scambistie
propone alla moglie incontri sessuali con altre coppie. Ai tentativi
di ribellione della donna, seguivano percosse e minacce compresa
quella di portarle via i figli. Così, la
38enne senza risorse economiche
e senza una famiglia alle spalle, è
stata costretta a sottostare alle per-
Le indagini Condotte dalla
polizia di Stato di Salerno
Sul web
Un club di scambisti
per organizzare alla moglie
incontri sessuali
I controlli
Crocs taroccate
al porto
maxisequestro
della finanza
via Generale
Clark
n
Ta
Blitz antiprostituzione nella zona industrialee sulla Litoranea di Salerno.
Gliagentidell’ufficioprevenzionegenerale, agli ordini del vicequestrore
Rossana Trimarco, hanno effettuato
un servizio di controllo straordinario
del territorio con l’identificazione di
sei donne di nazionalità romena deditealmeretricio.Leprostitute erano
in via Wenner, via Allende e via
Clark: tutte sanzionate ai sensi
dell’ordinanzasindacale90453emessa dieci giorni fa dal primo cittadino
di Salerno, Vincenzo De Luca. Le
«lucciole» sono state anche denunciate all’autorità giudiziaria per
l’inosservanza della medesima ordinanza e due, già colpite da divieto di
ritorno, denunciate anche per questo motivo. Durante i controlli, effettuati dal personale delle volanti
nell’ambito dei servizi di prevenzione e di controllo del territorio disposti dal questore Antonio De Iesu, una
delle prostitute è stata trovata in possesso di un coltello a serramanico ed
è stata pertanto denunciata. La crociataantiprostituzionedelsindacodi
Salerno, che è anche viceministro alle Infrastutture, ha portato ad una
nuova ordinanda che vieta la prostituzionesull’interoterritoriocomunale «Con qualunque modalità e
La denuncia comportamento,
neiluoghipubbliUna donna
ci, negli spazi
sorpresa
aperti o visibili al
con un lungo
pubblico». Confermate anche le
coltello
vigore
a serramanico sanzioniin
dal2008conilpanascosto
gamentoperitranella borsa
sgressori di una
multa pari a 500
euro: anche i
clienti, quando venono sorpresi in
compagnia di una «lucciola», vengono sanzionati. Negli ultimi tempi sia
la Questura di Salerno sia la polizia
municipale hanno rafforzato i controllipereliminareilfenonemodaalcune strade della città capoluogo di
provincia soprattutto nella sona dellaLitoranea dovenelleoreseraliè segnalata la presenza di numerose lucciole.Laprostituzionedistrada,aSalerno, è continuamente monitorata
dalla Questura che ha costituito un
veroe proprio osservatorioadisposizioneanchedellealtreforzedell’ordine.Daidatisievincechesièabbassata l’età (la maggioranza ha poco più
di 20 anni con le più vecchie che arrivano a 36 anni) e in gran parte sono
romene e lavorano autonomamente. Alle donne provenienti dall’Europadell’Est,seguonolealbanesimentre si è ridotto il numero di prostitute
nigeriane. Queste ultime appaiono
di rado sul litorale salernitano e soprattutto nei pressi dello stadio Arechi. Il numero delle prostitute che si
alterna nella nostra provincia si attesta intorno alle 180-200 unità. Negli
ultimi tempi si è registrata anche
un’altra caratteristica che contraddistingue la prostituzione salernitana:
l’utilizzo dell’albergo (soprattutto da
parte delle donne dell’Est) sfruttando la compiacenza di albergatori
che,per qualcheeuro inpiù, sonodispostiachiudereunocchio.Poiciso-
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 35 - 30/05/13 ----
Time: 29/05/13
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34 Salerno
Giovedì 30 maggio 2013
Il Mattino
La scuola Il contratto del direttore dell’ufficio provinciale è scaduto a maggio e non è stato ancora rinnovato
Il commercio
Manca il provveditore, è caos
Dehors
nel cuore
della movida
ecco le regole
Riunione urgente a Napoli
sul decreto non c’è la firma
del ministro dell’Istruzione
Gianluca Sollazzo
Ildecretodinominanonc’è:amministrazione scolastica senza dirigente.
Scoppia la protesta dei sindacati e dei
dipendenti della sede direzionale per
il vasto bacino scolastico salernitano.
ConvocatooggiaNapoli, pressolasede dell’Usr Campania, un tavolo ad
horas presieduto dal dirigente regionale,DiegoBouchè,eirappresentanti sindacali salernitani per affrontare
due tematiche urgente: il ritardo del
rinnovo del vertice dell’Usp Salerno e
i nuovi tagli agli organici delle scuole
superiori. Da inizio maggio l’ex Provveditorato di via Monticelli è senza
una guida a causa dello slittamento
della riconferma di Renato Pagliara,
che da un anno e mezzo dirige con un
incarico di reggenza l’ufficio. Il contratto del dirigente salernitano che è
anche vicedirettore dell’ufficio regionale scolastico della Basilicata, è ufficialmente scaduto con ripercussioni
sul funzionamento delle operazioni
amministrative, inerenti la composizionedegliorganicididocenti,alunni
e personale ausiliario. Da Napoliil direttore dell’Usr, Bouchè, fa sapere di
aver «chiesto al
Miur la riconferma di Pagliara,
masistannoregistrando ritardi
che non immagiL’allarme
navamo».LascorPossibili
sasettimana,proritardi
priodalcentrodiper formare
rezionalenapolele graduatorie tano, è giunta alla sede del minitrasferimenti
stero una istanza
e riorganizzare di sollecito al fine
le nuove classi diaffrettareitempiperlasottoscrizione del decreto
dirinnovodell’incaricodelprecedente dirigente. I tempi però sembrano
slittatiulteriormente,proprioalleportedellastagionecaldaperl’organizzazione del nuovo anno didattico. Puntuale la rivolta del personale e dei sindacati, che stamattina siederanno al
tavolo alla presenza del funzionario
regionale scolastico. «È inaccettabile
quello che sta accadendo – sbotta Angelo Capezzuto, segretario provincialeCgilFlc–rischiamodilasciarel’ufficio di Salerno in panne, senza pensare al disagio per i lavoratori e l’utenza
scolasticachehabisognodirapportarsiconundirigentealqualerappresentare le problematiche. Il direttore regionale – continua - deve venirci incontrofacendo la voce grossaalministero, perché Salerno e la sua provincia hanno un bacino scolastico tra i
più grandi a livello nazionale, Pagliarahafattounbuonlavoroedeveritornare al più presto al suo posto». A pesare è la mancata firma del ministro
all’Istruzione, Maria Chiara Carrozza,aldecretodirinnovodelladirigenza all’Usp di Salerno, che da settimane resta acefalo. La preoccupazione
”
L’emergenza Una protesta dei precari davanti alla sede dell’ufficio scolastico provinciale in via Monticelli
Il personaggio
Diviso
tra Salerno
e Potenza
Renato
Pagliara, che
per un anno e
mezzo ha
diretto l’ufficio
salernitano è
anche
vicedirettore
dell’ufficio
regionale
scolastico della
Basilicata
delle organizzazioni sindacali è legata al rallentamento delle operazioni
dimobilitàchedaquiaiprossimigiorni interesseranno docenti e professori;alleportecisonoleratifichedeitrasferimentiedelleassegnazioniprovvisorie,fondamentaliperavviareilprossimo anno scolastico 2013-2014 senza intoppi. Ma non finisce qui.
In agitazione anche il personale
scolastico di via Monticelli, compresi
funzionari e dipendenti, preoccupati
per l’improvviso slittamento della riconferma di Pagliara alla guida
dell’Usp. «Non abbiamo un punto di
riferimento, questo è davvero grave
per un ufficio così importante per il
funzionamento scolastico della intera provincia – interviene Domenico
Scalella, rappresentante sindacale
Usb – siamo la sede direzionale che
sovrintende la rete scolastica più vasta della Campania, ma siamo lasciati
senza un dirigente: malgrado gli sforzi e l’impegno quotidiano dei funzionari». All’orizzonte ci sono scadenze
inderogabili,acominciaredalvialiberaai trasferimenti permaterneed elementari, pronti a partire da domani.
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La vacatio
Richiesta di proroga
e ritardi inaspettati
Sul caso della «vacatio» salernitana,
da Napoli il direttore dell’Usr,
Bouchè, fa sapere di aver «chiesto
al Miur la riconferma di Pagliara, ma
si stanno registrando ritardi». La
scorsa settimana, è giunta alla sede
del ministero una istanza di
sollecito per affrettare i tempi.
Niente fondi, a rischio detersivi e carta igienica
La vertenza
Undici scuole del capoluogoacortodimaterialedidattico e carta igienica, i presidi
attendono dal sindaco VincenzoDeLucalerisorsepromesse a inizio aprile. Non si
placalavertenzadeidirigenti delle scuole del primo ciclo del capoluogo che, dallo
scorso mese di marzo, sono
in fibrillazione a causa del
mancato sblocco della erogazione dei finanziamenti
per la dotazione di materiale igienico-sanitario delle
scuole. All’appello mancano anche i fondi per l’assistenza educativa, vantata
dai presidi delle scuole materne, elementari e medie
del capoluogo.
L’ultimaletteradisollecito indirizzata a Palazzo di
Città per far rientrare definitivamente l’emergenzarisale a metà aprile. Da allora ai
presidinonèarrivatanessuna risposta. E annunciano:
«Gli istituti comprensivi e le
scuolemediedellacittà–sostieneilpresideMario Montera, portavoce dei dirigenti
di 11 scuole salernitane - at-
”
La lettera
I presidi
aspettano
risposte
dal Comune
per avere
le risorse
finanziarie
tendono dal Comune pagamentiperparecchiecentinaia di migliaia di euro, perché
nonsonopiùingradodiprocedere con anticipi di cassa
ad acquisti e garantire servizi di assistenza educativa».
Con la chiusura dell’anno
scolastico i problemi restano.«Agiugnocisonogliesamidelle scuole medie– conclude il preside Alessandro
Turchi – non sappiamo propriocomefareatenereaperte e pulite le scuole, poi da
fineagostorischiamo dinon
poter aprire le aule per il
nuovo anno scolastico».
L’urbanistica Il presidente di Salerno Mobilità promuove la ristrutturazione della piazza
Giù il Vestuti: «Avremo 300 posti auto»
Domani in Consiglio
la discussione e il voto
sul project financing
Umberto Adinolfi
Progetti diversi, stessa sorte
per la gradinata sud del Vestuti: anche l’idea di restyling del 2008 prevedeva la
demolizionedellacurvanuovaperfarpostoadunapalazzinacommercialesu viaNizza. Sarà di sicuro una coincidenza, ma anche il progetto
architettonico - presentato
ufficialmenteaPalazzodiCittà il 27 ottobre del 2008 - prevedeva abbattimenti e costruzionidiedificiprivati.Addirittura in quella ipotesi le
palazzine erano tre: una
commerciale su via Nizza, al
postodellacurva;lealtredue
adiacentiviaPaoloDeGranita.Stavolta,invece,lapalazzina su via Nizza è unica e sarà
occupata in gran parte da un
centro medico riabilitativo
privato. Evidentemente - in
ottica di recupero urbanistico - quel corpo di fabbrica risalente al 1955 e teatro delle
emozioniditantisalernitani,
nonpotrà maitrovare posto.
A poco più di 24 ore dal
consigliocomunaledidomani pomeriggio, nel corso del
quale il project financing per
la ristrutturazione dell’impianto sportivo di piazza Renato Casalbore riceverà il secondook dopo quello (senza
eccezioni) della commissione urbanistica presieduta da
La piazza
Lo storico
stadio Vestuti
monumento
per i tifosi
granata
MimmoGaldi,gliultràSalerno confermano la loro ferma
intenzione di opporsi in ogni
modoall’abbattimentodella
curva sud, rilanciando l’idea
di un recupero - anche parziale-dellastrutturaoriginaria. Non viene esclusa nemmeno una loro partecipazione all’assise nel Salone dei
Marmi, anche se non è dato
di sapere in che forma e con
quali intenzioni.
Intanto, sul fronte parcheggi, il presidente di Saler-
La protesta
La demolizione
della curva sud
fa infuriare gli ultrà
no Mobilità, Massimiliano
Giordano,èvolutointervenirenelmeritodelprogettoVestuti. «Ritengo che il project
financing presentato al Comuneciaiutiarisolveremolte criticità nel quartiere. In
primo luogo - ha sottolineatoGiordano-realizziamocirca 300 posti auto a rotazione
al di sotto della piazza, lato
curvavecchia. In più riusciamo anche a risolvere la questione relativa al mercatino
di via Piave, con gli operatori
mercatalichetroverannocollocazioneal disottodella palazzina che sarà costruita al
postodellacurvasud.Lasperanza è che si possa - in fase
di progettazione esecutiva trovareilmodopersalvarealmeno un segmento di quella
gradinata,unelementosignificativo di quello che ha rappresentatoerappresentaper
i tifosi salernitani».
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 34 - 30/05/13 ----
Time: 29/05/13
23:10
Via libera al nuovo regolamento
per l’installazione dei dehors nel
cuore della movida. C’è l’ok della
commissione annona che spalanca le porte alla nuova stagione delleconcessionibloccateormaidadiversimesi.Lenuoveindicazionisonostatedeciseieriaconclusionedi
una riunione a Palazzo di Città. Il
regolamentosaràapprovatodefinitivamente in occasione della prossimasedutadelconsiglio comunale di domani e punta a conciliare
finalmenteleesigenzedeglioperatori con quelle del decoro urbano.
Obiettivo: migliorare sempre più il
voltodellamovidasalernitana,rendendo appetibile l’offerta dell’intrattenimento nel capoluogo per
giovaniecomitive lungovia Roma,
piazza Flavio Gioia enel resto della
city.Gliesercentidibar,puberistorantipotranno dotarsidi una struttura esterna con copertura, ma
con precisi vincoli. Il regolamento
prevede che se un gestore intende
attrezzaretavolini,pedaneebarrierafrangiventodi1metroe60centimetri senza telone, dovrà fare richiesta all’ufficio annona e attendere anche il parere della Soprintendenza ai beni storico e artistici
per la tutela del centro antico. Per
quantoriguardaigazebo,lestrutture esterne ai locali potranno essere
aperti(quindisenzatendoneesterno) e semichiusi. Per le strutture
parzialmentechiuse ladistanza tra
lacoperturaelebarriereperimetrali (con ombrellone o con tendone
ignifugo) non dovrà scendere al di
sotto dei 30 centimetri. Inoltre le
chiusure perimetrali mediante
vetri I requisiti
frangivento sa- Definite
ranno comprese tra un’altez- la qualità
za minima di 1 dei materiali
metro e 60 e le altezze
una massima le barriere
di 2 metri e 20
centimetri. Le e l’armonia
delimitazioni con il luogo
saranno in vetro temperato e
infrangibilioppureinpolicarbonato trasparente. Per le occupazioni
con dehors semichiusi è previsto il
ricorso a pedane esterne e a ombrelloniintelorigorosamentechiaro e ignifugo. Si mette quindi un
punto fermo in merito alla vicenda
delle occupazioni di suolo pubblico, venendo incontro ai titolari del
by night del capoluogo con regole
certe. Quanto alle caratteristiche
tecniche dei gazebo, la struttura
portante dovrà essere costituita da
profilati leggeri in lega, metallo o
legno, con copertura impermeabilizzatadicolorechiaro.«Finalmentearrivanoregole certeperigestori
-dicel’assessorealramoFrancoPicarone-L’amministrazionecomunale conferma la grande attenzione per la risorsa movida conciliando il rispetto dei vincoli urbanistici
con quelli del decoro pubblico»
Non cambiano le regole per l’impiego di tavolini e sedie all’esterno
deilocali:potranno averequalsiasi
forma e non dovranno avere alcun
sistema di incastro o fissaggio al
suolo,taledacrearedanniallepavimentazioni.
Le strutture Dehors davanti
ai locali della movida salernitana
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 62.98.10.61
32 Salerno Primo piano
Giovedì 30 maggio 2013
Il Mattino
Alessandro Mazzaro
PONTECAGNANO Quattro minorenni
di buona famiglia in giro a sottrarre
capigriffatiinuncentrocommercialedi periferia. Sembra la trama di un
filmperadolescentilavicendaaccaduta nel pomeriggio di martedì nel
centro commerciale Maximall sito
inviaPacinotti,nellazonaindustriale di Pontecagnano Faiano.
Protagoniste quattro studentesse provenienti dalla Piana del Sele,
due 16enni di Campagna e due giovani di 17 anni di Eboli, «pizzicate»
dai carabinieri della locale stazione,
diretti dal luogotenente Andrea
Ciappina,dopoaversottrattoarticoli firmati da vari negozi del centro
per un totale di 400 euro. «Una banda ben organizzata» secondo i militari, avvezza ad effettuare operazioni del genere con un meccanismo
collaudato e ben congegnato: due a
distrarre le commesse mentre le altreall’internodeicamerinistaccavano con delle forbici le applicazioni
antitaccheggio e indossavano i capi
sotto i vestiti. Il tutto accompagnato
da un’attrezzatura di precisione,
frutto di un’evidente premeditazione e di un’esperienza acquisita nel
tempo.
Ad incastrare le giovani proprio
unacommessa di uno dei tanti punti vendita presenti all’interno del
Maximallche,accortasidel furto,ha
avvertito prontamente i carabinieri.
Giuntisulpostoimilitari sisono fatti
restituire la refurtiva trafugata in
quel negozio, rinvenendo, inoltre,
merce pari a 400 euro, proveniente
da altri esercizi del centro commerciale.Tuttiarticolirigorosamentefirmati,conparticolare attenzione
per l’abbigliaIl raid
mento intimo, e
In camerino
dai costi molto
con le forbici
elevati.
per tagliare
«Ci annoiavamo-hannoafferi sensori
antitaccheggio matodurantel’interrogatorio - vodegli abiti
levamo passare
griffati
unpomeriggiodiverso».Unaricerca del rischio costata cara vista la denuncia in stato
di libertà alla procura della Repubblica per i minori di Salerno. Costernati per l’accaduto i genitori, chiamati d’urgenza per rispondere del
comportamentodellequattroragazze, provenienti, come già detto, da
famiglie di quella che una volta era
chiamata «media borghesia».
La «noia», dunque, derivante da
unacondizionedibenessere,allabasediungestoall’apparenzagoliardico,machenascondeunavogliasfrenata di «possedere» capi costosi ed
allamoda,protagonistidellepubblicità ed indossati dalle modelle più
cool del momento. Allo stesso tempoladisinvolturanelcreareunmeccanismo accurato ed ingegnoso, figliodialtrelogichebenpiùpericolose. Una tipologia di reato che vede
gli under 35 in prima linea, come il
furtosventatoloscorsomesediaprile,quandodueragazzerumeneresi-
Indagini
I carabinieri
effettuano
sopralluoghi
dopo
la scoperta
della banda
di ragazzine
responsabili
del furto
di abiti
griffati
Il caso
Minorenni rubano nei negozi
«Noi ladre per non annoiarci»
Emozioni forti, quattro studentesse dalla Piana del Sele al Maximall
denti ad Eboli asportarono prodotti
diprofumeriaecosmesi peruntotale di 250 euro all’interno dello stesso
centro commerciale. In quel caso il
tempestivo intervento degli agenti
divigilanzaimpedìlafugadelle due,
che vennero fermate dai carabinieri. Stessa sorte per un giovane 25enne,chequalchemesefaprovòaportare via dal centro un televisore al
plasma dal valore di 500 euro. Tutti
oggetti non proprio indispensabili
perlasopravvivenza,machealgiorno d’oggi rappresentano uno status
symbol irrinunciabile per non sentirsi al passo coi tempi.
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Il retroscena
Anche biancheria intima nel mirino della banda
Introdursi nei camerini
di prova per tagliare
con delle forbicine i
dispositivi
antitaccheggio, e
superare indisturbate i
sensori posti agli
ingressi dei negozi del
centro commerciale
Maximall. La banda in
rosa aveva
un’organizzazione ben
precisa, con
«attrezzatura»
accurata ed una
consapevolezza negli
atteggiamenti da
assumere per distrarre
le commesse degna di
un nuovo episodio
della saga di grande
successo «Ocean’s..».
Grande attenzione
anche nei marchi
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 32 - 30/05/13 ----
Time: 29/05/13
23:10
scelti, tutti dai costi
molto elevati. Nella
refurtiva trafugata e
restituita è stato
trovato, ad esempio,
un reggiseno Calvin
Klein, ed altri capi di
note griffe come
Calzedonia e Zara, con
una netta prevalenza
dell’abbigliamento
intimo.
LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
Agropoli-Capaccio
29
■ e-mail: [email protected]
»
Spaccio e pestaggi: chiusa l’inchiesta
AGROPOLI DROGA PER IL CILENTO
In dodici rischiano il processo. Il capo dei “pusher” era Alessandro Romano. Donne e amici aiutavano il “ricotta”
◗ AGROPOLI
Detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti: il pm Renato Martuscelli ha notificato
ai dodici indagati gli avvisi di
conclusione di indagine. Per il
magistrato della Procura di
Vallo gli elementi di prova a carico degli indagati - che attraverso i propri legali potranno
proporre ora richieste di possibili riti alternativi come l’abbreviato o il patteggiamento risultano esaurienti tanto da
poter essere sostenuti in dibattimento.
I provvedimenti sono in corso di notifica nei confronti di:
Alessandro Romano 28 anni,
presunta mente dell’organizzazione dello spaccio di droga
ad Agropoli, ( difeso dall’avvocato Pierluigi Spadafora), unico destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere; Chiara Donnabella 23
anni, ai domiciliari ex fidanzata di Romano e sua sorella Vera Federica 20 anni, sottoposta
alla misura dell’obbligo di dimora ( legale Nicola Naponiello); Andrea Grimaldi 26 anni
(legale Gaetano Apicella) ai
domiciliari; Bruno Marotta 25
anni, ai domiciliari (legale Giovanni Oricchio); Rosario Russo 21 anni, ai domiciliari; Alessio Graziano Cuoco 24 anni, ai
domiciliari; Giuseppe Carillo
23 anni, ai domiciliari; Gerardo Manzo 21 anni, ai domiciliari; Tonino Buccino 37 anni
(legale Giovanni Oricchio), obbligo di dimora; Giovanni Barra 23 anni, obbligo di dimora.
Infine, Marco Giuliano 23 anni sottoposto all’obbligo di
presentazione alla Pg.
Secondo l’accusa tutti avrebbero preso parte all’attività di
acquisto e spaccio di droga
svolta da Romano, che si avvaleva principalmente della collaborazione dell’ex fidanzata
Chiara e dell’ex cognato Grimaldi. Ventisette in totale gli
indagati nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura
di Vallo della Lucania, dodici
dei quali destinatari nell’aprile
Capaccio
Fitto per ex discarica Cannito
Comune cerca una soluzione
◗ CAPACCIO
Alessandro Romano
Chiara Donnabella
Andrea Grimaldi
Gerardo Manzo
Alessio Graziano Cuoco
Bruno Marotta
Dalle “piazze”
di Napoli
arrivavano in città dosi
di cocaina, hashish
e marijuana
Gli indagati potranno
richiedere
dei riti alternativi
scorso di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare. Dalle indagini condotte dai
carabinieri della compagnia di
Agropoli, diretta dal capitano
Annicchiarico, è emerso che
la presunta mente dell’organizzazione era Romano, noto
come Ricotta , titolare di un negozio sportivo Romano sport,
situato in via Piave nel centro
cittadino di Agropoli che, secondo gli inquirenti, utilizzava
come paravento per l’attività
di spaccio.
Le intercettazioni ambientali e telefoniche fecero emergere che la difficoltà maggiore
del gruppo di spacciatori era
quello di recuperare il contante per la fornitura di droga ai
tossici che, in molte occasioni,
Giuseppe Carillo
Rosario Russo
veniva fornita a credito.
E poi si usavano minacce e
botte per spingere gli assuntori a saldare i propri debiti. Ad
eseguire gli ordini di Romano
era Bruno Marotta, che lo utilizzava per intimorire i soggetti acquirenti dello stupefacente. Fondamentale nell’attività
di spaccio era la collaborazione della ex sua convivente
Chiara Donnabella, che trattava coi napoletani l’acquisto
della droga attraverso un’intermediaria. Ad accompagnarla
sua sorella Vera Federica e l’ex
fidanzato Grimaldi. Sulla piazza veniva smerciata soprattutto cocaina, hashish e marijuana.
Angela Sabetta
i nomi
Dodici le persone indagate:
Alessandro Romano 28 anni ( in
carcere); Chiara Donnabella 23
anni, ( domiciliari) ex fidanzata di
Romano e sua sorella Vera
Federica 20 anni (obbligo di
dimora); Andrea Grimaldi 26 anni
( domiciliari); Bruno Marotta 25
anni, ( domiciliari); Rosario Russo
21 anni ( domiciliari); Alessio
Graziano Cuoco 24 anni
(domiciliari); Giuseppe Carillo 23
anni (domiciliari); Gerardo Manzo
21 anni ( domiciliari); Tonino
Buccino 37 anni (obbligo dimora);
Giovanni Barra 23 anni ( obbligo
dimora); Marco Giuliano 23 anni,
obbligo di presentazione alla Pg.
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Oltre 700mila euro: è questa la
somma che il Comune di Capaccio ha pagato dal 2001 per
l’utilizzo del terreno dell’ex discarica comunale di Cannito.
Dal 2008 si discute sull’opportunità di un’azione di bonifica
del sito. In quell’anno fu emesso anche un bando di gara che
prevedeva specifiche indagini
tecniche (prove geofisiche, geologiche, chimico-fisiche) la
determinazione dell’estensione dell’area da bonificare, i volumi di suolo contaminato, il
grado di inquinamento delle
diverse matrici ambientali. Ad
oggi, però, nulla è stato fatto.
All’epoca era stato stabilito
anche il costo per le operazioni di bonifica, che si aggirava
intorno ai 56mila euro. Il sito
fu individuato per far fronte
all’emergenza creatasi nel
2001 nel settore smaltimento
rifiuti. Con un atto di giunta
comunale furono programmati vari interventi, tra cui l’uso
di un fondo da adibire a sito di
stoccaggio provvisorio, individuato nell’area dell’ex discarica comunale dismessa. Furono, quindi, stipulati dei contratti di fitto annuali stabilendo che, per il periodo di effettiva occupazione del suolo, sarebbe stato corrisposta un’indennità di 8 milioni delle vecchie lire pari a 4.131,65 euro
per ogni mese o frazione di
mese.
Per l’anno in corso il Comune ha proceduto con la stipula
di un nuovo contratto con la
società Agri Cannito, proprietaria del fondo, con il quale è
stato stabilito che per il 2013
sarà corrisposto un canone di
affitto di 4.823 euro per ogni
mese o frazione, per un totale
Eustachio Voza
di indennità annua di
57.880,97 euro. Una problematica all’attenzione dell’amministrazione come spiega l’assessore all’ambiente Eustachio Voza: «Sin dall’inizio del
nostro insediamento ci siamo
interessati al caso sia per una
questione di tutela ambientale
che per l’opera di razionalizzazione che la nostra amministrazione sta portando avanti.
L’iter è stato affidato al funzionario Rodolfo Sabelli già da
qualche mese. Per la bonifica
del sito esiste già un progetto
del quale stiamo verificando la
fattibilità e la compatibilità
per poter intervenire. Si tratta
di una procedura complicata,
che si avvale dei pareri dei vari
organi competenti in primis la
Regione, che deve rilasciare la
valutazione ambientale. Il nostro impegno è di risolvere la
problematica con la riqualificazione del sito al più presto. I
soldi che spende il Comune
per pagare il fitto di quel fondo
possono essere utilizzati diversamente». Il terreno dell’ex discarica comunale ha un’ampiezza di circa 4000 metri quadrati.
(a.s.)
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agropoli
capaccio
«Via Malagenia disseminata di buche»
Cambia la “Ztl” in piazza Tempone
◗ AGROPOLI
Protestano i cittadini di via Malagenia, per lo stato di incuria
in cui versa la strada che da località Mattine conduce alla zona industriale.
A farsi portavoce delle istanze dei residenti è il consigliere
comunale Agostino Abate, il
quale afferma «Il manto stradale di via Malagenia è in pessime condizioni, con buche
disseminate dappertutto. Dinanzi alla scuola elementare,
esse si presentano in dimensioni talmente enormi che al
loro interno sono state apposte delle pedane in plastica a
segnalarle. Queste voragini ri-
sultano molto pericolose per i
bambini che frequentano l’istituto».
«Inoltre - aggiunge Abate quando vi sono auto parcheggiate ai lati della carreggiata gli
automobilisti in transito sono
costretti, per evitare i crateri
presenti lungo tutta la strada,
ad invadere la corsia opposta
di marcia creando evidente pericolo di incidenti».
«Ricordo – conclude Abate –
che il problema già si presentava dieci giorni dopo le elezioni
amministrative del 2012 e ad
oggi, dopo un anno, le buche
sono ancora là».
Andrea Passaro
©RIPRODUZIONE RISERVATA
◗ CAPACCIO
Buche in via Malagenia
Ampliata e modificata la zona
a traffico limitato a piazza
Tempone, in prossimità dei
giardini pubblici, al capoluogo. Già da qualche tempo una
parte dell’area era preclusa al
traffico veicolare ed ad accesso selezionato nel periodo da
aprile ad ottobre di ogni anno,
oltre che in occasione di particolari ricorrenze e festività.
L’amministrazione Voza ha
modificato la perimetrazione
della Ztl che, dall’inizio di giugno e fino al mese di ottobre,
avrà inizio dal civico 4 al fine di
consentire, all’esterno della
Ztl, la sosta dei veicoli a sevizio
delle persone invalide e dei
motocicli su via Guazzo. È prevista anche la realizzazione di
una rotatoria sulla tratta stradale di piazza Tempone compresa tra l’intersezione con via
Costabile Carducci, per consentire ai veicoli di effettuare
l’inversione di marcia e procedere in tutte le direzioni. Inoltre l’amministrazione intende, nel periodo tra giugno e ottobre, autorizzare l’occupazione temporanea del suolo pubblico da effettuarsi anche sulla
carreggiata della tratta stradale di piazza Tempone in corrispondenza delle attività commerciali. La Ztl è istituita anche in occasione di particolari
ricorrenze o festività ricadenti
nell’arco dell’anno e sarà delimitata nel perimetro che va
dal civico 4 piazza Tempone
con via Vittorio Emanuele.
All’interno di questa zona sarà
consentita la circolazione veicolare a senso unico nella semicarreggiata libera, mentre
la sera dei giorni feriali e l’intera giornata festiva, l’area sarà
interdetta al traffico con la possibilità di occupare metà carreggiata da parte degli operatori commerciali, in adiacenza ai
fabbricati, in modo che sia garantita una zona adeguata per
la circolazione dei pedoni e
delle persone con limitata o
impedita capacità motoria.
28
Cilento ❖ Diano ❖ Alburni
LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
Indagato anche il sindaco Giannì
per gli appalti truccati al Comune
Si allarga l’inchiesta a San Giovanni a Piro: il primo cittadino coinvolto con altre dieci persone
Nei guai il marito, il vicesindaco, il responsabile dell’ufficio tecnico e il presidente di una cooperativa
◗ SANGIOVANNI APIRO
Appalti truccati al comune di
San Giovanni a Piro, si allarga
l’inchiesta. Le indagini dei carabinieri
hanno
portato
all’iscrizione nel registro degli
indagati anche del sindaco
Maria Stella Giannì. L’inchiesta, coordinata dal sostituto
procuratore Renato Martuscelli, vedeva già indagati per
turbativa d’asta ben dieci persone, tra cui il vicesindaco, Alberto Astone, il marito del sindaco, Carlo Palumbo, il presidente della cooperativa Albatros, Gaetano Antonio Napolitano, i soci della cooperativa e
il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di San Giovanni a Piro, Gerardo Raffaele
Laino, accusato anche per
abuso d’ufficio e falso ideologico in atti pubblici.
All’appello mancava solo il
primo cittadino. Poi, grazie a
successivi accertamenti, i carabinieri della locale stazione, diretti dal maresciallo Roberto
Ricotta e comandati a livello
territoriale dal capitano Emanuele Tamorri, hanno scoperto che il sindaco era a cono-
Il sindaco di San Giovanni a Piro,
Maria Stella Giannì: anche lei
è tra gli indagati nell’inchiesta
sugli appalti truccati
scenza di ciò che accadeva in
Comune e pertanto ritenuto
responsabile in concorso con
gli altri di turbata libertà degli
incanti, ovvero di turbativa
d’asta. Agli undici indagati è
stato notificato in questi giorni
anche l’avviso di conclusione
delle indagini.
L’attività investigativa degli
inquirenti prese il via nel 2010,
a seguito della denuncia presentata ai carabinieri dai consiglieri di opposizione Ferdinando Palazzo e Felice Gagliardo,
assistiti dall’avvocato Franco
Maldonato. Secondo l’accusa,
Laino, nel luglio 2010, su indi-
cazione del vicesindaco e del
marito del sindaco, avrebbe alterato la gara d’appalto per i
parcheggi, a cui parteciparono
altre tre imprese di comodo
per far sembrare lecita la gara.
Queste ultime, però, non avevano presentato offerte, a differenza di Albatros a cui fu affi-
to ad aprire. Ha insistito per
qualche minuto prima di dare
l’allarme. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Sala Consilina
ed i Carabinieri della stazione
di Sala Consilina. È stato necessario sfondare la porta per poter entrare e una volta dentro è
stato trovato il corpo privo di vita della donna. La morte, avvenuta probabilmente nella notte, è stata causata da un infarto.
La signora era molto conosciuta in paese. La salma è stata
ricomposta nell’abitazione della donna e nelle prossime ore i
familiari decideranno la data
delle esequie.
Erminio Cioffi
©RIPRODUZIONERISERVATA
©RIPRODUZIONERISERVATA
data la gestione senza che, però, la stessa avesse pagato la fideiussione di 13.600 euro e soprattutto risultando inattiva e
senza i requisiti di legge. Sempre la Albatros, rappresentata
dal presidente Napolitano, nello stesso periodo ebbe in affidamento per via diretta, e sempre in maniera illegale, la gestione dei servizi portuali a
Scario: importo 38mila euro.
Ad incastrare gli amministratori comunali due fax: uno
inviato al sindaco direttamente dal marito Carlo Palumbo
con il quale segnalava una ditta da far partecipare alla gara;
l’altro inviato dal vicesindaco
con il quale segnalava altre
quattro ditte da far concorrere
tra cui la Albatros. In quest’ultimo, Astone, consiglia di chiamare anche Attilio Pierro, attuale assessore provinciale
(che non risulta indagato). Entrambi i fax sono stati sottoposti a sequestro. Considerata la
gravità della situazione descritta dal pm Martuscelli, non sono esclusi ulteriori risvolti giudiziari nei prossimi giorni.
Vincenzo Rubano
©RIPRODUZIONERISERVATA
atena lucana
Botte da orbi per donna contesa
Anziana trovata morta a casa
mentre il coniuge è ricoverato
◗ SALACONSILINA
Poteva finire in tragedia una lite
scoppiata per futili motivi nella
tarda serata di ieri. L’episodio è
avvenuto nella popolosa frazione di Trinità, nella periferia sud
della città. Alle mani, per una
questione legata ad una donna
contesa, sono stati due ragazzi
entrambi di 25 anni, rispettivamente residenti a Sala Consilina
ed a Polla. Il giovane pollese, nonostante fosse separato di fatto
dalla donna oggetto della lite,
non gradiva la relazione della
sua ex moglie con il venticinquenne di Sala Consilina. Una
storia che a quanto pare va avanti da parecchio tempo e che finora si era limitata soltanto a qual-
che scaramuccia telefonica.
Ieri sera però i due contendenti dalle parole sono passate
ai fatti. Sembra che si fossero dati appuntamento per poter chiarire le rispettive “posizioni”
guardandosi in faccia. La discussione però non ha affatto avuto
dei toni civili. I due sono arrivati
in auto e appena scesi sono iniziati a volare insulti e qualche
spintone quando all’improvviso
il marito separato ha colpito con
una testata al volto il rivale di Sala Consilina che ha riportato un
trauma al setto nasale. Dolorante per la testata ricevuta, è comunque salito a bordo della sua
auto ed ha tamponato la vettura
dell’aggressore colpendola in
una delle due fiancate.
sala consilina
Nel frattempo alcune persone
che hanno assistito alla scena
hanno avvisato i carabinieri. Sul
posto dopo pochissimi minuti è
arrivata una pattuglia della locale stazione, comandata dal luogotenente Cono Cimino. I carabinieri hanno ascoltato diverse
persone per ricostruire l’accaduto.
Il ferito è stato trasportato al
pronto soccorso dell’ospedale
di Polla dove gli è stata riscontrata la frattura del setto nasale.
L’altro contendente invece ha riportato solo qualche lieve contusione medicata sul posto dai sanitari del 118. I due ora sono indagati per i reati di lesioni e danneggiamento.
(re.pro.)
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◗ ATENALUCANA
Teresina Grano aveva 69 anni,
ieri mattina il suo corpo privo
di vita è stato trovato all’interno della sua abitazione in piazza Europa ad Atena. La donna,
stando a quanto emerso
dall’esame effettuato dal medico legale, è deceduta per un arresto cardiocircolatorio. La
pensionata viveva insieme al
marito che da qualche giorno
però è ricoverato per degli accertamenti presso l’ospedale di
Polla.
Ieri mattina una sua amica si
è recata a casa per poi andare
insieme a sbrigare delle commissioni. Quando ha bussato
alla porta però nessuno è anda-
teggiano
◗ CASAL VELINO
È notte fonda per gli operai del
Corisa4: il commissario liquidatore, Domenico Del Gaudio, ha disposto per coloro che
operano presso l’impianto di
selezione di Casal Velino le ferie forzate. Nel provvedimento
del 27 maggio scorso si legge
infatti: “Considerato che le difficoltà che hanno portato alla
sospensione delle attività il 13
maggio scorso continuano a
permanere, si dispone che a
far data dal 28 maggio 2013 tutto il personale impegnato in
impianto, fatta eccezione per
quattro operai, venga collocato in ferie forzate per i giorni
normativamente consentiti”.
L’operazione va a revocare e
sostituire un altro provvedimento, adottato due settimane fa, in cui lo stesso Del Gaudio aveva disposto “la sospensione delle attività presso l’impianto” suddetto “e conseguentemente l’esonero dalla
prestazione lavorativa ai sensi
dell’articolo 35 del Ccnl Federambiente, fermo restando
per detto periodo il diritto del
lavoratore alla retribuzione di
base”. La decisione, in quel caso, era maturata “sulla scorta
di quanto emerge dalla comunicazione dello scorso 10 maggio a firma dell’impianto e a seguito della delibera del Consiglio di amministrazione della
Yele Spa dello scorso 2 maggio, da cui emerge l’ostinato rifiuto della stessa società di dare corso ai dovuti adempimenti gestionali, con conseguente
grave interruzione del servizio
pubblico affidatole”.
I lavoratori, naturalmente,
non hanno accolto bene la nota inviata loro martedì scorso
ed hanno deciso di non firmare la notifica della nota commissariale. Ancora una brutta
notizia quindi per gli operai
Corisa4, essendo loro già alle
prese da mesi con la mancata
corresponsione degli emolumenti arretrati. Di tanto in tanto vengono erogati loro solo
acconti, ma anche quest’ultimi col contagocce. Questo ulteriore provvedimento va ad
aggravare ancora di più una situazione di disagio divenuta
ormai insostenibile per gli operai del comparto rifiuti salernitano i cui appelli di ricevere le
12 mensilità arretrate continuano a rimanere disattesi.
Andrea Passaro
sala consilina
Ex marito affronta il “rivale” in strada: uno finisce all’ospedale
Il Corisa 4
colloca
tutti gli operai
in ferie forzate
castellabate
Crisi del Consorzio di bacino Si conclude il corso diocesano Alla chiesa dell’Assunta
Incontro con Bellacosa
sull’educazione ambientale
festeggiano tre sacerdoti
◗ SALACONSILINA
Si è svolto ieri mattina presso
l’aula consiliare l’incontro promosso dall’assessore provinciale all’ambiente, Bellacosa, e
dal commissario straordinario
del Consorzio di Bacino Sa 3, Siano. «Noi non abbiamo un centesimo in cassa - ha detto Siano
- per questo i 105 dipendenti
sono lavorativamente morti. I
sindaci arrivino ad una decisione, io da solo non posso far nulla». Ieri mattina però di sindaci
ce n’erano pochi, soltanto 11 rispetto ai circa 40 convocati.
«La situazione è gravissima -
ha denunciato il sindacalista
Domenico Merolla - i sindaci
giocano sporco sulle spalle dei
lavoratori perché sono certo
che già molti di loro hanno
pronta una società per la gestione dei rifiuti, così possono fare
clientelismi e ruberie».
Bellacosa ha individuato tre
soluzioni: passare la gestione rifiuti ad Ecoambiente, costituire un’unione dei comuni che
gestisca il ciclo o attraverso un
bando europeo affidi a una società la gestione.Tra dieci giorni Bellacosa aspetta i sindaci in
Provincia.
(e.c.)
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◗ TEGGIANO
Oggi alle 16,30, nell’Auditorium
del seminario vescovile si terrà
la giornata conclusiva del corso
di educazione ambientale
nell’ambito della seconda giornata diocesana per la salvaguardia del creato. Il corso è stato organizzato dal centro studi Tegea di Sant’Arsenio, con la partecipazione della diocesi di Teggiano-Policastro, nelle scuole
primarie paritarie: maestre pie
filippini di Teggiano, religiose
dei sacri cuori santa Teresa del
bambino Gesù di Polla, suore
domenicane del santo rosario
di Pompei di Padula, religiose
dei sacri cuori monsignore Antonio Pica di Sant’Arsenio.
Le relazioni saranno tenute
dagli alunni Mattia Di Sarli e
Irene Morello di Teggiano; Maribel Panzarella, Sara Carfagna e Rossella Trifaro di Polla;
Vincenzo Comuniello, Giusy
Caggiano e Biagio Di Muria di
Padula; Denise Amabile, Angelo Sudano e Manila Florio di
Sant’Arsenio.
Le conclusioni sono affidate
al vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, monsignore
Antonio De Luca.
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◗ CASTELLABATE
Festeggeranno domani pomeriggio i 25 anni di sacerdozio,
don Remigio Bellizio di Albanella, don Angelo Tabasco di Pollica ed il lombardo don Carlo
Ciocca: l’appuntamento è nella
chiesa dell’Assunta a Castellabate, dove i tre furono ordinati insieme il 31 maggio 1988 dall’allora vescovo di Vallo, monsignor
Giuseppe Casale, oggi emerito
della diocesi cilentana. Renderanno solenne la ricorrenza il
cardinale Crescenzio Sepe, l’attuale vescovo vallese, monsignor Ciro Miniero, e quello di
Avellino, monsignor Francesco
Marino, animatore degli allora
seminaristi salernitani al collegio dei gesuiti di Napoli.
Don Remigio, dopo un’esperienza parrocchiale a Capaccio
ed Agropoli, svolge un delicato
ruolo in Vaticano, mentre don
Angelo è primo cappellano nella
caserma di Persano da dove si
muove spesso per missioni umanitarie in Afganistan ed in Medio Oriente. Don Carlo invece,
immigrato nel Cilento, svolge il
suo ministero a Matinella e Ponte Barizzo.
Pietro Comite
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LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
Eboli
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IL CASO DIRITTI & LAVORO
Lotta al caporalato: la Cgil ed il
Comune istituiscono uno
sportello di collocamento pubblico in agricoltura. Contrastare la ‘tratta’ dei braccianti immigrati creando un punto di
incontro per la domanda ed offerta di lavoro che nella Piana
del Sele arriva a registrare flussi di migliaia e migliaia di euro
nei mesi estivi. Soldi in nero
che dalle imprese arrivano direttamente ai paesi d’origine
dei ‘caporali’ migranti che gestirebbero una manovalanza
di oltre diecimila lavoratori sui
30mila iscritti all’Inps di Battipaglia. Una città che si muove
di cui 10mila unità nei campi
della Piana e di questi oltre il
70% sono migranti di cui 7mila tra magrebini e rumeni mentre i restanti 2mila sono indiani impiegati negli allevamenti
bufalini.
Settemila persone che si riversano nei campi per la raccolta dei pomodori, della frutta nei mesi da maggio a settembre. Un dato forte emerso
negli incontri tra l’Amministrazione comunale il segretario
provinciale della Cgil, Anselmo Botte, Giovanna Basile
della Flai-Cgil, gli imprenditori agricoli e le associazioni degli immigrati che ha condotto
alla formulazione di un protocollo per l’istituzione di un
sportello di collocamento: «è
un progetto sperimentale a livello nazionale – spiega Botte
– dagli incontri e dall’esperienza del nostro sindacato è emerso che la forza del caporalato è
nella capacità di dare risposta
alla richiesta di manodopera
dalla sera alla mattina. In poche ore riescono a reclutare fino a 30 persone senza impegni
e senza preoccupazioni per gli
imprenditori».
L’input, lanciato prima di
Natale ha condotto il sindacato e l’Amministrazione alla formulazione di un accordo per
velocizzare l’incontro tra la domanda e l’offerta, per contrastare un fenomeno di sfruttamento sociale ed economico
che si riflette sull’intera economia del settore alimentando
una criminalità organizzata gestita dagli stessi extracomunitari. Gestione della manovalanza equivale, infatti, alla gestione del ‘costo delle braccia’
e allo stesso tempo del “pizzo”
dovuto per la giornata lavorati-
l’ira di confesercenti
«Totem rimosso, tutta colpa
di un sindaco dormiente»
Extracomunitari al lavoro nei campi della Piana del Sele
Melchionda (a sinistra) ad un’edizione di “Pianeta Bufala”
Lotta al caporalato
Braccianti reclutati
con uno sportello
Oggi taglio del nastro di Pianeta Bufala edizione 2013, forse
l’ultimo ad Eboli. Questo l’ultimatum lanciato dalla Confesercenti provinciale dopo lo
spostamento del totem pubblicitario da piazza delle Repubblica. Accuse e recriminazioni
pesanti quelle lanciate dall’associazione di categoria che
apostrofa il sindaco come ingrato e distratto su una manifestazione di alto livello come
quella organizzata dall’associazione ‘Puro Gusto’.
Forse una frattura insanabile, quella consumatasi tra la
Confesercenti ed il sindaco
Melchionda, per il montaggio
di un totem pubblicitario davanti ad alcuni negozi. Una
collocazione infelice che ha
scatenato l’ira dei commercianti che hanno presentato
un esposto al Comune minacciando la richiesta di risarcimento e chiedendone la rimozione immediata. Avviare un
ulteriore contenzioso non sarebbe stato salutare per le casse comunali: e così a due giorni dall’inaugurazione della
manifestazione il totem viene
‘trasferito’ in un angolo della
piazza per la gioia dei commercianti e l’ira della Confesercenti: «l’azione di un sindaco dormiente, che sollecitato da due
commercianti dalle idee ingessate ha fatto smontare un totem che pubblicizzava la manifestazione Pianeta Bufala»,
mortifica «l’impegno dei suoi
rappresentanti in città, Vincenzo Galiano ed Attilio Asto-
Un protocollo d’intesa tra il Comune e i rappresentanti Cgil
Botte: gestione trasparente della domanda di manodopera
I dati choc
del fenomeno
Oltre 10mila migranti
sono regolarmente
sfruttati nei campi
e negli allevamenti
Una giornata di lavoro
pagata appena 25 euro
va acquisita dei braccianti con
un risparmio quasi del 50%
per gli imprenditori. I loschi
guadagni del caporalato sono
facilmente calcolabili sapendo che un bracciante agricolo
in nero viene pagato al netto
25 euro al giorno di cui una
percentuale tra trasporto e tangente va al ‘collocatore’. Un
notevole risparmio per l’im-
Anselmo Botte
prenditore agricolo che se dovesse assumere un operaio in
regola dovrebbe sborsare dai
45 ai 50 euro al giorno netti,
più contributi. Ora il piano si
ribalta: scelgono i braccianti.
«La novità è proprio nel coinvolgimento del Comune che
diventa soggetto attivo – continua Botte – aprire uno sportello in un comune significativo
come Eboli dove si concentra
da un lato la richiesta e dall’altro l’offerta è un dato importante. Per incentivare le aziende si pensa già ad un eventuale
accreditamento da parte della
Regione per istituire un bollino di qualità per identificare le
aziende che producono senza
lo sfruttamento di manodopera». Un tentativo valido per il
ripristino della legalità e della
dignità nel mondo agricolo,
tant’è che dopo la sottoscrizione del protocollo il progetto sarà presentato in Prefettura:
«un primo risultato però è stato già raggiunto – conclude
Botte – è la volontà politica
dell’Amministrazione che mette a disposizione uno sportello
con le risorse umane».
Angelica Tafuri
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’Udc: Melchionda rispetti i patti
Ultimatum al primo cittadino dai centristi. E il Pdl: tasse alle stelle, niente servizi
Il sindaco rispetti i patti: è un
ultimatum quello del coordinamento provinciale Udc che
appoggia in pieno l’azione portata avanti dal proprio gruppo
consiliare che, assente all’ultimo consiglio insieme anche a
due del Pd, ha determinato la
mancata approvazione del
rendiconto 2012 con le dimissioni del primo cittadino. Il
gruppo Udc, si legge nella nota, «sta giustamente agendo
per il rispetto dei patti politici
e dei vincoli di maggioranza.
Melchionda, infatti, invece di
lanciare ultimatum, dovrebbe
preoccuparsi di rispettare gli
accordi presi con le forze politiche che lo hanno lealmente
sostenuto fino ad ora. Questo
è quello che l'Udc si aspetta
dal sindaco». I vertici del partito di centro auspicano che «le
attuali fibrillazioni possano
trovare quanto prima una ricomposizione, ma ciò può avvenire solo se il sindaco saprà
riconoscere e rispettare il crescente peso politico che il
gruppo Udc di Eboli ha saputo
conquistare». A rincarare la dose il consigliere regionale Luigi
Cobellis: «Il sindaco rispetti i
patti e sia a tutti gli effetti garante della tenuta e della com-
pattezza della sua maggioranza. Anziché minacciare le urne, Melchionda ricordi che ha
la responsabilità di tenere unita la sua maggioranza e chiunque abbia fatto amministrazione sa che questo non può succedere quando si governa in
solitudine». Secondo Cobellis
«ad Eboli è necessario ristabilire la rotta, recuperando un sano senso di partecipazione alle decisioni che fino ad ora è
mancato».
Bordate alla maggioranza
anche dal Pdl. Per Damiano
Cardiello e Vito Busillo le dimissioni di Melchionda «sa-
ranno presto ritirate con un
contestuale cambio in giunta
di assessori e deleghe; la città
muore, loro pensano soltanto
alle poltrone». Danno qualche
numero di quella che, a loro
avviso, e la “mala gestio” del
Comune: «una montagna spaventosa di debiti (45 milioni di
euro) e un importo pro-capite
di tasse che ogni ebolitano paga annualmente al comune
passato da 338,38 euro nel
2005 a 577,72 euro nel 2012,
con un incremento del 71%,
senza un miglioramento dei
servizi garantiti».
Antonio Elia
ne da oltre sei ani sono impegnati in una manifestazione
come “Pianeta Bufala”, che oltre all’obiettivo istituzionale
hanno lo scopo di ridare ossigeno ad un commercio cittadino mortificato dalle scelte penalizzanti dell’amministrazione comunale, impegnata parrebbe, ad annullare il commercio di vicinato ebolitano». Una
mortificazione inaccettabile
secondo la Confesercenti che
vede nello spostamento del totem il simbolo di una visione
miope di un’Amministrazione
incapace di sostenere le proprie scelte: «dovremo fare
un’attenta riflessione - scrive
Confesercenti - sul futuro di tale manifestazione che ambita
da molti centri della nostra
provincia, è stata sino ad oggi
tenuta ad Eboli per rispetto alla storia di questo importante
comune e dei suoi operatori
commerciali». Se la settima
edizione di Pianeta Bufala è
già confermata, in forse è la futura location: l’associazione
dei commercianti avvisa che
senza riconoscimenti se ne andrà altrove. Difesa a spada tratta degli associati ebolitani responsabili dell’organizzazione della manifestazione e coinvolti nella polemica del Totem. Questa volta al taglio del
nastro previsto per oggi i doverosi ringraziamenti e riconoscimenti nei confronti delle
istituzioni locali quasi sicuramente mancheranno. Almeno
per il primo cittadino.
(a.t.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Rubano camion in azienda: arrestati
Due marocchini arrestati per furto di un camion a Campolongo, un
ordine di carcerazione eseguito e controlli con allontamento di
prostitute dalla litoranea. Questi i risultati di un servizio di
controllo dei carabinieri del nucleo radiomobile della locale
compagnia, diretta dal capitano Alessandro Cisternino e dal tenente
Francesco Manna. I due cittadini di nazionalità marocchina sono
stati bloccati la scorsa notte perché responsabili di aver asportato
un furgone dall'interno di un'azienda agricola. I due, dopo aver
forzato le portiera del veicolo e manomesso il quadro di accensione
sono stati intercettati e bloccati dai militari al termine di un breve
inseguimento. I militari della Stazione di Santa Cecilia, invece,
hanno eseguito un provvedimento restrittivo emesso dalla Corte di
Appello nei confronti di un rumeno già sottoposto agli arresti
domiciliari per estorsione e ricettazione. L’uomo era stato
segnalato dai carabinieri per aver violato gli obblighi a cui era
sottoposto. Sempre sulla Litoranea sono state denunciate 5
prostitute rumene per violazione al foglio di via. I numerosi posti
blocco effettuati su tutta la litoranea hanno consentito di
identificare 20 cittadini comunitari che stazionavano all'interno
della pineta e nei pressi dell'ospedale Campolongo e di sequestrare
3 autovetture condotte da pregiudicati locali sprovvisti di patente.
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Più Europa, contributi economici, consulenze, opere pubbliche avviate, finanziate o realizzate negli ultimi anni, atti
degli uffici tecnici: da queste
basi partirà il lavoro degli 007
della Prefettura. Questa mattina sarà all’opera la commissione d’accesso antimafia nominata martedì dal prefetto di Salerno su delega del Ministero
dell’Interno. Il tris investigativo dovrà verificare se ci siano
state infiltrazioni camorristiche al Comune di Battipaglia,
partendo dai primi risultati
dell’inchiesta della Dda che
una ventina di giorni fa hanno
portato al blitz che ha coinvolto anche l’ex sindaco Santomauro ed alcuni tecnici comunali.
Dopo un primo incontro
nella tarda mattinata di martedì, la commissione presieduta
da Rosanna Bonadies e composta da Pasquale Gallo e Marcello Romano da oggi sarà effettivamente all’opera. Martedì era stata individuata la stanza dove agiranno i membri della commissione, che utilizzeranno i due locali di competenza della presidenza del consiglio. Le due dipendenti in servizio da oggi saranno spostate
altrove. Una finirà nella stanza
della segreteria del commissario prefettizio Mario Rosario
Ruffo, utilizzando la scrivania
che fu del capo staff del sindaco Giovanni Santomauro, Salvatore Anzalone; l’altra lavorerà al fianco di Ettore Malandrino nelle stanze della segreteria
generale. I due locali della presidenza sono stati completamente svuotati da fascicoli,
carte ed effetti personali di chi
precedentemente li occupava.
Da oggi saranno riempiti da altri faldoni, provenienti soprattutto dagli uffici tecnici del municipio.
La giornata di ieri in Comune è stata di normale amministrazione, vista la contemporanea assenza del commissario
Ruffo, del subcommissario
Raffaella De Asmundis e dei
tre membri della commissione d’accesso. Se il commissario sarà a Mantova, per completare le operazioni di trasloco, almeno fino al 4 giugno, oggi tutti gli altri saranno regolarmente a lavoro. Secondo indiscrezioni la commissione d’accesso antimafia avrebbe dato
precisi ordini in merito ai do-
la storia
S’incatena per avere la casa
«È occupata dagli abusivi»
L’ex sindaco Giovanni Santomauro tra gli agenti della Dia dinanzi al Comune nel giorno del blitz
Alessandro Pietrasanta incatenato davanti al Comune
Contributi e appalti
Gli 007 del Ministero
anche sul Più Europa
«Il Comune mi ha assegnato
una casa, ma non posso accedervi perché risulta occupata
abusivamente». Sposato, padre di due figlie, il 59enne Alessandro Pietrasanta ha deciso
ieri mattina di compiere un gesto utile a rendere pubblica la
sua storia.
Si è incatenato ad una ringhiera in piazza Moro, di fronte al municipio, con due catene ed ha mostrano un pezzo di
cartone con poche frasi che
sintetizzavano in breve la sua
storia.
«Sono nato a Bari nel 1954,
ma da 40 anni vivo a Battipaglia – racconta Pietrasanta –
ho partecipato al bando per
l’assegnazione di un alloggio
popolare e in entrambe le graduatorie, quella provvisoria e
quella definitiva, sono risultato assegnatario. Tuttavia non
posso avere le chiavi di
quell’appartamento perché è
occupato da abusivi».
Pietrasanta fa riferimento alla palazzina C del complesso
di viale Manfredi, occupato
dal marzo dello scorso anno
da 18 famiglie. I 30 appartamenti delle palazzine A e B sono stati assegnati già da un mese dall’amministrazione comunale all’epoca guidata dal
sindaco Giovanni Santomauro.
Restano però congelate le situazioni degli altri 18 assegnatari, tra cui Pietrasanta, giacché è ancora in corso il braccio
di ferro tra gli occupanti abusivi, che hanno fatto ricorso al
Da oggi la commissione d’accesso avvia l’esame degli atti
Chiesti numerosi fascicoli e relazioni dell’Ufficio tecnico
Via al cambio delle serrature alle porte
Un ferramenta sarà questa oggi
al Comune per eseguire quanto
ordinato dai membri della
commissione d’accesso:
cambiare le serrature della
stanza dove lavoreranno
Rosanna Bonadies, Pasquale
Gallo e Marcello Romano. Per
dare maggiore sicurezza alla
cumenti che dovranno essere
analizzati. In particolare il corposo finanziamento milionario del Più Europa, alcuni lavori appaltati o realizzati dall’amministrazione Santomauro, la
manutenzione di alcune strade e rotatorie cittadine, i lavori
delicata opera degli 007 della
Prefettura, che dovranno
mettere ai raggi X tutti i
documenti dell’era
Santomauro, le chiavi della
stanza saranno nelle mani dei
membri della commissione e di
un unico dipendente comunale
ancora da individuare.
al cimitero e nella zona industriale. Il Comune, pare su preciso ordine del gruppo reggente, dovrebbe essere praticamente blindato e gli accessi
verranno limitati e filtrati dal
personale in servizio. La volontà è quella di concedere agli
007 della Prefettura la necessaria serenità per svolgere il loro
compito nel migliore dei modi. Intanto, sarebbero numerose le adesioni di associazioni e
cittadini ad un comitato che si
costituirà parte civile «contro i
fatti ed i personaggi che hanno
infangato il nome della città,
attraverso un comportamento
che ha leso l'immagine di tanti
cittadini che non si sono sentiti mai rappresentati da questa
amministrazione». Il comitato
è stato fondato dal giornalista
Giovanni Coscia, esponente
cittadino di Forza Nuova:
«Aspettiamo fiduciosi l’esito
delle indagini, ma non ci saremmo mai aspettati di vedere
una commissione d’accesso
antimafia al Comune».
Francesco Piccolo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Consiglio di Stato avverso la
sentenza del Tar che li obbligava a lasciare gli alloggi, e il Comune.
«Per ora mi sono incatenato
di fronte al Comune – urla Pietrasanta – poi vedremo cosa
succederà. Non ce l’ho con gli
occupanti abusivi di viale
Manfredi, il Comune deve fare
qualcosa anche per loro. Sono
malato di cuore ed ho una moglie e due figlie da mantenere».
Al momento, Pietrasanta vive
in un alloggio di via Ligabue,
nel rione Belvedere.
Non sono mancati i momenti di tensione nel corso della
giornata, con Pietrasanta che
ha inveito contro alcuni passati ed ha preso a calci un giornalista. Sulla vicenda è intervenuta una delle figlie, affermando
che «chiedo scusa per il gesto
di mio padre, stiamo attraversando un periodo di enorme
difficoltà per vari problemi familiari».
La speranza di Pietrasanta
come degli altri 17 assegnatari
che non hanno ancora una casa e degli occupanti abusivi è
che il commissario prefettizio
Ruffo insediatosi da due settimane a Palazzo di Città risolva
la spinosa ed intricata questione degli alloggi popolari di via
Manfredi.
Un intervento necessario
prima che la situazione già incandescente possa definitivamente degenerare in una lotta
senza quartiere tra poveri.
(f.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
blitz della finanZA
sicurezza
Scommesse illegali, denunciato
Serroni, scompare il presidio vigili
Sequestrati “totem” per puntate non autorizzate su eventi sportivi Il servizio non è mai stato attivato. Ma il Comune deve pagare il fitto
Blitz dei finanzieri in un centro
scommesse. Sequestrati dai
militari 3 congegni tipo Totem, 4 apparecchi da intrattenimento illeciti e una postazione telematica utilizzata per
l’accettazione di scommesse,
privi di concessione, noti come “punto com”. I militari dei
“baschi verdi” del gruppo Salerno hanno proposto la sospensione dell’attività commerciale all’autorità competente per le gravi violazioni
amministrative contestate.
I finanzieri hanno accertato
nel corso del blitz che i terminali “totem” erano collegati a
internet e consentivano il collegamento a siti di gioco illeciti
e arbitrari. Inoltre possedevano un lettore ottico di banconote e di una card munita di
microprocessore. La macchinetta, molto simile ai videopoker, permette di cimentarsi in
una vasta gamma di giochi, tra
i quali videopoker classici, roulette, baccarat, black jack e
slot. Giochi vietati dalla legge.
L’aspetto grave di questo tipo
di macchine da gioco elettronico è che possono accettare
puntate anche con banconote
da 500 euro. Nel corso del controllo del centro scommesse, i
finanzieri hanno sequestrato
una postazione per la raccolta
e accettazione di scommesse
su eventi sportivi perché priva
di autorizzazione. Tali scommesse venivano convogliate a
favore di un allibratore estero
che le gestiva dalla propria sede maltese. Durante il controllo i baschi verdi hanno sequestrato la strumentazione necessaria per l’accettazione delle scommesse, un pc completo
di monitor e di stampante termica. Sequestrati, infine, 682
euro, frutto delle giocate illecite ed è stata comminata una
sanzione di circa 10 mila euro.
Dopo il presidio di Polizia municipale del rione Sant’Anna,
su viale della Libertà, scompare anche quello del rione Serroni Alto, in via Spandau. Con
determina del settore tecnico
e ambiente del Comune, l’ente
ha deciso di riconsegnare con
urgenza l’immobile ai proprietari.
La procedura di gara per l’individuazione e locazione di un
immobile privato da destinare
a presidio della Polizia municipale e sede del comitato di
quartiere era stava avviata nel
febbraio 2012, tra diverse polemiche nei confronti dell’allora
sindaco Santomauro. Una sola era stata la proposta giunta
in Comune, relativa ad un locale di 63 mq, che era stata accettata per una spesa complessiva di 18.252 euro, dal marzo
2012 al febbraio 2015, successivamente rimodulata. In realtà
quell’immobile, consegnato al
Comune dai proprietari il 2
aprile, non è mai stato utilizzato dall’ente, che però dovrà pagare 3.920 euro, comprensivi
di 14 mensilità da aprile 2012 a
maggio 2013 entro i prossimi
giorni. Il 5 giugno, il locale sarà
ufficialmente riconsegnato ai
proprietari, che hanno firmato
una rinuncia ad ulteriore richieste a patto che entro e non
oltre la medesima data il Comune provveda a liquidare in
contanti il canone di locazione. La questione è stata personalmente seguita dal responsabile dell’area patrimonio del
Comune, l’ingegnere Franco
Ruggiero, e dal dirigente del
settore tecnico e ambiente,
l’ingegnere Pasquale Angione.
Restano dunque attivi solo i
presidi di Polizia municipale
nei rioni Belvedere e Taverna,
quest’ultimo a poca distanza
dal comando centrale di via
Rosa Jemma.
24
Scafati ❖ Sarno
LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
Il Consiglio blocca il piano di sosta
Sarno: non passa la revoca ma l’esecutivo andrà a contrattare con la ditta i cambiamenti chiesti dai residenti
◗ SARNO
Non ci sarà la revoca del piano
della sosta. A furia di voti di
maggioranza, nell’atteso consiglio comunale, passa l’orientamento del sindaco Amilcare
Mancusi e sarà sospesa per almeno altri trenta giorni l’entrata in vigore del parcheggio a
pagamento.
Questa ulteriore sospensione servirà all’esecutivo per
contrattare con la Multy Services condizioni diverse da quelle previste dal capitolato,
nell’ambito del quinto d’obbligo.
Il succo è che questo piano
della sosta a pagamento non
piace a nessuno, nemmeno alla stessa amministrazione che
lo ha voluto e, ora, ha dominato il timore di impelagarsi in
contenziosi che avrebbero potuto ripercuotersi sulla stesso
stato patrimoniale dei votanti
oltre che sulle casse del comune.
Mancusi si assume la responsabilità politica di un atto
non condiviso e non compreso dai cittadini e le proteste sviluppate nei mesi pregressi sono servite almeno a strappare
qualche contentino che dovrebbe mitigare l’impatto. La
minoranza ha sostenuto fino
in fondo la proposta di revoca,
ma i numeri non sono stati sufficienti per annullare l’impianto generale e retrocedere la ge-
Bracigliano
Verranno costruiti
700 nuovi loculi
Il confronto in aula tra sindaco e commercianti
stione della sosta al comune
per ripensare nuove regole
condivise dai residenti e dalle
categorie commerciali.
Alla fine, per la revoca si sono connotate le posizioni del
Pd, di Sel, che ha presentato
un emendamento con Rete Libera, di Sarno Rinasce Libera e
del Pdl, che, ormai, è passato
definitivamente all’opposizione.
La discussione è stata lunga,
con toni a volte accesi e l’aula
consiliare è stata gremita fino
a tarda ora. Agire sul quinto
d’obbligo significherà aumentare il numero degli abbonamenti per poter ridurre i prezzi. Questo è il principio che dovrebbe portare a differenziare
la categoria dei residenti, che
potrebbero vedere calmierate
le richieste di pagamento, dai
commercianti e professionisti
per i quali il costo dovrebbe restare invariato a 300 euro annui. Il numero dovrebbe restare sempre limitato e non
“liberalizzato”. Con la ditta,
inoltre, l’amministrazione andrà a ricontrattare anche la
possibilità di prevedere il pagamento su frazione d’ora, fermo restando la tariffa, nella zona A, di un euro all’ora.
L’obiettivo sarà anche quello
di aumentare gli stalli per la sosta libera e possibilmente senza limitazione temporale.
Per poter fare tutto questo,
serve tempo e il sindaco ha
chiesto al consiglio di condividere con il voto favorevole un
ulteriore periodo di sospensione perché non se l’è sentita, da
solo, di assumersi la responsabilità di n ulteriori atto di que-
sto tipo. Ieri mattina, la ditta
appaltatrice ha inviato una
missiva nelle quali fa già di per
sé qualche apertura.
Sta di fatto che la telenovela
non è ancora finita, ma sicuramente il finale, anche se non
ancora conosciuto, è stato riscritto dalle proteste della gente che può vantare di aver fatto
ricredere l’amministrazione
di un passo che sembrava già
prestabilito almeno nella sua
connotazione iniziale.
Gaetano Ferrentino
©RIPRODUZIONERISERVATA
Traffico illecito di rifiuti, 33 alla sbarra
Arriva a Nocera il processo sul giro tra l’Agro, il Vesuviano e l’Avellinese. Molte le ditte sequestrate
◗ NOCERA INFERIORE
Sono 33 gli imputati finiti davanti ai giudici del terzo collegio del tribunale di Nocera Inferiore per il maxiprocesso Falena, arrivati al dibattimento
dopo il trasferimento degli atti
per competenza dal tribunale
di Napoli. Gli imprenditori, autotrasportatori e titolari di cave e fondi sul territorio di Pagani, Nocera e Castel San Giorgio
affronteranno il processo.
Gli imputati sono Francesco
Marrazzo, Annamaria Amabile, Massimo Amarante, Rocco
Barba, Valerio Camera, Antonio Contursi, Angelo D’Aponte, Luigi De Amgelis, Gennaro
De Maio, Michele De Maio,
Il tribunale di Nocera Inferiore
Aniello De Marinis, Carla
D’Urso, Carmine D’Urso, Graziano Ferrante, Ferdinado Ferrara, Mario Fortunato, Giovanni Izzo, Antongiulio Luciano,
Giulio Luciano, Michele Mongiello, Michele Napoli, Guglielmo Pannullo, Giovanni Pastore, Nicola Piscitelli, Corrado
Senatore, Generosa Serio, Vincenzo Sforza, Maria Rita Thau,
Annunziata Tortora, Alfonsina
Tramontano, Alfonso Tramontano, Giuseppina Tramontano
e Maria Tramontano, tutti arrivati a giudizio dopo i riti alternativi celebrati davanti al gup
del tribunale di Napoli.
L’udienza preliminare nel
capoluogo davanti al giudice
Morello si era chiusa con le
Furti ai blindati, sigilli ai beni dello scafatese Giacchetti
◗ SCAFATI
Sono scattati ieri mattina i sequestri beni nei confronti di
Marco Giacchetti, allo stato
detenuto a Lugano, fratello di
Ciro, a sua volta costituito alle
forze dell’ordine in Trentino
nell’ambito dell’operazione
post-office.
Gli interrogatori di garanzia
sono previsti in giornata, con i
fratelli accusati di furto e non
di rapina, assistiti di fiducia
dall’avvocato Giuseppe Annunziata.
L’indagine eseguita dai carabinieri aveva già completato
l’esecuzione delle ordinanze
dopo la consegna dei due latitanti ricercati, ultimi tasselli
della banda considerata re-
sponsabile dell’assalto al furgone portavalori nei pressi
dell’ufficio postale di San Michele all’Adige, colpo eseguito
da una batteria il 2 gennaio di
quest’anno.
I due ultimi arrestati erano
Ciro Giacchetti, 40 anni, e Giovanni Padovano, 45 anni, entrambi residenti a Scafati, che
dopo la caccia da parte delle
forze dell’ordine avevano deciso di presentarsi alle forze
dell’ordine, innescando l’esecuzione e la notifica delle relative ordinanze di custodia cautelare, chieste dalla procura e
concesse dal giudice delle indagini preliminari di Trento.
Secondo le ricostruzioni
svolte dagli investigatori, uno
dei ricercati era il conducente
Una rapina ai danni di un blindato
della Fiat usata per il colpo,
mentre il secondo si sarebbe
occupato di fornire l’appoggio
necessario ai componenti del
gruppo criminale, complici or-
ganizzati in vario modo, in grado di prevedere logistica e riferimento.
In totale gli arrestati dell’articolata operazione anticrimi-
L’amministrazione comunale,
guidata dal sindaco Antonio
Rescigno, ha presentato un primo
bilancio. «Faccio una premessa spiega- i braciglianesi devono
sapere che abbiamo ereditato
una situazione finanziaria non
facile, che ha determinato diversi
debiti fuori bilancio. È una
situazione che ci penalizza, che
frena la realizzazione di progetti
e la nostra attività
amministrativa». Tuttavia,
alcuni importanti risultati sono
stati ottenuti. «A partire dalla
raccolta differenziata - aggiunge
-. In un anno, abbiamo raggiunto
il 67%, mentre nel 2012 era al
62% e nel 2011 al 61%. Ringrazio i
cittadini che rispettano le regole
del servizio e valuteremo se sarà
possibile applicare sconti in
bolletta. Abbiamo potenziato il
settore, avviando la raccolta
degli oli esausti e separando la
plastica dalla banda stagnata,
riservando premi alle scuole più
virtuose». L’attenzione
dell’amministrazione è partita
dal cimitero: «Sono in corso conclude Rescigno - i lavori per
realizzare 700 loculi. Un
intervento che va incontro alle
richieste dei cittadini». (a. d. p.)
condanne a 4 anni e 8 mesi per
Alfonso Russo, 43enne di Nocera Superiore, titolare di una
ditta di trasporti, tra i promotori dell’associazione, a quattro
anni per Attilio Marrazzo, 49
anni, della Torretta Cave di Pagani, quattro anni per l’avellinese Giovanni Izzo, reo di
aver coordinato il traffico.
Gli inquirenti avevano individuato un gruppo impegnato
nello smaltimento criminale
di rifiuti di ogni sorta, con 43
indagati tra imprenditori, autotrasportatori e proprietari,
sei persone arrestate e altre
sette sottoposte a restrizioni e
25 sequestri per imprese, tutto
a cavallo tra le province di Salerno, Napoli, Avellino e Bene-
vento, con un enorme traffico
di rifiuti per conto di aziende
ortofrutticole dell’Agro e ditte
conciarie di Solofra.
Tra i rifiuti sversati erano
stati rintracciati cuoio conciato, scarti, ritagli, polveri di lucidature per tracce pericolose di
cromo esavalente, mescole e
scorie di cemento, mattoni, ceramiche, scarti della separazione meccanica nella produzione di carta e cartone, con 1.700
metri cubi di illecito smaltimento.
Tra i sequestri preventivi
erano scattati quelli dell’azienda conserviera Lodato Gennaro & C. spa. di Castel San Giorgio, la Cartiera Carlo e Antonio
Camera srl a Minori, la ortofrutticola Il Tempio del Bio srl
di San Marzano, il terreno
dell’azienda agricola Gaudiano Giuseppe di Altavilla Silentina, la Russo Alfonso di Nocera Superiore.
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amianto
ne, conclusa in differita con la
fase delle misure cautelari dopo la consegna degli ultimi
due soggetti, sono nove: nel caso dei Giacchetti le accuse contestate sono di furto.
Nella mattinata sono stati
fissati per gran parte dei destinatari di ordinanze restrittive
gli interrogatori di garanzia davanti al gip firmatario dei provvedimenti: i presunti responsabili potranno spiegare le proprie versioni.
Il fenomeno dei colpi ai danni dei blindati resta particolarmente diffuso in tutta Italia.
Nell’Agro se ne sono verificati
moltissimi, soprattutto ai danni della Ipervigile, e spesso solo per un caso fortuito non c’è
scappato il morto. Ad agire sono sempre professionisti agguerriti.
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Un’interrogazione
di Edmondo Cirielli
«Ho presentato
un’interrogazione con richiesta di
risposta scritta al Ministro
dell’Ambiente, del Territorio e del
Mare, e al Ministro della Sanità,
sul fenomeno di inquinamento da
amianto nella città di Angri». Lo
annuncia Edmondo Cirielli,
deputato di Fratelli d’Italia.
«Nonostante i numerosi e
continui appelli rivolti dalla
cittadinanza e dall’associazione
Noi con l’Italia l’amministrazione
locale continua a glissare le
denunce dei cittadini. Tale
situazione, oltre a pregiudicare il
decoro della città di Angri, crea
allarme e preoccupazione nella
popolazione».
LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
Nocera
21
■ e-mail: [email protected]
»
droga
L’INCHIESTA SCANDALO IN OSPEDALE
La procura ha ascoltato il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio
contestualmente
all’apertura di un’inchiesta in
merito alla vicenda farmaci
ospedalieri.
La procura di Nocera Inferiore ha attivato i carabinieri
della sezione di polizia giudiziaria con un primo accesso alla vicenda.
I militari hanno sentito i vertici ospedalieri avviando un inventario generale dei farmaci
presenti, con l’obiettivo di ricostruire gli ordinativi effettuati, la giacenza e le eventuali
accertate discrasie. L’ipotesi al
vaglio riguarda farmaci e materiali medici ordinati e mai utilizzati, con un eccessivo volume di ordinativi di alcune tipologie farmacologiche arrivati
ad allertare i responsabili della
farmacia ospedaliera, col successivo passaggio di informazioni alla direzione sanitaria. Il
centro dello strano andazzo riguarda il reparto dell’area
emergenza-urgenza, che ha
prodotto un continuum di medicamenti nonostante la presenza di un notevole stoccaggio in deposito.
Il passo successivo era stato
tutto interno, con la predisposizione di una prima indagine
ordinata dalla stessa Asl, tenuta segreta per la delicatezza
della situazione, poi definitivamente resa pubblica col passare dei giorni.
I primi sospetti si legano al
furto di alcuni farmaci oculistici, spariti dal dispensario ospedaliero e finiti in una relazione
interna. In quella circostanza
arrivò il primo inventario dei
medicinali stoccati, che mise
nero su bianco l’enorme scorta disponibile contemporanea
ai grossi quantitativi di medicamenti.
Il lavoro di ricostruzione dei
movimenti in entrata e uscita
del materiale farmacologico
trova senso nell’accresciuta attenzione alle spese effettuate,
con il timore di uno scandalo
imminente a colpire l’azienda
del comparto Salerno 1.
La commissione interna nominata ha avviato le verifiche
per capire perché siano stati
effettuati ordini così ingenti in
presenza di scorte notevoli,
con la presenza eccessiva di
materiale e il conseguente
spreco.
L’intervento della procura
inquinamento
Giudizio immediato
per Desiderio
Giudizio immediato per il
pregiudicato Carmine Antonio
Desiderio, quarantenne nocerino
accusato di detenzione e spaccio
di eroina, arrestato il ventisette
febbraio scorso in possesso di 40
grammi di eroina. Il processo è
stato fissato davanti al giudice
monocratico del tribunale per il
sedici luglio prossimo su richiesta
della procura. La droga , nascosta
in un’intercapedine della sua
auto, venne ritrovata dai
carabinieri del nucleo operativo
all’uscita del casello autostradale
di Nocera Inferiore, con il
sequestro probatorio di una
busta che conteneva tre involucri
ciascuno riempito di venticinque
bussolotti di sostanza
stupefacente. L’auto del
pregiudicato venne intercettata e
sottoposta ad un accertamento
nel corso delle attività
investigative concentrate sul
sistema di smercio di droga nel
quartiere periferico di Nocera
Inferiore. L’ipotesi degli
inquirenti ricostruì i contatti
tenuti dal pregiudicato.
gli indagati, per il momento, di
un infermiere per condotta
colposa e una serie di sequestri atti e dei Port, i cateteri nel
mirino dell’indagine.
Fino ad ora l’indagine ha individuato le responsabilità per
il paramedico addetto alla pulizia e manutenzione dei cateteri venosi, ritenuti concausa e
veicolo delle infezioni, adoperati dai malati di cancro nelle
terapie periodiche presso il laboratorio. Proprio ai Nas toccherà l’accertamento e la verifica completa dello stato dei
luoghi.
Alfonso T. Guerritore
Un collettore “sospetto”. Odori nauseabondi. Acque dal colore che tocca tutte le tonalità
di marrone. Si suol dire che se
due indizi fanno un sospetto,
tre fanno una prova. E debbono aver pensato esattamente
questo alcuni ambientalisti firmatari di un esposto- denuncia. Anche perché accende i riflettori un leit motiv di ogni
estate nocerine e dell’Agro: il
torrente Cavaliola e la sua trasformazione in una cloaca a
cielo aperto. Ispezioni, controlli, prelievi di liquido per appurare cosa sta realmente accadendo nel torrente Cavaiola. Sono le richieste formulate
in un esposto-denuncia che il
comitato denominato “di controllo per il disinquinamento
del torrente Cavaiola e ambiente circostante” ai carabinieri del Noe, il Nucleo Operativo Ecologico di Salerno.
Esposto indirizzato anche al
sindaco di Nocera Inferiote,
prima autorità sanitaria sul territorio; alla polizia locale; ai carabinieri di Nocera. Chiedendo interventi urgenti a tutela
del diritto alla salute e ad un
ambiente salubre. Il rappresentante dell’associazione, Ciro Trotta, ed il vicepresidente,
Giuseppe Ruggiero, hanno
spiegato che - in prossimità
della frazione del Vescovado in alcuni giorni, il torrente Cavaiola emana «un odore disgustoso e nauseabondo». Alcuni
componenti del comitato ambientalista hanno compiuto
dei sopralluogo, si racconta
nell’esposto-denuncia, individuando – scrivono «un collettore fognario che sfocia all’interno del torrente e da cui vengono sversate acque luride».
Rincarando la dose, il documento fa riferimento al fatto
che «tutto il tratto del torrente
che attraversa il comune di Nocera Inferiore è interessato da
ulteriori scarichi» che arrivano
direttamente nel corso d’acqua. Negli anni scorsi il problema di solito si è presentato nella zona di via Cucci.
Patrizia Sereno
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il direttore sanitario dell’ospedale Maurizio D’Ambrosio con il vescovo Giuseppe Giudice
“Traffico” di medicinali
D’Ambrosio dal giudice
Il reato ipotizzato dalla magistratura è quello di appropriazione indebita
Si indaga sulle ordinazioni “anomale” di farmaci. Sospetti su alcuni infermieri
di Nocera con i primi verbali
apre un ulteriore fronte, al momento senza alcuna iscrizione
formale nel registro degli indagati, con ipotesi di reato di appropriazione indebita.
Dopo D’Ambrosio gli investigatori potrebbero ascoltare
altri responsabili medici ed infermieristici del reparto e gli
stessi referenti della farmacia,
questi ultimi intervenuti in prima battuta a sollevare il problema.
La delicata vicenda è a conoscenza del direttore generale
Antonio Squillante. L’azione
della procura compone un
quadro inquirente ampio, ulti-
Dal Cavaiola
miasmi terribili
Presentata
una denuncia
ma azione ufficiale dopo lo
scandalo dell’infezione seguita all’infusione dei farmaci antitumorali, avviata alcuni mesi
fa, e dopo la battaglia interna a
colpi di segnalazioni nel reparto di otorinolaringoiatria.
In precedenza i quadri dirigenziali erano finiti sotto accusa con l’ex commissario straordinario Bortoletti sottoposto
a due diverse indagini per peculato in concorso e abuso
d’ufficio. Nella maggior parte
dei casi il primo step arriva
con l’indagine interna, seguita
a seconda della gravità e delle
responsabilità dall’azione della magistratura. La vicenda
odierna, partita da una razionalizzazione delle risorse, potrebbe evidenziare responsabilità.
E anche i Nas tornano in
ospedale. I carabinieri sono arrivati di nuovo a Nocera Inferiore nell’ambito dell’inchiesta sulle infezioni per le terapie antitumorali. Dopo la chiusura del laboratorio di Materdomini, il conteggio complessivo dei danni riportati dai malati (45) e gli screening di tutti i
sottoposti alle cure, le indagini
non si fermano. La procura di
Nocera continua a lavorare dopo le acquisizioni probatorie,
con l’iscrizione nel registro de-
suicidio
scuola
roccapiemonte
Una 60enne al Vescovado
ha ingerito un diserbante
Rassegna musicale
Un riconoscimento
per gli studenti
Netturbini non pagati, città sporca
Si era rinchiusa nello sgabuzzino di casa per ingerire del diserbante e dare corso al suo
proposito suicida la sessantenne A. B., con il successivo intervento dei soccorsi a sfondare
la porta per poi portarla
all’ospedale Umberto I in gravissime condizioni.
Tutto è accaduto nella serata di martedì, con l’allarme dato dai parenti e l’intervento
dell’autoambulanza.
La donna, residente nel
quartiere popolare Vescovado
a Nocera Inferiore, è deceduta
ieri mattina in ospedale, con la
disposizione dell’esame ester-
no della salma e l’intervento
investigativo degli uomini della polizia di stato del commissariato di Nocera Inferiore.
Gli agenti hanno sentito i parenti della malcapitata completando i riscontri: il decesso
presenta tutte le caratteristiche di un caso di suicidio innescato da depressione e culminato nell’ingestione del liquido letale.
Appena sarà liberata la salma si potrà procedere con i fuinerali. Il fenomeno dei suicidi
nel comprensorio resta sempre molto diffuso.
Importantissimo riconoscimento per gli alunni della
scuola media Genovesi-Alpi di
Nocera Inferiore. Gli allievi si
sono distinti nel corso di una
rassegna musicale di carattere
nazionale promossa in Sicilia,
a Mirto. Gli studenti dhanno
partecipato alla 19esima edizione del premio “Salviuccio
Percacciolo”. L’esibizione è
stata salutata con entusiasmo.
Un riconoscimento di notevole prestigio, in quanto gli alunni coordinati da Enrico Della
Monica se la sono giocata con
coetanei di altre 60 scuole.
◗ ROCCAPIEMONTE
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Gli operatori si limitano al lavoro ordinario. Consorzio nel mirino
Emergenza rifiuti. I dipendenti del cantiere di Rocca afferente al Consorzio di Bacino non
vengono pagati. In conseguenza di ciò, permane una sorta di
stato di agitazione perenne,
per cui le strade vengono pulite solo in parte. Il sindaco Andrea Pascarelli ammette il
problema.
«La raccolta quotidiana è incompleta. In strada ci sono
sacchetti di giovedì scorso. Ci
sono problemi di benzina negli automezzi e i lavoratori
non attuano un sistema di
sciopero completo. Piuttosto
non lavorano, adducendo la
causa della propria stasi al fatto che i mezzi non sono a norma. Davvero questa è una situazione che non potrà andare avanti. Spero che a giugno
non ci sia una proroga ai consorzi».
Intanto c’è chi, in città, propone un megacomitato diviso
per quartieri, allo scopo di pulire ogni singola strada della
propria zona e di vigilare sulla
competenza degli stessi operatori ecologici. In questo caso, il
comitato andrebbe a stilare
una relazione mensile che pos-
sa essere letta dal sindaco e
dall’intera amministrazione,
segnalando cittadini ed operatori “incivili”.
La discussione si trasferisce
anche sulla piattaforma virtuale di facebook “Rocca città viva”. C’è chi fa un appello generale alla cittadinanza e agli
stessi operatori, colpevoli a
volte di non raccogliere i sacchetti dell’immondizia per
strada. Il sevizio di raccolta,
tuttavia, dovrebbe regolarmente riprendere a partire da
questa mattina.
Davide Speranza
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20
Irno ❖ Costiera
LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
«Le malattie da amianto
non ancora riconosciute»
Il comitato lavoratori della ex Isochimica di Fisciano attende i prepensionamenti
«E delle visite specialistiche che erano state promesse non c’è alcuna traccia»
◗ SALERNO
la tumulazione a mercato san severino
«Una Eternit nascosta. Una mattanza sottovalutata». Così l’avvocato Enzo Bonanni, presidente dell’Osservatorio nazionale
sull’amianto descriveva, pochi
giorni dopo la morte di Luigi
Masiello – la nona presunta vittima dell’ex Isochimica – la situazione della fabbrica avellinese di proprietà di Elio Graziano.
Chiamando in causa Regione e
Ferrovie dello Stato, il maggior
committente dell’azienda irpina che si occupava della scoibentazione e ricoibentazione
delle carrozze ferroviarie che
uscivano dalle carrozzerie. E avvertiva: «E il peggio sta per arrivare».
Parole che suonano profetiche dopo la decima vittima da
asbestosi, il cinquantacinquenne Alberto Oliviero di Mercato
San Severino, morto martedì
scorso dopo aver lottato per sei
anni contro un tumore, che gli
era costato l’asportazione
dell’organo malato. Per due anni, dal 1985 al 1987, aveva lavorato nello stabilimento di Avellino per poi andare all’Idaff di Fisciano, altra industria di pro-
prietà di Graziano che, come
l’Isochimica, aveva un canale
privilegiato con le Ferrovie dello
Stato. Tanto che proprio l’appalto di Fisciano, che prevedeva la
fornitura di biancheria, fu aggiudicato nel 1987 per un importo
di oltre 52 miliardi delle vecchie
lire. Una vicenda che finì al centro di un’inchiesta della Procura
di Roma che, nel 1998, portò
all’arresto di 21 persone tra cui
anche l’ex patron dell’Avellino
Calcio. E oggi, che le vittime imputabili all’amianto sono salite
a dieci, ancora si attende un riconoscimento ufficiale di questa patologia da parte delle istituzioni.
La Regione non può farlo. E il
sindaco di Mercato San Severino, l’assessore regionale Gio-
mercato s. severino
baronissi
Allarme Gesema
Futuro incerto
per i dipendenti
Debiti del Comune
Rifondazione
attacca Moscatiello
Divieto di fumo anche all’aperto
◗ MERCATO SAN SEVERINO
◗ BARONISSI
◗ MAIORI
C’è preoccupazione tra i lavoratori della Gesema di Mercato
San Severino per un futuro ancora incerto. La holding, formata da quattro srl, San Severino
Energia”, “San Severino Patrimonio”, “San Severino Ambiente” e “Gesema Card”, secondo
le direttive contenute nella
“spending review” o dovrebbe
essere liquidata o dismessa. La
normativa vigente in materia
obbliga i comuni al di sotto dei
30mila abitanti a privarsi di queste società per contenere la spesa pubblica.
I sindacati di categoria, che
rappresentano e tutelano i diritti dei lavoratori, hanno chiesto
chiarezza. «Ho inviato una richiesta di incontro urgente al
sindaco Giovanni Romano e ai
vertici della Gesema – dichiara
Aldo Iannone, dipendente della San Severino Patrimonio srl
ed esponente Cgil delle rsu –
vorremmo essere informati sulle nostre condizioni di lavoro
nell’immediato futuro qualora
la Gesema venisse dismessa».
Tra l’altro, i dipendenti lamentano anche tre stipendi arretrati.
A gettare acqua sul fuoco è intervenuto Romano. «Per legge –
spiega Romano – siamo costretti a cedere la Gesema. Le strade
da percorrere sarebbero due: liquidazione o dismissione. La
nostra amministrazione ha optato per la dismissione perché
consente di avviare una procedura di bando di gara, mediante la quale la società può essere
posta sul mercato per favorire
l’ingresso dei privati».
Mario Rinaldi
Francesco De Simone di Rifondazione accusa il sindaco Giovanni Moscatiello di «una cattiva gestione perpetuata nel tempo che ha portato il Comune ad
indebitarsi sino al collo». E spiega: «Nelle ultime settimane i cittadini di Baronissi si sono trovati assediati da manifesti, affissi
dall’amministrazione Moscatiello, nei quali si autocelebrava
la capacità di mantenere i conti
in ordine e la corretta gestione
finanziaria da parte della giunta
in carica. È bastato poco per
smascherare l’inganno. Infatti,
con delibera di giunta del 20
maggio, la stessa amministrazione che si vantava di avere un
avanzo di cassa, è stata costretta
ad ammettere debiti certi, liquidi ed esigibili per 2.979.471,45
euro». E continua: «Per farvi
fronte, evitando i decreti ingiuntivi, l’amministrazione in carica
ha dovuto chiedere alla Cassa
depositi e prestiti di finanziare il
debito contratto da Moscatiello,
pagando sullo stesso anche un
tasso di interesse alto, pari al
3,32 per cento».
De Simone incalza: «Per fare
cassa l’amministrazione ha deciso altresì svendere la farmacia
comunale, una vicenda che rasenta il ridicolo. Dal 1996 Baronissi fa parte del Consorzio farmaceutico intercomunale; nel
2010 Moscatiello decide di uscirne perché gestito dal centrosinistra; due anni dopo, decidono
di rientrare perché la maggioranza ritorna ad essere di centrodestra. Ed oggi pensano di
svenderla per rispettare il patto
di stabilità».
Martina Galdi
A Maiori fumare per strada sarà quasi impossibile, a meno
che gli amanti della sigaretta
non decidano di nascondersi
nelle vie secondarie. Già, perché il sindaco Antonio Della
Pietra ha dichiarato guerra ai
fumatori, che se sorpresi con
la sigaretta in mano in prossimità delle aree verdi e dei parco giochi per bambini, potranno essere sanzionati con
un’ammenda piuttosto salata, visto che la multa potrà arrivare anche a 500 euro.
A stabilire il divieto è un’ordinanza del primo cittadino
che s’inquadra, come è specificato nel documento, “nell’otti-
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L’ultimo saluto ad Alberto Oliviero
C’erano i familiari e gli amici più
intimi, ieri mattina, al cimitero di
Costa di Mercato San Severino,
per dare l’estremo saluto ad
Alberto Oliviero (nella foto), il
cinquantacinquenne ex operaio
della “Isochimica” di Avellino,
deceduto martedì scorso dopo una
lunga malattia. Per espressa
volontà del defunto non si è
celebrato alcun rito funebre e la
tumulazione è avvenuta in forma
privata. L’intera cittadinanza di
Mercato San Severino si è stretta
intorno al dolore della moglie e
della figlia. Il sindaco di Mercato
San Severino, Giovanni Romano,
che era intimo amico di Oliviero, è
rimasto profondamente
addolorato dalla scomparsa di un
«uomo onesto, di sani princìpi,
lavoratore infaticabile e ricco di
valori per la famiglia». Nell’ultimo
periodo, Oliviero a causa della
malattia era molto deperito, ma
non si è mai perso d’animo. Si
alzava presto la mattina per
portare il cane a passeggio. Era
andato in pensione lo scorso mese
di marzo, dopo l’esperienza
lavorativa come vigile urbano a
Castel San Giorgio. (m.r.)
Lo stabilimento dell’ex Idaff a Fisciano dove ha lavorato Alberto Oliviero
vanni Romano, ha annunciato
di aver chiesto al governo di trasferire tutte le competenze,
mentre si sta lavorando anche
sulla bonifica dell’azienda ad
Avellino. Ma anche gli impegni
assunti di recente, come l’inserimento dei 60 lavoratori salernitani negli elenchi regionali degli
ex esposti all’amianto, nel concreto, sembra siano serviti a po-
co. «L’Inps – ha denunciato Carmine De Sio, portavoce del comitato salernitano che protestò
lo scorso aprile sotto la sede
dell’Asl a Salerno – ancora non
ha avviato le pratiche per il riconoscimento del prepensionamento. E dei 5 milioni di euro,
stanziati nel 2007 dalla Regione,
per le visite specialistiche non
c’è traccia». Il dolore per la
scomparsa di Oliviero spinge il
comitato a proseguire la battaglia. «Il 99 per cento dei lavoratori dell’ex Isochimica – ha spiegato De Sio – sono affetti da
asbestosi. Il riconoscimento
scientifico della patologia non
c’è. Ma è chiaro che l’esposizione all’amianto è una concausa».
Mattia A. Carpinelli
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Ordinanza del sindaco di Maiori vieta le sigarette nei pressi di parchi e aree verdi
ca del perseguimento di una
città sostenibile e, quindi, più
vivibile e pulita, volta a garantire la piena fruibilità degli
spazi pubblici, a misura di tutti gli abitanti ma, con particolare attenzione, alle fasce protette, deboli e svantaggiate».
Insomma, a detta dell’amministrazione comunale, «Maiori vuole impegnarsi concretamente nella promozione di
comportamenti responsabili
e consapevoli, anche in materia ambientale e igienica». Da
qui l’idea di preservare la salute dei bambini impedendo,
anche all’aperto, a genitori,
amici, parenti, di fumare in
presenza dei più piccoli nei
parchi gioco cittadini.
Ciò che desta un po’ di perplessità, tuttavia, riguarda
l’estensione del divieto anche
alle aree verdi, in quanto non
viene specificato, come sarebbe invece opportuno, in quali
luoghi si dovrà far rispettare
l’ordinanza. La generalizzazione, infatti, potrebbe creare diversi equivoci, in quanto l’intero lungomare della cittadina
della Costiera amalfitana può
essere, a ragione, considerata
area verde, poiché percorso,
in tutta la sua lunghezza, dai
giardinetti che, ultimamente,
hanno subito anche un restyling. In pratica, se gli agenti
della Polizia municipale dovessero attenersi pedissequamente alle disposizioni conte-
pellezzano
La Quiete e Cedisa: accuse all’Asl
«Se continua l’assenza di risposte, pronti a gesti anche eclatanti»
◗ PELLEZZANO
La proprietà, i dipendenti ed i
collaboratori della casa di cura
“La Quiete” e del centro diagnostico Cedisa, con una lettera inviata al direttore generale della
Asl Salerno, Antonio Squillante, al presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, al
sub commissario ad acta della
Regione Campania, Mario Morlacco, e per conoscenza al Prefetto, al Questore ed ai sindacati Cgil, Cisl, Uil, attaccano la Asl
per la vicenda dei pagamenti a
dipendenti e fornitori dei due
centri: «Permanendo l’intollera-
bile comportamento dell’Asl si legge - non si escludono conseguenze deflagranti, quali occupazione di strade, uffici, ferrovie, anche a costo di incorrere in violazioni di legge, perché
a tanto costretti da necessità vitali, non più differibili».
Nella lettera si sottolineano
«le mancate risposte dai vertici
locali delle istituzioni e gli enormi sacrifici di proprietà, dipendenti e collaboratori delle due
società, i quali, sebbene stretti
nella morsa della crisi economica, hanno trovato il modo, fino
ad oggi, di sopravvivere, pagando interessi, diluendo i paga-
menti dei fornitori e spalmando in più mesi gli arretrati dovuti ai dipendenti, salvando in
questo modo tutti i posti di lavoro».
La protesta nasce da alcune
considerazioni: «Ad oggi non è
stato corrisposto il saldo del
10% relativo al 2012, ai sensi
dell’accordo del 19 giugno del
2012, né il saldo di ottobre 2012
ed il pagamento delle prestazioni, urgenti e indifferibili, erogate nei mesi di dicembre del
2010, 2011e 2012, per cui si è dovuto ricorrere a ingiunzioni di
pagamento, gravati di spese e
interessi; non sono state pagate
nute nell’ordinanza, sarà impossibile fumare pure sulla
tradizionale passeggiata che
guarda verso il mare.
Dunque si prospettano tempi veramente duri a Maiori per
chi, nonostante sia oramai acclarato come il fumo possa
provocare patologie anche
gravi, non rinuncia al piacere
di una sigaretta, tenendo conto che il divieto entra in vigore
proprio
in
prossimità
dell’estate, ovvero quando il
paese del comprensorio amalfitano viene preso d’assalto da
migliaia di turisti che fanno
quintuplicare la popolazione
residente.
Gaetano de Stefano
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1e prestazioni Pet/Ct rese nel
2012 per motivazioni pretestuose e quelle del 2013 - pur riconosciute e dovute - perché non è
stata ancora adottata la delibera autorizzativa, benché siano
già trascorsi cinque mesi. Intanto le strutture vengono quotidianamente svuotate di pazienti, dirottati - non sappiamo per
quali interessi - verso strutture
alternative».
La lettera conclude: «Per ottenere il pagamento delle spettanze ci vengono richieste note di
credito anche per piccoli importi che ben possono e devono essere ricompresi nel 15% trattenuto a garanzia di errori di fatturazione e quant’altro. Ignorando che tale imposizione potrebbe configurare un comportamento estorsivo penalmente
perseguibile».
(re.pro.)
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LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
Cavade’Tirreni
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Minacciava l’ex fidanzata con la pistola
STALKING RELAZIONI PERICOLOSE
Un giovane polacco residente a Nocera arrestato per le continue moleste a una sedicenne cavese e ai suoi amici
Ha rischiato di essere uccisa
dal suo ex che non accettava la
fine della loro storia d’amore.
Schiaffi, calci, pugni, minacce
di morte anche con una pistola e tentato strangolamento ai
danni dell’ex fidanzata, una
sedicenne di Cava de’ Tirreni,
sono costati l’arresto al polacco P.W.A., 23 anni, residente a
Nocera Superiore.
Martedì pomeriggio, gli
agenti della squadra anticrimine del commissariato, retto
dal vicequestore aggiunto
Marzia Morricone, hanno
proceduto
all’esecuzione
dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare agli
arresti domiciliari, emessa dal
giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno,
nei confronti del ventitrenne,
il quale si è reso responsabile
dei delitti di minaccia aggravata e detenzione abusiva di armi, perché minacciava di morte l’ex fidanzatina cavese, con
la quale aveva avuto fino al
mese di gennaio una relazione sentimentale. Il giovane
straniero, che non si era arreso alla fine della storia, aveva
continuato a pedinare e minacciare la ragazza e i suoi
amici. Armato di un pugnale e
di una pistola semiautomatica, li aveva più volte puntati
sia alla gola della sedicenne
sia alla tempia di un conoscente della ragazza. Il cittadino
polacco era arrivato anche a
far esplodere in aria quattro
colpi di pistola e a colpire al
capo, con l’impugnatura
dell’arma, un amico della sua
ex fidanzata.
Nonostante le denunce
sporte dai genitori della minorenne, il ventitreenne aveva
reiterato le sue azioni di pedinamento e le minacce verbali
e telefoniche, fino ad arrivare
a costringere la ragazza a salire con la forza a bordo della
propria auto per condurla a
casa dove le aveva fatto trascorrere la notte. Non conten-
isola pedonale
to, dopo alcuni giorni, il giovane, sempre con la violenza,
nel corso di una gita alla quale
la sedicenne partecipava con
alcuni amici, era riuscito ad allontanarla dal gruppo conducendola in una località isolata
ma non distante dagli altri, dove aveva cercato di strangolarla minacciando gli amici di
non avvicinarsi altrimenti
avrebbe sparato loro alle gambe. Il ventitreenne polacco, insomma, accecato dalla gelosia, minacciava continuamente la sedicenne di farle del male se non fosse tornata con lui,
giungendo spesso a minacciare anche gli amici di lei.
Dopo aver espletato le formalità di rito, P.W.A. è stato accompagnato presso la propria
abitazione, agli arresti domiciliari perché ritenuto responsabile dei reati di stalking, lesioni aggravate e detenzione abusiva di armi.
Annalaura Ferrara
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L’ingresso del locale commissariato della Polizia di Stato
“Sì” del Consiglio al consuntivo
Rosa di Gerico e Italia Nostra
favorevoli al progetto Ztl
Avanzo di 13 milioni. I segmenti del Pdl confluiscono sotto un solo simbolo
Concordi
sull’ampliamento
della zona a traffico limitato.
Italia Nostra e La rosa di Gerico
plaudono all’iniziativa dell’isola pedonale dinanzi alla scuola
Don Bosco. «Riteniamo che l’allungamento della ztl fino alla
scuola Mazzini non possa che
valorizzare ulteriormente la
bellezza della città nell’accesso
nord e consentire nuovi spazi
anche per bar all’aperto».
Le due associazioni promuovono inoltre dei progetti per
migliorare la vivibilità cittadina. La prima azione atta ad apportare benefici alla salute e alla mobilità, è il progetto Piedibus, ossia accompagnare i
bambini a scuola a piedi.
La rosa di Gerico e Italia No-
stra propongono anche la realizzazione di piste ciclabili nella zona del fondovalle, la realizzazione di parcheggi di interscambio, come l’area mercatale a nord o il parcheggio interrato del trincerone per il centro
città, e ancora investimenti reali nella mobilità collinare che
portino ad un ripensamento innovativo dei collegamenti tra le
frazioni ed il centro con navette elettriche o bus a metano a
circolazione continua. I parcheggi d’interscambio dovrebbero essere gratuiti o con tariffe
agevolate se collegati a car sharing elettriche o bike sharing,
cioè alla possibilità di utilizzare
auto elettriche o biciclette. (a.f.)
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Cofima, bilancio ed il gruppo
unico Pdl. Questi i temi del consiglio di ieri, convocato per approvare il rendiconto di gestione finanziaria 2012. L’assise è
stata la cartina di tornasole della
tenuta della maggioranza, la
quale ha fatto quadrato intorno
al sindaco Marco Galdi approvando il consuntivo che il primo
cittadino ha definito positivo,
dal momento che «il dato conclusivo registra 13 milioni di euro di avanzo di amministrazione».
La documentazione non ha
invece convinto la minoranza
che ha votato “no”, etichettando
il consuntivo “non votabile” anche perché, come sottolineato
dal consigliere Pd Enzo Servalli,
«si parla solo di crediti accertati
e non riscossi».
Il Consiglio, però, è stato anche caratterizzato da comunicazioni sul nuovo assetto della
maggioranza. È stato reso noto
che il Pdl, fino all’altro ieri suddiviso in tre segmenti, si è unito
sotto un solo simbolo. Nel Pdl
sono, dunque, confluiti Forza
Cava e Cava per le Libertà ed i
consiglieri Annalisa Della Monica, Massimo Esposito, Luca Alfieri e Matteo Monetta. «Ci stiamo preparando per le elezioni»,
ha commentato il capogruppo
Pdl, Enrico Polacco. Ma la sintesi non è stata vista di buon occhio dal presidente del consiglio, Antonio Barbuti, che si è
definito «un consigliere di mino-
ranza nel Pdl» ed ha sottolineato
che «si è giunti in modo frettoloso al gruppo unico. Sono contrario anche all’ingresso di Giovanni Del Vecchio in giunta».
L’attenzione del consiglio è
stata posta anche sulla questione Cofima, all’indomani della
notizia che la magistratura penale ha archiviato l’atto sottoscritto dal dirigente Luigi Collazzo,
in cui si paventava una sospetta
lottizzazione sull’area della società “Califano&Panico”, confinante con la proprietà acquistata dal Comune. Peraltro la magistratura ha così motivato l’archiviazione: «Gli elementi acquisiti
nelle indagini preliminari non
sono sufficienti a sostenere l’accusa in giudizio, in ordine alla
sussistenza del fatto». La notizia
è stata commentata da Galdi:
«Ho sempre avuto dubbi sul fatto che vi fosse la lottizzazione
abusiva, il dirigente, però, aveva
il dovere di procedere se credeva fosse reato. In ogni caso la decisione della magistratura alleggerisce la nostra posizione:
l’esclusione della lottizzazione è
un passo in avanti verso la risoluzione di altri contenziosi».
L’affermazione è stata criticata
dall’ex sindaco Luigi Gravagnuolo: «L’acquisto della Cofima da parte del Comune è stato
uno sbaglio e mi auguro che sotto non vi siano interessi perversi
e speculativi di privati».
Alfonsina Caputano
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LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
UNIVERSITÀ Salerno
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IN ATENEO NUOVE REGOLE
Vecchie fasce di tassazione addio. Ce l’ha fatta il Consiglio
degli studenti che, un mese fa,
aveva avanzato la proposta di
ridisegnare il modello contributivo dell’ateneo salernitano. L’idea è arrivata dalle associazioni Run, Scientificamente e Link, per poi essere elaborata dall’intero corpo di rappresentanza.
Arrivederci, quindi, alle sette fasce che, per anni, hanno
suddiviso i redditi degli studenti in altrettanti gruppi. A
partire dal prossimo anno accademico, e cioè da settembre, gli iscritti saranno frammentati in dieci livelli di pagamento, al fine di raggiungere
un modello più equo e vicino
alla vera situazione economica delle famiglie. A pagare l’importo più basso saranno i redditi fino a quattromilacinquecento euro, in un anno - e in
tre rate - dovranno essere versati non più di 380 euro.
Da quattromilacinquecento
- e fino a settemila euro - si viene catapultati in seconda fascia: in questo caso lo “scotto”
arriva a 436 euro. Terza fascia
per chi annualmente riesce a
racimolare tra i settemila ed i
dodicimila euro, questa volta
la tassa sale a 532 euro annui.
Al quarto gradino con 586
euro di retta si piazzano i redditi tra i dodicimila ed i diciottomila euro. Mentre dai diciottomila e fino ai venticinquemila euro l’importo lievita a 789
euro. In sesta fascia le famiglie
con entrate tra i venticinquemila e i trentaduemila euro,
questa volta si arriva a 1115 euro di contribuzione. Si sale ancora con un importo fisso di
1233 euro per chi guadagna tra
i 32mila ed i 40mila euro.
Ottavo gruppo per chi si posiziona tra i 40mila ed i 48mila
euro annui di introiti, in questo caso l’imposta raggiunge
quota 1283 euro. Penultima fascia, invece, per i redditi tra i
quarantottomila ed i cinquantaseimila euro, chiamati a pagare 1333 euro. In ultima posizione finiscono quanti riescono a superare i 56mila euro di
incassi, con una tassa di 1383
euro.
«Il progetto è stato accettato
di buon grado dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione – ha spiegato
Marta Mango, presidente del
Consiglio degli studenti –
Antonio Santoro
eletto nel Consiglio
nazionale
verso il voto
Le fasce salgono a dieci
«Saranno più eque
le tasse d’iscrizione»
centivi gestiti da InvItalia spa,
che continuano a fornire risorse e formazione agli aspiranti
neo-imprenditori. Le misure
studiate per l’autoimprendiotorialità e l’autoimpiego assicurano un ottimo trampolino di lancio, con finanziamenti a fondo
perduto che superano anche il
50 per cento degli investimento programmati. Ridimensionato ieri il ruolo della società a responsabilità limitata semplificata: dovevano aiutare i giovani a costituire imprese con capitale pari ad un euro.
Mario Rinaldi
Se i nomi dei candidati al titolo
di rettore dell’Università degli
studi di Salerno si fanno ancora attendere, quello che non
manca è la curiosità e soprattutto le richieste che gli aspiranti numeri uno dell’ateneo
salernitano saranno chiamati
ad ottemperare. Ultima trovata è la creazione di un blog (http://dibattitorettore.wordpress.com) dove i docenti salernitani di varie facoltà interrogano i pretendenti al titolo
di rettore con quattro domande riguardanti vitali temi per
l’ateneo. I temi trattati sono:
superamento della burocrazia, intercettazione di finanziamenti nazionali, europei, pubblici e privati, qualità del dottorato di ricerca, internazionalizzazione. Ed i particolare i docenti chiedono «in che modo
si potrà portare avanti un’opera di semplificazione delle procedure burocratiche: acquisto
di materiale, contratti al personale, procedure di ammissione al dottorato, procedure relative all’attività dei corsi di laurea. Per poi passare alla richiesta di «incentivare i flussi di finanziamenti nazionali e soprattutto europei, per preparare il campus alla competizione
che si prospetta con altre sedi
in ambito Horizon 2020». Concludendo con il suggerimento
di «gestire, migliorare e valutare la qualità del dottorato di ricerca e le procedure di accesso
a questo percorso, per permettere di selezionare su una scala
più ampia di quella locale i
candidati». Firmatari del documento, a cui si spera presto si
possa trovare risposta tramite
l’intervento degli ancora misteriosi aspiranti rettore, sono
i docenti: Giuseppe Milano,
Gaetano Guerra, Leone Oliva,
Marcello D’Amato, Paolo
Ciambelli (Dipartimento di Ingegneria industriale), Stefano
Milione (Dipartimento di Chimica e biologia), Carmine Capacchione, Vincenzo Tucci
(Dipartimento di Ingegneria
dell’informazione, elettrica e
matematica applicata), Ruggero Ruggieri (Dipartimento di
Scienze umane, filosofiche e
della formazione), Giuseppe
Titomanlio (Dipartimento di
Ingegneria industriale), Stefano Piotto (Dipartimento di
Farmacia), Adolfo Senatore,
Roberto Pantani, Domenico
Maddaloni (Dipartimento di
Scienze politiche, sociali e della comunicazione), Vittoria
Vittoria (Dipartimento di Ingegneria industriale), Annunziata Soriente (Dipartimento di
Chimica e biologia), Gaspare
Dalia (Dipartimento di Scienze giuridiche), Carmine Gaeta,
Lucia Caporaso (Dipartimento di Chimica e biologia), Fabrizio Illuminati (Dipartimento di Ingegneria industriale),
Carlo Andrea Mattia (Dipartimento di Farmacia), Antonio
Proto (Dipartimento di Chimica e Biologia). Non resta che
attendere in quanti aderiranno all’iniziativa e soprattutto
c’è attesa per il contenuto degli interventi.
(r.e.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il progetto degli studenti approvato dal Senato accademico
Chi rientra nel livello più basso pagherà 380 euro in tre rate
Anche uno dei candidati
salernitani andrà al Consiglio
nazionale degli studenti
universitari: è il caso di
Antonio Santoro della lista
Unione degli Universitari
(Udu) che, a seggi chiusi, si è
accaparrato ben tre distretti
territoriali su quattro,
totalizzando 41mila
preferenze. Un successo che al
Sud ha portato alla ribalta
Santoro e Salvo Di Chiara.
«Siamo contentissimi di
questo risultato – ha
affermato il neoeletto
salernitano - l’Udu è
l’organizzazione che, negli
ultimi anni, ha lavorato
meglio di tutte le altre. Questa
vittoria elettorale, favorita
dal consenso espresso da un
cospicuo numero di studenti,
premia il lavoro, le idee e le
attività di tutti noi.
Nell’ateneo di Salerno, per la
prima volta, sia è realizzata
una vera e propria sintesi tra
tante realtà associative. Una
sintesi che ha avuto, ed ha
tuttora, il pregio di unire tante
diverse volontà nel comune
intento di stabilire una
collaborazione duratura e
foriera di grandi opportunità
per gli studenti. Una osmosi
associativa, questa, da
esportare nelle altre realtà».
Il campus dell’ateneo salernitano ubicato nella Valle dell’Irno
l’obiettivo era quello di aumentare le fasce di contribuzione, creando così criteri di
pagamento molto più vicini ai
redditi reali delle famiglie e degli studenti. Ci siamo riusciti
grazie ad un lavoro di gruppo
che ci ha portato a studiare gli
introiti dell’ateneo, questo an-
che in relazione ai contributi
che essa è chiamata ad espletare per la tutela del diritto allo
studio, quindi tenendo conto
degli importi messi in campo
per le borse di studio». Fino al
2012 l’ateneo salernitano prevedeva una tassa minima di
374euro annuali per la prima
fascia (cioè chi ha un’entrata
annuale non superiore a 4mila
e 500euro), mentre un massimo di 1247euro per chi ha un
reddito più alto di 32mila euro. Il nuovo modello, in realtà,
ha cercato di andare a coprire
anche i redditi più alti che,
molto spesso, erano chiamati
a pagare la stessa cifra di famiglie con situazioni economiche differenti. Negli ultimi
gruppi di contribuzione, la differenza tra un’imposta e l’altra
è bassa: lo scarto tra fasce arriva ad essere anche di 50euro.
Rita Esposito
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opportunità
formazione
Agorà apre il festival dell’App
Al vincitore uno stage retribuito
Fare impresa, seminario del Rotary
Agorà telematica lancia UpperApp, un festival aperto a tutti
gli studenti universitari che si
propone di valorizzare le competenze delle facoltà italiane
nell’ambito della progettazione e dello sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili, in
cui tecnologia, senso estetico
e comunicazione sono fortemente integrati. Non si richiede ai partecipanti di attenersi
a tematiche specifiche, per cui
non si pongono vincoli gli ambiti trattati: pubblico e privato,
valorizzazione del territorio,
urgenze sociali, salvaguardia
dell’ambiente e organizzazio-
Avviare un’impresa servendosi
di agevolazioni fiscali e finanziarie. Se ne è parlato ieri mattina nell’aula 4 della Facoltà di
Economia dell’Università degli
Studi di Salerno nell’ambito
del progetto “Rotary Rotaract
tra i banchi”, nel corso del quale si è tenuto un seminario intitolato “Il quadro delle agevolazioni per l’avvio di un’impresa”, promosso dal Rotary Salerno Nord “Dei Due Principati” e
destinato ai laureandi delle facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’ateneo salernitano.
Il tema è stato affrontato da
Alessandro Sacrestano (esper-
ne aziendale, dall’alimentazione ai temi di cittadinanza, integrazione, arte, design, marketing, cinema. L’iniziativa verrà
presentata domani alle 10
nell’aula P/6 della facoltà di
Scienze matematiche. Al vincitore verrà assegnato un contratto stage retribuito di tre
mesi, finalizzato al completamento dell’App. I tirocini potranno essere effettuati presso
le sedi di Agorà telematica (Napoli) o di Dedalab (Trento) o di
Dedagroup Ict Network (Roma, Milano, Trento o altra sede nazionale).
(r.e.)
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Le indicazioni per i giovani. Bocciate le Srl con un euro di capitale
to de Il Sole24 Ore) e dal presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro, olte agli
interventi di Daniela Grimaldi
(presidente Rotary) e Carmen
Gallucci, docente di Finanza
aziendale.
Agli studenti è stato prospettato uno scenario poco incoraggiante per il sostegno all’avvio
di nuove imprese e che, nel
complesso, vede relegato il nostro Paese nelle retrovie della
classifica mondiale (Doing Business) stilata dalla Banca mondiale, alle spalle anche di economie appartenenti al continente africano. Restano gli in-
Aspiranti rettori
In un blog
le domande
dei docenti
Salerno
GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013 LA CITTÀ
Massimiliano
Giordano
‘‘
Vestuti, anche la curva è bene storico
Nuovo capitolo nella vicenda
riqualificazione Stadio Vestuti. La curva sud, che potrebbe
essere abbattuta se il progetto
passato in commissione non
sarà rivisto, sarebbe anch’essa
sottoposta a vincolo. A svelarlo il blog “Igranata” che è riuscito a ricostruire, attraverso
una serie di fotografie storiche
pubblicate sul libro del giornalista
Giovanni
Vitale
“Salernitana, storia di gol, affanni e sorrisi” , l’esistenza del-
la “Curva nuova” già all’inizio
degli anni ’60. Secondo il blog
la data precisa della costruzione sarebbe il 1955. Questo significa che la curva è coperta
da vincolo avendo più di cinquant’anni, esattamente come la tribuna. Se venisse confermata questa datazione, non
ci potrà essere nessun abbattimento. Intanto, però, i tifosi
sono pronti a dare comunque
battaglia. Una delegazione ha
deciso di essere presente al
consiglio comunale di domani
che discuterà proprio del progetto di riqualificazione. E non
si esclude anche qualche clamorosa forma di protesta. Insomma, la situazione non è
del tutto tranquilla. A spegnere gli animi particolarmente
accesi dei tifosi ci ha provato il
presidente di Salerno Mobilità
Massimiliano Giordano. «Vorrei sottolineare per prima cosa
- ha detto - il ritorno importante che questo progetto avrà in
Ma il progetto
è indispensabile
per migliorare la mobilità
e consente di recuperare
un impianto sportivo
diventato fatiscente
Massimiliano Giordano
termini di mobilità. Infatti si
prevedono due piani di parcheggi interrati per un totale
di circa 300 posti auto, senza
contare i 78 box privati. Inoltre, con lo spostamento del
Bando da 40 milioni
Nessuna offerta
per i suoli in vendita
L’area ex cementificio
come quello attuale. Sfuma
quindi per il momento la possibilità per il Comune di Salerno
di far entrare nelle casse
dell’ente poco più di 40 milioni
di euro. Ricordiamo infatti che
in vendita c’era l’area dell’ex
cementificio al prezzo di 20 milioni e 425mila euro, quella di
via Vinciprova a partire da 13
milioni e 975mila euro e infine
l’area del Campo Volpe per un
valore di 10 milioni e 296mila
euro.
Si conclude così il primo capitolo di un provvedimento
che non aveva mancato di suscitare enormi polemiche. Inizialmente a farsi sentire furono i residenti di via Mazzini. La
zona infatti doveva essere anch’essa inserita nell’elenco ma
l’amministrazione decise, per
motivi di opportunità, di eliminarla. Quindi fu la volta dei residenti di via Vinciprova. Questi ultimi hanno dato mandato
ad un legale per presentare ricorso al Tar proprio per chiedere che la vendita venga bloccata. In tutti i casi, l’accusa mossa
all’amministrazione era che
con questa operazione si rischiava un’eccessiva cementificazione della città che avrebbe comportato notevoli disagi
per i residenti. Per il momento
possono tirare tutti un sospiro
di sollievo, anche se quanto ac-
Architetti al voto
Il “Quota Cento”
smentisce Caprio
lo sciopero di domami
Mentre l’attuale presidente
dell’Ordine degli Architetti,
Maria Gabriella Alfano, puntualizzava con una nota che le
elezioni del consiglio nazionale indette per il prossimo giugno si svolgeranno «nel pieno
e totale rispetto delle leggi di
riferimento», ieri pomeriggio
un nutrito gruppo di professionisti salernitani iscritti
all’Ordine, riunitisi al Complesso monumentale di Santa
Sofia, definiva la decisione un
vero e proprio “blitz”. Gli architetti “Quota Cento”, capitanati da Luigi Centola, sono
determinati a dimostrare che
gli attuali vertici dell’Ordine, e
soprattutto il delegato salernitano Inarcassa, Pasquale Caprio (già presidente dell’Ordine salernitano), non hanno
mai pensato al bene della categoria, bensì a «difendere i loro interessi patrimoniali» e
Ci saranno anche i sindacalisti dell’azienda ospedaliera
sul palco che domani sera i dipendenti comunali allestiranno in piazza Caduti di Brescia,
a Pastena, per concludere la
giornata di sciopero dopo il
fallimento della contrattazione decentrata a Palazzo di Città. Due vertenze che si incontrano e che domani, dalle 20
in poi, saranno spiegate ai cittadini in un incontro pubblico con i presidenti dei comitati di quartiere. Poi ci sarà il
concerto, con il gruppo “ Capone & Bungt bangt”.
Ma la giornata inizierà presto, con i dipendenti del Comune riuniti in presidio già
dalle prime ore della mattinata in piazza Amendola, tra Comune e Prefettura, dove campeggerà anche lo striscione
dei sindacati ospedalieri. I
rappresentanti dei lavoratori
per questo vanno «sbugiardati e sostituiti». Il primo passo
l’ha fatto ieri pomeriggio Marco Alcaro, delegato Inarcassa
di Roma che, in video conferenza, ha denunciato alla platea le forti pressioni da lui subite dallo stesso Caprio finalizzate ad evitare la sua presenza al convegno organizzato a Salerno. Per evitare che alcune dichiarazioni rese da Caprio venissero smentite. Ad
esempio quella riguardante la
sua paventata opposizione alla riforma voluta dal Governo
Monti sul reddito minimo imposto - che penalizza soprattutto i giovani e le donne - che
invece, a detta di Alcaro, Caprio ha votato. A parlare sembrerebbero i verbali delle elezioni 2012 dell’ente che il delegato romano è pronto a mostrare.
(fi.lo.)
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mercato di via Piave si avranno a disposizione altri parcheggi e si risponde ad un’esigenza particolarmente avvertita dai residenti della zona. Da
cittadino, vorrei poi aggiungere che questa è solo una polemica strumentale. Non eliminiamo nessuna memoria storica, ma riqualifichiamo un impianto che vive in uno stato di
abbandono». Giordano ha sottolineato come il progetto presentato permetta «di recuperare degli impianti sportivi fatiscenti ed in questo modo rafforza lo sport nella nostra città».
(an.ca.)
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Aggiudicati
i lavori
a Santa Teresa
di quartiere potrebbe essere
un deterrente. L’obiettivo è riuscire a fare entrare liquidità
senza dover operare tagli sui
servizi o sulla spesa attuale. I
residenti restano quindi vigili
pronti ad affilare le armi se ce
ne fosse bisogno.
Angela Caso
È stata aggiudicata la gara per la
riqualificazione della spiaggia
di Santa Teresa. Ieri mattina c’è
stata l’apertura delle buste contenenti l’offerta economica dopo che la commissione aveva
esaminato nei giorni scorsi l’offerta tecnica. Ad aggiudicarsi i
lavori è stata l’Ati composta da
Sacco Costruzioni (mandataria) e Am Costruzioni srl con un
ribasso del 19% rispetto al prezzo di gara. Ricordiamo che
l’azienda mandataria è di Pontecagnano. Nei prossimi giorni
il dirigente Micillo, responsabile del procedimento, dovrà verificare la cosiddetta “anomalia”,
ovvero la sostenibilità dell’offerta nonostante il ribasso presentato. Se anche quest’ultimo passaggio dovesse dare esito positivo, la gara verrà ufficialmente
aggiudicata nei prossimi dieci
giorni. Il progetto prevede la realizzazione di una copertura in
legno lamellare del torrente Fusandola, la sistemazione botanica dei margini della spiaggia
con un lungo filare di palme
piantate direttamente sulla
spiaggia. Nel disegno del Comune, anche la realizzazione di
una discesa a mare con scale in
legno marino, l’eliminazione
delle barriere architettoniche e
la realizzazione di bagni, docce,
spogliatoi. Si stima che per realizzare tutti i lavori necessari occorreranno almeno 18 mesi.
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Gara deserta per ex cementificio, Volpe e via Vinciprova
L’ostilità dei residenti. Il Comune pronto a rivedere i prezzi
È andata deserta l’asta per la
vendita di superfici di solaio
edificabile e relativi lotti fondiari di proprietà del Comune
di Salerno. Alle 12 di ieri mattina, termine ultimo per la presentazione delle offerte, nessuna domanda era arrivata all’ufficio Protocollo di Palazzo di
Città. Erano in molti ad avere
la sensazione che l’asta non
avrebbe dato i frutti sperati
(considerando anche quanto
accaduto con la precedente
alienazione degli immobili) e
ieri se ne è avuta la conferma.
L’amministrazione però non
intende rinunciare alla sua
idea di mettere all’asta i suoli e
molto probabilmente nelle
prossime settimane presenterà un nuovo bando con i prezzi
ribassati.
È facile infatti immaginare
che eventuali imprenditori interessati abbiano desistito anche a causa dell’eccessivo costo dell’operazione, soprattutto in un periodo di forte crisi
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La zona in vendita di via Vinciprova
caduto non li porterà a sotterrare l’ascia di guerra. Infatti, come abbiamo già detto, l’amministrazione ha tutta l’intenzione di riproporre l’asta ed è probabile che a prezzi più vantaggiosi ci sia anche qualche investitore interessato; anche se, la
paura di dover poi combattere
nei tribunali contro i comitati
La vertenza del “Ruggi”
sul palco dei comunali
Sindacalisti sul tetto del “Ruggi” per protesta pochi giorni fa
del “Ruggi” c’erano stati già
lunedì, quando dal prefetto
era previsto l’incontro tra rettore e presidente della Regione per trovare finalmente
un’intesa sul nome del diret-
tore generale dell’azienda.
L’incontro non ci fu, perché
nel frattempo il consiglio di
Stato aveva annullato la pronuncia del Tar che lo prescriveva, e la rappresentanza del
personale provò senza successo a farsi ricevere dal prefetto
per spiegare le emergenze di
un ospedale in balìa del braccio di ferro istituzionale. Le loro ragioni cercheranno di illustrarle di nuovo domani, manifestando in piazza Amendola e praticando per l’intera
mattinata un volantinaggio a
piazza Portanova.
Per oggi è inoltre fissata la
riunione della rappresentanza sindacale unitaria, che deciderà le iniziative per la prossima settimana. Una sorta di
marcia di avvicinamento al 6
giugno, quando davanti al Tar
si terrà l’udienza di merito sulla legittimità della nomina di
Elvira Lenzi alla direzione
dell’ospedale, firmata dal presidente della Regione Stefano
Caldoro e impugnata dal rettore Raimondo Pasquino, sul
presupposto che l’Ateneo – essendo
la
costituzione
dell’azienda universitaria già
in fieri – doveva almeno essere consultato. Lunedì una pronuncia del Consiglio di Stato
ha rimesso in sella la Lenzi fino a giovedì 6, quando la parola tornerà di nuovo ai giudici del Tribunale amministrativo di Salerno.
(c.d.m.)
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Salerno ❖ Politica
LA CITTÀ GIOVEDÌ 30 MAGGIO 2013
Pdl, il gruppo in Provincia Andria fa proseliti
Fronte comune
strizza l’occhio a Cirielli di giovani e renziani
D’Onofrio e Buonomo disertano le riunioni e invitano il partito a ricucire con FdI
La Carfagna conferma gli incontri con l’ex presidente: «Ora dipende da loro»
Massimo D’Onofrio e Ludovico Buonomo, i due consiglieri
provinciali del Pdl che l’altro ieri avevano firmato un comunicato nel quale chiedevano al
proprio partito di ricucire lo
strappo con Fratelli d’Italia, ieri mattina sono stati chiamati
nella sede di via Porta Elina per
sottoscrivere un documento
con il quale tutto il gruppo che
siede a Palazzo Sant’Agostino,
s’impegnava a votare contro il
bilancio preventivo che verrà
messo in discussione a fine giugno. Ma non si sarebbero presentati. A confermare la circostanza è stato l’ex coordinatore
provinciale del partito, Antonio Mauro Russo, anch’egli firmatario del comunicato stampa di martedì pomeriggio, duramente criticato a nome di
tutto il partito da un altro consigliere provinciale, Giuseppe
Zitarosa.
Buonomo e D’Onofrio (che
già avevano saltato la seduta
precedente dedicata all’approvazione del bilancio consuntivo, ndr) confermano, con questo gesto, di essere distanti dalla linea dettata dal commissario provinciale Mara Carfagna,
Mara Carfagna ed Edmondo Cirielli
non più tardi di due settimane
fa. La decisione di non assumere nessun impegno formale in
vista di un consiglio cruciale
per le sorti della maggioranza
guidata da Antonio Iannone, li
pone di fatto fuori dal gruppo
in Provincia. Già martedì sera
qualcuno aveva sentenziato
che il gruppo guidato dal sindaco uscente di Scafati, Pasquale
Aliberti, non era più composto
da sei persone ma da quattro.
«Il Pdl - ha attaccato Russo non è affatto un partito aperto
e democratico. La prova è il fat-
to che a prendere le decisioni
siano sempre gli stessi. Avevo
chiesto di poter dare il mio
contributo ma, dopo un primo
contatto avvenuto dopo l’ultimo consiglio provinciale, non
ho più sentito nessuno». Russo
ha anche confermato che i due
consiglieri provinciali potrebbero decidere di votare con la
maggioranza. «Non è nostra intenzione far cadere la giunta. E
- ha aggiunto - anche altri nel
Pdl sono pronti a fare lo stesso». In questo clima che rischia
di surriscaldarsi anche nei giorni a venire la Carfagna, contattata dall’emittente Telecolore,
ha confermato le dichiarazioni
rilasciate da Edmondo Cirielli
al nostro quotidiano. «Ma dipende da loro - ci ha tenuto a
sottolineare - perché non siamo stati noi a creare la frattura
nel centrodestra. Spero che
prevalga il buonsenso». Quindi
ha invitato Russo e gli altri a
cambiare il destinatario del loro messaggio. «Con Cirielli e
Iannone - ha replicato Russo il dialogo non si è mai interrotto».
Mattia A. Carpinelli
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Arrivano i primi commenti
all’analisi politica fatta dall’ex
senatore Alfonso Andria in merito al risultato ottenuto dal Pd
della provincia di Salerno a queste ultime politiche. Anche per
altri esponenti del partito è arrivato il momento di rivedere
qualcosa se si vuole tornare a
vincere. «Condivido l’analisi di
Andria - ha detto il sindaco di
Giffoni Valle Piana Paolo Russomando - C’è bisogno di un radicale cambiamento. I dati elettorali sono frutto di scelte sbagliate che non hanno tenuto conto
delle reali esigenze del territorio. Quelli di Scafati o Campagna sono episodi che non fanno
bene al partito e che dovrebbero essere eliminati nel futuro.
Ormai passiamo più tempo a litigare che a parlare di quello che
vogliamo fare. Questo modo di
operare deve finire. Dobbiamo
lavorare per un Pd che dia a tutti
la possibilità di partecipare». Invita alla riflessione anche il consigliere regionale Donato Pica.«Le amministrative - ha detto - sono una competizione che
ha caratteristiche particolari rispetto alle altre elezioni. Dipendono molto dalle dinamiche locali. Sicuramente più larga è la
convergenza più facile diventa
raccogliere il consenso. Questo
significa che bisogna aprirsi a
Alfonso Andria
nuove energie e personalità. E’
necessario aprire una fase di riflessione puntando molto sui
contenuti programmatici di cui
ha bisogno il territorio». Infine il
commento del segretario provinciale dei Giovani Democratici Vincenzo Pedace. «Sento di
cogliere e rafforzare l’appello
all’unità e al rinnovamento fatto da Alfonso Andria - ha detto In questi anni il Pd della provincia di Salerno è apparso troppo
spesso diviso e in conflitto ed
anche per questo non ha avuto
la capacità di prendere decisioni forti ed innovative. Per questo sono convinto che il nostro
partito ha la necessità di aprirsi
e coinvolgere tanti, facendoli
sentire tutti parte di un grande
progetto».
(an.ca.)
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