Cerimonia di consegna delle Palmes académiques

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Cerimonia di consegna delle Palmes académiques
Cerimonia di consegna delle Palmes académiques
Parma, 12 Maggio 2016
Discorso di Angelo Conforti
Rivolgo, innanzitutto, un saluto a tutti coloro che sono convenuti a questa cerimonia, che conferisce prestigio
non soltanto ai due corsi Esabac attivati al Liceo Statale “Marconi”, ma anche a tutto l’Istituto per la validità
e la ricchezza della sua offerta formativa.
Ringrazio calorosamente il console generale di Francia Monsieur Olivier Brochet e le istituzioni repubblicane
che egli rappresenta per avermi concesso questo onore, così gratificante sul piano personale e su quello
professionale.
Confesso che fui molto sorpreso, piacevolmente sorpreso, quando, circa due anni fa, mi giunse la
comunicazione che mi sarebbe stato attribuito il grado di officier de l’Ordre des Palmes académiques.
Mi considero un privilegiato per aver avuto l’occasione di fare un’esperienza così stimolante quale è
l’insegnamento della storia in lingua francese nell’ambito del quadro di riferimento del diploma bi-nazionale
e bilingue Esabac.
Ho potuto così sperimentare, negli ultimi anni della mia carriera di insegnante, l’approccio ad una
metodologia didattica diversa da quella cui eravamo abituati, una metodologia che esige flessibilità mentale,
duttilità e un approfondito impegno di mediazione formativa.
È stato molto interessante vedere come si potessero raggiungere le finalità perseguite dal progetto bilingue
che si trovano chiaramente esplicitate nei testi programmatici ufficiali: contribuire alla formazione, negli
studenti, di un’identità ricca, multipla e aperta all’alterità; stimolare la loro curiosità, fornendo fondamentali
strumenti d’analisi; accompagnarli nell’apprendere la costruzione di ragionamenti argomentati e nella
capacità di esprimerli in forma orale e, soprattutto, scritta; prepararli ad esercitare in modo autonomo il loro
spirito critico e la loro capacità di giudizio.
Ci tengo, perciò, a ringraziare tutti i colleghi dei consigli di classe che hanno dato il loro contributo
fondamentale alla riuscita del progetto e al suo consolidamento, consentendo di raggiungere risultati molto
soddisfacenti. L’insegnamento è un lavoro di squadra e soltanto grazie alla condivisione delle finalità e dei
metodi è stato possibile lavorare con profitto.
Devo ringraziare anche il professor Antonio Attanasi, il dirigente scolastico in carica all’epoca dell’avvio della
sperimentazione, che credette nel progetto, volle attivarlo con decisione ed ebbe fiducia in me, affidandomi
questo incarico che fin dall’inizio accettai come una sfida professionale molto interessante. Le mie
frequentazioni della lingua francese erano continuate nel tempo, durante e dopo il periodo degli studi
universitari, non tanto rispetto alla filosofia e alla storia, quanto ai miei interessi cinematografici, che ho
coltivato per lungo tempo, e alla conseguente lettura di saggi in lingua sul tema, nonché alla costante
consultazione dei Cahiers du cinema, che per i cinefili sono stati sempre una rivista fondamentale di
riferimento.
Voglio ora proseguire con i ringraziamenti, indirizzandoli ad alcune persone che oggi sono lontane ma che
idealmente sono in qualche modo presenti, perché a loro va gran parte del merito di questo riconoscimento
che ci viene oggi attribuito.
Prima di tutto intendo sottolineare l’importanza imprescindibile di Sophie Stallini, l’addetta dell’ambasciata
francese, che ha seguito tutta la prima fase dell’Esabac in Italia, ci ha guidati, sostenuti e aiutati con tutta la
sua squisita umanità e la sua notevole competenza.
Tengo ugualmente a ringraziare con tutto il cuore la professoressa di histoire/géographie Muriel Mauss, che
è venuta a Parma per un intero anno scolastico nell’ambito del progetto Jules Verne, per sostenere i primi
esperimenti dell’Esabac. È giunta da Fontenay-le-Comte, città della Vandea a sud di Nantes, ed ha lavorato
duramente, con grande impegno, entusiasmo e dedizione, condividendo con i docenti dei due corsi la
programmazione e la scansione dei tempi dell’apprendimento, ha corretto un’immensa quantità di esercizi
scritti, su quattro classi, fornendo ai docenti un aiuto determinante, e ha collaborato con tutta la sua vasta
esperienza professionale alla preparazione delle prove, lasciandoci un prezioso ricordo del suo passaggio.
Infine, voglio rivolgere un ricordo e un ringraziamento al professor Laurent Peyrefitte, coordinatore e relatore
dei convegni di formazione, che nel mio ultimo anno di attività mi ha coinvolto in alcuni incontri, inserendomi
tra i formatori dei numerosi colleghi nuovi che, nel grande slancio di crescita del progetto Esabac, adottato
da molti Istituti in Regione, si trovavano ad approcciare per la prima volta nuove metodologie e innovativi
criteri di progettazione delle verifiche e della valutazione.
È a tutte queste preziose persone che devo certamente il merito di questa onorificenza di cui di nuovo
ringrazio il Console generale di Francia e il Ministro dell’Educazione nazionale, dell’insegnamento superiore
e della ricerca della Repubblica francese.
Grazie a tutti per l’attenzione e buona giornata.