Riunione della Commissione ECON 14 – 17 ottobre2013
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Riunione della Commissione ECON 14 – 17 ottobre2013
TITOLO Riunione della Commissione ECON LUOGO E DATA 14 – 17 ottobre2013 Parlamento Europeo Rue Wiertz 60, 1000 Bruxelles ORGANIZZATORE Commissione ECON RELAZIONE Costituzione del Meccanismo Unico di Risoluzione bancaria Elisa Ferreira (S&D, Relatrice del parere) ha affrontato la questione del lavoro simultaneo per la risoluzione bancaria ritenendo che a questa proposta ambiziosa della Commissione Europea basti apportare miglioramenti e correzioni. Innanzitutto è necessario chiarire quali sono gli istituti che decidono sulla situazione pre bancarotta di un altro istituto di credito. Bisogna avere uno strumento pubblico il cui contributo verrà dalle banche e non dai contributi fiscali. Si tratta di più organi che coprono questo processo, e non solo del settore bancario. Dovrebbe decidersi un organo che permetta di attivare l’uso dei fondi cioè dello strumento di Bail-in. Corien Wortman-Kool (PPE) è intervenuta sottolineando l’urgenza dei cambiamenti per il piano di risoluzione per le banche, i quali dovrebbero essere messi in atto prima delle elezioni europee: questo, tuttavia, dipende in primo luogo dalla velocità del Consiglio europeo. Si dovrebbe prendere una decisione riguardo alle piccole banche che devono contribuire al fondo in maniera proporzionale e, allo stesso tempo, godere di alcune agevolazioni. Sven Giegold (Verdi/ALE) ha ribadito la necessità del Meccanismo Unico di Risoluzione bancaria considerato che gli Stati membri sarebbero i primi presi di mira se lo strumento Bail-in non fosse sufficiente. D’altro lato spera che la Corte di giustizia Europea chiarirà cosa sia possibile aspettarsi da tale meccanismo. Wolf Klinz (ALDE) non condivide la posizione di Sven Gigot riguardo al fatto che tutte le banche, comprese quelle piccole, debbano far parte del sistema di meccanismo della vigilanza (diverso da SSSM) dal momento che costituirebbe una violazione del principio di proporzionalità. Secondo l’ onorevole Klinz inoltre, la dotazione del fondo sembrerebbe non abbastanza per l’Unione Europea. Infine ha posto l’ accento su quale città debba essere eletta quale sede di questo fondo, propende per Bruxelles. H.Dorfmann (PPE) non è d’accordo con Giegold sul fatto che i fondi che esistono da prima non dovrebbero fare parte del sistema di ricostruzione. Si tratta di fondi importanti che si dovrebbero prendere in considerazione, ugualmente per le piccole e medie banche. Devono risolversi due domande, la prima riguarda cosa le banche possono aspettarsi dal Fondo Europeo e cosa il fondo può offrire a loro, la seconda domanda è se ha senso costruire un fondo per la risoluzione bancaria. Il fondo di cui si parla è costoso e i soldi che saranno versati provengono dai loro clienti. Le banche che possiedono già meccanismi di sicurezza non dovrebbero essere costrette a subire i costi 2 volte. 1 G.Hökmarr (PPE) ritiene che lo strumento Bail-in deve essere utilizzato in modo uguale per tutti. Si deve creare un sistema in cui le banche, nel caso ci dovesse essere qualche perdita, riescano a subire le conseguenze. Se viene creato un sistema in cui il Governo e gli Stati membri non possono subire le conseguenze o accettare la responsabilità di certe azioni, deve allora esistere un organo che si occupi del problema. Sharon Bowles (ALDE,Presidentessa della Commissione) è d’accordo sul fatto che si crei il sistema e tramite le proposte si migliori e rafforzi, ma si pone la domanda se tutto ciò sarebbe dovuto gravare su una sola legislazione considerata la delicatezza della questione. Non si può creare un sistema dove una parte dell’Unione Europea agisce secondo delle regole differenti dell’altra parte, ma tutti devono sottostare a regole uguali. I fondi non sono pensati che per essere usati in determinate situazioni e per evitare la banca rotta. Astrid Luling (PPE) ha detto che la realizzazione di un Meccanismo Unico di Risoluzione deve soddisfare determinate condizioni. Il tema della risoluzione bancaria sarà sempre molto delicato e complicato e perciò le regole devono essere ben definite. L’indipendenza delle istituzioni e degli organi che verranno creati è fondamentale dal momento che porterà a scelte importanti per il miglioramento dell’ Unione Europea. Ritiene che gli stati membri proveranno a tornare il contributo, e ciò si può evitare avendo la Commissione come alleato. Relazione annuale 2012 e scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale Thijs Berman (S&D) ha spiegato come la Banca Europea per gli investimenti sia uno strumento fondamentale per l’economia, in particolare al fine di promuovere nuovi posti di lavoro, creare infrastrutture, sviluppare l’economia e un uso efficiente delle risorse a disposizione. Tutto questo può essere raggiunto attraverso consistenti strumenti finanziari: un importante passo avanti è costituito dall’aumento del capitale di tale istituzione di 10 miliardi di euro. Nonostante ciò, il numero dei progetti finanziati dalla BEI non è ancora soddisfacente. Berman è dell’opinione che la BEI dovrebbe allocare maggiori risorse finanziarie per i progetti per le PMI, lottare contro i paradisi fiscali e il mancato pagamento delle tasse. Le PMI in Europa sono fondamentali per la creazione di posti di lavoro, ma le attività della BEI verso le PMI non sono conosciute. Per questo motivo, Berman richiede uno sforzo congiunto da parte della BEI e delle banche private al fine di rendere note le opportunità di finanziamento esistenti. Sylvie Goulard (ALDE), ha parlato in rappresentanza del collega di partito Theodoros Skylakakis, riportando due sue osservazioni. La prima, è la richiesta di una relazione annuale delle PMI riguardo i finanziamenti ottenuti; inoltre, vorrebbe sapere se la Commissione Europea potesse preparare un piano alternativo di finanziamento, qualora le banche locali non dispongano delle risorse necessarie per finanziare le PMI. George Sabin Cutas (S&D) ha ricordato che la Commissione Europea propone lo scambio automatico e obbligatorio di informazioni nel settore fiscale, al fine di combattere più efficacemente l’evasione fiscale. Con l’attuale proposta ci saranno delle aggiunte alla lista delle categorie per lo scambio automatico all’interno dell’ Unione Europea. Questo aprirà la strada all’ Unione Europea per avere un sistema ancora più completo, permettendo agli Stati membri di scambiare informazioni utili tra di loro. Cutas inoltre suggerisce la tutela dei dati, al fine di garantire la privacy nello scambio automatico di informazioni relative al settore fiscale. Affinché la direttiva sia applicata in 2 modo efficace negli Stati membri, bisogna garantire la mobilità di tutte le risorse umane, finanziarie e tecnologiche, data la complessità dei meccanismi di scambio di informazioni. D. Jezlowiecka (PPE) ha riportato le osservazioni del collega S. Nitras, il quale ritiene che la proposta della Commissione Europea riguardo lo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale si muove nella giusta direzione, risultando molto utile per le rendite di capitali, permettendo inoltre di risparmiare a livello amministrativo. Ritiene tuttavia che manchi una definizione legale di determinate categorie di reddito e di capitale. Tutti gli emendamenti che sono stati presentati non sono molto diversi fra loro perché l’intera maggioranza ha gli stessi fini. LINK http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=%2f%2fEP%2f%2fTEXT%2bCOMPARL%2bECON-OJ-201310141%2b01%2bDOC%2bXML%2bV0%2f%2fIT&language=IT http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=%2f%2fEP%2f%2fTEXT%2bCOMPARL%2bECON-OJ-201310171%2b01%2bDOC%2bXML%2bV0%2f%2fIT&language=IT DISPONIBILITÀ SLIDES NON PRESENTI Eseguito da: Valentina Stemberga UNIONCAMERE DEL VENETO Delegazione di Bruxelles Av. de Tervueren 67 - B - 1040 Bruxelles Tel. +32 2 5510490 Fax +32 2 5510499 e-mail: [email protected] 3