Qui - Geomorfolab - Università degli studi di Genova

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Qui - Geomorfolab - Università degli studi di Genova
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA
SCUOLA POLITECNICA
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
E PER LA CONOSCENZA DEL PAESAGGIO.
RELATORE: GERARDO BRANCUCCI
CORRELATORI: VALENTINA MARIN, PAOLA SALMONA
CANDIDATO: SEBASTIANO DI ROSA
NOVEMBRE 2013
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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INDICE GENERALE
1 PREMESSA
7
1.1 PERCHÉ FARE UNA TESI UTILIZZANDO SOFTWARE LIBERO
7
1.2 LE FASI DEL LAVORO
9
2 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
2.1 IL MONDO OPEN SOURCE
2.1.1 OPEN SOURCE
2.1.2 OPEN CONTENT
2.1.3 OPEN ACCESS
2.1.4 OPEN DATA
2.2 IL SOFTWARE LIBERO
2.2.1 COS'È?
2.2.2 QUANDO NASCE
2.3 COPYRIGHT, COPYLEFT E LICENZE
2.3.1 IL COPYRIGHT
2.3.2 IL CONCETTO DI COPYLEFT
2.3.3 TIPOLOGIE E USO DELLE LICENZE
2.3.4 LE LICENZE DEI SOFTWARE E DEI DATI UTILIZZATI PER LA TESI
3 OPEN STREET MAP
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3.1 COS'È
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3.2 QUANDO NASCE
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3.3 COME FUNZIONA
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3.4 CHI PUÒ CONTRIBUIRE
38
3.5 ESEMPI D'UTILIZZO E MAPPE DI OPEN STREET MAP
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3.5.1 YAOUNDÈ: COME DOVREBBE ESSERE MAPPATA UNA CITTÀ
3.5.2 OPENCYCLEMAP: UNA MAPPA PER I CICLISTI
3.5.3 WAYMARKED TRAILS: UNA MAPPA PER GLI ESCURSIONISTI
3.5.4 TRANSPORT MAP: UNA MAPPA PER I TRASPORTI PUBBLICI
3.5.5 HOT: HUMANITARIAN OSM TEAM
3.5.6 VERSAILLES: UNA MAPPA NEL PICCOLO
3.5.7 OPEN SEA MAP: LA CARTA NAUTICA LIBERA
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3.6 PUNTI DI FORZA, CARENZE E DIFFERENZE CON ALTRE WEB-MAPPE
51
3.7 PERCHÉ UTILIZZARE OPEN STREET MAP E NON GOOGLE MAP MAKER
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4 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
60
4.1 DESCRIZIONE DI ACQUASANTA
60
4.2 RILIEVO ED INDIVIDUAZIONE DELLA COMPLETA RETE ESCURSIONISTICA
64
4.2.1 LE ETICHETTE INSERITE IN OSM PER LA DEFINIZIONE DEI SENTIERI
4.2.2 I SENTIERI SEGNATI, RILEVATI E INSERITI SU OSM E LE RELATIVE ETICHETTE
64
66
4.3 ACQUASANTA SU OPEN STREET MAP: PRIMA E DOPO
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5 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
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5.1 GLI STRUMENTI TRADIZIONALI E DIGITALI
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CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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5.2 LE NUOVE MAPPE TEMATICHE
5.2.1 PERCHÉ E A COSA SERVONO
5.2.2 MAPPA “SCALA DI DIFFICOLTÀ”
5.2.3 MAPPA “SCALA DI DIFFICOLTÀ IN MTB”
5.2.4 MAPPA “VISIBILITÀ E STATO DEL SENTIERO”
6 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
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6.1 LA HOME PAGE
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6.2 LA MAPPA GENERALE
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6.3 L'ELENCO DEI SENTIERI
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6.4 LA LEGENDA DETTAGLIATA
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6.5 COME COLLABORARE
96
6.6 I TUTORIAL JOSM, MAPERITIVE E OPEN LAYERS
96
6.7 I LINK ESTERNI
98
6.8 SENTIERO DELLE “BARACCHE DE PRIA”
99
7 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA”
100
8 CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI
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9 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
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9.1 UBUNTU LINUX UN SISTEMA OPERATIVO LIBERO
9.1.1 LA GALASSIA LINUX
9.1.2 COS'È UBUNTU
9.2 GIMP
9.2.1 COS'È GIMP
9.2.2 GIMP VS PHOTOSHOP
9.3 LIBREOFFICE
9.3.1 COS'È LIBREOFFICE
9.3.2 LIBREOFFICE VS OFFICE
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9.4 JOSM
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9.5 MAPERITIVE
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9.6 OPEN LAYERS
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9.7 OSMAND
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10 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
10.1 JOSM
10.1.1 INSTALLAZIONE
10.1.2 PRIMI PASSI
10.1.3 INSERIRE I DATI
10.1.4 INSERIRE LE ETICHETTE E I TAGS
10.1.5 ESPORTARE LE MODIFICHE FATTE SUL DATABASE OPEN STREET MAP
10.2 MAPERITIVE
10.2.1 INSTALLAZIONE
10.2.2 COSA APPARE
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10.2.3 PRIMI PASSI
10.2.4 STILI DELLE MAPPE (DA WEB)
10.2.5 MODIFICARE UNO NUOVO STILE DI MAPPA
10.2.6 ESPORTARE IMMAGINI (BITMAP)
10.2.7 CREARE LO STILE DI MAPPA CHE INTERESSA A NOI (SAC_SCALE.MRULES)
10.2.8 ESPORTARE IMMAGINI MAPPA (TILES)
10.3 OPEN LAYERS
11 NOTE BIBLIOGRAFICHE
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11.1 NOTE BIBLIOGRAFICHE GENERALI
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11.2 LINK ESTERNI A RISORSE WEB CORRELATE
154
12 INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI
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TESI RILASCIATA SOTTO LA LICENZA LIBERA CC-BY-SA
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CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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PREMESSA
1 PREMESSA
1.1 PERCHÉ FARE UNA TESI UTILIZZANDO SOFTWARE LIBERO
La tesi di laurea rappresenta l'ultima e decisiva fase di passaggio dal mondo accademico a
quello lavorativo: da un lato, rappresenta il riassunto e la conclusione del percorso formativo ed
universitario, dall’altro, diventa il biglietto da visita per la vita professionale, una sorta di dichiarazione di principi e di intenti.
L’interesse per la cartografia, come supporto per la conoscenza del paesaggio, è diventato
l’oggetto di questa tesi. Nel caso specifico, è stato applicato all’escursionismo ed alla sentieristica,
ma, più in generale, viene assunto come occasione di approfondimento degli strumenti informatici
a disposizione, soprattutto quelli che permettono la diffusione dei dati online, consultabili da ogni
tipo di utente.
In particolare, lo studio dei software liberi e di quelli protetti, delle licenze, dei copyright e dei
conseguenti limiti imposti dagli interessi di chi li possiede ha permesso di arrivare a tre considerazioni fondamentali:
1. La quantità e qualità del dato cartografico diffuso on line sono soggette ai limiti degli interessi (economici) di chi possiede i copyright. Per esempio, le carte di Google Maps, risultano
poco o affatto dettagliate per quanto riguarda le informazioni sull’escursionismo, sulla sentieristica e sugli elementi paesaggistici, che non sono tra i primi elementi di interesse da
parte di Google, soprattutto rispetto ai dati sui servizi e sugli esercizi commerciali. Al contrario, prendendo in esame altri strumenti informatici paragonabili a Google Maps, ma liberi e
privi di copyright come OSM per esempio, emerge evidente la maggior quantità e qualità di
questo tipo di dati «di scarso interesse economico immediato», ma di grande interesse da
parte degli utenti, che inseriscono ed usufruiscono delle informazioni liberamente.
2. Il problema delle carte soggette a copyright, troppo spesso minimizzato in ambito lavorativo e soprattutto universitario. L’esempio più importante è ancora una volta quello che riguarda le carte Google, base di inquadramento territoriale per quasi la totalità delle tesi di
architettura e di architettura del paesaggio: le carte, le immagini satellitari e le informazioni
in esse contenute non potrebbero essere utilizzate senza previa richiesta a Google e, se inserite, sarebbe necessario rispondere ad una serie di norme, quasi sempre ignorate. Una
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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PREMESSA
parziale giustificazione all’inserimento di materiale coperto da copyright negli elaborati di
esame e di tesi di laurea nasce dal fatto che nella maggior parte dei casi tali elaborati non
sono di utilizzo commerciale/lavorativo.
3. L'utilizzo di software commerciale crackato in ambito universitario, quando molte aziende
di software house commerciali offrono pacchetti di applicazioni gratuiti per studenti. Stupisce ancora di più la mancanza di stimoli di ricerca di alternative open source gratuite a programmi proprietari e a pagamento: nella maggior parte dei casi, la scelta open source porta
a buoni compromessi tra le funzionalità di utilizzo e i costi commerciali. Una riflessione da
farsi è che le stesse aziende software house commerciali tollerano per molti versi la filosofia
del “sono studente, quindi non è grave se utilizzo programmi crackati, quando inizierò a lavorare, comincerò anche ad acquistare le licenze.”. La tollerano proprio per non invitare gli studenti ad approfittare di alternative gratuite e libere.
Capire quali programmi siano stati utilizzati (liberi, proprietari o proprietari senza licenza/permesso) per un dato lavoro è quasi impossibile e di conseguenza lo studente non è perseguibile
(punto 3). Al contrario, la quasi totalità degli elaborati di tesi ed esami di architettura ed architettura
del paesaggio contengono della cartografia coperta da copyright (punto2), spesso senza nessun riferimento alle fonti, e questo è facilmente verificabile. Questo aspetto è ignorato nella valutazione
degli elaborati e gli studenti, spesso non consapevoli, non vengono incentivati ad utilizzare alternative per reperire la cartografia. Una tesi che contiene mappe protette da copyright non dovrebbe
essere accettata, soprattutto perché ci sono a disposizione soluzioni alternative valide. La Facoltà
dovrebbe promuovere queste alternative, farne oggetto di studio durante gli anni di studio, affinché gli studenti possano acquisire ed applicare questi strumenti.
Da questi presupposti:
•
l’intera elaborazione della tesi è stata affrontata utilizzando quasi esclusivamente1
software liberi e open source
•
in nessuno degli elaborati presentati (relazione, tavole e sito openhikeacquasanta) è
presente alcun immagine, informazione o dato protetto da copyright.
In conclusione, speriamo di avere dimostrato con la presente tesi come sia possibile affronta-
re e svolgere un lavoro di questo tipo attraverso strumenti e dati informatici liberi, che troppo spesso vengono considerati non efficaci o comunque non ai livelli dei programmi proprietari.
1
Ad esclusione del programma Maperitive, programma non Open Source, ma con licenza Freeware. Il materiale creato con Maperitive é
comunque liberamente distribuibile, ed è possibile rilasciarlo sotto qualsiasi forma di licenza. Limitazioni sono poste riguardo la modifica
del codice sorgente del programma. Maggiori informazioni all'interno del capitolo 2.3.4, Le licenze dei software e dei dati utilizzati per la
tesi
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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PREMESSA
1.2 LE FASI DEL LAVORO
Questa tesi si è sviluppata all'interno di un percorso
durato più di due anni, gran parte di questo tempo è stato
dedicato all'inserimento di tutti i dati inerenti la zona di
studio all'interno di Open Street Map, questo inserimento
è andato avanti per fasi alterne ed è proseguito anche una
volta iniziate le fasi successive di questa tesi. L'ultimo dato
utile inserito all'interno del database OSM è datato giugno
2013, da allora il lavoro è proseguito su altri binari.
Se lo studio e l'analisi della rete sentieristica è stata
favorita dall'ottima conoscenza del territorio in questione,
lo studio dei programmi utilizzati nel lavoro, quali Maperitive e Open layer, è partito da zero. Maperitive ha come
scopo quello di elaborare e renderizzare i dati OSM, creando mappe tematiche personalizzate. Open Layer invece
permette l'esportazione su web delle mappe generate con
Maperitive. Entrambi i programmi hanno una documentazione in italiano praticamente assente, in inglese invece si
trova materiale, ma per lo più disomogeneo, creato da diversi autori, quindi non organizzato in maniera ottimale.
Capire i procedimenti d'utilizzo di questi non facili programmi è stato il secondo passo affrontato.
La fase successiva, è stata quella di testare ed applicare i software studiati al tema della tesi ed all'area di studio. Il risultato è stato la creazione di tre mappe tematiche
relative alla sentieristica, che potessero restituire informazioni nuove e non ancora è stata quella di elaborare un
idea progettuale, sempre riguardante la sentieristica, illustrata tramite Open Street Map. Nella Figura 1 sono schematizzati i passaggi che hanno portato al risultato finale di
questa tesi, l'elaborazione di un sito web contenente tutte
le informazioni (sui sentieri e sui software usati), i risultati
ottenuti, le mappe tematiche realizzate exnovo, l'idea pro-
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
Figura 1: schema dei passaggi per la creazione
delle mappe tematiche e la loro esportazione su
web
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PREMESSA
gettuale e la tesi stessa e le tavole.
Riassumendo, gli argomenti e i passaggi affrontati in ordine cronologico per l'elaborazione
della tesi sono:
•
studio di Open Street Map
•
inserimento di tutti i dati riguardanti l'area compresa tra i torrenti Leira e Varenna
•
studio di Maperitive, creazione di mappe tematiche riguardanti i terrazzamenti
•
elaborazione di un tutorial d'utilizzo per Maperitive
•
studio e elaborazione delle tre mappe tematiche sulla sentieristica
•
rilievo e inserimento dati mancanti riguardo la sentieristica per la creazione delle mappe tematiche
•
esportazione delle tre mappe tematiche
•
studio riguardante Open Layer, prove di esportazione su web di mappe Maperitive
•
elaborazione di un tutorial d'utilizzo per Open Layer
•
studio riguardante il mondo open source e le licenze, libere e non
•
creazione del sito web openhikeacquasanta
•
inserimento tramite Open Layer delle mappe tematiche Maperitive su
openhikeacquasanta
•
elaborazione di questa relazione
•
creazione delle tavole d'accompagnamento al sito web e alla relazione
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
2 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
2.1 IL MONDO OPEN SOURCE
Negli ultimi due decenni anche nell'architettura del paesaggio è cambiato il modo di lavorare, penna e carta, matita e squadra, lucidi e fotocopie son stati rimpiazzati da diverse tipologie di
nuovi strumenti. L'informatica anche qui ha assunto un importanza fondamentale, oggigiorno non
sarebbe più pensabile studiare il paesaggio senza l'ausilio di un personal computer (pc) e tutte gli
strumenti ad esso associati. Con l'evoluzione dei pc, son stati studiati programmi in aiuto del paesaggista, partendo dai più conosciuti software CAD2 come Autocad3 ai programmi non meno utili
per la gestione e lo studio delle informazioni territoriali, i GIS4 come ad esempio ArcGIS5 e Qgis6.
Questi software si differenziano tra loro e la scelta è determinata da diversi fattori :
•
la diffusione del software. Software più diffusi sono utilizzati per avere una maggior facilità
di scambio di dati tra persone diverse
•
la facilità di utilizzo del programma. A parità di caratteristiche di funzionalità, software di
semplice utilizzo sono preferiti dagli utenti
•
il costo del software, inutile dire che questo elemento è di fondamentale importanza nella
scelta. Al netto di soluzioni illegali, utilizzare un programma a pagamento o uno gratuito
può voler dire risparmiare diverse migliaia di euro.
C'è un ulteriore elemento di distinzione che differenzia tra loro i diversi software: la tipologia
di distribuzione del programma. Questa distinzione il più delle volte non viene considerata, o al
massimo viene confusa con il costo del software. Qui di seguito verranno spiegate queste differenze, perché siano così importanti e come mai ancora oggi non si conosca cosa sia un software Open
2
3
4
5
6
In informatica, l'acronimo inglese CAD viene usato per indicare due concetti correlati ma differenti: • Computer-Aided Drafting, cioè
disegno tecnico assistito dall'elaboratore • Computer-Aided Design, cioè progettazione assistita dall'elaboratore
AutoCAD è il primo software CAD (Computer-Aided Design) sviluppato per PC, introdotto nel 1982 da Autodesk.E' un software
proprietario.
Un Geographic Information System (acronimo GIS) è un sistema progettato per catturare, immagazzinare, manipolare, analizzare, gestire
e rappresentare dati di tipo geografico.
ArcGIS è un sistema informativo geografico (GIS) di Esri. È usato per la creazione e l'uso di mappe, compilazione di dati geografici; analisi
di mappe, condivisione di informazioni geografiche e gestione delle informazioni geografiche in una base di dati.
Quantum GIS ( QGIS) è un'applicazione desktop GIS Open Source molto simile nell'interfaccia utente e nelle funzioni alle release di
pacchetti GIS commerciali equivalenti. Quantum GIS è mantenuto continuativamente da un gruppo di sviluppatori volontari che
emettono con regolarità aggiornamenti e correzioni. Al momento Quantum Gis ha una interfaccia tradotta in 14 lingue ed è usato nella
scuola e in ambiente professionale.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
Source rispetto ad un software proprietario.
2.1.1 OPEN SOURCE
Open Source (termine inglese che significa codice sorgente aperto), in informatica, indica un
software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono e favoriscono il libero
studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questa condizione è
realizzata mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso7. Il fenomeno ha tratto grande beneficio
da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.
2.1.2 OPEN CONTENT
Alla filosofia dell'Open Source si ispira il movimento Open Content (contenuti aperti): in questo caso ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un software, ma contenuti
editoriali quali testi, immagini, video e musica. Wikipedia8 è un chiaro esempio dei frutti di questo
movimento. Non tutti i contenuti appartenenti a questa categoria sono liberamente disponibili e riproducibili allo stesso modo. Spesso i termini e le condizioni di utilizzo, riproduzione e di modifica
dei contenuti vengono stabiliti da una licenza di pubblicazione che viene scelta dall'autore.
2.1.3 OPEN ACCESS
Il termine Open Access (in italiano: Accesso aperto) esprime, nella sua accezione più ampia, la
libera disponibilità online di contenuti digitali. Riguarda l'insieme della conoscenza e della creatività liberamente utilizzabile, in quanto non coperta da diritti di proprietà intellettuale (include le opere i cui diritti sono scaduti). Esistono due strategie principali per garantire pubblicazioni ad accesso
aperto, con numerose sfumature:
•
viene definita «green road» la pratica dell'auto-archiviazione ("self-archiving"), da parte degli
autori, di copie dei loro articoli in archivi istituzionali o disciplinari, o ancora nei loro siti personali.
•
7
8
viene definita «gold road» la pubblicazione di riviste in cui gli articoli sono direttamente ed
Vedi cap.2.3, Copyright, copyleft e licenze a pag.19
Wikipedia è un'enciclopedia online, collaborativa e gratuita. Disponibile in oltre 280 lingue, Wikipedia affronta sia gli argomenti tipici delle
enciclopedie tradizionali sia quelli presenti in almanacchi, dizionari geografici e pubblicazioni specialistiche. Wikipedia è liberamente
modificabile: chiunque può contribuire alle voci esistenti o crearne di nuove. Ogni contenuto è pubblicato sotto licenza Creative Commons
CC BY-SA e può pertanto essere copiato e riutilizzato adottando la medesima licenza.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
immediatamente accessibili ad accesso aperto. Tali pubblicazioni vengono chiamate riviste
ad accesso aperto.
Attualmente, l'accesso aperto è all'origine di molte discussioni tra universitari, bibliotecari,
amministratori di università e politici. Esiste un sostanziale disaccordo sul concetto dell'Open Access
(che può significare sia l'accesso libero ad un'opera, che il movimento che porta avanti questa strategia) e un grande dibattito circa la remunerazione economica dell'Open Access da parte degli universitari e i modelli di business da adottare.
A livello internazionale, l'Open Access viene presentato con due gradi di libertà diversi:
•
Gratis OA è l'accesso online senza costi per l'utente
•
Libre OA è il Gratis OA più alcuni addizionali diritti di sfruttamento. Spesso, questi diritti
vengono garantiti all'utente utilizzando le licenze Creative Commons9.
2.1.4 OPEN DATA
I dati aperti, comunemente chiamati con il termine inglese Open Data anche nel contesto italiano, sono dati liberamente accessibili a tutti, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni di copyright eventualmente si limitano ad obbligare a citare
la fonte o al rilascio dei lavori che li utilizzano o delle modifiche che vi vengono apportate secondo
la stessa modalità. L'Open Data si richiama alla più ampia disciplina dell’Open Government, cioè una
dottrina in base alla quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in
termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il
ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione; ed ha alla base un'etica simile agli altri movimenti e comunità di sviluppo "open", già citati. Nonostante la pratica e l'ideologia
che caratterizzano i dati aperti siano da anni ben consolidate, con la locuzione "Open Data" si identifica una nuova accezione piuttosto recente e maggiormente legata a Internet come canale principale di diffusione dei dati stessi.
Nonostante il concetto di dato aperto non sia nuovo, al momento non si riscontra un accordo
generale e condiviso su una definizione puntuale del termine, a differenza, ad esempio, di quanto
già avviene con il software libero, l'Open Acces o l'Open Source, per i quali diverse dichiarazioni formali sono state comunemente accettate e condivise a livello internazionale.
Gli open data fanno di frequente riferimento a informazioni rappresentate in forma di database e riferite alle tematiche più disparate, ad esempio: cartografia, genetica, composti chimici, formule matematiche e scientifiche, dati medici, dati anagrafici, dati governativi, ecc.
9
Vedi cap. 2.3.3, Le licenze Creative Commons a pag.28
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
Vi sono alcune difficoltà oggettive che impediscono alla pratica dei dati aperti una larga diffusione. Uno dei problemi principali spesso riguarda il valore commerciale che gli stessi dati, visti
sia in forma puntuale che aggregata, possono avere. I dati sono di frequente controllati da organizzazioni, sia pubbliche che private, che spesso mostrano reticenza di fronte alla possibilità di diffondere il proprio patrimonio informativo. Il controllo sui dati può avvenire attraverso limitazioni
all'accesso, alle licenze con cui vengono rilasciati, ai diritti d'autore, brevetti e diritti di riutilizzo. Di
fronte a queste forme di controllo sui dati, e più in generale sulla conoscenza, i sostenitori
dell'Open Data affermano che tali restrizioni siano un limite al bene della comunità e che i dati dovrebbero essere resi disponibili senza alcuna restrizione o forma di pagamento. Inoltre, è importante che i dati, dopo essere stati pubblicati, siano riutilizzabili senza necessità di ulteriore autorizzazione, anche se determinate forme di riutilizzo (come la creazione di opere derivate) può essere
controllato attraverso specifiche licenze (ad esempio Creative Commons, GFDL).
Secondo i sostenitori del movimento Open Data, i dati andrebbero trattati come beni comuni; di seguito alcune delle argomentazione utilizzate a sostegno di questa tesi:
•
I dati appartengono al genere umano. Esempi tipici sono i genomi, i dati sugli organismi
per la scienza medica, dati ambientali e meteorologici, ecc.
•
I dati prodotti dalla pubblica amministrazione, in quanto finanziati da denaro pubblico, devono ritornare ai contribuenti, e alla comunità in generale, sotto forma di dati aperti e universalmente disponibili
•
Restrizioni sui dati e sul loro riutilizzo limitano lo sviluppo della comunità
•
I dati sono necessari per agevolare l'esecuzione di comuni attività umane (ad esempio i dati
cartografici, ecc.)
•
In campo scientifico il tasso di scoperta è accelerato da un migliore accesso ai dati.
•
È essenziale che i dati scientifici siano resi aperti per fare in modo che la scienza sia più efficace e la società ottenga il massimo beneficio dalle ricerche scientifiche.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
OPEN DATA NEGLI USA
Una grossa spinta all'affermarsi del movimento open data in ambito governativo è stata data dall'attuale
presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama con la promulgazione della Direttiva sull'Open government nel
dicembre 2009, nella quale si legge testualmente:
« Fin dove possibile e sottostando alle sole restrizioni valide, le agenzie devono pubblicare le informazioni on
line utilizzando un formato aperto (open) che possa cioè essere recuperato, soggetto ad azioni di download, indicizzato e ricercato attraverso le applicazioni di ricerca web più comunemente utilizzate. Per formato open si intende un formato indipendente rispetto alla piattaforma, leggibile dall’elaboratore e reso disponibile al pubblico senza che sia impedito il riuso dell’informazione veicolata. »
Alla direttiva sopra citata è stato dato un seguito "tangibile" attraverso il sito pubblico data.gov, lanciato
nel maggio 2009 dal "Chief Information Officer" (CIO) dell'amministrazione pubblica statunitense. Il sito è stato
creato con l'obiettivo principale di raccogliere in un unico portale tutte le informazioni rese disponibili dagli enti
statunitensi in formato aperto.
OPEN DATA IN ITALIA
In Italia si è cominciato a parlare di dati aperti anche grazie al progetto OpenStreetMap10. Con il fine di creare uno
stradario liberamente utilizzabile, tra il 2007 e il 2010 alcune amministrazioni locali, grazie all'iniziativa di volontari
(tra cui Merano, Vicenza, Montecchio Maggiore e Schio), hanno pubblicato con licenza aperta i dati dei propri stradari e altri propri dati. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta in una intervista
rilasciata il 3 giugno 2010 all'allora direttore di Wired Italia Riccardo Luna ha anticipato la realizzazione di un portale italiano dell’Open Data sul modello dei data.gov anglosassoni entro la fine dell'anno. In data 18 Ottobre 2011
il portale dati.gov.it11 è stato messo on line.La Regione Piemonte nel maggio del 2010 ha realizzato il proprio portale regionale dei dati aperti dati.piemonte.it12. Il sito resta al momento la più riuscita e strutturata esperienza nazionale sul tema dei dati aperti. La Regione Emilia-Romagna ha seguito l'esempio piemontese nel 2011 con il suo
sito Open Data13.
10 OpenStreetMap (OSM) è un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe a contenuto libero del mondo. Il progetto punta ad una
raccolta mondiale di dati geografici, con scopo principale la creazione di mappe e cartografie.
11 http://www.dati.gov.it/
12 http://dati.piemonte.it/
13 http://dati.emilia-romagna.it/
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
2.2 IL SOFTWARE LIBERO
2.2.1 COS'È?
Il software libero è software pubblicato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo
e che ne incoraggia lo studio, le modifiche e la redistribuzione; per le sue caratteristiche, si contrappone al software proprietario ed è differente dalla concezione “open source” incentrandosi sulla libertà dell'utente e non solo sull'apertura del codice sorgente, che è comunque un pre-requisito del
software libero. La parola libero non implica la possibilità di utilizzare tale software in maniera indiscriminata: il software libero è comunque soggetto ad una licenza d'uso, a differenza ad esempio
del software di pubblico dominio.
Rispetto al software proprietario, la licenza d'uso del software libero permette di:
•
eseguire il programma per qualsiasi scopo;
•
accedere alla struttura interna del programma (codice sorgente14), studiarla ed eventualmente modificarla;
•
ridistribuirlo in un numero di copie illimitato.
La licenza d'uso pone in genere i seguenti vincoli:
•
gli autori precedenti del software devono essere menzionati anche nelle versioni modificate, lasciando intatto il loro copyright;
•
in seguito ad una modifica, non è possibile applicare una licenza d'uso incompatibile con la
licenza originaria o che vada contro le norme della licenza stessa. Per esempio chiunque
può riemettere del software pubblicato sotto LGPL usando la licenza GPL (tale operazione è
anche chiamata upgrade della licenza), mentre non è possibile fare il contrario (naturalmente se non si è il detentore unico del copyright);
•
normalmente, nella licenza, vi è una clausola che sancisce la non usabilità del software se
non si rispetta la licenza d'uso o se una o più norme della stessa licenza non sono valide per
14 Il codice sorgente (spesso detto semplicemente sorgente), in informatica, è il testo di un algoritmo di un programma scritto in un
linguaggio di programmazione da parte di un programmatore in fase di programmazione. Il sorgente scritto dovrà essere
opportunamente elaborato per arrivare a un programma eseguibile dal processore ponendosi dunque come punto di partenza
("sorgente") dell'intero processo che porta all'esecuzione del programma stesso e che può includere altre fasi come precompilazione,
compilazione, interpretazione, caricamento e linking (a seconda del tipo di linguaggio di programmazione utilizzato) per concludersi con
l'installazione.
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
termini di legge;
•
quando si distribuisce un codice binario15 occorre o distribuire insieme anche i sorgenti o
garantire per iscritto la possibilità a tutti gli utenti di venirne in possesso dietro richiesta ed
al solo costo del supporto
Secondo Richard Stallman16 e la Free Software Foundation17 da lui fondata, un software si può
definire libero solo se garantisce quattro "libertà fondamentali":
•
Libertà 0: Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo.
•
Libertà 1: Libertà di studiare il programma e modificarlo.
•
Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo.
•
Libertà 3: Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio.
Un programma è software libero se l'utente ha tutte queste libertà. In particolare, se è libero
di ridistribuire copie, con o senza modifiche, gratis o addebitando delle spese di distribuzione a
chiunque ed ovunque. Essere liberi di fare queste cose significa (tra l'altro) che non bisogna chiedere o pagare nessun permesso.
A prescindere dalle implicazioni sociali, secondo i suoi sostenitori il software libero presenta
numerosi vantaggi rispetto al software proprietario:
•
essendo possibile modificare liberamente il software, è possibile personalizzarlo ed adattarlo alla proprie esigenze
•
il codice sorgente è sottoposto ad una revisione da parte di moltissime persone, pertanto è
più difficile che contenga bachi e malfunzionamenti. In ogni caso, è sempre possibile per
chiunque tenere un indice pubblico dei problemi, in modo che gli utenti li conoscano
•
se viene scoperto un baco o una falla di sicurezza, la sua correzione di solito è molto rapida
essendo il sorgente liberamente consultabile.
•
non esistendo standard proprietari, le cui specifiche sono normalmente segrete, è molto
15 Codice che utilizza un alfabeto composto da due soli simboli(zero e uno).
16 Richard Matthew Stallman (New York, 16 marzo 1953) è un programmatore, informatico e attivista statunitense. È uno dei principali
esponenti del movimento del software libero. Nel settembre del 1983 diede avvio al progetto GNU con l'intento di creare un sistema
operativo simile a Unix, ma composto interamente da software libero: da ciò prese vita il movimento del software libero.
17 La Free Software Foundation (FSF), fondata da Richard Stallman il 4 ottobre 1985, si occupa di eliminare le restrizioni sulla copia, sulla
redistribuzione, sulla comprensione e sulla modifica dei programmi per computer. La FSF opera promuovendo lo sviluppo e l'uso del
software libero in tutte le aree dell'informatica, ma principalmente contribuendo allo sviluppo del sistema operativo GNU.
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
più facile costruire software interoperabile18
•
permettere a chiunque di modificare i sorgenti garantisce che ogni nuova funzionalità o copertura di un baco possa essere proposta da chiunque e immediatamente applicata dagli
sviluppatori.
•
la complessità e le dimensioni di alcune applicazioni di software libero (ad esempio, dei sistemi operativi19) è tale che è necessario il supporto commerciale di un'azienda; il software
libero si presta a creare nuove opportunità di business nel campo della formazione e del
supporto, oltre che della eventuale personalizzazione del software.
•
collaborando con sviluppatori volontari e utilizzando il lavoro della comunità, anche le piccole e medie imprese sono in grado di sviluppare e vendere prodotti di alta qualità, senza
dover ampliare il loro organico.
Secondo alcuni il software libero avrebbe delle limitazioni e degli svantaggi rispetto al software proprietario:
•
essendo un lavoro volontario, lo sviluppo del software libero sarebbe più lento rispetto al
software proprietario; tesi espressa da Bill Gates20.
•
alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non sarebbero disponibili come software libero; infatti il software di nicchia non avrebbe abbastanza utenti per la creazione di
una comunità che supporti lo sviluppo del software.
•
lo sviluppo del software libero avrebbe una struttura anarchica, che porta a risultati incoerenti e ad una mancanza di uniformità e consistenza.
•
nonostante il codice sorgente sia liberamente disponibile, non tutti sono in grado di apportarvi modifiche.
Alcune di queste critiche sono talvolta frutto di un'errata comprensione del software libero.
Molte persone tendono infatti a considerare il software libero come prodotto esclusivamente da volontari, mentre sono molti i casi in cui è solo un modello di sviluppo adottato a livello aziendale.
18 Interoperabilità è in ambito informatico la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e di scambiare informazioni o
servizi con altri sistemi o prodotti in maniera più o meno completa e priva di errori, al fine di facilitare l'interazione fra sistemi differenti,
nonché lo scambio e il riutilizzo delle informazioni anche fra sistemi informativi non omogenei (sia per software che per hardware).
19 Un sistema operativo (abbreviato in SO, in lingua inglese OS, "operating system"), in informatica, è un insieme di componenti software, che
garantisce l'operatività di base di un calcolatore, coordinando e gestendo le risorse hardware di processamento (processore) e
memorizzazione (memoria primaria), le periferiche, le risorse/attività software (processi) e facendo da interfaccia con l'utente, senza il
quale quindi non sarebbe possibile l'utilizzo del computer stesso e dei programmi/software specifici, come applicazioni o librerie software.
Esempi di sistemi operativi sono il DOS, Windows, Unix, le distribuzioni GNU/Linux, Mac OS.
20 William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates (Seattle, 28 ottobre 1955), è un imprenditore, programmatore e informatico
statunitense. È il fondatore e presidente di Microsoft.
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
2.2.2 QUANDO NASCE
L'idea di software libero nasce agli inizi degli anni ottanta, quando lo sviluppo del software
cominciò a passare di mano dalle università alle aziende (software proprietario), ponendo un pesante freno alla collaborazione che caratterizzava il lavoro di gran parte dei programmatori e dei sistemisti dell'epoca, soprattutto con i patti di non divulgazione che le aziende facevano firmare ai programmatori che assumevano.
In realtà il software "commerciale" esisteva da sempre, ma i costi elevati dell'hardware facevano sì che il business delle aziende non fosse concentrato sul software, che era considerato una parte naturale del prodotto, ed i cui sorgenti erano in genere pubblici. Con il passare del tempo il software diventò sempre più complesso e difficile da realizzare e le aziende iniziarono a non distribuire
i sorgenti e obbligare i propri dipendenti a non rivelare nulla per non avvantaggiare la concorrenza;
inoltre con il crollo dei costi dell'hardware, lo sviluppo commerciale del software divenne un business notevole, ed il codice sorgente era divenuto un investimento prezioso che poteva da un lato far
acquisire una fetta di tale mercato in rapida crescita e dall'altro legare i propri utenti al proprio software mantenendo il segreto sui metodi utilizzati per lo sviluppo di sistemi e applicazioni.
In questo modo le aziende cominciavano ad utilizzare la legge sul diritto d'autore per impedire ai concorrenti di leggere e modificare i loro prodotti, assicurandosi il controllo dei propri clienti
che, senza più poter vedere e modificare il codice sorgente del software, non potevano più adattarlo
alle loro esigenze ma dovevano chiedere alle aziende di farlo per loro.
2.3 COPYRIGHT, COPYLEFT E LICENZE
2.3.1 IL COPYRIGHT
Il copyright (termine di lingua inglese che letteralmente significa diritto di copia) è l'equivalente del diritto d'autore nei paesi di common law, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, dal quale
però differisce sotto vari aspetti. È solitamente abbreviato con il simbolo ©. Quando tale simbolo
non è utilizzabile si riproduce con la lettera "c" posta tra parentesi: (c) o (C).
Le prime norme sul diritto di copia (copyright) furono emanate dalla monarchia inglese nel
XVI secolo con la volontà di operare un controllo sulle opere pubblicate nel territorio. Col diffonderCARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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si delle prime macchine automatiche per la stampa, infatti, iniziò ad affermarsi una libera circolazione fra la popolazione di scritti e volumi di ogni argomento e genere. Il governo, poiché la censura
era all'epoca una funzione amministrativa legittima come la gestione della sicurezza pubblica, avvertì il bisogno di controllare ed autorizzare la libera circolazione delle opinioni. Ragion per cui fondò una corporazione privata di censori, la London Company of Stationers (Corporazione dei Librai di
Londra), i cui profitti sarebbero dipesi da quanto fosse stato efficace il loro lavoro di censura fi logovernativa.
Nel XX secolo, l'avvento dei riproduttori ed in particolare del computer e di internet, ha sottratto uno dei cardini alla base del copyright in senso classico: ovvero il costo e la difficoltà di riprodurre e diffondere sul territorio le opere, aspetti fino ad allora gestiti dalla corporazione degli editori dietro congruo compenso o cessione dei diritti da parte degli autori. Ciò ha reso assai difficile la
tutela del copyright come tradizionalmente inteso e creato nuovi spazi per gli autori.
Il primo episodio con eco internazionale, si è avuto a cavallo fra il XX e il XXI secolo con il cosiddetto caso Napster, uno dei primi sistemi di condivisione gratuita di fi le musicali, oggetto di
enorme successo a cavallo del millennio. La chiusura di Napster, avvenuta nel 2002 e generata dalle
denunce dagli editori che vedevano nel sistema un concorrente ai propri profitti, non ha risolto se
non per breve tempo gli attriti. Nuovi programmi di file sharing21 gratuito sono sorti rimpiazzando
l'originale Napster e vanificando gli scopi della chiusura. Secondo gli operatori del mercato
dell'intrattenimento, una costante diminuzione delle vendite di cd musicali è scaturita dalla diffusione di questi sistemi e della progressiva obsolescenza della precedente tecnologia, obsolescenza
dovuta principalmente all'eccessivo costo d'acquisto di materiale originale. Ciò avrebbe danneggiato principalmente il sistema corporativo e ingessato dell'industria discografica; vi sono, tuttavia,
autorevoli studi che sostengono il contrario.
Il file sharing di materiale protetto dal copyright, si è sviluppato e diffuso con l'imporsi delle
tecnologie informatiche e del web, e in particolar modo grazie al sistema del peer-to-peer22. La velocità di questa diffusione e sviluppo, ha reso difficile per il diritto industriale internazionale aggiornarsi con la medesima prontezza. Molti analisti internazionali accusano infatti la presenza di vuoti
normativi non omogeneamente colmati.
21 In informatica e telecomunicazioni il file sharing è la condivisione di file all'interno di una rete di calcolatori comuni. Può avvenire
attraverso una rete con architettura client-server (cliente-servente) oppure peer-to-peer (pari a pari).
22 Peer-to-peer (P2P), in informatica, è un'espressione che indica un'architettura logica di rete informatica in cui i nodi non sono gerarchizzati
unicamente sotto forma di client o server fissi (clienti e serventi), ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono
cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi terminali (host) della rete. Essa dunque è un caso particolare dell'architettura
logica di rete client-server.
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LEGISLAZIONI NAZIONALI IN MATERIA DI COPYRIGHT
Negli Stati Uniti la legislazione in materia di copyright è contenuta nel Titolo 17 dello United
States Code. Le violazioni di copyright sono pertanto considerate reato federale e possono comportare, in sede civile, multe fino a 100.000$. Tuttavia la legge statunitense prevede il concetto di fair
use, che lascia ampi spazi per la riproduzione di opere con scopi didattici o scientifici.
In Italia la violazione di Copyrights è la quinta pena più punita. Secondo il dsgl. n 1133/64 del
12 gennaio 1994, con conseguite modifiche nel dgsl. n. 1132/6245, chiunque masterizza23 su supporti
rimovibili24 rischia da 1 a 3 giorni di carcere per ogni 15 minuti di registrazione. È possibile pagare
per direttissima €150,00 per ogni 15 minuti di registrazione fino ad un massimo di 300000 minuti
(ed un totale di €115000,00). La pretesa della Siae25 di richiedere compensi per diritto d'autore anche per le attività didattiche è stata oggetto di un'interrogazione parlamentare del senatore Mauro
Bulgarelli, che ha chiesto di valutare l'opportunità di estendere anche in Italia il fair use.
DEROGHE AI DIRITTI PER PUBBLICA UTILITÀ
La proprietà intellettuale può essere oggetto di "esproprio26" per fini di pubblica utilità, che
prevalgono sull'interesse del privato. In un caso del genere, rientra la distruzione o lo spostamento
ad altro sito di un'opera d'arte anche contemporanea, per realizzare un'autostrada o una ferrovia;
oppure la produzione di un farmaco che è troppo costoso acquistare dal legittimo produttore, non
riconoscendo validità al brevetto sul territorio nazionale e non pagando il copyright allo scopritore
in deroga ad un brevetto internazionale depositato all'estero (si tratta della importazione forzata e
registrazione parallela). La definizione di pubblica utilità, per quanto ampia e discrezionale, solitamente riguarda prodotti tangibili, non la fruizione di servizi, come potrebbe essere un intrattenimento musicale.
23 In informatica la masterizzazione è il processo di scrittura di dati su un supporto di memorizzazione, eseguito con un dispositivo di
masterizzazione (masterizzatore) tramite appositi software di masterizzazione. I dati vengono scritti in maniera permanente o
semipermanente su supporti ottici tramite laser quali CD o DVD. Nel caso di memorizzazione non permanente si parla invece di ReWriting.
24 Il supporto removibile è un supporto di memoria la cui rimozione dal dispositivo che lo legge e/o lo scrive rientra nel normale utilizzo che
ne fa il suo utilizzatore. Il supporto removibile è infatti pensato per essere facilmente e velocemente rimosso, attraverso poche e semplici
operazioni manuali, dal dispositivo che lo legge e/o lo scrive. Esempi di supporti removibili utilizzati attualmente sono il CD e la memory
card. Il floppy disk è un esempio di supporto removibile in disuso utilizzato in ambito informatico. La Compact Cassette è un esempio di
supporto removibile in disuso utilizzato nell'home audio e in ambito informatico.
25 La Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) è un ente pubblico economico a base associativa, preposto alla protezione e all'esercizio
dell'intermediazione dei diritti d'autore. In particolare la SIAE, come prescritto dagli articoli 180-183 della legge sul diritto d'autore (art.180
della Legge del 22/0/1941 , n.633) , agisce come ente intermediario tra il pubblico e i detentori dei diritti, occupandosi di:
• concedere licenze e autorizzazioni per lo sfruttamento economico di opere, per conto e nell'interesse degli aventi diritto
• percepire i proventi derivanti dalle licenze/autorizzazioni
• ripartire i proventi tra gli aventi diritto.
Oltre a ciò può esercitare altri compiti connessi con la protezione delle opere dell'ingegno e può assumere, per conto dello stato, di enti
pubblici o privati, servizio di accertamento e di percezione di tasse, contributi, diritti.
26 L'espropriazione per pubblica utilità è un istituto giuridico italiano in virtù del quale la pubblica amministrazione può, con un
provvedimento, acquisire per sé o far acquisire ad un altro soggetto, per esigenze di interesse pubblico, la proprietà o altro diritto reale su di
un bene, indipendentemente dalla volontà del suo proprietario, previo pagamento di un indennizzo.
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
PROPRIETÀ INTELLETTUALE E BENE COMUNE
A sostegno di una disciplina giuridica dei brevetti sorgono una serie di considerazioni in particolare nel settore delle arti:
•
Le arti (scultura, pittura, etc.) sono considerate un fattore di crescita della società e del cittadino, cui tutti hanno diritto di accesso in base ad un diritto all'istruzione e di un diritto, da
questo indipendente, alla fruizione della bellezza, quale bisogno dell'uomo, poiché la legge
non deve limitarsi a garantire il soddisfacimento delle necessità primarie della persona, ma
la possibilità di una sua completa realizzazione.
•
L'arte non è mai il prodotto di un singolo individuo, e che non è quantificabile il contributo
e le influenze che qualunque artista ha avuto, anche in modo inconsapevole, da altri artisti
e uomini comuni, passati e contemporanei, e il debito dell'autore nei loro confronti. In questo senso, l'opera è prodotto e proprietà di una società e di un'epoca, più che di un individuo e dei suoi eredi.
Per esempio per quanto riguarda la musica, per quanto sia un'arte non "tangibile", alcune considerazioni spingono per un diritto d'accesso collettivo che può esserci solo a titolo gratuito o comunque a basso costo: il fatto che la musica è cultura e i cittadini hanno diritto d'accesso ai livelli più alti
dell'istruzione, il diritto allo studio nei conservatori che richiedono spese notevoli per lo strumento
e il materiale didattico musicale, la bellezza come bene comune e valore apartitico.
DURATA ED EREDITARIETÀ DEL COPYRIGHT
La normativa prevede una durata del copyright limitata nel tempo e variabile significativamente a seconda della categoria merceologica tutelata (medicinali, brani musicali, software, ecc.). Il
periodo di copyright dovrebbe consentire di avere un adeguato margine di guadagno e di recuperare i costi che precedono l'entrata in produzione e la distribuzione del prodotto. La durata, in linea
di principio, è proporzionale ai costi da remunerare. Tuttavia non sempre la proporzione viene rispettata. Per esempio un brano musicale rata di copyright di 50 anni, mentre per un medicinale, che
ha costi di ricerca e sviluppo assai maggiori, il periodo di copertura ha una durata di 30 anni.
Storicamente, la morte dell'autore causava l'estinzione del copyright. In seguito, il diritto
d'autore è passato agli eredi del soggetto e quindi la durata prevista dalla legge è prescrittiva
(30/70 anni in ogni caso). È stata modificata anche la distribuzione dei margini: all'editore tocca talvolta più dell'autore, talora più del 50% (a fronte di un equo margine che per un intermediario è generalmente intorno al 20%).
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DIBATTITO SULLE PENE PER LA VIOLAZIONE DEL COPYRIGHT
Nelle legislazioni internazionali è frequente una tendenza all'equiparazione fra la violazione
del copyright e il reato di furto. Esiste un dibattito non solo sull'entità delle pene che una simile
equiparazione comporta, ma anche sulla reale opportunità di accomunare le due tipologie di reato.
L'equiparazione al furto comporta infatti un considerevole inasprimento delle pene.
Analogo dibattito investe il rispetto del proporzionalismo fra le pene rispetto alla gravità del
reato. Il plagio, infatti, prevede pene inferiori al furto (sebbene l'utilizzo commerciale sia un'aggravante nella violazione di copyright). In sostanza, chi copia e vende opere in forma identica all'originale commette un reato punito molto più severamente del plagio, ovvero di chi apporta lievi modifiche e si appropria di una qualche paternità sull'opera, traendone profitto.
2.3.2 IL CONCETTO DI COPYLEFT
L'espressione inglese copyleft (talvolta indicato in italiano con permesso d'autore) è un gioco
di parole sul termine copyright nel quale la parola "right", che significa "diritto" (in senso legale), viene invertita con "left", che vuol dire "ceduto"; giocando sul secondo significato delle parole, si può
notare come "right" (ovvero "destra") viene scambiata con "left" ("sinistra").
In particolare Copyleft individua un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica
ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente,
pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. Nella versione pura e originaria del copyleft (cioè
quella riferita all'ambito informatico) la condizione principale obbliga i fruitori dell'opera, nel caso
vogliano distribuire l'opera modificata, a farlo sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). In questo modo, il regime di copyleft e tutto l'insieme di libertà da esso derivanti sono sempre garantiti.
Il copyleft altro non è che una modalità di esercizio del diritto d'autore che sfrutta i principi di
base del diritto d'autore non per controllare la circolazione dell'opera bensì per stabilire un modello
virtuoso di circolazione dell'opera, che si contrappone al modello detto proprietario. Il copyleft non
potrebbe dunque esistere al di fuori del complesso delle norme sul diritto d'autore.
Una licenza basata sui principi del copyleft trasferisce a chiunque possegga una copia
dell'opera alcuni dei diritti propri dell'autore. Inoltre consente la redistribuzione dell'opera stessa
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solo se tali diritti vengono trasferiti assieme ad essa. Fondamentalmente, questi diritti sono le quattro "libertà fondamentali" indicate da Stallman (vedi Par. 2.2.1)
2.3.3 TIPOLOGIE E USO DELLE LICENZE
Ai sensi della L. 633/41 (Legge sul diritto d'autore) che include il software nell'ambito delle opere dell'ingegno, licenza o contratto d'uso è il contratto con il quale il titolare dei diritti di sfruttamento economico sul software, definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera. L'autore, in quanto unico titolare dei diritti sull'opera creata, può
stabilire per lo stesso software differenti regimi di uso e circolazione, prevedendo per esempio, a seconda del tipo di utente una diversa versione, proprietaria o libera.
Per la legge italiana la cessione dei diritti d'autore sul software deve avvenire in forma scritta, il
che implica che le forme di accettazione della licenza diverse da quella scritta hanno dubbia validità giuridica. La licenza è accettata implicitamente con l'utilizzo del software; in pratica se si usa il
software vuol dire che si accetta anche la licenza, mentre se non lo si usa vuol dire che non la si accetta. Le licenze normalmente vengono presentate tramite queste 3 opzioni:
•
durante la fase di installazione del software, quando è chiesto esplicitamente se si vuole accettare la licenza indicata; in caso di risposta negativa il software non potrà essere installato.
Tale licenza è usata normalmente da quei software che distribuiscono soltanto gli eseguibili
(es. software proprietario);
•
prima di venire in possesso del programma scaricabile on-line. Bisogna accettare la licenza
prima di poter scaricare il programma, alle volte occorre compilare un form on-line in cui si
dichiara di accettare la licenza, magari con l'obbligo di registrazione al sito web dove sarà
possibile effettuare il download;
•
prima di aprire le custodie con i supporti di massa dove sono registrati i programmi acquistati (licenza a strappo). In questo secondo caso se non si aprono i supporti è garantita, almeno teoricamente, la restituzione dei soldi spesi per l'acquisto solo se le custodie sono ancora sigillate.
È molto importante leggere le licenze prima di usare il programma perché se non si rispetta la
licenza si compiono delle azioni illegali e decadendo la licenza non si ha più diritto né all'uso del
software né a qualsiasi azione di rivalsa contro chi ci ha fornito o chi ha prodotto tale software.
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LICENZE PER IL SOFTWARE PROPRIETARIO
•
Licenza EULA
EULA o End User License Agreement (accordo di licenza con l'utente finale) è il contratto tra il
fornitore di un programma software e l'utente finale. Tale contratto assegna la licenza d'uso
del programma all'utente nei termini stabiliti dal contratto stesso. In generale comprende
la concessione di licenza, le limitazioni d'uso, la limitazione di garanzia, la limitazione di responsabilità, le restrizioni all'esportazione e, eventualmente, le condizioni per il Volume Licensing.Anche se la EULA è associata all'uso di software proprietario, in realtà è utilizzata anche per accordare la licenza d'uso nei relativi termini per software libero. Per esempio l'installazione di Mozilla Firefox27 richiede l'accettazione della Mozilla Firefox EULA.
Caratteristica della EULA è che l'acquisto del programma software precede l'eventuale lettura del contratto e la sua accettazione da parte dell'utente. Il contratto è presentato all'utente o in forma di foglio nella confezione con cui il programma è distribuito, od in forma elettronica durante le fasi di installazione del programma. In caso di EULA su foglio l'accettazione dei suoi termini è in genere prevista alla presa visione, a meno della restituzione del prodotto entro un certo lasso di tempo definito dal contratto stesso. In caso di EULA in forma
elettronica l'accettazione avviene cliccando il relativo pulsante, a cui segue l'installazione
del programma. La non accettazione implica l'impossibilità di installare il programma.
•
Licenza Shareware
Lo shareware, conosciuto anche come trial, è una tipologia di licenza software molto popolare sin dai primi anni novanta. Vengono distribuiti sotto tale licenza in genere programmi
facilmente scaricabili via Internet o contenuti in CD e DVD quasi sempre allegati alle riviste
di Informatica in vendita in edicola.
Il software sotto tale licenza può essere liberamente ridistribuito e può essere utilizzato per
un periodo di tempo di prova variabile (generalmente 30 o 60 giorni). Scaduti questi termini, per continuare ad utilizzare il software è necessario registrarlo presso la casa produttrice,
pagandone l'importo. All'avvio dell'applicazione shareware, generalmente un nag screen28
informa l'utente su come effettuare la registrazione e sulle condizioni di utilizzo. La versione
27 Mozilla Firefox è un web browser open source multipiattaforma prodotto da Mozilla Foundation. Firefox, a aprile 2013, viene utilizzato da
circa un internauta su cinque a livello mondiale (oltre il 20%); ciò lo rende il secondo browser più popolare della rete secondo diverse
statistiche.
28 Con il termine Nag Screen (chiamato anche begware, annoyware or anagware) si intende la finestra di un'applicazione che si apre durante
l'esecuzione dell'applicazione stessa od al suo avvio. All'interno sono presenti crediti dell'autore relativi al software oppure nel caso delle
applicazioni shareware, ricorda la necessità di comprare il prodotto definitivo. Questi messaggi possono apparire in forma di finestre che
oscurano parte dello schermo, e possono essere chiuse, permettendo all'utente di utilizzare l'applicazione, soltanto dopo alcuni secondi.
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di prova può avere, in aggiunta o in alternativa alla durata limitata, rispetto alla versione
completa, limitazioni quali l'impossibilità di stampare o salvare i file, numero di utilizzi limitato, contenere al suo interno meccanismi di protezione tali da impedire di utilizzare il software dopo la scadenza, mancanza di supporto del produttore, tuttavia queste limitazioni
possono esser aggirate da alcuni programmi specializzati, quali crack29 o keygen30. Una volta
acquistata la versione completa viene generalmente fornito un codice seriale da inserire
nell'applicativo per sbloccarne le funzioni senza dover effettuare una nuova installazione.
•
Licenza Freeware
Il software freeware è distribuito indifferentemente con o senza codice sorgente, a totale discrezione dell'autore e senza alcun obbligo al riguardo. È sottoposto esplicitamente ad una
licenza che ne permette la redistribuzione gratuita. Il software freeware viene concesso in
uso senza alcun corrispettivo, ed è liberamente duplicabile e distribuibile, con pochissime
eccezioni. Di norma l'autore che decide di rilasciare il suo lavoro come freeware, esercitando
appieno il suo diritto di scegliere le forme e le modalità di distribuzione che ritiene più idonee, inserisce esplicitamente delle clausole che impediscono qualsiasi tipo di pagamento
per la distribuzione del suo software, fatto salvo un eventuale "piccolo" rimborso per supporti e spese di duplicazione, esattamente come avviene per lo shareware. Altri esempi di
restrizioni opzionalmente inserite dagli autori sono le limitazioni all'utilizzo da parte di istituzioni statali o forze armate.
LICENZE PER IL SOFTWARE LIBERO
•
Licenza GNU General Public License ( GPL)
La GNU General Public License, comunemente indicata con l'acronimo GNU GPL o semplicemente GPL, è una licenza per software libero, originariamente stesa nel 1989 da Richard
Stallman per distribuire i programmi creati nell'ambito del Progetto GNU della Free Software
Foundation (FSF). La versione 2.0 di tale licenza è attualmente la licenza di software libero
per antonomasia. Contrapponendosi alle licenze per software proprietario, la GNU GPL assicura all'utente libertà di utilizzo, copia, modifica e distribuzione. Ha incontrato un gran suc-
29 La crack (o il crack), in informatica, è un'applicazione che agisce sulle protezioni di un programma in modo da forzarle e permettere un uso
illegale senza le necessarie licenze.
30 Il keygen (dalla contrazione delle parole inglesi key, chiave e generator, "generatore di chiavi o codici") in informatica è un programma
creato appositamente per registrare in maniera fraudolenta un programma commerciale a pagamento. A differenza dei crack il keygen
non modifica assolutamente il programma, ma si limita a sbloccarlo mediante una serie di codici appositamente confezionati. Chi crea un
keygen deve prima disassemblare il codice del programma che vuole registrare, poi con appositi programmi (esempio i debugger) trova
l'algoritmo che genera il codice d'attivazione. Dopodiché crea il generatore con le istruzione dell'algoritmo del software commerciale.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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cesso fra gli autori di software sin dalla sua creazione, ed è oggi la più diffusa licenza per il
software libero, arrivata ormai alla versione 3.
•
Licenza GNU Lesser General Public License (GLGPL)
La GNU Lesser General Public License (abbreviata in GNU LGPL o solo LGPL) è una licenza di
software libero creata dalla Free Software Foundation, studiata come compromesso tra la
GNU General Public License e altre licenze non-copyleft come la Licenza BSD, la Licenza X11 e
la Licenza Apache. Fu scritta nel 1991 (aggiornata nel 1999 e nel 2007) da Richard Stallman,
con l'ausilio legale di Eben Moglen. La LGPL è una licenza di tipo copyleft ma, a differenza
della licenza GNU GPL, non richiede che eventuale software "linkato" al programma sia rilasciato sotto la medesima licenza. E' principalmente usata per le librerie software, talvolta è
utilizzata anche da applicativi.
•
Licenza GNU Free Documentation License (GFDL)
La GNU Free Documentation License (GNU FDL) è una licenza di copyleft per contenuti liberi,
creata dalla Free Software Foundation per il progetto GNU. E' stata creata per distribuire la
documentazione di software e materiale didattico. Stabilisce che ogni copia del materiale,
anche se modificata, deve essere distribuita con la stessa licenza. Tali copie possono essere
vendute e, se riprodotte in gran quantità, devono essere rese disponibili anche in un formato che faciliti successive modifiche.
•
Open Database License (ODBLI)
La Open Database License od ODbL ("Licenza di archiviazione di dati aperta") è una licenza
sui dati utilizzata anche dal progetto OpenStreetMap. Gli autori concedono i dati con questa
licenza (o come pubblico dominio) alla OpenStreetMap Foundation. Non va confusa come
una licenza Creative Commons, in quanto queste ultime sono studiate per essere applicate a
opere dell'ingegno e non ai dati.
•
WTFPL
La WTFPL (Do What The Fuck You Want To Public License, in italiano Licenza Pubblica "Facci
quel che cazzo vuoi") è una licenza libera per il software. Ne esistono due versioni:
• La WTFPL1 non è libera, in quanto non consente la modifica dell'opera.
• La WTFPL2 è da considerarsi free software e open source, priva di copyleft ma compatibile
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
con la GNU GPL. E' permessa la distribuzione e la modifica del software e incoraggia l'utente
a fare ciò che vuole con il codice del programma. Di fatto equivale al pubblico dominio.
•
Altre licenze per il software libero
Licenza Artistica, Licenza Apache, Licenza MIT, Licenza PHP, Licenze BSD
LE LICENZE CREATIVE COMMONS
Le licenze Creative Commons sono alcune licenze di diritto d'autore redatte e messe a disposizione del pubblico a partire dal 16 dicembre 2002 dalla Creative Commons (CC)31, un ente nonprofit statunitense fondato nel 2001. Queste licenze si ispirano al modello copyleft già diffuso negli
anni precedenti in ambito informatico e possono essere applicate a tutti i tipi di opere dell'ingegno.
Rappresentano una via di mezzo tra copyright completo (full-copyright) e pubblico dominio
(public domain): da una parte la protezione totale realizzata dal modello “all rights reserved” ("tutti i
diritti riservati") e dall'altra l'assenza totale di diritti (“no rights reserved”). La filosofia su cui si fonda
lo strumento giuridico delle licenze CC si basa sul motto “some rights reserved” ("alcuni diritti riservati"): è l'autore di un'opera che decide quali diritti riservarsi e quali concedere liberamente.
•
CC BY: permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore.
•
CC BY-SA: permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, anche a
scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore e
che alla nuova opera vengano attribuite le stesse licenze dell'originale (quindi ad ogni derivato verrà consentito l'uso commerciale). Questa licenza, per certi versi, può essere ricondotta alle licenze "copyleft" del software libero e open source.
•
CC BY-ND: permette di distribuire l'opera originale senza alcuna modifica, anche a scopi
commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore.
•
CC BY-NC: permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore, ma non a scopi commerciali.
Chi modifica l'opera originale non è tenuto ad utilizzare le stesse licenze per le opere derivate.
•
CC BY-NC-SA: permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, ma
non a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera
all'autore e che alla nuova opera vengano attribuite le stesse licenze dell'originale (quindi
31 http://creativecommons.org/
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ad ogni derivato non sarà permesso l'uso commerciale).
•
CC BY-NC-ND: questa licenza è la più restrittiva, consente soltanto di scaricare e condividere i lavori originali a condizione che non vengano modificati né utilizzati a scopi commerciali, sempre attribuendo la paternità dell'opera all'autore.
2.3.4 LE LICENZE DEI SOFTWARE E DEI DATI UTILIZZATI PER LA TESI
Come anticipato in premessa, l’intera elaborazione della tesi è stata affrontata utilizzando quasi
esclusivamente software liberi e open source ed in nessuno degli elaborati presentati (relazione, tavole e sito openhikeacquasanta) è presente alcun immagine, informazione o dato protetto da copyright. Di seguito si riportano le licenze dei principali software e dei dati utilizzati per lo svolgimento della tesi.
Per coerenza, questa tesi, la cartografia contenuta nelle tavole e la documentazione associata sono
rilasciate sotto licenza Creative Commons CC-BY-SA.
LIBRE OFFICE
LibreOffice è un software di produttività personale libero prodotto da The Document Foundation nato dal fork di OpenOffice.org. Gode di una buona compatibilità con le altre maggiori suite del
settore ed è disponibile per Windows, Mac OS X 32 e GNU/Linux. E' rilasciato sotto i termini della LGPL
(GNU Lesser General Public License) v3; i nuovi contributi hanno invece la doppia licenza LGPLv3+ e
MPL. Questo significa che siete liberi di utilizzarlo per uso personale e commerciale, siete liberi di
copiarlo e rilasciarne delle copie, e siete liberi di modificare e riprogettare il codice sorgente, nonché di creare opere derivate.
MICROSOFT OFFICE
Microsoft Office è una suite a pagamento di software di produttività personale prodotta da Microsoft e risulta essere la più diffusa e conosciuta attualmente. È disponibile per Windows33 e per Macintosh34. Attualmente non esiste la versione per Linux35. E' distribuita su licenza EULA (End User License Agreement), che impedisce oltre che la libera distribuzione del programma, anche l'impossibilità di trasferire la licenza. Se il computer si guasta o se l’utente vuole comprare un
nuovo modello, non è possibile installare Office 2013 su un altro PC.
32 MAC OS X è il sistema operativo sviluppato da Apple Inc.
33 Microsoft Windows (abbreviazioni comunemente utilizzate: "Windows" o "Win") è una famiglia di ambienti operativi e sistemi operativi
dedicati ai personal computer, alle workstation, ai server e agli smartphone. E' un software proprietario della Microsoft Corporation che lo
rende disponibile esclusivamente a pagamento.
34 Macintosh, anche abbreviato Mac, è una popolare famiglia di computer di Apple, Inc. commercializzata a partire dal 1984 e facente uso
del sistema operativo Mac OS.
35 Linux è una famiglia di sistemi operativi di tipo Unix-like, rilasciati sotto varie possibili distribuzioni, aventi la caratteristica comune di
utilizzare come nucleo il kernel Linux. Vedi cap.9.1.1, La galassia Linux a pag.110
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
In passato, per installare la stessa copia di Office su un nuovo PC era sufficiente contattare il supporto tecnico di
Microsoft (per Windows bastava una telefonata). L’azienda di Redmond ha dichiarato che i termini di licenza sono stati
rafforzati per impedire la distribuzione di software illegale. L’obiettivo di Microsoft è spingere verso la sottoscrizione di un
abbonamento ad Office 365 Home Premium (99 euro/anno o 10 euro/mese). Questa edizione offre la trasferibilità su un
massimo di cinque PC o Mac. Le edizioni standalone, invece, possono essere attivate su un solo PC. Su questo punto
l’azienda è stata molto chiara. Tuttavia non ha pubblicizzato il fatto che la licenza è legata permanentemente a quel PC.
WIKIPEDIA
Wikipedia si basa su un software wiki chiamato MediaWiki che permette a chiunque di modificare una pagina in qualunque momento e vedere i cambiamenti istantaneamente. Gli utenti costruiscono gli articoli mediante modifiche successive, lavorando assieme anche su argomenti controversi usando un punto di vista neutrale. Le pagine modificate in modo errato sono velocemente
corrette da altri utenti.
Tutti i contenuti di Wikimedia sono stati pubblicati prima del 2009 sotto i termini della Licenza di documentazione libera GNU (GFDL); dopo il 2009 attraverso la licenza libera Creative Commons CC-BY-SA. Entrambe permettono agli utenti di migliorare e cambiare il lavoro l'uno degli altri
basandosi su un principio conosciuto come copyleft. La licenza permette anche alle terze parti di
riutilizzare i contenuti di Wikipedia in qualsiasi maniera si voglia, anche commerciale, con la sola
clausola di trasferire gli stessi diritti agli altri.
MAPPE DI OPEN STREET MAP
Il database di OpenStreetMap è pubblicato secondo la licenza Open Database License.
Tutti i dati inseriti dagli utenti devono essere caricati secondo una licenza compatibile con
la Creative Commons CC-BY-SA. In questo modo possono essere inclusi anche dati nel pubblico dominio o sotto altre licenze compatibili. Tutti i contributori devono essere registrati al progetto ed
accettare di sottoporre i propri dati con la licenza Creative Commons BY-SA o specificare che la licenza con cui i loro dati sono rilasciati è compatibile con questa. Con il passare del tempo, ciò ha portato ad esaminare le licenze con cui i governi rilasciano i propri dati per l'utilizzo pubblico, per determinare la compatibilità di tali dati con il progetto. Una parte dei contributori ha deciso di rendere
disponibili i propri contributi con licenza di pubblico dominio.
Il software usato nella preparazione e presentazione dei dati di OpenStreetMap è stato originato da molti progetti differenti e ognuno di questi può avere una licenza differente. Il core soft-
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
ware per la gestione del database, l'interazione utente e le API36sono disponibili sotto GNU General
Public License.
In sintesi la licenza permette di:
•
Condividere (share): copiare, distribuire e utilizzare il database.
•
Creare (create): realizzare opere dal database.
•
Adattare (adapt): modificare, trasformare e sviluppare il database.
e obbliga a:
•
Attribuire (attribute): e necessario attribuire la paternità della banca dati ad ogni suo utilizzo
pubblico e ad ogni utilizzo di un database derivato dalla banca dati originale secondo le
modalità specificate dalla licenza.
•
Condividere allo stesso modo (share-alike): se viene pubblicato il database con una qualsiasi
modifica rispetto all'originale, o vengono prodotte ulteriori opere in base ad una sua modifica, è obbligatorio distribuire questa versione del database modificata secondo la licenza
ODbL.
•
Mantenere aperto (Keep open): Il database stesso (o una sua versione modificata) può essere
redistribuito anche attraverso misure tecnologiche che ne restringono l'uso a patto che sia
sempre disponibile una versione aperta priva di queste restrizioni.
MAPERITIVE
Maperitive è distribuito tramite licenza freeware, di conseguenza non è un programma
Open Source. Il codice sorgente non è reso pubblico, perciò non può essere visionato o modificato. E'
un programma gratuito di libera distribuzione ad esclusione di scopi commerciali.
Leggendo direttamente sul sito ufficiale37 sul perché non sia un programma Open Source, l'autore
spiega:
“Io credo nella filosofia open source e ho pubblicato un certo numero di progetti open source,
ho deciso però che nel caso di Maperitive non va bene .
Ci sono diverse motivi:
•
Il codice è instabile: Maperitive è in continuo aggiornamento e tra una release38 e la successiva
36 Con Application Programming Interface (in acronimo API, in italiano Interfaccia di Programmazione di un'Applicazione), in informatica, si
indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per
l'espletamento di un determinato compito all'interno di un certo programma. Spesso con tale termine si intendono le librerie software
disponibili in un certo linguaggio di programmazione.
37 http://maperitive.net/docs/FAQ.html#Licensing%20&%20Related
38 In informatica, nell'ambito dello sviluppo software, la release è una specifica versione di un software resa disponibile ai suoi utenti finali.
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possono esserci un sacco di cambiamenti, in quanto il programma non ha raggiunto la sua maturazione completa (non ci è nemmeno vicina!). E' io non ho tempo per garantire ogni tipo di
compatibilità del codice tra le versioni. Finché io sarò l'unico ad usarlo, non sussiste questo tipo
di problema.
•
Il codice non è molto bene documentato: in parte a causa della sua instabilità e in parte a causa
della mia pigrizia.
•
Rilasciando la fonte significherebbe che molto del mio tempo dovrebbe essere dedicato a varie
domande di supporto e discussioni ("Perché l'hai fatto in questo modo?", "Penso che questo possa essere migliorato", "Come posso fare questo?" ecc). Questo renderebbe l'ulteriore sviluppo di
Maperitive molto difficile a causa del tempo limitato in cui posso lavorare su di esso.
•
Maperitive nasce dalla mia visione di un potente e facile software di cartografia. E 'difficile mantenere questa mia visione se il progetto diventasse collaborativo. Per un progetto in collaborazione (Open Source) sarebbe necessario rinunciare a certe cose (come la libertà di modificare il
codice) in cambio di (presumibilmente) ottenere un codice più completo. In questo momento il
gioco non ne varrebbe la candela, per quanto mi riguarda.”
E ancora:
“Il mio obiettivo a lungo termine è quello di rendere Maperitive un prodotto di prima classe con
due o più versioni. La versione di base di Maperitive sarà sempre gratuita e conterrà tutte le funzionalità
necessarie ai cartografi dilettanti e mappatori OSM. Per gli utenti che richiedono funzionalità più avanzate per il lavoro professionale, ho intenzione di offrire una versione "pro", che verrà rilasciata a pagamento. Ma il prezzo dovrebbe essere trascurabile rispetto a quelli dei prodotti simili.”
Riguardo l'utilizzo di Maperitive:
“Ecco alcuni casi tipici di ciò che è permesso fare con Maperitive:
•
È possibile utilizzare Maperitive per generare tessere web per i vostri servizi Web commerciali.
•
È possibile eseguire Maperitive sul web (back-end) server per fornire servizi commerciali.
•
È possibile produrre mappe con Maperitive e utilizzarle nel modo che più preferiamo, a patto
che si rispettino le licenze delle sorgenti delle mappe (di OpenStreetMap, per esempio).
Qui invece quello che non è permesso di fare con Maperitive:
•
Non sei autorizzato a distribuire Maperitive (in qualsiasi forma) a clienti terzi per qualsiasi tipo
di uso commerciale.
•
Non è consentito far pagare denaro per Maperitive.
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IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO
•
Non sei autorizzato a disassemblare o decodificare il codice Maperitive e quindi utilizzare tale
per scopi commerciali senza esplicito permesso da parte dell'autore.”
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
3 OPEN STREET MAP
3.1 COS'È
Dal sito ufficiale:
«OpenStreetMap è una mappa liberamente modificabile dell'intero pianeta. È fatta da persone
come te. OpenStreetMap permette a chiunque sulla Terra di visualizzare, modificare ed utilizzare dati
geografici con un approccio collaborativo. »
OpenStreetMap (OSM) è un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe a contenuto libero del mondo. Il progetto punta ad una raccolta mondiale di dati geografici, con scopo principale
la creazione di mappe e cartografie. La caratteristica fondamentale dei dati geografici presenti in
OSM è che possiedono una licenza libera. È cioè possibile utilizzarli liberamente per qualsiasi scopo
con il solo vincolo di citare la fonte e usare la stessa licenza per eventuali lavori derivati dai dati di
OSM. Tutti possono contribuire arricchendo o correggendo i dati. Le mappe sono create usando
come riferimento i dati registrati da dispositivi GPS39 portatili, fotografie aeree ed altre fonti libere.
Sia le immagini renderizzate che i dati vettoriali, oltre che lo stesso database di geodati sono rilasciati sotto licenza Open Database License.
OpenStreetMap è stato ispirato da siti come Wikipedia: la pagina in cui la mappa è consultabile espone in evidenza un'etichetta "Modifica" per procedere con la modifica dei dati ed il progetto
è accompagnato da un archivio storico delle modifiche (cronologia e log). Gli utenti registrati possono caricare nei database del progetto tracce GPS e modificare i dati vettoriali usando gli editor forniti.
3.2 QUANDO NASCE
OpenStreetMap venne fondato nel luglio 2004 da Steve Coast. Nell'aprile 2006 OSM iniziò il
39 Il Sistema di Posizionamento Globale (in inglese: Global Positioning System, abbreviato GPS, a sua volta abbreviazione di NAVSTAR GPS,
acronimo di NAVigation Satellite Timing And Ranging Global Positioning System o di NAVigation Signal Timing And Ranging Global
Position System) è un sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile che, attraverso una rete satellitare dedicata di satelliti
artificiali in orbita, fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche ed orario, in ogni
condizione meteorologica, ovunque sulla Terra o nelle sue immediate vicinanze ove vi sia un contatto privo di ostacoli con almeno quattro
satelliti del sistema. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l'elaborazione dei
segnali ricevuti da parte del ricevitore. Il sistema GPS è gestito dal governo degli Stati Uniti d'America ed è liberamente accessibile da
chiunque sia dotato di un ricevitore GPS. Il suo grado attuale di accuratezza è dell'ordine dei metri, in dipendenza dalle condizioni
meteorologiche, dalla disponibilità e dalla posizione dei satelliti rispetto al ricevitore, dalla qualità e dal tipo di ricevitore, dagli effetti di
radiopropagazione del segnale radio in ionosfera e troposfera (es. riflessione) e degli effetti della relatività.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
processo per trasformarsi in una fondazione:
«La Fondazione OpenStreetMap è un'organizzazione non a scopo di lucro dedita ad incoraggiare
la crescita, lo sviluppo e la distribuzione di dati geospaziali liberi ed a fornire dati geospaziali per l'utilizzo e la condivisione con tutti.»
(OSM Foundation)
Nel dicembre 2006 Yahoo!40 ha concesso ad OpenStreetMap l'utilizzo delle proprie ortofoto
aeree come ulteriore base per la produzione di mappe.
Il 4 luglio 2007 l'azienda Automotive Navigation Data ha donato il database stradale completo dei Paesi Bassi e delle arterie principali di India e Cina al progetto, ed a luglio 2007, quando la
Fondazione OpenStreetMap ha organizzato la prima conferenza internazionale di OSM (nominata
"The State of the Map", Lo stato della Mappa), il progetto aveva 9.000 utenti registrati. Tra gli sponsor
dell'evento fi gurano Google41 e Yahoo!. L'agosto dello stesso anno ha visto il lancio di un progetto
indipendente, OpenAerialMap, per mantenere un database di foto aeree disponibile con licenza libera, a cui è seguito in ottobre il completamento dell'importazione dei dati stradali statunitensi dal
database TIGER. Nel dicembre dello stesso anno l'Università di Oxford è stata la prima importante
organizzazione ad usare i dati di OpenStreetMap sul proprio sito web.
Nel gennaio 2008 è stata resa disponibile una funzionalità per scaricare i dati delle mappe
nelle unità GPS per ciclisti. In febbraio si sono tenuti una serie di workshop in India. A marzo i due
fondatori di OpenStreetMap hanno annunciato di aver ricevuto 2,4 milioni di euro come capitale a
rischio per Cloud Made42, una società commerciale nata con lo scopo di usare i dati di OSM.
In agosto 2008, poco dopo la seconda conferenza internazionale The State of the Map, gli
utenti registrati sono saliti a 50.000 con oltre 5.000 contributori attivi. Nel marzo 2009, sono stati superati i 100.000 utenti.
Il 5 e 6 giugno 2009 si è tenuta a Trento la prima convention italiana di OSM, denominata
"OSMit 2009". Il 3 e 4 giugno 2010 è stata effettuata la seconda edizione di OSMit a Genova. La terza
si è tenuta il 7 e 8 ottobre 2011 a Legnaro(PD) all'interno del festival delle libertà digitali. L'edizione
2013 si è svolta a Rovereto dal 4 al 6 ottobre 2013.
40 Yahoo! è una società fornitrice di servizi internet rivolta al mondo business e consumer. Fondata nel 1994 da David Filo e Jerry Yang, allora
studenti presso la Stanford University. Conosciuta principalmente per la sua funzione di motore di ricerca, si compone anche di moltissimi
altri servizi rivolti alla comunicazione (mail, messenger e chat) e grazie a partnership si propone anche nel mercato dei media. La
maggioranza dei suoi servizi sono offerti in 20 lingue e la sua struttura è localizzata per 25 nazioni.
41 Google è un motore di ricerca per Internet fondato il 15 settembre 1997. Successivamente venne creata l'omonima azienda il 4 settembre
1998. Oltre a catalogare e indicizzare le risorse del World Wide Web si occupa anche di foto, newsgroup, notizie, mappe, mail, shopping,
traduzioni, video e programmi creati appositamente da Google.
42 http://cloudmade.com/
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OPEN STREET MAP
3.3 COME FUNZIONA
Open Street Map è basato su diversi elementi e servizi che permettono il funzionamento del
progetto, tra tutti questi i due più importanti sono: il database Open Street Map e la pagina home di
OSM. Il primo è l'elemento che contiene tutti i dati, il secondo permette di poterli consultare.
Il restante mondo di OSM è appoggiato comunque ad uno di questi due elementi, ed essendo tutto il progetto rilasciato sotto licenza libera, ogni giorno nascono nuove applicazioni, servizi e
funzionalità. Il tutto è portato avanti da diverse realtà: appassionati, università e aziende, con il risultato di rendere difficile riassumere e catalogare il tutto, dato che è in continua evoluzione.
Tra i restanti servizi si possono menzionare: i blog43 ufficiali di Open Street Map (qui l'inglese44
e l'italiano45), diverse mailing list46 ufficiali, la pagina wiki di OSM47.
IL DATABASE OPEN STREET MAP
Rappresenta il cuore di tutto il mondo OSM, tutti i servizi, le applicazioni che ruotano attorno
a Open Street Map, utilizzano i dati presenti all'interno dei server48 OSM. I dati son inseriti tramite licenza ODBL (Open Database License).
OPENSTREETMAP.ORG: LA HOME DI
OSM
La home del sito internet openstreetmap.org è caratterizzata da 3 parti ben distinte:
•
una prima fascia verticale con i collegamenti per raggiungere indirizzi utili e sopratutto la
casella di ricerca per trovare un indirizzo/luogo.
•
una grossa mappa occupa gran parte dello schermo, ed è l'area più importante del sito. In
alto abbiamo i collegamenti per modificare la mappa.
43 Nel gergo di Internet, un blog è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma cronologica. In genere un
blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di
post, concetto assimilabile o avvicinabile ad un articolo di giornale.
44 http://blogs.openstreetmap.org/
45 http://blog.openstreetmap.it/
46 La mailing list (letteralmente, lista per corrispondenza, dalla lingua inglese; traducibile in italiano con lista di distribuzione) è un
servizio/strumento offribile da una rete di computer verso vari utenti e costituito da un sistema organizzato per la partecipazione di più
persone ad una discussione asincrona o per la distribuzione di informazioni utili agli interessati/iscritti attraverso l'invio di email ad una
lista di indirizzi di posta elettronica di utenti iscritti. Rappresenta un metodo di comunicazione, tipicamente gestito da aziende,
associazioni, organizzazioni o persone singole, in cui un messaggio e-mail inviato ad un sistema server viene inoltrato automaticamente
in multicast alla lista di destinatari interessati: solitamente infatti gli utenti condividono un interesse o uno scopo, e quando ci sono novità,
il gestore invia mail a tutta la lista per far nascere discussioni, commenti o condividere informazioni utili. Rappresenta, almeno al primo
messaggio inviato dal gestore, un tipo di comunicazione “uno a molti” e con un grado di co-presenza inferiore a quello delle chat.
47 http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Main_Page
48 In informatica il termine server (dall'inglese, letteralmente servitore), indica genericamente un componente o sottosistema informatico di
elaborazione che fornisce, a livello logico e a livello fisico, un qualunque tipo di servizio ad altre componenti (tipicamente chiamate client,
cioè "cliente") che ne fanno richiesta attraverso una rete di computer, all'interno di un sistema informatico o direttamente in locale su un
computer. Rappresenta dunque un nodo terminale della rete opposto all'host client. In altre parole si tratta di un computer o di un
programma che fornisce i dati richiesti da altri elaboratori, facendo quindi da host per la trasmissione delle informazioni virtuali.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
•
a destra invece compare a scomparsa un altra fascia verticale con i collegamenti per poter
cambiare interagire con la mappa.
Figura 2: home page di OSM: livello mappa "Standard"
Nella Figura 2 si può vedere il sito internet alla sua apertura, con visualizzata la mappa di default
denominata “Standard”, questa mappa in realtà corrisponde allo stile grafico “Mapnik”. Nella fascia
verticale a “scomparsa”(Figura 3), quella sulla destra è dinamica, abbiamo:
•
i controlli per muoversi all'interno della mappa
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
•
la possibilità di rilevare la nostra posizione (solo in presenza di rilevatore GPS attivo)
Figura 4: home page di OSM: mappe "Open Cycle Map" e "Transport"
•
i diversi stili di mappa: “Standard”(Figura 2), “Open Cycle Map” e “Transport”(Figura 7), “Map
Quest Open” e “Humanitarian”(Figura 5)
•
la legenda (per ora attiva solo per la mappa “Standard”)
•
le opzioni di condivisione, il link diretto, l'implementazione all'interno di siti web esterni e
l'esportazione della mappa in diversi formati d'immagine.
Figura 5: home page di OSM: mappe "Map Quest Open" e "Humanitarian"
openstreetmap.org vuole essere un portale webmap molto semplice ed accessibile, con poche
funzioni ed opzioni, in maniera da risultare immediato e poco pesante. La galassia OSM però non finisce qui, decine di servizi web diversi offrono servizi aggiuntivi, quasi sempre seguendo la filosofia
“open” che carraterizzano il mondo Open Street Map. Alcuni di questi servizi si possono trovare illustrati all'interno del capitolo 3.5 Esempi d'utilizzo e mappe di Open Street Map pag. 40
3.4 CHI PUÒ CONTRIBUIRE
La base di OpenStreetMap è il grande numero di utenti che esplorano i paesi con i loro ricevitori GPS per completare la mappa, ma molto lavoro può essere effettuato anche senza GPS. Chiunque conosce i nomi delle strade del proprio quartiere, dove si trova un panificio, una buca delle lettere e via così. Ciascuna di queste informazioni può essere aggiunta alla mappa per migliorarla.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
Vi sono ulteriori informazioni che possono essere utilizzate in OpenStreetMap e che permettono alle persone sprovviste di GPS di partecipare: normalmente le foto satellitari sono protette dal
diritto di copyright e quindi non possono essere utilizzate per OSM. Tuttavia ci sono alcune compagnie, istituzioni e privati che collaborano con OpenStreetMap rilasciando fotografie, informazioni,
nomenclatura delle strade… Per questo motivo possiamo utilizzare le immagini satellitari di Yahoo
e Microsoft (Bing Maps) per OSM. In questo modo possiamo fornire una copertura dettagliata quasi
globale, iniziando da fiumi, foreste, laghi, strade, elettrodotti e persino edifici. In Italia è stato rilasciato il permesso per utilizzare le ortofoto49 PNC2006 e PCN2008 (solo Umbria e Lazio) a scopo di ricalco.
A volte queste informazioni possono essere importate direttamente senza il bisogno di tracciarle manualmente e rappresentano una risorsa preziosa per OSM perché arricchiscono il database
di informazioni complesse e dettagliate. Solitamente questo processo non è semplice dal lato tecnico, ma in questo modo si può migliorare il livello di qualità di un’area in breve tempo.
Figura 6: membri della comunità OSM nella città di Genova
Nella Figura 6 si può vedere il numero e la tipologia di utenti OSM presenti all'interno del comune di Genova. I colori identificano il numero di changeset50 caricati su Open Street Map, nello
specifico abbiamo:
•
in rosso, i membri che hanno caricato meno di 10 changeset
49 Una ortofoto o ortofotografia è una fotografia aerea che è stata geometricamente corretta (cioè che ha subito procedimento di
ortorettifica) e georeferenziata in modo tale che la scala di rappresentazione della fotografia sia uniforme, cioè la foto può essere
considerata equivalente ad una mappa.
50 Un changeset, è un set di cambiamenti attuato su OSM. E possibile eliminare changeset interi da OSM in presenza di errori consistenti.
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OPEN STREET MAP
•
in arancione, i membri che hanno caricato tra i 10 e i 100 changeset
•
in verde, i membri che hanno caricato tra i 100 e i 500 changeset
•
in viola, i membri che hanno caricato più di 500 changeset
3.5 ESEMPI D'UTILIZZO E MAPPE DI OPEN STREET MAP
3.5.1 YAOUNDÈ: COME DOVREBBE ESSERE MAPPATA UNA CITTÀ
Figura 7: Yaoundè: la zona della stazione ferroviaria
Yaoundè51 è la capitale del Camerun, una città con più di un milione e mezzo di abitanti. La
cosa che però interessa noi è la particolarità di essere la zona al mondo dove ci sono più dati per
metro quadro caricati su Open Street Map, più di Londra e Parigi ( subito alle sue spalle).
Come si può notare nella Figura 8, l'inserimento di tutta questa mole di dati sul database di
Open Street Map è stato fatto attraverso un attiva collaborazione tra OSM e l'amministrazione comunale della città. Sempre nella Figura 8 si riescono a percepire i confini amministrativi della città anche soltanto per il fatto che fuoriusciti da questi confini “il dato” sparisce quasi completamente.
Questo ha avuto come risultato una mappa completa in ogni piccolo dettaglio, liberamente
consultabile da tutti, e con una spesa da parte dell'amministrazione comunale quasi pari a zero. Altri servizi di Mappe Web (Google, Yahoo, ecc...) richiedono ai privati ma anche alle pubblica amministrazione un costo non sempre sostenibile e soprattutto un risultato certamente non pari a questo.
51 Link per aprire Yaoundé su Open Street Map: http://www.openstreetmap.org/#map=12/3.8413/11.4491
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
Figura 8: Yaoundé su Open Street Map
Per confrontare si cerchi Yaoundé su Google Maps52, magari utilizzando strumenti come Map Compare53 di Geofabrik.
Analizzando la Figura 7 la Figura 8 e sopratutto la Figura 9, ci si rende subito conto della profondità di questa mappa, del numero incredibile di dati che restituisce e dell'efficacia di rappresentazione. Basta un esempio: i pallini verdi che si possono osservare rappresentano gli alberi e interrogandoli, oltre ad avere l'esatta posizione dell'albero si hanno altre informazioni quali, la specie
dell'albero, l'altezza e codice identificativo (dato dall'amministrazione comunale).
Nasce spontanea la domanda: perché questo caso è più unico che raro? Perché una collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e Open Street Map non è la norma?
52 Link per aprire Yaoundé su Google Map: https://www.google.it/maps?ll=3.8673,11.522126&spn=0.465169,0.727158&t=m&z=11
53 Link per aprire Yaoundé su Map Compare: http://tools.geofabrik.de/mc/?
lon=11.5103&lat=3.85798&zoom=11&num=4&mt0=mapnik&mt1=google-map&mt2=bing-map&mt3=mapnik-german
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OPEN STREET MAP
Figura 9: Yaoundé: particolare della città
3.5.2 OPENCYCLEMAP: UNA MAPPA PER I CICLISTI
Figura 10: OpeCycleMap: centro di Munich
OpenCycleMap è una mappa basata sempre sul database OSM, ma pensata principalmente
per mostrare informazioni utili per i ciclisti. Il sito ufficiale OpenCycleMap54 offre poco più che la
semplice visualizzazione della mappa, mappa che può essere visualizzata anche su altri spazi web e
applicazioni. Da pochi mesi, anche il sito ufficiale di OSM offre la visione di questa mappa.
54 http://www.opencyclemap.org/
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OPEN STREET MAP
OpenCycleMap è stato rilasciato da Andy Allan. La mappa di rendering è ancora in fase di sviluppo, i dati vengono aggiornati ogni pochi giorni. La mappa mostra le piste ciclabili nazionali, le
piste regionali e locali, e altre caratteristiche ciclo-specifiche, come ad esempio:
•
piste ciclabili e corsie dedicate
•
parcheggio per biciclette
•
negozi di biciclette
•
itinerari proposti in bicicletta
Dal mese di agosto 2010, il database viene aggiornato ogni poche ore (attualmente ogni 24 ore). I
livelli di zoom più bassi (5-9) possono essere aggiornati più lentamente.
Figura 11: Open Cycle Map: lago di Costanza
Analizzando le due immagini, si può capire come le informazioni cambino a seconda del livello di zoom: nel primo caso (Figura 10) abbiamo visualizzato il centro di Monaco di Baviera, ad un
livello di zoom molto dettagliato, ove si possono vedere le piste ciclabili cittadine segnate con un
tratto blu tratteggiato. Nel secondo caso (Figura 11) lo zoom è ad un più basso livello, si può vedere
il lago di Costanza con le piste ciclabili di diversi colori: in rosso per le piste nazionali, in azzurro
quelle regionali e in blu quelle locali. Anche qui le piste ciclabili cittadine sono in tratto blu tratteggiato. A questo livello di zoom si possono scorgere altre informazioni quali morfologia del terreno
(tramite isoipse) e uso del suolo, per avere un idea più completa delle piste ciclabili che andremo da
percorrere.
In Italia, oltre ad essere poche le piste ciclabili rispetto ai paesi del nord, quelle che ci sono
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
non sono adeguatamente segnate e inserite nel database di Open Street Map.
3.5.3 WAYMARKED TRAILS: UNA MAPPA PER GLI ESCURSIONISTI
Figura 12: Waymarked Trails: Acquasanta e i suoi sentieri
Waymarked Trails è un servizio esterno rispetto ad Open Street Map, che però utilizza proprio i
dati OSM. Sovrappone alla mappa mapnik di OSM un layer che evidenzia i sentieri sotto forma di relazioni55. I sentieri vengono divisi per tipologie: internazionali, nazionali, regionali e locali. Ogni sentiero una volta selezionato restituisce diverse informazioni quali:
•
i dati sul sentiero come la lunghezza, il dislivello e tutte le etichette relative alla relazione del
sentiero su Open Street Map
•
il segnavia del sentiero
•
un grafico riguardante l'altimetria del sentiero
•
la possibilità di scaricare la traccia GPX del sentiero.
Nella Figura 12 sono rappresentati in viola i sentieri sotto forma di relazioni su OSM per la
zona di Acquasanta, in giallo il sentiero evidenziato. I dati OSM sono aggiornati con questa mappa
diverse volte al giorno. Esistono altre versioni di questo portale, riguardanti nello specifico: le piste-
55 Una serie di dati all'interno di OSM possono essere collegati sotto forma di relazioni. Le relazioni possono essere di qualunque tipo, c'è la
più totale libertà nel crearle. In questo caso, più sentieri, magari ti tipologie diverse possono essere collegate sotto forma di relazione per
creare un percorso unico.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
ciclabili56, i percorsi per MTB57 e i percorsi per il pattinaggio in linea58. In Italia queste altre mappe tematiche non presentano quasi nessun dato.
3.5.4 TRANSPORT MAP: UNA MAPPA PER I TRASPORTI PUBBLICI
Figura 13: Mappa dei trasporti pubblici
Sempre all'interno del sito ufficiale di Open Street Map è possibile attivare la mappa dei trasporti pubblici, che comprendono linee degli autobus, linee ferroviarie, ma anche altri servizi quali
trasporti via mare.
Nella Figura 13 si possono vedere evidenziate su una mappa di stile “neutro” le linee ferroviarie (in nero) e quelle degli autobus pubblici (in rosso). Son presenti anche le fermate degli autobus,
con relativo nome, codice identificativo ed altre informazioni.
3.5.5 HOT: HUMANITARIAN OSM TEAM
Il Team Umanitario di OpenStreetMap (HOT)59 nasce con l'intento di applicare i principi open
source e la condivisione di dati aperti alle emergenze umanitarie e quelle di sviluppo economico.
I progetti di mappatura umanitari (HMO) rappresentano la risposta immediata alle calamità
naturali, crisi politiche, e crisi umanitarie in cui occorrono dati geografici aggiornati e i dati. OSM di-
56
57
58
59
http://cycling.waymarkedtrails.org/it/
http://mtb.waymarkedtrails.org/it/
http://skating.waymarkedtrails.org/it/
http://hot.openstreetmap.org/
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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OPEN STREET MAP
venta quindi un potente mezzo ad uso libero da parte delle comunità locali e/o soccorritori.
In genere, questi Humanitarian Mapping Project (HMP) vengono lanciati dalla comunità HOT,
attivando e coordinando a distanza le organizzazioni umanitarie con la comunità OSM locale. HOT
può anche decidere di attivarsi ufficialmente, andando a indicare una sua massima priorità riguardo un determinato Mapping Project, invitando anche altre ONG60 a collaborare. Da pochi giorni sulla
home di OSM è presente e attivabile il nuovo layer humanitarian.
Obiettivi del Humanitarian OSM Team:
•
essere punto di collegamento tra gli operatori umanitari e le comunità di mappatura open
•
creazione di dati mappati a distanza durante una crisi
•
raccolta e organizzazione delle fonti di dati esistenti
•
possibili implementazioni al campo
•
comunicare con gli operatori umanitari
•
promozione di crowd-sourcing61 e semplici standard Web per la condivisione dei dati
•
miglioramenti tecnici OSM e OSGeo in risposta alle esigenze del campo
Attuali progetti di mapping remoto:
•
2013 Humanitarian Mapping Project per Uttaranchal, India
•
2013 Humanitarian Mapping Project per la Repubblica Centrafricana
•
2012 Humanitarian Mapping Project per il Sud e il Nord-Kivu, Repubblica Democratica del
Congo
•
2012 Humanitarian Mapping Project per il Mali
Progetti di mapping remoti archiviati:
•
2010 Filippine (uragano Ondoy), Iran (crisi post-elettorale), Gaza, Pakistan (inondazioni), Alagoas (nondazioni), Yushu (terremoto), Cile (terremoto), Megi/Juan (tempesta), Colombia (alluvioni), Shkoder (inondazioni), Wallis e Futuna (ciclone Tomas)
60 Le organizzazioni non governative, in sigla ONG, in Italia sono delle particolari ONLUS che concentrano la loro attività nella cooperazione
allo sviluppo e che sono riconosciute dal Ministero degli esteri ed inserite in una specifica lista.
61 Il crowdsourcing (da crowd, "folla", e outsourcing, "esternalizzazione di una parte delle proprie attività") è un modello di business nel quale
un’azienda o un’istituzione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo di un progetto, oggetto o idea ad un insieme indefinito di
persone non organizzate precedentemente. Questo processo viene favorito dagli strumenti che mette a disposizione il web. Solitamente il
meccanismo delle open call viene reso disponibile attraverso dei portali presenti sulla rete internet. Il crowdsourcing inizialmente si basava
sul lavoro di volontari ed appassionati che dedicavano il loro tempo libero a creare contenuti e risolvere problemi. La community open
source è stata la prima a trovarne beneficio. L'enciclopedia Wikipedia viene considerata da molti un esempio di crowdsourcing volontario.
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OPEN STREET MAP
•
2011 Sendai (terremoto e tsunami), Libia (crisi), Christchurch (terremoto), Rio de Janeiro (inondazioni), Richelieu (fiume in piena), Corno d'Africa (carestia), Samoa (simulazione ciclone)
•
2012 Senegal (inondazioni), Etiopia e Kenya (campi profughi), Costa d'Avorio (crisi)
IL CASO DI HAITI
Solo poche ore dopo il terremoto di magnitudo 7.0 che ha colpito Haiti nel gennaio 2010 la
Comunità OpenStreetMap ha iniziato a lavorare tracciando i primi elementi. In principio son state
tracciate le strade partendo dalle ortofotocarte che Yahoo aveva messo a disposizione. Questa prima fase è andata a migliorare i dati di base che erano già presenti su Open Street Map. I dati iniziali
erano stati inseriti nel 2008 dopo il passaggio dei due cicloni Ike e Gustav Hanna, questi dati sono
serviti come punto di partenza per la mappatura partita poche ore dopo il terremoto del 2010.
Figura 14: progetto HOT ad Haiti: differenze nei dati mappa (dicembre2009, febbraio 2010, settembre 2013)
Entro le 48 ore successive immagini ad alta risoluzione che fotografavano la situazione postterremoto diventarono disponibili. Nel primo mese del progetto più di 600 persone hanno aggiunto informazioni su OpenStreetMap in Haiti (Figura 14). OSM è quindi diventata la mappa predefinita
dalle organizzazioni umanitarie che nei mesi successivi hanno lavorato ad Haiti per prestare soccorso e sostegno. Comprese le ONG umanitarie, le Nazioni Unite e la Banca Mondiale.
Nel marzo di quello stesso anno HOT ha iniziato a condurre la sua prima missione sul campo
ad Haiti per aiutare ed incentivare le organizzazioni umanitarie, il governo di Haiti (GoH) ed entità e
gruppi della società civile ad utilizzare attivamente OpenStreetMap. Utilizzo che comprendeva sia il
semplice uso, ma anche il contribuire direttamente al progetto OpenStreetMap con l'aggiunta dei
dati stessi. Da tutto questo è nato Comunity OpenStreetMap Haiti (COSMHA) un'organizzazione
OpenStreetMap di Haiti che cerca di portare avanti lo sviluppo della comunità di OpenStreetMap ad
Haiti. HOT e COSMHA insieme hanno lavorato con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni,
nel sistema delle Nazioni Unite, così come il governo di Haiti a un ulteriore sviluppo dei dati OSM. Il
programma di mappatura ha incluso: i trasporti, l'istruzione, la salute, acqua e servizi igienici. Ma
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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Figura 15: centro di Haiti, si possono riconoscere segnati in
rosa gli ospedali da campo, in rosso le strutture provvisorie
d'accoglimento (tende), in giallo le strade ostruite
anche dati riguardanti direttamente l'uragano, la locazione dei rifugi e strutture provvisorie e non
ospedaliere in funzione anti-colera, le comunità di mappatura e anche programmi di capacity building (Figura 15).
Da quando nel marzo 2010 HOT ha iniziato a lavorare su Haiti ci sono stati sei missioni sul
campo e tre mesi di supporto continuo. Inoltre centinaia di persone sono state addestrate all'utilizzo di OSM attraverso workshop e programmi di raccolta dati.
HOT ha continuato ad essere attiva in Haiti sino al 2011, anche se principalmente in un ruolo
di supporto per COSMHA. Attività costituite da una formazione avanzata, aiutano nella concezione
del progetto, così come l'assistenza organizzativa e tecnica dei progetti in corso. L'obiettivo finale è
per COSMHA di essere autosufficiente e non richiedere più l'assistenza di HOT.
3.5.6 VERSAILLES: UNA MAPPA NEL PICCOLO
Sino all'estate 2013 le mappe OSM arrivavano ad un livello di zoom massimo di 19, troppo
poco per poter mappare e di conseguenza far risultare sulla mappa particolari quali singole piante
(ad esclusione dei grossi alberi), aiuole, siepi, giochi d'acqua: rendendo di fatto non utilizzabile
OSM nel rilievo di giardini e di piccole aree.
Come si può vedere nelle Figura 16 e Figura 17, solo grandi giardini come Versailles risultano
oggi mappati in maniera completa su OSM, mappatura che comprende i percorsi, le differenze tra
aree boscate e non, gli specchi d'acqua e le strutture turistico ricettive. Il risultato per quanto riguarda il giardino di Versailles è veramente buono, integrato perfettamente nel contesto urbano.
Nella Figura 18 si possono osservare due porzioni del giardino ad un livello di zoom pari al 19
(il massimo sino all'estate 2013), per rendersi conto dell'impossibilità di scendere ancora di più nel
dettaglio aggiungendoci ulteriori informazioni.
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Figura 16: Versailles su OSM: mappa "Humanitariam map"
Figura 17: Versailles su OSM: vista della zona, e particolare giardino
Figura 18: Versailles su OSM: particolari giardino (zoom livello 19)
Con l'aggiunta di un ulteriore livello di zoom (il 20) oggi si aprono nuove possibilità, permettendo di ampliare le informazioni inseribili su OSM, informazioni ancora tutte da studiare per capire
a che livello di profondità si può arrivare.
Nella Figura 19 è inquadrato il giardino di Villa Duchessa di Galliera a Voltri e salta subito
all'occhio lo spazio ora disponibile grazie all'ampliamento dello zoom al livello 20, con la conseguente possibilità di poter inserire su OSM non solo più grandi giardini come Versailles, ma anche il
singolo piccolo giardino sotto casa.
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OPEN STREET MAP
Figura 19: il giardino di Villa Duchessa di Galliera su OSM: livelli di zoom 19 e 20
3.5.7 OPEN SEA MAP: LA CARTA NAUTICA LIBERA
Figura 20: Open Sea Map, Mare del Nord
OpenSeaMap62 è un progetto internazionale che ha come scopo quello di creare una carta
nautica libera. Dal momento che c'è un grande bisogno di mappe per la navigazione, accessibili liberamente, nel 2009 è nato il progetto OpenSeaMap. Lo scopo di OpenSeaMap è di catalogare le informazioni nautiche utili e di rilievo per i navigatori e quindi incorporarle all'interno di una mappa
mondiale libera. Queste informazioni includono fari, boe e altri segnali utili alla navigazione oltre
alle indicazioni sui servizi disponibili nei porti. OpenSeaMap è un sotto-progetto di OpenStreetMap
ed utilizza il suo database.
Come si può vedere nella Figura 17, la mappa restituisce oltre che la posizioni dei porti, fari e
principali rotte navali, anche la posizione in tempo reale di tutte le navi presenti. Corredate da informazioni quali: nome della imbarcazione, nazionalità, velocità attuale, lunghezza, stazza, ecc...
62 http://map.openseamap.org/map/
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OPEN STREET MAP
3.6 PUNTI DI FORZA, CARENZE E DIFFERENZE CON ALTRE WEB-MAPPE
Open Street Map ha diversi punti di forza e qualche carenza.
I principali punti di forza, per ordine di importanza, sono i seguenti:
1. Open Street Map è open
Nel primo capitolo di questa relazione son spiegate le differenze tra filosofia open e closed,
tra software proprietario e software libero, tra tra dati liberi e non, di conseguenza è facile intuire che questo punto di forza assume l'importanza maggiore. OSM è a disposizione di tutti e tutti possono metterci pienamente le mani sopra, questo è di fondamentale importanza
perché anche se è vero che crea una sorta di dispersione del lavoro della community OSM, i
risultati possono considerarsi di ottimo livello. Basta pensare che OSM offre un qualcosa di
molto simile, e per alcuni aspetti migliore, di servizi concorrenziali molto più organizzati e
con potenti mezzi, anche fi nanziari. OSM con le sue migliaia di sostenitori/utenti/appassionati/collaboratori, riesce a reggere il confronto ad esempio con Google Map, gestite da una
delle più potenti società al mondo (in ambito informatico e non).
2. Open Street Map è completo
Il fatto di essere open, cioè aperto a tutti nel massimo modo possibile, rende OSM molto più
completo rispetto ai servizi concorrenziali. Il motivo principale risiede nel fatto che OSM al
contrario delle altre web-mappe non nasce e cresce per motivi prettamente commerciali,
conseguentemente i dati inseriti al suo interno non sono solo quelli che possono portare
un rientro economico.
Esempio: web-mappe come Google Map cosa riportano sulla mappa? Rete viaria, esercizi
commerciali, attrazioni turistiche ecc. Tutti elementi che per un motivo o per l'altro portano
un ritorno economico, il singolo esercizio commerciale pagherà Google per essere inserito
all'interno della mappa, così come pagherà anche l'amministrazione comunale per inserire
ad esempio la rete pubblica di autobus sempre all'interno della mappa. Al contrario su
Open Street Map chi mappa non è vincolato da questo fattore e di conseguenza gli elementi
mappati sono molto più eterogenei, si può affermare senza ombra di dubbio che si può
mappare su OSM qualunque cosa.
Sempre riguardo le differenze tra OSM e le altre web-mappe, risalta subito la completa assenza delle reti sentieristiche su queste ultime a fronte di una loro diffusa presenza su OSM,
anche se variabile a seconda delle zone. Su OSM quindi è possibile trovare informazioni su
sentieri di diverse tipologie, con la possibilità anche di inserirle in calcoli di routing63, Google
63 Per routing si intende il creare percorsi automatici basati sui dati delle web-mappe, attraverso l'inserimento di un punto d'inizio, vari punti
intermedi facoltativi, e il punto di termine
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OPEN STREET MAP
Map invece sino ad ora non si è mai curata dell'inserimento di reti sentieristiche sulle sue
mappe, ad esclusione di qualche percorso negli USA. Si tratta di quei pochi percorsi di rilevanza internazionale, che hanno come caratteristica anche un grande risvolto economico,
una su tutti: la zona del Grand Canyon.
3. Open Street Map è in continuo aggiornamento
Open Street Map è in continua evoluzione ed aggiornamento, ogni giorno nuove zone vengono mappate e le informazioni presenti nel database OSM aumentano di settimana in settimana. La copertura dei dati non è omogenea chiaramente, ci sono zone mappate meglio
e zone mappate poco: in linea generale si può affermare che il Nord Europa è mappato
molto bene, sopratutto la Germania in quanto OSM nasce lì, mentre il Sud dell'Europa invece è meno completo. Lo stesso andamento si ha per quanto riguarda l'Italia, con il Nord ben
mappato a partire dalle regioni “tedesche”, mentre il sud è ancora poco coperto. La mappatura su OSM per quanto riguarda gli Usa sino a poco tempo fa non era molto approfondita,
ma negli ultimi tempi la situazione è cambiata decisamente, anche grazie alla collaborazione delle amministrazioni pubbliche. Altre zone del globo più povere, come l'Africa o l'Asia,
hanno ancora una mappatura carente, ma a differenza di altre web-mappe, le informazioni
presenti su OSM aumentano costantemente . Anche qui si può fare lo stesso ragionamento
fatto prima, Google non ha (quasi) nessun interesse a mappare zone disabitate o molto povere, mentre per OSM questa distinzione tra zone diverse del pianeta non ha significato. Le
differenze nella quantità di dati tra zona e zona su OSM è dovuta esclusivamente al numero
di mappatori presenti su una o sull'altra. Ovviamente, la minor facilità di accesso all'informatica nei paesi in via di sviluppo rispetto al mondo occidentale, incide sulla densità di
mappatura su OSM, ed è per questo che la comunità OSM ritiene di fondamentale importanza far conoscere in questi paesi Open Street Map e i servizi ad esso collegati.
Le principali (poche) carenze invece sono:
1. Mancanza di ortofotocarte OSM
Questo elemento è un problema di impossibile soluzione. Probabilmente (il condizionale è
d'obbligo) non esisteranno mai ortofotocarte che coprano l'intero globo rilasciate sotto licenza libera, questo in quanto l'elaborazione di queste foto ha un costo non indifferente. Di
conseguenza OSM non avrà mai come layer (livello) aggiuntivo alle sue mappe l'equivalente
di quello Google “Satellite”. Esistono tuttavia servizi esterni ad Open Street Map, che si appoggiano comunque ad OSM e alle carte Google, uno di questi è Track4Bikers64 che permet64 http://tracks4bikers.com/
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OPEN STREET MAP
te la sovrapposizione di carte OSM con quelle Google. Bisogna specificare che questo tipo
di servizio è differente da quello offerto da openstreetmap.org, in quanto logicamente i dati
forniti non sono tutti sotto licenze libere.
2. Mancanza di foto georiferite in sequenza (Street View di Google)
Problema che ha molti elementi in comune con quello precedente, anche qui sarà difficile
avere su OSM l'equivalente del servizio Street View65 di Google, per i motivi sopra detti. Servizi sulla georeferenziazione di foto all'interno di OSM si possono trovare al di fuori di openstreetmap.org, anche se in questo caso si parla di foto singole e non interlacciate (l'equivalente della funzione Panoramio66 di Google).
RIGUARDO IL PROBLEMA DELL'ATTENDIBILITÀ DEL DATO
Una delle critiche rivolte a OSM, la stessa che viene fatta da anni a Wikipedia, riguarda l'attendibilità del dato, che deriva dal fatto che entrambi sono creati da persone non professioniste e garantendo a chiunque la completa possibilità di modificarli quando e comesi vuole.
Se Wikipedia, per venire incontro a questa critica, ha introdotto le pagine certificate, ovvero
quelle pagine ormai complete e che a giudizio della comunità Wikipedia non hanno bisogno di ulteriori modifiche (che si possono comunque fare, ma passando per un filtro altrimenti assente sulle
altre pagine), OSM non ha introdotto per scelta questa soluzione.
C'è da dire che comunque il caso è leggermente differente:
•
su wikipedia chiunque può modificare un pagina molto facilmente e in poco tempo
•
su OSM per inserire/modificare un dato bisogna avere una conoscenza di base riguardo alla
cartografia, ai programmi usati ed al mondo Open Street Map
•
su wikipedia, son tre i tipi di utenti che modificano i dati: i moderatori, quelli che controllano costantemente tutte le pagine, cercano di risolvere problematiche e dati errati; gli esperti di un certo argomento, che modificano con cognizione di causa gli argomenti che li competono (le pagine di medicina son create da dottori, ecc); infine gli utenti generali, che effettuano piccole modifiche un po' ovunque. Spesso sono proprio gli utenti generali che
creano dati non corretti
•
su OSM, invece sono due i tipi di utenti che inseriscono/modificano i dati: i moderatori, che
65 Google Street View (in italiano Google Visione Stradale) è una caratteristica di Google Maps e Google Earth che fornisce viste panoramiche
a 360° gradi in orizzontale e a 290º in verticale lungo le strade (a distanza di 10-20 metri l'una dall'altra) e permette agli utenti di vedere
parti di varie città del mondo a livello del terreno. Introdotto il 25 maggio 2007, il servizio si è gradualmente ampliato, fino a comprendere
allo stato attuale fotografie provenienti da numerosi paesi europei ed extraeuropei.
66 Panoramio è un sito web di condivisione di fotografie con un sistema di localizzazione geografica. Le foto caricate sul sito dagli utenti,
dopo esser state posizionate sulla mappa di Google Maps, risultano visibili sullo stesso Google Maps; ogni mese tra queste ne vengono
selezionate alcune per Google Earth. Col tempo si è formata una folta comunità di appassionati che si scambiano commenti ed opinioni.
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OPEN STREET MAP
controllano tutta la mappa del globo, spesso usando plugin d'aiuto per controllare masse
di dati imponenti; gli utenti generali, che invece lavorano a livello territoriale, poiché ognuno è predisposto a lavorare sull'area che conosce meglio, quella dove vive o lavora. Di conseguenza il dato è spesso inserito con cognizione di causa anche dagli utenti generali.
Questo non garantisce che la mappa OSM sia completamente esente da possibili errori, ma
l'alto numero di utenti, tutti con una discreta competenza informatica/territoriale, unito al controllo
a tappeto tramite plugin (esistono programmi che segnalano automaticamente errori sul dato
OSM) rendano la mappa più che utilizzabile ai fini professionali e non.
3.7 PERCHÉ UTILIZZARE OPEN STREET MAP E NON GOOGLE MAP MAKER
In Italia è stato attivato da pochi mesi Google Map Maker, ovvero l’idea che Google ha avuto
un paio di anni fa per cercare di ampliare il servizio offerto da Maps, attualmente non presente in
diverse nazioni, con diverse imprecisioni sia sui dati geografici che sui dati relativi alle attività commerciali. Un utente col proprio account Google può accedere ad una interfaccia che gli fornisce la
forma del terreno e le immagini satellitari e può inserire gli elementi che interessano a Google, senza però poi poter riutilizzare i dati, che diventano immediatamente di proprietà di Google.
Infatti nei ToS67 si legge:
Pubblicando i Contributi dell'Utente sul Servizio, l'Utente concede a Google una licenza perpetua,
irrevocabile, per tutto il mondo, gratuita e non esclusiva, a riprodurre, adattare, modificare, tradurre,
pubblicare, rappresentare pubblicamente, visualizzare pubblicamente, distribuire e creare opere derivate da, i Contributi dell'Utente. L'Utente conferma e garantisce di possedere tutti i diritti e autorizzazioni
necessari per concedere tale licenza. L'Utente concede altresì agli utenti finali dei servizi di Google il diritto di accedere e utilizzare, incluso il diritto di modificare, i Contributi dell'Utente, nei limiti di quanto permesso dai termini di servizio di Google applicabili.
Il Servizio è fornito all'Utente per il suo utilizzo a titolo personale e non commerciale e nel rispetto
dei Termini. Inoltre, all'Utente è fatto divieto di utilizzare Map Maker in un modo che permetta all'Utente
stesso, o a qualsiasi altro soggetto, l'accesso a download di massa oppure a feed collettivi di coordinate
numeriche di latitudine e longitudine.
Quindi l'utente può caricare dati (solo se ne è certamente sicuro e assumendosene la respon-
67 Terms of Service: regole a cui ci si impegna ad uniformarsi per l'utilizzo di un determinato servizio
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sabilità) ma deve concedere a Google tutti i diritti di riutilizzo del dato (anche commercialmente parlando)e non può riprendersi l'elaborazione che ha fatto. Ed in più, essendo i contributi vagliati e
moderati, dovrà passare del tempo prima che quanto inserito appaia sui prodotti Google.
E' chiaro che Google chiede agli utenti di aiutarli a migliorare i propri dati perché non ha la
possibilità di usare dati che hanno licenze libere, semplicemente perché i dati che si possono liberamente e legalmente prelevare ed utilizzare ad esempio da OSM, per rispettare la licenza associata,
devono essere riutilizzati con lo stesso tipo di licenza (quindi libera).
D'altra parte, un utente che vuole aggiungere dati a Google Map Maker dovrebbe considerare
invece di aggiornare quelli di un progetto come OpenStreetMap.
PER RIASSUMERE:
Google Maps Maker
•
è un sistema chiuso, i dati inseriti da un utente vengono regalati a Google che potrà decidere per cosa usarli e chi può usarli
•
NON è permesso l'utilizzo commerciale dei dati senza previa richiesta a Google
•
caricare i dati su Google Map Maker è contribuire ad ingrandire un servizio commerciale,
perdendo i diritti sugli stessi dati inseriti
Open Street Map
•
è un sistema aperto, i dati inseriti da un utente sono disponibili a tutti tramite licenze libere
•
è permesso l'utilizzo commerciale dei dati sempre
•
caricare i dati su OSM è contribuire ad una buona causa, i dati inseriti saranno liberi e a disposizione di chiunque per sempre
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Figura 21: Osm vs Google Map Maker: le differenze
ALCUNI PARADOSSALI ESEMPI:
•
Calcolo percorso a piedi Acquasanta – Pontedecimo (Figura 22)
Open Street Map = 19,1 km
Google Map = 24.3
Non essendoci su Google i dati riguardanti i sentieri, il percorso vien fatto coincidere con
quello stradale, ovviamente più lungo. OSM invece correttamente calcola il percorso attraverso l'area montuosa facendo percorrere alcuni dei numerosi sentieri segnati.
Figura 22: Osm vs Google Maps: Acquasanta - Pontedecimo
Calcolo percorso a piedi Chardonney – Cogne (Figura 23)
Open Street Map = 19,1 km
Google Map = Impossibile calcolare indicazioni stradali tra Cogne AO e Chardonney AO
In questo caso Google non potendo inserire nel calcolo del percorso i sentieri, restituisce il
risultato sotto forma di errore, dando come risposta l'impossibilità di dare indicazioni.
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OPEN STREET MAP
Figura 23: Osm vs Google Maps: Chardonney - Cogne
•
Scalata del Monte Bianco da Charmonix (Francia) (Figura 24)
Open Street Map = 19,7 km
Google Map = non arriva sulla vetta del monte bianco, ma si ferma circa a metà strada
Google termina il calcolo del percorso in corrispondenza dell'ultimo metro di strada asfaltata che si trova in posizione più vicina rispetto alla vetta.
Figura 24: Osm vs Google Maps: Monte Bianco da Charmonix
•
Calcolo percorso in automobile Amsterdam (Olanda) – Lhasa (Cina/Tibet)
Open Street Map68 = 10589 km (Figura 26)
Google Map = dato non disponibile
Il percorso dovendo passare per l'Afganistan e il Pakistan, due aree in buona parte non coperte da Google Maps, non viene calcolato da Google al contrario di OSM che invece fornisce un dato preciso. Altri esempi di questo tipo potrebbero essere fatti, in quanto intere
aree africane e diverse aree del sud America non presentano totale copertura della rete stradale su Google.
68 Link breve: http://maps.cloudmade.com/?
lat=42.811522&lng=25.136719&zoom=3&directions=29.655239188953768,91.11854553222656,52.37759026091806,4.90171551704406
7&travel=car&opened_tab=1
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Figura 25: Osm vs Google Maps: Amsterdam - Lhasa
Statistiche e numeri riguardo Open Street Map
Ecco alcuni numeri riguardo OSM e i suoi dati (aggiornati al 24 settembre 2013)69:
•
Numero di Utenti Registrati: 1.381.531
•
Numero di punti georiferiti da tracce GPS: 3.619.163.773
•
Numero di oggetti presenti su OSM: 2.234.220.001; di cui 2.033.668.231 nodi e 198.394.067
segmenti
•
Numero di relazioni presenti su OSM: 2.155.687
•
Numero di tags (etichette) differenti su OSM: 44.572; per un totale di 61.115.071 tags
In media ogni giorno vengono caricate 207 tracce GPS, e aggiunti 2681 nodi su Open Street Map.
Per quanto riguarda l'autore di questa tesi (nome su OSM seba85), i contributi ad OSM si
possono riassumere con questi numeri (aggiornati al 24 settembre 2013):
•
Mappatore da: 20 febbraio 2012 (583 giorni)
•
Giorni in cui ha mappato: 69 (11.8% sul totale)
•
Elementi aggiornati su Open Street Map: 50.175 (all'interno di 224 ChangeSet): di cui creati
40.653 nodi, 2.770 segmenti, 74 relazioni; modificati 3.347 nodi, 1.748 segmenti, 163 relazioni; cancellati 1.338 nodi, 69 segmenti, 57 relazioni. Collocandosi in #5.017 posizione per
quanto riguarda i nodi modificati, #6947 per i segmenti e #3481 sulle relazioni.
•
I cambiamenti hanno interessato: per il 27% gli elementi commerciali/ricettivi/attrattivi,
31% gli edifici, 35% le strade, 13% l'uso del suolo, 9% la toponomastica, 12% gli elementi
naturali
•
I ChangeSet son stati fatti utilizzando: 214 volte Josm (96%), 7 volte Potlach 70 (3%), 3 volte
Vespucci71 (1%)
69 Statistiche tratte da: http://www.openstreetmap.org/stats/data_stats.html, http://taginfo.openstreetmap.org/reports/database_statistics
e http://osmstats.altogetherlost.com/
70 Potlatch 2 è l'editor online di OpenStreetMap che si avvia quando si clicca sulla scheda "Modifica". Versione completamente riscritta di
Potlatch 1
71 VESPUCCI OSM EDITOR è il primo editor di OpenStreetMap creato per la piattaforma Android ed è rilasciato sotto licenza Apache License
2.0. Il programma permette di tracciare percorsi effettuati in macchina, a piedi o in bicicletta e di caricare i dati direttamente nei databases
del progetto OpenStreetMap. L’editor è scaricabile ed installabile dal market di Android grazie alla disponibilità di un abbonamento ad
internet. Le funzionalità di quest’applicazione sono tante e vanno dalla creazione e modifica di singoli nodi al download ed upload sui
Server Osm.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
58DI 159
OPEN STREET MAP
Figura 26: in arancione le aree dove son stati effettuati il
maggior numero di modifiche alla mappa da parte mia
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
59DI 159
ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
4 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN
STREET MAP
4.1 DESCRIZIONE DI ACQUASANTA
Acquasanta è una località dell'immediato entroterra del ponente genovese, posta nella valle
del torrente omonimo e distante circa 23 km in direzione WNW del capoluogo di provincia. Il suo
territorio è amministrativamente suddiviso tra i comuni di Mele a ovest e Genova a est, seguendo il
corso del torrente Leira che lo attraversa. Sebbene la sua posizione geografica sia piuttosto infelice,
in quanto situata all'interno di una stretta vallata poco soleggiata in inverno e piuttosto umida, già
in epoca romana era conosciuta grazie ad una fonte di acqua solforosa. Sulla rupe da cui sgorga la
fonte, fu costruito un piccolo tempietto pagano, distrutto da antiche alluvioni; al suo posto fu poi ricostruita una piccola cappella cristiana, in cui si conserva una statua della Madonna.
Il paese di Acquasanta poggia su tre elementi architettonici fondamentali, oggi strutture di
rilevante interesse turistico, e tutti e tre sono mappati ed inseriti all'interno di OSM. Questi tre elementi sono nell'ordine: il Santuario di N.S. dell'Acquasanta, le Terme di Acquasanta e il Museo della
carta. Nel paese si possono trovare alcune strutture ricettive, quali 3 ristoranti, e un Bed&Breakfast,
due alimentari, ed anche un ufficio postale e un circolo sociale. Al di fuori del paese abbiamo altre
tre strutture ricettive, un agriturismo e altri due Bed&Breakfast. Anche tutti questi elementi sono
mappati ed inseriti all'interno di OSM. Acquasanta è servita da una linea ferroviaria, la Genova – Acqui Terme, la stazione si trova a circa un km dal centro del paese; una linea autobus (la 101) collega
Acquasanta con la poco distante Voltri 8 km. Inoltre nei dintorni del paese abbiamo altri elementi
storico/culturali di una certa rilevanza, quali la Pietra di Issel, la neviera delle Giutte e diverse “Baracche de Pria”.
SANTUARIO DI N.S. DELL'ACQUASANTA
Il santuario è stato costruito tra il 1683 e il 1718, su un progetto iniziale probabilmente opera
dell'architetto lombardo Carlo Muttone a cui, sempre a Genova, sono attribuite anche la chiesa di Santa
Croce e San Camillo (sita in una traversa di Via XX Settembre) e la chiesa di San Luca (sita nel centro storico). Durante i secoli successivi, negli interni sono stati aggiunti diversi altari. La facciata, realizzata in
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
60DI 159
ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
base ad un progetto di Maurizio Reggio ed i due campanili sono stati completati agli inizi del XX secolo,
tra il 1900 e il 1911. Sul finire del XIX secolo e nei primi decenni del XX secolo, oltre che luogo di pellegrinaggio, fu meta turistica dei signori dei paesi vicini, da Arenzano fino a Sampierdarena e nell'entroterra
fino a Rossiglione, grazie ad un centro termale rinomato. Due lapidi poste all'interno del Santuario ricordano il matrimonio, avvenuto il 21 novembre 1832, di Re Ferdinando II di Borbone con Maria Cristina di
Savoia. Ogni anno tra agosto e settembre, è uso che le confraternite ogni domenica, a turno, giungano
all'Acquasanta in pellegrinaggio e percorrendo la Scala Santa, portando in processione le statue dei Cristi e le proprie casse della Madonna. Una volta giunti in cima con la cassa della Madonna, i portatori la
fanno ballare, alzandola e abbassandola ritmicamente in segno di festa. La Scala Santa composta da
33 gradini, copia di quella che si dice percorse Gesù Cristo per giungere da Pilato, fu costruita a partire
dalla Cappellina in direzione del Santuario. Attualmente la struttura del Santuario è interessato dal un
completo lavoro di restauro, che andrà a recuperare la facciata, le due ali e il sagrato della piazza antistante.
element number 207446494
amenity = place_of_worship
building = yes
denomination = catholic
name = Santuario N. S. dell'Acquasanta
religion = christian
TERME DI ACQUASANTA
Lo stabilimento, di proprietà della fondazione Opere Pie Riunite, realizzato nel 1830 e rinnovato
negli anni '60, del secolo scorso, dopo più di vent'anni di chiusura finalmente, oggi ha riaperto dopo innumerevoli problemi. Le acque termali che sgorgano ad Acquasanta sono oligominerali, alcaline e sulfuree, con un residuo fi sso di 220mg/litro e sono particolarmente indicate per la cura di patologie di
competenza otorinolaringoiatrica (dalle riniti alle faringiti), ma sono anche di aiuto nella soluzione di
malattie delle basse vie respiratorie, come polmoniti, bronchiti e disturbi causati dal fumo. La relativa vicinanza alla città di Genova ed ai suoi servizi, ne fanno un piccolo polo turistico/sanitario di indubbia
potenzialità, che proprio negli ultimi mesi è sempre più cresciuto come importanza e valenza turistica.
element number 225548623
building = yes
name = Terme di Genova
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
MUSEO DELLA CARTA
Si dice che la carta sulla quale venne redatta la Magna Charta Libertatum degli inglesi, con la
quale Re Giovanni si trovò costretto a concedere la Costituzione al popolo britannico nel 1215, fosse di
fabbricazione genovese. E' certo che il prodotto cartario genovese fosse così pregiato da poter ottenere
tra il Cinque e Seicento il monopolio sul mercato europeo. La carta fabbricata nel territorio della Repubblica Genovese veniva usata alla corti e nelle cancellerie di Spagna e Inghilterra, perché considerata la
più solida e l'unica a resistere ai tarli, un pregio questo che derivava dal fatto che per la sua produzione
venivano usati stracci di lino e canapa. La capitale della fabbricazione della carta su tutto il territorio
della Repubblica di Genova fu, per circa tre secoli, Voltri e in particolare la zona di Mele e dell'Acquasanta. Proprio presso Acquasanta è ospitato il Museo della Carta, all'interno di un ex cartiera del 1756 denominata Sbaragia. L'edificio, di proprietà dell'Opera Pia N.S. dell'Acquasanta e sede del Centro di testimonianza ed esposizione dell'arte cartaria, venne restaurato nel 1992 dall'architetto P. Cevini e allestito
dall'architetto Ibleto Fieschi. E' stato inaugurato nel giugno del 1997. Al suo interno si trovano i vecchi
macchinari e gli attrezzi utilizzati per la produzione della carta fino a pochi anni fa (1985), compresi la
gran macina in pietra, che serviva per la riduzione in poltiglia degli stracci ed era azionata dalla forza
idraulica del torrente, i macchinari necessari alla creazione dei fogli e al loro taglio, alcune antiche fili grane, timbri e pesi necessari un tempo alla misurazione della grammatura della carta.
element number 207446574
building = yes
name = Museo della Carta
source = Regione Liguria
tourism = museum
PIETRA DI ISSEL
Nel vallone del Rio Martino esistono alcune rocce istoriate, oggetto di studio da quasi un secolo,
che continuano a presentare difficoltà di datazione e di interpretazione dei segni. La più famosa fra tutte, nota come “Pietra dell'Acquasanta”, è una rupe serpentinosa di tre metri di lunghezza e larga circa la
metà, affiorante dal terreno ad una quota di circa 510 metri slm, nella scarpata sottostante il sentiero
che, presso Cascina Giutte, si stacca dalla carrozzabile Acquasanta-Passo del Turchino e sale verso le diroccate Case Veleno: la zona è raggiungibile in poco più di un quarto d'ora di cammino. La superficie superiore, l'unica parte istoriata del masso, reca alcune centinaia di piccole cavità scodelliformi, con un
diametro appena inferiore ai due centimetri e profonde circa un centimetro e mezzo, varie figure geo-
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
metriche regolari ed irregolari e diversi intagli a “polissoir” intersecanti. Alcune delle incisioni sulla pietra, come le coppelle, i circoli e le croci, sono di tipologie antichissime, ma furono riprodotte un po' ovunque nelle valli alpestri, tali e quali per millenni fin quasi ai giorni nostri: ciò pregiudica terribilmente ogni
possibilità di assegnare loro una datazione appena attendibile, almeno con gli odierni mezzi d'indagine.
element number 207446574
building = yes
name = Museo della Carta
source = Regione Liguria
tourism = museum
NEVIERA DELLE GIUTTE
In Liguria una consuetudine molto antica è quella riguardante la raccolta di neve nelle località
montane, soggette a intense precipitazioni, ed il suo mantenimento in particolari depositi protetti da
materiale isolante. La neve poteva poi essere venduta, sopratutto durante i mesi più caldi, nei centri del
litorale. Sui pendii del Monte Penello, a poche centinaia di metri dalla vetta, esistono ancora i resti di
quattro grandi fosse dette neviere, a forma di tronco di cono rovesciato con il muro perimetrale in pietra
grezza, profonde da tre a cinque metri e con un diametro superiore tra i sei e gli otto metri. Il commercio
della neve, divenne ben presto talmente lucroso da giustificare, nel 1625, l'applicazione di un imposta
sulla sua importazione in città. La neviera in località Giutte ha la particolarità nell'avere una copertura
fissa a cupola, costituita da mattoni e uno strato di terra sulla sommità. Per accedere alla neviera si deve
percorrere un tunnel ricurvo di una decina di metri di lunghezza.
element number 2391000785
name = Neviera
place = locality
tourism = attraction
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63DI 159
ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
4.2 RILIEVO ED INDIVIDUAZIONE DELLA COMPLETA RETE ESCURSIONISTICA
Nella fase di rilievo e raccolta dati di questa tesi, tutta le rete sentieristica all'interno dell'area
compresa tra i torrenti Leira e Varenna è stata censita ed inserita all'interno di OSM, sia tutti sentieri
segnati e quindi compresi all'interno di percorsi ufficiali, sia quei sentieri il più delle volte poco curati che non fanno parte di percorsi ufficiali. Il rilievo è stato effettuato tramite strumentazione GPS sul
campo e ricalco da ortofotocarta, i sentieri particolarmente coperti da boschi o all'interno di situazioni morfologiche complicate, con conseguente difficoltà di ricezione del GPS, son stati percorsi e
rilevati più volte.
Una volta in possesso di tutti i principali dati riguardo i sentieri e le tracce GPX72, tutti i sentieri
son stati caricati all'interno del database OSM. I sentieri ufficiali, quelli contraddistinti da un segnavia identificativo, sono stati inseriti attraverso relazioni a cui sono state associate le etichette che
permettono di aggiungere informazioni al dato su OSM.
4.2.1 LE ETICHETTE INSERITE IN OSM PER LA DEFINIZIONE DEI SENTIERI
•
ETICHETTE OBBLIGATORIE NECESSARIE PER CREARE LA RELAZIONE:
type=route
Specifica che la relazione è un sentiero
route=hiking
Specifica che il percorso (nel suo insieme) è un sentiero unico
•
ETICHETTE OBBLIGATORIE:
from
Inserire il punto di partenza del percorso
Mtb:scale=
Inserire il valore corrispondente alla difficoltà del percorso affrontato in MTB. Probabilmente il percorso comprende tratti con diverse difficoltà tra loro, inserire il valore che corrisponde al tratto più
difficile.
72 Il GPX è un formato a licenza aperta che consente il trasferimento di dati georeferenziati fra supporti diversi. Un file GPX contiene tracce,
percorsi e punti di interesse con le loto coordinate geografiche. Si sta configurando come standard per lo scambio di questo tipo di dati ed è
compatibile con pressoché tutti i dispositivi GPS, come navigatori e smartphone con antenna satellitare, nonché con software e siti per la
visualizzazione dei percorsi sullo schermo del computer.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
64DI 159
ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
name=
Inserire il nome del percorso
network=
Specificare se il sentiero è locale (lwn), regionale (rwn), nazionale (nwn) o internazionale (iwn). L'Alta
Via dei Monti Liguri è considerato un sentiero regionale. Il sentiero E1 invece è considerato internazionale.
osmc:symbol=
Inserire il codice del simbolo più somigliante a quello reale, per una giusta sintassi seguire questa
guida: http://www.wanderreitkarte.de/symbols_it.html
roundtrip=
Specificare se il percorso compie un anello (=yes), oppure no (=no)
sac_scale=
Inserire il valore corrispondente alla difficoltà del percorso affrontato a piedi. Probabilmente il percorso comprende tratti con diverse difficoltà tra loro, inserire il valore che corrisponde al tratto più
difficile.
symbol=
Descrivere il segnavia (forma e colore) in Inglese
to=
Inserire il punto di arrivo del percorso, se corrisponde al punto di partenza segnarlo comunque
trail_visibility=
Inserire grado di visibilità e stato di manutenzione del percorso. Probabilmente il percorso comprende tratti con diversi gradi di visibilità e manutenzione, inserire il valore medio che rappresenta
indicativamente la visibilità e lo stato di manutenzione del sentiero nella sua interezza
•
ETICHETTE FACOLTATIVE:
description=
Inserire una breve descrizione del percorso
duration=
Inserire la durata che richiede il percorso (con questa sintassi 0:00)
operator=
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
Inserire chi gestisce il percorso
ref=
Inserire il codice identificativo del percorso
symbol.it=
Descrivere il segnavia (forma e colore) in italiano
website=
Inserire un eventuale collegamento ad internet
4.2.2
•
I SENTIERI SEGNATI, RILEVATI E INSERITI SU
OSM E LE RELATIVE ETICHETTE
ACQUASANTA - PUNTA MARTIN [DIRETTA]
relazione numero 2842727
Description = Sentiero che nella prima parte risale lungo il lato destro del rio Baiardetta, per poi
portarsi decisamente su quello sinistro, prima di risalire lungo il crinale che dalla località Acquasanta porta direttamente a Punta Martin. Sentiero per escursionisti esperti, prevede forte acclività
in alcuni tratti esposti, ma non presenta difficoltà ad esclusione dell'ultimo breve tratto subito
prima della sommità.
duration = 3:00
from = Acquasanta
mtb:scale = 6
name = Acquasanta - Punta Martin (Diretta)
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_bar
ref = 02GES04
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = alpine_hiking
symbol = red line point
symbol.it = linea e punto rossa
to = Punta Martin
trail_visibility = excellent
type = route
•
ACQUASANTA - PASSO DEL VELENO - MONTE PENELLO
relazione numero 2843862
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
Description = Lunga escursione, che partendo da Acquasanta, tramite largo giro termina sul Monte Penello. Caratterizzata da una prima metà (sino al Passo del Veleno) coperta da boschi (in gran parte
castagneti), in cui si incontrano vecchi casolari ormai in completo stato di abbandono. La seconda
parte, oltre che coincidere con il percorso dell'Alta Via dei Monti Liguri, segue il crinale e si
presenta molto più aperta e panoramica. Qui si incontra, dopo una sorgente, anche una ben conservata
Baracca de Pria. Sul finire dell'escursione in corrispondenza del Colle Gandolfi si abbandona il
tracciato dell'Alta Via (che piega verso Nord in direzione Praglia/laghi del Gorzente), e in pochi
minuti si raggiunge la vetta ove si trovano due bivacchi sempre aperti.
duration = 3:00
from = Acquasanta
mtb:scale = 1
name = Acquasanta - Passo del Veleno - Monte Penello
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_triangle_line
ref = 02GES03
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = red triangle line
symbol.it = triangolo rosso vuoto
to = Monte Penello
trail_visibility = good
type = route
•
ACQUASANTA - PASSO DEL TURCHINO
relazione numero 2890352
Description = Percorso che partendo da Acquasanta porta al Passo del Turchino lungo sentieri mai
difficili. E' la prima parte a presentare qualche difficoltà dovuta esclusivamente al dislivello affrontato. Terminato questo tratto, dopo una discesa si passa in prossimità della frazione della Biscaccia. Da qui il sentiero torna a risalire senza però mai affrontare tratti ripidi.
duration = 2.15
from = Acquasanta
mtb:scale = 2
name = Acquasanta - Passo del Turchino
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_circle
ref = 02GES02
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = 2 red point
symbol.it = 2 cerchi rossi
to = Passo del Turchino
trail_visibility = good
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
type = route
•
SENTIERO C4
relazione numero 2843108
Description = Questo sentiero collega la frazione delle Giutte con l'Alta Via dei Monti Liguri nei
pressi del Monte Penello. La prima metà risale la valle sul fianco sinistro sfiorando la Pietra di
Issel. La seconda parte invece inizia dopo aver superato una Baracca de Pria e l'aver subito dopo
attraversato il Rio Martino, portandosi sul fianco destro, fianco che corrisponde al versante nord
di Punta Martin. Un altra Baracca e il sentiero dopo numerosi tornati sotto un fitto bosco termina
sull'Alta Via. Proseguendo per poche decine di metri in direzione Monte Penello si incontra una sorgente e un altra Baracca de Pria.
duration = 2:00
from = Giutte
mtb:scale = 2
name = Sentiero C4
network = lwn
osmc:symbol = red:red:white_stripe:C4:black
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = red white stripe, C4 black
symbol.it = segnavia bianco e rosso con scritta C4
to = AVML
trail_visibility = good
type = route
•
CRESTA FEDERICI
relazione numero 2843091
Description = La cresta Federici permette l'accesso a Punta Martin risalendo un ripido costone che
dal Rio Baiardetta porta direttamente sulla cima. Se la prima parte è da considerarsi ancora come
Escusrionistii Esperti (EE), la seconda presenta diversi tratti alpinistici poco difficili, peraltro
facilmente aggirabili.
mtb:scale = 6
name = Cresta Federici (percorso alpinistico)
network = lwn
osmc:symbol = red:white:blue_dot
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = demanding_alpine_hiking
symbol = blue dot
symbol.it = bollo blu
to = Punta Martin
trail_visibility = no
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
type = route
•
STAZIONE ACQUASANTA - CAPPELLINA BAIARDA
relazione numero 2844909
Description = Percorso che tramite ripida strada asfaltata porta alle Case Colla, per poi proseguire
su larga sterrata a tornanti risalendo le pendici della Baiarda versante sud. L'ultimo tratto tramite comodo sentiero porta sulla cima della Baiarda ove è presente una piccola cappella. Questo sentiero con l'apertura del percorso Frassati ha perso significato in quanto coincide in gran parte.
duration = 2:00
from = Stazione FS Acquasanta
mtb:scale = 1
name = Stazione FS Acquasanta - Cappellina Baiarda
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_rettangle_line
ref = 02GES05
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = red rettangle line
symbol.it = quadrato rosso vuoto
to = Cappellina Baiarda
trail_visibility = horrible
type = route
•
PEGLI - PUNTA MARTIN
relazione numero 2844726
Description = unga escursione, che senza affrontare mai forti pendenze, permette di raggiungere Punta Martin direttamente dal centro di Pegli. Noiosa prima parte all'interno del tessuto urbano, ma
una volta aggirata la "Vetta" di Pegli e raggiunta "Pian delle Monache" gli spazi si aprono e il
paesaggio diventa naturale oltre che piacevole. Fonte nei pressi di una "Baracca de Pria", si sfiora
il Monte Penello con i due suoi bivacchi e girando attorno al Monte Piazza si raggiunge la cima di
Punta Martin.
duration = 3:00
from = Pegli
name = Pegli - Punta Martin
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_dot
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = cerchio rosso pieno
to = Punta Martin
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69DI 159
ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
trail_visibility = intermediate
type = route
•
PRA' - CAPPELLINA BAIARDA
relazione numero 2844833
Description = Sentiero che da Prà risale lungo le pendici della Baiarda. Buona parte del sentiero si
sviluppa all'interno del tessuto urbano, oltrepassato questo, attraverso pinete e spazi aperti si
giunge sulla sommità.
from = Prà
name = Prà - Cappellina Baiarda
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_rettangle
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = quadrtato rosso pieno
to = Cappellina Baiarda
trail_visibility = horrible
type = route
•
PRA' - PUNTA MARTIN
relazione numero 2844737
Sentiero che ha in comune con quello che da Pegli sale sempre a Punta Martin, la seconda intera parte. La prima invece è in buona parte inserita all'interno del tessuto urbano.
duration = 3:00
from = Prà
name = Prà - Punta Martin
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_diamond_line
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = Rombo rosso vuoto
to = Punta Martin
trail_visibility = intermediate
type = route
•
SAN CARLO DI CESE - PUNTA CORNO - MONTE PENELLO
relazione numero 2848125
Subito cominciato il sentiero si attraversa il torrente Varenna per poi risalire la stretta e sel-
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
vaggia valle del Rio Gandolfi. Poi abbandonato il rio si risale per poi transitare sulla Punta Corno
e poi terminare sul Monte Penello.
duration = 2:30
from = San Carlo di Cese
mtb:scale = 2
name = San Carlo di Cese - Punta Corno - Monte Penello
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_x
ref = 02GES10
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = red x
symbol.it = x rossa
to = Monte Penello
trail_visibility = excellent
type = route
•
SAN CARLO DI CESE - PUNTA MARTIN
relazione numero 2844703
Description = Sentiero che si sviluppa nella prima parte al interno del bosco, mentre nella seconda,
con il raggiungimento dell'elettrodotto (che purtroppo non ci abbandonerà per un lungo tratto) il
sentiero si apre e diventa estremamente panoramico. Si ha un ottima visuale sul versante nord della
Punta del Corno, dove passa il sentiero San Carlo - Punta Corno - Monte Penello; perfetto da fare
come ritorno, per compiere un anello non troppo faticoso, ma molto appagante.
duration = 2:30
from = San Carlo di Cese
mtb:scale = 2
name = San Carlo di Cese - Punta Martin
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_stripe
ref = 02GES11
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = 2 red stripe
symbol.it = 2 linee verticali rosse
to = Punta Martin
trail_visibility = excellent
type = route
•
SENTIERO FRASSATI F
relazione numero 2842836
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71DI 159
ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
Description = Il sentiero Frassati è di recente creazione. Si sviluppa tra il paese di Acquasanta e
la Punta Pietralunga permettendo, pur rimanendo all'interno di un area circoscritta, la possibilità
di affrontare diverse tipologie di percorsi e ambienti. Ha una variante più difficile ( FF), che permette il passaggio sotto la cava della Baiarda, esempio di cava ottocentesca, aperta per la costruzione della ferrovia Genova - Acqui Terme.
from = Acquasanta
mtb:scale = 5
name = Sentiero Frassati F (Escursionisti)
network = lwn
operator = CAI
osmc:symbol = red:red:white_stripe:F:black
roundtrip = yes
route = hiking
sac_scale = demanding_mountain_hiking
symbol = red white stripe, F black
symbol.it = segnavia bianco e rosso con scritta F
to = Acquasanta
trail_visibility = excellent
type = route
•
SENTIERO FRASSATI F1
relazione numero 2842837
Description = Variante che poco prima della Cava della Baiarda permette l'accesso alla Punta Pietralunga attraverso un sentiero attrezzato che risale il ripidissimo versante nord della Baiarda. Per
chi volesse attuare questa variante è comunque consigliata la deviazione verso la Cava (15 minuti
andata e ritorno).
from = Acquasanta
mtb:scale = 6
name = Sentiero Frassati F1 (Escursionisti Esperti)
network = lwn
operator = CAI
osmc:symbol = red:red:white_stripe:F1:black
roundtrip = yes
route = hiking
sac_scale = alpine_hiking
symbol = red white stripe, F1 black
symbol.it = segnavia bianco e rosso con scritta F1
to = Acquasanta
trail_visibility = good
type = route
•
ALLACCIAMENTO: LISCHE ALTE
relazione numero 2844938
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
Description = Sentiero che corre parallelo alla costa subito alle spalle di Prà e al di sopra del
sentiero gemello Lische Basse.
from = Colla di Prà
mtb:scale = 1
name = Sentiero Lische Alte
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
ref = 02GEA03
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = hiking
symbol = 3 red point
symbol.it = 3 palle rosse sistemate a triangolo
to = Pendici Monte Cuccio
trail_visibility = bad
type = route
•
ALLACCIAMENTO: LISCHE BASSE
relazione numero 2844939
Description = Sentiero che corre parallelo alla costa alle spalle di Prà.
from = Colla di Prà
mtb:scale = 1
name = Sentiero Lische Basse
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_dot
ref = 02GES06
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = hiking
symbol = 3 red point
symbol.it = 3 palle rosse in sequenza
to = Pendici Monte Cuccio
trail_visibility = intermediate
type = route
•
ALLACCIAMENTO: PENDICI MONTE CUCCIO - PUNTA DEL CORNO
relazione numero 2844956
duration = 0:45
from = Pendici Monte Cuccio
mtb:scale = 0
name = Allacciamento
network = lwn
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_dot
ref = 02GEA02
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = hiking
symbol = 3 red point
symbol.it = 3 palle rosse
to = Punta del Corno
trail_visibility = intermediate
type = route
•
ALLACCIAMENTO: BAIARDA - MONTE FONTANABUONA
relazione numero 2844692
duration = 0:35
from = Cappellina Baiarda
mtb:scale = 1
name = Allacciamento
network = lwn
operator = Federazione Italiana Escursionismo
osmc:symbol = red:white:red_dot
ref = 02GEA01
roundtrip = no
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = 3 red point
symbol.it = 3 palle rosse
to = Monte Fontanabuona
trail_visibility = intermediate
type = route
•
ALTA VIA [TAPPA 22]
relazione numero 35027
Description = L'Alta Via dei Monti Liguri (AVML) è il "sentiero principe" della Liguria. Attraversandola tutta, da Ventimiglia a Ceparana (vicino a La Spezia), è il tracciato che fa da spina dorsale a tutto il sistema sentieristico della Regione Liguria. Attraverso la Tappa 22 l'AVML taglia per
il lungo tutta l'area presa in esame. Diversi sentieri hanno come termine il raggiungimento di questo sentiero, altri invece con l'Alta Via hanno in comune parte del percorso.
description = Passo del Turchino - Colla di Praglia
name = AVML - Tappa 22
name:de = Ligurische Grenzkammstraße
name:en = High Way of the Ligurian Mountains - stage 22
network = rwn
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
operator = Alta Via dei Monti Liguri
osmc:symbol = red:red:white_stripe:AV:black
route = hiking
sac_scale = mountain_hiking
symbol = segnavia bianco e rosso con scritta AV
trail_visibility = excellent
type = route
L'elenco dei sentieri segnati, gestiti per la quasi totalità dalla FIE73, e un paio dal CAI74, è riportato in una pagina dedicata all'interno del sito web openhikeacquasanta75.
Figura 27: la scheda del sentiero Acquasanta - Punta Martin sul sito openhikeacquasanta
4.3 ACQUASANTA SU OPEN STREET MAP: PRIMA E DOPO
Molto del lavoro alla base di questa tesi riguarda l'inserimento dei dati su Acquasanta
all'interno del database di Open Street Map. Questo lavoro è iniziato all'incirca nella primavera del
2012 per proseguire a fasi altalenanti sino agiugno 2013). L'inserimento dei dati è stato eseguito al
98% con il software Josm, il restante 2% con Potlach2, l'editor presente direttamente sulla mappa
web OSM. E' stata data la preferenza a Josm in quanto più preciso e soprattutto più veloce nel caricare grosse moli di dati.
Gli elementi inseriti all'interno della mappa OSM si possono dividere in tre principali tipologie, ognuna caricata seguendo procedimenti diversi:
•
elementi areali quali l'uso del suolo, edifici, specchi d'acqua, strutture sportive ecc., sono stati inseriti tramite ricalco delle ortofotocarte PNC2006 e Bing Maps (nello specifico prima
sono state utilizzate le ortofotocarte PNC2006 in quanto allineate molto bene, per individuare l'esatta posizione dell'elemento, poi le ortofotocarte Bing Maps, caratterizzate da una ben
più alta definizione, son servite per modifiche di piccoli particolari)
73 Federazione Italiana Escursionisti: http://www.fieitalia.com/fie/?page_id=923
74 Culb Alpino Italiano: http://www.cai.it/
75 Il sito web facente parte di questa tesi: http://openhikeacquasanta.altervista.org/
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
•
gli elementi lineari costituiti da percorsi (strade e sentieri) sono stati individuati e posizionati
con l'aiuto del GPS, tramite tracce GPX. Tracce in parte caricate da me e in parte caricate da
altri utenti OSM. Eccezione sono i torrenti e i confini, caricati anche essi tramite ricalco ortofotocarte (PNC2006)
•
tutti gli elementi puntuali invece sono stati inseriti su OSM dopo rilievo sul posto. Questi elementi comprendono: punti d'acqua, fermate autobus, pannelli informativi, servizi commerciali e ricettivi, ecc.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
Figura 28: Acquasanta su Open Street Map nel marzo del 2011 e giugno 2013
Nella Figura 28 si possono notare le differenze dei dati presenti all'interno del database OSM riguardo l'area di Acquasanta a distanza di quasi due anni di tempo. Nel marzo 2011 la mappa mostrava
esclusivamente gli edifici del centro del paese, le strade asfaltate, qualche sentiero, la ferrovia Genova – Acqui terme, il Santuario, le fermate degli autobus e poco altro. Oggi la mappa invece restituisce innanzitutto l'uso del suolo per tutta l'area di studio (si possono distinguere nello specifico:
aree boschive, aree prative, aree coltivate e aree residenziali), ma anche una rete ben più ampia di
sentieri, le strade sterrate, elementi puntuali come i parcheggi, le principali aree terrazzate, il completamento degli edifici anche quelli fuori dal paese.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP
Un altro elemento aggiornato è il confine amministrativo tra i Comuni di Mele e Genova, che se nel
2009 era semplicemente abbozzato, oggi invece ricalca l'andamento del Torrente Leira.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
5 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
5.1 GLI STRUMENTI TRADIZIONALI E DIGITALI
Con l'avvento di internet nell'ultimo decennio son cambiate tante cose anche per quanto riguardo il mondo della cartografia, bastino gli esempi dei navigatori portatili in auto o delle già citate web-mappe, come Google Maps. Oggi per cercare una strada o un indirizzo non si apre più il
“tuttocittà” (che inspiegabilmente viene ancora stampato e distribuito), ma si va direttamente a
consultare su Internet le informazioni. A fronte dei numerosi cambiamenti in questo senso, tuttavia,
per quanto riguarda l'escursionismo e la sentieristica poco invece è cambiato, se si esclude il mondo OSM. Infatti, anche se sul web sono nati innumerevoli servizi come forum e portali escursionistici, in realtà la maggior parte di queste realtà spesso poco si differenzia per le informazioni fornite
rispetto a prima dell'era internet, pubblicando online spesso solo descrizioni, guide e informazioni
cartografiche statiche sentiero per sentiero, e in molti casi sia le mappe sia le guide cartacee risultano essere tuttora più valide di quelle trovate sul web, in quanto più complete e meno dispersive.
OSM ha cambiato in parte tutto questa situazione, infatti con l'aggiunta progressiva sulla sua
mappa delle reti sentieristiche si incomincia a vedere un risultato più strutturato nel complesso che
permette di ragionare a livello più ampiorispetto a quello che si aveva tramite l'utilizzo di cartografia tradizionale.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
79DI 159
STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
5.2 LE NUOVE MAPPE TEMATICHE
5.2.1 PERCHÉ E A COSA SERVONO
Figura 29: la zona di Acquasanta vista attraverso la mappa "open cycle map", forse la più utile per gli escursionisti/ciclisti, con l'indicazione dei
sentieri (tratteggio rosso)
Osservando la Figura 29 si può notare un'area coperta da numerosi sentieri (tratteggio
rosso), così come viene visualizzata tramite “open cycle map”, la carta che risulta essere quella di
maggiore utilità per l'escursionista medio tra tutte quelle che si appoggiano ai dati OSM . ”open cycle map”, infatti, contiene tra gli altri dati anche quelli relativi alle isoipse, essenziali per comprendere il tipo di percorso che si affronta, e permette di distinguere immediatamente la rete sentieristica
(in tratteggio rosso) non solo dalle strade asfaltate (in bianco), ma anche dalle strade sterrate (in
rosso tratteggiato con bagliore bianco diffuso). Inoltre, in in questa mappa si può capire se il percorso passa all'interno di una zona boscosa o aperta e sono indicati i passi, le località, le vette, i ripari/bivacchi e le sorgenti, tutte informazioni importanti per un escursionista
Quello che risulta complicato capire guardando questa mappa, però, è un altro dato altrettanto fondamentale , ossia illivello di difficoltà di un sentiero rispetto ad un altro. Osservando la
mappa, infatti, l'unico dato certo è quello riguardante il dislivello da affrontare lungo il percorso,
che però non costituisce un elemento sufficiente per distinguere i sentieri che possono risultare di
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
80DI 159
STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
difficile percorribilità da quelli invece percorribili da tutti (un sentiero con molto dislivello infatti
può risultare più facile da percorrere rispetto, ad esempio, ad un altro con magari zero dislivello, ma
fondo accidentato).
Partendo da questa osservazione, nel presente lavoro si sono volute creare tre mappe tematiche in grado di rappresentare informazioni altrimenti non leggibili sulle altre carte. Le tre mappe
realizzate si basano su tre indici già presenti all'interno di OSM al fine di non creare “doppioni” riguardo alle tipologie di etichette presenti su OSM in linea con le linee guida OSM. QLe tre mappe
sono state poi inserite all'interno del sito web openhikeacquasanta e sono quindi liberamente consultabili da tutti. Sono presenti come layer singoli, ma è possibile anche sovrapporli tra loro ed alle
altre mappe OSM , così da avere una lettura completa ed esaustiva del territorio.
5.2.2 MAPPA “SCALA DI DIFFICOLTÀ”
Figura 30: mappa "scala di difficoltà", sac_scale
La prima delle tre mappe tematiche dedicate all'escursionismo realizzate per questa tesi e
pubblicate su openhikeacquasanta, è la più importante, poiché è quella che permette di capire le
difficoltà che si possono incontrare percorrendo un specifico tratto di sentiero. La mappa è visualizzabile sia come ' un layer a sé stante, sia in sovrapposizione alle altre mappe. E' stata realizzata in
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
81DI 159
STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
modo da uole risultare graficamente molto semplice, proprio per riuscire ad essere efficace, mostrando solo quello per cui è stata studiata. Le difficoltà segnate riguardano i sentieri tratto per tratto e quindi la mappa segnala ogni cambiamento tangibile della difficoltà che si incontra.
Questa web-mappa si basa sull'etichetta inserita su Open Street Map:
sac_scale=
che si appoggia a questa scala di valori (Figura 31):
•
PERCORSO FACILE
•
SENTIERO DI MONTAGNA FACILE
•
SENTIERO DI MONTAGNA INTERMEDIO
•
SENTIERO DI MONTAGNA IMPEGNATIVO
•
SENTIERO ALPINISTICO FACILE
Figura 31: legenda della mappa "scala di difficoltà"
Inoltre, la mappa restituisce questi altri elementi, basati sulle seguenti etichette:
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
•
EDIFICI tramite l'etichetta:
building=yes
•
STRADE ASFALTATE tramite l'etichette:
highway=tertiary
highway=residential
highway=unclassified
•
STRADE STERRATE tramite l'etichetta:
highway=track
•
LINEE FERROVIARIE tramite l'etichetta:
railway=yes
•
CORSI D'ACQUA tramite l'etichette:
waterway=stream
waterway=bank
•
SORGENTI tramite l'etichette:
natural=spring
amenity=drinking_water
•
CIME MONTUOSE tramite l'etichetta:
natural=peak
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
5.2.3 MAPPA “SCALA DI DIFFICOLTÀ IN MTB”
Figura 32: mappa "scala di difficoltà in MTB", mtb_scale
La seconda delle tre mappe tematiche dedicate all'escursionismo è quella riguardante i livelli
di difficoltà che si incontrano percorrendo un tratto di sentiero in MTB. Il funzionamento è identico
a quello della mappa precedente, con uno sfondo di colore diverso la contraddistingue. Anche questa mappa è di tipostatico, poiché anche in questo caso le difficoltà nel percorrere sentieri difficilmente possono cambiare.
Questa web-mappa si basa sull'etichetta inserita su Open Street Map:
mtb:scale=
che si appoggia a questa scala di valori (Figura 33):
•
PERCORSO MTB FACILE
•
PERCORSO MTB INTERMEDIO
•
PERCORSO MTB DIFFICILE
•
PERCORSO MTB MOLTO DIFFFICILE
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
•
PERCORSO MTB PRO
•
PERCORSO MTB NON PERCORRIBILE
Figura 33: legenda della mappa "scala di difficoltà in MTB"
Inoltre, la mappa restituisce questi altri elementi, basati sulle seguenti etichette:
•
EDIFICI tramite l'etichetta:
building=yes
•
STRADE ASFALTATE tramite l'etichette:
highway=tertiary
highway=residential
highway=unclassified
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
•
STRADE STERRATE tramite l'etichetta:
highway=track
•
LINEE FERROVIARIE tramite l'etichetta:
railway=yes
•
CORSI D'ACQUA tramite l'etichette:
waterway=stream
waterway=bank
•
SORGENTI tramite l'etichette:
natural=spring
amenity=drinking_water
•
CIME MONTUOSE tramite l'etichetta:
natural=peak
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
5.2.4 MAPPA “VISIBILITÀ E STATO DEL SENTIERO”
Figura 34: mappa "visibilità e stato del sentiero", trail_visibility
L'ultima delle tre mappe realizzate è quella che riguarda la visibilità e lo stato di manutenzione dei sentieri. E' l'unica mappa di tipo “dinamico”, in quanto i dati contenuti cambiano continuamente a seconda del fatto che il singolo tratto di sentiero può essere pulito o sistemato in qualsiasi
momento. Di conseguenza, questa mappa è l'unica che ha bisogno di essere aggiornata frequentemente e delle tre quindi può essere l'unica con dati non completamente aggiornati. Anche in questo caso lo sfondo diverso permette di riconoscere istantaneamente la mappa dalle altre.
Questa web-mappa si basa sull'etichetta inserita su Open Street Map:
sac_scale=
che si appoggia a questa scala di valori (Figura 35):
•
VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO ECCELLENTE
•
VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO BUONA
•
VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO INTERMEDIA
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
•
VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO CATTIVA
•
VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO ORRIBILE
•
SENTIERO IN AVANZATO STATO DI ABBANDONO
Figura 35: legenda della mappa "visibilità e stato del sentiero"
Inoltre, la mappa restituisce questi altri elementi, basati sulle seguenti etichette:
•
EDIFICI tramite l'etichetta:
building=yes
•
STRADE ASFALTATE tramite le etichette:
highway=tertiary
highway=residential
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE
highway=unclassified
•
STRADE STERRATE tramite l'etichetta:
highway=track
•
LINEE FERROVIARIE tramite l'etichetta:
railway=yes
•
CORSI D'ACQUA tramite l'etichette:
waterway=stream
waterway=bank
•
SORGENTI tramite l'etichette:
natural=spring
amenity=drinking_water
•
CIME MONTUOSE tramite l'etichetta:
natural=peak
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
6 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
L'elaborazione delle tre mappe rischia di essere un puro esercizio tecnico fine a sé stesso se
non viene data la possibilità di distribuire e rendere accessibili queste mappe a tutti coloro volessero utilizzarle o ne avessero bisogno. Internet oggi è lo strumento divulgativo e di distribuzione delle
informazioni più utilizzato. Le stesse tre mappe in formato tiles sono predisposte per essere inserite
nella rete web. La costruzione quindi di una mappa web dedicata76, che permettesse la possibilità di
visionare queste mappe, magari confrontandole con quelle già presenti, è una conseguenza naturale e già inizialmente prevista.
Il rischio però è quello di creare e inserire in rete le mappe web, non dando altre informazioni,
con il risultato di non essere comprese e di conseguenza non utilizzate.
La costruzione quindi di un completo sito web77, con all'interno le sue mappe, le spiegazioni e
le informazioni sull'utilizzo, si è reso necessario. Con il risultato di aver affianco alle tavole di questa
tesi e a questa relazione un sito web che ha acquistato in poco tempo il ruolo principale.
openhikeacquasanta ha pian piano acquistato sempre più spazi, andando ad inglobare parti
di questa relazione (la relazione stessa è scaricabile dal sito), le tavole prodotte, le tavole della tesi
triennale78, inerenti al tema trattato. I tutorial su come poter replicare questo lavoro all'interno di un
altra zona o realtà hanno pagine dedicate, con lo scopo ultimo di non dare solo informazioni inerenti all'utilizzo delle tre mappe dedicate, ma anche la possibilità di capire come tutto è stato costruito e studiato.
76 http://openhikeacquasanta.altervista.org/mappa.html
77 http://openhikeacquasanta.altervista.org/
78 http://openhikeacquasanta.altervista.org/triennale.html
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
6.1 LA HOME PAGE
Figura 36: Open Hike Acquasanta: home
La home del sito web è, insieme alla mappa generale, la parte principale, in quanto è quella
che accoglie i visitatori dando le prime informazioni.
All'interno si può trovare:
•
Un introduzione generale al sito web:
"OpenHikeAcquasanta" è un progetto basato su Open Street Map, che cerca di ampliare le numerose informazioni
escursionistiche, che OSM offre. Al contrario di tutte le altre web mappe OSM è libera e senza scopi commerciali.
Chiunque può contribuire aggiungendo informazioni e questo fa si che su OSM, proprio il tema dell’escursionismo
sia molto più approfondito rispetto ai servizi delle mappe concorrenti. A questo strumento, "OpenHikeAcquasanta" vuole aggiungere tre mappe dedicate: quella riguardante la difficoltà di un determinato tratto di sentiero, la
difficoltà di percorrimento in mtb e lo stato di conservazione e visibilità dello stesso.
Questo sito web rappresenta la parte "pratica" della tesi specialistica in Architettura del Paesaggio dal titolo "Cartografia libera a supporto dell'escursionismo". Questo perché, a mio parere, una tesi che non si ferma solo ad un livello di ideazione e progettazione risulta essere più completa.
Il risultato é un’applicazione degli strumenti informatici opensource su di un’area circoscritta, al fine di incrementare e tematizzare le informazioni disponibili su questa area, rendendole consultabili e disponibili per chiunque sia
interessato all'argomento o abbia intenzione di percorrere i sentieri analizzati.
"OpenHikeAcquasanta" è strutturato in 3 parti:
• la fruibilità del sito da parte degli escursionisti. La mappa generale, l'elenco dei sentieri e la legenda sono dedica-
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
te a coloro che volessero esclusivamente avere informazioni riguardo la sentieristica. Sui sentieri con OSM spiega
quali strumenti appoggiati ad OSM usare durante un escursione.
• la sezione come collaborare. Un semplice Tutorial per chi volesse replicare la costruzione di questo sito, applicandola ad altre porzioni territoriali.
• il sentiero Baracche de Pria. Un esempio TEORICO di come, utilizzando OSM, si possa progettare un nuovo sentiero. ATTENZIONE: all'interno di questa pagina troveremo informazioni e indicazioni totalmente prive di riscontro
reale.
•
una piccola mappa già utilizzabile, anche se è chiaramente preferibile l'utilizzo della mappa
generale, in quanto più pratica per le dimensioni maggiori.
•
i link per scaricare le tavole allegate, questa relazione e il link alle tavole della tesi triennale.
•
Le informazioni di contatto.
•
Infine l'insieme dei collegamenti che portano alle altre parti del sito.
6.2 LA MAPPA GENERALE
La mappa generale è l'altra pagina fondamentale di questo sito web, uguale a quella che si
trova nella home, ma di dimensioni maggiori, permette un miglior utilizzo, anche per la presenza di
legende dedicate nella parte destra dello schermo.
Figura 37: Open Hike Acquasanta: mappa base, attivata il livello "Scala difficoltà MTB" (mtb_scale)
Le mappe presenti all'interno switchabili79 sono:
79 possibilità di passare da una mappa all'altra
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
•
mappa di default di OSM (mapnik map), risalta l'uso del suolo
•
Open Cycle Map, contiene curve di livello, fondamentali per qualsiasi escursionista
•
la mappa dedicata “scala di difficoltà” (sac_scale)
•
la mappa dedicata “scala di difficoltà MTB” (mtb_scale)
•
la mappa dedicata “visibilità e stato del sentiero” (trail_visibility)
Le mappe overlays80 sono:
•
hill map, mappa sull'esposizione tramite sfumato grigio
•
la mappa dedicata “scala di difficoltà” (sac_scale), in questo caso è possibile sovrapporre
questo livello mappa ad uno di quelli switchabili
•
la mappa dedicata “scala di difficoltà MTB” (mtb_scale), in questo caso è possibile sovrapporre questo livello mappa ad uno di quelli switchabili
•
la mappa dedicata “visibilità e stato del sentiero” (trail_visibility), in questo caso è possibile
sovrapporre questo livello mappa ad uno di quelli switchabili
Sulla destra dello schermo son presenti alcuni collegamenti per raggiungere la home, l'elenco dei sentieri e la legenda. Inoltre è presente una sintetica legenda riguardante esclusivamente le
tre web mappe dedicate (sac_scale, mtb_scale, trail_visibility).
80 mappe che possono essere sovrapposte a quelle di base tramite diverse opacità
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
6.3 L'ELENCO DEI SENTIERI
Figura 38: Open Hike Acquasanta: elenco sentieri, contenente nello specifico il sentiero "Acquasanta - Punta Martin [diretta]". L'area in basso di
colore verde scura è di tipo dinamico, cambia a seconda del sentiero selezionato.
All'interno di questa pagina sono elencati tutti i sentieri segnati presenti nella zona di Acquasanta. I sentieri sono quelli rilevati e descritti all'interno del capitolo 4.2 Rilievo ed individuazione
della completa rete escursionistica a pag. 64. Oltre ad una breve introduzione, per ogni sentiero è
segnato il simbolo del segnavia, le difficoltà del sentiero nella sua interezza e una serie di collegamenti che portano a raggiungere risorse esterne riguardo i sentieri. Viene data la possibilità sempre
per ogni sentiero di contattare l'autore della tesi per comunicare cambiamenti riguardo il percorso
specifico. Infine una piccola mappa ingrandibile mostra lo specifico sentiero all'interno dell'area di
studio.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
6.4 LA LEGENDA DETTAGLIATA
Figura 39: Open Hike Acquasanta: legenda. E' visibile nell'immagine i primi tre elementi riguardanti la scala di difficoltà del sentiero
(sac_scale)
Nella mappa generale all'interno del sito è già presente una sintetica legenda grafica, che per
ogni tipologia di mappa spiega le differenze tra le varie difficoltà. Questa legenda però associa
semplicemente al segno grafico del sentiero la rispettiva difficoltà, senza dare ulteriori informazioni.
Invece all'interno della pagina legenda, queste informazioni vengono date tramite esempi,
descrizioni, ed anche fotografie. Per ogni elemento nella legenda abbiamo:
•
il segno grafico che contraddistingue l'elemento
•
il nome della etichetta che su OSM identifica l'elemento
•
una breve descrizione sulle caratteristiche dell'elemento
•
due fotografie esplicative dell'elemento
Le legende sono messe uno di seguito all'altra, in questo ordine:
•
legenda sulla scala di difficoltà (sac_scale)
•
legenda sulla scala di difficoltà in MTB (mtb_scale)
•
legenda sullo stato di visibilità e conservazione del sentiero (trail_visisbility)
•
legenda comune a tutte le mappe, nello specifico le tipologie di accesso al percorso e altri
elementi utili quali sorgenti o cime montuose.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
6.5 COME COLLABORARE
Questa pagina è una semplice introduzione i tre tutorial, realizzati per permettere passo per
passo di replicare quanto fatto per creare le tre mappe tematiche. I tre tutorial si possono trovare in
fondo a questa relazione, per la precisione all'interno delle capitolo 10, Appendice B: tutorial software usati a pag.122.
Figura 40: Open Hike Acquasanta: come collaborare
6.6 I TUTORIAL JOSM, MAPERITIVE E OPEN LAYERS
Questi tre tutorial, all'interno di tre pagine diverse, illustrano passo per passo, tramite spiegazioni e immagini, come replicare quanto fatto per questa tesi. I tutorial sono stati realizzati per l'utilizzo del sistema operativo Linux Ubuntu Precise Pangolin, quindi utilizzando Windows o Mac alcuni passaggi potrebbero anche essere differenti.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
Figura 41: Open Hike Acquasanta: tutorial Josm. Spezzone del tutorial
Josm è il programma che si utilizza per caricare sul database OSM gli elementi raccolti con
sopralluoghi ed escursioni. I passi del tutorial sono:
•
Installazione
•
Primi passi
•
Inserire i dati
•
Inserire le etichette e i tags
•
Creare delle relazioni
•
Esportare le modifiche fatte sul database OSM
La pagina del tutorial di Maperitive è stata redatta con lo stesso criterio ed i passi spiegati sono:
•
Installazione
•
Cosa appare
•
Primi passi
•
Stili delle mappe (da web)
•
Modificare uno stile di mappa partendo da una base
•
Esportare una mappa (jpg)
•
Creare lo stile della mappa adatto al nostro scopo
•
Esportare la mappa da poter essere caricata su portale web interattivo (tiles)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
Il Tutorial per Open Layer è più breve e non prevede step sequenziali da affrontare volta per volta,
ma è condensato nella spiegazione di un unico codice.
6.7 I LINK ESTERNI
L'ultima pagina del sito web è semplicemente una raccolta di collegamenti ad altre risorse
web riguardanti OSM e il mondo Open Source. Oltre al link sono presenti due righe descrittive.
Questi collegamenti sono divisi in tre tipologie:
•
Risorse web e applicazioni utilizzate per la realizzazione di questa tesi
•
Statistiche e informazioni su OSM
•
Il mondo di OSM, potenzialità e unicità:
Queste risorse web è possibile trovarle all'interno di questa relazione nelle Note Bibliografiche,
Link esterni a risorse web correlate a pag.154.
Figura 42: Open Hike Acquasanta: i link esterni
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA”
6.8 SENTIERO DELLE “BARACCHE DE PRIA”
Questa parte del sito web, è quella che riguarda più nello specifico la progettazione, cercando di applicare OSM e i suoi servizi ad un idea progettuale. All'interno del capitolo 7, Proposta progettuale : il “sentiero delle Baracche de Pria” a pag.100 viene illustrata nel dettaglio questa idea progettuale.
Figura 43: Open Hike Acquasanta: il “sentiero delle Baracche de Pria”
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PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA”
7 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE
DE PRIA”
Il Sentiero delle "Baracche de Pria" vuole essere un semplice spunto progettuale, un'idea su
un eventuale percorso escursionistico alle spalle di Acquasanta, illustrata tramite l'utilizzo di Open
Street Map e le sue funzioni accessorie.
Le “Baracche de Pria”, dette anche “tronèe” si trovano nei pressi del Monte Penello e del Monte Riondo e nella zona del Veleno”. Hanno forma tronco-conica con pseudo-cupola ad ogiva, ottenuta con cerchi di pietra che si sovrappongono restringendosi. La costruzione della volta avveniva
dall’interno della costruzione e soltanto la “ciappa” che chiude la copertura veniva messa dall’esterno. La sommità veniva ricoperta con terra per smaltire l’acqua piovana. Questo sentiero, oltre che
toccare le baracche meglio conservate e quelle caratterizzate da un certo tipo di unicità, attraversa
anche aree poco frequentate e ingiustamente poco valorizzate. Permette la visita alla "Pietra di Issel", recante incisioni rupestri, oltre che dare la possibilità di godere di panorami eccezionali sulla
città di Genova e su tutta la costa Ligure. Tutto questo a due passi dalla città...
Lungo 11,2 km, il percorso si sviluppa in parte lungo tratti di sentiero già segnati, in parte per
sentieri senza segnavia e per un piccolo tratto lungo un sentiero attualmente non esistente.
All'interno del sito web openhikeacquasanta, nella pagina dedicata, è stata creata una mappa interattiva (Figura 44) con segnato il percorso studiato, nelle tre tipologie attuali di sentiero:
•
in verde il sentiero già segnato
•
in rosso il sentiero non segnato
•
in nero il sentiero attualmente inesistente
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PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA”
Figura 44: il sentiero "delle baracche de pria", una nuova proposta
L'altimetria (Figura 45) permette di capire all'incirca i dislivelli da affrontare seguendo il sentiero “delle Baracche de Pria”: qui, come sulla mappa, tramite icone ben precise sono segnati tutti
gli elementi degni di attenzione e cliccando su queste icone si aprono schede dedicate per ogni
elemento e per ognuno di esso è presente una fotografia esplicativa, una breve descrizione e dati
vari riguardanti le coordinate dell'elemento, la quota dell'elemento, la distanza dal sentiero, la distanza dalla partenza e quella dall'arrivo (Figura 46).
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA”
Gli elementi si raggruppano in:
•
le sorgenti
•
le potenzialità
•
le problematiche
•
la “Baracche de Pria”
•
la “pietra di Issel”
•
Elementi presenti lungo il sentiero delle “baracche de Pria”
•
SORGENTE #1
Sorgente d'acqua solforosa situata proprio alla base della Cappellina di Acquasanta. A pochi metri di
distanza sull'altro lato del torrente è presente una fontanella d'acqua potabile. In piazza del Santuario
infine ve ne é una terza, quindi ogni sentiero della zona parte con la possibilità di raccolta d'acqua.
•
POTENZIALITÀ #1: IL PONTE DELLA FERROVIA
Il sentiero, dopo i primi metri su asfalto, prende una deviazione sulla destra posta proprio al di sotto del
ponte ad arcate della ferrovia Genova-Acqui Terme. Pochi metri di salita e si raggiunge il primo livello di
arcate, il percorso passerà proprio al di sopra di questo. Tramite strette ma accessibili aperture sarà permesso il passaggio attraverso i pilastri del ponte. Questo percorso permetterà l'attraversamento dl torrente Leira. Il sentiero a questo punto proseguirà lungo il lato destro del torrente.
•
PROBLEMATICA #1
Oggi, il percorso che permette la salita sul primo livello del ponte della ferrovia versa in cattivo stato. Lo
stesso percorso che corre al di sopra del primo livello non è predisposto con protezioni lungo i lati e, pur
essendo molto largo, in previsione di un aumento di affluenza dell'utenza sarebbe logico pensare a soluzioni di messa in sicurezza.
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PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA”
•
POTENZIALITÀ #2: IL SENTIERO SULLA "ROGIA"
Questa parte del sentiero si sviluppa lungo il torrente Leira per diverse centinaia di metri seguendo una
vecchia e ormai abbandonata “rogia”. Cos'è una rogia? E' quel canale artificiale che permetteva il trasporto dell'acqua dai bacini di raccolta lungo i torrenti alle numerose cartiere della zona.
•
POTENZIALITÀ #3: LA DIGA DI CONTENIMENTO
Terminato il percorso lungo la "rogia" e prima di risalire lungo il ripido pendio che cì permetterà di guadagnare rapidamente quota, il sentiero transita proprio di fronte ad una grossa struttura in cemento
che identifica una diga. Costruita ad inizio anni '90 serve a proteggere il paese dalle forti piogge e di
conseguenza dallo straripare del torrente.
•
PROBLEMATICA #2
Arrivati alla diga, il sentiero risale il pendio per riagganciarsi a quello che da Acquasanta porta a Punta
Martin. Questo tratto è caratterizzato da forte pendenza, ma sopratutto oggi è di quasi impossibile percorrenza. Laddove anni addietro qui erano presenti fasce terrazzate coltivate, oggi la vegetazione infestante ha ostruito tutto.
•
PROBLEMATICA #3
Dopo un lungo tratto di sentiero coincidente con quello che da Acquasanta porta a Punta Martin, in ottimo stato di manutenzione, il nostro percorso, raggiunto il crinale e una bellissima pineta, scende lungo il versante opposto, quello esposto a nord. Qui abbiamo un 400 metri di sentiero di difficile percorrenza, in quanto molto poco frequentato e non segnato. Oggi, senza conoscerlo, in assenza di indicazioni e senza seguire una traccia GPS è praticamente impossibile seguire il tracciato, con il risultato di rischiare di vagare lungo il pendio alla ricerca di una traccia di sentiero praticamente indistinguibile dalle
tracce lasciate dagli animali. Vecchi segnali (le classiche piramidi di pietra) identificavano questo tratto
di sentiero, segnali oggigiorno non più distinguibili.
•
BARACCA DE PRIA #1
Prima "Baracca de Pria" che si incontra lungo il percorso, non è direttamente sul sentiero, ma per raggiungerla bisogna allontanarsi dal sentiero di circa 150 metri. La struttura è conservata abbastanza
bene, un lato è inserito per un 50% della sua altezza nel terreno. Sull'altro lato è presente una sorta di
apertura a "finestra".
•
BARACCA DE PRIA #2
“Baracca de Pria” particolare in quanto non di forma circolare, ma bensì allungata. Vista di fronte sembra del tutto simile alle altre, ma aggirandola si può notare che ha una lunghezza di circa 8 metri. Termina in corrispondenza di un grosso masso che chiude la parte terminale. La copertura è in parte crollata,
anche per le caratteristiche di solidità strutturale inferiori alle altre dovute alla forma. Per raggiungerla
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PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA”
bisogna scendere di un venti metri dal sentiero lungo un ripido pendio. Struttura in cattive condizioni.
•
PIETRA DI ISSEL
La "Pietra di Issel", scoperta nel 1908 da Arturo Issel. E' ricoperta da qualche centinaio di cavità rotonde
di varie dimensioni, da 1/2 cm a 2 cm, chiamate coppelle, e da figure geometriche stilizzate di significato
antropomorfo. È presente inoltre un tetraedro scavato, con la punta orientata verso nord, con 35 coppelle delimitanti in un'area circolare. Molte di queste coppelle e croci sono sicuramente preistoriche,
mentre altre sono di epoca medioevale: è difficile stabilirne con precisione l'epoca, essendo possibile che
gruppi cronologicamente diversi siano mischiati tra loro.
•
POTENZIALITÀ #4: LA PRIMA AREA PIC-NIC
Pochi metri dopo il superamento delle Pietra di Issel, si attraversa un piccolo Rio, oltre il quale si incontra
un area pic-nic. Pur essendo relativamente recente (10 anni circa), è ormai in completo stato di abbandono e degrado. Alcuni alberi abbattuti dalla galaverna hanno infatti sfondato i tavoli, e una folta vegetazione infestante ha coperto tutto. La posizione di quest'area pic-nic è inoltre caratterizzata da una
forte ombreggiatura e umidità.
•
PROBLEMATICA #4
Raggiunta l Attualmente il sentiero termina presso l'area pic-nic subito dopola Pietra di Issel e fper proseguire l'escursione bisogna tornare indietro per un certo tratto per a stessa via. Questo sarebbe evitabile con l'apertura di un breve tratto di sentiero (200 metri), in un area non troppo impervia all'interno di
un bosco, con una pendenza media in discesa accettabile. Si risparmierebbe quasi un ora di cammino
tra andata e ritorno, e sopratutto toglierebbe la “Pietra di Issel” da un percorso “morto”, attribuendole la
visibilità che si merita.
•
BARACCA DE PRIA #3 (vedi Figura 46)
Subito sotto il sentiero, a circa una trentina di metri, si può scorgere tra gli alberi la “Baracca de Pria” numero 3, di dimensioni medio-grandi, circolare, in più che buono stato. Localizzata a pochi metri dal torrente Martino , ha l'ingresso rivolto verso il sentiero sovrastante. Tra tutte le “Baracche” questa si contraddistingue per il "ciappo" (la pietra che chiude la sommità dell'ingresso) di dimensioni veramente
grandi. Su questa pietra è presente una data incisa, questa: "4-12-19".
•
BARACCA DE PRIA #4
Struttura situata lungo le pendici del ripido versante nord di Punta Martin, all'interno di un fitto ed umido bosco. Inserita tra alcune fasce terrazzate ormai in cattive condizioni, anche la “Baracca” stessa si
presenta in uno stato medio di conservazione.
•
SORGENTE #2
Sorgente sempre attiva, a filo di terreno che si incontra direttamente sul sentiero, poco prima di inconCARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA”
trare la “Baracca de Pria” numero 5.
•
BARACCA DE PRIA #5
“Baracca de Pria” situata sul crinale appenninico, in corrispondenza dell'unico boschetto (di noci) presente su un crinale generalmente spoglio di vegetazione. Questa “Baracca” è lungo il percorso dell'”Alta
Via dei Monti Liguri”. Struttura non di perfetta forma circolare, allargata lungo un lato, presenta l'ingresso rivolto al sentiero. La migliore “Baracca” delle 6 per quanto riguarda l'ambiente circostante è situata
a circa 50 m dalla sorgente #2.
•
POTENZIALITÀ #5: IL MONTE PENELLO E I SUOI DUE BIVACCHI
Il punto più alto che si raggiunge percorrendo il “Sentiero delle Baracche de Pria” è il monte Penello. Di
pochi metri più basso rispetto a Punta Martin, ci si arriva passando e aggirando alle spalle la più famosa montagna. Sulla cima sono presenti due bivacchi sempre aperti, una rosa dei venti e a pochi metri di
distanza delle rovine risalenti alla seconda guerra mondiale, più precisamente resti di polveriere. Da qui
si scorge a poca distanza la fine del nostro percorso.
•
BARACCA DE PRIA #6
L'ultima “Baracca de Pria” del percorso, è posizionata proprio sopra Pegli, A pochi metri di distanza sotto una piccola e rada pineta è presente una sorgente (sorgente # 3) e un area pic-nic. La ”baracca” è in
ottime condizioni, anche perché più recente. Di perfetta forma circolare, è costruita mediante l'utilizzo
di pietre più piccole rispetto la quelle incontrate precedentemente. L'ingresso è rivolto a sud-ovest, verso
il mare.
•
SORGENTE #3
Sorgente sempre attiva (nell'agosto 2003 per un paio di settimane non ha dato acqua) che chiude il percorso delle “Baracche de Pria”. Situata in una rada pineta, presso un'area pic-nic pochi metri dopo la sesta ed ultima “Baracca”, gode di una splendida vista sulla città di Genova. Sorgente .
•
POTENZIALITÀ #6: LA SECONDA AREA PIC-NIC
I “Sentiero delle Baracche de Pria”, termina in corrispondenza di un area pic-nic posizionata all'interno di
un rado boschetto a pochi metri di distanza da una sorgente e dall'ultima delle sei “Baracche” incontrate. Da qui ci sono diverse possibilità per rientrare al punto di partenza.
POSSIBILITÀ DI RIENTRO DALL'ESCURSIONE
...Premesso che il “Sentiero delle Baracche de Pria” è inserito all'interno di una zona montuosa ben coperta da una fitta rete sentieristica in discreto stato di manutenzione e di conseguenza si può scegliere
in ogni momento se fare deviazioni, tornare indietro prima o farne solo una parte,il “Sentiero delle Baracche” termina ufficialmente in corrispondenza dell'ultima struttura incontrata, dando quindi la possiCARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA”
bilità di scegliere come concludere l'escursione.
Qui sotto tre soluzioni:
•
Rientro al punto di partenza (Acquasanta) #1
Soluzione numero #1, si rientra al punto di partenza, necessario se si è utilizzata come mezzo di trasporto l'automobile. Esistono numerose varianti per raggiungere il paese di Acquasanta. Questa soluzione è
il compromesso tra il percorso più veloce e quello più agibile/semplice con un dislivello in salita pari a
zero ed una lunghezza di 5200 metri.
•
Scendere verso il mare (Pegli) #2
La soluzione numero #2 tramite sentieri sempre larghi e mai scoscesi permette il poter raggiungere Pegli in 7300 metri, senza dislivello in salita. E' la soluzione più lunga ma anche più rilassante e agevole.
•
Da una valle all'altra (San Carlo) #3
La soluzione# 3 prevede di scollinare verso San Carlo, paese raggiunto senza problemi da mezzi pubblici. Questa soluzione ha una lunghezza pari a 6200 metri. Tra le tre è quella che presenta qualche tratto
in pianura e in salita. Energeticamente è la più dispendiosa delle tre.
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Figura 46: scheda sulla "baracca de pria" #3
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CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI
8 CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI
Il lavoro di questa tesi ha permesso di approfondire le potenzialità di OSM e della cartografia
libera come strumento di conoscenza e valorizzazione del territorio.
In particolare, l'applicazione specifica al tema dell'escursionismo ha prodotto interessanti risultati, fra cui lo studio di un sistema di classificazione di parametri riguardanti la fruibilità di un
specifico sentiero e l'inserimento di questi parametri all'interno di uno spazio web dedicato, tramite
l'elaborazione di tre mappe tematiche, riguardanti l'area pilota scelta. L’intero lavoro può risultare di
notevole interesse ed utilità per l’escursionista che volesse percorrere i sentieri all'interno dell'area
di studio, permettendo la consultazione online di mappe web e mettendo a disposizione una serie
di dati che prima non erano accessibili.
Open Steet Map si è dimostrato uno strumento potenzialmente molto valido. Il suo maggior
limite sembra essere la scarsa conoscenza di questo strumento, soprattutto da parte degli addetti
al settore, anche perché il progetto è ancora relativamente giovane e non sfruttato nel pieno delle
sue possibilità.
Attraverso questa tesi,si spera, nella misura possibile, di aver aggiunto un tassello in più a
questo mondo, producendo e proponendo un’applicazione concreta e funzionale di OSM, oltre ad
una ricerca di carattere teorico. In questo spirito, il sito web “openhikeacquasanta” è a disposizione
di tutti gli utenti, con l’impegno di mantenerlo aggiornato in futuro, integrando le informazioni aggiuntive man mano. Per circoscrivere la mole di dati da analizzare, è stato scelto di occuparsi di
un’area definita, compresa tra i due torrenti del Leira e del Varenna, ma le mappe tematiche prodotte possono essere facilmente estese ad altre porzioni territoriali. Le appendici riguardanti i tutorial
dei programmi hanno appunto lo scopo di accompagnare gli utenti che volessero riprodurre questo progetto.
Inoltre, se sino a pochi mesi fa OSM permetteva un livello massimo di zoom non sufficiente
ad essere utilizzato per studi di dettaglio, su aree più ristrette, ora sono disponibili due nuovi livelli
di zoom e dunque, sulla base dell'esperienza fatta in questo lavoro, nuove applicazioni possono essere ricercate per lo studio del paesaggio,.
Un primo esempio riguarda lo studio di mappe tematiche per il rilievo e le analisi di parchi
urbani, cittadini e storici : gli stessi procedimenti utilizzati per la creazione di mappe tematiche sulla
sentieristica possono essere sfruttati per la definizione di specifiche per la rappresentazione di un
parco o di un giardino, permettendo ad esempio la distinzione tra specie vegetali, la gerarchia dei
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI
percorsi, gli elementi d'acqua, ecc.
Un altro esempio di mappe tematiche da studiare ed approfondire tramite OSM è quello dei
terrazzamenti liguri . Anche in questo caso, inserendo su OSM i dati necessari si possono produrre
mappe personalizzate che restituiscano le diverse informazioni utili nell’analisi e nella gestione di
un problema cruciale per la Regione Liguria : criticità, potenzialità, piano di manutenzione, ecc..
Infine, il passo successivo da compiere è sicuramentel'elaborazione, a partire dal sito
“openhikeacquasanta” di un’applicazione mobile dedicata, che consentirebbe una facile consultazione tramite device di piccole dimensioni. Tramite PC portatili e tablet di media e grande dimensione (a partire da 7 pollici) il sito web “openhikeacquasanta” risulta facilmente consultabile, ma tramite
device di dimensioni più ridotte, come tablet piu’ piccoli e cellulari di ultima generazione, questa
operazione diventa molto più difficile, se non impossibile. Una nuova applicazione mobile per la
consultazione delle tre mappe tematiche risolverebbe i limiti di utilizzo, con il vantaggio principale
di poter visionare le mappe direttamente sul sentiero specifico.
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
9 APPENDICE A: I SOFTWARE
UTILIZZATI PER QUESTA TESI
9.1 UBUNTU LINUX UN SISTEMA OPERATIVO LIBERO
9.1.1 LA GALASSIA LINUX
Linux è una famiglia di sistemi operativi di tipo Unix-like,
rilasciati sotto varie possibili distribuzioni, aventi la caratteristica comune di utilizzare come nucleo il kernel81 Linux. Il suo sviluppo è sostenuto dalla Linux Foundation, un'associazione
senza fini di lucro nata nel 2007.
Grazie alla portabilità del kernel Linux sono stati sviluppati sistemi operativi Linux per un'ampia gamma di dispositivi,
dai personal computer, ai cellulari, dai tablet computer e console, ai mainframe e ai super computer ed esistono sistemi Linux installabili anche come server (Figura 47).
Il kernel Linux, uno dei più riusciti esempi di software
open source costituisce il nucleo dei sistemi operativi della famiglia di Linux, è stato rilasciato sotto la libera licenza GNU
GPL,(insieme ad alcuni firmware con varie licenze) ed è sviluppato da collaboratori di tutto il mondo.
Fu inizialmente creato nel 1991 da alcuni studenti di informatica finlandesi tra cui Linus Torvalds, il capogruppo. Linux
aumentò in modo repentino i suoi sviluppatori ed utilizzatori
che aderivano al progetto del software libero e contribuivano
allo sviluppo del nuovo sistema operativo.
Non esiste un'unica versione di Linux ma esistono diverse distribuzioni (chiamate anche distro), solitamente create da
Figura 47: schema di tutte le distro basate
su kernel Linux uscite dal 1991 ad oggi.
81 In informatica, il kernel costituisce il nucleo di un sistema operativo. Si tratta di un software avente il compito di fornire ai processi in
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
comunità di sviluppatori o società, che scelgono, preparano e compilano i pacchetti da includere.
Tutte le distribuzioni condividono il kernel Linux (sia pur in versioni diverse e spesso
personalizzate), mentre si differenziano tra loro per il cosiddetto "parco software", cioè i pacchetti
preparati e selezionati dagli sviluppatori per la distribuzione stessa, per il sistema di gestione del
software e per i servizi di assistenza e manutenzione offerti.
Con l'evoluzione di ambienti desktop82 come KDE e GNOME, sono state sviluppate distribuzioni che offrono interfacce grafiche simili a quelle di Microsoft Windows o di Mac OS X, più vicine
alle esigenze degli utenti meno esperti, rendendo il passaggio da un sistema all'altro meno traumatico.
Esistono distribuzioni eseguibili direttamente da CD senza che sia richiesta l'installazione sul
proprio hard disk, come Knoppix e derivate: sono chiamate distribuzioni live o desktop CD. Per altre
ancora si può effettuare l'installazione dalla penna USB.
Una delle distro più usate è sicuramente Ubuntu e i suoi derivati Kubuntu, Xubuntu e Edubuntu83.
9.1.2 COS'È UBUNTU
« Ubuntu: Linux per esseri umani »
Il nome Ubuntu deriva da un antico vocabolo Zulù (letteralmente: umanità) diffuso in varie
parti dell'Africa meridionale.
Ubuntu, è una distribuzione Linux, basata su Debian 84, nata nel 2004 sfrutta l'ambiente desktop GNOME85 e l'interfaccia utente Unity 86. È progettata per fornire un'interfaccia semplice, intuitiva
e allo stesso tempo completa e potente. I punti di forza di questa distribuzione sono l'estrema semplicità di utilizzo, l'ottimo riconoscimento e supporto dell'hardware, il vasto parco software costanesecuzione sull'elaboratore un accesso sicuro e controllato all'hardware.
82 Un ambiente desktop, in informatica, è un'interfaccia grafica che permette ad un utente di utilizzare un computer tramite l'interazione con
oggetti grafici come le icone e le finestre disegnati sullo schermo in quella che è chiamata metafora della scrivania. Nei sistemi Unixlike,
l'ambiente desktop consiste di un windows manager, di alcune skin personalizzabili, di programmi e librerie che gestiscono il desktop. Tutti
questi moduli tendono ad essere intercambiabili, modificabili e configurabili individualmente, al fine di ottenere una combinazione unica.
83 Kubuntu, Xubuntu e Edubuntu sono le tre versioni principali derivate da Ubuntu. Kubuntu è Ubuntu appoggiato all'interfaccia grafica KDE.
Xubunto invece si appoggia all'ambiente grafico Xfce, di conseguenza più leggero di Ubunto. Edubunto è una distro dedicata all'ambiente
scolastico con programmi già pre-installati rivolti a studenti e professori.
84 Debian è un sistema operativo basato su kernel Linux. E' nato nel 1993 creato da Ian Murdock.
85 GNOME (GNU Network Object Model Environment) è un ambiente desktop creato inizialmente dai programmatori messicani Miguel de
Icaza e Federico Mena nell'agosto del 1997, con l'obiettivo di fornire un ambiente di sviluppo e desktop libero per il sistema operativo
GNU/Linux.
86 Unity è una shell (interfaccia) per l'ambiente desktop GNOME sviluppata da Canonical per il suo sistema operativo Ubuntu, ha debuttato
per la prima volta nella versione 10.10 di Ubuntu Netbook Edition. È stata inizialmente disegnata per piccoli schermi, come quelli dei
netbook ma successivamente si è notato che funzionalità intese prima come utili solo con l'utilizzo dei netbook fossero in realtà utili anche
in ambito desktop cosi si è deciso di inserirla in modo predefinito in Ubuntu 11.04.
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
temente aggiornato e una serie di strumenti di gestione grafici che la rendono improntata verso
l'ambiente desktop. Essa viene pubblicata come software libero sotto licenza GNU GPL, è distribuita gratuitamente ed è liberamente modificabile. È prevista una nuova versione ogni sei mesi.
La versione desktop è stata realizzata per rispondere alle più frequenti necessità di un utente
medio, quali navigazione in Internet, gestione dei documenti e delle immagini, svago e comunicazione.
Il sistema operativo comprende una suite da ufficio (LibreOffice) per creare e stampare documenti o presentazioni, un internet browser (Mozilla Firefox) per navigare su internet, un client BitTorrent (Transmission), un client email (Mozilla Thunderbird), un client di messaggistica istantanea
(Empathy), un gestore delle fotografie (Shotwell), un riproduttore musicale (Rhythmbox), un client
per microblogging (Gwibber) e uno strumento per i backup (Déjà Dup). Inoltre offre funzioni più
basilari come un editor di testi (gedit), un visualizzatore di documenti PDF (Evince), un lettore multimediale (Totem), un programma per la masterizzazione di CD e DVD (Brasero) e una serie di semplici giochi.
È possibile scaricare ed installare gratuitamente e senza alcuna procedura di configurazione
oltre 30.000 pacchetti software liberi dell'universo Linux, tramite il semplice ed intuitivo Ubuntu
Software Center, tra cui programmi come VLC media player, Inkscape (grafica vettoriale), GIMP (fotoritocco), Pidgin (chat), Blender (grafica 3D), Bluefish (editor HTML), KompoZer (WYSIWYG) e molti
altri. Abilitando i repository partner è possibile scaricare ed installare una serie di applicativi con licenza proprietaria come Skype, Steam, Adobe Reader e molti altri.
La distribuzione è tradotta in quasi tutte le lingue occidentali (tra cui l'italiano), orientali e
africane. In totale si contano oltre 40 localizzazioni.
Una caratteristica di Ubuntu, dovuta all'architettura Linux, è la sua resistenza a programmi
dannosi come virus, adware, spyware o malware. L'architettura di un sistema operativo Linux lascia,
infatti, poca o nessuna libertà d'azione ad un programma nocivo. Anche se un programma nocivo
sfruttasse una falla, l'architettura del sistema operativo ne impedirebbe l'utilizzo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, e il danno rimarrebbe circoscritto nell'home directory dell'utente che
ha causato il danno.
Una nuova versione di Ubuntu viene pubblicata ogni sei mesi. Ogni versione pubblicata ha
un nome ufficiale più un nome in codice durante lo sviluppo. Il nome ufficiale è del tipo Ubuntu
X.YY, dove X è l'anno di pubblicazione e YY il mese (ad esempio 8.04 per aprile 2008). Il nome in codice durante lo sviluppo descrive le caratteristiche e il carattere che tale versione dovrà rispecchia-
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
re. Il nome in codice è del tipo aggettivo animale, con le stesse lettere iniziali in ordine alfabetico
crescente.
Ogni versione ha un supporto ufficiale di 18 mesi con patch di sicurezza e aggiornamenti, ad
eccezione delle versioni LTS (Long Term Support ossia supporto a lungo termine) che hanno un periodo di supporto esteso.
Una versione LTS riceve un lavoro supplementare di stabilizzazione, raffinamento e traduzione. Queste versioni hanno un periodo di supporto di 5 anni sia per i desktop che per i server.
L'aggiornamento viene supportato da una versione LTS all'altra. È prevista la pubblicazione di una
nuova versione LTS ogni due anni.
La distribuzione nel corso degli anni e delle versioni ha subito grossi cambiamenti:
•
nell'aprile 2011 con la versione di Ubuntu Natty Narwhal è stata introdotta nella versione
desktop la nuova interfaccia grafica Unity, sviluppata appositamente per Ubuntu. Tale introduzione suscitò aspre critiche all'interno della comunità.
•
nell'aprile 2012 esce Ubuntu Precise Pangolin (12.04), la versione utilizzata per l'elaborazione di questa tesi
•
a gennaio 2013 è stato presentato Ubuntu Touch, una versione di Ubuntu ottimizzata per
gli smartphone
•
a febbraio dello stesso anno è stata presentata la stessa versione per i tablet.
Linux Ubuntu può essere installato stand-alone su disco rigido oppure su partizione primaria e logica per un hard-disk precedentemente partizionato. Alternativamente può essere installato
su chiavetta USB o CD ed avviato opportunamente in fase di boot87 del computer. Tipicamente distribuzioni Live CD e Live USB88 una volta avviate dal loro supporto di memorizzazione forniscono
supporto all'utente per l'installazione permanente su disco fisso nelle modalità di cui sopra. I sistemi Linux necessitano anche di una partizione di swap89 per la memoria virtuale, tipicamente di dimensioni pari al doppio della RAM.
87 boot (o bootstrap, o più raramente booting) indica, in generale, l'insieme dei processi che vengono eseguiti da un computer durante la fase
di avvio, in particolare dall'accensione fino al completo caricamento in memoria primaria del kernel del sistema operativo a partire dalla
memoria secondaria.
88 L'espressione LiveCD o LiveUSB viene genericamente utilizzata per indicare una distribuzione di un sistema operativo in grado di essere
avviato in fase di boot del computer ed eseguito senza richiederne l'installazione su hard disk.
89 Lo swap viene utilizzato per liberare memoria RAM: il sistema operativo ne salva sul disco una porzione della memoria allocata, che quindi
può essere liberata e riallocata per i programmi che ne hanno bisogno. Questa porzione contiene i dati che hanno minore probabilità di
essere richiesti nel futuro, e in genere sono quelli meno recentemente utilizzati.
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
9.2 GIMP
9.2.1 COS'È GIMP
GIMP (GNU Image Manipulation Program) è un software libero per la creazione e modifica di
immagini digitali. È utilizzato principalmente per la realizzazione di loghi ed operazioni di fotoritocco. Oltre a ridimensionamento e ritaglio di immagini, permette di effettuare fotomontaggi, conversioni tra formati ed animazioni (ad esempio in formato GIF90).
Viene spesso utilizzato come sostitutivo del programma commerciale Adobe Photoshop, più
noto per il suo uso in ambito professionale, per la modifica e la stampa di immagini digitali. Il progetto è stato iniziato nel 1995 da Spencer Kimball e Peter Mattis ed è mantenuto da volontari sotto il
patrocinio del Progetto GNU.
Il programma è disponibile in molteplici sistemi operativi e architetture di computer. Esistono anche molti progetti derivati. Sul sito ufficiale sono disponibili oltre ai codici sorgenti anche
molti binari (file eseguibili) per svariati sistemi operativi. GIMP viene incluso in molte distribuzioni
Linux come editor d'immagini standard. Bisogna ricordare in particolare le distro Debian GNU/Linux,
Fedora, Mandriva Linux, OpenSUSE, e Ubuntu. Il porting91 su sistemi Microsoft Windows esiste dal
1997.
9.2.2 GIMP VS PHOTOSHOP
GIMP è spesso descritto come un'alternativa al prodotto commerciale Adobe Photoshop, un
paragone che scatena accesi dibattiti.
Ci sono importanti differenze tra i due pacchetti:
•
Photoshop non è compatibile con i plugin e script per GIMP, mentre GIMP offre una limitata
compatibilità ai plugin progettati per Photoshop.
•
Photoshop non supporta il formato nativo di GIMP (XCF), mentre GIMP può leggere e scrivere il formato nativo di photoshop se con metodo di colore CMYK (PSD).
•
GIMP e Photoshop hanno differenti caratteristiche nelle gestione dei colori. Photoshop sup-
90 Il GIF (Graphics Interchange Format) è un formato per immagini digitali di tipo bitmap molto utilizzato nel World Wide Web. Il numero
massimo di colori visualizzabili è 256 ma tra i punti di forza di questo formato vi sono la possibilità di creare immagini animate.
91 In informatica la portabilità, (in lingua inglese porting), indica un processo di un trasposizione, a volte anche con modifiche, di un
componente software, volto a consentirne l'uso in un ambiente di esecuzione diverso da quello originale.
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
porta immagini a 16 bit, 32 bit e a virgola mobile, gli spazi colori Pantone, CMYK e CIE XYZ.
GIMP, invece, supporta solo limitatamente lo spazio CMYK con un plugin aggiuntivo limitato. GIMP non può supportare, per motivi legali, lo spazio colore commerciale Pantone.
•
GIMP necessita di una minima conoscenza di programmazione per programmare gli script
Python-Fu o Script-Fu, mentre Photoshop ha la possibilità di programmare macro (le azioni)
e ripeterle con un tasto play (bisogna notare che questo meccanismo è meno flessibile degli script).
•
Photoshop dispone di alcune funzionalità di produzione non implementate in GIMP, come il
supporto nativo per i livelli di correzione colore (Adjustment layers, livelli che agiscono da
filtri) e una cronologia di annullamenti che persiste tra le sessioni di lavoro.
•
Il modello di sviluppo open source di GIMP comporta una maggiore velocità di implementazione e un costo zero su più sistemi operativi.
Bisogna però specificare che tutte queste differenze riguardano aspetti professionali di Photoshop e
Gimp, i non professionisti non hanno motivo di scegliere uno dei due software per uno di questi
motivi. Anche lo stesso studente di architettura non ha motivo per preferirne uno nello specifico, se
non per un motivo pratico/etico, in quanto Gimp rilasciato sotto completa licenza libera, è gratuito e
di libera distribuzione. Photoshop invece è chiaramente un software proprietario, ha un notevole costo, e non è di libera distribuzione. Quindi la pratica notevolmente diffusa di crakkare Photoshop,
considerati questi motivi sopra elencati non ha più senso.
9.3 LIBREOFFICE
9.3.1 COS'È LIBREOFFICE
LibreOffice è un software di produttività personale libero prodotto da The Document Foundation nato dal progetto OpenOffice.org. Gode di una buona compatibilità con le altre maggiori suite
del settore ed è disponibile per Windows, Mac OS X e GNU/Linux. In futuro sarà sviluppata anche
una versione mobile per dispositivi con sistemi operativi iOS e Android, proprio per quest'ultimo è
stato creato un applicativo per la gestione dello scorrimento delle diapositive di Impress chiamato
Impress Remote.
Lo scopo è quello di produrre una suite per ufficio indipendente, che supporti il formato
ODF92.
92 Il formato OpenDocument (ODF), abbreviazione di OASIS Open Document Format for Office Applications (Formato OASIS Open
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
Il nome è un ibrido fra la parola spagnola e francese Libre, che significa libero, e quella inglese Office (ufficio). LibreOffice è un software libero e come tale è liberamente scaricabile, modificabile e ridistribuibile dagli utenti, sempre secondo i termini stabiliti dalla licenza GNU LGPL.
La prima versione stabile rilasciata è stata la 3.3.0 del 25 gennaio 2011; tra gennaio 2011 e ottobre 2011 LibreOffice è stato scaricato circa 7,5 milioni di volte e altri 10 milioni di utenti hanno installato il programma via penne USB o CD masterizzati, realizzati da un milione di questi download.
È la suite per ufficio di default in molte distribuzioni Linux come Fedora, Debian, Linux Mint,
OpenSUSE e Ubuntu.
La suite LibreOffice comprende:
•
Writer: un word processor con funzionalità simili e supporto ai file di Microsoft Word. Possiede caratteristiche WYSIWYG93 avanzate, ma può anche venire utilizzato come editor di
base.
•
Calc: un foglio elettronico, simile a Microsoft Excel. Ha un certo numero di caratteristiche
uniche, tra cui un sistema che definisce automaticamente la serie di grafici, sulla base delle
informazioni disponibili per l'utente.
•
Impress: un programma per la creazione di presentazioni multimediali simile a Microsoft
Powerpoint. Le presentazioni possono essere esportate come file SWF94, in modo da poter
essere visualizzati su qualsiasi computer che abbia installato Adobe Flash.
•
Base: un programma di creazione e gestione di database, simile a Microsoft Access.
LibreOffice Base permette la creazione e la gestione di basi di dati, la preparazione di maschere e report che forniscono agli utenti finali un facile accesso ai dati. Come Access, può
essere utilizzato come front-end per sistemi di database, tra cui database di Access, fonti di
dati ODBC95 e MySQL96 o PostgreSQL97.
93
94
95
96
97
Document per Applicazioni da Ufficio), è un formato aperto per file di documento per l'archiviazione e lo scambio di documenti per la
produttività di ufficio, come documenti di testo (memo, rapporti e libri), fogli di calcolo, diagrammi e presentazioni.
WYSIWYG è l'acronimo che sta per l'inglese What You See Is What You Get ("quello che vedi è quello che è" o "ottieni quanto vedi"). Il
termine è proprio del campo dell'informatica. I programmi inseriti all'interno di questa categoria son quelli che permettono di ottenere
sulla carta testo e/o immagini che abbiano una disposizione grafica uguale a quella visualizzata sullo schermo del computer.
SWF (Shockwave Flash o semplicemente Flash) è un formato file vettoriale proprietario prodotto dal software Adobe Flash. Inizialmente
Flash era prodotto da Macromedia, e nel 2005 l'azienda è stata acquisita da Adobe Systems. Concepito per essere abbastanza piccolo per
la pubblicazione sul web, il documento SWF contiene animazioni e/o applet con vari gradi di interattività e diverse funzioni. Flash è
attualmente il più usato formato per rappresentare e distribuire grafica animata vettoriale.
In informatica Open DataBase Connectivity (ODBC) è una API standard per la connessione dal client al DBMS. Questa API è indipendente
dai linguaggi di programmazione, dai sistemi di database e dal sistema operativo. OBDC è un'interfaccia nativa grazie alla quale si può
accedere tramite linguaggi che siano in grado di chiamare funzioni di librerie native.
MySQL, definito Oracle MySQL, è un Relational database management system (RDBMS), composto da un client con interfaccia a riga di
comando e un server, entrambi disponibili sia per sistemi Unix o Unix-like come GNU/Linux che per Windows, anche se prevale un suo
utilizzo in ambito Unix.
PostgreSQL è un completo database relazionale ad oggetti rilasciato con licenza libera (stile Licenza BSD). E' una reale alternativa sia
rispetto ad altri prodotti liberi come MySQL, Firebird SQL e MaxDB che a quelli a codice chiuso come Oracle, Informix o DB2 ed offre
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
•
Draw: un programma di grafica vettoriale e uno strumento di diagrammi simile a Microsoft
Vision e paragonabile per caratteristiche alle prime versioni di Corel Draw. Fornisce connettori tra le forme, che sono disponibili in una gamma di stili di linea per facilitare il disegno di
diagrammi di flusso.
•
Math: un programma per l'elaborazione di formule matematiche. L'applicazione utilizza
una variante del linguaggio XML98 per la creazione di formule. Queste formule possono essere incorporate in altri documenti della suite LibreOffice, come quelli creati da Writer o
Calc, inserendo le formule nel documento.
LibreOffice ha inoltre un creatore di PDF incorporato e uno strumento di importazione di file
PDF.
9.3.2 LIBREOFFICE VS OFFICE
Ecco alcune considerazioni sulle differenze tra i due programmi, ricordando come primo
punto il fatto che Libre Office non ha nessun costo, al contrario Office è a pagamento.
•
Writer (LibreOffice) sembra soddisfacente per testi molto lunghi, si avvantaggia nell’organizzare il documento con gli Stili e il suo editor di equazioni è superiore.
•
Word (Office) gestisce meglio le immagini e gode dell’anteprima in tempo reale delle operazioni sul testo.
•
Calc (LibreOffice) vince sulla gestione delle celle e del testo nonché la grande aderenza allo
standard OpenFormula.
•
Excel (Office) mostra un’indubbia superiorità nelle funzioni più avanzate
•
Impress (LibreOffice) sembra gestire per bene il testo e l’export in diversi formati.
•
Powerpoint (Office) offre una maggiore personalizzazione delle presentazioni e si comporta
meglio con i contenuti audio e videoBase si interfaccia bene con i vari database.
caratteristiche uniche nel suo genere che lo pongono per alcuni aspetti all'avanguardia nel settore dei database.
98 XML (sigla di eXtensible Markup Language) è un metalinguaggio utilizzato per creare nuovi linguaggi, atti a descrivere documenti
strutturati.
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
Oltre alla differenza del costo, una è gratuita e l'altra costa da un minimo di 99 euro ad arrivare a 700, secondo il sito Microsoft a quanto pare le differenze sono minime.
Le differenze tra Microsoft Office e LibreOffice stanno sopratutto su alcune funzionalità avanzate non presenti sulla suite open source, ma per l'utilizzo "normale" possiamo dire che si equivalgono.
9.4 JOSM
JOSM è il "Java OpenStreetMap Editor" sviluppato da Immanuel Scholz e attualmente mantenuto da Dirk Stöcker. JOSM è un editor ricco di funzionalità per gli utenti che hanno già una certa
esperienza nella mappatura. Esso richiede alcune nozioni per la sua installazione e configurazione.
Se si ha intenzione di diventare un buon mappatore di OSM, allora vale la pena spendere un po' di
tempo per imparare ad utilizzarlo; basta avere un po' di familiarità con il computer.
Inoltre le ortofoto del PCN per ora non sono usufruibili con Potlatch, pertanto è attualmente
sconsigliato l'uso di Potlatch per tracciare sul territorio italiano (le foto di Yahoo presenti in Potlatch
oltre ad essere vecchie sono allineate malissimo).
Si dovrebbe utilizzare questo editor offline se:
•
si vuole modificare una grande quantità di dati.
•
si vogliono modificare dei dati senza avere un effetto immediato sulla mappa (per fare
qualche prova).
•
si hanno a disposizione delle foto acquisite durante la rilevazione e si vogliono visualizzare
in corrispondenza della posizione di acquisizione.
•
si vuole un editor offline senza connessione ad internet e si vuole modificare un'area su cui
anche altri utenti stanno operando. JOSM supporta la fusione delle modifiche e la gestione
dei conflitti (ricordarsi di effettuare un download prima di ogni upload).
Probabilmente è meglio non usare JOSM se:
•
si vuole dare un nome ad una sola strada. Usare piuttosto l'editor online.
•
non si vuole (o possa) "installare" una applicazione sul proprio pc.
•
si sta modificando una mappa con un computer protetto da un firewall che non permette a
JOSM di operare correttamente (es. dal posto di lavoro).
•
il proprio computer non dispone dei necessari requisiti.
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
9.5 MAPERITIVE
Maperitive è un software per il rendering delle mappe in tempo reale utilizzando i dati OSM;
permette inoltre di visualizzare le mappe OSM online. È il successore di Kosmos.
Modificando i fogli di stile utilizzati dal programma, è possibile personalizzare completamente il rendering della mappa adattandolo alle proprie esigenze. È anche possibile inserire nella mappa l'hillshading99 e le curve di livello.
Maperitive è ancora in fase beta di sviluppo e di come ora sia solo una semplice interfaccia
grafica controllata tramite una console.
9.6 OPEN LAYERS
OpenLayers è una libreria JavaScript100 di tipo Open Source con licenza derivata dalla licenza
BSD101 per visualizzare mappe interattive nei browser web. OpenLayers offre un'API102 ai programmatori per poter accedere a diverse fonti d'informazioni cartografiche in Internet come: Web Map
Service, mappe di tipo commerciale (Google Maps, Bing, Yahoo) e Web Feature Service, diversi formati vettoriali, mappe del progetto OpenStreetMap.
9.7 OSMAND
OsmAnd è una applicazione mobile Open Source di navigazione e visualizzazione mappe
(online e offline) per Android. Utilizza il database OpenStreetMap OSM come fonte primaria per le
mappe. Lo sviluppo è gestito attraverso il sito google code. Il binario è disponibile per il download
s u Play Store sia come versione gratuita OsmAnd che con versione a pagamento OsmAnd+ che
funziona come una donazione per contribuire allo sviluppo dell'applicazione.
Tutte le mappe possono essere memorizzate all'interno del dispositivo per utilizzo offline.
Utilizzando il GPS integrato nel dispositivi Osmand offre navigazione, calcolo del percorso (con
99 L'hillshading è la visualizzazione dei rilievi di una mappa visualizzando le ombre che si vedono con il sole posizionato in particolare punto.
Questo aiuta a visualizzare le variazioni di altitudine.
100 JavaScript è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti comunemente usato nella creazione di siti web (programmazione Web). Fu
originariamente sviluppato da Brendan Eich della Netscape Communications con il nome di Mocha e successivamente di LiveScript, ma in
seguito è stato rinominato "JavaScript" ed è stato formalizzato con una sintassi più vicina a quella del linguaggio Java di Oracle (ai tempi
ancora di Sun Microsystems).
101 L'acronimo BSD (Berkeley Software Distribution) indica la variante originaria di Unix sviluppata presso l'Università di Berkeley in California
e alla base di una delle due famiglie principali di sistemi operativi liberi attualmente più diffusi, tra cui gli esponenti più noti sono FreeBSD,
OpenBSD, NetBSD, PC-BSD, DesktopBSD, FreeSBIE, DarwinOS (il cuore unix di Mac OS X) e DragonFly BSD (con le sue distribuzioni
FireflyBSD e GoBSD).
102 Con Application Programming Interface (in acronimo API, in italiano Interfaccia di Programmazione di un'Applicazione), in informatica, si
indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per
l'espletamento di un determinato compito all'interno di un certo programma. Spesso con tale termine si intendono le librerie software
disponibili in un certo linguaggio di programmazione.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI
voce guida) per auto, biciclette e pedoni. Attraverso plug-in è possibile estendere le funzionalita' di
OsmAnd come, ad esempio, "OsmAnd Contour lines" che mostra ombreggiatura e curve di livello
per l'altitudine sulla mappa.
La navigazione tramite Osmand comprende:
•
Calcolo del percorso offline (senza costi di connessione) e online(più veloce)
•
Il calcolo supporta anche l'inserimento di punti intermedi.
•
Navigazione Turn-by-turn con voce guida
•
Indicazione di corsia, tempo di arrivo stimato e visualizzazione dei nomi delle strade
•
Ricalcolo automatico in caso di deviazione
•
Ricerca della destinazione per indirizzo, POI103 (ristoranti, hotel, musei) e coordinate.
Contributo diretto a OpenStreetMap comprende:
•
Report di problemi sulle mappe
•
Upload di tracce GPX verso OSM direttamente dall'applicazione
•
Aggiunta di POI e upload a OSM
•
Registrazione opzionale del percorso anche quando l'applicazione è in background.
A differenza di molte altre applicazioni che sfruttano i dati OSM (che richiedono una connessione a internet per scaricare le mappe dai server OSM), OsmAnd e' realizzato per essere indipendente dalla connessione internet. Tale scopo e' raggiunto permettendo di scaricare le mappe in formato vettoriale all'interno dell'applicazione.
103 Un punto di interesse o POI è una caratteristica su una mappa (o in un geodataset) che occupa un particolare punto, al contrario di
funzioni lineari come strade o aree di landuse. Un Punto di interesse o POI, e un elemento che sulla mappa (o in un geodataset) occupa un
singolare punto, al contrario di elementi lineari o areali.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
121DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
10
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
10.1JOSM
10.1.1 INSTALLAZIONE
•
Scaricare Josm dal sito ufficiale http://josm.openstreetmap.de/wiki/It%3AWikiStart. Qui sotto
vien spiegata l'installazione su Linux Ubuntu, le versioni per MacOsX e Windows sono pressoché identiche. Josm essendo basato su Java, non ha bisogno di essere installato all'interno del disco fisso, basta scaricare il file ed eseguirlo. Josm una volta aperto si presenterà
come nella Figura 48:
Figura 48: Josm all'apertura del programma
10.1.2 PRIMI PASSI
•
Per aggiungere dati ad OSM, bisogna registrarsi con un nome utente e password qui;
http://www.openstreetmap.org/create-account.html
•
Per modificare ed aggiungere dei dati su OSM tramite Josm bisogna prima scaricare
all'interno del programma i dati già presenti nel database OSM. Per far ciò bisogna cliccare
sul pulsante Download nella barra degli strumenti. Si aprirà una fi nestra come nella Figura
49:
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
122DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 49: finestra Josm sul download dati OSM
•
Tramite mouse tracciare un riquadro sulla mappa dei dati che si vogliono scaricare. È necessario scaricare una zona che comprende le modifiche che si faranno, bisogna evitare di scaricare aree troppo grandi (il server di OpenStreetMap richiederebbe molto tempo per rispondere, e Josm può rallentare o esaurire la memoria). E' possibile scaricare dati successivamente all'occorrenza. Una volta scaricati i dati Josm si presenterà all'incirca come nella Figura 50:
Figura 50: Josm, pagina principale
•
All'interno di Modifica->Preferenze selezionare la scheda Impostazione di Connessione (Figura 51)e inserire i propri dati nome utente e password.
Figura 51: finestra Josm per il caricamento dati utente
•
S u Josm è possibile sovrapporre ai dati OSM diverse mappe web e ortofotocarte come il
PCN2006 e BingMaps. Per aggiungerle selezionare il pannello Immagini aeree (Figura 52)e
cliccare su Landset per aprire le ortofotocarte PCN2006 e Bing Sat per le ortofotocarte Bing-
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Maps. Se non compaio nell'elenco portarsi nuovamente all'interno di Modifica->Preferenze
e selezionare la scheda WMT TMS. A questo punto attivare dall'elenco superiore le mappe
Land Sat e Bing Sat.
Figura 52: finestra Josm sulla gestione ortofotocarte
10.1.3 INSERIRE I DATI
Ora può cominciare l'inserimento dei dati all'interno della mappa. Sul pannello a sinistra della mappa sono presenti diversi comandi quali:
•
Selezione: per selezionare gli oggetti, visualizzare/modificare i loro tag, e spostarli.
•
Aggiunta: per aggiungere nuovi nodi per creare una nuova via, estendere una via esistente, o semplicemente come punto a sé stante.
•
Cancellazione: per cancellare gli oggetti
In alto, nella sezione Strumenti si possono trovare i comandi:
•
Dividi percorso: per suddividere un percorso il più parti, selezionare il percorso e il nodo
che corrisponde al punto ove si vuol dividere
•
Unisci percorso: per unire due percorsi le cui estremità coincidono
•
Disponi ortogonalmente: per disporre i percorsi ad angoli ortogonali (utile per il disegno
di edifici)
•
Unisci nodi: per unire due nodi vicini, i nodi possono far parte sia di elementi lineari che
areali.
Tramite questi comandi cominciare a disegnare sulla mappa basandosi sia sui rilievi effettuati, sia
sulle ortofotocarte. Non c'è pericolo di combinare disastri, in quanto sino al momento dell'Upload
dei dati tutto quello che si modifica resta circoscritto all'interno del proprio pc.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
124DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
10.1.4 INSERIRE LE ETICHETTE E I TAGS
Ad ogni elemento caricato bisogna associare diverse etichette. Queste daranno all'elemento caratteristiche ben precise.
•
Per prima cosa individuare il pannello delle etichette situato sulla parte destra dello schermo (Figura 53):
Figura 53: etichette e tags di Josm
•
Nel caso non risulti visibile, attivarlo cliccando su Livelli->Proprietà ed appartenenze.
•
Per associare l'etichetta selezionare l'elemento e all'interno del pannello a destra cliccare in
basso su Aggiungi. Si aprirà una fi nestra ove poter scegliere l'etichetta e il relativo tag. Ad
ogni elemento è possibile inserire più etichette, ma per ognuna di essa potrà essere corrisposto un unico tag.
Le etichette e i tags inseriti per creare le nostre 3 mappe possono essere divise per tipologia di elemento.
Nello specifico i percorsi verranno divisi in:
•
STRADE ASFALTATE (diversi tags)
•
STRADE STERRATE
highway=track
•
SENTIERI
highway=path
identifica un sentiero naturale
highway=footway
identifica un percorso pedonale
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
125DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
highway=pedestrian
identifica un percorso pedonale cittadino
A queste tre tipologie di elementi si assoceranno le seguenti etichette:
difficolta del sentiero
•
PERCORSO FACILE
sac_scale=hiking
•
SENTIERO DI MONTAGNA FACILE
sac_scale=mountain_hiking
•
SENTIERO DI MONTAGNA INTERMEDIO
sac_scale=demanding_mountain_hiking
•
SENTIERO DI MONTAGNA IMPEGNATIVO
sac_scale=alpine_hiking
•
SENTIERO ALPINISTICO FACILE
sac_scale=demanding_alpine_hiking
difficoltà del sentiero in MTB
•
PERCORSO MTB FACILE
mtb:scale=0
•
PERCORSO MTB INTERMEDIO
mtb:scale=1
•
PERCORSO MTB DIFFICILE
mtb:scale=2
•
PERCORSO MTB MOLTO DIFFICILE
mtb:scale=3
•
PERCORSO MTB PRO
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
126DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
mtb:scale=4
•
PERCORSO MTB NON PERCORRIBILE
mtb:scale=5
visibilità e stato di manutenzione del sentiero
•
VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE ECCELLENTE
trail_visibility=excellent
•
VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE BUONA
trail_visibility=good
•
VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE INTERMEDIA
trail_visibility=intermediate
•
VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE CATTIVA
trail_visibility=bad
•
VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE ORRIBILE
trail_visibility=horrible
•
SENTIERO IN AVANZATO STATO DI ABBANDONO
trail_visibility=no
accessibilità
•
ACCESSO PERMESSO
access=permissive
•
ACCESSO PRIVATO
access=privato
•
ACCESSO NON CONSENTITO
access=no
Altri elementi da inserire con le relative etichette:
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
•
PUNTI D'ACQUA
natural=spring
identifica le sorgenti,
amenity=drinking_water i
dentifica le fontanelle
•
CIME MONTUOSE
natural=peak
Tutte queste etichette son quelle che saranno visualizzate dalle tre mappe create, ad ogni
elemento si possono aggiungere ulteriori tags per poter aggiungere altre informazioni. Esempio:
per aggiungere la tipologia di superficie del percorso, inserire l'etichetta
surface=
con il relativo tag scelto dall'elenco. E' possibile inserire sia etichette e tags personali, ma è preferibile usare solo per elementi che non rientrano nelle caratteristiche delle etichette e tags già preimpostati.
10.1.5 ESPORTARE LE MODIFICHE FATTE SUL DATABASE OPEN STREET MAP
Una volta effettuati tutti gli inserimenti e le modifiche sulla mappa, resta un ultimo passaggio: caricare i dati sui Server Osm.
•
Per far ciò andare su File->Carica Dati, si aprirà una finestra come quella della Figura 54:
Figura 54: fi nestra Josm
sul caricamento dati
verso database OSM
•
Dove sarà presente l'elenco di tutte gli elementi che si vogliono caricare/modificare. Sarà ri-
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
128DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
chiesto l'inserimento di un commento riguardo alla tipologia dei dati caricati. Questo commento servirà agli altri mappatori per avere un idea di cosa avete caricato. Per concludere il
caricamento prima assicurarsi che i dati che si stanno per caricare non abbiano errori, infine
cliccare su Carica le modifiche.
10.2MAPERITIVE
10.2.1 INSTALLAZIONE
•
Scaricare l'ultima versione del file zip di Maperitive da http://maperitive.net/download/ e decomprimerlo in una cartella.
•
Tramite comando su Terminale
sudo apt-get install libmono-winforms2.0-cil
vengono installati pacchetti che permettono l'esecuzione di Maperitive
•
Inserire comando su Terminale
chmod +x
senza cliccare su invio trascinare il file Maperitive.sh, presente all'interno della cartella scaricata e
decompressa, all'interno sempre del Terminale. Cliccare su Invio.
•
Con il pulsante destro del mouse, cliccare sempre sul file Maperitive.sh è aprire la fi nestra
delle proprietà. Andare sulla scheda “Permessi”, spuntare l'opzione “Esecuzione: Consentire
l'esecuzione del file come programma”
•
Aprire il programma tramite doppio clic sempre sul file Maperitive.sh.
10.2.2 COSA APPARE
Il programma una volta aperto si compone di tre finestre, in alto abbiamo una barra di stato,
in basso il Prompt dei comandi (Figura 55). La finestra principale si presenta di colore grigio con una
serie di coordinate ai lati, presente la scala della mappa. Le altre due finestre al di sotto sistemate
una di fianco all'altra comprendono il terminale dei comandi a sinistra, e una gestione layer a destra.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
129DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 55: Maperitive all'apertura
10.2.3 PRIMI PASSI
•
Impostare gestione dei Proxy (se presente). Inserire questi comandi (uno alla volta):
set-setting
set-setting
set-setting
set-setting
set-setting
•
name=web.proxy.host value=indirizzo proxy
name=web.proxy.port value=numero porta
name=web.proxy.username value=nome utente
name=web.proxy.password value=psw utente
name=web.proxy.use-proxy value=true
Scaricare (tramite JOSM) i dati OSM dell'area che ci interessa. I dati hanno estensione .osm,
salvare il file in una cartella dedicata.
•
Importare i dati OSM su Maperitive, cliccare su File->Open Map Source. Selezionare i dati
che si vogliono aprire.
•
Inserire comando
bounds-use-source
e cliccare Invio. Questo comando specifica che vogliamo creare una mappa delle stesse
identiche dimensioni dell'area dati importata. Cliccando su Map->Set Bounds si imposta la
dimensione della mappa a quella dell'area visualizzata. Tramite Map->Clear Bounds si cancella la dimensione impostata della mappa.
•
E' possibile cambiare stile predefinito di visualizzazione della mappa (tra 5 a disposizione
preimpostate). Map->Switch To Rules->
default (Figura 56, mappa molto simile a quella di OSM)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
130DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 56: mrules "default" di Maperitive
wireframe (Figura 57, sfondo nero, viene tutto visualizzato tramite linee bianche)
Figura 57: mrules "wireframe" di Maperitive
googlemaps (Figura 58, mappa che va ad imitare lo stile di GoogleMaps)
Figura 58: mrules "googlemaps" di Maperitive
hiking (Figura 59, in evidenza strade, edifici, corsi d'acqua ed aree boscate)
Figura 59: mrules "hiking" di Maperitive
urban night (Figura 60, colori pastello su sfondo nero)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 60: mrules "urban night" di Maperitive
•
Calcolo automatico ed inserimento delle ISOIPSE. Cliccare su Tools>Generate Relief Contours
•
Generare diversi tipi di sfumature che cambiano a seconda della differenza di elevazione
del terreno.
Tools>Generate Hillshading (Igor)
Tools>Generate Hillshading (Standard)
Tools>Generate Hillshading (Slopes)
Tools>Generate Hypsometric Tinting (Igor)
•
Salvare mappa tramite file immagine (BMP), Tools->Export to Bitmap. Il file è automaticamente creato nella cartella Output, all'interno della cartella Maperitive.
10.2.4 STILI DELLE MAPPE (DA WEB)
All'interno di questo link: http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Category:Maperitive/Rules sono salvati diversi stili di mappa caricati da diversi utenti. Sono file di testo da copiare in un file vuoto salvandolo poi come .mrules, una volta creati basta trascinarli all'interno della fi nestra principale di
Maperitive per cambiare stile di mappa. Per praticità l'insieme di questi stili di mappa si possono
trovare già salvati all'interno della cartella SCARICATI (decomprimere la cartella e inserirla all'interno
del percorso): Maperitive1128->Rules->SCARICATI
•
Qui l'elenco completo:
BAB-Maxspeed.mrules (Figura 61)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 61
black and white2.mrules (Figura 62)
Figura 62
BlackAndWhite.mrules (Figura 63)
Figura 63
Blueplan.mrules (Figura 64)
Figura 64
Blueprint.mrules (Figura 65)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
133DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 65
Googlosm.mrules(Figura 66)
Figura 66
MaperitiveMaxspeedITO.mrules (Figura 67)
Figura 67
MaperitivePostcodes.mrules (Figura 68)
Figura 68
Maperitive Rules.mrules (Figura 69)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
134DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 69
Maperitive Rules2.mrules (Figura 70)
Figura 70
MotorbootRules.mrules (Figura 71)
Figura 71
neutralmap.mrules (Figura 72)
Figura 72
PCB.mrules (Figura 73)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
135DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 73
PLZ NW.mrules (Figura 74)
Figura 74
public transport.mrules (Figura 75)
Figura 75
RailwaysWiki.mrules (Figura 76)
Figura 76
ReverendMapJoy.mrules (Figura 77)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
136DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 77
Schwarzplan.mrules (Figura 78)
Figura 78
TransportOblast.mrules (Figura 79)
Figura 79
Voltage-on-maperitive.mrules (Figura 80)
Figura 80
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
137DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
10.2.5 MODIFICARE UNO NUOVO STILE DI MAPPA
Creiamo un nuovo stile di mappa partendo da una base già fatta. La base di partenza è lo stile di mappa neutralmap.mrules, stile che evidenzia i differenti tipi di uso del suolo presenti. Copiamo il codice e incolliamolo all'interno di un programma equivalente al Blocco note di Windows, una
volta fatto ciò trasferiamolo all'interno della cartella Rules di Maperitive.
Ecco cosa si ottiene a livello grafico quando si apre il file neutralmap.rules su Maperitive (Figura 81):
Figura 81: neutralmap.mrules su Maperitive
In evidenza ci sono le aree a bosco (verde scuro) e quelle coltivate (verde chiaro). Non sono
visualizzate le aree a prato e nemmeno i terrazzamenti. Edifici, strade, corsi d'acqua, linee ferroviarie
sono presenti ma poco visibili in quanto di colore molto chiaro.
Ecco invece come si presenta il file .mrules una volta aperto con un editor di testo (Figura 82):
Figura 82: neutralmap.mrules su Editor di testo
Proviamo a cambiare colore agli edifici in nero, così da farli risaltare di più sulla mappa. Tutte
queste modifiche sono da effettuarsi con il Blocco Note o un programma equivalente.
•
Portiamoci sulla riga 357 del documento di testo e modifichiamo il colore attribuito a
if:building
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
138DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
sostituendo il codice
#E3dcc1
con quello del colore nero:
#000000
Osservando il file, alla riga 45, associate alle aree coltivate
landuse:farm, landuse:farmland
si trovano altri tipi di aree quali zoo, campi da golf, parchi e riserve naturali. Per far si che la mappa
visualizzi soltanto le aree coltivate:
•
portarsi sulla riga 45 e cancellare le parti qui sotto evidenziate:
leisure : leisure=park OR leisure=playground OR tourism=zoo OR leisure=golf_course OR leisure=common
OR landuse=farm OR landuse=farmland OR leisure=nature_reserve
trasformando la riga in:
leisure : landuse=farm OR landuse=farmland
Per cambiare il colore dei torrenti da bianco ad azzurro:
•
alla riga 10 aggiungere
OR waterway=riverbank OR waterway=stream
•
alla riga 289 sostituire
line-color : white
con
line-color : #0084ff
•
alla riga 377 sostituire
fill-color : white
con
fill-color : #0084ff
Aggiungiamo la visualizzazione delle aree a prato:
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
139DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
•
dopo la riga 45 inserire alla numero 46
grass : landuse=grass
•
dopo la riga 364 inserire:
if : grass
define
min-zoom : 5
fill-color : #f7f7b4
Infine per poter visualizzare i terrazzamenti sulla mappa (i terrazzamenti qui vengono visualizzati in quanto in precedenza tramite Josm su Open Street Map è stata caricata l'etichetta
wall=dry_stone
agli elementi corrispondenti)
•
alla riga 13 inserire
wall: wall=dry_stone
•
prima della riga 307 (prima di //countours) inserire
target : wall
define
min-zoom : 11
line-color : #ff0000
line-width : 1:1;14:3
draw : line
Salvare il file ed importarlo all'interno di Maperitive. (se la mappa è la stessa di prima provare
a duplicare il fi le appena modificato e rinominarlo diversamente, infine ri-importarlo). Qui sotto
l'immagine dei due stili di mappa prima e dopo le modifiche, sotto ancora la possibilità di scaricare
direttamente i file .mrules.
Differenze tra l'originale (Figura 84) e la copia modificata(Errore: sorgente del riferimento non
trovata):
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
140DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
Figura 83: neutralmap.mrules modificato
Figura 84: neutralmap.mrules in versione originale
•
gli edifici da marrone chiaro son diventati neri
•
il torrente da bianco ad azzurro
•
son comparse in giallo le aree a prato che prima non c'erano
•
sotto il Santuario in basso è sparita la macchia verde che identificava l'area a parco
•
in rosso son comparsi i terrazzamenti
10.2.6 ESPORTARE IMMAGINI (BITMAP)
Oltre alla prima riga del comando “export-bitmap” è possibile inserire solo le righe sottostanti
che ci servono effettivamente per esportare l'immagine.
export-bitmap
a cui si possono aggiungere i seguenti codici:
file= ”inserire file di destinazione”
se non specificato salva automaticamente il file all'interno della cartella Output
bounds= minlng/minlat/maxlng/maxlat width= 1000
numero di pixel orizzontali dell'immagine
height= 500
numero di pixel verticali dell'immagine
zoom= 18
nella finestra di Maperitive, in basso è scritto il livello di zoom attuale
map-scale= 1000
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
141DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
1000=1:000; 50000=1:50000
kml= true/false
se il dato non viene inserito di default il valore è true
Esempio UTILE:
export-bitmap bounds=8.8997841,44.3900036,8.9586639,44.4204175 zoom=18 scale=2
•
export-bitmap (comando per esportare immagine PNG)
•
bounds=8.8997841,44.3900036,8.9586639,44.4204175 (coordinate che comprendono la finestra di esportazione. Essa può non coincidere con i limiti dello schermo. Se si vogliono impostare e sapere le coordinate in maniera che coincidano con i dati importati usare prima di
tutto il comando boundsuse-source)
•
zoom=18 (numero che permette di impostare la quantità di dati salvati. Si parte dal 1=globo, per arrivare al 19=zoommax. I dati salvati su PNG son quelli che si vedono a schermo a
stessa risoluzione)
•
scale=2 (se non specificato di default imposta valore 1. Numero che rappresenta la grandezza dell'immagine esportata, 1=risoluzione schermo, 2=doppia, 4=quadrupla ecc ecc. La dimensione del file a seconda di quello che si imposta può cambiare notevolmente)
10.2.7 CREARE LO STILE DI MAPPA CHE INTERESSA A NOI (SAC_SCALE.MRULES)
Con Notes (su Ubuntu) o con Blocco Note (su Windows) creiamo e salviamo un nuovo documento vuoto e chiamiamolo sac_scale.mrules (l'estensione del fi le sarà .mrules). In fondo trovate
tutti e tre i codici degli stili di mappa scaricabili (sac_scale, mtb_scale e trail_visibility)
Nel documento appena creato ricopiamo le parti di codice qui sotto evidenziate:
features
elenco elementi visualizzabili (in pratica qui si dice COSA verrà visualizzato sulla mappa)
points
insieme degli elementi puntiformi
cime : natural=peak
cime (tipologia elemento puntiforme) : natural=peak (etichetta OSM, verrà visualizzata sotto il seCARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
142DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
gno grafico "cime")
sorgenti : natural=spring or amenity=fountain or man_made=water_well or amenity=drinking_water or
drinking_water=yes
sorgenti (altra tipologia elemento puntiforme) : (insieme di etichette OSM, tutte verranno visualizzate sotto il segno grafico "sorgenti")
lines
insieme degli elementi lineari
ferrovia : railway=rail
torrenti : waterway=stream or waterway=river
strade principali : highway=tertiary
strade secondarie : highway=residential or highway=unclassified
strade sterrate: highway=track
sentieri : highway=path or highway=footway
sentieri : highway=pedestrian and sac_scale=hiking
diverse tipologie di elementi lineari con relative etichette OSM associate
A
B
C
D
E
hiking_route : sac_scale=hiking
mountain_hiking route : sac_scale=mountain_hiking
demanding_mountain_hiking route : sac_scale=demanding_mountain_hiking
alpine_hiking route : sac_scale=alpine_hiking
demanding_alpine_hiking route : sac_scale=demanding_alpine_hiking
tutte le tipologie di elementi lineari riguardati la classificazione dei sentieri per difficoltà (e relativa
etichetta OSM)
accesso permesso: access=permissive
accesso privato: access=private
accesso no: access=no
tutte le tipologie di elementi lineari riguardanti l'accessibilità dei percorsi (e relativa etichetta OSM)
Areas
insieme degli elementi areali
acqua : waterway=riverbank
edifici : building=yes or building=house or building=industrial
diverse tipologie di elementi areali con relative etichette OSM associate
properties
proprietà delle tipologie di elementi (in pratica qui si dice COME verrà visualizzato sulla mappa)
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
143DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
map-background-color : #D6FFB6
colore esadecimale dello sfondo della mappa
curved : true
specifica che gli elementi verranno renderizzati ammorbidendo gli angoli "vivi" (attraverso algoritmo automatico)
rules
applichiamo
target : ferrovia
alla tipologia elemento: ferrovia
define
definiamo
line-width : 9:1;10:2;13:2;14:3
uno spessore linea di 1 allo zoom9, 2 allo zoom 13 e 3 allo zoom 3
draw : line
disegnamo la linea
target: A hiking_route
define
min-zoom : 11
livello minimo di zoom in cui compare l'elemento grafico
line-color : green
colore della linea
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
line-opacity : 1
opacità della linea (1=100%, 0,5=50%)
line-offset-sides : left
si specifica che la linea avrà un offset (spostamento) verso sinistra
line-offset : 14:2;15:3;16:5
a diversi livelli di zoom corrispondono diverse larghezze di offset
draw : line
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
144DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
target: B mountain_hiking route
define
min-zoom : 11
line-color : yellow
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
line-opacity : 1
line-offset-sides : left
line-offset : 14:2;15:3;16:5
draw : line
target: C demanding_mountain_hikig route
define
min-zoom : 11
line-color : orange
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
line-opacity : 1
line-offset-sides : left
line-offset : 14:2;15:3;16:5
draw : line
target: D alpine_hiking route
define
min-zoom : 11
line-color : brown
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
line-opacity : 1
line-offset-sides : left
line-offset : 14:2;15:3;16:5
draw : line
target: E demanding_alpine_hiking route
define
min-zoom : 11
line-color : black
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
line-opacity : 1
line-offset-sides : left
line-offset : 14:2;15:3;16:5
draw : line
target : edifici
define
line-style : none
stile linea nessuno
line-width : 1
fill-color : #a19775
colore riempimento
draw : fill
coloriamo l'area
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
145DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
target : strade principali
define
min-zoom : 13
line-color : #999999
line-width : 11:2;14:4;16:6;18:8
border-style : solid
stile bordo della linea: continuo
border-color : black
bordo della linea nero
border-width : 20%
percentuale larghezza bordo rispetto alla linea
draw : line
target : strade secondarie
define
min-zoom : 13
line-color : #999999
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
border-style : solid
border-color : black
border-width : 30%
border-opacity : 0.8
opacità del bordo della linea
draw : line
target : strade private
define
min-zoom : 15
line-style : dash
stile linea: tratteggiata
line-color : red
line-width : 2
line-offset-sides : right
line-offset : 14:2;15:3;16:5
draw : line
target : strade sterrate
define
min-zoom : 15
line-style : dash
line-color : #827139
line-width : 2
draw : line
target : sentieri
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
146DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
define
min-zoom : 15
line-style : dot
stile linea: puntinata
line-color : #827139
line-width : 2
draw : line
target : cime
define
icon-image : icons/SJJB/png/poi_peak.n.32.png
URL dell'icona
icon-width : 11:8;14:16
grandezza icona a diversi livelli di zoom
min-zoom : 11
draw : icon
applichiamo l'icona
define
font-family : Arial
font-style : normal
font-weight : normal
font-size : 13:5;15:10
min-zoom : 13
text : @if(name, name @if(ele, "\n(" ele ")"), ele)
text-align-vertical : near
text-color : black
text-max-width : 15
text-offset-vertical : 50%
text-halo-width : 30%
text-halo-opacity : 0.75
elenco caratteristiche scritte icona
draw : text
applichiamo il testo
target : sorgenti
define
icon-image : icons/SJJB/png/food_drinkingtap.n.32.png
icon-width : 11:8;14:16
min-zoom : 11
draw : icon
target : accesso no
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
147DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
define
min-zoom : 11
line-color : red
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
line-opacity : 0.5
line-offset-sides : right
line-offset : 3
draw : line
target : accesso permesso
define
min-zoom : 11
line-color : red
line-style : dot
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
line-opacity : 0.5
line-offset-sides : right
line-offset : 3
draw : line
target : accesso privato
define
min-zoom : 11
line-color : red
line-style : dash
line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4
line-opacity : 0.5
line-offset-sides : right
line-offset : 3
draw : line
target : torrenti
define
min-zoom : 13
line-color : #78C1C1
line-width : 13:1;14:2;16:3
draw : line
define
min-zoom : 15
font-size : 15:10;17:17
font-style : italic
font-weight : bold
text-color : #78C1C1 black 10%
map.rendering.lflp.min-buffer-space : 5
map.rendering.lflp.max-allowed-corner-angle : 90
draw : text
target : acqua
define
line-style : none
line-width : 1
fill-color : #78C1C1
draw : fill
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
148DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
10.2.8 ESPORTARE IMMAGINI MAPPA (TILES)
L e Tiles sono immagini jpg "composite", o meglio sono immagini di grossa dimensione ed
estensione che per facilitarne il caricamento vengono suddivise in griglie di immagini più piccole.
L'esportazione di mappe in Tiles consta in diverse cartelle, una per ogni livello di zoom richiesto in
cui all'interno sono presenti immagini di piccola dimensione, più un file script con le istruzioni per
far si che i programmi che supportano questo tipo di immagine possano unirle in un unico insieme.
•
inquadrare sullo schermo di Maperitive l'area che si vuole esportare sotto forma di Tiles
•
inserire comando
set-geo-bounds
•
inserire comando
generate-tiles minzoom=12 maxzoom=17
•
al termine del processo di esportazione Maperitive indicherà dove son state salvate le immagini (probabilmente dentro la cartella Output all'interno di quella di Maperitive
ATTENZIONE: minzoom e maxzoom sono due parametri che regolano la quantità di livelli di
zoom da esportare (il livello 1 rappresenta il globo, il livello 19 il massimo ingrandimento possibile), di
conseguenza c'è il forte rischio di esportare file di dimensioni gigantesche (anche parecchi Gb)
10.3OPEN LAYERS
Tramite Open Layers è possibile caricare le Tiles precedentemente esportate tramite Maperitive all'interno di un browser in modalità online.
Per far questo dobbiamo:
•
innanzitutto recuperiamo la cartello delle Tiles precedentemente esportate con Maperitive.
Senza modificare nulla al suo interno carichiamola così com'è all'interno di un nostro spazio
web.
•
proseguiamo copiando e incollando il codice presente qui sotto, all'interno di un file di testo vuoto a cui cambieremo estensione in .html. Questo file una volta creato potrà essere a
sua volta caricato all'interno di un nostro spazio web per poi essere visualizzato da qualsiasi
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
149DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
browser.
<html>
inizio codice html
<head>
inizio della testa del codice html (laddove verranno inseriti gli script e i codici di tutto quello che
"non si vede")
<title>Mappa by Open Layers</title>
titolo della pagina html
<script src="http://www.openlayers.org/api/OpenLayers.js"></script>
<script src="http://www.openstreetmap.org/openlayers/OpenStreetMap.js"></script>
collegamenti a due script necessari a far visualizzare la mappa (non modificare)
<script type="text/javascript">
inizio nuovo script
// Posizione iniziale della mappa
lon = 8.7723770141691;
lat = 44.462532506411;
zoom = 15;
coordinate e livello di zoom che corrisponderanno a ciò che si vedrà all'apertura della mappa
(zoom da 1 a 19, 1=globo, 19=maxzoom)
function init(){
map = new OpenLayers.Map ("map", {
controls:[
new OpenLayers.Control.Navigation(),
new OpenLayers.Control.PanZoomBar(),
new OpenLayers.Control.LayerSwitcher(),
new OpenLayers.Control.Attribution()],
codice riguardante i comandi di navigazione della mappa.
"map" è il nome che avrà la mappa (e l'insieme di mappe all'interno), verrà richiamato in fondo
maxExtent: new OpenLayers.Bounds(-20037508.34,-20037508.34,20037508.34,20037508.34),
maxResolution: 156543.0399,
numZoomLevels: 1,
units: 'm',
projection: new OpenLayers.Projection("EPSG:900913"),
displayProjection: new OpenLayers.Projection("EPSG:4326")
} );
diversi parametri che vanno a modificare la georefferenziazione della mappa
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
150DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
// OSM layers
var mapnik = new OpenLayers.Layer.OSM.Mapnik("Mapnik");
var cyclemap = new OpenLayers.Layer.OSM.CycleMap("CycleMap");
richiamo e collegamento alle mappe OSM (mapnik e cyclemap). Le due // iniziali rendono la relativa
riga del codice "invisibile" al browser, utile per notazioni "nascoste". Il nome seguito a var ad inizio
riga è quello che sarà richiamato più in basso quando si dovranno "attivare" le mappe. Tra parentesi
alla fine delle righe il nome visualizzato nei comandi di visualizzazione della mappa.
// Hillshading layer
var hill = new OpenLayers.Layer.TMS( "Hillshading", "http://toolserver.org/~cmarqu/hill/",
{ type: 'png', getURL: osm_getTileURL, displayOutsideMaxExtent: true, attribution: '<a
href="http://nasa.gov/">NASA SRTM</a>',
opacity: 0.5, isBaseLayer: false, visibility: false, numZoomLevels: 19 } );
richiamo e collegamenti alle mappe hill (morfologia del suolo). Non modificare il codice ad esclusione della parte finale, dove:
•
opacity:0.5 significa che la mappa ha un opacità del 50%;
•
isBaseLayer:false significa che non è una mappa a se stante ma è unicamente sovrapponibile ad un altra mappa base;
•
visibility:false significa che all'apertura della pagina la mappa non risulta visibile;
•
numZoomLevels:19 significa che ha 19 livelli di zoom (massimo possibile)
// layer tiles generati da Maperitive - scala difficoltà
var maperitive1 = new OpenLayers.Layer.OSM("Scala difficolta'",
"http://www.tuospazioweb.it/Tiles_sacscale/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true,
isBaseLayer: true, opacity: 1, visibility: false});
primo richiamo e collegamento ad una mappa basata su tiles Maperitive.
•
var maperitive1 è il nome dato a questa mappa all'interno di questo script.
•
"Scala difficolta" è il nome visualizzato nei comandi di visualizzazione della mappa.
IMPORTANTE il link successivo sarà quello che creerà il collegamento alle tiles di Maperitive.
ATTENZIONE Tiles_sacscale corrisponde alla cartella esportata con Maperitive, all'interno
non si dovrà toccar nulla, e il nome della cartella deve chiaramente coincidere con quello
del link (cioè in questo caso Tiles_sacscale). Il resto del link non dovrà essere modificato.
// layer tiles generati da Maperitive - scala difficoltà ST
var maperitive2 = new OpenLayers.Layer.OSM("Scala difficolta'",
"http://www.tuospazioweb.it/Tiles_sacscale/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true,
isBaseLayer: false, opacity: 0.5, visibility: false});
come sopra con la differenza che la mappa pur essendo la stessa è messa come sovrapponibile a
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
151DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
quelle base, con un opacità del 50%
// layer tiles generati da Maperitive - scala difficoltà MTB
var maperitive3 = new OpenLayers.Layer.OSM("Scala difficolta' MTB", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_mtb/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: true, opacity: 1, visibility: false});
// layer tiles generati da Maperitive - scala difficoltà MTB ST
var maperitive4 = new OpenLayers.Layer.OSM("Scala difficolta' MTB", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_mtb/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: false, opacity: 0.5, visibility: false});
// layer tiles generati da Maperitive - visibilità
var maperitive5 = new OpenLayers.Layer.OSM("Visibilita' e stato del sentiero", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_visibility/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: true, opacity: 1, visibility: false});
// layer tiles generati da Maperitive - visibilità ST
var maperitive6 = new OpenLayers.Layer.OSM("Visibilita' e stato del sentiero", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_visibility/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: false,
opacity: 0.5, visibility: false});
map.addLayers([ mapnik,cyclemap,hill,maperitive1,maperitive2,maperitive3,maperitive4,maperitive5,maperitive6 ] );
qui vengono elencate le mappe "attivabili" dallo script (in pratica corrispondono a tutte i nomi che
sopra seguivano VAR. Le mappe qui non elencate non verranno visualizzate dal browser)
map.addControl(new OpenLayers.Control.LayerSwitcher());
viene aggiunti controlli di comando (non modificare)
var lonLat = new OpenLayers.LonLat( lon ,lat )
.transform(
new OpenLayers.Projection("EPSG:4326"), // transform from WGS 1984
map.getProjectionObject() // to Spherical Mercator Projection
);
map.setCenter (lonLat, zoom);
}
function osm_getTileURL(bounds) {
var res = this.map.getResolution();
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
152DI 159
APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI
var
var
var
var
x = Math.round((bounds.left - this.maxExtent.left) / (res * this.tileSize.w));
y = Math.round((this.maxExtent.top - bounds.top) / (res * this.tileSize.h));
z = this.map.getZoom();
limit = Math.pow(2, z);
if (y < 0 || y >= limit) {
return OpenLayers.Util.getImagesLocation() + "404.png";
} else {
x = ((x % limit) + limit) % limit;
return this.url + z + "/" + x + "/" + y + "." + this.type;
}
}
parametri avanzati di georefferenziazione della mappa
</script>
</head>
<body bgcolor="#D6FFB6" onLoad="init();">
corpo del codice html (quello realmente visibile dal browser). E' indicato il colore di sfondo della
pagina e il comando d'avvio dello script sopra descritto.
<div style="width: 100%; height: 100%;" id="map"></div>
inserimento "fisico" della mappa nella pagina web (dimensione 100% della pagina sia in orizzontale
che in verticale).
•
id="map" richiama quale mappa (e l'insieme di mappe) visualizzare. Volendo duplicando gli
script (e dandoci due nomi diversi) si possono caricare due finestre mappa.
</body>
</html>
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
153DI 159
NOTE BIBLIOGRAFICHE
11
NOTE BIBLIOGRAFICHE
11.1NOTE BIBLIOGRAFICHE GENERALI
Per l'elaborazione della tesi, trattando esclusivamente di contenuti Open, è stata largamente
utilizzata la risorsa Wikipedia. Questo infatti è il luogo ove si possono trovare maggiori informazioni
sul tema, dato che le informazioni più complete sui contenuti Open è facile che si trovino all'interno
della più famosa risorsa essa stessa Open, cioè appunto Wikipedia.
Lo scambio di informazioni, è avvenuto da entrambe le parti: diverse pagine Wikipedia sono
state aggiornate ed implementate con le informazioni di questa tesi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_government
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_data
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_access
http://it.wikipedia.org/wiki/Open_content
http://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio
http://it.wikipedia.org/wiki/Copyright
http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft
http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d%27autore
http://it.wikipedia.org/wiki/Licenze_libere
http://it.wikipedia.org/wiki/Creative_Commons
http://it.wikipedia.org/wiki/CC-BY-SA
http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_Free_Documentation_License
http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_General_Public_License
http://it.wikipedia.org/wiki/Free_Software_Foundation
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Maperitive
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:OpenLayers
11.2 LINK ESTERNI A RISORSE WEB CORRELATE
RISORSE WEB E APPLICAZIONI UTILIZZATE PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTA TESI:
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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NOTE BIBLIOGRAFICHE
•
OPEN STREET MAP
http://www.openstreetmap.org/#map=14/44.4583/8.7714
Home del progetto Open Street Map, possibilità' di visualizzare i dati OSM tramite stile
Mapnik[default], CycleMap, mappa dei trasporti e la mappa Humanitarian.
•
LONVIA MAP
http://hiking.waymarkedtrails.org/it/?zoom=14&lat=44.46489&lon=8.78461&hill=0.25#
Progetto di un' Università tedesca, offre la possibilità' di visualizzare i dati OSM sotto forma
di relazioni e che contengano all'interno l'etichetta: route=hiking. In basso a destra, cliccando su "percorsi" viene data la possibilità di visualizzare sentiero per sentiero.
•
MAP COMPARE
http://tools.geofabrik.de/mc/?
lon=8.77179&lat=44.46466&zoom=14&num=4&mt0=mapnik&mt1=cyclemap&mt2=bingmap&mt3=google-map
Link che permette la comparazione tra mappe OSM e le mappe su web più conosciute e
diffuse: Bing Map (Microsoft) e Google Maps
•
ELENCO WIKI SULLO STATO DELLA SENTIERISTICA LIGURE SU OSM
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Liguria/Status
Pagina con l'elenco (parziale) dei sentieri presenti su OSM come relazioni (quindi visualizzabili dalla Lonvia Map), inoltre in fondo pagina e' presente una legenda e brevi istruzioni su
come leggere/inserire su OSM i dati e le etichette OSM. Questa pagina vuole essere esclusivamente un riassunto di quel che e' presente e di cosa manca su OSM.
•
MAP FEATURES OSM
http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Map_Features
Elenco più o meno completo su quello tutti gli elementi presenti all'interno di OSM, di conseguenza diventa la miglior guida su cosa/come mappare.
STATISTICHE E INFORMAZIONI SU OPEN STREET MAP:
•
STATISTICHE OSM
http://resultmaps.neis-one.org/osm-notes
Statistiche varie
•
MAPPA DEI TUOI CONTRIBUTI
http://yosmhm.neis-one.org/
Mappa che illustra graficamente i contenuti inseriti da qualsiasi membro registrato di OSM
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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NOTE BIBLIOGRAFICHE
•
MAPPA SULLA DENSITA' DI DATI
http://resultmaps.neis-one.org/osmgps.html?zoom=8&lat=44.42488&lon=8.71985&layers=B000T
Layer di tasselli esagonali a colori diversi a seconda della quantità di dati presenti sul territorio
•
MAPPA SULLA DISLOCAZIONE DEI MEMBRI DELLA COMUNITA' OSM
http://resultmaps.neis-one.org/oooc?zoom=10&lat=44.41849&lon=8.857&layers=B00FFFFFFT
Possibilità di distinguere i membri a seconda della quantità di dati inseriti.
•
MAPPA SULLA DISLOCAZIONE DEI NUOVI MEMBRI DELLA COMUNITA' OSM
http://resultmaps.neis-one.org/newestosm.phps
Indicato il numero di nuovi membri OSM per zone territoriali.
•
ELENCO SULLA DISLOCAZIONE DEI NUOVI MEMBRI DELLA COMUNITA' OSM
http://resultmaps.neis-one.org/newestosmlist.php
Indicato il numero di nuovi membri OSM per zone territoriali sotto forma di elenco.
•
STATISTICHE SUI CONTRIBUTI INSERITI PER UTENTE
http://hdyc.neis-one.org/
ps. il mio nome utente OSM è seba85, inseriscilo per vedere cosa ho mappato
•
OSM RELATION ANALYZER
http://ra.osmsurround.org/index
Inserendo il numero della relazione restituisce rispettive statistiche
•
TAG INFO
http://taginfo.openstreetmap.org/
Elenco delle maggiori etichette utilizzate su OSM
IL MONDO DI OPEN STREET MAP, POTENZIALITÀ E UNICITÀ:
•
YAOUNDE', LA CAPITALE DEL CAMERUN
http://www.openstreetmap.org/#map=12/3.8427/11.4759
Esempio di cosa può diventare Open Street Map se supportato da un amministrazione comunale.
•
MAPPA DEI TRASPORTI PUBBLICI DI LINZ
http://linz.faehrt.at/
Mappa in tempo reale.
•
CLOUDMADE
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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NOTE BIBLIOGRAFICHE
http://maps.cloudmade.com/
Servizio web per l'editing di mappe OSM online. Possibilità di caricare mappe OSM all'interno di migliaia di stili grafici, inoltre da la possibilità di personalizzare.
•
OPEN PISTE MAP
http://openpistemap.org/
Mappa sulle stazioni sciistiche (nell'arco alpino)
•
MAPPA DEI PARCHEGGI
http://parking.openstreetmap.de/
Solo in Germania
•
OPEN SEA MAP
http://map.openseamap.org/
Mappa dei porti e rotte marine (nord europa)
•
TRACKS4BIKERS
http://tracks4bikers.com/build_osm
Possibilità su base OSM di calcolare percorsi e relative altimetrie
•
OPEN STREET MAPS ROUTING SERVICE
http://yournavigation.org/
Data la possibilità di calcolare percorsi.
•
OSM POI VIEWER
http://www.lenz-online.de/cgi-bin/osmpoi/osmpoi.pl
Mappa che offre la possibilità di cercare elementi puntuali per categorie precise (es. cinema, ristoranti, ospedali ecc ecc)
•
MAP QUEST OPEN
http://open.mapquest.it/#bfc932050f76030ffcc698a9
Mappa che offre la possibilità di cercare elementi puntuali per categorie precise (es. cinema, ristoranti, ospedali ecc ecc). E' possibile salvare le mappe.
•
OPEN WHAT EVER MAP
http://www.openwhatevermap.org/
Semplice collage di diversi stili grafici in un unica mappa.
•
OPEN ORIENTEERING MAP
http://oomap.co.uk/
Mappa che come risultato da carte molto simili a quelle utilizzate dalla Federazione Internazionale Orienteering.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI
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INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI
FIGURA 1: HOME PAGE DI OSM: LIVELLO MAPPA "STANDARD"
PAG.63
FIGURA 2: HOME PAGE DI OSM: FINESTRE "LEGENDA" E "CONDIVIDI"
PAG.65
FIGURA 3: HOME PAGE DI OSM: MAPPE "OPEN CYCLE MAP" E "TRANSPORT"
PAG.65
FIGURA 5: HOME PAGE DI OSM: MAPPE "OPEN CYCLE MAP" E "TRANSPORT"
PAG.67
FIGURA 4: HOME PAGE DI OSM: MAPPE "MAP QUEST OPEN" E "HUMANITARIAN"
PAG.67
FIGURA 5: OSM VS GOOGLE MAP MAKER: LE DIFFERENZE
PAG.73
FIGURA 6: OSM VS GOOGLE MAPS: ACQUASANTA - PONTEDECIMO
PAG.75
FIGURA 7: OSM VS GOOGLE MAPS: CHARDONNEY - COGNE
PAG.75
FIGURA 8: OSM VS GOOGLE MAPS: MONTE BIANCO DA CHARMONIX
PAG.75
FIGURA 9: OSM VS GOOGLE MAPS: AMSTERDAM - LHASA
PAG.77
FIGURA 10: YAOUNDÉ: LA ZONA DELLA STAZIONE FERROVIARIA
PAG.79
FIGURA 11: YAOUNDÉ SU OPEN STREET MAP
PAG.79
FIGURA 12: YAOUNDÉ: PARTICOLARE DELLA CITTÀ
PAG.81
FIGURA 13: OPECYCLEMAP: CENTRO DI MUNICH
PAG.83
FIGURA 14: OPEN CYCLE MAP: LAGO DI COSTANZA
PAG.85
FIGURA 15: WAYMARKED TRAILS: ACQUASANTA E I SUOI SENTIERI
PAG.87
FIGURA 16: MAPPA DEI TRASPORTI PUBBLICI
PAG.89
PAG.93
FIGURA 17: PROGETTO HOT AD HAITI: DIFFERENZE NEI DATI MAPPA (DICEMBRE2009, FEBBRAIO 2010, SETTEMBRE 2013)
FIGURA 18: CENTRO DI HAITI, SI POSSONO RICONOSCERE SEGNATI IN ROSA GLI OSPEDALI DA CAMPO, IN ROSSO LE STRUTTURE PROVVISORIE
PAG.95
D'ACCOGLIMENTO (TENDE), IN GIALLO LE STRADE OSTRUITE
FIGURA 19: VERSAILLES SU OSM: MAPPA "HUMANITARIAM MAP"
PAG.95
FIGURA 20: VERSAILLES SU OSM: VISTA DELLA ZONA, E PARTICOLARE GIARDINO
PAG.97
PAG.97
FIGURA 21: VERSAILLES SU OSM: PARTICOLARI GIARDINO (ZOOM LIVELLO 19)
FIGURA 22: IL GIARDINO DI VILLA DUCHESSA DI GALLIERA SU OSM: LIVELLI DI ZOOM 19 E 20
PAG.99
FIGURA 23: OPEN SEA MAP, MARE DEL NORD
PAG.101
FIGURA 24: IN ARANCIONE LE AREE DOVE SON STATI EFFETTUATI IL MAGGIOR NUMERO DI MODIFICHE ALLA MAPPA
PAG.103
FIGURA 25: ACQUASANTA SU OPEN STREET MAP NEL MARZO DEL 2011 E GIUGNO 2013
PAG.107
PAG.113
FIGURA 26: OPEN HIKE ACQUASANTA: HOME
FIGURA 27: OPEN HIKE ACQUASANTA: MAPPA BASE, ATTIVATA IL LIVELLO "SCALA DIFFICOLTÀ MTB" (MTB_SCALE)
PAG.115
FIGURA 28: OPEN HIKE ACQUASANTA: ELENCO SENTIERI, CONTENENTE NELLO SPECIFICO IL SENTIERO "ACQUASANTA - PUNTA MARTIN [DIRETTA]". L'AREA
PAG.117
IN BASSO DI COLORE VERDE SCURA È DI TIPO DINAMICO, CAMBIA A SECONDA DEL SENTIERO SELEZIONATO.
FIGURA 29: OPEN HIKE ACQUASANTA: LEGENDA. E' VISIBILE NELL'IMMAGINE I PRIMI TRE ELEMENTI RIGUARDANTI LA SCALA DI DIFFICOLTÀ DEL SENTIERO
(SAC_SCALE)
PAG.119
FIGURA 30: OPEN HIKE ACQUASANTA: COME COLLABORARE
PAG.121
FIGURA 31: OPEN HIKE ACQUASANTA: TUTORIAL JOSM. SPEZZONE DEL TUTORIAL
PAG.123
FIGURA 32: OPEN HIKE ACQUASANTA: IL SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIE
PAG.125
FIGURA 33: OPEN HIKE ACQUASANTA: I LINK ESTERNI
PAG.127
FIGURA 34: SCHEMA DI TUTTE LE DISTRO BASATE SU KERNEL LINUX USCITE DAL 1991 AD OGGI.
PAG.133
FIGURA 35: JOSM ALL'APERTURA DEL PROGRAMMA
PAG.151
FIGURA 36: FINESTRA JOSM SUL DOWNLOAD DATI OSM
PAG.153
FIGURA 37: JOSM, PAGINA PRINCIPALE
PAG.153
FIGURA 38: FINESTRA JOSM PER IL CARICAMENTO DATI UTENTE
PAG.153
FIGURA 39: FINESTRA JOSM SULLA GESTIONE ORTOFOTOCARTE
PAG.155
PAG.157
FIGURA 40: ETICHETTE E TAGS DI JOSM
FIGURA 41: FINESTRA JOSM SUL CARICAMENTO DATI VERSO DATABASE OSM
PAG.161
FIGURA 42: MAPERITIVE ALL'APERTURA
PAG.163
FIGURA 43: MRULES "DEFAULT" DI MAPERITIVE
PAG.165
FIGURA 44: MRULES "WIREFRAME" DI MAPERITIVE
PAG.165
PAG.165
FIGURA 45: MRULES "GOOGLEMAPS" DI MAPERITIVE
FIGURA 46: MRULES "HIKING" DI MAPERITIVE
PAG.167
FIGURA 47: MRULES "URBAN NIGHT" DI MAPERITIVE
PAG.167
FIGURA 48: NEUTRALMAP.MRULES SU MAPERITIVE
PAG.171
FIGURA 49: NEUTRALMAP.MRULES SU EDITOR DI TESTO
PAG.171
FIGURA 50: NEUTRALMAP.MRULES MODIFICATO
PAG.175
FIGURA 51: NEUTRALMAP.MRULES IN VERSIONE ORIGINALE
PAG.175
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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TESI RILASCIATA SOTTO LA LICENZA LIBERA CC-BY-SA
TESI RILASCIATA SOTTO LA LICENZA LIBERA CC-BY-SA
http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/legalcode
TU SEI LIBERO:
•
DI RIPRODURRE, DISTRIBUIRE, COMUNICARE AL PUBBLICO, ESPORRE IN PUBBLICO, RAPPRESENTARE, ESEGUIRE E RECITARE QUEST'OPERA
•
DI MODIFICARE QUEST'OPERA
•
DI USARE QUEST'OPERA PER FINI COMMERCIALI
ALLE SEGUENTI CONDIZIONI:
•
ATTRIBUZIONE — DEVI ATTRIBUIRE LA PATERNITÀ DELL'OPERA NEI MODI INDICATI DALL'AUTORE O DA CHI TI HA DATO L'OPERA IN
LICENZA E IN MODO TALE DA NON SUGGERIRE CHE ESSI AVALLINO TE O IL MODO IN CUI TU USI L'OPERA.
•
CONDIVIDI ALLO STESSO MODO — SE ALTERI O TRASFORMI QUEST'OPERA, O SE LA USI PER CREARNE UN'ALTRA, PUOI DISTRIBUIRE
L'OPERA RISULTANTE SOLO CON UNA LICENZA IDENTICA O EQUIVALENTE A QUESTA.
PRENDENDO ATTO CHE:
•
RINUNCIA — E' POSSIBILE RINUNCIARE A QUALUNQUE DELLE CONDIZIONI SOPRA DESCRITTE SE OTTIENI L'AUTORIZZAZIONE DAL
DETENTORE DEI DIRITTI.
•
PUBBLICO DOMINIO — NEL CASO IN CUI L'OPERA O QUALUNQUE DELLE SUE COMPONENTI SIANO NEL PUBBLICO DOMINIO SECONDO LA
LEGGE VIGENTE, TALE CONDIZIONE NON È IN ALCUN MODO MODIFICATA DALLA LICENZA.
LA LICENZA NON HA EFFETTO IN NESSUN MODO SUI SEGUENTI DIRITTI:
•
LE ECCEZIONI, LIBERE UTILIZZAZIONI E LE ALTRE UTILIZZAZIONI CONSENTITE DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE;
•
I DIRITTI MORALI DELL'AUTORE;
•
DIRITTI CHE ALTRE PERSONE POSSONO AVERE SIA SULL'OPERA STESSA CHE SU COME L'OPERA VIENE UTILIZZATA, COME IL DIRITTO
ALL'IMMAGINE O ALLA TUTELA DEI DATI PERSONALI.
NOTA:
•
OGNI VOLTA CHE USI O DISTRIBUISCI QUEST'OPERA, DEVI FARLO SECONDO I TERMINI DI QUESTA LICENZA, CHE VA COMUNICATA CON
CHIAREZZA.
CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO
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