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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA SCUOLA POLITECNICA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO E PER LA CONOSCENZA DEL PAESAGGIO. RELATORE: GERARDO BRANCUCCI CORRELATORI: VALENTINA MARIN, PAOLA SALMONA CANDIDATO: SEBASTIANO DI ROSA NOVEMBRE 2013 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 2DI 159 INDICE GENERALE 1 PREMESSA 7 1.1 PERCHÉ FARE UNA TESI UTILIZZANDO SOFTWARE LIBERO 7 1.2 LE FASI DEL LAVORO 9 2 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO 2.1 IL MONDO OPEN SOURCE 2.1.1 OPEN SOURCE 2.1.2 OPEN CONTENT 2.1.3 OPEN ACCESS 2.1.4 OPEN DATA 2.2 IL SOFTWARE LIBERO 2.2.1 COS'È? 2.2.2 QUANDO NASCE 2.3 COPYRIGHT, COPYLEFT E LICENZE 2.3.1 IL COPYRIGHT 2.3.2 IL CONCETTO DI COPYLEFT 2.3.3 TIPOLOGIE E USO DELLE LICENZE 2.3.4 LE LICENZE DEI SOFTWARE E DEI DATI UTILIZZATI PER LA TESI 3 OPEN STREET MAP 11 11 12 12 12 13 16 16 19 19 19 23 24 29 34 3.1 COS'È 34 3.2 QUANDO NASCE 34 3.3 COME FUNZIONA 36 3.4 CHI PUÒ CONTRIBUIRE 38 3.5 ESEMPI D'UTILIZZO E MAPPE DI OPEN STREET MAP 40 3.5.1 YAOUNDÈ: COME DOVREBBE ESSERE MAPPATA UNA CITTÀ 3.5.2 OPENCYCLEMAP: UNA MAPPA PER I CICLISTI 3.5.3 WAYMARKED TRAILS: UNA MAPPA PER GLI ESCURSIONISTI 3.5.4 TRANSPORT MAP: UNA MAPPA PER I TRASPORTI PUBBLICI 3.5.5 HOT: HUMANITARIAN OSM TEAM 3.5.6 VERSAILLES: UNA MAPPA NEL PICCOLO 3.5.7 OPEN SEA MAP: LA CARTA NAUTICA LIBERA 40 42 44 45 45 48 50 3.6 PUNTI DI FORZA, CARENZE E DIFFERENZE CON ALTRE WEB-MAPPE 51 3.7 PERCHÉ UTILIZZARE OPEN STREET MAP E NON GOOGLE MAP MAKER 54 4 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP 60 4.1 DESCRIZIONE DI ACQUASANTA 60 4.2 RILIEVO ED INDIVIDUAZIONE DELLA COMPLETA RETE ESCURSIONISTICA 64 4.2.1 LE ETICHETTE INSERITE IN OSM PER LA DEFINIZIONE DEI SENTIERI 4.2.2 I SENTIERI SEGNATI, RILEVATI E INSERITI SU OSM E LE RELATIVE ETICHETTE 64 66 4.3 ACQUASANTA SU OPEN STREET MAP: PRIMA E DOPO 75 5 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE 79 5.1 GLI STRUMENTI TRADIZIONALI E DIGITALI 79 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 3DI 159 5.2 LE NUOVE MAPPE TEMATICHE 5.2.1 PERCHÉ E A COSA SERVONO 5.2.2 MAPPA “SCALA DI DIFFICOLTÀ” 5.2.3 MAPPA “SCALA DI DIFFICOLTÀ IN MTB” 5.2.4 MAPPA “VISIBILITÀ E STATO DEL SENTIERO” 6 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” 80 80 81 84 87 90 6.1 LA HOME PAGE 91 6.2 LA MAPPA GENERALE 92 6.3 L'ELENCO DEI SENTIERI 94 6.4 LA LEGENDA DETTAGLIATA 95 6.5 COME COLLABORARE 96 6.6 I TUTORIAL JOSM, MAPERITIVE E OPEN LAYERS 96 6.7 I LINK ESTERNI 98 6.8 SENTIERO DELLE “BARACCHE DE PRIA” 99 7 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” 100 8 CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI 108 9 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI 110 9.1 UBUNTU LINUX UN SISTEMA OPERATIVO LIBERO 9.1.1 LA GALASSIA LINUX 9.1.2 COS'È UBUNTU 9.2 GIMP 9.2.1 COS'È GIMP 9.2.2 GIMP VS PHOTOSHOP 9.3 LIBREOFFICE 9.3.1 COS'È LIBREOFFICE 9.3.2 LIBREOFFICE VS OFFICE 110 110 111 114 114 114 115 115 117 9.4 JOSM 119 9.5 MAPERITIVE 120 9.6 OPEN LAYERS 120 9.7 OSMAND 120 10 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI 10.1 JOSM 10.1.1 INSTALLAZIONE 10.1.2 PRIMI PASSI 10.1.3 INSERIRE I DATI 10.1.4 INSERIRE LE ETICHETTE E I TAGS 10.1.5 ESPORTARE LE MODIFICHE FATTE SUL DATABASE OPEN STREET MAP 10.2 MAPERITIVE 10.2.1 INSTALLAZIONE 10.2.2 COSA APPARE CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 122 122 122 122 124 125 128 129 129 129 4DI 159 10.2.3 PRIMI PASSI 10.2.4 STILI DELLE MAPPE (DA WEB) 10.2.5 MODIFICARE UNO NUOVO STILE DI MAPPA 10.2.6 ESPORTARE IMMAGINI (BITMAP) 10.2.7 CREARE LO STILE DI MAPPA CHE INTERESSA A NOI (SAC_SCALE.MRULES) 10.2.8 ESPORTARE IMMAGINI MAPPA (TILES) 10.3 OPEN LAYERS 11 NOTE BIBLIOGRAFICHE 130 132 138 141 142 149 149 154 11.1 NOTE BIBLIOGRAFICHE GENERALI 154 11.2 LINK ESTERNI A RISORSE WEB CORRELATE 154 12 INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI 158 TESI RILASCIATA SOTTO LA LICENZA LIBERA CC-BY-SA 159 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 5DI 159 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 6DI 159 PREMESSA 1 PREMESSA 1.1 PERCHÉ FARE UNA TESI UTILIZZANDO SOFTWARE LIBERO La tesi di laurea rappresenta l'ultima e decisiva fase di passaggio dal mondo accademico a quello lavorativo: da un lato, rappresenta il riassunto e la conclusione del percorso formativo ed universitario, dall’altro, diventa il biglietto da visita per la vita professionale, una sorta di dichiarazione di principi e di intenti. L’interesse per la cartografia, come supporto per la conoscenza del paesaggio, è diventato l’oggetto di questa tesi. Nel caso specifico, è stato applicato all’escursionismo ed alla sentieristica, ma, più in generale, viene assunto come occasione di approfondimento degli strumenti informatici a disposizione, soprattutto quelli che permettono la diffusione dei dati online, consultabili da ogni tipo di utente. In particolare, lo studio dei software liberi e di quelli protetti, delle licenze, dei copyright e dei conseguenti limiti imposti dagli interessi di chi li possiede ha permesso di arrivare a tre considerazioni fondamentali: 1. La quantità e qualità del dato cartografico diffuso on line sono soggette ai limiti degli interessi (economici) di chi possiede i copyright. Per esempio, le carte di Google Maps, risultano poco o affatto dettagliate per quanto riguarda le informazioni sull’escursionismo, sulla sentieristica e sugli elementi paesaggistici, che non sono tra i primi elementi di interesse da parte di Google, soprattutto rispetto ai dati sui servizi e sugli esercizi commerciali. Al contrario, prendendo in esame altri strumenti informatici paragonabili a Google Maps, ma liberi e privi di copyright come OSM per esempio, emerge evidente la maggior quantità e qualità di questo tipo di dati «di scarso interesse economico immediato», ma di grande interesse da parte degli utenti, che inseriscono ed usufruiscono delle informazioni liberamente. 2. Il problema delle carte soggette a copyright, troppo spesso minimizzato in ambito lavorativo e soprattutto universitario. L’esempio più importante è ancora una volta quello che riguarda le carte Google, base di inquadramento territoriale per quasi la totalità delle tesi di architettura e di architettura del paesaggio: le carte, le immagini satellitari e le informazioni in esse contenute non potrebbero essere utilizzate senza previa richiesta a Google e, se inserite, sarebbe necessario rispondere ad una serie di norme, quasi sempre ignorate. Una CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 7DI 159 PREMESSA parziale giustificazione all’inserimento di materiale coperto da copyright negli elaborati di esame e di tesi di laurea nasce dal fatto che nella maggior parte dei casi tali elaborati non sono di utilizzo commerciale/lavorativo. 3. L'utilizzo di software commerciale crackato in ambito universitario, quando molte aziende di software house commerciali offrono pacchetti di applicazioni gratuiti per studenti. Stupisce ancora di più la mancanza di stimoli di ricerca di alternative open source gratuite a programmi proprietari e a pagamento: nella maggior parte dei casi, la scelta open source porta a buoni compromessi tra le funzionalità di utilizzo e i costi commerciali. Una riflessione da farsi è che le stesse aziende software house commerciali tollerano per molti versi la filosofia del “sono studente, quindi non è grave se utilizzo programmi crackati, quando inizierò a lavorare, comincerò anche ad acquistare le licenze.”. La tollerano proprio per non invitare gli studenti ad approfittare di alternative gratuite e libere. Capire quali programmi siano stati utilizzati (liberi, proprietari o proprietari senza licenza/permesso) per un dato lavoro è quasi impossibile e di conseguenza lo studente non è perseguibile (punto 3). Al contrario, la quasi totalità degli elaborati di tesi ed esami di architettura ed architettura del paesaggio contengono della cartografia coperta da copyright (punto2), spesso senza nessun riferimento alle fonti, e questo è facilmente verificabile. Questo aspetto è ignorato nella valutazione degli elaborati e gli studenti, spesso non consapevoli, non vengono incentivati ad utilizzare alternative per reperire la cartografia. Una tesi che contiene mappe protette da copyright non dovrebbe essere accettata, soprattutto perché ci sono a disposizione soluzioni alternative valide. La Facoltà dovrebbe promuovere queste alternative, farne oggetto di studio durante gli anni di studio, affinché gli studenti possano acquisire ed applicare questi strumenti. Da questi presupposti: • l’intera elaborazione della tesi è stata affrontata utilizzando quasi esclusivamente1 software liberi e open source • in nessuno degli elaborati presentati (relazione, tavole e sito openhikeacquasanta) è presente alcun immagine, informazione o dato protetto da copyright. In conclusione, speriamo di avere dimostrato con la presente tesi come sia possibile affronta- re e svolgere un lavoro di questo tipo attraverso strumenti e dati informatici liberi, che troppo spesso vengono considerati non efficaci o comunque non ai livelli dei programmi proprietari. 1 Ad esclusione del programma Maperitive, programma non Open Source, ma con licenza Freeware. Il materiale creato con Maperitive é comunque liberamente distribuibile, ed è possibile rilasciarlo sotto qualsiasi forma di licenza. Limitazioni sono poste riguardo la modifica del codice sorgente del programma. Maggiori informazioni all'interno del capitolo 2.3.4, Le licenze dei software e dei dati utilizzati per la tesi CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 8DI 159 PREMESSA 1.2 LE FASI DEL LAVORO Questa tesi si è sviluppata all'interno di un percorso durato più di due anni, gran parte di questo tempo è stato dedicato all'inserimento di tutti i dati inerenti la zona di studio all'interno di Open Street Map, questo inserimento è andato avanti per fasi alterne ed è proseguito anche una volta iniziate le fasi successive di questa tesi. L'ultimo dato utile inserito all'interno del database OSM è datato giugno 2013, da allora il lavoro è proseguito su altri binari. Se lo studio e l'analisi della rete sentieristica è stata favorita dall'ottima conoscenza del territorio in questione, lo studio dei programmi utilizzati nel lavoro, quali Maperitive e Open layer, è partito da zero. Maperitive ha come scopo quello di elaborare e renderizzare i dati OSM, creando mappe tematiche personalizzate. Open Layer invece permette l'esportazione su web delle mappe generate con Maperitive. Entrambi i programmi hanno una documentazione in italiano praticamente assente, in inglese invece si trova materiale, ma per lo più disomogeneo, creato da diversi autori, quindi non organizzato in maniera ottimale. Capire i procedimenti d'utilizzo di questi non facili programmi è stato il secondo passo affrontato. La fase successiva, è stata quella di testare ed applicare i software studiati al tema della tesi ed all'area di studio. Il risultato è stato la creazione di tre mappe tematiche relative alla sentieristica, che potessero restituire informazioni nuove e non ancora è stata quella di elaborare un idea progettuale, sempre riguardante la sentieristica, illustrata tramite Open Street Map. Nella Figura 1 sono schematizzati i passaggi che hanno portato al risultato finale di questa tesi, l'elaborazione di un sito web contenente tutte le informazioni (sui sentieri e sui software usati), i risultati ottenuti, le mappe tematiche realizzate exnovo, l'idea pro- CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO Figura 1: schema dei passaggi per la creazione delle mappe tematiche e la loro esportazione su web 9DI 159 PREMESSA gettuale e la tesi stessa e le tavole. Riassumendo, gli argomenti e i passaggi affrontati in ordine cronologico per l'elaborazione della tesi sono: • studio di Open Street Map • inserimento di tutti i dati riguardanti l'area compresa tra i torrenti Leira e Varenna • studio di Maperitive, creazione di mappe tematiche riguardanti i terrazzamenti • elaborazione di un tutorial d'utilizzo per Maperitive • studio e elaborazione delle tre mappe tematiche sulla sentieristica • rilievo e inserimento dati mancanti riguardo la sentieristica per la creazione delle mappe tematiche • esportazione delle tre mappe tematiche • studio riguardante Open Layer, prove di esportazione su web di mappe Maperitive • elaborazione di un tutorial d'utilizzo per Open Layer • studio riguardante il mondo open source e le licenze, libere e non • creazione del sito web openhikeacquasanta • inserimento tramite Open Layer delle mappe tematiche Maperitive su openhikeacquasanta • elaborazione di questa relazione • creazione delle tavole d'accompagnamento al sito web e alla relazione CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 10DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO 2 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO 2.1 IL MONDO OPEN SOURCE Negli ultimi due decenni anche nell'architettura del paesaggio è cambiato il modo di lavorare, penna e carta, matita e squadra, lucidi e fotocopie son stati rimpiazzati da diverse tipologie di nuovi strumenti. L'informatica anche qui ha assunto un importanza fondamentale, oggigiorno non sarebbe più pensabile studiare il paesaggio senza l'ausilio di un personal computer (pc) e tutte gli strumenti ad esso associati. Con l'evoluzione dei pc, son stati studiati programmi in aiuto del paesaggista, partendo dai più conosciuti software CAD2 come Autocad3 ai programmi non meno utili per la gestione e lo studio delle informazioni territoriali, i GIS4 come ad esempio ArcGIS5 e Qgis6. Questi software si differenziano tra loro e la scelta è determinata da diversi fattori : • la diffusione del software. Software più diffusi sono utilizzati per avere una maggior facilità di scambio di dati tra persone diverse • la facilità di utilizzo del programma. A parità di caratteristiche di funzionalità, software di semplice utilizzo sono preferiti dagli utenti • il costo del software, inutile dire che questo elemento è di fondamentale importanza nella scelta. Al netto di soluzioni illegali, utilizzare un programma a pagamento o uno gratuito può voler dire risparmiare diverse migliaia di euro. C'è un ulteriore elemento di distinzione che differenzia tra loro i diversi software: la tipologia di distribuzione del programma. Questa distinzione il più delle volte non viene considerata, o al massimo viene confusa con il costo del software. Qui di seguito verranno spiegate queste differenze, perché siano così importanti e come mai ancora oggi non si conosca cosa sia un software Open 2 3 4 5 6 In informatica, l'acronimo inglese CAD viene usato per indicare due concetti correlati ma differenti: • Computer-Aided Drafting, cioè disegno tecnico assistito dall'elaboratore • Computer-Aided Design, cioè progettazione assistita dall'elaboratore AutoCAD è il primo software CAD (Computer-Aided Design) sviluppato per PC, introdotto nel 1982 da Autodesk.E' un software proprietario. Un Geographic Information System (acronimo GIS) è un sistema progettato per catturare, immagazzinare, manipolare, analizzare, gestire e rappresentare dati di tipo geografico. ArcGIS è un sistema informativo geografico (GIS) di Esri. È usato per la creazione e l'uso di mappe, compilazione di dati geografici; analisi di mappe, condivisione di informazioni geografiche e gestione delle informazioni geografiche in una base di dati. Quantum GIS ( QGIS) è un'applicazione desktop GIS Open Source molto simile nell'interfaccia utente e nelle funzioni alle release di pacchetti GIS commerciali equivalenti. Quantum GIS è mantenuto continuativamente da un gruppo di sviluppatori volontari che emettono con regolarità aggiornamenti e correzioni. Al momento Quantum Gis ha una interfaccia tradotta in 14 lingue ed è usato nella scuola e in ambiente professionale. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 11DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO Source rispetto ad un software proprietario. 2.1.1 OPEN SOURCE Open Source (termine inglese che significa codice sorgente aperto), in informatica, indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono e favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. Questa condizione è realizzata mediante l'applicazione di apposite licenze d'uso7. Il fenomeno ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto. 2.1.2 OPEN CONTENT Alla filosofia dell'Open Source si ispira il movimento Open Content (contenuti aperti): in questo caso ad essere liberamente disponibile non è il codice sorgente di un software, ma contenuti editoriali quali testi, immagini, video e musica. Wikipedia8 è un chiaro esempio dei frutti di questo movimento. Non tutti i contenuti appartenenti a questa categoria sono liberamente disponibili e riproducibili allo stesso modo. Spesso i termini e le condizioni di utilizzo, riproduzione e di modifica dei contenuti vengono stabiliti da una licenza di pubblicazione che viene scelta dall'autore. 2.1.3 OPEN ACCESS Il termine Open Access (in italiano: Accesso aperto) esprime, nella sua accezione più ampia, la libera disponibilità online di contenuti digitali. Riguarda l'insieme della conoscenza e della creatività liberamente utilizzabile, in quanto non coperta da diritti di proprietà intellettuale (include le opere i cui diritti sono scaduti). Esistono due strategie principali per garantire pubblicazioni ad accesso aperto, con numerose sfumature: • viene definita «green road» la pratica dell'auto-archiviazione ("self-archiving"), da parte degli autori, di copie dei loro articoli in archivi istituzionali o disciplinari, o ancora nei loro siti personali. • 7 8 viene definita «gold road» la pubblicazione di riviste in cui gli articoli sono direttamente ed Vedi cap.2.3, Copyright, copyleft e licenze a pag.19 Wikipedia è un'enciclopedia online, collaborativa e gratuita. Disponibile in oltre 280 lingue, Wikipedia affronta sia gli argomenti tipici delle enciclopedie tradizionali sia quelli presenti in almanacchi, dizionari geografici e pubblicazioni specialistiche. Wikipedia è liberamente modificabile: chiunque può contribuire alle voci esistenti o crearne di nuove. Ogni contenuto è pubblicato sotto licenza Creative Commons CC BY-SA e può pertanto essere copiato e riutilizzato adottando la medesima licenza. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 12DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO immediatamente accessibili ad accesso aperto. Tali pubblicazioni vengono chiamate riviste ad accesso aperto. Attualmente, l'accesso aperto è all'origine di molte discussioni tra universitari, bibliotecari, amministratori di università e politici. Esiste un sostanziale disaccordo sul concetto dell'Open Access (che può significare sia l'accesso libero ad un'opera, che il movimento che porta avanti questa strategia) e un grande dibattito circa la remunerazione economica dell'Open Access da parte degli universitari e i modelli di business da adottare. A livello internazionale, l'Open Access viene presentato con due gradi di libertà diversi: • Gratis OA è l'accesso online senza costi per l'utente • Libre OA è il Gratis OA più alcuni addizionali diritti di sfruttamento. Spesso, questi diritti vengono garantiti all'utente utilizzando le licenze Creative Commons9. 2.1.4 OPEN DATA I dati aperti, comunemente chiamati con il termine inglese Open Data anche nel contesto italiano, sono dati liberamente accessibili a tutti, privi di brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione e le cui restrizioni di copyright eventualmente si limitano ad obbligare a citare la fonte o al rilascio dei lavori che li utilizzano o delle modifiche che vi vengono apportate secondo la stessa modalità. L'Open Data si richiama alla più ampia disciplina dell’Open Government, cioè una dottrina in base alla quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione; ed ha alla base un'etica simile agli altri movimenti e comunità di sviluppo "open", già citati. Nonostante la pratica e l'ideologia che caratterizzano i dati aperti siano da anni ben consolidate, con la locuzione "Open Data" si identifica una nuova accezione piuttosto recente e maggiormente legata a Internet come canale principale di diffusione dei dati stessi. Nonostante il concetto di dato aperto non sia nuovo, al momento non si riscontra un accordo generale e condiviso su una definizione puntuale del termine, a differenza, ad esempio, di quanto già avviene con il software libero, l'Open Acces o l'Open Source, per i quali diverse dichiarazioni formali sono state comunemente accettate e condivise a livello internazionale. Gli open data fanno di frequente riferimento a informazioni rappresentate in forma di database e riferite alle tematiche più disparate, ad esempio: cartografia, genetica, composti chimici, formule matematiche e scientifiche, dati medici, dati anagrafici, dati governativi, ecc. 9 Vedi cap. 2.3.3, Le licenze Creative Commons a pag.28 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 13DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO Vi sono alcune difficoltà oggettive che impediscono alla pratica dei dati aperti una larga diffusione. Uno dei problemi principali spesso riguarda il valore commerciale che gli stessi dati, visti sia in forma puntuale che aggregata, possono avere. I dati sono di frequente controllati da organizzazioni, sia pubbliche che private, che spesso mostrano reticenza di fronte alla possibilità di diffondere il proprio patrimonio informativo. Il controllo sui dati può avvenire attraverso limitazioni all'accesso, alle licenze con cui vengono rilasciati, ai diritti d'autore, brevetti e diritti di riutilizzo. Di fronte a queste forme di controllo sui dati, e più in generale sulla conoscenza, i sostenitori dell'Open Data affermano che tali restrizioni siano un limite al bene della comunità e che i dati dovrebbero essere resi disponibili senza alcuna restrizione o forma di pagamento. Inoltre, è importante che i dati, dopo essere stati pubblicati, siano riutilizzabili senza necessità di ulteriore autorizzazione, anche se determinate forme di riutilizzo (come la creazione di opere derivate) può essere controllato attraverso specifiche licenze (ad esempio Creative Commons, GFDL). Secondo i sostenitori del movimento Open Data, i dati andrebbero trattati come beni comuni; di seguito alcune delle argomentazione utilizzate a sostegno di questa tesi: • I dati appartengono al genere umano. Esempi tipici sono i genomi, i dati sugli organismi per la scienza medica, dati ambientali e meteorologici, ecc. • I dati prodotti dalla pubblica amministrazione, in quanto finanziati da denaro pubblico, devono ritornare ai contribuenti, e alla comunità in generale, sotto forma di dati aperti e universalmente disponibili • Restrizioni sui dati e sul loro riutilizzo limitano lo sviluppo della comunità • I dati sono necessari per agevolare l'esecuzione di comuni attività umane (ad esempio i dati cartografici, ecc.) • In campo scientifico il tasso di scoperta è accelerato da un migliore accesso ai dati. • È essenziale che i dati scientifici siano resi aperti per fare in modo che la scienza sia più efficace e la società ottenga il massimo beneficio dalle ricerche scientifiche. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 14DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO OPEN DATA NEGLI USA Una grossa spinta all'affermarsi del movimento open data in ambito governativo è stata data dall'attuale presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama con la promulgazione della Direttiva sull'Open government nel dicembre 2009, nella quale si legge testualmente: « Fin dove possibile e sottostando alle sole restrizioni valide, le agenzie devono pubblicare le informazioni on line utilizzando un formato aperto (open) che possa cioè essere recuperato, soggetto ad azioni di download, indicizzato e ricercato attraverso le applicazioni di ricerca web più comunemente utilizzate. Per formato open si intende un formato indipendente rispetto alla piattaforma, leggibile dall’elaboratore e reso disponibile al pubblico senza che sia impedito il riuso dell’informazione veicolata. » Alla direttiva sopra citata è stato dato un seguito "tangibile" attraverso il sito pubblico data.gov, lanciato nel maggio 2009 dal "Chief Information Officer" (CIO) dell'amministrazione pubblica statunitense. Il sito è stato creato con l'obiettivo principale di raccogliere in un unico portale tutte le informazioni rese disponibili dagli enti statunitensi in formato aperto. OPEN DATA IN ITALIA In Italia si è cominciato a parlare di dati aperti anche grazie al progetto OpenStreetMap10. Con il fine di creare uno stradario liberamente utilizzabile, tra il 2007 e il 2010 alcune amministrazioni locali, grazie all'iniziativa di volontari (tra cui Merano, Vicenza, Montecchio Maggiore e Schio), hanno pubblicato con licenza aperta i dati dei propri stradari e altri propri dati. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta in una intervista rilasciata il 3 giugno 2010 all'allora direttore di Wired Italia Riccardo Luna ha anticipato la realizzazione di un portale italiano dell’Open Data sul modello dei data.gov anglosassoni entro la fine dell'anno. In data 18 Ottobre 2011 il portale dati.gov.it11 è stato messo on line.La Regione Piemonte nel maggio del 2010 ha realizzato il proprio portale regionale dei dati aperti dati.piemonte.it12. Il sito resta al momento la più riuscita e strutturata esperienza nazionale sul tema dei dati aperti. La Regione Emilia-Romagna ha seguito l'esempio piemontese nel 2011 con il suo sito Open Data13. 10 OpenStreetMap (OSM) è un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe a contenuto libero del mondo. Il progetto punta ad una raccolta mondiale di dati geografici, con scopo principale la creazione di mappe e cartografie. 11 http://www.dati.gov.it/ 12 http://dati.piemonte.it/ 13 http://dati.emilia-romagna.it/ CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 15DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO 2.2 IL SOFTWARE LIBERO 2.2.1 COS'È? Il software libero è software pubblicato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e che ne incoraggia lo studio, le modifiche e la redistribuzione; per le sue caratteristiche, si contrappone al software proprietario ed è differente dalla concezione “open source” incentrandosi sulla libertà dell'utente e non solo sull'apertura del codice sorgente, che è comunque un pre-requisito del software libero. La parola libero non implica la possibilità di utilizzare tale software in maniera indiscriminata: il software libero è comunque soggetto ad una licenza d'uso, a differenza ad esempio del software di pubblico dominio. Rispetto al software proprietario, la licenza d'uso del software libero permette di: • eseguire il programma per qualsiasi scopo; • accedere alla struttura interna del programma (codice sorgente14), studiarla ed eventualmente modificarla; • ridistribuirlo in un numero di copie illimitato. La licenza d'uso pone in genere i seguenti vincoli: • gli autori precedenti del software devono essere menzionati anche nelle versioni modificate, lasciando intatto il loro copyright; • in seguito ad una modifica, non è possibile applicare una licenza d'uso incompatibile con la licenza originaria o che vada contro le norme della licenza stessa. Per esempio chiunque può riemettere del software pubblicato sotto LGPL usando la licenza GPL (tale operazione è anche chiamata upgrade della licenza), mentre non è possibile fare il contrario (naturalmente se non si è il detentore unico del copyright); • normalmente, nella licenza, vi è una clausola che sancisce la non usabilità del software se non si rispetta la licenza d'uso o se una o più norme della stessa licenza non sono valide per 14 Il codice sorgente (spesso detto semplicemente sorgente), in informatica, è il testo di un algoritmo di un programma scritto in un linguaggio di programmazione da parte di un programmatore in fase di programmazione. Il sorgente scritto dovrà essere opportunamente elaborato per arrivare a un programma eseguibile dal processore ponendosi dunque come punto di partenza ("sorgente") dell'intero processo che porta all'esecuzione del programma stesso e che può includere altre fasi come precompilazione, compilazione, interpretazione, caricamento e linking (a seconda del tipo di linguaggio di programmazione utilizzato) per concludersi con l'installazione. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 16DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO termini di legge; • quando si distribuisce un codice binario15 occorre o distribuire insieme anche i sorgenti o garantire per iscritto la possibilità a tutti gli utenti di venirne in possesso dietro richiesta ed al solo costo del supporto Secondo Richard Stallman16 e la Free Software Foundation17 da lui fondata, un software si può definire libero solo se garantisce quattro "libertà fondamentali": • Libertà 0: Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo. • Libertà 1: Libertà di studiare il programma e modificarlo. • Libertà 2: Libertà di ridistribuire copie del programma in modo da aiutare il prossimo. • Libertà 3: Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio. Un programma è software libero se l'utente ha tutte queste libertà. In particolare, se è libero di ridistribuire copie, con o senza modifiche, gratis o addebitando delle spese di distribuzione a chiunque ed ovunque. Essere liberi di fare queste cose significa (tra l'altro) che non bisogna chiedere o pagare nessun permesso. A prescindere dalle implicazioni sociali, secondo i suoi sostenitori il software libero presenta numerosi vantaggi rispetto al software proprietario: • essendo possibile modificare liberamente il software, è possibile personalizzarlo ed adattarlo alla proprie esigenze • il codice sorgente è sottoposto ad una revisione da parte di moltissime persone, pertanto è più difficile che contenga bachi e malfunzionamenti. In ogni caso, è sempre possibile per chiunque tenere un indice pubblico dei problemi, in modo che gli utenti li conoscano • se viene scoperto un baco o una falla di sicurezza, la sua correzione di solito è molto rapida essendo il sorgente liberamente consultabile. • non esistendo standard proprietari, le cui specifiche sono normalmente segrete, è molto 15 Codice che utilizza un alfabeto composto da due soli simboli(zero e uno). 16 Richard Matthew Stallman (New York, 16 marzo 1953) è un programmatore, informatico e attivista statunitense. È uno dei principali esponenti del movimento del software libero. Nel settembre del 1983 diede avvio al progetto GNU con l'intento di creare un sistema operativo simile a Unix, ma composto interamente da software libero: da ciò prese vita il movimento del software libero. 17 La Free Software Foundation (FSF), fondata da Richard Stallman il 4 ottobre 1985, si occupa di eliminare le restrizioni sulla copia, sulla redistribuzione, sulla comprensione e sulla modifica dei programmi per computer. La FSF opera promuovendo lo sviluppo e l'uso del software libero in tutte le aree dell'informatica, ma principalmente contribuendo allo sviluppo del sistema operativo GNU. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 17DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO più facile costruire software interoperabile18 • permettere a chiunque di modificare i sorgenti garantisce che ogni nuova funzionalità o copertura di un baco possa essere proposta da chiunque e immediatamente applicata dagli sviluppatori. • la complessità e le dimensioni di alcune applicazioni di software libero (ad esempio, dei sistemi operativi19) è tale che è necessario il supporto commerciale di un'azienda; il software libero si presta a creare nuove opportunità di business nel campo della formazione e del supporto, oltre che della eventuale personalizzazione del software. • collaborando con sviluppatori volontari e utilizzando il lavoro della comunità, anche le piccole e medie imprese sono in grado di sviluppare e vendere prodotti di alta qualità, senza dover ampliare il loro organico. Secondo alcuni il software libero avrebbe delle limitazioni e degli svantaggi rispetto al software proprietario: • essendo un lavoro volontario, lo sviluppo del software libero sarebbe più lento rispetto al software proprietario; tesi espressa da Bill Gates20. • alcune tipologie di software, soprattutto di nicchia, non sarebbero disponibili come software libero; infatti il software di nicchia non avrebbe abbastanza utenti per la creazione di una comunità che supporti lo sviluppo del software. • lo sviluppo del software libero avrebbe una struttura anarchica, che porta a risultati incoerenti e ad una mancanza di uniformità e consistenza. • nonostante il codice sorgente sia liberamente disponibile, non tutti sono in grado di apportarvi modifiche. Alcune di queste critiche sono talvolta frutto di un'errata comprensione del software libero. Molte persone tendono infatti a considerare il software libero come prodotto esclusivamente da volontari, mentre sono molti i casi in cui è solo un modello di sviluppo adottato a livello aziendale. 18 Interoperabilità è in ambito informatico la capacità di un sistema o di un prodotto informatico di cooperare e di scambiare informazioni o servizi con altri sistemi o prodotti in maniera più o meno completa e priva di errori, al fine di facilitare l'interazione fra sistemi differenti, nonché lo scambio e il riutilizzo delle informazioni anche fra sistemi informativi non omogenei (sia per software che per hardware). 19 Un sistema operativo (abbreviato in SO, in lingua inglese OS, "operating system"), in informatica, è un insieme di componenti software, che garantisce l'operatività di base di un calcolatore, coordinando e gestendo le risorse hardware di processamento (processore) e memorizzazione (memoria primaria), le periferiche, le risorse/attività software (processi) e facendo da interfaccia con l'utente, senza il quale quindi non sarebbe possibile l'utilizzo del computer stesso e dei programmi/software specifici, come applicazioni o librerie software. Esempi di sistemi operativi sono il DOS, Windows, Unix, le distribuzioni GNU/Linux, Mac OS. 20 William Henry Gates III, meglio noto come Bill Gates (Seattle, 28 ottobre 1955), è un imprenditore, programmatore e informatico statunitense. È il fondatore e presidente di Microsoft. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 18DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO 2.2.2 QUANDO NASCE L'idea di software libero nasce agli inizi degli anni ottanta, quando lo sviluppo del software cominciò a passare di mano dalle università alle aziende (software proprietario), ponendo un pesante freno alla collaborazione che caratterizzava il lavoro di gran parte dei programmatori e dei sistemisti dell'epoca, soprattutto con i patti di non divulgazione che le aziende facevano firmare ai programmatori che assumevano. In realtà il software "commerciale" esisteva da sempre, ma i costi elevati dell'hardware facevano sì che il business delle aziende non fosse concentrato sul software, che era considerato una parte naturale del prodotto, ed i cui sorgenti erano in genere pubblici. Con il passare del tempo il software diventò sempre più complesso e difficile da realizzare e le aziende iniziarono a non distribuire i sorgenti e obbligare i propri dipendenti a non rivelare nulla per non avvantaggiare la concorrenza; inoltre con il crollo dei costi dell'hardware, lo sviluppo commerciale del software divenne un business notevole, ed il codice sorgente era divenuto un investimento prezioso che poteva da un lato far acquisire una fetta di tale mercato in rapida crescita e dall'altro legare i propri utenti al proprio software mantenendo il segreto sui metodi utilizzati per lo sviluppo di sistemi e applicazioni. In questo modo le aziende cominciavano ad utilizzare la legge sul diritto d'autore per impedire ai concorrenti di leggere e modificare i loro prodotti, assicurandosi il controllo dei propri clienti che, senza più poter vedere e modificare il codice sorgente del software, non potevano più adattarlo alle loro esigenze ma dovevano chiedere alle aziende di farlo per loro. 2.3 COPYRIGHT, COPYLEFT E LICENZE 2.3.1 IL COPYRIGHT Il copyright (termine di lingua inglese che letteralmente significa diritto di copia) è l'equivalente del diritto d'autore nei paesi di common law, come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, dal quale però differisce sotto vari aspetti. È solitamente abbreviato con il simbolo ©. Quando tale simbolo non è utilizzabile si riproduce con la lettera "c" posta tra parentesi: (c) o (C). Le prime norme sul diritto di copia (copyright) furono emanate dalla monarchia inglese nel XVI secolo con la volontà di operare un controllo sulle opere pubblicate nel territorio. Col diffonderCARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 19DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO si delle prime macchine automatiche per la stampa, infatti, iniziò ad affermarsi una libera circolazione fra la popolazione di scritti e volumi di ogni argomento e genere. Il governo, poiché la censura era all'epoca una funzione amministrativa legittima come la gestione della sicurezza pubblica, avvertì il bisogno di controllare ed autorizzare la libera circolazione delle opinioni. Ragion per cui fondò una corporazione privata di censori, la London Company of Stationers (Corporazione dei Librai di Londra), i cui profitti sarebbero dipesi da quanto fosse stato efficace il loro lavoro di censura fi logovernativa. Nel XX secolo, l'avvento dei riproduttori ed in particolare del computer e di internet, ha sottratto uno dei cardini alla base del copyright in senso classico: ovvero il costo e la difficoltà di riprodurre e diffondere sul territorio le opere, aspetti fino ad allora gestiti dalla corporazione degli editori dietro congruo compenso o cessione dei diritti da parte degli autori. Ciò ha reso assai difficile la tutela del copyright come tradizionalmente inteso e creato nuovi spazi per gli autori. Il primo episodio con eco internazionale, si è avuto a cavallo fra il XX e il XXI secolo con il cosiddetto caso Napster, uno dei primi sistemi di condivisione gratuita di fi le musicali, oggetto di enorme successo a cavallo del millennio. La chiusura di Napster, avvenuta nel 2002 e generata dalle denunce dagli editori che vedevano nel sistema un concorrente ai propri profitti, non ha risolto se non per breve tempo gli attriti. Nuovi programmi di file sharing21 gratuito sono sorti rimpiazzando l'originale Napster e vanificando gli scopi della chiusura. Secondo gli operatori del mercato dell'intrattenimento, una costante diminuzione delle vendite di cd musicali è scaturita dalla diffusione di questi sistemi e della progressiva obsolescenza della precedente tecnologia, obsolescenza dovuta principalmente all'eccessivo costo d'acquisto di materiale originale. Ciò avrebbe danneggiato principalmente il sistema corporativo e ingessato dell'industria discografica; vi sono, tuttavia, autorevoli studi che sostengono il contrario. Il file sharing di materiale protetto dal copyright, si è sviluppato e diffuso con l'imporsi delle tecnologie informatiche e del web, e in particolar modo grazie al sistema del peer-to-peer22. La velocità di questa diffusione e sviluppo, ha reso difficile per il diritto industriale internazionale aggiornarsi con la medesima prontezza. Molti analisti internazionali accusano infatti la presenza di vuoti normativi non omogeneamente colmati. 21 In informatica e telecomunicazioni il file sharing è la condivisione di file all'interno di una rete di calcolatori comuni. Può avvenire attraverso una rete con architettura client-server (cliente-servente) oppure peer-to-peer (pari a pari). 22 Peer-to-peer (P2P), in informatica, è un'espressione che indica un'architettura logica di rete informatica in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi (clienti e serventi), ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi terminali (host) della rete. Essa dunque è un caso particolare dell'architettura logica di rete client-server. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 20DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO LEGISLAZIONI NAZIONALI IN MATERIA DI COPYRIGHT Negli Stati Uniti la legislazione in materia di copyright è contenuta nel Titolo 17 dello United States Code. Le violazioni di copyright sono pertanto considerate reato federale e possono comportare, in sede civile, multe fino a 100.000$. Tuttavia la legge statunitense prevede il concetto di fair use, che lascia ampi spazi per la riproduzione di opere con scopi didattici o scientifici. In Italia la violazione di Copyrights è la quinta pena più punita. Secondo il dsgl. n 1133/64 del 12 gennaio 1994, con conseguite modifiche nel dgsl. n. 1132/6245, chiunque masterizza23 su supporti rimovibili24 rischia da 1 a 3 giorni di carcere per ogni 15 minuti di registrazione. È possibile pagare per direttissima €150,00 per ogni 15 minuti di registrazione fino ad un massimo di 300000 minuti (ed un totale di €115000,00). La pretesa della Siae25 di richiedere compensi per diritto d'autore anche per le attività didattiche è stata oggetto di un'interrogazione parlamentare del senatore Mauro Bulgarelli, che ha chiesto di valutare l'opportunità di estendere anche in Italia il fair use. DEROGHE AI DIRITTI PER PUBBLICA UTILITÀ La proprietà intellettuale può essere oggetto di "esproprio26" per fini di pubblica utilità, che prevalgono sull'interesse del privato. In un caso del genere, rientra la distruzione o lo spostamento ad altro sito di un'opera d'arte anche contemporanea, per realizzare un'autostrada o una ferrovia; oppure la produzione di un farmaco che è troppo costoso acquistare dal legittimo produttore, non riconoscendo validità al brevetto sul territorio nazionale e non pagando il copyright allo scopritore in deroga ad un brevetto internazionale depositato all'estero (si tratta della importazione forzata e registrazione parallela). La definizione di pubblica utilità, per quanto ampia e discrezionale, solitamente riguarda prodotti tangibili, non la fruizione di servizi, come potrebbe essere un intrattenimento musicale. 23 In informatica la masterizzazione è il processo di scrittura di dati su un supporto di memorizzazione, eseguito con un dispositivo di masterizzazione (masterizzatore) tramite appositi software di masterizzazione. I dati vengono scritti in maniera permanente o semipermanente su supporti ottici tramite laser quali CD o DVD. Nel caso di memorizzazione non permanente si parla invece di ReWriting. 24 Il supporto removibile è un supporto di memoria la cui rimozione dal dispositivo che lo legge e/o lo scrive rientra nel normale utilizzo che ne fa il suo utilizzatore. Il supporto removibile è infatti pensato per essere facilmente e velocemente rimosso, attraverso poche e semplici operazioni manuali, dal dispositivo che lo legge e/o lo scrive. Esempi di supporti removibili utilizzati attualmente sono il CD e la memory card. Il floppy disk è un esempio di supporto removibile in disuso utilizzato in ambito informatico. La Compact Cassette è un esempio di supporto removibile in disuso utilizzato nell'home audio e in ambito informatico. 25 La Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) è un ente pubblico economico a base associativa, preposto alla protezione e all'esercizio dell'intermediazione dei diritti d'autore. In particolare la SIAE, come prescritto dagli articoli 180-183 della legge sul diritto d'autore (art.180 della Legge del 22/0/1941 , n.633) , agisce come ente intermediario tra il pubblico e i detentori dei diritti, occupandosi di: • concedere licenze e autorizzazioni per lo sfruttamento economico di opere, per conto e nell'interesse degli aventi diritto • percepire i proventi derivanti dalle licenze/autorizzazioni • ripartire i proventi tra gli aventi diritto. Oltre a ciò può esercitare altri compiti connessi con la protezione delle opere dell'ingegno e può assumere, per conto dello stato, di enti pubblici o privati, servizio di accertamento e di percezione di tasse, contributi, diritti. 26 L'espropriazione per pubblica utilità è un istituto giuridico italiano in virtù del quale la pubblica amministrazione può, con un provvedimento, acquisire per sé o far acquisire ad un altro soggetto, per esigenze di interesse pubblico, la proprietà o altro diritto reale su di un bene, indipendentemente dalla volontà del suo proprietario, previo pagamento di un indennizzo. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 21DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO PROPRIETÀ INTELLETTUALE E BENE COMUNE A sostegno di una disciplina giuridica dei brevetti sorgono una serie di considerazioni in particolare nel settore delle arti: • Le arti (scultura, pittura, etc.) sono considerate un fattore di crescita della società e del cittadino, cui tutti hanno diritto di accesso in base ad un diritto all'istruzione e di un diritto, da questo indipendente, alla fruizione della bellezza, quale bisogno dell'uomo, poiché la legge non deve limitarsi a garantire il soddisfacimento delle necessità primarie della persona, ma la possibilità di una sua completa realizzazione. • L'arte non è mai il prodotto di un singolo individuo, e che non è quantificabile il contributo e le influenze che qualunque artista ha avuto, anche in modo inconsapevole, da altri artisti e uomini comuni, passati e contemporanei, e il debito dell'autore nei loro confronti. In questo senso, l'opera è prodotto e proprietà di una società e di un'epoca, più che di un individuo e dei suoi eredi. Per esempio per quanto riguarda la musica, per quanto sia un'arte non "tangibile", alcune considerazioni spingono per un diritto d'accesso collettivo che può esserci solo a titolo gratuito o comunque a basso costo: il fatto che la musica è cultura e i cittadini hanno diritto d'accesso ai livelli più alti dell'istruzione, il diritto allo studio nei conservatori che richiedono spese notevoli per lo strumento e il materiale didattico musicale, la bellezza come bene comune e valore apartitico. DURATA ED EREDITARIETÀ DEL COPYRIGHT La normativa prevede una durata del copyright limitata nel tempo e variabile significativamente a seconda della categoria merceologica tutelata (medicinali, brani musicali, software, ecc.). Il periodo di copyright dovrebbe consentire di avere un adeguato margine di guadagno e di recuperare i costi che precedono l'entrata in produzione e la distribuzione del prodotto. La durata, in linea di principio, è proporzionale ai costi da remunerare. Tuttavia non sempre la proporzione viene rispettata. Per esempio un brano musicale rata di copyright di 50 anni, mentre per un medicinale, che ha costi di ricerca e sviluppo assai maggiori, il periodo di copertura ha una durata di 30 anni. Storicamente, la morte dell'autore causava l'estinzione del copyright. In seguito, il diritto d'autore è passato agli eredi del soggetto e quindi la durata prevista dalla legge è prescrittiva (30/70 anni in ogni caso). È stata modificata anche la distribuzione dei margini: all'editore tocca talvolta più dell'autore, talora più del 50% (a fronte di un equo margine che per un intermediario è generalmente intorno al 20%). CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 22DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO DIBATTITO SULLE PENE PER LA VIOLAZIONE DEL COPYRIGHT Nelle legislazioni internazionali è frequente una tendenza all'equiparazione fra la violazione del copyright e il reato di furto. Esiste un dibattito non solo sull'entità delle pene che una simile equiparazione comporta, ma anche sulla reale opportunità di accomunare le due tipologie di reato. L'equiparazione al furto comporta infatti un considerevole inasprimento delle pene. Analogo dibattito investe il rispetto del proporzionalismo fra le pene rispetto alla gravità del reato. Il plagio, infatti, prevede pene inferiori al furto (sebbene l'utilizzo commerciale sia un'aggravante nella violazione di copyright). In sostanza, chi copia e vende opere in forma identica all'originale commette un reato punito molto più severamente del plagio, ovvero di chi apporta lievi modifiche e si appropria di una qualche paternità sull'opera, traendone profitto. 2.3.2 IL CONCETTO DI COPYLEFT L'espressione inglese copyleft (talvolta indicato in italiano con permesso d'autore) è un gioco di parole sul termine copyright nel quale la parola "right", che significa "diritto" (in senso legale), viene invertita con "left", che vuol dire "ceduto"; giocando sul secondo significato delle parole, si può notare come "right" (ovvero "destra") viene scambiata con "left" ("sinistra"). In particolare Copyleft individua un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. Nella versione pura e originaria del copyleft (cioè quella riferita all'ambito informatico) la condizione principale obbliga i fruitori dell'opera, nel caso vogliano distribuire l'opera modificata, a farlo sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). In questo modo, il regime di copyleft e tutto l'insieme di libertà da esso derivanti sono sempre garantiti. Il copyleft altro non è che una modalità di esercizio del diritto d'autore che sfrutta i principi di base del diritto d'autore non per controllare la circolazione dell'opera bensì per stabilire un modello virtuoso di circolazione dell'opera, che si contrappone al modello detto proprietario. Il copyleft non potrebbe dunque esistere al di fuori del complesso delle norme sul diritto d'autore. Una licenza basata sui principi del copyleft trasferisce a chiunque possegga una copia dell'opera alcuni dei diritti propri dell'autore. Inoltre consente la redistribuzione dell'opera stessa CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 23DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO solo se tali diritti vengono trasferiti assieme ad essa. Fondamentalmente, questi diritti sono le quattro "libertà fondamentali" indicate da Stallman (vedi Par. 2.2.1) 2.3.3 TIPOLOGIE E USO DELLE LICENZE Ai sensi della L. 633/41 (Legge sul diritto d'autore) che include il software nell'ambito delle opere dell'ingegno, licenza o contratto d'uso è il contratto con il quale il titolare dei diritti di sfruttamento economico sul software, definisce il regime giuridico di circolazione e le limitazioni nell'utilizzo e nella cessione dell'opera. L'autore, in quanto unico titolare dei diritti sull'opera creata, può stabilire per lo stesso software differenti regimi di uso e circolazione, prevedendo per esempio, a seconda del tipo di utente una diversa versione, proprietaria o libera. Per la legge italiana la cessione dei diritti d'autore sul software deve avvenire in forma scritta, il che implica che le forme di accettazione della licenza diverse da quella scritta hanno dubbia validità giuridica. La licenza è accettata implicitamente con l'utilizzo del software; in pratica se si usa il software vuol dire che si accetta anche la licenza, mentre se non lo si usa vuol dire che non la si accetta. Le licenze normalmente vengono presentate tramite queste 3 opzioni: • durante la fase di installazione del software, quando è chiesto esplicitamente se si vuole accettare la licenza indicata; in caso di risposta negativa il software non potrà essere installato. Tale licenza è usata normalmente da quei software che distribuiscono soltanto gli eseguibili (es. software proprietario); • prima di venire in possesso del programma scaricabile on-line. Bisogna accettare la licenza prima di poter scaricare il programma, alle volte occorre compilare un form on-line in cui si dichiara di accettare la licenza, magari con l'obbligo di registrazione al sito web dove sarà possibile effettuare il download; • prima di aprire le custodie con i supporti di massa dove sono registrati i programmi acquistati (licenza a strappo). In questo secondo caso se non si aprono i supporti è garantita, almeno teoricamente, la restituzione dei soldi spesi per l'acquisto solo se le custodie sono ancora sigillate. È molto importante leggere le licenze prima di usare il programma perché se non si rispetta la licenza si compiono delle azioni illegali e decadendo la licenza non si ha più diritto né all'uso del software né a qualsiasi azione di rivalsa contro chi ci ha fornito o chi ha prodotto tale software. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 24DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO LICENZE PER IL SOFTWARE PROPRIETARIO • Licenza EULA EULA o End User License Agreement (accordo di licenza con l'utente finale) è il contratto tra il fornitore di un programma software e l'utente finale. Tale contratto assegna la licenza d'uso del programma all'utente nei termini stabiliti dal contratto stesso. In generale comprende la concessione di licenza, le limitazioni d'uso, la limitazione di garanzia, la limitazione di responsabilità, le restrizioni all'esportazione e, eventualmente, le condizioni per il Volume Licensing.Anche se la EULA è associata all'uso di software proprietario, in realtà è utilizzata anche per accordare la licenza d'uso nei relativi termini per software libero. Per esempio l'installazione di Mozilla Firefox27 richiede l'accettazione della Mozilla Firefox EULA. Caratteristica della EULA è che l'acquisto del programma software precede l'eventuale lettura del contratto e la sua accettazione da parte dell'utente. Il contratto è presentato all'utente o in forma di foglio nella confezione con cui il programma è distribuito, od in forma elettronica durante le fasi di installazione del programma. In caso di EULA su foglio l'accettazione dei suoi termini è in genere prevista alla presa visione, a meno della restituzione del prodotto entro un certo lasso di tempo definito dal contratto stesso. In caso di EULA in forma elettronica l'accettazione avviene cliccando il relativo pulsante, a cui segue l'installazione del programma. La non accettazione implica l'impossibilità di installare il programma. • Licenza Shareware Lo shareware, conosciuto anche come trial, è una tipologia di licenza software molto popolare sin dai primi anni novanta. Vengono distribuiti sotto tale licenza in genere programmi facilmente scaricabili via Internet o contenuti in CD e DVD quasi sempre allegati alle riviste di Informatica in vendita in edicola. Il software sotto tale licenza può essere liberamente ridistribuito e può essere utilizzato per un periodo di tempo di prova variabile (generalmente 30 o 60 giorni). Scaduti questi termini, per continuare ad utilizzare il software è necessario registrarlo presso la casa produttrice, pagandone l'importo. All'avvio dell'applicazione shareware, generalmente un nag screen28 informa l'utente su come effettuare la registrazione e sulle condizioni di utilizzo. La versione 27 Mozilla Firefox è un web browser open source multipiattaforma prodotto da Mozilla Foundation. Firefox, a aprile 2013, viene utilizzato da circa un internauta su cinque a livello mondiale (oltre il 20%); ciò lo rende il secondo browser più popolare della rete secondo diverse statistiche. 28 Con il termine Nag Screen (chiamato anche begware, annoyware or anagware) si intende la finestra di un'applicazione che si apre durante l'esecuzione dell'applicazione stessa od al suo avvio. All'interno sono presenti crediti dell'autore relativi al software oppure nel caso delle applicazioni shareware, ricorda la necessità di comprare il prodotto definitivo. Questi messaggi possono apparire in forma di finestre che oscurano parte dello schermo, e possono essere chiuse, permettendo all'utente di utilizzare l'applicazione, soltanto dopo alcuni secondi. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 25DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO di prova può avere, in aggiunta o in alternativa alla durata limitata, rispetto alla versione completa, limitazioni quali l'impossibilità di stampare o salvare i file, numero di utilizzi limitato, contenere al suo interno meccanismi di protezione tali da impedire di utilizzare il software dopo la scadenza, mancanza di supporto del produttore, tuttavia queste limitazioni possono esser aggirate da alcuni programmi specializzati, quali crack29 o keygen30. Una volta acquistata la versione completa viene generalmente fornito un codice seriale da inserire nell'applicativo per sbloccarne le funzioni senza dover effettuare una nuova installazione. • Licenza Freeware Il software freeware è distribuito indifferentemente con o senza codice sorgente, a totale discrezione dell'autore e senza alcun obbligo al riguardo. È sottoposto esplicitamente ad una licenza che ne permette la redistribuzione gratuita. Il software freeware viene concesso in uso senza alcun corrispettivo, ed è liberamente duplicabile e distribuibile, con pochissime eccezioni. Di norma l'autore che decide di rilasciare il suo lavoro come freeware, esercitando appieno il suo diritto di scegliere le forme e le modalità di distribuzione che ritiene più idonee, inserisce esplicitamente delle clausole che impediscono qualsiasi tipo di pagamento per la distribuzione del suo software, fatto salvo un eventuale "piccolo" rimborso per supporti e spese di duplicazione, esattamente come avviene per lo shareware. Altri esempi di restrizioni opzionalmente inserite dagli autori sono le limitazioni all'utilizzo da parte di istituzioni statali o forze armate. LICENZE PER IL SOFTWARE LIBERO • Licenza GNU General Public License ( GPL) La GNU General Public License, comunemente indicata con l'acronimo GNU GPL o semplicemente GPL, è una licenza per software libero, originariamente stesa nel 1989 da Richard Stallman per distribuire i programmi creati nell'ambito del Progetto GNU della Free Software Foundation (FSF). La versione 2.0 di tale licenza è attualmente la licenza di software libero per antonomasia. Contrapponendosi alle licenze per software proprietario, la GNU GPL assicura all'utente libertà di utilizzo, copia, modifica e distribuzione. Ha incontrato un gran suc- 29 La crack (o il crack), in informatica, è un'applicazione che agisce sulle protezioni di un programma in modo da forzarle e permettere un uso illegale senza le necessarie licenze. 30 Il keygen (dalla contrazione delle parole inglesi key, chiave e generator, "generatore di chiavi o codici") in informatica è un programma creato appositamente per registrare in maniera fraudolenta un programma commerciale a pagamento. A differenza dei crack il keygen non modifica assolutamente il programma, ma si limita a sbloccarlo mediante una serie di codici appositamente confezionati. Chi crea un keygen deve prima disassemblare il codice del programma che vuole registrare, poi con appositi programmi (esempio i debugger) trova l'algoritmo che genera il codice d'attivazione. Dopodiché crea il generatore con le istruzione dell'algoritmo del software commerciale. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 26DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO cesso fra gli autori di software sin dalla sua creazione, ed è oggi la più diffusa licenza per il software libero, arrivata ormai alla versione 3. • Licenza GNU Lesser General Public License (GLGPL) La GNU Lesser General Public License (abbreviata in GNU LGPL o solo LGPL) è una licenza di software libero creata dalla Free Software Foundation, studiata come compromesso tra la GNU General Public License e altre licenze non-copyleft come la Licenza BSD, la Licenza X11 e la Licenza Apache. Fu scritta nel 1991 (aggiornata nel 1999 e nel 2007) da Richard Stallman, con l'ausilio legale di Eben Moglen. La LGPL è una licenza di tipo copyleft ma, a differenza della licenza GNU GPL, non richiede che eventuale software "linkato" al programma sia rilasciato sotto la medesima licenza. E' principalmente usata per le librerie software, talvolta è utilizzata anche da applicativi. • Licenza GNU Free Documentation License (GFDL) La GNU Free Documentation License (GNU FDL) è una licenza di copyleft per contenuti liberi, creata dalla Free Software Foundation per il progetto GNU. E' stata creata per distribuire la documentazione di software e materiale didattico. Stabilisce che ogni copia del materiale, anche se modificata, deve essere distribuita con la stessa licenza. Tali copie possono essere vendute e, se riprodotte in gran quantità, devono essere rese disponibili anche in un formato che faciliti successive modifiche. • Open Database License (ODBLI) La Open Database License od ODbL ("Licenza di archiviazione di dati aperta") è una licenza sui dati utilizzata anche dal progetto OpenStreetMap. Gli autori concedono i dati con questa licenza (o come pubblico dominio) alla OpenStreetMap Foundation. Non va confusa come una licenza Creative Commons, in quanto queste ultime sono studiate per essere applicate a opere dell'ingegno e non ai dati. • WTFPL La WTFPL (Do What The Fuck You Want To Public License, in italiano Licenza Pubblica "Facci quel che cazzo vuoi") è una licenza libera per il software. Ne esistono due versioni: • La WTFPL1 non è libera, in quanto non consente la modifica dell'opera. • La WTFPL2 è da considerarsi free software e open source, priva di copyleft ma compatibile CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 27DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO con la GNU GPL. E' permessa la distribuzione e la modifica del software e incoraggia l'utente a fare ciò che vuole con il codice del programma. Di fatto equivale al pubblico dominio. • Altre licenze per il software libero Licenza Artistica, Licenza Apache, Licenza MIT, Licenza PHP, Licenze BSD LE LICENZE CREATIVE COMMONS Le licenze Creative Commons sono alcune licenze di diritto d'autore redatte e messe a disposizione del pubblico a partire dal 16 dicembre 2002 dalla Creative Commons (CC)31, un ente nonprofit statunitense fondato nel 2001. Queste licenze si ispirano al modello copyleft già diffuso negli anni precedenti in ambito informatico e possono essere applicate a tutti i tipi di opere dell'ingegno. Rappresentano una via di mezzo tra copyright completo (full-copyright) e pubblico dominio (public domain): da una parte la protezione totale realizzata dal modello “all rights reserved” ("tutti i diritti riservati") e dall'altra l'assenza totale di diritti (“no rights reserved”). La filosofia su cui si fonda lo strumento giuridico delle licenze CC si basa sul motto “some rights reserved” ("alcuni diritti riservati"): è l'autore di un'opera che decide quali diritti riservarsi e quali concedere liberamente. • CC BY: permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore. • CC BY-SA: permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore e che alla nuova opera vengano attribuite le stesse licenze dell'originale (quindi ad ogni derivato verrà consentito l'uso commerciale). Questa licenza, per certi versi, può essere ricondotta alle licenze "copyleft" del software libero e open source. • CC BY-ND: permette di distribuire l'opera originale senza alcuna modifica, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore. • CC BY-NC: permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore, ma non a scopi commerciali. Chi modifica l'opera originale non è tenuto ad utilizzare le stesse licenze per le opere derivate. • CC BY-NC-SA: permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, ma non a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore e che alla nuova opera vengano attribuite le stesse licenze dell'originale (quindi 31 http://creativecommons.org/ CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 28DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO ad ogni derivato non sarà permesso l'uso commerciale). • CC BY-NC-ND: questa licenza è la più restrittiva, consente soltanto di scaricare e condividere i lavori originali a condizione che non vengano modificati né utilizzati a scopi commerciali, sempre attribuendo la paternità dell'opera all'autore. 2.3.4 LE LICENZE DEI SOFTWARE E DEI DATI UTILIZZATI PER LA TESI Come anticipato in premessa, l’intera elaborazione della tesi è stata affrontata utilizzando quasi esclusivamente software liberi e open source ed in nessuno degli elaborati presentati (relazione, tavole e sito openhikeacquasanta) è presente alcun immagine, informazione o dato protetto da copyright. Di seguito si riportano le licenze dei principali software e dei dati utilizzati per lo svolgimento della tesi. Per coerenza, questa tesi, la cartografia contenuta nelle tavole e la documentazione associata sono rilasciate sotto licenza Creative Commons CC-BY-SA. LIBRE OFFICE LibreOffice è un software di produttività personale libero prodotto da The Document Foundation nato dal fork di OpenOffice.org. Gode di una buona compatibilità con le altre maggiori suite del settore ed è disponibile per Windows, Mac OS X 32 e GNU/Linux. E' rilasciato sotto i termini della LGPL (GNU Lesser General Public License) v3; i nuovi contributi hanno invece la doppia licenza LGPLv3+ e MPL. Questo significa che siete liberi di utilizzarlo per uso personale e commerciale, siete liberi di copiarlo e rilasciarne delle copie, e siete liberi di modificare e riprogettare il codice sorgente, nonché di creare opere derivate. MICROSOFT OFFICE Microsoft Office è una suite a pagamento di software di produttività personale prodotta da Microsoft e risulta essere la più diffusa e conosciuta attualmente. È disponibile per Windows33 e per Macintosh34. Attualmente non esiste la versione per Linux35. E' distribuita su licenza EULA (End User License Agreement), che impedisce oltre che la libera distribuzione del programma, anche l'impossibilità di trasferire la licenza. Se il computer si guasta o se l’utente vuole comprare un nuovo modello, non è possibile installare Office 2013 su un altro PC. 32 MAC OS X è il sistema operativo sviluppato da Apple Inc. 33 Microsoft Windows (abbreviazioni comunemente utilizzate: "Windows" o "Win") è una famiglia di ambienti operativi e sistemi operativi dedicati ai personal computer, alle workstation, ai server e agli smartphone. E' un software proprietario della Microsoft Corporation che lo rende disponibile esclusivamente a pagamento. 34 Macintosh, anche abbreviato Mac, è una popolare famiglia di computer di Apple, Inc. commercializzata a partire dal 1984 e facente uso del sistema operativo Mac OS. 35 Linux è una famiglia di sistemi operativi di tipo Unix-like, rilasciati sotto varie possibili distribuzioni, aventi la caratteristica comune di utilizzare come nucleo il kernel Linux. Vedi cap.9.1.1, La galassia Linux a pag.110 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 29DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO In passato, per installare la stessa copia di Office su un nuovo PC era sufficiente contattare il supporto tecnico di Microsoft (per Windows bastava una telefonata). L’azienda di Redmond ha dichiarato che i termini di licenza sono stati rafforzati per impedire la distribuzione di software illegale. L’obiettivo di Microsoft è spingere verso la sottoscrizione di un abbonamento ad Office 365 Home Premium (99 euro/anno o 10 euro/mese). Questa edizione offre la trasferibilità su un massimo di cinque PC o Mac. Le edizioni standalone, invece, possono essere attivate su un solo PC. Su questo punto l’azienda è stata molto chiara. Tuttavia non ha pubblicizzato il fatto che la licenza è legata permanentemente a quel PC. WIKIPEDIA Wikipedia si basa su un software wiki chiamato MediaWiki che permette a chiunque di modificare una pagina in qualunque momento e vedere i cambiamenti istantaneamente. Gli utenti costruiscono gli articoli mediante modifiche successive, lavorando assieme anche su argomenti controversi usando un punto di vista neutrale. Le pagine modificate in modo errato sono velocemente corrette da altri utenti. Tutti i contenuti di Wikimedia sono stati pubblicati prima del 2009 sotto i termini della Licenza di documentazione libera GNU (GFDL); dopo il 2009 attraverso la licenza libera Creative Commons CC-BY-SA. Entrambe permettono agli utenti di migliorare e cambiare il lavoro l'uno degli altri basandosi su un principio conosciuto come copyleft. La licenza permette anche alle terze parti di riutilizzare i contenuti di Wikipedia in qualsiasi maniera si voglia, anche commerciale, con la sola clausola di trasferire gli stessi diritti agli altri. MAPPE DI OPEN STREET MAP Il database di OpenStreetMap è pubblicato secondo la licenza Open Database License. Tutti i dati inseriti dagli utenti devono essere caricati secondo una licenza compatibile con la Creative Commons CC-BY-SA. In questo modo possono essere inclusi anche dati nel pubblico dominio o sotto altre licenze compatibili. Tutti i contributori devono essere registrati al progetto ed accettare di sottoporre i propri dati con la licenza Creative Commons BY-SA o specificare che la licenza con cui i loro dati sono rilasciati è compatibile con questa. Con il passare del tempo, ciò ha portato ad esaminare le licenze con cui i governi rilasciano i propri dati per l'utilizzo pubblico, per determinare la compatibilità di tali dati con il progetto. Una parte dei contributori ha deciso di rendere disponibili i propri contributi con licenza di pubblico dominio. Il software usato nella preparazione e presentazione dei dati di OpenStreetMap è stato originato da molti progetti differenti e ognuno di questi può avere una licenza differente. Il core soft- CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 30DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO ware per la gestione del database, l'interazione utente e le API36sono disponibili sotto GNU General Public License. In sintesi la licenza permette di: • Condividere (share): copiare, distribuire e utilizzare il database. • Creare (create): realizzare opere dal database. • Adattare (adapt): modificare, trasformare e sviluppare il database. e obbliga a: • Attribuire (attribute): e necessario attribuire la paternità della banca dati ad ogni suo utilizzo pubblico e ad ogni utilizzo di un database derivato dalla banca dati originale secondo le modalità specificate dalla licenza. • Condividere allo stesso modo (share-alike): se viene pubblicato il database con una qualsiasi modifica rispetto all'originale, o vengono prodotte ulteriori opere in base ad una sua modifica, è obbligatorio distribuire questa versione del database modificata secondo la licenza ODbL. • Mantenere aperto (Keep open): Il database stesso (o una sua versione modificata) può essere redistribuito anche attraverso misure tecnologiche che ne restringono l'uso a patto che sia sempre disponibile una versione aperta priva di queste restrizioni. MAPERITIVE Maperitive è distribuito tramite licenza freeware, di conseguenza non è un programma Open Source. Il codice sorgente non è reso pubblico, perciò non può essere visionato o modificato. E' un programma gratuito di libera distribuzione ad esclusione di scopi commerciali. Leggendo direttamente sul sito ufficiale37 sul perché non sia un programma Open Source, l'autore spiega: “Io credo nella filosofia open source e ho pubblicato un certo numero di progetti open source, ho deciso però che nel caso di Maperitive non va bene . Ci sono diverse motivi: • Il codice è instabile: Maperitive è in continuo aggiornamento e tra una release38 e la successiva 36 Con Application Programming Interface (in acronimo API, in italiano Interfaccia di Programmazione di un'Applicazione), in informatica, si indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per l'espletamento di un determinato compito all'interno di un certo programma. Spesso con tale termine si intendono le librerie software disponibili in un certo linguaggio di programmazione. 37 http://maperitive.net/docs/FAQ.html#Licensing%20&%20Related 38 In informatica, nell'ambito dello sviluppo software, la release è una specifica versione di un software resa disponibile ai suoi utenti finali. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 31DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO possono esserci un sacco di cambiamenti, in quanto il programma non ha raggiunto la sua maturazione completa (non ci è nemmeno vicina!). E' io non ho tempo per garantire ogni tipo di compatibilità del codice tra le versioni. Finché io sarò l'unico ad usarlo, non sussiste questo tipo di problema. • Il codice non è molto bene documentato: in parte a causa della sua instabilità e in parte a causa della mia pigrizia. • Rilasciando la fonte significherebbe che molto del mio tempo dovrebbe essere dedicato a varie domande di supporto e discussioni ("Perché l'hai fatto in questo modo?", "Penso che questo possa essere migliorato", "Come posso fare questo?" ecc). Questo renderebbe l'ulteriore sviluppo di Maperitive molto difficile a causa del tempo limitato in cui posso lavorare su di esso. • Maperitive nasce dalla mia visione di un potente e facile software di cartografia. E 'difficile mantenere questa mia visione se il progetto diventasse collaborativo. Per un progetto in collaborazione (Open Source) sarebbe necessario rinunciare a certe cose (come la libertà di modificare il codice) in cambio di (presumibilmente) ottenere un codice più completo. In questo momento il gioco non ne varrebbe la candela, per quanto mi riguarda.” E ancora: “Il mio obiettivo a lungo termine è quello di rendere Maperitive un prodotto di prima classe con due o più versioni. La versione di base di Maperitive sarà sempre gratuita e conterrà tutte le funzionalità necessarie ai cartografi dilettanti e mappatori OSM. Per gli utenti che richiedono funzionalità più avanzate per il lavoro professionale, ho intenzione di offrire una versione "pro", che verrà rilasciata a pagamento. Ma il prezzo dovrebbe essere trascurabile rispetto a quelli dei prodotti simili.” Riguardo l'utilizzo di Maperitive: “Ecco alcuni casi tipici di ciò che è permesso fare con Maperitive: • È possibile utilizzare Maperitive per generare tessere web per i vostri servizi Web commerciali. • È possibile eseguire Maperitive sul web (back-end) server per fornire servizi commerciali. • È possibile produrre mappe con Maperitive e utilizzarle nel modo che più preferiamo, a patto che si rispettino le licenze delle sorgenti delle mappe (di OpenStreetMap, per esempio). Qui invece quello che non è permesso di fare con Maperitive: • Non sei autorizzato a distribuire Maperitive (in qualsiasi forma) a clienti terzi per qualsiasi tipo di uso commerciale. • Non è consentito far pagare denaro per Maperitive. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 32DI 159 IL MONDO OPEN SOURCE E IL SOFTWARE LIBERO • Non sei autorizzato a disassemblare o decodificare il codice Maperitive e quindi utilizzare tale per scopi commerciali senza esplicito permesso da parte dell'autore.” CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 33DI 159 OPEN STREET MAP 3 OPEN STREET MAP 3.1 COS'È Dal sito ufficiale: «OpenStreetMap è una mappa liberamente modificabile dell'intero pianeta. È fatta da persone come te. OpenStreetMap permette a chiunque sulla Terra di visualizzare, modificare ed utilizzare dati geografici con un approccio collaborativo. » OpenStreetMap (OSM) è un progetto collaborativo finalizzato a creare mappe a contenuto libero del mondo. Il progetto punta ad una raccolta mondiale di dati geografici, con scopo principale la creazione di mappe e cartografie. La caratteristica fondamentale dei dati geografici presenti in OSM è che possiedono una licenza libera. È cioè possibile utilizzarli liberamente per qualsiasi scopo con il solo vincolo di citare la fonte e usare la stessa licenza per eventuali lavori derivati dai dati di OSM. Tutti possono contribuire arricchendo o correggendo i dati. Le mappe sono create usando come riferimento i dati registrati da dispositivi GPS39 portatili, fotografie aeree ed altre fonti libere. Sia le immagini renderizzate che i dati vettoriali, oltre che lo stesso database di geodati sono rilasciati sotto licenza Open Database License. OpenStreetMap è stato ispirato da siti come Wikipedia: la pagina in cui la mappa è consultabile espone in evidenza un'etichetta "Modifica" per procedere con la modifica dei dati ed il progetto è accompagnato da un archivio storico delle modifiche (cronologia e log). Gli utenti registrati possono caricare nei database del progetto tracce GPS e modificare i dati vettoriali usando gli editor forniti. 3.2 QUANDO NASCE OpenStreetMap venne fondato nel luglio 2004 da Steve Coast. Nell'aprile 2006 OSM iniziò il 39 Il Sistema di Posizionamento Globale (in inglese: Global Positioning System, abbreviato GPS, a sua volta abbreviazione di NAVSTAR GPS, acronimo di NAVigation Satellite Timing And Ranging Global Positioning System o di NAVigation Signal Timing And Ranging Global Position System) è un sistema di posizionamento e navigazione satellitare civile che, attraverso una rete satellitare dedicata di satelliti artificiali in orbita, fornisce ad un terminale mobile o ricevitore GPS informazioni sulle sue coordinate geografiche ed orario, in ogni condizione meteorologica, ovunque sulla Terra o nelle sue immediate vicinanze ove vi sia un contatto privo di ostacoli con almeno quattro satelliti del sistema. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l'elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore. Il sistema GPS è gestito dal governo degli Stati Uniti d'America ed è liberamente accessibile da chiunque sia dotato di un ricevitore GPS. Il suo grado attuale di accuratezza è dell'ordine dei metri, in dipendenza dalle condizioni meteorologiche, dalla disponibilità e dalla posizione dei satelliti rispetto al ricevitore, dalla qualità e dal tipo di ricevitore, dagli effetti di radiopropagazione del segnale radio in ionosfera e troposfera (es. riflessione) e degli effetti della relatività. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 34DI 159 OPEN STREET MAP processo per trasformarsi in una fondazione: «La Fondazione OpenStreetMap è un'organizzazione non a scopo di lucro dedita ad incoraggiare la crescita, lo sviluppo e la distribuzione di dati geospaziali liberi ed a fornire dati geospaziali per l'utilizzo e la condivisione con tutti.» (OSM Foundation) Nel dicembre 2006 Yahoo!40 ha concesso ad OpenStreetMap l'utilizzo delle proprie ortofoto aeree come ulteriore base per la produzione di mappe. Il 4 luglio 2007 l'azienda Automotive Navigation Data ha donato il database stradale completo dei Paesi Bassi e delle arterie principali di India e Cina al progetto, ed a luglio 2007, quando la Fondazione OpenStreetMap ha organizzato la prima conferenza internazionale di OSM (nominata "The State of the Map", Lo stato della Mappa), il progetto aveva 9.000 utenti registrati. Tra gli sponsor dell'evento fi gurano Google41 e Yahoo!. L'agosto dello stesso anno ha visto il lancio di un progetto indipendente, OpenAerialMap, per mantenere un database di foto aeree disponibile con licenza libera, a cui è seguito in ottobre il completamento dell'importazione dei dati stradali statunitensi dal database TIGER. Nel dicembre dello stesso anno l'Università di Oxford è stata la prima importante organizzazione ad usare i dati di OpenStreetMap sul proprio sito web. Nel gennaio 2008 è stata resa disponibile una funzionalità per scaricare i dati delle mappe nelle unità GPS per ciclisti. In febbraio si sono tenuti una serie di workshop in India. A marzo i due fondatori di OpenStreetMap hanno annunciato di aver ricevuto 2,4 milioni di euro come capitale a rischio per Cloud Made42, una società commerciale nata con lo scopo di usare i dati di OSM. In agosto 2008, poco dopo la seconda conferenza internazionale The State of the Map, gli utenti registrati sono saliti a 50.000 con oltre 5.000 contributori attivi. Nel marzo 2009, sono stati superati i 100.000 utenti. Il 5 e 6 giugno 2009 si è tenuta a Trento la prima convention italiana di OSM, denominata "OSMit 2009". Il 3 e 4 giugno 2010 è stata effettuata la seconda edizione di OSMit a Genova. La terza si è tenuta il 7 e 8 ottobre 2011 a Legnaro(PD) all'interno del festival delle libertà digitali. L'edizione 2013 si è svolta a Rovereto dal 4 al 6 ottobre 2013. 40 Yahoo! è una società fornitrice di servizi internet rivolta al mondo business e consumer. Fondata nel 1994 da David Filo e Jerry Yang, allora studenti presso la Stanford University. Conosciuta principalmente per la sua funzione di motore di ricerca, si compone anche di moltissimi altri servizi rivolti alla comunicazione (mail, messenger e chat) e grazie a partnership si propone anche nel mercato dei media. La maggioranza dei suoi servizi sono offerti in 20 lingue e la sua struttura è localizzata per 25 nazioni. 41 Google è un motore di ricerca per Internet fondato il 15 settembre 1997. Successivamente venne creata l'omonima azienda il 4 settembre 1998. Oltre a catalogare e indicizzare le risorse del World Wide Web si occupa anche di foto, newsgroup, notizie, mappe, mail, shopping, traduzioni, video e programmi creati appositamente da Google. 42 http://cloudmade.com/ CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 35DI 159 OPEN STREET MAP 3.3 COME FUNZIONA Open Street Map è basato su diversi elementi e servizi che permettono il funzionamento del progetto, tra tutti questi i due più importanti sono: il database Open Street Map e la pagina home di OSM. Il primo è l'elemento che contiene tutti i dati, il secondo permette di poterli consultare. Il restante mondo di OSM è appoggiato comunque ad uno di questi due elementi, ed essendo tutto il progetto rilasciato sotto licenza libera, ogni giorno nascono nuove applicazioni, servizi e funzionalità. Il tutto è portato avanti da diverse realtà: appassionati, università e aziende, con il risultato di rendere difficile riassumere e catalogare il tutto, dato che è in continua evoluzione. Tra i restanti servizi si possono menzionare: i blog43 ufficiali di Open Street Map (qui l'inglese44 e l'italiano45), diverse mailing list46 ufficiali, la pagina wiki di OSM47. IL DATABASE OPEN STREET MAP Rappresenta il cuore di tutto il mondo OSM, tutti i servizi, le applicazioni che ruotano attorno a Open Street Map, utilizzano i dati presenti all'interno dei server48 OSM. I dati son inseriti tramite licenza ODBL (Open Database License). OPENSTREETMAP.ORG: LA HOME DI OSM La home del sito internet openstreetmap.org è caratterizzata da 3 parti ben distinte: • una prima fascia verticale con i collegamenti per raggiungere indirizzi utili e sopratutto la casella di ricerca per trovare un indirizzo/luogo. • una grossa mappa occupa gran parte dello schermo, ed è l'area più importante del sito. In alto abbiamo i collegamenti per modificare la mappa. 43 Nel gergo di Internet, un blog è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma cronologica. In genere un blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile ad un articolo di giornale. 44 http://blogs.openstreetmap.org/ 45 http://blog.openstreetmap.it/ 46 La mailing list (letteralmente, lista per corrispondenza, dalla lingua inglese; traducibile in italiano con lista di distribuzione) è un servizio/strumento offribile da una rete di computer verso vari utenti e costituito da un sistema organizzato per la partecipazione di più persone ad una discussione asincrona o per la distribuzione di informazioni utili agli interessati/iscritti attraverso l'invio di email ad una lista di indirizzi di posta elettronica di utenti iscritti. Rappresenta un metodo di comunicazione, tipicamente gestito da aziende, associazioni, organizzazioni o persone singole, in cui un messaggio e-mail inviato ad un sistema server viene inoltrato automaticamente in multicast alla lista di destinatari interessati: solitamente infatti gli utenti condividono un interesse o uno scopo, e quando ci sono novità, il gestore invia mail a tutta la lista per far nascere discussioni, commenti o condividere informazioni utili. Rappresenta, almeno al primo messaggio inviato dal gestore, un tipo di comunicazione “uno a molti” e con un grado di co-presenza inferiore a quello delle chat. 47 http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Main_Page 48 In informatica il termine server (dall'inglese, letteralmente servitore), indica genericamente un componente o sottosistema informatico di elaborazione che fornisce, a livello logico e a livello fisico, un qualunque tipo di servizio ad altre componenti (tipicamente chiamate client, cioè "cliente") che ne fanno richiesta attraverso una rete di computer, all'interno di un sistema informatico o direttamente in locale su un computer. Rappresenta dunque un nodo terminale della rete opposto all'host client. In altre parole si tratta di un computer o di un programma che fornisce i dati richiesti da altri elaboratori, facendo quindi da host per la trasmissione delle informazioni virtuali. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 36DI 159 OPEN STREET MAP • a destra invece compare a scomparsa un altra fascia verticale con i collegamenti per poter cambiare interagire con la mappa. Figura 2: home page di OSM: livello mappa "Standard" Nella Figura 2 si può vedere il sito internet alla sua apertura, con visualizzata la mappa di default denominata “Standard”, questa mappa in realtà corrisponde allo stile grafico “Mapnik”. Nella fascia verticale a “scomparsa”(Figura 3), quella sulla destra è dinamica, abbiamo: • i controlli per muoversi all'interno della mappa CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 37DI 159 OPEN STREET MAP • la possibilità di rilevare la nostra posizione (solo in presenza di rilevatore GPS attivo) Figura 4: home page di OSM: mappe "Open Cycle Map" e "Transport" • i diversi stili di mappa: “Standard”(Figura 2), “Open Cycle Map” e “Transport”(Figura 7), “Map Quest Open” e “Humanitarian”(Figura 5) • la legenda (per ora attiva solo per la mappa “Standard”) • le opzioni di condivisione, il link diretto, l'implementazione all'interno di siti web esterni e l'esportazione della mappa in diversi formati d'immagine. Figura 5: home page di OSM: mappe "Map Quest Open" e "Humanitarian" openstreetmap.org vuole essere un portale webmap molto semplice ed accessibile, con poche funzioni ed opzioni, in maniera da risultare immediato e poco pesante. La galassia OSM però non finisce qui, decine di servizi web diversi offrono servizi aggiuntivi, quasi sempre seguendo la filosofia “open” che carraterizzano il mondo Open Street Map. Alcuni di questi servizi si possono trovare illustrati all'interno del capitolo 3.5 Esempi d'utilizzo e mappe di Open Street Map pag. 40 3.4 CHI PUÒ CONTRIBUIRE La base di OpenStreetMap è il grande numero di utenti che esplorano i paesi con i loro ricevitori GPS per completare la mappa, ma molto lavoro può essere effettuato anche senza GPS. Chiunque conosce i nomi delle strade del proprio quartiere, dove si trova un panificio, una buca delle lettere e via così. Ciascuna di queste informazioni può essere aggiunta alla mappa per migliorarla. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 38DI 159 OPEN STREET MAP Vi sono ulteriori informazioni che possono essere utilizzate in OpenStreetMap e che permettono alle persone sprovviste di GPS di partecipare: normalmente le foto satellitari sono protette dal diritto di copyright e quindi non possono essere utilizzate per OSM. Tuttavia ci sono alcune compagnie, istituzioni e privati che collaborano con OpenStreetMap rilasciando fotografie, informazioni, nomenclatura delle strade… Per questo motivo possiamo utilizzare le immagini satellitari di Yahoo e Microsoft (Bing Maps) per OSM. In questo modo possiamo fornire una copertura dettagliata quasi globale, iniziando da fiumi, foreste, laghi, strade, elettrodotti e persino edifici. In Italia è stato rilasciato il permesso per utilizzare le ortofoto49 PNC2006 e PCN2008 (solo Umbria e Lazio) a scopo di ricalco. A volte queste informazioni possono essere importate direttamente senza il bisogno di tracciarle manualmente e rappresentano una risorsa preziosa per OSM perché arricchiscono il database di informazioni complesse e dettagliate. Solitamente questo processo non è semplice dal lato tecnico, ma in questo modo si può migliorare il livello di qualità di un’area in breve tempo. Figura 6: membri della comunità OSM nella città di Genova Nella Figura 6 si può vedere il numero e la tipologia di utenti OSM presenti all'interno del comune di Genova. I colori identificano il numero di changeset50 caricati su Open Street Map, nello specifico abbiamo: • in rosso, i membri che hanno caricato meno di 10 changeset 49 Una ortofoto o ortofotografia è una fotografia aerea che è stata geometricamente corretta (cioè che ha subito procedimento di ortorettifica) e georeferenziata in modo tale che la scala di rappresentazione della fotografia sia uniforme, cioè la foto può essere considerata equivalente ad una mappa. 50 Un changeset, è un set di cambiamenti attuato su OSM. E possibile eliminare changeset interi da OSM in presenza di errori consistenti. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 39DI 159 OPEN STREET MAP • in arancione, i membri che hanno caricato tra i 10 e i 100 changeset • in verde, i membri che hanno caricato tra i 100 e i 500 changeset • in viola, i membri che hanno caricato più di 500 changeset 3.5 ESEMPI D'UTILIZZO E MAPPE DI OPEN STREET MAP 3.5.1 YAOUNDÈ: COME DOVREBBE ESSERE MAPPATA UNA CITTÀ Figura 7: Yaoundè: la zona della stazione ferroviaria Yaoundè51 è la capitale del Camerun, una città con più di un milione e mezzo di abitanti. La cosa che però interessa noi è la particolarità di essere la zona al mondo dove ci sono più dati per metro quadro caricati su Open Street Map, più di Londra e Parigi ( subito alle sue spalle). Come si può notare nella Figura 8, l'inserimento di tutta questa mole di dati sul database di Open Street Map è stato fatto attraverso un attiva collaborazione tra OSM e l'amministrazione comunale della città. Sempre nella Figura 8 si riescono a percepire i confini amministrativi della città anche soltanto per il fatto che fuoriusciti da questi confini “il dato” sparisce quasi completamente. Questo ha avuto come risultato una mappa completa in ogni piccolo dettaglio, liberamente consultabile da tutti, e con una spesa da parte dell'amministrazione comunale quasi pari a zero. Altri servizi di Mappe Web (Google, Yahoo, ecc...) richiedono ai privati ma anche alle pubblica amministrazione un costo non sempre sostenibile e soprattutto un risultato certamente non pari a questo. 51 Link per aprire Yaoundé su Open Street Map: http://www.openstreetmap.org/#map=12/3.8413/11.4491 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 40DI 159 OPEN STREET MAP Figura 8: Yaoundé su Open Street Map Per confrontare si cerchi Yaoundé su Google Maps52, magari utilizzando strumenti come Map Compare53 di Geofabrik. Analizzando la Figura 7 la Figura 8 e sopratutto la Figura 9, ci si rende subito conto della profondità di questa mappa, del numero incredibile di dati che restituisce e dell'efficacia di rappresentazione. Basta un esempio: i pallini verdi che si possono osservare rappresentano gli alberi e interrogandoli, oltre ad avere l'esatta posizione dell'albero si hanno altre informazioni quali, la specie dell'albero, l'altezza e codice identificativo (dato dall'amministrazione comunale). Nasce spontanea la domanda: perché questo caso è più unico che raro? Perché una collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e Open Street Map non è la norma? 52 Link per aprire Yaoundé su Google Map: https://www.google.it/maps?ll=3.8673,11.522126&spn=0.465169,0.727158&t=m&z=11 53 Link per aprire Yaoundé su Map Compare: http://tools.geofabrik.de/mc/? lon=11.5103&lat=3.85798&zoom=11&num=4&mt0=mapnik&mt1=google-map&mt2=bing-map&mt3=mapnik-german CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 41DI 159 OPEN STREET MAP Figura 9: Yaoundé: particolare della città 3.5.2 OPENCYCLEMAP: UNA MAPPA PER I CICLISTI Figura 10: OpeCycleMap: centro di Munich OpenCycleMap è una mappa basata sempre sul database OSM, ma pensata principalmente per mostrare informazioni utili per i ciclisti. Il sito ufficiale OpenCycleMap54 offre poco più che la semplice visualizzazione della mappa, mappa che può essere visualizzata anche su altri spazi web e applicazioni. Da pochi mesi, anche il sito ufficiale di OSM offre la visione di questa mappa. 54 http://www.opencyclemap.org/ CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 42DI 159 OPEN STREET MAP OpenCycleMap è stato rilasciato da Andy Allan. La mappa di rendering è ancora in fase di sviluppo, i dati vengono aggiornati ogni pochi giorni. La mappa mostra le piste ciclabili nazionali, le piste regionali e locali, e altre caratteristiche ciclo-specifiche, come ad esempio: • piste ciclabili e corsie dedicate • parcheggio per biciclette • negozi di biciclette • itinerari proposti in bicicletta Dal mese di agosto 2010, il database viene aggiornato ogni poche ore (attualmente ogni 24 ore). I livelli di zoom più bassi (5-9) possono essere aggiornati più lentamente. Figura 11: Open Cycle Map: lago di Costanza Analizzando le due immagini, si può capire come le informazioni cambino a seconda del livello di zoom: nel primo caso (Figura 10) abbiamo visualizzato il centro di Monaco di Baviera, ad un livello di zoom molto dettagliato, ove si possono vedere le piste ciclabili cittadine segnate con un tratto blu tratteggiato. Nel secondo caso (Figura 11) lo zoom è ad un più basso livello, si può vedere il lago di Costanza con le piste ciclabili di diversi colori: in rosso per le piste nazionali, in azzurro quelle regionali e in blu quelle locali. Anche qui le piste ciclabili cittadine sono in tratto blu tratteggiato. A questo livello di zoom si possono scorgere altre informazioni quali morfologia del terreno (tramite isoipse) e uso del suolo, per avere un idea più completa delle piste ciclabili che andremo da percorrere. In Italia, oltre ad essere poche le piste ciclabili rispetto ai paesi del nord, quelle che ci sono CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 43DI 159 OPEN STREET MAP non sono adeguatamente segnate e inserite nel database di Open Street Map. 3.5.3 WAYMARKED TRAILS: UNA MAPPA PER GLI ESCURSIONISTI Figura 12: Waymarked Trails: Acquasanta e i suoi sentieri Waymarked Trails è un servizio esterno rispetto ad Open Street Map, che però utilizza proprio i dati OSM. Sovrappone alla mappa mapnik di OSM un layer che evidenzia i sentieri sotto forma di relazioni55. I sentieri vengono divisi per tipologie: internazionali, nazionali, regionali e locali. Ogni sentiero una volta selezionato restituisce diverse informazioni quali: • i dati sul sentiero come la lunghezza, il dislivello e tutte le etichette relative alla relazione del sentiero su Open Street Map • il segnavia del sentiero • un grafico riguardante l'altimetria del sentiero • la possibilità di scaricare la traccia GPX del sentiero. Nella Figura 12 sono rappresentati in viola i sentieri sotto forma di relazioni su OSM per la zona di Acquasanta, in giallo il sentiero evidenziato. I dati OSM sono aggiornati con questa mappa diverse volte al giorno. Esistono altre versioni di questo portale, riguardanti nello specifico: le piste- 55 Una serie di dati all'interno di OSM possono essere collegati sotto forma di relazioni. Le relazioni possono essere di qualunque tipo, c'è la più totale libertà nel crearle. In questo caso, più sentieri, magari ti tipologie diverse possono essere collegate sotto forma di relazione per creare un percorso unico. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 44DI 159 OPEN STREET MAP ciclabili56, i percorsi per MTB57 e i percorsi per il pattinaggio in linea58. In Italia queste altre mappe tematiche non presentano quasi nessun dato. 3.5.4 TRANSPORT MAP: UNA MAPPA PER I TRASPORTI PUBBLICI Figura 13: Mappa dei trasporti pubblici Sempre all'interno del sito ufficiale di Open Street Map è possibile attivare la mappa dei trasporti pubblici, che comprendono linee degli autobus, linee ferroviarie, ma anche altri servizi quali trasporti via mare. Nella Figura 13 si possono vedere evidenziate su una mappa di stile “neutro” le linee ferroviarie (in nero) e quelle degli autobus pubblici (in rosso). Son presenti anche le fermate degli autobus, con relativo nome, codice identificativo ed altre informazioni. 3.5.5 HOT: HUMANITARIAN OSM TEAM Il Team Umanitario di OpenStreetMap (HOT)59 nasce con l'intento di applicare i principi open source e la condivisione di dati aperti alle emergenze umanitarie e quelle di sviluppo economico. I progetti di mappatura umanitari (HMO) rappresentano la risposta immediata alle calamità naturali, crisi politiche, e crisi umanitarie in cui occorrono dati geografici aggiornati e i dati. OSM di- 56 57 58 59 http://cycling.waymarkedtrails.org/it/ http://mtb.waymarkedtrails.org/it/ http://skating.waymarkedtrails.org/it/ http://hot.openstreetmap.org/ CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 45DI 159 OPEN STREET MAP venta quindi un potente mezzo ad uso libero da parte delle comunità locali e/o soccorritori. In genere, questi Humanitarian Mapping Project (HMP) vengono lanciati dalla comunità HOT, attivando e coordinando a distanza le organizzazioni umanitarie con la comunità OSM locale. HOT può anche decidere di attivarsi ufficialmente, andando a indicare una sua massima priorità riguardo un determinato Mapping Project, invitando anche altre ONG60 a collaborare. Da pochi giorni sulla home di OSM è presente e attivabile il nuovo layer humanitarian. Obiettivi del Humanitarian OSM Team: • essere punto di collegamento tra gli operatori umanitari e le comunità di mappatura open • creazione di dati mappati a distanza durante una crisi • raccolta e organizzazione delle fonti di dati esistenti • possibili implementazioni al campo • comunicare con gli operatori umanitari • promozione di crowd-sourcing61 e semplici standard Web per la condivisione dei dati • miglioramenti tecnici OSM e OSGeo in risposta alle esigenze del campo Attuali progetti di mapping remoto: • 2013 Humanitarian Mapping Project per Uttaranchal, India • 2013 Humanitarian Mapping Project per la Repubblica Centrafricana • 2012 Humanitarian Mapping Project per il Sud e il Nord-Kivu, Repubblica Democratica del Congo • 2012 Humanitarian Mapping Project per il Mali Progetti di mapping remoti archiviati: • 2010 Filippine (uragano Ondoy), Iran (crisi post-elettorale), Gaza, Pakistan (inondazioni), Alagoas (nondazioni), Yushu (terremoto), Cile (terremoto), Megi/Juan (tempesta), Colombia (alluvioni), Shkoder (inondazioni), Wallis e Futuna (ciclone Tomas) 60 Le organizzazioni non governative, in sigla ONG, in Italia sono delle particolari ONLUS che concentrano la loro attività nella cooperazione allo sviluppo e che sono riconosciute dal Ministero degli esteri ed inserite in una specifica lista. 61 Il crowdsourcing (da crowd, "folla", e outsourcing, "esternalizzazione di una parte delle proprie attività") è un modello di business nel quale un’azienda o un’istituzione affida la progettazione, la realizzazione o lo sviluppo di un progetto, oggetto o idea ad un insieme indefinito di persone non organizzate precedentemente. Questo processo viene favorito dagli strumenti che mette a disposizione il web. Solitamente il meccanismo delle open call viene reso disponibile attraverso dei portali presenti sulla rete internet. Il crowdsourcing inizialmente si basava sul lavoro di volontari ed appassionati che dedicavano il loro tempo libero a creare contenuti e risolvere problemi. La community open source è stata la prima a trovarne beneficio. L'enciclopedia Wikipedia viene considerata da molti un esempio di crowdsourcing volontario. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 46DI 159 OPEN STREET MAP • 2011 Sendai (terremoto e tsunami), Libia (crisi), Christchurch (terremoto), Rio de Janeiro (inondazioni), Richelieu (fiume in piena), Corno d'Africa (carestia), Samoa (simulazione ciclone) • 2012 Senegal (inondazioni), Etiopia e Kenya (campi profughi), Costa d'Avorio (crisi) IL CASO DI HAITI Solo poche ore dopo il terremoto di magnitudo 7.0 che ha colpito Haiti nel gennaio 2010 la Comunità OpenStreetMap ha iniziato a lavorare tracciando i primi elementi. In principio son state tracciate le strade partendo dalle ortofotocarte che Yahoo aveva messo a disposizione. Questa prima fase è andata a migliorare i dati di base che erano già presenti su Open Street Map. I dati iniziali erano stati inseriti nel 2008 dopo il passaggio dei due cicloni Ike e Gustav Hanna, questi dati sono serviti come punto di partenza per la mappatura partita poche ore dopo il terremoto del 2010. Figura 14: progetto HOT ad Haiti: differenze nei dati mappa (dicembre2009, febbraio 2010, settembre 2013) Entro le 48 ore successive immagini ad alta risoluzione che fotografavano la situazione postterremoto diventarono disponibili. Nel primo mese del progetto più di 600 persone hanno aggiunto informazioni su OpenStreetMap in Haiti (Figura 14). OSM è quindi diventata la mappa predefinita dalle organizzazioni umanitarie che nei mesi successivi hanno lavorato ad Haiti per prestare soccorso e sostegno. Comprese le ONG umanitarie, le Nazioni Unite e la Banca Mondiale. Nel marzo di quello stesso anno HOT ha iniziato a condurre la sua prima missione sul campo ad Haiti per aiutare ed incentivare le organizzazioni umanitarie, il governo di Haiti (GoH) ed entità e gruppi della società civile ad utilizzare attivamente OpenStreetMap. Utilizzo che comprendeva sia il semplice uso, ma anche il contribuire direttamente al progetto OpenStreetMap con l'aggiunta dei dati stessi. Da tutto questo è nato Comunity OpenStreetMap Haiti (COSMHA) un'organizzazione OpenStreetMap di Haiti che cerca di portare avanti lo sviluppo della comunità di OpenStreetMap ad Haiti. HOT e COSMHA insieme hanno lavorato con l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, nel sistema delle Nazioni Unite, così come il governo di Haiti a un ulteriore sviluppo dei dati OSM. Il programma di mappatura ha incluso: i trasporti, l'istruzione, la salute, acqua e servizi igienici. Ma CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 47DI 159 OPEN STREET MAP Figura 15: centro di Haiti, si possono riconoscere segnati in rosa gli ospedali da campo, in rosso le strutture provvisorie d'accoglimento (tende), in giallo le strade ostruite anche dati riguardanti direttamente l'uragano, la locazione dei rifugi e strutture provvisorie e non ospedaliere in funzione anti-colera, le comunità di mappatura e anche programmi di capacity building (Figura 15). Da quando nel marzo 2010 HOT ha iniziato a lavorare su Haiti ci sono stati sei missioni sul campo e tre mesi di supporto continuo. Inoltre centinaia di persone sono state addestrate all'utilizzo di OSM attraverso workshop e programmi di raccolta dati. HOT ha continuato ad essere attiva in Haiti sino al 2011, anche se principalmente in un ruolo di supporto per COSMHA. Attività costituite da una formazione avanzata, aiutano nella concezione del progetto, così come l'assistenza organizzativa e tecnica dei progetti in corso. L'obiettivo finale è per COSMHA di essere autosufficiente e non richiedere più l'assistenza di HOT. 3.5.6 VERSAILLES: UNA MAPPA NEL PICCOLO Sino all'estate 2013 le mappe OSM arrivavano ad un livello di zoom massimo di 19, troppo poco per poter mappare e di conseguenza far risultare sulla mappa particolari quali singole piante (ad esclusione dei grossi alberi), aiuole, siepi, giochi d'acqua: rendendo di fatto non utilizzabile OSM nel rilievo di giardini e di piccole aree. Come si può vedere nelle Figura 16 e Figura 17, solo grandi giardini come Versailles risultano oggi mappati in maniera completa su OSM, mappatura che comprende i percorsi, le differenze tra aree boscate e non, gli specchi d'acqua e le strutture turistico ricettive. Il risultato per quanto riguarda il giardino di Versailles è veramente buono, integrato perfettamente nel contesto urbano. Nella Figura 18 si possono osservare due porzioni del giardino ad un livello di zoom pari al 19 (il massimo sino all'estate 2013), per rendersi conto dell'impossibilità di scendere ancora di più nel dettaglio aggiungendoci ulteriori informazioni. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 48DI 159 OPEN STREET MAP Figura 16: Versailles su OSM: mappa "Humanitariam map" Figura 17: Versailles su OSM: vista della zona, e particolare giardino Figura 18: Versailles su OSM: particolari giardino (zoom livello 19) Con l'aggiunta di un ulteriore livello di zoom (il 20) oggi si aprono nuove possibilità, permettendo di ampliare le informazioni inseribili su OSM, informazioni ancora tutte da studiare per capire a che livello di profondità si può arrivare. Nella Figura 19 è inquadrato il giardino di Villa Duchessa di Galliera a Voltri e salta subito all'occhio lo spazio ora disponibile grazie all'ampliamento dello zoom al livello 20, con la conseguente possibilità di poter inserire su OSM non solo più grandi giardini come Versailles, ma anche il singolo piccolo giardino sotto casa. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 49DI 159 OPEN STREET MAP Figura 19: il giardino di Villa Duchessa di Galliera su OSM: livelli di zoom 19 e 20 3.5.7 OPEN SEA MAP: LA CARTA NAUTICA LIBERA Figura 20: Open Sea Map, Mare del Nord OpenSeaMap62 è un progetto internazionale che ha come scopo quello di creare una carta nautica libera. Dal momento che c'è un grande bisogno di mappe per la navigazione, accessibili liberamente, nel 2009 è nato il progetto OpenSeaMap. Lo scopo di OpenSeaMap è di catalogare le informazioni nautiche utili e di rilievo per i navigatori e quindi incorporarle all'interno di una mappa mondiale libera. Queste informazioni includono fari, boe e altri segnali utili alla navigazione oltre alle indicazioni sui servizi disponibili nei porti. OpenSeaMap è un sotto-progetto di OpenStreetMap ed utilizza il suo database. Come si può vedere nella Figura 17, la mappa restituisce oltre che la posizioni dei porti, fari e principali rotte navali, anche la posizione in tempo reale di tutte le navi presenti. Corredate da informazioni quali: nome della imbarcazione, nazionalità, velocità attuale, lunghezza, stazza, ecc... 62 http://map.openseamap.org/map/ CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 50DI 159 OPEN STREET MAP 3.6 PUNTI DI FORZA, CARENZE E DIFFERENZE CON ALTRE WEB-MAPPE Open Street Map ha diversi punti di forza e qualche carenza. I principali punti di forza, per ordine di importanza, sono i seguenti: 1. Open Street Map è open Nel primo capitolo di questa relazione son spiegate le differenze tra filosofia open e closed, tra software proprietario e software libero, tra tra dati liberi e non, di conseguenza è facile intuire che questo punto di forza assume l'importanza maggiore. OSM è a disposizione di tutti e tutti possono metterci pienamente le mani sopra, questo è di fondamentale importanza perché anche se è vero che crea una sorta di dispersione del lavoro della community OSM, i risultati possono considerarsi di ottimo livello. Basta pensare che OSM offre un qualcosa di molto simile, e per alcuni aspetti migliore, di servizi concorrenziali molto più organizzati e con potenti mezzi, anche fi nanziari. OSM con le sue migliaia di sostenitori/utenti/appassionati/collaboratori, riesce a reggere il confronto ad esempio con Google Map, gestite da una delle più potenti società al mondo (in ambito informatico e non). 2. Open Street Map è completo Il fatto di essere open, cioè aperto a tutti nel massimo modo possibile, rende OSM molto più completo rispetto ai servizi concorrenziali. Il motivo principale risiede nel fatto che OSM al contrario delle altre web-mappe non nasce e cresce per motivi prettamente commerciali, conseguentemente i dati inseriti al suo interno non sono solo quelli che possono portare un rientro economico. Esempio: web-mappe come Google Map cosa riportano sulla mappa? Rete viaria, esercizi commerciali, attrazioni turistiche ecc. Tutti elementi che per un motivo o per l'altro portano un ritorno economico, il singolo esercizio commerciale pagherà Google per essere inserito all'interno della mappa, così come pagherà anche l'amministrazione comunale per inserire ad esempio la rete pubblica di autobus sempre all'interno della mappa. Al contrario su Open Street Map chi mappa non è vincolato da questo fattore e di conseguenza gli elementi mappati sono molto più eterogenei, si può affermare senza ombra di dubbio che si può mappare su OSM qualunque cosa. Sempre riguardo le differenze tra OSM e le altre web-mappe, risalta subito la completa assenza delle reti sentieristiche su queste ultime a fronte di una loro diffusa presenza su OSM, anche se variabile a seconda delle zone. Su OSM quindi è possibile trovare informazioni su sentieri di diverse tipologie, con la possibilità anche di inserirle in calcoli di routing63, Google 63 Per routing si intende il creare percorsi automatici basati sui dati delle web-mappe, attraverso l'inserimento di un punto d'inizio, vari punti intermedi facoltativi, e il punto di termine CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 51DI 159 OPEN STREET MAP Map invece sino ad ora non si è mai curata dell'inserimento di reti sentieristiche sulle sue mappe, ad esclusione di qualche percorso negli USA. Si tratta di quei pochi percorsi di rilevanza internazionale, che hanno come caratteristica anche un grande risvolto economico, una su tutti: la zona del Grand Canyon. 3. Open Street Map è in continuo aggiornamento Open Street Map è in continua evoluzione ed aggiornamento, ogni giorno nuove zone vengono mappate e le informazioni presenti nel database OSM aumentano di settimana in settimana. La copertura dei dati non è omogenea chiaramente, ci sono zone mappate meglio e zone mappate poco: in linea generale si può affermare che il Nord Europa è mappato molto bene, sopratutto la Germania in quanto OSM nasce lì, mentre il Sud dell'Europa invece è meno completo. Lo stesso andamento si ha per quanto riguarda l'Italia, con il Nord ben mappato a partire dalle regioni “tedesche”, mentre il sud è ancora poco coperto. La mappatura su OSM per quanto riguarda gli Usa sino a poco tempo fa non era molto approfondita, ma negli ultimi tempi la situazione è cambiata decisamente, anche grazie alla collaborazione delle amministrazioni pubbliche. Altre zone del globo più povere, come l'Africa o l'Asia, hanno ancora una mappatura carente, ma a differenza di altre web-mappe, le informazioni presenti su OSM aumentano costantemente . Anche qui si può fare lo stesso ragionamento fatto prima, Google non ha (quasi) nessun interesse a mappare zone disabitate o molto povere, mentre per OSM questa distinzione tra zone diverse del pianeta non ha significato. Le differenze nella quantità di dati tra zona e zona su OSM è dovuta esclusivamente al numero di mappatori presenti su una o sull'altra. Ovviamente, la minor facilità di accesso all'informatica nei paesi in via di sviluppo rispetto al mondo occidentale, incide sulla densità di mappatura su OSM, ed è per questo che la comunità OSM ritiene di fondamentale importanza far conoscere in questi paesi Open Street Map e i servizi ad esso collegati. Le principali (poche) carenze invece sono: 1. Mancanza di ortofotocarte OSM Questo elemento è un problema di impossibile soluzione. Probabilmente (il condizionale è d'obbligo) non esisteranno mai ortofotocarte che coprano l'intero globo rilasciate sotto licenza libera, questo in quanto l'elaborazione di queste foto ha un costo non indifferente. Di conseguenza OSM non avrà mai come layer (livello) aggiuntivo alle sue mappe l'equivalente di quello Google “Satellite”. Esistono tuttavia servizi esterni ad Open Street Map, che si appoggiano comunque ad OSM e alle carte Google, uno di questi è Track4Bikers64 che permet64 http://tracks4bikers.com/ CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 52DI 159 OPEN STREET MAP te la sovrapposizione di carte OSM con quelle Google. Bisogna specificare che questo tipo di servizio è differente da quello offerto da openstreetmap.org, in quanto logicamente i dati forniti non sono tutti sotto licenze libere. 2. Mancanza di foto georiferite in sequenza (Street View di Google) Problema che ha molti elementi in comune con quello precedente, anche qui sarà difficile avere su OSM l'equivalente del servizio Street View65 di Google, per i motivi sopra detti. Servizi sulla georeferenziazione di foto all'interno di OSM si possono trovare al di fuori di openstreetmap.org, anche se in questo caso si parla di foto singole e non interlacciate (l'equivalente della funzione Panoramio66 di Google). RIGUARDO IL PROBLEMA DELL'ATTENDIBILITÀ DEL DATO Una delle critiche rivolte a OSM, la stessa che viene fatta da anni a Wikipedia, riguarda l'attendibilità del dato, che deriva dal fatto che entrambi sono creati da persone non professioniste e garantendo a chiunque la completa possibilità di modificarli quando e comesi vuole. Se Wikipedia, per venire incontro a questa critica, ha introdotto le pagine certificate, ovvero quelle pagine ormai complete e che a giudizio della comunità Wikipedia non hanno bisogno di ulteriori modifiche (che si possono comunque fare, ma passando per un filtro altrimenti assente sulle altre pagine), OSM non ha introdotto per scelta questa soluzione. C'è da dire che comunque il caso è leggermente differente: • su wikipedia chiunque può modificare un pagina molto facilmente e in poco tempo • su OSM per inserire/modificare un dato bisogna avere una conoscenza di base riguardo alla cartografia, ai programmi usati ed al mondo Open Street Map • su wikipedia, son tre i tipi di utenti che modificano i dati: i moderatori, quelli che controllano costantemente tutte le pagine, cercano di risolvere problematiche e dati errati; gli esperti di un certo argomento, che modificano con cognizione di causa gli argomenti che li competono (le pagine di medicina son create da dottori, ecc); infine gli utenti generali, che effettuano piccole modifiche un po' ovunque. Spesso sono proprio gli utenti generali che creano dati non corretti • su OSM, invece sono due i tipi di utenti che inseriscono/modificano i dati: i moderatori, che 65 Google Street View (in italiano Google Visione Stradale) è una caratteristica di Google Maps e Google Earth che fornisce viste panoramiche a 360° gradi in orizzontale e a 290º in verticale lungo le strade (a distanza di 10-20 metri l'una dall'altra) e permette agli utenti di vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno. Introdotto il 25 maggio 2007, il servizio si è gradualmente ampliato, fino a comprendere allo stato attuale fotografie provenienti da numerosi paesi europei ed extraeuropei. 66 Panoramio è un sito web di condivisione di fotografie con un sistema di localizzazione geografica. Le foto caricate sul sito dagli utenti, dopo esser state posizionate sulla mappa di Google Maps, risultano visibili sullo stesso Google Maps; ogni mese tra queste ne vengono selezionate alcune per Google Earth. Col tempo si è formata una folta comunità di appassionati che si scambiano commenti ed opinioni. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 53DI 159 OPEN STREET MAP controllano tutta la mappa del globo, spesso usando plugin d'aiuto per controllare masse di dati imponenti; gli utenti generali, che invece lavorano a livello territoriale, poiché ognuno è predisposto a lavorare sull'area che conosce meglio, quella dove vive o lavora. Di conseguenza il dato è spesso inserito con cognizione di causa anche dagli utenti generali. Questo non garantisce che la mappa OSM sia completamente esente da possibili errori, ma l'alto numero di utenti, tutti con una discreta competenza informatica/territoriale, unito al controllo a tappeto tramite plugin (esistono programmi che segnalano automaticamente errori sul dato OSM) rendano la mappa più che utilizzabile ai fini professionali e non. 3.7 PERCHÉ UTILIZZARE OPEN STREET MAP E NON GOOGLE MAP MAKER In Italia è stato attivato da pochi mesi Google Map Maker, ovvero l’idea che Google ha avuto un paio di anni fa per cercare di ampliare il servizio offerto da Maps, attualmente non presente in diverse nazioni, con diverse imprecisioni sia sui dati geografici che sui dati relativi alle attività commerciali. Un utente col proprio account Google può accedere ad una interfaccia che gli fornisce la forma del terreno e le immagini satellitari e può inserire gli elementi che interessano a Google, senza però poi poter riutilizzare i dati, che diventano immediatamente di proprietà di Google. Infatti nei ToS67 si legge: Pubblicando i Contributi dell'Utente sul Servizio, l'Utente concede a Google una licenza perpetua, irrevocabile, per tutto il mondo, gratuita e non esclusiva, a riprodurre, adattare, modificare, tradurre, pubblicare, rappresentare pubblicamente, visualizzare pubblicamente, distribuire e creare opere derivate da, i Contributi dell'Utente. L'Utente conferma e garantisce di possedere tutti i diritti e autorizzazioni necessari per concedere tale licenza. L'Utente concede altresì agli utenti finali dei servizi di Google il diritto di accedere e utilizzare, incluso il diritto di modificare, i Contributi dell'Utente, nei limiti di quanto permesso dai termini di servizio di Google applicabili. Il Servizio è fornito all'Utente per il suo utilizzo a titolo personale e non commerciale e nel rispetto dei Termini. Inoltre, all'Utente è fatto divieto di utilizzare Map Maker in un modo che permetta all'Utente stesso, o a qualsiasi altro soggetto, l'accesso a download di massa oppure a feed collettivi di coordinate numeriche di latitudine e longitudine. Quindi l'utente può caricare dati (solo se ne è certamente sicuro e assumendosene la respon- 67 Terms of Service: regole a cui ci si impegna ad uniformarsi per l'utilizzo di un determinato servizio CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 54DI 159 OPEN STREET MAP sabilità) ma deve concedere a Google tutti i diritti di riutilizzo del dato (anche commercialmente parlando)e non può riprendersi l'elaborazione che ha fatto. Ed in più, essendo i contributi vagliati e moderati, dovrà passare del tempo prima che quanto inserito appaia sui prodotti Google. E' chiaro che Google chiede agli utenti di aiutarli a migliorare i propri dati perché non ha la possibilità di usare dati che hanno licenze libere, semplicemente perché i dati che si possono liberamente e legalmente prelevare ed utilizzare ad esempio da OSM, per rispettare la licenza associata, devono essere riutilizzati con lo stesso tipo di licenza (quindi libera). D'altra parte, un utente che vuole aggiungere dati a Google Map Maker dovrebbe considerare invece di aggiornare quelli di un progetto come OpenStreetMap. PER RIASSUMERE: Google Maps Maker • è un sistema chiuso, i dati inseriti da un utente vengono regalati a Google che potrà decidere per cosa usarli e chi può usarli • NON è permesso l'utilizzo commerciale dei dati senza previa richiesta a Google • caricare i dati su Google Map Maker è contribuire ad ingrandire un servizio commerciale, perdendo i diritti sugli stessi dati inseriti Open Street Map • è un sistema aperto, i dati inseriti da un utente sono disponibili a tutti tramite licenze libere • è permesso l'utilizzo commerciale dei dati sempre • caricare i dati su OSM è contribuire ad una buona causa, i dati inseriti saranno liberi e a disposizione di chiunque per sempre CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 55DI 159 OPEN STREET MAP Figura 21: Osm vs Google Map Maker: le differenze ALCUNI PARADOSSALI ESEMPI: • Calcolo percorso a piedi Acquasanta – Pontedecimo (Figura 22) Open Street Map = 19,1 km Google Map = 24.3 Non essendoci su Google i dati riguardanti i sentieri, il percorso vien fatto coincidere con quello stradale, ovviamente più lungo. OSM invece correttamente calcola il percorso attraverso l'area montuosa facendo percorrere alcuni dei numerosi sentieri segnati. Figura 22: Osm vs Google Maps: Acquasanta - Pontedecimo Calcolo percorso a piedi Chardonney – Cogne (Figura 23) Open Street Map = 19,1 km Google Map = Impossibile calcolare indicazioni stradali tra Cogne AO e Chardonney AO In questo caso Google non potendo inserire nel calcolo del percorso i sentieri, restituisce il risultato sotto forma di errore, dando come risposta l'impossibilità di dare indicazioni. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 56DI 159 OPEN STREET MAP Figura 23: Osm vs Google Maps: Chardonney - Cogne • Scalata del Monte Bianco da Charmonix (Francia) (Figura 24) Open Street Map = 19,7 km Google Map = non arriva sulla vetta del monte bianco, ma si ferma circa a metà strada Google termina il calcolo del percorso in corrispondenza dell'ultimo metro di strada asfaltata che si trova in posizione più vicina rispetto alla vetta. Figura 24: Osm vs Google Maps: Monte Bianco da Charmonix • Calcolo percorso in automobile Amsterdam (Olanda) – Lhasa (Cina/Tibet) Open Street Map68 = 10589 km (Figura 26) Google Map = dato non disponibile Il percorso dovendo passare per l'Afganistan e il Pakistan, due aree in buona parte non coperte da Google Maps, non viene calcolato da Google al contrario di OSM che invece fornisce un dato preciso. Altri esempi di questo tipo potrebbero essere fatti, in quanto intere aree africane e diverse aree del sud America non presentano totale copertura della rete stradale su Google. 68 Link breve: http://maps.cloudmade.com/? lat=42.811522&lng=25.136719&zoom=3&directions=29.655239188953768,91.11854553222656,52.37759026091806,4.90171551704406 7&travel=car&opened_tab=1 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 57DI 159 OPEN STREET MAP Figura 25: Osm vs Google Maps: Amsterdam - Lhasa Statistiche e numeri riguardo Open Street Map Ecco alcuni numeri riguardo OSM e i suoi dati (aggiornati al 24 settembre 2013)69: • Numero di Utenti Registrati: 1.381.531 • Numero di punti georiferiti da tracce GPS: 3.619.163.773 • Numero di oggetti presenti su OSM: 2.234.220.001; di cui 2.033.668.231 nodi e 198.394.067 segmenti • Numero di relazioni presenti su OSM: 2.155.687 • Numero di tags (etichette) differenti su OSM: 44.572; per un totale di 61.115.071 tags In media ogni giorno vengono caricate 207 tracce GPS, e aggiunti 2681 nodi su Open Street Map. Per quanto riguarda l'autore di questa tesi (nome su OSM seba85), i contributi ad OSM si possono riassumere con questi numeri (aggiornati al 24 settembre 2013): • Mappatore da: 20 febbraio 2012 (583 giorni) • Giorni in cui ha mappato: 69 (11.8% sul totale) • Elementi aggiornati su Open Street Map: 50.175 (all'interno di 224 ChangeSet): di cui creati 40.653 nodi, 2.770 segmenti, 74 relazioni; modificati 3.347 nodi, 1.748 segmenti, 163 relazioni; cancellati 1.338 nodi, 69 segmenti, 57 relazioni. Collocandosi in #5.017 posizione per quanto riguarda i nodi modificati, #6947 per i segmenti e #3481 sulle relazioni. • I cambiamenti hanno interessato: per il 27% gli elementi commerciali/ricettivi/attrattivi, 31% gli edifici, 35% le strade, 13% l'uso del suolo, 9% la toponomastica, 12% gli elementi naturali • I ChangeSet son stati fatti utilizzando: 214 volte Josm (96%), 7 volte Potlach 70 (3%), 3 volte Vespucci71 (1%) 69 Statistiche tratte da: http://www.openstreetmap.org/stats/data_stats.html, http://taginfo.openstreetmap.org/reports/database_statistics e http://osmstats.altogetherlost.com/ 70 Potlatch 2 è l'editor online di OpenStreetMap che si avvia quando si clicca sulla scheda "Modifica". Versione completamente riscritta di Potlatch 1 71 VESPUCCI OSM EDITOR è il primo editor di OpenStreetMap creato per la piattaforma Android ed è rilasciato sotto licenza Apache License 2.0. Il programma permette di tracciare percorsi effettuati in macchina, a piedi o in bicicletta e di caricare i dati direttamente nei databases del progetto OpenStreetMap. L’editor è scaricabile ed installabile dal market di Android grazie alla disponibilità di un abbonamento ad internet. Le funzionalità di quest’applicazione sono tante e vanno dalla creazione e modifica di singoli nodi al download ed upload sui Server Osm. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 58DI 159 OPEN STREET MAP Figura 26: in arancione le aree dove son stati effettuati il maggior numero di modifiche alla mappa da parte mia CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 59DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP 4 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP 4.1 DESCRIZIONE DI ACQUASANTA Acquasanta è una località dell'immediato entroterra del ponente genovese, posta nella valle del torrente omonimo e distante circa 23 km in direzione WNW del capoluogo di provincia. Il suo territorio è amministrativamente suddiviso tra i comuni di Mele a ovest e Genova a est, seguendo il corso del torrente Leira che lo attraversa. Sebbene la sua posizione geografica sia piuttosto infelice, in quanto situata all'interno di una stretta vallata poco soleggiata in inverno e piuttosto umida, già in epoca romana era conosciuta grazie ad una fonte di acqua solforosa. Sulla rupe da cui sgorga la fonte, fu costruito un piccolo tempietto pagano, distrutto da antiche alluvioni; al suo posto fu poi ricostruita una piccola cappella cristiana, in cui si conserva una statua della Madonna. Il paese di Acquasanta poggia su tre elementi architettonici fondamentali, oggi strutture di rilevante interesse turistico, e tutti e tre sono mappati ed inseriti all'interno di OSM. Questi tre elementi sono nell'ordine: il Santuario di N.S. dell'Acquasanta, le Terme di Acquasanta e il Museo della carta. Nel paese si possono trovare alcune strutture ricettive, quali 3 ristoranti, e un Bed&Breakfast, due alimentari, ed anche un ufficio postale e un circolo sociale. Al di fuori del paese abbiamo altre tre strutture ricettive, un agriturismo e altri due Bed&Breakfast. Anche tutti questi elementi sono mappati ed inseriti all'interno di OSM. Acquasanta è servita da una linea ferroviaria, la Genova – Acqui Terme, la stazione si trova a circa un km dal centro del paese; una linea autobus (la 101) collega Acquasanta con la poco distante Voltri 8 km. Inoltre nei dintorni del paese abbiamo altri elementi storico/culturali di una certa rilevanza, quali la Pietra di Issel, la neviera delle Giutte e diverse “Baracche de Pria”. SANTUARIO DI N.S. DELL'ACQUASANTA Il santuario è stato costruito tra il 1683 e il 1718, su un progetto iniziale probabilmente opera dell'architetto lombardo Carlo Muttone a cui, sempre a Genova, sono attribuite anche la chiesa di Santa Croce e San Camillo (sita in una traversa di Via XX Settembre) e la chiesa di San Luca (sita nel centro storico). Durante i secoli successivi, negli interni sono stati aggiunti diversi altari. La facciata, realizzata in CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 60DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP base ad un progetto di Maurizio Reggio ed i due campanili sono stati completati agli inizi del XX secolo, tra il 1900 e il 1911. Sul finire del XIX secolo e nei primi decenni del XX secolo, oltre che luogo di pellegrinaggio, fu meta turistica dei signori dei paesi vicini, da Arenzano fino a Sampierdarena e nell'entroterra fino a Rossiglione, grazie ad un centro termale rinomato. Due lapidi poste all'interno del Santuario ricordano il matrimonio, avvenuto il 21 novembre 1832, di Re Ferdinando II di Borbone con Maria Cristina di Savoia. Ogni anno tra agosto e settembre, è uso che le confraternite ogni domenica, a turno, giungano all'Acquasanta in pellegrinaggio e percorrendo la Scala Santa, portando in processione le statue dei Cristi e le proprie casse della Madonna. Una volta giunti in cima con la cassa della Madonna, i portatori la fanno ballare, alzandola e abbassandola ritmicamente in segno di festa. La Scala Santa composta da 33 gradini, copia di quella che si dice percorse Gesù Cristo per giungere da Pilato, fu costruita a partire dalla Cappellina in direzione del Santuario. Attualmente la struttura del Santuario è interessato dal un completo lavoro di restauro, che andrà a recuperare la facciata, le due ali e il sagrato della piazza antistante. element number 207446494 amenity = place_of_worship building = yes denomination = catholic name = Santuario N. S. dell'Acquasanta religion = christian TERME DI ACQUASANTA Lo stabilimento, di proprietà della fondazione Opere Pie Riunite, realizzato nel 1830 e rinnovato negli anni '60, del secolo scorso, dopo più di vent'anni di chiusura finalmente, oggi ha riaperto dopo innumerevoli problemi. Le acque termali che sgorgano ad Acquasanta sono oligominerali, alcaline e sulfuree, con un residuo fi sso di 220mg/litro e sono particolarmente indicate per la cura di patologie di competenza otorinolaringoiatrica (dalle riniti alle faringiti), ma sono anche di aiuto nella soluzione di malattie delle basse vie respiratorie, come polmoniti, bronchiti e disturbi causati dal fumo. La relativa vicinanza alla città di Genova ed ai suoi servizi, ne fanno un piccolo polo turistico/sanitario di indubbia potenzialità, che proprio negli ultimi mesi è sempre più cresciuto come importanza e valenza turistica. element number 225548623 building = yes name = Terme di Genova CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 61DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP MUSEO DELLA CARTA Si dice che la carta sulla quale venne redatta la Magna Charta Libertatum degli inglesi, con la quale Re Giovanni si trovò costretto a concedere la Costituzione al popolo britannico nel 1215, fosse di fabbricazione genovese. E' certo che il prodotto cartario genovese fosse così pregiato da poter ottenere tra il Cinque e Seicento il monopolio sul mercato europeo. La carta fabbricata nel territorio della Repubblica Genovese veniva usata alla corti e nelle cancellerie di Spagna e Inghilterra, perché considerata la più solida e l'unica a resistere ai tarli, un pregio questo che derivava dal fatto che per la sua produzione venivano usati stracci di lino e canapa. La capitale della fabbricazione della carta su tutto il territorio della Repubblica di Genova fu, per circa tre secoli, Voltri e in particolare la zona di Mele e dell'Acquasanta. Proprio presso Acquasanta è ospitato il Museo della Carta, all'interno di un ex cartiera del 1756 denominata Sbaragia. L'edificio, di proprietà dell'Opera Pia N.S. dell'Acquasanta e sede del Centro di testimonianza ed esposizione dell'arte cartaria, venne restaurato nel 1992 dall'architetto P. Cevini e allestito dall'architetto Ibleto Fieschi. E' stato inaugurato nel giugno del 1997. Al suo interno si trovano i vecchi macchinari e gli attrezzi utilizzati per la produzione della carta fino a pochi anni fa (1985), compresi la gran macina in pietra, che serviva per la riduzione in poltiglia degli stracci ed era azionata dalla forza idraulica del torrente, i macchinari necessari alla creazione dei fogli e al loro taglio, alcune antiche fili grane, timbri e pesi necessari un tempo alla misurazione della grammatura della carta. element number 207446574 building = yes name = Museo della Carta source = Regione Liguria tourism = museum PIETRA DI ISSEL Nel vallone del Rio Martino esistono alcune rocce istoriate, oggetto di studio da quasi un secolo, che continuano a presentare difficoltà di datazione e di interpretazione dei segni. La più famosa fra tutte, nota come “Pietra dell'Acquasanta”, è una rupe serpentinosa di tre metri di lunghezza e larga circa la metà, affiorante dal terreno ad una quota di circa 510 metri slm, nella scarpata sottostante il sentiero che, presso Cascina Giutte, si stacca dalla carrozzabile Acquasanta-Passo del Turchino e sale verso le diroccate Case Veleno: la zona è raggiungibile in poco più di un quarto d'ora di cammino. La superficie superiore, l'unica parte istoriata del masso, reca alcune centinaia di piccole cavità scodelliformi, con un diametro appena inferiore ai due centimetri e profonde circa un centimetro e mezzo, varie figure geo- CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 62DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP metriche regolari ed irregolari e diversi intagli a “polissoir” intersecanti. Alcune delle incisioni sulla pietra, come le coppelle, i circoli e le croci, sono di tipologie antichissime, ma furono riprodotte un po' ovunque nelle valli alpestri, tali e quali per millenni fin quasi ai giorni nostri: ciò pregiudica terribilmente ogni possibilità di assegnare loro una datazione appena attendibile, almeno con gli odierni mezzi d'indagine. element number 207446574 building = yes name = Museo della Carta source = Regione Liguria tourism = museum NEVIERA DELLE GIUTTE In Liguria una consuetudine molto antica è quella riguardante la raccolta di neve nelle località montane, soggette a intense precipitazioni, ed il suo mantenimento in particolari depositi protetti da materiale isolante. La neve poteva poi essere venduta, sopratutto durante i mesi più caldi, nei centri del litorale. Sui pendii del Monte Penello, a poche centinaia di metri dalla vetta, esistono ancora i resti di quattro grandi fosse dette neviere, a forma di tronco di cono rovesciato con il muro perimetrale in pietra grezza, profonde da tre a cinque metri e con un diametro superiore tra i sei e gli otto metri. Il commercio della neve, divenne ben presto talmente lucroso da giustificare, nel 1625, l'applicazione di un imposta sulla sua importazione in città. La neviera in località Giutte ha la particolarità nell'avere una copertura fissa a cupola, costituita da mattoni e uno strato di terra sulla sommità. Per accedere alla neviera si deve percorrere un tunnel ricurvo di una decina di metri di lunghezza. element number 2391000785 name = Neviera place = locality tourism = attraction CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 63DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP 4.2 RILIEVO ED INDIVIDUAZIONE DELLA COMPLETA RETE ESCURSIONISTICA Nella fase di rilievo e raccolta dati di questa tesi, tutta le rete sentieristica all'interno dell'area compresa tra i torrenti Leira e Varenna è stata censita ed inserita all'interno di OSM, sia tutti sentieri segnati e quindi compresi all'interno di percorsi ufficiali, sia quei sentieri il più delle volte poco curati che non fanno parte di percorsi ufficiali. Il rilievo è stato effettuato tramite strumentazione GPS sul campo e ricalco da ortofotocarta, i sentieri particolarmente coperti da boschi o all'interno di situazioni morfologiche complicate, con conseguente difficoltà di ricezione del GPS, son stati percorsi e rilevati più volte. Una volta in possesso di tutti i principali dati riguardo i sentieri e le tracce GPX72, tutti i sentieri son stati caricati all'interno del database OSM. I sentieri ufficiali, quelli contraddistinti da un segnavia identificativo, sono stati inseriti attraverso relazioni a cui sono state associate le etichette che permettono di aggiungere informazioni al dato su OSM. 4.2.1 LE ETICHETTE INSERITE IN OSM PER LA DEFINIZIONE DEI SENTIERI • ETICHETTE OBBLIGATORIE NECESSARIE PER CREARE LA RELAZIONE: type=route Specifica che la relazione è un sentiero route=hiking Specifica che il percorso (nel suo insieme) è un sentiero unico • ETICHETTE OBBLIGATORIE: from Inserire il punto di partenza del percorso Mtb:scale= Inserire il valore corrispondente alla difficoltà del percorso affrontato in MTB. Probabilmente il percorso comprende tratti con diverse difficoltà tra loro, inserire il valore che corrisponde al tratto più difficile. 72 Il GPX è un formato a licenza aperta che consente il trasferimento di dati georeferenziati fra supporti diversi. Un file GPX contiene tracce, percorsi e punti di interesse con le loto coordinate geografiche. Si sta configurando come standard per lo scambio di questo tipo di dati ed è compatibile con pressoché tutti i dispositivi GPS, come navigatori e smartphone con antenna satellitare, nonché con software e siti per la visualizzazione dei percorsi sullo schermo del computer. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 64DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP name= Inserire il nome del percorso network= Specificare se il sentiero è locale (lwn), regionale (rwn), nazionale (nwn) o internazionale (iwn). L'Alta Via dei Monti Liguri è considerato un sentiero regionale. Il sentiero E1 invece è considerato internazionale. osmc:symbol= Inserire il codice del simbolo più somigliante a quello reale, per una giusta sintassi seguire questa guida: http://www.wanderreitkarte.de/symbols_it.html roundtrip= Specificare se il percorso compie un anello (=yes), oppure no (=no) sac_scale= Inserire il valore corrispondente alla difficoltà del percorso affrontato a piedi. Probabilmente il percorso comprende tratti con diverse difficoltà tra loro, inserire il valore che corrisponde al tratto più difficile. symbol= Descrivere il segnavia (forma e colore) in Inglese to= Inserire il punto di arrivo del percorso, se corrisponde al punto di partenza segnarlo comunque trail_visibility= Inserire grado di visibilità e stato di manutenzione del percorso. Probabilmente il percorso comprende tratti con diversi gradi di visibilità e manutenzione, inserire il valore medio che rappresenta indicativamente la visibilità e lo stato di manutenzione del sentiero nella sua interezza • ETICHETTE FACOLTATIVE: description= Inserire una breve descrizione del percorso duration= Inserire la durata che richiede il percorso (con questa sintassi 0:00) operator= CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 65DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP Inserire chi gestisce il percorso ref= Inserire il codice identificativo del percorso symbol.it= Descrivere il segnavia (forma e colore) in italiano website= Inserire un eventuale collegamento ad internet 4.2.2 • I SENTIERI SEGNATI, RILEVATI E INSERITI SU OSM E LE RELATIVE ETICHETTE ACQUASANTA - PUNTA MARTIN [DIRETTA] relazione numero 2842727 Description = Sentiero che nella prima parte risale lungo il lato destro del rio Baiardetta, per poi portarsi decisamente su quello sinistro, prima di risalire lungo il crinale che dalla località Acquasanta porta direttamente a Punta Martin. Sentiero per escursionisti esperti, prevede forte acclività in alcuni tratti esposti, ma non presenta difficoltà ad esclusione dell'ultimo breve tratto subito prima della sommità. duration = 3:00 from = Acquasanta mtb:scale = 6 name = Acquasanta - Punta Martin (Diretta) network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_bar ref = 02GES04 roundtrip = no route = hiking sac_scale = alpine_hiking symbol = red line point symbol.it = linea e punto rossa to = Punta Martin trail_visibility = excellent type = route • ACQUASANTA - PASSO DEL VELENO - MONTE PENELLO relazione numero 2843862 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 66DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP Description = Lunga escursione, che partendo da Acquasanta, tramite largo giro termina sul Monte Penello. Caratterizzata da una prima metà (sino al Passo del Veleno) coperta da boschi (in gran parte castagneti), in cui si incontrano vecchi casolari ormai in completo stato di abbandono. La seconda parte, oltre che coincidere con il percorso dell'Alta Via dei Monti Liguri, segue il crinale e si presenta molto più aperta e panoramica. Qui si incontra, dopo una sorgente, anche una ben conservata Baracca de Pria. Sul finire dell'escursione in corrispondenza del Colle Gandolfi si abbandona il tracciato dell'Alta Via (che piega verso Nord in direzione Praglia/laghi del Gorzente), e in pochi minuti si raggiunge la vetta ove si trovano due bivacchi sempre aperti. duration = 3:00 from = Acquasanta mtb:scale = 1 name = Acquasanta - Passo del Veleno - Monte Penello network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_triangle_line ref = 02GES03 roundtrip = no route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = red triangle line symbol.it = triangolo rosso vuoto to = Monte Penello trail_visibility = good type = route • ACQUASANTA - PASSO DEL TURCHINO relazione numero 2890352 Description = Percorso che partendo da Acquasanta porta al Passo del Turchino lungo sentieri mai difficili. E' la prima parte a presentare qualche difficoltà dovuta esclusivamente al dislivello affrontato. Terminato questo tratto, dopo una discesa si passa in prossimità della frazione della Biscaccia. Da qui il sentiero torna a risalire senza però mai affrontare tratti ripidi. duration = 2.15 from = Acquasanta mtb:scale = 2 name = Acquasanta - Passo del Turchino network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_circle ref = 02GES02 roundtrip = no route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = 2 red point symbol.it = 2 cerchi rossi to = Passo del Turchino trail_visibility = good CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 67DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP type = route • SENTIERO C4 relazione numero 2843108 Description = Questo sentiero collega la frazione delle Giutte con l'Alta Via dei Monti Liguri nei pressi del Monte Penello. La prima metà risale la valle sul fianco sinistro sfiorando la Pietra di Issel. La seconda parte invece inizia dopo aver superato una Baracca de Pria e l'aver subito dopo attraversato il Rio Martino, portandosi sul fianco destro, fianco che corrisponde al versante nord di Punta Martin. Un altra Baracca e il sentiero dopo numerosi tornati sotto un fitto bosco termina sull'Alta Via. Proseguendo per poche decine di metri in direzione Monte Penello si incontra una sorgente e un altra Baracca de Pria. duration = 2:00 from = Giutte mtb:scale = 2 name = Sentiero C4 network = lwn osmc:symbol = red:red:white_stripe:C4:black roundtrip = no route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = red white stripe, C4 black symbol.it = segnavia bianco e rosso con scritta C4 to = AVML trail_visibility = good type = route • CRESTA FEDERICI relazione numero 2843091 Description = La cresta Federici permette l'accesso a Punta Martin risalendo un ripido costone che dal Rio Baiardetta porta direttamente sulla cima. Se la prima parte è da considerarsi ancora come Escusrionistii Esperti (EE), la seconda presenta diversi tratti alpinistici poco difficili, peraltro facilmente aggirabili. mtb:scale = 6 name = Cresta Federici (percorso alpinistico) network = lwn osmc:symbol = red:white:blue_dot roundtrip = no route = hiking sac_scale = demanding_alpine_hiking symbol = blue dot symbol.it = bollo blu to = Punta Martin trail_visibility = no CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 68DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP type = route • STAZIONE ACQUASANTA - CAPPELLINA BAIARDA relazione numero 2844909 Description = Percorso che tramite ripida strada asfaltata porta alle Case Colla, per poi proseguire su larga sterrata a tornanti risalendo le pendici della Baiarda versante sud. L'ultimo tratto tramite comodo sentiero porta sulla cima della Baiarda ove è presente una piccola cappella. Questo sentiero con l'apertura del percorso Frassati ha perso significato in quanto coincide in gran parte. duration = 2:00 from = Stazione FS Acquasanta mtb:scale = 1 name = Stazione FS Acquasanta - Cappellina Baiarda network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_rettangle_line ref = 02GES05 roundtrip = no route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = red rettangle line symbol.it = quadrato rosso vuoto to = Cappellina Baiarda trail_visibility = horrible type = route • PEGLI - PUNTA MARTIN relazione numero 2844726 Description = unga escursione, che senza affrontare mai forti pendenze, permette di raggiungere Punta Martin direttamente dal centro di Pegli. Noiosa prima parte all'interno del tessuto urbano, ma una volta aggirata la "Vetta" di Pegli e raggiunta "Pian delle Monache" gli spazi si aprono e il paesaggio diventa naturale oltre che piacevole. Fonte nei pressi di una "Baracca de Pria", si sfiora il Monte Penello con i due suoi bivacchi e girando attorno al Monte Piazza si raggiunge la cima di Punta Martin. duration = 3:00 from = Pegli name = Pegli - Punta Martin network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_dot route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = cerchio rosso pieno to = Punta Martin CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 69DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP trail_visibility = intermediate type = route • PRA' - CAPPELLINA BAIARDA relazione numero 2844833 Description = Sentiero che da Prà risale lungo le pendici della Baiarda. Buona parte del sentiero si sviluppa all'interno del tessuto urbano, oltrepassato questo, attraverso pinete e spazi aperti si giunge sulla sommità. from = Prà name = Prà - Cappellina Baiarda network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_rettangle route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = quadrtato rosso pieno to = Cappellina Baiarda trail_visibility = horrible type = route • PRA' - PUNTA MARTIN relazione numero 2844737 Sentiero che ha in comune con quello che da Pegli sale sempre a Punta Martin, la seconda intera parte. La prima invece è in buona parte inserita all'interno del tessuto urbano. duration = 3:00 from = Prà name = Prà - Punta Martin network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_diamond_line route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = Rombo rosso vuoto to = Punta Martin trail_visibility = intermediate type = route • SAN CARLO DI CESE - PUNTA CORNO - MONTE PENELLO relazione numero 2848125 Subito cominciato il sentiero si attraversa il torrente Varenna per poi risalire la stretta e sel- CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 70DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP vaggia valle del Rio Gandolfi. Poi abbandonato il rio si risale per poi transitare sulla Punta Corno e poi terminare sul Monte Penello. duration = 2:30 from = San Carlo di Cese mtb:scale = 2 name = San Carlo di Cese - Punta Corno - Monte Penello network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_x ref = 02GES10 roundtrip = no route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = red x symbol.it = x rossa to = Monte Penello trail_visibility = excellent type = route • SAN CARLO DI CESE - PUNTA MARTIN relazione numero 2844703 Description = Sentiero che si sviluppa nella prima parte al interno del bosco, mentre nella seconda, con il raggiungimento dell'elettrodotto (che purtroppo non ci abbandonerà per un lungo tratto) il sentiero si apre e diventa estremamente panoramico. Si ha un ottima visuale sul versante nord della Punta del Corno, dove passa il sentiero San Carlo - Punta Corno - Monte Penello; perfetto da fare come ritorno, per compiere un anello non troppo faticoso, ma molto appagante. duration = 2:30 from = San Carlo di Cese mtb:scale = 2 name = San Carlo di Cese - Punta Martin network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_stripe ref = 02GES11 roundtrip = no route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = 2 red stripe symbol.it = 2 linee verticali rosse to = Punta Martin trail_visibility = excellent type = route • SENTIERO FRASSATI F relazione numero 2842836 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 71DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP Description = Il sentiero Frassati è di recente creazione. Si sviluppa tra il paese di Acquasanta e la Punta Pietralunga permettendo, pur rimanendo all'interno di un area circoscritta, la possibilità di affrontare diverse tipologie di percorsi e ambienti. Ha una variante più difficile ( FF), che permette il passaggio sotto la cava della Baiarda, esempio di cava ottocentesca, aperta per la costruzione della ferrovia Genova - Acqui Terme. from = Acquasanta mtb:scale = 5 name = Sentiero Frassati F (Escursionisti) network = lwn operator = CAI osmc:symbol = red:red:white_stripe:F:black roundtrip = yes route = hiking sac_scale = demanding_mountain_hiking symbol = red white stripe, F black symbol.it = segnavia bianco e rosso con scritta F to = Acquasanta trail_visibility = excellent type = route • SENTIERO FRASSATI F1 relazione numero 2842837 Description = Variante che poco prima della Cava della Baiarda permette l'accesso alla Punta Pietralunga attraverso un sentiero attrezzato che risale il ripidissimo versante nord della Baiarda. Per chi volesse attuare questa variante è comunque consigliata la deviazione verso la Cava (15 minuti andata e ritorno). from = Acquasanta mtb:scale = 6 name = Sentiero Frassati F1 (Escursionisti Esperti) network = lwn operator = CAI osmc:symbol = red:red:white_stripe:F1:black roundtrip = yes route = hiking sac_scale = alpine_hiking symbol = red white stripe, F1 black symbol.it = segnavia bianco e rosso con scritta F1 to = Acquasanta trail_visibility = good type = route • ALLACCIAMENTO: LISCHE ALTE relazione numero 2844938 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 72DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP Description = Sentiero che corre parallelo alla costa subito alle spalle di Prà e al di sopra del sentiero gemello Lische Basse. from = Colla di Prà mtb:scale = 1 name = Sentiero Lische Alte network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo ref = 02GEA03 roundtrip = no route = hiking sac_scale = hiking symbol = 3 red point symbol.it = 3 palle rosse sistemate a triangolo to = Pendici Monte Cuccio trail_visibility = bad type = route • ALLACCIAMENTO: LISCHE BASSE relazione numero 2844939 Description = Sentiero che corre parallelo alla costa alle spalle di Prà. from = Colla di Prà mtb:scale = 1 name = Sentiero Lische Basse network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_dot ref = 02GES06 roundtrip = no route = hiking sac_scale = hiking symbol = 3 red point symbol.it = 3 palle rosse in sequenza to = Pendici Monte Cuccio trail_visibility = intermediate type = route • ALLACCIAMENTO: PENDICI MONTE CUCCIO - PUNTA DEL CORNO relazione numero 2844956 duration = 0:45 from = Pendici Monte Cuccio mtb:scale = 0 name = Allacciamento network = lwn CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 73DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_dot ref = 02GEA02 roundtrip = no route = hiking sac_scale = hiking symbol = 3 red point symbol.it = 3 palle rosse to = Punta del Corno trail_visibility = intermediate type = route • ALLACCIAMENTO: BAIARDA - MONTE FONTANABUONA relazione numero 2844692 duration = 0:35 from = Cappellina Baiarda mtb:scale = 1 name = Allacciamento network = lwn operator = Federazione Italiana Escursionismo osmc:symbol = red:white:red_dot ref = 02GEA01 roundtrip = no route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = 3 red point symbol.it = 3 palle rosse to = Monte Fontanabuona trail_visibility = intermediate type = route • ALTA VIA [TAPPA 22] relazione numero 35027 Description = L'Alta Via dei Monti Liguri (AVML) è il "sentiero principe" della Liguria. Attraversandola tutta, da Ventimiglia a Ceparana (vicino a La Spezia), è il tracciato che fa da spina dorsale a tutto il sistema sentieristico della Regione Liguria. Attraverso la Tappa 22 l'AVML taglia per il lungo tutta l'area presa in esame. Diversi sentieri hanno come termine il raggiungimento di questo sentiero, altri invece con l'Alta Via hanno in comune parte del percorso. description = Passo del Turchino - Colla di Praglia name = AVML - Tappa 22 name:de = Ligurische Grenzkammstraße name:en = High Way of the Ligurian Mountains - stage 22 network = rwn CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 74DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP operator = Alta Via dei Monti Liguri osmc:symbol = red:red:white_stripe:AV:black route = hiking sac_scale = mountain_hiking symbol = segnavia bianco e rosso con scritta AV trail_visibility = excellent type = route L'elenco dei sentieri segnati, gestiti per la quasi totalità dalla FIE73, e un paio dal CAI74, è riportato in una pagina dedicata all'interno del sito web openhikeacquasanta75. Figura 27: la scheda del sentiero Acquasanta - Punta Martin sul sito openhikeacquasanta 4.3 ACQUASANTA SU OPEN STREET MAP: PRIMA E DOPO Molto del lavoro alla base di questa tesi riguarda l'inserimento dei dati su Acquasanta all'interno del database di Open Street Map. Questo lavoro è iniziato all'incirca nella primavera del 2012 per proseguire a fasi altalenanti sino agiugno 2013). L'inserimento dei dati è stato eseguito al 98% con il software Josm, il restante 2% con Potlach2, l'editor presente direttamente sulla mappa web OSM. E' stata data la preferenza a Josm in quanto più preciso e soprattutto più veloce nel caricare grosse moli di dati. Gli elementi inseriti all'interno della mappa OSM si possono dividere in tre principali tipologie, ognuna caricata seguendo procedimenti diversi: • elementi areali quali l'uso del suolo, edifici, specchi d'acqua, strutture sportive ecc., sono stati inseriti tramite ricalco delle ortofotocarte PNC2006 e Bing Maps (nello specifico prima sono state utilizzate le ortofotocarte PNC2006 in quanto allineate molto bene, per individuare l'esatta posizione dell'elemento, poi le ortofotocarte Bing Maps, caratterizzate da una ben più alta definizione, son servite per modifiche di piccoli particolari) 73 Federazione Italiana Escursionisti: http://www.fieitalia.com/fie/?page_id=923 74 Culb Alpino Italiano: http://www.cai.it/ 75 Il sito web facente parte di questa tesi: http://openhikeacquasanta.altervista.org/ CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 75DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP • gli elementi lineari costituiti da percorsi (strade e sentieri) sono stati individuati e posizionati con l'aiuto del GPS, tramite tracce GPX. Tracce in parte caricate da me e in parte caricate da altri utenti OSM. Eccezione sono i torrenti e i confini, caricati anche essi tramite ricalco ortofotocarte (PNC2006) • tutti gli elementi puntuali invece sono stati inseriti su OSM dopo rilievo sul posto. Questi elementi comprendono: punti d'acqua, fermate autobus, pannelli informativi, servizi commerciali e ricettivi, ecc. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 76DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP Figura 28: Acquasanta su Open Street Map nel marzo del 2011 e giugno 2013 Nella Figura 28 si possono notare le differenze dei dati presenti all'interno del database OSM riguardo l'area di Acquasanta a distanza di quasi due anni di tempo. Nel marzo 2011 la mappa mostrava esclusivamente gli edifici del centro del paese, le strade asfaltate, qualche sentiero, la ferrovia Genova – Acqui terme, il Santuario, le fermate degli autobus e poco altro. Oggi la mappa invece restituisce innanzitutto l'uso del suolo per tutta l'area di studio (si possono distinguere nello specifico: aree boschive, aree prative, aree coltivate e aree residenziali), ma anche una rete ben più ampia di sentieri, le strade sterrate, elementi puntuali come i parcheggi, le principali aree terrazzate, il completamento degli edifici anche quelli fuori dal paese. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 77DI 159 ACQUASANTA E LA SUA RETE SENTIERISTICA SU OPEN STREET MAP Un altro elemento aggiornato è il confine amministrativo tra i Comuni di Mele e Genova, che se nel 2009 era semplicemente abbozzato, oggi invece ricalca l'andamento del Torrente Leira. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 78DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE 5 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE 5.1 GLI STRUMENTI TRADIZIONALI E DIGITALI Con l'avvento di internet nell'ultimo decennio son cambiate tante cose anche per quanto riguardo il mondo della cartografia, bastino gli esempi dei navigatori portatili in auto o delle già citate web-mappe, come Google Maps. Oggi per cercare una strada o un indirizzo non si apre più il “tuttocittà” (che inspiegabilmente viene ancora stampato e distribuito), ma si va direttamente a consultare su Internet le informazioni. A fronte dei numerosi cambiamenti in questo senso, tuttavia, per quanto riguarda l'escursionismo e la sentieristica poco invece è cambiato, se si esclude il mondo OSM. Infatti, anche se sul web sono nati innumerevoli servizi come forum e portali escursionistici, in realtà la maggior parte di queste realtà spesso poco si differenzia per le informazioni fornite rispetto a prima dell'era internet, pubblicando online spesso solo descrizioni, guide e informazioni cartografiche statiche sentiero per sentiero, e in molti casi sia le mappe sia le guide cartacee risultano essere tuttora più valide di quelle trovate sul web, in quanto più complete e meno dispersive. OSM ha cambiato in parte tutto questa situazione, infatti con l'aggiunta progressiva sulla sua mappa delle reti sentieristiche si incomincia a vedere un risultato più strutturato nel complesso che permette di ragionare a livello più ampiorispetto a quello che si aveva tramite l'utilizzo di cartografia tradizionale. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 79DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE 5.2 LE NUOVE MAPPE TEMATICHE 5.2.1 PERCHÉ E A COSA SERVONO Figura 29: la zona di Acquasanta vista attraverso la mappa "open cycle map", forse la più utile per gli escursionisti/ciclisti, con l'indicazione dei sentieri (tratteggio rosso) Osservando la Figura 29 si può notare un'area coperta da numerosi sentieri (tratteggio rosso), così come viene visualizzata tramite “open cycle map”, la carta che risulta essere quella di maggiore utilità per l'escursionista medio tra tutte quelle che si appoggiano ai dati OSM . ”open cycle map”, infatti, contiene tra gli altri dati anche quelli relativi alle isoipse, essenziali per comprendere il tipo di percorso che si affronta, e permette di distinguere immediatamente la rete sentieristica (in tratteggio rosso) non solo dalle strade asfaltate (in bianco), ma anche dalle strade sterrate (in rosso tratteggiato con bagliore bianco diffuso). Inoltre, in in questa mappa si può capire se il percorso passa all'interno di una zona boscosa o aperta e sono indicati i passi, le località, le vette, i ripari/bivacchi e le sorgenti, tutte informazioni importanti per un escursionista Quello che risulta complicato capire guardando questa mappa, però, è un altro dato altrettanto fondamentale , ossia illivello di difficoltà di un sentiero rispetto ad un altro. Osservando la mappa, infatti, l'unico dato certo è quello riguardante il dislivello da affrontare lungo il percorso, che però non costituisce un elemento sufficiente per distinguere i sentieri che possono risultare di CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 80DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE difficile percorribilità da quelli invece percorribili da tutti (un sentiero con molto dislivello infatti può risultare più facile da percorrere rispetto, ad esempio, ad un altro con magari zero dislivello, ma fondo accidentato). Partendo da questa osservazione, nel presente lavoro si sono volute creare tre mappe tematiche in grado di rappresentare informazioni altrimenti non leggibili sulle altre carte. Le tre mappe realizzate si basano su tre indici già presenti all'interno di OSM al fine di non creare “doppioni” riguardo alle tipologie di etichette presenti su OSM in linea con le linee guida OSM. QLe tre mappe sono state poi inserite all'interno del sito web openhikeacquasanta e sono quindi liberamente consultabili da tutti. Sono presenti come layer singoli, ma è possibile anche sovrapporli tra loro ed alle altre mappe OSM , così da avere una lettura completa ed esaustiva del territorio. 5.2.2 MAPPA “SCALA DI DIFFICOLTÀ” Figura 30: mappa "scala di difficoltà", sac_scale La prima delle tre mappe tematiche dedicate all'escursionismo realizzate per questa tesi e pubblicate su openhikeacquasanta, è la più importante, poiché è quella che permette di capire le difficoltà che si possono incontrare percorrendo un specifico tratto di sentiero. La mappa è visualizzabile sia come ' un layer a sé stante, sia in sovrapposizione alle altre mappe. E' stata realizzata in CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 81DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE modo da uole risultare graficamente molto semplice, proprio per riuscire ad essere efficace, mostrando solo quello per cui è stata studiata. Le difficoltà segnate riguardano i sentieri tratto per tratto e quindi la mappa segnala ogni cambiamento tangibile della difficoltà che si incontra. Questa web-mappa si basa sull'etichetta inserita su Open Street Map: sac_scale= che si appoggia a questa scala di valori (Figura 31): • PERCORSO FACILE • SENTIERO DI MONTAGNA FACILE • SENTIERO DI MONTAGNA INTERMEDIO • SENTIERO DI MONTAGNA IMPEGNATIVO • SENTIERO ALPINISTICO FACILE Figura 31: legenda della mappa "scala di difficoltà" Inoltre, la mappa restituisce questi altri elementi, basati sulle seguenti etichette: CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 82DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE • EDIFICI tramite l'etichetta: building=yes • STRADE ASFALTATE tramite l'etichette: highway=tertiary highway=residential highway=unclassified • STRADE STERRATE tramite l'etichetta: highway=track • LINEE FERROVIARIE tramite l'etichetta: railway=yes • CORSI D'ACQUA tramite l'etichette: waterway=stream waterway=bank • SORGENTI tramite l'etichette: natural=spring amenity=drinking_water • CIME MONTUOSE tramite l'etichetta: natural=peak CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 83DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE 5.2.3 MAPPA “SCALA DI DIFFICOLTÀ IN MTB” Figura 32: mappa "scala di difficoltà in MTB", mtb_scale La seconda delle tre mappe tematiche dedicate all'escursionismo è quella riguardante i livelli di difficoltà che si incontrano percorrendo un tratto di sentiero in MTB. Il funzionamento è identico a quello della mappa precedente, con uno sfondo di colore diverso la contraddistingue. Anche questa mappa è di tipostatico, poiché anche in questo caso le difficoltà nel percorrere sentieri difficilmente possono cambiare. Questa web-mappa si basa sull'etichetta inserita su Open Street Map: mtb:scale= che si appoggia a questa scala di valori (Figura 33): • PERCORSO MTB FACILE • PERCORSO MTB INTERMEDIO • PERCORSO MTB DIFFICILE • PERCORSO MTB MOLTO DIFFFICILE CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 84DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE • PERCORSO MTB PRO • PERCORSO MTB NON PERCORRIBILE Figura 33: legenda della mappa "scala di difficoltà in MTB" Inoltre, la mappa restituisce questi altri elementi, basati sulle seguenti etichette: • EDIFICI tramite l'etichetta: building=yes • STRADE ASFALTATE tramite l'etichette: highway=tertiary highway=residential highway=unclassified CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 85DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE • STRADE STERRATE tramite l'etichetta: highway=track • LINEE FERROVIARIE tramite l'etichetta: railway=yes • CORSI D'ACQUA tramite l'etichette: waterway=stream waterway=bank • SORGENTI tramite l'etichette: natural=spring amenity=drinking_water • CIME MONTUOSE tramite l'etichetta: natural=peak CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 86DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE 5.2.4 MAPPA “VISIBILITÀ E STATO DEL SENTIERO” Figura 34: mappa "visibilità e stato del sentiero", trail_visibility L'ultima delle tre mappe realizzate è quella che riguarda la visibilità e lo stato di manutenzione dei sentieri. E' l'unica mappa di tipo “dinamico”, in quanto i dati contenuti cambiano continuamente a seconda del fatto che il singolo tratto di sentiero può essere pulito o sistemato in qualsiasi momento. Di conseguenza, questa mappa è l'unica che ha bisogno di essere aggiornata frequentemente e delle tre quindi può essere l'unica con dati non completamente aggiornati. Anche in questo caso lo sfondo diverso permette di riconoscere istantaneamente la mappa dalle altre. Questa web-mappa si basa sull'etichetta inserita su Open Street Map: sac_scale= che si appoggia a questa scala di valori (Figura 35): • VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO ECCELLENTE • VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO BUONA • VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO INTERMEDIA CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 87DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE • VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO CATTIVA • VISIBILITA' E STATO DEL SENTIERO ORRIBILE • SENTIERO IN AVANZATO STATO DI ABBANDONO Figura 35: legenda della mappa "visibilità e stato del sentiero" Inoltre, la mappa restituisce questi altri elementi, basati sulle seguenti etichette: • EDIFICI tramite l'etichetta: building=yes • STRADE ASFALTATE tramite le etichette: highway=tertiary highway=residential CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 88DI 159 STUDIO DI NUOVE MAPPE TEMATICHE highway=unclassified • STRADE STERRATE tramite l'etichetta: highway=track • LINEE FERROVIARIE tramite l'etichetta: railway=yes • CORSI D'ACQUA tramite l'etichette: waterway=stream waterway=bank • SORGENTI tramite l'etichette: natural=spring amenity=drinking_water • CIME MONTUOSE tramite l'etichetta: natural=peak CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 89DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” 6 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” L'elaborazione delle tre mappe rischia di essere un puro esercizio tecnico fine a sé stesso se non viene data la possibilità di distribuire e rendere accessibili queste mappe a tutti coloro volessero utilizzarle o ne avessero bisogno. Internet oggi è lo strumento divulgativo e di distribuzione delle informazioni più utilizzato. Le stesse tre mappe in formato tiles sono predisposte per essere inserite nella rete web. La costruzione quindi di una mappa web dedicata76, che permettesse la possibilità di visionare queste mappe, magari confrontandole con quelle già presenti, è una conseguenza naturale e già inizialmente prevista. Il rischio però è quello di creare e inserire in rete le mappe web, non dando altre informazioni, con il risultato di non essere comprese e di conseguenza non utilizzate. La costruzione quindi di un completo sito web77, con all'interno le sue mappe, le spiegazioni e le informazioni sull'utilizzo, si è reso necessario. Con il risultato di aver affianco alle tavole di questa tesi e a questa relazione un sito web che ha acquistato in poco tempo il ruolo principale. openhikeacquasanta ha pian piano acquistato sempre più spazi, andando ad inglobare parti di questa relazione (la relazione stessa è scaricabile dal sito), le tavole prodotte, le tavole della tesi triennale78, inerenti al tema trattato. I tutorial su come poter replicare questo lavoro all'interno di un altra zona o realtà hanno pagine dedicate, con lo scopo ultimo di non dare solo informazioni inerenti all'utilizzo delle tre mappe dedicate, ma anche la possibilità di capire come tutto è stato costruito e studiato. 76 http://openhikeacquasanta.altervista.org/mappa.html 77 http://openhikeacquasanta.altervista.org/ 78 http://openhikeacquasanta.altervista.org/triennale.html CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 90DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” 6.1 LA HOME PAGE Figura 36: Open Hike Acquasanta: home La home del sito web è, insieme alla mappa generale, la parte principale, in quanto è quella che accoglie i visitatori dando le prime informazioni. All'interno si può trovare: • Un introduzione generale al sito web: "OpenHikeAcquasanta" è un progetto basato su Open Street Map, che cerca di ampliare le numerose informazioni escursionistiche, che OSM offre. Al contrario di tutte le altre web mappe OSM è libera e senza scopi commerciali. Chiunque può contribuire aggiungendo informazioni e questo fa si che su OSM, proprio il tema dell’escursionismo sia molto più approfondito rispetto ai servizi delle mappe concorrenti. A questo strumento, "OpenHikeAcquasanta" vuole aggiungere tre mappe dedicate: quella riguardante la difficoltà di un determinato tratto di sentiero, la difficoltà di percorrimento in mtb e lo stato di conservazione e visibilità dello stesso. Questo sito web rappresenta la parte "pratica" della tesi specialistica in Architettura del Paesaggio dal titolo "Cartografia libera a supporto dell'escursionismo". Questo perché, a mio parere, una tesi che non si ferma solo ad un livello di ideazione e progettazione risulta essere più completa. Il risultato é un’applicazione degli strumenti informatici opensource su di un’area circoscritta, al fine di incrementare e tematizzare le informazioni disponibili su questa area, rendendole consultabili e disponibili per chiunque sia interessato all'argomento o abbia intenzione di percorrere i sentieri analizzati. "OpenHikeAcquasanta" è strutturato in 3 parti: • la fruibilità del sito da parte degli escursionisti. La mappa generale, l'elenco dei sentieri e la legenda sono dedica- CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 91DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” te a coloro che volessero esclusivamente avere informazioni riguardo la sentieristica. Sui sentieri con OSM spiega quali strumenti appoggiati ad OSM usare durante un escursione. • la sezione come collaborare. Un semplice Tutorial per chi volesse replicare la costruzione di questo sito, applicandola ad altre porzioni territoriali. • il sentiero Baracche de Pria. Un esempio TEORICO di come, utilizzando OSM, si possa progettare un nuovo sentiero. ATTENZIONE: all'interno di questa pagina troveremo informazioni e indicazioni totalmente prive di riscontro reale. • una piccola mappa già utilizzabile, anche se è chiaramente preferibile l'utilizzo della mappa generale, in quanto più pratica per le dimensioni maggiori. • i link per scaricare le tavole allegate, questa relazione e il link alle tavole della tesi triennale. • Le informazioni di contatto. • Infine l'insieme dei collegamenti che portano alle altre parti del sito. 6.2 LA MAPPA GENERALE La mappa generale è l'altra pagina fondamentale di questo sito web, uguale a quella che si trova nella home, ma di dimensioni maggiori, permette un miglior utilizzo, anche per la presenza di legende dedicate nella parte destra dello schermo. Figura 37: Open Hike Acquasanta: mappa base, attivata il livello "Scala difficoltà MTB" (mtb_scale) Le mappe presenti all'interno switchabili79 sono: 79 possibilità di passare da una mappa all'altra CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 92DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” • mappa di default di OSM (mapnik map), risalta l'uso del suolo • Open Cycle Map, contiene curve di livello, fondamentali per qualsiasi escursionista • la mappa dedicata “scala di difficoltà” (sac_scale) • la mappa dedicata “scala di difficoltà MTB” (mtb_scale) • la mappa dedicata “visibilità e stato del sentiero” (trail_visibility) Le mappe overlays80 sono: • hill map, mappa sull'esposizione tramite sfumato grigio • la mappa dedicata “scala di difficoltà” (sac_scale), in questo caso è possibile sovrapporre questo livello mappa ad uno di quelli switchabili • la mappa dedicata “scala di difficoltà MTB” (mtb_scale), in questo caso è possibile sovrapporre questo livello mappa ad uno di quelli switchabili • la mappa dedicata “visibilità e stato del sentiero” (trail_visibility), in questo caso è possibile sovrapporre questo livello mappa ad uno di quelli switchabili Sulla destra dello schermo son presenti alcuni collegamenti per raggiungere la home, l'elenco dei sentieri e la legenda. Inoltre è presente una sintetica legenda riguardante esclusivamente le tre web mappe dedicate (sac_scale, mtb_scale, trail_visibility). 80 mappe che possono essere sovrapposte a quelle di base tramite diverse opacità CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 93DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” 6.3 L'ELENCO DEI SENTIERI Figura 38: Open Hike Acquasanta: elenco sentieri, contenente nello specifico il sentiero "Acquasanta - Punta Martin [diretta]". L'area in basso di colore verde scura è di tipo dinamico, cambia a seconda del sentiero selezionato. All'interno di questa pagina sono elencati tutti i sentieri segnati presenti nella zona di Acquasanta. I sentieri sono quelli rilevati e descritti all'interno del capitolo 4.2 Rilievo ed individuazione della completa rete escursionistica a pag. 64. Oltre ad una breve introduzione, per ogni sentiero è segnato il simbolo del segnavia, le difficoltà del sentiero nella sua interezza e una serie di collegamenti che portano a raggiungere risorse esterne riguardo i sentieri. Viene data la possibilità sempre per ogni sentiero di contattare l'autore della tesi per comunicare cambiamenti riguardo il percorso specifico. Infine una piccola mappa ingrandibile mostra lo specifico sentiero all'interno dell'area di studio. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 94DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” 6.4 LA LEGENDA DETTAGLIATA Figura 39: Open Hike Acquasanta: legenda. E' visibile nell'immagine i primi tre elementi riguardanti la scala di difficoltà del sentiero (sac_scale) Nella mappa generale all'interno del sito è già presente una sintetica legenda grafica, che per ogni tipologia di mappa spiega le differenze tra le varie difficoltà. Questa legenda però associa semplicemente al segno grafico del sentiero la rispettiva difficoltà, senza dare ulteriori informazioni. Invece all'interno della pagina legenda, queste informazioni vengono date tramite esempi, descrizioni, ed anche fotografie. Per ogni elemento nella legenda abbiamo: • il segno grafico che contraddistingue l'elemento • il nome della etichetta che su OSM identifica l'elemento • una breve descrizione sulle caratteristiche dell'elemento • due fotografie esplicative dell'elemento Le legende sono messe uno di seguito all'altra, in questo ordine: • legenda sulla scala di difficoltà (sac_scale) • legenda sulla scala di difficoltà in MTB (mtb_scale) • legenda sullo stato di visibilità e conservazione del sentiero (trail_visisbility) • legenda comune a tutte le mappe, nello specifico le tipologie di accesso al percorso e altri elementi utili quali sorgenti o cime montuose. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 95DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” 6.5 COME COLLABORARE Questa pagina è una semplice introduzione i tre tutorial, realizzati per permettere passo per passo di replicare quanto fatto per creare le tre mappe tematiche. I tre tutorial si possono trovare in fondo a questa relazione, per la precisione all'interno delle capitolo 10, Appendice B: tutorial software usati a pag.122. Figura 40: Open Hike Acquasanta: come collaborare 6.6 I TUTORIAL JOSM, MAPERITIVE E OPEN LAYERS Questi tre tutorial, all'interno di tre pagine diverse, illustrano passo per passo, tramite spiegazioni e immagini, come replicare quanto fatto per questa tesi. I tutorial sono stati realizzati per l'utilizzo del sistema operativo Linux Ubuntu Precise Pangolin, quindi utilizzando Windows o Mac alcuni passaggi potrebbero anche essere differenti. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 96DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” Figura 41: Open Hike Acquasanta: tutorial Josm. Spezzone del tutorial Josm è il programma che si utilizza per caricare sul database OSM gli elementi raccolti con sopralluoghi ed escursioni. I passi del tutorial sono: • Installazione • Primi passi • Inserire i dati • Inserire le etichette e i tags • Creare delle relazioni • Esportare le modifiche fatte sul database OSM La pagina del tutorial di Maperitive è stata redatta con lo stesso criterio ed i passi spiegati sono: • Installazione • Cosa appare • Primi passi • Stili delle mappe (da web) • Modificare uno stile di mappa partendo da una base • Esportare una mappa (jpg) • Creare lo stile della mappa adatto al nostro scopo • Esportare la mappa da poter essere caricata su portale web interattivo (tiles) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 97DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” Il Tutorial per Open Layer è più breve e non prevede step sequenziali da affrontare volta per volta, ma è condensato nella spiegazione di un unico codice. 6.7 I LINK ESTERNI L'ultima pagina del sito web è semplicemente una raccolta di collegamenti ad altre risorse web riguardanti OSM e il mondo Open Source. Oltre al link sono presenti due righe descrittive. Questi collegamenti sono divisi in tre tipologie: • Risorse web e applicazioni utilizzate per la realizzazione di questa tesi • Statistiche e informazioni su OSM • Il mondo di OSM, potenzialità e unicità: Queste risorse web è possibile trovarle all'interno di questa relazione nelle Note Bibliografiche, Link esterni a risorse web correlate a pag.154. Figura 42: Open Hike Acquasanta: i link esterni CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 98DI 159 UNA PROPOSTA SU WEB: “OPEN HIKE ACQUASANTA” 6.8 SENTIERO DELLE “BARACCHE DE PRIA” Questa parte del sito web, è quella che riguarda più nello specifico la progettazione, cercando di applicare OSM e i suoi servizi ad un idea progettuale. All'interno del capitolo 7, Proposta progettuale : il “sentiero delle Baracche de Pria” a pag.100 viene illustrata nel dettaglio questa idea progettuale. Figura 43: Open Hike Acquasanta: il “sentiero delle Baracche de Pria” CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 99DI 159 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” 7 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” Il Sentiero delle "Baracche de Pria" vuole essere un semplice spunto progettuale, un'idea su un eventuale percorso escursionistico alle spalle di Acquasanta, illustrata tramite l'utilizzo di Open Street Map e le sue funzioni accessorie. Le “Baracche de Pria”, dette anche “tronèe” si trovano nei pressi del Monte Penello e del Monte Riondo e nella zona del Veleno”. Hanno forma tronco-conica con pseudo-cupola ad ogiva, ottenuta con cerchi di pietra che si sovrappongono restringendosi. La costruzione della volta avveniva dall’interno della costruzione e soltanto la “ciappa” che chiude la copertura veniva messa dall’esterno. La sommità veniva ricoperta con terra per smaltire l’acqua piovana. Questo sentiero, oltre che toccare le baracche meglio conservate e quelle caratterizzate da un certo tipo di unicità, attraversa anche aree poco frequentate e ingiustamente poco valorizzate. Permette la visita alla "Pietra di Issel", recante incisioni rupestri, oltre che dare la possibilità di godere di panorami eccezionali sulla città di Genova e su tutta la costa Ligure. Tutto questo a due passi dalla città... Lungo 11,2 km, il percorso si sviluppa in parte lungo tratti di sentiero già segnati, in parte per sentieri senza segnavia e per un piccolo tratto lungo un sentiero attualmente non esistente. All'interno del sito web openhikeacquasanta, nella pagina dedicata, è stata creata una mappa interattiva (Figura 44) con segnato il percorso studiato, nelle tre tipologie attuali di sentiero: • in verde il sentiero già segnato • in rosso il sentiero non segnato • in nero il sentiero attualmente inesistente CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 100DI 159 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” Figura 44: il sentiero "delle baracche de pria", una nuova proposta L'altimetria (Figura 45) permette di capire all'incirca i dislivelli da affrontare seguendo il sentiero “delle Baracche de Pria”: qui, come sulla mappa, tramite icone ben precise sono segnati tutti gli elementi degni di attenzione e cliccando su queste icone si aprono schede dedicate per ogni elemento e per ognuno di esso è presente una fotografia esplicativa, una breve descrizione e dati vari riguardanti le coordinate dell'elemento, la quota dell'elemento, la distanza dal sentiero, la distanza dalla partenza e quella dall'arrivo (Figura 46). CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 101DI 159 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” Gli elementi si raggruppano in: • le sorgenti • le potenzialità • le problematiche • la “Baracche de Pria” • la “pietra di Issel” • Elementi presenti lungo il sentiero delle “baracche de Pria” • SORGENTE #1 Sorgente d'acqua solforosa situata proprio alla base della Cappellina di Acquasanta. A pochi metri di distanza sull'altro lato del torrente è presente una fontanella d'acqua potabile. In piazza del Santuario infine ve ne é una terza, quindi ogni sentiero della zona parte con la possibilità di raccolta d'acqua. • POTENZIALITÀ #1: IL PONTE DELLA FERROVIA Il sentiero, dopo i primi metri su asfalto, prende una deviazione sulla destra posta proprio al di sotto del ponte ad arcate della ferrovia Genova-Acqui Terme. Pochi metri di salita e si raggiunge il primo livello di arcate, il percorso passerà proprio al di sopra di questo. Tramite strette ma accessibili aperture sarà permesso il passaggio attraverso i pilastri del ponte. Questo percorso permetterà l'attraversamento dl torrente Leira. Il sentiero a questo punto proseguirà lungo il lato destro del torrente. • PROBLEMATICA #1 Oggi, il percorso che permette la salita sul primo livello del ponte della ferrovia versa in cattivo stato. Lo stesso percorso che corre al di sopra del primo livello non è predisposto con protezioni lungo i lati e, pur essendo molto largo, in previsione di un aumento di affluenza dell'utenza sarebbe logico pensare a soluzioni di messa in sicurezza. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 102DI 159 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” • POTENZIALITÀ #2: IL SENTIERO SULLA "ROGIA" Questa parte del sentiero si sviluppa lungo il torrente Leira per diverse centinaia di metri seguendo una vecchia e ormai abbandonata “rogia”. Cos'è una rogia? E' quel canale artificiale che permetteva il trasporto dell'acqua dai bacini di raccolta lungo i torrenti alle numerose cartiere della zona. • POTENZIALITÀ #3: LA DIGA DI CONTENIMENTO Terminato il percorso lungo la "rogia" e prima di risalire lungo il ripido pendio che cì permetterà di guadagnare rapidamente quota, il sentiero transita proprio di fronte ad una grossa struttura in cemento che identifica una diga. Costruita ad inizio anni '90 serve a proteggere il paese dalle forti piogge e di conseguenza dallo straripare del torrente. • PROBLEMATICA #2 Arrivati alla diga, il sentiero risale il pendio per riagganciarsi a quello che da Acquasanta porta a Punta Martin. Questo tratto è caratterizzato da forte pendenza, ma sopratutto oggi è di quasi impossibile percorrenza. Laddove anni addietro qui erano presenti fasce terrazzate coltivate, oggi la vegetazione infestante ha ostruito tutto. • PROBLEMATICA #3 Dopo un lungo tratto di sentiero coincidente con quello che da Acquasanta porta a Punta Martin, in ottimo stato di manutenzione, il nostro percorso, raggiunto il crinale e una bellissima pineta, scende lungo il versante opposto, quello esposto a nord. Qui abbiamo un 400 metri di sentiero di difficile percorrenza, in quanto molto poco frequentato e non segnato. Oggi, senza conoscerlo, in assenza di indicazioni e senza seguire una traccia GPS è praticamente impossibile seguire il tracciato, con il risultato di rischiare di vagare lungo il pendio alla ricerca di una traccia di sentiero praticamente indistinguibile dalle tracce lasciate dagli animali. Vecchi segnali (le classiche piramidi di pietra) identificavano questo tratto di sentiero, segnali oggigiorno non più distinguibili. • BARACCA DE PRIA #1 Prima "Baracca de Pria" che si incontra lungo il percorso, non è direttamente sul sentiero, ma per raggiungerla bisogna allontanarsi dal sentiero di circa 150 metri. La struttura è conservata abbastanza bene, un lato è inserito per un 50% della sua altezza nel terreno. Sull'altro lato è presente una sorta di apertura a "finestra". • BARACCA DE PRIA #2 “Baracca de Pria” particolare in quanto non di forma circolare, ma bensì allungata. Vista di fronte sembra del tutto simile alle altre, ma aggirandola si può notare che ha una lunghezza di circa 8 metri. Termina in corrispondenza di un grosso masso che chiude la parte terminale. La copertura è in parte crollata, anche per le caratteristiche di solidità strutturale inferiori alle altre dovute alla forma. Per raggiungerla CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 103DI 159 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” bisogna scendere di un venti metri dal sentiero lungo un ripido pendio. Struttura in cattive condizioni. • PIETRA DI ISSEL La "Pietra di Issel", scoperta nel 1908 da Arturo Issel. E' ricoperta da qualche centinaio di cavità rotonde di varie dimensioni, da 1/2 cm a 2 cm, chiamate coppelle, e da figure geometriche stilizzate di significato antropomorfo. È presente inoltre un tetraedro scavato, con la punta orientata verso nord, con 35 coppelle delimitanti in un'area circolare. Molte di queste coppelle e croci sono sicuramente preistoriche, mentre altre sono di epoca medioevale: è difficile stabilirne con precisione l'epoca, essendo possibile che gruppi cronologicamente diversi siano mischiati tra loro. • POTENZIALITÀ #4: LA PRIMA AREA PIC-NIC Pochi metri dopo il superamento delle Pietra di Issel, si attraversa un piccolo Rio, oltre il quale si incontra un area pic-nic. Pur essendo relativamente recente (10 anni circa), è ormai in completo stato di abbandono e degrado. Alcuni alberi abbattuti dalla galaverna hanno infatti sfondato i tavoli, e una folta vegetazione infestante ha coperto tutto. La posizione di quest'area pic-nic è inoltre caratterizzata da una forte ombreggiatura e umidità. • PROBLEMATICA #4 Raggiunta l Attualmente il sentiero termina presso l'area pic-nic subito dopola Pietra di Issel e fper proseguire l'escursione bisogna tornare indietro per un certo tratto per a stessa via. Questo sarebbe evitabile con l'apertura di un breve tratto di sentiero (200 metri), in un area non troppo impervia all'interno di un bosco, con una pendenza media in discesa accettabile. Si risparmierebbe quasi un ora di cammino tra andata e ritorno, e sopratutto toglierebbe la “Pietra di Issel” da un percorso “morto”, attribuendole la visibilità che si merita. • BARACCA DE PRIA #3 (vedi Figura 46) Subito sotto il sentiero, a circa una trentina di metri, si può scorgere tra gli alberi la “Baracca de Pria” numero 3, di dimensioni medio-grandi, circolare, in più che buono stato. Localizzata a pochi metri dal torrente Martino , ha l'ingresso rivolto verso il sentiero sovrastante. Tra tutte le “Baracche” questa si contraddistingue per il "ciappo" (la pietra che chiude la sommità dell'ingresso) di dimensioni veramente grandi. Su questa pietra è presente una data incisa, questa: "4-12-19". • BARACCA DE PRIA #4 Struttura situata lungo le pendici del ripido versante nord di Punta Martin, all'interno di un fitto ed umido bosco. Inserita tra alcune fasce terrazzate ormai in cattive condizioni, anche la “Baracca” stessa si presenta in uno stato medio di conservazione. • SORGENTE #2 Sorgente sempre attiva, a filo di terreno che si incontra direttamente sul sentiero, poco prima di inconCARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 104DI 159 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” trare la “Baracca de Pria” numero 5. • BARACCA DE PRIA #5 “Baracca de Pria” situata sul crinale appenninico, in corrispondenza dell'unico boschetto (di noci) presente su un crinale generalmente spoglio di vegetazione. Questa “Baracca” è lungo il percorso dell'”Alta Via dei Monti Liguri”. Struttura non di perfetta forma circolare, allargata lungo un lato, presenta l'ingresso rivolto al sentiero. La migliore “Baracca” delle 6 per quanto riguarda l'ambiente circostante è situata a circa 50 m dalla sorgente #2. • POTENZIALITÀ #5: IL MONTE PENELLO E I SUOI DUE BIVACCHI Il punto più alto che si raggiunge percorrendo il “Sentiero delle Baracche de Pria” è il monte Penello. Di pochi metri più basso rispetto a Punta Martin, ci si arriva passando e aggirando alle spalle la più famosa montagna. Sulla cima sono presenti due bivacchi sempre aperti, una rosa dei venti e a pochi metri di distanza delle rovine risalenti alla seconda guerra mondiale, più precisamente resti di polveriere. Da qui si scorge a poca distanza la fine del nostro percorso. • BARACCA DE PRIA #6 L'ultima “Baracca de Pria” del percorso, è posizionata proprio sopra Pegli, A pochi metri di distanza sotto una piccola e rada pineta è presente una sorgente (sorgente # 3) e un area pic-nic. La ”baracca” è in ottime condizioni, anche perché più recente. Di perfetta forma circolare, è costruita mediante l'utilizzo di pietre più piccole rispetto la quelle incontrate precedentemente. L'ingresso è rivolto a sud-ovest, verso il mare. • SORGENTE #3 Sorgente sempre attiva (nell'agosto 2003 per un paio di settimane non ha dato acqua) che chiude il percorso delle “Baracche de Pria”. Situata in una rada pineta, presso un'area pic-nic pochi metri dopo la sesta ed ultima “Baracca”, gode di una splendida vista sulla città di Genova. Sorgente . • POTENZIALITÀ #6: LA SECONDA AREA PIC-NIC I “Sentiero delle Baracche de Pria”, termina in corrispondenza di un area pic-nic posizionata all'interno di un rado boschetto a pochi metri di distanza da una sorgente e dall'ultima delle sei “Baracche” incontrate. Da qui ci sono diverse possibilità per rientrare al punto di partenza. POSSIBILITÀ DI RIENTRO DALL'ESCURSIONE ...Premesso che il “Sentiero delle Baracche de Pria” è inserito all'interno di una zona montuosa ben coperta da una fitta rete sentieristica in discreto stato di manutenzione e di conseguenza si può scegliere in ogni momento se fare deviazioni, tornare indietro prima o farne solo una parte,il “Sentiero delle Baracche” termina ufficialmente in corrispondenza dell'ultima struttura incontrata, dando quindi la possiCARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 105DI 159 PROPOSTA PROGETTUALE : IL “SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIA” bilità di scegliere come concludere l'escursione. Qui sotto tre soluzioni: • Rientro al punto di partenza (Acquasanta) #1 Soluzione numero #1, si rientra al punto di partenza, necessario se si è utilizzata come mezzo di trasporto l'automobile. Esistono numerose varianti per raggiungere il paese di Acquasanta. Questa soluzione è il compromesso tra il percorso più veloce e quello più agibile/semplice con un dislivello in salita pari a zero ed una lunghezza di 5200 metri. • Scendere verso il mare (Pegli) #2 La soluzione numero #2 tramite sentieri sempre larghi e mai scoscesi permette il poter raggiungere Pegli in 7300 metri, senza dislivello in salita. E' la soluzione più lunga ma anche più rilassante e agevole. • Da una valle all'altra (San Carlo) #3 La soluzione# 3 prevede di scollinare verso San Carlo, paese raggiunto senza problemi da mezzi pubblici. Questa soluzione ha una lunghezza pari a 6200 metri. Tra le tre è quella che presenta qualche tratto in pianura e in salita. Energeticamente è la più dispendiosa delle tre. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 106DI 159 Figura 46: scheda sulla "baracca de pria" #3 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 107DI 159 CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI 8 CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI Il lavoro di questa tesi ha permesso di approfondire le potenzialità di OSM e della cartografia libera come strumento di conoscenza e valorizzazione del territorio. In particolare, l'applicazione specifica al tema dell'escursionismo ha prodotto interessanti risultati, fra cui lo studio di un sistema di classificazione di parametri riguardanti la fruibilità di un specifico sentiero e l'inserimento di questi parametri all'interno di uno spazio web dedicato, tramite l'elaborazione di tre mappe tematiche, riguardanti l'area pilota scelta. L’intero lavoro può risultare di notevole interesse ed utilità per l’escursionista che volesse percorrere i sentieri all'interno dell'area di studio, permettendo la consultazione online di mappe web e mettendo a disposizione una serie di dati che prima non erano accessibili. Open Steet Map si è dimostrato uno strumento potenzialmente molto valido. Il suo maggior limite sembra essere la scarsa conoscenza di questo strumento, soprattutto da parte degli addetti al settore, anche perché il progetto è ancora relativamente giovane e non sfruttato nel pieno delle sue possibilità. Attraverso questa tesi,si spera, nella misura possibile, di aver aggiunto un tassello in più a questo mondo, producendo e proponendo un’applicazione concreta e funzionale di OSM, oltre ad una ricerca di carattere teorico. In questo spirito, il sito web “openhikeacquasanta” è a disposizione di tutti gli utenti, con l’impegno di mantenerlo aggiornato in futuro, integrando le informazioni aggiuntive man mano. Per circoscrivere la mole di dati da analizzare, è stato scelto di occuparsi di un’area definita, compresa tra i due torrenti del Leira e del Varenna, ma le mappe tematiche prodotte possono essere facilmente estese ad altre porzioni territoriali. Le appendici riguardanti i tutorial dei programmi hanno appunto lo scopo di accompagnare gli utenti che volessero riprodurre questo progetto. Inoltre, se sino a pochi mesi fa OSM permetteva un livello massimo di zoom non sufficiente ad essere utilizzato per studi di dettaglio, su aree più ristrette, ora sono disponibili due nuovi livelli di zoom e dunque, sulla base dell'esperienza fatta in questo lavoro, nuove applicazioni possono essere ricercate per lo studio del paesaggio,. Un primo esempio riguarda lo studio di mappe tematiche per il rilievo e le analisi di parchi urbani, cittadini e storici : gli stessi procedimenti utilizzati per la creazione di mappe tematiche sulla sentieristica possono essere sfruttati per la definizione di specifiche per la rappresentazione di un parco o di un giardino, permettendo ad esempio la distinzione tra specie vegetali, la gerarchia dei CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 108DI 159 CONCLUSIONI E SVILUPPI FUTURI percorsi, gli elementi d'acqua, ecc. Un altro esempio di mappe tematiche da studiare ed approfondire tramite OSM è quello dei terrazzamenti liguri . Anche in questo caso, inserendo su OSM i dati necessari si possono produrre mappe personalizzate che restituiscano le diverse informazioni utili nell’analisi e nella gestione di un problema cruciale per la Regione Liguria : criticità, potenzialità, piano di manutenzione, ecc.. Infine, il passo successivo da compiere è sicuramentel'elaborazione, a partire dal sito “openhikeacquasanta” di un’applicazione mobile dedicata, che consentirebbe una facile consultazione tramite device di piccole dimensioni. Tramite PC portatili e tablet di media e grande dimensione (a partire da 7 pollici) il sito web “openhikeacquasanta” risulta facilmente consultabile, ma tramite device di dimensioni più ridotte, come tablet piu’ piccoli e cellulari di ultima generazione, questa operazione diventa molto più difficile, se non impossibile. Una nuova applicazione mobile per la consultazione delle tre mappe tematiche risolverebbe i limiti di utilizzo, con il vantaggio principale di poter visionare le mappe direttamente sul sentiero specifico. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 109DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI 9 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI 9.1 UBUNTU LINUX UN SISTEMA OPERATIVO LIBERO 9.1.1 LA GALASSIA LINUX Linux è una famiglia di sistemi operativi di tipo Unix-like, rilasciati sotto varie possibili distribuzioni, aventi la caratteristica comune di utilizzare come nucleo il kernel81 Linux. Il suo sviluppo è sostenuto dalla Linux Foundation, un'associazione senza fini di lucro nata nel 2007. Grazie alla portabilità del kernel Linux sono stati sviluppati sistemi operativi Linux per un'ampia gamma di dispositivi, dai personal computer, ai cellulari, dai tablet computer e console, ai mainframe e ai super computer ed esistono sistemi Linux installabili anche come server (Figura 47). Il kernel Linux, uno dei più riusciti esempi di software open source costituisce il nucleo dei sistemi operativi della famiglia di Linux, è stato rilasciato sotto la libera licenza GNU GPL,(insieme ad alcuni firmware con varie licenze) ed è sviluppato da collaboratori di tutto il mondo. Fu inizialmente creato nel 1991 da alcuni studenti di informatica finlandesi tra cui Linus Torvalds, il capogruppo. Linux aumentò in modo repentino i suoi sviluppatori ed utilizzatori che aderivano al progetto del software libero e contribuivano allo sviluppo del nuovo sistema operativo. Non esiste un'unica versione di Linux ma esistono diverse distribuzioni (chiamate anche distro), solitamente create da Figura 47: schema di tutte le distro basate su kernel Linux uscite dal 1991 ad oggi. 81 In informatica, il kernel costituisce il nucleo di un sistema operativo. Si tratta di un software avente il compito di fornire ai processi in CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 110DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI comunità di sviluppatori o società, che scelgono, preparano e compilano i pacchetti da includere. Tutte le distribuzioni condividono il kernel Linux (sia pur in versioni diverse e spesso personalizzate), mentre si differenziano tra loro per il cosiddetto "parco software", cioè i pacchetti preparati e selezionati dagli sviluppatori per la distribuzione stessa, per il sistema di gestione del software e per i servizi di assistenza e manutenzione offerti. Con l'evoluzione di ambienti desktop82 come KDE e GNOME, sono state sviluppate distribuzioni che offrono interfacce grafiche simili a quelle di Microsoft Windows o di Mac OS X, più vicine alle esigenze degli utenti meno esperti, rendendo il passaggio da un sistema all'altro meno traumatico. Esistono distribuzioni eseguibili direttamente da CD senza che sia richiesta l'installazione sul proprio hard disk, come Knoppix e derivate: sono chiamate distribuzioni live o desktop CD. Per altre ancora si può effettuare l'installazione dalla penna USB. Una delle distro più usate è sicuramente Ubuntu e i suoi derivati Kubuntu, Xubuntu e Edubuntu83. 9.1.2 COS'È UBUNTU « Ubuntu: Linux per esseri umani » Il nome Ubuntu deriva da un antico vocabolo Zulù (letteralmente: umanità) diffuso in varie parti dell'Africa meridionale. Ubuntu, è una distribuzione Linux, basata su Debian 84, nata nel 2004 sfrutta l'ambiente desktop GNOME85 e l'interfaccia utente Unity 86. È progettata per fornire un'interfaccia semplice, intuitiva e allo stesso tempo completa e potente. I punti di forza di questa distribuzione sono l'estrema semplicità di utilizzo, l'ottimo riconoscimento e supporto dell'hardware, il vasto parco software costanesecuzione sull'elaboratore un accesso sicuro e controllato all'hardware. 82 Un ambiente desktop, in informatica, è un'interfaccia grafica che permette ad un utente di utilizzare un computer tramite l'interazione con oggetti grafici come le icone e le finestre disegnati sullo schermo in quella che è chiamata metafora della scrivania. Nei sistemi Unixlike, l'ambiente desktop consiste di un windows manager, di alcune skin personalizzabili, di programmi e librerie che gestiscono il desktop. Tutti questi moduli tendono ad essere intercambiabili, modificabili e configurabili individualmente, al fine di ottenere una combinazione unica. 83 Kubuntu, Xubuntu e Edubuntu sono le tre versioni principali derivate da Ubuntu. Kubuntu è Ubuntu appoggiato all'interfaccia grafica KDE. Xubunto invece si appoggia all'ambiente grafico Xfce, di conseguenza più leggero di Ubunto. Edubunto è una distro dedicata all'ambiente scolastico con programmi già pre-installati rivolti a studenti e professori. 84 Debian è un sistema operativo basato su kernel Linux. E' nato nel 1993 creato da Ian Murdock. 85 GNOME (GNU Network Object Model Environment) è un ambiente desktop creato inizialmente dai programmatori messicani Miguel de Icaza e Federico Mena nell'agosto del 1997, con l'obiettivo di fornire un ambiente di sviluppo e desktop libero per il sistema operativo GNU/Linux. 86 Unity è una shell (interfaccia) per l'ambiente desktop GNOME sviluppata da Canonical per il suo sistema operativo Ubuntu, ha debuttato per la prima volta nella versione 10.10 di Ubuntu Netbook Edition. È stata inizialmente disegnata per piccoli schermi, come quelli dei netbook ma successivamente si è notato che funzionalità intese prima come utili solo con l'utilizzo dei netbook fossero in realtà utili anche in ambito desktop cosi si è deciso di inserirla in modo predefinito in Ubuntu 11.04. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 111DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI temente aggiornato e una serie di strumenti di gestione grafici che la rendono improntata verso l'ambiente desktop. Essa viene pubblicata come software libero sotto licenza GNU GPL, è distribuita gratuitamente ed è liberamente modificabile. È prevista una nuova versione ogni sei mesi. La versione desktop è stata realizzata per rispondere alle più frequenti necessità di un utente medio, quali navigazione in Internet, gestione dei documenti e delle immagini, svago e comunicazione. Il sistema operativo comprende una suite da ufficio (LibreOffice) per creare e stampare documenti o presentazioni, un internet browser (Mozilla Firefox) per navigare su internet, un client BitTorrent (Transmission), un client email (Mozilla Thunderbird), un client di messaggistica istantanea (Empathy), un gestore delle fotografie (Shotwell), un riproduttore musicale (Rhythmbox), un client per microblogging (Gwibber) e uno strumento per i backup (Déjà Dup). Inoltre offre funzioni più basilari come un editor di testi (gedit), un visualizzatore di documenti PDF (Evince), un lettore multimediale (Totem), un programma per la masterizzazione di CD e DVD (Brasero) e una serie di semplici giochi. È possibile scaricare ed installare gratuitamente e senza alcuna procedura di configurazione oltre 30.000 pacchetti software liberi dell'universo Linux, tramite il semplice ed intuitivo Ubuntu Software Center, tra cui programmi come VLC media player, Inkscape (grafica vettoriale), GIMP (fotoritocco), Pidgin (chat), Blender (grafica 3D), Bluefish (editor HTML), KompoZer (WYSIWYG) e molti altri. Abilitando i repository partner è possibile scaricare ed installare una serie di applicativi con licenza proprietaria come Skype, Steam, Adobe Reader e molti altri. La distribuzione è tradotta in quasi tutte le lingue occidentali (tra cui l'italiano), orientali e africane. In totale si contano oltre 40 localizzazioni. Una caratteristica di Ubuntu, dovuta all'architettura Linux, è la sua resistenza a programmi dannosi come virus, adware, spyware o malware. L'architettura di un sistema operativo Linux lascia, infatti, poca o nessuna libertà d'azione ad un programma nocivo. Anche se un programma nocivo sfruttasse una falla, l'architettura del sistema operativo ne impedirebbe l'utilizzo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, e il danno rimarrebbe circoscritto nell'home directory dell'utente che ha causato il danno. Una nuova versione di Ubuntu viene pubblicata ogni sei mesi. Ogni versione pubblicata ha un nome ufficiale più un nome in codice durante lo sviluppo. Il nome ufficiale è del tipo Ubuntu X.YY, dove X è l'anno di pubblicazione e YY il mese (ad esempio 8.04 per aprile 2008). Il nome in codice durante lo sviluppo descrive le caratteristiche e il carattere che tale versione dovrà rispecchia- CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 112DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI re. Il nome in codice è del tipo aggettivo animale, con le stesse lettere iniziali in ordine alfabetico crescente. Ogni versione ha un supporto ufficiale di 18 mesi con patch di sicurezza e aggiornamenti, ad eccezione delle versioni LTS (Long Term Support ossia supporto a lungo termine) che hanno un periodo di supporto esteso. Una versione LTS riceve un lavoro supplementare di stabilizzazione, raffinamento e traduzione. Queste versioni hanno un periodo di supporto di 5 anni sia per i desktop che per i server. L'aggiornamento viene supportato da una versione LTS all'altra. È prevista la pubblicazione di una nuova versione LTS ogni due anni. La distribuzione nel corso degli anni e delle versioni ha subito grossi cambiamenti: • nell'aprile 2011 con la versione di Ubuntu Natty Narwhal è stata introdotta nella versione desktop la nuova interfaccia grafica Unity, sviluppata appositamente per Ubuntu. Tale introduzione suscitò aspre critiche all'interno della comunità. • nell'aprile 2012 esce Ubuntu Precise Pangolin (12.04), la versione utilizzata per l'elaborazione di questa tesi • a gennaio 2013 è stato presentato Ubuntu Touch, una versione di Ubuntu ottimizzata per gli smartphone • a febbraio dello stesso anno è stata presentata la stessa versione per i tablet. Linux Ubuntu può essere installato stand-alone su disco rigido oppure su partizione primaria e logica per un hard-disk precedentemente partizionato. Alternativamente può essere installato su chiavetta USB o CD ed avviato opportunamente in fase di boot87 del computer. Tipicamente distribuzioni Live CD e Live USB88 una volta avviate dal loro supporto di memorizzazione forniscono supporto all'utente per l'installazione permanente su disco fisso nelle modalità di cui sopra. I sistemi Linux necessitano anche di una partizione di swap89 per la memoria virtuale, tipicamente di dimensioni pari al doppio della RAM. 87 boot (o bootstrap, o più raramente booting) indica, in generale, l'insieme dei processi che vengono eseguiti da un computer durante la fase di avvio, in particolare dall'accensione fino al completo caricamento in memoria primaria del kernel del sistema operativo a partire dalla memoria secondaria. 88 L'espressione LiveCD o LiveUSB viene genericamente utilizzata per indicare una distribuzione di un sistema operativo in grado di essere avviato in fase di boot del computer ed eseguito senza richiederne l'installazione su hard disk. 89 Lo swap viene utilizzato per liberare memoria RAM: il sistema operativo ne salva sul disco una porzione della memoria allocata, che quindi può essere liberata e riallocata per i programmi che ne hanno bisogno. Questa porzione contiene i dati che hanno minore probabilità di essere richiesti nel futuro, e in genere sono quelli meno recentemente utilizzati. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 113DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI 9.2 GIMP 9.2.1 COS'È GIMP GIMP (GNU Image Manipulation Program) è un software libero per la creazione e modifica di immagini digitali. È utilizzato principalmente per la realizzazione di loghi ed operazioni di fotoritocco. Oltre a ridimensionamento e ritaglio di immagini, permette di effettuare fotomontaggi, conversioni tra formati ed animazioni (ad esempio in formato GIF90). Viene spesso utilizzato come sostitutivo del programma commerciale Adobe Photoshop, più noto per il suo uso in ambito professionale, per la modifica e la stampa di immagini digitali. Il progetto è stato iniziato nel 1995 da Spencer Kimball e Peter Mattis ed è mantenuto da volontari sotto il patrocinio del Progetto GNU. Il programma è disponibile in molteplici sistemi operativi e architetture di computer. Esistono anche molti progetti derivati. Sul sito ufficiale sono disponibili oltre ai codici sorgenti anche molti binari (file eseguibili) per svariati sistemi operativi. GIMP viene incluso in molte distribuzioni Linux come editor d'immagini standard. Bisogna ricordare in particolare le distro Debian GNU/Linux, Fedora, Mandriva Linux, OpenSUSE, e Ubuntu. Il porting91 su sistemi Microsoft Windows esiste dal 1997. 9.2.2 GIMP VS PHOTOSHOP GIMP è spesso descritto come un'alternativa al prodotto commerciale Adobe Photoshop, un paragone che scatena accesi dibattiti. Ci sono importanti differenze tra i due pacchetti: • Photoshop non è compatibile con i plugin e script per GIMP, mentre GIMP offre una limitata compatibilità ai plugin progettati per Photoshop. • Photoshop non supporta il formato nativo di GIMP (XCF), mentre GIMP può leggere e scrivere il formato nativo di photoshop se con metodo di colore CMYK (PSD). • GIMP e Photoshop hanno differenti caratteristiche nelle gestione dei colori. Photoshop sup- 90 Il GIF (Graphics Interchange Format) è un formato per immagini digitali di tipo bitmap molto utilizzato nel World Wide Web. Il numero massimo di colori visualizzabili è 256 ma tra i punti di forza di questo formato vi sono la possibilità di creare immagini animate. 91 In informatica la portabilità, (in lingua inglese porting), indica un processo di un trasposizione, a volte anche con modifiche, di un componente software, volto a consentirne l'uso in un ambiente di esecuzione diverso da quello originale. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 114DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI porta immagini a 16 bit, 32 bit e a virgola mobile, gli spazi colori Pantone, CMYK e CIE XYZ. GIMP, invece, supporta solo limitatamente lo spazio CMYK con un plugin aggiuntivo limitato. GIMP non può supportare, per motivi legali, lo spazio colore commerciale Pantone. • GIMP necessita di una minima conoscenza di programmazione per programmare gli script Python-Fu o Script-Fu, mentre Photoshop ha la possibilità di programmare macro (le azioni) e ripeterle con un tasto play (bisogna notare che questo meccanismo è meno flessibile degli script). • Photoshop dispone di alcune funzionalità di produzione non implementate in GIMP, come il supporto nativo per i livelli di correzione colore (Adjustment layers, livelli che agiscono da filtri) e una cronologia di annullamenti che persiste tra le sessioni di lavoro. • Il modello di sviluppo open source di GIMP comporta una maggiore velocità di implementazione e un costo zero su più sistemi operativi. Bisogna però specificare che tutte queste differenze riguardano aspetti professionali di Photoshop e Gimp, i non professionisti non hanno motivo di scegliere uno dei due software per uno di questi motivi. Anche lo stesso studente di architettura non ha motivo per preferirne uno nello specifico, se non per un motivo pratico/etico, in quanto Gimp rilasciato sotto completa licenza libera, è gratuito e di libera distribuzione. Photoshop invece è chiaramente un software proprietario, ha un notevole costo, e non è di libera distribuzione. Quindi la pratica notevolmente diffusa di crakkare Photoshop, considerati questi motivi sopra elencati non ha più senso. 9.3 LIBREOFFICE 9.3.1 COS'È LIBREOFFICE LibreOffice è un software di produttività personale libero prodotto da The Document Foundation nato dal progetto OpenOffice.org. Gode di una buona compatibilità con le altre maggiori suite del settore ed è disponibile per Windows, Mac OS X e GNU/Linux. In futuro sarà sviluppata anche una versione mobile per dispositivi con sistemi operativi iOS e Android, proprio per quest'ultimo è stato creato un applicativo per la gestione dello scorrimento delle diapositive di Impress chiamato Impress Remote. Lo scopo è quello di produrre una suite per ufficio indipendente, che supporti il formato ODF92. 92 Il formato OpenDocument (ODF), abbreviazione di OASIS Open Document Format for Office Applications (Formato OASIS Open CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 115DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI Il nome è un ibrido fra la parola spagnola e francese Libre, che significa libero, e quella inglese Office (ufficio). LibreOffice è un software libero e come tale è liberamente scaricabile, modificabile e ridistribuibile dagli utenti, sempre secondo i termini stabiliti dalla licenza GNU LGPL. La prima versione stabile rilasciata è stata la 3.3.0 del 25 gennaio 2011; tra gennaio 2011 e ottobre 2011 LibreOffice è stato scaricato circa 7,5 milioni di volte e altri 10 milioni di utenti hanno installato il programma via penne USB o CD masterizzati, realizzati da un milione di questi download. È la suite per ufficio di default in molte distribuzioni Linux come Fedora, Debian, Linux Mint, OpenSUSE e Ubuntu. La suite LibreOffice comprende: • Writer: un word processor con funzionalità simili e supporto ai file di Microsoft Word. Possiede caratteristiche WYSIWYG93 avanzate, ma può anche venire utilizzato come editor di base. • Calc: un foglio elettronico, simile a Microsoft Excel. Ha un certo numero di caratteristiche uniche, tra cui un sistema che definisce automaticamente la serie di grafici, sulla base delle informazioni disponibili per l'utente. • Impress: un programma per la creazione di presentazioni multimediali simile a Microsoft Powerpoint. Le presentazioni possono essere esportate come file SWF94, in modo da poter essere visualizzati su qualsiasi computer che abbia installato Adobe Flash. • Base: un programma di creazione e gestione di database, simile a Microsoft Access. LibreOffice Base permette la creazione e la gestione di basi di dati, la preparazione di maschere e report che forniscono agli utenti finali un facile accesso ai dati. Come Access, può essere utilizzato come front-end per sistemi di database, tra cui database di Access, fonti di dati ODBC95 e MySQL96 o PostgreSQL97. 93 94 95 96 97 Document per Applicazioni da Ufficio), è un formato aperto per file di documento per l'archiviazione e lo scambio di documenti per la produttività di ufficio, come documenti di testo (memo, rapporti e libri), fogli di calcolo, diagrammi e presentazioni. WYSIWYG è l'acronimo che sta per l'inglese What You See Is What You Get ("quello che vedi è quello che è" o "ottieni quanto vedi"). Il termine è proprio del campo dell'informatica. I programmi inseriti all'interno di questa categoria son quelli che permettono di ottenere sulla carta testo e/o immagini che abbiano una disposizione grafica uguale a quella visualizzata sullo schermo del computer. SWF (Shockwave Flash o semplicemente Flash) è un formato file vettoriale proprietario prodotto dal software Adobe Flash. Inizialmente Flash era prodotto da Macromedia, e nel 2005 l'azienda è stata acquisita da Adobe Systems. Concepito per essere abbastanza piccolo per la pubblicazione sul web, il documento SWF contiene animazioni e/o applet con vari gradi di interattività e diverse funzioni. Flash è attualmente il più usato formato per rappresentare e distribuire grafica animata vettoriale. In informatica Open DataBase Connectivity (ODBC) è una API standard per la connessione dal client al DBMS. Questa API è indipendente dai linguaggi di programmazione, dai sistemi di database e dal sistema operativo. OBDC è un'interfaccia nativa grazie alla quale si può accedere tramite linguaggi che siano in grado di chiamare funzioni di librerie native. MySQL, definito Oracle MySQL, è un Relational database management system (RDBMS), composto da un client con interfaccia a riga di comando e un server, entrambi disponibili sia per sistemi Unix o Unix-like come GNU/Linux che per Windows, anche se prevale un suo utilizzo in ambito Unix. PostgreSQL è un completo database relazionale ad oggetti rilasciato con licenza libera (stile Licenza BSD). E' una reale alternativa sia rispetto ad altri prodotti liberi come MySQL, Firebird SQL e MaxDB che a quelli a codice chiuso come Oracle, Informix o DB2 ed offre CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 116DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI • Draw: un programma di grafica vettoriale e uno strumento di diagrammi simile a Microsoft Vision e paragonabile per caratteristiche alle prime versioni di Corel Draw. Fornisce connettori tra le forme, che sono disponibili in una gamma di stili di linea per facilitare il disegno di diagrammi di flusso. • Math: un programma per l'elaborazione di formule matematiche. L'applicazione utilizza una variante del linguaggio XML98 per la creazione di formule. Queste formule possono essere incorporate in altri documenti della suite LibreOffice, come quelli creati da Writer o Calc, inserendo le formule nel documento. LibreOffice ha inoltre un creatore di PDF incorporato e uno strumento di importazione di file PDF. 9.3.2 LIBREOFFICE VS OFFICE Ecco alcune considerazioni sulle differenze tra i due programmi, ricordando come primo punto il fatto che Libre Office non ha nessun costo, al contrario Office è a pagamento. • Writer (LibreOffice) sembra soddisfacente per testi molto lunghi, si avvantaggia nell’organizzare il documento con gli Stili e il suo editor di equazioni è superiore. • Word (Office) gestisce meglio le immagini e gode dell’anteprima in tempo reale delle operazioni sul testo. • Calc (LibreOffice) vince sulla gestione delle celle e del testo nonché la grande aderenza allo standard OpenFormula. • Excel (Office) mostra un’indubbia superiorità nelle funzioni più avanzate • Impress (LibreOffice) sembra gestire per bene il testo e l’export in diversi formati. • Powerpoint (Office) offre una maggiore personalizzazione delle presentazioni e si comporta meglio con i contenuti audio e videoBase si interfaccia bene con i vari database. caratteristiche uniche nel suo genere che lo pongono per alcuni aspetti all'avanguardia nel settore dei database. 98 XML (sigla di eXtensible Markup Language) è un metalinguaggio utilizzato per creare nuovi linguaggi, atti a descrivere documenti strutturati. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 117DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 118DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI Oltre alla differenza del costo, una è gratuita e l'altra costa da un minimo di 99 euro ad arrivare a 700, secondo il sito Microsoft a quanto pare le differenze sono minime. Le differenze tra Microsoft Office e LibreOffice stanno sopratutto su alcune funzionalità avanzate non presenti sulla suite open source, ma per l'utilizzo "normale" possiamo dire che si equivalgono. 9.4 JOSM JOSM è il "Java OpenStreetMap Editor" sviluppato da Immanuel Scholz e attualmente mantenuto da Dirk Stöcker. JOSM è un editor ricco di funzionalità per gli utenti che hanno già una certa esperienza nella mappatura. Esso richiede alcune nozioni per la sua installazione e configurazione. Se si ha intenzione di diventare un buon mappatore di OSM, allora vale la pena spendere un po' di tempo per imparare ad utilizzarlo; basta avere un po' di familiarità con il computer. Inoltre le ortofoto del PCN per ora non sono usufruibili con Potlatch, pertanto è attualmente sconsigliato l'uso di Potlatch per tracciare sul territorio italiano (le foto di Yahoo presenti in Potlatch oltre ad essere vecchie sono allineate malissimo). Si dovrebbe utilizzare questo editor offline se: • si vuole modificare una grande quantità di dati. • si vogliono modificare dei dati senza avere un effetto immediato sulla mappa (per fare qualche prova). • si hanno a disposizione delle foto acquisite durante la rilevazione e si vogliono visualizzare in corrispondenza della posizione di acquisizione. • si vuole un editor offline senza connessione ad internet e si vuole modificare un'area su cui anche altri utenti stanno operando. JOSM supporta la fusione delle modifiche e la gestione dei conflitti (ricordarsi di effettuare un download prima di ogni upload). Probabilmente è meglio non usare JOSM se: • si vuole dare un nome ad una sola strada. Usare piuttosto l'editor online. • non si vuole (o possa) "installare" una applicazione sul proprio pc. • si sta modificando una mappa con un computer protetto da un firewall che non permette a JOSM di operare correttamente (es. dal posto di lavoro). • il proprio computer non dispone dei necessari requisiti. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 119DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI 9.5 MAPERITIVE Maperitive è un software per il rendering delle mappe in tempo reale utilizzando i dati OSM; permette inoltre di visualizzare le mappe OSM online. È il successore di Kosmos. Modificando i fogli di stile utilizzati dal programma, è possibile personalizzare completamente il rendering della mappa adattandolo alle proprie esigenze. È anche possibile inserire nella mappa l'hillshading99 e le curve di livello. Maperitive è ancora in fase beta di sviluppo e di come ora sia solo una semplice interfaccia grafica controllata tramite una console. 9.6 OPEN LAYERS OpenLayers è una libreria JavaScript100 di tipo Open Source con licenza derivata dalla licenza BSD101 per visualizzare mappe interattive nei browser web. OpenLayers offre un'API102 ai programmatori per poter accedere a diverse fonti d'informazioni cartografiche in Internet come: Web Map Service, mappe di tipo commerciale (Google Maps, Bing, Yahoo) e Web Feature Service, diversi formati vettoriali, mappe del progetto OpenStreetMap. 9.7 OSMAND OsmAnd è una applicazione mobile Open Source di navigazione e visualizzazione mappe (online e offline) per Android. Utilizza il database OpenStreetMap OSM come fonte primaria per le mappe. Lo sviluppo è gestito attraverso il sito google code. Il binario è disponibile per il download s u Play Store sia come versione gratuita OsmAnd che con versione a pagamento OsmAnd+ che funziona come una donazione per contribuire allo sviluppo dell'applicazione. Tutte le mappe possono essere memorizzate all'interno del dispositivo per utilizzo offline. Utilizzando il GPS integrato nel dispositivi Osmand offre navigazione, calcolo del percorso (con 99 L'hillshading è la visualizzazione dei rilievi di una mappa visualizzando le ombre che si vedono con il sole posizionato in particolare punto. Questo aiuta a visualizzare le variazioni di altitudine. 100 JavaScript è un linguaggio di scripting orientato agli oggetti comunemente usato nella creazione di siti web (programmazione Web). Fu originariamente sviluppato da Brendan Eich della Netscape Communications con il nome di Mocha e successivamente di LiveScript, ma in seguito è stato rinominato "JavaScript" ed è stato formalizzato con una sintassi più vicina a quella del linguaggio Java di Oracle (ai tempi ancora di Sun Microsystems). 101 L'acronimo BSD (Berkeley Software Distribution) indica la variante originaria di Unix sviluppata presso l'Università di Berkeley in California e alla base di una delle due famiglie principali di sistemi operativi liberi attualmente più diffusi, tra cui gli esponenti più noti sono FreeBSD, OpenBSD, NetBSD, PC-BSD, DesktopBSD, FreeSBIE, DarwinOS (il cuore unix di Mac OS X) e DragonFly BSD (con le sue distribuzioni FireflyBSD e GoBSD). 102 Con Application Programming Interface (in acronimo API, in italiano Interfaccia di Programmazione di un'Applicazione), in informatica, si indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per l'espletamento di un determinato compito all'interno di un certo programma. Spesso con tale termine si intendono le librerie software disponibili in un certo linguaggio di programmazione. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 120DI 159 APPENDICE A: I SOFTWARE UTILIZZATI PER QUESTA TESI voce guida) per auto, biciclette e pedoni. Attraverso plug-in è possibile estendere le funzionalita' di OsmAnd come, ad esempio, "OsmAnd Contour lines" che mostra ombreggiatura e curve di livello per l'altitudine sulla mappa. La navigazione tramite Osmand comprende: • Calcolo del percorso offline (senza costi di connessione) e online(più veloce) • Il calcolo supporta anche l'inserimento di punti intermedi. • Navigazione Turn-by-turn con voce guida • Indicazione di corsia, tempo di arrivo stimato e visualizzazione dei nomi delle strade • Ricalcolo automatico in caso di deviazione • Ricerca della destinazione per indirizzo, POI103 (ristoranti, hotel, musei) e coordinate. Contributo diretto a OpenStreetMap comprende: • Report di problemi sulle mappe • Upload di tracce GPX verso OSM direttamente dall'applicazione • Aggiunta di POI e upload a OSM • Registrazione opzionale del percorso anche quando l'applicazione è in background. A differenza di molte altre applicazioni che sfruttano i dati OSM (che richiedono una connessione a internet per scaricare le mappe dai server OSM), OsmAnd e' realizzato per essere indipendente dalla connessione internet. Tale scopo e' raggiunto permettendo di scaricare le mappe in formato vettoriale all'interno dell'applicazione. 103 Un punto di interesse o POI è una caratteristica su una mappa (o in un geodataset) che occupa un particolare punto, al contrario di funzioni lineari come strade o aree di landuse. Un Punto di interesse o POI, e un elemento che sulla mappa (o in un geodataset) occupa un singolare punto, al contrario di elementi lineari o areali. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 121DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI 10 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI 10.1JOSM 10.1.1 INSTALLAZIONE • Scaricare Josm dal sito ufficiale http://josm.openstreetmap.de/wiki/It%3AWikiStart. Qui sotto vien spiegata l'installazione su Linux Ubuntu, le versioni per MacOsX e Windows sono pressoché identiche. Josm essendo basato su Java, non ha bisogno di essere installato all'interno del disco fisso, basta scaricare il file ed eseguirlo. Josm una volta aperto si presenterà come nella Figura 48: Figura 48: Josm all'apertura del programma 10.1.2 PRIMI PASSI • Per aggiungere dati ad OSM, bisogna registrarsi con un nome utente e password qui; http://www.openstreetmap.org/create-account.html • Per modificare ed aggiungere dei dati su OSM tramite Josm bisogna prima scaricare all'interno del programma i dati già presenti nel database OSM. Per far ciò bisogna cliccare sul pulsante Download nella barra degli strumenti. Si aprirà una fi nestra come nella Figura 49: CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 122DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 49: finestra Josm sul download dati OSM • Tramite mouse tracciare un riquadro sulla mappa dei dati che si vogliono scaricare. È necessario scaricare una zona che comprende le modifiche che si faranno, bisogna evitare di scaricare aree troppo grandi (il server di OpenStreetMap richiederebbe molto tempo per rispondere, e Josm può rallentare o esaurire la memoria). E' possibile scaricare dati successivamente all'occorrenza. Una volta scaricati i dati Josm si presenterà all'incirca come nella Figura 50: Figura 50: Josm, pagina principale • All'interno di Modifica->Preferenze selezionare la scheda Impostazione di Connessione (Figura 51)e inserire i propri dati nome utente e password. Figura 51: finestra Josm per il caricamento dati utente • S u Josm è possibile sovrapporre ai dati OSM diverse mappe web e ortofotocarte come il PCN2006 e BingMaps. Per aggiungerle selezionare il pannello Immagini aeree (Figura 52)e cliccare su Landset per aprire le ortofotocarte PCN2006 e Bing Sat per le ortofotocarte Bing- CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 123DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Maps. Se non compaio nell'elenco portarsi nuovamente all'interno di Modifica->Preferenze e selezionare la scheda WMT TMS. A questo punto attivare dall'elenco superiore le mappe Land Sat e Bing Sat. Figura 52: finestra Josm sulla gestione ortofotocarte 10.1.3 INSERIRE I DATI Ora può cominciare l'inserimento dei dati all'interno della mappa. Sul pannello a sinistra della mappa sono presenti diversi comandi quali: • Selezione: per selezionare gli oggetti, visualizzare/modificare i loro tag, e spostarli. • Aggiunta: per aggiungere nuovi nodi per creare una nuova via, estendere una via esistente, o semplicemente come punto a sé stante. • Cancellazione: per cancellare gli oggetti In alto, nella sezione Strumenti si possono trovare i comandi: • Dividi percorso: per suddividere un percorso il più parti, selezionare il percorso e il nodo che corrisponde al punto ove si vuol dividere • Unisci percorso: per unire due percorsi le cui estremità coincidono • Disponi ortogonalmente: per disporre i percorsi ad angoli ortogonali (utile per il disegno di edifici) • Unisci nodi: per unire due nodi vicini, i nodi possono far parte sia di elementi lineari che areali. Tramite questi comandi cominciare a disegnare sulla mappa basandosi sia sui rilievi effettuati, sia sulle ortofotocarte. Non c'è pericolo di combinare disastri, in quanto sino al momento dell'Upload dei dati tutto quello che si modifica resta circoscritto all'interno del proprio pc. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 124DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI 10.1.4 INSERIRE LE ETICHETTE E I TAGS Ad ogni elemento caricato bisogna associare diverse etichette. Queste daranno all'elemento caratteristiche ben precise. • Per prima cosa individuare il pannello delle etichette situato sulla parte destra dello schermo (Figura 53): Figura 53: etichette e tags di Josm • Nel caso non risulti visibile, attivarlo cliccando su Livelli->Proprietà ed appartenenze. • Per associare l'etichetta selezionare l'elemento e all'interno del pannello a destra cliccare in basso su Aggiungi. Si aprirà una fi nestra ove poter scegliere l'etichetta e il relativo tag. Ad ogni elemento è possibile inserire più etichette, ma per ognuna di essa potrà essere corrisposto un unico tag. Le etichette e i tags inseriti per creare le nostre 3 mappe possono essere divise per tipologia di elemento. Nello specifico i percorsi verranno divisi in: • STRADE ASFALTATE (diversi tags) • STRADE STERRATE highway=track • SENTIERI highway=path identifica un sentiero naturale highway=footway identifica un percorso pedonale CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 125DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI highway=pedestrian identifica un percorso pedonale cittadino A queste tre tipologie di elementi si assoceranno le seguenti etichette: difficolta del sentiero • PERCORSO FACILE sac_scale=hiking • SENTIERO DI MONTAGNA FACILE sac_scale=mountain_hiking • SENTIERO DI MONTAGNA INTERMEDIO sac_scale=demanding_mountain_hiking • SENTIERO DI MONTAGNA IMPEGNATIVO sac_scale=alpine_hiking • SENTIERO ALPINISTICO FACILE sac_scale=demanding_alpine_hiking difficoltà del sentiero in MTB • PERCORSO MTB FACILE mtb:scale=0 • PERCORSO MTB INTERMEDIO mtb:scale=1 • PERCORSO MTB DIFFICILE mtb:scale=2 • PERCORSO MTB MOLTO DIFFICILE mtb:scale=3 • PERCORSO MTB PRO CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 126DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI mtb:scale=4 • PERCORSO MTB NON PERCORRIBILE mtb:scale=5 visibilità e stato di manutenzione del sentiero • VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE ECCELLENTE trail_visibility=excellent • VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE BUONA trail_visibility=good • VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE INTERMEDIA trail_visibility=intermediate • VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE CATTIVA trail_visibility=bad • VISIBILITA' E STATO DI MANUTENZIONE ORRIBILE trail_visibility=horrible • SENTIERO IN AVANZATO STATO DI ABBANDONO trail_visibility=no accessibilità • ACCESSO PERMESSO access=permissive • ACCESSO PRIVATO access=privato • ACCESSO NON CONSENTITO access=no Altri elementi da inserire con le relative etichette: CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 127DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI • PUNTI D'ACQUA natural=spring identifica le sorgenti, amenity=drinking_water i dentifica le fontanelle • CIME MONTUOSE natural=peak Tutte queste etichette son quelle che saranno visualizzate dalle tre mappe create, ad ogni elemento si possono aggiungere ulteriori tags per poter aggiungere altre informazioni. Esempio: per aggiungere la tipologia di superficie del percorso, inserire l'etichetta surface= con il relativo tag scelto dall'elenco. E' possibile inserire sia etichette e tags personali, ma è preferibile usare solo per elementi che non rientrano nelle caratteristiche delle etichette e tags già preimpostati. 10.1.5 ESPORTARE LE MODIFICHE FATTE SUL DATABASE OPEN STREET MAP Una volta effettuati tutti gli inserimenti e le modifiche sulla mappa, resta un ultimo passaggio: caricare i dati sui Server Osm. • Per far ciò andare su File->Carica Dati, si aprirà una finestra come quella della Figura 54: Figura 54: fi nestra Josm sul caricamento dati verso database OSM • Dove sarà presente l'elenco di tutte gli elementi che si vogliono caricare/modificare. Sarà ri- CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 128DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI chiesto l'inserimento di un commento riguardo alla tipologia dei dati caricati. Questo commento servirà agli altri mappatori per avere un idea di cosa avete caricato. Per concludere il caricamento prima assicurarsi che i dati che si stanno per caricare non abbiano errori, infine cliccare su Carica le modifiche. 10.2MAPERITIVE 10.2.1 INSTALLAZIONE • Scaricare l'ultima versione del file zip di Maperitive da http://maperitive.net/download/ e decomprimerlo in una cartella. • Tramite comando su Terminale sudo apt-get install libmono-winforms2.0-cil vengono installati pacchetti che permettono l'esecuzione di Maperitive • Inserire comando su Terminale chmod +x senza cliccare su invio trascinare il file Maperitive.sh, presente all'interno della cartella scaricata e decompressa, all'interno sempre del Terminale. Cliccare su Invio. • Con il pulsante destro del mouse, cliccare sempre sul file Maperitive.sh è aprire la fi nestra delle proprietà. Andare sulla scheda “Permessi”, spuntare l'opzione “Esecuzione: Consentire l'esecuzione del file come programma” • Aprire il programma tramite doppio clic sempre sul file Maperitive.sh. 10.2.2 COSA APPARE Il programma una volta aperto si compone di tre finestre, in alto abbiamo una barra di stato, in basso il Prompt dei comandi (Figura 55). La finestra principale si presenta di colore grigio con una serie di coordinate ai lati, presente la scala della mappa. Le altre due finestre al di sotto sistemate una di fianco all'altra comprendono il terminale dei comandi a sinistra, e una gestione layer a destra. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 129DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 55: Maperitive all'apertura 10.2.3 PRIMI PASSI • Impostare gestione dei Proxy (se presente). Inserire questi comandi (uno alla volta): set-setting set-setting set-setting set-setting set-setting • name=web.proxy.host value=indirizzo proxy name=web.proxy.port value=numero porta name=web.proxy.username value=nome utente name=web.proxy.password value=psw utente name=web.proxy.use-proxy value=true Scaricare (tramite JOSM) i dati OSM dell'area che ci interessa. I dati hanno estensione .osm, salvare il file in una cartella dedicata. • Importare i dati OSM su Maperitive, cliccare su File->Open Map Source. Selezionare i dati che si vogliono aprire. • Inserire comando bounds-use-source e cliccare Invio. Questo comando specifica che vogliamo creare una mappa delle stesse identiche dimensioni dell'area dati importata. Cliccando su Map->Set Bounds si imposta la dimensione della mappa a quella dell'area visualizzata. Tramite Map->Clear Bounds si cancella la dimensione impostata della mappa. • E' possibile cambiare stile predefinito di visualizzazione della mappa (tra 5 a disposizione preimpostate). Map->Switch To Rules-> default (Figura 56, mappa molto simile a quella di OSM) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 130DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 56: mrules "default" di Maperitive wireframe (Figura 57, sfondo nero, viene tutto visualizzato tramite linee bianche) Figura 57: mrules "wireframe" di Maperitive googlemaps (Figura 58, mappa che va ad imitare lo stile di GoogleMaps) Figura 58: mrules "googlemaps" di Maperitive hiking (Figura 59, in evidenza strade, edifici, corsi d'acqua ed aree boscate) Figura 59: mrules "hiking" di Maperitive urban night (Figura 60, colori pastello su sfondo nero) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 131DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 60: mrules "urban night" di Maperitive • Calcolo automatico ed inserimento delle ISOIPSE. Cliccare su Tools>Generate Relief Contours • Generare diversi tipi di sfumature che cambiano a seconda della differenza di elevazione del terreno. Tools>Generate Hillshading (Igor) Tools>Generate Hillshading (Standard) Tools>Generate Hillshading (Slopes) Tools>Generate Hypsometric Tinting (Igor) • Salvare mappa tramite file immagine (BMP), Tools->Export to Bitmap. Il file è automaticamente creato nella cartella Output, all'interno della cartella Maperitive. 10.2.4 STILI DELLE MAPPE (DA WEB) All'interno di questo link: http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Category:Maperitive/Rules sono salvati diversi stili di mappa caricati da diversi utenti. Sono file di testo da copiare in un file vuoto salvandolo poi come .mrules, una volta creati basta trascinarli all'interno della fi nestra principale di Maperitive per cambiare stile di mappa. Per praticità l'insieme di questi stili di mappa si possono trovare già salvati all'interno della cartella SCARICATI (decomprimere la cartella e inserirla all'interno del percorso): Maperitive1128->Rules->SCARICATI • Qui l'elenco completo: BAB-Maxspeed.mrules (Figura 61) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 132DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 61 black and white2.mrules (Figura 62) Figura 62 BlackAndWhite.mrules (Figura 63) Figura 63 Blueplan.mrules (Figura 64) Figura 64 Blueprint.mrules (Figura 65) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 133DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 65 Googlosm.mrules(Figura 66) Figura 66 MaperitiveMaxspeedITO.mrules (Figura 67) Figura 67 MaperitivePostcodes.mrules (Figura 68) Figura 68 Maperitive Rules.mrules (Figura 69) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 134DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 69 Maperitive Rules2.mrules (Figura 70) Figura 70 MotorbootRules.mrules (Figura 71) Figura 71 neutralmap.mrules (Figura 72) Figura 72 PCB.mrules (Figura 73) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 135DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 73 PLZ NW.mrules (Figura 74) Figura 74 public transport.mrules (Figura 75) Figura 75 RailwaysWiki.mrules (Figura 76) Figura 76 ReverendMapJoy.mrules (Figura 77) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 136DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 77 Schwarzplan.mrules (Figura 78) Figura 78 TransportOblast.mrules (Figura 79) Figura 79 Voltage-on-maperitive.mrules (Figura 80) Figura 80 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 137DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI 10.2.5 MODIFICARE UNO NUOVO STILE DI MAPPA Creiamo un nuovo stile di mappa partendo da una base già fatta. La base di partenza è lo stile di mappa neutralmap.mrules, stile che evidenzia i differenti tipi di uso del suolo presenti. Copiamo il codice e incolliamolo all'interno di un programma equivalente al Blocco note di Windows, una volta fatto ciò trasferiamolo all'interno della cartella Rules di Maperitive. Ecco cosa si ottiene a livello grafico quando si apre il file neutralmap.rules su Maperitive (Figura 81): Figura 81: neutralmap.mrules su Maperitive In evidenza ci sono le aree a bosco (verde scuro) e quelle coltivate (verde chiaro). Non sono visualizzate le aree a prato e nemmeno i terrazzamenti. Edifici, strade, corsi d'acqua, linee ferroviarie sono presenti ma poco visibili in quanto di colore molto chiaro. Ecco invece come si presenta il file .mrules una volta aperto con un editor di testo (Figura 82): Figura 82: neutralmap.mrules su Editor di testo Proviamo a cambiare colore agli edifici in nero, così da farli risaltare di più sulla mappa. Tutte queste modifiche sono da effettuarsi con il Blocco Note o un programma equivalente. • Portiamoci sulla riga 357 del documento di testo e modifichiamo il colore attribuito a if:building CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 138DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI sostituendo il codice #E3dcc1 con quello del colore nero: #000000 Osservando il file, alla riga 45, associate alle aree coltivate landuse:farm, landuse:farmland si trovano altri tipi di aree quali zoo, campi da golf, parchi e riserve naturali. Per far si che la mappa visualizzi soltanto le aree coltivate: • portarsi sulla riga 45 e cancellare le parti qui sotto evidenziate: leisure : leisure=park OR leisure=playground OR tourism=zoo OR leisure=golf_course OR leisure=common OR landuse=farm OR landuse=farmland OR leisure=nature_reserve trasformando la riga in: leisure : landuse=farm OR landuse=farmland Per cambiare il colore dei torrenti da bianco ad azzurro: • alla riga 10 aggiungere OR waterway=riverbank OR waterway=stream • alla riga 289 sostituire line-color : white con line-color : #0084ff • alla riga 377 sostituire fill-color : white con fill-color : #0084ff Aggiungiamo la visualizzazione delle aree a prato: CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 139DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI • dopo la riga 45 inserire alla numero 46 grass : landuse=grass • dopo la riga 364 inserire: if : grass define min-zoom : 5 fill-color : #f7f7b4 Infine per poter visualizzare i terrazzamenti sulla mappa (i terrazzamenti qui vengono visualizzati in quanto in precedenza tramite Josm su Open Street Map è stata caricata l'etichetta wall=dry_stone agli elementi corrispondenti) • alla riga 13 inserire wall: wall=dry_stone • prima della riga 307 (prima di //countours) inserire target : wall define min-zoom : 11 line-color : #ff0000 line-width : 1:1;14:3 draw : line Salvare il file ed importarlo all'interno di Maperitive. (se la mappa è la stessa di prima provare a duplicare il fi le appena modificato e rinominarlo diversamente, infine ri-importarlo). Qui sotto l'immagine dei due stili di mappa prima e dopo le modifiche, sotto ancora la possibilità di scaricare direttamente i file .mrules. Differenze tra l'originale (Figura 84) e la copia modificata(Errore: sorgente del riferimento non trovata): CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 140DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI Figura 83: neutralmap.mrules modificato Figura 84: neutralmap.mrules in versione originale • gli edifici da marrone chiaro son diventati neri • il torrente da bianco ad azzurro • son comparse in giallo le aree a prato che prima non c'erano • sotto il Santuario in basso è sparita la macchia verde che identificava l'area a parco • in rosso son comparsi i terrazzamenti 10.2.6 ESPORTARE IMMAGINI (BITMAP) Oltre alla prima riga del comando “export-bitmap” è possibile inserire solo le righe sottostanti che ci servono effettivamente per esportare l'immagine. export-bitmap a cui si possono aggiungere i seguenti codici: file= ”inserire file di destinazione” se non specificato salva automaticamente il file all'interno della cartella Output bounds= minlng/minlat/maxlng/maxlat width= 1000 numero di pixel orizzontali dell'immagine height= 500 numero di pixel verticali dell'immagine zoom= 18 nella finestra di Maperitive, in basso è scritto il livello di zoom attuale map-scale= 1000 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 141DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI 1000=1:000; 50000=1:50000 kml= true/false se il dato non viene inserito di default il valore è true Esempio UTILE: export-bitmap bounds=8.8997841,44.3900036,8.9586639,44.4204175 zoom=18 scale=2 • export-bitmap (comando per esportare immagine PNG) • bounds=8.8997841,44.3900036,8.9586639,44.4204175 (coordinate che comprendono la finestra di esportazione. Essa può non coincidere con i limiti dello schermo. Se si vogliono impostare e sapere le coordinate in maniera che coincidano con i dati importati usare prima di tutto il comando boundsuse-source) • zoom=18 (numero che permette di impostare la quantità di dati salvati. Si parte dal 1=globo, per arrivare al 19=zoommax. I dati salvati su PNG son quelli che si vedono a schermo a stessa risoluzione) • scale=2 (se non specificato di default imposta valore 1. Numero che rappresenta la grandezza dell'immagine esportata, 1=risoluzione schermo, 2=doppia, 4=quadrupla ecc ecc. La dimensione del file a seconda di quello che si imposta può cambiare notevolmente) 10.2.7 CREARE LO STILE DI MAPPA CHE INTERESSA A NOI (SAC_SCALE.MRULES) Con Notes (su Ubuntu) o con Blocco Note (su Windows) creiamo e salviamo un nuovo documento vuoto e chiamiamolo sac_scale.mrules (l'estensione del fi le sarà .mrules). In fondo trovate tutti e tre i codici degli stili di mappa scaricabili (sac_scale, mtb_scale e trail_visibility) Nel documento appena creato ricopiamo le parti di codice qui sotto evidenziate: features elenco elementi visualizzabili (in pratica qui si dice COSA verrà visualizzato sulla mappa) points insieme degli elementi puntiformi cime : natural=peak cime (tipologia elemento puntiforme) : natural=peak (etichetta OSM, verrà visualizzata sotto il seCARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 142DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI gno grafico "cime") sorgenti : natural=spring or amenity=fountain or man_made=water_well or amenity=drinking_water or drinking_water=yes sorgenti (altra tipologia elemento puntiforme) : (insieme di etichette OSM, tutte verranno visualizzate sotto il segno grafico "sorgenti") lines insieme degli elementi lineari ferrovia : railway=rail torrenti : waterway=stream or waterway=river strade principali : highway=tertiary strade secondarie : highway=residential or highway=unclassified strade sterrate: highway=track sentieri : highway=path or highway=footway sentieri : highway=pedestrian and sac_scale=hiking diverse tipologie di elementi lineari con relative etichette OSM associate A B C D E hiking_route : sac_scale=hiking mountain_hiking route : sac_scale=mountain_hiking demanding_mountain_hiking route : sac_scale=demanding_mountain_hiking alpine_hiking route : sac_scale=alpine_hiking demanding_alpine_hiking route : sac_scale=demanding_alpine_hiking tutte le tipologie di elementi lineari riguardati la classificazione dei sentieri per difficoltà (e relativa etichetta OSM) accesso permesso: access=permissive accesso privato: access=private accesso no: access=no tutte le tipologie di elementi lineari riguardanti l'accessibilità dei percorsi (e relativa etichetta OSM) Areas insieme degli elementi areali acqua : waterway=riverbank edifici : building=yes or building=house or building=industrial diverse tipologie di elementi areali con relative etichette OSM associate properties proprietà delle tipologie di elementi (in pratica qui si dice COME verrà visualizzato sulla mappa) CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 143DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI map-background-color : #D6FFB6 colore esadecimale dello sfondo della mappa curved : true specifica che gli elementi verranno renderizzati ammorbidendo gli angoli "vivi" (attraverso algoritmo automatico) rules applichiamo target : ferrovia alla tipologia elemento: ferrovia define definiamo line-width : 9:1;10:2;13:2;14:3 uno spessore linea di 1 allo zoom9, 2 allo zoom 13 e 3 allo zoom 3 draw : line disegnamo la linea target: A hiking_route define min-zoom : 11 livello minimo di zoom in cui compare l'elemento grafico line-color : green colore della linea line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 line-opacity : 1 opacità della linea (1=100%, 0,5=50%) line-offset-sides : left si specifica che la linea avrà un offset (spostamento) verso sinistra line-offset : 14:2;15:3;16:5 a diversi livelli di zoom corrispondono diverse larghezze di offset draw : line CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 144DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI target: B mountain_hiking route define min-zoom : 11 line-color : yellow line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 line-opacity : 1 line-offset-sides : left line-offset : 14:2;15:3;16:5 draw : line target: C demanding_mountain_hikig route define min-zoom : 11 line-color : orange line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 line-opacity : 1 line-offset-sides : left line-offset : 14:2;15:3;16:5 draw : line target: D alpine_hiking route define min-zoom : 11 line-color : brown line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 line-opacity : 1 line-offset-sides : left line-offset : 14:2;15:3;16:5 draw : line target: E demanding_alpine_hiking route define min-zoom : 11 line-color : black line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 line-opacity : 1 line-offset-sides : left line-offset : 14:2;15:3;16:5 draw : line target : edifici define line-style : none stile linea nessuno line-width : 1 fill-color : #a19775 colore riempimento draw : fill coloriamo l'area CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 145DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI target : strade principali define min-zoom : 13 line-color : #999999 line-width : 11:2;14:4;16:6;18:8 border-style : solid stile bordo della linea: continuo border-color : black bordo della linea nero border-width : 20% percentuale larghezza bordo rispetto alla linea draw : line target : strade secondarie define min-zoom : 13 line-color : #999999 line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 border-style : solid border-color : black border-width : 30% border-opacity : 0.8 opacità del bordo della linea draw : line target : strade private define min-zoom : 15 line-style : dash stile linea: tratteggiata line-color : red line-width : 2 line-offset-sides : right line-offset : 14:2;15:3;16:5 draw : line target : strade sterrate define min-zoom : 15 line-style : dash line-color : #827139 line-width : 2 draw : line target : sentieri CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 146DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI define min-zoom : 15 line-style : dot stile linea: puntinata line-color : #827139 line-width : 2 draw : line target : cime define icon-image : icons/SJJB/png/poi_peak.n.32.png URL dell'icona icon-width : 11:8;14:16 grandezza icona a diversi livelli di zoom min-zoom : 11 draw : icon applichiamo l'icona define font-family : Arial font-style : normal font-weight : normal font-size : 13:5;15:10 min-zoom : 13 text : @if(name, name @if(ele, "\n(" ele ")"), ele) text-align-vertical : near text-color : black text-max-width : 15 text-offset-vertical : 50% text-halo-width : 30% text-halo-opacity : 0.75 elenco caratteristiche scritte icona draw : text applichiamo il testo target : sorgenti define icon-image : icons/SJJB/png/food_drinkingtap.n.32.png icon-width : 11:8;14:16 min-zoom : 11 draw : icon target : accesso no CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 147DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI define min-zoom : 11 line-color : red line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 line-opacity : 0.5 line-offset-sides : right line-offset : 3 draw : line target : accesso permesso define min-zoom : 11 line-color : red line-style : dot line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 line-opacity : 0.5 line-offset-sides : right line-offset : 3 draw : line target : accesso privato define min-zoom : 11 line-color : red line-style : dash line-width : 11:1;14:2;16:3;18:4 line-opacity : 0.5 line-offset-sides : right line-offset : 3 draw : line target : torrenti define min-zoom : 13 line-color : #78C1C1 line-width : 13:1;14:2;16:3 draw : line define min-zoom : 15 font-size : 15:10;17:17 font-style : italic font-weight : bold text-color : #78C1C1 black 10% map.rendering.lflp.min-buffer-space : 5 map.rendering.lflp.max-allowed-corner-angle : 90 draw : text target : acqua define line-style : none line-width : 1 fill-color : #78C1C1 draw : fill CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 148DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI 10.2.8 ESPORTARE IMMAGINI MAPPA (TILES) L e Tiles sono immagini jpg "composite", o meglio sono immagini di grossa dimensione ed estensione che per facilitarne il caricamento vengono suddivise in griglie di immagini più piccole. L'esportazione di mappe in Tiles consta in diverse cartelle, una per ogni livello di zoom richiesto in cui all'interno sono presenti immagini di piccola dimensione, più un file script con le istruzioni per far si che i programmi che supportano questo tipo di immagine possano unirle in un unico insieme. • inquadrare sullo schermo di Maperitive l'area che si vuole esportare sotto forma di Tiles • inserire comando set-geo-bounds • inserire comando generate-tiles minzoom=12 maxzoom=17 • al termine del processo di esportazione Maperitive indicherà dove son state salvate le immagini (probabilmente dentro la cartella Output all'interno di quella di Maperitive ATTENZIONE: minzoom e maxzoom sono due parametri che regolano la quantità di livelli di zoom da esportare (il livello 1 rappresenta il globo, il livello 19 il massimo ingrandimento possibile), di conseguenza c'è il forte rischio di esportare file di dimensioni gigantesche (anche parecchi Gb) 10.3OPEN LAYERS Tramite Open Layers è possibile caricare le Tiles precedentemente esportate tramite Maperitive all'interno di un browser in modalità online. Per far questo dobbiamo: • innanzitutto recuperiamo la cartello delle Tiles precedentemente esportate con Maperitive. Senza modificare nulla al suo interno carichiamola così com'è all'interno di un nostro spazio web. • proseguiamo copiando e incollando il codice presente qui sotto, all'interno di un file di testo vuoto a cui cambieremo estensione in .html. Questo file una volta creato potrà essere a sua volta caricato all'interno di un nostro spazio web per poi essere visualizzato da qualsiasi CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 149DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI browser. <html> inizio codice html <head> inizio della testa del codice html (laddove verranno inseriti gli script e i codici di tutto quello che "non si vede") <title>Mappa by Open Layers</title> titolo della pagina html <script src="http://www.openlayers.org/api/OpenLayers.js"></script> <script src="http://www.openstreetmap.org/openlayers/OpenStreetMap.js"></script> collegamenti a due script necessari a far visualizzare la mappa (non modificare) <script type="text/javascript"> inizio nuovo script // Posizione iniziale della mappa lon = 8.7723770141691; lat = 44.462532506411; zoom = 15; coordinate e livello di zoom che corrisponderanno a ciò che si vedrà all'apertura della mappa (zoom da 1 a 19, 1=globo, 19=maxzoom) function init(){ map = new OpenLayers.Map ("map", { controls:[ new OpenLayers.Control.Navigation(), new OpenLayers.Control.PanZoomBar(), new OpenLayers.Control.LayerSwitcher(), new OpenLayers.Control.Attribution()], codice riguardante i comandi di navigazione della mappa. "map" è il nome che avrà la mappa (e l'insieme di mappe all'interno), verrà richiamato in fondo maxExtent: new OpenLayers.Bounds(-20037508.34,-20037508.34,20037508.34,20037508.34), maxResolution: 156543.0399, numZoomLevels: 1, units: 'm', projection: new OpenLayers.Projection("EPSG:900913"), displayProjection: new OpenLayers.Projection("EPSG:4326") } ); diversi parametri che vanno a modificare la georefferenziazione della mappa CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 150DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI // OSM layers var mapnik = new OpenLayers.Layer.OSM.Mapnik("Mapnik"); var cyclemap = new OpenLayers.Layer.OSM.CycleMap("CycleMap"); richiamo e collegamento alle mappe OSM (mapnik e cyclemap). Le due // iniziali rendono la relativa riga del codice "invisibile" al browser, utile per notazioni "nascoste". Il nome seguito a var ad inizio riga è quello che sarà richiamato più in basso quando si dovranno "attivare" le mappe. Tra parentesi alla fine delle righe il nome visualizzato nei comandi di visualizzazione della mappa. // Hillshading layer var hill = new OpenLayers.Layer.TMS( "Hillshading", "http://toolserver.org/~cmarqu/hill/", { type: 'png', getURL: osm_getTileURL, displayOutsideMaxExtent: true, attribution: '<a href="http://nasa.gov/">NASA SRTM</a>', opacity: 0.5, isBaseLayer: false, visibility: false, numZoomLevels: 19 } ); richiamo e collegamenti alle mappe hill (morfologia del suolo). Non modificare il codice ad esclusione della parte finale, dove: • opacity:0.5 significa che la mappa ha un opacità del 50%; • isBaseLayer:false significa che non è una mappa a se stante ma è unicamente sovrapponibile ad un altra mappa base; • visibility:false significa che all'apertura della pagina la mappa non risulta visibile; • numZoomLevels:19 significa che ha 19 livelli di zoom (massimo possibile) // layer tiles generati da Maperitive - scala difficoltà var maperitive1 = new OpenLayers.Layer.OSM("Scala difficolta'", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_sacscale/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: true, opacity: 1, visibility: false}); primo richiamo e collegamento ad una mappa basata su tiles Maperitive. • var maperitive1 è il nome dato a questa mappa all'interno di questo script. • "Scala difficolta" è il nome visualizzato nei comandi di visualizzazione della mappa. IMPORTANTE il link successivo sarà quello che creerà il collegamento alle tiles di Maperitive. ATTENZIONE Tiles_sacscale corrisponde alla cartella esportata con Maperitive, all'interno non si dovrà toccar nulla, e il nome della cartella deve chiaramente coincidere con quello del link (cioè in questo caso Tiles_sacscale). Il resto del link non dovrà essere modificato. // layer tiles generati da Maperitive - scala difficoltà ST var maperitive2 = new OpenLayers.Layer.OSM("Scala difficolta'", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_sacscale/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: false, opacity: 0.5, visibility: false}); come sopra con la differenza che la mappa pur essendo la stessa è messa come sovrapponibile a CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 151DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI quelle base, con un opacità del 50% // layer tiles generati da Maperitive - scala difficoltà MTB var maperitive3 = new OpenLayers.Layer.OSM("Scala difficolta' MTB", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_mtb/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: true, opacity: 1, visibility: false}); // layer tiles generati da Maperitive - scala difficoltà MTB ST var maperitive4 = new OpenLayers.Layer.OSM("Scala difficolta' MTB", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_mtb/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: false, opacity: 0.5, visibility: false}); // layer tiles generati da Maperitive - visibilità var maperitive5 = new OpenLayers.Layer.OSM("Visibilita' e stato del sentiero", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_visibility/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: true, opacity: 1, visibility: false}); // layer tiles generati da Maperitive - visibilità ST var maperitive6 = new OpenLayers.Layer.OSM("Visibilita' e stato del sentiero", "http://www.tuospazioweb.it/Tiles_visibility/${z}/${x}/${y}.png", {numZoomLevels: 17, alpha: true, isBaseLayer: false, opacity: 0.5, visibility: false}); map.addLayers([ mapnik,cyclemap,hill,maperitive1,maperitive2,maperitive3,maperitive4,maperitive5,maperitive6 ] ); qui vengono elencate le mappe "attivabili" dallo script (in pratica corrispondono a tutte i nomi che sopra seguivano VAR. Le mappe qui non elencate non verranno visualizzate dal browser) map.addControl(new OpenLayers.Control.LayerSwitcher()); viene aggiunti controlli di comando (non modificare) var lonLat = new OpenLayers.LonLat( lon ,lat ) .transform( new OpenLayers.Projection("EPSG:4326"), // transform from WGS 1984 map.getProjectionObject() // to Spherical Mercator Projection ); map.setCenter (lonLat, zoom); } function osm_getTileURL(bounds) { var res = this.map.getResolution(); CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 152DI 159 APPENDICE B: TUTORIAL SOFTWARE USATI var var var var x = Math.round((bounds.left - this.maxExtent.left) / (res * this.tileSize.w)); y = Math.round((this.maxExtent.top - bounds.top) / (res * this.tileSize.h)); z = this.map.getZoom(); limit = Math.pow(2, z); if (y < 0 || y >= limit) { return OpenLayers.Util.getImagesLocation() + "404.png"; } else { x = ((x % limit) + limit) % limit; return this.url + z + "/" + x + "/" + y + "." + this.type; } } parametri avanzati di georefferenziazione della mappa </script> </head> <body bgcolor="#D6FFB6" onLoad="init();"> corpo del codice html (quello realmente visibile dal browser). E' indicato il colore di sfondo della pagina e il comando d'avvio dello script sopra descritto. <div style="width: 100%; height: 100%;" id="map"></div> inserimento "fisico" della mappa nella pagina web (dimensione 100% della pagina sia in orizzontale che in verticale). • id="map" richiama quale mappa (e l'insieme di mappe) visualizzare. Volendo duplicando gli script (e dandoci due nomi diversi) si possono caricare due finestre mappa. </body> </html> CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 153DI 159 NOTE BIBLIOGRAFICHE 11 NOTE BIBLIOGRAFICHE 11.1NOTE BIBLIOGRAFICHE GENERALI Per l'elaborazione della tesi, trattando esclusivamente di contenuti Open, è stata largamente utilizzata la risorsa Wikipedia. Questo infatti è il luogo ove si possono trovare maggiori informazioni sul tema, dato che le informazioni più complete sui contenuti Open è facile che si trovino all'interno della più famosa risorsa essa stessa Open, cioè appunto Wikipedia. Lo scambio di informazioni, è avvenuto da entrambe le parti: diverse pagine Wikipedia sono state aggiornate ed implementate con le informazioni di questa tesi. http://it.wikipedia.org/wiki/Open_government http://it.wikipedia.org/wiki/Open_data http://it.wikipedia.org/wiki/Open_source http://it.wikipedia.org/wiki/Open_access http://it.wikipedia.org/wiki/Open_content http://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio http://it.wikipedia.org/wiki/Copyright http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d%27autore http://it.wikipedia.org/wiki/Licenze_libere http://it.wikipedia.org/wiki/Creative_Commons http://it.wikipedia.org/wiki/CC-BY-SA http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_Free_Documentation_License http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_General_Public_License http://it.wikipedia.org/wiki/Free_Software_Foundation http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Maperitive http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:OpenLayers 11.2 LINK ESTERNI A RISORSE WEB CORRELATE RISORSE WEB E APPLICAZIONI UTILIZZATE PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTA TESI: CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 154DI 159 NOTE BIBLIOGRAFICHE • OPEN STREET MAP http://www.openstreetmap.org/#map=14/44.4583/8.7714 Home del progetto Open Street Map, possibilità' di visualizzare i dati OSM tramite stile Mapnik[default], CycleMap, mappa dei trasporti e la mappa Humanitarian. • LONVIA MAP http://hiking.waymarkedtrails.org/it/?zoom=14&lat=44.46489&lon=8.78461&hill=0.25# Progetto di un' Università tedesca, offre la possibilità' di visualizzare i dati OSM sotto forma di relazioni e che contengano all'interno l'etichetta: route=hiking. In basso a destra, cliccando su "percorsi" viene data la possibilità di visualizzare sentiero per sentiero. • MAP COMPARE http://tools.geofabrik.de/mc/? lon=8.77179&lat=44.46466&zoom=14&num=4&mt0=mapnik&mt1=cyclemap&mt2=bingmap&mt3=google-map Link che permette la comparazione tra mappe OSM e le mappe su web più conosciute e diffuse: Bing Map (Microsoft) e Google Maps • ELENCO WIKI SULLO STATO DELLA SENTIERISTICA LIGURE SU OSM http://wiki.openstreetmap.org/wiki/Liguria/Status Pagina con l'elenco (parziale) dei sentieri presenti su OSM come relazioni (quindi visualizzabili dalla Lonvia Map), inoltre in fondo pagina e' presente una legenda e brevi istruzioni su come leggere/inserire su OSM i dati e le etichette OSM. Questa pagina vuole essere esclusivamente un riassunto di quel che e' presente e di cosa manca su OSM. • MAP FEATURES OSM http://wiki.openstreetmap.org/wiki/IT:Map_Features Elenco più o meno completo su quello tutti gli elementi presenti all'interno di OSM, di conseguenza diventa la miglior guida su cosa/come mappare. STATISTICHE E INFORMAZIONI SU OPEN STREET MAP: • STATISTICHE OSM http://resultmaps.neis-one.org/osm-notes Statistiche varie • MAPPA DEI TUOI CONTRIBUTI http://yosmhm.neis-one.org/ Mappa che illustra graficamente i contenuti inseriti da qualsiasi membro registrato di OSM CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 155DI 159 NOTE BIBLIOGRAFICHE • MAPPA SULLA DENSITA' DI DATI http://resultmaps.neis-one.org/osmgps.html?zoom=8&lat=44.42488&lon=8.71985&layers=B000T Layer di tasselli esagonali a colori diversi a seconda della quantità di dati presenti sul territorio • MAPPA SULLA DISLOCAZIONE DEI MEMBRI DELLA COMUNITA' OSM http://resultmaps.neis-one.org/oooc?zoom=10&lat=44.41849&lon=8.857&layers=B00FFFFFFT Possibilità di distinguere i membri a seconda della quantità di dati inseriti. • MAPPA SULLA DISLOCAZIONE DEI NUOVI MEMBRI DELLA COMUNITA' OSM http://resultmaps.neis-one.org/newestosm.phps Indicato il numero di nuovi membri OSM per zone territoriali. • ELENCO SULLA DISLOCAZIONE DEI NUOVI MEMBRI DELLA COMUNITA' OSM http://resultmaps.neis-one.org/newestosmlist.php Indicato il numero di nuovi membri OSM per zone territoriali sotto forma di elenco. • STATISTICHE SUI CONTRIBUTI INSERITI PER UTENTE http://hdyc.neis-one.org/ ps. il mio nome utente OSM è seba85, inseriscilo per vedere cosa ho mappato • OSM RELATION ANALYZER http://ra.osmsurround.org/index Inserendo il numero della relazione restituisce rispettive statistiche • TAG INFO http://taginfo.openstreetmap.org/ Elenco delle maggiori etichette utilizzate su OSM IL MONDO DI OPEN STREET MAP, POTENZIALITÀ E UNICITÀ: • YAOUNDE', LA CAPITALE DEL CAMERUN http://www.openstreetmap.org/#map=12/3.8427/11.4759 Esempio di cosa può diventare Open Street Map se supportato da un amministrazione comunale. • MAPPA DEI TRASPORTI PUBBLICI DI LINZ http://linz.faehrt.at/ Mappa in tempo reale. • CLOUDMADE CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 156DI 159 NOTE BIBLIOGRAFICHE http://maps.cloudmade.com/ Servizio web per l'editing di mappe OSM online. Possibilità di caricare mappe OSM all'interno di migliaia di stili grafici, inoltre da la possibilità di personalizzare. • OPEN PISTE MAP http://openpistemap.org/ Mappa sulle stazioni sciistiche (nell'arco alpino) • MAPPA DEI PARCHEGGI http://parking.openstreetmap.de/ Solo in Germania • OPEN SEA MAP http://map.openseamap.org/ Mappa dei porti e rotte marine (nord europa) • TRACKS4BIKERS http://tracks4bikers.com/build_osm Possibilità su base OSM di calcolare percorsi e relative altimetrie • OPEN STREET MAPS ROUTING SERVICE http://yournavigation.org/ Data la possibilità di calcolare percorsi. • OSM POI VIEWER http://www.lenz-online.de/cgi-bin/osmpoi/osmpoi.pl Mappa che offre la possibilità di cercare elementi puntuali per categorie precise (es. cinema, ristoranti, ospedali ecc ecc) • MAP QUEST OPEN http://open.mapquest.it/#bfc932050f76030ffcc698a9 Mappa che offre la possibilità di cercare elementi puntuali per categorie precise (es. cinema, ristoranti, ospedali ecc ecc). E' possibile salvare le mappe. • OPEN WHAT EVER MAP http://www.openwhatevermap.org/ Semplice collage di diversi stili grafici in un unica mappa. • OPEN ORIENTEERING MAP http://oomap.co.uk/ Mappa che come risultato da carte molto simili a quelle utilizzate dalla Federazione Internazionale Orienteering. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 157DI 159 INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI 12 INDICE DELLE ILLUSTRAZIONI FIGURA 1: HOME PAGE DI OSM: LIVELLO MAPPA "STANDARD" PAG.63 FIGURA 2: HOME PAGE DI OSM: FINESTRE "LEGENDA" E "CONDIVIDI" PAG.65 FIGURA 3: HOME PAGE DI OSM: MAPPE "OPEN CYCLE MAP" E "TRANSPORT" PAG.65 FIGURA 5: HOME PAGE DI OSM: MAPPE "OPEN CYCLE MAP" E "TRANSPORT" PAG.67 FIGURA 4: HOME PAGE DI OSM: MAPPE "MAP QUEST OPEN" E "HUMANITARIAN" PAG.67 FIGURA 5: OSM VS GOOGLE MAP MAKER: LE DIFFERENZE PAG.73 FIGURA 6: OSM VS GOOGLE MAPS: ACQUASANTA - PONTEDECIMO PAG.75 FIGURA 7: OSM VS GOOGLE MAPS: CHARDONNEY - COGNE PAG.75 FIGURA 8: OSM VS GOOGLE MAPS: MONTE BIANCO DA CHARMONIX PAG.75 FIGURA 9: OSM VS GOOGLE MAPS: AMSTERDAM - LHASA PAG.77 FIGURA 10: YAOUNDÉ: LA ZONA DELLA STAZIONE FERROVIARIA PAG.79 FIGURA 11: YAOUNDÉ SU OPEN STREET MAP PAG.79 FIGURA 12: YAOUNDÉ: PARTICOLARE DELLA CITTÀ PAG.81 FIGURA 13: OPECYCLEMAP: CENTRO DI MUNICH PAG.83 FIGURA 14: OPEN CYCLE MAP: LAGO DI COSTANZA PAG.85 FIGURA 15: WAYMARKED TRAILS: ACQUASANTA E I SUOI SENTIERI PAG.87 FIGURA 16: MAPPA DEI TRASPORTI PUBBLICI PAG.89 PAG.93 FIGURA 17: PROGETTO HOT AD HAITI: DIFFERENZE NEI DATI MAPPA (DICEMBRE2009, FEBBRAIO 2010, SETTEMBRE 2013) FIGURA 18: CENTRO DI HAITI, SI POSSONO RICONOSCERE SEGNATI IN ROSA GLI OSPEDALI DA CAMPO, IN ROSSO LE STRUTTURE PROVVISORIE PAG.95 D'ACCOGLIMENTO (TENDE), IN GIALLO LE STRADE OSTRUITE FIGURA 19: VERSAILLES SU OSM: MAPPA "HUMANITARIAM MAP" PAG.95 FIGURA 20: VERSAILLES SU OSM: VISTA DELLA ZONA, E PARTICOLARE GIARDINO PAG.97 PAG.97 FIGURA 21: VERSAILLES SU OSM: PARTICOLARI GIARDINO (ZOOM LIVELLO 19) FIGURA 22: IL GIARDINO DI VILLA DUCHESSA DI GALLIERA SU OSM: LIVELLI DI ZOOM 19 E 20 PAG.99 FIGURA 23: OPEN SEA MAP, MARE DEL NORD PAG.101 FIGURA 24: IN ARANCIONE LE AREE DOVE SON STATI EFFETTUATI IL MAGGIOR NUMERO DI MODIFICHE ALLA MAPPA PAG.103 FIGURA 25: ACQUASANTA SU OPEN STREET MAP NEL MARZO DEL 2011 E GIUGNO 2013 PAG.107 PAG.113 FIGURA 26: OPEN HIKE ACQUASANTA: HOME FIGURA 27: OPEN HIKE ACQUASANTA: MAPPA BASE, ATTIVATA IL LIVELLO "SCALA DIFFICOLTÀ MTB" (MTB_SCALE) PAG.115 FIGURA 28: OPEN HIKE ACQUASANTA: ELENCO SENTIERI, CONTENENTE NELLO SPECIFICO IL SENTIERO "ACQUASANTA - PUNTA MARTIN [DIRETTA]". L'AREA PAG.117 IN BASSO DI COLORE VERDE SCURA È DI TIPO DINAMICO, CAMBIA A SECONDA DEL SENTIERO SELEZIONATO. FIGURA 29: OPEN HIKE ACQUASANTA: LEGENDA. E' VISIBILE NELL'IMMAGINE I PRIMI TRE ELEMENTI RIGUARDANTI LA SCALA DI DIFFICOLTÀ DEL SENTIERO (SAC_SCALE) PAG.119 FIGURA 30: OPEN HIKE ACQUASANTA: COME COLLABORARE PAG.121 FIGURA 31: OPEN HIKE ACQUASANTA: TUTORIAL JOSM. SPEZZONE DEL TUTORIAL PAG.123 FIGURA 32: OPEN HIKE ACQUASANTA: IL SENTIERO DELLE BARACCHE DE PRIE PAG.125 FIGURA 33: OPEN HIKE ACQUASANTA: I LINK ESTERNI PAG.127 FIGURA 34: SCHEMA DI TUTTE LE DISTRO BASATE SU KERNEL LINUX USCITE DAL 1991 AD OGGI. PAG.133 FIGURA 35: JOSM ALL'APERTURA DEL PROGRAMMA PAG.151 FIGURA 36: FINESTRA JOSM SUL DOWNLOAD DATI OSM PAG.153 FIGURA 37: JOSM, PAGINA PRINCIPALE PAG.153 FIGURA 38: FINESTRA JOSM PER IL CARICAMENTO DATI UTENTE PAG.153 FIGURA 39: FINESTRA JOSM SULLA GESTIONE ORTOFOTOCARTE PAG.155 PAG.157 FIGURA 40: ETICHETTE E TAGS DI JOSM FIGURA 41: FINESTRA JOSM SUL CARICAMENTO DATI VERSO DATABASE OSM PAG.161 FIGURA 42: MAPERITIVE ALL'APERTURA PAG.163 FIGURA 43: MRULES "DEFAULT" DI MAPERITIVE PAG.165 FIGURA 44: MRULES "WIREFRAME" DI MAPERITIVE PAG.165 PAG.165 FIGURA 45: MRULES "GOOGLEMAPS" DI MAPERITIVE FIGURA 46: MRULES "HIKING" DI MAPERITIVE PAG.167 FIGURA 47: MRULES "URBAN NIGHT" DI MAPERITIVE PAG.167 FIGURA 48: NEUTRALMAP.MRULES SU MAPERITIVE PAG.171 FIGURA 49: NEUTRALMAP.MRULES SU EDITOR DI TESTO PAG.171 FIGURA 50: NEUTRALMAP.MRULES MODIFICATO PAG.175 FIGURA 51: NEUTRALMAP.MRULES IN VERSIONE ORIGINALE PAG.175 CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 158DI 159 TESI RILASCIATA SOTTO LA LICENZA LIBERA CC-BY-SA TESI RILASCIATA SOTTO LA LICENZA LIBERA CC-BY-SA http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/legalcode TU SEI LIBERO: • DI RIPRODURRE, DISTRIBUIRE, COMUNICARE AL PUBBLICO, ESPORRE IN PUBBLICO, RAPPRESENTARE, ESEGUIRE E RECITARE QUEST'OPERA • DI MODIFICARE QUEST'OPERA • DI USARE QUEST'OPERA PER FINI COMMERCIALI ALLE SEGUENTI CONDIZIONI: • ATTRIBUZIONE — DEVI ATTRIBUIRE LA PATERNITÀ DELL'OPERA NEI MODI INDICATI DALL'AUTORE O DA CHI TI HA DATO L'OPERA IN LICENZA E IN MODO TALE DA NON SUGGERIRE CHE ESSI AVALLINO TE O IL MODO IN CUI TU USI L'OPERA. • CONDIVIDI ALLO STESSO MODO — SE ALTERI O TRASFORMI QUEST'OPERA, O SE LA USI PER CREARNE UN'ALTRA, PUOI DISTRIBUIRE L'OPERA RISULTANTE SOLO CON UNA LICENZA IDENTICA O EQUIVALENTE A QUESTA. PRENDENDO ATTO CHE: • RINUNCIA — E' POSSIBILE RINUNCIARE A QUALUNQUE DELLE CONDIZIONI SOPRA DESCRITTE SE OTTIENI L'AUTORIZZAZIONE DAL DETENTORE DEI DIRITTI. • PUBBLICO DOMINIO — NEL CASO IN CUI L'OPERA O QUALUNQUE DELLE SUE COMPONENTI SIANO NEL PUBBLICO DOMINIO SECONDO LA LEGGE VIGENTE, TALE CONDIZIONE NON È IN ALCUN MODO MODIFICATA DALLA LICENZA. LA LICENZA NON HA EFFETTO IN NESSUN MODO SUI SEGUENTI DIRITTI: • LE ECCEZIONI, LIBERE UTILIZZAZIONI E LE ALTRE UTILIZZAZIONI CONSENTITE DALLA LEGGE SUL DIRITTO D'AUTORE; • I DIRITTI MORALI DELL'AUTORE; • DIRITTI CHE ALTRE PERSONE POSSONO AVERE SIA SULL'OPERA STESSA CHE SU COME L'OPERA VIENE UTILIZZATA, COME IL DIRITTO ALL'IMMAGINE O ALLA TUTELA DEI DATI PERSONALI. NOTA: • OGNI VOLTA CHE USI O DISTRIBUISCI QUEST'OPERA, DEVI FARLO SECONDO I TERMINI DI QUESTA LICENZA, CHE VA COMUNICATA CON CHIAREZZA. CARTOGRAFIA LIBERA A SUPPORTO DELL'ESCURSIONISMO 159DI 159