Le OcchioGuide: Lo still life

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Le OcchioGuide: Lo still life
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Le OcchioGuide: Lo still life
Lo still life
La
fotografia still life, o natura morta per usare un termine caro ai
pittori, che fin dal Rinascimento iniziarono a
ritrarre soggetti
inanimati, è appunto un genere in cui i soggetti sono le cose, i vegetali
o gli animali che hanno la
sventura di finire sulle nostre tavole (la
fotografia dei cibi o gastronomica), è molto praticata dai professionisti
a
fini pubblicitari, scientifici, documentaristici e artistici.
Non è invece fra i generi preferiti da fotoamatori e appassionati di
fotografia, che da sempre si sentono più attratti
dalle istantanee, dai
ritratti e dal paesaggio. E' un peccato, perchè da grandi soddisfazioni,
è una grande palestra
di tecnica compositiva e fotografica, educa il
gusto del bello e dell'armonia di forme e sviluppa il senso delle
luciombre.
Lo
still life è affascinante, proprio perchè complesso sia dal punto di
vista tecnico, che artistico-creativo e
comporta una sperimentazione delle
luci, da dosare al pari delle ombre e lo sviluppo di una sensibilità
particolare
nell'accostamento delle forme, come struttura e disposizione
che poi vanno inserite in un contesto, lo sfondo,
coerente ma non
invadente. Si tratta di una vera sfida con se stessi e le proprie capacità,
ma si sa...in tutti i campi
il bello è proprio cominciarle e magari
vincerle le sfide.
Sotto il
titolo e sopra, due intriganti immagini di Ugo
Cutilli, creano
una sottile suggestione emotiva, grazie
all'attento studio compositivo e
ai giochi di luci e ombre a enfatizzare strutture e superfici.
Concetti fondamentali
Per iniziare a praticare lo still life, come in qualunque gioco che si
rispetti, ci sono delle regole fondamentali da
seguire, per evitare di
fotografare dei guazzabugli ignobili e irritanti da guardare, sono tre e
ognuna altrettanto
importante delle altre:
COERENZA DEI SOGGETTI
gli oggetti-soggetti devono avere una coerenza fra loro, di forma, di
provenienza, di struttura o di ambito
temporale, ad esempio non ha senso
fotografare un libro antico, accostandolo al mouse di un computer, ne ha
invece fotografarlo insieme a una collezione di vecchie pipe o su uno
scrittoio antico.
LUCI ED OMBRE
lo still life comporta l'uso di illuminazione morbida e senza ombre, si può
utilizzare la luce di una finestra con uno
o più pannelli riflettenti per
avere un effetto naturale, oppure usare flash in luce riflessa (mai
diretta, i riflessi e le
ombre sarebbero devastanti) utilizzando le pareti
o il soffitto. In ogni caso il flash principale, va tenuto lontano dalla
fotocamera (mai montarlo sulla slitta della fotocamera) e va affiancato da
un flash secondario, meno potente, per
eliminare zone d'ombra indesiderate
e ottenere un'illuminazione più uniforme. Volendo poi
"esagerare", si
ottengono grandi risultati con più flash e/o
pannelli, ma è cosa da fare dopo aver acquisito un buon bagaglio
d'esperienza, i professionisti fanno stage di settimane sull'argomento
illuminazione.
LO SFONDO
va creato un contesto alla composizione o al singolo soggetto, che sia non
prevaricante, ma capace di
valorizzare. Le ombre molto profonde, come
sfondo sono l'ideale per soggetti chiari e dai colori scargianti, che in
questo modo si stagliano con efficacia. Al contrario soggetti scuri
richiedono sfondi chiari o con toni tenui e sfumati.
Ad esempio un drappo
nero è lo sfondo ideale per un vaso in vetro colmo di girasoli, mentre
una collezione di
armi da fuoco antiche, sarà valorizzata al massimo da
un fondale in velluto rosso.
La disposizione dei soggetti
Per cominciare, i primi scatti è bene farli con un soggetto singolo,
serve a capire come comporre l'inquadratura,
le luci e le ombre. Il
classico vaso di fiori o magari un vecchio orsacchiotto di peluche vanno
benissimo, conviene
comunque usare sempre il cavalletto per comporre con
calma ed evitare il vecchio nemico dei fotografi...il
micromosso. Vale la
pena sprecare un rullino, disporre il soggetto in vari modi rispetto alla
luce, annotando su un
taccuino fotogramma e situazione, per poi capire gli
errori e soprattutto rendersi conto dei giochi di luce ed ombre.
Alla fine
di questa prima fase propedeutica, potrete passare alle composizioni con
più soggetti.
Si
comincia sistemando l'oggetto più importante della composizione,
spostatelo e poi controllatelo nel mirino della
fotocamera (sempre sul
cavalletto ovviamente), fino a che non siete soddisfatti della posizione,
delle luci e delle
ombre, potete capire quale sarà l'effetto del flash,
puntando una normalissima torcia elettrica o un faretto in varie
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posizioni: su una parete, sul soffitto o su un pannello bianco sistemato
questo, usano una "luce
pilota" per verificare luci e ombre.
in precedenza, i professionisti fanno proprio
Rose,
foglie, frutta, tessuti in un trionfo di sfumature, colori e chiaroscuri
per una classica composizione dal
sapore pittorico, pensata e costruita
con equilibrio e senso artistico.
Inserite
poi l'oggetto successivo, controllando sempre nel mirino ed eventualmente
spostandolo, poi ripetete il
controllo con la torcia a fare da "luce
pilota", e così via fino all'ultimo oggetto della composizione.
Il vostro still life così "nascerà" progressivamente, avrete
modo nelle varie fasi di controllare proporzioni, pieni, vuoti,
luci e
ombre, tenere conto di forme e colori. Gli oggetti dovranno essere
complementari (ad esempio bicchieri e
bottiglie o i vari pezzi su una
scacchiera o arnesi da lavoro... gli esempi possono essere infiniti) ma,
cosa più
importante, bisogna disporli tenendo conto del punto focale, in
modo da non distrarre l'attenzione. Ad esempio la
composizione dei
bicchieri e delle bottiglie, è più valida con le bottiglie al centro e
un pò arretrate rispetto ai
bicchieri, il tocco finale di un
apribottiglia in perpendicolare e di fronte a tutta la composizione,
guiderà lo sguardo
verso gli oggetti soggetti. Se poi si riempiono le
bottiglie di acqua colorata, basta utilizzare vari liquidi commestibili e
non per farlo, si avranno i magici effetti della luce sui colori
translucidi (come tutti i liquidi colorati) e si dovrà tenere
conto oltre
che di ombre e luci, anche dei contrasti cromatici. Questa delle bottiglie
e dei bicchieri è una bella
sfida per iniziare...ve la consigliamo.
Questa
splendida composizione sembra il racconto nostalgico ed emozionato di
sottolineare atmosfera e senso di
intimità, cliccate sull'immagine per ingrandire.
L'illuminazione del set still-life
tutta una vita, con la luce calda a
A questo punto avrete compreso che per lo still life, la luce (e le ombre)
sono la conditio sine qua non, per
ottenere equilibrio cromatico e
stilistico. I professionisti impegnati nella pubblicità, nella
documentazione e nella
pubblicistica in generale, utilizzano ombrelli e
pannelli riflettenti, luci diffuse con bank e lampade a luce fredda
continua, esposimetri separati per l'esposizione, flash con luce pilota e
se non bastasse effettuano provini con
Polaroid a sviluppo immediato, per
controllare il risultato prima dello scatto finale. Vi domanderete...ma
allora è
roba per pochi eletti? Vi mostreremo nella prossima pagina, che
lo still life è alla portata di chiunque abbia passione e
senso
artistico.
Il principale
obiettivo è illuminare morbidamente, con luce diffusa e senza ombre nette
(utili invece come sfondo).
Non occorre per questo un costoso flash a
torcia da professionista, o altri accessori tipici degli studi fotografici
(bank, ombrelli riflettenti e quant'altro), ma solo un cavetto per
distanziare il nostro flash dalla fotocamera, alcune
fotocamere della
recente produzione, sono prive di presa sincro, ma non è un problema,
esistono in commercio
degli adattatori da inserire nella slitta che
consentono l'uso del cavetto.
Altro accessorio, di certo dal costo non proibitivo, è il soft-bank da
applicare alla parabola flash per ammorbidire e
diffondere la luce che
altrimenti sarebbe troppo dura e con ombre antiestetiche, è una sorta di
schermo bianco
translucido che permette di puntare il flash direttamente
sul soggetto. Un effetto simile sui flash lo hanno i bouncer,
sono delle
parabole argentate all'interno, da applicare con velcro al flash e che
permettono di sfruttare meglio la
riflessione dalla luce flash su pareti e
soffitti. In figura sotto vedete alcune proposte Lastolite e Lumiquest,
per il
controllo della luce flash.
Come si
vede in figura, le soluzioni per "addomesticare" la luce flash
non mancano, i bouncer (in alto a sinistra e
in basso a destra) sono
comodi e ripiegabili, il soft-box garantisce una morbida illuminazione
anche con flash
diretto sul soggetto, il diffusore rigido Lumiquest (in
basso a sinistra) promette un angolo illuminato di 180°.
Comunque
volendo essere taccagni fino in fondo, ci siamo presi la soddisfazione di
autocostruirci un soft-box, è
stato sufficiente un pezzo di stoffa bianca
trasparente, un elastico di merceria, ago, filo e qualche risata con la
moglie che pensava volessimo dedicarci all'arte del cucito, mentre ne
facevamo un sacchetto da applicare alla
parabola del flash.
PANNELLI
RIFLETTENTI
Un altro alleato prezioso dello still life sono i pannelli riflettenti,
sono utilissimi per schiarire le ombre e
consentono anche di sfruttare al
meglio la luce naturale, non c'è niente di meglio della luce di una
finestra, in una
bella giornata di sole per creare atmosfere avvolgenti e
poetiche, in esterno equilibrano i contrasti di luce. Con il flash
permettono un controllo più agevole delle ombre, e di creare luce
riflessa anche dove sarebbe impossibile, per
esempio con soffitti molto
alti o in ambienti con muri colorati a tinte forti, che introdurrebbero
dominanti
indesiderate.
Alcuni
degli innumerevoli pannelli riflettenti Lastolite, che ne fornisce di
tutte le fogge e misure, con treppiedi
appositi per il posizionamento.
Anche
per i pannelli riflettenti, vale il discorso della creatività
"risparmiosa", nel senso che è sufficiente un pannello
di
polistirolo, o un semplice drappo bianco, per fare tutto quello che serve
al nostro scopo.
IL
FLASH COME ILLUMINAZIONE SECONDARIA
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L'illuminazione nello still life è fondamentale, al punto che spesso è
necessario un secondo flash di schiarita, con
il quale compensare
l'esposizione nei punti "difficili" o creare effetti di
retroilluminazione, allo scopo sono dedicati
i cosiddetti slave, con
servoflash che sincronizza il lampo sul flash principale, sono sempre di
potenza limitata
avendo una funzione di puro supporto al lampeggiatore
principale. I più sofisticati con funzioni TTL oltre a non avere
bisogno
di cavi, fanno parte di un sistema in grado di dialogare in modalità
wireless, con la gestione TTL Flash del
sistema esposimetrico della
fotocamera.
Ma a parte le sofisticazioni della tecnologia attuale, utili a chi fa
dello still life una professione, un buon flash NG 10
corredato di
servocellula (il complesso cavo, flash e servocellula costa intorno ai 40
Euro) è più che sufficiente.
Una
buona via di mezzo, fra la soluzione economica appena descritta e quelle
professionali è un flash slave con
servocellula integrata, come il MORRIS
MINI SLAVE WIDE in figura, dotato di servoflash e con angolo di copertura
di ben 180°.
Dalla natura morta allo still-life
Uno
splendido still life con garofani, certe composizioni floreali devono
molto alla natura morta tipica della pittura
(clic sull'immagine per
ingrandire)
I pittori di nature morte, prediligono soggetti inanimati, ma che hanno in
se (e suggeriscono) l'idea della vita:
frutta, fiori, tavole imbandite di
generi alimentari, vino e cacciagione appaiono in solari composizioni,
valorizzati
da sapienti luci e ombre.
Lo still life deve
molto, come ispirazione artistica e compositiva all'arte in natura morta,
con il vantaggio
dell'immediatezza. Il fotografo può riprendere la frutta
e i fiori prima che avvizziscano, o i cibi prima che siano avariati.
Ciò che conta è curare la luce in funzione di,
struttura superficiale dell'oggetto:
colore del soggetto:
una
superficie rugosa riflette la luce in modo diverso da una liscia o lucida
se è chiaro proietterà
di per se luce, se è scuro creerà zone d'ombra
composizione del o dei soggetti:
se la
composizione è estesa e con molti dettagli, occorre una luce diffusa
che
eviti forti ombre. Quando invece occorre esaltare un particolare, la fonte
di luce o l'eventuale flash devono
essere angolati a 45°, questò darà
un effetto di plasticità creato dal gioco luci-ombre.
Il controllo di tutte
queste variabili, non può che essere frutto della sperimentazione e della
creatività del fotografo, ci
sono tanti "trucchi" come:
anteporre all'obiettivo o al flash della stoffa a trama leggera e magari
colorata, usare i
filtri colorati sulle parabole del flash, fotografare
con pellicola per luce diurna alla debole luce di una lampadina (si
crea
un effetto di calda luce arancione), usare la luce naturale del tramonto o
dell'aurora (notoriamente calda e
radente), l'unico limite è la
fantasia e la voglia di provare nuove soluzioni del fotografo.
La luce radente e soffusa, lo sfondo nero e la superficie lucida su
elegante questo still life
"alimentare"
Cercare il punto di ripresa
cui si riflettono le uova, rendono efficace ed
Ma oltre alla luce, anche il punto di ripresa è fondamentale, ad esempio
per dare un senso di profondità, è
opportuno rialzare il punto di
ripresa rispetto al soggetto-composizione, soprattutto se è di tipo
geometrico,
l'occhio di chi osserva la foto, sarà naturalmente portato a
concentrarsi sul soggetto.
Un'altro espediente è usare uno o più oggetti all'estremità del tavolo
o in primo piano, a dare graficamente l'idea del
centro focale, nella foto
sopra con le uova e il bicchiere, questo è messo in atto con i riflessi
delle uova, soluzione
elegante e originale. Comunque ad ogni variazione
del punto di ripresa o spostamento del soggetto, è opportuno
guardare con
calma nel mirino della fotocamera, immaginando cosa penserebbe uno
spettatore neutrale
osservando la scena.
Ottenere uno still-life creativo
Prima dell'avvento del computer, lo still life fotografico e creativo
veniva realizzato con il fotomontaggio, in pratica
si partiva da una prima
fotografia, che poi avrebbe fatto da sfondo alla composizione, a questa
venivano
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sovrapposti degli elementi e poi si rifotografava il tutto. Un
altro metodo era quello della multiesposizione, bloccando
il trascinamento
della pellicola, si effettuavano più riprese sullo stesso fotogramma,
aggiungendo elementi alla
prima fotografia "di sfondo". Ancora
oggi soprattutto gli appassionati e i fotoamatori, usano queste tecniche
complesse e affascinanti, in grado di creare immagini surreali e piene di
simbolismi.
Ora Photoshop e gli altri software grafici, hanno reso lo still life
creativo molto "comodo" da realizzare, noi pensiamo
che non si
possa più parlare a quel punto di still life fotografico, ma di semplici
immagini, una sorta di collage
digitale.
(Thanks to Fotografiareflex.net)
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