Allegato I.A.6 alla Bozza di Contratto

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Allegato I.A.6 alla Bozza di Contratto
Specifiche_tecniche_ISM/2011/C04/001/OC_serbatoi_carburante_MUU_final_19012011_IT
EUROPEAN COMMISSION
JOINT RESEARCH CENTRE
Ispra Site Management
Maintenance & Utilities Unit
Maintenance & Utilities Unit
SOSTITUZIONE DEI SERBATOI DI GASOLIO E BENZINA DEL
DISTRIBUTORE CARBURANTI E DELLA POMPA DI EROGAZIONE, E
RISISTEMAZIONE DELLE RELATIVE AREE
da realizzarsi nel Centro Comune di Ricerca (CCR) di Ispra
ALLEGATO I.A.6
SPECIFICHE TECNICHE
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1
DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERE................................................................3
1.1
DEFINIZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARSI ........................................................3
1.2
ELENCO DEGLI ELABORATI DI PROGETTO .............................................................3
1.3
PROGETTO ESECUTIVO ED ELABORATI DI CANTIERIZZAZIONE ................................3
1.4
OPERE E FORNITURE COMPRESE NELL'APPALTO - LIMITI DI FORNITURA...................4
1.5
CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI ......................................................5
2 LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO............................................................................6
3 DESCRIZIONE DELLE OPERE ....................................................................................7
3.1
NOTE GENERALI ............................................................................................... 11
4 NORME GENERALI SUI MATERIALI ......................................................................... 12
4.1
QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI .......................................................... 12
PROVE, CAMPIONATURE ED ACCETTAZIONE DEI MATERIALI ................................ 12
4.2
5 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI ........................................................................... 12
5.1
GENERALITÀ ................................................................................................... 12
5.2
VERIFICA ED ACCETTAZIONE DEI MATERIALI...................................................... 13
5.3
VERIFICA ED ACCETTAZIONE DEI DISEGNI ESECUTIVI E COSTRUTTIVI DI CANTIERE 14
5.4
VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI ...................................................................... 14
5.5
ONERI DEL CONTRAENTE .................................................................................. 15
DOCUMENTAZIONE FINALE ............................................................................... 16
5.6
5.7
PROCEDURE DI PROVA E COLLAUDO .................................................................. 16
5.8
CONTENUTI DEL PIANO DEI COLLAUDI E DEL PIANO DI CONTROLLO QUALITÁ ....... 17
6 SPECIFICHE TECNICHE............................................................................................ 17
6.1
IM-03: SERBATOI............................................................................................... 17
IM-05: TRASMETTITORE CONTINUO DI LIVELLO ................................................... 18
6.2
6.3
KIT DI CONTROLLO VERSAMENTO SERBATOI ...................................................... 19
6.4
SEPARATORE DI IDROCARBURI .......................................................................... 20
6.5
TUBAZIONI ...................................................................................................... 21
6.6
CANALETTE DI SCARICO ACQUE ........................................................................ 22
QUADRO ELETTRICO PER ALIMENTAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO .................... 22
6.7
6.8
TUBAZIONI PER COMBUSTIBILE (KPS) ................................................................. 22
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1 DESCRIZIONE GENERALE DELLE OPERE
1.1 DEFINIZIONE DELLE OPERE DA REALIZZARSI
Il presente documento descrive le opere e forniture da prevedersi in merito alla
SOSTITUZIONE DEI SERBATOI DI GASOLIO E BENZINA DEL DISTRIBUTORE
CARBURANTI E DELLA POMPA DI EROGAZIONE E RISISTEMAZIONE DELLE
RELATIVE AREE
da realizzarsi nel Centro Comune di Ricerca (CCR) di Ispra (VA).
Le attività previste per la realizzazione degli impianti in oggetto sono quelle relative alla realizzazione di nuovi serbatoi per il distributore interno del CCR di Ispra, allo scopo di ottemperare alle normative ambientali relative ai serbatoi interrati; le lavorazioni nel dettaglio
sono meglio indicate al capitolo 3.
Nelle presenti specifiche tecniche, ogniqualvolta sia fatto un riferimento a standard (es. EN/UNI etc.) il riferimento deve essere inteso anche a standard equivalenti.
1.2 ELENCO DEGLI ELABORATI DI PROGETTO
I documenti di progetto, che costituiscono parte integrante del presente capitolato speciale di appalto, sono quelli elencati nel documento "Elenco degli elaborati" (Allegato I.A al
contratto)..
Resta inteso che in ogni momento, in corso d'opera, la Commissione tramite la direzione
lavori (qui di sequito la D.LL). si riservano di fornire all'Appaltatore gli eventuali ulteriori gli
elaborati grafici e/o documentali che saranno ritenuti necessari a meglio chiarire le opere
da realizzarsi, onde garantire la perfetta esecuzione delle opere stesse; tali elaborati si intendono comunque impegnativi per l'Appaltatore.
1.3 PROGETTO ESECUTIVO ED ELABORATI DI CANTIERIZZAZIONE
L'Appaltatore è tenuto alla predisposizione a sua cura e spese (e tale onere si intende
compensato nei prezzi di offerta e compreso nell'ammontare dell'appalto) di:
•
progetto esecutivo con dettagli di cantierizzazione di tutte le opere e forniture;
•
varianti non sostanziali al progetto esecutivo che si rendessero eventualmente necessarie in corso d'opera;¹
•
dimensionamento di dettaglio di tutti i componenti e apparecchiature degli impianti le
cui caratteristiche sono vincolate dalla scelta di specifiche marche o tipi di apparecchiature che l'Appaltatore ha la facoltà di effettuare, ovvero di specifici e particolari
tracciati di tubazioni, canali, ecc.;
¹ tali varianti, se verificatesi in corso d'opera, verranno annotate
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•
elaborati di cantiere, comprendenti l'esatta ubicazione e dimensione non solo delle
apparecchiature principali, ma anche degli accessori e componenti secondari (si citano a titolo di esempio, e relativamente alle sole tubazioni: pendenze, dispositivi di
spurgo dell'aria, dispositivi di scarico, di riempimento, ecc.);
•
elaborati tecnici e/o relazioni richieste ai fini autorizzativi dagli enti di controllo, quali
ISPESL, USL, Genio civile, ecc.;
•
eventuali altri documenti tecnici di minore rilevanza richiesti in corso d'opera dalla
D.LL.;
•
disegni e specifiche relativi alle opere edili più significative connesse alla installazione degli impianti, quali: formazione di fori, scavi, cunicoli, basamenti, ecc., che dovranno essere sottoposti tempestivamente alla D.LL. per preventiva approvazione.
L'Appaltatore è tenuto a presentare il progetto esecutivo completo entro 30 giorni dalla data del verbale di consegna lavori; la Commissione procederà all'esame della documentazione nei quindici giorni successivi alla consegna, inoltrando, nello stesso termine, motivata richiesta di revisione. L'appaltatore dispone di quindici giorni per recapitare la
documentazione nella versione revisionata secondo le indicazioni impartite dalla Commissione; che dovrà essere approvata per costruzione.
1.4 OPERE E FORNITURE COMPRESE NELL'APPALTO - LIMITI DI
FORNITURA
Si intendono comprese nelle opere oggetto di appalto, oltre alla fornitura e posa in opera
delle apparecchiature e dei materiali necessari e descritti nel cap. 3, le seguenti prestazioni:
•
le opere edili rilevanti ed accessorie necessarie al completamento ed alle finiture
dell’opera;
•
le opere edili di assistenza minuta necessarie al fissaggio di staffe e supporti per tubazioni, collettori, ecc.;
•
la formazione di tracce per la posa di tubazioni nei muri, bucature per l’attraversamento
di strutture orizzontali e verticali, ed il relativo ripristino, preservando, ove necessario, le
caratteristiche di compartimentazione antincendio;
• l'accurata messa a punto e taratura di tutti i sistemi impiantistici;
• la verifica, l'avviamento e le prove di funzionamento degli impianti;
•
la predisposizione della documentazione finale dell'impianto.
La fornitura dovrà essere resa completa di ogni elemento principale ed accessorio per
consegnare gli impianti perfettamente funzionanti, a norma di legge e rispondenti a tutte le
prescrizioni di questo Capitolato con i seguenti limiti di fornitura (inclusi nell'appalto):
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-
alimentazione elettrica da derivare nell’armadio di contenimento apparecchiature elettriche presente sotto l’area coperta;
scarico fognario, sino alla caditoia indicata nei disegni di progetto;
rete di terra, sino al pozzetto del dispersore;
1.5 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI
Gli impianti dovranno essere realizzati secondo la miglior regola d'arte e con l'utilizzo di
apparecchiature e materiali nuovi e della miglior qualità.
Dovranno risultare conformi alle leggi vigenti e alle normative tecniche di riferimento (UNI,
UNI-CIG, CEI, ecc.); tale conformità dovrà essere documentata, ove richiesto. Gli impianti
dovranno inoltre essere, nelle singole parti e complessivamente, dotati delle seguenti caratteristiche:
• sicurezza:
intesa come sicurezza dei lavoratori addetti alle opere di installazione degli impianti (in fase di costruzione), come sicurezza nell'uso degli impianti stessi da parte degli utenti, e
come sicurezza connessa alle attività di conduzione, manutenzione ordinaria e straordinaria;
• affidabilità funzionale:
implementata attraverso la scelta di tipologie impiantistiche e di specifiche apparecchiature
semplici e di qualità e attraverso una ridondanza calibrata degli impianti, frutto di un ottimale compromesso tra l'affidabilità stessa e l'economicità di installazione;
• semplicità ed economicità manutentiva:
frutto di una installazione lineare e quanto più possibile modulare degli impianti, dell'adozione di materiali e apparecchiature caratterizzati da ridotte esigenze di manutenzione, dell'ubicazione dei materiali e delle apparecchiature in posizioni accessibili con facilità e sicurezza;
• elasticità funzionale:
intesa come possibilità di gestire in condizioni funzionalmente ed energeticamente ottimali
situazioni anche molto differenziate in termini di reale utilizzo delle strutture e delle loro
parti);
• durabilità:
perseguita come risultato dell'impiego di tipologie impiantistiche e specifiche apparecchiature e materiali di robusta e durevole costruzione;
• riduzione dell'impatto ambientale:
valori minimi di emissione, elevata efficienza energetica, e con l'impiego, ove possibile, di
prodotti e materiali a ridotto impatto ambientale.
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2 LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO
Nel presente paragrafo sono riportate le principale leggi e norme cui gli impianti dovranno
essere conformi; resta inteso che l’appaltatore è tenuto alla scrupolosa osservanza di tutte
le prescrizioni vigenti, anche se omesse per brevità nell’elenco seguente, ovvero se emanate in data successiva a quella di appalto.
I serbatoi saranno realizzati ed installati conformemente a:
•
D.M. 24/05/99 N° 246 “Regolamento recante norme concernenti i requisiti tecnici per la
costruzione, l’installazione e l’esercizio dei serbatoi interrati”.
•
Direttiva 94/63/CE in relazione al controllo delle emissioni di composti organici volatili
(COV) derivati dal deposito della benzina e della sua distribuzione dai terminali alle
stazioni di servizio (fase I dei recuperi di vapori di benzina).
•
D.M. 31/07/1934 Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l'immagazzinamento, l'impiego o la vendita di oli minerali, e per il trasporto degli oli stessi.
•
Circolare del Ministero dell’Interno n°10 del 10/02/1969 “ “Distributori stradali di carburanti”.
•
Requisiti tecnici dei sistemi di recupero dei vapori di benzina prodotti durante le operazioni di rifornimento degli autoveicoli presso gli impianti di distribuzione carburanti.
Gli impianti elettrici saranno realizzati conformemente alla legge 46/90 ed alle norme CEI,
con particolare riferimento per i seguenti fascicoli:
• CEI 64-8
• CEI 11-8
• CEI-EN 60079-10
• Norme tecniche per gli impianti in luoghi con pericolo di esplosione
La raccolta,la conservazione e gli smaltimenti dei materiali pericolosi, inqunanti, tossici,
ecc., saranno realizzati in conformità alla normativa vigente.
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3 DESCRIZIONE DELLE OPERE
L’intervento comprende le seguenti attività:
1 installazione di due serbatoi interrati uno per il gasolio ed uno per la benzina della capacità di 30.000 litri cad.;
2 Scavi, rinterri, opere di fondazione per i due serbatoi nuovi e per la rimozione dei vecchi;
3 realizzazione delle reti di alimentazione per circuito gasolio e benzina dai nuovi serbatoi alle pompe di erogazione;
4 ricollegamento della pompa di erogazione del gasolio dalle tubazioni di alimentazione
esistenti alle nuove tubazioni;
5 sostituzione della pompa di erogazione della benzina SPb, collegamento alle nuove tubazioni e ricablaggio da impianto elettrico esistente;
6 travaso del carburante presente dai serbatoi da dismettere a quelli di nuova installazione;
7 bonifica dei serbatoi esistenti con lavaggio chimico;
8 demolizione dei serbatoi esistenti e smaltimento in apposita discarica autorizzata;
9 analisi chimica del terreno da cui si sono asportati i serbatoi esistenti per valutare la
necessità di bonifica del terreno stesso ed eventuale bonifica;
10 realizzazione delle reti di messa a terra di tutte le apparecchiature installate;
11 realizzazione del sistema di scarico acque del piazzale di rifornimento con disoleatore
e raccordo alla rete di scarico mista esistente;
12 risistemazione della pavimentazione in cls dell’area rifornimento e della pavimentazione stradale (asfalto) in tutte le aree interessate dai lavori;
13 Impianti elettrici;
14 Progettazione esecutiva, di dettaglio ed as built, come indicato al punto 1.3;
15 Come opera opzionale, si potrebbe eseguire lo smaltimento del terreno eventualmente
riconosciuto come inquinato da idrocarburi, con successivo riempimento con materiale
pulito.
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Descrizione delle attività.
1-2. Installazione di due serbatoi interrati uno per il gasolio ed uno per la benzina della capacità di 30.000 litri cad. I due serbatoi dovranno essere installati nella posizione prevista
a progetto prima della dismissione di quelli esistenti per ridurre al minimo l’interruzione del
servizio della stazione di rifornimento. Dovranno essere alloggiati su apposito letto di sabbia dello spessore non minore di 30cm, soletta di supporto e selle di ancoraggio per il fissaggio dei serbatoi.
Tutti i corpi metallici dovranno essere collegati alla rete di terra.
I serbatoi saranno dotati di passo d’uomo, in prossimità del quale si realizzerà un pozzetto
chiuso superiormente da apposito chiusino carrabile (classe D400). All’interno del pozzetto
saranno ubicati gli accessori necessari al riempimento dei serbatoi, al recupero dei gas in
fase di riempimento degli stessi, delle tubazioni di aspirazione delle pompe di erogazione e
delle tubazioni di ritorno (recupero vapori) nonché quelle degli sfiati. Il controllo di livello
dei serbatoi dovrà essere oltre che elettronico con lettura a distanza (di seguito descritto)
anche meccanico con asta in rame graduata.
All’interno dello stesso pozzetto dovrà essere alloggiato il sistema di controllo delle eventuali perdite di carburante (di seguito meglio descritto). I serbatoi del tipo a doppia parete
dovranno essere corredati di sistema di segnalazione di eventuali perdite che dovrà essere del tipo descritto successivamente; inoltre il controllo di livello dei serbatoi dovrà essere
monitorato in continuo con l’indicazione del livello visibile nell’armadio tecnologico posto
sotto la tettoia del distributore. Sia l’allarme delle eventuali perdite che quello di minimo livello dei serbatoi dovrà essere predisposto per dialogare con la rete di supervisione
dell’intero comprensorio.
3. Realizzazione delle reti di alimentazione per circuito gasolio e benzina dai nuovi serbatoi alle pompe di erogazione. Tali tubazioni dovranno essere interrate, ad una profondità
non inferiore a 70cm, protette da apposita soletta di calcestruzzo. Le tubazioni dovranno
essere in materiale multistrato composte da quattro strati, con strati più interni con barriera
contro la permeazione e strati esterni in polietilene robusto per dare maggiore resistenza
meccanica. I tre strati più esterni dovranno essere legati chimicamente per renderli inseparabili (tubazioni KPS) lo strato più interno dovrà esse conduttivo per scongiurare la possibilità di accumulo di cariche elettrostatiche potenzialmente pericolose. Le due linee di alimentazione dovranno essere intercettate con valvole alloggiate in apposito pozzetto
dedicato. Le nuove tubazioni dovranno essere posate senza l’interruzione del servizio
dell’impianto esistente e quindi dopo averle posate sino ai piedi delle colonnine di erogazione, si dovrà provvedere al ripristino delle pavimentazioni dell’area rifornimento e solo
successivamente al collegamento alle colonnine di erogazione.
4. La colonna di erogazione del gasolio dovrà essere scollegata dalle tubazioni esistenti e
ricollegata a quelle di nuova installazione, questa attività dovrà essere realizzata ovviamente prendendo tutte le precauzioni di sicurezza quali la disalimentazione elettrica della
colonna di erogazione e gli svuotamenti delle tubazioni del combustibile.
5. Fornitura di nuova colonna di erogazione per benzina del tipo con una sola pistola di erogazione, dotata di pompa di erogazione carburante, pompa di recupero, contatore emettitore di impulsi da interfacciare al sistema di contabilizzazione e lettura di badge esistente
questa attività dovrà essere realizzata ovviamente prendendo tutte le precauzioni di sicurezza quali la disalimentazione elettrica della colonna di erogazione da demolire e gli svuotamenti delle tubazioni del combustibile etc.
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6. I carburanti contenuti nei serbatoi esistenti dovranno essere travasati in quelli di nuova
installazione, ad eccezione di quelli delle benzine super che andranno eventualmente
svuotati recuperando e smaltendo poi il carburante in apposita discarica autorizzata.
7. I serbatoi esistenti dopo lo svuotamento dovranno essere bonificati, con solventi ecologici e quindi preparati per la demolizione.
8. I serbatoi, le tubazioni di collegamento e di sfiato esistenti andranno dissotterrati solo
dopo la bonifica e quindi smaltiti in apposita discarica autorizzata.
9-15. A seguito dello smaltimento delle apparecchiature preesistenti, si dovrà procede
all’analisi chimica del terreno sottostante per stabilirne l’eventuale grado di contaminazione
da idrocarburi e dunque decidere in accordo con la committenza se procedere alla bonifica
dell’area e fino a quale profondità; la decisione di procedere alla bonifica verrà comunicata
per iscritto dalla Commissione. L’eventuale bonifica dovrà consistere nell’asportazione del
terreno contaminato ed il trasporto a discarica autorizzata ed il rimpiazzo dello stesso con
terreno incontaminato. Successivamente si dovrà provvedere alla risistemazione del terreno a all’inerbimento (lavorazione superficiale con asportazione dille erbacce, materiale incerente e pietrame, semina, concimazione, spargimento di prodotto antiformica, rullatura,
primo innaffiamento)
10. Tutte le parti metalliche, sia di nuova installazione sia esistenti, dovranno essere collegate con una nuova rete di terra/equipotenziale. Il conduttore da utilizzare sarà del tipo
H07V-K di sezione 16 mmq con isolante di colore giallo/verde. La rete di nuova realizzazione farà capo ad un collettore di terra. Il collettore sarà collegato, con cavo tipo H07V-K
di sezione 35 mmq ad un picchetto dispersore di lunghezza 2 metri infisso nel terreno, alloggiato in apposito pozzetto senza fondo ispezionabile. Inoltre il collettore sarà anche collegato alla rete di dispersione di terra generale esistente, con cavo tipo H07V-K di sezione
35 mmq.
11. L’area del piazzale di rifornimento andrà corredata di impianto di smaltimento
dell’acqua piovana e di scolo degli autoveicoli. La captazione delle acque dovrà avvenire
con due griglie continue del tipo carrabile di classe D400. Le tubazioni di scarico dovranno
essere in PVC serie SN4 del tipo con innesto a bicchiere e guarnizione di tenuta.
Gli scarichi andranno convogliati in un separatore di idrocarburi di nuova fornitura prima
dello scarico nel collettore misto esistente.
12. Risistemazioni edili delle aree oggetto di intervento consistenti in:
- risistemazione del marciapiede di alloggiamento delle colonnine di erogazione carburanti (finitura con pietre di porfido);
- realizzazione della pavimentazione in cls (area indicativa secondo i disegni di progetto) con pendenza verso la griglia di scolo, carrabile D400;
- riasfaltatura di tutte le aree stradali oggetto di intervento;
- risistemazione dell’area verde oggetto di intervento realizzata con riempimento di
terreno pulito inerte sino a 0,6m dal piano campagna e i restanti 60 cm con terreno
vegetale piantumabile.
- sistemazione del terreno e semina di prato.
13. A servizio degli impianti sopra descritti, dovranno essere realizzati i seguenti impianti
elettrici:
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•
•
•
realizzazione e cablaggio del quadretto di alimentazione delle nuove centraline di
gestione allarmi e controllo di livello; il quadretto sarà dotato degli interruttori descritti nello schema di progetto, necessari all’alimentazione dei sensori di livello, degli allarmi di fuoriuscita del carburante e dei circuiti ausiliari. Il quadro sarà di tipo
metallico con portella con oblò in vetro temperato e serratura di tipo stagno con
grado di protezione IP55. Sarà dotato di controporta a cerniera per il montaggio di
apparecchiature di comando e segnalazione. Sulla controporta saranno presenti:
l’interruttore generale con relativa spia di presenza tensione, n.2 display che riportano il livello dei due serbatoi, n.2 pannelli del sistema di controllo/allarme di fuoriuscita del carburante dai serbatoi. All’interno del quadro, previa apertura della portella e della controporta, saranno accessibili gli interruttori di potenza che alimentano i
circuiti sopra descritti, gli alimentatori e le eventuali ulteriori apparecchiature necessarie al funzionamento dei circuiti previsti a progetto. Il quadro dovrà contenere, oltre agli interruttori, i cablaggi di potenza a 230V e le morsettiere, gli alimentatori e
gli apparati dei due sistemi di misura del livello dei serbatoi e dei due sistemi di controllo/allarme della fuoriuscita del carburante oltre al dispositivo di interfaccia con il
sistema di supervisione generale (fornito dalla committenza). Le dimensioni del
quadro riportate sullo schema di progetto sono quindi indicative e richiedono una
verifica degli ingombri effettivi di tutti gli apparati che dovranno essere installati e
della loro posizione nel quadro medesimo.
alimentazione del quadretto da derivare dall’attuale armadio protettivo esterno posto sotto la pensilina con cavo tripolare tipo FG7OR di composizione 3G6 mmq.
il cablaggio dei cavi di segnale/stato/comando dal quadretto di controllo al DCS, è
escluso dalla fornitura è sarà realizzato dalla committenza
- per segnale livello (n°2 / 4-20mA);
- per allarmi (n°2 segnali).
Il quadretto di controllo dovrà svolgere le seguenti funzioni/dotazioni:
• monitoraggio del livello dei singoli serbatoi, tramite indicatori digitali (0%÷100%), inseriti nel quadro;
• monitoraggio dell’eventuale versamento gasolio/benzina, tramite 2 distinte centraline inserite in fronte quadro;
• predisposizione per riporto allarmi/livelli al sistema di supervisione comprensoriale;
Si precisa che gli impianti elettrici dovranno essere realizzati con standard antideflagrante.
14. La progettazione esecutiva, di dettaglio ed as built, così come descritto nel punto 1.3,
sono compito dell'impresa, ed il cui compenso è incluso nell'offerta.
Dovrà inoltre essere prevista l’attività di avviamento e messa a punto delle pompe di erogazione e del sistema nel suo complesso, l'esecuzione dei collaudi secondo il piano prestabilito e la fornitura di piano controllo qualità dell'intero lavoro.
Gestione dei rifiuti
L'area di cantiere deve essere approntata in modo tale che i rifiuti delle lavorazioni siano
contenuti in appropriati contenitori in modo separato. Tali contenitori devono essere op
portunamente identificati con codice CER e descrizione del rifiuto, concordato preventivamente con la D.LL. Salvo specifici accordi, i rifiuti prodotti durante l'attività svolta dal contraente si intendono a carico del contraente stesso. Pertanto, il contraente è tenuto ad attenersi alle disposizioni di legge vigenti in materia di raccolta, stoccaggio, trasporto e
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smaltimento/recupero dei rifiuti (D.Lgs 152/06 e S.M.I) e a far pervenire alla Commissione
la quarta copia del formulario di identificazione del rifiuto (FIR) non appena questa è disponibile, al fine di certificare il corretto iter di smaltimento per i rifiuti. Tali disposizioni valgono in particolare per lo smaltimento del carburante, dei serbatoi e tubazioni e dell'eventuale terreno contaminato di cui ai punti 6, 8 e 9 precedenti.
3.1 NOTE GENERALI
I nuovi serbatoi saranno dotati di intercapedine per il controllo di versamento, al fine di verificarne l’integrità.
In particolare, tale controllo verrà effettuato a mezzo di una centralina elettronica, collegata
ad una sonda a 2 elettrodi contenuta all’interno di un serbatoietto in materiale plastico comunicante con l’intercapedine della cisterna di gasolio. La centralina controllerà costantemente la potenzialità tra i due elettrodi immersi nel liquido contenuto nel serbatoietto
(R=0).
Nel momento in cui dovesse verificarsi una perdita dall’intercapedine del serbatoio di gasolio, il livello del liquido di controllo all’interno del serbatoietto scenderà sino a scoprire gli
elettrodi, con variazione del loro potenziale (R=∞) che, immediatamente rilevato dalla centralina, attiverà il circuito ottico di allarme.
I serbatoi dovranno inoltre essere dotati di trasmettitore continuo di livello. Il livello di ogni
singolo serbatoio, rilevato dal trasmettitore, verrà riportato da un visualizzatore posizionato
sul nuovo quadretto elettrico collocato nella cabina di protezione esistente.
I serbatoi saranno dotati degli accessori riportati nelle tavole di progetto e richiesti dalla
normativa.
Le tubazioni di sfiato di ciascun serbatoio saranno portate, sino in prossimità delle pareti
esterne del fabbricato attiguo, ove saliranno sino ad altezza non inferiore a 2.50 m.
All’estremità i tubi di sfogo presenteranno una curva con reticella antifiamma, secondo
normativa vigente.
Si intende che è onere specifico dell’appaltatore il rilievo di dettaglio, comprese eventuali interferenze infrastrutturali, la predisposizione dei disegni di progetto esecutivo e costruttivo che dovranno essere approvati dalla committenza prima della
realizzazione delle opere.
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4 NORME GENERALI SUI MATERIALI
4.1 QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
Per la realizzazione degli impianti dovranno essere utilizzati esclusivamente materiali,
componenti ed apparecchiature di primarie case produttrici, costruiti a regola d'arte.
Con la dizione "a regola d'arte" si intendono materiali e componenti costruiti secondo le
norme tecniche emanate dagli enti italiani preposti (UNI, CEI, CIG, ecc.) o, in carenza, dagli equipollenti enti UE oppure USA, nonché nel rispetto della legislazione tecnica vigente
in materia di sicurezza, di funzionalità e di risparmio energetico.
Tutti i materiali che, secondo la vigente normativa, debbano essere a qualunque titolo certificati, dovranno essere provvisti dei necessari certificati di omologazione o conformità,
che dovranno essere presentati alla D.LL., prima della loro installazione.
Materiali ed apparecchiature utilizzati dovranno essere idonei e rispondenti al servizio al
quale sono destinati ed all'ambiente di installazione, tenuto conto delle sollecitazioni a cui
saranno sottoposti nelle ordinarie condizioni di esercizio. Inoltre dovranno essere dotati di
ottime caratteristiche di durabilità e facilmente manutenibili.
4.2 PROVE, CAMPIONATURE ED ACCETTAZIONE DEI MATERIALI
Campionature, accettazione e prove preliminari sui materiali devono essere eseguite secondo quanto prescritto al capitolo “Prove, controlli e collaudi”.
5 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI
5.1 GENERALITÀ
Le attività di prova, controllo e collaudo hanno lo scopo di garantire la rispondenza delle
opere eseguite ai requisiti funzionali degli utenti, conformemente ai documenti contrattuali
e segnatamente ai progetti esecutivi. Tali attività avverranno secondo il piano dei collaudi
di cui al punto 5.8.
Le attività vengono distinte come segue:
•
•
•
•
verifica ed accettazione dei materiali;
verifica ed accettazione dei disegni costruttivi di cantiere;
verifiche e prove preliminari;
collaudo definitivo.
Le verifiche saranno effettuate dal CCR, ovvero da un responsabile (D.LL. e/o Collaudatore) da esso nominato.
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In linea generale le attività di prova, controllo e collaudo comprendono i seguenti controlli
di conformità:
a) conformità del singolo elemento di impianto;
b) conformità tecnico-funzionale;
c) conformità prestazionale.
In particolare i controlli di cui sopra saranno articolati come segue:
a) Controllo di conformità del singolo elemento di impianto
- verifica di rispondenza ai campioni approvati ovvero alle schede tecniche approvate;
- verifica di rispondenza ai dati progettuali ed alle specifiche tecniche di gara;
- verifica di rispondenza per corretta installazione.
b) Controllo di conformità tecnico-funzionale
Per controllo di conformità tecnico-funzionale si intende la verifica di rispondenza alla
norma, la verifica di corretta costruzione dell’insieme ed il controllo operativo - funzionale.
Sono compresi nei controlli di conformità i seguenti interventi (per quanto applicabile):
• prove idrauliche a freddo;
• prove di circolazione dei fluidi;
• verifica di portate ed erogazioni;
• verifica degli automatismi.
c) Controllo della conformità prestazionale
Comprende le seguenti prestazioni:
• funzionalità impiantistica.
5.2 VERIFICA ED ACCETTAZIONE DEI MATERIALI
I materiali ed apparecchiature forniti dovranno essere preventivamente approvati dalla
D.LL., secondo quanto appresso specificato.
Si precisa che in ogni caso, malgrado l'accettazione dei manufatti da parte della Direzione
Lavori, il cotraente resta totalmente responsabile della riuscita delle opere anche per
quanto può dipendere dai componenti stessi.
- Tutti i manufatti oggetto del presente appalto dovranno essere preventivamente campionati, salvo espressa deroga della D.LL.
- La campionatura dovrà essere effettuata salvo diversa indicazione con la presentazione
dei prodotti.
- Solo dopo benestare del Direttore dei Lavori, che potrà richiedere a suo insindacabile
giudizio ulteriori campioni, sarà possibile effettuare ordinazione e montaggio dei componenti.
- Le campionature dovranno essere effettuate in funzione del programma lavori e dovranno essere tra loro coordinate in modo da garantire una visione completa e non settoriale dell'opera.
- Durante l'esecuzione dei lavori ed al termine dei medesimi dovranno essere effettuate
tutte le necessarie verifiche e prove funzionali.
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- La modalità di esecuzione delle prove e delle verifiche anche in sede di collaudo dovranno essere conformi alle norme ASSISTAL e UNI/CEI/CTI vigenti oltre ad eventuali
altre norme specifiche per il caso in esame.
- Inoltre il Direttore dei Lavori potrà richiedere l'esecuzione di tutte le prove e verifiche
che riterrà necessarie o solo opportune.
- L'Impresa sarà obbligata a prestarsi in ogni tempo alle prove dei componenti impiegati o
da impiegare, sottostando a tutte le spese per il prelievo, la formazione e l'invio di campioni nonché per le corrispondenti prove ed esami.
- I campioni verranno prelevati in contraddittorio.
- Degli stessi potrà essere ordinata la conservazione nei locali indicati dalla Direzione dei
Lavori, previa apposizione di sigilli e firme del Direttore dei Lavori e dell'Impresa e nei
modi più adatti a garantirne le autenticità e la conservazione.
- Le diverse prove ed esami sui campioni verranno effettuate presso Laboratori Ufficiali o
comunque graditi alla Direzione Lavori ed alla stazione appaltante.
- I risultati ottenuti in tali laboratori saranno i soli riconosciuti validi dalle due parti e ad essi esclusivamente si farà riferimento a tutti gli effetti del presente appalto.
- Tutti i manufatti con componenti elettrici oltre a rispondere alle norme CEI dovranno essere dotati di marchio IMQ o di equivalente marchio o di Keymark o equivalente. Dovranno inoltre essere marcati CE se previsto dalla normativa applicabile ai rispettivi
prodotti o categorie di prodotti.
5.3 VERIFICA ED ACCETTAZIONE
COSTRUTTIVI DI CANTIERE
DEI
DISEGNI
ESECUTIVI
E
Il contraente è tenuto a predisporre il progetto esecutivo e costruttivo di cantiere, che sarà
sviluppato sulla base del progetto preliminare contrattuale.
Nei disegni devono essere chiaramente illustrati e rappresentati tutti gli aspetti generali e
di dettaglio delle opere edili e di installazione, tra i quali: posizioni di dettaglio delle apparecchiature e degli organi di manovra ed intercettazione, basamenti, staffaggi, punti alti e
dispositivi di sfiato dell’aria, punti bassi e dispositivi di svuotamento, compensatori di dilatazione, ecc.
I disegni devono essere presentati per preventiva approvazione alla D.LL. nei termini contrattuali.
L’approvazione dei medesimi deve risultare da apposito verbale firmato dalla Commissione
5.4 VERIFICHE E PROVE PRELIMINARI
Si intendono per verifiche e prove preliminari tutte quelle operazioni atte a rendere gli impianti perfettamente funzionanti, compreso il bilanciamento dei circuiti, la taratura delle regolazioni, il funzionamento delle apparecchiature alle condizioni previste, ecc.
Le verifiche e prove preliminari vanno effettuate di norma in corso d’opera.
Le verifiche e le prove preliminari di cui in appresso, si devono in ogni caso effettuare durante l’esecuzione delle opere ed in modo che esse risultino completate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.
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a) verifica preliminare intesa ad accertare che la fornitura del materiale costituente gli impianti quantitativamente e qualitativamente corrisponde alle prescrizioni contrattuali e
che la posa in opera ed il montaggio di tubazioni, canalizzazioni, macchine, apparecchiature, ed ogni altro componente dell’impianto sia corretto. Per le tubazioni che corrono in cavedi chiusi od in tracce prove eseguite prima della chiusura. Prove eseguite
prima della posa dell’eventuale isolamento.
b) prova di tenuta idraulica ad una pressione di 1,5 volte superiore a quella corrispondente alla pressione massima di esercizio (ma comunque non inferiore a 6 bar), e mantenendo tale pressione per ore 24 (ventiquattro). Le tubazioni in prova, complete di valvole rubinetti o altri organi di intercettazione mantenuti in posizione “aperta”, devono
avere le estremità chiuse con tappi a vite o flange, in modo da costituire un circuito
chiuso.
Si ritiene positivo l’esito della prova quando non si verifichino fughe o deformazione
permanenti.
Delle verifiche e le prove preliminari di cui sopra e di quelle previste dalle norme si dovrà
compilare di volta in volta regolare verbale.
Dette verifiche potranno comprendere oltre le parti in vista, anche quelle sepolte e nascoste e sarà dunque obbligo del contraente scoprire quelle parti di lavoro che fossero indicate, senza diritto ad alcun compenso per i lavori di scoprimento e di conseguente ripristino.
Si precisa che sono a carico del contraente tutte le modifiche da apportare alle opere, anche se già finite in relazione alle eventuali prescrizioni degli Organi, Autorità o Enti competenti in sede preventiva ed in sede di collaudo degli impianti.
Si intende che, nonostante l’esito favorevole delle prove preliminari e delle verifiche suddette, il contraente rimarrà l’unico responsabile delle deficienze che si riscontreranno in
seguito e ciò fino alla fine del periodo di garanzia.
5.5 ONERI DEL CONTRAENTE
Il contraente è tenuto a sostenere tutti gli oneri relativi alla esecuzione delle prove, controlli
e collaudi, e di eventuali altre prove che la D.LL. o il collaudatore dovessero richiedere
nell’esclusivo interesse della Commissione, con la sola eccezione del compenso del collaudatore; si intendono quindi come specifici oneri del contraente, da intendersi compensati nei prezzi di gara (a meno degli oneri specificamente previsti nel Piano di Sicurezza e
Coordinamento e quindi compensati a parte al contraente):
• la messa a disposizione di personale tecnico di idonea capacità, nonché di adeguati
mezzi d’opera;
• la disponibilità ad operare, se richiesto per particolari ragioni di regolarità e continuità di
funzionamento del Centro o per ragioni di sicurezza, in giornate semifestive, festive ed
in orari notturni, o secondo modalità che minimizzino l'impatto dei lavori sull'operatività
del centro
• l'eventuale gestione del traffico veicolare in prossimità del cantiere, se necessario
• la messa a disposizione di attrezzature per lo svuotamento di eventuali acque raccoltesi negli scavi
• la messa a disposizione di apparecchiature di misura regolarmente tarate ed approvate
dalla D.LL. ovvero dal collaudatore;
• Il piano dei collaudi
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•
•
•
Il piano di controllo qualità
eventuali opere provvisionali che si rendessero necessarie, ecc;
la predisposizione della documentazione finale degli impianti, secondo quanto precisato nel par. seguente.
5.6 DOCUMENTAZIONE FINALE
Ogni impianto dovrà essere corredato di una completa documentazione idonea a garantire
la corretta gestione dell’impianto stesso da parte dei servizi manutentivi della Commissione.
Prima dell'accettazione (provvisoria e definitiva) degli impianti dovrà essere fornita alla
D.LL., ovvero al Collaudatore, la DOCUMENTAZIONE seguente:
− manuali, schede e documentazione tecnica e schemi elettrici di tutte le apparecchiature
installate;
− certificati di rispondenza dei materiali e apparecchiature alle Normative e Regolamenti
in vigore - Dichiarazione di Conformità;
− autorizzazioni, pratiche e certificazioni di conformità richieste dalla Legge;
− due copie su supporto CAD più tre copie piegate di tutti i disegni e schemi illustranti gli
impianti così come effettivamente realizzati ("as built");
− un dettagliato manuale di uso e manutenzione degli impianti (sistemi, sottosistemi e
singoli componenti).
Gli impianti non potranno in alcun modo essere accettati (né a livello provvisorio, né definitivo) senza che la predetta documentazione sia stata trasmessa alla D.LL. ovvero al Collaudatore, controllata ed accettata.
5.7 PROCEDURE DI PROVA E COLLAUDO
Le attività di prova, controllo e collaudo saranno svolte sotto la direzione della D.LL., sia
per quanto attiene le prove e controlli preliminari,che per quanto attiene i collaudi finali.
Le attività di prova, controllo e collaudo dovranno essere pianificate tempestivamente, con
particolare riferimento per quelle prove preliminari che devono essere effettuate in corso
d’opera (ad esempio le prove di tenuta a freddo).
In tale senso il contraente dovrà dare avviso tempestivo alla D.LL. del raggiungimento delle fasi di lavorazione atte a consentire le verifiche sopra elencate, onde consentire la presenza in cantiere della D.LL. durante lo svolgimento delle prove stesse.
Le attività di prova, controllo e collaudo preliminari dovranno essere pianificate e procedurate dal contraente in un documento regolarmente emesso (Piano dei collaudi), che dovrà
essere approvato dalla D.LL.; il documento potrà essere eventualmente aggiornato in base all’avanzamento delle lavorazioni.
Il contraente predisporrà inoltre il piano di controllo qualità sulla base dei requisiti allegati
alla documentazione di gara.
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Nel caso che il contraente risulti inadempiente sotto tale aspetto, la D.LL. si riserva di emettere un Piano dei controlli che diventerà cogente per il contraente.
5.8 CONTENUTI DEL PIANO DEI COLLAUDI E DEL PIANO DI
CONTROLLO QUALITÁ
Il contraente è tenuto a predisporre il piano di controllo qualità prima dell'inizio dei lavori,
ed il piano dei collaudi entro sessanta giorni dall'inizio dei lavori.
Il piano dei collaudi comprenderà:
• Prove di apertura e chiusura valvole
• Prove di funzionamento allarmi perdita carburanti
• Prove di funzionamento misuratori di livello
• Prove di continuità dell'impianto di terra
• Prove di tenuta dei circuiti idraulici
• Prove di circolazione ,portata ed erogazione
• Prove degli automatismi
Il piano di controllo qualità comprenderà:
• Processo di progettazione esecutiva e costruttiva
• Certificazioni dei materiali (calcestruzzo, ferro di armatura, serbatoi, centraline allarme
perdite, misuratori di livello, tubazioni, quadro elettrico)
• Monitoraggio tempi di esecuzione dell'appalto
• Rispetto delle prescrizioni di sicurezza
6 SPECIFICHE TECNICHE
6.1 IM-03: SERBATOI
DESCRIZIONE TECNICA:
Prescrizioni generali
I serbatoi saranno a doppia parete con intercapedine costruiti per il contenimento e lo
stoccaggio di gasolio, benzine o carburanti del genere.
Saranno dotati di boccaporto con diametro interno minimo 500 mm, flangiato.
Caratteristiche costruttive:
capacità 30 mc;
spessore parete interna 50/10;
spessore parete esterna 40/10;
Trattamento:
verniciati esternamente con antirombo plastificante o trattati con vetroresina
Accessori:
- valvola limitatrice di carico 90%;
- tappo lucchettabile;
- kit rilevatore di perdite;
- liquido interstiziale;
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-
altri accessori: come da disegni e normativa vigente.
6.2 IM-05: TRASMETTITORE CONTINUO DI LIVELLO
Tipo di sensore: capacitivo;
Corpo sonda: acciaio inox;
Attacco:1-1/2” GAS;
Connessione elettrica: DIN 43650A;
Grado di protezione: IP65;
Elettrodo di misura: inox φ8mm L=2000mm;
Controelettrodo: tubo inox da φ1”;
Rivestimento: teflon;
Temperatura: 120°C;
Pressione: 25 bar;
Alimentazione: 24 V d.c.;
Assorbimento: 2 VA;
Precisione: 0.5% f.s. dopo la taratura;
Uscita: 4÷20 mA, configurazione a 3 fili;
Materiali controllati: gasolio.
Corredato di :
- alimentatore delle seguenti caratteristiche:
Connessione elettrica: zoccolo octal;
Grado di protezione: IP40;
Alimentazione: 220 V;
Frequenza: 50-60 Hz;
Ingresso: 4÷20 mA;
Uscita: 2÷10 V;
-
visualizzatore digitale delle seguenti caratteristiche:
Connessione elettrica: DIN 43650A;
Grado di protezione: IP40;
Alimentazione: 220 V;
Ingresso: 4÷20 mA;
Uscita: 0÷100 %;
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6.3 KIT DI CONTROLLO VERSAMENTO SERBATOI
NORMATIVE RIFERIMENTO:
Norme Europee 76/117 EWG
M.I. n.3704/1282 per l’impiego a protezione di stoccaggi
di liquidi infiammabili ed esplosivi della categoria
“A”,”B”,”C”.
DESCRIZIONE TECNICA:
Prescrizioni generali
Il sistema sfrutterà la proprietà conduttiva dell’acqua e tramite due elettrodi attiverà
l’eventuale circuito d’allarme senza nessun movimento meccanico.
Esso sarà composto da una centralina collegata ad una sonda a 2 elettrodi contenuta
all’interno di un serbatoietto in materiale plastico comunicante con l’intercapedine della cisterna di gasolio. La centralina controllerà costantemente la potenzialità tra i due elettrodi
immersi nel liquido contenuto nel serbatoietto (R=0).
Al verificarsi di una perdita dall’intercapedine del serbatoio di gasolio, il livello del liquido di
controllo all’interno del serbatoietto si abbasserà scoprendo gli elettrodi, con variazione del
loro potenziale (R=∞) che, immediatamente rilevato dalla centralina, attiverà il circuito ottico di allarme.
Caratteristiche componenti:
- Centralina:
elettronica a sicurezza intrinseca “i” ;
con spia di funzionamento;
allarme ottico permanente;
allarme acustico con tacitazione mediante pulsante;
pulsante per il controllo funzionale;
uscita a potenziale libero 220 V-2 AR per collegamento di allarmi, controlli remoti, etc..
-
Serbatoietto:
in materiale plastico antistatico permanente;
capacità 10 l;
-
Sonda:
-
Liquido di controllo:
a 2 elettrodi integrati e protetti in materiale plastico antistatico;
glicole monopropilenico miscelabile con acqua.
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6.4 SEPARATORE DI IDROCARBURI
Norma di riferimento UNI EN 858
Il separatore di olii ed idrocarburi dovrà essere dimensionato per una portata di picco di 6
litri/sec.
Realizzato da un manufatto monoblocco prefabbricato completamente preassemblato.
Realizzato in cls armato vibrato con resistenza minima R'ck 500, confezionato con cemento a.r.s. classe 525.
Spessore pareti 12cm, spessore fondo 15cm, spessore copertura 20cm.
Portata strutturale 5.500 kg/mq.
Corredato di ganci di alaggio per la movimentazione e di passi d'uomo tombinati per le
manutenzioni/ispezioni.
Nel separatore sono raggruppate le sezioni di:
• sfangatura per la rimozione dei solidi decantabili; la sezione sarà dotata di
- griglia in acciaio inox per trattenere eventuali materiali galleggianti di grosse dimen-sioni,
- setto deflettore per la distribuzione uniforme del flusso in ingresso con griglia per impedire il passaggio dei corpi grossolani alle fasi successive.
• flottazione per la rimozione degli olii minerali e degli idrocarburi; la sezione sarà dotata
di:
- setto a sifone,
- filtro a coalescenza lamellare a struttura incrociata in polipropilene smontabile atto ad
aggregare le particelle di dimensioni minori per favorirne la salita,
- presa a sifone con otturatore automatico quale sistema di sicurezza per impedire l'uscita
dallo scarico degli idrocarburi accumulatisi nel separatore.
Caratteristiche tecniche
Potenzialità nominale 6l/secondo
Classe di carico C1
Lunghezza indicativa: 200cm
Larghezza indicativa: 120cm
Altezza indicativa: 120cm
Peso indicativo: 10 quintali
Diametro attacco ingresso 200mm
Quota scorrimento ingresso -89cm
Quota scorrimento uscita -84cm
Volume utile sfangatore 300 litri
Caratteristiche separatore:
- volume utile: 700 litri
- taratura otturatore automatico: 0,85kg/l
- tenore di uscita di idrocarburi liberi con densità 0,85kg/l <5mg/l
Montaggio su apposita superfie piana di idonea portanza, se necessario realizzando idoneo basamento in cls armato.
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6.5 TUBAZIONI
Tubazioni in PVC-U non plastificato per tubazioni di scarico fognature bianche e nere non
in pressione.
Norma di riferimento UNI EN 1401
Materia prima
La materia prima deve essere una miscela di PVC stabilizzata ed addizionata con opportuni additivi necessari a coadiuvare il processo di trasformazione.
Il contenuto di PVC della miscela non deve superare l'80% in massa secondo quanto stabilisce la norma di riferimento.
Tubi
I tubi devono essere prodotti con materia prima (miscela di PVC) vergine in forma di granulo o polvere che non è stata sottoposta ad uso o lavorazioni diverse da quelle richieste
per la produzione dei tubi.
Non è ammesso l'uso di materiali riciclati e rilavorabili.
Modulo di elasticità E>3000Mpa
Massa volumica media 1400kg/mc
Coefficiente medio di dilatazione termica: 0.16mm/m°K
Buona resistenza chimica alla corrosione
Deformazione media diametrale <5%
Colore rosso mattone
La superficie esterna e quella interna della tubazione devono essere liscie, pulite e prive di
cavità.
La fornitura verrà effettuata in barre nei vari diametri nominali secondo i disegni di progetto.
Il sistema di giunzione dovrà essere a bicchiere con giunzione elastomerica di tenuta conforme alla UNI EN 681.
Ogni barra di tubazione dovrà essere marchiata con l'indicazione della rispondenza alla
EN 1401, codice d'area di applicazione (U o UD), nome del fabbricante o del marchio di
fabbrica, indicazione del materiale, dimensione nominale, spessore di parete o SDR, rigidità anulare nominale SN4.
Profondità di interro secondo le indicazioni di progetto in base ai fondi scorrevoli.
Il letto di posa dovrà essere stabile e liscio senza ciotoli, con lo stesso materiale si procederà al rinfianco con strati di 20cm alla volta sino al ricoprimento della tubazione per almeno 20cm.
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6.6 CANALETTE DI SCARICO ACQUE
Canalette prefabbricate per la raccolta delle acque in calcestruzzo rinforzato con fibre di
vetro, con giunti di sicurezza come da norma DIN V 19580 - EN1433, classe di carico
D400.
Dimensioni come disegno di progetto.
Dovrà essere dotata di marchiatura CE.
Completa delle testate cieche di testa, e di testata raccordata per scarico in PVC.
Sezione Dim. 200x200cm, per imbocco tubazione PVC200cm.
6.7 QUADRO
CONTROLLO
ELETTRICO
PER
ALIMENTAZIONE,
GESTIONE
E
Quadro stagno da parete in metallo con porta munita di oblò in vetro temperato e serratura.
Grado di protezione IP55.
Dotato di :
• controporta a cerniera in poliestere per il montaggio di apparecchi di comando, spie,
centraline e display ;
• piastra di fondo forata in acciaio zincotropicalizzato per il montaggio di apparecchiature
non modulari;
• guide DIN per montaggio di apparecchi modulari;
• morsettiere;
• tasca portadocumenti.
6.8 TUBAZIONI PER COMBUSTIBILE (KPS)
Le tubazioni per trasporto di combustibile dovranno essere del tipo in materiale metalplastico multistrato con barriera antipermeazione appositamente realizzate per sistemi PPS
(Petrol Pipe System).
Dovranno essere del tipo conduttivo specificatamente sviluppati per evitare i rischi di formazione di cariche elettrostatiche.
Dovranno disporre dell’approvazione EN14125 e UL971, e rispondere allo standard
EN13463-1.
Le tubazioni dovranno essere composte da quattro strati, con strati più interni con barriera
contro la permeazione e strati esterni in polietilene robusto per dare maggiore resistenza
meccanica. I tre strati più esterni dovranno essere legati chimicamente per renderli inseparabili mentre lo strato più interno dovrà esse conduttivo per scongiurare la possibilità di accumulo di cariche elettrostatiche potenzialmente pericolose.
Le giunzioni delle tubazioni dovranno essere realizzate con saldatura per elettrofusione
utilizzando gli appositi manicotti dotati di elettrodi.
La temperatura ambiente in cui si effettuerà la saldatura dovrà essere compresa tra -10°C
e +45°C con ambiente asciutto quindi in assenza di nebbia e pioggia.
Per l’ingresso delle tubazioni nei pozzetti bisognerà utilizzare delle apposite flange passaparete.
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Per i tratti terminali delle tubazioni in metalplastico dovranno essere previsti i raccordi di
trandsizione plastica-acciaio per le connessioni alle apparecchiature.
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