Alleva agli statali: «Vi spettano 60 euro al mese» La Consulta

Transcript

Alleva agli statali: «Vi spettano 60 euro al mese» La Consulta
Intervista ad Alleva sugli statali: «Vi spettano 60 euro al mese»
MENU
FOTO
VIDEO
FIRME
BLOG
CERCA
LOGIN
Martedì , 30 Giugno 2015 - 14.07
TEMI CALDI
TERRORE ISIS
CRISI GRECA
RIFORMA DELLA SCUOLA
CAOS MIGRANTI
MAFIA CAPITALE
Esclusive
Le Esclusive di L43
Home » Esclusive » Alleva agli statali: «Vi spettano 60 euro al mese»
INTERVISTA
Alleva agli statali: «Vi spettano 60 euro al
mese»
La Consulta boccia il blocco dei salari. E rispunta l'indennizzo prodipendenti: «È il 3-4% di uno stipendio da 2 mila euro», dice il giuslavorista
Alleva a L43.
di Francesco Pacifico | 26 Giugno 2015
A Palazzo Chigi si tira un sospiro di sollievo.
A differenza di quanto avvenuto con la mancata indicizzazione delle pensioni
all’inflazione, la Corte costituzionale ha graziato il governo sul congelamento
dei salari degli statali.
Evitando un maxi risarcimento alla categoria, che l’avvocatura dello Stato ha
calcolato in 35 miliardi di euro.
Ma per i dipendenti pubblici c'è ancora una speranza.
VACANZA CONTRATTUALE. Il giuslavorista Piergiovanni Alleva è convinto
che possano richiedere quantomeno la cosiddetta vacanza contrattuale.
«Se per la Consulta è anticostituzionale bloccare la dinamica dei salari, allora
lo è anche non erogare la salvaguardia per il mancato rinnovo».
AVVOCATO LANDINIANO. Parola di un avvocato che per anni ha guidato per
anni la Consulta giuridica della Cgil e adesso ha scelto di mantenere lo stesso
ruolo in Fiom, perché crede nella linea di Maurizio Landini e non in quella
espressa nella segreteria di Susanna Camusso.
• Il giuslavorista Piergiovanni Alleva. © Imagoeconomica
file:///C:/Users/PIERAMIA/AppData/Local/Temp/Low/PWGBLJVZ.htm
Intervista ad Alleva sugli statali: «Vi spettano 60 euro al mese»
MENU
FOTO
VIDEO
FIRME
BLOG
CERCA
LOGIN
DOMANDA. I risarcimenti allora sono congelati?
RISPOSTA. Sì, perché la sentenza non è retroattiva. Però la questione è più
complessa di quanto possa credere lo stesso governo.
D. Cioè?
R. La contrattazione è tutelata dall’articolo 39 della Costituzione. Al quale è
seguita una legislazione, soprattutto con la legge 165 del 2001, che ha
disciplinato ampiamente la materia. Di conseguenza dal 2010 si è avuta una
compressione della contrattazione per motivi di cassa. Cosa che era già
avvenuta negli Anni 80.
D. Allora dove sta l’incostituzionalità?
R. La Corte è stata chiara sul fatto che una scelta simile non può essere
costante e definitiva. Soprattutto il blocco dei salari non può neanche essere
prolungato, proprio perché legato a motivi contingenti.
D. Può essere più chiaro?
R. La Consulta, e anch'io mi attendevo una sentenza in questa direzione, dice
che è un conto congelare la contrattazione in una situazione di emergenza, un
altro andare avanti fino all'infinito. Cosa contraria all'articolo 39 della
Costituzione.
D. Perché allora non annullare tutti gli effetti giuridici?
R. È sbagliato pensare che una norma sia sempre o costituzionale o
anticostituzionale. Una norma può anche diventare incostituzionale.
D. Non c’è speranza per i dipendenti pubblici?
R. Non ho detto questo. Forse qualcosa si può fare. Non ci scordiamo che
dentro alla contrattazione del pubblico impiego è prevista la norma della
'vacanza contrattuale'.
D. Sarebbe?
R. Questo strumento prevede che se il contratto ritarda, il lavoratore ha diritto
a un indennizzo che lo difenda dall’inflazione. Se la Consulta ha ribadito il
diritto alla contrattazione, allora è lecito ribadire il diritto a questa indennità.
Se è anticostituzionale bloccare la dinamica dei salari, allora lo sarebbe anche
non erogare la salvaguardia per il mancato rinnovo.
D. Dai primi calcoli, il governo potrebbe sborsare 5 miliardi.
R. L’indennità dovrebbe essere pari al 3-4% di uno stipendio medio da 2 mila
euro. Direi intorno ai 60 euro al mese.
D. Cosa consiglia l’avvocato?
R. In questi casi si deve fare ricorso al Tribunale del Lavoro. Però, prima di
alimentare aspettative, aspettiamo le motivazioni della sentenza.
D. Appunto, la sentenza...
R. Vorrei leggerla, mi lascia perplesso. La Corte ha cercato di fare un discorso
file:///C:/Users/PIERAMIA/AppData/Local/Temp/Low/PWGBLJVZ.htm
Intervista ad Alleva sugli statali: «Vi spettano 60 euro al mese»
MENU
sul
passato
e unoFIRME
sul futuro.
FOTO
VIDEO
BLOG
CERCA
LOGIN
D. Che differenza c'è?
R. Sul passato si è guardato alla stabilità dei conti. Sul futuro si è chiesto di
tornare alla normalità, ribadendo il valore costituzionale della contrattazione
sindacale e quello della libertà sindacale.
D. Ha valutato però l’aspetto economico.
R. No, la Corte non è entrata nei conti del governo. Si fa confusione perché le
sue valutazioni finiscono per essere sempre politiche, visto che si confronta
con un principio giuridico, che nasce su iniziativa politica.
D. Passiamo dalla teoria alla pratica.
R. Renzi sulle pensioni ha pensato di aggirare la decisione dando un’una
tantum misera da 500 euro. Poi succederà che qualcuno porterà il governo di
nuovo davanti alla Corte costituzionale e ancora una volta perderà.
D. Ma sugli statali la Consulta ha fatto risparmiare al governo 35 miliardi...
R. Ha semplicemente riconosciuto il principio emergenziale, l’esigenza
straordinaria, legata alla crisi, che ha spinto il governo a sospendere la
contrattazione. Salus populi suprema lex esto, dicevano i latini.
D. Esclude che esista un giudice a Berlino pronto a rimborsare i dipendenti
pubblici?
R. Bisogna vedere com’è stata scritta la sentenza. Se è interpretativa,
abrogativa o parzialmente abrogativa. Capiremo l’efficacia temporale del
blocco della contrattazione. E ciò che non rientra in quel determinato range,
detto in soldoni, va pagato. Il lavoratore può dire: dammi quello che prevede il
contratto.
Mi piace
102
Tweet
10
2
Commenti
file:///C:/Users/PIERAMIA/AppData/Local/Temp/Low/PWGBLJVZ.htm
7
© RIPRODUZIONE RISERVATA