Approfondimento tecnologico: Settore Florovivaistico
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Approfondimento tecnologico: Settore Florovivaistico
Osservatorio Brevetti - Marchi - Design Unioncamere - Dintec 2010 Approfondimento tecnologico sul settore FLOROVIVAISTICO In collaborazione con Indice INTRODUZIONE AL SETTORE COSA SI INTENDE PER FLOROVIVAISMO PANORAMICA DEL MERCATO FLOROVIVAISTICO INTERNAZIONALE, EUROPEO E NAZIONALE 3 3 3 FASI DELLA FILIERA DEL FLOROVIVAISMO 5 LA TUTELA PER LE NUOVE VARIETÀ VEGETALI 6 DOMANDE ITALIANE DI NUOVA VARIETÀ VEGETALE 7 QUADRO DELLE PUBBLICAZIONE SCIENTIFICHE POSIZIONAMENTO SCIENTIFICO INTERNAZIONALE DELL’ITALIA SPECIALIZZAZIONE SCIENTIFICA IN ITALIA QUADRO BREVETTI EUROPEI POSIZIONAMENTO INTERNAZIONALE DELL’ITALIA PROFILO TECNOLOGICO IN ITALIA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE IN ITALIA QUADRO MARCHI COMUNITARI DISTRIBUZIONE TERRITORIALE IN ITALIA 8 8 9 10 11 11 12 13 13 SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE 14 CONCLUSIONI 15 ALLEGATO 1. STRATEGIE DI RICERCA KEYWORD CHE INDIVIDUANO IL SETTORE FLORO-VIVAISTICO SCHEMA FASI FLORO-VIVAISTICO 16 16 16 ALLEGATO 2. RIFERIMENTI 20 ALLEGATO 3. ANALISI DI TEXT MINING E CLUSTERIZZAZIONE 21 © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 2 Introduzione al settore Cosa si intende per florovivaismo Con il termine “florovivaismo” si fa riferimento a quel particolare settore dell’attività agricola dedicato alla produzione di prodotti vegetali ornamentali e di materiale di propagazione. In esso è possibile distinguere i seguenti tre principali comparti produttivi: • la floricoltura: produzione di fiori e boccioli di fiori, recisi, per mazzi o per ornamento, freschi, essiccati, imbianchiti, tinti, impregnati o altrimenti preparati; fogliame, foglie, rami ed altre parti di piante, senza fiori ne' boccioli di fiori, ed erbe, muschi e licheni, per mazzi o per ornamento, freschi, essiccati, imbianchiti, tinti, impregnati o altrimenti preparati; • il vivaismo ornamentale: produzione di bulbi, radici tuberose, piante rizomatose da fiore allo stato di riposo vegetativo, in vegetazione o fioriti; piante in vaso da interno e da esterno da fiori con boccioli o fiorite, piante grasse, alberi arbusti, arboriscelli ornamentali (es. rododendri, azalee, rosai); • il vivaismo non ornamentale: produzione di alberi, arbusti, arboscelli e cespugli e piantimi da frutta e da ortaggio; piante da bosco iantimi di fragole, bianco di funghi (micelio). Panoramica del mercato florovivaistico internazionale, europeo e nazionale. Secondo i dati dello Statistical Yearbook (2009) realizzato dall’AIPH (International Association of Horticultural Producers) la superficie mondiale complessiva dedicata alla coltivazione di fiori e piante da vaso ammonta a ca. 546.540 ha (il dato non comprende la superficie dedicata al vivaismo). L’Europa1 (con 55.813 ha) è terza al mondo dopo la Cina (con 297.302 ha più della metà della superficie mondiale dedicata) e l’India (65.000 ha) per superficie dedicata. Entrambi questi paesi hanno investito negli ultimi dieci anni in maniera significativa nella produzione di fiori, fronde e piante, con l’obiettivo di soddisfare non solo il proprio fabbisogno (sono entrambe paesi caratterizzati da un forte consumo interno di tali prodotti) ma di raggiungere livelli produttivi e qualitativi tali da divenire, nel caso della Cina, il principale fornitore mondiale. L’area asiatica è caratterizzata da: • grandi potenzialità del territorio (vaste aree disponibili caratterizzate da clima tropicale, subtropicale e temperato); • notevoli risorse genetiche (ad es. qui sono localizzate ben 600 delle circa 800 varietà di azalee esistenti in tutto il mondo)2 ; • i tre quinti della superficie florovivaistica mondiale è localizzata in Asia (circa 800.000 ettari) principalmente in India, che vanta un'antica tradizione di produzione di fiori recisi destinati soprattutto al mercato interno, e in Cina, che, dopo l'entrata nell'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), sta usufruendo dei vantaggi derivanti dalla riduzione dei prezzi dei prodotti agricoli e dalla maggiore libertà commerciale3. 1 Il dato statistico relativo all’Europa riguarda i seguenti paesi (Austria, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Guernsey, Ungheria, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito. 2 http://www.coldiretti.it/aree/documenti/dossier%20fiori.pdf 3 http://www.inea.it/public/it/eventi.php?action=dettaglio&id_articolo=531 © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 3 Figura 1. Valore della superficie in ha investita in fiori e piante in vaso per paese/area geografica. Fonte: AIPH/Union Fleur: International Statistics Flowers and Plants 2009 Sebbene l'Europa4 rappresenti soltanto il 10% della superficie totale mondiale, è il maggior produttore a livello mondiale di fiori e piante da vaso (il dato non comprende la superficie dedicata al vivaismo), con una quota pari a ca. il 47% del valore della produzione mondiale (di cui il 16% rappresentato dai soli Paesi Bassi), seguito dalla USA e Cina (ca. il 12% ciascuno) e Giappone (ca.11%). Figura 2. Produzione mondiale di fiori e piante in vaso per paese (quote in base al valore in milioni di euro) Fonte: AIPH/Union Fleur: International Statistics Flowers and Plants 2009 Per quanto riguarda i dati relativi alla produzione (dati Eurostat) il valore totale della produzione Europea (EU27) di piante vive e prodotti della floricoltura nel 2008 ammonta a ca.19,5 miliardi di euro con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. I principali contributi alla crescita nel valore della produzione del 2008 sono dovuti alla Francia (+8,8%) e alla Germania (+3%). Il Regno Unito ha invece registrato un calo del 12,3% nel valore della produzione in Euro. Notevoli tassi di crescita sono stati registrati in alcuni dei nuovi Stati membri: Bulgaria (40,8%) e Romania (+20,1%), con valore assoluto della produzione, rispettivamente di 60 e 139 milioni di euro. In termini di valore in Euro della produzione di piante vive e prodotti della floricoltura nel 2008 i Paesi Bassi sono stati il primo produttore europeo, con ca. un terzo della produzione totale. L’Italia è stato il secondo maggior produttore con quota 15%, seguita dalla Germania (14%), Francia (13%) e Regno Unito (5%). 4 Il dato statistico relativo all’Europa riguarda i seguenti paesi (Austria, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Guernsey, Ungheria, Irlanda, Italia, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito. © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 4 Fasi della filiera del florovivaismo Di seguito sono riportate le fasi principali del processo produttivo relativo ai comparti della floricoltura e del vivaismo; le fasi principali sono scomposte in sottofasi al fine di evidenziare le peculiarità di ciascun comparto: Figura 3. Ciclo produttivo per il comparto florovivaistico © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 5 La tutela per le nuove varietà vegetali Così come in campo industriale è possibile brevettare una novità scientifica o tecnologica, facendo valere i propri diritti economici su di essa, anche in campo vegetale è prevista la richiesta dei diritti di tutela per le nuove varietà vegetali. Per essere idonee alla protezione, le varietà devono rispondere a requisiti di: 1. novità e distinguibilità dalle varietà già esistenti 2. uniformità 3. stabilità. I costitutori vegetali (breeders) che operano in Italia hanno due possibilità alternative per tutelare le proprie novità vegetali: a) tutela solo per il territorio italiano, con la protezione nazionale per le nuove varietà vegetali, attraverso il Decreto Legislativo 10 febbraio 2005 nr. 30. b) tutela per tutto il territorio della Comunità Europea, con il regime comunitario di privativa per i ritrovati vegetali. La tutela nazionale Un titolo di tutela varietale valido solo per il territorio italiano può essere chiesto ed ottenuto in base al Decreto Legislativo 10 febbraio 2005 nr. 30. La tutela nazionale si ispira alle norme della Convenzione UPOV 5, di cui l'Italia è membro dal 1977. Le domande di protezione debbono essere presentate all’Ufficio italiano marchi e brevetti del Ministero dell’industria. I controlli tecnici necessari per accertare che sussistono i requisiti di novità, stabilità ed omogeneità sono invece di competenza del Servizio "varietà vegetali e sementi" del Ministero delle politiche agricole. La durata della protezione è di 20 anni. La privativa comunitaria Con il regolamento (CE) n. 2100/94, l’Unione Europea ha istituito un sistema di privativa comunitaria per ritrovati vegetali come unica forma di proprietà industriale comunitaria per quanto riguarda le varietà vegetali. Tale regime di tutela, ispirato alla Convenzione UPOV, ha effetto uniforme su tutto il territorio della Comunità: con una domanda il costitutore ottiene la tutela e diventa titolare di un unico diritto di proprietà industriale valido in tutto il territorio; la privativa può essere altresì trasferita o estinta sul territorio in modo uniforme. La durata della protezione è di 25 anni, elevata a 30 anni nel caso delle specie viticole e arboree. L’attuazione e l’applicazione del regime di protezione comunitaria sono di pertinenza dell’Ufficio comunitario delle varietà vegetali (CPVO), che ha sede ad Angers, in Francia. Prima dell'introduzione di questo regime, chi aveva costituito una nuova varietà vegetale e desiderava tutelarla sull'intero territorio dell'Unione europea, doveva presentare una domanda particolare in ciascuno Stato membro dell'Unione. Oggi, invece, per ottenere lo stesso livello di tutela in tutti gli stati membri è sufficiente presentare una sola domanda al CPVO. La privativa comunitaria per i ritrovati vegetali non può essere però cumulata con una privativa nazionale o con un brevetto. Qualora la privativa comunitaria venga accordata dopo la concessione di una privativa nazionale o di un brevetto, l'effetto della privativa nazionale o del brevetto è sospeso per la durata della tutela comunitaria. La procedura di concessione di una privativa implica la realizzazione di un esame tecnico in merito alla distinzione, all'omogeneità e alla stabilità (DHS) della varietà in questione, da parte di stazioni sperimentali specializzate. Per evitare un'inutile ripetizione degli esami, il CPVO può utilizzare i risultati di esami DHS effettuati in precedenza, da parte dei competenti uffici degli stati membri. 5 UPOV: International Union for the Protection of New Varieties of Plants © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 6 La Convenzione internazionale UPOV L'UPOV è una organizzazione intergovernativa, con sede a Ginevra, fondata nel 1961 in occasione della Convenzione Internazionale di Parigi per la protezione delle nuove varietà di piante. Entrata in vigore nel 1968, è stata poi oggetto di successive revisioni nel 1972, 1978 e 1991 (quest'ultimo in vigore dal 24/4/1998). Scopo dell'UPOV è quello di promuovere un efficiente sistema di protezione sui ritrovati vegetali ed assicurare che i membri dell'Unione riconoscano i risultati raggiunti dai costitutori vegetali, concedendogli un diritto di proprietà intellettuale. Inoltre assiste i paesi membri nel processo di implementazione nella propria legislazione nazionale. Attualmente (luglio 2006) aderiscono all'UPOV 61 paesi, fra cui anche l'Italia. Domande italiane di Nuova Varietà Vegetale Per il periodo 1999-2009 sono state depositate in Italia 330 domande di Nuova Varietà Vegetale: Domande nuova varietà vegetale 60 50 40 30 20 10 0 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Anno di deposito © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 7 Quadro delle pubblicazione scientifiche Posizionamento scientifico internazionale dell’Italia • • • • • • • Nel periodo 1999-2008 le pubblicazioni scientifiche internazionali sul florovivaismo risultano essere 588.699, con un tasso di variazione annuo del 3,3%. Nel periodo 1999-2008 i Paesi del G7 si attestano su di una quota di pubblicazioni scientifiche sul florovivaismo pari al 35,8%, con un tasso di variazione annuo del 1,1%. Nel medesimo periodo i Paesi del BRIC si attestano su di una quota di pubblicazioni scientifiche sul florovivaismo pari al 25,8%, con un tasso di variazione annuo del 7,1%. Gli USA detengono il primato delle pubblicazioni scientifiche con una quota pari al 14,5%. Al secondo posto si trova l’India con il 10,4% ed al terzo posto la Cina con il 9,6%. Nel periodo 1999-2008 gli autori italiani hanno pubblicato 16.541 articoli scientifici sul florovivaismo, posizionando l’Italia all’ultimo posto fra i Paesi del G7 con una quota pari al 2,8%. Rispetto ai Paesi BRIC ci posizioniamo al di sopra della Russia. Il tasso di crescita delle pubblicazioni scientifiche italiane è del 3,3%, valore superiore a quello del G7 (pari al 1,1%) e identico a quello internazionale (pari al 3,3%), però inferiore al tasso di crescita dei BRIC (pari a 7,1%). La Cina presenta il più elevato tasso di crescita per le pubblicazione sul florovivaismo, con un valore del 12,5%. A seguire si posiziona il Brasile - con il 7,1% di crescita. Tabella 1. Florovivaismo: pubblicazioni scientifiche dei Paesi del G7 e BRIC (Brasile-RussiaIndia-Cina) per il periodo 1999-2008. PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE Paese USA Quota % 1999 Quota % 2008 Quota % 1999-2008 Tasso di variazione % annuo (CAGR) 15,6% 12,6% 14,5% 1,1% Giappone 4,9% 4,2% 4,7% 1,7% Gran Bretagna 5,0% 3,0% 3,9% -1,8% Germania 4,4% 3,6% 3,8% 1,1% Francia 3,8% 2,9% 3,0% 0,6% Canada Italia 2,9% 2,9% 3,0% 3,1% 2,8% 2,8% 2,8% 3,3% Totale G7 39,5% 32,0% 35,8% 1,1% India 9,9% 9,9% 10,4% 3,3% Cina 6,1% 14,3% 9,6% 12,5% Brasile Russia 3,6% 1,7% 5,3% 1,1% 4,2% 1,5% 7,1% -0,9% Totale BRIC 21,3% 30,6% 25,8% 7,1% Totale G7+BRIC Totale internazionale 60,9% 62,6% 61,5% 3,6% 51.519 71.269 588.699 3,3% Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati Dialog © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 8 Specializzazione scientifica in Italia Per descrivere la specializzazione scientifica dell’Italia sul florovivaismo si è suddivisa la filiera produttiva secondo 4 fasi tecnologiche e 11 sottofasi tecnologiche, come riportato in Tabella 2. Dalla distribuzione delle pubblicazioni italiane nelle sottofasi della filiera si riscontra che il maggiore numero di documenti è riferito a “Incrocio, selezione, miglioramento genetico” seguito da “Concimazione, tutoramento e trattamenti chimico fisici del terreno” e “Semina/Taleaggio”. Tabella 2. Florovivaistico: pubblicazioni scientifiche di enti/istituti italiani suddivise per fase della filiera produttiva (1999-2008) FASI FILIERA PRODUTTIVA RICERCA E SVILUPPO 6 SOTTOFASE QUOTA % PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE DI ENTI - ISTITUTI ITALIANI 7 genetica agraria, biologia molecolare e biotecnologie delle piante, biochimica vegetale, patologia vegetale, incrocio e selezione TOTALE RICERCA E SVILUPPO 65,4% Preparazione del substrato 3,2% Invasatura, messa a dimora 3,1% LAVORAZIONE DEL TERRENO Preparazione meccanica del terreno TOTALE LAVORAZIONE DEL TERRENO CURE COLTURALI 1,1% 7,4% Semina/Taleaggio 14,9% Concimazione, tutoramento e trattamenti chimico fisici del terreno Sistemi di supporto (irrigazione, installazione serre) Innesti, potatura, legatura 17,6% TOTALE CURE COLTURALI LAVORAZIONE DEL PRODOTTO 65,4% 13,5% 3,7% 49,7 Raccolta 4,2% Post-trattamento 0,3% Stoccaggio e logistica 6,9% TOTALE LAVORAZIONE DEL PRODOTTO Totale pubblicazioni Italia 11,4% 16.541 Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati Dialog Nell’Allegato 1 sono riportate le keyword che individuano le fasi della filiera produttiva. Un articolo scientifico potrebbe non appartenere a nessuna fase della filiera produttiva, quindi la somma delle quote % potrebbe essere inferiore al 100%. 6 7 © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 9 Quadro brevetti europei Posizionamento internazionale dell’Italia • Nel periodo 1999-2008 le domande di brevetto pubblicate dall’Ufficio Brevetti Europe- o (EPO) in tema di florovivaismo sono state 21.595, con un tasso di variazione annuo del 2,4%. • Sempre nel periodo 1999 – 2008 i Paesi del G7 si attestano su una quota di domande di brevetto pari al 79,7%; il contributo tecnologico sul florovivaismo presenta in 10 anni un tasso di variazione annua del 1,5%. • Gli USA detengono il primato delle domande di brevetto sul florovivaismo con una quota pari al 34,6%. Al secondo posto si trova la Germania – con una quota del 22,1% - ed al terzo posto il Giappone con il 7,3%. • Nel periodo 1999 – 2008 l’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) ha pubblicato 634 domande di brevetto con richiedente italiano che trattano di florovivaismo; questo porta l’Italia a posizionarsi al sesto posto fra i Paesi del G7 + BRIC 8. • Il tasso di variazione annuo delle domande di brevetto dell’Italia (+4,9%) è il più eleva- to fra i Paesi del G7 + BRIC. Tabella 3. Florovivaismo: domande di brevetto europeo per i Paesi del G7 e BRIC (Brasile – Russia – India – Cina), pubblicate da EPO nel periodo 1999-2008 Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati EPO Per le domande di brevetto europeo depositate dall’Italia si è proceduto all’analisi del contenuto: sono stati eliminati i documenti brevettuali presenti in duplice copia (A1 e A2) e inoltre sono stati stralciati alcuni documenti non pertinenti con il florovivaismo. 8 © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 10 Profilo tecnologico in Italia • Come nel caso delle pubblicazioni scientifiche, anche le domande italiane di brevetto europeo sono state distributite nella filiera produttiva secondo 4 fasi tecnologiche e 11 sottofasi tecnologiche. • Le fasi che possiedono il numero maggiore di domande di brevetto EPO con richiedente italiano per il periodo 1999-2008 sono la fase delle cure colturali seguita dalla fase di lavorazione del prodotto con % simili. • Un discreto numero di domande di brevetto riguarda la fase della lavorazione del terreno, mentre il campo della ricerca e sviluppo presenta ampi margini di miglioramento. Tabella 4. Florovivaistico: domande di brevetto sul florovivaismo con titolare italiano suddivise per fase della filiera produttiva (1999-2008) FASI FILIERA PRODUTTIVA SOTTOFASE 9 genetica agraria, biologia molecolare e biotecnologie delle piante, biochimica vegetale, patologia vegetale, incrocio e selezione 4,26% TOTALE RICERCA E SVILUPPO 4,26% RICERCA E SVILUPPO LAVORAZIONE DEL TERRENO Preparazione del substrato Invasatura, messa a dimora 13,25% Preparazione meccanica del terreno 0% TOTALE LAVORAZIONE DEL TERRENO CURE COLTURALI LAVORAZIONE DEL PRODOTTO 17,56% 7,02% Concimazione, tutoramento e trattamenti chimico fisici del terreno Sistemi di supporto (irrigazione, installazione serre) 10,88% 17,35% 4,25% 39,57% Raccolta 16,08% Post-trattamento 0,16% Stoccaggio e logistica 18,14% TOTALE LAVORAZIONE DEL PRODOTTO TOTALE BREVETTI ITALIA 4,31% Semina/Taleaggio Innesti, potatura, legatura TOTALE CURE COLTURALI 9 10 QUOTA % DI DOMANDE DI BREVETTO EPO CON TITOLARE ITALIANO10 34,38% 634 Nell’Allegato 1 sono riportate le keyword che individuano le fasi della filiera produttiva Lo stesso brevetto può appartenere a più fasi della filiera produttiva o non appartenere a nessuna fase, quindi la somma delle quote % non corrisponde al 100%. © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 11 Distribuzione territoriale in Italia • Il Nord-Est è la macroarea in cui sono presenti il maggior numero dei brevetti EPO con titolare italiano sul florovivaismo – con una quota del 46,1% – seguita dal Nord Ovest con una quota del 31,3%. Tabella 6. Florovivaismo: distribuzione per macroarea delle domande italiane di brevetto europeo, pubblicate da EPO nel periodo 1999-2008. Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati EPO • La Lombardia, l’Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto sono le prime quattro regioni in termini di sviluppo tecnologico sul florovivaismo, con una quota di domande italiane di brevetto EPO pari rispettivamente a 25,5%, 22,9%, 11,0% e 8,2%; queste regioni raggiungono il 67,7% del totale italiano. • Tra le regioni italiane la Calabria, il Molise, la Sardegna e la Valle d’Aosta non hanno domande di brevetto europeo pubblicate da EPO nel periodo 1999- 2008 sul tema del florovivaismo. • Milano – con il 12,2% - e Modena – con il 7,1% - sono le città con il numero maggiore domande di brevetto EPO sul florovivaismo. Tabella 7. Florovivaismo: distribuzione per regione delle domande italiane di brevetto europeo, pubblicate da EPO nel periodo 1999-2008. Tabella 8. Florovivaismo: province11 italiane più attive per domande di brevetto europeo, pubblicate da EPO nel periodo 1999-2008. Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati EPO Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati EPO 11 Nel caso di imprese i dati sono riferiti all’unità locale. © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 12 Quadro marchi comunitari • Nel periodo 1999 – 2009 sono state depositate presso l’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno (UAMI) 1.308 domande di marchio comunitario con richiedente italiano che possono essere messe in relazione con il florovivaismo12. Distribuzione territoriale in Italia • Il Nord Est è la macroarea in cui è presente il maggior numero di domande di marchio UAMI con richiedente italiano sul florovivaismo – con una quota del 40,1% - seguita dal Nord Ovest con una quota del 32,8%. Tabella 9. Florovivaismo: distribuzione per macroarea delle domande di marchio comunitario depositate nel periodo 1999-2008 con richiedente italiano. Fonte: elaborazione UnioncamereDintec su dati UAMI • Il Veneto, la Lombardia e l’Emilia Romagna sono le prime tre regioni che tutelano il florovivaismo attraverso il marchio comunitario, con una quota di domande pari rispettivamente a 20,8%, 20,5%, e 14,5%. • Milano, Verona, Bologna e Roma sono le province che hanno superato la quota del 5% di domande di marchio comunitario per il florovivaismo per il periodo 1999-2008. Tabella 10. Florovivaismo: distribuzione per regione delle domande di marchio comunitario depositate nel periodo 1999-2008 con richiedente italiano. Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati UAMI Tabella 11. Florovivaismo: Province più attive nelle domande di marchi comunitario depositate nel periodo 1999-2008 con richiedente italiano. Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati UAMI 12 I dati riportati si riferiscono a richieste di marchio comunitario depositate direttamente presso l’Ufficio di Alicante. Non sono state prese in considerazione le richieste di marchio comunitario che seguono la via internazionale attraverso la WIPO. © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 13 Soggetti operanti nel settore Tabella 12. Florovivaismo: Distribuzione per tipologia di soggetto delle domande di brevetto EPO periodo 1999-2008) con titolare italiano. Fonte: elaborazione UnioncamereDintec su dati EPO Tabella 13. Florovivaismo: Principali imprese italiane che depositano domande di brevetto EPO (periodo 1999-2008) con titolare italiano. Fonte: elaborazione UnioncamereDintec su dati EPO Tabella 14. Florovivaismo: Principali imprese italiane che depositano domande di marchio UAMI (periodo 1999-2008) con titolare italiano. Fonte: elaborazione Unioncamere-Dintec su dati UAMI © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 14 Conclusioni • • • • • • • • • • A livello internazionale le attività di ricerca scientifica sul florovivaismo sono in ascesa, con un tasso di variazione annuo del 3,3% per il periodo 1999-2008; il 61,5% delle pubblicazioni scientifiche individuate appartengono ai Paesi del G7 e ai Paesi BRIC12. Si rileva un significativo contributo alle pubblicazioni da parte dei Paesi BRIC, con una quota dell’India che si attesta a 10,4% con un tasso di variazione annuo del 3,3% per il periodo 1999- 2008; per la Cina la quota è del 9,6% con un tasso di variazione annua del 12, 5 % A commento di tale dato occorre evidenziare che i Paesi in via di sviluppo, che in passato hanno condotto attività di R&S principalmente per conto dei paesi occidentali, nel corso degli ultimi anni hanno dato avvio ad un processo autonomo di sviluppo tecnologico cui si accompagna un incremento di attività nell’ambito della ricerca applicata. Questo implica che il contributo di tali Paesi sulle attività di ricerca in passato è probabilmente sottostimato. E’ importante inoltre considerare come anche ad oggi i dati ottenuti dalla rilevazione possano essere falsati da fattori quali l’ingresso sempre più massiccio di multinazionali nei paesi in via di sviluppo possa non tener contro dell’effettivo contributo che essi danno alla ricerca. L’Italia si posiziona al decimo posto per pubblicazioni scientifiche sul florovivaismo, considerando i Paesi del G7 e i Paesi BRIC, con una quota del 2,8% per il periodo 1999-2008. In ambito di tutela dei brevetti gli USA, l’Europa e il Giappone detengono il primato delle domande di brevetto sul florovivaismo, segno che il deposito di un brevetto presso l’EPO ne garantisce la qualità. Inoltre in relazione alla performance dei paesi del BRIC in ambito di tutela brevettuale occorre tener conto del fatto che una certa percentuale di ricercatori e scienziati di tali paesi opera presso aziende estere. A livello europeo le attività di tutela brevettuale sul florovivaismo registrano una modesta crescita, con un tasso di variazione annuo di 2,4% per il periodo 19992008. L’Italia si posiziona al quinto posto per domande di brevetto europeo sul florovivaismo – con una quota del 2,9% - e con il più alto tasso di variazione annuo fra i Paesi del G7+BRIC – pari a 4,9% - per il periodo 1999-2008. Le tecnologie relative al packaging ricoprono un aspetto primario nel florovivaismo; dalla rilevazione emerge che per la sottofase “Stoccaggio e logistica” la quota % di domande di brevetto EPO con titolare italiano ammonta al 18,1%. Un simile dato è giustificato dal fatto che in tale sottofase sono comprese le lavorazioni finali ed il trasporto che comprendono operazioni delicate e che possono compromettere la produzione. Tali lavorazioni richiedono particolare cura e controllo e sono state da sempre caratterizzate da una grossa componente manuale. La rilevazione fa emergere un incremento della componente di automazione per quanto riguarda la fase di packaging del prodotto finale, allo scopo di ridurre al minimo i tempi di produzione. La specializzazione scientifica e tecnologica dell’Italia sul florovivaismo si concentra maggiormente nella categoria tecnologica delle “Cure colturali“. Emerge un gap per quanto riguarda il trasferimento delle conoscenze scientifiche sul florovivaismo (16.541 articoli pubblicati nel periodo 1999-2008) verso applicazioni tecnologiche industriali (634 domande di brevetto pubblicate nello stesso periodo). A questo proposito emergono ampi margini per il trasferimento di tecnologie nella categoria tecnologica © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 15 Allegato 1: Strategie di ricerca Banche dati utilizzate: BIOSIS Previews AGRICOLA SciSearch CAB ABSTRACT Pascal Total Patent Osservatorio Brevetti e Marchi Unioncamere-Dintec 1999-2008 Keyword che individuano il settore floro-vivaistico Garden, plant breeding, cultivar, plant hybridization, fertilizer, gamic, agamic, compost, manure, glasshouse, greenhouse, flower, floral, floriculture, plant pruning, plant grafting, botanical, botany, plant variety, plant varieties, garden medicinal, ornamental flower, ornamental plant, hydroponic, brassica, chrysanthemum, beta vulgaris, cucumis, solanum, Secale, Triticale, Triticum, Megathyrsus, Panicum, Setaria, Steinchisma, Agrostis, Dactylis, Festuca, Festulolium, Lolium, Phalaris, Phleum, Poa, Lotus, Medicago, Ornithopus, Onobrychis, Trifolium, Cichorium, Lactuca, Petunia, Calibrachoa, Ajania, Statice, Goniolimon, Limonium, Psylliostachys, Waxflower, Chamelaucium, Verticordia, Jamesbrittania, Sutera, plant Schema fasi floro-vivaistico Fase Sottofase RICERCA E SVILUPPO genetica agraria, biologia molecolare e biotecnologie delle piante, biochimica vegetale, patologia vegetale, incrocio e selezione Parole chiave • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • biotechnology breeding cultivar disease fingerprinting plant biochemistry genotype research juvenile phase molecular characterization morphological evaluation nursery phenotypes genotype processes of selection seedlings self compatibility vigour virus-free material hybridization recombination PCR phylogenetic analysis transcriptional analysis gene expression molecular markers © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 16 Osservatorio Unioncamere Brevetti e Marchi - Alimenti funzionali nel settore agroalimentare - LAVORAZIONE DEL TERRENO Preparazione del substrato CURE COLTURALI Semina/Taleaggio CURE COLTURALI Concimazione, tutoramento e trattamenti chimico fisici del terreno • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • sand peat potting compost clay agriperlite vermiculite mechanical digger mixing slow release fertilizer pot plant substrates bulb seed propagation micropropagation leaf cutting gamic agamic sowing; planting machine sowing machine cutting of plant botany scion plant rooting bud plant embryonic shoot shrubs root stock phyto regulators phytohormone growth regulators plant hormone Indole Butyric Acid IBA Indole-3-acetic acid IAA 1-naphthaleneacetic acid NAA fungicides lime calcium oxide calcibum hydroxides bordeaux mixture spraying climatic conditions fertilization manure compost dung muck disinfestation plant protection soil disinfection organic fertilizers pollina © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 17 • • • • • • • • • • • • • • • • LAVORAZIONE DEL TER- Preparazione meccanica del • terreno RENO • • • • • • • • • • • • • • • • Sistemi di supporto CURE COLTURALI • (irrigazione, installazione serre) • • • • • • • • • • • • • CURE COLTURALI Concimazione, tutoramento e trattamenti chimico fisici del terreno • • • • • • • hoeing plant treatment herbicide weedkiller pesticide inorganic pesticide synthetic pesticide biological pesticide biopesticides fumigant acaricides urea ammonium nitrate vermin fumigation mower brush cutter excavators land levelling rotary hoe spading tiller harrow* extirpate soil tillage plough* plowshare plowing mouldboard digging machine digging over milling cutters hydraulics water distribution irrigation system nozzle tap connectors sprinklers micro-sprinkler greenhouse glasshouse tunnel wind protection snow protection hail protection windows with plastic film telescopic coupled joint windows microclimate water plant thermal system humidity control temperature control moisture control greenhouses controller © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 18 CURE COLTURALI Sistemi di supporto (irrigazione, installazione serre) LAVORAZIONE DEL TERRENO Invasatura, messa a dimora CURE COLTURALI • • • • • • • • • • • • • • • • perfusion micro-irrigation dripping above ground irrigation drip irrigation underground irrigation hose reel shower fertirrigation Uprooting potting plant plant containers vases pots potting machines planting Innesti, potatura, legatura, • • • • • pruning binding tying grafting pruning shears LAVORAZIONE DEL PRODOTTO Raccolta • • • • • • • • • sod clod harvesting scissors mechanical harvest hand picking cutting uprooting cleaning flower LAVORAZIONE DEL PRODOTTO Post-trattamento • • • • • • LAVORAZIONE DEL PRODOTTO Logistica • • • • • • • • • • • postharvest treatments floriculture /flower coloring; floriculture pigmentation flower pigmentation floriculture pigments flower pigments containers storage packaging handling elevator delivery selling plants selling flowers floral arrangements flower holder plant stands © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 19 Allegato 2: Riferimenti • Allegato tecnico al “Piano del settore florovivaistico 2010 – 2012” del Ministero delle Politiche Agricole [http://www.politicheagricole.it/NR/rdonlyres ezoohwmmlpggyy3mn3lwsi7hdujgakxhexxjfvm6jfqxhdbfctaaobtj6tcucww czjzbtsiqnecjcl2evf5hfppw46e/20100429_SAG_Piano_FlorovivaisticoAllegato_Tecnico.pdf] • Documento della Commissione Europea “Development of the live plants and products of floriculture sector in the European Union over the period 2000-2008” [http://ec.europa.eu/agriculture/markets/fruitveg/flowers/ liveplants_2009.pdf] • UPOV - Plant variety protection statistic for the period 2004 - 2008 http://www.upov.int/export/sites/upov/en/documents/c/43/ c_43_07.pdf] • CPVO - Annual Report 2009 [http://www.cpvo.eu.int/main/en/home/documents-and-publications/ annual-reports] © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 20 Allegato 3: Analisi di text mining e clusterizzazione • Le domande di brevetto EPO con richiedente italiano sono state elaborate con un software di text mining al fine di estrarre i termini tecnologici più significativi (descrittori caratteristici). • I documenti brevettuali sono stati quindi clusterizzati utilizzando un software statistico, in modo da realizzare dei gruppi di brevetti aventi contenuto simile. La mappa di clusterizzazione permette l’individuazione delle classi tematiche, delle relazioni logiche tra esse ed inoltre una rapida lettura dei documenti. Figura 4. Mappa dei cluster tecnologici sul florovivaismo (domande di brevetto EPO con titolare italiano pubblicate nel periodo 1999-2008) © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 21 Termini identificativi N. 1 group ; composition ; compound ; acid ; formula ; weight ; atom ; solution ; alkyl ; mixture Domande brevetto 108 Cluster tecnologici Composti /miscele/ derivati/ di sostanze organiche o inorganiche con attività fertilizzante, erbicida, fungicida, acaricida, insetticida, di controllo dei fitopatogeni, loro metodi di preparazione e loro relativi utilizzi. Metodi per aumentare la “shelf life” di fiori e piante Strumenti/dispositivi per la raccolta meccanica di frutti dalle piante. Strumenti/macchine e utensili per agricoltura e giardinaggio (strumenti per fresatura, taglio, etc) Dispositivi di irrigazione 2 tool ; body ; element ; rod ; mean ; end ; portion ; member; holder ; hook 72 3 cutting ; blade ; knife ; device ; edge ; grass ; element ; unit machine ; shaft ; apparatus ; belt ; hopper ; soil ; substance ; conveyor ; unit 61 Dispositivi per la potatura, macchine per il taglio, erpicatura, lavorazione del terreno 60 Macchine/dispositivi per la distribuzione/ incorporazione/diffusione di prodotti/sostanze nel suolo. Macchine/dispositivi per la raccolta meccanica di prodotti agricoli (frutta e piante). Macchina per il confezionamento di prodotti, in particolare i vasi da fiori. 5 panel ; shaking_device ; member ; tree_shaking_device ; device ; tree ; element ; cap ; implement 59 Macchine/dispositivi per lo scuotimento/agitazione di alberi per la raccolta di frutti. Macchine/dispositivi per l’erogazione/dosaggio/ iniezione di prodotti/sostanze. Macchine/dispositivi/apparati di intercettazione di frutti a terra finalizzata alla raccolta. Macchine e dispositivi per portare attrezzi. Dispositivi di traino per attrezzi. Sistemi modulari e non/ strutture per serre. 6 vehicle ; wheel ; front ; frame ; mower ; lever ; requirement ; lawn ; operating_part film ; layer ; sheet ; process ; bag ; vessel ; polymer ; material ; composite 59 Macchine quali falciatrici, tosaerba, trattori, veicoli di supporto al trattamento delle piante. Veicoli/sistemi di sollevamento per macchine agricole, sistemi di attacco per rimorchi. Contenitori/vassoi/ imballaggi,sottovuoto e non, per la conservazione/trasporto di materiale deperibile. Film di copertura/rivestimenti di protezione per uso agricolo (per isolamneto termico, pacciamatura, protezione del terreno o delle serre, traspiranti, etc.). 8 water ; unit ; irrigation ; chamber ; control ; container ; valve ; duct 48 9 head ; tray ; pot ; box ; element ; pole ; line ; wall ; tooth ; hole 38 10 sequence ; protein ; plant ; cell ; gene ; activity ; vector ; expression ; seed ; nucleotide 34 4 7 52 Dispositivi per irrigazione Contenitori strutture per la coltivazione di piante Metodi/macchine/dispositivi per la semina/ fecondazione del terreno Contenitori per la coltura/trapianto/rinvaso di piante e fiori, fioriere e strutture di sostegno/portavasi Macchina per imballaggio/ dispositivi per il confezionamento/posizionamento di articoli deperibili Dispositivi per il taglio/ tosaerba Metodi per la produzione di piante transgeniche con determinate caratteristiche, per l’isolamento di geni. Metodi e composizione di formulazioni destinate al settore agronomico © 2010 DINTEC - CONSORZIO PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA; UNIONCAMERE 22