Associazione Arcobaleno Milano,Up2MeProject

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Associazione Arcobaleno Milano,Up2MeProject
GEN ROSSO:
Italia per”
“Tour
Lo spettacolo “Campus – the
originale di Chiara Lubich e
accaduti, tra i quali l’attacco
Madrid. Arriva sulle scene dopo
e artistica.
progetto
musical” nasca da un’idea
si ispira a fatti realmente
terroristico alla stazione di
anni di ricerca contenutistica
Le tematiche proposte dal musical toccano le grandi sfide del
terzo millennio come il dialogo interculturale, i terrorismi
di ogni tipologia, l’ingiustizia sociale e la non equa
distribuzione delle ricchezze, i problemi ambientali quali, ad
esempio, la deforestazione, la mancata integrazione tra razze
e culture diverse. I contenuti del musical intendono offrire,
più che risposte, delle proposte di riflessione e di percorsi
inediti.
Il progetto, ideato per l’Italia, intende contribuire al
comune intento portato avanti da istituzioni, enti pubblici e
privati, associazioni e aggregazioni di ogni tipo per
rimuovere le cause che favoriscono l’odio tra le diverse
etnie, le religioni, le culture. Pertanto sul nostro
territorio, ormai in ogni punto del Paese, “ITALIA
per”diventa:
Italia per il dialogo, l’integrazione, la pacifica convivenza,
la legalità, etc.
Tuttavia,
se
la
mission
di
riferimento può avere un carattere
generale e valevole per tutta la
realtà italiana, è noto che ogni
regione, addirittura ogni città, può
avere delle problematiche specifiche,
delle accentuazioni disuguali, un
sentire i problemi in maniera
diversificata. Pertanto in una data
località il Progetto “ITALIA per” si
declina, ad esempio, in progetto
Italia per l’accoglienza, oppure per
il lavoro, oppure per la legalità, etc. Già in alcune città
sono stati attivati dei progetti che vanno in questa direzione
e che intendono proporre spazi di riflessione.
A Firenze l’associazione UNITI SENZA BARRIERE, nata nel
contesto di persone disabili, realizzerà presso il Mandela
Forum un progetto finalizzato al superamento sia delle
barriere fisiche e materiali, che delle barriere mentali,
culturali e razziali.
A San Severo, il progetto è stato ideato dall’Associazione
“SUNUTERRA” appositamente costituita in partenariato con tante
altre associazioni e aggregazioni della società civile ed
ecclesiale. L’associazione intende favorire l’integrazione di
un folto numero di braccianti, in gran parte africani,
presenti nel tristemente noto Gran Ghetto di Rignano sul
Gargano.
Il progetto parte a dicembre 2016 con Campus – the musical
alla presenza di varie rappresentanze culturali presenti sul
territorio in centri di accoglienza o di lavoro. Sarà un
inizio di tour privilegiato e diretto in primis a persone di
etnie diverse. Location: lo studio/teatro del Gen Rosso a
Loppiano (FI).
Tappa 1: Il progetto culturale “ITALIA per” sarà presentato
presso l’Istituto Universitario Sophia a Loppiano (FI).
L’evento avverrà nel pomeriggio di venerdì 20 gennaio 2017
alla presenza di giornalisti e operatori dei media. Vi
potranno partecipare studenti, docenti, dirigenti scolastici,
rappresentanti di diverse religioni, mediatori culturali, etc.
La conferenza stampa sarà preceduta da alcuni interventi
tematici presenti in Campus – the musical proposti da Sophia
University.
Tappa 2: Il progetto artistico partirà il mattino del 21
gennaio 2017 nell’Auditorium della Cittadella Internazionale
di Loppiano con il coinvolgimento dei giovani delle scuole
superiori del territorio limitrofo del Valdarno fiorentino e
aretino.
Il tour Italia “ITALIA per” Campus – the musical il progetto
prevede il suo svolgimento nel biennio 2017-2018.
Rappresentanti di enti ed associazioni, comitati locali e
aggregazioni di ogni tipo, in diverse località italiane ne
hanno già chiesto la realizzazione del progetto in loco.
Saranno esaminate con attenzione eventuali ulteriori
richieste.
Il progetto si articola in:
– Un evento / convegno di apertura e presentazione del
progetto unito ad una conferenza stampa.
– Lo svolgimento di 5 workshop: danza 1, danza 2, teatro,
canto e percussioni presso scuole, università e associazioni
giovanili.
– Rappresentazioni del musical integrato in alcune scene dai
partecipanti dei workshop. Lo spettacolo serale sarà diretto
al grande pubblico e il matinée agli studenti.
L’intera documentazione sarà a disposizione di studenti e
docenti di ogni disciplina; inoltre costituirà un patrimonio
culturale e artistico quale modello di riferimento per eventi
e progetti analoghi.
Il management del Gen Rosso è a disposizione per supportare i
richiedenti e gli organizzatori del progetto in tutte le sue
fasi.
Per maggiori informazioni:
Gen Rosso International Performing Arts Group
Località Loppiano 50063 Figline e Incisa Valdarno (FI)
Tel.+39 055 833 52 09 Fax +39 055 833 60 13
[email protected]
www.genrosso.com
cell. +39 3806592166
Il
04
11
18
05
17
06
15
calendario del Tour italiano:
marzo Catanzaro – Teatro Politeama
marzo San Severo (Foggia) – Palazzetto dello Sport
marzo Firenze – Mandela Forum
maggio Pinerolo (Torino) – Palaghiaccio
maggio Fermo (Ancona) – Teatro dell’Aquila
luglio Monopoli (Bari) – Palazzetto dello Sport
dicembre Treviglio (Bergamo) – Palazzetto dello Sport
“Economia disarmata”: gruppo
di riflessione e azione
Gruppo di riflessione e azione su disarmo, riconversione e
cammino della pace
promosso dal Movimento dei Focolari Zona
Italia
Dopo la prima assemblea generale del Movimento dei Focolari in
Italia, tenutasi a Castel Gandolfo dal 23 al 25 ottobre 2015,
si è costituito un gruppo di lavoro per dare attuazione alla
direttiva di seguire l’impegno per la costruzione della pace a
partire dalle scelte nel campo della finanza e dell’industria
del nostro Paese.
Il gruppo, che si è autodefinito, perciò, con il nome di
“Economia Disarmata”
Esercita un’attività di riflessione a servizio di azioni
coerenti e consapevoli
Promuove direttamente e sostiene le attività di
formazione e di impegno che si intende intraprendere in
tal senso in Italia
Esprime posizioni nel dibattitto pubblico in concorso e
condivisione con i responsabili nazionali del Movimento
dei Focolari.
L’impegno per la pace è coessenziale al carisma dell’unità del
Movimento nato storicamente con Chiara Lubich, sotto il
bombardamento della città di Trento, e che ha come cofondatore
Igino Giordani, che si definiva “deputato di pace” e perciò
segno di contraddizione. Un tratto mantenuto ben saldo nel
servizio svolto da Città Nuova con riferimento ai ricorrenti
scenari di guerra.
Il primo compito da affrontare è quello dell’educazione
integrale capace di alimentare una coscienza in grado di
ribellarsi sempre verso la menzogna e la violenza.
Come
osserviamo
abitualmente,
la
consapevolezza
dell’ingiustizia può produrre, invece, solo un’indignazione
temporanea perché prevale l’accettazione della sconfitta,
l’inutilità dell’azione secondo giustizia.
La diffusione più efficace del messaggio con i social media o
la presenza agognata sui maggiori mezzi di informazione non
risolvono la questione principale di trovare un soggetto umano
capace di prendere posizione, anche da solo se necessita. Ce
ne accorgiamo con molti dei nostri compagni di viaggio, anche
e soprattutto credenti, che, pur bravi e sensibili, hanno
interiorizzato una sconfitta profonda, fino a percepire
l’impossibilità di poter fare qualcosa per cambiare il mondo.
Esiste una frattura molto profonda nel vissuto personale
conseguente alla fine di ogni mito rivoluzionario. Il campo
educativo, non solo per giovani, va quindi pensato a partire
da questo stato di cose trovando il modo efficace per andare
alle radici della coscienza con percorsi di interiorizzazione
della vicenda di Milani, Mazzolari, La Pira, Giordani,
Capitini, ecc.
Tra le tappe del percorso di questo gruppo di lavoro si
segnala il sostegno all’iniziativa sulla politica di pace e
disarmo promossa il 16 marzo 2016 presso la Camera dei
deputati dai Giovani per un mondo unito e dalle scuole di
partecipazione del Movimento politico per l’unità. Il dialogo
avviato con alcuni parlamentari e pezzi della società civile
ha condotto i responsabili del Movimento dei Focolari in
Italia a prendere esplicita posizione sulla violazione della
legge 185/90 che vieta l’invio di armi nei Paesi in guerra.
Di Economia civile e disarmata si è parlato, in maniera sempre
più approfondita, e creando sinergie, con l’istituto
universitario Sophia , il Polo Lionello per l’economia di
comunione e Banca Etica a Loppiano il 19 aprile 2016.
Sempre a Loppiano, l’11 maggio si è svolta un’intera giornata
seminariale promossa da Made in the world (associazione di
riflessione per l’impegno sindacale), dove è stata affrontato
il nodo della politica industriale di Finmeccanica e il ruolo
dei lavoratori nelle aziende di armi.
Per dare continuità all’impegno e all’esplicita presa di
posizione del Movimento dei Focolari in Italia, si è stimolato
un confronto aperto in sede parlamentare con un seminario
promosso dal Movimento politico per l’unità il 5 luglio
2016 presso la Camera dei Deputati su “Guerre, scelte di pace
e riconversione industriale”. L’incontro è stato promosso
assieme a numerose associazioni e reti civili con la
partecipazione, oltre di deputati senatori diversi
parlamentari delle commissioni industria e difesa, di due
relatori di prestigiosi centri di ricerca: l’istituto Archivio
Disarmo, con il quale è già iniziato un rapporto
collaborazione, e l’istituto Affari internazionali.
di
Alla questione dell’Economia disarmata è stata dedicata una
parte significativa del programma della scuola estiva promossa
a Siracusa dal 2 al 12 agosto 2016 dai Giovani per un mondo
unito.
Il Movimento dei Focolari ha aderito e invitato alla
partecipazione della Marcia Perugia Assisi 2016 per la pace e
la fraternità del 9 ottobre, facendo precedere tale gesto, che
ha coinvolto come sempre un centinaio di migliaia di persone
di diverse culture, da un convegno svoltosi il 5
ottobre presso il Centro La Pira di Firenze assieme a diverse
associazioni (Fondazione Balducci, Rete Disarmo, Fondazione
don Milani, Dialogo interreligioso).
In questa occasione i presenti, hanno ricevuto l’invito a
continuare nella strada intrapresa da Michele Gesualdi, uno
dei ragazzi della scuola di Barbiana che resta l’esperienza
feconda di formazione delle coscienze alla pace senza sconti e
compromessi fino alla necessaria disobbedienza alle leggi
ingiuste.
Nell’ottica di andare alle radici di una scelta di pace è
stato avviato un percorso di confronto tra la scuola del
pensiero del realismo politico che giustifica la guerra giusta
(Niebuhr), il centro La Pira di Firenze e l’associazione
italiana Thomas Merton.
In vista della settimana mondo unito a Firenze del maggio
2017 si vuole offrire, tra l’altro, una conoscenza sempre più
diretta dell’esperienza di don Milani andando alle radici del
ripudio della guerra espressa nella lettera ai cappellani
militari.
Nel più lungo termine, si vuole proporre
a cominciare
dall’estate 2017, nel pieno del triennio di rievocazione del
primo conflitto mondiale, un percorso di approfondimento sui
luoghi dove si è consumata “l’inutile strage” che, secondo una
certa retorica, avrebbe forgiato l’unità nazionale, ma che, in
effetti, rappresenta la rottura epocale, spesso rimossa, che
continua a segnare la nostra epoca avvolta da quella che papa
Francesco invita a riconoscere come una guerra mondiale a
pezzi alimentata da un’insensata economia delle armi.
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Fare
sistema
oltre
l’accoglienza: due storie
In questo video trovate due racconti di inserimenti lavorativi
realizzati nell’ambito del progetto Fare sistema oltre
l’accoglienza: si tratta delle storie di Nicholas e Abdoulay
che lavorano presso un ristorante e un panificio a Vittoria
(RG)
https://youtu.be/j9X5avwm_fU
http://www.amu-it.eu/2017/02/01/tutti-i-numeri-e-non-solo-delprogetto-fare-sistema-oltre-laccoglienza-parte-prima/?lang=it
Famigliedicuore
PROGETTO (per maggiori informazioni )
L’adozione nasce dall’incontro tra il desiderio naturale di
una coppia di diventare genitori e il diritto inalienabile di
ogni bambino di crescere in una famiglia. L’adozione e’
accoglienza, e’ scambio di piccoli gesti quotidiani, e’
desiderio di dare, e’ amore che riempie il vuoto
dell’abbandono, e’ ricamo dorato che ricuce gli strappi, che
compone le singole diversità in una ricchezza comune. Tutto
questo vuol dire famigliedicuore.
Esiste una profonda e reciproca connessione tra famiglia e
societa’ ed e’ per questo che l’adozione non è e non puo’
essere solo un fatto privato. La famiglia adottiva svolge un
ruolo sociale rilevante perche’, radicata nei valori della
gratuita’ e dell’accoglienza, offre una risposta unica e
insostituibile alla “ferita” dei minori in stato di abbandono
e contribuisce alla costruzione di una societa’ piu’ attenta
alle fragilita’, ai bisogni dei “più piccoli”.
Famigliedicuore si diventa, poco a poco; con la formazione, lo
scambio, la condivisione, con l’aiuto di tanti. Per tutto
questo e’ nato il progetto famigliedicuore; per sostenere le
famiglie adottive e affidatarie sine die, per coinvolgere la
societa’ di cui le famiglie sono parte, per divulgare la
cultura dell’adozione.
Il progetto famigliedicuore per…
fare cultura
La riduzione delle nascite nel nostro territorio, come
nell’intero Paese,
si accompagna al calo dell’accoglienza adottiva. Tanti sono i
fattori: sociali, legali ed
economici che influiscono sulle scelte delle famiglie.
come PROMUOVERE la CULTURA dell’ADOZIONE?
mass media, social, web per sensibilizzare la comunita’,
incentivare la cultura dell’accoglienza e incoraggiare gli
aspiranti genitori adottivi
seminari e incontri informativi e formativi per la scuola e le
altre agenzie educative
convegni di approfondimento per tutta la cittadinanza
fare sostegno
Famiglie di cuore si diventa. La famiglia adottiva e’ chiamata
a un amore sopraffino,
speciale, un amore che ripara le crepe e lenisce le ferite, un
amore che s’impara
con l’educazione, le conoscenze, l’esercizio.
come SOSTENERE le FAMIGLIE ADOTTIVE?
seminari formativi periodici su tematiche specifiche
tenuti da professionisti esperti del cammino adottivo
consulenze specialistiche per genitori e figli
per favorire il progetto di crescita della famiglia
fare rete
La famiglia adottiva trova forza e sostegno nel rapporto con
le altre
famiglie, nella condivisione delle gioie e delle sospensioni,
nel confronto
reciproco dei percorsi e delle prassi educative.
come FAVORIRE lo SCAMBIO RECIPROCO e le RELAZIONI?
gruppi di aiuto – mutuo – aiuto attività ludiche e laboratori
per i ragazzi feste per le famiglie
diffusione delle esperienze e delle buone prassi
tavolo permanente con i partner per creare rete sul territorio
Per fare cultura, sostegno, rete e’ prevista l’apertura dello
sportello famigliedicuore.
Città in azione
CONVEGNO INTERNAZIONALE
OnCity: reti di luci per abitare il pianeta
Laboratorio internazionale di cittadinanza per il bene comune
Atti del Convegno Internazionale Oncity-reti di luci per
abitare il pianeta, che dal 1° al 3 Aprile 2016 ha riunito al
Centro Congressi di Castel Gandolfo (Rm) 900 partecipanti
provenienti da tutto il mondo: tre giorni di lavori,
riflessione e confronto su alcuni grandi temi d’attualità
legati alla vita nelle città.
Il convegno, organizzato dal Movimento Umanità Nuova, AMU e
Movimento Giovani per un Mondo Unito, è un’iniziativa che si
colloca nel quadro dello United World Project (UWP).
Progetto Officine di fraternità – Alessandra Picariello e
Roberta Formisano, Movimento Giovani per un mondo unito
Campania (Italia)
Roberta Formisano: Il progetto «Officine di Fraternità» è nato
diverso tempo fa, con un duplice scopo: offrire ai giovani la
possibilità di mettersi in gioco e di lavorare, e realizzare
delle attività concrete in Campania, soprattutto nelle
periferie e ferite presenti in diversi territori.
Con questi presupposti, il progetto è stato presentato e
approvato nell’ambito dell’Avviso pubblico “Giovani per il
sociale” del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile
e Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il titolo del progetto non è a caso: la cultura della
fraternità ha fatto da sfondo all’ideazione dei vari
laboratori, portando con sé tutte le sfumature da essa
derivanti (legalità, solidarietà, impegno civico e
partecipazione attiva nelle problematiche sociali, sostegno
alle fasce più deboli e disagiate, rispetto delle regole e dei
diritti altrui…). Il progetto ha visto circa 25 giovani,
esperti e tutor, per la formazione dei beneficiari, tra i 18 e
i 35 anni; mentre più di 150 ragazzi tra i 14 e i 30 anni
hanno partecipato attivamente come beneficiari del progetto.
Il tutto in una cornice che ha visto il coinvolgimento di 8
realtà associative presenti e attive su tutto il territorio
campano (Aps Focus Focolari, Associazione di volontariato Fare
Comunità, Arcidiocesi di Benevento, Associazione SNC Libero
Pensiero, Comitato Caserta Città di Pace, Cooperativa sociale
NeWhope, Associazione Centro Vita onlus, Associazione Mondo
Unito Giovani).
Ciascuna associazione ha presentato una o due “officine” per
rispondere al meglio alle esigenze giovanili e sociali dei
diversi territori.
11 officine di fraternità, 11 realtà diverse, 11 attività
diverse ma un unico filo conduttore: la fraternità. Ognuna
delle officine ha lavorato singolarmente ma c’è stato un
momento di incontro tra tutti i 150 giovani coinvolti dal
progetto.
Il momento cruciale, infatti, si è tenuto dal 1 al 4 maggio
2015 a Benevento, con “Forti senza Violenza” – il progetto
portato avanti da anni dal gruppo internazionale Gen Rosso,
sul tema della legalità, dell’amicizia e di una scelta giusta
di unità. Si è trattato di una vera sfida: preparare da zero
il musical “Streetlight” in soli tre giorni, e al contempo
condividere la quotidianità con persone sconosciute.
È stato l’apice del progetto, il momento più ricco e formativo
per tutti i ragazzi, dove hanno potuto sperimentare questa
fratellanza universale non più solo con i giovani del proprio
gruppo ma con tutti i 150 giovani delle officine e con ogni
membro del Gen Rosso.
Alessandra Picariello: Non è stato sempre tutto facile, c’è
stato molto lavoro da fare di organizzazione e soprattutto di
coesioni tra queste realtà così diverse tra di loro, ma ne è
valsa la pena.
Per chi tra noi gen è stato “protagonista” di quest’esperienza
è stato un momento di crescita veramente importante. Questo
progetto ci ha permesso, grazie all’aiuto degli adulti che ne
hanno permesso la realizzazione, di creare qualcosa più grande
di ogni nostra aspettativa. È stata davvero una scia di luce
per le nostre città, siamo sicuramente riusciti a seminare
tanti germogli di fraternità e molti di questi stanno già
dando i primi frutti.
Le officine si sono concluse ma i rapporti creati non possono
finire.
C’è anche chi sta continuando con le attività dell’officina, a
Ponticelli ad esempio dopo la realizzazione di “Life Love
Light”, ci si sta impegnando nella costruzione di un altro
spettacolo; il percorso di quest’anno è incentrato sulla Pace,
con tutte le sue sfaccettature perché non possiamo smettere di
vivere la fraternità e quale mezzo migliore della musica per
lanciare messaggi in luoghi purtroppo non sempre semplici.
Personalmente, quando ho raccontato ad amici e parenti quello
che stavo vivendo molti mi hanno subito detto di stare
attenta, che quelle zone sono pericolose ( le periferie di
Napoli), che lì uccidono… lì come chissà di quale città
lontana stavano parlando, ma in realtà quella è la MIA nonché
la loro. Non mi sono mai fatta fermare da queste paure (che
non ho mai avuto in realtà), quei ragazzi ci vivono ed io non
posso andarci una o due volte a settimana?!
Con la mia famiglia abbiamo iniziato ad andare a messa lì ogni
domenica per rafforzare quei rapporti creati durante l’anno e
questo ci aiutato molto a conoscere meglio i ragazzi e le loro
famiglie. Siamo stati invitati a pranzo da molti di loro; io
sono andata a pranzo a casa di uno dei ragazzi, in una di
quelle case popolari che mettono molta tristezza a vederle, ma
entrando l’amore con cui sono stata accolta mi ha resa
felicissima.
Ci sarebbero tante storie da raccontare su ognuna delle
persone che ho incontrato ma posso sicuramente testimoniare
che una rete di fraternità tra tutti coinvolti dal progetto è
stata creata e spero che continui.
Roberta Formisano e Alessandra Picariello
Video Officine di fraternità
Fonte: dal sito ufficiale del unitedworldproject
A&C Musical
La struttura narrativa di “A&C Musical. Non esiste un amore
più grande”, formata da 4 atti che possono venir considerati a
tutti gli effetti 4 microstorie dentro un’unica grande storia,
consente ampie libertà di movimento per la realizzazione di
un’anteprima sintetica.
Qualunque siano le scelte narrative, l’anteprima costituisce
comunque un “saggio” delle potenzialità dell’intero musical e
mette in campo, in un tempo relativamente breve, tutte le
carte che costituiscono l’impatto e la persuasione dello
spettacolo.
Pur essendo ben più articolata e complessa di un trailer
cinematografico, l’anteprima ha le sue stesse qualità, prima
fra tutte quella di far “ingolosire”, dicendo senza spiegare
troppo, facendo intravedere senza mostrare tutto; in
definitiva catturando l’attenzione e stimolando la curiosità
verso un progetto con potenzialità che vanno oltre un semplice
spettacolo.
L’anteprima infatti è, se così si può dire, funzionale ad
un’attività di giro che comprenderà non soltanto la
rappresentazione del musical, ma intende anche coinvolgere
fattivamente le scuole attraverso una duplice attività di
workshop nel mondo dello spettacolo e di animazione sui
contenuti.
L’occasione, più volte indicata, per la rappresentazione
dell’anteprima di “A&C Musical. Non esiste un amore più
grande” è nel contesto della Giornata Nazionale della Scuola
in programmazione nell’ottobre 2016 con data e luogo, ad oggi,
da definire da parte del M.I.U.R
Vedi SCHEDA AC anteprima 2016
SCHEDA AC 2016 generale
SCHEDA AC 2016 scuole
SCHEDA AC 2016 sponsor
Rete Europea Risorse Umane
Non esiste
grande
un
amore
più
Arriva in porto la produzione di uno spettacolo
musicale/teatrale dedicato alla storia di Alberto Michelotti,
Carlo Grisolia (A&C) e del loro gruppo di amici con le loro
passioni (sport, musica, amicizie) che si ritrova al
“Muretto”, una piazzetta della periferia di Genova, sul finire
degli anni 70.
E’ la storia di ragazzi che si impegnano in un contesto di
fatica e di condivisione: il porto, luogo di confine, luogo di
passaggio e di incontro, soprattutto fra giovani, perché
quelli che sbarcano sono principalmente giovani; ragazzi che
sanno dare attenzione all’altro, spendere per questo il
proprio tempo, facilitare l’incontro con il nuovo e con il
diverso (che i giovani, a differenza degli adulti, non
temono).
L’amicizia è la “philadelphia” che fa scoprire l’altro
profondamente, perfettamente, ontologicamente uguale a sé, che
sostanzia e rende reale l’appartenenza, la solidarietà, la
pace, il dialogo, l’apertura.
E’ la decisione di dare la vita per i propri amici che fa
essere davvero solidali, aperti, rispettosi, propositivi. E’
questo l’”amore più grande”.
Lo spettacolo, in una prima “short version” debutta a novembre
2016 in due teatri romani (vedi manifesto qui sotto) il 17 al
“Tor Bella Monaca”, il 21 e 22 al “Vascello”.
Video registrato da TV 2000
Ad esso e collegato un interessante ed articolato progetto
educativo e sociale che verrà successivamente proposto, in
collaborazione con il M.I.U.R. Dipartimento per il Sistema
Educativo di Istruzione e Formazione e la Direzione Generale
per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione, agli
istituti Secondari grazie anche al sostegno di Fondazione
Migrantes, Caritas Italiana, Comitato Alberto&Carlo, Movimento
dei Focolari, Fondazione Ente dello Spettacolo, Liceo
Bertolucci Parma, Diocesi di Genova.
Una squadra di professionisti (autore/compositore, regista,
scenografo, direttore musicale, coreografo, tecnici luce e
suono) sono i veri e propri “coach” di un giovane cast di
artisti provenienti da varie Regioni di istituti Superiori ed
Università italiane. Particolarmente significativa la presenza
tra loro di un giovane nigeriano ‘richiedente asilo’.
Anzitutto questi sono i primi invitati a rivivere e
sperimentare quanto la storia di Alberto & Carlo contiene.
Metodo: “Sei
obiettivo”
tappe
per
un
2016-6x1_presentazione
Per maggiori informazioni:
[email protected]
Progetto Mondo Unito – United
World Project
Siamo i Giovani per un Mondo Unito, viviamo in 180 Paesi dei
cinque continenti e siamo di culture, religioni e nazionalità
diverse. Ci unisce la scelta di vivere per la fraternità
universale.
Vogliamo che essa diventi il nuovo cardine della politica,
dell’economia, del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente,
dello sport, della comunicazione, della scienza, dell’arte.
Ci impegniamo a vivere la regola d’oro:
“Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te; non fare
agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te”.
Essa è cuore di tante civiltà e tradizioni, perché il
cambiamento comincia da ciascuno in prima persona. L’idealità
che ci anima suscita svariate azioni a livello locale e
mondiale: i “frammenti di fraternità ”.
A livello mondiale, interveniamo tempestivamente per assistere
vittime di terremoti, alluvioni, carestie, guerre. A livello
locale, attiviamo micro realizzazioni di tutti i generi
per costruire la fraternità nella nostra città, quartiere,
università. C’è un fermento d’iniziative nei cinque
continenti: opere a favore di bambini di strada, senzatetto,
anziani abbandonati, carcerati, immigrati, secondo le
necessità più urgenti del posto.
Sosteniamo la costituzione dello United World Watch che possa
dare rilievo all’idea della fraternità anche attraverso studi,
ricerche, e azioni di sensibilizzazione. Aperto alla più ampia
collaborazione, dovrà monitorare e far conoscere, in tutto il
mondo, le esperienze di fraternità messe in atto da singoli,
gruppi e istituzioni.
Chiediamo il riconoscimento a livello istituzionale
e internazionale della Settimana Mondo Unito, operativa
dal 1996: sono sette giorni in cui si concentrano le più
varie iniziative per incidere sull’opinione pubblica dei
nostri Paesi, e testimoniare insieme che costruire un mondo
unito è possibile. È una proposta alle città, alle
istituzioni, a tutti, per promuovere la fraternità e la pace
ad ogni livello.
http://www.unitedworldproject.org/it/
http://www.milongaproject.org
Atlante della fraternità universale
Centro Studenti Giorgio La
Pira
NOSTRA META IL MONDO UNITO
Nel 1978, a pochi mesi dalla scomparsa del Professor Giorgio
La Pira, l’Arcivescovo di Firenze, Card. Giovanni Benelli,
costatava la solitudine, l’amaro disorientamento, le
difficoltà concrete dei molti studenti esteri universitari
presenti in città, particolarmente – come si diceva allora –
di chi proveniva dai Paesi in via di sviluppo.
Volle dar vita ad un Centro Internazionale che dedicò
significativamente a Giorgio La Pira – già Sindaco della città
e grande uomo di pace – mettendo a disposizione alcuni bei
locali nel centro storico.
Il Centro divenne subito luogo di accoglienza fraterna dei
giovani internazionali e luogo d’incontro e di dialogo tra chi
giungeva a Firenze da tante parti del mondo ed era diverso per
abitudini, per cultura o per religione.
In questa Azione, si recuperava il percorso virtuoso
dell’Umanesimo fiorentino, cercando di vivere l’Anima
cristiana di Firenze, offrendo una piccola porta aperta su
un’Europa pronta a dare, ma anche a ricevere, a imparare da
tutti.
Per l’animazione e la gestione di un’opera così nuova, che
avrebbe dovuto coinvolgere l’intera Diocesi con il
Volontariato, il Cardinal Benelli chiese aiuto a Chiara Lubich
e ai membri del Movimento dei Focolari, che risposero subito
con entusiasmo.
Da allora il Centro è mutato ed è cresciuto, proponendo
svariate attività formative e culturali, svolgendo un servizio
sociale molto apprezzato perché attento alla dignità della
Persona, e davvero numerosi sono i suoi frequentatori.
Ma il sogno che lo anima resta sempre lo stesso: è il Sogno
del Vangelo, l’Ideale della fraternità universale, il sogno
della Pace… che ha di fronte a sé la Meta del Mondo Unito.
VEDI SITO
Associazione
Arcobaleno
Milano
Trent’anni
di
attività
e
impegno
per
essere
un
punto
d’incontro tra persone di diversa provenienza e per un dialogo
che faciliti la scoperta dell’altro!
L’Associazione Arcobaleno opera a Milano nel campo
dell’integrazione e dell’accoglienza. Trent’anni di attività e
impegno per essere un punto d’incontro tra persone di diversa
provenienza, per un dialogo che faciliti la scoperta
dell’altro con le sue ricchezze etniche, culturali e
religiose, per costruire insieme momenti di confronto e
scambio interculturale.
Vieni a trovarci e toccherai con mano… Siamo in:
Via Corsico 6, Milano
Tel. 02 89400383
[email protected]
Le nostre attività sono GRATUITE! Corsi di italiano (dalla
prima alfabetizzazione a tutti i livelli), Corso di
informatica, Corso di inglese, Laboratorio teatrale, Coro,
Corsi per la riqualificazione lavorativa, Corsi di formazione
e riflessione interculturale, Attività ricreative e sportive.
Inoltre troverai amici e assistenza allo Sportello Ascolto
(per pratiche burocratiche, ricerca casa e orientamento al
lavoro) e puoi ricevere altro aiuto (un po’ di spesa!) grazie
alla distribuzione alimentare.
Ti aspettiamo…e visita il
nostro
sito
informazioni!!!
Associazione Arcobaleno Milano pagina facebook
Sito Associazione Arcobaleno Milano
per
altre
Up2MeProject
La formazione integrale e la crescita armonica della persona
la scoperta e l’interiorizzazione del valore dell’affettività
e della sessualità.
Video di presentazione
Pagina facebook
Percorso di educazione alla
pace: “Living peace”
Vedi 2017 Living Peace Guida IT
Basta conoscersi: esperienza
concreta
di
cittadinanza
attiva e solidale
V EDIZIONE 2016-2017
COS’É: È un’esperienza concreta di cittadinanza attiva e
solidale, un’occasione di conoscenza e dialogo tra culture e
religioni differenti. Una scelta socio-antropologica per la
formazione interculturale di insegnanti e alunni alla
diversità.
OBIETTIVI: Approfondire la cultura dell’altro; educare al
dialogo interculturale e interreligioso, stimolare alunni e
insegnanti alla realizzazione di un progetto educativo
insieme.
A CHI È RIVOLTO: Insegnanti, educatori di Roma e del Lazio
(possibile partecipazione anche da altre regioni)
COME FUNZIONA: È un percorso formativo costituito da diverse
fasi (è possibile partecipare anche ad una sola proposta):
1. Tour e apericena multietnici di formazione per gli
insegnanti
2. Corso di formazione al dialogo e alla cittadinanza
multietnica per insegnanti, Roma, 2-3 dicembre 2016
3. Concorso:  Iscrizione entro il 16.12.2016  Consegna
elaborati entro il 31.03.2017
4. Villaggio per la Terra: nell’ambito di tale manifestazione
si svolgerà la giornata conclusiva del concorso con
premiazione e partecipazione ai workshop per tutte le classi.
Roma, 21 aprile 2017 presso il Galoppatoio di Villa Borghese
(Durata 5 ore)
Email a: [email protected] (specificando nome,
cognome, scuola di appartenenza, tour scelto/i, iscrizione
cena)
Pagina Facebook: Basta conoscersi
Sito web: https://bastaconoscersi.wordpress.com
Velletri:
basta-conoscersi
http://whydontwedialogue.blogspot.it
Associazione Solidarietà (RE)
LA NOSTRA STORIA
Solidarietà è una Associazione di Volontariato nata all’inizio
degli anni ’90.
Il nostro sito
Alcuni amici, casualmente coinvolti in una azione umanitaria,
lavorando insieme scoprono la bellezza del donarsi, del vivere
per gli altri e fanno di questa iniziale esperienza un
trampolino di lancio per diffondere e sviluppare la cultura
del dare: una rete viva in cui il dare ed il ricevere possano
creare ricchezze e reciprocità di rapporti, diversamente non
possibili.
Oggi l’associazione conta oltre 300 soci sparsi soprattutto
nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza.
COSA ABBIAMO FATTO
1991-93 – In Africa: realizzato una falegnameria a Nairobi
Mosca: aiuti alimentari;
O’Higgins in Argentina inviato un carico di attrezzature
agricole.
1994 – Nella ex Jugoslavia, durante la guerra, oltre ai
numerosi aiuti umanitari inviati, abbiamo contributo alla
realizzazione dell’asilo “Raggio di Sole” a Krizevci in
Croazia ed allo sviluppo di alcune piccole aziende: un
laboratorio dentistico, un negozio per parrucchiera, un
oleificio, un allevamento di polli, un laboratorio per la
coltivazione dei funghi.
1996 – In Albania abbiamo realizzato: un ambulatorio
pediatrico, una centro grafico che stampa la rivista “Mosaik”
rivolta a giovani albanesi.
1999 – Per i profughi Kosovari: inviato due pulmini, tuttora
utilizzati per attività assistenziali e ricreative.
SUL NOSTRO TERRITORIO
In seguito alle azioni e agli interventi mirati, è maturato in
tanti il desiderio di dare continuità alla vita
dell’associazione attraverso la realizzazioni di progetti e
iniziative aventi carattere di continuità, anche a livello
locale.
Interpretando il bisogno di molte associazioni e il desiderio
di alcune istituzioni abbiamo attivato alcuni progetti:
Azione Solidale
Convenzione con la Protezione Civile
Adozioni a distanza
Progetto intercultura
Azione Solidale
Nasce nel 1999 con l’obiettivo di recuperare e raccogliere le
eccedenze
(prossimità
alla
scadenza,
difetti
di
confezionamento o imballaggio, ecc.) delle produzioni
industriali per veicolarle gratuitamente nel circuito delle
associazioni, presenti sul territorio, che agiscono a favore
delle varie forme di povertà. Ad oggi:
Associazioni beneficate: circa 200
Settori: comunità per tossicodipendenti, malati di Aids,
alcolisti, malati di mente, assistenza anziani, adozioni e
affidi, extracomunitari, Caritas parrocchiali, aiuto alla vita
nascente, ecc. per un totale di oltre 10.000 persone.
Per la gestione di tale progetto si utilizzano ampi magazzini
(600 mq) per lo stoccaggio delle merci ricevute, localizzati a
Calerno (RE) a 300 metri dalla Via Emilia, con annesse due
celle frigorifere per la conservazione di prodotti freschi, da
0 a 4° e dei prodotti surgelati.
Protezione civile
L’esperienza di Azione Solidale ha suscitato un vivo interesse
nella Pubblica Amministrazione.
Fra le collaborazioni in atto, la più significativa è la
convenzione, stipulata nel 2004 con la Protezione Civile delle
amministrazioni provinciali di Parma, Piacenza, Reggio Emilia
coordinate dalla Regione Emilia Romagna.
Azione Solidale predispone le scorte alimentari – attraverso
la preparazione di particolari kit – destinati al pronto
intervento della colonna mobile della Protezione Civile.
Adozioni a distanza
Attualmente sono più di 90 le adozioni a distanza attivate,
quale naturale continuazione del lavoro svolto in questi anni;
interessano i bambini dell’asilo “Raggio di Sole” a Krizevci
(Croazia), dell’asilo Fantasy di Belgrado (Serbia) e del
Bairro do Carmo nelle vicinanze di San Paolo (Brasile).
Il progetto sull’intercultura
“Culture: i luoghi dell’incontro” si è realizzato con il
contributo del Centro di servizi per il volontariato “Dar
voce” di Reggio Emilia. Nel 2005 l’associazione “Solidarietà”
ha proposto il progetto con il vivo desiderio di offrire e
condividere con altre associazioni del territorio, la
pluriennale esperienza d’incontri con popoli e culture
diverse.
Le associazioni coinvolte sono: Casa della della cultura
islamica, Evangelici Emilia Romagna, Rescue Mission 2000
(evangelici) e Associazione Studenti non comunitari (Asnocre).
Insieme abbiamo percorso un cammino di dialogo, di confronto e
di solidarietà per cui uomini e donne di cultura e religione
diverse: cristiani, evangelici e musulmani, testimoniano gli
uni agli altri i propri valori umani e spirituali.
Reciprocamente ci sosteniamo nel viverli e nel trovare
soluzioni ai problemi che il contesto in cui viviamo ci pone,
desideriano poter contribuire all’edificazione di una società
più giusta e fraterna.
A tal fine realizziamo attività di conoscenza e formazione
(seminari e incontri), unite a giornate di confronto con altre
esperienze di vita interculturale (es: con la Comunità di
Bose, con la cittadella di Loppiano, con il Centro La Pira)
per consolidare quanto appreso in questi anni, vivendo l’unità
nella distinzione e la fratellanza nelle diversità, vissute
come ricchezze. E’ desiderio comune poter realizzare un centro
interculturale permanente sul nostro territorio.