Associazione Arcobaleno Milano,Up2MeProject
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Associazione Arcobaleno Milano,Up2MeProject
GEN ROSSO: Italia per” “Tour Lo spettacolo “Campus – the originale di Chiara Lubich e accaduti, tra i quali l’attacco Madrid. Arriva sulle scene dopo e artistica. progetto musical” nasca da un’idea si ispira a fatti realmente terroristico alla stazione di anni di ricerca contenutistica Le tematiche proposte dal musical toccano le grandi sfide del terzo millennio come il dialogo interculturale, i terrorismi di ogni tipologia, l’ingiustizia sociale e la non equa distribuzione delle ricchezze, i problemi ambientali quali, ad esempio, la deforestazione, la mancata integrazione tra razze e culture diverse. I contenuti del musical intendono offrire, più che risposte, delle proposte di riflessione e di percorsi inediti. Il progetto, ideato per l’Italia, intende contribuire al comune intento portato avanti da istituzioni, enti pubblici e privati, associazioni e aggregazioni di ogni tipo per rimuovere le cause che favoriscono l’odio tra le diverse etnie, le religioni, le culture. Pertanto sul nostro territorio, ormai in ogni punto del Paese, “ITALIA per”diventa: Italia per il dialogo, l’integrazione, la pacifica convivenza, la legalità, etc. Tuttavia, se la mission di riferimento può avere un carattere generale e valevole per tutta la realtà italiana, è noto che ogni regione, addirittura ogni città, può avere delle problematiche specifiche, delle accentuazioni disuguali, un sentire i problemi in maniera diversificata. Pertanto in una data località il Progetto “ITALIA per” si declina, ad esempio, in progetto Italia per l’accoglienza, oppure per il lavoro, oppure per la legalità, etc. Già in alcune città sono stati attivati dei progetti che vanno in questa direzione e che intendono proporre spazi di riflessione. A Firenze l’associazione UNITI SENZA BARRIERE, nata nel contesto di persone disabili, realizzerà presso il Mandela Forum un progetto finalizzato al superamento sia delle barriere fisiche e materiali, che delle barriere mentali, culturali e razziali. A San Severo, il progetto è stato ideato dall’Associazione “SUNUTERRA” appositamente costituita in partenariato con tante altre associazioni e aggregazioni della società civile ed ecclesiale. L’associazione intende favorire l’integrazione di un folto numero di braccianti, in gran parte africani, presenti nel tristemente noto Gran Ghetto di Rignano sul Gargano. Il progetto parte a dicembre 2016 con Campus – the musical alla presenza di varie rappresentanze culturali presenti sul territorio in centri di accoglienza o di lavoro. Sarà un inizio di tour privilegiato e diretto in primis a persone di etnie diverse. Location: lo studio/teatro del Gen Rosso a Loppiano (FI). Tappa 1: Il progetto culturale “ITALIA per” sarà presentato presso l’Istituto Universitario Sophia a Loppiano (FI). L’evento avverrà nel pomeriggio di venerdì 20 gennaio 2017 alla presenza di giornalisti e operatori dei media. Vi potranno partecipare studenti, docenti, dirigenti scolastici, rappresentanti di diverse religioni, mediatori culturali, etc. La conferenza stampa sarà preceduta da alcuni interventi tematici presenti in Campus – the musical proposti da Sophia University. Tappa 2: Il progetto artistico partirà il mattino del 21 gennaio 2017 nell’Auditorium della Cittadella Internazionale di Loppiano con il coinvolgimento dei giovani delle scuole superiori del territorio limitrofo del Valdarno fiorentino e aretino. Il tour Italia “ITALIA per” Campus – the musical il progetto prevede il suo svolgimento nel biennio 2017-2018. Rappresentanti di enti ed associazioni, comitati locali e aggregazioni di ogni tipo, in diverse località italiane ne hanno già chiesto la realizzazione del progetto in loco. Saranno esaminate con attenzione eventuali ulteriori richieste. Il progetto si articola in: – Un evento / convegno di apertura e presentazione del progetto unito ad una conferenza stampa. – Lo svolgimento di 5 workshop: danza 1, danza 2, teatro, canto e percussioni presso scuole, università e associazioni giovanili. – Rappresentazioni del musical integrato in alcune scene dai partecipanti dei workshop. Lo spettacolo serale sarà diretto al grande pubblico e il matinée agli studenti. L’intera documentazione sarà a disposizione di studenti e docenti di ogni disciplina; inoltre costituirà un patrimonio culturale e artistico quale modello di riferimento per eventi e progetti analoghi. Il management del Gen Rosso è a disposizione per supportare i richiedenti e gli organizzatori del progetto in tutte le sue fasi. Per maggiori informazioni: Gen Rosso International Performing Arts Group Località Loppiano 50063 Figline e Incisa Valdarno (FI) Tel.+39 055 833 52 09 Fax +39 055 833 60 13 [email protected] www.genrosso.com cell. +39 3806592166 Il 04 11 18 05 17 06 15 calendario del Tour italiano: marzo Catanzaro – Teatro Politeama marzo San Severo (Foggia) – Palazzetto dello Sport marzo Firenze – Mandela Forum maggio Pinerolo (Torino) – Palaghiaccio maggio Fermo (Ancona) – Teatro dell’Aquila luglio Monopoli (Bari) – Palazzetto dello Sport dicembre Treviglio (Bergamo) – Palazzetto dello Sport “Economia disarmata”: gruppo di riflessione e azione Gruppo di riflessione e azione su disarmo, riconversione e cammino della pace promosso dal Movimento dei Focolari Zona Italia Dopo la prima assemblea generale del Movimento dei Focolari in Italia, tenutasi a Castel Gandolfo dal 23 al 25 ottobre 2015, si è costituito un gruppo di lavoro per dare attuazione alla direttiva di seguire l’impegno per la costruzione della pace a partire dalle scelte nel campo della finanza e dell’industria del nostro Paese. Il gruppo, che si è autodefinito, perciò, con il nome di “Economia Disarmata” Esercita un’attività di riflessione a servizio di azioni coerenti e consapevoli Promuove direttamente e sostiene le attività di formazione e di impegno che si intende intraprendere in tal senso in Italia Esprime posizioni nel dibattitto pubblico in concorso e condivisione con i responsabili nazionali del Movimento dei Focolari. L’impegno per la pace è coessenziale al carisma dell’unità del Movimento nato storicamente con Chiara Lubich, sotto il bombardamento della città di Trento, e che ha come cofondatore Igino Giordani, che si definiva “deputato di pace” e perciò segno di contraddizione. Un tratto mantenuto ben saldo nel servizio svolto da Città Nuova con riferimento ai ricorrenti scenari di guerra. Il primo compito da affrontare è quello dell’educazione integrale capace di alimentare una coscienza in grado di ribellarsi sempre verso la menzogna e la violenza. Come osserviamo abitualmente, la consapevolezza dell’ingiustizia può produrre, invece, solo un’indignazione temporanea perché prevale l’accettazione della sconfitta, l’inutilità dell’azione secondo giustizia. La diffusione più efficace del messaggio con i social media o la presenza agognata sui maggiori mezzi di informazione non risolvono la questione principale di trovare un soggetto umano capace di prendere posizione, anche da solo se necessita. Ce ne accorgiamo con molti dei nostri compagni di viaggio, anche e soprattutto credenti, che, pur bravi e sensibili, hanno interiorizzato una sconfitta profonda, fino a percepire l’impossibilità di poter fare qualcosa per cambiare il mondo. Esiste una frattura molto profonda nel vissuto personale conseguente alla fine di ogni mito rivoluzionario. Il campo educativo, non solo per giovani, va quindi pensato a partire da questo stato di cose trovando il modo efficace per andare alle radici della coscienza con percorsi di interiorizzazione della vicenda di Milani, Mazzolari, La Pira, Giordani, Capitini, ecc. Tra le tappe del percorso di questo gruppo di lavoro si segnala il sostegno all’iniziativa sulla politica di pace e disarmo promossa il 16 marzo 2016 presso la Camera dei deputati dai Giovani per un mondo unito e dalle scuole di partecipazione del Movimento politico per l’unità. Il dialogo avviato con alcuni parlamentari e pezzi della società civile ha condotto i responsabili del Movimento dei Focolari in Italia a prendere esplicita posizione sulla violazione della legge 185/90 che vieta l’invio di armi nei Paesi in guerra. Di Economia civile e disarmata si è parlato, in maniera sempre più approfondita, e creando sinergie, con l’istituto universitario Sophia , il Polo Lionello per l’economia di comunione e Banca Etica a Loppiano il 19 aprile 2016. Sempre a Loppiano, l’11 maggio si è svolta un’intera giornata seminariale promossa da Made in the world (associazione di riflessione per l’impegno sindacale), dove è stata affrontato il nodo della politica industriale di Finmeccanica e il ruolo dei lavoratori nelle aziende di armi. Per dare continuità all’impegno e all’esplicita presa di posizione del Movimento dei Focolari in Italia, si è stimolato un confronto aperto in sede parlamentare con un seminario promosso dal Movimento politico per l’unità il 5 luglio 2016 presso la Camera dei Deputati su “Guerre, scelte di pace e riconversione industriale”. L’incontro è stato promosso assieme a numerose associazioni e reti civili con la partecipazione, oltre di deputati senatori diversi parlamentari delle commissioni industria e difesa, di due relatori di prestigiosi centri di ricerca: l’istituto Archivio Disarmo, con il quale è già iniziato un rapporto collaborazione, e l’istituto Affari internazionali. di Alla questione dell’Economia disarmata è stata dedicata una parte significativa del programma della scuola estiva promossa a Siracusa dal 2 al 12 agosto 2016 dai Giovani per un mondo unito. Il Movimento dei Focolari ha aderito e invitato alla partecipazione della Marcia Perugia Assisi 2016 per la pace e la fraternità del 9 ottobre, facendo precedere tale gesto, che ha coinvolto come sempre un centinaio di migliaia di persone di diverse culture, da un convegno svoltosi il 5 ottobre presso il Centro La Pira di Firenze assieme a diverse associazioni (Fondazione Balducci, Rete Disarmo, Fondazione don Milani, Dialogo interreligioso). In questa occasione i presenti, hanno ricevuto l’invito a continuare nella strada intrapresa da Michele Gesualdi, uno dei ragazzi della scuola di Barbiana che resta l’esperienza feconda di formazione delle coscienze alla pace senza sconti e compromessi fino alla necessaria disobbedienza alle leggi ingiuste. Nell’ottica di andare alle radici di una scelta di pace è stato avviato un percorso di confronto tra la scuola del pensiero del realismo politico che giustifica la guerra giusta (Niebuhr), il centro La Pira di Firenze e l’associazione italiana Thomas Merton. In vista della settimana mondo unito a Firenze del maggio 2017 si vuole offrire, tra l’altro, una conoscenza sempre più diretta dell’esperienza di don Milani andando alle radici del ripudio della guerra espressa nella lettera ai cappellani militari. Nel più lungo termine, si vuole proporre a cominciare dall’estate 2017, nel pieno del triennio di rievocazione del primo conflitto mondiale, un percorso di approfondimento sui luoghi dove si è consumata “l’inutile strage” che, secondo una certa retorica, avrebbe forgiato l’unità nazionale, ma che, in effetti, rappresenta la rottura epocale, spesso rimossa, che continua a segnare la nostra epoca avvolta da quella che papa Francesco invita a riconoscere come una guerra mondiale a pezzi alimentata da un’insensata economia delle armi. Vedi anche articolo su Città Nuova Per aggiornamenti, scrivere contributi, promozione a [email protected] [email protected] Facebook https://www.facebook.com/economiadisarmata/ Blog tematici http://economiadisarmata1.blogspot.it/ http://guerragiusta.blogspot.it/ iniziative, http://menzognagrandeguerra.blogspot.it/ Fare sistema oltre l’accoglienza: due storie In questo video trovate due racconti di inserimenti lavorativi realizzati nell’ambito del progetto Fare sistema oltre l’accoglienza: si tratta delle storie di Nicholas e Abdoulay che lavorano presso un ristorante e un panificio a Vittoria (RG) https://youtu.be/j9X5avwm_fU http://www.amu-it.eu/2017/02/01/tutti-i-numeri-e-non-solo-delprogetto-fare-sistema-oltre-laccoglienza-parte-prima/?lang=it Famigliedicuore PROGETTO (per maggiori informazioni ) L’adozione nasce dall’incontro tra il desiderio naturale di una coppia di diventare genitori e il diritto inalienabile di ogni bambino di crescere in una famiglia. L’adozione e’ accoglienza, e’ scambio di piccoli gesti quotidiani, e’ desiderio di dare, e’ amore che riempie il vuoto dell’abbandono, e’ ricamo dorato che ricuce gli strappi, che compone le singole diversità in una ricchezza comune. Tutto questo vuol dire famigliedicuore. Esiste una profonda e reciproca connessione tra famiglia e societa’ ed e’ per questo che l’adozione non è e non puo’ essere solo un fatto privato. La famiglia adottiva svolge un ruolo sociale rilevante perche’, radicata nei valori della gratuita’ e dell’accoglienza, offre una risposta unica e insostituibile alla “ferita” dei minori in stato di abbandono e contribuisce alla costruzione di una societa’ piu’ attenta alle fragilita’, ai bisogni dei “più piccoli”. Famigliedicuore si diventa, poco a poco; con la formazione, lo scambio, la condivisione, con l’aiuto di tanti. Per tutto questo e’ nato il progetto famigliedicuore; per sostenere le famiglie adottive e affidatarie sine die, per coinvolgere la societa’ di cui le famiglie sono parte, per divulgare la cultura dell’adozione. Il progetto famigliedicuore per… fare cultura La riduzione delle nascite nel nostro territorio, come nell’intero Paese, si accompagna al calo dell’accoglienza adottiva. Tanti sono i fattori: sociali, legali ed economici che influiscono sulle scelte delle famiglie. come PROMUOVERE la CULTURA dell’ADOZIONE? mass media, social, web per sensibilizzare la comunita’, incentivare la cultura dell’accoglienza e incoraggiare gli aspiranti genitori adottivi seminari e incontri informativi e formativi per la scuola e le altre agenzie educative convegni di approfondimento per tutta la cittadinanza fare sostegno Famiglie di cuore si diventa. La famiglia adottiva e’ chiamata a un amore sopraffino, speciale, un amore che ripara le crepe e lenisce le ferite, un amore che s’impara con l’educazione, le conoscenze, l’esercizio. come SOSTENERE le FAMIGLIE ADOTTIVE? seminari formativi periodici su tematiche specifiche tenuti da professionisti esperti del cammino adottivo consulenze specialistiche per genitori e figli per favorire il progetto di crescita della famiglia fare rete La famiglia adottiva trova forza e sostegno nel rapporto con le altre famiglie, nella condivisione delle gioie e delle sospensioni, nel confronto reciproco dei percorsi e delle prassi educative. come FAVORIRE lo SCAMBIO RECIPROCO e le RELAZIONI? gruppi di aiuto – mutuo – aiuto attività ludiche e laboratori per i ragazzi feste per le famiglie diffusione delle esperienze e delle buone prassi tavolo permanente con i partner per creare rete sul territorio Per fare cultura, sostegno, rete e’ prevista l’apertura dello sportello famigliedicuore. Città in azione CONVEGNO INTERNAZIONALE OnCity: reti di luci per abitare il pianeta Laboratorio internazionale di cittadinanza per il bene comune Atti del Convegno Internazionale Oncity-reti di luci per abitare il pianeta, che dal 1° al 3 Aprile 2016 ha riunito al Centro Congressi di Castel Gandolfo (Rm) 900 partecipanti provenienti da tutto il mondo: tre giorni di lavori, riflessione e confronto su alcuni grandi temi d’attualità legati alla vita nelle città. Il convegno, organizzato dal Movimento Umanità Nuova, AMU e Movimento Giovani per un Mondo Unito, è un’iniziativa che si colloca nel quadro dello United World Project (UWP). Progetto Officine di fraternità – Alessandra Picariello e Roberta Formisano, Movimento Giovani per un mondo unito Campania (Italia) Roberta Formisano: Il progetto «Officine di Fraternità» è nato diverso tempo fa, con un duplice scopo: offrire ai giovani la possibilità di mettersi in gioco e di lavorare, e realizzare delle attività concrete in Campania, soprattutto nelle periferie e ferite presenti in diversi territori. Con questi presupposti, il progetto è stato presentato e approvato nell’ambito dell’Avviso pubblico “Giovani per il sociale” del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile e Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il titolo del progetto non è a caso: la cultura della fraternità ha fatto da sfondo all’ideazione dei vari laboratori, portando con sé tutte le sfumature da essa derivanti (legalità, solidarietà, impegno civico e partecipazione attiva nelle problematiche sociali, sostegno alle fasce più deboli e disagiate, rispetto delle regole e dei diritti altrui…). Il progetto ha visto circa 25 giovani, esperti e tutor, per la formazione dei beneficiari, tra i 18 e i 35 anni; mentre più di 150 ragazzi tra i 14 e i 30 anni hanno partecipato attivamente come beneficiari del progetto. Il tutto in una cornice che ha visto il coinvolgimento di 8 realtà associative presenti e attive su tutto il territorio campano (Aps Focus Focolari, Associazione di volontariato Fare Comunità, Arcidiocesi di Benevento, Associazione SNC Libero Pensiero, Comitato Caserta Città di Pace, Cooperativa sociale NeWhope, Associazione Centro Vita onlus, Associazione Mondo Unito Giovani). Ciascuna associazione ha presentato una o due “officine” per rispondere al meglio alle esigenze giovanili e sociali dei diversi territori. 11 officine di fraternità, 11 realtà diverse, 11 attività diverse ma un unico filo conduttore: la fraternità. Ognuna delle officine ha lavorato singolarmente ma c’è stato un momento di incontro tra tutti i 150 giovani coinvolti dal progetto. Il momento cruciale, infatti, si è tenuto dal 1 al 4 maggio 2015 a Benevento, con “Forti senza Violenza” – il progetto portato avanti da anni dal gruppo internazionale Gen Rosso, sul tema della legalità, dell’amicizia e di una scelta giusta di unità. Si è trattato di una vera sfida: preparare da zero il musical “Streetlight” in soli tre giorni, e al contempo condividere la quotidianità con persone sconosciute. È stato l’apice del progetto, il momento più ricco e formativo per tutti i ragazzi, dove hanno potuto sperimentare questa fratellanza universale non più solo con i giovani del proprio gruppo ma con tutti i 150 giovani delle officine e con ogni membro del Gen Rosso. Alessandra Picariello: Non è stato sempre tutto facile, c’è stato molto lavoro da fare di organizzazione e soprattutto di coesioni tra queste realtà così diverse tra di loro, ma ne è valsa la pena. Per chi tra noi gen è stato “protagonista” di quest’esperienza è stato un momento di crescita veramente importante. Questo progetto ci ha permesso, grazie all’aiuto degli adulti che ne hanno permesso la realizzazione, di creare qualcosa più grande di ogni nostra aspettativa. È stata davvero una scia di luce per le nostre città, siamo sicuramente riusciti a seminare tanti germogli di fraternità e molti di questi stanno già dando i primi frutti. Le officine si sono concluse ma i rapporti creati non possono finire. C’è anche chi sta continuando con le attività dell’officina, a Ponticelli ad esempio dopo la realizzazione di “Life Love Light”, ci si sta impegnando nella costruzione di un altro spettacolo; il percorso di quest’anno è incentrato sulla Pace, con tutte le sue sfaccettature perché non possiamo smettere di vivere la fraternità e quale mezzo migliore della musica per lanciare messaggi in luoghi purtroppo non sempre semplici. Personalmente, quando ho raccontato ad amici e parenti quello che stavo vivendo molti mi hanno subito detto di stare attenta, che quelle zone sono pericolose ( le periferie di Napoli), che lì uccidono… lì come chissà di quale città lontana stavano parlando, ma in realtà quella è la MIA nonché la loro. Non mi sono mai fatta fermare da queste paure (che non ho mai avuto in realtà), quei ragazzi ci vivono ed io non posso andarci una o due volte a settimana?! Con la mia famiglia abbiamo iniziato ad andare a messa lì ogni domenica per rafforzare quei rapporti creati durante l’anno e questo ci aiutato molto a conoscere meglio i ragazzi e le loro famiglie. Siamo stati invitati a pranzo da molti di loro; io sono andata a pranzo a casa di uno dei ragazzi, in una di quelle case popolari che mettono molta tristezza a vederle, ma entrando l’amore con cui sono stata accolta mi ha resa felicissima. Ci sarebbero tante storie da raccontare su ognuna delle persone che ho incontrato ma posso sicuramente testimoniare che una rete di fraternità tra tutti coinvolti dal progetto è stata creata e spero che continui. Roberta Formisano e Alessandra Picariello Video Officine di fraternità Fonte: dal sito ufficiale del unitedworldproject A&C Musical La struttura narrativa di “A&C Musical. Non esiste un amore più grande”, formata da 4 atti che possono venir considerati a tutti gli effetti 4 microstorie dentro un’unica grande storia, consente ampie libertà di movimento per la realizzazione di un’anteprima sintetica. Qualunque siano le scelte narrative, l’anteprima costituisce comunque un “saggio” delle potenzialità dell’intero musical e mette in campo, in un tempo relativamente breve, tutte le carte che costituiscono l’impatto e la persuasione dello spettacolo. Pur essendo ben più articolata e complessa di un trailer cinematografico, l’anteprima ha le sue stesse qualità, prima fra tutte quella di far “ingolosire”, dicendo senza spiegare troppo, facendo intravedere senza mostrare tutto; in definitiva catturando l’attenzione e stimolando la curiosità verso un progetto con potenzialità che vanno oltre un semplice spettacolo. L’anteprima infatti è, se così si può dire, funzionale ad un’attività di giro che comprenderà non soltanto la rappresentazione del musical, ma intende anche coinvolgere fattivamente le scuole attraverso una duplice attività di workshop nel mondo dello spettacolo e di animazione sui contenuti. L’occasione, più volte indicata, per la rappresentazione dell’anteprima di “A&C Musical. Non esiste un amore più grande” è nel contesto della Giornata Nazionale della Scuola in programmazione nell’ottobre 2016 con data e luogo, ad oggi, da definire da parte del M.I.U.R Vedi SCHEDA AC anteprima 2016 SCHEDA AC 2016 generale SCHEDA AC 2016 scuole SCHEDA AC 2016 sponsor Rete Europea Risorse Umane Non esiste grande un amore più Arriva in porto la produzione di uno spettacolo musicale/teatrale dedicato alla storia di Alberto Michelotti, Carlo Grisolia (A&C) e del loro gruppo di amici con le loro passioni (sport, musica, amicizie) che si ritrova al “Muretto”, una piazzetta della periferia di Genova, sul finire degli anni 70. E’ la storia di ragazzi che si impegnano in un contesto di fatica e di condivisione: il porto, luogo di confine, luogo di passaggio e di incontro, soprattutto fra giovani, perché quelli che sbarcano sono principalmente giovani; ragazzi che sanno dare attenzione all’altro, spendere per questo il proprio tempo, facilitare l’incontro con il nuovo e con il diverso (che i giovani, a differenza degli adulti, non temono). L’amicizia è la “philadelphia” che fa scoprire l’altro profondamente, perfettamente, ontologicamente uguale a sé, che sostanzia e rende reale l’appartenenza, la solidarietà, la pace, il dialogo, l’apertura. E’ la decisione di dare la vita per i propri amici che fa essere davvero solidali, aperti, rispettosi, propositivi. E’ questo l’”amore più grande”. Lo spettacolo, in una prima “short version” debutta a novembre 2016 in due teatri romani (vedi manifesto qui sotto) il 17 al “Tor Bella Monaca”, il 21 e 22 al “Vascello”. Video registrato da TV 2000 Ad esso e collegato un interessante ed articolato progetto educativo e sociale che verrà successivamente proposto, in collaborazione con il M.I.U.R. Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione e la Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione, agli istituti Secondari grazie anche al sostegno di Fondazione Migrantes, Caritas Italiana, Comitato Alberto&Carlo, Movimento dei Focolari, Fondazione Ente dello Spettacolo, Liceo Bertolucci Parma, Diocesi di Genova. Una squadra di professionisti (autore/compositore, regista, scenografo, direttore musicale, coreografo, tecnici luce e suono) sono i veri e propri “coach” di un giovane cast di artisti provenienti da varie Regioni di istituti Superiori ed Università italiane. Particolarmente significativa la presenza tra loro di un giovane nigeriano ‘richiedente asilo’. Anzitutto questi sono i primi invitati a rivivere e sperimentare quanto la storia di Alberto & Carlo contiene. Metodo: “Sei obiettivo” tappe per un 2016-6x1_presentazione Per maggiori informazioni: [email protected] Progetto Mondo Unito – United World Project Siamo i Giovani per un Mondo Unito, viviamo in 180 Paesi dei cinque continenti e siamo di culture, religioni e nazionalità diverse. Ci unisce la scelta di vivere per la fraternità universale. Vogliamo che essa diventi il nuovo cardine della politica, dell’economia, del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente, dello sport, della comunicazione, della scienza, dell’arte. Ci impegniamo a vivere la regola d’oro: “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te; non fare agli altri ciò che non vuoi venga fatto a te”. Essa è cuore di tante civiltà e tradizioni, perché il cambiamento comincia da ciascuno in prima persona. L’idealità che ci anima suscita svariate azioni a livello locale e mondiale: i “frammenti di fraternità ”. A livello mondiale, interveniamo tempestivamente per assistere vittime di terremoti, alluvioni, carestie, guerre. A livello locale, attiviamo micro realizzazioni di tutti i generi per costruire la fraternità nella nostra città, quartiere, università. C’è un fermento d’iniziative nei cinque continenti: opere a favore di bambini di strada, senzatetto, anziani abbandonati, carcerati, immigrati, secondo le necessità più urgenti del posto. Sosteniamo la costituzione dello United World Watch che possa dare rilievo all’idea della fraternità anche attraverso studi, ricerche, e azioni di sensibilizzazione. Aperto alla più ampia collaborazione, dovrà monitorare e far conoscere, in tutto il mondo, le esperienze di fraternità messe in atto da singoli, gruppi e istituzioni. Chiediamo il riconoscimento a livello istituzionale e internazionale della Settimana Mondo Unito, operativa dal 1996: sono sette giorni in cui si concentrano le più varie iniziative per incidere sull’opinione pubblica dei nostri Paesi, e testimoniare insieme che costruire un mondo unito è possibile. È una proposta alle città, alle istituzioni, a tutti, per promuovere la fraternità e la pace ad ogni livello. http://www.unitedworldproject.org/it/ http://www.milongaproject.org Atlante della fraternità universale Centro Studenti Giorgio La Pira NOSTRA META IL MONDO UNITO Nel 1978, a pochi mesi dalla scomparsa del Professor Giorgio La Pira, l’Arcivescovo di Firenze, Card. Giovanni Benelli, costatava la solitudine, l’amaro disorientamento, le difficoltà concrete dei molti studenti esteri universitari presenti in città, particolarmente – come si diceva allora – di chi proveniva dai Paesi in via di sviluppo. Volle dar vita ad un Centro Internazionale che dedicò significativamente a Giorgio La Pira – già Sindaco della città e grande uomo di pace – mettendo a disposizione alcuni bei locali nel centro storico. Il Centro divenne subito luogo di accoglienza fraterna dei giovani internazionali e luogo d’incontro e di dialogo tra chi giungeva a Firenze da tante parti del mondo ed era diverso per abitudini, per cultura o per religione. In questa Azione, si recuperava il percorso virtuoso dell’Umanesimo fiorentino, cercando di vivere l’Anima cristiana di Firenze, offrendo una piccola porta aperta su un’Europa pronta a dare, ma anche a ricevere, a imparare da tutti. Per l’animazione e la gestione di un’opera così nuova, che avrebbe dovuto coinvolgere l’intera Diocesi con il Volontariato, il Cardinal Benelli chiese aiuto a Chiara Lubich e ai membri del Movimento dei Focolari, che risposero subito con entusiasmo. Da allora il Centro è mutato ed è cresciuto, proponendo svariate attività formative e culturali, svolgendo un servizio sociale molto apprezzato perché attento alla dignità della Persona, e davvero numerosi sono i suoi frequentatori. Ma il sogno che lo anima resta sempre lo stesso: è il Sogno del Vangelo, l’Ideale della fraternità universale, il sogno della Pace… che ha di fronte a sé la Meta del Mondo Unito. VEDI SITO Associazione Arcobaleno Milano Trent’anni di attività e impegno per essere un punto d’incontro tra persone di diversa provenienza e per un dialogo che faciliti la scoperta dell’altro! L’Associazione Arcobaleno opera a Milano nel campo dell’integrazione e dell’accoglienza. Trent’anni di attività e impegno per essere un punto d’incontro tra persone di diversa provenienza, per un dialogo che faciliti la scoperta dell’altro con le sue ricchezze etniche, culturali e religiose, per costruire insieme momenti di confronto e scambio interculturale. Vieni a trovarci e toccherai con mano… Siamo in: Via Corsico 6, Milano Tel. 02 89400383 [email protected] Le nostre attività sono GRATUITE! Corsi di italiano (dalla prima alfabetizzazione a tutti i livelli), Corso di informatica, Corso di inglese, Laboratorio teatrale, Coro, Corsi per la riqualificazione lavorativa, Corsi di formazione e riflessione interculturale, Attività ricreative e sportive. Inoltre troverai amici e assistenza allo Sportello Ascolto (per pratiche burocratiche, ricerca casa e orientamento al lavoro) e puoi ricevere altro aiuto (un po’ di spesa!) grazie alla distribuzione alimentare. Ti aspettiamo…e visita il nostro sito informazioni!!! Associazione Arcobaleno Milano pagina facebook Sito Associazione Arcobaleno Milano per altre Up2MeProject La formazione integrale e la crescita armonica della persona la scoperta e l’interiorizzazione del valore dell’affettività e della sessualità. Video di presentazione Pagina facebook Percorso di educazione alla pace: “Living peace” Vedi 2017 Living Peace Guida IT Basta conoscersi: esperienza concreta di cittadinanza attiva e solidale V EDIZIONE 2016-2017 COS’É: È un’esperienza concreta di cittadinanza attiva e solidale, un’occasione di conoscenza e dialogo tra culture e religioni differenti. Una scelta socio-antropologica per la formazione interculturale di insegnanti e alunni alla diversità. OBIETTIVI: Approfondire la cultura dell’altro; educare al dialogo interculturale e interreligioso, stimolare alunni e insegnanti alla realizzazione di un progetto educativo insieme. A CHI È RIVOLTO: Insegnanti, educatori di Roma e del Lazio (possibile partecipazione anche da altre regioni) COME FUNZIONA: È un percorso formativo costituito da diverse fasi (è possibile partecipare anche ad una sola proposta): 1. Tour e apericena multietnici di formazione per gli insegnanti 2. Corso di formazione al dialogo e alla cittadinanza multietnica per insegnanti, Roma, 2-3 dicembre 2016 3. Concorso: Iscrizione entro il 16.12.2016 Consegna elaborati entro il 31.03.2017 4. Villaggio per la Terra: nell’ambito di tale manifestazione si svolgerà la giornata conclusiva del concorso con premiazione e partecipazione ai workshop per tutte le classi. Roma, 21 aprile 2017 presso il Galoppatoio di Villa Borghese (Durata 5 ore) Email a: [email protected] (specificando nome, cognome, scuola di appartenenza, tour scelto/i, iscrizione cena) Pagina Facebook: Basta conoscersi Sito web: https://bastaconoscersi.wordpress.com Velletri: basta-conoscersi http://whydontwedialogue.blogspot.it Associazione Solidarietà (RE) LA NOSTRA STORIA Solidarietà è una Associazione di Volontariato nata all’inizio degli anni ’90. Il nostro sito Alcuni amici, casualmente coinvolti in una azione umanitaria, lavorando insieme scoprono la bellezza del donarsi, del vivere per gli altri e fanno di questa iniziale esperienza un trampolino di lancio per diffondere e sviluppare la cultura del dare: una rete viva in cui il dare ed il ricevere possano creare ricchezze e reciprocità di rapporti, diversamente non possibili. Oggi l’associazione conta oltre 300 soci sparsi soprattutto nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Piacenza. COSA ABBIAMO FATTO 1991-93 – In Africa: realizzato una falegnameria a Nairobi Mosca: aiuti alimentari; O’Higgins in Argentina inviato un carico di attrezzature agricole. 1994 – Nella ex Jugoslavia, durante la guerra, oltre ai numerosi aiuti umanitari inviati, abbiamo contributo alla realizzazione dell’asilo “Raggio di Sole” a Krizevci in Croazia ed allo sviluppo di alcune piccole aziende: un laboratorio dentistico, un negozio per parrucchiera, un oleificio, un allevamento di polli, un laboratorio per la coltivazione dei funghi. 1996 – In Albania abbiamo realizzato: un ambulatorio pediatrico, una centro grafico che stampa la rivista “Mosaik” rivolta a giovani albanesi. 1999 – Per i profughi Kosovari: inviato due pulmini, tuttora utilizzati per attività assistenziali e ricreative. SUL NOSTRO TERRITORIO In seguito alle azioni e agli interventi mirati, è maturato in tanti il desiderio di dare continuità alla vita dell’associazione attraverso la realizzazioni di progetti e iniziative aventi carattere di continuità, anche a livello locale. Interpretando il bisogno di molte associazioni e il desiderio di alcune istituzioni abbiamo attivato alcuni progetti: Azione Solidale Convenzione con la Protezione Civile Adozioni a distanza Progetto intercultura Azione Solidale Nasce nel 1999 con l’obiettivo di recuperare e raccogliere le eccedenze (prossimità alla scadenza, difetti di confezionamento o imballaggio, ecc.) delle produzioni industriali per veicolarle gratuitamente nel circuito delle associazioni, presenti sul territorio, che agiscono a favore delle varie forme di povertà. Ad oggi: Associazioni beneficate: circa 200 Settori: comunità per tossicodipendenti, malati di Aids, alcolisti, malati di mente, assistenza anziani, adozioni e affidi, extracomunitari, Caritas parrocchiali, aiuto alla vita nascente, ecc. per un totale di oltre 10.000 persone. Per la gestione di tale progetto si utilizzano ampi magazzini (600 mq) per lo stoccaggio delle merci ricevute, localizzati a Calerno (RE) a 300 metri dalla Via Emilia, con annesse due celle frigorifere per la conservazione di prodotti freschi, da 0 a 4° e dei prodotti surgelati. Protezione civile L’esperienza di Azione Solidale ha suscitato un vivo interesse nella Pubblica Amministrazione. Fra le collaborazioni in atto, la più significativa è la convenzione, stipulata nel 2004 con la Protezione Civile delle amministrazioni provinciali di Parma, Piacenza, Reggio Emilia coordinate dalla Regione Emilia Romagna. Azione Solidale predispone le scorte alimentari – attraverso la preparazione di particolari kit – destinati al pronto intervento della colonna mobile della Protezione Civile. Adozioni a distanza Attualmente sono più di 90 le adozioni a distanza attivate, quale naturale continuazione del lavoro svolto in questi anni; interessano i bambini dell’asilo “Raggio di Sole” a Krizevci (Croazia), dell’asilo Fantasy di Belgrado (Serbia) e del Bairro do Carmo nelle vicinanze di San Paolo (Brasile). Il progetto sull’intercultura “Culture: i luoghi dell’incontro” si è realizzato con il contributo del Centro di servizi per il volontariato “Dar voce” di Reggio Emilia. Nel 2005 l’associazione “Solidarietà” ha proposto il progetto con il vivo desiderio di offrire e condividere con altre associazioni del territorio, la pluriennale esperienza d’incontri con popoli e culture diverse. Le associazioni coinvolte sono: Casa della della cultura islamica, Evangelici Emilia Romagna, Rescue Mission 2000 (evangelici) e Associazione Studenti non comunitari (Asnocre). Insieme abbiamo percorso un cammino di dialogo, di confronto e di solidarietà per cui uomini e donne di cultura e religione diverse: cristiani, evangelici e musulmani, testimoniano gli uni agli altri i propri valori umani e spirituali. Reciprocamente ci sosteniamo nel viverli e nel trovare soluzioni ai problemi che il contesto in cui viviamo ci pone, desideriano poter contribuire all’edificazione di una società più giusta e fraterna. A tal fine realizziamo attività di conoscenza e formazione (seminari e incontri), unite a giornate di confronto con altre esperienze di vita interculturale (es: con la Comunità di Bose, con la cittadella di Loppiano, con il Centro La Pira) per consolidare quanto appreso in questi anni, vivendo l’unità nella distinzione e la fratellanza nelle diversità, vissute come ricchezze. E’ desiderio comune poter realizzare un centro interculturale permanente sul nostro territorio.