ENCORBELLEMENT = AGGETTO

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ENCORBELLEMENT = AGGETTO
ENCORBELLEMENT = AGGETTO
ENCORBELLEMENT
1394; da en-, corbel, antica
forma di corbeau (che significa
pietra che sporge) e suffisso
ement, ''posizione di una
costruzione (balcone, cornice, torretta....) sporgente da
un muro e sostenuta da corbeaux = mensole''. Dal
Dizionario Le Grand Robert.
''Si dice di costruzione in
"encorbellement" per designare
la parte di un'opera edilizia
poggiata su un aggetto''. Dal
Le Dictionnaire Raisonné de
l'Architecture Française di Viollet- Le - Duc.
In altre parole - nello scenario urbano - sono chiamati aggetti (encorbellements), gli elementi architettonici, mensole o beccatelli sporgenti dalle facciate. Essi sostengono
costruzioni come garitte,
avancorpi, cornici, balconi, finestre sporgenti....che sono detti appunto in aggetto.
Nel XII secolo compaiono i
primi esempi con le garitte a
caditoia (1), trattate in pietra
da taglio. Esse erano destinate a facilitare la sorveglianza e
la difesa dei castelli fortezza.
Bisogna distinguere le garitte
destinate unicamente alla sorveglianza da lontano da quelle che servivano allo stesso
tempo da guardia e da difesa.
''Era particolarmente nelle vicinanze delle porte, agli angoli delle
grosse opere, alla sommità dei masti che si costruivano garitte''. Viollet- Le - Duc. Le si ritrova
ancora oggi pure in alcune
palazzine private (hôtels)
parigine (2 e 3).
"Bow-window - o oriel (finestra sporgente rispetto al muro
di facciata), in francese -giardino d'inverno, balcone
allungato chiuso, sono altrettanti elementi originati da una
stessa terminologia comune, per designare questi spazi
"incernierati" alla pianta e alla facciata che si vedono
comparire in questi ultimi anni in un buon numero di
interventi su alloggi e che dipendono dal concetto di filtro
tra interno ed esterno. '' Florence Cristofaro, 1998..
Nel XIV secolo, il Ponte
Vecchio a Firenze (5), il
ponte in pietra che cavalca il
fiume Arno, è stato molte
volte distrutto e ricostruito,
sempre minacciato dalle piene. Dopo quella del 1333 il
ponte fu allargato e consolidato dall'architetto Taddeo
Gaddi. E' questo il ponte che
noi oggi ammiriamo. Esso è
al tempo stesso un luogo di
incontro e un mercato animato. Alle sue estremità, si ritrovano alberghi, banche e ristoranti, che poggiano su aggetti
in legno.
Le Petit Pont a Parigi prima
dell'incendio del 1718 non
era soltanto un elemento di
attraversamento ma anche
uno spazio animato ove si
dispiegavano abitazioni poggianti su mensole (4).
Nel XV secolo, la preoccupazione di guadagnare spazio
nelle abitazioni con aggetti su
strada è comune a tutte le
città antiche circondate da
fortificazioni (6 e 7). Tutte
queste costruzioni in legno
hanno degli aggetti semplici o
riccamente decorati.
Nel XVII secolo, si ritrovano
magnifici esempi di aggetti in
Alsazia (8), in Normandia
(9). Spesso balconi e logge
erano portati in avanti da
prolungamenti dei travetti
che funzionano da mensola
sporgente dalla facciata. La
finestra sporgente, balcone
chiuso che può essere qualificato come ''balcone delle regioni
fredde'', prolunga la stanza.
Esso
ne
favorisce
l'illuminazione e permette
una vista sulla strada da due o
tre lati allo stesso tempo.
Alla fine del XIX secolo nasce una nuova moda: quella
del bow-window (10), sistema di origine inglese (letteralmente, finestra in arcata).
Esso comparve nel clima
umido di questi paesi, intorno agli anni 1885-1890, come
un indispensabile catturatore
di calore. Il tema è stato
introdotto
nell'ambito
dell'architettura parigina nelle
grandi palazzine (hôtels) aristocratiche, la cui moda non
s'interruppe per tutto il
secondo Impero. Alla fine di
questa lunga trasformazione,
il bow-window diverrà una
gabbia di vetro. Si costruiranno conseguentemente balconi di pietra ad ogni piano,
ognuno dei quali con bowwindows. L'interesse di questo avancorpo è di rendere
piacevole l'interno (illuminazione, viste laterali sulla strada pubblica). Esso determina
un nuovo tipo di facciata dai
forti disallineamenti, integra
nella sua struttura appoggi di
balconi situati nello stesso
piano ed è sostenuto da mensole enormi collocate alla
base. Lo scenario urbano si
arricchisce di sculture situate
a livello dei piani terra e degli
ammezzati, gli atlanti (11) e
le cariatidi si configurano
quali elementi di riferimento
dei begli immobili haussmanniani.
Nel XX secolo, verso il 1900,
l'Art Nouveau si sviluppa
nelle arti decorative e
nell'architettura. Guimard
(12) è il più conosciuto di
questi architetti (H. Sauvage,
F. Jourdain, J. Lavirotte .....)
che s'ispirano alle teorie di
Viollet-Le-Duc e del suo gusto per lo scenario medievale.
Essi vogliono controllare tutti i dettagli di edifici (13) concepiti come opere d'arte.
Con il movimento moderno
il principio del muro sipario
maschererà gli aggetti.
A partire dagli anni ottanta,
in alcuni lavori di riqualificazione e restauro (14) vengono introdotti aggetti. Li si
ritrova nella riqualificazione
degli immobili dei "grands
ensembles" (15) che permettono di ingrandire le stanze
principali degli appartamenti
e rompere la monotonia delle
facciate. Le Coeur Defense (16)
dell'architetto J.P Viguier utilizza il principio dell'aggetto
per ritrovare la scala umana
negli spazi pedonali.
V. ATLANTE, AVANTCORPS, BALCON, BOWWINDOW, CARIATIDE,
CONSOLE, CORBEAU,
ECHAUGUETTE, FACADE, LOGGIA, ORIEL,
REPERE.....
1. MERLON ORIEL, ST MICHEL-EN-MER, XII° S.
2. HOTEL LAMOIGNON, PARIS, 1584. 3. HOTEL DE CLISSON, PARIS, XIV° S.
4. LE PETIT PONT A PARIS, 1717.
5. LE PONTE VECCHIO A FLORENCE, 1333.
6. CASBAH D'ALGER,
ALGERIE, 1516.
7. SEVERAC-LE-CHATEAU, MIDI PYRENEES, XIV°S.
8. EGUISHEIM, ALSACE,XII° S.
9. HONFLEUR, NORMANDIE.
10. MAISON RUE ST
FERDINAND, PARIS,
XIX° S.
11. ENTREE D'IMMEUBLE RUE LECONTEDE-LISLE,PARIS XIX° S.
12. IMMEUBLE RUE
LA FONTAINE, PARIS,
1910-11.
13. ENTREE DE LA
MAISON HORTA,
BRUXELLES, 1893.
AVANT
APRES
15. REHABILITATION DU QUAI DE ROHAN PAR R. CASTRO, LORIENT, 1996.
14. RESTAURATION DE LA MANUFACTURE
DE SAN MARINO PAR R. GABETTI, 1998.
16. COEUR DEFENSE PAR J.P VIGUIER,
LA DEFENSE, 2000.