Grazie al pubblico di Sassari per la campagna
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Grazie al pubblico di Sassari per la campagna
COMUNICATO STAMPA N. 78/2006-2007 Grazie al pubblico di Sassari per la campagna Save the Children “Riscriviamo il Futuro” La Polisportiva Dinamo Banco di Sardegna desidera ringraziare i quattromila spettatori presenti alla gara di ieri, sia per il continuo e fondamentale incitamento alla squadra, che per la generosità dimostrata nel sostenere la campagna “Riscriviamo il Futuro” di Save the Children, promossa dal nostro Club. L’importo raccolto è già stato versato nelle casse di Save the Children Italia che lo impiegherà nel suo progetto di assicurare un’istruzione di qualità a 8 milioni di bambini che vivono in contesti di guerra o post conflitto. In particolare, le risorse del progetto “Riscriviamo il Futuro” saranno investite in Afghanistan, nella Repubblica Democratica del Congo e nel Sud del Sudan, con obiettivi e modalità illustrate nella scheda allegata. Nella foto allegata, Lionel Chalmers, autore del canestro decisivo contro la Scavolini Pesaro, posa con le bambine del mini-basket di Sassari, che indossano la maglia con il logo Save the Children. Sassari, 19 marzo 2007 Valentina Carboni Ufficio Stampa e Relazioni Esterne 329-0175097 079-2674082 [email protected] Save the Children Save the Children è stata fondata a Londra nel 1919 ed è la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e la promozione dei diritti dell’infanzia. Opera in oltre 100 Paesi nel mondo con una rete di 27 organizzazioni nazionali e un ufficio di coordinamento internazionale, l’International Save the Children Alliance, Organizzazione Non Governativa con status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Save the Children utilizza la convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza come fondamentale riferimento e sviluppa progetti che consentono miglioramenti sostenibili e di lungo periodo a beneficio dei bambini. Save the Children Italia è una ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) istituita in Italia dal 1998. L’organizzazione si connota, all’interno del panorama del terzo settore italiano, per lavorare sia nei cosiddetti Paesi in Via di Sviluppo sia in Italia, avendo come obiettivo il riconoscimento e la piena attuazione di tutti i diritti per tutti i minori. Riscriviamo il Futuro Ad oggi, 77 milioni di bambini crescono senza una istruzione. Più di un terzo di essi, circa 40 milioni di bambini, vivono in contesti di guerra o di post conflitto. Riscriviamo il Futuro è la sfida di Save the Children che ha come obiettivo quello di assicurare un’istruzione di qualità a 8 milioni di bambini che vivono in contesti di guerra o post conflitto, espandendo i propri programmi e progetti di educazione in tali aree e mobilitando governi, agenzie internazionali ed altre organizzazioni affinché garantiscano il massimo impegno politico, tecnico e finanziario. In particolare, Save the Children Italia si impegnerà, sia finanziariamente che con le proprie risorse, nei seguenti paesi: AFGHANISTAN Contesto: La guerra civile prima e il controllo dei talebani dopo, durato fino al 2001, hanno lasciato il paese in condizioni drammatiche. Nonostante gli sforzi per la ricostruzione, la popolazione è afflitta da povertà, malnutrizione e si registrano numerosi episodi di illegalità e violenza sui bambini. Si stima che 1.590.000 bambini non abbiano accesso alla scuola primaria. In particolare il 92% delle bambine che vivono in aree rurali non frequenta la scuola, mentre solo il 20% degli iscritti completa il ciclo primario. Meno del 15% degli insegnanti ha un titolo professionale, con una percentuale del 27% di sesso femminile ma esclusivamente concentrata nelle aree urbane. Obiettivi: Entro il 2010, 36.000 bambini avranno accesso alla scuola e altri 98.000 beneficeranno di una migliore qualità dell’istruzione Investimento: Al momento Save the Children ha investito 17 milioni di US $ nel paese. Altri 12 milioni di US $ saranno necessari per raggiungere i nostri obiettivi Progetto: Protezione e sostegno dei bambini lavoratori è un progetto di tre anni iniziato nel maggio 2005 nella città di Mazar, volto a garantire la protezione dei bambini lavoratori di strada contro gli abusi e lo sfruttamento e ad aiutarli a proseguire la loro istruzione integrandoli nei corsi scolastici pubblici. I bambini lavoratori dai 7 ai 14 anni potranno rientrare a scuola mentre i ragazzi dai 15 ai 17 anni riceveranno un sostegno per migliorare le loro conoscenze in lettura e matematica REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO Contesto: E’ uno dei paesi più vasti e più ricchi di risorse naturali dell’Africa, ma in cui 40 anni di guerra civile, economia disastrata e malgoverno hanno stremato la popolazione. Si stima che più di cinque milioni di bambini tra i 6 e gli 11 anni, nonché più di sei milioni di adolescenti tra i 12 e i 17 anni non frequentino la scuola. Il tasso d’iscrizione alla scuola primaria è del 17% (il 72 % dei bambini e il 56% delle bambine), ma solo il 25% di essi completa il ciclo d’istruzione primaria. Il 60% degli insegnanti è privo di formazione e solo il 6% della spesa pubblica è destinato all’educazione Obiettivi: Entro il 2010, 79.000 bambini accederanno all’istruzione e 184.000 beneficeranno di una migliore qualità dell’istruzione Investimento: Fino ad oggi Save the Children ha investito ingenti risorse in Congo, ma altri 14 milioni di US $ sono necessari nel paese Progetto: Istruzione di qualità per i bambini colpiti dal conflitto armato nel territorio Masisi, North Kivu, ovvero la zona più interna del Congo al confine con Uganda e Rwanda e la cui capitale è Goma. Il progetto, iniziato nel 2006 e tuttora in corso, vede la collaborazione di Save the Children con Reti comunitarie di protezione dei bambini con ONG locali per un’istruzione alternativa, comitati scolastici, comitati di genitori, autorità educative a livello locale e provinciale, genitori, oltre i comitati scolastici e ai bambini . SUD SUDAN Contesto: Il paese è reduce da 21 anni di guerra civile, durante i quali milioni di persone hanno perso la vita. Ora il Paese sta affrontando anche l’emergenza dovuta a tutte le persone che stanno facendo ritorno nel paese. Il sistema scolastico è attualmente sottodimensionato. Si stima che 2.405.000 bambini non abbiano accesso alla scuola primaria, con un tasso d’iscrizione di appena il 20%. L’82% di bambine in età scolare non ha accesso alla scuola primaria. Solo il 2% dei bambini iscritti completa il ciclo d’istruzione primaria, mentre su circa 7 milioni di bambine, solo 500 finiscono la scuola elementare. Appena il 7% degli insegnanti ha almeno un anno di formazione professionale Obiettivi: Entro il 2009, 250.000 bambini andranno a scuola, e l’educazione di molti altri migliorerà notevolmente. Inoltre si cercherà di innalzare al 40% la percentuale delle bambine iscritte e al 10% quella delle insegnanti donne. Investimento: In considerazione della complessità delle istanze e della versatilità delle soluzioni da adottare, Save the Children prevede di investire ancora 38 milioni di US $ nel paese. Progetto: Istruzione di base per i bambini colpiti dal conflitto armato nei distretti di Northern e Western Bahr el Ghazal, Warap e Jonglei. Il progetto, iniziato nel novembre 2005, sostiene 46 scuole e gli obiettivi principali sono quelli di migliorare l’accesso all’istruzione e la sua qualità e di rafforzare i legami tra la protezione dei bambini e l’istruzione. Una particolare attenzione è volta, in tutte le attività del progetto, all’iscrizione delle bambine a scuola e alla loro frequenza.