nebraska scheda

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nebraska scheda
Nebraska, Stati Uniti, 2013
Regia: Alexander Payne
Sceneggiatura: Bob Nelson
Camera: Phedon Papamichael
Montaggio: Kevin Tent
Suono: José Antonio García
Musica: Mark Orton
Interpreti: Bruce Dern (Woody Grant), Will Forte (David Grant), June Squibb (Kate Grant), Bob Odenkirk
(Ross Grant), Stacy Keach (Ed Pegram), Mary Louise Wilson (zia Martha), Rance Howard (zio Ray), Tim
Driscoll (Bart), Devin Ratray (Cole), Angela McEwan (Peg Nagy), Glendora Stitt (zia Betty), Elizabeth
Moore (zia Flo)
Produzione: Albert Berger, Ron Yerxa
Durata: 1h 50 min
Riassunto
Woody Grant è un uomo anziano che, convinto di aver vinto un milione di dollari alla lotteria, si avvia a
piedi per raggiungere Lincoln nel Nebraska dove dovrebbe riscuotere il premio. Più volte scappa da casa e
viene riportato indietro. La moglie e il figlio maggiore Ross sono esasperati dalla situazione mentre il figlio
minore David, pur non credendo alla vincita, decide di accompagnarlo nel Nebraska. Inizia così un viaggio
che tra mille peripezie porterà padre e figlio a rivisitare i luoghi dell’infanzia del padre. Dopo tanti anni
incontrano parenti, amici e luoghi che rievocano antichi conflitti e svelano al figlio i sogni del padre. Arrivati
a Lincoln Woody scopre la truffa ma quello che padre e figlio portano a casa dal loro viaggio è di valore
inestimabile.
Commenti
Presentato in concorso alla 66ª edizione del Festival di Cannes, il film ha ricevuto il premio per la Miglior
interpretazione maschile attribuito all'attore Bruce Dern. È un film che utilizza il simbolismo del viaggio per
raccontare la ricostituzione del rapporto tra un padre e un figlio. I personaggi, ben caratterizzati, invitano alla
riflessione su come i protagonisti trattano i propri sogni e quelli altrui, così come le loro debolezze. Il tutto
immerso in una periferia americana che fa da substrato alla noia e a una miseria umana in cui non accade mai
nulla. Può essere utile sottolineare come, a parità di condizioni, non tutti reagiscono e si comportano allo
stesso modo. Il pensiero individuale è quello che fa la differenza, come ci mostra David.
Il film
Nebraska è girato in modo magistrale in un bianco e nero che sottolinea la descrizione dei singoli
personaggi, quasi fossero dei ritratti. Lo stesso si può dire dei paesaggi che fanno da sfondo al viaggio: il
bianco e nero ne esalta l’effetto. Vediamo così aumentare un senso di sopore e di inconsistenza negli interni
ed esterni della deprimente cittadina di Hawthorne. Al contempo i paesaggi che scorrono nelle scene di
viaggio si notano ma non si impongono, al centro dell’attenzione rimane la storia che si arricchisce di ricordi
e di consapevolezza ogni miglio percorso. Come cambia il paesaggio nell’avanzare verso il Nebraska così
mutano e si trasformano i rapporti tra i protagonisti. A mano a mano che il rapporto tra padre, madre e figli si
costituisce i singoli soggetti perdono un aspetto quasi caricaturale, pur mantenendo le loro caratteristiche
peculiari. La colonna sonora non si sovrappone mai alla narrazione, semplicemente la accompagna e si
accorda ai luoghi in cui essa si dipana.
Il soggetto
Prima ancora del rapporto padre-figlio, il vero soggetto del film è la questione del desiderio del padre e
quindi di ciò che può ereditare un figlio. Un desiderio nascosto come un brillante nel terriccio in un uomo
che faremmo fatica a definire riuscito. Alcolizzato, intrappolato in un matrimonio di cui ha dimenticato il
senso, ingenuo fino a farsi ripetutamente imbrogliare, Woody mantiene il desiderio di lasciare qualcosa ai
figli a dispetto di tutto. Ed è proprio questo che David ha colto e a cui ha fatto spazio. Il figlio, riconoscendo
il desiderio del padre, lo riconosce come tale, indipendentemente dalle sue qualità. Difendendo il padre
David difende la sua possibilità di essere figlio. Per tutti gli altri Woody è solo uno spiantato del quale
enumerano le debolezze senza cogliere altro.
Non è solo la storia individuale di Woody a interrogarci. Come può mantenersi un qualsiasi desiderio in un
clima umano e culturale appiattito e sfocato come l’immensa periferia americana così come il film la
presenta. Sembra quasi un miracolo, eppure per qualcuno è possibile (Woody, David e anche la Direttrice del
giornale di Hawthorne).
Piste pedagogiche
-
Discussione su come i diversi personaggi entrano in rapporto con Woody, su cosa colgono di lui.
Discussione tra il diverso atteggiamento dei due figli.
Discussione su cosa vuol dire tornare nei luoghi della propria infanzia (ritrovare sogni, amici e
nemici) e come questo sia occasione di nuovo giudizio.
Discussione per capire cosa ha mosso David ad accompagnare il padre. David non è ingenuo ma ha
colto qualcosa che altri non hanno colto.
Individuare i personaggi che emergono dal piattume della vita in un piccola cittadina americana (con
Woody e David anche la Direttrice del giornale locale).
Discussione su cosa vuol dire ereditare dai propri genitori, o meglio di come trattare ciò che si è
ricevuto dai propri genitori. È un’elaborazione che è necessaria per diventare adulti.
Scheda a cura di Giancarlo Zappoli e Elena Galeotto

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