Effetti di stress e depressione materna sull

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Effetti di stress e depressione materna sull
La Leche League
Effetti di stress e depressione materna sull’allattamento: conoscenze attuali
di Katleen Kendall-Tackett, Professore associato in psicologia al Family research Laboratory, University of New
Hampshire; IBCLC; membro della American Psychological Association
The impact of maternal stress and depression on breasfeeding: what we know so far. Breastfeeding Abstract
2005;(24):4.
La depressione post-partum colpisce circa il 10-20% delle neomamme a livello mondiale e può portare a serie
conseguenze sia per la madre sia per il bambino. Anche se negli ultimi 15 anni sono stati pubblicati centinaia di studi
sulla depressione post-partum, pochi hanno incluso l’allattamento tra le variabili e questi si sono generalmente
focalizzati sulla trasmissione di farmaci attraverso il latte materno. Tuttavia recentemente alcuni studi hanno esaminato la
relazione tra stress, depressione materna e allattamento. Nancy Aaron Jones ha descritto come l’allattamento
protegga i bambini di madri depresse dall’impatto negativo della depressione materna.
Questo articolo riassume altri studi recenti che hanno preso in esame la relazione tra depressione, stress e allattamento.
Depressione e interruzione dell’allattamento.
Alcuni ricercatori hanno preso in esame la relazione tra interruzione dell’allattamento e depressione. In uno studio
nelle Barbados,
Galler e collaboratori hanno scoperto che le madri con sintomi di depressione a 7 settimane dal parto dimostravano una
ridotta preferenza per l’allattamento al momento della valutazione e pensieri negativi circa l’allattamento
per il futuro. Gli autori concludono che la depressione post-partum dovrebbe essere curata allo scopo di migliorare le
speranze di buon esito dell’allattamento.
Misri, Sinclair e Kuan , nel loro studio su 51 donne nel post-parto con depressione maggiore, riportano che
nell’83% delle donne la depressione ha preceduto l’interruzione dell’allattamento. Solo il 17%
riferiva che la depressione era iniziata dopo la sospensione dell’allattamento. In uno studio inglese, Bick e
collaboratori hanno avuto risultati simili con donne nel post-parto. Hanno intervistato 906 donne 45 settimane dopo il
parto. In questo campione il 63% aveva allattato, ma di queste il 40% aveva interrotto entro il terzo mese. I fattori
predittivi di interruzione precoce dell’allattamento comprendevano depressione, ritorno al lavoro entro 3 mesi e la
regolare cura del bambino da parte di altri famigliari di sesso femminile. Uno studio australiano su 790 donne a 8-9 mesi
dal parto ha rilevato che donne che non avevano allattato dalla nascita o che non stavano allattando a 3 mesi dal parto
erano in modo significativo più inclini alla depressione. Uno studio in Pakistan ha riportato risultati simili. Questo
campione comprendeva 100 donne con figli in età da allattamento compresa tra 2 mesi e 2 anni. Di queste donne il 38%
aveva sospeso l’allattamento al seno, con il 36,8% che riferiva che la depressione aveva preceduto
l’interruzione dell’allattamento e l’1,2% che riferiva che la depressione si era sviluppata dopo la
conclusione dell’allattamento. Le donne che avevano sospeso l’allattamento avevano conseguito, sulla
versione Urdu della HADS (Hospital anxiety and depression scale), un punteggio del valore medio di 19,66, contro il 3,27
delle donne che allattavano. Gli autori concludono che la depressione materna è stata la causa dell’interruzion
dell’allattamento per queste donne.
Stress post-parto e allattamento.
Dall’esperienza clinica gli specialisti di allattamento
stress materno.
sono
consapevoli
da
tempo
che l’allattamento rid
Tuttavia è stato difficile dimostrarlo empiricamente perché spesso ci sono notevoli differenze preesistenti tra le madri
che allattano e quelle che danno il biberon. Mezzacappa e Katkin hanno presentato dati da 2 studi che indicano che
l’allattamento difende le donne dall’umore
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negativo. Nel primo studio hanno confrontato 28 madri che allattavano al seno e 27 che allattavano artificialmente sul
livello di stress percepito nel mese precedente. Come previsto le madri che allattavano riferivano meno stress anche
dopo aver controllato per possibili variabili confondenti. In un secondo studio hanno confrontato 28 madri, che
allattavano sia al seno sia con il biberon, immediatamente dopo aver allattato e immediatamente dopo aver dato la
formula con il biberon. Il disegno di questo studio ha permesso agli autori di tenere conto delle differenze preesistenti
nelle madri che sceglievano di allattare piuttosto che nutrire con il biberon, dato che ogni madre veniva confrontata con
se stessa. Essi hanno rilevato che l’allattamento era associato a una riduzione dell’umore negativo e la
nutrizione artificiale a una riduzione dell’umore positivo nelle stesse donne.
Le difficoltà nell’allattamento al seno tuttavia possono aumentare lo stress e la depressione materna. In un
campione di 41 madri che allattavano la stanchezza era moderatamente correlata con depressione, stress percepito e
gravità dei problemi nell’allattamento. Queste rilevazioni sono state fatte a 3 giorni e a 3,6 e 9 mesi dal parto.
Come previsto le madri depresse riferivano più stanchezza in ciascuno di
questi periodi. Le madri più anziane e quelle i cui figli avevano temperamento difficile riportavano i livelli più alti di
stanchezza.
In un altro studio su 465 donne i pensieri negativi 1 mese dopo il parto erano predittivi di depressione a 4 mesi. Le donne
che allattavano al
seno i loro bambini non differivano dalle donne che li allattavano artificialmente nello sviluppo di depressione, ma le
donne preoccupate per l’allattamento avevano più probabilità di diventare depresse rispetto a quelle non
preoccupate.
Il dolore ai capezzoli, un tipo di dolore relativamente comune nelle donne che allattano, può portare a svezzamento
prematuro anche in madri motivate ad allattare e può anche avere un impatto psicologico sulle madri. In uno studio di
Amir e collaboratori su madri australiane, 48 donne che allattavano con dolore ai capezzoli furono confrontate con 65
donne che allattavano senza dolore. Le donne con dolore avevano una probabilità significativamente maggiore di essere
depresse. Delle donne con dolore il 38% aveva un punteggio oltre la soglia per la depressione contro il 14% nel gruppo
di controllo. In modo simile le donne nel gruppo con dolore avevano punteggi significativamente più alti su tutti gli indici
della scala Profile of Mood States (Profilo degli stati dell’umore). Tali stati sono tensione, depressione,
stanchezza, aggressività, confusione e vigore. Una volta risolto il dolore i punteggi su questa scala scendevano a livelli
normali.
Ormoni dello stress e allattamento.
Secondo Marshall livelli elevati di stress alterano l’equilibrio tra i neurotrasmettitori acetilcolina e noradrenalina
portando a un eccesso di acetilcolina. Lo stress prolungato non inibisce più l’attività colinergica con conseguente
aumento dell’ormone dello stress: il cortisolo. I livelli di cortisolo sono spesso elevati in persone depresse e
elevati livelli di cortisolo possono influire sull’allattamento.
Grajeda e Perez-Escamilla hanno misurato i livelli di cortisolo di 136 donne cittadine del Guatemala prima e dopo il parto.
Hanno scoperto che
le donne primipare hanno nell’insieme livelli di cortisolo più elevati, in particolare dopo il parto.
Per le donne con i più alti livelli di cortisolo la montata lattea (lattogenesi II) era ritardata di parecchi giorni Più
recentemente Groër e collaboratori hanno esaminato la relazione tra stanchezza materna e depressione, trovando una
correlazione positiva tra cortisolo sierico e stanchezza in donne che stavano allattando. Hanno inoltre scoperto che le
madri stressate, affaticate o con umore negativo avevano livelli più bassi di prolattina e livelli più alti di melatonina nel
latte rispetto a madri non stanche e stressate. Inoltre la prolattina sierica era più bassa nelle donne depresse. Livelli più
bassi di prolattina possono ridurre la produzione di latte che a sua volta può condurre a interruzione
dell’allattamento.
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Implicazioni
• Dato che la depressione è un importante fattore
specialisti
di
rischio
per
la
sospensione dell’allattamento,
gli
dell’allattamento dovrebbero effettuare uno screening per identificarla (2 scale per lo screening della depressione
libere da diritti
d’autore
sono
disponibili
sul
sito: www.GraniteScientific.com).
• Stress e stanchezza materna riducono i livelli di prolattina e possono condurre a interruzione
dell’allattamento. Alti livelli di cortisolo possono ritardare la lattogenesi II.
• Difficoltà nell’allattamento al seno, in particolare il dolore ai capezzoli, possono condurre a depressione e
devono essere affrontate
prontamente.
• Le madri
protegge il
depresse
dovrebbero
essere incoraggiate a continuare l’allattamento dal momento che qu
bambino dagli effetti dannosi della depressione materna.
Bibliografia
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Grajeda R, Perez-Escamilla R. Stress during labor and delivery is associated with delayed onset of lactation among
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Groër M et al. Neuroendocrine and immune relationships in postpartum fatigue. MCN 2005;30:133-38.
Traduzione di Marisa Fogliati.
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