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Direttore Giulio Facchini
Vicedirettore Curzio Cupellini
Rifondato da Dario Nistri
MARZO 2006
L’Urlo degli studenti
ANNO VI NUMERO II
In questo numero…
LEGGE SULLE DROGHE, CARICATURE...
E MOLTO ALTRO…..
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DeGeneratione
Marzo2006
EDITORIAL
di Giulio Facchini
VOTO CHE LIBERA, VOTO CHE INCATENA maggiore.
Voto, questa parola suscita da subito il
suono di espressioni di uso comune nel
mondo politico e internazionale: “diritto di
voto”,
voto alle donne”, “voto
voto agli
voto “voto
immigrati”; e situazioni frequenti nella
nostra vita scolastica, la paura , la delusione
l’appagamento di un voto, il voto che non è
obbiettivo, il voto che lascia il segno.
Una parola, due realtà così intense e
contraddittorie: il voto è un diritto
formidabile, che gli sprovvisti reclamano a
gran voce ,perché da sempre l’arma più
temuta dai potenti, sebbene la più
incruenta.
Mi piace pensare che la scuola sia un
educazione alla critica e alla capacità di
scegliere oltre che di contestare il mondo
circostante, e su una linea che molti dei
nostri cari lettori vedranno come irreale,
immagino che si possa pensare ai voti come
a una lunga serie di piccole indicazioni,
correzioni, conferme e perché no
provocazioni per spingerci a conquistare
quella coscienza.
Tuttavia il voto si da solitamente alla
conoscenza , e sebbene sia ovvio che non
tutti raggiungeranno lo stesso livello in
questo campo, non è altrettanto vero che la
diversa coscienza da noi formata non sia
ugualmente critica.
Calpestato o semplicemente trascurato da
chi lo possiede per diritto e che non ne
Impariamo a dar meno peso a un voto che
sente il bisogno, forse per non averlo
pagato con la vita come i suoi predecessori. ci ingabbia, ci incatena ci fa perdere di vista
ciò che c’è di bello nella scuola a favore di
Per qualcuno solo un numero per altri
un nozionismo che non vale nulla. Non
ahimé l’obbiettivo dello studio, se non altro
cadiamo però nel tranello di considerarci al
il centro della vita scolastica per molti.
disopra del giudizio di chi ci educa, perché
Tanti di noi temono il voto,o
voto non
sarebbe pericoloso prima di tutto per noi,
apprezzano l’idea di poter essere giudicati, siamo pazienti e prepariamoci ad usare ciò
magari ingiustamente.
che abbiamo imparato, desiderato o magari
E’ curioso come nel momento in cui il voto anche subito e sofferto, in un voto che
libera.
finisce di condizionare la nostra vita di
studenti, questo voto ci viene messo in
mano; per scegliere, non per giudicare, ma GIULIO
pur sempre per decidere del nostro futuro;;
eppure temo che per troppi di noi l’uso di
questo strumento è o sarà superficiale,
avventato o ancor peggio mancherà.
Pensiamo a quante volte nella vita di
studenti abbiamo contestato il giudizio di
un prof e con quale intensità,
ricordiamocene quando per pigrizia o
menefreghismo saremo tentati dal non
usare un voto o dal farlo avventatamente,
faremo a noi e agli altri lo stesso tipo di torto
che un professore fa a noi, magari
inconsapevolmente, ma di intensità molto
Marzo2006
Attualità
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LA NOSTRA SOCIETÁ
di Duccio Niccolini
DI SIMONE NALDI
Un ottimo Kant definì l'Illuminismo "l'uscità dell'uomo
dalla
minorità",chissà come si pronuncerebbe invece sulla
nostra società,
quella di oggi,quella omologata a tendenze
4 viziative,quella che lascia gente per strada e che
favorisce l'ascesa di precise classi sociali, quella che noi
ragazzi vorremmo plasmare a immagine e somiglianza
delle nostre utopie,nella quale è difficile restare a galla
6 con dignità e in cui è facile invece affondare con
ipocrisia.Una società labile e addormentata,assopita nelle
sue tradizionelità,sprofondata nelle sue abitudini.
CHUCK NORRIS
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A
NOSTRA SOCIETÀ
DI DUCCIO NICCOLINI
BOTTA & RISPOSTA, LEGGE SULLE DROGHE
DI SIMONE NALDI
FORUM
3
DEL DOC DR
10
OLIMPIADI
A CURA DI DARIO ROMAGNOLI
CALCIO
A
D’ANGOLO
CURA DI
11
STUNZCORE
12
RECENSIONE
DI TOMMASO TRONCONI
KUBRICK
13
SUDOKU!
15
OROSCOPO
16
COZZAROLA
18
SAPEVATELO
20
A CURA DEL DOC DR
21
CARICATURE
IL ROMPICAPO
POESIA
DELL’ALCE
22
23
Penso che dovremmo compararci alla realtà,ma
prenderne le distanze nei suoi punti
omologativi,ispirandoci ad essa,ma trattando
poi ciò che lei non può regalarci,lei così assoluta,così
poco
trascendente,così poco vissuta in modo privato,così
rumorosa in
problemi futili,calamite d'oro per la superciale ipocrisia
che la
circonda.
Ma la realtà che ci circonda è questo e altro...è anche la
poesia quotidiana di provare emozioni,la bellezza di
rendersi conto
giorno dopo giorno di quanto è bella la vita,questo dono
sublime che a tutti noi è stato regalato;la libertà con la
quale ognuno di noi può crearsi il suo percorso,con la
quale può identificarsi e distinguersi, adempiendo ad un
bellissimo aspetto della nostra vita,quello che ci
differenzia,che ci fa assomigliare ad un fiocco di neve che
è uguale agli altri nelle sue peculiarità fisiche e naturali
ma dai quali si differenzia nella sua peculiare e distintiva
conformazione.E oltre a tutto ciò la realtà è anche la
frivolezza di abbandonarsi a passioni
adolescenziali,tutto sommato giustamente fallaci a questa
età.
E’ la società dei consumi,del tutto dovuto,dove
raramente ci capita di stare a riflettere su altri
ambiti,casomai e perchè no più intimi,più personali;dove
amiamo tantissimo assomigliare agli stereotipi banali
passatici dalla tv,dove a mio avviso dovremmo essere più
critici riguardo a clichè stampati troppo
convenzionalmente,dove sempre a mio
avviso,dovremmo assomigliare di più a quella pecora
nera di cui parlava
Platone,quell'individuo che va contro corrente,che sa
scegliere i suoi obbiettivi,che segue il suo cuore e non la
"tendenza alla moda",scissa in tanti ambiti,che la società
gli proponeEssere se stessi per vivere con dignità.Questo credo,che
sia importantissimo.Credo che solo agendo di testa
nostra,seguendo sempre e comunque le leggi non scritte
della libertà e non sprofondando quindi
nell'anarchia,potremo abbattere questi odiosi muri di
tradizionalità di comportamento,di ipocrisia di parola;è
così che potremo riuscire ad assaporare il profumo della
libertà;sapendola gestire,certo,ma imparando a
conoscerla pian piano.
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Attualità
Marzo2006
BOTTA & RISPOSTA
a cura di Simone Naldi
Inauguriamo con questo numero una nuova rubrica nel DeGeneratione, il Botta e Risposta. Il nostro intento
è quello di mantenere attive all’interno della scuola le riflessioni sui temi di più scottante attualità, perché
crediamo che un giornale di istituto debba rappresentare un campo aperto di confronto dialettico fra le varie
idee che possono nascere tra noi studenti. Siamo convinti sempre più del fatto che, immersi in una società
che sembra avere tutta l’intenzione di annullare il nostro senso critico a favore di una uniformazione culturale
(che si converte facilmente in disinformazione), il nostro unico obiettivo sia quello di renderci un po’ più
attivi e partecipi. È per questo che da quando verrà pubblicato questo numero alla prossima consegna degli
articoli spero che molti di voi vogliano contribuire con un commento al tema che viene presentato, in un
autentico botta e risposta, appunto.
Come argomento per questo primo “Botta e risposta” ho pensato di scegliere quello delle
droghe, un tema dibattuto da tempo, che per la sua particolare delicatezza lascia spazio
giustamente a diverse opinioni. Come sapete, il governo Berlusconi nella sua legislatura
ha sfornato una legge in materia di droghe (Legge Fini-Giovanardi) che ha suscitato
numerose polemiche da parte di una buona fetta dell’opposizione e della società civile,
rimettendo di fatto anche in discussione il referendum del 1993, che tra le altre cose
aveva eliminato le sanzioni penali per i semplici consumatori di droga. Ma cosa dice la
legge? I punti chiave su cui bisogna soffermarci sono questi: che cosa la legge considera
droga, chi si considera punibile per legge, quali sono le pene inflitte, quali le strutture che
si autorizzano a curare un dipendente.
La legge prevede nei termini generali la reclusione da 6 a 20 anni e la multa da 26 mila a
260 mila euro per chi «coltiva, produce, fabbrica, estrae, raffina, vende, offre, cede,
distribuisce, commercia, trasporta, procura ad altri, invia, passa, consegna» sostanze
comprese nella “Tabella I” che include tutte le droghe da eroina a cannabis, dalla cocaina
all'Lsd all'ecstasy; credo che sia rilevante il fatto che in questa tabella rientrano anche
tutti i derivati della cannabis, inclusi diversi medicinali (“Tabella II”) che fanno uso di
questa sostanza. Nel lungo elenco delle sostanze bandite sono inserite sotto voce
generica le sostanze che provocano allucinazioni, gravi distorsioni sensoriali, e tutte le
sostanze che vengono prodotte anche in via chimica o per estrazione che risultano
dannose per il sistema nervoso centrale, senza però specificare quali siano queste
sostanze. Pene da uno a sei anni e dai 3 mila ai 26 mila euro di multa invece per i “fatti
di lieve entità”, non specificati.
Come si vede, viene praticamente eliminata la differenza tra consumatore occasionale,
abitudinario o spacciatrore, che può essere una buona divisione di coloro che girano
attorno al mondo della droga: l’unica differenza che viene fatta è solo nella quantità di
pena che viene inflitta (sarà più grave per uno spacciatore, ma potrà essere fino a sei
anni per coloro che vengono trovati in possesso di un quantitativo di droga che viene
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Attualità
considerato dal giudice ad uso non personale, mentre saranno diverse pene
amministrative per coloro che vengono trovati in possesso di un quantitativo minore dei
limiti).
La legge è abbastanza vaga sulle quantità massime di droga
che una persona può avere in mano al momento del fermo: tali Lo scarabeo
quantità, dice il testo, saranno indicati con un successivo
perDere
decreto del Ministero della salute. Rimane comunque il fatto
seRenità
che le pene per detenzione di cocaina o di un po’ di fumo sono
le stesse, quindi di fatto viene eliminata la differenza tra le
giOcandosi
droghe leggere e le pesanti.
oGni
Inoltre il tossicodipendente che ha commesso reati per i quali è
Ambizione
stato condannato a una pena inferiore a 6 anni, può usufruire
di misure alternative al carcere, cioè può sottoporsi a un
programma terapeutico presso un servizio pubblico o una
struttura privata autorizzata. Se l'imputato rifiuta, il giudice può applicare la pena
alternativa del “lavoro di pubblica utilità”, che può essere disposto anche nelle “strutture
private autorizzate”: anche in questo caso sono forti i contrasti con i risultati del
referendum del 1993, delegando a soggetti privati (che tra l’altro sono gli stessi che poi
metteranno in atto il programma di reinserimento del tossicodipendente) decisioni di
carattere penale. Il lavoro di pubblica utilità, tra l’altro, “può sostituire la pena per non
più di due volte”. Allo stesso modo, in caso di condanna a pena detentiva di una persona
tossicodipendente che abbia in corso un programma terapeutico, il giudice può disporre
gli arresti domiciliari, controllando che il programma venga eseguito.
Storie dal Fantabosco
La lepre corre come un’ossessa in mezzo al bosco, e improvvisamente incontra il cerbiatto sbracato sotto un
albero che si fa una canna.
-Che fai, sei matto? Qua in mezzo alla natura, all’aria pulita, ti fai le canne? Dai, alzati e corri con me che ci
alleniamo.
-Hai ragione … -fa il cerbiatto.
Lascia il mozzicone e si mette a correre con la lepre. Mentre corrono, incontrano la volpe strafatta di cocaina:
-Va beh -Dice il cerbiatto-Siamo qua in mezzo alla natura e sniffi la coca? Vieni a correre con noi che ti
ossigeni i polmoni!
-Avete proprio ragione… -risponde la volpe.
E si mette a correre con loro. Più in là incontrano il lupo, che sta tagliando un po’ d’eroina con la siringa pronta.
-Ma non ti vergogni? Siamo qua in mezzo alla natura e tu ti buchi?- gli fa la volpe- vieni a correre con noi che ti
ossigeni i polmoni!
Il lupo con la voce biascicante:
- Ma andate un po’ affan**lo!!! E’ possibile che ogni volta che la lepre prende l’extasy, noi ci mettiamo
a correre come cretini nel bosco?!
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Attualità
Marzo2006
CHE COSA E’ STATO IL
FORUM
di Simone Naldi
Mentre scrivo, una folla di
gente (qualche migliaio) affolla
piazza Santa Croce, dopo aver
attraversato il centro di Firenze
nella
manifestazione
conclusiva
di
questo
meraviglioso
Forum
organizzato da noi studenti.
Nonostante
i
numerosi
problemi organizzativi che
hanno caratterizzato le prime
due giornate, l’organizzazione
(per intenderci, la gente con il
pass rosso) insieme con
l’accoglienza (i verdi) ha
coordinato la ripresa normale
delle attività dopo il trasloco
turbolento alla Fortezza da
Basso,
trasloco
che
sicuramente però ha permesso
di poter accogliere molte più
persone (fino a 28mila nella
giornata di giovedì, secondo la
polizia). Quasi 17 mila studenti
la prima giornata, anche se
purtroppo molti di essi sono
dovuti rimanere fuori dal
Palacongressi, 25 mila e più
nelle successive mattinate, non
sono
spiccioli,
e
l’amministrazione provinciale
dovrà
capire
quanto
ha
rappresentato
questa
manifestazione (seguita tutti i
giorni dai giornali regionali e in
alcuni giornali nazionali, tra cui
Manifesto,
Repubblica,
Nazione)
per
noi
ma
soprattutto per la città, dato
che molti dei temi trattati
riguardavano
proprio
il
capoluogo toscano.
Si sono affrontati alcuni temi di
scottante attualità, come la
laicità dello stato, la mafia, la
legalità, la questione dei centri
sociali e degli spazi autogestiti, le politiche in Sud
America infine la riforma
Moratti, che chiaramente ci
riguarda da molto vicino: nella
relazione finale tenuta dai
relatori dei gruppi di lavoro
nella giornata di sabato, è
emerso un buon lavoro critico
di discussione all’interno dei
gruppi, in cui sono emersi vari
punti di vista, proprio a
testimoniare la totale apertura
mentale della manifestazione.
Questo Forum ha manifestato
le idee e le proposte degli
studenti medi fiorentini, ha fatto
emergere quanto il sistema
scolastico sia insufficiente a
soddisfare le nostre richieste e
soprattutto quanto sia distante
l’istituzione
dalla
realtà
studentesca:
insomma,
la
classe dirigente non ha
l’interesse di sviluppare in noi
studenti una coscienza critica,
e il comportamento adottato
dalla giunta provinciale li mette
sullo stesso piano della politica
antistudentesca adottata dal
governo Berlusconi in ambito
nazionale in questi cinque anni
di scempi. Il Forum ci ha
mostrato quanto in realtà Rete
dei Collettivi e Consulta
Provinciale
degli
Studenti
(spesso in contrasto per gli
stessi motivi per cui nelle
scuole nascono dissidi tra il
collettivo
e
il
comitato
studentesco) siano due organi
simili e che perseguono
obiettivi comuni, per cui
nell’ottica
di
organizzare
iniziative
studentesche
importanti devono imparare
entrambe a mettere da parte
l’orgoglio. Il Forum ci ha fatto
capire quanto la cooperazione
dialettica tra gli studenti sia
fondamentale,
dando
un
importantissimo esempio ad
altre città italiane (vorrei
ricordare che un evento del
genere non ha precedenti
sicuramente in Italia) che,
perché
no?,
potrebbero
ripetere un’esperienza simile:
tra l’altro abbiamo avuto il
piacere, in questi giorni, di
parlare con studenti di Siena e
Roma, che si sono congratulati
con noi per quello che abbiamo
fatto e hanno portato le loro
testimonianze sullo stato dei
movimenti studenteschi nelle
loro città.
Ma l’aspetto fondamentale è
un altro: il Forum, come è stato
ribadito spesso durante le
assemblee,
deve
rappresentare solo l’inizio di un
ciclo di incontri, di dibattiti, di
manifestazioni di proteste che
devono vedere protagonisti gli
studenti a Firenze, e non solo
la conclusione di qualcosa di
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Attualità
FATTI & MISFATTI
Dalla politica alla cronaca
Circa un mese fa viene approvata in parlamento la nuova legge sulla legittima difesa, che
autorizza l’uso di armi da fuoco nella difesa dei propri beni da un furto.
Una ventina di giorni dopo nonché poco più di una settimana fa, un tabaccaio di Eboli
(Salerno) nota tre malviventi che fuori del negozio cercano di rubare una delle sue
preziosissime “palme nane”, del valore di qualche centinaia di euro e “inevitabilmente”,
imbraccia il fucile caricato a pallettoni, con cui trafigge tre volte il corpo di uno dei ladri,
ferendolo a morte. Il fioraio verrà arrestato mentre gli inquirenti escludono l’applicabilità
della suddetta legge.
I commenti sono molteplici, accuse al carnefice difese alla vittima e viceversa; io non
commento, lascio che siano i fatti a farlo, mi domando solo se le vittime non siano due e
se col verificarsi di simili episodi, chi ha approvato la legge non abbia delle responsabilità.
D’altronde ci sono voluti undici morti e un incidente diplomatico per avere le dimissioni di
chi l’ha portata avanti.
Giulio Facchini III b
IL DEGE INFORMA…..
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ALESSANDRO GENTILI IIB
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Satira&Varie
WE
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CHUCK NORRIS
Mentre in rete impazza la ChuckNorrismania il De Generatione non rimane certo
a guardare: ecco qui una preziosa selezione delle mirabolanti imprese del mitico
Texas Ranger.
Se conoscete anche voi nuovi aneddoti non restatevene con le mani in mano:
inviateli tramite posta, Cozza®™ e Cozzaro®™.
CHUCK NORRIS WANT YOU!!!
Le mezze stagioni non esistono più perché a Chuck
Norris non piace lasciare le cose a metà.
Chuck Norris ha fatto il giro del mondo in 80 giorni in
un quarto d’ora.
Chuck Norris riesce a prendere al volo una freccia
lanciata da un arco. Dopo averla tirata lui stesso.
Chuck Norris suona il postino sempre due volte.
Chuck Norris è venuto al mondo uscendo dallo
stomaco di Alien.
In una scena tagliata de “L’Impero colpisce ancora”,
Chuck Norris rivela a Darth Vader di essere suo padre.
Chuck Norris riesce a fare i castelli di carte con il
mazzo del solitario di Windows.
Chuck Norris può sbattere una porta girevole.
Il cavallo dei pantaloni di Chuck Norris è Furia.
Chuck Norris aveva previsto Nostradamus.
Il Mar Morto è stato ucciso da Chuck Norris.
Per diventare famoso, il diavolo ha venduto l’anima a
Chuck Norris.
Chuck Norris ha staccato a morsi la testa di Ozzy
Osbourne.
Chuck Norris apre le matrioske dalla più piccola alla
più grande.
Il cavallo bianco di Chuck Norris è nero.
Chuck Norris può essere visto ad occhio nudo dallo
spazio.
Chuck Norris è nato prima sia dell’uovo che della
gallina.
I rubinetti in casa di Chuck Norris non perdono.
Vincono.
A Carnevale Zorro si traveste da Chuck Norris.
Chuck Norris taglia i grissini col tonno.
Anche il freddo trema davanti a Chuck Norris.
E non dimenticare che se stai leggendo queste pagine è solo perché Chuck Norris ha deciso di
non ucciderti...non ancora...
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Satira&Varie
Lo sapevate?
Sapevatelo, su Rieducational Channel!
Curiosità e stranezze per studenti annoiati
a cura di Dario Romagnoli
Se ancora non l’aveste capito, starnutire ad occhi aperti e baciarsi i gomiti è impossibile fisicamente (nel senso che
non lo permette il vostro fisico – non il professore, intendo la vostra corporatura).
Studi avanzati hanno dimostrato che in ogni redazione giornalistica c’è sempre un redattore che per allargare il
proprio articolo riempie le pagine di inutili precisazioni. Unica eccezione sembra essere rappresentata dal De
Generatione.
La Grande Muraglia (Cinese) non è visibile ad occhio nudo dallo spazio: è meno larga di un’autostrada a tre corsie e
il semplice contrasto con la vegetazione non la rende comunque individuabile. E certamente la, seppur notevole,
lunghezza non influisce.
La città di Norilsk in Russia è il luogo abitato più freddo al mondo con la sua temperatura media di –10,9°C.
In un primo tempo i fazzolettini di carta nacquero semplicemente come nuovo struccante per signore. Vennero
venduti per la prima volta come fazzoletto monouso nel 1924, dopo che la gente iniziò a scrivere dicendo che
erano perfetti per soffiarsi il naso.
Il francese è la lingua più studiata nel Regno Unito, ma il 65% della popolazione britannica non sa parlare una
seconda lingua.
Se avete provato a imitare il mitico urlo di Tartan (Serie… Aaahhaaahaaahhaaahaaa!!!) con risultati deludenti,
dovreste prima sapere come venne realizzato. Si trattava di una combinazione tra il belato di un cammello, il verso
di una iena e la corda pizzicata di un violino.
Fino all’età di quattro anni Albert Einstein non sapeva ancora parlare e imparò a leggere solo dopo averne compiuti
nove.
La carta lucida fu inventata negli anni Trenta del Novecento, quando un operaio di una cartiera mise
accidentalmente tropo amido in una tinozza di polpa di legno. Il risultato fu una carta trasparente ma robusta.
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Sport
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Olimpiadi Invernali XX edizione
Domenica 26 febbraio, in seguito alla magica cerimonia di chiusura, si è
spenta la grande fiaccola olimpica che per due intense settimane ha
illuminato le notti torinesi e, in qualche modo,
quelle di tutta Italia.
Il testimone passa ora alla città di Vancouver,
Canada, che nel 2010 ospiterà la XXI edizione
delle Olimpiadi Invernali.
Per rievocare un’ultima volta le emozioni di
questa Olimpiade, diamo un’altra occhiata ai
risultati della nazionale azzurra che conquista
5 medaglie d’oro:
Armin Zoeggeler (slittino, gara di singolo);
Matteo Anesi, Stefano Donagrandi, Enrico Fabris e Ippolito Sanfratello (pattinaggio di
velocità, inseguimento a squadre);
Fulvio Valbusa, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer e Cristian Zorzi (sci di fondo, staffetta 4x10
km);
Enrico Fabris (pattinaggio di velocità, 1.500 m);
Giorgio Di Centa (sci di fondo, 50 km libera partenza in linea);
… e 6 di bronzo:
Enrico Fabris (pattinaggio di velocità, 5.000 m);
Pietro Piller Cottrer (sci di fondo, 30 km inseguimento – 15+15 –);
Gerhard Plankensteiner e Oswald Haselrieder (slittino, gara di doppio);
Anna Follis, Gabriella Paruzzi, Antonella Confortola e Sabina Valbusa (sci di fondo, staffetta 4x5
km);
Gerda Weissensteiner e Jennifer Isacco (bob, gara di bob);
Marta Capurso, Mara Zini, Arianna Fontana e Katia Zini (short track, 3.000 m staffetta).
Per concludere, una semplice curiosità:
La bandiera olimpica fu ideata dal barone Pierre De Coubertin, padre delle moderne Olimpiadi, e
presentata ufficialmente al Congresso Olimpico di Parigi nel 1914. Venne issata per la prima volta in uno
stadio olimpico alle Olimpiadi del 1920 ad Anversa.
I cinque cerchi rappresentano i cinque continenti. Sono intrecciati tra loro per simboleggiare l’unione dei
popoli attraverso lo spirito olimpico e l’incontro tra atleti provenienti da tutto il mondo durante i Giochi
Olimpici.
Ogni cerchio ha un diverso colore. De Coubertin scelse questi cinque colori, più il bianco dello sfondo,
perché all’epoca erano i colori utilizzati in tutte le bandiere del mondo. In questo modo la bandiera
olimpica, raffigurante i cinque cerchi in campo bianco, avrebbe rappresentato tutte le nazioni del mondo
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Sport
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Domenica 26 febbraio, in seguito alla magica cerimonia di chiusura, si è spenta la grande
fiaccola olimpica che per due intense settimane ha illuminato le notti torinesi e, in qualche
modo, quelle di tutta Italia.
Il testimone passa ora alla città di Vancouver, Canada, che nel 2010 ospiterà la XXI edizione
delle Olimpiadi Invernali.
CALCIO D’ANGOLO
Avvisiamo subito i lettori che questa rubrica non si attiene ne si atterrà in futuro a
canoni di imparzialità o equilibrio ed è esplicitamente di parte, oltre che Viola.
Cominciamo col posticipo di domenica, i manganelli
laziali e la forbice su Mancini non fermano la Roma,
mentre Di Canio trascura la curva e saluta il Chievo,
che scavalca in classifica; i giallorossi reduci di 11
vittorie consecutive ringraziano Spalletti. A chi
voleva mandarlo via ad inizio stagione per
riprendersi capello, lui risponde: “Io, personalmente
di capelli non ne ho mai avuto bisogno”.
Restando a Roma, spunta il caso Totti, che proprio
qualche giorno fa aveva dichiarato in un
intervista:”Aoh belli! Che culo, nu’ mi so’ ma’ rotto
niente, mi sento pronto pe’r mondiale. Pure Vanna
Marchi m’ha detto che andrà tutto bene”; e Daje
pupone, nun te l’andà anche a cercà.
Raul manda pure gli auguri:”Ci vediamo al
mondiale”. A questo punto cornetti e corna, in
corner ce la caveremo.
Il presidente del Treviso invece comunica che la
squadra lotta ardentemente per il proprio obbiettivo, i 20 punti a fine campionato! . ” Ci
sentiamo in forma e pensiamo di farcela” così apostrofa l’ allenatore entusiasta, d’altronde
cari trevigiani dopo l’ennesimo gol subito allo scadere non vi resta che esorcizzare, questa
dea bendata vi ha proprio dimenticato…
Il nostro Toni invece, di nuovo in crisi da gol: poteva reggere il 17 ma la scusa del 23 non
sta proprio in piedi! Oh Toni e ti s’è scoperto! Da quando al tu’ nonna è andata a fare la
pubblicità dei quattro salti in padella, un ti fa più le tagliatelline fatte in casa; la società
viola fa causa alla Findus: “Le vostre paste appesantiscono le gambe del bomber!”.
Dal Sud America intanto affermazioni shock di Gaucci:” La Fiorentina ha paga le partite e
continuerà a farlo”, la Giustizia Sportiva risponde:” Ci fidiamo di un uomo così onesto e
corretto, uno che ha fondato tutta la vita sulla legalità merita fiducia: Apriamo un
inchiesta anche sul figlio!”
Concludiamo facendo notare le solite decine di rigori concessi, negati e fatti ripetere,
legittimi e inventati; le entrate da dietro, le espulsioni e le solite sterili proteste. E noi
rispondiamo:”Sì alla moviola in campo!”.
StunzCore
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Cinema
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La RecenTione
di Tommaso Tronconi
Il 27 gennaio è uscito in tutte le sale italiane "Dick e Jane:
operazione furto", il nuovo film con Jim Carrey. Innanzitutto una
critica al titolo originale "Fun with Dick and Jane" che tradotto
letteralmente è "Divertimento (o spasso) con Dick e Jane". Ma cos´è ?
Nemmeno una scatoletta di cibo per cani ha un nome così orrendo! Non so
che successo abbia avuto questo film in America, ma se chi ben comincia
è a metà dell´opera, direi che qui con il titolo siamo partiti
maluccio. Grazie a Dio la fantasia delle distribuzioni italiane ha
inventato, una volta tanto, un titolo meno banale e ridicolo, non
fedele all´originale ma che almeno sintetizza la trama.......
Dick e Jane Harper hanno un tenore di vita molto alto, ma quando la
compagnia per cui lavora Dick viene coinvolta in uno scandalo, lui
perde il suo impiego e in breve tempo gli Harper rischiano di veder
sparire tutti i loro agi. Per non sfigurare davanti agli occhi del
vicinato e continuare a condurre lo stesso costoso stile di vita, i
coniugi decidono di iniziare una nuova, illecita e redditizia attività:
rubare.
Remake del fortunato "Non rubare...se non è strettamente necessario"
del 1977 con George Segal e Jane Fonda, questa nuova commedia americana
è diretta da Dean Parisot ( ma chi lo conosce ? So solo che è stato
regista di "E. R. Medici in prima linea"). Grande, anzi sempre più
grande star è Jim Carrey che dopo le serie e interessanti
interpretazioni di "The Truman Show" (un capolavoro!) e di "Se mi lasci
ti cancello" torna nel ruolo che gli si addice di più: il comico. Ma
non è più il buon vecchio ed esilarante Jim degli sbellicosi "Ace
Ventura" o "Scemo e + scemo". E´ un Jim Carrey meno brillante, a tratti
spento, privo di idee. Che c´entra, è il pezzo forte del film con la
sua fenomenale mimica facciale di sempre, ma se tornasse a fare un film
come quelli che ho appena citato, farebbe parecchio meglio!!!
Degna di nota è invece la sua "spalla", Téa Leoni, che per rendere
l´idea ha recitato in "Deep impact", "Jurassic park 3". Si dice che
l´abbia scelta proprio Jim Carrey dopo aver visto la sua vena comica in
"Amori e disastri". Carrey invece si è autoproposto al produttore Brain
Grazer ("Bugiardo Bugiaro" e "Il Grinch"). Altro bravissimo attore,
che ultimamente ha lasciato i torbidi film d´azione a vantaggio di
quelli divertenti, è Alec Baldwin, che interpreta il mega boss
cattivissimo, dopo averlo già fatto ques
t´anno in "Elizabethtown".
Impersona i vizi del capitalismo globale ed è abbastanza facile intuire
frasi di George Bush nelle sue battute.
E´ una critica sociale contro il Dio Denaro che ci riguarda da vicino
perché parla dei nuovi poveri di oggi, anche borghesi, e di scandali
finanziari. Parla inoltre di immigrazione, disoccupazione e lotta tra i
candidati per lo stesso posto di lavoro. Quindi sotto una patina di
commedia, batte un cuore polemico ed irriverente.
Marzo2006
Cinema
Pagina 13
Splendido il finale a sorpresa, della serie "rubo ai ricchi per dare ai
poveri".W Robin Hood!
Anche se l´interminabile prologo (con tanto di voce fuoricampo che ci
presenta i personaggi come nei cartoni animati di Pippo) lascerebbe
pensare ad un tono demenziale della vicenda, il proseguo del film si
rivela abbastanza convenzionale e con poche grasse risate. Fiacca è la
regia di Dean Parisot, il ritmo è blando e spesso cede il passo ad una
narrazione di per sé non troppo interessante. In sostanza non è niente
di eccezionale. Consiglio di prenderlo a noleggio, e non di pagare 7
Con l’occhio di Kubrick
Anche questa è una novità del giornale, dedichiamo uno spazio ai grandi film che
hanno inciso la storia del cinema e della società, inviate le vostre riflessioni sulle
perle del passato che hanno molto da insegnarci...
Buongiorno Cari Drughi,
Con questo articolo vorremmo non solo incitarvi a guardare un grande film, ma
soprattutto a farvi riflettere su temi attuali.
Alex gira per la città con i suoi Drughi, i "fedeli" e temibili scagnozzi, bevendo latte +, "
mescolato con alcune drogucce mescaline", praticando ultra-violenza e stuprando: ed è
quindi un pericolo per la società. Una società ipocrita, ambientata in un futuro che
speriamo non ci attenda, ma a cui ci stiamo avvicinando, la quale nasconde dietro al suo
finto benessere individui come Alex, i quali, grazie alla loro intelligenza, si accorgono
della falsità che li circonda e, per non esserne contaminati, si difendono con una violenza
più esplicita ed istintiva di quella che è nascosta nella superficialità della società, violenza
che non è tollerata da quest’ultima.
Ma cosa fa la società per arginare il problema di una simile efferatezza.
Fa in modo che esistano degli organi che non riabilitano l'uomo ad una corretta vita in
comunità, ma lo assuefanno alla stessa società ed ai suoi ideali. Alex rifiuta l'ambiente
carcerario ed è anche disposto a sopportare qualsiasi cosa ed è quindi disinteressato al
metodo (il lavaggio del cervello) a cui deve essere sottoposto, pur di poterne uscire.
Con questo lavaggio del cervello diventa quello che è il cittadino ideale per i potenti: un
uomo privo degli istinti che stanno alla base della vita e della propria personalità. Alex
vuole, adesso pieno di speranze, provare a condurre una vita "normale", ma appena
prova ad avere un approccio con questa ( il ritorno dopo il carcere alla casa dei genitori ),
tutti i suoi sogni vanno in frantumi (i genitori gli negano anche di riappropriarsi della sua
stanza).
Così, più solo che mai, inizia il suo pellegrinaggio durante il quale si presentano a lui
come vendicatrici tutte le persone che aveva fatto soffrire prima di questo “trattamento
carcerario”. Si riscontra così il carattere malvagio dell'uomo che non conosce il perdono.
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Satira&Varie
Marzo2006
Messo al tappeto dal susseguirsi dei vari vendicatori Alex capisce che deve sfruttare il
potere (la fin troppo nominata società) per il proprio privilegio e comincia così a vivere da
parassita. Questo sta a significare che si è ormai assuefatto alla società e recupera "grazie"
a questa, i suoi istinti prima repressi dalla
medesima.
Alex era guarito, eccome…
Ma guarito da che cosa?
Chiudiamo con una frase del sacerdote del
carcere tratta da un dialogo con Alex:
"La questione è se questa tecnica renda
veramente buono l'uomo. La bontà viene da
dentro. La bontà è una scelta. Quando un
uomo non ha scelta cessa di essere uomo".
Leonardo Cappelli
Curzio Checcucci
Lorenzo Palandri
Stefano Polizzi
Il legislatore che ha sempre ragione
-Se qualcosa può andar male, lo farà.
- Se c'è una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il
danno maggiore sarà la prima a farlo.
- Dopo aver tolto l'ultima di 16 viti da un pannello di protezione, ci si
accorgerà di aver rimosso il pannello sbagliato.
- Dopo aver avvitato l'ultima di 16 viti di un pannello di protezione, ci si
accorgerà di aver dimenticato la guarnizione.
Legge di Berlusconi (in fondo anche lui è un grande legislatore!):
- Più il programma è interessante, più sarà interrotto dalla pubblicità.
Marzo2006
Pagina 15
Sudoku
SUDOKU
Y SUN CUNTENTU…
A CURA DI DARIO ROMAGNOLI
Facilitato
Inserire i numeri da uno a
nove ricordando che ogni
casella può contenerne uno
soltanto
Anarchico
Conformista
Per chi rifiuta ogni imposizione...
Sapete già come si gioca dunque non chiedete spiegazioni
Pagina 16
Oroscopo
Marzo2006
L’OROSCOPO DEL DODO
A CURA DEL MAGNIFICO DODO SUPREMO
Ascoltatemi o spiriti celesti!
Donatemi l’arcano potere della conoscenza!
Concedetemi di ricordare il passato!
Comprendere il presente!
Conoscere il futuro!
Aprite la mia mente ai vostri più impenetrabili segreti!
Sarò la vostra voce!
ARIETE: Quello che sta per iniziare si prospetta un mese diverso dal precedente, già
dall’inizio, anche solo per il fatto che comincia per M e non per F. Un mese
all'insegna della legge di Murphy: se una cosa può andare male, lo farà. Alto il
morale, sarà questo il vostro slogan.
TORO: Per un anno intero vi avranno ripetuto che un toro con le corna ci deve convivere.
Sarà questo il mese giusto per accettarle. Il vostro partner gradirà ed anche il suo
extra-partner non sarà del tutto scontento.
GEMELLI: Siete persone dalla doppia faccia, dai doppi modi di fare, dalla doppia
personalità. Avete mai provato ad andare da uno psicologo?
CANCRO: Nettuno in congiunzione con Plutone resta in trigono, poi passa in quadragono
e impenna sulla via lattea; Zeus vigile lo ferma e gli fa la multa togliendogli 2
punti sulla patente astrale. Non so tutto ciò cosa voglia dire, ma Nettuno si è
incazzato come una belva.
LEONE: I vostri ruggiti non spaventeranno più nessuno e non vi resterà che miagolare per
ottenere l'ottenibile. Succederà però che l'ottenibile non l'otterrete lo stesso. E
nonostante la confusione astrale di parole sarà un marzo di merda. Merda calda e
fumante però, e questo vi deve tirare su il morale.
VERGINE: Sarà il mese giusto per cambiare segno. La luna consiglia: potete anche
telefonarci.
Marzo2006
Oroscopo
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BILANCIA: Giove resta nella sesta casa di venere per tutto l'anno. Nonostante lo sfratto e
l'ingiunzione di pagamento. Sarà necessario buttarlo via a testate. L'avventura
di Giove scroccone influirà negativamente sul vostro Marzo.
SCORPIONE: Siete irascibili, volubili, vulnerabili e tutto ciò che potete aggiungere che
finisca con bili, tipo ad esempio psicolabili, amabili, compatibili ecc. La luna
consiglia: dizionario a portata di mano.
SAGITTARIO: E' il mese giusto per giocare al lotto. Cioè è il mese giusto per il lotto. Lo
stato guadagnerà una fortuna e risolleverà i conti grazie a voi. L'Italia vi
sarà debitrice. Voi invece sarete debitori di mezza Italia.
CAPRICORNO: Se pensate che Febbraio sia stato negativo è solo perchè non avete ancora
visto Marzo. Chiudetevi in casa e non aprite a nessuno: saranno i guai a
farsi strada da soli.
ACQUARIO: In amore tutto bene, in famiglia tutto bene, nel lavoro tutto bene. Marte
s’incazza per questa botta di culo e vi rovina l'oroscopo. La luna consiglia:
migrate sotto un altro segno.
PESCI: Dopo tre giorni puzzate, figuratevi dopo un mese. Sarà un Marzo in cui, anche se
vi laverete molto spesso, non ci saranno effetti positivi sugli odori che riuscite ad
emanare. La luna in questo caso non consiglia niente; è scappata dalla puzza.
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Cozza
Febbraio2006
LA COZZA BRUNILDE
La voce dell’anonimato
All’incuria delle Negroni Cha Cha Cha
O studenti del Castelnuovo, siamo tornate, dopo due mesi di silenzio stampa per
raccontarvi le ultime news. Innanzitutto vorremmo fare una premessa:
un invito caloroso a combinare qualcosa di serio di cui poter sparlare; siete dei loffi!
Uomini, ci appelliamo a voi( visto che sono le donne a dover essere corteggiate):
accoppiatevi, baciatevi, litigate, incornatevi: insomma, fate tutto quello che volete, ma
fatelo, sennò ci licenziamo… e scommettiamo che senza di noi non sapreste cosa fare nelle
ore “pacco” di lezione.
Adesso cominciamo: la cosa più scottante accaduta negli ultimi tempi è l’aver rilevato la
presenza di due potenziali “Saffo” che si aggirano per la scuola, Chiara e Gioia. Nel
numero precedente Gioia è stata accusata di eccessiva autostima, ora sappiamo che
l’autrice del biglietto era proprio la sua compagna…il che è inquietante…comunque “se
se
siete buhe ditelo”,
ditelo” uscite alla luce del sole, in questa scuola non si fa alcuna distinzione e
qui al DeGeneratione si ascolta la voce di tutti! Mi raccomando allora…ci teniamo molto…
Come al solito (che noia!basta….) la 5^G fa da padrona tra le Cozzate, si potrebbe dire
quasi che “Regna” come hanno giustamente scritto, su un cartello brevemente esposto
alla finestra. Abbiamo il classico “Benelli
Benelli sparati”
sparati (mi raccomando nel tuo viaggio verso i
Campi Elisi portati dietro il cappellino in pelo di pecora e i jeans con squarcio coordinato
sulle chiappe- abbastanza mollicce ragazzo…fai qualcosa per la tua linea- almeno per
essere sicuro di distinguerti anche tra i beati) o nuovamente, ma mai demodè, un “La
La Chiti
puzza di pesce”
pesce (motivo per cui la supponiamo al centro dei sogni erotici di molti ragazzi)
“da
da Bratz sei diventata Barbie, brava!”,
brava! questa parte è poco chiara (ah-ah) ma perlomeno
ora il tuo valore sul mercato è aumentato! (però sempre di plastica rimani…). Rimanendo
in tema di “cervelli di plastica” vi racconteremo adesso un episodio alquanto spiacevole
che ha come protagoniste delle amiche che TUTTI vorrebbero avere. Le suddette ragazze
(anche se non siamo certe della loro appartenenza al ramo umanoide, e saremmo più
propense verso la razza dei Nani) circolavano in luoghi pubblici con una maglietta da loro
appositamente stilata- armani ne ha già ordinate cento- con su stampigliato a caratteri
cubitali “ho
ho un’amica t**** “ davanti e “33********
33********”
33******** dietro; ovviamente gli asterischi sono
stati messi da noi per buon gusto…insomma, proprietaria del numero, ma che amiche
c’hai??? Lasciamo ai posteri questo quesito e passiamo al contesto sociologico. Dopo mesi
di studi sulla fauna scolastica (molto poco variegata….) siamo giunte alla conclusione che
ci dev’essere stato un errore nella macchina-fai-bambine dell’annata ‘90-‘91….secondo noi
si è inceppata e le ha fatte, udite-udite TUTTE UGUALI!!
UGUALI AIUTO!
AIUTO Dev’essere l’avvento dei
replicanti, un’ invasione di Alieni di marca…. È un mistero.
Descriviamo nei dettagli la giornata di questi esseri (meglio identificate come “primine”).
Ore 8,00:
8,00 già di fronte a scuola, minigonna inguinale e scollo addominale, e reggiseno
imbottito/ ad acqua (per chi ancora “un ce n’ha”!) possibilmente stivale o tacco misura 12
cm (dai si fa per ridere, però poco ci manca).
Ore 11.25:
11.25 il sipario si apre….è arrivato il momento sociale tanto atteso…finalmente, dopo
ore di tedio a sentire qualcuno che parla di cose a loro sconosciute è arrivato il
MOMENTO SOCIALE !(DA-DA-DA-DAAAAN): la ricreazione! Si parte tutte in gruppo, con
cicchino alla mano (corredato da istruzioni per l’uso ovviamente), sguardo da gattamorta
( quasi marcita) una musica parte in crescendo…riconosciamo le note di “you sexy thing”,
Marzo2006
Cozza
Pagina 19
a destra parte il coro, a sinistra lo stacchetto ed eccole: scendono in cortile! Avanzano
ancheggiando avvolte da un morbido Woolrich (manco fosse seta di Jaipur) che ognuna
di loro possiede, come requisito essenziale per far parte del gruppo…
Ore 11.40:
11.40 oh dolore tremendo! Bisogna tornare in classe, a progettare l’uscita
12.30/13.30: breve puntata in bagno a rifarsi il trucco, rovinatosi dal troppo
Ore 12.30/13.30
occhieggiare (altrimenti che fashion sei??)
All’uscita la musica cambia…parte “like a virgin” di madonna…il loro viso è triste…si torna a
casa a giocare a barbie…ma tranquille, domani è un nuovo giorno!
Lasciamo perdere queste tristi individue che ci hanno già annoiato…passiamo alla
rubrichetta finale:
GLI ANNUNCI!
A.A.A. Continua la ricerca della donna per il Baga (azz….sono passati 2 mesi…), se siete
interessate scrivete a “the Club” c/o Cozza Brunilde o anche Cozzaro…non si sa mai se c’è
qualche anima gentile di succursale…
A.A.A. Cercasi ragazzi belli, simpatici e intelligenti per le ragazze di 5^D (che
evidentemente, essendo belle, simpatiche ed intelligenti non trovano molto in questa
scuola…)
A.A.A. Cercasi psichiatra per il fenomeno “Astolfi”
A.A.A. Cercasi soluzione all’imminente crollo del mondo della moda (stanno per nascere
dei piccoli cavallini firmati ferragamo?…non si sa, vi aggiorneremo nel prossimo numero!)
Care capre e caproni, con questo chiudiamo, dobbiamo lasciarvi… è arrivata l’ora
dell’aperitivo, mi raccomando: fate l’amore e non la guerra!
W Bacco (e W Piccettino che corregge le bozze di ‘ste ubriacone)
Le Negroni Cha Cha Cha
p.s. TABA E MICHI, E’ GUERRA!
P.s.2 Un piccolo spazio anche alla custode anonima che ci saluta così:
“Bravi ragazzi, l’ultimo numero del Degeneratione è il migliore da molti anni!
Finalmente un numero è leggibile, interessante e professionale.
Continuate così.”
Pagina 20
Satira&Varie
Urban Legends
for
General Purpose
Marzo2006
Leggende Metropolitane
per
Ogni Uso
a cura di Dario Romagnoli
Ben tornati miei apprendisti,
il nostro viaggio alla conquista dell’intricato universo delle relazioni interpersonali continua…
Questo mese ho deciso di riunire per voi una serie di miti riguardanti il favoloso mondo universitario. Spietati
professori e arguti studenti arricchiranno le vostre conversazioni in modo semplice quanto originale. Successo
garantito!
Particolarmente indicate per i “nonni” del quinto anno, queste leggende possono essere abilmente utilizzate
anche dai pischelli del biennio.
Ricordo infine che ogni leggenda si presta facilmente a qualunque modifica e arricchimento dunque, come
esordiva costantemente l’arbitro di Celebrity Deathmatch: “Dateci dentro!”.
Educazione alla Fisica
Ad una prova orale, uno studente piuttosto confuso afferma che l’accelerazione di gravità corrisponde a
9,81 cm/s² (invece m/s²). Con tono pacato il professore gli chiede di salire sulla cattedra. Il ragazzo,
alquanto turbato e intontito dalla pressione da esame, sale sul tavolo davanti a una ventina di persone che
seguono l’orale. “Salti!” ordina il professore. Il ragazzo salta giù dal tavolo e il professore, con fare sorpreso,
domanda: “Ma come? E’già atterrato?”.
Due domande per un compito
Una studentessa affronta l’ultimo compito scritto avendo alle spalle un’ottima media. Delle due domande
d’esame si accorge di sapere la risposta soltanto alla seconda; per quanto riguarda la prima, buio totale.
Lascia allora in bianco il primo dei fogli protocolli predisposti per il compito. Scrive poi “II” sulla prima
pagina del secondo protocollo e lo inizia con quella che è in apparenza l’ultima frase della risposta alla prima
domanda. Sulla riga successiva scrive “2)”, per indicare la risposta alla seconda domanda, e comincia a
scrivere un’esauriente trattazione. Alla fine della lezione consegna solo il secondo protocollo.
Qualche giorno dopo riceve un biglietto da parte del professore il quale, congratulandosi per aver
terminato l’anno con un ottima votazione, si scusa di avere perso il primo foglio protocollo.
Educazione alla Fisica II (la vendemmia)
Una studentessa d’ingegneria, ad un esame orale di Fisica, non si accorge di aver considerato, in un
passaggio della sua esposizione, la forza di gravità con il verso sbagliato, così invece che attrarre sembrerebbe
respingere i corpi. Il professore la lascia terminare, le chiede il libretto, ma invece di registrarle il voto lo
lancia fuori dalla finestra per poi aggiungere seccato “ … e adesso vada a recuperarlo al piano di sopra!”.
Pagina 21
Marzo2006
Satira&Varie
Lei non sa chi sono io!
Un professore di chimica sovrintende ad un importante esame scritto. E’ un docente molto severo ed ha precisato
agli studenti che quando sarà il momento dovranno immediatamente smettere di scrivere e quelli che non lo faranno
saranno automaticamente bocciati. L’aula è un grande auditorium dove sono riuniti studenti di più corsi come
chimica e biologia. Quando termina il tempo prestabilito, un solo studente non interrompe la scrittura. Continua a
scrivere finché tutti gli altri studenti non hanno consegnato i propri compiti, dunque si avvicina alla cattedra per dare
anche il suo. Il professore, ironicamente, gli ricorda che qualunque cosa abbia scritto, il suo compito non verrà
valutato. Lo studente cerca di obiettare ma il professore è inflessibile.
Lo studente assume allora un’aria arrogante ed ammonisce:
“Lei non sa chi sono io!”
“No, e cosa…” ma prima che abbia terminato la frase lo studente esclama: “Perfetto!” e dopo aver infilato il suo
protocollo in mezzo a quelli già consegnati, corre fuori dall’aula.
Concorso caricature!
Continuate a
mandare le vostre
caricature, vi
Alcune delle
caricature non
premiate sono
presenti nel
giornale in
questo doppio
riquadro.
3
1
2
Pagina 22
Satira&Varie
Febbraio2006
Alcuni ricercatori si recano al Polo Nord per ricercare dei resti di dinosauri. Durante i loro scavi, a ca. 100 m.
di profondità, trovano 2 corpi ibernati perfettamente conservati. Increduli della grande scoperta,
estraggono la massa di ghiaccio contenente i due corpi, e la riportano in superficie. I ricercatori avvertono
subito degli esperti della scoperta, ma mentre aspettavano il loro arrivo, uno di essi sbircia nel ghiaccio, e
sbigottito scopre che i due sono proprio Adamo ed Eva!!! Come mai sono Adamo ed Eva?
TRE NAUFRAGHI RAGGIUNGONO UN'ISOLA DESERTA DOVE VENGONO IMMEDIATAMENTE
CATTURATI DA UNA TRIBU' DI CANNIBALI. E' UNA TRIBU' MOLTO PARTICOLARE, IN QUANTO
CONSENTE UNA CHANCE DI SALVEZZA AI NAUFRAGHI: I TRE VENGONO PORTATI ALL'INTERNO DI
UNA TENDA BUIA CONTENENTE 5 CAPPELLI,
CAPPELLI 3 BIANCHI E 2 NERI. OGNUNO NE INDOSSA UNO E POI
VENGONO FATTI USCIRE. OGNI NAUFRAGO PUO' VEDERE IL CAPPELLO DEGLI ALTRI DUE MA NON IL
SUO; PER SALVARE LA PROPRIA VITA, IL MALCAPITATO DOVRA' INDOVINARE IL COLORE DEL PROPRIO
CAPPELLO E DARNE UNA SPIEGAZIONE LOGICA.
COMINCIA IL PRIMO E DICE:"IL MIO CAPPELLO E' BIANCO MA NON NE SO DARE LA SPIEGAZIONE". LO
AVEVA NERO E QUINDI VIENE UCCISO.
IL SECONDO:"IL MIO CAPPELLO E' BIANCO MA NON NE SO DARE LA SPIEGAZIONE". LO AVEVA
BIANCO, MA NON SAPENDO DARE LA SPIEGAZIONE VIENE UCCISO ANCHE LUI.
INFINE ARRIVA IL TERZO CHE DICE IL COLORE ED UNA SPIEGAZIONE PLAUSIBILE, E VIENE
RISPARMIATO.
Si dispone di nove lingotti d'oro. Otto di essi pesano un kg ciascuno, ma uno di essi nasconde una cavità
all'interno pesando quindi 0,9 kg. Avendo a disposizione una bilancia a piatti, si possono fare solamente
due pesate. Come si può individuare, con certezza, il lingotto più leggero?
Un esploratore viene catturato dai cannibali. Poiché nel villaggio dei cannibali e' giorno di festa, decidono
di dare una possibilità all'esploratore. Gli danno, cioè, un'ora di tempo per fare un'affermazione. Se questa
affermazione risulterà vera, allora lo mangeranno arrosto. Se questa affermazione risulterà falsa, allora lo
mangeranno lesso. Che cosa dovrà affermare l'esploratore per salvarsi la vita (se esiste tale affermazione)?
37. La sequenza **
1
11
21
1211
111221
cosa viene dopo?
“Un uomo ed il suo unico figlio fanno un incidente in auto. Il padre muore, ed il figlio ferito viene
Marzo2006
Poesia
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trasferito all'ospedale dove il chirurgo di turno esclama “Non me la sento di operare mio figlio". Come è
possibile?
Ci sono tre uomini (vanno bene anche le donne): uno risponde sempre alle domande dicendo la
verità, uno risponde sempre con bugie e uno risponde a caso. Non si sa come si comportano gli
uomini, ma essi lo sanno. Si possono fare tre domande dirette ad un uomo scelto a piacere, e deve
essere una domanda a cui si deve rispondere con SI o NO. Bisogna scoprire chi mente, chi dice la verità
e chi risponde a caso.
Soluzioni scorso numero
Trisecare l’angolo
L’uomo ha disegnato prima l’angolo B e poi l’angolo A, di ampiezza tripla rispetto all'angolo B.
Vincere alla roulette
La strategia funziona in modo così meccanico perché ci si trova in una condizione ideale: quella in cui in
38 giri usciranno esattamente 18 numeri rossi, 18 neri e una volta ognuno degli zeri. Nella realtà questa
situazione non si può prevedere con altrettanta sicurezza, e la strategia diventa paragonabile a quella
celebre che consiste nel raddoppiare ogni volta la puntata nel caso in cui si perde e dimezzarla se si vince,
metodo che funziona in via teorica soltanto se si ha a disposizione una somma di denaro infinita. La
somma perduta nell'eventualità di un numero apprezzabilmente alto di perdite sarebbe più grande della
somma vinta nell'eventualità di un equivalente numero apprezzabilmente alto di vincite.
POESIE
"BAGLIORE"
Quando il tuo viso
apparve nella mia vita incolore,all'inizio compresi ben poco...Poi la
sua luce particolare che indorava tutto me stesso divenne il mio
esordio nel mondo in cui non avevo ancora esordito. Sono così
spaventato da una probabile rottura,ma spero che continui all'infinito.
Non lo combatto il mio cuore,il mio amore è questa paura,nutro leiche
non può tradire nulla. La paura mi circonda... So la brevità di questi
attimi... So che i colori nei miei occhi svaniranno quando tramonterà
il tuo viso.
Duccio Niccolini
Il giornalino degli studenti del Liceo Castelnuovo
DIRETTORE
Giulio Facchini (IIIB)
•
VICEDIRETTORE
Curzio Cupellini (IIIB)
Gli articoli per il prossimo numero
vanno consegnati entro il
20 Marzo
•
Gli articoli vanno spediti al seguente indirizzo:
[email protected]
•
oppure consegnati in floppy/cd
•
Tutti gli articoli sono sottoposti al vaglio dei
redattori. Pertanto, qualora venissero
riscontrati contenuti offensivi o scritti troppo
lunghi, la redazione deciderà di contattare
direttamente l’autore dell’articolo per
chiarificazioni ed accordi su eventuali
modifiche. In ogni caso l’autore dell’articolo è
direttamente responsabile di quanto scritto
nello stesso. La pubblicazione di articoli non
firmati o firmati con pseudonimi sarà a
discrezione della redazione stessa.
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Nel caso si faccia riferimento a dichiarazioni,
pensieri o documenti di terzi è indispensabile
citare le fonti e quando possibile presentarle
alla redazione. Ovviamente anche in questo
caso l’autore dell’articolo è responsabile di
quanto scritto.
REDAZIONE
Alberto Picchi (VA), Andrea Biondi (VA),
Dario Romagnoli (VA), Federica Bilotta
(VB), Filippo Rocchi (VA),Francesco
Talenti(IID),Gianluca Fiorindi (VA), Giulia
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COLLABORATORI
Costanza Quentin (VD),Giulia Miglietta
(VD), Francesca Fortini (VD), Mauro
Andreani (VD), Carlotta Conti (VD), Giulia
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COPERTINA
Tiziano Berti (VE)
COLLABORATORI ESTERNI
Alessandro Anastassopoulos
ART DIRECTOR E IMPAGINAZIONE
Martina Onori
INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA
[email protected] (info e invio articoli)
Come avrete visto questo numero del dege
contiene diverse nuove rubriche, il loro
contenuto è stato affidato ai primi ragazzi
che se ne sono interessati; ma siete invitati
tutti a contribuire, con commenti, articoli e
proposte da inviare alla casella di posta o
da lasciare nella cozza per la sede e nel
cozzaro in succursale.