E-payment in ritardo

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E-payment in ritardo
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Anno XLI
1407
20 Maggio 2013
numero
Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano . - Prezzo per copia euro 0,50
E-payment
in ritardo
li operatori del turismo si dicono
pronti all’e-commerce, ma si aspettano uno
scatto di innovazione e maggiore flessibilità da istituti
bancari e dai soggetti preposti alla gestione dei pagamenti online. E’ emerso nel
G
corso della tavola rotonda
del ciclo MARTEDIturismo, organizzata nei giorni
scorsi a Milano. Phone&Go, Yalla Yalla, Volonline.it hanno sviluppato strumenti di incasso che supportano l’e-commerce con successo, via Gds oppure via i
MARTEDIturismo
Milano - 7 maggio 2013
più comuni strumenti di pagamento come carte di credito e Paypal.Ora sta per
essere lanciato dalle banche
un sistema di pagamento a
livello europeo denominato
MyBank a cui aderiranno
UniCredit e Mps, insieme
ad altre banche.
DA PAG. 2
Valtur
a Orogroup
a notizia ufficiale
è arrivata molto
dopo le prime anticipazioni sul vincitore del
bando di gara Valtur. Alla
fine è stato Orogroup di
Franjo Ljuljdjuraj a spuntarla sul Gruppo Uvet di
Luca Patanè. Determinante
l’appoggio di Banca Popolare di Vicenza, che nel
marzo scorso ha acquisito il
42% del capitale del gruppo
con sede a Padova. Il brand
Orovacanze, che gestisce 24
L
strutture tra mare e montagna, sarà ora arricchito dai
complessi Valtur e vedrà avvicinarsi prima dei 5 anni il
traguardo ambito dei 100
milioni di fatturato. Resta da
capire quali strutture saranno tenute dall’imprenditore
montenegrino, visto che il
bando prevede la possibilità
di escludere alcuni asset. Intanto i sindaci di Alghero e
Pollina chiedono dettagli in
merito al rischio chiusura
dei resort locali.
L.D.
Focus
2 GuidaViaggi
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18°MARTEDIturismo e-payment
L’e-commerce
alla prova pagamenti
E’ il futuro roseo dell’economia del turismo. Il trade, però, chiede più soluzioni
di Paola Baldacci e Laura Dominici
li operatori del turismo si dicono
pronti all’e-commerce, ma si aspettano uno
scatto di innovazione e maggiore flessibilità da istituti
bancari e dai soggetti preposti alla gestione dei pagamenti. E’ emerso nel corso
della tavola rotonda del ciclo MARTEDIturismo, organizzata nei giorni scorsi a
Milano.
G
Chi lavora
sul web
Phone&Go, Yalla Yalla, Volonline.it hanno sviluppato
strumenti di incasso che
supportano l’e-commerce
con successo, via Gds oppure via i più comuni strumenti di pagamento come carte
di credito e Paypal. “Ci sono
però i vincoli delle regole
Iata. I grandi gruppi bt italiani e stranieri hanno discusso con l’associazione
dei vettori per cercare di
cambiare norme antiquate,
ma si sono imbattuti in un
muro di gomma”, spiega
Luigi Deli, titolare Fly4You e Volonline.it. Così si
studiano soluzioni alternative. Paolo Pezzoli, a.d. Yalla Yalla, ha introdotto per la
vendita di pacchetti vacanza
(ticket medio 2mila euro,
ndr) sistemi ibridi di pagamento, tra cui uno che pre-
Luigi Deli
Uno scatto nel corso di MARTEDIturismo
vede l’utilizzo di più carte
di credito per lo stesso viag-
gio, “per ovviare anche a
problemi di plafond”, preci-
#martediturismo, la tavola rotonda su Twitter
La tavola rotonda dedicata all’e-commerce è
stata raccontata dettagliatamente anche sui social grazie al live tweeting dall’account @GvLive. Qui alcune riflessioni in diretta da Twitter.
Per la copertura completa, cercate l’hashtag
#martediturismo sul social.
Walter Toscano, senior e-tourism advisor:
“Il modello Booking.com della carta a garanzia
diventa un modo aggressivo di coinvolgere
hotel in mercato in espansione, Expedia lo
vorrebbe usare negli Usa"
Gli hotel italiani fanno vero e-commerce? Per
Dino Bortolotto, presidente Infotech, "si
tratta di una parte molto piccola"
Paolo Pezzoli, amministratore delegato Yalla Yalla: “Oggi pensiamo a carta di credito come mezzo di e-payment ma domani potrebbe trattarsi anche del bonifico”
Si affronta il tema della sicurezza. Dario Solidoro, area monetica Monte dei Paschi
di Siena: “In Italia tante frodi ma da carte di credito estere”
Luigi Deli, titolare Fly4You e Volonline.it: “I grossi gruppi, sia italiani che stranieri,
sono andati dalla Iata per cercare di cambiare le regole antiquate in favore di un ecommerce più snello”
sa, annunciando che “a breve il sistema si amplierà
con l’ingresso di servizi aerei low cost e di linea”.
Il mezzo
ideale
E se adesso il mezzo di pagamento ideale per le transazioni online è considerato
l’uso della carta di credito,
in futuro, secondo Pezzoli,
“potrebbe diventare dominante il bonifico”.
Alessio Agricola, web manager Phone&Go, utilizza
come Yalla Yalla il sistema
Sofort, sistema di online
payment tedesco “che permette di accedere a dati
omologati dell’home banking all’interno del proprio
processo internet ed elimina il costo della transazione
della carta elettronica”. Un
particolare importante visti
i margini ridotti con cui lavora il settore. Phone&Go
dal 2008 ha implementato i
metodi di e-payment e conta ad oggi un 15% di b2c sul
fatturato totale. “Stiamo assistendo negli ultimi anni –
precisa Agricola – ad una
forte crescita dell’uso di
carta di credito perché lo
scontrino medio si è abbassato, questo va a svantaggio del bonifico. Nel 2010 è
stato integrato Paypal, che
dà garanzie forti contro le
frodi”.
La prossima
sfida
La prossima sfida è mobile.
“Il nostro sito è mobile
oriented – dichiara Agricola
– e tra il 2012 e il 2011 abbiamo registrato un +500%
di transato su tablet. Poco
sviluppato ancora il processo via smartphone. Allo studio una navigabilità ad hoc
e app per i documenti di
viaggio. Su 15 milioni di
fatturato online il 5% deriva dal mobile”.
I nodi
da sciogliere
I nodi da sciogliere sono i
costi delle credit card per le
agenzie e una maggiore
flessibilità, da parte delle
banche, per le tempistiche
di rilascio del merchant
code per chi deve incassare
online. A sottolineare questi
aspetti Dino Bortolotto,
Alessio Agricola
presidente Infotech, e
Walter Toscano, senior etourism advisor, che punta
il dito sulla necessità di un
sistema internazionale multi-currency: “Se vogliamo
attirare i turisti dai paesi
emergenti dell’area Bric bisogna trovare soluzioni
adeguate ai tempi”. Ma gli
hotel italiani fanno vero ecommerce?
L’uso delle mail
Secondo Bortolotto no: “Si
tratta di una parte residuale, il resto si affida alle mail
o alle carte a garanzie
(come anche Booking.com
chiede), che spesso sono
prive di fondi a disposizione”. E in caso di no show,
senza la firma di un contratto, l’albergatore perde tutto.
Per migliorare la gestione
degli incassi sul web Bortolotto e Toscano chiedono di
formare bene le filiali periferiche, che spesso “non
sanno come muoversi su
questo fronte, né dare risposte agli albergatori o
alle agenzie che vogliono
attivare l’e-commerce sui
propri siti web”.
Focus
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18°MARTEDIturismo e-payment
“Troppi costi”
Rigidità del sistema bancario,
bassa diffusione della cultura informatica
e banche, a parte
un’eccezione, non
sembrano dare
molto spazio all’e-payment
e al mondo del turismo.
Questa la convinzione di
fondo che accomuna gli interventi dei nostri lettori,
sollecitati da un sondaggio
sul tema e-commerce e sistemi di pagamento elettronici. “I costi dell’e-commerce sono ancora molto elevati - dicono i nostri interlocutori -, sia a livello di attivazione che di mantenimento
del servizio, così come quelli legati all’uso delle carte
di credito, che hanno poi il
limite del plafond”. Ma ci
sono anche altri motivi di
resistenza allo sviluppo del
settore: bassa diffusione
della cultura informatica e
del pc, bassa velocità ed alti
costi per i collegamenti ad
L
internet, limitata diffusione
delle carte di credito e poca
fiducia nella sicurezza delle
transazioni online.
Le prerogative
dei servizi turistici
Altro aspetto che distingue il
nostro comparto da altri è
costituito dalla suddivisione
del pagamento: prima il versamento della caparra, cui fa
seguito il saldo della pratica.
“Questo - avverte un agente
del Nord Italia - può rappresentare una difficoltà nell’ambito dell’e-commerce,
anche se – aggiunge – bisogna riconoscere che negli
ultimi anni è migliorato
molto il rapporto degli italiani con il denaro di plastica”. C’è ottimismo per
quanto riguarda le potenzialità delle piccole agenzie:
“Possono aspirare all’e-
commerce come le Olta, tutto sta a trovare gli strumenti
giusti”.
E in Italia – spiegano all’unisono i rispondenti al sondaggio - i costi sono ancora
molto alti per chi volesse
dotarsi di sistemi di un certo
livello.
Da qui la reticenza a dotarsi
di strumenti che rischiano di
non assicurare una giusta remunerazione immediata, “a
fronte di ingenti e sicure
spese”, commentano.
Un aiuto potrebbe, però, arrivare dai social network.
“Sfruttando bene questi
nuovi canali – è stato detto –
non serve essere grandi, ma
avere un buon prodotto sì e
bisognerebbe anche saperlo
veicolare bene e attirare
l’attenzione del cliente. A
quel punto può bastare anche solo un link a Paypal”.
Scambio di opinioni tra i relatori a MARTEDIturismo
Lo sviluppo
dell’e-commerce
Una volta attivata la vendita
online, si tratta poi di mettere a punto un progetto di
sviluppo per incrementare il
business. “In una piccola realtà aziendale - dice una
consulente di viaggio e blogger - viene a mancare, una
volta attivato questo tipo di
transazione, lo sviluppo e la
crescita del sito online di
vendita. A mio avviso l'ecommerce può creare valore aggiunto solo se esiste un
vero networking , oppure se
un’unica sede di agenzia individua all'interno del suo
staff una persona che avrà
il compito non solo di fare
e-commerce, ma soprattutto
di farlo crescere”. Poi c’è il
discorso di trasparenza dell’offerta: “Una volta creato il
sito bisogna rispettare le regole di chiarezza e coerenza
commerciale e non sempre
questo è sinonimo di profitto. La gestione dell'e-commerce suppone da parte dell'adv flessibilità e inventiva
per attrarre il cliente”.
Focus
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18°MARTEDIturismo e-payment
Le soluzioni b2b
La prassi delle transazioni online si scontra
con la vetustà di alcuni sistemi, ma c’è chi si muove
esperienza di Volonline.it è cominciata b2c per
convertirsi b2b e prendere
come clienti le agenzie di
viaggi con le quali condivi-
L’
dere una forte esperienza
sulla biglietteria aerea. E in
questa attività, presto l’ecommerce si è scontrato
con la vetustà dei sistemi
Iata, per la quale solo la
La parola alle banche
Non ci sta Monte dei Paschi di Siena e dichiara “in 5-10
giorni al massimo rilasciamo un merchant code”. Una
questione di verifiche e di sicurezza, perché il sistema
bancario italiano è rigido, ma garantisce le transazioni e
i clienti, ripagandoli in caso di clonazione delle carte e
frodi degli esercenti. “Con Trading Secure l’esercente è
sempre certo di vedersi pagato, al 90% - spiega Antonio Solidoro, area monetica di Mps -. Il contenimento
delle frodi è una priorità e la certezza di pagamento al
merchant viene sempre garantita. Certamente in Italia
registriamo frodi, ma perlopiù da carte di credito estere”.
Valerio Caponio, responsabile team payment systems UniCredit, ha annunciato il lancio di un nuovo sistema di pagamento a livello europeo- MyBank - che vedrà l’adesione di UniCredit, così come di altre banche a
partire da luglio per commercializzare il sistema entro
l’anno. “Il merchant - spiega Caponio - potrà inserire nel
suo sito il logo MyBank, indicando la propria banca, con
le credenziali di accesso e il bonifico compilato”. Unicredit è già presente con il servizio Pagonline, un conto domestico valido tra clienti della banca. E’ stato poi ricordato che il meccanismo di pagamento per il mondo dei
viaggi è più complesso per questioni di sicurezza. Un ripensamento delle infrastrutture e-commerce è comunque d’obbligo, visto che i newcomers nascono mobile
con una geo-localizzazione.
“strisciata” della carta di
credito (cartacea) garantisce una transazione sicura e
non passibile di Adm. “I pagamenti online sono a forte
rischio di agent debit memo, inoltre Iata non ammette carte di credito ricaricabili”, aggiunge il titolare,
Luigi Deli. Di qui l’adozione di sistemi di pagamentovia Gds, Amadeus nel caso
di Volonline.it, “che facilitano di molto l’e-payment e
non richiedono fidejussioni”. Se poi proprio una carta di credito deve essere
usata, Deli dice di avere
mosso significativi volumi
con Airplus, “grazie alla
possibilità di pagamento
settimanale e a fronte di
una fidejussione bassa”.
Preferita anche da American Express, che ha il limite della mancata digitazione
manuale del numero di carta, cioè non avendola fisicamente al momento della
transazione. Possibilità che,
invece, Visa/Mastercard offrono. “Stiamo aprendo i
Pos a digitazione manuale rassicura Daniela Randazzo, Vpayment sales manager e Global corporate
payments di American Express -. Con le nostre carte i
pagamenti con Iata si possono fare, con diverse soluzioni pensate per il settore
Travel b2b: Bta, una carta
intestata all’agenzia di
viaggio dall’azienda, oppure la carta virtuale Sof (Signature on file) e V-payment, lanciata l’anno scorso
in Italia”. E’ un sistema che
genera una carta monouso,
per un periodo di tempo e un
importo fissato, “ma non è
una prepagata”, spiega la
manager.
Paypal leader
indiscusso
Pur contestato quando chiude i conti, leader indiscusso
nell’e-payment è Paypal:
anzitutto per la sua doppia
presenza, dal lato del negozio online e da quello dell’acquirente. Quest’ultimo,
infatti, può pagare anche se
non ha un conto Pp, ma utilizzando quello dell’agenzia/operatore e naturalmente
attraverso una carta di pagamento, di credito o prepagata. “Il valore principale che
ci viene riconosciuto è quello della sicurezza, attuiamo
Un momento della tavola rotonda
un controllo molto stretto
sulle carte e abbiamo limitate frodi da clonazioni, su
sette milioni di conti a fine
2012, e senza chiedere fidejussioni - osserva il general manager Italia, Angelo
Meregalli -. Il 58% di coloro che acquistano da mobile
con carta non avrebbe acquistato online, secondo una nostra ricerca”. La so-
cietà californiana, acquisita
da eBay nel 2002, sta attentamente monitorando la crescita del mobile commerce:
“Il futuro dell’e-commerce è
in questo sviluppo, vista la
fortissima accelerazione degli utenti, passati da 9 a 14
milioni e con l’Italia con una propensione altissima alla navigazione in mobilità”,
precisa Meregalli. P.Ba. L.D.
A 14 milioni gli e-shopper
l ritardo dell’ecommerce italiano
è dovuto anche al
forte uso del cash: lo dimostra Netcomm, consorzio di
aziende che operano e commercializzano online, che
all’ultimo forum sull’argomento ha presentato la ricerca “E-payment Behaviour”.
Il Belpaese figura al 17esimo posto di una classifica
che vede gli Stati Uniti e la
Finlandia ai vertici dei sistemi di pagamento non-cash.
In Italia effettuiamo 50 transazioni di questo tipo (con
carte) per abitante contro le
400 degli Usa.
“La tendenza nel mondo è di
veloce sviluppo delle operazioni di pagamento non bancarie – continua la ricerca –
ed esse raggiungeranno il
9% nel 2013 per un totale di
30,3 miliardi, contro i 15,1
miliardi del 2009”.
Ciò significa numeri prati-
rilevazione di marzo, il
47,7% dell’universo dei navigatori internet (29 milioni
di individui), ha effettuato
acquisti in rete negli ultimi
tre mesi, superando di gran
lunga la cifra dei 9 milioni
dello scorso anno e raggiungendo, appunto, quota 13,8.
La media è di 3,5 acquisti
nel trimestre.
I
Acquisti via iPad
camente raddoppiati negli
ultimi cinque anni per quanto riguarda i pagamenti di
carte di debito, di credito e
prepagate più “sistemi alternativi”.
Ultimi 3 mesi
Intanto aumentano gli eshopper: stando all’ultima
Mobile
“Nei prossimi due anni la
“e” di e-commerce sparirà
e il fattore determinante per
la sua scomparsa saranno
gli utenti in mobilità: con il
crescente utilizzo dei dispositivi mobili si va sempre
più verso una customer experience che combina l’esperienza d’acquisto offline
e online. L’utente, ad esempio, cerca sul dispositivo
l’indirizzo di un negozio, si
reca presso lo store fisico,
fa la scansione del QrCode
dell’oggetto, lo ricerca online e alla fine lo compra”,
argomenta Giovanni Fantasia, direttore generale di
eBay in Italia.
Prodotti
Il sistema di pagamento più
usato per l’ultimo acquisto
su internet degli ultimi tre
mesi è PayPal (36,6% dei
casi), seguito dalle carte prepagate (24,4%), mentre tra
gli acquirenti mobile si utilizzano quasi esclusivamente
bancomat, carte di credito e
prepagate (98,5%).
I prodotti venduti online
sono: libri (14,8%), capi di
abbigliamento (13,9%),
computer o periferiche per
pc (11,3%), biglietti di viaggio (9,9%), soggiorni
(5,4%), musica/dvd (4,8%),
telefonino/smartphone
(4,2%), cosmetici (4%) ed
infine gli elettrodomestici
(1,5%).
P. Ba.
Primo piano
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Marsupio fedele
al suo dna
Il presidente Paolo Babbini analizza il comparto
di Stefania Vicini
C’era una volta la
filiera. Adesso la
situazione è cambiata perché la tecnologia
ha rivoluzionato il mercato,
consentendo a tutti di fare
tutto, ma si devono comunque avere le capacità”. Sintetizza così il suo pensiero
Paolo Babbini, presidente
Marsupio Group, riflettendo sullo stato dell’arte del
comparto e della distribuzione organizzata in occasione del Marsupio Day
che si è tenuto recentemente a Bologna. “Anni fa era
sufficiente avere la massa
critica di 600, 800, 2mila
adv - afferma il presidente -,
perché consentiva di avere
nella filiera della distribuzione un peso ed un potere
più forte (buoni contratti e
maggiori possibilità)”. Og-
“
Paolo Babbini
gi non è più sufficiente, “in
quanto non c’è più la filiera
di una volta”. Quella tradizionale orizzontale, per intenderci, con il prodotto, i
t.o. che lo assemblano e le
adv che lo vendono, ma ci
sono però ancora dei pezzi
di filiera classica.
La strada da seguire per un
network indipendente di adv
indipendenti è quella di una
seria politica delle alleanze,
ossia “avere con un numero
selezionato di operatori un
rapporto di partnership
molto forte”, chiarisce subito Babbini. Alla domanda su
quali siano i piani strategici
per il network in questo panorama delle reti in cui si
parla sempre più spesso di
aggregazioni e partnership,
il presidente non nega che
un anno fa sono state avan-
zate offerte di acquisto nei
confronti di Marsupio. Come si comporterà il network?: “Vogliamo rafforzare Marsupio anche attraverso una politica che porti
ad avere dei partner solidi
ed essere noi dei partner altrettanto solidi ed affidabili dichiara -. Noi rimaniamo
legati al modello di network
indipendente di adv indipendenti, siamo nati così, è
nel nostro dna”.
Le agenzie
ci sono
Babbini non crede nel rischio che un domani non vi
possano più essere adv:
“Credo che l’agenzia sia e
rimanga elemento fondamentale nella distribuzione
turistica. Nel settore è successo di tutto, ma le adv so-
GuidaViaggi
5
Promesse e attese
Domanda e offerta si sono incontrate al Marsupio Day.
Sui desk dei fornitori le programmazioni confermate per
l’estate con alcuni rafforzamenti di prodotto. Si parla di
traghetti gratis per la Sardegna e la Sicilia, ma anche di
nuove proposte (o riproposte) di formule di vacanza simili al modello roulette con sconti fino al 50%. Tra le promesse degli operatori ci sono il prezzo migliore garantito sulle strutture selezionate e un occhio di riguardo alle
famiglie, con gli albergatori che pare abbiano compreso
la necessità di andare incontro a questo target se vogliono ottimizzare i loro riempimenti. C’è un aspetto poi da
considerare, sul mercato c’è molta offerta alberghiera, ma
ci sono pochi interlocutori. Intanto il mercato lo si aggredisce con soggiorni liberi nelle strutture e soggiorni brevi con i pacchetti infrasettimanali. Il pricing? Un po’ al ribasso, in generale, ma ancora non ci siamo. Intanto si
ragiona sul listino alberghiero che non tiene più se fatto
con vecchi criteri.
S.V.
no rimaste e rimarranno”.
I fornitori
Cosa chiedono adesso i
punti vendita ai fornitori?
“Qualità nell’erogazione
dei servizi, attenzione al
prezzo, alla stabilità delle
catene voli, degli orari ed
una qualità sul fronte degli
hotel”, sostiene Massimo
Caravita, vicepresidente
Marsupio Group. Un’occasione per mettere le carte
in tavola è stato il Marsupio
Day. La soddisfazione da
parte del network non è
mancata e il fatto che si trat-
ti della dodicesima edizione
del workshop b2b mostra
che le adv si riconoscono
“nella politica strategica
del network in maniera stabile”. Dal canto suo Marsupio porta avanti il binomio
tradizione e innovazione,
pertanto è ovvio che guardi
“alla tecnologia e a ciò che il
cliente richiede all’adv stessa. Quest'anno - spiega Caravita - abbiamo lavorato
sul metacomparatore, sul sistema informatico di ricerca
prezzi e quotazioni, cercando di performare al meglio
le vendite delle agenzie”.
In agenda
6 GuidaViaggi
20 Maggio 2013 - n° 1407
Easy Hotel Planet e Vodafone:
una partnership tutta accessibile
Il progetto di Guida Viaggi e LpTour ottiene l’adesione del colosso della telefonia
di Giovanni Ferrario
pproda alla seconda fase il progetto
Easy Hotel Planet. L’iniziativa (portata
avanti da Guida Viaggi srl
e Lp Tour, agenzia specializzata nell'organizzazione
di viaggi per disabili) vuole
creare un punto di incontro
tra le necessità delle persone disabili e l'offerta turistica professionale. Nelle ultime settimane il progetto ha
ottenuto diverse adesioni,
tra cui spicca quella di Vodafone con l’applicazione
EasyWay. “Non possiamo
che essere molto soddisfatti
di questo accordo firmato
con un partner così importante a livello internazionale – dichiara il presidente
di Guida Viaggi, Paolo Bertagni –. EasyWay rappresenta qualcosa di unico nel
panorama dell’accessibilità
e sono sicuro che il proget-
di interesse più vicini e segnalerà nell’elenco quelli
che sono già stati valutati da
altri utenti. La scheda “dettaglio accessibilità”, inoltre, darà le indicazioni per
quanto riguarda determinate caratteristiche del luogo,
come l’accessibilità dell’ingresso e degli spazi interni.
“Riteniamo che uno strumento in grado di segnalare l’esistenza e il grado di
barriere architettoniche negli edifici di accesso pubblico sia essenziale per migliorare la qualità della
vita delle persone”, evidenzia Ferradini.
A
ste in un'applicazione per
smartphone (realizzata con
il contributo di Fish, Federa-
Le funzionalità del portale
Si amplia la collaborazione tra Gruppo Exacta e Easy
Hotel Planet. PartnerSolution, la società Ict del gruppo,
ha realizzato il sistema informatico per il progetto di turismo accessibile promosso da Lp Tour e da Givi Srl.
Le funzionalità software hanno tre obiettivi principali:
supportare la verifica delle strutture ricettive (hotel, villaggi turistici, ecc.) e l’archiviazione informatica delle caratteristiche; gestire il database delle strutture ricettive,
con implementazione di funzioni di ricerca in base alle
informazioni acquisite e utilizzabili tramite web da utenti
finali e da agenti di viaggi; diffondere ai soggetti interessati dal progetto (che quindi raggruppano associazioni
disabili, agenti di viaggi, strutture ricettive) le informazioni attraverso il nuovo portale. “Siamo particolarmente
lieti di aver raggiunto questo accordo con Easy Hotel
Planet perché il progetto, oltre ad essere attinente al nostro raggio d’azione riguardo ai contenuti tecnici, ci consente di collaborare a una iniziativa che valutiamo davvero utile in ambito sociale”, afferma Francesco Giannelli, presidente di PartnerSolution.
to acquisterà sempre maggiore rilievo con il passare
del tempo”. Per Maria Cristina Ferradini, responsabile sostenibilità e Fondazione Vodafone Italia, “l’obiettivo congiunto dell’intesa è quello di dare la possibilità ad un numero sempre
maggiore di fruitori di verificare e valutare l’accessibilità delle strutture ricettive e dei servizi turistici. Definire il livello e la qualità
dei punti di interesse migliora il contenuto dell’app
e, contemporaneamente, apporta benefici a tutto il settore”.
L’applicazione
Il progetto EasyWay consi-
zione italiana per il superamento dell’handicap) e in un
sito che permettono agli
utenti di esprimere una valutazione di accessibilità rispetto a uno o più punti di
interesse. Tutte le persone,
quindi, possono contribuire
ad arricchire il programma
segnalando il grado di accessibilità del luogo che
stanno visitando. I dati inseriti all’interno del database
di EasyWay resteranno a disposizione di tutti coloro che
accederanno all’applicazione per consultare le informazioni che interessano maggiormente.
All’interno dell’applicazione si trovano otto categorie
(arte e cultura, farmacie,
shopping, dormire, mangiare, tempo libero, trasporti e
servizi): selezionando uno
dei campi e attivando la
geolocalizzazione, il programma individuerà i punti
Gli obiettivi
Quali potranno essere i possibili sviluppi della partnership tra Easy Hotel Planet e
EasyWay? “Il nostro progetto si struttura sul comparto turistico, quindi trat-
tiamo solo una parte delle
categorie presenti all’interno dell’applicazione – spiega Bertagni –. Però, quando avremo raggiunto un numero considerevole di strutture all’interno del nostro
database, ci piacerebbe avere un collegamento che dalla
schermata di EasyWay di
un determinato hotel porti
alla relativa pagina del sito
easyhotelplanet.com con i
dettagli della struttura verificata”. Il portale contiene
schede descrittive, foto e video delle strutture mappate
e l’elenco delle agenzie di
viaggi specializzate in turismo accessibile: attualmente sono oltre 100 in tutta Italia le adv che hanno aderito
al progetto e a cui vengono
comunicate periodicamente
le strutture ricettive verificate dal personale specializzato Easy Hotel Planet.
Il Whr fa tappa a NoFrills
n nuovo appuntamento arricchisce
il palinsesto convegnistico di NoFrills. Nell’ambito del workshop di
Bergamo (che quest’anno si
terrà il 27 e 28 settembre) si
svolgerà un evento organizzato da Whr Corporate che
affronterà gli argomenti del
revenue management alberghiero e del web marketing
turistico. “Ci è sempre piaciuta l’impostazione fortemente improntata verso il business di NoFrills – afferma
Enzo Aita, business development manager e fondatore di Whr Corporate –. Il
nostro obiettivo sarà quello di
portare all’interno della fiera
contenuti nuovi che possano
dare ulteriore valore aggiunto
alla manifestazione”.
U
Gli inizi
La prima edizione del Whr
Corporate si è svolta a Sorrento nel 2009, prima di trasferirsi a Roma per i tre anni
successivi. Il format dell’evento è stato influenzato dal
modello statunitense: durante i tre giorni del workshop
non vengono invitati solo
esperti del settore che illustrano le novità delle tecniche di revenue, ma vengono
organizzati conferenze, discussioni e incontri anche
con albergatori e Olta. “Si
deve sempre analizzare un fenomeno da varie prospettive:
per questo è importante avere
il punto di vista sia degli
esperti, ma anche dei canali
che distribuiscono l’offerta,
portali di recensioni, aziende
tecnologiche e conoscere le
case history degli stessi albergatori”, afferma l’ideatore
dell’evento. Per il 2013, l’organizzazione ha voluto modificare il format della manifestazione facendola diventare
itinerante e gratuita: “Dietro a
questa decisione c’è una scelta strategica – spiega Aita –:
abbiamo creato un software
gratuito che si chiama Destination basato sulla cosiddetta revenue sharing. Tramite il programma, gli alberghi in maniera anonima
aggregano una serie di dati
da dove è possibile elaborare trend e previsioni su una
specifica destinazione. Girando l’Italia abbiamo così
la possibilità di promuovere
questo strumento in varie
regioni”.
Tutti gli argomenti sono stati
contestualizzati ai territori di
riferimento, in modo tale da
offrire contenuti differenziati
Enzo Aita
per ogni tappa del roadshow.
L’evoluzione
Dall’esplosione del revenue
alberghiero con l’avvento di
internet, la disciplina si è
evoluta seguendo un filone
ben preciso: il cambiamento
del consumatore. “Dobbiamo comprendere quali sono
state le ultime tendenze dei
viaggiatori – osserva Aita –.
In particolare, questa evoluzione ha riguardato il mondo
delle recensioni e la condivisione di opinioni tra i vari
utenti. Il fenomeno ha trasformato il concetto di revenue che in principio era quasi esclusivamente legato a
dati analitici e statistici,
mentre adesso si basa anche
sulla reputation. Tutto cambia in funzione di come il
cliente modifica il suo comportamento d’acquisto”. Anticipare, però, i cambiamenti
delle persone non è facile:
per avere maggiori possibilità di revenue ecco che entrano in gioco i wholesaler.
“Queste piattaforme vengono utilizzate per cercare di
contrastare il predominio di
quelle due o tre Olta che
stanno monopolizzando il
mercato. Sicuramente – conclude Aita – sarà una tendenza che vedremo crescere nel
corso dei prossimi mesi”. G.F.
Incoming
8 GuidaViaggi
Strattour,
alleati di frontiera
Il progetto coinvolge tre regioni italiane e due francesi
20 Maggio 2013 - n° 1407
Borgo
San Felice
diversifica
di Mariangela Traficante
n progetto finanziato dall’Unione
Europea (Alcotra)
con un totale di circa 3,9
mln di euro, per la valorizzazione e la promozione congiunta del turismo da parte
di cinque regioni confinanti:
Liguria, Piemonte e Valle
d’Aosta da parte italiana,
Provence-Alpes-Cote d’Azur (Paca) e Rhone-Alpes
da parte francese.
Si tratta di Strattour, iniziativa strategica di cooperazione presentata a Milano
dai rappresentanti delle regioni coinvolte.
“Si sono messe insieme le
amministrazioni in partenariato con le agenzie di promozione turistica per sviluppare in primis il turismo di
prossimità – ha spiegato
Laura Canale, dirigente
affari comunitari e relazioni internazionali della Regione Liguria -, e tra gli
obiettivi ha quelli della destagionalizzazione e del sostegno al lavoro”.
“Vogliamo diventare sempre
più competitivi unendo le diverse aree e prodotti, e coinvolgendo anche gli operatori con la promo-commercializzazione (come i prodotti
U
Un momento della presentazione
turistici acquistabili sulla
home page del sito ligure,
ndr), - ha aggiunto l’assessore al turismo Angelo
Berlangieri -, in un primo
momento pensiamo al turismo interno e di prossimità”. E’ stato osservato nel
corso dell’incontro, per tutte
e tre le regioni, che a fronte
di un turismo domestico in
flessione, come accade a livello nazionale è quello straniero a compensare la crisi,
e per Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria da qualche
anno si assiste ad una forte
progressione di quello francese. “Ma nei progetti 20142020 c’è l’idea di puntare
sui mercati di lungo raggio,
specie quelli emergenti”.
Il lavoro
Priorità lo sviluppo sostenibile e se nel caso della Liguria si tratta soprattutto di destagionalizzare, per la Valle
d’Aosta “vuol dire decongestionare le località più famose spostando flussi sulle
cosiddette ‘minori’ – com-
menta Gabriella Morelli,
programmazione strategica e sviluppo offerta turistica Regione. E i primi
frutti si vedono -: Tra dicembre e marzo gli impianti
sciistici delle stazioni più
piccole hanno visto un incremento degli ingressi tra il
5 e il 10%, a fronte di un
dato regionale lievemente
negativo. C’è stato dunque
un travaso di clientela”.
Nodo importante di Strattour è anche il lavoro nel turismo, in particolar modo
quello stagionale. Prendendo le mosse da un evento
reale, Io lavoro, la manifestazione organizzata dall’Agenzia Piemonte Lavoro e
dedicata alle opportunità internazionali, il progetto ha
deciso di sviluppare uno
strumento virtuale specializzato sul mondo turistico-alberghiero. Si chiama Lavoro
Interactive 3.0, realizzato
con il supporto dell’Università di Torino, e promossa da
tre regioni, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, insieme
ad Agenzia Piemonte Lavoro e Agenzia Liguria Lavoro. Ci sarà un sito, ed una
fiera virtuale per l’incontro
tra domanda e offerta.
Pavia tutto l’anno
on soffre del problema di dover destagionalizzare,
Pavia. Essendo una città
d’arte, vive una permanenza
continua di turisti, “che si
mantiene più o meno uguale
durante tutto l’anno”, commenta Marco Centinaio,
vicesindaco di Pavia. Tra i
segmenti maggiormente sviluppati c’è quello congressuale, “attraverso gli appuntamenti promossi dall’Università, dal policlinico
San Matteo e da diversi soggetti sul territorio - precisa
Centinaio -. Poi non sottovaluterei l’importanza del
turismo scolastico, che in
questi anni ha portato sempre più studenti, non solo
italiani, a scoprire la nostra
città”. In tutto ciò che ruolo
gioca il turismo religioso, è
ben avviato? “Direi proprio
di sì. La manifestazione del-
N
Ponte coperto
lo scorso anno, Crossroads
of Europe, ci ha dato la consapevolezza che la nostra
città può diventare uno snodo importante per questo
tipo di turismo”.
Da qui la scelta di rafforzare
la collaborazione con i principali itinerari religiosi,
come l'associazione europea
delle Vie francigene, la Via
Augustina, il Cammino di
Saint Martin de Tours e la
convenzione firmata con
l'associazione il Bel San Michele. Il vicesindaco non ha
dubbi su quali siano gli
aspetti su cui si dovrebbe investire maggiormente per
incentivare i flussi turistici:
le infrastrutture. “Ci vuole
comunque una maggiore
collaborazione tra tutti gli
operatori e il Comune dovrebbe farsi carico del coordinamento dei vari soggetti.
L'investimento non è solo in
termini economici, ma anche a livello di risorse umane. Purtroppo la nostra città
soffre di una mancanza di
strutture a buon mercato.
Stiamo studiando comunque
un modo per venire in aiuto
ai pellegrini che percorrono
gli itinerari religiosi e che
vanno a dormire nell’unico
ostello che c’è in città”.
Uno sguardo ai bacini stranieri generatori di flussi mostra un buon posizionamento sulla Germania e sull’Austria, ma tra le mosse si sta
cercando di attivare le proposte anche sul mercato
francese e spagnolo, “che
sono in crescita”.
Il vicesindaco giudica interessante cominciare a guardare alla Russia, alla Cina ed
al Nord Europa, ma anche
“rivedere alcuni mercati italiani e il bacino del Mediterraneo”.
Pavia lo scorso anno ha registrato circa 16.684 visitatori.
E’ un dato dell’ufficio Iat,
“che non conteggia tutti i turisti o visitatori giunti in
città in occasione per esem-
li investimenti sulla qualità ci sono stati, ora
Borgo San Felice punta sulla comunicazione e
sui canali commerciali per allargare la clientela.
La storia del complesso affiliato al circuito Relais & Châteaux è antica. Si tratta di un borgo di origine medievale
completamente rinnovato e ristrutturato in maniera da offrire il massimo comfort e una ricercata eleganza in ogni
dettaglio.
“E’ una vecchissima proprietà di Ras, la società assicurativa confluita nel Gruppo Allianz – spiega Mario Cuccia, presidente Agricola San Felice Spa -. Negli anni
Novanta è stata trasformata in hotel e poi è seguita una
serie di interventi culminati, negli ultimi due anni, nella ristrutturazione di una parte del borgo, delle stanze e nella realizzazione di una Spa”. In termini economici il complesso sta raggiungendo il break even e “in un paio d’an-
G
Una veduta
ni potrà aspirare all’utile”. L’ampliamento della fascia di
clientela è un obiettivo a breve termine. “Registriamo ad
oggi un 85% di clientela straniera di fascia alta, che prenota principalmente in modo diretto e online”.
Al primo posto si trova il mercato statunitense, con un
22% di market share. “Un rafforzamento del sistema aeroportuale – sottolinea Cuccia – con un’apertura dello
scalo di Siena al traffico privato aiuterebbe l’afflusso”.
La clientela, in effetti, richiede anche transfer in elicottero privato e ama abbinare la passione per l’arte, a quella per il vino e più in generale per l’enogastronomia. Per
questo da un paio di stagioni è in forza lo chef Francesco Bracali, di origine toscana, cresciuto e formatosi nel
ristorante di famiglia, che ha ottenuto le due stelle Michelin e ha maturato esperienze in Giappone e a New York.
Il legame con il territorio è particolarmente stretto, dimostrato anche dal ristorante il Poggio Rosso, che prende
il nome da una delle 14 etichette della Agricola San Felice, che ha fatto la storia del Chianti classico, sulle cui
colline si trova il resort. Il complesso, circondato da 140
ettari di vigneti di proprietà, accoglie gli ospiti nelle 17
suite e 29 camere distribuite nei palazzi del villaggio.
“Il tasso di occupazione nel 2012 è stato del 70% nei 200
giorni di apertura, con un average room rate incrementata del 10% rispetto all’anno prima”, spiega Cuccia, che
sottolinea l’aumento di marginalità complessiva nel settore agricolo.
E’ stato avviato anche un progetto della fondazione
Umana-Mente a sostegno della solidarieà sociale, che
prevede di far soggiornare nel borgo ragazzi con handicap e normo-dotati. In via di lancio il piano “Orto nel borgo” guidato da anziani del paese che insegnano ai giovani le attività di ortoflorovivaismo e di ortoterapia. L.D.
pio di mostre, (30mila visitatori per Renoir solo nel
primo mese, settembre) o
altri eventi, e senza contare
i visitatori mordi e fuggi”.
Ci sono poi gli oltre 5000
visitatori segnalati dall’altro
punto di accoglienza turistica, il CastelloInforma, l’in-
fo-point al castello visconteo. Gli obiettivi per il
2013? “Sicuramente andare
oltre, ma sarebbe già un
successo confermarsi al livello dello scorso anno, tenendo presente la crisi che
ha colpito le famiglie e il
nostro settore”.
S.V.
Incoming
10 GuidaViaggi
20 Maggio 2013 - n° 1407
Al Nord-Est
il primato della crescita
La domanda si polarizza e cinque regioni concentrano il 67% delle spese degli stranieri
di Giorgio Castoldi
Il 2012 si è chiuso
con un aumento
del 3,8% di spesa
dei viaggiatori stranieri in
Italia rispetto all’anno precedente, per un totale di
32.056 milioni di euro, confermando l’andamento positivo del 2011”. Così risulta
dall’indagine campionaria
alle frontiere condotta da
Banca d’Italia.
“Queste entrate - spiega
Mara Manente, direttrice
del Ciset - hanno generato
un valore aggiunto di oltre
34 miliardi di euro, confermando il ruolo di traino del
turismo per l’intera economia nazionale”. Considerato
che le uscite (spese degli italiani all’estero) sono state
20,3 miliardi, in calo attorno
“
all’1% sull’anno precedente, si è registrato un saldo
attivo della bilancia turistica
di 11,7 miliardi di euro, con
un incremento del 13,5% rispetto al 2011. Ed è l’unico
saldo positivo di tutta la bilancia dei pagamenti italiana del 2012.
Le entrate turistiche rappresentano il 6% del totale delle vendite all’estero, con
una dinamica, anche se di
poco, superiore alla media
(come detto il 3,8%), considerato che le esportazioni
italiane sono cresciute del
3,7%. La soddisfazione espressa dai partecipanti alla
conferenza Ciset-Banca d’Italia dei giorni scorsi si trasforma in disappunto nelle
parole di Armando Peres,
vicepresidente del comparto turismo dell’Ocse, che
nota come il settore, nonostante le sue performance,
non riesca a trovare in Italia
l’attenzione da parte della
pubblica amministrazione
che gli viene dedicata negli
altri Paesi.
I meno al centro
Andando ad analizzare l’andamento dei flussi dei visitatori stranieri dell’Italia, si
vede che il Nord-Est è l’area che ha registrato nel
2012 i risultati più positivi
(+7,2% rispetto al 2011),
seguito dal Sud e dalle isole
(+5,3%) e dal Nord-Ovest
(+4,5%), mentre il Centro
appare, sia pur di poco, in
calo (-0,4%).
Venezia
Si conferma la polarizzazione della domanda: le prime
cinque regioni (Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana ed
Emilia Romagna) concentrano il 67% delle spese dei
I mercati stranieri più importanti (2012)
(compresi viaggiatori non pernottanti)
Fonte: Banca d'Italia 2013
visitatori stranieri. I tedeschi
continuano a essere i migliori clienti del nostro Paese:
nel 2012 hanno speso in Italia 5,3 miliardi di euro (pari
al 16,4% del totale), con un
incremento del 2,7% rispetto al 2011.
Anche gli altri Paesi tradizionalmente fonte di introiti
turistici per l’Italia mostrano
nel complesso una dinamica
positiva: crescono le spese
dei viaggiatori provenienti
dagli Usa (+7,7%), dalla
Francia (+1,7%) e dal Regno Unito (+14,8%). Fra i
mercati emergenti spicca il
+28,8% della Russia. Calano invece le spese degli
svizzeri (-2,8%), degli austriaci (-3,7%), degli spagnoli (-7,8%) e degli olandesi (-4,5%).
“Gli stranieri che visitano
l’Italia mostrano una spiccata preferenza per le destinazioni che dispongono di
un’offerta differenziata - sostiene Mara Manente -. In
particolare si dimostra vincente l’abbinamento cultura/paesaggio/enogastronomia, ma anche la vacanza
natura appare in crescita.
Nel 2012 ha registrato un
+20% e ora rappresenta il
2% sul totale delle vacanze.
Segna invece una battuta
d’arresto il turismo balneare, che registra un calo della spesa e dei flussi superiore all’8%”. La ricerca da
parte dei turisti stranieri di
un’offerta sempre più diversificata trova conferma nell’analisi di Paolo Sergardi,
responsabile di Pragma,
che nota come “a fronte di
un calo dei viaggiatori stanziali (che hanno visitato una
sola provincia) sia in termini di arrivi (-2,9%) che di
notti (-4,8%) e anche di spesa
(-3,2%), si registri una crescita di quelli itineranti (che
hanno visitato due o più province) con un +4,9% di arrivi, +7,6% di pernottamenti
e +14,8% di spesa”. Sergardi nota in particolare aumenti che superano anche il 20%
nelle aree servite dai treni ad
alta velocità.
È proprio quest’ultimo dato
positivo che in fondo lascia
un po’ di amaro in bocca,
perché mostra come le potenzialità del nostro Paese
sul fronte del turismo rimangano enormi e laddove trovino strutture adeguate possano condurre a notevoli
successi.
A colloquio con
12 GuidaViaggi
Phone&Go, avanti
con gli investimenti
La stagione estiva sembra partita con il piede giusto
di Giovanni Ferrario
rrivano segnali di
risveglio dal Mare
Italia per Phone&Go. Oltre al Club Eloro
a Noto, l'operatore pistoiese
ha ampliato la programmazione, offrendo in esclusiva
per il mercato italiano il
Grand Baia Resort a San
Teodoro in Sardegna. "Lo
scorso anno la struttura in
Sicilia ha registrato un buon
andamento ed è per questo
che abbiamo deciso di investire ancora, nonostante
questa tipologia di prodotto
sembri in difficoltà sul nostro mercato", afferma la responsabile marketing, Irene Mungai. Il resort 4 stelle
superior è acquistabile anche in formula solo land e
aprirà dal 25 maggio, i primi
riscontri dalle adv e relative
vendite sono buone".
A
Irene Mungai
l'operatore lo propone con
partenze il sabato da Bolo-
gna, Malpensa, Bergamo o
Verona. "Anche se il resort
Buone speranze
La stagione estiva è partita
con il piede giusto per il t.o:
"Stiamo vedendo andamenti
in crescita per molte delle
mete che commercializziamo rispetto allo scorso
anno, anche se il fenomeno
del last minute è sempre rilevante", analizza la responsabile. Notevole l'investimento sul piano del volato:
l'operatore ha messo sul
piatto 60 mln di euro firmando accordi con le compagnie aeree per un totale di
oltre 200mila posti volo:
"L'obiettivo dichiarato è
noto per i celebri
café, ma il brand
Hard Rock è da
qualche tempo legato anche
al mondo dell’hôtellerie,
settore in cui si prevedono
interessanti sviluppi futuri.
“Hard Rock International,
la società a capo della catena di café, sta ponendo attivamente le basi per un’ulteriore crescita in Europa,
Medio Oriente e Africa, seguendo una mirata strategia
di espansione globale – ci
spiega il direttore europeo
Stefano Pandin -. L’interesse del brand per il vecchio
continente è focalizzato, in
modo particolare, a consolidare la presenza del marchio e, soprattutto, a dare il
via all’apertura di nuovi hotel Hard Rock non ancora
presenti sul suolo europeo”.
La società sta investendo
molto sul piano di potenziamento del marchio, e l’entrata di Josh Littman, ex dirigente del ramo immobiliare della Aecom ed esperto
nel settore alberghiero, a
capo del dipartimento di sviluppo dell’area Emea, rende
conto dell’importanza del
progetto. “Littman, che si è
unito alla società nell’aprile
del 2012, è deciso nel voler
mettere a disposizione la
sua esperienza pluriennale
nel campo di grandi progetti immobiliari alberghieri –
aggiunge Pandin -, per poter
portare avanti il piano di
espansione”. Ad oggi la società ha registrato l’interesse
di numerosi hotel nei confronti di questa operazione:
si tratta di strutture ricettive
dislocate in tutte le città più
importanti d’Europa, da
Barcellona ad Ibiza, da Londra ad Istanbul passando per
Monaco ed Amsterdam, ma
ancora non si parla di Italia.
Relazione stretta
con il trade
Venendo proprio al Belpaese, il manager ci fornisce
qualche dato, a partire dal
giro d’affari dei singoli café
nel 2012: 12 milioni di euro
a Roma, 6,8 milioni a Firenze e 8 milioni a Venezia.
“L’ultima nuova location
nello strategic planning è
Milano. Il Grand Opening
dovrebbe avvenire nel 2014
– spiega Pandin -. Abbiamo
visionato altre città come
Napoli e Palermo, ma al
momento abbiamo di sicuro
solo il capoluogo lombardo”. L’azienda intrattiene
rapporti con il mondo del turismo organizzato: “Abbiamo attive relazioni con più
a tendenza è la
gestione. Parola di
Marko Lenček,
direttore vendite LifeClass, il gruppo che ha al
suo attivo 6 alberghi a Portorose, 1 in Croazia ed 1 in
Italia, tutti di proprietà. Il
piano di sviluppo perseguito
prevede in 2-3 anni di ristrutturare l’albergo Slovenija, attuale 4 stelle con 160
camere, portandolo alla categoria 5 stelle. In programma c’è anche l’intenzione di
prendere in gestione 1-2
complessi alberghieri in Croazia. A tal proposito Lenček
si sofferma sul fatto che da
luglio la Croazia entrerà nella comunità europea e questo evento “rappresenta anche per la costa slovena un
vantaggio, in quanto potremmo legare la promozione della nostra località al
prodotto dell’Istria croata
ed al prodotto Friuli, visto
che hanno un’offerta non
necessariamente concorrenziale”. Il manager cita il
Friuli, la costa slovena, la
Croazia, la parte Nord dell’Istria e non ha dubbi sul
fatto che insieme, grazie ad
un prodotto turistico che riunisce queste tre regioni, possano diventare “più forti sui
mercati più lontani”, da
L
attori – illustra il manager -.
C’è stato recentemente, ad
esempio, l’accordo Albatravel a livello europeo”. Si sta
rafforzando il rapporto con
il trade, attraverso accordi
sempre più capillari, ma altre intese, sempre a livello
continentale, vengono siglate con realtà di primo piano
sia nei servizi di incoming
sia per l’outgoing. “Rimane
fondamentale per noi l’invito a visitare la parte museale dell’Hard Rock - conclude Pandin -, unica nel suo
genere per qualità e quantità di pezzi unici”.
E.C.
quello di riuscire a chiudere
l'anno con un fatturato totale di 100 milioni di euro". In
vista della stagione estiva,
l'operatore ha messo in campo diverse promozioni che
hanno ottenuto risultati alterni. "L’advanced booking
si è concluso a metà aprile
registrando un andamento
piuttosto timido", ammette
la manager. Più successo
sembra aver ottenuto la promozione "Raddoppia le tue
vacanze": per chi prenoterà
entro il 23 maggio un soggiorno in una delle 14 strutture selezionate avrà in regalo una quota base per una
vacanza nel 2014. Ma con
questa promozione non c'è il
rischio di erodere ancora di
più una marginalità già risicata? "Si tratta di un investimento che abbiamo previsto
e che comunque ci garantisce dei margini. L'obiettivo
è dare agli agenti (è previsto
anche per loro un incentivo
sulle quote base), uno strumento in più per convincere
i clienti a prenotare".
Tra Piramidi e isole
L'Egitto continua a fare la
parte del leone. Lo scorso
anno la destinazione ha pesato per il 50% sul fatturato
totale e ha ospitato circa
100mila italiani che hanno
deciso di partire con l'operatore toscano.
"Considerando le prenotazioni chiuse finora stiamo
registrando un +24% sui
passeggeri rispetto allo
scorso anno. L'Egitto e il
Mar Rosso rimangono i nostri prodotti di punta durante tutto l'anno e sono le destinazioni che ci garantiscono la maggiore marginalità". La novità è rappresentata dall'Iberotel Borg El
Arab, 5 stelle posizionato
sulla costa mediterranea e
gestita dall'operatore in formula club. Gli investimenti
non sono mancati nemmeno
sulla Grecia, "che registra
un andamento in linea con
lo scorso anno", precisa
Mungai. Sulla destinazione
europea sono stati introdotti
nuovi prodotti su Creta,
Rodi, Kos, Mykonos e Skiathos, anche se la struttura di
punta sarà l'Alonissos Beach Hotel, albergo a quattro
stelle situato sull'omonima
isola ellenica con accesso
diretto alla spiaggia.
Gestione
per LifeClass
Hotel, Hard Rock
pensa all’Europa
E’
20 Maggio 2013 - n° 1407
quello scandinavo a quello
russo ai Paesi arabi. I bacini
più strategici in questo momento? Secondo Lenček sono Russia, Kazakistan ed Azerbajdzan.
Domanda stabile
dall’Italia
Il 2012 è stato un anno difficile in termini generali, dal
canto suo il gruppo ha visto
un calo nei segmenti benessere, leisure e Mice. “Sul
fronte benessere è calato il
fatturato, non le presenze precisa il manager - ed è aumentato il numero dei trattamenti realizzati ad un prez-zo
più basso”. Per quanto riguarda il nostro mercato, nei
primi tre mesi la domanda
“è stabile e pensiamo che rimarrà tale. Quello che è successo è successo, non crediamo in un peggioramento”,
asserisce tra un misto di realismo e ottimismo. Intanto la
scelta di puntare, per il mercato italiano, sui soggiorni
corti come il weekend prolungato o anche una notte,
ha dato “ottimi risultati - afferma il manager -. E’ aumentato il numero di pernottamenti di una notte. Spingiamo la vendita di questi
soggiorni, dando la possibilità di fare late check out”. Il
mercato italiano in termini
di pernottamenti rappresenta
un po’ più del 30% e il 40%
del fatturato totale. Per quanto riguarda i diversi canali di
prenotazione t.o. e adv rappresentano il 30%, i gruppi
15%, internet e call center
55%. “Abbiamo un prodotto
interessante per il mercato italiano, grazie anche ai nuovi collegamenti aerei, inoltre, riserveremo una maggiore attenzione al Sud Italia”. Il gruppo lavora con
circa una quindicina di t.o.
italiani. A tal proposito il
manager si sofferma su questo segmento di mercato per
osservare che “da quando è
iniziata la crisi siamo diventati più attenti verso i fornitori. I più grandi per fatturato e pernottamenti generati
sono falliti, gli altri hanno iniziato a promuovere questo
prodotto, ma non riescono a
fare gli stessi numeri”.
Non solo, mancano anche
gli specialisti. Aumenta però
il numero di adv con cui lavorare. Negli ultimi tre anni
è stata registrata una crescita
“di oltre il 100% del numero
di gruppi dall’Italia con
agenzie, è calato il numero
di prenotazioni tramite t.o,
mentre sono cresciuti gli individuali”.
S.V.
A colloquio con
14 GuidaViaggi
20 Maggio 2013 - n° 1407
Swiss, la strategia è premium
Il regional manager Stefan Zwicky fa il punto della situazione
e guarda a luglio e agosto come “mesi molto importanti”. Al via la campagna
Abbiamo chiuso il
2012 con un utile,
212 mln di franchi, il che già è molto importante in una situazione come
quella della nostra industria
oggi. Anche se il risultato
mostra una flessione di quasi un terzo (-31%) rispetto
all'ottimo 2011 (profitto
operativo 306 mln di franchi). Ora il primo trimestre
dell'anno è in calo, ma questo è un periodo tradizionalmente debole”.
Così Stefan Zwicky, dallo
scorso novembre regional
manager Italia & Malta di
Swiss, tratteggia lo stato dell’arte della compagnia alla
vigilia della stagione estiva.
“
Obiettivo utile
Si parla di un calo del 24%
in termini di risultato operativo. A livello italiano, se nel
anche se crescono gradualmente. Tra le azioni che la
compagnia svizzera intende
mettere in atto per dare una
sferzata c'è "la promozione
del traffico locale, in Svizzera, grazie alla collaborazione con Svizzera Turismo per
la realizzazione di offerte di
dynamic packaging, che
venderemo su vari canali, le
Olta, il trade, il nostro sito,
garantendo però sempre all'adv la parity rate".
2012 il flown revenue ha
mostrato un +6% e i passeggeri il +4,9%, quest'anno è
iniziato rispettivamente con
un -0,8% e -7,8%.
Ciò nonostante, "puntiamo a
chiudere il 2013 comunque
come l'anno scorso, in utile.
Guardiamo con molta attenzione all'estate, saranno luglio e agosto i mesi più importanti".
Leisure e bt
Segno che la compagnia non
esaurisce il suo focus nel business travel, ma rafforza
l'attenzione sul segmento
premium, sia nei viaggi d'affari che nel leisure, anche se
quest'ultimo comparto in generale soffre il calo dovuto
anche ai problemi strutturali
della situazione economica.
"Il Bsp dell'Italia nei primi
tre mesi dell'anno mostra un
Stefan Zwicky
calo del 5%", ammette il
manager. Non si tratta però
di una cannibalizzazione da
parte delle vendite online:
queste infatti contano ancora
solo per il 25% del totale,
80% del traffico
è beyond
In realtà quasi l’80% del
traffico è beyond, utilizza gli
hub svizzeri per le connessioni, soprattutto quelle intercontinentali. Per questo
alla domanda se intenda
aprire nuovi scali in Italia,
Zwicky risponde che il problema sarebbe trovare poi la
capacità adatta sui voli longhaul (che hanno oggi un
load factor dell’87%, in crescita di un 1,4 punti percentuali rispetto al 2011).
La compagnia conferma
I numeri
212 ml di franchi
L’utile
dell’anno 2012. La
compagnia accusa
però una flessione del
31% rispetto all’anno
prima
+4,9%
La crescita
dei passeggeri in Italia
l’anno scorso. Il 2013 è
iniziato invece con un
calo del 7,8%
25%
La quota
Intercontinental Hotels Group,
ambiziosi progetti di crescita
l contesto è difficile per tutti, ma i
numeri 2012 di
Ihg Intercontinental Hotels
Group raccontano un’altra
storia. Quello passato è stato
“un altro anno di progressi
significativi”, ci spiega Rosanna Badalamenti, area
marketing director South
West Europe. I marchi hanno registrato un RevPar in
crescita del 5,2%, guidati
dagli Usa al 6,3%. “La crescita del 2,7% dell’occupazione delle camere, continuamente alimentata dalla
nostra espansione nei mercati in via di sviluppo, guida
una crescita nei ricavi netti
di un impressionante 6,8%.
Questa crescita ci ha permesso di reinvestire nel settore, raggiungendo dei margini di profitto migliori rispetto a quelli preventivati”.
Ihg è stato in grado di firmare un nuovo accordo al giorno per far entrare un albergo
nel gruppo ed ha esteso il
portfolio di brand chiave,
lanciando nel primo trimestre 2012 Hualuxe Hotels &
Resorts e Even Hotels.
I dati relativi all’Europa, “di
I
cui l’Italia fa parte e riflette
i risultati”, rendono conto di
un RevPar cresciuto dell’1,7%, con una crescita delle tariffe dell’1,2%. I ricavi
sono aumentati dell’8% a
436 milioni di dollari e i profitti operativi hanno messo a
segno un +11% a 115 milioni. “Sono stati firmati accordi per 7mila nuove camere
(48 hotel), con un incremento del 22% rispetto al 2011,
fra cui i primi 2 Holiday Inn
Express in Russia, 6 Holiday
Inn in Germania e 7 Hotel
Indigo, con l’ingresso di questo nuovo brand in Francia,
Israele e Spagna”. E nonostante la perdurante crisi “la
comprovata strategia di Ihg
e il modello di business resiliente anticipano ulteriori
buoni risultati per il 2013”.
Rinnovamenti
Nel corso del 2012 Ihg ha
aperto 39 hotel in Europa,
ed altri 48 hanno firmato accordi per entrare nel gruppo.
La politica di espansione
continua sia negli Stati Uniti, sia in Europa, sia in Asia,
dove, come è facile immaginare, India e Cina sono i
mercati che offrono le potenzialità maggiori. “I brand
su cui puntiamo sono soprattutto l’Hotel Indigo in
Europa, il nostro brand di
boutique hotel, gli Even Hotel in Nord America, il marchio che punta sul benessere
psico-fisico, e Hualuxe in
Cina”. Tutti gli alberghi Holiday Inn e Holiday Inn Express nel mondo sono stati
rinnovati per celebrare il 60°
anniversario del brand, l’anno scorso. “E’ stato il più
grande investimento mai attuato da un gruppo alberghiero al mondo, valutabile
in un miliardo di dollari e
iniziato nel 2007”. Allo stesso modo anche tutti i Crowne Plaza stanno vivendo un
processo di remodelling
“che sveleremo non appena
il processo sarà concluso”.
Un sito per le adv
Se chiediamo qualche indicazione sulla strategia di pricing, la manager tiene a fare
dei distinguo. “Nel turismo è
facile trovare offerte, promozioni, sconti che sono urlati, messaggiati, veicolati.
Il nostro gruppo non crede
Rosanna Badalamenti
in questo meccanismo. Al
contrario crediamo che ciò
di cui hanno bisogno i nostri
ospiti sia un valore aggiunto”. Questo non vuol dire
che l’offerta Ihg sia esente
da promozioni, “ma sono
costanti e sottolineano l’attenzione che il nostro gruppo ha per determinate categorie di ospiti”. Una su tutte
Kids Stay & Eat Free, da
sempre in vigore negli Holiday Inn, Holiday Inn Express e Crowne Plaza.
Infine il web e i social me-
dia. Gli hotel Ihg sono prenotabili online tramite internet e mobile con app dedicata. Il gruppo è presente su
Facebook con una pagina
che ha “il carattere informale tipico di questa piazza interattiva e conta numerose
interazioni dei fan”. Secondo Badalamenti “questi strumenti hanno un potenziale
ancora non totalmente espresso e a loro se ne aggiungeranno sempre di nuovi”. Online le agenzie di
viaggi trovano un sito dedicato, www.ihgagent.com,
“un link strutturato per facilitare l'accesso e l'orientamento al mondo Ihg, che
permette di ottenere punti
Priority Club Rewards frequentando e completando
moduli di aggiornamento
della Ihg Agent University.
Infine permette di accedere
alle tariffe scontate dedicate
nei 4mila600 hotel del mondo”. Il canale agenziale rappresenta “un canale di tutto
rispetto, fonte importante
per i volumi del gruppo, che
contribuisce in modo significativo alle nostre oltre 700
transazioni al secondo”. E.C.
delle vendite
realizzate on line sul
totale. Soffre il trade:
il Bsp italiano è
calato del 5%
87%
Il load factor
dei voli di lungo raggio
della compagnia, in crescita di un 1,4 punti percentuali rispetto al 2011
dunque gli scali di Malpensa, Venezia, Firenze e Fiumicino, con voli su Zurigo,
ai quali si aggiunge il codeshare della controllata leisure Edelweiss Air da Bari.
“Ci sono anche i nostri voli
stagionali su Sardegna e Sicilia anche da Ginevra ma
sono meno rilevanti per il
mercato italiano”.
Le novità
Le novità sono invece il
volo da Zurigo per Singapore, inaugurato il 12 maggio,
con coincidenze dai 4 scali
italiani, e Kiev, che invece
partirà con lo schedule autunnale, il 27 ottobre (entrambi giornalieri). La volontà di “presentarsi come
compagnia svizzera, ma non
solo sulla Svizzera – aggiunge Renata Frigo, market
communication - si esprime
anche nella nuova campagna di comunicazione attiva
nel mese di maggio, con il
claim Tutto il mondo in due
passi, via Zurigo”.
M.T.
Speciale
20 Maggio 2013 - n° 1407
GuidaViaggi
15
India
Oltre 6 milioni
di turisti
E il Paese lavora sul visa-on-arrival
di Mariangela Traficante
In passato, il turismo veniva considerato un’attività
di lusso ma ora è un’importante fonte di sviluppo eco-
“
nomico a livello mondiale.
Molte economie si sono trasformate attraverso il turismo, anche grazie alle opportunità che offre in termi-
All’India piace l’Italia
L’India guarda all’Italia.
Per il secondo anno consecutivo, i lettori indiani della pubblicazione internazionale Travel+Leisure India hanno premiato l’Italia
fra le destinazioni turistiche, assegnandole il primo posto nella categoria
Best Cultural Destination
(world) Award,
I punti di forza dell’ospitalità italiana sono legati al
grande fascino del patrimonio artistico e culturale
del nostro Paese, all’eno-
gastronomia, al fitto calendario di eventi e di appuntamenti (festival culturali,
manifestazioni), a quello
che viene definito lo stile di
vita italiano, ma anche a
specifici pacchetti turistici
all inclusive.
“Abbiamo riaperto l’Antenna in India, dopo due anni
di chiusura – spiega il direttore generale Enit,
Andrea Babbi - per intercettare un numero sempre
maggiore di turisti in arrivo
da questo grande Paese”.
ni di generazione di posti di
lavoro e aiuto contro la povertà”. A parlare è A.K.
Gupta, della direzione generale del ministero del
Turismo indiano. E il Paese
è tra quelli che sempre di più
stanno puntando su questo
comparto, che l’anno scorso
ha visto l’India accogliere
6,65 milioni di visitatori,
con una crescita del 5,4% rispetto al 2011.
Target lontano
Il target è comunque ancora
lontano: il Governo si è posto infatti a 12 milioni di turisti l’obiettivo da raggiungere entro il 2016, un vero e
proprio raddoppio. Per farlo,
New Dheli lavora strategicamente sulla semplificazione dei visti da quei Paesi che
ne devono far uso. In particolare, si tratta di estendere
Rajasthan
il programma visa-on-arrival anche ad altri aeroporti
internazionali come Bangalore ed Hyderabad, per i visitatori di 15 Paesi. E la proposta è al vaglio dei ministri
degli Interni e degli Esteri.
Attualmente il programma
che consente di ottenere il
visto all’arrivo è previsto in
quattro scali indiani, Delhi,
Mumbai, Chennai e Kolkata, e copre i cittadini di undici Paesi.
E a febbraio sono state rilasciate delle cifre secondo cui
il numero di turisti giunti in
India con visa-on-arrival ha
registrato un balzo del
54,6% rispetto allo stesso
periodo del 2012.
Gli arrivi internazionali sono cresciuti del 2,3% nei primi tre mesi dell’anno.
Speciale
16 GuidaViaggi
20 Maggio 2013 - n° 1407
India
Dai finestrini del treno
Binari di lusso per visitare il subcontinente
seguendo ritmi lenti e immersi in atmosfera d’altri tempi
di Annarosa Toso
a qualche anno, a
disposizione dei
turisti che vogliono visitare l'India in maniera diversa, sono operativi i
treni di lusso.
Alcuni sono stati realizzati
per trasportare i maharaja e i
viceré dell'India, come il
Palace on Wheels, in funzione per i turisti fin dagli
anni '80. Altri sono stati
adattati successivamente
alle esigenze odierne, ma lasciando i preziosi arredi d'epoca, che conservano lusso
e aspetti storici.
Il Palace on Wheels, formato da 13 vetture, è il capostipite della storia del treno di
lusso in India e attraversa
una delle zone più belle e
straordinarie del paese, il
Rajasthan, in un itinerario di
7 giorni, nella regione nota
anche come la terra dei
maharajà.
Un altro treno di lusso, che
abbiamo avuto l'opportunità
di provare, è il Deccan
Odyssey, che percorre la regione del Maharashtra. Anche in questo caso l'itinerario è di sette giorni e il treno
parte dalla storica Victoria
Station di Mumbai. Il Deccan Odyssey, che propone
anche un circuito che prevede il percorso da Mumbai a
Delhi, dispone di 21 vagoni
in uno dei quali è stata ricavata una Spa.
Effettua un itinerario che
proietta il visitatore prima
nella parte portoghese e cattolica dell'India e poi, in
chiusura del viaggio, immerge il turista in luoghi
straordinari come Kolhapur,
i siti di Arangabad e Ellora,
D
In viaggio sui binari
permette di conoscere Nashik, una delle città indiane
che nella regione del Maharashtra meglio rappresenta
le tradizioni e i costumi indiani.
Il Royal Orient, una chicca
del passato, parte invece da
Delhi e vanta carrozze risalenti al 1929, modificate per
le esigenze del turista moderno. Le città che si possono visitare sono Udaipur,
Somnath, Sasan Gir, Ahmedpur-Mandvi, Palitana,
Ahmedabad e Jaipur. Un altro esempio di luxury train è
il Maharajas' Express, operativo dal 2010; tocca le stazioni di Delhi, Agra e Jaipur
e offre itinerari dalle 2 alle 4
notti. Composto da 5 suite
de luxe, 6 junior suite, 2 suite e una presidential suite,
dispone di finestre panoramiche da dove è possibile
ammirare il paesaggio durante il percorso.
Il Golden Chariot, il cosiddetto “orgoglio del Sud”,
tocca le città di Bangalore,
Editore:
GIVI S.r.l.
Via San Gregorio 6
20124 Milano
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fax 02 20204343
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di Ancona CMP Passo Varano detentore
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Assicurazioni, finanza
e tecnologia
Paola Baldacci
tel. 02 20204328
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Trasporti, business travel e
associazioni
Emanuela Comelli
Kabini, Hassan, Mysore,
Hampi, Gadag e Goa e propone anche menu vegetariani. Per finire il Royal Rajasthan on Wheels, dominato
dal lusso e dall'esclusività
con soste previste a Jodhpur,
Udaipur, Chittorgarh, Sawai
Madhopur, Jaipur, Khaju-
raho, Varanasi e Agra e lo
Splendor of the South, che
viaggia da ottobre a dicembre con tappe a Chennai,
Mamallapuram, Pondicherry, Tiruchirapalli, Madurai,
Kenyakumari, Thiruvananthapuram, Backwaters e Kochi, Allepey.
Il turismo vale il 2% del Pil
Il contributo diretto del settore Travel & Tourism all’economia indiana si aggira oggi sui 26,9 mld di euro, il 2%
del Pil nazionale. Lo calcola il Wttc, che dà anche stime
di crescita importanti per i prossimi anni, il 7% intanto nel
corso del 2013, per arrivare poi, tra una decina d’anni, a sfiorare i 61 mld di
euro. Più che un raddoppio, come dovrebbe accadere del resto anche allargando il raggio d’azione
per comprendere l’indotto:
i 90 mld di euro odierni,
corrispondenti al 6,6% del
Pil, potrebbero superare i
200 mld nel 2023.
Tali cifre trainano naturalmente il settore dell’occupazione, che dopo una
sorta di stallo previsto per
quest’anno dovrebbe tornare a crescere fino a 48
milioni di posti di lavoro tra
Mumbai
dieci anni, tra attività dirette ed indirette (oggi sono 39,5 mln). Le spese dei visitatori hanno generato l’anno scorso 14 mld di euro per il
comparto, cifra che dovrebbe crescere di altri 5-7 punti
percentuali.
C’è uno scarto rispetto all’investimento indiano nel turismo, circa 24 mld, ma previsti in crescita anch’essi con
lo stesso ritmo. D’altronde l’India fa parte dei Brics, e
questo potenziale di ulteriore sviluppo turistico è segnalato anche dal fatto che il Wttc situa l’India al terzo posto
mondiale in termini di previsioni di crescita a lungo termine. La posizione attuale del Paese nel ranking è la
dodicesima in termini assoluti (ma scivola tuttavia alla
128esima se si prende in considerazione l’incidenza relativa sul Pil nazionale).
M.T.
Mercato aereo,
entrano gli stranieri
n tasso di crescita
di oltre il 10% all’anno: questa la
portata del mercato aereo indiano che nei prossimi 5
anni aumenterà di ben 42
milioni di viaggiatori.
Come gli altri Brics, la sferzata economica nel Paese
incide anche nelle sue infrastrutture. Per una compa-
gnia, Kingfisher, rimasta
senza licenza e con sulle
spalle un debito di 1,4 mld
di dollari, ce n’è un’altra che
invece inizia a gravitare nell’orbita dei grandi emiri.
Si tratta di Jet Airways: si è
infatti concretizzato l'interesse di Etihad Airways per
il vettore, acquisendone il
24% con un investimento di
tel. 02 20204336
email: [email protected]
Corrispondente a Roma:
U
Alberghi e incoming
Mariangela Traficante
tel 02 20204337
email: [email protected]
T.O, Enti del Turismo e distribuzione
Stefania Vicini
tel. 02 20204328
email: [email protected]
Giovanni Ferrario
tel. 0220204322
email: [email protected] al giornale:
Vittorio Agostini
Giorgio Castoldi
Ada Cattaneo
Antonio O. Ciampi
Ornella D’Alessio
Annamaria de Ritis
Paolo Ferrari
Gianfranco Nitti
Franca Rossi
Angelo Scorza
379 mln di dollari e la prospettiva di nuove iniezioni
di capitale, fino a circa 220
mln, destinati anche agli slot
di Heathrow e al programma
frequent flyer.
La mossa è stata possibile
anche perché il Governo di
New Dheli ha modificato la
normativa permettendo l'ingresso, fino al 49%, di so-
cietà estere nell'azionariato
dei vettori indiani.
Pronti per i prossimi 8 anni,
quando gli analisti prevedono ci sarà un aumento di circa 200 milioni di viaggiatori
appartenenti alla middle
class indiana, che attualmente fornisce la maggior
parte della domanda di viaggi aerei.
M.T.
Paolo Stefanato
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Provati per voi
18 GuidaViaggi
20 Maggio 2013 - n° 1407
Cina
Sichuan tra minoranze etniche
e natura magica
La provincia è composta da una popolazione formata da 53 ceppi diversi
di Alessandra Tesan
osizionato
nel
Sud-Ovest della
Cina al confine
con il Tibet e attraversato da
numerosi fiumi, tanto che il
suo stesso nome significa
“Quattro fiumi”, il Sichuan
è una provincia cinese composta da una popolazione di
53 etnie differenti, tra cui
prevalgono le minoranze tibetane e Yi. Noi l’abbiamo
raggiunto da Shanghai volando con China Eastern su
Chengdu, prima tappa di un
viaggio che l’Ufficio del
Turismo Cinese (Cnto) ha
organizzato per condurci
alla scoperta di una destinazione purtroppo ancora poco
nota al mercato italiano.
Chiamata anche “Furong”
(Ibisco) da quando un imperatore del X secolo decise
che la città doveva essere
abbellita da queste piante,
Chengdu è la capitale della
provincia ed è situata in una
pianura alluvionale che costituisce la parte più ricca,
più coltivata e più popolosa
di tutta la Cina. Con più di
2300 anni di storia, fu considerata nel passato tra le città
più belle del Paese e sotto la
dinastia Han fu nota come
città del broccato, tanto che
le stoffe arrivarono persino
nella Roma Imperiale.
P
Centro
in fermento
Oggi Chengdu è un centro
cittadino in fermento, ordinato ed elegante, dove i grattacieli fanno ombra ai vicoletti antichi che pullulano di
negozi e chioschetti. Chi si
Panda Gigante a Chengdu (Cnto)
trattiene in città prima di
partire alla scoperta del Sichuan può recarsi al Museo
Jinsha per ammirare la famosa maschera d’oro del
Regno Shu, oppure trovare
variopinti scorci di vita cittadina nella città vecchia e al
People’s Park, dove nel tempo libero i giovani e gli anziani praticano ogni genere
di attività che li ritempra nel
corpo e nello spirito. L’espe-
rienza con la cucina locale,
poi, nota in tutto il mondo
per i sapori incredibilmente
piccanti, è assolutamente da
non perdere. Si può assaggiare l’ottimo pollo Kung
Pao, il tofu alla polvere di
chilli, oppure sperimentare i
gusti dell’Hot Pot, una tipica
pentola a centro tavola nella
quale i commensali possono
cuocere pezzetti di pietanze
a loro gusto.
Grandi aspettative sul mercato italiano
dalla campagna “Beautiful China”
Nel 2012 il Sichuan ha accolto
2.274.000 visitatori (+20%), di cui
1.513.000 sono stati turisti internazionali. Gli italiani che visitano la zona
sono purtroppo ancora pochi, al contrario dei tedeschi che detengono la prima
posizione tra gli arrivi europei, con
53.813 presenze, seguiti dai francesi
che crescono del 23% e sono a quota
52.524. La Provincia conta 11 aeroporti che servono 200 rotte nazionali e 27
internazionali. 506 gli hotel, di cui 21 i 5
stelle e 11 i 4 stelle. Grazie all’avvio
della campagna “Beautiful China”, l’Ufficio Nazionale del Turismo Cinese
conta di incrementare l’interesse e la
conoscenza del mercato italiano verso
le 3 province del Sud, il Sichuan, ma
anche Guizhou e lo Yunnan.
Sito Unesco di Jiuzhaigou (Cnto)
La terra
del Panda Gigante
A soli 10 km dal centro cittadino si trova la riserva del
Panda Gigante, considerando che proprio nel Sichuan vive l’85% dei Panda
Giganti esistenti in tutto il
mondo. Nessuno conosce ancora la vera ragione per cui
questa simpatica specie abbia scelto proprio questa “zona di residenza”, solo una
cosa è certa, che le foreste di
bambù in cui questi animali
vivevano sulle montagne
sono state gradualmente distrutte e la riserva nasce
dunque proprio con l’obiettivo di dedicare al panda un
santuario, perché possa trovare ancora oggi un habitat
ideale. Attualmente il sito
ospita 70 esemplari, tra panda giganti e panda rossi, e lavora alla creazione di condizioni confortevoli alla loro riproduzione, perché questi animali, si sa, sono notoriamente poco inclini all’accoppiamento. Nel parco alcune mostre sono state allestite per illustrare l’evoluzione e i comportamenti abituali di questi ghiottoni di
bambù. E c’è anche una nursery dove le mamme panda
danno alla luce i loro piccoli
dopo 5 mesi di gestazione.
In volo ad Aba
Da Chengdu il nostro viaggio prosegue per raggiungere con volo interno la prefettura autonoma di Aba,
nell’estremo Nord del Sichuan. Siamo sull’Himalaya, ai piedi del Tibet. Atterriamo con una forte tempesta di neve e subito iniziamo a scorgere i templi buddisti e le etnie tibetane e
qiang che qui vivono in piccoli villaggi di legno variopinto, vestono lane colorate
e allevano gli yak. Ovunque
nel paesaggio gli occhi scorgono le tradizionali bandierine di preghiera tibetane
(Lung-Ta), colorate e intrecciate sulle case e nei terreni
perché, come vuole la tradizione, il vento che le muove
possa spargere le benedizioni che contengono su tutti
gli esseri viventi.
La valle incantata
di Jiuzhaigou
Dichiarato nel 1992 dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, e considerato dai locali
“il paese delle fate sulla terra”, il Parco Nazionale Jiuzhaigou, incastonato tra le
montagne Min Shan. Copre
un’area di 720 km quadrati
nella Jiuzhai Valley e a 4800
metri sul livello del mare è
un perfetto esempio di biodiversità con più di 300 specie animali che vivono tra le
sue cime ripide e innevate.
Noto soprattutto per l’incredibile numero di tesori naturali che cela all’interno,
Jiuzhaigou con le sue 3 valli
disposte a formare una Y offre scorci emozionanti su
tantissimi piccoli laghi e
specchi d’acqua di un azzurro quasi fluorescente che si
alternano a ruscelli verde
smeraldo e a cascate che con
i raggi del sole sembrano
sprizzare acque quasi dorate. La leggenda narra che la
valle sia stata creata quando
un demone invidioso della
bellezza della dea Wunosemo fece cadere dalle sue
mani uno specchio che le era
stato donato da un altro dio;
proprio questo specchio caduto a terra diede vita, nell’infrangersi, a 118 laghi dal
turchese scintillante. I cinesi
soprannominano l’area “Nine Village Valley” perché all’interno del parco sono disseminati ben 9 villaggi di
minoranze tibetane che, nonostante l’afflusso turistico,
vivono preservando la loro
montagna e l’antica tradizione tibetana.
Ecoturismo
a Huanglong
In macchina è necessaria
una deviazione di 42 km attraverso un passo a 4200
metri di altezza per raggiungere da Jiuzhai la tappa successiva del nostro viaggio,
un altro sito Unesco. Nevica
tantissimo quando arriviamo
nel parco naturale di Huanglong e negli 8 km che percorriamo a piedi per raggiungere il cuore della riserva ci fa compagnia solo il
rumore dei fiocchi di neve
che scendono sugli abeti
bianchi. Quando dopo due
ore di camminata si raggiunge il Lago dei Cinque Colori lo spettacolo è mozzafiato, perché il lago è formato
da decine di piscine naturali
di un blu sovrannaturale che
scendono a gradoni nella vallata e cambiano colore nel
corso della giornata, grazie
ad una speciale varietà di
carbonato di sodio.
Lasciamo il Sichuan per
rientrare a Shanghai, la
“nuova Cina”, che ci accoglie con i ritmi frenetici e fagocitanti dei video game.
Dai piedi del Tibet, un balzo
nel futuro.
Paesi al microscopio
20 Maggio 2013 - n° 1407
GuidaViaggi
19
Usa e Canada
Crollano le rendite
di posizione
Naar, Eden e Alidays sul podio dei t.o. più consigliati
di Paola Baldacci
t.o. che spesso abbiamo definito “più tecnologici” e nell’ultima indagine il trend
viene confermato, con un
cambio della guardia tra
Naar e Alidays: il primo si
riprende il podio con il 22%
dei rispondenti ai quali è stato chiesto “Qual è l’operatore che maggiormente consigliate per gli Stati Uniti?”.
Seguono in seconda posizione Eden Viaggi (16%)
dal 14% del 2012 e in terza,
a pari merito, Alidays e
Viaggidea con il 15% delle
menzioni. Il resto di questa
L’operatore più consigliato
Nel grafico sono rappresentati i primi 6 operatori segnalati quest’anno
“classifica”, che non rispecchia in alcun modo il market
share oppure le vendite (lo
ripetiamo sempre), ma vuole semplicemente sondare
telefonicamente tra le agenzie quali brand risultano più
utilizzati, vede polverizzare
i voti. Hotelplan e Kuoni
ne ricevono l’8%, Glamour
il 4%, Explore America e
Neotours il 2% ciascuno.
Infine, diversi marchi che
vengono citati con l’1%.
Andamento in linea
La stagione delle prenota(valori percentuali)
Fonte: Guida Viaggi
segni del profondo
cambiamento di
mercato nel turismo
organizzato si vedono anche
attraverso i monitoraggi dell’Osservatorio Guida Viaggi sulle destinazioni che
puntualmente facciamo per
gli speciali. Negli ultimi cinque anni, gli Stati Uniti hanno mostrato significativi
cambi di leadership tra i t.o.
più citati dagli intervistati,
per non dire veri e propri ribaltamenti di posizionamento. Già l’anno scorso i nomi
storici erano stati scalzati dai
I
zioni è partita bene sul segmento viaggi di nozze e si
mantiene in linea sul target
vacanziero estivo un po’ per
tutti i principali operatori.
“La prima parte dell’anno si
allinea ai numeri del 2012,
che a sua volta ha chiuso
come il precedente esercizio –
esordisce Consuelo Cerri,
contracting manager North
America di Viaggidea –. Registriamo tuttavia un fatturato leggermente in calo a
causa della minore capacità
di acquisto”. Storicamente
prodotti di punta per Gastaldi 1860, States e Canada hanno movimentato nel 2012
duemila100 passeggeri per
5,28 milioni di fatturato. “Nel
2013 risentiamo di una lieve
contrazione rispetto all’anno scorso, generata anche
dal ritardato arrivo della
primavera – argomenta l’a.d.
Michele Cerruti –. Nonostante questo notiamo un incremento delle richieste dei
preventivi anticipati rispetto
alla data di partenza, per approfittare delle promozioni
prenota prima e del cambio
bloccato, mentre un forte incremento viene dalle prenotazioni via web, grazie anche
alla promozione che abbuona
le quote di iscrizione”. Le iniziative di Gastaldi incentivano spesso il canale trade:
ogni mese una destinazione
regala il 2% di commissioni
in più su tutte le pratiche e a
maggio si tratta proprio degli Usa. Soddisfatto delle
performance è Guido Chiaranda, presidente di Marcelletti, che ha portato negli
Usa 1.200 passeggeri. “Dopo
l’andamento più che positivo
Osservatorio Guida Viaggi
I criteri di elaborazione delle inchieste
Soggetto realizzatore della ricerca:
Guida Viaggi tramite Call Center esterno
Tipo e oggetto della ricerca:
ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale
Metodologia:
interviste telefoniche con questionario strutturato
Universo di riferimento:popolazione di adv (7.500 adv)
Campione: rappresentativo delle adv per zona geografica
Estensione territoriale: nazionale
Periodo di rilevazione e consistenza del campione:
1^ mar ‘08, 297 casi; 2^ apr ‘09, 300 casi; 3^ apr ‘10, 313 casi;
4^ set ‘10, 318 casi; 5^ apr ‘11, 315 casi; 6^ apr ‘12, 286 casi;
apr ‘13, 250 casi
Errore statistico: ± 3%
Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal
fatturato su una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti
posti agli adv si riferiscono alla propensione alla vendita e non
all'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in questione. L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio italiano, per
singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare
di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al fine di dare al lettore
la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la
nostra elaborazione dei dati si basa su semplici medie aritmetiche.
I dati pubblicati rappresentano solo un estratto della ricerca.
Per ulteriori informazioni consulta www.guidaviaggi.it
nella sezione Ricerche di mercato
dell’anno scorso per i target
famiglia e viaggi di nozze, gli
itinerari fly&drive e i viaggi
su misura, questo 2013 inizia
all’insegna dei buoni auspici
con vendite dei primi mesi in
pari e richieste per la stagione estiva che ci incoraggiano
a prevedere già un buon incremento”. La novità è l’inserimento delle crociere
Carnival ai Caraibi.
Andamento stabile anche
per Kuoni Best Tours, con
7mila pax nel 2012 considerando anche le estensioni
mare. Tra le novità di prodotto, le idee dinamiche di
soggiorno con noleggi o attività effettuati con mezzi di
trasporto originali come Vespa e mountain bike. “La modalità di vendita ed i tempi
di gestione delle pratiche
sono invariati, non ci sono
novità particolari da un
punto di vista operativo,
tranne quella del cambio dinamico che metterà al riparo dalla spiacevole necessità di chiedere adeguamen-
ti valutari a ridosso della
data di partenza – osserva il
market manager Sergio
Agro –. La spesa media procapite dei viaggi si sta leggermente riducendo, la ricerca della combinazione
più conveniente e del prodotto più economico è sempre più insistente”. Anche
per Cielo Azzurro, t.o. che
ha scelto gli Usa e i viaggi
tailor made come sua specializzazione, la stagione inizia all’insegna della continuità dopo un anno chiuso
con una crescita del 20% di
fatturato e clienti. “Cerchiamo di differenziarci e proponiamo anche un sito su misura per le adv, in cui le
stesse possono inserire il logo
e la percentuale di ricarico –
spiega il sales manager, Davide Spada -. Si tratta di una
proposta innovativa, in quanto in esso non compare mai
il nostro marchio, ma solo
quello dell'adv, che potrà
vendere i nostri viaggi al prezzo che preferisce”.
.
Paesi al microscopio
20 GuidaViaggi
20 Maggio 2013 - n° 1407
Usa e Canada
L’America in volo
tra fusioni e nuovi scenari
In Italia i servizi diretti in primo piano, dall’Europa le novità più interessanti
spettando l’autunno di Emirates su
New York, l’estate
americana decolla con Delta
in primo piano. La compagnia di Atlanta ha ripreso già
a marzo il più atteso degli
stagionali, quello da Roma
su Jfk, in code sharing con
Alitalia. “I dati di advanced
booking per i prossimi mesi
indicano una domanda in
crescita non solo per Nyc,
ma anche per una serie di
destinazioni all’interno del
nostro network, fra le quali
la West Coast e la Florida”,
argomenta Patrizia Ribaga,
direttore commerciale Italia. Più in generale, il vettore ha confermato il consueto
operativo, che prevede 57
voli settimanali: da Milano e
Venezia a New York e Atlanta, da Pisa a New York e
da Roma a New York, A-
A
tlanta e Detroit. "La gestione
delle rotte su base stagionale è una delle numerose misure messe in atto dalla
compagnia per salvaguardare le entrate, allineando
la capacità alla domanda spiega Perry Cantarutti, senior vice president Emea -.
Si tratta di destinazioni molto richieste dai turisti statunitensi ed è importante offrire collegamenti nei mesi estivi quando i nostri passeggeri vogliono spostarsi”.
Confermati tutti
i giornalieri
Confermano gli operativi
anche le altre tre aerolinee
americane operative direttamente dall’Italia, a cominciare dai tre daily di American Airlines, due da Fco
(Chicago e Nyc/Jfk) e da
Malpensa su New York. Us
Airways opera come di consueto tre giornalieri: da
Roma verso Charlotte e Philadelphia, quest’ultima anche da Venezia dall’estate
2005, con ottimo successo
di riempimento. Infine United con i non-stop anch’essi
giornalieri, sia da Roma sia
da Milano su Nyc/Newark e
da Roma a Washington.
Aer Lingus
e JetBlue Airways
Intanto dall’Irlanda si mette
in evidenza Aer Lingus, che
ha esteso il code con JetBlue
Airways sbarcando al Jfk e
al Logan di Boston. Le due
compagnie sono partner dal
2008 con collegamenti verso oltre 40 destinazioni negli
Stati Uniti e garantiscono
un'unica prenotazione, un
unico check-in e il trasferimento automatico dei baga-
gli direttamente alla destinazione finale. L'accordo viene siglato in un momento in
cui l’aerolinea irlandese ha
aumentato le frequenze sulle
direttrici transatlantiche:
dalla fine di marzo, infatti,
ha doppi voli giornalieri da
Dublino verso New York e
Boston. In tutto 90 servizi in
più. I voli da Shannon a
New York saranno operati
tre volte a settimana, mentre
quattro saranno le partenze
settimanali per Boston, tutte
collegate con i voli del partner JetBlue. Dal 3 aprile i
client Aer Lingus intercettano le coincidenze JetBlue al
terminal 5, poiché tutte le operazioni si sono qui spostate dal 4. Con il passaggio al
T5 il tempo minimo della
coincidenza per gli arrivi europei e partenze per destinazioni degli Stati Uniti sarà ri-
dotto a circa 60 minuti, mentre i passeggeri in partenza
per l'Irlanda avranno un
tempo di coincidenza molto
veloce, solo 40 minuti.
Germania in auge
Per cercare i principali nuovi servizi di volo occorre
guardare all’Europa, più che
in casa nostra. Da Parigi, ad
esempio, s’inserisce il San
Francisco di United Airlines, mentre dalla Germania
è un vero e proprio boom di
collegamenti. Grazie all’adesione a Oneworld, Airberlin amplia il network via
Berlino e Duesseldorf sugli
States, meta sempre più strategica per la compagnia tedesca. Ecco il Milano–Miami, disponibile dal lunedì al
sabato, via i due hub sopra
citati, e il Milano-Fort Myers,
di lunedì e giovedì. A questi
voli in connessione si aggiungono quelli in partenza
da diversi scali italiani alla
volta di Los Angeles e New
York. Nell’estate 2013, la
Grande Mela sarà raggiungibile, via Germania, da
Malpensa, Venezia, Roma,
Cagliari e Catania. Da Milano e Roma, inoltre, si mette
in evidenza il servizio su
Los Angeles. Per le coincidenze interne la compagnia
si avvale di American Airlines.
Delta-Virgin Atlantic
Dall’inizio del 2013 i cieli
statunitensi sono stati teatro
di alcune fusioni, che cambieranno il quadro competitivo nei prossimi anni. La
joint venture Delta-Virgin
Atlantic ha dato il via alle
danze di un consolidamento
che forse decreta la fine dei
Paesi al microscopio
20 Maggio 2013 - n° 1407
GuidaViaggi
21
Usa e Canada
Boston
tempi duri dell’aviazione a
stelle a strisce. Il miliardario
Richard Branson (Virgin) si
ritrova socio dell'americana
Delta, che ha rilevato il 49%
del capitale di Va per 360
milioni di dollari, acquisendo la quota di Singapore.
Tra i valori della jv i 31 voli
al giorno tra Regno Unito e
Stati Uniti, la cooperazione
sui collegamenti tra New
York e Londra, con un totale
di nove voli giornalieri da
Londra-Heathrow per il
John F. Kennedy e il Newark Liberty. A Heathrow c'è
il mercato business più importante per tutti gli Usa, un
terzo del traffico d'affari parte da Londra e la capitale in-
glese è l'origine europea delle prime dieci destinazioni
negli States. Questi sono i
dettagli per cui Delta ha voluto acquisire questa fetta di
torta. “La joint è stata fatta
per entrare a Heathrow, che
è importantissimo ed era
difficilissimo da avere (il
60% degli slot sono in mano
a Ba/AA, ndr) – osserva Ribaga -. Con questa nuova jv,
che resta separata da quella
con Af/Klm e Alitalia, avremo 23 voli al giorno sugli
Usa e il Canada (Vancouver), che saliranno a 31 in
alta stagione considerando
anche Gatwick, Manchester
e Glasgow. Solo su New
York, altra importante ere-
dità della partnership, passiamo a nove voli al giorno,
sette sul Kennedy e due su
Newark". Ora le compagnie
hanno chiesto l’Antitrust
Immunity.
Us AirwaysAmerican Airlines
L’altra fusione compiuta è
quella tra Us Airways e
American Airlines, che sull’Europa volano da città diverse e senza sovrapporsi,
un plus significativo. I consigli di amministrazione delle due compagnie hanno approvato, separatamente, la
fusione dalla quale nascerà
un colosso con una capitalizzazione di mercato fino a
11 miliardi di dollari. L'accordo raggiunto servirà da
piano di riorganizzazione
per American Airlines, dal
novembre 2011 in Chapter
11. Il matrimonio prevede
che ai creditori di American
Airlines vada il 72% della
nuova società e quelli di US
Airways il 28%. Gli analisti
di trasporto aereo fanno notare che il merger Aa-Us li
piazza al quarto posto tra i
player atlantici e questo potrebbe intaccare la predominanza di singoli vettori in alcuni mercati: in Italia il duo
detiene il 26% di quota di
mercato contro il 32% di
Alitalia e il 30% di Delta
con il 30%.
Le quote
delle alleanze
Dopo le joint e i merger, le
tre grandi alleanze si sono
così divise il mercato transatlantico: Star Allliance è la
prima con il 33,4% dell’offerta e 615mila posti (la settimana, in alta stagione);
Skyteam seconda, sale dal
25 al 30%; Oneworld rimane terza salendo oltre il
25%, calcolata sull’ultima
settimana di luglio 2013,
considerando che Us Airways passerà da Star a
Oneworld e Virgin entrerà in
Skyteam.
P. Ba.
inbreve
GLOBY 16 GIORNI
Tra i quattro nuovi prodotti di Allianz Global Assistance
c’è Globy Rosso 16 giorni, una polizza studiata per
venire incontro alle necessità di chi intraprende un viaggio di due settimane ed è particolarmente indicata per
Usa e Canada. E’ una delle soluzioni di assistenza più
complete presenti sul mercato: priva di franchigie e di esclusioni, con un massimale illimitato per il rimborso delle
spese mediche in Nordamerica, dove notoriamente i
costi sanitari sono particolarmente elevati.
ASPETTANDO POW WOW A LAS VEGAS
E’ in programma tardi quest’anno l’International Pow
Wow, che torna a Las Vegas dall’8 al 12 giugno. La celebre fiera b2b riunisce 5mila delegati da tutto il mondo e
giunge alla 45ª edizione. La delegazione italiana è guidata da Massimo Loquenzi, rappresentante in Italia di U.S.
Travel Association, che ha promosso l’allargamento ai
rappresentanti del settore Mice. Il badge d’ingresso per i
buyer del turismo legato a meeting e congressi è, per
quest’anno, free of charge.
L’AUTONOLEGGIO SENZA FILE
Uno dei servizi più prenotati per un viaggio negli States
è senza dubbio l’auto a noleggio. Da gennaio Gsa di
Hertz per il mondo b2b, Global Distrbution Sales and
Marketing segnala alle agenzie di viaggi e ai t.o. di mettere in evidenza ai propri clienti i vantaggi del programma fedeltà Gold Plus Rewards (ex Club Gold). “Chiedere
loro se già sono soci “Gold” di Hertz significa ricordargli
che al momento della presa dell’auto godono di benefici
e trattamenti esclusivi, i quali possono letteralmente
cambiare la loro vacanza – argomenta Manlio Olivero,
presidente e ceo della società milanese –. Appena arrivati all’aeroporto, i membri hanno una corsia preferenziale che gli permette di non fare la fila oppure possono
andare direttamente al parcheggio, e qui cambiare l’auto da soli, se quella destinata non è di gradimento. La
carta è nominativa anche se intestata a un’azienda”.
Paesi al microscopio
22 GuidaViaggi
20 Maggio 2013 - n° 1407
Usa e Canada
Un 2013 in linea con l’anno scorso
Sfuma il sogno del milione di italiani.
Andamento stabile e valore del pacchetto in aumento
irata la boa di metà
maggio, l’outlook
sul lungo raggio
statunitense ci indica che il
traguardo del milione di turisti italiani sognato l’anno
scorso per il 2013 sfuma un
pochino. A guardare le statistiche dell’Ufficio del Turismo americano, ferme a tutto novembre 2012, ci sonosolo segni meno dal Belpaese: da maggio -7,5% all’unicesimo mese -8,1% per una
riduzione totale di -6,4%. In
tutto 758mila072 italiani.
Ora, se tutti i t.o. ci confermano che questo esercizio è
in linea con il precedente,
non si raggiungerà l’ambito
traguardo a sei zeri. “Vediamo ottimi numeri su giugno
e settembre. Luglio è al momento in sofferenza, mentre
agosto è in linea con lo stesso mese dello scorso anno.
G
Una reazione del mercato
che raccolgo non solo sul
Nordamerica, ma in generale sulla nostra offerta”, dice
il direttore commerciale di
Naar, Maurizio Casabianca.
L'onda lunga dei viaggi di
nozze, preventivati nei primi
mesi dell'anno, supporta il
risultato di giugno e settembre, mentre nel vivo dell’estate “emergono le difficoltà
economiche del nostro Paese, quindi discontinuità nella richiesta, tempi di decisione non brevi e grande attenzione al budget, che si
traduce in soggiorni più
brevi o ricerca di servizi con
grande rapporto qualitàprezzo”. Non è il dollaro a
1,30 e neppure le angosce
della tracciabilità, tuttavia anche un prodotto così affermato patisce della difficoltà
del tour operating di star
dietro ai clienti. “La filiera
organizzata ha qualche problema sul consumatore, le
tecnologie sviluppate non
bastano più a portare i viaggiatori all’itinerario costruito, ci troviamo a inseguire i
clienti sempre di più, quando dovremmo attrarli e lavorare sulle loro aspettative,
non rincorrerle”, afferma il
presidente di Alidays, Davide Catania.
Quota media
pratica in rialzo
Di buono c’è che si alza il
prezzo della vacanza: “Il valore medio della pratica ha
superato i tremila euro – argomenta Barbara Paganoni, t.o. manager di Hotelplan – e non ci sono riduzioni di durata. L’andamento
non ci preoccupa, i viaggi di
nozze sono partiti a settem-
bre e ora si va con l’ondata
del booking estivo”. “Il
mercato subisce le cause
della recessione e dell’incertezza generale – commenta Stefano Valentini,
direttore commerciale di
Meridiano -. Abbiamo il
10% meno di fatturato. L'unico dato molto positivo è
che le conferme hanno un
valore medio pratica decisamente alto”. “Notiamo anche noi nelle prenotazioni,
un aumento del prezzo medio rispetto all'anno scorso”, aggiunge Francesco
Deledda, a.d. di Olympia
Viaggi. “Al momento stiamo registrando un leggero
incremento nelle prenotazioni per l'estate (da gennaio) rispetto alla stessa
booking window dell'anno
scorso – continua -. A livello
di preventivi, il tempo di
conferma si allunga, ci vogliono due settimane per un
itinerario complesso e in alcuni casi per chiudere ci
mettiamo ben di più”.
Salva-nozze
Spesso sono gli honey mooner a salvare la destinazione.
“L’aumento nelle vendite è
del 4%, la flessione dei primi due mesi dell’anno si è
trasformata in positivo con
marzo ed aprile grazie ai
viaggi di nozze e ai fly &
drive. Il 2012 nel suo insieme aveva registrato un segno positivo rispetto al
2011, con un +18%”, dice
Cinzia Terrizzi, product
manager di Auratours. Pur
rimanendo un andamento
positivo, quindi, occorre fare una distinzione: “Le richieste di viaggi di nozze o
viaggi importanti ci sono
sempre e questa tipologia di
viaggio è in controtendenza,
con budget e durata maggiori - conclude il general
manager di Konrad Travel, Gianluca Sposito -. Gli
Usa sono da sempre, per
noi, una destinazione di repeater, persone che vogliono
scoprire altre mete”. Ecco
che l’opportunità di confezionare offerte molto vantaggiose non manca mai,
come nel caso dei pacchetti
sulle taverne storiche del
Massachusetts di Press
Tours. “Sugli Usa siamo in
forte crescita – dichiara
Maurizio Di Bella, responsabile prodotto -. Particolare vantaggio è anche l’interfaccia automatica dal nostro sistema con i fornitori
americani, che ad oggi porta il numero di hotel proponibili a 10mila”.
P. Ba.
Paesi al microscopio
20 Maggio 2013 - n° 1407
GuidaViaggi
23
Usa e Canada
Più voli
verso il Canada
In Europa sbarca Rouge, vettore creato per il leisure
umentano i voli
europei sul Canada, con le major
che attivano servizi anche da
scali comodi per l’Italia settentrionale come Monaco.
Ecco Lufthansa che introduce la rotta da Monaco a
Vancouver, per completare
il servizio già esistente da
Francoforte. Dal 16 maggio
2013, il nuovo collegamento
per la più grande città del
British Columbia è operato
ogni giorno con un Airbus
A330. Rimanendo in Star
Alliance, Air Canada ha riconfermato i voli sia per
Montreal sia per Toronto a
partire dal 4 aprile, con un
operativo pressoché quotidiano da Fiumicino. “Le rotte sono servite con Boeing
767 e una configurazione di
24 posti in business class ed
executive first più 187 in
economy per un totale di
13mila200 posti disponibili”. L'anno prossimo debutteranno, invece, i voli da
Dublino, attualmente stagionali, diventando operativi
per tutto l’anno solare. “Il
servizio sarà gestito da Air
Canada Rouge, la nuova
compagnia aerea nata per
competere nel segmento leisure, a partire dal primo
maggio 2014”. Dal 5 giugno
2014, inoltre, un Boeing 767
volerà fra Toronto e Istanbul
tre volte alla settimana.
A
La livrea Air Transat
economy”, dicono dalla
compagnia, che da luglio
opera anche da Venezia.
Venezia-Toronto
“La novità operativa è l'apertura del collegamento
dal Marco Polo per Toronto
- osserva Umberto Solimeno, direttore per l’Italia -,
che partirà il prossimo 4 luglio e con tre frequenze settimanali. Anche in questo
caso il volo sarà operato
con Boeing 767, in configurazione comfort Rouge+ ed
Codeshare
con Etihad Airways
Tra le partnership che ancora una volta confermano la
sollecita intraprendenza dei
vettori del Medio Oriente
c’è quella tra il vettore del
gruppo Star Alliance ed
Etihad Airways. Le due
hanno siglato un memorandum of understanding per la
cooperazione commerciale
sui collegamenti tra Emirati
Arabi Uniti e Canada. L’accordo sarà operativo dal terzo trimestre 2013. Tra i vantaggi più immediati, per i
frequent traveller la condivisione dei programmi fedeltà
e l’accesso alle lounge degli
scali di Abu Dhabi e Toronto. Non in ultimo, l’intercettazione da parte degli Emirati di un network da 1.300
voli al giorno verso 175 mete in cinque continenti.
Air Transat
Immancabile la comodità
dei voli diretti Air Transat,
molto gettonati dal turismo
vacanziero e degli italo-canadesi che nella bella stagione si fanno raggiungere dalle famiglie di origine, e viceversa. Non a caso i roadshow del vettore si sono
svolti in diverse tappe, a
marzo, tra Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria per
proseguire in Campania, Lazio e Triveneto, promuovendo i nuovi collegamenti nostop attivi da aprile da Roma
a Toronto e Montréal, in aggiunta al Venezia-Montreal
e Venezia-Toronto (da maggio), infine al Lamezia-Toronto dal 26 giugno. “Abbia-
mo investito sul mercato
Italiano con una capacità di
posti verso il Canada dell'Est
molto importante: 16 voli settimanali serviti con A330 e
A310 – spiega Tiziana Della Serra, sales & marketing director -. Il 2012 è
stato positivo, con un load
factor di circa il 94% sui
voli dall'Italia e un aumento
dei passeggeri del 6% circa”. La novità più importante di quest’anno è senz’altro
il rinnovo della flotta, cominciato nel 2012. “Il completamento del piano è previsto per il 2014 e vedrà tutti gli Airbus A330 completamente ridisegnati: una nuova livrea, una cabina completamente rimodellata, con
sistema di illuminazione
graduale giorno/notte, sedili in pelle italiana con più
spazio per le gambe e sistema di intrattenimento personalizzato con film, documentari e musica”.
Westjet e Condor
Anche Condor, vettore di
linea rappresentato in Italia
da Aviareps, si mette in evidenza per i servizi sul Canada, avendo siglato un accordo interline con WestJet.
Questo le permette di offrire
17 nuove destinazioni dai
primi di maggio.
P. Ba.