N° 10 del 16-31/05/2003

Transcript

N° 10 del 16-31/05/2003
www.ilvalcalore.it
Anno V N.10
J~.ditaJàa~...
l rifiuti sono un problema
oppure no ...
P
t·eferiamo strade . pulite e
aiuole fiorite o casJonetti/discariche ed erbacce infestanti?
Ci l"isiamo. Come ogni .anno, puntuale come la "fondiaria '1, un disservizio si trasforma in enÌ.ergenza. Il
problema rifiuti manda in fibrillazione il sistema politico ,che annaspa
nel brodo delle polem!che. Mentre
sfocia in dramma coll~ttivo l' emergenza t·ifiuti pet·ché sia'm o alle soglie
1
della stagione estiva ch e è il vero motore economico del no~tro territorio.
Eppme il pt·oblem~ è stato risolto
da tempo in quasi tut~'e le regioni italiane del Nord e del Sud!
Raccolta differen~ata, si ti di tl"itovagliatura, termovalorizzatot·i e
quant'altro. Dai rifiuti si ricava
anche energia utile ai cittadini.
Sono consapevole che non è pensabile immaginare una raccolta differenziata attivata /nelle grandi città
che possa nel bt·ev~ tempo abbattet·e
in termini sensibil~le tonnellate di rifiuti. Nei comuni / di piccole dimensioni è più facile responsabilizzue i
cittadini sia con campagne informative che con opp9t·tuni accorgimenti
di controllo del ~erritorio al fine da
indurre i cittad,ni a cooperare per
raggiungere in /bre.ve tempo il traguardo del 30%/in meno di dfiuti depositati nei ca~sonetti che poi arrivano al sito di .lstoccaggio.
Questo porterebbe un considet·evole vantaggio/ alle casse del comune
e, di consegu~nza, in quelle dei cittadini. Pensate che il comune di Capaccio potre~be risparmiat·e fino a
200.000,00 all'anno. Con questi
soldi si potr~bbero fare molte cose.
Non vi pare!
Il nostro pornale è a disposizione
per accompagnare un 'inizia ti va di
sensibilizzazione che vada nella giusta dit·ezione.
Chi ha la responsabilità di agit·e,
l
batta un cplpo!
Bartolo Scandizzo
Fondovalle Calore: la Regione
ha già scelto
"-~·
la Provincia
Oreste Mottola
_
La Fondovalle dev'essere realizzata.
V aliante l'aveva annunciato ed è pronto a
rendere operativa la sua decisione.
L'amministrazione provinciale di Salerno è pronta a mettersi in pista per avviare, per conto della Regione, la realizzazione della Fondovalle Calore. E' quanto ha reso noto Franco Alfieri, l'assessore
di Palazzo S. Agostino per i lav01i pubblici. Il marasma politico che investe la
comunità montana degli Albumi è ormai
totale. A Postiglione sono al tutti contro
tutti. A destra come a sinistra.
Una manovra disperata per tenersi stretti soldi e competenze per la Fondovalle
verrebbe lanciata da un consigliere provinciale, nonché sindaco, pronto ad aderire alla Margherita pur di scongiurare la
decisione di Antonio V aliante. Ma ormai
il treno è lanciato e non basterà più una
piccola operazione trasformistica affermarla.
..~.rlj ~~~~
~·
Della questione abbiamo discusso con
Franco Alfieri, sindaco di Torchiara e
assessore provinciale ai lavori pubblici.
"Sono 23 anni che 85 miliardi di vecchie lire aspettano di essere_spesi. Non si
riesce a trovare una soluzione. Ci sono
delle novità, scaturite nel corso della riunione coi primi cinque sindaci interessati al primo tratto della Fondovalle. Sì, la
Regione revocherà il finanziamento e lo
passerà alla Provincia di Salerno. Così ci
sarà la possibilità- afferma Alfieri- di decidere assieme il da fars i. E se la concertazione tra i rappresentanti delle comunità locali sarà impossibile da avere, ci sarà
una decisione d'imperio da parte d i Alfonso Andria. Non è possibile accettare
l'idea che ognuno voglia portarsi la strada
sotto casa!. E' un'arteria che serve a tutti.
Non è possibile far andare 85 miliardi a
morire su di un binario morto".
Assessore Alfieri ma che fine farà la
progettazione già realizzata e che è costata già molti soldi.
Franco Alfieri in com pagnia del presidente della Provincia Alf onso Andria.
"C'è già il progetto con tutti i pareri. . degli Alburni dalla questione?
L'unica cosa che resta da fare è renderlo
" E' stato ufficializzato d urante una ricantierabile con l' accordo di programma, unione con V aliante, con i sindaci di Conuna banale firmetta, che basterà ratificare trone, Castelcivita, Postiglione, Serre e il
in consiglio comunale per avviare anche presidente della Comunità Montana degli
l'automatica variante allo strumento ur- Alburni. La Regione aveva già dato l'aut
banistico vigente. Su queste cose, è vero, aut: è già scaduto il 14 maggio . C osì ora la
la classe dirigente va condannata per i ri- palla passa al la Provincia".
E' contento, Afieri?
tardi, ma solo per il passato. Oggi, noi, di
"Ben venga la decisione della Regione.
tempo non ne perderemo p iù".
Ma come si è arrivati alla decisione La Provincia è in grado d i attivarsi immedi estromettere la comunità montana diatamente".
ln:I?KCCTO:;mS:~tJ
-
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Accordo Comune-Anas, semafori sulla Strada Statale 18
Semafori, rotatorie e bande mettere semafori a Ponte Ba- mettere di garantire la sicu- di giorno in giorno. Anche
sonore: so!lo s~te que~t~ Je rizzo, Cerro, e Spinazzò, i tre rezza delle aùto che percor- per:chè si tra1;ta di un'arteria.
$OlÙ"zioni di Cl!i si ~ .ais~uss
p~n_ti p~Ù,a ris~~o.)J~n~é $~· i< r.OD!) l~ ~pt~~e. ··.;, , :~ <•;; \ .. moii? !~,equ~pt~~; ,u~a stra-~
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,_n~e eJ~~~~Juv~~~ vetP ~· ;S~_,era~.1~ .i n q~ésto·-w-.~t?« .. d~k!!H~~~~.a.g~io y,~r.,~~ dev.~~~
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Aquara, vince Martino. Il primo pensiero è per la sua Giusy: «Mi ha portato fortuna»
Berlusconi e Cofferati sono in
guerra a Roma, ma ad Aquara
vanno d'accordo. Qui "E' il popolo che vince", come si chiamava la compagine che ha
vinto, a spopolare permettendo
così a Franco Martino, 34 anni,
esponente di Forza Italia, ma alleato coi Ds, di indossare la fascia tricolore. Martino ha messo
tra sé e Antonio Marino, 51 enne
direttore della locale Banca di
Credito Cooperativo, esponente
della Margherita, oltre 175 voti
di differenza, pari all3.69%. Di
•
16-31 maggio 2003
QUINDICINALE GRATUITO D'INFORMAZIONE
tutto rilievo l'affermazione dell'ex sindaco Enzo Luciano,
primo eletto nel consig lio comunale con 162 voti di preferenza, più di uno ogni 4 di quelli del raggruppamento. ''Luciano
ha fatto la differenza. Abbiamo
avuto coraggio ad allearci con
lui.
Era la gente a volerlo", dice
il neosindaco Martino, geometra presso l'ufficio tecnico dell' interporto di Battipaglia.. "Dedico la mia vittoria a Giusy, la
mia fidanzata portafortuna", ag-
giunge ancora e diventa raggiante, quasi sorpreso anche lui
dall'ampiezza del consenso riportato.
L'esito della battaglia elettorale di Aquara rischia di di ventare così un caso provinciale e
fors'anche nazionale. Ma i ruoli
sono stati diversi: l'imprenditoria locale e l'uomo - immagine
del potere finanziario sono stati
sconfitti da due politici quasi di
professione. L'amarezza di Antonio Marino, pur elegantemente nascosta, è profonda. L'uo-
mo, che in poco più di un quarto di secolo, ha creato il "miracolo Aquara", che dialoga con i
maggiori politici, intellettuali ed
imprenditori della provincia, si
vede non gratificato a sufficienza dal consenso elettorale della
sua gente.
Uno stimolo, per il direttore
Marino, per rientrare nel ruolo
di abile tessitore di brillanti strategie economiche. In consiglio
comunale entrano, con Franco
Martino: Enzo Luciano (83
voti), Sandra Legato (83), Tere-
sa Sorgente (45), Liliana Paolino (50), Luigi Marino (5 1), Antonio Marino (50), Luigi Mastrantuono (54); àri~Gpp<Jsizione
saranno invece il candidato sindaco Antonio Marino, Giovanni Marino (7 6 voti), G iovanni
Levi (47), Giovannina Mastrantuono (46 voti), mentre ex
aequo, con 44 voti a testa, ci
sono: Cesare Doddato, Marzio
Marino, Antonio Scotillo e Dionigi Volpe. Ma uno solo tra di
loro siederà nel p arlamentino
comunale.
.~
Agropoli
Piaggine,
"penna verde
2003"
ad
Angela Sabetta
l
«Restaurate
le antiche
mura»:
Nuova iniziativa editoriale
per piacevoli "i Piccoli", informazione
passeggiate
si fa bambina
Elettrodotti Riflessioni
coattivi,
sulla
aggressiOne
si vota
domenica al capitano
15 giugno Genovese
.. .
.
-·
·-
-·
.
Antonio Petraglia
-.
a pagina 7
.
IL VALCALORB
2
N-
10
16-31 maggio 2003
r:;IC'U{iJ jl•J!I
w.vw.ilvalca lore. it
Agropoli, che non ha ancora visto degli zingari felici
Dopo l'aggressione al capitano dei carabinieri Giuseppe Genovese
Agricola Vallepiana Srl
Occhi chiusi, orecchie tappate, mani
sulla bocca. E' stato il silenzio a tenere
viva la fiamma di una criminalità diffusa
che a lungo ha messo a repentaglio la vivibilità di una città, Agropoli, che mai
prima era stata stretta così tanto nella
morsa di una delinquenza sottile e diffusa,
annidata nel suo cuore. E' stato necessario
che accadesse qualcosa di davvero forte
affinché chi poteva prendesse provvedimenti, perché si smettessero di tollerare il
"pizzo" al parcheggio, gli scippi ai turisti ,
i furti d'auto e nelle case. E' come se la
città si fosse all'improvviso svegliata da
un lungo sonno, decidendo finalmente di
reagire.
Ad Agropoli gli zingari hanno un quartiere tutto loro, a due passi dalle scuole e
dal palazzetto dello sport. Eppure non è
giusto fare di tutta l'erba un fascio: "ad
Agropoli, - ci dicono alcuni cittadini - ci
sono anche zingari perfettamente integrati, che lavorano e vivono onestamente".
Ma il dito accusatorio viene puntato verso
l'intera comunità, perché sono alcuni di
loro ad aver monopolizzato i parcheggi,
sono loro ad essere stati sorpresi a rubare
diverse volte, sono stati loro, infine, ad aggredire sul corso gremito di gente la massima autorità dell'Arma di Agropoli.
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1
Agropoli, seduto al bar per scambiare qualche chiacchiera con degli amici, il capitano dei carabinieri Giuseppe Genovese (nella foto) assiste personalmente ad un tentativo di
scippo da parte di uno zingareUo ad una tufis1a. L'autore
è poco più che.un ragazzino, eppure mostra di non temere
.il capitano. Quello eh~ si verifica pochi minuti dow è QDa
sorta di• rai<lpunieiVkJJ.~
del.~
assieme
Maltre
-""?'!~.
sociali di ben più ampia portata. Non possono riferirsi obbligatoriamente ad una
sola etnìa. La sorveglianza sociale deve
cominciare dall'obbligo scolastico ... Sono
situazioni generali di degrado proprie di
tante, troppe, aree del mezzogiorno".
Agropoli cresce ...
"Sì, soprattutto che c'è gente che viene
da fuori. Che fa crescere anche i problemi.
Qui, la qualità della vita non è esaltante.
Mancano cinema e centri polifunzionali.
Non ci sono spazi da mettere a disposizione di chi fa teatro e musica. Rimane la
piazza, i vicoli, i bar ed i videogiochi. E
spesso sono questi gli spazi prediletti da
chi è deviante".
"lo ho visto
degli agropolesi infelici"
·,
'!;;~.
della genuinità
,; .
- ~~uciamo, macelliamo, trasf~ ', ~
e d1stribwamo direttamente·al~
carni nostrane' e~~
. ~
'
~ ·_ '-' 1.\!t~i\tft.~·~_;:~~;~· · .. :: ~!'! .:%;:f~i.-:!fi~":..,~~·'".r.::{~;-; .. \;!-"""
flt:fAliO
n 9 maggio, mentre è in borghese sul corso principale di
Maria Grazia Caso (nella foto), giornalista, si occupa di programmazione di
eventi culturali nel Cilento, a Napoli e a
Roma, è specializzata in audiovisivisivi e
paesaggio. Agropolese doc.
L'aggressione a Genovese era un
evento annunciato. Era, in qualche
modo, nell'aria?
"Gli episodi violenti n~n possono essere mai annunciati. Nessuno, ovviamente,
se li aspetta. Sì, c'era uno stato di abbandono rispetto alle cose. C'erano tanti tasselli che non quadravano. Agropoli è una
società piccola e questo si vedeva ad occhio nudo. La disattenzione, l'indifferenza, possono produrre fenomeni che poi
possono esplodere così come li abbiamo
visti. E'una situazione sfuggita al controllo, non solo delle forze dell'ordine, ma di
tutta la nostra comunità. C'è stato un lasciarsi andare generale, rispetto al problema".
Qualcuno ha detto che le forze dell'ordine hanno temporeggiato troppo a
lungo. Si doveva intervenire prima. I
negozianti, chi usava i parcheggi, subiva
piccoli ma antipatici taglieggiamenti...
"Attenzione a non scadere subito in un
facile e grossolano razzismo. L'integrazione degli estranei non è mai cosa facile
e scontata. Nel caso in discussione va detto
che è gente che è nata qui. Molti di loro
nella nostra società ci stanno bene. Le cellule di microcriminalità nascono da fatti
Gianni Colucci, giornalista de "Il Mattino", di origine avellinese, da anni lavora alla redazione di Salerno de "Il Mattino" e frequenta assiduamente Agropoli.
La recente aggressione al capitano
Genovese è un episodio isolato o la
punta di un iceberg di una "Agropoli ai
margini" che vuole dimostrare, anche
simbolicamente, il "chi è che comanda"?
"Certo che fa impressione vedere il comandante dei carabinieri aggredito e picchiato, un episodio del genere suscita un
moto di rabbia, è una prova di impunità,
quasi una sfida all'intera comunità. Ma è
anèhe un richiamo al principio di realtà,
non è detto che quel che è diventata Agropoli corrisponda ali ' idea che ognuno di
noi che la vive stabilmente o periodicamente vorrebbe che fosse. Dato che per
rendere un territorio confacente alle nostre aspettative sarebbe necessario da parte
di tutti di un impegno concreto e costante.
Come dire? Una crisi comunale non nasce
dal nulla, ma è accaduto qualcosa che l' ha
causata e spesso si è stati a guardare invece che agire. Una città sporca lo è perchè
non si fa la raccolta differenziata in casa e
si accetta l' immondizia sulla spiaggia
senza batter ciglio. Insomma, quel che è
accaduto è perché ci si volta, per pigrizia
o convenienza, dall 'al tra parte. Forse la
dimensione di "paese" è venuta meno, la
solidarietà e il controllo sociale propria
delle piccole comunità non c'è più, nemmeno qui. Ma si può ricostruire a cominciare dalle parrocchie e dai partiti politici,
i circoli culturali e lo sport. Un ammini-
stratore locale dovrebbe puntare sostanzialmente su questo per recuperare".
Le trasformazioni nella composizione
sociale della popolazione agropolese sono
aumentate nell'ultimo decennio. Rispetto a "chi è arrivato da fuori" quale integrazione sociale è stata offerta?
"L'esempio più eclatante è il centro storico: chi viene da fuori ha fatto anche forti
investimenti per nqualificare il tessuto abitativo ma ottiene ben pochi servizi in cambio; mentre chi ci vive da sempre mira ad
uno sfruttamento di rapina: imbottisce di
villeggianti catapecchie e trasforma le
piazze in pizzerie di scarsa qualità e di
esoso conto che durano lo spazio dell'estate. La colonia Rom è qui invece, mi risulta, da lunga data, e si è integrata perfettamente anche grazie alla commovente
tolleranza locale. Sono i marginali alla
stessa etnia Rom quelli che si mettono
fuori dalla legge".
Maria Grazia Caso mette sotto accusa le politiche comunali "a tolleranza
alta" su parcheggi e mercato. Sei d'ac·
cordo?
"E' un problema che esiste dappertutto: a Salerno hanno proposto aree delimitate anche per consentire agli extracomunitari di vendere la propria mercanzia, a
patto che si mettano in regola con le leggi
del commercio. Ma se chi stacca il biglietto del parcheggio davanti al municipio
utilizza falsi ticket con su scritto "comune
di Agropoli" come minimo c' è "culpa in
vigilando". Si tollera pensando di integrare come si può, per via di amicizie e rapporti consolidati, chi non ce la fa; ma si
impone una tassa illegale, si avalla un
comportamento deviante per quieto vivere. O per non vedere la natura vera del problema. Non è uno "zingaro", anzi è un
"agropolese infelice" quello che da anni
mi fa pagare il parcheggio in una piazzetta della città (e l' ho visto frequentare itribunali); è "uno zingaro felice", invece, un
signore che sulla spiaggia di Pollica vende
gelati e torna a sera a casa in paese. Mi
aspetterei cooperative che gestiscano i parcheggi, curino l'arredo urbano (sic!), puliscano le spiagge, facciano escursionismo, e tengano aperto qualche baretto in
più sul litorale".
Cosa fare allora?
"Resto dell'idea che civiltà vuole che
non ci si limiti tener decoroso il cuore del
cuore della città, ma a far qualcosa perché
la periferia non degradi. Ho visto pascolare i cavalli davanti alla sede dell'Asl e
non ho visto un gettacarte sul corso principale; è indispensabile ampliare la zona
pedonale e creare un'area parcheggi più
ampia, ristrutturare pesantemente il centro storico sul modello di Castellabate e
imporre un rigoroso regolamento edilizio
nel resto del comune. Infine, bisogna credere di più a messaggi positivi quali cultura ed ecologia, evitando iniziative saltuarie come quel festival etnico che l'anno scorso ha pateticamente scimmiottato
le grandi rassegne".
E sull'ambiente?
"C'è bisogno di maggiore rigore nella
difesa dell' ambiente, delle colline circostanti e del litorale. A Trentova c'è ancora un privato che crede di essere proprietario della scogliera a mare e ha messo
una recinzione di ferro e cemento impedendo l'utilizzo di uno splendido costone.
Non so se qualcuno alle piccole e grandi
denunce darà seguito".
Ci vuole anche una classe dirigente
locale dimostri di avere un po' polso ...
"Il timore di rompere un'amicizia, di
perdere qualche voto, finirà per prevalere. Le centinaia di candidati che si presentarono alle passate lezioni amministrative credo abbiano ancora un ruolo. Sconfitt i (o quasi) dal voto, dovrebbero vestire
i panni dei controllori del territorio e denunciare con spirito costruttivo i loro colleghi che amministrano le cose che non
vanno. Altrimenti non avranno speranze,
la prossima volta, di ottenere un seggio in
comune".
Pagina a cura di Paola Desiderio,
Oreste Mottola ed Angela Sabetta
IL VALOALORB
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lih!'f1ìll\'ll
16- 31 maggio 2003
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N.
10
IL VALGALORB 3
Carnevale, quando ogni scherzo vale
Paestum, nuovo museo a cielo aperto: carri allegorici abbandonati
-
Nel più totale abbandono, "riposa", in
varie zone di Paestum, ciò che resta del
carnevale: i carri. Dopo mesi di impegno
e di creatività,
sono caduti ne l "dimenticatoio" più totale e sembra che essi stessi attendano solo
la loro completa distruzione.
Al momento collocati un po' qua e là,
sembrano voler essere solo una sorta di arredo urbano post moderno. così assurdo in
un contesto di verde e di mare.
Quel senso di abbandono che comunicano, sembra riportarci a quel qui d di felliniana memoria che nello sguardo di un
turista o di un cittadino può evocare solo
tristezza.
Rovinati lentamente dall'inesorabile trascorrere del tempo vengono a creare un' atmosfera del tutto kitsch, ricordando quei
'·giorni di gloria" dove s filavano come
donne vanitose. attirando lo sguardo di
tutti.
La natura di Paestum, si è prestata dunque come museo d'arte moderna, ospitando queste "opere" a cielo aperto
E non si paga neanche il biglietto per
vederle.
Claudia lzzo
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Marino: l'aggressione a Sica non èdi natura politica
L'amministrazione non si presterà a strumentalizzazioni di nessun tipo
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Dopo giorni di silenzio ha deciso di parlare e di d ire la sua opi nione sull'aggressione al consigliere e candidato a sindaco
di Fi Enzo Sica. Pasquale Marino lo ha fatto
con un comunicato dai to ni polemici in cui
respinge qualsiasi accostamento tra quanto
avvenuto e la sua ammini strazione. "L 'aggressio ne al consigliere comunale Sica non
è di natura politica, sia ben chiaro" esordisce il primo cittadino " quel fatto di vio lenza è completamente slegato ad ogni logica
riconducibile all 'azione politica di quest'ammini strazione. Addirittura c'è chi
mette in correlazione l'aggressione con una
presunta volontà camorristica di appropriarsi del territorio attraverso il Prg. L' amministrazione rigetta con forza ogni tipo di
forzatura in tal senso. Il caso Sica è determinato da problemi di altra natura. Esso
nulla ha a che fare con la camorra, con il
Piano regolatore generale e con fantomatici personaggi della malavita organizzata intenti ad appropriarsi del territorio. L'amministrazione no n si presterà a strumentalizzazioni politiche di nessun tipo. Rigetta con
sdegno ogni attacco di questo tipo. Gli stessi che stiamo registrando da parte del Polo.
La politica che si fa a Capaccio è sana, sincera, trasparente. Essa è fi glia di una comunità laboriosa, di gente pulita ed animata da sani principi. Essa non ha assolutamente nessun tipo di contatto con la malavita organizzata. Ribadisco che non esiste
nessun collegamento tra l' aggressione al
consigliere Sica e presunti poteri tesi a destabilizzare la politica a Capaccio. La malavita organizzata è fu ori da questo Comune. I problemi che qui esistono appartengono solo alla micro criminalità, alla bassa manovalanza.
Ci sentiamo onorati di far parte di questa
comunità e di rappresentarla istituzionalmente. Rapporti con malavitosi quest' amministrazione non ne ha avuti e non ne avrà
mai. Se avessimo avuto collusioni del genere o comunque pressioni da parte della
camorra i primi a subime le conseguenza
sarebbero stati il sindaco, g li assessori , i
consiglieri di maggioranza.
L'amministrazione comunale ha espresso piena solidarietà a Sica. l problemi che
hanno determinato la sua aggressione non ci
interessano perché non sono riconducibili
alla politica. Non permetteremo più nessun
tipo di strumentalizzazione dell'accaduto da
parte della forza politica avversa che, in questo modo, tenta di denigrare la nostra azione al servizio della comunità". I partiti che
sostengono l'ammini strazione (Ds, Margherita, Comunisti Italiani) si trovano in perfetta sintonia con la posizione espressa dal
sindaco.
Q uesti concetti verranno ribaditi con
grande forza durante l'assise comunale monotematica convocata per lunedì 26 maggio
alle ore 19 dal presidente Vincenzo Mallamaci.
"L'opposizione - conclude Marino- non
ha argomenti e vorrebbe trasmettere, tramite la strumentalizzazione dell'aggressione
a Sica, l'immagine di un'amministrazione
in difficoltà. Ma la popolazione conosce benissimo la verità. Sa che stiamo operando
bene, sa che il Prg redatto dal professore
Forte è ottimo, rivoluzionario e verrà con-
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Sica: «Mai parlato di
intimidazione politica»
P ASQUALE MARINO
ENZO S ICA
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Come un'ombra incombente, temuta dal centrodestra, respinta con forza dal centrosinistra: la camorra. L'idea che dietro all'aggresgone al consigliere Enro Sica, can·
didato a sindaco di Forza Italia per le ammirùstrative del prossimo anno, si nasconda
questo spettro, ha spaccato in due la città, messo gli uni contro gli altri persone dello
stesso sctùeramento.
n consigliere Enro Sica è stato aggredito un lunedì sera, mentre tornava a casa in
auto, lungo una strada di campagna. Nei giorni precedenti aveva ricevuto minacce
ed intimidazioni scritte e per telefono. ''Non candidarti" dicevano. Lui ha sporto denuncia ed i suoi aggressori lo hanno saputo.
E' stato aggredito brutalmente. n centro-destra, rappresentato dal senatore Gaetano Fasolino, ha visto nell'accaduto un tentativo della malavita organizzata di in·
filtrarsi con prepotenza sul territorio, mettendo le mani sul Piano regolatore generale. ''Non c'è camorra" è stata la risposta del sindaco Pasquale Marino attorno al
quale la maggioranza ba fatto quadrato.
n prefetto ha garantito l'invio entro giugn!i di nuovi carabinieri. Dall'l giugno
arriveranno gli agenti della polizia stradale. Intanto sono aumentati i pattugliamenti
notturni dei militari dell'Arma.
L'epilogo della vicenda è racchiuso in un consiglio comunale appositamente con·
vocato dal presidente Vincenro Mallamaci. Un'occasione per fare un' attenta analisi della situazione criminale generale, relativa ai numerosi furti registrati negli ultimi tempi. Se da un lato si è ammesso un' aggravarsi della situazione, dall'altra è
stata respinta dalla maggioranza l'ipotesi che la camorra stia tentando di penetra·
re nel territorio. E' per questo che la maggior parte dei consiglieri, innanzi alla votazione della libera proposta dal consigliere Giuseppe Antonio Taddeo, che eviden·
ziava proprio l'aggressione di stampo malavitoso, hanno lasciato un'aula consilia·
re semivuota. Resta nella propria posizione il centrodestra, guidato dal senatore
Gaetano Fasolino.
Pasquale Mucciolo eletto nel consiglio
del movimento del turismo del vino
La giornalista napoletana
Manuela Piancastelli è la
nuova presidente della sezione campana del Movimento
turismo del vino, l'organizzazione che associa i più ùnportanti produttori enologici
italiani. Piancastelli sostituisce Corrado D'Ambra, storica fig ura dell'enologia in
Campania e fondatore del
movimento enoturistico nella
regione.Manuela Piancastelli, autrice di numerosi
libri sul vino, è stata eletta all'unanimità dal Consiglio direttivo, che è composto da
Carlo Nwneroso (azienda l
Borboni), Enninia Di Meo
(azienda Di Meo), Pasquale
Mucciolo (azienda Val Calore), Angela Di Crosta (azienda Torre Gaia) e Daniela
Mastroberardino (azienda
Terre Dora). Il Movimento
turismo del vino, come viene
sottolineato in una 1wta dell'
associazione, "ha fatto del-
l'accoglienza all'enoturista
112 propria filosofia ùzventando fonnule innovative come
Cantine Aperte e Calici di
stelle". "Sono stati dieci anni
di crescita enonne dell' enoturismo nella nostra regione,
dieci anni nel quale il ruolo
di Corrado D 'Ambra è stato
trainante e irripetibile - ha
commentato Piancastelli credo che oggi si vada verso
un profondo ripensamento
della filosofia dell'accoglienza che prevede un rapporto più stretto col territorio e con la diversa, più raffinilta e colta figura di enoturista".
"Nessuno ha detto che si trattava di un'aggressione di natura po·
liti ca.
Durante l'aggressione si è fatto
riferimento alla denuncia che bo
sporto alla caserma dei car a binie·
ri in seguito ad una lettera minatoria in cui mi veniva intimato di
non candidarmi".
Enzo Sica respinge le accuse del
sindaco Marino: "Ho sempre
detto che nel consiglio comunale
ci s ono tutte persone perbene, e
non ho mai fatto alcun riferimen·
to agli a mministr a tori di Capaccio.
Sono molto dispiaciuto per le dichiarazioni del sindaco:' Io stesso
ho detto che questo non è il momento 'di fare speculazioni di tip.o
politico.
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Cristus in mezzo a noi
Don Nicola e Don Marco Torraca preti fratelli
L'Alter Cristus questa è la
nostra missione di preti nella
realtà contemporanea. Così mi
rispondono Don Nicola e Don
Marco Torraca (nella foto).
Due preti di Gioi che oltre ad
essere fratelli nella fede e nella
missione che hanno scelto, o
meglio a cui sono stati chiamati, lo sono anche perché figli
della stessa madre e padre.
Sono due di tre fratelli, l'altro
Mario, vive in Australia sposato con Maria di Piaggine.
Le analogie finiscono qui.
Per il resto sono arri vati al sacerdozio per strade che più diverse non si può!
Don Nicola, parroco di Magliano e di Piano Vetrate, dopo
aver frequentato al scuola alberghiera di Salerno, scoprì la
sua vocazione Svizzera dove
lavorava in un Grand Hotel.
Fatto ritorno in Italia, ha fre-
quentato il seminario e poi ordinato sacerdote nella cattedrale di Vallo della Lucania da
S.E. M o ns. Giuseppe Casale il
23 maggio 1987.
Un "Vieni con me" sentito
al momento deli'Offertorio durante la messa e l'incontro con
i missionari cambiò la sua vita.
Diverso il percorso di Don
Marco. Entrato in seminario a
Il anni, ha percorso tutto l'iter scolastico nelle scuole di
Vallo della Lucania e poi al seminario di Salerno.
Il 30 aprile u.s. è stato ordiPer Don Nicola la speranza
nato sacerdote da S.E. moos. di rendere sempre più comuniGiuseppe Rocco Favale nella tà le anime delle sue parrocstessa chiesa di Vallo.
chie.
"E' difficile capire il proDon Marco è già destinato
getto di Dio. Il linguaggio che ad un ruolo di rilevo nella Diousa per chiamare non è diretto cesi di Vallo della Lucania con
ma capisci che il tuo ruolo è l' incarico dei segretario del veparte di un grande puzzle: pic- scovo e come corresponsabile
colo ma importante".
per la pastorale vocazionale e
Ma la missione di un prete giovanile. Intanto deve terminella società odierna qual è?
nare un corso presso l' Univer"Essere Cristo in mezzo alla sità Vaticana a Roma.
S.E. Giuseppe Rocco Favagente che dà più importanza ai
bisogni materiali che spiritua- li, in occasione del forum con
Il Valcalore, ci disse che la
li." Risponde Don Nicola.
"Amatevi come io vi ho crisi delle vocazioni non sta
amati, è sempre attuale" con- nelle poche chiamate ma nella
ferma Don Marco. "Dobbiamo , poca capacità di ascolto delle
essere testimoni della resurre- famiglie e dei giovani.
Trovare una così grande cazione concretizzando il dettato evangelico nella realtà in cui pacità di ascolto in una sola famiglia è rincuorante per lui e
si opera."
Nel futuro dei due preti di tutta la comunità diocesana!
Gioi cosa c'è?
Batto/o Scandizzo
Per il progetto "Primavera dei comuni"
Salvatore lannuzzi va dal presidente Ciampi
Una delegazione composta da 130 piccoli comuni ha partecipato all'iniziativa promossa da Legambiente "Piccola grande Italia" incontrando il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Tra i presenti
anche la piccola comunità di Valle dell'Angelo, rappresentata dal sindaco Salvatore Iannuzzi. L'incontro con il capo dello stato ha Iimarcate l'importante ruolo rivestito da queste piccole realtà e della loro valorizzazione
attraverso le forme associative. Come l'unione dei comuni "Alto Calore" tesa al miglioramento della qualità e qualità dei servizi, e la valorizzazione del patrimonio storico
e artistico del territorio. Paesi che rappresentano un tesoro prezioso da riconquistare.
"Oggi è il momento di una nuova missione ha affermato il presidente Ciampi -, riconquistiamo i piccoli paesi che si sono spopo-
Bici ncittà,
la festa dei bimbi
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Sono i bambini i veri protagonisti di questa manifestazione che quest'anno è arrivata
alla sua decima edizione nella Valle del Calore. E' stato un bello spettacolo colorato dai
volti arrossati dei cicloamatori discesi dalle
colline di Roccadaspide, con il sindaco, il
Dott. Giuseppe Capuano. Il tutto si è concluso nell'oasi di Torre di mare gestita da Legambiente di Capaccio, per il primo bagno
di stagione. Domenica 8 giugno si replica con
ritrovo a piazza Santini alle ore 9 ,30.
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ne di prodotti e manufatti tipici. E
premia scolaresche, istituzioni e
giornalisti, distintisi..per la .Jòro ·
partecipazione,,vigile ed _attiva alle
tematiche ambientali. In que·
st'ambito si assegna il premio
"Penna.Verde"., Quest'anno .è an·
dato alla nostra redattrice, nonché
corrispondenté del q~!itidiano "La
·Città"', Angetà·~abétt~cne· .:'come·
recita la motivazione • per ''la decisione-e I~Ìièisività"-cÒn·Ie-quali •
ha seguito alcune-inchieste glorna•
listiche_sul ~temlh':e· per.. il-v:alido
CARNI~OELTE
~. . -:.~-,- ~v== . . f:iti
MONTEDOGUE
"cPntdbmcr,ai...p.roblemi :deU!am~-:
lati per la ricerca di posti di lavoro nelle aree
metropolitane, e favoriamo verso di essi giovani e imprese, lo sviluppo dell'agricoltura
di qualità, la creazione di servizi in consorzio
tra i vari comuni. Nel futuro dei piccoli campanili un ruolo centrale è il valore delle tipicità locali". Realtà che custododiscono valori e tradizioni." Queste piccole comunità sono
portatrici di valori, culture tradizioni proprie
- rileva Iannuzzi - che vanno tutelate. Nell'era della globalizzazione si corre il rischio
che le varie realtà perdano la loro identità,
uniformandosi ai costumi imposti dalla società consumistica. Un rischio che va scongiurato". L'incontro al Quirinale è stata anche
l'occasione per lanciare un nuovo progetto
di Legambiente "Primavera dei comuni" che
si svolgerà nei prossimi mesi.
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Villa Littorio di Laurino si
è tenuta qualche giorno fa
un'importante riunione per
mettere a punto l'avvio
deli' ormai prossima strada
provinciale Villa LittorioIsca - Bellosguardo. Presenti tutti i sindaci del circondario, il presidente
della comunità montana
Calore Salernitano e l' assessore provinciale ai lavori pubblici e alla viabilità, Francesco Alfieri. Dunque, dopo anni di attesa e
di promesse, sembra essersi quasi realizzato il sogno
dei cilentani residenti nd-
l'entroterra. Finalmente
dalla fine di luglio saranno
terminati i lavori della strada provinciale che collegherà i comuni di Valle
dell'Angelo, Laurino e
Piaggine con Bellosguardo
e soprattutto con l' ospedale di Roccadaspide. Un
nuovo traguardo che permetterà finalmente a vari
paesi l'uscita da un isolamento che ancora esiste e
che soprattutto pesa enormemente sulle popolazioni interessate. Al momento chiunque volesse raggiungere H più vicino ospedale di Roccadaspide, do-
vrebbe percorrere circa 60
minuti in macchina transitando su strade da capogiro piene di curve.
La storia di questa strada
ha avuto inizio qualche
anno fa a V alle dell' Angelo, quando il sindaco Salvatore Iannuzzi attuale presidente dell'Unione dei comuni dell'alta Valle del
Calore, accelerò la costruzione di una nuova arteria
viaria, con lo scopo di liberare dali' isolamento i comuni di Valle dell 'Angelo,
Laurino e Piaggine.
Ora quel sogno sta per
realizzarsi.
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Amedeo Lettieri
Luigi Lettieri
tinue; in alcuni momenti eccessive da non
poterle assolvere. Se si lavora seriamente e si
mantiene la parola data i clienti non si perdono, ne portano altri.
Incontrate difficoltà trovandovi in una
zona rurale?
Siamo un po' penalizzati perché lontani
dai centri di collegamento però abbiamo scelto di restare per contribuire alla crescita del
nostro paese. La stessa amministrazione comunale ci sostiene facendo tutto quello che
può per migliorare le infrastrutture.
Quali consigli dareste a chi volesse avviare un'azienda?
Questo è un momento delicato per nascere lavorativamente perché le nuove generazioni sono poco inclini al sacrificio; inoltre
per farsi conoscere c'è bisogno di tempo e la
concorrenza è sleale. Sembra difficile ma non
è impossibile.
Ci vuole coraggio, responsabilità e serietà con un pizzico di fortuna. Consiglio di lavorare prima con aziende sicure e poi pian
piano avventurarsi nel mondo dell'imprenditoria senza pretendere tutto e subito.
Per i vostri figli?
Prioritariamente devono completare il percorso di studi perché la cultura è fondamentale, poi ci auguriamo che proseguano il nostro lavoro. Sono del parere che un'azienda,
per chiamarsi tale, ha bisogno del lavoro costante di due generazioni: la prima crea e la
seconda deve avere la volontà di continuare.
Gina Chiacchiaro e Rosa/ba Marciano
A Villa Littorio, Gorga di Stio e Montano Antilia i coltivatori non ci stanno
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campi delle colline di Roccadaspide, a Terzerie, esiste la 'Trasporti Lettieri s.r.l.," un'altra delle realtà positive del nostro territorio.
Lettieri Luigi e Lettieri Amedeo, cognati, ne
sono i titolari e posseggono 15 autocarri di
piccola e media grandezza che possono trasportare fino a 135q. Si occupano dell'amministrazione della società insieme alle rispettive mogli e ad un'impiegata. "Rilevammo l'azienda nella quale già lavoravo come
autista- dice il signor Luigi - nell'86 e ad
oggi, con l' impegno, la costanza e la tenacia,
siamo cresciuti in maniera graduale e continua senza azzardi e decisioni avventate".
Di che cosa si occupa la vostra ditta?
Effettuiamo trasporti in tutta la regione distribuendo ricambi auto e materiale elettrico
industriale per 1'80%. Siamo anche spedizionieri, rispondiamo ad ogni tipo di richiesta, abbiamo collegamenti in tutta Italia.
Quanti dipendenti avete?
Sono 15 le persone che lavorano nella
ditta, tra i 20 e i 40 anni, tutti della nostra
zona; alcuni sono con noi da quando abbiamo cominciato. C'è un ottimo rapporto, nessuno è mai stato licenziato; chi è andato via
lo ha fano per un lavoro migliore.
Siete soddisfatti di quello che avete realizzato?
Lo siamo ma si può sempre fare di più correggendo gli errori e sperimentando nuove
strategie lavorati ve.
Non possiamo avventurarci in scelte azzardate perché ci sentiamo responsabili delle
15 famiglie che "trasportiamo".
Avete registrato momenti di crisi?
No, le richieste lavorative sono state con-
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Che colpa abbiamo noi se tutti vogliono i fagioli di Controne?
Osannati in tv dal gastronomo
Beppe Bigazzi sono nei menu
dei migliori ristoranti della Campania. Parliamo dei fagioli di
Controne. Michele Ferrante
(nella foto), 50 anni, è colui che
ha più lavorato per costruire questo piccolo miracolo. Agricoltore autodidatta, ha messo a punto
numerose innovazioni alla tecnica di coltivazione del legume.
Politicamente sta a destra da una
vita, militante del Msi da giovanissimo oggi vota Alleanza Nazionale, ma è un accanito sostenitore del Parco Nazionale del
Cilento ed è sostenitore convinto del presidente Giuseppe Tarallo. "E' l'uomo giusto al posto
giusto. Non condivido affatto la
battaglia del Polo contro di lui".
Avversa anche la progettata costruzione della Fondovalle Calore e si dichiara pronto ad opporsi alle ruspe. Ci chiede di fare alcune precisazioni sulla notizia,
emersa dal reportage di Oreste
Mottola su Villa Linorio, sui fagioli comprati nella frazione di
Laurino e rivenduti col "marchio" di Controne. I fagioli di
Controne si fregiano della
De.co., la denominazione comunale, qualcosa che somiglia alla
vecchia doc. E' il comune che
deve sorvegliare sugli abusi, ovvero impedire che nessuno possa
spacciare per "fagioli di Controne", quelli che arrivano, nella migliore delle ipotesi, da Villa Littorio, Gorga o Montano Antilia,
o peggio, dal Sudamerica.
Ferrante, che c'è di vero in
questa accusa...
"Dove c'è commercio fiorente in agguato c'è sempre la magagna. E la mela marcia c'è
anche nel migliore meleto. Quindi anche a Controne. Il consu-
Lido
Kennedy
a •igbt
day
malore si può difendere privilegiando il contadino, chi può dimostrare di coltivare fagioli, non
chi fa l' intermediatore. E poi
mica si vendono solo i fagioli di
Villa Littorio: anche di Castelcivita, Postiglione come di qualche
zona di Altavilla. Mancando un
marchio d'origine accade di
tutto. Però va precisato che il
grosso della vendita si realizza
ancora a Controne".
Qual è la quotazione di quest'anno dei fagioli, quelli veri,
di Controne?
"Siamo già a nove euro al chilogrammo. C'è un aumento della
domanda e scarsità di produzione: presto si arriverà a l Oeuro al
chilogrammo".
Scusi, Ferrante. Ma c'è un
modo per capire, ad occhio,
quali sono i veri fagioli di Controne?
"Di scientifico non c'è niente.
Non c'è un test, c'è la solo la sensibilità del palato. Ho conosciuto un' infermiera di Paestum che
mi dice che gli unici fagioli che
non le fanno male sono i nostri.
Che altro vuole che dica ... ".
m:mPACCIU
""Swwt'AAW
Una Consulta
per stare vicino ai so ,.
Il Banco di
Credito Cooperativo di Capaccio ha istituito la
"Consulta dei
Soci". Il presidente, dott. Alessandro Petraglia
(11ella foto) ci
spiega quali funzioni svolgerà questo nuovo progetto?
"La Consulta dei Soci è un organo
di costante collegamento con i Soci
ed i clienti delle diverse comunità,
dove la Banca svolge la sua attività.
Ne recepisce le esigenze e le proposte, e presta attenzione ai loro interessi ed a quelli delle comunità stesse. La Consulta non ha poteri amministrativi, vuole sentire " il polso"
della base sociale.
111 cosa co11siste il suo ruolo?
" Il mio è un ruolo di coordinamento tra i membri della Consulta e
gli organi amministrativi della
Banca, dovrò presiedere alle riunio·
ni della Consulta e tenere contatti con
il Presidente Antonio Vecchio.
Insieme a tutti i membri della con·
suJta, sono a completa disposizione di
soci e clienti per sentire i loro pareri
sulle iniziative intraprese e da intraprendere. D Consiglio d' Ammini·
strazione ba voluto colmare quei
vuoti che è normale che si creino tra
i soci e la Banca,·in particolar modo
nei comuni che non hanno un amministratore che li-rappresenti in seno
al Consiglio di Amministrazione.
Da ciii è costituita la "Consulta"?
''Da 30-soci, espressione delle comunità locali:
Basta fare attenzione al
prezzo. Se costano poco non
sono di Controne....
"Non è così semplice, anzi. I
truffatori più capaci impongono
prezzi altissimi. Già sono oltre i
dieci euro al Kg. L'unica garanzia, al momento, è la conoscenza della serietà di chi vende. E'
ovvio che il nostro comune deve
darsi una struttura di sorveglianza. Sennò il marchio comunale è
solo una burletta".
E il mondo della ricerca
scientifica?. Ogni tanto annunciano che siete in vari programmi di ricerca.
"Poi mancano i fondi e tutto si
ferma. Siamo ancora abbandonati. Poi ai convegni ci diciamo
altro ma la verità è questa. Qualche passo in avanti si è fatto solo
grazie a pochi appassionati o a
chi come me in quest'attività ci
ha investito una barca (per me!)
di soldi".
Una soluzione al problema
può arrivare dall'imposizione
deii'Igp (indicazione geografica
protetta) al fagiolo di Controne
come agli altri fagioli cilentani.
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16-31 maggio 2003 l N.10
redazione@ilva lcalore. it
CAPACCIO
IL VALCJALORB 7
Il Referendum: elettrodotto coattivo
Lucio Capo
Un "calice" di vino
tra i Templi
Chi è toccato dai fili di 380mila Volts deve poter vivere
L'idea dell'enoteca " 11 Calice" è
naturale. Portare
il vino nel luogo
storico per antonomasia, avere
come obiettivo la
conoscellZa d elle
vigne ed invogliare ad "abbeverarsi" alla cultura
enogastronomica delle fonti Dionisiache. Elvira Cuoco Barlotti (nellafow),
ha avuto come maestro Nonno Tommaso, esperto somelier, ba insegnato ai
suoi nipoti e a chi frequentava la sua
casa la gioia del mangiar e del bere
bene. Da questa antica tradizione di famiglia è nata la voglia di avere un piccolo punto vendita nell'area Archeologica di Paestmu, dove offrire prodotti
tipici e vino di qualità delle terre Campane, così ricche di storia enogastronomica. Questo salotto del vino, che
mette in vetrina il meglio della produzione enologica italiana, in un co1mubio
di cibo e cultura, è stato molto apprezzato dal turismo colto, sempre alla ricerca della qualità e della professionalità. Per Paestum, si potrebbe ripetere
l'esperienza già fatta a Pompei, individuare i vecchi orti all'interno della
città, e sperimentare una prodllZione
di vino antico, con le stesse uve coltivate dai Greci." La cultura del vino e l'educazione al bere è lo spirito che anima
l'enoteca -ha voluto sottolineare Elvira Cuoco Barlotti- sono sempre di più
i giovani che frequentano le enoteche e
i wine bar, ed è quindi necessario of,..
•
1
•
...
1 °4 ...
tnn: , non suto vmo w IJ.Uittlw, ma
anche la saggezza del bere, che è piacere e non vizio. Formare ed informare sul "'l-ino è lo scopo dell'enoteca . "11
Calice", per l'autunno ha programmato delle "Serate Dionisiache", con
lezioni di vino e di vita, nel ricordo degli
insegnamenti di nonno Tommaso.
La scarsa attenzione de i media sui
temi referendari del prossimo 15 Giugno insieme all' appiattimento della discussione solo s ul (seppur importante)
referendum 'riguardante I' artico lo 18
dello statuto dei lavoratori, rende necessarie alcune note sul referendum per
l 'abrogazione d el cosiddetto "e lettrodotto coattivo".
Il problema di parte nza è l ' e lettrosmog, cioè la possibilità di effett i sanitari dovu ti ai campi elettromagnetici
generati d agli elettrodotti o altre emittenti . Spesso le cronache degli ultimi
anni hanno segnalato proteste e allarmi
popolari . Nelle nostre zo ne l 'attenzione si è co ncentrata specialmente attorno
alle antenne per telefonia cellulare ed
alla dorsale di 380.000 Volts che attraversa la piana del Sele per continuare
nella valle del Calo re fin o al Vallo di
D iano.
La sensazione di insicurezza è ulteriormente aumentata con i decreti at- PIAGGINE, il solitario comizio di Enzo Marra pro referendum.
tuativi de lla " legge quadro" 36/200 1,
annunciati dal governo in queste setti- spica un regime di mercato più concor- solvere alla fonte il prob lema evitando
mane, i quali non hanno recepito appie- renziale a seguito dell a liberalizzazio - che gli e le ttrodotti passino nei propri
no i limiti d i atten zione propos ti da più ne della produzione e distribuzione del- terreni.
parti, tra cui alcuni ambienti di ricerca l'energia ele ttrica in Italia, in atto in
Il fine ultimo dei sostenitori d el sì è di
scien ti fica.
q uesto periodo. Porre difficoltà alla aprire un tavolo di trattative in c ui il
Questo referendum si ripropone di creazione di nuovi elettrodo tti potreb - problema sia risolto in modo più genedare al cittadino la possibilità di bloc- be rallentare, ed in alcuni casi fermare, rale, te nendo conto al meglio del princare il prolife rare degli elettrodotti fa- tale rinnovamento a favore del vecchio c ipio d i precau zione , inserendo ne l d iscendogli scegliere se far passare o no le monopolis ta (leggi ENEL). Del resto corso anc he le radiazion i prodo tte da
linee elettriche n'e l proprio terreno.
anche l 'ENEL vede nell ' abrogazione emittenti radiotelevisive e/o di telefoEsso riguarda l'abrogazione dell ' ar- dell'articolo 11 9 una tendenza perico- nia mobile.
Un referendum importante, quindi,
ticolo 119 del Regio Decreto N. 1775, losa, in quanto rallenterebbe i suoi piani
c he coinvolge i processi econo mici dei
che impone ai cittadini di lasciare il pas- di sviluppo futuro.
saggio alle condutture e lettriche a chi
Dall 'altro l ato vengo no fatte consi- prossimi anni in Italia, ma soprattutto
ne abbia o ttenuto l ' autorizzazione.
derazioni sanitarie. Infatti il cosiddetto la salute delle persone. La vittori a del
Iu praliça ·ii çÌtiaùiuu- è vùUligaiu a ·-·"pJÌuçipiu ùi pu:;(.;auL.Ìuue, çuu s Ì!;ìie uu u ùeil' asicusiuu i~atu 1-'U i..H:~ÌJ Ùt: 1 i veconcede re il proprio terreno a qualsiasi rebbe valori di campo di induzione ma- larsi una sconfitta, forse definitiva, per
ente che abbia otten uto auto rizzazione a g netica inferiori a 0 ,2 microTesla men- le forze c he si battono per la preminencostruire un elettrodotto. Egli, quindi, tre sia le leggi attuali che quelle annun- z a della salute rispetto agli interessi
no n ha diritto di negare una si tuazio ne ciate ( i d ecreti attuativi d ella legge qua- economici.
potenzialmente dannosa per l a sua sa- dro 36/2001) propongono al più obietAntonio Petrag/ia
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L'esp erienza di docenti, genitori ed alunni delle scuole di Capaccio-Paestum
Freddo Nord? Noi vi abbiamo trovato calore e.
Un gemellaggio per sfatare in un colpo
tutti i luoghi comuni sulle differenze tra il caloroso Sud e il freddo, calcolatore Nord. 11
maggio 2003 attraversiamo il Po dopo un
lungo, ma piacevole e animato viaggio.
Siamo un gruppo di alunni, docenti e genitori
di Capaccio -Paestum gemellati con i comuni e le scuole di Omegna, Cesara ed Arola.
Arriviamo ad Omegna, provincia di Verbano Cusio - Ossola, in anticipo, ma dopo appena dieci minuti Loredana Lodofo, dirigente del Circolo di Omegna, viene personalmente ad incontrarci, è elegante, solerte, attenta, ci guida verso l'albergo a quattro stelle di Pettenasco sul lago d ' 01ta, il "lago incantato", detto anche Cusio, dagli Osci. In
poco tempo siamo tutti pronti e ci siamo già
rinfrancati dalla fatica del viaggio, ci aspettano per la cena e così ci riabbracciamo con
colleghi, genitori e bambini già conosciuti a
novembre, ne conosciamo altri, l'atmosfera
è già familiare. ll giorno dopo: visita in Municipio e alle scuole di Omegna, Cesara e
Arola ricevuti dai tre sindaci Alberto Buzio,
Silvio Minazzi e Mario Tacca, con cordialità, sincero affetto. Le scuole sono pe1fette,
ampi spazi, tanta creatività, fantasia e amore
per il territorio. Nel pomeriggio il giro per
Omegna tra le mani il quadernone preparato
dagli insegnanti che attraverso un gioco. alla
ricerca della N smarrita di Omega, ci condurrà a visitare la cittadina, ci aspetta la Ludoteca del Parco della Fantasia, dopo il divertente spettacolo del m ago, che coinvolge
bambini e insegnanti, entriamo in w1 mondo
a dimensione di bambini, un posto per unparare, crescere giocando, c'è chi sceglie i
n-avestimenti, chi le cosn·uzioni, chi la cucina, chi i giochi a computers e, non ci crederete, ma c'è anche chi si immerge nella lettura
di un libro di Gianni Rodari, il vero protagonista di questo nostro viaggio. Un paesaggio
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Giulio, così piccola che rispecchia l' immagine dell' isola che ognuno di noi ha avuto da
bambino, percorriamo in silenzio la via della
meditazione, soffermandoci a leggere i detti
che invitano al silenzio, all'ascolto. Li porteremo con noi ci aiuteranno ad affrontare la
vita più serenamente. Tra bambini, genitori e
docenti n-e giomi soli hanno creato un clima
di amicizia e di sincero affetto per cui la cena
di saluto è davvero infmmale, non mancano
i saluti delle autorità, gli scambi di regali,
canti napoletani, lombardi, poesie nate qui
dove un po' tutti abbiamo imparato a parlare in rima, infme un grande applauso a Bartolo, che ha voluto fermamente questo gemellaggio, lo ha gestito e animato. Viaggio di
ritomo portiamo con noi un po' di Omegna:
è Gabriella, ideatrice e conduttrice di un progetto che tende a coniugare Rodari e modernità, attraverso l' invenzionedi giochi linguistici a computer, impostati sull'opera di Gian-
ni Rodari, viene a Salerno per far parte del
tavolo progettuale dell'Expo.
Riabbracciamo i nostri, adulti e bambini
abbiamo imparato che tra il Nord e il Sud del
mondo l'amicizia può nascere purchè ognuno di noi veda e rispetta nell'altro il suo essere uomo.
Enza Marandino
Siamo aperti in tutta Italia,
siamo aperti tuffo l'anno.
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mozzafiato ci attende il giorno dopo menn·e
saliamo verso Macugnaca, immersi nel
verde, catturati da travolgenti cascate. La visita al museo W alzer, tribù nomade di origine e lingua tedesca che occuparono nel Medioevo le alti valli del Monte Rosa, ci fa conoscere la vita dura condotta da queste popolazioni, sicw"lUilente tutti ricorderemo che
il pane veniva fatto una volta all'anno e conservato in luoghi areati. L ' antica Miniera
d'oro della Guia è Il a testimoniare la dura e
indusniosa fatica dei minatori. Qualcuno arditamente raggiunge anche il lago delle fate.
Ancora più su vero il centro di Macugnaca,
ma il monte Rosa rifiuta di apparire nascosto
dalla foschia. Visita a Forum, il giorno 14,
per scoprire la memo1ia storica di questo territorio, famoso per le pentole, le caffettiere e
i rubinetti, ma anche per ammirare le sculture e i fantasiosi quadri di Giorgio Rava. Dulcis in fundo la gita sul Lago verso l'Isola S.
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hanno ultimato un programma di recupero dalla tossicodipendenza.
Il progetto, sarà gestito dalla SGE
Forum Onlus (soggetto capofila), QS&
Partners di V. Quagliano & C. e dall' Associazione di Volontariato Onlus
"Verso La Vita".
Mira all'erogazione di formazione, assistenza e consulenza per la creazione di
imprese operanti nel terzo settore promosse da tossicodipendenti con l'ob·
biettivo strategico di creare nuove prospettive ed opportunità occupazionali soprattutto per coloro che sono emarginati dal mercato del lavoro.
L'intervento pianificato prevede, infatti,. la formazione di 15 aspiranti imprenditori supportati nei processi di ideazione, pianificazione, nascita e sviluppo
dell'atti v ità.
Il percorso integrato progettato comprende 200 ore di formazione e studio in
aula, l 00 ore di stage o project work, l 00
ore di consulenza ed assistenza all'avvio
di impresa.
·n team di progetto ha inoltre verificato la rispondenza dell'intervento al
"Piano di Zona Ambito Salerno 6 e, grazie alla fattiva collaborazione dell' Amministrazione Comu nale di Capaccio
(Ente capofila il piano di zona), è stato
Lo staff di "Verso la Vita".
possibile acquisire parere favorevole in
ordine all'iniziati va.
Il partenariato di progetto è stato promosso dalla Banca di Credito Cooperativo di Capaccio" la quale, attraverso il
proprio Ufficio Sviluppo, ha progettato
l'intervento, mostrando ancora una volta
sensibilità e concretezza verso le problematiche sociali del territori o e lo sviluppo economico locale. Alcuni membri
del Consiglio di Amministrazione della
Banca fanno parte dell'Organigramma di
Gestione del progetto (Pingaro, Barlotti). Il responsabile designato presidente
dell'Organigramma di gestione è Fausto
Sabia, già presidente dell'Associazione
di Volontariato "Verso La Vita" che ha
al suo attivo più di un centinaio di casi di
ragazzi sottratti al tunnel della droga.
Un ulteriore elemento, innovativo per
l'ambito territoriale, è costituito dal coinvolgimento atti vo, oltre c he dagl'am-
Roccadaspide, apre il reparto di ortopedia
All'ospedale civile di
Roccadaspide è stata finalmente attivata l'unità operativa d'ortopedia. "Ormai
il reparto ha preso i l via afferma il primario Angelo Feola - e quando sarà
completata l'équipe medica e infermieristica potremmo
programmare
anche gli interventi a lunga
scadenza". Le stanze singole che ospitano i malati
sono dotate di tutti i comfort, e realizzate nel pieno
rispetto delle normative vigenti. L'unità operativa
vede la presenza di sei
posti letto più uno di Day
Surger e uno di Day Hospital e la disponibilità di
apparecchiature di ultima
generazione. Il reparto
inoltre sarà dotato anche di
un sofisticato artroscopio.
Una strumentazione importante soprattutto in relazione al fatto che il dirigente Feola, proveniente
dal nosocomio di Vallo
della Lucania, ha maturato
una vasta esperienza in chirurgia artroscopica del ginocchio, e della spalla in
particolare. Oltre a quella
acquisita in traumatologia
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della strada, agricola e industriale. L'attivazione di
questo reparto era attesa da
tempo da tutti i cittadini
della Valle del Calore e
senza dubbio avrà una rilevanza notevole. Grazie alla
disponibilità del reparto di
ortopedia saranno garantiti
agli utenti nuovi servizi
sempre più efficienti.
Un'attivazione importante anche in relazione
alla vocazione agricola del
territorio e la frequenza
d'incidenti sul lavoro che
si verificano in tutto il
comprensorio. Soprattutto
nel periodo della raccolta
delle olive, ma non solo.
Basti pensare, che in poco
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tel. 3388378581.
tempo sono state effettuate migliaia di visite ambulatoriali, senza contare tutti
i gessi realizzati a seguito
di vari tipi di fratture.
Molte delle quali conseguenza di incidenti sul lavoro. Nell'unità operativa
d'ortopedia grazie anche
alla presenza di moderne
apparecchiature saranno
realizzati tutti gli interventi di traumatologia ed ortopedia. Ora si attende l'attivazione delle altre unità, e
tra queste i reparti di ginecologia e pediatria dove attualmente vengono effettuati solo i servizi ambulatoriali.
-Azienda leader nel settore arredamento casa, per apertura
ministratori e funzionari della banca di
Credito di Capaccio, anche da dirigenti,
quadri e titol ari di imprese. L'iniziativa
intende individuare spazi di collaborare
in ambito turistico, ambientale e produttivo anche attraverso la creazione di cooperative, associazioni, fondazioni ed
imprese stimolando l'offerta di servizi in
segmenti interstiziali del mercato le cui
caratte risti che derivano dalla domanda
espressa dalla realtà socio economica del
territorio. Tutta l' articolazione del progetto si basa su questo approccio e la selezione delle "Business Idea" sulle quali
incentrate l'azione formativa e consulenza avverrà in funzione delle esigenze e delle potenzialità espressa dalla realtà socioeconomica del territorio. Concretamente , attraverso il pieno coinvolgimento dell'insieme degli attori chiave,
pubblici e privati, si intende avviare nel
futuro un'azione di economia sociale (di
welfare mix) che sappia riconciliare i due
valori "Imprenditorialità e Solidarietà"
che troppo spesso sono stati separati dall'azione del mercato e dallo Stato.
In altri termini, un " Progetto per il Sociale" non finalizzato a raccogliere le
"Vittime della competitività" ma, al contrario, orientato a ridurre le barriere tra
risorse finanziarie ed umane per la pro gettualità sociale, la formazione e la
creazione di posti di lavoro, il tutto a
vantaggio di iniziati ve volute dagli attori stessi dell'area.
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16-31 maggio 2003
l paesj dell'anima:
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MAGLIANO VfTERE
N.
10
IL VALO&LO- 9
a cura di Giuseppe Liuccio
[email protected]
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~~c::.
Conti ebaroni nei palazzi. Per ivicoli sciama l'esercito senza nome di contadini epastori
Il cimitero di Monteforte è aperto ai
venti con i contrafforti dei monti a far
da quinta. I morti vegli ano le povere
campagne da cui trassero,a sudori, il
pane stento.
La strada procede a tornanti ariosi:
balconate spalancate sui declivi a scivolo nell a vallata. Ci sono stato di recente. C'era il fasto dei colori sgargianti
dei giorni di festa nelle campagne del
Cilento interno in una mattinata luminosa di Maggio. Il rosso intenso dei papaveri gareggiava con il viola cardinalizio dei cardi e macchie di ginestre rovesciavano colate di giallo-oro agli argini di strade e sui declivi delle colline
incolte; e ingioiellavano montagne rigogliose di vegetazione, pigmentandone il verde intenso. La macchina arrancava solitaria per la provinciale sconnessa ed avvallata dall'incuria e turbava il pascolo sereno di una capra c he
dava voce alla protesta del campanaccio, il cui suono ingigantito dall 'eco andava a spegners i roco nella vallata. E
una vecchia con il suo carico di sulla
fiorita, curva sotto il peso degli anni e
dell ' artri te, guardava incuriosita ed accennava ad un timido saluto con un sorriso pudi co a mezza bocca sdentata.
Ad una svolta Capizzo che, nel grumo
di case a corona della Chiesa Madre, te-
"Ce l'abbiamo fatta! Finalmente un giornale tutto nostro
dove possiamo scrivere ciò che
vogli amo. Q ui si può! Soprattutto ci si co nosce e le nostre
idee diventano articoli ... " Così
i commenti dei piccoli redatto·
ri, del nuovo giornale ideato e
composto per loro e con loro.
Venerdì 16 maggio scorso,
all ' interno dell a manifestazione di presentazione di "Exposcuola 2003", un pi ccolo spazio tutto per noi e, alla presenza dei giovani redattori , dei
loro genitori , dei giornalisti , di
autorità politiche e sanitarie e
Una veduta di Magliano Nuova. In basso il pilota Filippo Matonti.
stimonia di !aure basiliane. Il campanile unico nella massiccia struttura da fortili zio e la Chiesa di San Fortunato mi
accendevano memoria di anni lontani,
quando un parroco colto e pio, don Telemaco, mi riecheggiava nel nome freschi studi di poemi omerici e mi introduceva con sapi enza e pazienza alla conoscenza ragionata del patrimonio arti stico della Parrocchiale: tele di grande
valore (ahimè in seguito trafugate!) e
pregevoli affreschi sulle volte e nelle
cappelle laterali.
E mi parlava di processioni pen itenziali e di acque lustrali , che, ieri come
oggi, si snodavano in Luglio su per le
mulattiere ombrose di montagna a conquista di panorami da delirio e testimonianze di fede nella materializzazione
degli ex-voto tra fiammelle di candele,
trepide lucciole zig-zaganti. e glori a di
campane a distesa che si rincorrevano e
si rincorrono tra valle e monte: San
Mauro Protettore veglia di lass ù tra
gente e campagne, immobile nell a nicchia con la pesante statua di malta, mattoni e gesso policromo, benedicente.
Sono nel territorio di Magliano, che
a qualche kilometro di distanza si stende pigro a margine di strada o si arrampica ardito a conqui sta di monte fi no
alla cappella rupestre di Santa Lucia, a
ridosso della Montagna Rossa, meta di
pellegrinaggi di fede consumati all 'alba per arditi percorsi di campagna.
Di Magliano ce ne sono due, il Vetere quaggiù, a dominio dell' Alto Alento, il Nuovo lassù, aperto all'anfiteatro
ubertoso della Valle del Calore e quasi
a precipizio sulle gole del fiume, verde
ed incontaminato regno della lontra fin
laggiù all 'oasi di Remolino, che rifrange l'argento della cascata alla rupe, orrida e bellissima, di Felitto. Magliano
fu stato autonomo e forte ed evoca le
battaglie dei Goti e l'inespugnabile
passo della "Preta Berciata" per il difficile accesso dal territorio dell' Alento
a quello del Calore, e di là, attraverso
la Sella del Corsicato, al Vallo di Diano
e fi no a Grumentum nella Valle dell ' Agri: percorso che di certo conobbero Velini e Pestani per comunicare, via terra
con Sibari , animando traffici e commerci dal Tirreno all o Ionio.
Dalle pagine di storia fuoriescono
conti e baroni a popolare residenze di
pregio e mani eri turriti; e per i vicoli
sciama l'esercito senza nome di contadini e pastori alle prese con la quotidiana fatica del vivere. E, a prestar orecchi o alla brezza leggera che ali ta s ui
fiori spontanei sbocciati per incanto sui
muri della vecchia chiesa, riecheggiano
le gesta di Menechiello, brigante spietato con i potenti e generoso con i de-
boli, che, nativo della vici na Gorga,
esercitò dominio di vita e di morte su di
un bel pezzo di territorio cilentano.
Tra gli alberi già spiumati nei fiori,
che promettono delizie di frutti di pross ima matu razione, si leva il canto di
Pasquale Lombardi, medico instancabile e generoso, poeta di stampo carducciano, intriso spesso di retorica, ma non
privo di tensione ideale e commozione
emotiva: E i versi roteano nel cielo della
primavera odorosa e s'insinuano nel suo
palazzo gentilizio, acquisito da poco al
patri monio pubb lico e destinato a diventare, si spera, contenitore di attività
culturali.
Sfreccia nell'azzurro un reattore per
rotte lontane con la sua scia lattiginosa
che lenta svapora: E , per incanto, mi si
materializza la figura di Filippo Matonti
, pi lota coraggioso, social ista idealista,
nato da queste parti e morto in Francia
tra la considerazione dei democratici di
mezza Europa, pri mo fra tutti un intellettuale del livello di Andrè Malreaux,
che lo volle in una squadra di generosi
militanti combattenti contro fra nchismo
e fascis mo.
Si fece onore. E portò alto il nome del
C ile nto e dell 'Itali a in Europa e nel
mondo. A quanto io sappia, il suo paese
natale non gli ha ded icato neppure una
lapide.
Proseguo il mi o viaggio verso l'interno con la macchina che arranca alla
conqui sta di Stio e mi lascio alle spalle
Magliano, che minaccia voli arditi dal
dirupo di una falesia, che, bellissima, si
accende d' ocra al sole del tramonto.
Sono nel cuore verde del Parco del
Cilento ed uno stormo garrulo di rondini , ubriache di luce e di voli, mi accende entusiasmo d' amore per la mia terra
di origine e mi figuro scenari prossimi
ve nturi di svi luppo sulla base delle
enormi potenzialità inespresse: storia,
tradizio ni fo lcloriche, valorizzazi one
dei centri storici, recupero de li' archilettura rurale, riscoperta dei vecchi mestieri, esaltazione degli antichi sapori e,
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l Piccoli, l'informazione si fa bambina
di tanti insegnanti impegnati a
programmare i nuovi progetti
legati all ' Exposcuola, è stato
presentato il giornale "i Piccoli". Quanta gente ! Per ass istere a questo semplice evento che
vedeva protagonisti dei giovanissi mi "giornalisti".
Parole di elogio e di apprezzamento da parte delle personalità intervenute non sono
certo mancate . Il presidente
della Provincia, Alfonso Andria, è riuscito a disimpegnarsi
perché ci teneva particolar-
"'""~~
mente a salutare di persona i
redattori.
"Il giornale è un piccolo
grande organo d' informazione
- dice · e con l a vostra vi vacità saprete coinvolgere, oltre ai
vostri coetanei, anche i loro genitori.
Non è detto poi , che voi piccoli non poss iate insegnare
qualcosa ai grandi giornalisti."
La dottoressa, Maria Vittoria
Carbonara, sottolinea l' vrigi nalità dell 'idea e definisce coraggiosa la proposta.
" Ho segui to da s tudiosa i
vari passaggi che hanno porta·
to alla pubblicazione dei " Piccoli"- Dichiara - Posso confermare che i giovani giornali sti
sono stati accompagnati con
professionali tà e discrezione.
Hanno avuto l' opportuni tà di
creare, di sperimentare, di collaborare."
Gina Chiacchiaro · l piccoli della redazione
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Segaligno, gambe arcuate, portava sessant'anni di diavolerie sulle spalle. Per questo
gli si erano incurvate, le spalle. Sempre era
andato foresto dietro le mandre, l'estate dormendo nell'ombra, l'inverno accucciato nell'argine dei parchi. Ubiquitario, con sette
spiriti in corpo, di giorno lo si vedeva in più
luoghi, appariva e spariva, piede lesto e lingua sciolta e due occhietti sorcini nel viso
affilato". Personaggio di natura, fissato in
una condizione distintiva che suona quasi
come una condanna. Con la sua fisiologica
rassegnazione al ruolo e da trasgressiva inclinazione alle piccole ruberie che pure gli
sono costate la mano destra, amputata con
un bel colpo d'accetta dal padrone del malcapitato pollaio; e con la dignitosa capacità
di sopportare nel segreto il danno; perché
lo scandalo è comunque da evitare, secondo la legge non scritta imperante nella resistente antropologia della piana (quella di
Paestum, per intendersi). Ed è questa che si
staglia nitida sullo sfondo delle storie esibite in affresco, come in mosaico (Pasquale
Maffeo, "La luna nel paniere. Racconti",
Caramanica Editore, pp. 214, euro IO). Le
quali potrebbero apparire frutto di una narrazione a presa diretta sul reale se non soccorresse provvidamente una capacità affabulativa sui generis, eletta a correggere i rischi del realismo regionale, di letteraria memoria, con un bagno nel paradosso che produce esiti persino funambolici nei casi in
cui riesce a liberare la carica fantastica dello
scrittore proteso a ricreare atmosfere di confortevole magia. Quel tanto di surreale che
sembra riconoscervisi è, certo, frutto dell'impegno di trasfigurazione narrativa della
materia, ma è anche il segno di un distan-
ziamento di cultura che, consentendo di cogliere credibili lacerti di vita nei recessi della
memoria contadina, quasi sollecita a trasformare in tipologie i personaggi rendendo
emblematiche le vicende. Costretti a muoversi, come in costume, su un proscenio che
ne circoscrive l'avventura, condizionandola il più delle volte, questi hanno l' intelligenza sollecita scaltrita dal bisogno, e si collocano al discrimine di un'epoca che, se ancora non ha consentito di maturare la necessità del cambiamento, fa tuttavia sentire
tutta l'angustia del presente, non certo confortabile con l'implicito richiamo all'ordine
familiare degli affetti o a quello tribale della
comunità rurale. L'impressione di trovarsi
di fronte a una galleria di ritratti, rappresentativi di un mondo particolare in un
tempo definito e lontanante, è corretta dalle
tensioni introdottevi con sottile humor dallo
scrittore, prodigo di umana solidarietà, ma
non disposto a nascondersi i limiti di una
cultura che come difesa non può che contare sulla regressione mentre la storia destina
a ben altri destini chi è capace di intuire le
linee di sviluppo della nuova civiltà che incalza. Non che Maffeo si spinga molto in là
nella delineazione di possibili prospettive.
Egli non è, né vuole essere scrittore "sociale"; s'accontenta di essere soltanto testimone e cronista di un mondo che la memoria
di chi se lo porta nelle radici custodisce gelosamente come un bene privato quasi possa
assimilarsi ali' incaico originario che negarantisce l'identità e che rimane consegnato
a un passato cui è bene guardare con distacco critico (ironico), ma anche con bonaria condiscendenza affettiva, per quel tanto
di "pedagogico" che esso veicola. "Storie,
come no, ognuno avrebbe la sua da raccon-
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Restaurate le mura antiche di Paestum:
sarà così possibile passeggiarci sopra
Ricordate la scena iniziale
del film "Pane e tulipani"?
La riviviamo con Nunzio Daniele nella zona archeologica di Paestum, davanti al
tempio di Athena, abbracciando con lo sguardo tutta
l'area archeologica. Lo studioso, amante della storia dei
greci, su nostra richiesta di
guidarci tra i resti dell' antica città, ci ripropone di rivivere quella scena raccontandoci dei greci, della loro cultura, del loro insediarsi a
Paestum, dell'avvicendarsi
dei lucani e dei romani sul
suolo che stiamo calpestando,
e concludendo con il dire che
siamo noi gli eredi dei greci
della loro sensibilità, arte,
poesia, e della razionalità dei
romani. Siamo un gruppo dell 'Associazione "Agora di Capaccio- Paestum", ben radi·
cati e tutti originari del territorio, che oggi abbiamo deciso di approfittare dell'apertura gratuita di musei e
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zone archeologiche per rivisitare Paestum. Ci avviamo
così con orgoglio, noi i veri
eredi di tanta civiltà, tra
schiere di turisti provenienti
da altre parti d'Italia e tanti
dall'estero, a bighellonare in
quest'area che ci appare in
luce diversa. Attraversando i
quartieri di abitazione discutendo sulla struttura delle
case qualcuno esprime il de siderio di rivivere almeno per
pochi minuti al tempo in cui
la città era nel pieno splendore, i templi restaurati dominano in tutta la loro bellezza e chi ha viaggiato sa
che né in Grecia, né in Sicilia sono così imponenti e ben
conservati. Giovanni Petillo,
come dirà poi Gianpietro il
giovane della compagnia,
sembra che ci porti a visitare
la sua casa, ricordando episodi di vita vissuto da ragazzo. Dopo la non meno entusiasmante visita al museo egli
ci propone la brevissima passeggiata sulle mura che porta
alla Torre Laura, sede di Legambiente, è Angelina che insiste anche se è tardi, perché
lo desidera e allora esprime
un desiderio, quello di poter
camminare sulle mura di
Paestum, avendo vissuto
un'esperienza simile nella
città di Lucca. Il paesaggio è
stupendo, siamo al tramonto
ed il sole colora le colonne di
sfumature che incantano. Allora ecco il motivo di questo
articolo: lanciare la proposta
di restaurare le mura, come
mi pare sia già in progetto,
ma cercando di fare in modo
da creare una suggestiva passeggiata sulle mura per i cinque chilometri del perimetro
che consentirebbe di vedere
la città antica dall'alto, e vi
giuro che è davvero sénsazionale e sarebbe un'ulteriore
attrazione per il grande attrattore.
Enza Marandino
tare. E in ciascun racconto, a saper! o intendere, c'è da prendere una lezioncina per la
vita", scrive nel più lungo e sospettamente
autobiografico dei racconti. Per quanto si
possa cambiare, dunque, rimane pur sempre il segno delle origini: contadini, bufalari, braccianti, ferrovieri, soldati, borghesucci, ladri, carcerati, secondini, patetici notabili, imbroglioni, millantatori, vanagloriasi, o loro opposti.
Vivono della tensione sottile in cui li ha
rappresentati in azione la particolare scrittura di Maffeo che riesce a velocizzare ritratto e discorso coniugando sintassi e parlate differenti, nei dialoghi o negli intermezzi illustrativi sempre fortemente tesi a
esiti capaci di sublimare il mimetismo di
partenza per una sorta di vocazione poetica,
sia pur raffrenata. E se il bozzettismo che
vi si coglie sembra d'ascendenza toscana e
pittorica, l'esito della rappresentazione ci
consegna piuttosto dei personaggi di destino volti a ritagliarsi uno spazio privato entro
un contesto che sembra condannare all'omologazione. A riscattare il tutto interviene
la bonomia dell'autore che consegna i personaggi al gioco sottile della testimonianza
letteraria. È questa che interviene quasi a
contaminare criticamente la loro elementare saggezza coniugandola con la più raffinata esperienza dell'intellettuale che si concede anche attraversamenti in prima persona (di tipo autobiografico) quando in gioco
è il giudizio sulla storia o sui tragici eventi
che spesso ad essa s'accompagnano svelando certi misteriosi atti che rivelano la
complessità dell'uomo.
Luigi Reina
ordinario di Letteratura italiana,
Università di Salerno
rP.AES..T.lllvJ,_
_ _ ____.
Primo raduno
Lambretta e Vespa
Un appuntamento da non perdere per gli
appassionati di Lambretta e Vespa: 1'1 e 2
giugno Paestum ospiterà il primo raduno
della Campania. La manifestazione, organizzata dall'associazione culturale La rosa
di Pesto in collaborazione con il Lambretta
Club Campania, inizierà con l'esposizione
dei modelli dei partecipanti. Seguirà una
mostra fotografica e la presentazione del
libro di Vittorio essera "Innocenti Lambretta". Nell'ambito del pomeriggio dell'1
il giornalista Lucia nq Pignataro parlerà
della sua guida ':Agriturismo da Paestum a
Palinuro" e si terrà una degustazione di
prodotti tipici del Cilento. Il 2, a bordo di
!ambrette e vespe, verranno percorse le
strade della città fino ai punti di maggiore
interesse cu lturale, passando per Hera Argiva e l'area archeologica di Paestum, e
lungo i paesaggi naturalistici, attraverso i
campi, fino all'incantevole giardino di Capodifiume. Per ulteriori informazioni consultare il sito www.paestum.it, oppure
scrivere a [email protected] o telefonare allo 0828. 724 573
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16-31 maggio 2003
li111:l jl[t!j!:W
redazione@ilva lca lore. it
Viaggi e assaggi
M
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cr-•=:•Z.d .
N.
10
IL VALOALORB11
a cura di Diodato Buonora
[email protected]~
Una cucina semplice? Dove alla "Mimosa" di Matinttla
Saltellando da una locali tà all'altra,
siamo a Matinella, "squillante" contrada
del Comune di Albanella. La nostra meta
è il Ristorante-Pizzeria Mimosa, gestito
da sei anni da Gerardo Abbiento e Giovanni Cerruti.
Per arrivarci, si percorre la provinciale che da Ponte Barizzo va verso Albanella. Usciti dal Comune di Capaccio,
poche centinaia di metri e sull a vostra
destra trovate il "Mimosa", una moderna
struttura di recente costruzione che colpisce per il suo colore giallo-solare.
Parcheggiamo agevolmente . Entriamo
e notiamo a sinistra un attrezzato angolo bar ed a destra un comodo fo rno per le
pizze.
La sala è ampia (circa l 00 posti), luminosa ed è arredata in stile classico-moderno. Le tovaglie sono di colore giallomimosa mentre i coprimacchia ed i tovaglioli sono gialli/bianchi a quadretti
tipo scozzese.
Sui tavoli liberi ci sono solo i bicchi eri e non ci sono fi ori. Una piccola cerimonia (una promessa di quas i 20 persone) ed altri due tavoli di passaggio rendono viva l' atmosfera.
In sala c'è un solo cameriere molto attivo e disponibile, Massimo, gilet verde,
camicia maniche corte, senza papillon,
pizzetto ed una leggerissima barba. Si
prende cura di noi con garbo e buona volontà, ci porta il menu e ci prepara il tavolo.
La sce lta, è secondo noi, scontata,
senza fa ntasia e poco originale ed è composta da: 9 antipasti, IO primi , 8 secondi di pesce, 5 secondi di carne e 22 tipi
di pizze. Un asterisco indica: "Si serve
~
Le Luci dell'Alburno
' "Sono belle le luci viste dall'alto del Monte
l Alburno.
Vedo il gioco che state giocando.
Olo non voglio togliervi il vostro gioco
t
i non voglio togliervi le luci!
~
~ non voglio togliervi le auto!
non voglio togliervi la vita di notte...,di
giomo...,le vostre Sicurezze...,
~ le vostre comodità.. ) vostri vizi.. ) vostri ozii.. .,i
~
vostri colori.. .,i vostri suoni...
~ Non voglio essere migliore di voi!
lo,-~
; Non voglio essere la verità assoluta!
Voglio solo essere quello che sono nel tempo
~ che sono!
Voglio solo che gli alberi. la erra, questi
~
\ Boschi... siano presenti nei miei giorni.
, Voglio poter/i ascoltare!
q
IL Silenzio degli alberi!
~
Voglio la vostra stessa possibilità!
Voglio la vostra stessa dignità!
PVoglio solo restare Quà!!!
Non Disturbate! "IL Cilento"
Non chiedetemi nulla, nè come nè percllè!
Lasciatemi Quà!!
Al Sudore e alla fatica della Naturale
soprawivenza del Corpo.
Al Piacere permanente delle melodie della
Madre Terra!
Lasciatemi VNere Quì! Non Assillatemi. Non ì
Saccheggiate,
1
t Non lnvadetemi! Lasciatemi un angolo libero,
' Per Vivere una possibilità come Voi,
la mia possibilità Umana, di Vita, di Libertà, di •
Ricchezza.
•
~
t
r
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J
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"""'""' ~ Bo= iot.rto ' 00 ""'"~
l
Erasmo
pesce fresco e surgelato", allora si;tffio
rimasti per "terra". Chiediamo quplo che
ci attira di più: antipasto (afft;H'ato di salumi all ' italiana con bocçoncini e centrotavolo di melanzanJ ( peperoni e bruschetta), primo (fusjHi al pomodoro), secondo (arrosto !)listo di carne all a brace
con patate frj.l{e).
Nell' in~re me una cucina corretta, semplice, pòn entusiasmante, che è penalizzat;Ydalla qualità della carne, dura (so-
prattutto il maiale e il vitellone, sembrano delle suole di scarpe scadenti), senza
sapore, non di nostro gradimento.
Per addolcirci prendiamo un buon tartu fo dell 'Antica Gelateria del Corso.
Scarsa la scelta dei vini: da una lista di 4
rossi, 6 bianchi e 5 spumanti optiamo per
il Gragnano 2002 della Penisola Sorrentina Doc delle Cantine Grotta del Sole,
serv ito all a giusta temperatura. Siamo
andati alla cassa per saldare il conto ed
Ingredienti: cortecce, cozze taranti ne,
calamarelle, broccoletti dolci, pomodorini vesuviani, olio extravergine d'oliva,
aglio, prezzemolo, sale e peperoncino.
Preparazione: sbollentare i broccoli e
raffreddarli in acqua e gh iaccio. A parte
saltare le calamarelle; soffriggere uno
spicchio d'aglio con olio extravergine
d'oliva per apri re le cozze; sempre a
parte, saltare i pomodorini.
In una padella soffriggere l'aglio, appena diventato dorato, aggiungere le
cozze, le calamarelle, i broccoli e i pomodorini.
Dopo aver cotto le cortecce in abbonJante acqua salata, amalgamare il tutto
con un'abbondante spolverata di prezzemolo tritato ed un filo di olio crudo.
Vino consigliato: Ci lento Bianco Doc
2002, I Vini del Cavaliere, Az. Cuomo
Capaccio-Paestum.
Per il Cilento ci vuole "Password"
•. ,.
ca, dando così una identità davvero impeccabile. Gli attori sono: Alfonso Rubini, Daiana Rizzo, Ennio Grattacaso,
Alberto Franco, Nicola Palma, Monica
Di Biase, Gioacchi no Cestari, Pierpaolo !orio, Giuseppe Palma Alagia, Emif . . . . . . . .·.~ .. ~·
liana Polichetti, Chiara Alberti, Ed:~~·..·
,. r'•' ·;·
~~-· -·' .-..t.. . .•..".
mundo Giuli ano, Elisa Autori, Franco
~!"''·· .. -"'
~i-t" _- -~ •,. :,; ..
~
··~:
Gorrasi, Giuseppe Ferula, Franco Rizzo,
··~-.:::;.:::.~ ·:-:r
Francimar Rodriguez Arnorim, Belisa.
\
rio Tafuri, Carmine Acone, Antonio
D'Agosto, Leonardo Alagia, Enrico
Palma, Alfonsoi Martuscelli, Emilio
Gatto, Romina Esposito, Loredana Leo.
Roberta Del Duca, Daniela Desiderio,
Giudit.
Il regista Gianni Petrizzo.
"Password", misto tra un "thriller
no, montaggio, Giovanni D'agosto, sce- parapsicologico ed un poliziesco d'anografo, Alfonso D'Alessandro, fonìco zione" raccqnta la storia di Luna, di un
ed effetti speciali, Alfonso Iannicelli, investigatore, di Antares e di un suo seoperatoie;;Andrè Giaccio, l!iutq opera- greto, di codici indècifrabili . .. un' opetore e attrezzista, Raffaella Marra e An- ra davvero molto particolare nel suo gegela Ronzio, costumiste, Antonìo nere,, con una narrazione cinematografica rapida ed incalzante e con un linGui~ d~jn'er ed aiuto scen'ggrafo.
"PassW~r(l,"'·y~e com~;~on~~ ~lenti, .g~~ggio espressfv,ç> 'senza limiti, come
-c:!~i9Pee" (l9nché ~cca~ce ,~ parr~~,:i·
·1!-èfri~i~ Mario P.etiizzò, direttore di t?ro• cilenta.tù"::'ècfu'iliia lunga l'ès~jienza nel .8enzaJ.iriìitì è la grinta ed il coraggio del
duzione, Gary Giaccio, OPeratore e dì~ campo teatrale, ma che a detta del re- suo giovane regista; che raccomanda
rettore della fotçgrafia, Fabiana BspÒ~ gi,sta bàruio esp_resso le lqro qualità "filffi,da vedere priferibilrnente gip 4i
Sìto1assiàten_te di s_çi';pa, Antonìo' Mila- anche neqao!breèi~one _cìnefuato:&"'fi- unàvolta!"
'
Un fil m girato interamente nel territorio del Parco del Cilento, con artisti
tutti cilentani.
Questo è quanto il produttore e regista, Gianni Petrizzo, anch'egli "cilentano doc", ha realizzato.
"Password", questo il titolo, è l'opera prima del giovane e spumeggiante regista cilentano, che di "stoffa" ne ha
davvero da vendere.
Alla domanda " Perché il Cilento in
primo piano?", Gianni Petrizzo, con
l'orgoglio di chi ama la sua terra dice:
" ... Siamo stati colonizzati dalle produzioni esterne, soprattutto le romane ed
è arrivato il momento di dare visibilità
alle nostre idee ed ai nostri artisti".
D ue anni di lavoro tra scrittura, ripr~e e montaggio,·per questo •urigometraggio finanziato da un a'produzio'·ne cìlentana la "Film studio" di Agropoli, con un coinvolgimento di creatività.e menti cilentane:
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Giaccio"; segretaria di 'pj:():
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~Q@dii0zz§J.
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abbiamo scoperto di çs§ere stati riconosciuti.
Ci siamo chiysti: "Ecco perché, Massimo il cam<;flere era molto attento al nostro tavo.J.o, ci versava il vino e non ci faceva)Ilaucare niente, cosa che non faceva_,a'tutti".
Noi siamo stati al "Mimosa" il 15
maggio ed in 3 abbiamo pagato 75 euro.
La ricetta proposta, è quella che ha
permesso allo chef Sabatino Cresciull o
del Savoy Beach di Paestum di conquistare la finale del "l o Festival Italiano
della cucina con la cozza tarantina"
Bar- Ristorante " Il Cucciolo" s.a,s.
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