FARE COMUNICAZIONE PUBBLICA

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FARE COMUNICAZIONE PUBBLICA
FARE
COMUNICAZIONE
PUBBLICA
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COMUNICAZIONE PUBBLICA E ISTITUZIONALE IN ITALIA
IL CAMBIAMENTO
LEZIONE 1
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UN NUOVO SISTEMA
Deve essere ricordato che nulla è più difficile da pianificare, più
dubbio a succedere o più pericoloso da gestire che la creazione di
un nuovo sistema.
Per colui che lo propone ciò produce l’inimicizia di coloro i quali
hanno profitto a preservare l’antico e soltanto tiepidi sostenitori
in coloro che sarebbero avvantaggiati dal nuovo”
Niccolò Macchiavelli
(Il Principe, 1513)
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IL CONTESTO:
CON IL MAGGIORITARIO
LA POLITICA SI SPETTACOLARIZZA
1989 – CADE IL MURO DI BERLINO
1990 – LEGGE MAMMI’: TV PRIVATE
1990 – NASCE IL DUOPOLIO TV RAI / MEDIASET
1990 – INIZIA IL PROCESSO DI REVISIONE IDEOLOGICA DEL PCI
1992 – TANGENTOPOLI
1993 – SENTENZA CORTE COSTITUZIONALE QUESITI REFERENDARI CHE
AMMETTE REFERENDUM UNINOMINALE AL SENATO E LEGGE
ELETTORALE PER I COMUNI
• 1993 – LEGGE DEL PARLAMENTO PER I COMUNI
• 1993 – REFERENDUM ABROGATIVO: SI INSTAURA IL PRINCIPIO
MAGGIORITARIO
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LA LUNGA MARCIA DEL CAMBIAMENTO
• Evoluzione normativa con la legge n.142 dell’8 giugno 1990
(ordinamento delle autonomie locali).
• Legge 7 agosto 1990 n. 241 (Norme in materia di procedimento
amministrativo e di accesso ai documenti amministrativi).
• DPR n. 352/92 (introduce il diritto di accesso e partecipazione dei
cittadini).
• D. Lgs. 29/93 (istituzionalizza il DPR 352/92 introducendo l’URP).
• Circolare ministro Funzione Pubblica 27 Aprile 1993, n. 17 (disciplina
attività di comunicazione di pubblica attività)
• Direttiva Pres. Cons. Ministri 11 ottobre 1994 (principi per
l’istituzione ed il funzionamento degli URP)
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LA LUNGA MARCIA DEL CAMBIAMENTO
• Legge 31 dicembre1996, n.675 (tutela delle persone e di altri soggetti
rispetto al trattamento dei dati personali).
• Legge 31 dicembre 1996, n.676 (Delega al Governo in materia di tutela
delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati
personali).
• Legge 15 marzo 1997, n.59 (BASSANINI) -Delega al Governo per il
conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la
riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione
amministrativa).
• Legge 15 maggio 1997, 127 (BASSANINI) -Misure urgenti per lo
snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e
controllo.
• Decreto Pres. Repubblica 10 novembre 1997, n. 513 (Criteri e modalità
per la formazione, l’archiviazione e la trasmissione di documenti con
strumenti informatici e telematici).
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LA LUNGA MARCIA DEL CAMBIAMENTO
•Legge 7 giugno 2000, n.150 (Disciplina delle attività di informazione e
di comunicazione delle pubbliche amministrazioni).
•Decreto Presidente della Repubblica 21 settembre 2001, n.422
(Regolamento recante norme per la determinazione dei tiroli per
l’accesso alle attività di informazione e comunicazione e per
l’individuazione e la disciplina degli interventi formativi).
•Direttiva ministro Funzione Pubblica 13 dicembre 2001 (Formazione e
valorizzazione del personale delle pubbliche amministrazioni).
•Direttiva ministro Funzione Pubblica 7 febbraio 2002 (Direttiva sulle
attività di comunicazione delle pubbliche amministrazioni).
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IL CAMBIAMENTO IN PILLOLE
Trasparenza
Accesso agli atti
Tutela della privacy
Semplificazione e modernizzazione
Utilizzo degli strumenti informatici e telematici verso l’e-government
Monitoraggio (customer satisfaction)
Uffici specifici di informazione e comunicazione (Uffici
Stampa/URP/Portavoce)
• Marketing e promozione
• La necessità della comunicazione interna e della collaborazione tra
uffici.
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CHE COSA E’ CAMBIATO?
LA RELAZIONE
TRA CITTADINO
E ISTITUZIONE
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CHE COSA L’ENTE PUBBLICO COMUNICA
REGOLA GENERALE
Un ente pubblico è un soggetto di comunicazione
emittente verso un destinatario
al pari di individui che vogliono far conoscere la propria
esistenza, le proprie attività, la propria ragion d’essere.
Nel nostro caso:
le politiche, l’attività amministrativa
e i servizi offerti al cittadino.
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LA DINAMICA DEL CAMBIAMENTO
La Pubblica Amministrazione utilizza la
relazione diretta con i cittadini
per cogliere l’opportunità
di miglioramento che solo
“il cliente”
può suggerire.
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LA GESTIONE DEL MESSAGGIO
CODIFICAZIONE
CODICE
EMITTENTE
DECODIFICAZIONE
MESSAGGIO
SEGNALE
CANALE
CODICE
RICEVENTE
FEED BACK
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ASCOLTARE
Aprirsi ai bisogni del cliente:
•Collaborando al Front Office
•Incrementando interattività con tecnologie
informative
•Attivando sondaggi su vari target
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SISTEMA ASCOLTO CLIENTE
Facilitazione e
raccolta reclami
e suggerimenti
Monitoraggio
eventi chiave
Monitoraggio
soddisfazione
generale
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SEMPLIFICARE
“Nessun miglioramento produrrà gli effetti sperati
se non saremo in grado di renderlo
visibile e fruibile ai destinatari.
Se non saremo cioè capaci di comunicarlo”
Franco Bassanini – Manuale di stile
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