PROGETTO DI AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE
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PROGETTO DI AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE
“RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLE MATERIE ALL’ORDINE DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI DI BANCA MARCHE S.P.A. AI SENSI DELL’ART. 125-TER T.U.F. Signori Azionisti, 1.1 Aumento di capitale siete stati convocati in Assemblea straordinaria per discutere e deliberare su una proposta di aumento a pagamento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni da un minimo di € 180.677.922,70 ad un massimo di € 212.562.262,00, da effettuarsi in via scindibile, ex art. 2439 comma 2° del Codice civile, entro il termine del 30/6/2012, mediante emissione di massime n. 212.562.262 nuove azioni ordinarie del valore nominale unitario di € 0,52 con godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell’art. 2441 c.c. in ragione di n. 1 nuova azione ogni n. 5 azioni possedute, ad un prezzo unitario compreso tra un minimo di € 0,85 ed un massimo di € 1,00 inclusivo del sovrapprezzo. Quanto sopra, con conseguente modifica dell’articolo 6 (“capitale sociale”) dello Statuto Sociale. Il Consiglio di amministrazione, in data 12 luglio 2011 e 31 agosto 2011, ha autorizzato la proposta oggetto della presente Relazione. 1.2. Motivazioni e destinazione dell’aumento di capitale La nuova normativa introdotta da Basilea 3 richiede livelli di capitalizzazione crescenti per le banche tali da raggiungere un livello di common equity del 7%, del Tier1 Ratio dell’8,5% e del Total Capital Ratio del 10,5%. Benché la normativa preveda il raggiungimento progressivo di tali limiti, il mercato ne sconta il conseguimento in tempi assai più rapidi. In tale direzione si stanno muovendo tutti i principali player sul mercato. Del resto i Regolatori (Banca d’Italia), le agenzie di rating e il mercato presentano un atteggiamento favorevole ad una tempistica più veloce. Banca Marche al 31 dicembre 2010 presenta un livello di Tier1 Ratio consolidato, costituito interamente da common equity, pari al 6,82%. L’operazione di aumento di capitale, di seguito prospettata, consentirebbe alla Banca di essere da subito pienamente conforme con il livello di common equity richiesto da Basilea 3 e di approssimarne anche il livello del Tier1 Ratio, anche grazie all’apporto di operazioni di natura straordinaria in corso di realizzazione. L’operazione di aumento di capitale consentirebbe, inoltre, vantaggi di natura economica e finanziaria riconducibili a: • Rafforzamento / supporto ai rating aziendali; • Minore costo del funding; • Riduzione delle emissioni di provvista a medio lungo termine. In ottica prudenziale, visto il contesto operativo particolarmente complesso e di difficile previsione, il maggiore apporto di patrimonio che deriverebbe dall’operazione di aumento di capitale potrebbe consentire alla Banca di fronteggiare, con maggiore tranquillità, eventuali shock esogeni di natura differente. Infine, la medesima operazione potrebbe dare nuovo impulso alla crescita organica in caso di scenario economico più favorevole, nonché rappresentare una solida base per finanziare eventuali opportunità di crescita per la Banca per linee esterne. 1.3. Obiettivi perseguiti ed effetti dell’operazione di aumento del capitale sociale Relazione CDA su Aucap.doc 1 Circa gli obiettivi perseguiti e gli effetti indotti dall’operazione in oggetto, si precisa che le Istruzioni di Vigilanza, nel Tit. III, Capitolo 1, Sez. III, par. 1 “Informativa preventiva”, prevedono tra l’altro che “il progetto dovrà indicare: • gli obiettivi perseguiti; • gli effetti che l’operazione determina sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria. In ogni caso vanno indicati: o la stima del flusso di reddito aggiuntivo riveniente dalle previste forme di investimento e/o di impiego dei nuovi mezzi finanziari; la relativa proiezione va effettuata sulla base delle ipotesi di rendimento medio degli impieghi e degli investimenti, in relazione ai programmi operativi delle banche o delle capogruppo; o il prevedibile deflusso di denaro per la remunerazione complessiva del capitale aggiuntivo, stimato in relazione alla politica dei dividendi che le banche o le capogruppo intendono seguire.” L’aumento a pagamento in via scindibile di capitale e della riserva sovrapprezzo azioni, oggetto della proposta, riguarda, come detto, l’emissione di massime n. 212.562.262 nuove azioni ordinarie, per l’aumento massimo del capitale per nominali euro 110.532.376,24. La Banca, in caso di completa sottoscrizione delle n. 212.562.262 azioni, introiterebbe un importo compreso, rispettivamente, compreso tra un minimo di euro 180.677.922,70 (a fronte di un prezzo unitario pari a € 0,85) ed un massimo di euro 212.562.262,20 (a fronte di un prezzo unitario pari a € 1,00). Ciò posto, si segnala, come già accennato al precedente punto 1.2., che il principale obiettivo perseguito attraverso la realizzazione dell’operazione in oggetto è quello di aumentare la capacità patrimoniale della Banca al fine di assicurare fin d’ora la piena conformità alle nuove regole di vigilanza prudenziale (Basilea 3) emanate alla fine dello scorso anno e che si realizzeranno progressivamente nei prossimi anni. L’attenzione del Consiglio di Amministrazione a far sì che la Banca ed il Gruppo detengano livelli di patrimonio superiore ai minimi prescritti dalla Vigilanza è testimoniata sia dai resoconti ICAAP, che hanno sempre evidenziato ampi margini disponibili di capitale, sia da obiettivi di Tier1 ratio progressivamente crescenti fissati dai piani industriali approvati tempo per tempo. La più ampia dotazione patrimoniale permetterà anche di rafforzare il ruolo della Banca e del Gruppo nello scenario competitivo reso ancora più difficile dal perdurare della crisi economica, attraendo iniziative commerciali e partnership utili a sostenere l’azione della Banca nei territori di operatività. La migliore solidità patrimoniale, sostenuta dall’apporto dei soci di riferimento, si rifletterà, inoltre, in un più favorevole giudizio da parte delle società di rating con auspicabili conseguenze positive sugli oneri del debito e su maggiori possibilità di accedere al funding istituzionale. Il predetto aumento di capitale, applicato in via teorica ed istantanea ai dati di chiusura del primo semestre 2011, permetterebbe di elevare il Tier1 Ratio dal 6,83% al 7,86% nell’ipotesi minima e al 8,04% nell’ipotesi massima. Analogamente il Total Capital Ratio si incrementerebbe dal 10,12% al 11,14% nell’ipotesi minima e al 11,33% nell’ipotesi massima. Effetti sul grado di patrimonializzazione a valere sugli ultimi dati certificati 31.12.2010 30.06.2011 (tenuto conto degli effetti dell’aumento di capitale) Minimo Massimo Patrimonio di base 1.170.883 1.198.872 1.379.550 1.411.434 Patr.nio di vigilanza 1.697.555 1.775.544 1.956.222 1.988.106 TIER1 6,82% 6,83% 7,86% 8,04% Total Capital Ratio 9,89% 10,12% 11,14% 11,33% N.B. i dati al 30.06.2011 sono stimati in quanto quelli effettivi saranno disponibili entro fine settembre. Per l’Assemblea straordinaria saranno utilizzati i dati della semestrale consolidata approvata nel consiglio di fine settembre. Relazione CDA su Aucap.doc 30.06.2011 2 I nuovi mezzi finanziari generati dall’aumento di capitale concorreranno almeno inizialmente a finanziare il maggior livello dei buffer di liquidità per la componente di massima qualità con sottoscrizione di BTP per pari importo. Il rendimento medio di tali attivi è risultato nella media dei primi 6 mesi del 2011 pari a circa il 5,38% 1 e pertanto il rendimento medio annuo atteso risulta pari a € 9,7 mln nell’ipotesi minima e a € 11,4 mln nell’ipotesi massima. Tali valori al netto delle imposte risulterebbero rispettivamente pari a € 6,5 mln e a € 7,7 mln. Parimenti, il prevedibile deflusso di denaro per la remunerazione complessiva del capitale aggiuntivo procurato dall’operazione, stimato in relazione alla politica dei dividendi prevista nel 2011 che postula una remunerazione del capitale versato (3,7 centesimi di euro per azione) identica a quella attribuita con i dividendi per il 2010, ammonta a € 7,8 mln. Al di là di una sostanziale neutralità tra rendimenti e deflussi procurati dalla nuova finanza derivante dall’operazione di aumento del capitale, si richiama quanto in precedenza evidenziato in relazione agli obiettivi dell’operazione che non riguardano effetti meramente economici di breve periodo, ma si sostanziano in uno stabile accrescimento della solidità patrimoniale necessario al perseguimento delle strategie della Banca e del Gruppo. 1.4. Consorzio di garanzia Allo stato attuale, non sono previsti consorzi di garanzia impegnati a sottoscrivere l’aumento di capitale. 1.5. Altre forme di collocamento previste Trattandosi di un’offerta in opzione, le azioni saranno offerte direttamente dalla Società e non sono previste altre forme di collocamento. 1.6 Criteri di valutazione dell’azienda ai fini della individuazione del prezzo puntuale di emissione delle azioni relative all’aumento di capitale La proposta è nel senso che codesta Assemblea conferisca al C.d.A. la delega per la determinazione del prezzo definitivo di emissione delle azioni relative all’aumento di capitale a pagamento. Quanto sopra, nel predetto intervallo di valori (minimo euro 0,85 e massimo euro 1,00), definito, nella delibera del 12 luglio u.s., sulla base della stima preliminare del valore ”intrinseco” del capitale economico del Gruppo e degli elementi, al tempo, disponibili. Al fine di definire il prezzo a cui effettuare l’aumento di capitale, alla data del 30 giugno 2011 è stata realizzata una valutazione del Gruppo Banca Marche sulla base della situazione patrimoniale al 31.12.2010, del piano finanziario 2011-2013 e delle proiezioni per il periodo 2014-2015. La valutazione, condotta attraverso il metodo finanziario Dividend Discount Model (DDM) individua un intervallo di valori per l’azione di Banca Marche compreso tra Euro 1,08 ed Euro 1,28, applicando un costo del capitale di rischio pari a 9,6% e assumendo una percentuale di realizzazione delle azioni manageriali, definite per stimare i risultati futuri, compresa tra 0% e 100%. Tale intervallo di valori è stato scontato di un ulteriore 20%, sulla base dell’osservazione delle recenti operazioni di aumento di capitale registrate nel settore bancario in Italia per le quali è stato osservato uno sconto medio del prezzo di emissione sul prezzo teorico post emissione di circa il 20%. Alla luce di tali valutazioni si ritiene congruo da un punto di vista economico-finanziario realizzare l’aumento di capitale ad un prezzo unitario per azione compreso fra euro 0,85 ed euro 1,00. 1 Rendimento medio lordo dei BTP quotati alla borsa italiana – Fonte: base informativa pubblica TDEE 0085 Relazione CDA su Aucap.doc 3 Nota Metodologica La valutazione di Banca Marche è stata condotta attraverso il metodo finanziario Dividend Discount Model (DDM) nella variante Excess Capital. La scelta del DDM è stata motivata dal fatto che tale metodologia permette di apprezzare il valore di una società sulla base del suo piano di sviluppo e delle sue caratteristiche intrinseche. Inoltre, la scelta di utilizzare il metodo DDM nell’accezione dell’Excess Capital è una prassi condivisa nel settore finanziario, nel quale la misura dei flussi di cassa di pertinenza degli azionisti è influenzata dal livello di patrimonializzazione richiesto dalle Autorità di Vigilanza. La scelta del DDM è stata inoltre guidata dalla considerazione che per le aziende di credito valutazioni basate interamente o parzialmente su grandezze di tipo patrimoniale (quali in particolare i volumi raccolti e intermediati) non sono in grado di apprezzare adeguatamente i driver di valore delle aziende di credito, sempre più connessi a condizioni di efficienza e redditività. In considerazione delle turbolenze e della volatilità che stanno caratterizzando i mercati finanziari i multipli di borsa di banche quotate comparabili non possono essere presi a riferimento per la valutazione di Banca Marche. Il DDM ipotizza che il valore di un’azienda (W) risulti dall’applicazione della seguente formula: dove: DIVt = flussi distribuibili agli azionisti nell’orizzonte temporale prescelto sulla base delle proiezioni economico finanziarie elaborate, mantenendo un livello soddisfacente di patrimonializzazione; i = tasso di attualizzazione rappresentato dal costo del capitale di rischio (ke); VTa = valore attuale del valore terminale (Terminal Value) calcolato quale valore di una rendita perpetua stimata sulla base di un flusso normalizzato economicamente sostenibile e coerente con il tasso di crescita di lungo termine (g). a) Stima del dividendo distribuibile (DIVt) Per la stima dei flussi distribuibili agli azionisti si è fatto riferimento a: • Piano finanziario 2011-2013 e proiezioni 2014-2015; • Nuovi requisiti di vigilanza imposti da Basilea III con un Common Equity target pari al 7,0% e un Total Capital ratio pari a 10,5% da raggiungere entro il 2019. b) Tasso di attualizzazione (i) Il tasso di attualizzazione utilizzato corrisponde al costo del capitale di rischio, pari al tasso di rendimento dei mezzi propri richiesto dagli investitori/azionisti per investimenti con analoghe caratteristiche di rischio. Tale tasso è stato stimato sulla base del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in considerazione delle caratteristiche di Banca Marche e della rischiosità delle proiezioni future,secondo la seguente formula: ke = Rf + Beta * (Rm-Rf) dove: Rf = tasso di rendimento di investimenti privi di rischio. Per rappresentare il rendimento degli Relazione CDA su Aucap.doc 4 investimenti privi di rischio, è stato impiegato il rendimento medio dei titoli emessi dallo Stato italiano. In particolare, è stato considerato un Rf pari al 4,77%, pari al rendimento medio semestrale dei Buoni del Tesoro Poliennali decennali emessi dallo Stato italiano (Fonte Bloomberg); Rm - Rf = premio per il rischio richiesto dal mercato. In particolare, è stato considerato, in linea con la prassi valutativa, un premio per il rischio di mercato pari al 5,00% (Fonte Damodaran); Beta = fattore di correlazione tra il rendimento effettivo di un’azione e il rendimento complessivo del mercato di riferimento (misura della volatilità di un titolo rispetto al mercato). In particolare è stato considerato un beta pari allo 0,97, stimato quale valore mediano dei beta di un campione di banche italiane quotate comparabili. Il panel di riferimento utilizzato è stato ottenuto selezionando gli istituti finanziaria italiani quotati sulla Borsa di Milano e caratterizzati da una predominanza dell’attività bancaria svolta a livello regionale. Dal panel sono state escluse quelle società caratterizzate da un volume di scambi poco significativo (Fonte Bloomberg). Sulla base dei parametri sopra indicati è stato stimato un ke pari a 9,60%. c) Terminal Value (VT) Il Terminal Value è stato determinato sulla base della seguente formula: VT = Dividendo normalizzato / (ke – g) dove: g = tasso di crescita di lungo periodo. In particolare, è stato considerato un tasso di crescita di lungo periodo pari a 2,00%; ke = tasso di attualizzazione rappresentato dal costo del capitale di rischio sopra determinato. Il dividendo normalizzato è stato stimato sulla base del flusso di reddito normale come descritto al punto a). Al fine di meglio apprezzare la sensibilità del valore ottenuto con il DDM rispetto ai parametri valutativi utilizzati, è stata inoltre effettuata un’analisi di sensitività in relazione a: • tasso di attualizzazione (+/- 50 bps); • percentuale di realizzazione delle azioni manageriali: agli utili netti stimati dal piano finanziario 2011-2013 e le proiezioni 2014-2015 sono stati sommati gli effetti (in termini di utile netto) generati dalla realizzazione delle azioni manageriali. È stata condotta un’analisi di sensitività sul grado di realizzabilità di tali azioni nel periodo di proiezioni esplicite. Attraverso l’analisi di sensitività è stato individuato un ambito di valori per azione di Banca Marche come espresso in tabella: Costo del capitale Percentuale di 9,10% 9,40% 9,60% 9,80% 10,10% 0% 1,13 1,10 1,08 1,06 1,04 25% 1,19 1,15 1,13 1,11 1,08 realizzazione Relazione CDA su Aucap.doc 5 1,24 1,20 1,18 1,16 1,13 75% 1,29 1,26 1,23 1,21 1,17 100% 1,35 1,31 1,28 1,26 1,22 delle azioni 50% manageriali Sulla base del piano finanziario 2011 - 2013, delle proiezioni 2014-2015 e dell’effetto derivante dalla realizzazione delle azioni manageriali è stato stimato il seguente intervallo di valori per azione: Valore per azione (Euro) Min Max 1,08 1,28 Nella tabella seguente sono riportati i multipli impliciti nelle valorizzazioni ottenute attraverso il DDM rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2010 (P/BV 10) e all’utile netto relativo all’esercizio 2010 (P/E 10): Valore per azione (Euro) Multipli impliciti 1,08 1,28 P/BV 10 0,93x 1,10x P/E 10 12,75x 15,11x Il range di valori per l’azione BDM determinato con il DDM è stato decurtato di una percentuale pari a quanto osservato sulle recenti operazioni di aumento di capitale realizzate da istituzioni finanziarie italiane quotate. Dopo aver individuato le operazioni riconducibili al sistema bancario italiano, sono stati analizzati i volumi, le caratteristiche e le condizioni di ogni singola offerta. Successivamente è stato calcolato lo sconto praticato sul prezzo teorico post emissione, TERP (Theoretical ex-rightsprice), con riferimento a diversi orizzonti temporali delle quotazioni di borsa: • prezzo di chiusura al giorno prima dell’annuncio dell’operazione di aumento di capitale; • media dei prezzi osservati nel mese precedente; • media dei prezzi osservati nei 3 mesi precedenti; • media dei prezzi osservati nei 6 mesi precedenti. La tabella seguente riporta tutti i dettagli per singola operazione. Relazione CDA su Aucap.doc 6 Società emittente Titolo Sconto Sconto Sconto Sconto Data di Prezzo Num max Num azioni ante TERP su TERP su TERP su TERP su annuncio emissione nuove azioni aucap media media media spot 1m 3m 6m Banca Monte dei Paschi di Siena Azioni ord. 11-apr-11 0,446 4.824.826.434 UBI Azioni ord. 30-apr-11 3,808 Intesa Sanpaolo Azioni risparmio Fondiaria Sai Azioni ord. 5-apr-11 22-nov-10 Azioni risparmio Banco Popolare Azioni ord. Unipol Gruppo Finanziario Azioni ord. + warrant Azioni priv. + warrant 24-ott-10 26-mar-10 639.146.170 12% 18% 23% 27% 0% 0% 0% 0% 34% 43% 47% 50% 1,000 85.122.444 42.561.222 1,770 1.122.980.404 640.484.006 26% 25% 27% 33% 28% 26% 33% 37% 1,589 2.516.889.453 16.779.739.028 30% 28% 31% 30% 0,712 1.683.989.730 168.404.278 14% 15% 15% 13% 21.879.190 3% 4% -2% -1% 972.225.376 13.368.574.924 -5% 7% 14% 22% 0,445 634.236.765 1.479.885.786 0,300 390.660.132 911.540.314 23-set-09 8-set-09 Banca Popolare di Azioni ord. Spoleto 22-dic-08 5,000 Unicredit (*) Azioni ord. 5-ott-08 3,083 Credito Emiliano Azioni ord. 15-mag-08 5,000 Banca Monte dei Paschi di Siena Azioni ord. 21-gen-08 Azioni ord. 29% 124.482.490 Azioni ord. Banca Carige 27% 242.564.980 Azioni ord. Credito Artigiano 22% 1,500 Unicredit Azioni privilegiate Azioni ord. a pagamento + gratuito 15% 1,369 3.651.949.408 Banca Italease Azioni risparmio 262.580.944 6.720.015.160 7.920.000 49.858.815 282.533.292 7% 16% 15% 22% 1,500 2.740.485.580 2.457.264.636 29% 29% 31% 37% 1,500 9.432.170 9.432.170 1,500 565.939.729 565.939.729 20-dic-07 2,800 106.796.760 142.395.680 17% 12% 14% 17% 1-ott-07 2,400 398.848.684 1.390.206.482 21% 22% 23% 24% Panel completo Media 17% 19% 21% 24% (*) Aumento di capitale interamente sottoscritto dal consorzio di garanzia Si è osservato che il prezzo di offerta di nuove azioni è stato caratterizzato da uno sconto medio rispetto al TERP pari a circa il 20%. Applicando lo sconto precedentemente indicato all’intervallo di valori individuato attraverso il DDM si ottiene il seguente intervallo di prezzi di emissione delle nuove azioni Banca Marche: Prezzo di emissione nuove azioni Banca Marche(Euro) Min Max 0,85 1,00 1.7. Azionisti che hanno manifestato disponibilità a sottoscrivere Alla data della presente relazione non sono pervenute alla Società, da parte degli Azionisti, manifestazioni di disponibilità a sottoscrivere le azioni di nuova emissione. 1.8. Periodo previsto per l’esecuzione dell’operazione Subordinatamente al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità competenti, ivi inclusa quella di competenza della Consob relativa alla pubblicazione del Prospetto Informativo, si stima che l’offerta in opzione ai soci delle azioni ordinarie di nuova emissione possa avvenire, auspicabilmente, entro il 31.12.2011 e comunque non oltre il termine finale del 30.06.2012. 1.9 Data di godimento delle azioni di nuova emissione Relazione CDA su Aucap.doc 7 Le azioni ordinarie che saranno emesse in esecuzione dell’aumento di capitale oggetto della presente Relazione avranno godimento regolare e quindi avranno i medesimi diritti spettanti alle azioni ordinarie in circolazione al momento dell’emissione. 1.10 Effetti diluitivi e negoziabilità dei diritti di opzione Trattandosi di aumento di capitale offerto in opzione secondo il rapporto di assegnazione di 1 nuova azione ogni 5 azioni possedute (sicché l’esercizio di numero 5 diritti di opzione consente la sottoscrizione di 1 nuova azione, salvo quanto previsto dall’art. 2357-ter co. 2° cod. civ.), non vi sono effetti diluitivi in termini di quote di partecipazione al capitale sociale complessivo per gli Azionisti della Società che decideranno di aderirvi. Si precisa inoltre che: • agli Azionisti verrà attribuito un diritto di opzione per ogni azione posseduta; • per ciò che concerne le azioni Banca Marche detenute in proprietà dalla Società alla data di avvio dell’offerta, si precisa che, visto l’art. 2357-ter co. 2° del cod. civ. 2 , i relativi diritti di opzione saranno attribuiti proporzionalmente alle altre azioni; al riguardo, si informa che il suddetto rapporto di assegnazione di una nuova azione ogni cinque azioni detenute, è stato determinato in via teorica sull’assunto che nessuna azione propria sia detenuta dalla Banca al momento della messa in esecuzione dell’aumento di capitale; nell’imminenza dell’avvio dell’Offerta, il Consiglio di amministrazione della Banca verificherà tale rapporto di assegnazione e provvederà ad incrementarlo di un valore frazionario calcolato in base al numero delle azioni proprie in portafoglio in quel momento; • lo stacco dei diritti di opzione avrà luogo a partire dalla data di avvio dell’offerta e, pertanto, dopo e a condizione che la Consob abbia dato autorizzazione alla pubblicazione del Prospetto Informativo; gli azionisti che non eserciteranno i propri diritti di opzione, subiranno, a seguito dell’emissione delle azioni, una diluizione della propria partecipazione; • tali diritti saranno negoziabili separatamente dalle azioni che, a quel punto, quoteranno “ex-diritto”; detti diritti potranno essere quindi ceduti in tutto o in parte, nel periodo previsto per l’offerta, in conformità alle previsioni di legge e ai regolamenti vigenti; • considerato che tali diritti non saranno quotati in alcun mercato regolamentato, Banca Marche, al fine di agevolare l’eventuale loro trasferimento, metterà a disposizione degli interessati la piattaforma di raccolta e incrocio di ordini di negoziazione presso le proprie Filiali secondo regole che in linea di massima potranno ricalcare quelle già utilizzate dalla Banca per la gestione del "Mercato Azioni Banca Marche"; • sul valore di trattazione dei diritti di opzione non è al momento effettuabile alcuna stima non potendosi ipotizzare la situazione del mercato al momento in cui verrà perfezionata l’operazione; • i diritti di opzione, nel periodo previsto per l’offerta, potranno essere esercitati presso Banca Marche S.p.A. o presso gli altri intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A.; • in ogni caso, al termine del periodo di adesione, i diritti di opzione non esercitati non saranno più esercitabili; • le adesioni all’Offerta saranno irrevocabili (salvi i casi di revoca previsti inderogabilmente dalla legge), e non potranno essere soggette ad alcuna condizione; 2 Azioni proprie e diritto di opzione L’art. 2357-quater prevede, al comma 1°, che “Salvo quanto previsto dall'articolo 2357-ter, secondo comma, la società non può sottoscrivere azioni proprie.” L’art. 2357-ter prevede, al comma 2°, che “Finché le azioni restano in proprietà della società, il diritto agli utili e il diritto di opzione sono attribuiti proporzionalmente alle altre azioni” Relazione CDA su Aucap.doc 8 • ai sensi dell’articolo 2441 c.c., coloro che eserciteranno integralmente il diritto di opzione, avranno il diritto di prelazione nell’assegnazione delle azioni rimaste inoptate purché ne facciano contestuale richiesta a Banca Marche, direttamente o per il tramite di intermediari autorizzati, nel periodo di Offerta, indicando sulla scheda di adesione il numero massimo di azioni che intendono sottoscrivere in prelazione. Le azioni saranno conseguentemente attribuite in prelazione solo se alla scadenza del periodo di offerta rimarranno diritti non esercitati. Nel caso in cui le richieste di assegnazione in prelazione dovessero eccedere il quantitativo di azioni rimaste inoptate, queste ultime saranno assegnate ai richiedenti sulla base di un rapporto proporzionale ai diritti di opzione dai medesimi esercitati; • infine, laddove dovessero comunque residuare azioni inoptate nonostante l’esercizio dei diritti di prelazione, queste potranno essere offerte ai terzi, attraverso il “Mercato Azioni Banca Marche”, allo stesso prezzo unitario di emissione o ad un prezzo eventualmente comprensivo del valore del diritto di opzione, comunque individuato nell’ambito dell’intervallo di 0,85 e 1,00 euro. 1.11 Altre informazioni La sottoscrizione delle azioni di nuova emissione in esercizio dei diritti di opzione dovrà avvenire tramite gli intermediari autorizzati aderenti al Sistema di gestione accentrata Monte Titoli S.p.A.. I titoli verranno messi a disposizione degli aventi diritto per il tramite degli Intermediari autorizzati aderenti alla Monte Titoli S.p.A. Il pagamento integrale del prezzo di offerta delle azioni dovrà essere effettuato al momento della sottoscrizione all’intermediario presso il quale verrà effettuata la sottoscrizione da parte dell’azionista. 1.12 Modifiche statutarie Qualora la proposta di aumento di capitale di cui alla presente Relazione venga approvata, si renderà necessario procedere alla modifica dell’art. 6 dello Statuto sociale mediante inserimento di un nuovo comma che dia conto dell’avvenuta assunzione della relativa delibera da parte dell’Assemblea straordinaria dei soci nei termini illustrati nella seconda colonna della tabella che segue. ART. 6 - Capitale sociale (testo vigente) 1. Il capitale sociale è di 552.661.881,72 euro, interamente versato, diviso in n. 1.062.811.311 azioni ordinarie di nominali 0,52 euro ciascuna. 2. Le azioni sono nominative e indivisibili; ogni azione dà diritto ad un voto. 3. Le azioni sono emesse in regime di dematerializzazione. 4. La titolarità dei diritti incorporati nelle azioni è provata con l’esibizione delle certificazioni attestanti la partecipazione al sistema, rilasciate dai depositari delle azioni e recanti l’indicazione del diritto esercitabile Relazione CDA su Aucap.doc ART. 6 - Capitale sociale (nuovo testo post assemblea straordinaria) 1. Il capitale sociale è di 552.661.881,72 euro, interamente versato, diviso in n. 1.062.811.311 azioni ordinarie di nominali 0,52 euro ciascuna. 2. Le azioni sono nominative e indivisibili; ogni azione dà diritto ad un voto. 3. Le azioni sono emesse in regime di dematerializzazione. 4. La titolarità dei diritti incorporati nelle azioni è provata con l’esibizione delle certificazioni attestanti la partecipazione al sistema, rilasciate dai depositari delle azioni e recanti l’indicazione del diritto esercitabile 5. L’assemblea straordinaria 9 ART. 6 - Capitale sociale (nuovo testo post esecuzione aumento di capitale) 1. Il capitale sociale è di ………… euro, interamente versato, diviso in n. …………… azioni ordinarie di nominali 0,52 euro ciascuna. 2. invariato 3. invariato 4. invariato 5. L’assemblea straordinaria tenutasi il …….. ha deliberato l’aumento a pagamento in via scindibile del capitale e della riserva sovrapprezzo azioni fino ad un importo massimo di euro 212.562.262,00 comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione, entro il termine ultimo del 30/06/2012, di n° 212.562.262 nuove azioni ordinarie del valore nominale unitario di euro 0,52 con godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell’art. 2441 c.c., ad un prezzo unitario per azione, comprensivo di sovrapprezzo, compreso tra un minimo di euro 0,85 e un massimo di euro 1,00, con attribuzione al Consiglio di Amministrazione di delega per dare attuazione alla deliberazione in parola, stabilendone i tempi e le modalità, in coerenza con le disposizioni di Legge e di Vigilanza. tenutasi il …….. ha deliberato l’aumento a pagamento in via scindibile del capitale e della riserva sovrapprezzo azioni fino ad un importo massimo di euro 212.562.262,00 comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione entro il termine ultimo del 30/06/2012, di n° 212.562.262 nuove azioni ordinarie del valore nominale unitario di euro 0,52 con godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell’art. 2441 c.c., ad un prezzo unitario per azione, comprensivo di sovrapprezzo, compreso tra un minimo di euro 0,85 e un massimo di euro 1,00, con attribuzione al Consiglio di Amministrazione di delega per dare attuazione alla deliberazione in parola, stabilendone i tempi e le modalità, in coerenza con le disposizioni di Legge e di Vigilanza. _______________________ Alla luce di quanto sopra, il Consiglio di Amministrazione intende sottoporre alla Vostra approvazione la seguente proposta di delibera: “L’Assemblea straordinaria degli Azionisti della Banca delle Marche S.p.A., esaminata la Relazione del Consiglio di amministrazione e la proposta ivi formulata, delibera 1. di approvare la proposta di aumento a pagamento del capitale sociale e della riserva sovrapprezzo azioni da un minimo di € 180.677.922,70 ad un massimo di € 212.562.262,00, da effettuarsi in via scindibile, ex art. 2439 comma 2° del Codice civile, entro il termine del 30/6/2012, mediante emissione di massime n. 212.562.262 nuove azioni ordinarie del valore nominale unitario di € 0,52 con godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell’art. 2441 c.c. in ragione di n. 1 nuova azione ogni n. 5 azioni possedute, ad un prezzo unitario compreso tra un minimo di € 0,85 ed un massimo di € 1,00 inclusivo del sovrapprezzo; 2. di attribuire al Consiglio di Amministrazione tutti i più ampi poteri per dare esecuzione alla predetta delibera di aumento di capitale sociale a pagamento in via scindibile, ivi inclusi, a titolo meramente indicativo e non esaustivo il potere di: - determinare, nell’ambito dell’intervallo di cui sopra, il prezzo puntuale unitario delle azioni di nuova emissione tenuto conto delle condizioni di mercato in prossimità dell’offerta, delle stime del valore complessivo dell’Azienda sulla scorta dei valori di bilancio di Gruppo più aggiornati disponibili, nonché del piano industriale 2011-2013; - incrementare, ai sensi dell’art. 2357-ter co. 2° cod. civ., il rapporto di offerta in opzione delle nuove azioni (ossia 1 azione di nuova emissione ogni 5 azioni Relazione CDA su Aucap.doc 10 possedute), di un valore frazionario calcolato in base al numero delle azioni proprie in portafoglio della Banca nell’imminenza dell’avvio dell’offerta; - offrire ai terzi, per il tramite del Presidente e del Direttore Generale, congiuntamente tra loro, attraverso il “Mercato Azioni Banca Marche”, le azioni inoptate che dovessero residuare nonostante l’esercizio dei diritti di prelazione: quanto sopra allo stesso prezzo unitario di emissione o ad un prezzo eventualmente comprensivo del valore del diritto di opzione, comunque individuato nell’ambito dell’intervallo di 0,85 e 1,00 euro; - determinare i tempi, auspicabilmente entro il 31.12.2011 e comunque non oltre il termine finale del 30.06.2012 e tutte le altre modalità attuative dell’operazione, in conformità alle vigenti disposizioni di legge e di vigilanza e tenendo conto delle condizioni dei mercati finanziari al momento prevalenti, nonché della prassi di mercato per operazioni simili; - con espressa facoltà di subdelega, svolgere ogni attività, predisporre, presentare, sottoscrivere ogni documento, o atto, ivi incluso la comunicazione ai sensi dell’art. art. 94 del D. Lgs. 58/98, il prospetto informativo e i relativi allegati, richiesti, necessari od opportuni ai fini dell’esecuzione dell’aumento di capitale sociale a pagamento in via scindibile deliberato e dello svolgimento di ogni attività ad esso accessoria, conseguente o strumentale; 3. di approvare le modifiche all’art. 6 dello statuto sociale come di seguito indicate: ART. 6 - Capitale sociale (testo vigente) 1. Il capitale sociale è di 552.661.881,72 euro, interamente versato, diviso in n. 1.062.811.311 azioni ordinarie di nominali 0,52 euro ciascuna. 2. Le azioni sono nominative e indivisibili; ogni azione dà diritto ad un voto. 3. Le azioni sono emesse in regime di dematerializzazione. 4. La titolarità dei diritti incorporati nelle azioni è provata con l’esibizione delle certificazioni attestanti la partecipazione al sistema, rilasciate dai depositari delle azioni e recanti l’indicazione del diritto esercitabile. ART. 6 - Capitale sociale (nuovo testo post assemblea straordinaria) 1. Il capitale sociale è di 552.661.881,72 euro, interamente versato, diviso in n. 1.062.811.311 azioni ordinarie di nominali 0,52 euro ciascuna. 2. Le azioni sono nominative e indivisibili; ogni azione dà diritto ad un voto. 3. Le azioni sono emesse in regime di dematerializzazione. 4. La titolarità dei diritti incorporati nelle azioni è provata con l’esibizione delle certificazioni attestanti la partecipazione al sistema, rilasciate dai depositari delle azioni e recanti l’indicazione del diritto esercitabile. 5. L’assemblea straordinaria tenutasi il …….. ha deliberato l’aumento a pagamento in via scindibile del capitale e della riserva sovrapprezzo azioni fino ad un importo massimo di euro 212.562.262,00 comprensivo di sovrapprezzo, mediante emissione, entro il termine ultimo del 30/06/2012, di n° 212.562.262 nuove azioni ordinarie del valore nominale unitario di euro 0,52 con godimento regolare, da offrire in opzione agli azionisti ai sensi dell’art. 2441 c.c., ad un prezzo unitario per azione, comprensivo di sovrapprezzo, compreso tra un minimo di euro 0,85 e un massimo di euro 1,00, con attribuzione al Consiglio di Amministrazione di delega per dare attuazione alla deliberazione in parola, stabilendone i tempi e le modalità, in coerenza con le disposizioni di Legge e di Vigilanza. 4. di conferire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, ai Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale, singolarmente e disgiuntamente tra loro, pieni poteri per adeguare il testo dell’art. 6 dello Statuto sociale, come indicato Relazione CDA su Aucap.doc 11 in narrativa, a seguito dell’esecuzione dell’aumento di capitale sociale a pagamento, ivi inclusa l’indicazione dell’ammontare del capitale sociale quale effettivamente risulterà al termine della predetta operazione, e per il conseguente deposito presso il Registro delle Imprese e le altre autorità eventualmente competenti dello statuto nella sua stesura di volta in volta aggiornata; 5. di conferire al Presidente del Consiglio di Amministrazione, ai Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione e al Direttore Generale, singolarmente e disgiuntamente tra loro, pieni poteri per svolgere tutte le pratiche conseguenti alle deliberazioni come sopra assunte presso tutte le autorità competenti, e per apportare a tutte le suddette deliberazioni quelle varianti, aggiunte e soppressioni (che non modifichino sostanzialmente il contenuto delle deliberazioni stesse) che si rendessero necessarie e/o opportune, su richiesta di qualsiasi autorità competente, oltre alle eventuali modifiche richieste anche in sede di iscrizione, nonché per effettuare ogni altro atto che si rendesse necessario od opportuno per la migliore esecuzione delle deliberazioni in questione, con ogni e qualsiasi potere a tal fine necessario e opportuno, nessuno escluso.”>>. Relazione CDA su Aucap.doc 12