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Aumentare la competitività del sistema del Largo Consumo in Italia mediante “platforming” dei costi Novembre 2008 CONTENUTI 1 Obiettivi ed approccio dell’iniziativa 2 Modelli di platforming sugli acquisti non strategici e impatto potenziale 3 Modalità di applicazione delle leve operative e soluzioni di governance 4 Roadmap per l’attuazione del platforming 5 Linee guida per il rispetto della normativa antitrust 1 IL “PLATFORMING” È LA MESSA IN COMUNE TRA AZIENDE DI AREE DI COSTO NON STRATEGICHE AL FINE DI OTTENERE SINERGIE DI COSTO Azienda 1 Esistono diverse opportunità di platforming lungo la catena del valore …Azienda n R&S R&S R&S Acquisti Acquisti Acquisti Produzione Produzione Produzione Marketing Marketing Marketing Distribuzione Vendite Servizi Fonte: Gruppo di lavoro Azienda 2 Distribuzione Vendite Servizi Possibili aree di platforming • R&S di base • Analisi di laboratorio • Acquisti non strategici (es., packaging, materiali di consumo) • Produzione di base • Acquisto attrezzature di base • Servizi di marketing di base (es., dati, produzione materiali) • Gestione magazzini Distribuzione • Gestione logistica secondaria Vendite Servizi • Vendite di base (es., order taking) • Merchandising/rifornimento a scaffale • Gestione resi • Fatturazione • Customer service 2 Alto UN’INDAGINE TRA GLI ASSOCIATI IBC HA IDENTIFICATO GLI ACQUISTI NON STRATEGICI COME AREA PRIORITARIA DI INTERVENTO Gestione magazzini e logistica sec. Acquisto attrezzature Merchandising Impatto Acquisti diretti non strategici Acquisti indiretti sviluppo** • • • • • • • • • Fatturazione • Basso Basso Alto Area di intervento Produzione (tecnologie non proprietarie) Gestione resi Customer Marketing/ service acquisto dati Ricerca e Vendite di base/ order taking Bassa Livello di platforming attuale* • Packaging Logistica Utenze MRO*** Servizi generali IT Viaggi Formazione Forniture per ufficio Assicurazioni e spese legali Telecomunicazioni Alta Fattibilità * ** *** Fonte: Aziende coinvolte nell’indagine: Lavazza, Parmacotto, Riso Gallo, Auricchio, Conserve Italia, Gancia, Reckitt Benckiser, Sutter, Cip4, FHP Vileda, Fater 50% di risposte “N.A.” nella valutazione dell’impatto Include manutenzione di impianti, parti di ricambio, utensili e materiali di manutenzione Indagine sulle opportunità di platforming presso aziende associate ad IBC, giugno 2008 3 L’OBIETTIVO DI QUESTO DOCUMENTO È DEFINIRE L’IMPOSTAZIONE DI MODELLI DI PLATFORMING SUGLI ACQUISTI, PROPEDEUTICA AL LANCIO DI INIZIATIVE SPECIFICHE Focus del documento Impostazione di modelli di platforming sugli acquisti non strategici Affinamento e lancio di iniziative “di sistema” o tra gruppi di aziende Descrizione Business case standard, interviste e valutazione di applicabilità e rilevanza delle leve Leve operative • Descrizione dei modelli di platforming Governance • Descrizione dei modelli Aspetti legali Fonte: Gruppo di lavoro • Stima del potenziale basata su costi e delle leve operative organizzativi e delle soluzioni di governance • Valutazione criteri di rispetto della normativa antitrust 4 CONTENUTI 1 Obiettivi ed approccio dell’iniziativa 2 Modelli di platforming sugli acquisti non strategici e impatto potenziale 3 Modalità di applicazione delle leve operative e soluzioni di governance 4 Roadmap per l’attuazione del platforming 5 Linee guida per il rispetto della normativa antitrust 5 GLI ACQUISTI NON STRATEGICI SONO PARI A CIRCA IL 15% DEI RICAVI… MEDIA DEL CAMPIONE DI 4 AZIENDE Percento Ricavi 100% Acquisti non strategici • Packaging • Logistica • Utenze • MRO* • Servizi generali • IT • Viaggi • Formazione • Forniture per Acquisti non strategici ~15% ufficio • Assicurazioni e spese legali • Telecomunicazioni * Include manutenzione impianti, parti di ricambio, utensili e materiali di manutenzione Fonte: Gruppo di lavoro, raccolta dati presso campione di aziende associate ad IBC 6 …E RAPPRESENTANO UNA QUOTA SIGNIFICATIVA DEI COSTI DI ACQUISTO MEDIA INTERNAZIONALE AZIENDE DI LARGO CONSUMO Costi di acquisto* Percento Acquisti non strategici 20-30% Acquisti strategici (es., materie prime, mezzi pubblicitari) * La base costi considerata esclude i costi interni es., personale Fonte: Analisi del gruppo di lavoro 7 GLI ACQUISTI NON STRATEGICI SI DIVIDONO EQUAMENTE TRA SPESE GENERALI, LOGISTICA E PACKAGING MEDIA DEL CAMPIONE Percento DI 4 AZIENDE Ulteriormente dettagliato 100 ~1/3 ~1/3 ~1/3 Spese generali Logistica Packaging Fonte: Analisi del gruppo di lavoro, raccolta dati presso campione di aziende associate ad IBC Totale acquisti non strategici 8 DETTAGLIO SPESE GENERALI PER CATEGORIE DI ACQUISTO Percento MEDIA DEL CAMPIONE DI 4 AZIENDE 33 2 2 1 1 2 3 Ipotesi di presenza di unità produttive 3 4 10 Utenze 5 MRO* Servizi generali IT Viaggi Forniture Formazio- Telecomu- Assicura- Spese per ufficio ne e nicazioni zioni legali e lavoro analisi temporaneo * Include manutenzione di impianti, parti di ricambio, utensili e materiali di manutenzione Fonte: Analisi del gruppo di lavoro, raccolta dati presso campione di aziende associate ad IBC Totale spese generali 9 CLASSIFICAZIONE DELLE SPESE GENERALI Categorie di acquisto Descrizione Categorie di acquisto Utenze • Elettricità • Gas • Acqua Forniture ufficio MRO • • • • Manutenzione impianti Parti di ricambio Utensili e materiali di manutenzione Lubrificanti Telecomunicazioni • • • • • • Manutenzione immobili Pulizie e giardinaggio Sorveglianza Smaltimento rifiuti Corrieri e spedizioni Servizio mensa, catering, buoni pasto Servizi generali Formazione, lavoro temporaneo • Hardware (es., PC, stampanti, IT Viaggi • • • scanner) Licenze software Sviluppo applicazioni Servizi di assistenza e manutenzione • Biglietteria aerea, treni • Alberghi, pasti • Autovetture aziendali e noleggi Fonte: Analisi del gruppo di lavoro Descrizione • Cancelleria • Materiali di consumo • Traffico telefonia fissa • Traffico telefonia mobile • Traffico dati • Formazione risorse umane • Lavoro temporaneo/call center • Assicurazioni (es., responsabilità Assicurazioni Spese legali e analisi civile, incendio, furto) • Spese legali e notarili • Spese per analisi esterne di laboratorio 10 GLI ACQUISTI NON STRATEGICI PRESENTANO DELLE OPPORTUNITÀ CHE VANNO OLTRE LA PURA NEGOZIAZIONE CON I FORNITORI… ESEMPLIFICATIVO Categorie di acquisto Alcune problematiche non-negoziali comunemente riscontrate IT • Frammentazione dei fornitori • Inefficiente gestione della domanda interna Servizi generali • Standard di servizio non chiari • Mancanza di coordinamento tra sedi e/o business unit diverse per la gestione fornitori Viaggi Fonte: Gruppo di lavoro • Variabilità dei livelli di servizio, non personalizzati in base alle necessità dei dipendenti • Mancanza di strumenti efficaci per il controllo del rispetto dei regolamenti 11 …E CHE IL PLATFORMING TRA AZIENDE OFFRE LA POSSIBILITÀ DI COGLIERE ATTRAVERSO L’ATTUAZIONE DI LEVE A DIVERSA “PROFONDITÀ” Aggregazione volumi Leve negoziali Il platforming tra aziende trae il massimo beneficio dall’attuazione di leve “profonde”, che agiscono sull’ottimizzazione di prodotti e processi Global sourcing da paesi low cost Ottimizzazione tecniche negoziali (es., e-sourcing) Semplificazione specifiche di prodotto Minimizzazione scorte Ottimizzazione di prodotti e processi Riduzione scarti Ottimizzazione profilo di domanda (es., gestione picchi) Ottimizzazione processi produttivi (es., design-to-cost) Fonte: Gruppo di lavoro 12 NEL PLATFORMING E’ POSSIBILE AVVALERSI DI QUATTRO MODELLI DI AGGREGAZIONE CON DIVERSE “PROFONDITÀ” Modelli di platforming Descrizione • Scambio di informazioni su mercati e best Condivisione di informazioni Negoziazione congiunta Armonizzazione congiunta delle specifiche Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura Livello di integrazione richiesto Impatto potenziale di riduzione costi Basso 5% Alto 20 30% 20-30% practice d’acquisto (secondo compliance antitrust) • Messa a fattor comune dei volumi per sfruttare economie di scala (es., accordi quadro) e economie di skill nella negoziazione (es., scouting fornitori, tecniche negoziali) • Semplificazione congiunta delle specifiche di beni/servizi acquistati per favorire la concentrazione della domanda e quindi ulteriori economie di scala • Ripensamento comune delle soluzioni di Fonte: Gruppo di lavoro, interviste fornitura lungo la catena del valore (es., integrazione a monte o programma di Designto-Cost in collaborazione con i fornitori) 13 L’APPLICABILITÀ DEI MODELLI DI PLATFORMING È FUNZIONE DEI MERCATI DI ACQUISTO CONSIDERATI Modelli di platforming Condivisione di informazioni Negoziazione congiunta Possibile applicazione • • • • Assicurazioni Utenze MRO* Servizi generali • Materiali di • • • • consumo Telecomunicazioni IT Auto aziendali Viaggi Armonizzazione congiunta delle specifiche • Packaging • Logistica Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura * Include manutenzione impianti, parti di ricambio, utensili e materiali di manutenzione Fonte: Gruppo di lavoro, interviste 14 IL PLATFORMING TRA AZIENDE PUÒ GENERARE RISPARMI SIGNIFICATIVI, PARI A 2-3 MILIONI DI EURO OGNI 100 MILIONI DI FATTURATO Valore degli acquisti non strategici Milioni di euro per 100 milioni di euro di ricavi 15 Potenziale di riduzione dei costi Percento 15-20% 15 Potenziale risparmio su acquisti non strategici Milioni di euro per 100 milioni di euro di ricavi 1,8-3,3 Packaging ~5 10-20 0,5-1,0 Logistica ~5 10-15 0,5-0,8 Spese generali ~5 Fonte: Gruppo di lavoro, raccolta dati presso campione di aziende associate ad IBC 15-30 0,8-1,5 15 DETTAGLIO DEL POTENZIALE DI RIDUZIONE DEI COSTI PER LE CATEGORIE DI SPESE GENERALI Bassa Alta Potenziale di riduzione dei costi Percento Spese generali Percento Utenze 31 MRO* 17 Servizi generali 12 Fattibilità 5-10 15-25 15-25 IT 10 10-30 Viaggi 10 20-30 Forniture per ufficio Formazione e lavoro temporaneo Telecomunicazioni Altro** 5 15-35 5 Potenziale complessivo di riduzione costi per le spese generali pari al 15-30% 10-20 10-30 3 7 15-30 * Include manutenzione impianti, parti di ricambio, utensili e materiali di manutenzione ** Include assicurazioni, spese legali e notarili, servizi esterni di analisi di laboratorio Fonte: Gruppo di lavoro, interviste, raccolta dati presso campione di aziende associate ad IBC 16 L’APPLICAZIONE DEL PLATFORMING RICHIEDE LO SVILUPPO DI DIVERSE FORME DI AGGREGAZIONE TRA AZIENDE, VARIABILI A SECONDA DEL MODELLO UTILIZZATO NON ESAUSTIVO Modelli di platforming Condivisione di informazioni Livello di integrazione richiesto Possibile forma di aggregazione Basso Osservatorio centrale Negoziazione congiunta Unità centrale di acquisto (solo funzione negoziale) Armonizzazione congiunta delle specifiche Unità centrale tecnica e di acquisto (funzione negoziale e di armonizzazione) Progetti speciali (es., collaborazione con i fornitori per ridisegno di prodotti e processi) Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura Alto Fonte: Gruppo di lavoro, interviste Nuovo operatore di filiera (es., operatore logistico) 17 ESEMPIO: CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI Osservatorio su PC in un gruppo italiano multi-aziende settore high-tech Trend di mercato • Trend sui costi unitari d’acquisto per tipologia di hardware, a parità di specifiche tecniche Costo medio per PC Media = 100 Azienda A Specifiche • Sviluppo e diffusione 110 Azienda B 103 Azienda C 97 Azienda D 90 Costo unitario, euro di procedure per la distribuzione di PC ai dipendenti, in base alla funzione aziendale di appartenenza e al livello di inquadramento Tempo, mesi Impatto ~10% di risparmio Fonte: Gruppo di lavoro 18 ESEMPIO: NEGOZIAZIONE CONGIUNTA Consorzio per l’acquisto di beni e servizi Consorzio cross-settore Risparmi ottenuti dai partecipanti Percento • Rappresenta 100+ aziende con fatturato annuo cumulato di ~400 miliardi di USD • Il consorzio è aperto ad aziende con più di 3.000 dipendenti e fatturato >1 miliardo di USD • Il comitato guida, formato da rappresentanti delle aziende, fornisce direzione e nomina i comitati per le negoziazioni • Il comitato per le negoziazioni seleziona fornitori e negozia i contratti per conto delle aziende rappresentate Fonte: Gruppo di lavoro, interviste ad esperti • • • • • • • • • Forniture per ufficio 5-40 Fotocopiatrici 10-45 Coperture/tetti 10-20 Servizio stampa 10-25 Forniture IT 5-30 Lavoro temporaneo 10-45 Divise da lavoro 10-30 Biglietti aerei 3-10 Teleconferenze 15-30 19 ESEMPIO: ARMONIZZAZIONE CONGIUNTA DELLE SPECIFICHE ILLUSTRATIVO Armonizzazione varietà imballaggi Volumi Azienda C J Colore Azienda B 2 3g Peso/cm Colore L Azienda A Spessore 6mm 2 3g Peso/cm Colore H Spessore 7mm Peso/cm2 2g Spessore 5mm Enorme varietà di specifiche non differenzianti Fonte: Gruppo di lavoro Varianti Specifiche più diffuse, formano il catalogo a cui tendere Specifiche meno diffuse, da eliminare progressivamente 20 ESEMPIO: RISTRUTTURAZIONE CONGIUNTA DELLA FILIERA – COLLABORAZIONE CON I FORNITORI Collaborazione tra un retailer di arredamento e i suoi fornitori di cassetti per il ridisegno di prodotto e processi Contesto Iniziative intraprese • Forte spinta alla riduzione dei costi, come conseguenza della pressione sui prezzi al dettaglio dei mobili Ripensamento prodotti • Applicazione • Prodotto complesso, con 150+ componenti Ripensamento supply chain Esempio di iniziativa applicabile anche da un insieme di aziende Fonte: Gruppo di lavoro • metodologia design-tocost per semplificare le specifiche, ridurre i materiali e migliorare i processi produttivi e di assemblaggio Impatto per il retailer pari a ~30% Ridisegnato di riduzione del network produttivo costo di prodotto dei fornitori, consolidando alcuni siti e ottimizzando la supply chain primaria 21 ESEMPIO: RISTRUTTURAZIONE CONGIUNTA DELLA FILIERA – INTEGRAZIONE Ristrutturazione congiunta della distribuzione nel canale edicole Situazione di partenza Iniziativa intrapresa • I principali editori • Creazione di una società hanno network distributivi distinti, composti da un mix di strutture proprietarie e distributori indipendenti Prodotti distribuiti compartecipata dai principali attori del mercato editoriale (RCS 45%, De Agostini 45%, Rusconi 10%) • Oggi leader con il 30% di quota di mercato nella distribuzione di quotidiani, periodici, libri, fascicoli, figurine Fonte: Gruppo di lavoro, articoli, informazioni pubbliche + ~80 editori terzi 22 CONTENUTI 1 Obiettivi ed approccio dell’iniziativa 2 Modelli di platforming sugli acquisti non strategici e impatto potenziale 3 Modalità di applicazione delle leve operative e soluzioni di governance 4 Roadmap per l’attuazione del platforming 5 Linee guida per il rispetto della normativa antitrust 23 STRUTTURA DEL CAPITOLO Modelli di platforming Forma di aggregazione approfondita Approfondito in seguito Argomenti trattati per ogni forma di aggregazione approfondita MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e LA LE VA “C OND IVIS IONE DE LLE INFORM AZIONI” S I C ON CRE TIZZA ATTR AVE RSO DU E TIPI DI INIZIATIV E Condivisione di informazioni • Osservatorio per la condivisione di informazioni • Ottimizzazione dei costi in base al confronto con altre aziende • Identificazione di A llineam ento ai bench mark d i p rezzo e g estio ne della d om and a intern a Descrizione delle leve – Target di riduzione dei prezzi d’acquisto, d a negoziare con i fornitori – Meccanismi più efficienti di gestione della domanda interna • Utile su un ampio spettro di c ategorie di acquisto ad es., pulizie, IT , materiali di cons umo, viaggi, auto aziendali • Individuazione della soluzione meno costosa (es., tra Selezione di prodo tti/ tecnologie in base al rapp orto costo / perform an ce telefonia tradizionale e VoIP) in funzione della necessità dell’azienda (es., ore di conversazione annue) • Si basa s ulla trasparenza della relazione tra il costo del bene da acquistare e la sua perform ance • U tile per prendere decisioni su categorie d’acquisto ad elevato contenuto tecnologico e/o veloce obso lescenza es ., IT, telecom unicazioni 26 Fon te: G ru ppo di lav or o MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e L’ALLINE AM ENTO DEI P REZZI D I ACQUIS TO AI BE NCHM AR K CONS ENTE RISP AR M I S IGNIFIC ATIV I ESEMPIO DESKTOP E LAPTOP A zienda Prodotto B enchm ark Prezz o m ed io d’acq uisto Euro/unità 650 - 4% Negoziazione congiunta • Unità centrale per la negoziazione congiunta Esempi 690 Laptop In iziative Iniz iative an aloghhe e gen eran o analog generano in in m edia il 2-5% di di risparm risp armio io 430 D es ktop e monitor 410 -5% 28 Fon te: A nalisi del gr uppo di lav or o, ar ticoli di stam pa sp ecializz ata, inter v is te MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e Riso rs e par t-tim e L’U NITÀ CENTR A LE DI NEGOZIAZIO NE P RES UPP ONE U N SIGNIFICATIVO LIVE LLO DI COLLABORAZIONE TRA AZIE NDE Riso rs e dedic ate • Se lez iona le categorie di c osto su cui avviare la negoziazi one co ngiunta Co mitato Gu id a C omitato Guida RRappresentanti appr esentanti di di AD/DG AD /D G • No mina i me mbri dei comi tati Supp orto Sup po rto leg ale legale Un ità centrale d i n ego ziazion e Co ozziale iale Comitato mitato Neg N ego Rappresentanti R appres entanti dei dei buyer buy er ne goz iali s cegliendo tra i buy er dell e aziende as soc iate • Fo rnis ce ai comitati negoziali i target di s aving • Ap pr ova i contratti • R icerc a i potenziali fornitori e av via i tender • Se lez iona i fornitori e finaliz za i c o ntratti Project ager Pro ject Man Manag er • Propone i c ontratti al Comitato Gu ida per approvaz ione Armonizzazione congiunta delle specifiche • Rac coglie i nformazi oni dalle aziende ass ociate su fornitori e condiz ioni c ontrattuali in es sere, v olumi e spec ific he d’acquis to • Supporta il c omitato guida nelle selezione delle categorie da aggredire e nella definizione dei target • Unità centrale per l’armonizzazione congiunta delle specifiche • Presiede i c omitati negoziali con un ruolo di garante • Controll a l’attuazione dei piani di approv vigionamento • Verific a il rispetto delle condizioni contrattuali • Guida il process o di valutaz ione dei fornitori Strutture organizzative 59 Fon te: G ru ppo di lav or o MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e L IL P ROCE SS O D I N EGOZI AZIONE CONGIUN TA È ARTICOLATO IN Q UATTR O M AC RO-FAS I (1/2) A S I M acro -fasi Attività Un ità centrale Comitato guida Stima deg li imp atti p oten ziali d a neg o ziaz io ne co ng iun ta L ea d A pp ro va S up po rt a In fo rm a to Az ien de Project manager Comita to negoziale AD /D G Buyer • Rac co lta di informazioni su fornitori e condizioni contrattuali in es sere, volumi e s pecifiche d’ac qui sto • Stima del potenziale impatto per aziend a/c ategoria di cos to S L - S S I L - I S L - S I I Processi • Deci sio ne di procedere c on la N ego ziazione co ng iu nta A negoz iazione congiunta e s elez ione dell e categorie di costo s u c ui agire • Nomin a comi tato negoziale e L/A ass egn az ione del m andato (inc luso target di ris parmio) Attu azion e d el con tratto d i fornitu ra - S I I L/A I S L I A S L I I I S L I S I • Assegn az ione di target individuali di L/A riduzio ne dei costi legati ad inc entiv i economic i • Ric erca dei potenziali fornitori, I I negoz iazione e selez ione dei fornitori Valutaz io ne d ei risultati e ricerca d i n uo ve o pp ortun ità • Finaliz zazione dei contratti • Svilupp o del “catalogo” prodotti per ogni ca tegoria/forni tore 60 Fon te: G ru ppo di lav or o Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura • Ristrutturazione della filiera tramite progetto speciale di Design-to-Cost MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e LA GENE RAZIONE DI IDE E È AGEV OLATA D A UNA S ER IE DI STRU ME NTI E TE C NICH E B lank sheet co st analysis Linear Perfo rm an ce Pricing (LPP) C ost driver an alysis Labor … … … … M ater ial … … … … Capital … … … … … … … Fon te: G ru ppo di lav or o Strumenti di analisi Design benc hm arking Id ea g eneration wo rksh op ? … … … 96 24 IL MODELLO “CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI” IMPATTA A MONTE DEL PROCESSO DI ACQUISTO… Fasi su cui agisce la condivisione di informazioni Processo d’acquisto/approvvigionamento Analisi del mercato di fornitura Definizione di volumi e specifiche acquisto • Raccolta di • Raccolta informazioni e analisi di benchmarking su costi d’acquisto, prodotti, fornitori Fonte: Gruppo di lavoro dei volumi d’acquisto e delle specifiche richieste, compresi i livelli di servizio/ garanzia Qualifica dei fornitori, richiesta di preventivi • Identifica- • • zione dei potenziali fornitori da coinvolgere nel tender Organizzazione di incontri Richiesta di informazioni (RFI), proposte (RFP) e preventivi (RFQ) Selezione fornitore, negoziazione • Identificazione di una short list di potenziali fornitori da coinvolgere in negoziazioni di dettaglio Accordo su condizioni d’acquisto • Finalizzazione dei termini contrattuali Emissione ordine Ricevimento merce e verifica fattura Pagamento • Emissione • Ricevimento • Emissione del della call-off del prodotto pagamento • Verifica degli secondo le standard di qualità e del rispetto dei termini contrattuali modalità concordate 25 …ED È IL PRIMO LIVELLO DI INIZIATIVE DI PLATFORMING ATTUABILE ILLUSTRATIVO Riduzione potenziale della base costi Percento 100 ~5 ~10 ~10 Base costi di partenza Condivisione di informazioni Negoziazione congiunta Armonizzazione congiunta delle specifiche ~75 Base costi futura Modelli di platforming Fonte: Gruppo di lavoro 26 LA “CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI” PERMETTE AD OGNI BUYER DI LANCIARE INIZIATIVE “FACT-BASED” DI RIDUZIONE DEI COSTI Leve operative Descrizione Benchmarking sui costi Sviluppo di benchmark sulle best practice d’acquisto, tramite raccolta dati dalle aziende e conseguente ottimizzazione dei costi tramite rinegoziazione delle condizioni con i fornitori Benchmarking sulla gestione della domanda interna Confronto tra aziende delle politiche di gestione della domanda interna e conseguente adozione dei regolamenti più efficaci Analisi di costo/ performance Monitoraggio dei prezzi di mercato delle principali tecnologie/fornitori e sviluppo di analisi di confronto in termini di costo/performance Fonte: Gruppo di lavoro 27 IL BENCHMARKING SUI COSTI RILEVA LE DIVERSE INCIDENZE DELLE SPESE PER ACQUISTI TRA AZIENDE MEDIA DEL CAMPIONE DI 4 AZIENDE Spesa hardware per dipendente Media = 100 Possibili driver Azienda A 129 Azienda B Azienda C 92 79 • Costi unitari dei prodotti acquistati • Mix e qualità dei prodotti acquistati • Regolamenti di gestione della domanda interna 100 Fonte: Analisi del gruppo di lavoro, raccolta dati presso campione di aziende associate ad IBC 28 L’ALLINEAMENTO DEI COSTI DI ACQUISTO AI BENCHMARK CONSENTE RISPARMI SIGNIFICATIVI ESEMPIO DESKTOP E LAPTOP Azienda Prodotto Costo medio d’acquisto Euro/unità 690 Laptop 650 - 4% Desktop Benchmark Iniziative analoghe generano in media il 3-4% di risparmio 430 410 -5% Fonte: Analisi del gruppo di lavoro, articoli di stampa specializzata, interviste 29 IL CONFRONTO PUÒ AVVENIRE ANCHE SUI MECCANISMI DI GESTIONE DELLA DOMANDA INTERNA ESEMPIO DESKTOP E LAPTOP Solo desktop Desktop e laptop Dirigenti Percento Azienda Benchmark Iniziativa di risparmio 10 5 30 Solo laptop Quadri Percento 10 80 20 10 65 Riduzione dell’assegnazione congiunta di desktop e laptop 50 70 20 30 Iniziative analoghe generano in media il 3-5% di risparmio Riduzione dell’assegnazione di laptop Fonte: Analisi del gruppo di lavoro, articoli di stampa specializzata, interviste 30 LE ANALISI DI COSTO/PERFORMANCE HANNO DUE APPLICAZIONI TIPICHE ESEMPIO TARIFFE TELEFONICHE Scelta del prodotto/servizio più efficiente Identificazione di opportunità di risparmio per le forniture in essere … Livello di performance 2 CostoLivello di performance 1 Costo Euro/minuto Operatore A Operatore A Operatore B Performance Minuti di conversazione Fonte: Gruppo di lavoro Operatore B Anno Anno Anno Oggi 1 2 3 Tempo Iniziative analoghe generano in media il 5% di risparmio 31 ESEMPIO: INDIVIDUAZIONE DELLA SCELTA PIÙ EFFICIENTE IN BASE ALLE NECESSITÀ DELL’AZIENDA TRAMITE ANALISI DI COSTO/PERFORMANCE ESEMPIO STAMPANTI Modello A Modello B Curva di minimo costo Necessità dell’azienda Caratteristiche delle stampanti Modello A Analisi di costo/performance Costo* Centesimi di euro/10.000 pagine Modello B 12 Velocità massima di stampa Pagine/ora Costo Euro/unità 1.000 1.500 10 8 6 100 120 4 2 0 0 500 Il modello B è il più efficiente per l’azienda che ha bisogno di dover stampare in 1.250 pagine/ora * Calcolato ipotizzando 8 ore di funzionamento giornaliere per 300 giorni all’anno Fonte: Analisi del gruppo di lavoro, articoli di stampa specializzata, interviste, siti internet 1.000 1.500 2.000 2.500 Performance richiesta Pagine/ora 32 LA “CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI” SI AVVALE DI DUE STRUMENTI Benchmarking tra aziende Analisi costo/performance $ Fonte: Gruppo di lavoro 33 BENCHMARKING TRA AZIENDE • Confronto tra aziende, a livello di singola categoria di costo, in termini di: – Livelli di spesa in relazione a parametri dimensionali (es., fatturato o numero di dipendenti) e incidenza sul totale – Caratteristiche dei prodotti/servizi acquistati e relativi costi unitari – Criteri di gestione della domanda interna Cos’è Quando utilizzarlo Approccio • Per identificare obiettivi di riduzione dei costi d’acquisto, da negoziare con • i fornitori Per individuare meccanismi più efficienti di gestione della domanda interna • Concordare con le aziende le analisi da compiere (“i prodotti finiti”) • Preparare e distribuire un questionario per raccogliere dati • Consolidare i dati e, se necessario, integrare con interviste • Preparare e distribuire gli elaborati, mostrando i dati in forma aggregata e anonima Fattori di successo • Coinvolgimento di numero significativo di • Fonte: Gruppo di lavoro aziende per generare confronti statisticamente solidi Tempestività della disponibilità dei dati rispetto alle negoziazioni Fonti • Richiesta dati alle • aziende Interviste a responsabili d’acquisto 34 ANALISI DI COSTO/PERFORMANCE • Analisi di confronto dei costi di fornitori/tecnologie/prodotti Cos’è • Quando utilizzarlo Approccio • Su categorie d’acquisto ad elevato contenuto tecnologico o veloce obsolescenza (es., IT, telecomunicazioni) per: – Selezionare la soluzione meno costosa in funzione delle necessità dell’azienda (“livello di performance” desiderato) – Identificare le opportunità di risparmio per i contratti di fornitura in essere in base alle variazioni dei costi d’acquisto “di mercato” nel tempo • Stabilire i fornitori/prodotti da analizzare • Identificare la caratteristica (“performance”) chiave per la scelta e la sua • • Fattori di successo unità di misura Raccogliere i dati relativi ai costi e ai diversi livelli di performance offerti Effettuare le analisi di confronto, identificando la curva di “minimo costo” • Accordo sui fornitori/ tecnologie/ • • Fonte: Gruppo di lavoro alternativi in funzione di diversi livelli di performance possibili Monitoraggio delle variazioni dei costi delle principali tecnologie prodotti da analizzare Accesso a dati su trend dei costi d’acquisto e livelli di performance Tempestività della disponibilità dei dati rispetto alle negoziazioni Fonti • Richiesta dati alle aziende • Interviste a responsabili d’acquisto • Report di analisti • Stampa specializzata • Interviste a esperti 35 LA “CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI” RICHIEDE LA COSTITUZIONE DI UN OSSERVATORIO • Effettua le analisi, integrando le Azienda A Azienda B • informazioni ricevute dalle aziende con informazioni esterne (es., stampa specializzata, interviste a esperti, report di analisti) Mette gli elaborati a disposizione delle aziende (es., tramite pubblicazione periodica o sito internet protetto) • Dati • Informazioni Mercato Stampa specializzata Esperti Osservatorio Report di analisti Azienda C M IL- CUQ 09 2- 01 10 20 08 -2 64 60 /L Ta b Leve operative B BENCHMARKING SUI PRODOTTI ACQUISTATI Governance ESEMPIO IT Azienda 1 Indagine sulle specifiche tecniche prodotti acquistati Azienda 2 Media Desktop St ampante tavolo b/n Unità di Specifica misura Caratteristica tecnica nel prodotto più diffuso in azienda Specifica Unità di misura Caratteristica tecnica nel prodotto più diffuso in azienda Fonti • Richiesta dati CPU GHz 1 10 10 RAM GB 1 10 10 HD GBx100 1 20 20 Schermo pollici 15 15 25 22 25 Fonte: McKinsey 30 30 100 100 Interventi tecnici all’anno 11 12 12 Giorni di fermo all’anno 10 10 100 100 Velocità Pagine per min Manutenzione Affidabilità alle aziende • Interviste a responsabili IT 31 • Elaborati con dati in forma aggregata e anonima Fonte: Gruppo di lavoro 36 L’OSSERVATORIO RICHIEDE UNA STRUTTURA SNELLA, CON ALCUNI ANALISTI DEDICATI Possibile struttura a tendere Risorse dedicate Risorse part-time Risorse esterne Elementi chiave di governance • Necessità di garantire la circolazione di dati e analisi in forma aggregata e anonima Comitato Guida Rappresentanti di AD/DG Fornitori di dati e analisi di mercato • Il comitato guida, espressione delle aziende: • Supporto legale Osservatorio 1-2 analisti • Fonte: Gruppo di lavoro – Stabilisce le informazioni che l’osservatorio deve raccogliere ed analizzare – Stanzia le risorse – Autorizza la distribuzione delle informazioni alle aziende L’attività di analisi e la preparazione degli elaborati viene svolta da analisti e/o fornitori esterni che raccolgono informazioni e best practice attraverso: – Richiesta dati alle aziende – Interviste a buyer ed esperti – Articoli di stampa specializzata – Report di analisti su fornitori e mercati di riferimento I costi operativi sono coperti da una ridotta quota partecipativa annua versata dalle aziende partecipanti 37 CI SONO DUE OPZIONI PER LA REALIZZAZIONE DELL’OSSERVATORIO “Make” Descrizione Implicazioni Assunzione diretta degli analisti e individuazione di una struttura d’appoggio di sistema (es., IBC) “Buy” VS. Utilizzo di un fornitore esterno che svolga i compiti degli analisti seguendo le direttive dettate dal comitato guida + Sviluppo di competenze interne al “sistema” + Maggiore flessibilità + Primo passo per un passaggio a forme di collaborazione più integrate + Utilizzo di competenze già consolidate - Necessità di investire tempo e risorse nello sviluppo di competenze Fonte: Gruppo di lavoro 38 IL FUNZIONAMENTO DELL’OSSERVATORIO RICHIEDE UN PROCESSO SEMPLICE CON RUOLI CHIARI PER I DIVERSI ATTORI Macro-fasi Attività Selezione delle categorie e sviluppo del piano di lavoro • Selezione delle categorie di costo su cui Sviluppo e distribuzione dei prodotti finiti • Attuazione del piano di lavoro: raccolta focalizzare il lavoro dell’osservatorio • Sviluppo piano di lavoro con dettaglio di prodotti finiti, analisi da avviare, fonti da utilizzare, tempistiche e budget richiesto dati, interviste, lancio di analisi e preparazione di elaborati • Distribuzione degli elaborati • Assegnazione di target individuali di Avvio di negoziazioni “informate” riduzione dei costi legati ad incentivi economici • Uso delle informazioni nella negoziazione Osservatorio Comitato Analisti guida L Lead A Approva S Supporta I Informato Aziende AD/DG Buyer L/A I S I A L I I A L I S A L I I S I L I I I S L I L I S con i fornitori Valutazione dei risultati Fonte: Gruppo di lavoro • Misurazione dell’impatto ottenuto per azienda/categoria di costo 39 I BENEFICI POTENZIALI A TENDERE DELLA “CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI” SONO SIGNIFICATIVAMENTE SUPERIORI AI COSTI Ipotesi benefici • Gruppo di lavoro • • formato da 10 aziende con ricavi medi di 200 milioni euro/anno Base costi cumulata delle spese generali pari a 100 milioni di euro (5% dei ricavi totali) Potenziale risparmio tramite condivisione di informazioni pari a ~5% della base costi Fonte: Gruppo di lavoro Confronto benefici-costi Milioni di euro Ipotesi costi • Utilizzo di due analisti 5 • 0,1-0,2 Benefici per un costo annuo totale di 100-150 mila euro Acquisto di informazioni, spese legali e costi operativi (es., sviluppo e manutenzione database e sito internet protetto) pari a 50-100 mila euro/anno Costi 40 STRUTTURA DEL CAPITOLO Modelli di platforming Forma di aggregazione approfondita Approfondito in seguito Argomenti trattati per ogni forma di aggregazione approfondita MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e LA LE VA “C OND IVIS IONE DE LLE INFORM AZIONI” S I C ON CRE TIZZA ATTR AVE RSO DU E TIPI DI INIZIATIV E Condivisione di informazioni • Osservatorio per la condivisione di informazioni • Ott im izzazio ne d ei co sti in ba se a l co n fro nt o c o n a lt re azien d e • Id en tifica zio ne d i A llineam ento ai bench mark d i p rezzo e g estio ne della d om and a intern a Descrizione delle leve – Ta rge t di ridu zion e de i p re zzi d ’a cqu isto, d a ne g oziare co n i fo rnito ri – Me cca nism i p iù e fficien ti d i ge stion e d ella do m an da in te rn a • Ut ile su u n a m p io sp et tro d i c at eg orie di acq ui sto a d es. , pu lizie, IT , m a te riali di co ns um o , viag g i, a ut o azien d ali • I nd ivid ua zion e de lla so lu zio n e m en o cost osa (e s., tra Selezione di prodo tti/ tecnologie in base al rapp orto costo / perform an ce t ele fo nia tra dizion ale e VoI P) in fun zion e de lla n ece ssità d e ll’azien d a (e s., o re di co nve rsa zio ne a nn u e) • Si b a sa s ulla t rasp are n za d e lla relazio ne t ra il co sto d el b e ne • d a a cqu ist are e la sua p e rfo rm an ce U tile pe r p ren d ere d ecision i su cate g orie d’a c qu ist o ad e leva to co nt en u to te cno log ico e /o ve lo ce o bso le scen za es ., I T, te le com un ica zion i 26 Fon te: G ru ppo di lav or o MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e L’ALLINE AM ENTO DEI P REZZI D I ACQUIS TO AI BE NCHM AR K CONS ENTE RISP AR M I S IGNIFIC ATIV I ESEMPIO DESKTOP E LAPTOP A zienda Prodotto B enchm ark Prezz o m ed io d’acq uisto Eu ro/ un ità 65 0 - 4% Negoziazione congiunta • Unità centrale per la negoziazione congiunta Esempi 69 0 L ap to p In iziative Iniz iative an aloghhe e gen eran o analog generano in in m edia il 2-5% di di risparm risp armio io 43 0 D es kt op e m o nit or 4 10 -5% 28 Fon te: A nalisi del gr uppo di lav or o, ar ticoli di stam pa sp ecializz ata, inter v is te MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e Riso rs e par t-tim e L’U NITÀ CENTR A LE DI NEGOZIAZIO NE P RES UPP ONE U N SIGNIFICATIVO LIVE LLO DI COLLABORAZIONE TRA AZIE NDE Riso rs e dedic ate • Se lez iona le categorie di c osto su cui avviare la negoziazi one co ngiunta Co mitato Gu id a C omitato Guida RRappresentanti appr esentanti di di AD/DG AD /D G • No mina i me mbri dei comi tati Supp orto Sup po rto leg ale legale Un ità centrale d i n ego ziazion e Co ozziale iale Comitato mitato Neg N ego Rappresentanti R appres entanti dei dei buyer buy er ne goz iali s cegliendo tra i buy er dell e aziende as soc iate • Fo rnis ce ai comitati negoziali i target di s aving • Ap pr ova i contratti • R icerc a i potenziali fornitori e av via i tender • Se lez iona i fornitori e finaliz za i c o ntratti Project ager Pro ject Man Manag er • Propone i c ontratti al Comitato Gu ida per approvaz ione Armonizzazione congiunta delle specifiche • Rac coglie i nformazi oni dalle aziende ass ociate su fornitori e condiz ioni c ontrattuali in es sere, v olumi e spec ific he d’acquis to • Supporta il c omitato guida nelle selezione delle categorie da aggredire e nella definizione dei target • Unità centrale per l’armonizzazione congiunta delle specifiche • Presiede i c omitati negoziali con un ruolo di garante • Controll a l’attuazione dei piani di approv vigionamento • Verific a il rispetto delle condizioni contrattuali • Guida il process o di valutaz ione dei fornitori Strutture organizzative 59 Fon te: G ru ppo di lav or o MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e L IL P ROCE SS O D I N EGOZI AZIONE CONGIUN TA È ARTICOLATO IN Q UATTR O M AC RO-FAS I (1/2) A S I M acro -fasi Attività Un ità centrale Comitato guida Stima deg li imp atti p oten ziali d a neg o ziaz io ne co ng iun ta L ea d A pp ro va S up po rt a In fo rm a to Az ien de Project manager Comita to negoziale AD /D G Buyer • Rac co lta di informazioni su fornitori e condizioni contrattuali in es sere, volumi e s pecifiche d’ac qui sto • Stima del potenziale impatto per aziend a/c ategoria di cos to S L - S S I L - I S L - S I I Processi • Deci sio ne di procedere c on la N ego ziazione co ng iu nta A negoz iazione congiunta e s elez ione dell e categorie di costo s u c ui agire • Nomin a comi tato negoziale e L/A ass egn az ione del m andato (inc luso target di ris parmio) Attu azion e d el con tratto d i fornitu ra - S I I L/A I S L I A S L I I I S L I S I • Assegn az ione di target individuali di L/A riduzio ne dei costi legati ad inc entiv i economic i • Ric erca dei potenziali fornitori, I I negoz iazione e selez ione dei fornitori Valutaz io ne d ei risultati e ricerca d i n uo ve o pp ortun ità • Finaliz zazione dei contratti • Svilupp o del “catalogo” prodotti per ogni ca tegoria/forni tore 60 Fon te: G ru ppo di lav or o Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura • Ristrutturazione della filiera tramite progetto speciale di Design-to-Cost MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e LA GENE RAZIONE DI IDE E È AGEV OLATA D A UNA S ER IE DI STRU ME NTI E TE C NICH E B lank sheet co st analysis Linear Perfo rm an ce Pricing (LPP) C ost driver an alysis Labor … … … … M ater ial … … … … Capital … … … … … … … Fon te: G ru ppo di lav or o Strumenti di analisi Design benc hm arking Id ea g eneration wo rksh op ? … … … 96 41 LA “NEGOZIAZIONE CONGIUNTA” IMPATTA SULLE FASI CENTRALI DEL PROCESSO DI ACQUISTO … Fasi su cui agisce la negoziazione congiunta Processo d’acquisto/approvvigionamento Analisi del mercato di fornitura Definizione di volumi e specifiche acquisto • Raccolta di • Raccolta informazioni e analisi di benchmarking su costi d’acquisto, prodotti, fornitori Fonte: Gruppo di lavoro dei volumi d’acquisto e delle specifiche richieste, compresi i livelli di servizio/ garanzia Qualifica dei fornitori, richiesta di preventivi • Identifica- • • zione dei potenziali fornitori da coinvolgere nel tender Organizzazione di incontri Richiesta di informazioni (RFI), proposte (RFP) e preventivi (RFQ) Selezione fornitore, negoziazione • Identificazione di una short list di potenziali fornitori da coinvolgere in negoziazioni di dettaglio Accordo su condizioni d’acquisto • Finalizzazione dei termini contrattuali Emissione ordine Ricevimento merce e verifica fattura Pagamento • Emissione • Ricevimento • Emissione del della call-off del prodotto pagamento • Verifica degli secondo le standard di qualità e del rispetto dei termini contrattuali modalità concordate 42 …E GENERA BENEFICI AGGIUNTIVI A QUELLI OTTENIBILI CON LA “CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI” ILLUSTRATIVO Riduzione potenziale della base costi Percento 100 ~5 ~10 ~10 Base costi di partenza Condivisione di informazioni Negoziazione congiunta Armonizzazione congiunta delle specifiche ~75 Base costi futura Modelli di platforming Fonte: Gruppo di lavoro 43 LA “NEGOZIAZIONE CONGIUNTA” CONSENTE DI SFRUTTARE LE ECONOMIE DI SCALA Leve operative Descrizione Allineamento delle condizioni contrattuali Convergenza sulle condizioni contrattuali più efficienti anche tramite consolidamento della base fornitori Sfruttamento dell’effetto volume Rinegoziazione delle condizioni contrattuali sulla base dei volumi aggregati del gruppo di aziende Fonte: Gruppo di lavoro 44 LA RINEGOZIAZIONE IN BASE AI VOLUMI AGGREGATI È UNA LEVA AD ALTO POTENZIALE Perimetro d’intervento Soluzione adottata • Costi di • Centralizzazione delle manutenzione di PC e mainframe • Costi di programmazione per Oracle, Unix, Smalltalk responsabilità d’acquisto e della gestione/ valutazione dei fornitori a livello headquarter • Consolidamento della domanda delle diverse business unit e rinegoziazione • Riduzione del numero di fornitori da 15 a 4 tramite: – Selezione dei migliori 10 in base ad offerte scritte – Selezione finale in seguito ad asta on-line Fonte: Gruppo di lavoro ESEMPIO MANUTENZIONE HARDWARE E PROGRAMMAZIONE AZIENDA DI LARGO CONSUMO Impatto Milioni di USD 8,0 -7,5% 7,4 Base costi Base costi di partenza post intervento 45 LA “NEGOZIAZIONE CONGIUNTA” BEST-IN-CLASS SI AVVALE DI ALCUNI STRUMENTI E APPROCCI AVANZATI • ... • ... • ... • ... • ... • ... • ... • ... • ... • ... TCO (Total Cost of Ownership) analysis In house value added Life cycle Cost categories Fonte: Gruppo di lavoro Best practice RFx Parts Analisi del mercato di offerta Supplier A B C Cost X 4 3 6 3 Y 2 3 3 2 Z 4 4 3 3 10 10 10 8 46 ANALISI DEL MERCATO DI OFFERTA • Analisi del mercato di fornitura in termini di strategie e dinamiche Cos’è competitive dei principali concorrenti, trend dei costi d’acquisto, strutture di costo dei fornitori, livelli di profittabilità • In preparazione alla negoziazione con fornitori che operano in Quando utilizzarlo mercati dinamici, a forte tasso di innovazione e altamente competitivi • Intervistare esperti per identificare gli insight e i fenomeni da approfondire in seguito tramite raccolta dettagliata di dati e necessarie analisi Approccio Fattori di successo • Possibilità di accedere a varie fonti per la raccolta di dati e • • Fonte: Gruppo di lavoro informazioni es., esperti, report di analisti, database, stampa specializzata Capacità di identificare poche e chiare conclusioni e raccomandazioni Lancio di iniziative concrete in seguito all’analisi 47 L’ANALISI DEL MERCATO DI OFFERTA FORNISCE INFORMAZIONI UTILI PER PREPARARE LA NEGOZIAZIONE ESEMPIO DESKTOP OX-ZZU386-20040812-RSNM-3-Analysis_11-08-04_WIP THE SUPPLY MARKET FOR DESKTOPS CAN BE CATEGORIZED IN 3 DISTINCT SEGMENTS Manufacturers Products and Services provided Domande a cui l’analisi deve rispondere • • • • Shipments Revenues Shipments Million units 140 Revenues USD millions 160,000 120 100 120,000 IBM 80,000 60 Software Hardware/software breakfix and IMACs • Execute soft- • Provide day to day support Customer • Margins are declining due to industry 2003 overcapacity and shorter product life cycles • 17.0 Developing in-house global distribution behaviour, e.g., ‘web’ lifestyle at work 13.4 and at home and value-added services (e.g., imaging, asset tracking, warranties) 15.3 capability • Developing breakfix service capabilities 4.4via strategic partnerships and/or inhouse capability models 3.8 3.5 3.3 Resellers 2.4 2.8 3.0enhanced geographic coverage • Rapidly consolidating industry with Changes in Conduct P • Hardware manufacturers are pushing • Tend to provide aggressive and • Dell transparent “loss • leader” Microsoft • Inacom Examples corporate customers towards a “direct” pricing to gain relationship presence into customer’s • HP Compaq • Adobe IT decisions• Bnomics demand (80%- • CDN – Threshold for direct relationship is• IBM • Capability to satisfy • Linux 100% U.S. and 60%-80% ROW) for >$4-$5 million in annual spend • Legenddirect model • Partnering with end customer to • Managing reseller relationships for end forecast demand for a true “build-to- 2.8 2.7 2.4with corporate customers Acer 2.3 2.2 2.1 20,000 0.0 0 Apple 2.1 • Corporate software • Software spectrum • SHI customers in remote locations • Providing aggressive warranty terms to provide CTO (configured-to-order) and breakfix services to manage TCO • Price of • Price of soft- • 3-4.5% markcapabilities to endTypical customers order” supply chain • Insourcing “software” resellers function product/ hardware ware license service • Improved efficiency of operations (e.g., • Aggressive reductions in markups for charges • Reduction in “indirect” relationships NEC • inventory tracking) and distribution capabilities in remote locations Enhanced capability to provide LAN support and help desk services to customers • 13-17% dis- up over hardware manufacturers’ price end users • Offerings to provide breakfix and hot swaps for service maintenance • • • • • • • • count on software manufacturers’ licensing price Unisys C Siemens/Entex Decision-one Compucom CSC Gentronics $200-250 annual cost per desktop (assuming 4 hour restore SLA and 24x7 coverage) 11 Service maintenance providers 1.4 1.7 • Highly fragmented industry with 2.0 1.6manufacturers to provide platform- numerous local “service shops” • Developing strategic partnerships with independent service and consistent 53.7 quality 51.8 49.2 4 Source: PD #611730 (12/2002) Others • Unit shipments have risen at a higher rate than revenues, as average prices of PCs have fallen from $1930 in 1995 to $910 in 2003 • Growth slowed substantially from 2001 onwards • 53% decline in ASPs Source: IDC PC Tracker May 2004 C Manufacturers 15.1 • Changing consumer • New business 4.6 4.7 Fujitsu Siemens Legend/ Lenovo C Feedback E-mach ines 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 17.7 Changes in Structure 40,000 60,000 0 12.3 140,000 100,000 20 propositions Dell HP/ Compaq 80 40 Market shares (units) • Disruptive Percent technologies enabling new value 2001 2002 • Increasing capability to provide service maintenance across all product categories, e.g., desktops, servers, mainframe/midrange equipment • Aggressive offerings to end customers for response and restore SLAs • Complete service package for all product categories on a regional and/or global basis • Certification of service maintenance work force for all vendors and products 12 • Dell has been rapidly gaining market share in recent years, while all other large manufacturers have been losing share • The two players- HP & Dell are inching ahead and control a third of the market 7 OX-ZZU386-20040812-RSNM-3-Analysis_11-08-04_WIP THE SUPPLY MARKET FOR DESKTOP SERVICESMAINTENANCE IS FRAGMENTED WITH VARYING VENDOR CAPABILITIES Services scope OX-ZZU 386- 20040812-RSN M-3-Analysis_11-08-04_WIP Scope of desktop outsourcing Vendor Segmentation Vendor profile SALES STRATEGIES Sales Philosophy DELL • Customer orientati on • Use fundamentally Percent 0–10 Process focused IBM • IBM Global Services maintains an external image of product agnosticism but pitches IBM products as a OX-ZZU 386- 200 408 12-RSN M-3-Analysis_11-08-04_WIP default (moving to competitor products only when spurred by customer) PC AND SERVER MANUFACTURER COSTS 100 HPApplication outsourcing* Global COMPAQ presence Compaq Network outsourcing* • Moved from product IBM EDS CSC HP dri ven to customer Data center outsourcing Unisys Siemens/ different selling models dri ven. and specialist sal es • B2C- Transactional Getronics/ ENTEX Helpdesk selling with movement people for different Wang Increasing segmentsvendor and points in into Services. Breakfix – Up selling on better customer capability lifecycle Regional/ computingnational experience Compucom IMAC* message presence Asset • B2B-Consultative selling management– Focus on customer “Procurement “Process loyalty ( 95% of sales Procurement focused” focused” Procurement from existing focused accounts) Tier 1 Tier 2 Tier 3 IBM EDS CSC Siemens/ Entex Compaq Unisys HP Getronics Compucom Decision One Tomeroy Design Strategies Ever dream ~10 23 85 1–2 1–2 1–2 1–2 17 10 35 Single Other costs Mat erial Prod uc- T r ansNear C ontion po rtation source commo- strained • M other- cost * or pu re b oard dity com com mo• H ard p onents • M iscelladit y disk • Moni- n eous tor/ CPU drive com poflatMem ory • C D n ents screen• M aterial R OM Oper• Mo use ating ov erhead system • I nve ntory p rovisions • F r eight Other** R &D • • • * Includes inventory related costs such as obsolescence and mark-downs ** Includes order management, warehousi ng, etc. Source: McKinsey, PD# 614105 (12/2002) Fonte: Gruppo di lavoro Service/maintenance providers Hardware • Procure PCs and market desktop from manuware sales services to end customers • Execute warranties provided by PCs, servers software facturers and between manufacturers and peripherals third party manufacturers OX-ZZU386-20040812-RSNM-3-Analysis_11-08-04_WIP players and customers • Provide hot swaps, inventory • Hold inventory • Process paymanagement asset tracking, for end users ments, disIMACs for end customers and provide counts, version • Interface with end customer helpdesk and network distribution/ control and management functions delivery of all software end user inventory locations control • Perform value added services Changes in P Performance like configuration/image burning, etc. OX-ZZU386-20040812-RSNM-3-Analysis_11-08-04_WIP S External GLOBAL DESKTOP MARKET HAS GROWN RAPIDLY IN VOLUME, AND shocks S IS DOMINATED BY 3 KEY PLAYERS 1995 • mercato? Quanto cresce? Quali sono i concorrenti? Quali sono i rapporti di forza? Quali sono i principali segmenti? Qual è la struttura di costi dei concorrenti? Quali sono i trend di profittabilità? Cosa guida i prezzi? Quali sono le strategie di vendita dei diversi concorrenti? Software • Manufacture PRODUCT AND SERVICE OFFERINGS ARE BECOMING INCREASINGLY INTERCHANGEABLE Desktops • Quanto è grande il Resellers Hardware • Manufacture Sales/ marketing and rem aining SG&A • Pr imarily account Sales/ Service • ~15% of focused, geographies manufacOrganization and products playing turers’ costs secondary roles are fixed, • Cross functional teams meaning that with one relati onship the marginal owner. cost of an extra order is 85% • of Segments customers by Customer average sizecost and by degree of Segmentation penetration. • However, if EBIT N et sales cost of obsoles-cence added to Sou rce:McKinsey Pd’s, Litis erature searches, H arvard Business review fixed cost base, the marginal cost of a new order can be much lower • Geographic structure. • Call centers and KAM reps. • Decentralized model- by product and then geography. * IMAC adds/changes, deinstalls); network outsourcing (servers, LAN, WAN); application • Customer satisfacti on (installation, • moves, Dedicated channel outsourcing (traditional/ASP) with focus on service account managers Cross-product selling Source: Giga Information •Group teams envisaged. • Ser vice through partners • Two segments• Increasing focus on SMB – Key accounts (Small , medium and large) – Transactional buyers (SMB and Retail) 16 17 20 48 TOTAL COST OF OWNERSHIP (TCO) ANALYSIS • Analisi del costo totale di prodotto/servizio lungo tutto il suo ciclo di vita ad es., includendo anche i costi derivanti da garanzia, riparazione e dismissione Cos’è Quando utilizzarlo • Per individuare iniziative di risparmio costi che prescindono dal costo d’acquisto in senso stretto, in particolare su categorie di prodotti con un ciclo di vita medio lungo • Ricostruire accuratamente il ciclo di vita del Approccio • prodotto/servizio da analizzare Stimare i costi di ciascuna fase avvalendosi di interviste ad esperti, richieste a fornitori e confronti con altri prodotti • Non sottostimare/trascurare aree di costo come scarti, Fattori di successo • Fonte: Gruppo di lavoro manutenzione, ispezioni, materiali secondari, garanzia, qualità Mantenere un livello di dettaglio commisurato allo scopo 49 LA TCO ANALYSIS CALCOLA IL COSTO DEL PRODOTTO LUNGO IL SUO CICLO DI VITA… Costo totale del prodotto = 100 ESEMPIO DESKTOP Costi diretti 5 2 45 Il costo di acquisto rappresenta solo il 21% del TCO per l’acquirente 5 5 1 5 100 21 1 5 5 DefiniSelezio- Certifi- Costo di zione ne del cazione acquisto delle fornitore specifiche Consegna Configurazione Installa- Garanzia zione Supporto Parti di Dismis- TCO* tecnico ricambio sione * Include i costi dalla definizione delle specifiche alla dismissione del prodotto, calcolati come NPV di OpEx e CapEx cumulati; esclude costi non a budget come la perdita di produttività a causa dei tempi di fermo, problemi di compatibilità, costi di training 50 Fonte: Gruppo di lavoro …E CONSENTE DI IDENTIFICARE LE INIZIATIVE DI RIDUZIONE DEI COSTI AD ALTO IMPATTO Tipici indicatori di opportunità Tipico approccio alla riduzione del TCO Riduzione del TCO ILLUSTRATIVO Riduzione dei costi interni Sfruttamento del potere contrattuale • Consolidamento fornitori • Confronto tra sedi diverse • Unbundling contratti • Impiego nuovi materiali • Utilizzo nuovi fornitori • Eliminazione intermediari • Molteplici fornitori • Nessun contratto nazionale • Mercato di fornitura Riduzione dei costi esterni Standardizzazione • Riduzione personalizzazione • Aumento volumi d’acquisto • Alto numero di referenze • Personalizzazione non Riduzione dei costi comuni con i fornitori Fonte: Gruppo di lavoro competitivo • Poco coordinamento tra divisioni/sedi necessaria Ridefinizione delle tolleranze di prodotto Sostituzione • Aumento • Riduzione • Alto livello di scarti, set- • Cambio di materiali e • Utilizzo di prodotti specifiche • Ottimizzazione del processi up e rilavorazioni alternativi in altre divisioni/aziende 51 BEST PRACTICE RFx • Insieme di strumenti per richiedere ai fornitori – Informazioni sull’azienda (RFI) – Una descrizione accurata dei prodotti/servizi offerti (RFP) – Un preventivo dettagliato (RFQ) Cos’è Quando utilizzarlo Approccio • Durante il processo di selezione del fornitore • In caso di offerte complesse (es., molteplici specifiche, offerte bundled, diversi livelli di costi d’acquisto, sconti variabili nel tempo) in modo da poterle valutare contemporaneamente e velocemente • Concordare il tipo di richiesta da effettuare • Preparare un documento contenente la descrizione di dettaglio • • Fattori di successo Fonte: Gruppo di lavoro della domanda d’acquisto (es., volumi e specifiche richieste) e le richieste a cui si vuole che i fornitori rispondano Distribuire il documento ai fornitori e raccogliere le risposte Analizzare le risposte ricevute • Standardizzare le richieste per facilitare la confrontabilità tra le risposte 52 L’RFx PONE L’ENFASI SULL’ACCURATEZZA DELLE RICHIESTE AI FORNITORI, COME PASSO NECESSARIO PER RICEVERE OFFERTE CHIARE E CONFRONTABILI Processo d’acquisto/approvvigionamento Definizione di volumi e specifiche acquisto Tipi di RFx Possibili applicazioni Request For Information (RFI) • Prima fornitura di • Fonte: Gruppo di lavoro Qualifica dei fornitori, richiesta di preventivi un prodotto Lancio di iniziativa di riduzione della concentrazione dei fornitori Selezione fornitore, negoziazione Request For Quotation (RFQ) Request For Proposal (RFP) • Richiesta di • ottimizzazione di prodotto/processo Richiesta di un livello di servizio più alto • Nuovo contratto • Rinnovo di • contratto pluriennale Soddisfazione di domanda “spot” 53 RFQ BEN STRUTTURATE E RICCHE DI DETTAGLI ASSICURANO TRASPARENZA DEI PREVENTIVI E CONFRONTABILITÀ TRA LE OFFERTE DEI DIVERSI FORNITORI Esempio di RFQ • Specificare i volumi per tipologia di prodotto, incluse le previsioni a tendere • Descrivere nel dettaglio le specifiche richieste, incluso standard qualitativi e livello di servizio • Richiedere la quotazione del prodotto al lordo degli sconti • Richiedere sconti sulla base di diversi scenari di volumi e bundling di prodotti • Richiedere evoluzione degli sconti a tendere, in funzione della proiezione dei volumi fornita • Richiedere di specificare i dettagli su costi di trasporto e termini/condizioni (es., di pagamento) per poter valutare possibili ottimizzazioni Fonte: Gruppo di lavoro 54 UN FATTORE CHIAVE DI SUCCESSO DELL’RFx È L’UTILIZZO DEL MECCANISMO DI DETERMINAZIONE DEL COSTO D’ACQUISTO PIÙ ADATTO ALLE CIRCOSTANZE (1/2) Contratti con prezzo fisso Contratti cost-based Volatilità di materie prime, componenti del prodotto, lavoro Bassa Alta Durata del contratto Breve Lunga Qualità della relazione con il fornitore Bassa Alta Incertezza tecnologica Bassa Alta Possibilità del fornitore di ridurre i costi nel tempo Bassa Alta Valore in gioco Basso Alto Circostanze di contesto Fonte: Gruppo di lavoro, pubblicazioni specializzate 55 UN FATTORE CHIAVE DI SUCCESSO DELL’RFx È L’UTILIZZO DEL MECCANISMO DI DETERMINAZIONE DEL COSTO DI ACQUISTO PIÙ NON ESAUSTIVO ADATTO ALLE CIRCOSTANZE (2/2) Contratti a prezzo fisso Prezzo fisso puro Prezzo fisso con scala mobile Prezzo fisso con conguaglio Prezzo fisso con incentivi Descrizione • Il prezzo non cambia per tutta la durata del contratto • Il prezzo varia in funzione della variazione di specifiche materie prime • Il prezzo è fissato in anticipo sulla base delle migliori informazioni disponibili, poi rinegoziato a produzione effettuata • Il prezzo è stabilito in anticipo ed eventuali risparmi ottenuti grazie ad iniziative attuate dal fornitore sono condivisi ad un tasso prestabilito Fonte: Gruppo di lavoro, pubblicazioni specializzate Contratti costbased Costo più incentivo Condivisione dei costi Contratto basato su tempo e materiali Costo più premio Descrizione • Il prezzo è basato sui costi di produzione stimati; i risparmi ottenuti dal fornitore durante il processo produttivo sono condivisi in base a regole prestabilite • I costi sono condivisi tra le parti in base a criteri prestabiliti • Il fornitore è pagato in base a tariffe prestabilite per lavoro, materiali, costi indiretti e profitto • Il fornitore riceve il rimborso dei costi più un premio che dipende dal raggiungimento di un obiettivo di costo o di un livello di servizio 56 L’USO DI BEST-PRACTICE NELLE METODOLOGIE DETERMINAZIONE DEL COSTO DI ACQUISTO RENDE LA NEGOZIAZIONE PIÙ EFFICACE Spesa annua indicizzata* ESEMPIO PC E SERVER Metodologia di pricing utilizzata Fornitore 18 Prezzo fisso** Fornitore 1 12 Cost-based Fornitore 1-2 12 Prezzo fisso** Fornitore 1 29 28 Cost-based Fornitore 3 Prima Dopo 100 -30% 34 70 Monitor e periferiche Wintel server e periferiche 20 17 Laptop Desktop * Basata su spesa media 2001, con volumi costanti ** Negoziazione in base al prezzo web che rappresenta il prezzo di listino per le attrezzature IT Fonte: Gruppo di lavoro 57 LA “NEGOZIAZIONE CONGIUNTA” RICHIEDE LA CREAZIONE DI UN’UNITÀ CENTRALE Azienda A • Informazioni contrattuali • Risorse negoziali Fornitore 1 Azienda B Unità centrale di negoziazione Azienda C Fornitore 2 • Selezione dei fornitori • Negoziazione dei contratti Ordini Consegne Pagamenti Fonte: Gruppo di lavoro 58 L’UNITÀ CENTRALE DI NEGOZIAZIONE PREVEDE LA COSTITUZIONE UN COMITATO NEGOZIALE Possibile organizzazione a tendere Risorse dedicate Risorse part-time Risorse esterne Elementi chiave di governance • Formalizzazione di un accordo di negoziazione congiunta e.g., tramite contratto di consorzio Comitato guida Rappresentanti di AD/DG • Il comitato guida: Supporto legale • Unità centrale di negoziazione • Project manager* Comitato negoziale Rappresentanti dei buyer delle aziende • • – Seleziona le categorie di costo su cui avviare la negoziazione congiunta – Nomina un project manager per coordinare le attività – Stabilisce i target di risparmio per categoria – Affida, per ogni categoria, la negoziazione ad un comitato formato da buyer selezionati in base all’apporto di bestpractice Il comitato negoziale ricerca i potenziali fornitori, avvia i tender, seleziona i fornitori e finalizza i contratti Il project manager: – Raccoglie informazioni dalle aziende associate su fornitori e condizioni contrattuali in essere, volumi e specifiche d’acquisto – Supporta il comitato guida nelle selezione delle categorie da aggredire e nella definizione dei target – Presiede i comitati negoziali con un ruolo di garante – Controlla l’attuazione dei piani di approvvigionamento – Verifica il rispetto delle condizioni contrattuali – Guida il processo di valutazione dei fornitori Il project manager viene finanziato attraverso il pagamento di una quota associativa annua I costi operativi vengono coperti dai budget delle singole aziende * Supportato da 1-2 analisti in caso di attuazione simultanea della leva condivisione delle informazioni tramite osservatorio Fonte: Gruppo di lavoro 59 IL PROCESSO DI “NEGOZIAZIONE CONGIUNTA” È ARTICOLATO IN QUATTRO MACRO-FASI (1/2) Macro-fasi Attività Unità centrale Comitato guida Stima degli impatti potenziali da negoziazione congiunta L Lead A Approva S Supporta I Informato Aziende Project manager Comitato negoziale AD/DG Buyer • Raccolta di informazioni su fornitori e condizioni contrattuali in essere, volumi e specifiche d’acquisto • Stima del potenziale impatto per azienda/categoria di costo S L - S S I L - I S A L - S I L/ A I - S I I • Decisione di procedere con la Negoziazione congiunta negoziazione congiunta e selezione delle categorie di costo su cui agire • Nomina comitato negoziale e assegnazione del mandato (incluso target di risparmio) Attuazione del contratto di fornitura • Assegnazione di target individuali di riduzione dei costi legati ad incentivi economici • Ricerca dei potenziali fornitori, negoziazione e selezione dei fornitori Valutazione dei risultati e ricerca di nuove opportunità • Finalizzazione dei contratti • Sviluppo del “catalogo” prodotti per Fonte: Gruppo di lavoro ogni categoria/fornitore L/ A I I L/ A I S L I I S S L S A I S L I S 60 IL PROCESSO DI “NEGOZIAZIONE CONGIUNTA” È ARTICOLATO IN QUATTRO MACRO-FASI (2/2) Macro-fasi Attività Unità centrale Comitato guida Stima degli impatti potenziali da negoziazione congiunta • Definizione del livello di servizio Fonte: Gruppo di lavoro A Approva S Supporta I Informato Aziende Project manager Comitato negoziale AD/DG Buyer I S I I L I L I I S • Valutazione dei fornitori • Valorizzazione dei risparmi ottenuti I L S I S da ogni singola azienda Ricerca di opportunità di miglioramento dei contratti in essere Ricerca di nuove categorie di costo su cui avviare la negoziazione congiunta I L I I S I S L I S A L - S S • • • Valutazione dei risultati e ricerca di nuove opportunità Lead atteso e rilascio degli ordini Monitoraggio dei fornitori sull’attuazione dei piani di approvvigionamento, sul rispetto delle condizioni contrattuali e sulla qualità delle relazioni con le singole aziende Negoziazione congiunta Attuazione del contratto di fornitura L 61 I MASSIMI BENEFICI DALLA “NEGOZIAZIONE CONGIUNTA” SI HANNO QUANDO IL COMITATO NEGOZIALE HA AMPIA DELEGA ED EFFETTUA GLI ACQUISTI PER CONTO DELLE AZIENDE Servizio svolto Implicazioni Sviluppo di accordi quadro vs. Sviluppo di contratti per conto delle aziende + Maggiore indipendenza delle aziende associate + Pieno sfruttamento dell’effetto volume + Mantenimento di competenze di acquisto nelle aziende + Consente ai buyer delle aziende di dedicare maggior tempo agli acquisti strategici - Negoziazione meno efficiente, in quanto suddivisa in due fasi e a maggior coinvolgimento di risorse - Negoziazione meno efficace, a causa dello sfruttamento parziale dell’effetto volume Livello di delega Fonte: Gruppo di lavoro Basso Alto 62 I BENEFICI POTENZIALI A TENDERE DELLA “NEGOZIAZIONE CONGIUNTA” SONO SIGNIFICATIVAMENTE SUPERIORI AI COSTI Ipotesi benefici • Gruppo di lavoro • • formato da 10 aziende con ricavi medi di 200 milioni euro/anno Base costi cumulata delle spese generali pari a 100 milioni di euro (5% dei ricavi totali) Potenziale risparmio tramite negoziazione congiunta pari al 1020% della base costi Fonte: Gruppo di lavoro Confronto benefici-costi Milioni di euro Ipotesi costi • Utilizzo di un project 10-20 • • 0,3-0,4 Benefici Costi manager esterno con costo annuo di 150 mila euro Utilizzo di due analisti per un costo annuo totale di 100-150 mila euro Acquisto di informazioni, spese legali e costi operativi (es., trasferte dei buyer) pari a 50-100 mila euro/anno 63 STRUTTURA DEL CAPITOLO Modelli di platforming Forma di aggregazione approfondita Approfondito in seguito Argomenti trattati per ogni forma di aggregazione approfondita MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e LA LE VA “C OND IVIS IONE DE LLE INFORM AZIONI” S I C ON CRE TIZZA ATTR AVE RSO DU E TIPI DI INIZIATIV E Condivisione di informazioni • Osservatorio per la condivisione di informazioni • Ott im izzazio ne d ei co sti in ba se a l co n fro nt o c o n a lt re azien d e • Id en tifica zio ne d i A llineam ento ai bench mark d i p rezzo e g estio ne della d om and a intern a Descrizione delle leve – Ta rge t di ridu zion e de i p re zzi d ’a cqu isto, d a ne g oziare co n i fo rnito ri – Me cca nism i p iù e fficien ti d i ge stion e d ella do m an da in te rn a • Ut ile su u n a m p io sp et tro d i c at eg orie di acq ui sto a d es. , pu lizie, IT , m a te riali di co ns um o , viag g i, a ut o azien d ali • I nd ivid ua zion e de lla so lu zio n e m en o cost osa (e s., tra Selezione di prodo tti/ tecnologie in base al rapp orto costo / perform an ce t ele fo nia tra dizion ale e VoI P) in fun zion e de lla n ece ssità d e ll’azien d a (e s., o re di co nve rsa zio ne a nn u e) • Si b a sa s ulla t rasp are n za d e lla relazio ne t ra il co sto d el b e ne • d a a cqu ist are e la sua p e rfo rm an ce U tile pe r p ren d ere d ecision i su cate g orie d’a c qu ist o ad e leva to co nt en u to te cno log ico e /o ve lo ce o bso le scen za es ., I T, te le com un ica zion i 26 Fon te: G ru ppo di lav or o MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e L’ALLINE AM ENTO DEI P REZZI D I ACQUIS TO AI BE NCHM AR K CONS ENTE RISP AR M I S IGNIFIC ATIV I ESEMPIO DESKTOP E LAPTOP A zienda Prodotto B enchm ark Prezz o m ed io d’acq uisto Eu ro/ un ità 65 0 - 4% Negoziazione congiunta • Unità centrale per la negoziazione congiunta Esempi 69 0 L ap to p In iziative Iniz iative an aloghhe e gen eran o analog generano in in m edia il 2-5% di di risparm risp armio io 43 0 D es kt op e m o nit or 4 10 -5% 28 Fon te: A nalisi del gr uppo di lav or o, ar ticoli di stam pa sp ecializz ata, inter v is te MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e Riso rs e par t-tim e L’U NITÀ CENTR A LE DI NEGOZIAZIO NE P RES UPP ONE U N SIGNIFICATIVO LIVE LLO DI COLLABORAZIONE TRA AZIE NDE Riso rs e dedic ate • Se lez iona le categorie di c osto su cui avviare la negoziazi one co ngiunta Co mitato Gu id a C omitato Guida RRappresentanti appr esentanti di di AD/DG AD /D G • No mina i me mbri dei comi tati Supp orto Sup po rto leg ale legale Un ità centrale d i n ego ziazion e Co ozziale iale Comitato mitato Neg N ego Rappresentanti R appres entanti dei dei buyer buy er ne goz iali s cegliendo tra i buy er dell e aziende as soc iate • Fo rnis ce ai comitati negoziali i target di s aving • Ap pr ova i contratti • R icerc a i potenziali fornitori e av via i tender • Se lez iona i fornitori e finaliz za i c o ntratti Project ager Pro ject Man Manag er • Propone i c ontratti al Comitato Gu ida per approvaz ione Armonizzazione congiunta delle specifiche • Unità centrale per l’armonizzazione congiunta delle specifiche • Rac coglie i nformazi oni dalle aziende ass ociate su fornitori e condiz ioni c ontrattuali in es sere, v olumi e spec ific he d’acquis to • Supporta il c omitato guida nelle selezione delle categorie da aggredire e nella definizione dei target • Presiede i c omitati negoziali con un ruolo di garante • Controll a l’attuazione dei piani di approv vigionamento • Verific a il rispetto delle condizioni contrattuali • Guida il process o di valutaz ione dei fornitori Strutture organizzative 59 Fon te: G ru ppo di lav or o MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e L IL P ROCE SS O D I N EGOZI AZIONE CONGIUN TA È ARTICOLATO IN Q UATTR O M AC RO-FAS I (1/2) A S I M acro -fasi Attività Un ità centrale Comitato guida Stima deg li imp atti p oten ziali d a neg o ziaz io ne co ng iun ta L ea d A pp ro va S up po rt a In fo rm a to Az ien de Project manager Comita to negoziale AD /D G Buyer • Rac co lta di informazioni su fornitori e condizioni contrattuali in es sere, volumi e s pecifiche d’ac qui sto • Stima del potenziale impatto per aziend a/c ategoria di cos to S L - S S I L - I S L - S I I Processi • Deci sio ne di procedere c on la N ego ziazione co ng iu nta A negoz iazione congiunta e s elez ione dell e categorie di costo s u c ui agire • Nomin a comi tato negoziale e L/A ass egn az ione del m andato (inc luso target di ris parmio) Attu azion e d el con tratto d i fornitu ra - S I I L/A I S L I A S L I I I S L I S I • Assegn az ione di target individuali di L/A riduzio ne dei costi legati ad inc entiv i economic i • Ric erca dei potenziali fornitori, I I negoz iazione e selez ione dei fornitori Valutaz io ne d ei risultati e ricerca d i n uo ve o pp ortun ità • Finaliz zazione dei contratti • Svilupp o del “catalogo” prodotti per ogni ca tegoria/forni tore 60 Fon te: G ru ppo di lav or o Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura • Ristrutturazione della filiera tramite progetto speciale di Design-to-Cost MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e LA GENE RAZIONE DI IDE E È AGEV OLATA D A UNA S ER IE DI STRU ME NTI E TE C NICH E B lank sheet co st analysis Linear Perfo rm an ce Pricing (LPP) C ost driver an alysis Labor … … … … M ater ial … … … … Capital … … … … … … … Fon te: G ru ppo di lav or o Strumenti di analisi Design benc hm arking Id ea g eneration wo rksh op ? … … … 96 64 Il MODELLO “ARMONIZZAZIONE CONGIUNTA DELLE SPECIFICHE” AGISCE A MONTE DEL PROCESSO DI ACQUISTO… Fasi su cui agisce la armonizzazione congiunta delle specifiche Processo d’acquisto/approvvigionamento Analisi del mercato di fornitura Definizione di volumi e specifiche acquisto • Raccolta di • Raccolta informazioni e analisi di benchmarking su costi d’acquisto, prodotti, fornitori Fonte: Gruppo di lavoro dei volumi d’acquisto e delle specifiche richieste, compresi i livelli di servizio/ garanzia Qualifica dei fornitori, richiesta di preventivi • Identifica- • • zione dei potenziali fornitori da coinvolgere nel tender Organizzazione di incontri Richiesta di informazioni (RFI), proposte (RFP) e preventivi (RFQ) Selezione fornitore, negoziazione • Identificazione di una short list di potenziali fornitori da coinvolgere in negoziazioni di dettaglio Accordo su condizioni d’acquisto • Finalizzazione dei termini contrattuali Emissione ordine Ricevimento merce e verifica fattura Pagamento • Emissione • Ricevimento • Emissione del della call-off del prodotto pagamento • Verifica degli secondo le standard di qualità e del rispetto dei termini contrattuali modalità concordate 65 …E AUMENTA SIGNIFICATIVAMENTE IL POTENZIALE DI RIDUZIONE DEI COSTI OTTENIBILE TRAMITE PLATFORMING ILLUSTRATIVO Riduzione potenziale della base costi Percento 100 ~5 ~10 ~10 Base costi di partenza Condivisione delle informazioni Negoziazione congiunta Armonizzazione congiunta delle specifiche ~75 Base costi futura Modelli di platforming Fonte: Gruppo di lavoro 66 L’“ARMONIZZAZIONE CONGIUNTA DELLE SPECIFICHE” SI CONCRETIZZA ATTRAVERSO DUE TIPI DI LEVE OPERATIVE Leve operative Descrizione Semplificazione della domanda Concentrazione degli acquisti e conseguente aumento dell’effetto scala su un numero ridotto di varianti di ogni prodotto/servizio Ottimizzazione della domanda Eliminazione delle varianti a più alto costo per livello di performance e/o delle caratteristiche di prodotto/servizio ritenute non necessarie Fonte: Gruppo di lavoro 67 LA SPESA È TIPICAMENTE DISTRIBUITA SU MOLTEPLICI CONFIGURAZIONI CHE OFFRONO OPPORTUNITÀ DI SEMPLIFICAZIONE Distribuzione dei volumi per formato di monitor Percento ESEMPIO MONITOR ILLUSTRATIVO CRT (non-flat) monitor Flat monitor 0 100 41 41 12 3 12 6 6 Volumi Pezzi 3 18 15’’ 17’’ 500 3.000 Fonte: Gruppo di lavoro 19’’ 21’’ 1.000 2.000 22’ Totale 15’’ CRT 17’’ 500 7.000 1.000 2.000 18’’ 7.000 20’’ Totale 30 17.030 68 ESEMPIO: SEMPLIFICAZIONE DELLA DOMANDA ESEMPIO SERVER 2-4 configurazioni di server coprono un spettro di bisogni sufficientemente ampio da poter far convergere aziende diverse Fonte: Gruppo di lavoro • • • • • • • • Numero di processori • • • • • • • • • Utility Small user community Average High powered 2 2 2 4 PIII-Xeon 900 Mhz Tipo di processori PIII-1Ghz PIII-1Ghz PIII-1.13Ghz Cache 256K 256K 512K 2MB 4GB Memoria 1GB 2GB 4GB Tipo di disco 36GB/10,000rpm 36GB/10,000rpm 36GB/10,000rpm 36GB/10,000rpm 3 (internal bays) Minimo numero di dischi 3 (internal bays) 3 (internal bays) 3 (internal bays) RAID adapters 1 1 1 1 Network connection (internal) 1 1 1 1 100 Mbps Ethernet cards 2 2 2 2 Hot swap HDD bays Si Si Si Si Si Hot swap power supplies Si 2 min. Si 2 min. Si Clustering support OS based OS based Si OS Processore di sistema – – Si Si 5 PCI slots 2 used 5 std 2 used 5 std 5 Form factor N/A 2U-4U 3U-6U Numero massimo di utenti 400 1.000 2.000 Usi tipici 69 ESEMPIO: OTTIMIZZAZIONE DELLA DOMANDA ESEMPIO DESKTOP Componenti di sistema Requisiti minimi* Soluzione attuale Alternativa 1 Alternativa 2 Processore** 300 MHz Intel Pentium 3/ Celeron, AMD K6 2.0 GHz Pentium 4 1.6 GHz Pentium 4 1.2 GHz Celeron RAM 128 MB 256 MB 256 MB 256 MB HD 1.0-1.5 GB 40 GB 40 GB 40 GB Grafica n/a 16 MB NVIDA 16 MB NVIDA 16 MB NVIDA Dimensione n/a Microtower Tower Tower Sistema operativo Windows NT 4.0 o superiori Windows XP Windows XP Windows XP Costi $900 * Basato sui requisiti minimi di PeopleSoft, Microsoft Office XP and XP ** 233 MHz Pentium II è un requisito minimo per software sviluppati internamente Fonte: Analisi del gruppo di lavoro $750 $650 70 LA LEVA “ARMONIZZAZIONE DELLE SPECIFICHE” SI AVVALE DI DUE STRUMENTI AVANZATI Linear Performance Pricing (LPP) Analisi dei driver di costo … … … Fonte: Gruppo di lavoro … … … 71 LINEAR PERFORMANCE PRICING Cos’è Quando utilizzarlo • Analisi che genera trasparenza sulla relazione tra costo e performance di un determinato prodotto • Su prodotti/servizi che hanno un fattore di scelta (“performance”) dominante (es., velocità di stampa per una stampante) per: – Generare di idee per ridurre i costi – Supportare la fase di negoziazione con i fornitori – Sviluppare una strategia di acquisto a lungo termine • Selezionare il prodotto/servizio da analizzare ed identificare i relativi Approccio • • • Fattori di successo Fonte: Gruppo di lavoro parametri di performance Raccogliere informazioni relative a prezzo e performance Effettuare l’analisi, identificando la linea di minimo costo Generare idee di risparmio e valutarne impatto e fattibilità • Comprendere le cause che spiegano il posizionamento dei diversi prodotti 72 IL LINEAR PERFORMANCE PRICING PERMETTE DI GENERARE IDEE DI RISPARMIO (1/2) ILLUSTRATIVO Prodotto Costo 1 2 Linea lowcost attuale Linea lowcost futura Fonte: Gruppo di lavoro 3 E’ possibile ridurre il costo mantenendo invariata la performance? • Materiali differenti • Design differente • Nuovi fornitori Per una data performance, perchè c’è differenza di costo tra due prodotti? • Overpricing dei fornitori • Design non ottimale E’ necessario che il prodotto abbia una data performance? • Sovra specifiche • Caratteristica addizionale non critica Performance 73 IL LINEAR PERFORMANCE PRICING PERMETTE DI GENERARE IDEE DI RISPARMIO (2/2) ESEMPIO STAMPANTI DA TAVOLO B/N Prodotto … Prezzo Euro/unità Azioni intraprese 100 1 1 Cambio di fornitore per una stampante di pari performance (25 pagine per minuto) 2 Passaggio ad un modello dello stesso fornitore ma di minori performance (18 pagine per minuto) 3 Modello di pari performance ma differente tecnologia (inkjet e non laser) -15% 2 80 -13% -12% 3 60 0 Fonte: Gruppo di lavoro Risparmio 10 20 30 40 Velocità di stampa Pagine per minuto Risparmio potenziale del 40% 74 IL PROCESSO DI LINEAR PERFORMANCE PRICING SI ARTICOLA IN CINQUE FASI Selezione dei componenti • Identificare il • Identificazione Raccolta dati e Parametrizdei parametri elaborazione zazione costo di grafico performance performance • Stabilire il prodotto/ parametro di servizio performance e oggetto della la relativa unità analisi di misura Stabilire le funzionalità del prodotto da analizzare Da non confondere con le caratteristiche tecniche del prodotto (es., peso) Fonte: Gruppo di lavoro • Raccogliere • Calcolare la informazioni dettagliate sui prodotti del • fornitore attuale e dei fornitori alternativi in termini di: – Costi – Livelli di performance regressione lineare Identificare le cause che spiegano le differenze di costo e/o di performance – Funzionalità dei prodotti – Caratteristiche tecniche – Processo produttivo Interpretazione risultati e generazione di idee • Identificare il • fornitore che permette la massima riduzione di costo garantendo la performance richiesta Generare idee per ulteriore riduzione dei costi 75 ANALISI DEI DRIVER DI COSTO • Strumento che identifica parametri tecnici (driver di costo) Cos’è Quando utilizzarlo Approccio Fattori di successo che hanno un’influenza dominante sul costo del prodotto • Prodotti/servizi con un numero limitato di materie prime/componenti • Stima della struttura dei costi del fornitore • Identificazione dei possibili driver di costo • Generazione di idee di risparmio e prioritizzazione • Pragmaticità 76 L’ANALISI DEI DRIVER DI COSTO IDENTIFICA LE AREE SU CUI AGIRE PER RIDURRE I COSTI, PARTENDO DALLA STRUTTURA DI COSTO DEI FORNITORI Struttura di costo del produttore Percento EBIT Vendite Marketing SG&A R&D Altri* Trasporti Produzione Costo dei componenti Percento 100 Driver di costo 100 ~10 10 1-2 CPU, memoria, sistema operativo 41 1-2 1-2 1-2 Tipo di materiale Hard disk, CD rom, mouse Monitor Costo dei Componenti** Tipi di costo ESEMPIO PC E SERVER 85 Scheda madre, componenti misti, magazzino, spedizioni, overhead 12 Scarti Produzione Componenti Materiale Numero di fasi di produzione 20 27 … Strumenti Costo del lavoro * Include gestione ordini, magazzino, ecc. ** Include costi relativi all’inventario come obsolescenza e deprezzamenti Fonte: Gruppo di lavoro … 77 L’ANALISI DEI DRIVER DI COSTO SI ARTICOLA IN QUATTRO FASI Stima della struttura-tipo dei costi dei fornitori • Stimare la struttura della base costi, tramite – RFx – Interviste ad esperti – Visite agli stabilimenti di produzione Fonte: Gruppo di lavoro Identificazione dei driver di costo • Elencare i driver di costo, evitando gap e overlapping Generazione di idee di risparmio • Identificare mediante brainstorming possibili idee per minimizzare ogni driver di costo Prioritizzazione delle idee • Stimare l’impatto potenziale delle idee sulla struttura dei costi • Prioritizzare le idee sulla base di: – Impatto – Fattibilità • Definire le azioni per assicurare la realizzazione delle idee ad alto potenziale 78 L’“ARMONIZZAZIONE CONGIUNTA DELLE SPECIFICHE” RICHIEDE LA CREAZIONE DI UN’UNITÀ CENTRALE CON LA PARTECIPAZIONE DEI TECNICI DELLE DIVERSE AZIENDE Azienda A • Informazioni contrattuali • Risorse negoziali e tecniche Azienda B Azienda C Fornitore 1 Unità centrale di negoziazione e armonizzazione Fornitore 2 • Selezione dei fornitori • Negoziazione dei contratti • Armonizzazione delle specifiche Ordini Consegne Pagamenti Fonte: Gruppo di lavoro 79 IL MODELLO “ARMONIZZAZIONE CONGIUNTA DELLE SPECIFICHE” NECESSITA ANCHE DI UN COMITATO TECNICO Elementi chiave di governance Possibile organizzazione a tendere Comitato guida Rappresentanti di AD/DG Unità centrale di negoziazione e armonizzazione Supporto legale Project manager* Comitato negoziale Rappresentanti dei buyer delle aziende Risorse dedicate Risorse part-time Risorse esterne Comitato tecnico Rappresentanti dei tecnici delle aziende • Formalizzazione di un accordo di negoziazione congiunta e.g., tramite contratto di consorzio • Il comitato tecnico identifica le specifiche su cui le aziende possono convergere, fornendole al comitato negoziale • Altri aspetti di governance simili a quelli dell’unità centrale per la sola negoziazione * Supportato da 1-2 analisti in caso di attuazione simultanea della leva condivisione delle informazioni tramite osservatorio Fonte: Gruppo di lavoro 80 I BENEFICI POTENZIALI A TENDERE DELL’“ARMONIZZAZIONE CONGIUNTA” DELLE SPECIFICHE SONO SIGNIFICATIVAMENTE SUPERIORI AI COSTI Ipotesi benefici • Gruppo di lavoro • • formato da 10 aziende con ricavi medi di 200 milioni euro/anno Base costi cumulata delle spese generali pari a 100 milioni di euro (5% dei ricavi totali) Potenziale risparmio tramite armonizzazione delle specifiche pari al 2025% della base costi Fonte: Gruppo di lavoro Confronto benefici-costi Milioni di euro Ipotesi costi • Utilizzo di un project 20-25 • • ~0,4 Benefici Costi manager esterno con costo annuo di 150 mila euro Utilizzo di due analisti per un costo annuo totale di 100-150 mila euro Acquisto di informazioni, spese legali e costi operativi (es., trasferte dei buyer e tecnici) pari a ~100 mila euro/anno 81 STRUTTURA DEL CAPITOLO Modelli di platforming Forma di aggregazione approfondita Approfondito in seguito Argomenti trattati per ogni forma di aggregazione approfondita MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e LA LE VA “C OND IVIS IONE DE LLE INFORM AZIONI” S I C ON CRE TIZZA ATTR AVE RSO DU E TIPI DI INIZIATIV E Condivisione di informazioni • Osservatorio per la condivisione di informazioni • Ott im izzazio ne d ei co sti in ba se a l co n fro nt o c o n a lt re azien d e • Id en tifica zio ne d i A llineam ento ai bench mark d i p rezzo e g estio ne della d om and a intern a Descrizione delle leve – Ta rge t di ridu zion e de i p re zzi d ’a cqu isto, d a ne g oziare co n i fo rnito ri – Me cca nism i p iù e fficien ti d i ge stion e d ella do m an da in te rn a • Ut ile su u n a m p io sp et tro d i c at eg orie di acq ui sto a d es. , pu lizie, IT , m a te riali di co ns um o , viag g i, a ut o azien d ali • I nd ivid ua zion e de lla so lu zio n e m en o cost osa (e s., tra Selezione di prodo tti/ tecnologie in base al rapp orto costo / perform an ce t ele fo nia tra dizion ale e VoI P) in fun zion e de lla n ece ssità d e ll’azien d a (e s., o re di co nve rsa zio ne a nn u e) • Si b a sa s ulla t rasp are n za d e lla relazio ne t ra il co sto d el b e ne • d a a cqu ist are e la sua p e rfo rm an ce U tile pe r p ren d ere d ecision i su cate g orie d’a c qu ist o ad e leva to co nt en u to te cno log ico e /o ve lo ce o bso le scen za es ., I T, te le com un ica zion i 26 Fon te: G ru ppo di lav or o MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e L’ALLINE AM ENTO DEI P REZZI D I ACQUIS TO AI BE NCHM AR K CONS ENTE RISP AR M I S IGNIFIC ATIV I ESEMPIO DESKTOP E LAPTOP A zienda Prodotto B enchm ark Prezz o m ed io d’acq uisto Eu ro/ un ità 65 0 - 4% Negoziazione congiunta • Unità centrale per la negoziazione congiunta Esempi 69 0 L ap to p In iziative Iniz iative an aloghhe e gen eran o analog generano in in m edia il 2-5% di di risparm risp armio io 43 0 D es kt op e m o nit or 4 10 -5% 28 Fon te: A nalisi del gr uppo di lav or o, ar ticoli di stam pa sp ecializz ata, inter v is te MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e Riso rs e par t-tim e L’U NITÀ CENTR A LE DI NEGOZIAZIO NE P RES UPP ONE U N SIGNIFICATIVO LIVE LLO DI COLLABORAZIONE TRA AZIE NDE Riso rs e dedic ate • Se lez iona le categorie di c osto su cui avviare la negoziazi one co ngiunta Co mitato Gu id a C omitato Guida RRappresentanti appr esentanti di di AD/DG AD /D G • No mina i me mbri dei comi tati Supp orto Sup po rto leg ale legale Un ità centrale d i n ego ziazion e Co ozziale iale Comitato mitato Neg N ego Rappresentanti R appres entanti dei dei buyer buy er ne goz iali s cegliendo tra i buy er dell e aziende as soc iate • Fo rnis ce ai comitati negoziali i target di s aving • Ap pr ova i contratti • R icerc a i potenziali fornitori e av via i tender • Se lez iona i fornitori e finaliz za i c o ntratti Project ager Pro ject Man Manag er • Propone i c ontratti al Comitato Gu ida per approvaz ione Armonizzazione congiunta delle specifiche • Unità centrale per l’armonizzazione • Rac coglie i nformazi oni dalle aziende ass ociate su fornitori e condiz ioni c ontrattuali in es sere, v olumi e spec ific he d’acquis to • Supporta il c omitato guida nelle selezione delle categorie da aggredire e nella definizione dei target • Presiede i c omitati negoziali con un ruolo di garante • Controll a l’attuazione dei piani di approv vigionamento • Verific a il rispetto delle condizioni contrattuali • Guida il process o di valutaz ione dei fornitori Strutture organizzative 59 Fon te: G ru ppo di lav or o congiunta delle specifiche MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e L IL P ROCE SS O D I N EGOZI AZIONE CONGIUN TA È ARTICOLATO IN Q UATTR O M AC RO-FAS I (1/2) A S I M acro -fasi Attività Un ità centrale Comitato guida Stima deg li imp atti p oten ziali d a neg o ziaz io ne co ng iun ta L ea d A pp ro va S up po rt a In fo rm a to Az ien de Project manager Comita to negoziale AD /D G Buyer • Rac co lta di informazioni su fornitori e condizioni contrattuali in es sere, volumi e s pecifiche d’ac qui sto • Stima del potenziale impatto per aziend a/c ategoria di cos to S L - S S I L - I S L - S I I Processi • Deci sio ne di procedere c on la N ego ziazione co ng iu nta A negoz iazione congiunta e s elez ione dell e categorie di costo s u c ui agire • Nomin a comi tato negoziale e L/A ass egn az ione del m andato (inc luso target di ris parmio) Attu azion e d el con tratto d i fornitu ra - S I I L/A I S L I A S L I I I S L I S I • Assegn az ione di target individuali di L/A riduzio ne dei costi legati ad inc entiv i economic i • Ric erca dei potenziali fornitori, I I negoz iazione e selez ione dei fornitori Valutaz io ne d ei risultati e ricerca d i n uo ve o pp ortun ità • Finaliz zazione dei contratti • Svilupp o del “catalogo” prodotti per ogni ca tegoria/forni tore 60 Fon te: G ru ppo di lav or o Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura • Ristrutturazione della filiera tramite progetto speciale di Design-to-Cost MI L-C U Q0 92 -0 11 0 20 08 -2 64 60 /LT llp e LA GENE RAZIONE DI IDE E È AGEV OLATA D A UNA S ER IE DI STRU ME NTI E TE C NICH E B lank sheet co st analysis Linear Perfo rm an ce Pricing (LPP) C ost driver an alysis Labor … … … … M ater ial … … … … Capital … … … … … … … Fon te: G ru ppo di lav or o Strumenti di analisi Design benc hm arking Id ea g eneration wo rksh op ? … … … 96 82 L’OTTIMIZZAZIONE DI AREE DI COSTO COMPLESSE COME PACKAGING E LOGISTICA RICHIEDE L’ATTUAZIONE DI PROGRAMMI ARTICOLATI… Costi non strategici Percento MEDIA DEL CAMPIONE DI 4 AZIENDE 100 ~1/3 ~1/3 ~1/3 Spese generali Esempio di programma Logistica Packaging Lavorare con gli operatori logistici e altre aziende del settore per abbattere il costo di “sistema” Valutare l’approvvigionamento diretto di alcune commodity es., resina Fonte: Analisi del gruppo di lavoro, raccolta dati presso campione di aziende associate ad IBC Totale acquisti non strategici 83 … COME IL DESIGN-TO-COST (DTC), UN APPROCCIO OLISTICO CHE, ATTRAVERSO TRE LEVE… ESEMPIO BOTTIGLIE PET Leve di miglioramento DTC Revisione delle specifiche prestazionali del prodotto • Modifica della resistenza alla temperatura richiesta (da 80° a 60°) Esempio PET • Allargamento del parco fornitori con l’ingresso di aziende di paesi “low cost” Fonte: Gruppo di lavoro Ottimizzazione della strategia di approvvigionamento • Aumento del Ottimizzazione delle soluzioni tecniche livello di resina riciclata nel composto (dal 20 al 25%) 84 … CHE SI INTEGRANO A VICENDA… Leve di miglioramento DTC • I fornitori contribuiscono ad • • Revisione delle specifiche prestazionali del prodotto identificare le specifiche modificabili La struttura dei costi dei fornitori è un input chiave per prioritizzare le iniziative da intraprendere I cambiamenti alle specifiche devono essere negoziati • Le specifiche sono spesso • Ottimizzazione della strategia di approvvigionamento stabilite sottovalutando le implicazioni sulle soluzioni tecniche La standardizzazione delle soluzioni tecniche determina sovra-specifiche Ottimizzazione delle soluzioni tecniche • Le modifiche tecniche devono essere • Fonte: Gruppo di lavoro negoziate con i fornitori I cambiamenti tecnici rendono possibile l’ingresso di nuovi fornitori 85 … GENERA RIDUZIONI “STEP-CHANGE” DEL COSTO DEL PRODOTTO/ SERVIZIO ACQUISTATO Numero di progetti per percentuale di risparmio ottenuta 27 25 20 15 10 4 0 - 10 11 - 20 20 - 30 30 - 40 40 - 50 50 - 60 24% Risparmio medio programmi DTC Fonte: Gruppo di lavoro 86 UN PROGRAMMA DI DTC SUL PACKAGING HA UN IMPATTO POTENZIALMENTE ELEVATO ESEMPIO BOTTIGLIE PET Risparmio potenziale annuo per iniziativa, percento 15-20 2-5 3-4 1-2 1 1 1 1 2 1 Modifica … specifiche di resistenza a temperatura 1 1 .. Revisione delle specifiche prestazionali del prodotto Fonte: Gruppo di lavoro … Uso di resina riciclata Ottimizzazione delle soluzioni tecniche ... … … … Allarga… mento base fornitori attraverso global sourcing Risparmio potenziale Ottimizzazione della strategia di approvvigionamento 87 UN TIPICO PROGRAMMA DI DTC SI ARTICOLA IN QUATTRO FASI, OGNUNA CON SPECIFICHE ATTIVITÀ E PRODOTTI FINITI Approfondito in seguito 3-4 settimane Attività • Staffing risorse • Training • Predisposizione • • logistica Finalizzazione obiettivi Raccolta e strutturazione informazioni base (es., distinta costi) • Team operativo • Distinta costi 4-6 settimane • Utilizzo strumenti di • Analisi di fattibilità • Impostazione ed • • • generazione idee Sessioni di brainstorming Scouting e coinvolgimento fornitori (es,. workshop) Impostazione database idee Valutazione iniziale delle idee e prioritizzazione • Idee di risparmio • • • tecnica delle idee Soluzione di eventuali trade-off tra idee diverse Valutazione economica di dettaglio delle idee Definizione specifiche di gara • Idee valutate stimate • Fonte: Gruppo di lavoro Negoziazione finale 10-12 settimane • Prodotti finiti Valutazioni Design parameter tecnico/ optimization economiche Analisi costi e generazione idee Set up di progetto tecnicamente ed economicamente Specifiche di gara • esecuzione delle strategie negoziali Negoziazione con i fornitori • Offerte fornitori • Aggiudicazione modulo 88 LA GENERAZIONE DI IDEE È AGEVOLATA DA UNA SERIE DI STRUMENTI E TECNICHE Idea generation workshop Material Capital … … … … ? Analisi dei driver di costo … … … Fonte: Gruppo di lavoro … … … … … … … … Labor Linear Performance Pricing (LPP) Reverse engineering Clean sheet cost analysis … … … 89 IDEA GENERATION WORKSHOP • Workshop per la generazione di idee di riduzione costi di un determinato prodotto/servizio acquistato Cos’è Quando utilizzarlo • Su categorie la cui decisione d’acquisto o la cui fruizione del prodotto/servizio è condivisa tra diversi attori/funzioni • Raccogliere le idee con indicazione preliminare di Approccio Fattori di successo Fonte: Gruppo di lavoro potenziale, fattibilità e prossimi passi • Partecipazione di rappresentati di diverse funzioni • aziendali di aziende e fornitori Gestire le aspettative: è probabile che le migliori idee siano generate dal lavoro analitico successivo al workshop e non durante il workshop 90 IL PRODOTTO FINITO È UN CHIARO ELENCO DI IDEE PRIORITIZZATE CON INDICAZIONE INIZIALE DI POTENZIALE, FATTIBILITÀ E PROSSIMI PASSI Priorità/area 1 2 Consolidare i materiali utilizzati Adottare materiali di nuova generazione Idea • Armonizzare dimensioni, peso e tolleranze dei cartoni utilizzati nei diversi stabilimenti • Passare da bottiglie in vetro a bottiglie in plastica Potenziale Fattibilità Prossimi passi • Mappare Alto Basso ILLUSTRATIVO Responsabile Scadenza ALR 15/11 ER ER 15/11 15/12 DM 15/11 RD 5/11 materiale/specifiche utilizzate da ogni azienda • Confermare stime di potenziale • Sviluppare piano di lavoro 3 Ottimizzare la gestione del magazzino • Ridurre i 4 Eliminare specifiche non necessarie • Non ripetere i test già danneggiamenti ai cartoni su inscatolatori linee 3 e 4 effettuati dal fornitore (es., test di trasporto) • Identificare cause più ricorrenti e proporre soluzioni • Identificare i test duplicati e sospenderli 5 Fonte: Gruppo di lavoro 91 CREATIVITÀ E QUALITÀ DELLE IDEE SONO INCORAGGIATE DALLA PRESENZA CONTEMPORANEA DEI RAPPRESENTANTI DELLE VARIE FUNZIONI DI AZIENDE E FORNITORI… Marketing Azienda A Azienda B Idea! Acquisti Packaging Logistica Fornitore Fornitore 1 2 Fonte: Gruppo di lavoro Engineering 92 …DA UN APPROCCIO STRUTTURATO… Obiettivi • Comprendere e condividere le leve di miglioramento • Elencare chiaramente le idee originali su: – Risparmio di materiali e semplificazione delle specifiche – Miglioramento del processo produttivo – Ottimizzazione della logistica – Possibili fornitori alternativi – Riduzione di consumi e scarti • Fornire una prima stima di impatto e fattibilità • Prioritizzare le idee per la successiva valutazione • Definire i passi successivi Fonte: Gruppo di lavoro 93 …E DA REGOLE CHIARE Pensare “fuori dagli schemi” Considerare approcci diversi da quelli comunemente impiegati MIO TUO Evitare la proprietà delle idee I singoli forniscono utili spunti ma solo il team genera la lista delle idee Considerare all’inizio ogni idea come buona (non insabbiare) Evitare “mostri sacri” ma lavorare su ogni spunto. Mantenere un approccio positivo e proattivo Portare soluzioni non problemi ed evitare atteggiamenti di insofferenza e scontro Fatti ed esperienza diretta Evitare le opinioni vaghe ma usare il team per approfondirle e dirimere le questioni Valutare le idee dopo il brainstorming Privilegiare la ricerca di nuovi spunti e limitarsi ad una valutazione di massima • Coinvolgere quante più persone abbiano competenza sulla materia • Definire chiaramente il perimetro della discussione ed i valori in gioco • Descrivere le idee in modo chiaro e sintetico • Comprendere gli assunti alla base delle idee • Focalizzare l’attenzione sui miglioramenti di prestazione Fonte: Gruppo di lavoro 94 CLEAN SHEET COST BUILD UP • Stima del costo di un prodotto/servizio partendo dalla ricostruzione del suo processo produttivo Cos’è • Su categorie di acquisto ad alto contenuto ingegneristico Quando utilizzarlo – Per avere un confronto sulla quotazione ricevuta dai fornitori – Per identificare le aree su cui agire per ridurre i costi • Identificare le fasi del processo produttivo e stimarne i costi Approccio Fattori di successo Fonte: Gruppo di lavoro • attraverso ipotesi iniziali Verificare le ipotesi tramite interviste ad esperti, richieste di informazioni ai fornitori, visite agli stabilimenti • Coinvolgimento dei fornitori con l’obiettivo di ottimizzare i processi congiunti 95 IL PRODOTTO FINITO È LA RICOSTRUZIONE DI DETTAGLIO DEL COSTO DEL PRODOTTO ACQUISTATO DA UTILIZZARE PER IDENTIFICARE AREE DI POSSIBILE RISPARMIO CARTONE CORRUGATO ILLUSTRATIVO Percento 107,0 100,0 5,0 11,0 +7% 10,0 1,0 0,7 0,5 2,9 0,3 0 0,1 0,4 3,0 1,9 4,0 5,3 2,0 13,0 19,5 19,5 Rivesti- Rivesti- Parte Scarti Spese Adesi- Setup e Scarti Colla Inchio- Mano- Setmento mento interna dirette vi manostro dopera up interno esterno dopera* Materie prime Lavorazione materiale Materiali (52% del totale) * Incluso nei processi comuni Fonte: Gruppo di lavoro Lavorazione secondaria di forma standard Packa- Vendite SG&A Energia Over- Manu- Profit- Costo ging head tento della zione scatola da clean sheet Costo della scatola da fornitore Spese generali Processi comuni (43% del totale) 96 IL CLEAN SHEET COST BUILD UP SI ARTICOLA IN QUATTRO FASI Preparazione • Definire le Verifica delle ipotesi • Raccogliere le Identificazione delle opportunità • Confrontare la specifiche dei informazioni e i stima ottenuta materiali utilizzati dati secondo con la (BoM) priorità attraverso quotazione del fornitore • Ipotizzare “make – Interviste ad esperti or buy” per • Analizzare le ognuna delle – Istituti di ricerca differenze parti della BoM • Identificare – Visite agli possibile • Stimare i costi stabilimenti iniziative per del processo – Richiesta ai ridurre le produttivo e i fornitori (anche differenze e costi esterni in fasi più a diminuire quindi • Identificare e monte della il costo prioritizzare le filiera) informazioni e • Preparare la • Verificare le dati da negoziazione ipotesi iniziali e raccogliere affinare la stima Fonte: Gruppo di lavoro Negoziazione • Chiarire le differenze con il fornitore • Classificare le differenze come – Accettate – Rifiutate – Accettate con riserva • Negoziare le nuove condizioni • Definire il piano di attuazione delle iniziative individuate 97 REVERSE ENGINEERING • Confronto delle caratteristiche funzionali e tecniche con Cos’è Quando utilizzarlo prodotti di altre aziende per identificare differenze e implicazioni di costo • Per identificare modifiche da apportare al prodotto per ridurre i costi • Disassemblamento dei prodotti e identificazione delle Approccio • • • Fattori di successo Fonte: Gruppo di lavoro differenze funzionali e tecniche Stima delle implicazioni di costo Valutazione dei vantaggi/svantaggi derivanti dalle soluzioni adottate dalle altre aziende Identificazione di possibili modifiche da apportare al proprio prodotto • Valutazione del maggior numero possibile di prodotti/servizi di altre aziende 98 ESEMPIO IMBALLO IL PRODOTTO FINITO È L’ANALISI DELLE DIFFERENZE ASPIRAPOLVERE FUNZIONALI E TECNICHE DI PRODOTTI SIMILI, RICONDOTTE Alternativa di A DIFFERENZE DI COSTO costo inferiore Soluzione A Soluzione B Componente Scatola principale • Scatola di cartone • Scatola di cartone corrugato a strato singolo corrugato a doppio strato • Stampa a 3 colori • Dimensioni 37x31x60 cm • Stampa monocromatica • Dimensioni 31x31x49 cm • Unico sacchetto in Etichetta di identificazione prodotto • • • • • Componenti, unità 7 2 Costo, Euro 3.8 1.9 Imballaggio addizionale interno Fonte: Gruppo di lavoro 2 componenti in polistirolo Seconda scatola in cartone 3 differenti sacchetti Adesivo 21 x 30 cm Stampa a 3 colori Scelta di fornire una protezione fisica polistirolo da imballaggio • Adesivo 20 x 23 cm • Stampa bicromatica 99 ALCUNI MERCATI DEL LARGO CONSUMO OFFRONO UNA AMPIA VARIETÀ DI SOLUZIONI DA CONFRONTARE ILLUSTRATIVO NON ESAUSTIVO Esempio confezioni formaggi segmento molli, fusi, spalmabili Crescenza Fonte: Gruppo di lavoro Caprino Formaggini 100 IL REVERSE ENGINEERING SEGUE UN PROCESSO ARTICOLATO IN QUATTRO FASI Definizione del perimetro di analisi Identificazione delle differenze Valutazione delle differenze Generazione di idee di riduzione dei costi • Selezionare i • Disaggregare e • Classificare le prodotti da confrontare analizzare i prodotti delle altre aziende • Compilare una lista di tutte le differenze in termini di funzionalità e soluzioni tecniche differenze in di riduzione dei costi – Rilevanti per il consumatore • Stimare impatti potenziali e – Non rilevanti fattibilità per il consumatore • Stimare le differenze di costo • Generare idee Stimare i costi dei prodotti della concorrenza come se fossero prodotti nei propri stabilimenti Fonte: Gruppo di lavoro 101 OBIETTIVO DEL GRUPPO DI LAVORO DTC È UN LIVELLO AVANZATO DI REALIZZAZIONE DELLA SOLUZIONE ILLUSTRATIVO Obiettivo di risparmio Percento E’ necessario generare idee per ~150% del risparmio obiettivo 100% Fase Descrizione 1 • Potenziale di risparmio identificato e stimato approssimativamente Fonte: Gruppo di lavoro 2 3 4 5 • Potenziale di • Idea • Gara • Idea risparmio completamente esaminato • Fattibilità di massima dell’idea analizzata • Prospetto della descrizione dell’idea completato tecnicamente chiarita e verificata nella fattibilità • Specifiche tecniche di acquisto revisionate ed approvate • Gara predisposta (es.: vendor list definita, date fissate) effettuata e contratto con il fornitore firmato • Eventuali test OK implementata • Riduzione costi confermata 102 INIZIATIVE CONGIUNTE DI DTC RICHIEDONO UNA SEMPLICE ORGANIZZAZIONE DI PROGETTO (1/2) • Risorse Azienda A • Risorse negoziali e tecniche negoziali e tecniche Fornitore 1 Azienda B Team di progetto Fornitore 2 Azienda C Fonte: Gruppo di lavoro 103 INIZIATIVE CONGIUNTE DI DTC RICHIEDONO UNA SEMPLICE ORGANIZZAZIONE DI PROGETTO (2/2) Risorse dedicate Risorse part-time Risorse esterne Possibile organizzazione • Concorda gli obiettivi e affida il • Comitato Guida Rappresentanti di AD/DG di aziende e fornitori Team di progetto Project Leader Scelto tra i componenti del Team di progetto • • Coordina le attività del Team • Genera e seleziona le idee • Team di progetto Rappresentanti di aziende e fornitori • • Fonte: Gruppo di lavoro mandato al Team di progetto Nomina il project leader e i membri del team di progetto Approva le idee da attuare attraverso una stima iniziale di impatto/fattibilità Verifica tecnicamente la fattibilità delle idee selezionate e conferma il potenziale Sviluppa le specifiche di acquisto Fornisce input per le negoziazioni 104 CONTENUTI 1 Obiettivi ed approccio dell’iniziativa 2 Modelli di platforming sugli acquisti non strategici e impatto potenziale 3 Modalità di applicazione delle leve operative e soluzioni di governance 4 Roadmap per l’attuazione del platforming 5 Linee guida per il rispetto della normativa antitrust 105 L’ATTUAZIONE DI INIZIATIVE DI CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI, NEGOZIAZIONE CONGIUNTA E ARMONIZZAZIONE DELLE SPECIFICHE PASSA ATTRAVERSO TRE FASI Modelli di platforming Condivisione di informazioni Livello di attuazione/impatto Apertura a terzi Negoziazione congiunta Istituzionalizzazione del programma Lancio di un progetto pilota Armonizzazione congiunta delle specifiche Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura • 4-6 aziende • “coese” 3-5 sotto categorie di spese generali 0 mesi Fonte: Gruppo di lavoro • Formalizzazione • • Aumento del numero di aziende aderenti (es., fino a 15-20) dell’accordo (contratto, governance, strumenti, processi) Aumento progressivo del numero di categorie trattate (fino a ~10) 6 mesi 18 mesi Tempi 106 IL PROGETTO PILOTA DEVE FOCALIZZARSI SU UN NUMERO RIDOTTO DI CATEGORIE DI ACQUISTO SU CUI APPLICARE LEVE A BASSA COMPLESSITÀ Modelli di platforming Ipotesi di lavoro sul perimetro del progetto pilota • 1-2 categorie a scelta tra: Condivisione di informazioni Negoziazione congiunta – Tariffe telefonia/dati – Utenze – Servizi IT • 3-4 categorie a scelta tra: – Auto aziendali – Servizi IT – Hotel e viaggi – Assicurazioni Armonizzazione congiunta delle specifiche Base costi aggredita Percento Fonte: Gruppo di lavoro 107 IL PROGETTO PILOTA RICHIEDE UN GRUPPO DI LAVORO RISTRETTO E “COESO” Decisione da prendere • Identificare i prerequisiti per creare un gruppo “coeso” di 5-7 aziende Fonte: Gruppo di lavoro Ipotesi di lavoro • Prossimità geografica • Autonomia decisionale sulle categorie di spesa • Non diretta concorrenza delle attività di business • Fiducia/conoscenza diretta tra AD/DG 108 PROGETTO PILOTA: PIANO DI LAVORO IPOTESI DI NEGOZIAZIONE CONGIUNTA SU DUE CATEGORIE PILOTA Mesi 1 2 Set up strategico • • • • • 3 5 Definizione nucleo aziende coinvolte Selezione del perimetro i.e., leve e categorie Nomina/allocazione delle risorse Stanziamento del budget Verifica rispetto normativa antitrust Set up operativo Categoria 1 6 Conference call/ meeting regolari del team operativo e.g. ogni settimana • Sviluppo piano di lavoro • Lancio raccolta dati Preparazione richiesta preventivo • Analisi della base costi e identificazione • • • 4 dei driver principali Individuazione fornitori potenziali Raccolta dei volumi Sviluppo richiesta di preventivo Categoria 2 Preparazione offerta Selezione offerta • Invio della richiesta di • preventivo ai fornitori potenziali Sviluppo delle offerte da parte dei fornitori Preparazione richiesta preventivo Chiusura contratti • Confronto delle offerte e selezione del fornitore Preparazione offerta • Negoziazione finale Selezione offerta Chiusura contratti Comitato guida Fonte: Gruppo di lavoro 109 L’ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA PREVEDE LA PROGRESSIVA ESTENSIONE DEL PLATFORMING A TUTTE LE ALTRE CATEGORIE DI COSTO Modelli di platforming Possibili approcci per l’estensione del perimetro Condivisione di informazioni 1 Estendere la condivisione di informazioni e la negoziazione congiunta a tutte le categorie Negoziazione congiunta Armonizzazione congiunta delle specifiche 2 Lanciare iniziative mirate di armonizzazione delle specifiche (es., 2-3 categorie) Base costi aggredita Percento Fonte: Gruppo di lavoro 110 L’ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA RICHIEDE DI PRENDERE ALCUNE DECISIONI CHIAVE (1/3) Tema Decisioni da prendere Ipotesi di lavoro Forma giuridica • Formalizzare l’accordo • Sviluppo di un accordo di Scopo • Concordare la profondità tra le parti secondo la normativa vigente • Criteri di partecipazione delle leve da attuare Identificare le categorie di acquisto da includere nel perimetro • Stabilire i criteri secondo cui le aziende possono entrare a far parte del programma negoziazione condivisa (es., contratto di consorzio), senza la creazione di una entità giuridica dedicata • Condivisione di informazioni, • • Prossimità geografica • Autonomia decisionale sulle • • • Fonte: Gruppo di lavoro negoziazione congiunta e armonizzazione delle specifiche Tutte le categorie di spese generali categorie di spesa Non diretta concorrenza delle attività di business Nessun limite dimensionale Disponibilità ad impegnarsi all’acquisto ad es., del 90% dei volumi dichiarati 111 L’ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA RICHIEDE DI PRENDERE ALCUNE DECISIONI CHIAVE (2/3) Tema Decisioni da prendere Ipotesi di lavoro Risorse • Creare la struttura, • Utilizzo prevalente di risorse delle • Ripartizione di costi e benefici identificando e allocando le risorse Identificare le infrastrutture e i sistemi da utilizzare • Concordare regole chiare • • Stesse condizioni contrattuali per la ripartizione di benefici e costi • • • Fonte: Gruppo di lavoro aziende o esterne, minimizzando l’assunzione di risorse dedicate Utilizzo di infrastrutture e sistemi delle aziende d’acquisto applicate a tutte le aziende, a prescindere dai volumi e/o delle condizioni contrattuali di partenza Concordare obiettivi di miglioramento delle condizioni contrattuali partendo dalla migliore esistente I costi operativi sono coperti dal budget delle singole aziende Utilizzo di risorse esterne, costi di struttura e eventuale personale dedicato vengono finanziate dal versamento di una quota associativa uguale per tutte le aziende partecipanti 112 L’ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA RICHIEDE DI PRENDERE ALCUNE DECISIONI CHIAVE (3/3) Tema Decisioni da prendere Ipotesi di lavoro Comitato guida • Definire la composizione • Un rappresentante per azienda • • del comitato guida Concordare i meccanismi decisionali Stabilire gli ambiti decisionali del comitato guida e le deleghe ai team operativi • • • Fonte: Gruppo di lavoro tra AD/DG/Direttore Acquisti Voto a maggioranza con possibilità di delega ad altri rappresentanti dell’azienda Principali ambiti decisionali del comitato guida – Piano di lavoro e definizione obiettivi – Composizione dei team operativi – Ingresso nuovi membri – Conformità temi etici/legali – Risoluzione di conflitti – Modifica della governance Principali ambiti decisionali del team operativi – Ricerca e selezione dei fornitori – Negoziazione dei contratti 113 L’ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA HA DELLE IMPLICAZIONI SUGLI ASPETTI ORGANIZZATIVI DELLE SINGOLE AZIENDE PARTECIPANTI Possibili implicazioni Razionale • Modifica degli obiettivi e • L’assegnazione di target individuali di dei meccanismi di incentivazione di buyer e tecnici • Modifica della responsabilità dei singoli • Revisione degli organigrammi • Introduzione di meccanismi di monitoraggio e analisi dei costi Fonte: Gruppo di lavoro riduzione dei costi legati ad incentivi economici è un fattore motivazionale chiave • Il piano di lavoro di buyer e tecnici deve essere aggiornato per riflettere il coinvolgimento in programmi di platforming • A tendere, il platforming degli acquisti può creare opportunità di efficientamento delle risorse delle singole aziende • E’ necessario prevedere meccanismi routinari di estrazione ed analisi dei dati di costo per la verifica regolare degli impatti del programma e per fornire informazioni al gruppo di lavoro 114 FATTORI CRITICI DI SUCCESSO PER L’ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL PROGRAMMA DI CONDIVISIONE DI INFORMAZIONI, ACQUISTO CONGIUNTO E ARMONIZZAZIONE DELLE SPECIFICHE Fattori critici di successo Fiducia tra le aziende Implicazioni • Avviare il platforming attraverso progetti pilota tra aziende “coese” Forte sponsorship del top management • Assicurare sponsorship di AD/DG • Assicurare buy-in di responsabili d’acquisto/tecnici Sistema coerente di incentivi • Assegnare target individuali di riduzione dei costi Garanzia di benefici alle aziende portatrici di competenze • Concordare obiettivi di miglioramento delle Misurabilità degli impatti • Stimare ex-ante il potenziale per ogni azienda e Massa critica (a tendere) • Promuovere in modo adeguato gli effetti del pilota, Fonte: Gruppo di lavoro legati ad incentivi economici condizioni contrattuali partendo dalla migliore verificarne il conseguimento ex-post ad es., con IBC come ente catalizzatore 115 PROGETTI DI RISTRUTTURAZIONE CONGIUNTA DELLA FILIERA COME IL DTC PARTONO DA UN VALUTAZIONE DI DETTAGLIO DEL POTENZIALE Modelli di platforming Condivisione di informazioni Attività Negoziazione congiunta Armonizzazione congiunta delle specifiche Lanciare un progetto pilota di Design-toCost packaging tra 2-4 aziende e valutare potenziale su 2-3 categorie (es. PET, cartoncino) Lanciare altri progetti di ristrutturazione di filiera (es., logistica) Ristrutturare la filiera pilota Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura 0 mesi Fonte: Gruppo di lavoro 6 mesi 18 mesi Tempi 116 FATTORI CRITICI DI SUCCESSO DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA FILIERA TRAMITE PROGRAMMI DI DESIGN-TO-COST Fattori critici di successo Porsi obiettivi ambiziosi Fare leva su competenze diverse Seguire un processo rigoroso Attuare le iniziative Fonte: Gruppo di lavoro Implicazioni • Dedicare tempo alla definizione degli obiettivi, formulandoli in termini sfidanti anche in assenza di idee preliminari di partenza • Coinvolgere risorse adeguate (es., diverse funzioni aziendali e diverse aziende) • Formare i leader e le risorse chiave sull’approccio • Focalizzare il team su uno specifico settore/merceologia (valutare la creazione di team paralleli in caso siano coinvolti più settori/merceologie) • Sviluppare dettagliati programmi di attuazione per singola azienda, assicurando l’allocazione di risorse adeguate 117 CONTENUTI 1 Obiettivi ed approccio dell’iniziativa 2 Modelli di platforming sugli acquisti non strategici e impatto potenziale 3 Modalità di applicazione delle leve operative e soluzioni di governance 4 Roadmap per l’attuazione del platforming 5 Linee guida per il rispetto della normativa antitrust 118 PREMESSA • L’attuazione di iniziative di platforming legate all’area dei costi non strategici, se realizzata secondo rigorose procedure capaci di scongiurare l’insorgere di rischi di spill over effects (es., coordinamento delle politiche commerciali delle imprese partecipanti), può risultare conforme alla normativa antitrust • Sono sempre illeciti gli accordi che hanno, anche solo per oggetto (cioè indipendentemente dalle loro effettive conseguenze), di limitare la concorrenza fissando prezzi,limitando la produzione o ripartendo mercati o clientela Fonte: Studio Legale Associato NCTM 119 A SECONDA DELLA PROFONDITÀ DELLE LEVE PRESCELTE, CI SONO DIVERSI PROFILI DI TEORICA POTENZIALE RILEVANZA ANTITRUST Modelli di platforming Condivisione di informazioni Negoziazione congiunta Descrizione • Rischio che la circolazione di informazioni sensibili tra imprese conduca al raggiungimento di equilibri collusivi – In riferimento al contenuto delle informazioni, se si tratta di informazioni sensibili, cioè dati recenti (non oltre i 12 mesi), disaggregati, relativi ad imprese identificate o identificabili, idonee ad influenzare le decisioni strategiche di mercato dei concorrenti – In riferimento alla modalità di scambio delle informazioni, se avviene in modo continuativo e periodico. Armonizzazione congiunta delle specifiche – In riferimento alla struttura del mercato, maggiore è il rischio se le imprese operano in un mercato poco competitivo Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura Fonte: Studio Legale Associato NCTM 120 A SECONDA DELLA PROFONDITÀ DELLE LEVE PRESCELTE, CI SONO DIVERSI PROFILI DI TEORICA POTENZIALE RILEVANZA ANTITRUST Modelli di platforming Condivisione di informazioni Descrizione • Rischio se l’ accordo non riguarda veramente l’ acquisto in comune, ma è un mezzo per la costituzione di un’intesa dissimulata o per realizzare, anche indirettamente, forme di coordinamento proibite, quali la fissazione dei prezzi, la limitazione della produzione o la ripartizione del mercato Negoziazione congiunta • Rischio maggiore se i partecipanti sono attivi nello stesso mercato rilevante delle vendite (mercato a valle) o se, in caso contrario, detengono una posizione molto forte nel mercato degli acquisti (mercato a monte) Armonizzazione congiunta delle specifiche • Livello presuntivo di rischio elevato di violazioni se le parti detengono congiuntamente quote di mercato superiori al 15% in ambo i mercati, sia degli acquisti che delle vendite Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura Fonte: Studio Legale Associato NCTM 121 A SECONDA DELLA PROFONDITÀ DELLE LEVE PRESCELTE, CI SONO DIVERSI PROFILI DI TEORICA POTENZIALE RILEVANZA ANTITRUST Modelli di platforming Descrizione • L’adozione di una norma tecnica può determinare, in certe condizioni, Condivisione di informazioni effetti di esclusione o di coordinamento • Rischio se gli standard non sono elaborati in maniera trasparente • Rischio se gli standard sono elaborati precludendo a terzi la possibilità Negoziazione congiunta di averne accesso a condizioni eque e ragionevoli Armonizzazione congiunta delle specifiche Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura Fonte: Studio Legale Associato NCTM 122 A SECONDA DELLA PROFONDITÀ DELLE LEVE PRESCELTE, CI SONO DIVERSI PROFILI DI TEORICA POTENZIALE RILEVANZA ANTITRUST Modelli di platforming Descrizione • A questo livello si combinano i fattori di rischio di dei tre livelli Condivisione di informazioni precedenti • Valgono le medesime indicazioni: l’effetto combinato di diversi terreni di coordinamento può tuttavia far incrementare il livello di rischio generale. Negoziazione congiunta Armonizzazione congiunta delle specifiche • Si aggiungono qui aspetti “verticali” legati agli accordi con i fornitori. Nei rapporti verticali, generalmente trattati con minore rigore, occorre evitare alcune pattuizioni comunque vietate (es. restrizione della facoltà dell’ acquirente di determinare i prezzi di rivendita, particolari restrizioni territoriali alla rivendita) Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura Fonte: Studio Legale Associato NCTM 123 NELLA REALIZZAZIONE DEL PLATFORMING È OPPORTUNO SEGUIRE ALCUNE LINEE GUIDA Modelli di platforming Linee guida • Limitare la condivisione di informazioni a quanto strettamente Condivisione di informazioni indispensabile per la realizzazione delle efficienze negli acquisti non strategici • Adottare sistemi di tracciabilità completa (ad es. verbalizzazione delle riunioni) Negoziazione congiunta • Evitare comunque scambi di informazioni disaggregate che identifichino le imprese partecipanti • Preferibilmente affidare la gestione delle informazioni ad un terzo Armonizzazione congiunta delle specifiche imparziale (sotto forma di sistema informativo di mercato); diversamente, osservare particolare cautela nella selezione degli incaricati della raccolta/elaborazione • Raccogliere i risultati ottenuti dallo scambio di informazioni sotto forma Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura di studio/report garantendone il più largo accesso possibile Fonte: Studio Legale Associato NCTM 124 NELLA REALIZZAZIONE DEL PLATFORMING È OPPORTUNO SEGUIRE ALCUNE LINEE GUIDA Modelli di platforming Linee guida • Far precedere alla realizzazione una valutazione legale di ogni singolo Condivisione di informazioni progetto quando in fase avanzata • Assicurare che le parti dell’accordo detengano congiuntamente una quota di mercato inferiore al 15% sia nel mercato delle vendite (mercato a valle) che degli acquisti (mercato a monte) Negoziazione congiunta • Diversamente, assicurare che i risparmi attesi siano stimati e quantificati in base a criteri robusti e verificabili (ad es. commissionare una stima ad un consulente indipendente) Armonizzazione congiunta delle specifiche • Limitare comunque gli scambi di informazione a quanto strettamente indispensabile alla realizzazione dei risparmi attesi, ed osservare le avvertenze generali già indicate sul tema • Evitare in ogni caso la formazione di gruppi che aggreghino quote Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura consistenti nei mercati a valle e a monte Fonte: Studio Legale Associato NCTM 125 NELLA REALIZZAZIONE DEL PLATFORMING È OPPORTUNO SEGUIRE ALCUNE LINEE GUIDA Modelli di platforming Linee guida • Far precedere alla realizzazione una valutazione legale di ogni singolo Condivisione di informazioni progetto in fase avanzata • Limitare la standardizzazione a caratteristiche minori dei prodotti • Diversamente, assicurare che i risparmi attesi siano stimati e Negoziazione congiunta quantificati in base a criteri robusti e verificabili (ad es. commissionare una stima ad un consulente indipendente) • Limitare comunque gli scambi di informazione a quanto strettamente Armonizzazione congiunta delle specifiche indispensabile alla realizzazione dei risparmi attesi, ed osservare le avvertenze già indicate sul tema • Scegliere le norme di standardizzazione sulla base di procedure non discriminatorie, aperte e trasparenti Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura Fonte: Studio Legale Associato NCTM 126 NELLA REALIZZAZIONE DEL PLATFORMING È OPPORTUNO SEGUIRE ALCUNE LINEE GUIDA Modelli di platforming Linee guida • Far precedere alla realizzazione una valutazione legale di ogni singolo Condivisione di informazioni progetto in fase avanzata • Limitare l’oggetto delle attività ad input che rappresentano solo una piccola quota dei costi di produzione del bene finale Negoziazione congiunta • Evitare forniture reciproche tra concorrenti • Assicurare che i risparmi attesi siano stimati e quantificati in base a criteri robusti e verificabili (ad es. commissionare una stima ad un consulente indipendente) Armonizzazione congiunta delle specifiche Ristrutturazione congiunta della filiera di fornitura • Limitare comunque gli scambi di informazione a quanto strettamente indispensabile alla realizzazione dei risparmi attesi, ed osservare le avvertenze già indicate sul tema • Evitare in ogni caso la formazione di gruppi che aggreghino quote consistenti nei mercati a valle o a monte • Sottoporre i contratti acquirente/fornitore a preventivo esame legale Fonte: Studio Legale Associato NCTM 127 CONSIGLIABILE È ANCHE L’ADOZIONE DI ALCUNE BEST-PRACTICE Area Descrizione best practice Training antitrust • Le persone coinvolte nel progetto ricevono un training generale sui limiti della normativa antitrust e sulle istruzioni da seguire in caso di dubbio (es., avvalersi di consulenza legale) Tracking dell’iniziativa • Tenere traccia dei vantaggi derivanti dal platforming al fine di dimostrare le • efficienze ottenibili e conseguite Formalizzare (es., odg, verbali, rapporti) il flusso di attività nelle varie fasi del progetto Limitazione dell’area di interesse • Mantenere i progetti con oggetti strettamente connessi all’obiettivo Selezione di rappresentanti delle imprese • Favorire la partecipazione agli incontri del personale specializzato piuttosto Volontarietà della partecipazione • Mantenere libera la scelta delle parti di partecipare al progetto o a sue prefissato che la partecipazione di coloro che rivestono alte posizioni dirigenziali singole fasi Partecipazione di imprese terze • Permettere a terzi di aderire alle iniziative e prendere parte agli incontri Output legale • Assicurare un controllo legale preventivo all’esecuzione degli accordi Fonte: Studio Legale Associato NCTM 128
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