Il commercio con l`estero e gli Accordi Commerciali. Il TTIP e gli

Transcript

Il commercio con l`estero e gli Accordi Commerciali. Il TTIP e gli
Il commercio con l’estero e gli
Accordi Commerciali.
Il TTIP e gli effetti del mancato
ingresso della Cina nel WTO.
TTIP
Transatlantic trade and
investment partnership
TTIP - Transatlantic trade and investment partnership
Art. 24 GATT - General Agreement on Tariffs and Trade
Il WTO - World Trade Organization - consente ai Paesi che ne fanno parte di stipulare Accordi di libero scambio
al fine di eliminare i dazi doganali sulle transazioni di beni, in coerenza con quanto dettato dall'art. 24 del GATT
(General Agreement on Tariffs and Trade)
Art. 24 del GATT
 È considerato territorio doganale qualunque territorio nel quale sia applicata una tariffa doganale
particolare.
 Le parti contraenti un Accordo di libero scambio possono farlo per accrescere la libertà del commercio,
promuovendo una più compiuta integrazione delle economie dei Paesi che partecipano a tali accordi,
agevolando il commercio tra territori che ne sono parte.
 È reputata unione doganale la sostituzione di un unico territorio a due o a parecchi territori doganali, onde
ne consegua che i dazi doganali e gli altri ordinamenti commerciali restrittivi siano sostanzialmente
soppressi per il grosso degli scambi commerciali tra i territori dell'Unione o, almeno, per il grosso degli
scambi commerciali dei prodotti originari di tali territori.
 È reputata area di libero scambio l'insieme di due o più territori doganali, nei quali i dazi doganali e gli altri
ordinamenti commerciali restrittivi siano soppressi per il grosso degli scambi commerciali dei prodotti
originari che ne fanno parte.
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
3
TTIP - Transatlantic trade and investment partnership
Che cos'è il TTIP
 Il TTIP è un trattato internazionale di libero scambio in corso di negoziazione tra l'Unione Europea e gli Stati
Uniti d'America.
 Gli obiettivi principali del TTIP consistono principalmente nell'apertura di una zona di libero scambio tra l'UE
e gli Stati Uniti, eliminando o riducendo sensibilmente i dazi doganali applicati alle operazioni commerciali
tra le due aree, e nell'armonizzazione dell'impianto normativo, al fine di favorire il commercio tra i due
blocchi e rendere più semplice esportare, importare ed investire.
 L'Accordo conclusivo sarà comprensivo di 24 capitoli, raggruppati in tre diverse aree di intervento:
Accesso al mercato delle merci
•Tariffe e dazi doganali
•Servizi
•Appalti pubblici
•Norme di origine
Cooperazione in campo normativo
•Coerenza normativa
•Ostacoli tecnici agli scambi
•Sicurezza alimentare e salute degli
animali e delle piante
•Sostanze chimiche
•Prodotti cosmetici
•Ingegneria
• Tecnologie dell'informazione e della
comunicazione
•Dispositivi medici
•Pesticidi
•Prodotti farmaceutici
•Prodotti tessili
•Veicoli
Norme
•Sviluppo sostenibile
•Energia e materie prime
•Dogane e facilitazione degli scambi
•Piccole e medie imprese
•Protezione degli investimenti e
risoluzione delle controversie tra
investitore e Stato
•Risoluzione delle controversie tra governi
•Concorrenza
•Proprietà intellettuale e indicazioni
geografiche
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
4
TTIP - Transatlantic trade and investment partnership
Accesso al mercato delle merci
Per quanto riguarda nello specifico gli scambi di merci nell'ambito del TTIP, l'obiettivo principale è quello di
abolire i dazi doganali e gli altri ostacoli agli scambi di merci e di incoraggiare i rapporti commerciali con gli Stati
Uniti, determinando immediati risparmi per le imprese europee.
Aumento dei posti di
lavoro
Aumento della
produzione
Eliminazione delle
tariffe
Riduzione del costo
delle esportazioni e
delle importazioni
delle merci tra l'UE e
gli Stati Uniti
Aumento delle
esportazioni
Aumento della
domanda
Aumento delle
importazioni dei beni
dei quali le aziende
necessitano per
ottenere i prodotti
finiti che saranno
oggetto di
esportazione
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
5
Gli effetti del mancato
ingresso della Cina nel WTO
Gli effetti dell'ingresso della Cina nel WTO
WTO - World Trade Organization
 Il WTO (World Trade Organization) è stato istituito nel gennaio 1995, con lo scopo di creare e regolare un
sistema di commercio multilaterale e livello internazionale.
 Rappresenta il principale riferimento istituzionale per i Paesi membri che intendono avviare negoziati
commerciali tra di loro, con l'obiettivo primario di espandere il commercio di beni e servizi, abolendo o
riducendo le tariffe doganali.
 È il luogo dove i governi dei Paesi membri cercano di risolvere le problematiche commerciali che li vedono
coinvolti.
 L'obiettivo del WTO è creare un sistema di commercio basato su regole trasparenti e prevedibili.
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
7
Gli effetti dell'ingresso della Cina nel WTO
La Cina nel WTO
La Cina è entrata a
far parte del WTO
nel 2001
Al momento della
sua adesione è
stata classificata
come "non-market
economy" e dunque
non riconosciuta
come una economia
di mercato
Alla fine del 2016 il
WTO dovrà stabilire
se la Cina risulterà
in possesso dei
requisiti necessari
per ottenere lo
status di "economia
di mercato" (MES)
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
8
Gli effetti dell'ingresso della Cina nel WTO
La Cina nel WTO
Ad opporsi al riconoscimento della Cina come MES sono in particolare Stati Uniti ed alcuni Paesi dell'Unione
Europea, secondo i quali tale status sarebbe da attribuire solo nel caso in cui la Cina soddisfi alcuni criteri, che
non sarebbero pienamente rispettati:
Mancanza di interferenze statali nelle decisioni delle aziende locali
Revisione contabile indipendente e utilizzo dei criteri contabili internazionali
Garanzia di certezza del diritto da parte dello Stato in ambito di diritto fallimentare e di proprietà delle
imprese
I costi di produzione e la situazione finanziaria delle imprese non devono essere soggette ad alcun tipo
di distorsione
Liberalizzazione dei tassi di cambio
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
9
Gli effetti dell'ingresso della Cina nel WTO
La Cina nel WTO
Il riconoscimento dello status di
"economia di mercato"
 Comporterebbe una serie di
conseguenze legate agli scambi
commerciali, relative in
particolare all'aumento e alla
semplificazione dell'interscambio
tra la Cina e i Paesi del WTO
 Rappresenterebbe un forte ostacolo
all'utilizzo delle misure anti dumping,
con le quali si garantisce
l'imposizione doganale alle merci
cinesi, applicando sanzioni contro le
importazioni a prezzi più bassi di
quelli praticati dalle imprese dei
Paesi membri del WTO
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
10
Mutuo riconoscimento AEO
UE - Cina
Mutuo riconoscimento AEO
Accordi di mutuo riconoscimento
 Negli ultimi anni, molti Paesi hanno sviluppato un sistema di mutualità reciproca volto al riconoscimento
delle certificazioni AEO, in ragione del quale ciascuna autorità doganale concede agli operatori che
partecipano al programma dell’altra autorità doganale un trattamento privilegiato, equiparabile a quello
riservato agli aderenti al proprio programma di partenariato commerciale.
 Tra i Paesi con i quali l’Unione Europea ha stipulato degli accordi di mutuo riconoscimento segnaliamo, in
particolare, la Cina, il Giappone, gli Stati Uniti, la Svizzera e la Norvegia .
 Per rendere applicabile il riconoscimento del programma di “Operatore Economico Autorizzato” nei singoli
Paesi con i quali l’UE ha stipulato tali accordi di reciprocità, è necessario che le autorità doganali si
scambino le informazioni sugli operatori AEO coinvolti al fine di renderli riconoscibili, utilizzando tali dati
esclusivamente ai fini dell’attuazione del programma.
 È opportuno specificare che la partecipazione al programma è su base volontaria, ed è richiesto che gli
operatori interessati manifestino il proprio consenso affinché i proprio dati siano condivisi con le autorità
doganali dei Paesi terzi con cui si è concluso un accordo di mutuo riconoscimento.
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
12
Mutuo riconoscimento AEO
Accordo di mutuo riconoscimento UE - Cina
 A decorrere dal 3 novembre 2015, è operativo l'Accordo di mutuo riconoscimento siglato il 16 maggio 2014
tra l'Unione Europea e la Repubblica Popolare Cinese.
 Tale accordo prevede che gli Operatori Economici Autorizzati (AEO) e i titolari di un certificato ACE
(Advanced Certified Enterprise), abilitati, rispettivamente, dalle competenti autorità della UE e della
Repubblica Popolare Cinese, potranno usufruire di una serie di benefici previsti in materia di valutazione del
rischio sicurezza.
 In particolare, i vantaggi consistono in una concreta riduzione di ispezioni e controlli, sia fisici che
amministrativi, e nella possibilità di avvalersi di un trattamento prioritario e agevolato in relazione alle
operazioni di sdoganamento della merce oggetto di spedizione, incrementando la sicurezza della catena
logistica.
 Inoltre, è previsto che le operazioni commerciali che vedono coinvolti i membri del programma di
partenariato, siano agevolate e accelerate qualora dovessero verificarsi perturbazioni nei flussi commerciali
o fenomeni imprevisti quali calamità naturali, emergenze pericolose o altri incidenti gravi, stabilendo in tal
modo un meccanismo comune di continuità operativa.
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative
("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
13
Grazie
Massimo Fabio
Partner, International Trade & Customs
Studio Associato - KPMG International
Consulenza legale e tributaria
Piazza delle Muse, 8
00197 ROMA
Phone +39 06 809631
Fax +39 06 8077459
Mobile +39 348 2702922
mailto:[email protected]
Via Vittor Pisani, 27
20124 MILANO
Phone +39 02 676441
kpmg.com/socialmedia
kpmg.com/app
© 2016 Studio Associato - Consulenza legale e tributaria è un’associazione professionale di diritto italiano e fa parte del network KPMG di entità
indipendenti affiliate a KPMG International Cooperative ("KPMG International"), entità di diritto svizzero. Tutti i diritti riservati.
Denominazione e logo KPMG sono marchi e segni distintivi di KPMG International.