depliant retro 2 - Lampi sul Loggione
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depliant retro 2 - Lampi sul Loggione
Lampi LOGGIONE sul La rassegna dei Lampi sul Loggione, giunta alla ventottesima edizione, rappresenta ormai un appuntamento consolidato della stagione culturale invernale di Verbania. Anche quest’anno le proposte teatrali - in duplice serata - offrono una varietà di generi artistici che, spaziando dal drammatico alla commedia, sapranno soddisfare le aspettative degli spettatori. Considerato lo sforzo economico che in questo momento storico la Città di Verbania sta sostenendo per riproporre annualmente una rassegna culturale di elevato livello, con compagnie di prestigio, la speranza è di riscontrare il pubblico numeroso e attento delle passate edizioni e di avvicinare le nuove generazioni alla Cultura, quale forma di arricchimento e di crescita. Da ottobre ad aprile verranno proposti sei spettacoli di vario genere, oltre alla rappresentazione che domenica 26 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, verrà offerta al pubblico verbanese per non dimenticare... Per coloro che non sono mai sazi di Cultura, auguro un’emozionante e suggestiva stagione teatrale. dr. Michele Mazza Commissario Straordinario Venerdì 18, sabato 19 ottobre 2013 LA FABBRICA DEI PRETI di e con GIULIANA MUSSO collaborazione allestimento Massimo Somaglino La Corte Ospitale Dopo l'enorme successo con “ Tanti saluti” ( ultima stagione di Lampi sul Loggione), Giuliana Musso torna con il suo ultimo lavoro di indagine e scrittura. É la testimonianza vibrante di tre personaggi (un timido ex-prete, un ironico prete anticlericale ed un prete poeta\operaio). I tre personaggi interpretati da Giuliana sono uomini anziani che si raccontano con franchezza: la giovinezza in un seminario, i tabù, le regole, le gerarchie, e poi l'impatto col mondo e col mondo delle donne, le frustrazioni ma anche la ricerca e la scoperta di una personale forma di felicità umana. Lo spettacolo, mentre racconta la storia di questi ex-ragazzi, ex-seminaristi, ci racconta di noi, delle nostre buffe ipocrisie, paure, fragilità... e della bellezza dell'essere umano. E così, mentre ridiamo di loro, ridiamo di noi stessi e mentre ci commuoviamo per le loro solitudini possiamo, forse, consolare le nostre. Venerdì 15, sabato 16 novembre 2013 TOTO E VICÉ di Franco Scaldati con ENZO VETRANO e STEFANO RANDISI regia ed interpretazione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi Teatro degli Incamminati La stagione Lampi sul Loggione ospita per la prima volta questa straordinaria copia d'interpreti, massime figure del teatro contemporaneo. Nella loro storia teatrale hanno creato diversi spettacoli con due personaggi in scena che sono uno lo specchio dell'altro. Da qualche tempo si sono incontrati con Totò e Vicé, poetici clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati (poeta, attore e drammaturgo palermitano) e nelle loro parole, nei loro gesti, nei loro pensieri, nei loro giochi si sono subito ritrovati, traducendo e reinterpretando i loro dialoghi fantastici e le loro domande surreali. Totò e Vicé sono legati da un'amicizia reciproca assoluta e vivono di frammenti di sogni che li fanno stare in bilico tra la natura e il cielo, in un tempo imprendibile tra passato e futuro, con la necessità di essere in due, per essere. Sabato 7, domenica 8 (ore 17,00) dicembre 2013 NUDI E CRUDI The Clothes They Stood Up In dal racconto di Alan Bennett, traduzione e adattamento di Edoardo Erba con MAX PISU, ALESSANDRA FAIELLA e CLAUDIO MONETA regia di Marco Rampoldi Teatro della Cooperativa Immaginate di rientrare una sera, e trovare la vostra casa svuotata. Non rapinata – anzi “svaligiata” perché anche nei momenti più difficili la precisione non deve venir meno: “le banche si rapinano, la case si svaligiano” – proprio completamente svuotata. Senza una sedia su cui lasciarsi cadere, un fornello con cui scaldare dell’acqua per fare un po’ di the, un telefono da cui chiamare la polizia... Immaginate di dover vagare per cercare aiuto e di incontrare personaggi sempre più stravaganti, mano a mano che i giorni passano e dei vostri “effetti personali” non compare traccia... mentre voi vi adattate a vivere come campeggiatori in casa, trovandovi a fare i conti con le vostre identità e certezze. Domenica 26 gennaio 2014 (per la Giornata della Memoria) VIAGGIOADAUSCHWITZ a/r scritto e interpretato da GIMMI BASILOTTA regia di Luciano Nattino Compagnia Il Melarancio Dal 15 febbraio al 1° maggio 2011 Gimmi Basilotta ha avuto la ventura di compiere un lungo cammino, insieme ad altri “pellegrini”, dal Piemonte fino in Polonia, ripercorrendo a piedi il viaggio di deportazione che nel 1944 portò ventisei ebrei cuneesi da Borgo San Dalmazzo ad Auschwitz; il viaggio è stata l'occasione di ragionare e di parlare di memo-ria, scoprendo e toccando con mano quanto essa sia ora una necessità e un dovere, non solo per il rispetto della Storia, di chi l'ha vissuta, l'ha subita, ne ha sofferto e ne è stato sopraffatto, ma per poter vivere il presente in modo consapevole. Lo spettacolo è dunque il frutto del racconto del cammino, ma soprattutto delle settantasei parole che lo hanno guidato ed è, al tempo stesso, una riflessione profonda sulla storia della Shoah. Lo spettacolo è promosso in occasione della “ Giornata della memoria”: ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo. Venerdì 14, sabato 15 febbraio 2014 DELIRIO A DUE di Eugene Ionesco, traduzione di Gian Renzo Morteo regia e interpretazione, scene e costumi di: ELENA BUCCI e MARCO SGROSSO Fondazione Teatro Piemonte Europa - Associazione Culturale Le belle bandiere Altro nuovo ed eccezionale arrivo nella stagione di Lampi: Elena Bucci e Marco Sgrosso (due fra i più affascinanti ed amati interpreti della scena contemporanea) presentano uno dei testi maggiormente rappresentativi del Teatro dell'Assurdo: Delirio a due, di Eugène Ionesco. “Si dice - commentano i due attori che firmano anche l'elaborazione drammaturgica e la regia della pièce - che i dialoghi tra innamorati annoino, mentre (dalle comiche di Stan Laurel e Oliver Hardy ai film di Woody Allen) i litigi degli innamorati e delle coppie fanno tanto ridere. In teatro, proviamo a sentire e ricreare proprio questo, con gli strumenti e le immagini di un presente che ci vede sempre più soli con le macchine giocattolo che abbiamo ideato: la commovente, ridicola, insostituibile ricerca della vicinanza profonda con un altro essere umano, con il quale cerchiamo di condividere peso e gioia dell'essere al mondo". I protagonisti dell'irresistibile scherzo teatrale di Eugène Ionesco non hanno un nome proprio: sono soltanto Lui e Lei, chiusi in un eterno presente, in una navicella di sicura e riconoscibile inconsapevolezza che li traghetta attraverso l'esistenza. Venerdì 7, sabato 8 marzo 2014 MANDRAGOLA di Niccolò Machiavelli con JURIJ FERRINI, MASSIMO BONCOMPAGNI, MATTEO AlÌ, MICHELE SCHIANO DI COLA, ANGELO MARIA TRONCA, ALESSANDRA FRABETTI, CECILIA ZINGARO regia di Jurij Ferrini Progetto U.R.T. - La Corte Ospitale Mandragola, ispirata da un motivo erotico-cortese d'ascendenza medievale e di sapore decameroniano, ossia l'innamoramento da lontano per semplice suggestione durante una disputa sul primato di bellezza “tra le donne italiane e quelle franzesi” - non è solo una perfetta macchina comica ma anche una meravigliosa allegoria sulla “corruzione della logica politica”, allegoria che scambia i vizi della vita pubblica con quelli della vita privata, allargando il suo orizzonte critico anche al clero. Infatti non si ricorda spesso che quest'opera è stata messa all'indice dalla chiesa cattolica per più di 400 anni, fino ai primi anni '50! E che in quasi cinque secoli di storia - e qui sta il secondo motivo di stupore nel riprenderla in mano oggi - non solo non ha perso mordente sull'attualità, ma al contrario è stata in qualche modo una lucidissima premonizione sui nostri tempi, rivelando la nostra stessa identità di popolo e le radici profonde di un malcostume - ahimé - tutto italiano. Venerdì 4, sabato 5 aprile 2014 EROS E THANATOS di Serena Sinigaglia con SERENA SINIGAGLIA, SANDRA ZOCCOLAN e SAX NICOSIA regia di Serena Sinigaglia Produzione ATIR “Eros e thanatos” racconta della mia passione per i classici del teatro greco, per quelle parole antiche che non accaddero mai ma furono sempre. Con me, sul palco, due attori. Io racconto, introduco, collego, suggerisco, cerco; loro, gli attori, agiscono, recitano, per restituirci, ancora una volta intatta, la forza irresistibile di quelle parole. In “Eros e thanatos” parto dalla tragica morte del mio migliore amico per arrivare all'urlo terribile di Achille di fronte alla morte di Patroclo. Questo il prologo. Poi, attraverso la rievocazione del mio esame di greco alla maturità, arrivo alle agognate vacanze in Grecia, all'incontro casuale con i profughi albanesi che, proprio in quel momento, primi anni '90, scappavano a migliaia dal proprio paese. A quel punto l'incontro con “Baccanti”, e naturalmente il mio impatto con due figure straordinarie quali Dioniso e Penteo nel testo di Euripide. Nell'urlo di dolore di Agave, quando il padre riesce a farla rinsavire, c'è l'urlo di un'intera civiltà, che, senza accorgersene, finì per autodistruggersi. Come a dire: se solo aprissimo i nostri occhi prima dell'irreparabile, sapremo evitare lutti e dolori. Invece, troppo spesso accecati dalle nostre meschinità, non vediamo la rovina che si abbatte su di noi, inesorabile. Un monito lanciato 2500 anni fa per tutti noi. Un monito, che, non so voi, ma io vorrei cercare di ascoltare. Per ora, intanto, cerco di raccontarlo. dalle note di regia di Serena Sinigaglia