east - numero41

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east - numero41
portfolio fotografico
dell’Agenzia
VII
Contrasti
dall’Impero celeste
Un paramilitare piantona l’area
del sottopasso d’ingresso
a piazza Tienanmen,
sede del potere politico in Cina.
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ome conciliare le tante facce della Cina? È al contempo
l’economia di mercato in più rapida crescita e uno Stato
autoritario vecchio stile, dove qualunque dissenso viene prontamente soffocato. Ecco alcune immagini della Cina in transizione del XXI secolo: la quotidianità dei volti e dei gesti di un
Paese prepotentemente lanciato verso il futuro.
Un pescatore sulle rive del fiume Yangtze nei pressi di Chongqing,
C
T
east . rivista europea di geopolitica
una delle città più inquinate della Cina.
Malgrado il governo cinese abbia intensificato le misure
per contenere l’inquinamento, spesso le ignora per favorire il profitto economico.
numero 41 . aprile 2012
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Un uomo si fa tagliare i capelli in un hutong, uno dei vicoli della vecchia Pechino.
Fino a quindici anni fa ne erano sopravvissuti parecchi.
Da allora molti sono stati spianati per far spazio ai grandi progetti di sviluppo edilizio
caldeggiati dai ricchi imprenditori e dai funzionari del Partito comunista.
Acquirenti camminano davanti a un negozio Dior nel centro di Pechino.
La Cina è diventata uno dei più grandi mercati al mondo per i beni di lusso,
mentre centinaia di milioni di persone vivono nella più assoluta povertà.
Nel Paese il divario fra ricchi e poveri è fra i più forti al mondo.
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Un cliente siede a un bar a Houhai e parla al cellulare.
Qui i locali notturni e i ristoranti costeggiano i laghi.
L’industria dell’intrattenimento e il settore turistico
hanno registrato un autentico boom in Cina.
Un ragazzino e la sua auto dei sogni davanti allo store Bmw
nel Sanlitun Village, centro commerciale di Pechino,
punto di ritrovo di emigrati e dell’alta borghesia cinese.
Alcuni anni fa la gioventù più facoltosa
guidava auto prodotte in patria. Ora molti
guidano Porsche, Ferrari e altre auto sportive di marca.
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“Stella rossa sulla Cina” è una proiezione della bandiera nazionale
sul maxischermo sopra a un passaggio pedonale al The Place,
un mega centro commerciale nel quartiere degli affari a Pechino.
È ritenuto il più grande schermo led di tutta l’Asia. Nella zona si concentrano
i negozi degli stilisti di grido e vi si svolge la vita notturna della città.
Una gigantografia del presidente Mao al mercatino delle pulci
e dell’antiquariato nella zona sud di Pechino.
Benché il sistema economico comunista di Mao sia stato soppiantato
dalla libera economia di mercato, il partito esercita tuttora
un potere incontrastato su tutto il Paese.
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Un uomo passa in bicicletta davanti alla sua vecchia casa,
demolita per costruire il China Unicom Building e altre nuove strutture.
La scritta sulla parete riporta: “In demolizione. Questo muro è pericolante. Non avvicinarsi”.
Presto sorgerà un nuovo complesso di caseggiati per i cinesi più facoltosi.
I residenti originari saranno costretti a trasferirsi nei quartieri popolari periferici.
Un’edicola a Pechino. Benché in città siano disponibili molte riviste internazionali,
gran parte sono incentrate su moda e divertimento e tutte sono rigorosamente controllate.
Le pubblicazioni politiche indipendenti non esistono
e quelle che trattano l’attività del governo sono tenute ad autocensurarsi.
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