annali di botanica - Dipartimento di Biologia
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ANNALI DI BOTANICA Ann. Bot. (Roma), 2010, Quaderni CONSIDERAZIONI TASSONOMICHE SU HYOSERIS TAURINA (ASTERACEAE) E SUA PRESENZA IN ITALIA CENTRALE LORENZO PERUZZI, ROBERTA VANGELISTI Dipartimento di Biologia, Unità di Botanica generale e sistematica, Università di Pisa, Via Luca Ghini 5 56126 Pisa; [email protected] ABSTRACT - Italian populations of H. radiata L. (a Mediterranean species) and H. taurina Martinoli (a C Mediterranean endemic) were morphologically and karyologically studied, then compared with H. lucida L. (from E Mediterranean) and H. frutescens Brullo & Pavone (endemic of Gozo, Malta Archipelago), aimed to verify the distinctiveness of all these related taxa. All studied populations resulted diploid with 2n = 16 chromosomes. We evidenced the close affinity of H. lucida, H. frutescens and H. taurina and on the contrary the specific distinction of these taxa from H. radiata, thanks to several morphological features. Accordingly, H. lucida subsp. taurina (Martinoli) Peruzzi & Vangelisti comb. nov. and H. lucida subsp. frutescens (Brullo & Pavone) Peruzzi & Vangelisti comb. nov. are proposed. Finally, the occurrence of H. lucida subsp. taurina in three Tuscan localities is evidenced, marking the northernmost limit of the species range. KEY WORDS: Hyoseris, karyology, Italy, nomenclature, phytogeography, taxonomy, Tuscany. Nihil constans in Hyoseri est (Allioni, 1785) INTRODUZIONE Hyoseris L. (Cichorioideae, Lactuceae) è un genere a distribuzione mediterranea, ben caratterizzato sistematicamente e comprendente poche specie erbacee, delle quali una soltanto (H. scabra L.) è annua ed isolata tassonomicamente. Dal punto di vista etimologico, il termine significa “cicoria dei maiali” ed anche se in effetti il nome non la rende invitante, questa composita è considerata nella tradizione popolare come una pianta commestibile, soprattutto in miscuglio con altre entità (CORSI & PAGNI, 1979). Anche MARTINOLI (1953), nella descrizione della nuova specie H. taurina, riferisce come gli abitanti della Sardegna meridionale fossero soliti consumare questa pianta in insalata. Tutt’oggi taluni “intenditori” riferiscono come le specie a foglie crassulente siano più sapide ed adatte alla consumazione da crude, rispetto a quelle a foglie sottili, più adatte ad essere consumate cotte. Anche l’elevato numero di nomi popolari attribuito a queste piante (PENZIG, 1924) dimostra il loro largo impiego almeno nei tempi passati. Il numero di specie compreso nel genere è variabile a seconda degli autori e, naturalmente, delle epoche. Mentre il genere appare ben distinto da altri vicini, non altrettanto si può dire delle entità comprese in esso. In passato ci sono stati vari tentativi di far chiarezza e la “scuola pisana” ha contribuito con i lavori di MARTINOLI (1953), CELA RENZONI & GARBARI (1971), il trattamento di Garbari (1982) per la “Flora d’Italia” e la breve nota di VANGELISTI & CELA RENZONI (1998). LINNEO (1753) originariamente incluse nel genere Hyoseris 8 specie: H. cretica L. (attualmente Hedypnois cretica), Hyoseris hedypnois L. e H. rhagadioloides L. (entrambe attualmente incluse in Hedypnois rhagadioloides), Hyoseris foetida L. (attualmente Aposeris foetida), H. minima L. (attualmente Arnoseris minima), H. virginica L. (attualmente Krigia virginica), H. radiata L. e H. scabra L. Successivamente egli aggiunge una nona specie: H. lucida L. (LINNEO, 1767). Negli ultimi 100 anni, altre due specie sono state descritte e/o rivalutate: H. taurina (MARTINOLI, 1953) e H. frutescens (BRULLO & PAVONE, 1988); per giungere quindi ad un totale di 5 specie attualmente inserite nel genere Hyoseris dai vari autori. Per quanto riguarda la flora italiana, nella Tab. 1 sono riassunti i trattamenti tassonomici utilizzati nel tempo dai vari autori (BERTOLONI, 1853; CESATI et al., 1867; PARLATORE, 1893; ARCANGELI, 1894; FIORI & PAOLETTI, 1903; FIORI, 1927; SELL, 1976; PIGNATTI, 1982). Fig. 1 - Lectotipo del nome Hyoseris radiata L., Herb. Linn. No. 957.1 (LINN!), designato da Alavi in Jafri & El-Gadi (ed.), Fl. Libya 107 : 334 (1983). A: visione generale del campione; B: particolare dei segmenti foliari. Fig. 2 - H. radiata. Esempio di piastra metafasica con 2n = 16 cromosomi. Materiale proveniente da Rigoli, Toscana. Barra = 5µm. In particolare per quanto riguarda H. taurina, ritenuta per lungo tempo endemismo puntiforme della Sardegna Sud-occidentale (ARRIGONI, 1980), tale binomio è stato applicato successivamente in senso sempre più ampio, andando ad includere gran parte delle piante a lungo riferite a H. boetica, e – precedentemente a FIORI & PAOLETTI (1903) – a H. lucida. Infatti, BOCCHIERI & MOSSA (1985) segnalano H. taurina per la Tunisia, BRULLO & PAVONE (1988) per la Sicilia Nord-orientale, BRULLO et al. (1990) per le Eolie e la fascia costiera calabrese tra Pizzo Calabro e Tropea. BRULLO et al. (1997) fanno il punto della situazione sulla distribuzione di H. taurina: Sardegna, Sicilia, Calabria e Tunisia. Tale situazione si rispecchia anche nella distribuzione data in Conti et al. (2005) per quanto riguarda H. taurina, anche se nello stesso volume viene riportata H. baetica (Kunze) Font Quer per Toscana, Puglia, dubbia in Sicilia e non più ritrovata in Campania. CONTI et al. (2007) riportano invece finalmente la sinonimia tra baetica (Kunze) Font Quer. Più recentemente, VANGELISTI & CELA RENZONI (1998), esaminato il sintipo presente nell’Erbario Webb (FI-W) del nome Thlipsocarpus boeticus Kunze (basionimo di H. boetica (Kunze) Font Quer), stabiliscono che si tratta certamente di un sinonimo eterotipico di Hyoseris radiata L. Questa sinonimia è ormai unanimamente riconosciuta. Rilevata la difficoltà nel trovare caratteri discriminanti certi, tra quelli utilizzati nelle chiavi analitiche a disposizione dei floristi, abbiamo intrapreso uno studio tassonomico volto a chiarire innanzitutto l’identità dei taxa linneani H. radiata e H. lucida, ed i loro rapporti con H. taurina e H. frutescens. MATERIALI E METODI Popolazioni studiate in vivo dal punto di vista sia morfologico che cariologico: H. radiata: Liguria: Manarola (La Spezia) Toscana: Firenze, S. Giuliano Terme (Pisa), Rigoli (Pisa), Filettole (Lucca), Massa, San Carlo (Massa), Equi Terme (Massa), Isola di Capraia, Isola di Gorgona, Isola d’Elba, Antignano (Livorno), Argentario (Grosseto) Umbria: Spello (Perugia) Fig. 3 - Lectotipo del nome Hyoseris lucida L., Herb. Linn. No. 957.3 (LINN!), designato da Garbari & Vangelisti in Jarvis & Turland (ed.), Taxon 47: 363 (1998). A: visione generale del campione; B: particolare dei segmenti foliari. Marche: Macerata Puglia: Tremiti (Foggia), Lesina (Foggia), Peschici (Foggia), Manfredonia (Foggia) Sicilia: Madonie (Palermo) H. boetica sensu CONTI et al. 2005 e H. taurina. A questo punto è necessario risalire al primo utilizzo del binomio H. baetica in Italia. Il 20 Aprile del 1965 il Prof. Fabio Garbari raccolse una Hyoseris a foglie glabre, lucide e carnose alla Tagliata Etrusca (Golfo di Ansedonia), che determinò come H. radiata var. baetica seguendo la chiave analitica di FIORI (1927). Gli apparve comunque come “specie distintissima”, e per tale motivo ritroviamo in GARBARI (1982) la specie trattata a livello specifico con il nome di H. Sardegna: Monte Limbara (Sassari), Capo Caccia (Sassari), Buggerru (Cagliari) H. taurina: Toscana: Poggio Pertuso (Argentario, Grosseto), Ansedonia (Grosseto) Sardegna: Buggerru (Cagliari), Nébida (Cagliari), Monte San Giovanni (Iglesias, Cagliari) Tab. 1 Sicilia: Lisca Bianca (Eolie, Messina) Sono inoltre stati esaminati campioni dai seguenti erbari: BOLO, CAG, CLU, FI, LINN, MOD, NAP, PAL, PI, RO, SASSA, SS, TO, UPA (vedi Appendice 1). permanenti tramite disidratazione fino all’alcool assoluto e chiusura con resina Euparal. Le formule cariotipiche sono espresse secondo la terminologia proposta da LEVAN et al. (1964). RISULTATI E DISCUSSIONE Cariologia Hyoseris radiata L. L’analisi cariologica è stata effettuata generalmente sugli apici radicali degli individui coltivati in Orto Botanico, appartenenti alle diverse popolazioni raccolte. Solo nei casi in cui non siano stati ottenuti risultati apprezzabili si è ricorsi alla germinazione in capsula di cipsele. Gli apici sono stati trattati per circa 3 ore in soluzione acquosa di colchicina al 0,3%, poi fissati per 1 ora in Carnoy (3:1 = alcool etilico assoluto : acido acetico glaciale) e conservati in alcool etilico 70° in frigo. Al momento del loro utilizzo (sempre entro un periodo massimo di pochi mesi), sono stati idrolizzati per 10’ in HCl 1N a 60° e quindi colorati per circa un’ora e mezzo con reattivo di Schiff (Fucsina leucobasica). Prima dello schiacciamento, la colorazione degli apici è stata rinforzata con orceina acetica. I vetrini sono stati resi Questa specie è stata descritta (“Hyoseris scapis unifloris nudis, foliis glabris lyrato-hastatis angulatis“) da LINNEO (1753) per l’Europa occidentale (“Habitat in Hispania, G. Narbonensi“). L’esame del tipo del nome (Fig. 1) e del materiale d’erbario proveniente da svariate regioni d’Italia (vedi Appendice 1) ha permesso di evidenziare le seguenti caratteristiche morfologiche: pelosità molto variabile (sia a carico delle foglie che degli involucri dei capolini, con peli lunghi (1,5) 2-4 mm forma delle foglie molto variabile denti dei segmenti con mucroni ben evidenti, lunghi 0,5-1,5 mm scapi fiorali (peduncoli dell’infiorescenza) poco in- Fig. 4 - Olotipo del nome Hyoseris taurina Martinoli, Isolotto de “Il Toro”, Golfo di Palmas, Sardegna merid.-occ., 7/IV/1952, Martinoli (FI!). pico della categoria M, che caratterizza i cromosomi perfettamente metacentrici. Tale cariotipo si avvicina abbastanza a quanto riportato da KLEIN et al. (1997) su materiale dell’Algeria e della Spagna, mentre differisce alquanto dal cariotipo riportato da BARTOLO et al. (1978) su materiale siciliano. Hyoseris lucida L. Questa specie è stata descritta (“Hyoseris scapis unifloris nudis, foliis runcinatis subcarnosis angulatis dentatis“) da LINNEO (1767) per il Mediterraneo orientale (“Habitat in Oriente“). L’esame del tipo del nome (Fig. 3) e del materiale d’erbario proveniente dal Mediterraneo orientale (vedi Appendice 1) ha permesso di evidenziare le seguenti caratteristiche morfologiche: Fig. 5 - H. taurina. Esempi di piastre metafasiche con 2n = 16 cromosomi. Materiale proveniente da Buggerru, Sardegna (A) e Tagliata Etrusca, Toscana (B). Barra = 5µm. grossati sotto il capolino Dal punto di vista cariologico, la specie è risultata costantemente diploide con 2n = 16 cromosomi (Fig. 2) in tutte le località studiate. Il dato concorda con la stragrande maggioranza dei dati noti in letteratura (STEBBINS et al., 1953; MARTINOLI, 1953; BJÖRKQVIST et al., 1969; BORGEN, 1970; CELA RENZONI & GARBARI, 1971; DAHLGREN et al., 1971; NILLSON & LASSEN, 1971; KRAMER et al., 1972; HUMPHRIES et al., 1978; LUQUE & DIAZ LIFANTE, 1991; OBERPRIELER & VOGT, 1993), a parte un vecchio conteggio 2n = 12 di NEGODI (1938), effettuato oltretutto su piante di località non precisata. Dal punto di vista della struttura del cariotipo, si osserva costantemente una coppia di cromosomi di tipo sm (a volte con rapporto braccio lungo/braccio corto al limite con la categoria m) e 7 coppie di tipo m. Di queste ultime, una o due possono presentare satelliti terminali ed una si avvicina a volte al valore ti- foglie carnose (ciò è sempre visibile anche nel secco, grazie ad un aspetto caratteristicamente pieghettato dell’epidermide foliare), lucide di sopra, glabre o con radi peli brevi solo sulla rachide (< 1,5 mm) assenza di denti, o presenza di denti non mucronati o con mucrone brevissimo (< 0,5 mm) scapo fiorale (in frutto) progressivamente ben più largo andando verso l’alto Del resto lo stesso LINNEO (1767) annota: “Simillima H. radiatae, sed folia crassiora, subcarnosa, lucida, brevius dentata. Scapi purpurascentes, foliis longiores. Calyx angulatus. Semina marginalia vix papposa. Floret ante meridiem.“. Secondo BRULLO & PAVONE (1988) questa specie sarebbe esclusivamente psammofila, ma abbiamo visto campioni d’erbario riferibili a questa entità con annotato sull’etichetta “in rupestribus calcareis maritimis“. Dal punto di vista cariologico, la specie è segnalata costantemente come diploide con 2n = 16 cromosomi (NORDENSTAM, 1972; AMIN, 1973; BRULLO & PAVONE, 1988; KLEIN et al., 1997). Dal punto di vista della struttura del cariotipo, KLEIN et al. (1997) riportano un cariotipo con 6 coppie di tipo m (una satellitata) e 2 coppie di tipo sm (una satellitata). Hyoseris taurina Martinoli Entità rinvenuta per la prima volta durante un’escursione all’Isolotto del Toro in Sadegna (Pampanini & MARTINOLI, 1946), successivamente descritta da PAMPANINI (1947) come Robertia taraxacoides var. taurina Pamp. e ridescritta da MARTINOLI (1953) come H. taurina. L’esame del tipo del nome (Fig. 4) e dei numerosi campioni d’erbario provenienti da svariate parti d’Italia (vedi Appendice 1) ha permesso di evidenziare un’estrema affinità di questa specie con H. lucida, nonostante alcune lievi differenze nella morfologia dei segmenti foliari, già messe in evidenza da BRULLO & PAVONE (1988). Gli stessi autori notano anche alcune differenze a livello della morfologia dei fiori, delle cipsele, del grado di ramificazione del fusto (maggiore in H. taurina) e dell’ecologia (H. lucida psammofila, H. taurina casmofita). Comunque, nostre osservazioni hanno evidenziato una estrema variabilità di questi caratteri in H. taurina, in particolare a carico del grado di ramificazione del fusto (anche nella stessa popolazione) e dell’ecologia (un popolamento di H. taurina ad esempio è stato osservato sulla spiaggia di Nicotera Marina, in Calabria). E’ stata riscontrata una certa variabilità tra le varie popolazioni riferibili a H. taurina, in particolare: i popolamenti calabresi possono presentare abbastanza frequentemente brevi peli sulla rachide centrale della porzione abassiale della foglia, le popolazioni toscane presentano un latice che vira caratteristicamente al rosa (mentre le altre popolazioni presentano un lattice che rimane a lungo biancogiallastro). Dal punto di vista cariologico, la specie è risultata costantemente diploide con 2n = 16 cromosomi (Fig. 5) in tutte le località studiate, dato che concorda con i dati noti in letteratura su materiale della Sardegna (MARTINOLI, 1953, anche sub H. lucida per Nébida) e della Calabria presso Pizzo Calabro (PERUZZI & CESCA, 2003). Dal punto di vista della struttura del cariotipo, si osserva costantemente una coppia di cromosomi di tipo sm e 7 coppie di tipo m (una di queste con valori al limite con la categoria sm). Delle ultime, due presentano satelliti terminali. Nei popolamenti della Toscana e della Sicilia una o due coppie si avvicinano spesso al valore tipico della categoria M. Il cariotipo si avvicina molto sia a quello di H. radiata che a quello di H. lucida (vedi sopra). Hyoseris frutescens Brullo & Pavone Fig. 6 - Isotipo del nome Hyoseris frutescens Brullo & Pavone, Cala Dweira, costa rocciosa Gozo, 13/IV/1997, Brullo, Pavone, Ronsisvalle (FI!). Specie recentemente descritta da BRULLO & PAVONE (1988) per un ristretto tratto di costa dell‘Isola di Gozo (nell’Arcipelago Maltese). L’esame del tipo del nome (Fig. 6) e di campioni d’erbario riferibili a questa entità (vedi Appendice 1) ha permesso di evidenziare l’indubbia affinità di questa entità con H. lucida e H. taurina, con le quali condivide le caratte- Fig. 7 - Mappa del Mediterraneo centro-orientale che mostra la distribuzione di Hyoseris lucida s.l. e delle tre sottospecie, ricavata dal materiale d’erbario revisionato nel presente studio (vedi Appendice 1). t = subsp. taurina; f = subsp. fruticosa; l = subsp. lucida. ristiche principali esposte sopra nella parte dedicata a H. lucida. Sono indubbiamente presenti anche lievi differenze morfologiche, soprattutto a carico della morfologia dei segmenti foliari, maggiormente regolare come già evidenziato da BRULLO & PAVONE (1988), ma anche da FIORI (1927 sub H. radiata var. lucida). D’altro canto, nella vicina isola di Malta, in seguito alle nostre osservazioni d’erbario risulta presente H. taurina in forma tipica. La specie appare la maggiormente differenziata dal punto di vista cariologico, presentando “cromosomi metacentrici e submetacentrici, eccetto un paio sub- telocentrico, con un macrosatellite” (BRULLO & PAVONE, 1988), pur mantenendo comunque un assetto diploide con 2n = 16 cromosomi. CONCLUSIONI In considerazione dell’estrema affinità morfologica e cariologica, oltre che dei rapporti di vicarianza geografica che intercorrono tra i vari taxa individuati, è possibile secondo noi ricondurre queste tre entià alla sola specie linneana: Hyoseris lucida. Prospetto tassonomico proposto: Hyoseris lucida L. subsp. frutescens (Brullo & Pavone) Peruzzi & Vangelisti comb. nov. ≡ Hyoseris frutescens Brullo & Pavone, Candollea 43(2): 717 (1988) = H. radiata var. lucida sensu Fiori Distribuzione: endemica di Gozo (Fig. 7). subsp. lucida = H. radiata subsp. graeca Halàcsy, Consp. Fl. Graec. 2: 179 (1902) Distribuzione: Mediterraneo orientale: Egitto (locus classicus in accordo con BRULLO & PAVONE, 1998), Libia, Creta, Grecia (Fig. 7). subsp. taurina (Martinoli) Peruzzi & Vangelisti comb. nov. ≡ Hyoseris taurina Martinoli, Caryologia 5: 257 (1953) = Robertia taraxacoides var. taurina Pamp., Rendiconti Seminario Fac. Sci. Univ. Cagliari 16: 138 (1947) = Hyoseris boetica Auct. Fl. Ital. pro maxima parte Distribuzione: Mediterraneo centrale: Tunisia, Lampedusa, Malta, Sardegna, Sicilia, Calabria, Campania, Toscana (Fig. 7). In particolare, questa entità risulta una delle più rare ed interessanti dal punto di vista fitogeografico in Toscana, dove è conosciuta solo per tre località (Fig. 8): lo Spacco della Regina (Golfo di Ansedonia), Poggio Pertuso sull’Argentario (Baldini, 1995 sub H. baetica) e le rocce sul canale Taglio di Ansedonia, presso il ponte posto all’inizio del Tombolo della Feniglia (UTM: 32 T PM 87.98). In quest’ultimo caso non abbiamo potuto raccogliere campioni per l’inaccessibilità del sito. Oltretutto le popolazioni toscane sono le uniche dell’Italia Centrale e marcano il limite settentrionale distributivo della sottospecie e della specie. In seguito alla revisione dei campioni d’erbario ed alle nostre indagini di campo, la segnalazione storica per la Puglia (Tremiti) è invece da riferire a H. radiata. Fig. 8 - Mappa della Toscana (con reticolo UTM ED 50 10x10 Km) con la localizzazione delle due località dove cresce Hyoseris lucida subsp. taurina. Rispetto alle principali chiavi per l’identificazione (es. Sell, 1976; Pignatti, 1982), alcuni caratteri appaiono assolutamente privi di significato diagnostico per distinguere H. lucida s.l. da H. radiata, e specificatamente quelli legati alla consistenza dell’apparato radicale (abbastanza variabile) e alla morfologia degli acheni, che sono costantemente triformi (di diversa forma e dimensione tra esterni, mediani ed interni) in tutto il genere Hyoseris. Risultano invece buoni caratteri distintivi tra H. lucida s.l. e H. radiata i seguenti caratteri: foglie carnose, lucide di sopra (Fig. 9), glabre o con radi peli brevi solo sulla rachide (< 1,5 mm); habitat costiero; comportamento tendenzialmente Fig. 9 - Hyoseris lucida subsp. taurina fotografata presso lo Spacco della Regina (Ansedonia) nell’Aprile del 2008 (foto L. Peruzzi). casmofitico, secondariamente psammofilo (apparentemente predominante in H. lucida s.s.); Gargano, Giovanni Gestri, Nicodemo Giuseppe Passalacqua, Brunello Pierini. assenza di denti, o presenza di denti non mucronati o con mucrone brevissimo (< 0,5 mm) sui segmenti delle foglie; LETTERATURA CITATA scapo fiorale (in frutto) progressivamente ben più largo andando verso l’alto; fioritura prolungata (spesso estesa a quasi tutto l’anno). RINGRAZIAMENTI Si ringraziano per la disponibilità i curatori degli erbari consultati. Si ringraziano inoltre per l’aiuto prestato sul campo: Angelino Carta, Domenico ALLIONI C., 1785 - Flora Pedemontana 1: 226-227. Augustae Taurinorum. AMIN A., 1973 - In IOPB chromosome numbers reports XXXIX. Taxon, 22: 115-118. ARCANGELI G., 1894 - Compendio della Flora Italiana. Ed. 2. p. 731-732. Torino. ARRIGONI P. V., 1980 - Le piante endemiche della Sardegna: 84-90. Boll. Soc. Sarda Sci. Nat., 20: 232-268. BALDINI R. 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Hyoseris frutescens Gozo: Cala Dweira, costa rocciosa Gozo, 13/IV/1987, Brullo, Pavone, Ronsisvalle (FI, isotypus); Insula Gaulos (hodie Gozo), In Valle Klendi inferiore in rupibus maritimis, 22/IV/1907, Sommier (FI, sub H. lucida); Insula Gaulos (hodie Gozo), Cala Dueira, 23/IV/1907, Sommier (FI, sub H. lucida var. imbricata); Insula Gaulos (hodie Gozo), Cala Dueira in rupibus, 17/IV/1906, Sommier (FI, sub H. lucida var. imbricata); Insula Gaulos (hodie Gozo), La Cena, 16/IV/1906, Sommier (FI, sub H. lucida var. imbricata); Insula Gaulos, in rupibus prope mare, Cala Dweira, 30/III/1874, Duthie (FI, sub H. lucida); Insula Gaulos, in rupibus maritimis Wied Klendi, 28/III/1874, Duthie (FI, sub H. lucida); Insula Gaulos (hodie Gozo), Migior Scimi, in rupibus maritimis, 27/IV/1907, Sommier (FI, sub H. lucida); Ured- el. Schlendi, Gozo, Malta, 20/V/1872, s.c. (PAL, rev. E. Lanfranco, 19/VII/1990). Hyoseris lucida Grecia: Chersònicos (Crete, Nomòs Irakliou), alt. env. 5 m, sables littoraux, IV/1997, Van Buggenhout (FI, sub Hyo- seris radiata subsp. graeca); Eparchie Kissamos: küste SE des Kap Koutri (alt Phala-Samo), 35°30’ N/23°34’30’’ E, Sandstrandung Flugsandflachen, 1-2 m, 1/VI/1982, Greuter et Risse (UPA); Ins. Paxoi: in ditione vici Gaios, in rupestribus calcareis maritimis, 27/IV/1975, Georgiadis (UPA); Libia: Benghasi: Djuliana, 3/IV/1885, Ruhmer (FI); Libia, Cirenaica, Cirene: Uadi Belgadir, 26/IV(1934, Pampanini et Pichi Sermolli (FI, sub H. radiata); Libia – Cirenaica, tra Tocra e Tolmeta, 23/IV/1933, Pampanini (FI); Marmarica Tobruk, dune marittime, 24/I/1912, Vaccari (MOD, sub H. radiata var. lucida); ibidem, 1918, Cassinera (FI, sub H. radiata var. lucida); Tripolitania (Derna e dintorni), IV/1882, Haimann (RO, sub H. lucida); Matam Borgù (presso sorgente VT), frequente, VI/1919, Maugini (FI, sub H. radiata var. lucida); Uadi Derna, 24/IV/1926, Palma (FI, sub H. radiata var. lucida); Egitto: Alexandria, s.d., Ehrenberg (FI-W); in arenosis maritimis ad Alexandriam Aegypti, IV/1888, Grampini (BOLO); Hyoseris radiata Piemonte: Voltaggio: salendo al M.te Tobbia (prov. di Alessandria), 15/VI/1898, Ferrari (FI, MOD, RO); Novi Ligure, 22/V/1887, Mazzucchelli (FI); Tra Vignole e Borbera e Stazzano (AL), abbondante su un muro di sostegno lungo la strada. Non segnalata da Pignatti per il Piemonte ma già indicata da Gola per l’Appennino piemontese, 2/IV/1989, Abbà (TO); Presso Casaleggio Boiro lungo la strada da Lerma, Val Gorzente, Colli Ovadesi, VI/1905, s.c. (TO); Liguria: promontorio di Portofino, 15/V/1896, Doria (FI); nelle fessure dei muri vecchi presso la chiesa di Portovenere (La Spezia), 20/V/1913, Savelli (FI); Isola di Palmaria (Spezia), molto comune, 20/IV/1902, s.c. (PI); M. Caprione, ad portum Lunae, ad margines agrorum, 29/V/1864, Caruel (PI); fra i detriti sul mare all’isola di Tino (Spezia), 20/IV/1902, s.c. (PI); Porto Maurizio, 26/IV/1911, Passerini (PI); Genuam, in muris campestribus, s.d., Casaretto (PI); Monte Brina (Sarzana, La Spezia), 12/X/1985, Zincato (PI); Campazzi, Montemarcello (Caprione, La Spezia), 19/III/1990, Maccioni (PI); Colli di Genova, VII/1890, Fiori (MOD); Spezia, sui muri frequente, IV/1917, Vaccari (MOD); Savona, IV/1864, s.c. (RO); Monte Gazzo sopra Sestri pon., piazzale al Santuario, alt. m 420, 5/VI/1907, Canneva (RO); Pegli: Valle della Varenna (Liguria di Ponente), 30/V/1892, Belli et Ferrari (TO); Diano Marina, 31/VII/1888, Ferrari (TO); negli oliveti e pascoli tra Manarola e Volastra, 8/VI/1906, Mattirolo et Ferrari (TO); Corniglia, comune ovunque, 2/V/1913, Ferrari (TO); Toscana: Orbetello, dintorni dei ruderi del Convento di Talamone, 27/IV/1976, Arrigoni et Raffaelli (FI); Insula Pianosa (olim Planasia vel Planaria), ad viam, 5/III/1902, Sommier (FI); Insula Pianosa (olim Planasia vel Planaria), vista in un solo luogo, lungo la via poco lungi dal Porto, 4/IV/1901, Sommier (FI); Insula Pianosa (olim Planasia vel Planaria), rara, non lungi dalla Caserma lungo la via e in un campo, 19/V/1901, Sommier (FI); Arcipelago toscano, Isola di Pianosa, zona di scarico nei pressi del cimitero, 13/III/1974, Sabato et Bavazzano (FI); Isola di Pianosa, Cala Giovanna, 3/III/1999, Baldini et Vivona (FI); In promontorio Argentario, S.to Stefano, Lisidonia, Calapiatti, omnium vulgatissima!!!, 18/IV/1908, Sommier (FI); M.te Argentario presso S. Stefano, 20/I/1900, Sommier (FI); M. Argentario, tra Orbetello e S.to Stefano, 12/XI/1897, Sommier (FI); ibidem, 23/III/1894, Sommier (FI); M.te Argentario, S.to Stefano, 9/VI/1899, Sommier (FI); M.te Argentario, colli di faccia ad Orbetello, 16/IV/1892, Sommier (FI); ibidem, 21/IV/1895, Sommier (FI); In promontorio Argentario tra Port’Ercole e Le Cannelle, 26/VI/1911, Sommier (FI); Monte Argentario alla Diga, 13/IV/1905, Vaccari (FI); Monte Argentaro: Cala delle Scorpacciate, 14/IV/1905, Vaccari (FI); Argentario: lungo la strada per il M. Telegrafo, poco sotto il Noviziato. Alt. ca. 300 m, 4/I/1966, Fabbri, Bavazzano, Contardo (FI); M.te Argentario (Grosseto). La Croce. Gariga ad Ampelodesmos mauritanicus (Poiret) Dur. & Sch., 350 m. ca., 30/V/1991, Abrahao da Silva et Baldini (FI); M.te Argentario (Grosseto). P.ta Telegrafo e zone limitrofe, alt. 600-650 m. s.m., 7/VI/1990, Baldini (FI); Monte Argentario (Grosseto), vicinanze di Porto Ercole, 8/V/1966, Fabbri (FI); Monte Argentario (Grosseto), Poggio Fondoni, 8/III/1966, Fabbri (FI); M.te Argentario, comune e Orbetello S. Stefano, 20/V/1900, Sommier (FI); M.te Argentario a Porto S. Stefano, 12/V/1897, Martelli (FI); Monte Argentaro, 8/VII/1866, Fiori (FI); Monte Argentaro ai Gastionisti, 11/IV/1881, Della Nave (FI); Porto S. Stefano, 4/V/1868, Parlatore (FI); Presso Porto Ercole, V/1866, Parlatore (FI); Montale di Comano (Massa), Alta Lunigiana, muro a secco lungo la strada, a 380 m, esp. ovest, 26/IV/1992, Ferrarini (FI); Isola del Giglio (Grosseto), al Franco, dal lato del Campese, 6/III/1997, Baldini (FI); Alle Apuane presso Resceto, 11/VII/1886, s.c. (FI); è comune nei Monti Pisani, VIII/1842, (?) (FI); Bagni di S. Giuliano vicino Lucca, 1/IV/1863, s.c. (FI); presso Pisa, 10/IV/1860, s.c. (FI); entrata della Villa Bellini, 1854, s.c. (FI); Firenze, nel bosco della Certosa, 19/IV/1857, Caruel (FI); in Certosa, V/1866, Groves (FI); Portoferraio, 3/V/1870, Marcucci (FI); Isola di Gorgona, 30/III/1870, Marcucci (FI); Carmignanello presso Firenze, 17/V/1872, Biondi (FI); Firenze – Mura di S. Nicolò, 20/VI/1933, Corradi (FI); Cascine, à Florence, 2/V/1891, Levier (FI); Firenze – Presso il Regio Liceo Ginnasio Dante, 27/III/1926, Corradi (FI); Insula Palmajola, vulgata!, 16/V/1898, Sommier (FI); Insula Gorgona (olim Urgo vel Gorgon), abbondante sopra la Caserma, 1/IV/1899, Sommier (FI); Insula Igilium (hod. Giglio), intorno al fanale di Vacchereccia, ivi abbondante in area ristretta, 26/II/1897, Sommier (FI); Firenze alle Cascine, 13/IV/1902, Fiori (FI); Prov. di Firenze, Fiesole a Vaiano sui muri, suolo siliceo, alt. 300 m, 16/V/1920, Fiori (FI); Firenze, viale dei Colli, 5/VII/1886, Fiori (FI); (?)...Florentiae in campis secusque viarum, 1876, Ricci (FI); in pratis pr. Florentiam, 5/IV/1897, Stefanini (FI); lungo le strade e i campi commun. pr. Portoferraio, 1891, (?) (FI); Florence, Gamberaja, V/1865, Levier (FI); campi di Marignolle, 12/III/1882, Tanfani (FI); Insula Igilium (hod. Giglio), Vacchereccia, 15/II/1897, Sommier (FI); nei prati, Arezzo (prati della palestra ginnastica), 17/I/1910, Savelli (FI); nei luoghi erbosi, Firenze, 29/II/1912, Savelli (FI); prode aridissime degli oliveti su suolo calcareo, presso S. Giuliano (Pisa), 14/III/1919, Savelli (FI); Vallone di S. Giuliano, imbocco galleria, 14/V/1951, Corradi et Bavazzano (FI); Poggio Imperiale, près Florence, in herbosis, 60 m, XI/1870, Sommier (FI); comunissima lungo tutta la via: Montorsoli, Castiglione Vecchio, Cercina e Valle delle Tirgolle, sopra tutti i greppi di campi, luoghi erbosi presso la via, era in pieno fiore...(?), 11/IV/1915, s.c. (FI); Boccale – Montenero (Livorno), 21/IV/1904, s.c. (FI); Montenero, près Livorno, 1/I/1866, s.c. (FI); “Cascine” près Florence...(?)..., 50 m, 24/IV/1870, Sommier (FI); prope Florentiam – Montorsoli, ubique vulgatissima, in pratis herbosis ad vias, 26/IV/1908, Sommier (FI); Massa Carrara, vecchi muri cingenti la città alta, 21/VI/1913, Sommier (FI); Prope Florentiam, Pantano fra Sesto e Brozzi nei prati, 17/V/1908, Sommier (FI); Prope Florentiam, verso Cercina, 29/XI/1914, Sommier (FI); ibidem, 29/XII/1912, Sommier (FI); Marina di Massa, prati e luo- ghi erbosi presso Brugiano dove cresce rigogliosa, 316/VI/1914, Sommier (FI); Iquo Piaggia, a 6 Km da Pistoia, greppi dei campi, 5/V/1919, Sommier (FI); Prope Florentiam...(?)...per Montisoni sopra il Bagno a Ripoli, 6/V/1913, Sommier (FI); Prope Florentiam su di un muro lungo la via che da Poggio Imperiale va alla Villa Cevernia a S. Matteo in Arceteri, 18/I/1915, Sommier (FI); Marina di Massa, nell’arenarium sulla spiaggia, 1/VI/1914, Sommier (FI); Firenze – Cascine, luoghi erbosi, suolo alluvionale, alt. m. 43, 15/VI/1914, Fiori (FI); Firenze, V/1882, Martelli (FI); Bagni di San Giuliano presso Pisa, V/1863, Beccari (FI); Monte Pisano, 20/IV/1893, Fantozzi (FI); Prato (Toscana), vicinanze, 25/IV/1933, Pichi Sermolli (FI); Galluzzo – Firenze, 26/V/1935, Losacco (FI); Fiesole...(?)..., V/1885, Bergeest (FI); in cultis agri fiorentini ubique, M.te Rinaldi, 7/IV/1872, Levier (FI); in incultis prope Florentiam ubique, IV/1873, Levier (FI); Florence, S. Felice a Ema, III/1868, Levier (FI); Florentiae, Gamberaja, V/1863, s.c. (FI); Florentia, S. Felice a Ema, III/1865, s.c. (FI); Monte Morello, Poggio dei Balzi, 3/IV/1877, Piccioli (FI); Dintorni di Firenze, s.d., Bargagli (FI); Insula Capraia (Capraja), sotto il castello, colla Crepis decumbens, 21/V/1898, Sommier (FI); Firenze, dintorni, campi, luoghi erbosi, alt. 65 m, IV/1928, Tani (FI); M. Pisano negli uliveti, 16/IV/1860, Beccari (FI); Florence, III/1866, s.c. (FI); Insula Gorgona (olim Urgo vel Gorgon), 1899, Sommier (FI); Insula Montecristo (olim Oglasa), Cala Maestra, 6/III/1898, Sommier (FI); Insula Elba (olim Ilva vel Aetalia), inter Porto Ferrario et Marcinale ad viam, 8/V/1900, Sommier (FI); Insula Elba (olim Ilva vel Aetalia), Golfo di Lacona, 17/II/1901, Sommier (FI); Insula Elba (olim Ilva vel Aetalia), Capoliveri ubique vulgatissima, 6/IV/1901, Sommier (FI); Insula Elba (olim Ilva vel Aetalia), Rio Marina abunde, 30/III/1904, Sommier (FI); Insula Elba (olim Ilva vel Aetalia), Forte Falcone (Porto Ferrario), 19/VI/1900, Sommier (FI); Insula Elba (olim Ilva vel Aetalia), Piano di San Giovanni, 7/IV/1901, Sommier (FI); Insula Elba (olim Ilva vel Aetalia), salendo alla Villa Anselmi, Marciana Marina, 27/VII/1900, Sommier (FI); Isola d’Elba, da Rio Elba a Porto Longone per Cima di Monte, 7/IV/1940, Corti (FI); Isola d’Elba, da Marciana Alta al Santuario Maria del Monte, m. 375-627 ca., 22/IV/1950, Negri et Bavazzano (FI); Isola d’Elba, da Rio Elba a Cima del Monte, Vallone di Monserrato e Porto Azzurro, 24/IV/1950, Negri et Bavazzano (FI); Isola d’Elba, lungo la strada Portoferrario-Procchio, 22/IV/1950, Negri et Bavazzano (FI); Isola d’Elba, scarichi delle miniere di Capoliveri (M.te Calamita), 3/VI/1966, Fabbri, Bavazzano, Contardo (FI); Arcipelago toscano – Isola d’Elba, M.te Grosso (Cavo): da m 180 alla vetta (m 346), 5/IV/1972, Bavazzano et Serra (FI); Arcipelago toscano – Isola d’Elba, M.te Tambone (Marina di Campo): da m 300 alla vetta (m 377), 6/IV/1972, Bavazzano et Serra (FI); Arcipelago toscano – Isola d’Elba, Bagnaia, nella valle, 1/IV/1975, Fossi Innamorati (FI); Rupi di Volterraio, Isola d’Elba, Arcipelago Toscano, 18/V/2001, Bernardo (CLU 5132); Monte Capanne, Isola d’Elba, 700 m s.l.m., 20/IX/1989, A. Fregosi (PI); Passo di Dante (M. Pisano), 19/III/1981, Simonetti (PI); M. San Giuliano (Monte Pisano), 19/V/1982, Simonetti (PI); M. Cupola, 17/IV/1982, Simonetti (PI); Umbria: nel lecceto al vers. O del M.te Luco, pr. Spoleto, 500 m s.m., 12/V/1946, Lusina (RO); M.te Subasio alle carceri (sui muri), 22/VI/1879, Micheletti (RO); Marche: Macerata, sui muri, 30/VIII/1949, Anzalone (RO); sulla banchina di Ancona, 20/IV/1947, Bettini (FI); Tolentino (Marche) ad murorum fixuras frequens, V/1899, Ricci (FI); Ascoli Piceno, in muris, locisque incultis prope urbem, VI/1906, Rigo (NAP); Lazio: Isola di Ponza (Arcipelago Ponziano), tra Bivio e Le Forna, 9/IV/1959, Anzalone (FI); Salita delle Allumiere, 8/VI/1866, Rolli (FI); Elba, Portoferraio, 23/V/1907, Fiori (FI); S. Marinella, comune nei cigli erbosi della via Aurelia, 21/IV/1931, Montelucci (RO); Monti della Tolfa e adiacenze: presso S. Severa, 13/V/1978, Anzalone (RO); Roma, Villa Pamphili, III/1965, s.c. (RO); pascoli aridi e incolti presso Civitavecchia, 1/IV/1896, Chiovenda (BOLO); Campania: margini dei campi Pozzuoli (Napoli) m 60 terreno vulcanico-siliceo, 15/IV/1912, Pellanda (FI, sub H. radiata f. setulosa); Puglia: Gargano gariga e campi abbandonati a Sud di Mattinata, m 200-300, 26/V/1968, Moggi (FI); S. Nicola, Isole Tremiti, 6/V/1893, Martelli (FI); Calabria: dintorni di Reggio Calabria, 6/III/1905, Fiori (FI, sub Taraxacum officinale); Valanidi (Reggio Calabria), 380 m, 19/V/1994, Bernardo et Del Carratore (CLU 3908); Straorino vicino al campo sportivo (Reggio Calabria), 580 m, 19/V/1994, Bernardo et Del Carratore (CLU 3910); Fiumara Calopinace presso l’abitato di Straorino (Reggio Calabria), 500 m, 19/V/1994, Bernardo, Del Carratore (CLU 3911); Sicilia: Palermo alla Favorita, 5/III, Sommier (FI, sub H. lucida); Ficuzza ad montis Busambrae, 12/VIII/1904, Sommier (FI); Zafferana Etnea, lungo la strada che porta al Cratere dell’Etna (Sicilia), V/1992, Bernardo et Cesca (CLU 3907); Sardegna: M.te Limbara (Sassari, Sardegna), 1000-1300 m, 15/V/1994, Bernardo et Cesca (CLU 3909); Hyoseris taurina Tunisia: Isola “La Galite”, 9/IV/1983, Bocchieri et Mossa (SS); Il Galitone (Tunisia settentrionale), 29/V/1988, Bocchieri et Mossa (CAG); Malta: Insula Melita...(?), 10/III/1874, Duthie (FI, sub H. lucida); Toscana: Spacco della Regina, Maremma, IV/1845, Ricasoli (BOLO); Monte Argentario (Grosseto). Alla base del Poggio Pertuso. Sulla roccia in prossimità del mare, 30/I/1993, Abrahao da Silva et Baldini (FI, sub H. baetica); Tagliata Etrusca, 20/IV/1965, Garbari (PI, sub H. baetica); Loc. Tagliata degli Etruschi, Golfo di Ansedonia (GR); in prossimità del mare, su affioramenti calcarei, presumibilmente riferibili alla formazione del calcare cavernoso, localizzata ma abbondante, 8/XII/1996, Vangelisti et Taverni (PI); Promontorio dell’Argentario alla base di Poggio Pertuso, sulle rupi calcaree, presso la spiaggia, 8/XII/1996, Taverni et Vangelisti (PI); Orbetello (Grosseto), Ansedonia, loc. Spacco della Regina, (UTM: 32T PM 88.97), rupi calcaree sul mare, 9/III/2008, L. Peruzzi, A. Carta, B. Pierini, G. Gestri (PI); Campania: Capri, 15/I/1892, s.c. (FI, sub H. lucida); Marziale in Capri, 11/II/1893, s.c. (FI, sub H. lucida); Calabria: Bagnara, VII/1850, Pasquale (FI, sub H. lucida); in herbidis secus mare prope “Pizzo” (in Calabria ultra prima), 4/V/1877, Biondi (FI, sub H. lucida); in rupestribus maritimis prope “Pizzo” in Calabria ultra prima, 4/V/1877, Arcangeli (FI, sub H. lucida); ad rupes prope “Pizzo” in Calabria ultra prima, 3/V/1877, Biondi (FI, sub H. lucida); in herbidis prope “Palmi” in Calabria ultra prima, 19/V/1877, Biondi (FI, sub H. radiata); Calabria a Bagnara, 7/III/1906, Fiori (FI, sub H. radiata); Bagnara, rupibus, 1898, Pasquale (FI, sub H. radiata); Pizzo Calabro (Vibo Valentia), muri e pareti calcaree, alt. 20 m, esp. W, 26/I/1995, Bernardo (CLU 3906, sub H. baetica); Pizzo Calabro (Vibo Valentia), muri e rupi, alt. 30 m, esp. W, 26/I/1995, Bernardo (CLU 3905, sub H. baetica); Pizzo Calabro, rupi, alt. 10 m, 30/V/1994, Bernardo (CLU 3904, sub H. baetica); Pizzo Calabro, rupi a mare, 22/V/2001, Peruzzi et Passalacqua (CLU 3914); Favazzina (Scilla, Prov. Di Reggio Calabria) (UTM: 33S WC 66.35), rupi, 20 m, 29/V/1999, Bernardo (CLU 3998); rupi di Pizzo Calabro, lungo la strada che porta al mare, 19/V/1972, s.c. (PI, sub H. radiata);Nicotera Marina (Reggio Calabria) (UTM: 33S WC 81.66), rupi marine, 17/IV/2003, Gargano (CLU 12955, 12956); Calabria, spiaggia di Nicotera Marina (Reggio Calabria) a Nord della foce del fiume Mesima, 7/IV/2003, Peruzzi, Passalacqua, Gargano (CLU 12384); Bagnara Calabra, presso la Torre dopo l’abitato, 19/VI/2002, Peruzzi et Passalacqua (CLU 3915); Sicilia: Insula Lipari, Palmeto in aridissimis, III/IV/1902, Zodda (FI, sub H. lucida); Milazzo, IV/1865, Sequenza (FI, sub H. lucida); Monte Caputo presso Monreale (Palermo), 3/V/1895, Biondi (FI, sub H. lucida); Mondello prope Panormum (Prov. Palermo), 3/VI/1873, Sommier (FI, sub H. lucida); Stromboli, alla Chicciola, Isole Eolie, 26/IV/1877, Lojacono (FI, sub H. lucida); Sicilia, a Balestrate presso il mare, 21/II/1906, Fiore (FI, sub H. radiata var. baetica); Insula Lampedusa (olim Lopadusa), s.d., Sommier (FI, sub. H. radiata var. baetica); Insula Lampedusa (olim Lopadusa), 14/III/1906, Sommier (FI, sub. H. radiata var. baetica); Sicilia, III/1873, Mina (FI, sub Hyoseris sp.); in rupibus maritimis Capo di Milazzo, III/1882, Borzì (FI, sub H. lucida); Marettimo verso Pizzo Campana, 26/IV/1935, s.c. (FI, sub H. radiata); Marettimo, 4/IV/1936, s.c. (FI, sub H. radiata); Marettimo, al Castello, sui muri, 28/V/1947, s.c. (FI, sub H. radiata); da Marettimo al Castello, 23/XI/1947, s.c. (FI, sub H. radiata); Sardegna: in monte S. Giovanni prope Iglesias, 12/IV/1884, Forsyth-Major (FI, sub H. lucida); Buggerru, sopra Strada, 11/V/2005, Arrigoni et Ferretti (FI); Sardegna, Capoterra (Cagliari), miniera di S. Leone, suolo siliceo, m. 200 circa, 24/III/1912, Fiori (FI, sub H. radiata); Prope Iglesias, V/1876, Biondi (FI, sub H. lucida); Isola del Toro, 3/V/1894, Martelli (FI, sub Crepis insularis); Iglesias, VI/1880, Biondi (FI, sub H. radiata); Buggerru, 1 Km au nord du pays, 15-20 m, sur les rochers cotieres, 30/V/1988, Luccioli, Cuccuini (FI); Sardegna sud-occidentale, Iglesiente, rocce a Monte di Masua (Nebida), m. 150-200, 29/V/1966, Moggi et Ricceri (FI); Sardegna sudoccidentale, Iglesiente, spiaggia sabbiosa di Fontanamare, 29/VI/1966, Moggi et Ricceri (FI); Sardegna, Buggerru, li- torale roccioso tra S. Nicolao e Buggerru, 15/V/1967, Arrigoni et Ricceri (FI); in collibus aridis maritimis Capo Spartivento (?), 14/IV/1894, Martelli (FI, sub H. radiata); Ins. Sardinia prope Iglesias, IX/1875, Biondi (FI, sub Hyoseris sp.); Isolotto de “Il Toro”, Golfo di Palmas, Sardegna merid.-occ., 7/IV/1952, Martinoli (FI, holotypus); Sardegna – Fluminimaggiore Guttura Pala, 27/VI/1984, Arrigoni et Corrias (FI); Sardegna – Buggerru, rupi a nord del paese, 1/XI/1980, Arrigoni (FI); Sardegna, Buggerru (Iglesias), 30/V/1988, Anzalone (RO); Masua: roccia calcarea, 22/VIII/1979, Atzei et Picci (SASSA); “S’Ega is Tirias”, Isola di S. Antioco (CA), 15/III/1992, Mossa (CAG); Nebida, prov. Cagliari, 21/III/1983, Bocchieri et Marchiori (CAG); Capo Teulada, lungo la costa tra P.ta Zafferano e P.to Scudo, 10/X/1981, Bocchieri et Ballero (CAG); Capo Pecora, Fluminimaggiore, 10/V/1980, Manunza (CAG); Buggerru, 30/V/1988, Scrugli, Mulas et Cogoni (CAG); Isola Il Toro, 8/VII/1983, Bocchieri (CAG); “S’Acqua sa Canna”, S. Antioco, Isola di S. Antioco (CA), 20/III/1992, Mossa (CAG); Iglesias, V/1875, Biondi (PI, sub H. lucida); coste calcaree in prossimità del mare, Buggerru (Cagliari), 25-30 m s.l.m., 8/V/1994, R. Vangelisti (PI).