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Perché soffriamo di mal di schiena? Molti di noi, circa il 98% della popolazione, soffre o ha sofferto di mal di schiena almeno una volta durante il corso della propria esistenza. Tutti quelli che ne soffrono si chiedono il motivo e attraverso il proprio medico cercano di trovare adeguate cure che non sempre risolvono il problema. Tutto questo avviene perché la vera causa del mal di schiena che ci perseguita non appena finisce la crescita e inizia l’invecchiamento è solo una: la conquista della postura eretta. Da quando una scimmia (secondo la teoria evoluzionistica) “stufa” di stare sugli alberi, quattro milioni di anni fa “decise” di lasciare il suo mondo arboricolo, per sfidare la forza di gravità ponendosi in postura eretta, è iniziato il mal di schiena. Dall’Australopiteco (primo bipede), all’Homo Habilis (2 milioni di anni fa), all’Homo Erectsus (1.6 milioni di anni fa), all’Homo Sapiens Sapiens (l’uomo attuale, 35 mila anni fa) tutti ne hanno sofferto. Esistono fossili che lo dimostrano. L’evoluzione pur avendo generato molti adattamenti dell’apparato locomotore per affrontare la gravità, in termini biomeccanici non ha ancora completato l’adattamento della colonna vertebrale, soprattutto a livello lombare. Infatti, questa parte della colonna non si è ancora evoluta tanto da permettere forti movimenti, da resistere a carichi notevoli, ad ammortizzare forze nocive, ad essere elastica ma nello stesso tempo rigida. Per ora la natura ha dotato la colonna vertebrale di meccanismi neuromotori particolarmente complessi che vengono chiamati sistemi di controllo passivi e sistemi di controllo attivi. Però i due sistemi non sono sempre in grado di resistere a molte forze nocive generate dai carichi. Pertanto, il mal di schiena ci perseguiterà ancora per migliaia e migliaia di anni fino a quando la colonna vertebrale non evolverà tanto da trovare soluzioni biomeccaniche che le permettano di resistere alle forze che la gravità impone.Vale la pena di informare che alcuni movimenti che noi facciamo durante la nostra esistenza, provocano delle sollecitazioni che sulla colonna lombare possono raggiungere anche i 900 Kg e possono distruggere il disco intervertebrale. Uno di questi? P.es. sollevare un peso di 20/30 Kg. dal suolo senza adottare una particolare strategia. Per proteggere la colonna vertebrale non è difficile: basta avere una buona muscolatura ma soprattutto utilizzare buone posture e correttamente il proprio corpo. Nella prossima pillola porremo in discussione proprio questi due elementi. Paolo Raimondi