Italia Oggi - Speciale. Con Mifid2 servizi
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Italia Oggi - Speciale. Con Mifid2 servizi
69 Con Mifid2 servizi differenziati per segmenti di clientela Con la nuova regolamentazione europea in materia di consulenza finanziaria si va verso nuovi modelli di servizio pensati ad hoc, più efficienti F ormazione e tecnologia. Saranno questi i due fattori strategici che più caratterizzeranno l’evoluzione del private banking nel prossimo futuro. Da un lato perché la direttiva europea Mifid2 imporrà nuove regole di comportamento a tutti i player del mercato, dall’altro perché il progresso tecnologico esige il ripensamento dei modelli di servizio alla clientela. Per banche e reti la parola d’ordine sarà «efficienza», soprattutto sul fronte della distribuzione, visto che con la nuova regolamentazione si andrà verso un periodo di riduzione della redditività, contraddistinto tra l’altro da una congiuntura di mercato con tassi d’interesse a zero. «Mifid2 porterà a una maggior trasparenza nel rapporto con il cliente» afferma Carlo Giausa, Direttore Investimenti e Wealth Management di Fineco «difficilmente sostenibile dai player se non attraverso l’utilizzo di modelli di advisory che esaltino il valore del servizio offerto rispetto a una politica di puro prodotto». Sarà sempre più importante segmentare la propria clientela in cluster omogenei, per offrire prodotti e servizi più coerenti con le diverse esigenze d’investimento. «Si sta andando verso un modello di servizio differenziato e più efficiente» osserva Fabrizio Greco, direttore generale del Gruppo Ersel «in grado di offrire il giusto mix organizzativo e distributivo tra fascia alta e bassa di clientela». Ciò avrà due conseguenze: da una parte la riorganizzazione distributiva dei servizi verso la fascia inferiore del mercato, con probabili semplificazioni dell’assetto or- territoriale, dall’altro uno sviluppo ganizzativo territoriale ppo o dei team specializzati nelle consulenze complementari all’asset management, che rappresentano il plus di servizio per la fascia top della clientela, quella con svariati milioni di euro di patrimonio. «La formazione del Private Banker sarà cruciale nei prossimi cinque anni», avverte Greco «perché sarà sempre più un “global advisor” capace di ascoltare il cliente sulle sue esigenze di protezione degli asset». Dall’alto in senso orario, orario Carlo Giausa, Fineco; Fabrizio Greco, Gruppo Ersel; Paolo Vistalli, Cassa Lombarda; Sandro Daga, Deutsche Bank. Nella pagina seguente, Franco Dentella, Banca Aletti; Gian Maria Mossa, Banca Generali e Paolo Lenzi, Gruppo Azimut Valzer di poltrone e promozioni Il Private banker diventa 4.0 U S n business in cambiamennominato nelle scorse settimato porta anche a un grande ne nuovo responsabile del private banking di Credem. Un banker di fermento tra poltrone di comangr do. Banca grosso calibro è invece br del Fucino, la più antiandato a rinan forzare la fo ca banca privata roformaziofo ne di Wealth mana, M prosegue la Management de campagna del Gruppo di reclutaAzimut: l’ex Az Carletto Alessandro R mento della Rothschild Biolcati Denti e Morgan Divisione Private Banking ng con l’ingresso di Stanley Paolo Lenzi. S i Saranno 20 invece, i nuovi proCarletto Biolcati alla guida del team di advisory e di Laura Lucchini fessionisti che Cassa Lombarda prevede di reclutare nel prossimo provenienti entrambi dal Gruppo UBI Banca. Carriera interna invebiennio, secondo il piano industriace per Alessandro Denti, 39 anni, le 2016-2018 di recente approvato. empre più fuori sede, come altre categorie di consulenti, per competere ad armi pari nell’attuale contesto di mercato. Grazie all’evoluzione tecnologica, che tra tablet, app e firma digitale sta cambiando faccia alla professione. «Il digitale rappresenta una sfida per tutti i settori e il nostro non fa eccezione», dichiara Franco Dentella, vicedirettore generale di Banca Aletti. «Il cliente di nuova generazione chiede di rapportarsi con il banker in modo nuovo». La corsa al remoto è frenetica. «Negli ultimi anni i nostri sviluppi IT», riferisce Sandro Daga, responsabile Private Banking di Deutsche Bank «si sono focalizzati su aree specifiche, proprio per poter operare fuori sede». L’interazione a distanza innalza il livello qualitativo della relazione cliente-banker. «Il nostro nuovo servizio di “remote expert”», rivela Alessandro Denti, responsabile private banking Credem, «permetterà ai Banker di contattare, con il cliente a fianco, i migliori professionisti per approfondire tematiche molto specifiche». L’interazione umana resta insostituibile ma cambiano le modalità. «La tecnologia ha un ruolo fondamentale nell’incremento di valore del servizio», riconosce Paolo Vistalli, amministratore delegato di Cassa Lombarda, «facilitando l’utilizzo di scenari what-if, di calcolo del rischio, di valutazioni online del portafoglio».