charme nell`opa su orient express

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CHARME NELL’OPA SU ORIENT EXPRESS
Luca Cordero di Montezemolo sale sull'Orient Express, il treno dei sogni. Il manager,
presidente della Ferrari e fresco vice-presidente di Unicredit, e il mega-milionario
indiano Ratan Tata, patron del colosso automobilistico Tata, lanciano in tandem un'Opa
sulla società degli storici treni da favola (e degli altrettanto iconici alberghi sparsi per il
mondo), quotata alla Borsa di New York. Con un'offerta da quasi 2 miliardi di dollari
(incluso il debito di Orient), l'asse italo-indiano Montezemolo-Tata si candida a creare
un colosso mondiale di sofisticati alberghi extra-lusso. Con la promessa e l'impegno di
mantenere la società indipendente e autonoma nello scegliere il proprio managament
senza pressioni dall'alto. L'Orient Express è uno di quei marchi globali, di quei nomi
conosciuti in tutto il mondo, che giocano sull'immaginario collettivp. Quello che è meno
noto è che la società gestisce oggi anche numerosi alberghi.
A lanciare l'Opa, a 12,63 dollari per azione (+38% ieri a Wall Street) e tutta in contanti, è
una combined-entity tra la holding Ihcl di Tata e Charme II, il fondo gestito dalla
Montezemolo&Partners. Per rilevare il capitale, Ihcl e Charme mettono sul piatto 1,86
miliardi di dollari, finanziati da Bank of America-Merrill Lynch, unica banca creditrice
della maxi-operazione. Agli attuali azionisti viene offerto un premio del 40% sul prezzo
di mercoledì, e del 45% sulla media degli ultimi 10 giorni di quotazione. Abbastanza,
sperano gli offerenti, per convincere gli azionisti a cedere i loro titoli.
Il jolly su cui Montezemolo-Tata puntano è la prospettiva industriale: oltre alle auto, il
colosso indiano ha anche una fiorente attività negli alberghi, la Indian Hotels Company –
che già controlla il 6% circa di Orient Express – gestisce la catena di hotel a marchio
«Taj» più uno degli alberghi più raffinati e famosi di New York, il Pierre Hotel. Il mix di
esperienza nell'industria alberghiera di Tata e quella di gestione di super-brand globali
(come Ferrari) di Montezemolo ha sulla carta ampie possibilità di successo nella scalata
alla società. Fondata nel 1976 da James Sherwood, che ricostruì in dettaglio lo storico
treno reso celebre da romanzieri e film, oggi Orient Express è soprattutto una catena di
alberghi lussuosissimi. Il primo resort acquistato da Sherwood è stato il Cipriani Hotel,
un monumento di Venezia. Oggi nel portafoglio ci sono 45 hotel (dal Maroma nella
Riviera Maya in Messico allo Splendido di Portofino al celeberrimo Caruso di Ravello) e
sei treni gran-lusso che viaggiano da Londra a Venezia a Istanbul.
E proprio perché molte proprietà sono in Italia, gli indiani verseranno ulteriori 100
milioni nella società veicolo. Tra l'altro Montezemolo e Tata hanno in tasca anche il via
libera dello stesso Sherwood che aveva delle clausole e prelazioni in caso di vendita. Per
Charme, guidata da Matteo Montezemolo, questa è l'operazione più grande del secondo
fondo e la più ambiziosa in assoluto. Dopo aver creato un polo di marchi del made in
Italy (dal design di Poltrona Frau al cashmere di Ballantyne), ora assieme all'amicoalleato Tata (già socio in affari nella joint-venture Casa Decòr in India), parte alla
conquista degli alberghi.
>>> Tratto dal website Il Sole 24 ore del 19.10.2012
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