Bacu Maore e Portu Cuau

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Bacu Maore e Portu Cuau
Club Alpino Italiano – Sezione di Cagliari
Programma Annuale Escursioni
2011
domenica 17 aprile
8a ESCURSIONE SOCIALE
Bacu Maore e Portu Cuau
Tragitto
Ritrovo a Cagliari
Ritrovo a Baunei
Riferimento cartografico
Comuni interessati
Lunghezza
Dislivello in salita
Dislivello in discesa
Tempo di percorrenza
Difficoltà
Tipo di terreno
Interesse
Segnaletica
Attrezzatura
Pranzo
Acqua
Rientro previsto a Cagliari
Quote di partecipazione
Prenotazioni
In auto
Parcheggio Cimitero Quartu Sant’Elena - ore 06.00
Baunei –Piazza di fronte alla Chiesa e al Municipio – ore 08.15
IGMI Serie 25 scala 1:25 000
Baunei
15 km circa
700 m circa
700 m circa
9 ore circa
EE
Sentiero, pietraia; non presenta tratti esposti;
Paesaggistico
Nessuna
Vestiario adatto alla stagione; Scarponi da trekking; pila frontale;
Al sacco
Scorta adeguata alla stagione (almeno 3 litri)
Ore 22,00 circa
5 euro per i soci (escursione riservata ai soci)
al 347 59.46.125 (Cai)
Escursione molto impegnativa e faticosa, riservata ad escursionisti esperti ed allenati.
Bellissimo itinerario di grande fascino escursionistico, in un ambiente aspro e selvaggio di
incomparabile bellezza.
Descrizione generale
Il Supramonte di Baunei costituisce insieme al Supramonte di Orgosolo, Oliena, Dorgali,
Urzulei, un vasto altopiano carbonatico, cioè costituito in prevalenza da calcari e dolomie, che
risalgono all'era Mesozoica.
E' caratterizzato da forme tozze, delimitate ai lati da profonde scarpate; la superficie,
profondamente modellata dal processo carsico, presenta le forme caratteristiche del carsismo
epigeo con valli secche, vaste pietraie e numerosissime cavità carsiche; sono frequenti gli
inghiottitoi e le doline.
La flora è caratterizzata dalla presenza dominante del leccio, spesso come stupendi alberi
adulti sopravissuti, ginepri, terebinto, frassino orniello. Tra i fiori ricordiamo varie specie di
orchidea, ciclamini, pratoline, narcisi selvatici, crochi, splendide peonie, asfodeli, viole, ferule,
rare e bellissime aquilegie, eriche, ginestre, borragini, euforbie spinose.
Un ambiente di straordinaria bellezza e di grande valore naturalistico, anche per l’elevata
biodiversità zoologica e ornitologica, con presenza di specie di interesse biogeografico (in
particolare Muflone e Aquila reale).
Come si arriva
Il ritrovo da Cagliari è previsto per le ore 06.00 a Presso il Parcheggio del Cimitero di Quartu
Sant’Elena. Dal Parcheggio ci immettiamo sulla SS.554 e quindi sulla SS.125 fino a Baunei.
A Baunei è previsto un secondo punto di ritrovo alle ore 08.15 in piazza, di fronte alla Chiesa e
al Municipio.
Attraversata Baunei, dopo una serie di ripidi tornanti strapiombanti sul paese si arriva
sull’altopiano del “Golgo”. Si prosegue sulla strada asfaltata per circa 2 Km sino a quando
seguendo l’indicazione per “Cala Goloritzè” si svolta a destra su una sterrata che si percorre
per 1 Km circa sino al parcheggio custodito e recintato dove c’è anche un posto di ristoro.
Siamo a Su Porteddu dove inizia il nostro cammino. Distanza totale da Cagliari circa 160 km.
Itinerario a piedi
Lasciate le auto (p.to 1 – q. 400 m), prendiamo il sentiero per “Cala Goloritze”, che
percorriamo per circa mezz’ora, quindi svoltiamo a destra (p.to 2 – q.465 m) e ci immettiamo
su una traccia meno evidente che sovrasta un vecchio ovile e ci immette in un vallone
(direzione SE) che percorriamo per circa 30' in dolce salita sino a quando il vallone si restringe
e quindi svoltiamo a sinistra seguendo un sentiero pietroso decisamente più ripido ma privo di
difficoltà che ci permette di raggiungere il punto più alto della nostra escursione (640 m). Si
attraversa un portale rustico, essenziale, fatto di tronchi oltre il quale si arriva in località
“Irbiddossili”; qui si trova l’ovile di Salvatore Piras.
Lasciamo l’ovile sulla sinistra e proseguiamo sino all’incrocio con la sterrata (p.to 3 – q.625 m
– 1.15’ d.p.), proveniente dalla località “Pissu ‘e Serra”, e che percorriamo svoltando a sinistra
e proseguendo sino a quando nella curva che svolta decisamente a sinistra (620 m) prendiamo
il sentiero che si immette a destra verso “Bacu maore” (p.to 8).
Dopo un primo tratto in ripida discesa, raggiunto l’alveo, si segue il percorso procedendo lungo
il greto disegnato dal Rio (ora in asciutto).
Lungo la valle si incontrano i resti di un vecchio ovile e tantissime vecchie carbonaie. Il
carbone veniva poi trasportato fino all’insenatura di Portu Cuau, che per la sua conformazione
a fiordo consentiva il comodo approdo delle imbarcazioni utilizzate per il trasporto.
La discesa prosegue in un ambiente straordinariamente suggestivo, lungo una valle aspra,
scoscesa, chiusa da alte pareti rocciose strapiombanti, nelle quali sono scolpite forme
particolari e bizzarre. Contro il cielo si stagliano eleganti guglie, arditi pinnacoli, imponenti
torrioni dalle forme più diverse, tra i quali spicca per bellezza un monolite che svetta dal folto
del bosco (p.to 4 – q.280 m – 2h45’ dp).
Si scende camminando su un terreno impervio, spesso pietroso. L’ambiente è selvaggio, duro
quasi inaccessibile, con tratti di bosco che si alternano a estese e aride pietraie.
Alla confluenza col Rio Thodari, il Bacu Maore cambia direzione e scende verso NE in una
stretta gola incassata tra pareti verticali nelle quali si aprono nicchie, anfratti, grotte e una
arcata naturale di grandi dimensioni (Arcu di Bacu Maore) che ci appare all’improvviso sulla
sinistra tra la fitta vegetazione (p.to 5 – q.130 m – 3h45’ dp).
Ormai siamo vicini al mare e dopo circa mezz’ora si raggiunge Portu Cuau (p.to 6 – 4h15’ dp),
il porto nascosto, una inconsueta insenatura a forma di fiordo, chiusa da falesie incise a fondo
dall’azione delle onde. Il posto è di straordinaria bellezza e grande fascino.
Il rientro avverrà attraverso un sentiero che corre in cresta, parallelamente alla sottostante
gola del Bacu Maore, seguendo il bordo della parete rocciosa che delimita la sponda sinistra del
Rio. Occorre quindi risalire il canalone per intercettare il sentiero (un pezzo del selvaggio blu)
che da Porto Pedrosu conduce a Cala Goloritzè.
Il sentiero risale il versante, con una salita impegnativa e costante. Dopo aver raggiunto un
antico “pinneto” (p.to 7 – q.308 – 5h30’ dp), la traccia tende ad avvicinarsi sempre più al
bordo del canyon. La vista si apre verso Nord sul magnifico panorama del golfo di Orosei, che
si vede in tutto il suo sviluppo.
Continuando a risalire la dorsale della montagna, ci ricongiungiamo infine, in prossimità
dell’ovile Irbidossili, con l’ingresso al Bacu Maore (p.to 8 – q.610 m – 7h dp). Da qui
ripercorriamo a ritroso il sentiero percorso all’andata e dopo circa 1h30’ raggiungiamo il
parcheggio di Su Porteddu, dove abbiamo lasciato le nostre auto.
Tempo totale 9h circa (pausa pranzo esclusa).
Profilo altimetrico
Raccomandazioni
Si tratta di un percorso che richiede un notevole impegno fisico, soprattutto per la tipologia del
terreno. In massima parte l’escursione si svolge su fondo pietroso ed instabile, che richiede
passo sicuro e grande attenzione. Si richiede una buona preparazione fisica e l’utilizzo di un
appropriato equipaggiamento. Gli scarponi, in particolare, devono avere il fondo ben scolpito
ed essere ampiamente collaudati.
Alimentazione
Il particolare profilo altimetrico dell’escursione, che vede inizialmente una lunga discesa e
successivamente una risalita molto impegnativa, rende assolutamente sconsigliabile la pausa
pranzo prima della risalita.
La pausa pranzo sarà quindi posticipata al tardo pomeriggio, indicativamente non prima delle
ore 17,30.
Si raccomanda di fare una buona colazione e, durante l’escursione, di consumare solo piccoli
pasti a base di carboidrati complessi (pane, fette biscottate) e/o barrette energetiche.
Indispensabile una buona scorta d’acqua (almeno 3 litri) e/o integratori energetico-salini.
Da evitare l’assunzione di bevande alcoliche.
Norme di comportamento da tenersi durante le escursioni:
Ogni componente del gruppo durante l’ escursione starà sempre dietro il Direttore di
Escursione e ne dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni;
Dichiarazione di esonero dl responsabilità
Il Club Alpino Italiano promuove la cultura della sicurezza in montagna in tutti i suoi aspetti.
Pur tuttavia la frequentazione della montagna comporta dei rischi comunque ineliminabili e
pertanto con la richiesta di partecipazione all’escursione il partecipante esplicitamente attesta e
dichiara:
 di non aver alcun impedimento fisico e psichico alla pratica dell’escursionismo, di essere
idoneo dal punto di vista medico e di avere una preparazione fisica adeguata alla
difficoltà dell’escursione;
 di aver preso visione e di accettare incondizionatamente il Regolamento Escursioni
predisposto dal CAI – Sezione di Cagliari;
 di ben conoscere le caratteristiche e le difficoltà dell’escursione;
 di assumersi in proprio in maniera consapevole ogni rischio conseguente o connesso
alla partecipazione all’escursione e pertanto di esonerare fin da ora il CAI Sezione di
Cagliari e i Direttori di Escursione da qualunque responsabilità;
Direttori di Escursione:
Mimmina Meloni (AE), Giorgio Argiolas, Claudio Simbula;