fuori le truppe italiane dall`iraq!

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fuori le truppe italiane dall`iraq!
CSA Vittoria
FUORI LE TRUPPE ITALIANE DALL'IRAQ!
martedì 31 agosto 2004
Chi può nascondere ancora che il governo Berlusconi ha trascinato
l'Italia in una guerra per supportare fedelmente il rafforzamento del
dominio imperialista U.S.A.
A più di un anno dall'inizio della guerra la situazione in Iraq non è
come i piani d'occupazione U.S.A avevano preventivato e il governo
Berlusconi ha dovuto gettare la maschera "umanitaria" rendendo sempre
più evidente il suo ruolo di fedele servo di Bush.
Ormai il territorio iracheno è un unico campo di battaglia, nel
quale i mille volti della resistenza armata affrontano le truppe
d'occupazione con il supporto generalizzato di gran parte del popolo
iracheno contro l'imposizione di un governo fantoccio servo degli
interessi economici statunitensi.
Chi può parlare ancora, a più di un anno dall'inizio di questa
guerra criminale e dopo decine di migliaia di morti iracheni, della
tanto decantata "missione umanitaria" italiana?
Chi può pretendere ancora di nascondere il reale obiettivo di
accaparrarsi le briciole delle commesse per la ricostruzione dell'Iraq?
Chi può nascondere ancora che il governo Berlusconi ha trascinato
l'Italia in una guerra per supportare fedelmente il rafforzamento del
dominio imperialista U.S.A. su un territorio fondamentale dal punto di
vista delle risorse naturali (petrolio e gas) e per imporre un totale
controllo politico-militare in un'area strategica come quella
mediorientale?
Chi oggi, dopo le scientifiche torture nel carcere di Abu Ghraib,
può parlare ancora di esportazione del modello di democrazia
occidentale o accusare di terrorismo una popolazione che con le armi
difende il diritto alla propria autodeterminazione?
In questo contesto le responsabilità del rapimento delle due
pacifiste Simona Torretta e Simona Pari sono assolutamente imputabili
alla guerra scatenata dal governo Bush; come nel contempo siamo
convinti che questa operazione mirata allo sfaldamento del fronte
anti-guerra sia stata gestita dai servizi segreti americani o
israeliani per minare la solidarietà internazionale alla resistenza
irachena.
Nessuno può oggi realisticamente parlare di pace senza che prima vengano rimosse le cause di questo sterminio di
massa.
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CSA Vittoria
Dobbiamo sostenere con ogni forma di mobilitazione la sospensione
dei bombardamenti sulla popolazione irachena e il ritiro incondizionato
delle truppe d'occupazione.
Dobbiamo fermare il genocidio del popolo palestinese, denunciando
lo stato sionista israeliano che ne continua a negare il diritto
all'autodeterminazione con la costruzione del muro dell'apartheid, con
gli omicidi mirati e l'annientamento della resistenza popolare
palestinese. Questa aggressione imperialista su scala mondiale,
scatenata dopo l'11 settembre 2001, ha anche una ricaduta sul fronte
interno. La stessa crisi del sistema produttivo capitalista, che ha
prodotto la guerra, in un'alternarsi tra fasi di stagnazione e di
recessione delle diverse economie nazionali, non può tollerare
qualsiasi espressione di dissenso.
Questo si traduce nella gestione sempre più autoritaria di ogni
forma di conflitto sociale e nella criminalizzazione dei movimenti di
opposizione alla guerra, ai processi di precarizzazione, alle leggi
razziste nei confronti degli immigrati, alle leggi oscurantiste nei
confronti delle donne e di chi quotidianamente lotta per il diritto
alla casa, al lavoro, al salario e contro la privatizzazione di scuola,
sanità e pensioni. In questo senso vanno inquadrate le aggressioni a
Centri Sociali e a sedi di associazioni partigiane da parte di
squadracce fasciste coperte e legittimate dal governo di centro destra.
RILANCIAMO LA LOTTA E GENERALIZZIAMO IL CONFLITTO!
CONTRO LA GUERRA E LA REPRESSIONE NON UN PASSO INDIETRO!
AL FIANCO DELLA RESISTENZA PALESTINESE E IRACHENA!
Volantino distribuito in quartiere
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