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Presentazione del libro L`addestramento ginnico‐militare nell
Presentazione del libro L’addestramento ginnico‐militare nell’Esercito Italiano (1946‐1990) di Angela Teja e Sergio Giuntini COMUNICATO STAMPA Lunedi 15 ottobre, alle ore 11, nell’aula Fleming della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Roma‐Tor Vergata, cui afferisce il Corso di laurea in Scienze Motorie, verrà presentato l’ultimo libro di due storici dello sport, membri della SISS (Società Italiana di Storia dello Sport): Angela Teja e Sergio Giuntini. Patrocinatore dell’evento, assieme al Corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Roma Tor Vergata, è l’Ufficio storico dell’Esercito, per il quale entrambi gli autori hanno già avuto occasione di collaborare. Insieme al prof. Antonio Lombardo, presidente del Corso di Laurea in Scienze Motorie nonché presidente della SISS, parteciperanno il Presidente Nazionale dell’Arma di Cavalleria generale Giancarlo Gay e il colonnello Antonino Zarcone, Capo Ufficio Storico dell’Esercito, quest’ultimo nel ruolo di coordinatore dell’incontro. Ad esso hanno assicurato la loro presenza alcuni rappresentanti del mondo sportivo tra cui: Gianni Rivera, nella sua qualità di consulente alle Politiche sportive del Comune di Roma che presenterà l’opera, Dino Zoff, e gli indimenticabili fratelli D’Inzeo, cavalieri di sempre. L’occasione sarà utile a rinnovare una positiva valutazione dell’inesauribile apporto dello sport militare allo sport civile nell’Italia repubblicana, il cui esempio più eclatante sono certamente i Giochi Olimpici di Roma 1960. Per non parlare del costante sostegno alle nazionali azzurre, in discipline sia di primo piano che di minore popolarità. A riprova di una collaborazione che c’è sempre stata tra i due mondi in un settore, quello sportivo, che si dimostra sempre più specchio della società e laboratorio di innovazione e progettazione per il futuro. Va in questa direzione anche il Protocollo d’intesa firmato il 3 ottobre tra il Ministero della Difesa e il CONI. Per info: Angela Teja, Corso di laurea in Scienze motorie Università di Roma Tor Vergata [email protected] cell. 3491324919 tel fax 0630811037 Sintesi dell’Opera La tradizione dello sport in Italia ha origini militari e l’addestramento ginnico­sportivo dell’Esercito ha sempre occupato un posto di primo piano in questa storia, sia per lo sviluppo dello sport militare in genere, che per la ricerca ad esso applicata, come insegna la storia della Scuola Militare di Educazione Fisica (SMEF) di Orvieto. Questo secondo volume di storia dell’addestramento ginnico­militare nell’Esercito si occupa del settore sportivo di alcuni dei Corpi maggiormente specializzati in tal senso, si pensi, tra i tanti, ai paracadutisti, agli alpini, ai cavalieri, che accanto alla SMEF hanno operato per un ampliamento dei corsi e delle strutture sportive.
Nell’arco di tempo qui considerato, dal dopoguerra al 1990, con qualche eccezione verso il 2000, anno di riforme radicali per l’Esercito, ancora una volta lo sport militare mostra di anticipare, e per certi versi concretizzare, la ripresa e la ricostruzione dello sport civile in Italia. Fenomeno di cui ben si rese conto lo stesso Giulio Onesti, artefice di questa ricostruzione attraverso il ripristino su basi democratiche del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ed è proprio all’Esercito che il CONI chiese aiuto e collaborazione per organizzare il più grande evento sportivo del Novecento in Italia: le Olimpiadi del 1960. Aiuto vicendevolmente corrisposto anche nel 1995 per l’organizzazione dei primi Giochi Mondiali Militari del Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM) a Roma. Storia militare e storia civile si intrecciano in questo volume a testimoniare la collaborazione che c’è sempre stata tra due mondi in un settore, quello sportivo, ormai da tutti percepito come specchio della società, ma anche laboratorio di innovazione e di progettazione per il futuro. Attraverso la ricca documentazione archivistica si è cercato di analizzare il particolare punto di vista di chi ha vissuto da vicino l’esperienza di quegli anni e ha tentato di cogliere le diverse sfumature di un conflitto interno doloroso e cruento.