Alla scoperta di Napoleone Imperatore e del luogo dove visse i

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Alla scoperta di Napoleone Imperatore e del luogo dove visse i
GLI ALUNNI DELLA MEDIA “MARTONE” ALL'ISOLA D'ELBA
PER IL BICENTENARIO DI NAPOLEONE IMPERATORE
Alla scoperta di Napoleone Imperatore e del luogo dove visse i momenti più intensi e dolorosi della
sua vita straordinaria. Nei prossimi giorni, le classi seconde della Scuola Media “Martone” di
Pignataro, nell'ambito del lungo viaggio da fare in Toscana, a Siena, Firenze e Pisa, pernotteranno
per almeno due giorni all'Isola d'Elba per non mancare alle iniziative previste nell'isola per
celebrare l'indimenticabile imperatore. “Sul versante culturale, spiega il prof. Francesco Caiazza,
Figura Strumentale Area 5 che ha organizzato il
viaggio, spicca la mostra della tenda di Napoleone
ospitata nella galleria Demidoff di Villa San Martino e
la riproposizione di Villa dei Mulini. Sul versante
folkloristico, invece, spicca la rievocazione dello sbarco
di Napoleone attorniato dagli ufficiali, dai soldati della
sua guardia e dal popolo festante. Portoferrario, infatti,
durante l'esilio era diventata una vera e propria capitale.
Ma la figura di Napoleone era tale da lasciare
importanti segni nella legislazione e nell'organizzazione
anche dell'Isola d'Elba e di Porto Ferraio, perché
Napoleone si è occupato delle strade, delle miniere, dell'agricoltura, del teatro, dell'ospedale e di
tanto altro ancora. Per questo gli insegnanti delle classi seconde Caimano Giovanna, Pezzulo
Carmelina, Palmesano Gerardo, Lagnese Teresa, Bovenzi Giovannina e Rocco Carmen hanno
deciso di partecipare al convegno storico sul trattato di Fointenbleu, l'atto che consegnò l'imperatore
all'isola, alla rievocazione dello sbarco, al Te Deum recitato in cattedrale e alla consegna delle
chiavi della città. “Un viaggio di studio molto interessante – ha commentato il preside Paolo
Mesolella - in un'isola che rimane molto legata all'imperatore perché dopo 200 anni Napoleone
continua ad essere occasione di studio non solo per Portoferraio, anche per le miniere di Rio e
Capoliveri, e il granito di Capanne”.